In love with my stepbrother.

di _itsviolet
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hi,my name is Zayn. ***
Capitolo 2: *** New classmate. ***
Capitolo 3: *** Is he a guardian angel, maybe? ***
Capitolo 4: *** When you aren't lethal you're quite nice. ***



Capitolo 1
*** Hi,my name is Zayn. ***


Sono stanca del mondo che mi circonda e delle persone che vi abitano.
Sono stanca della scuola,delle verifiche,dello stress,dei miei compagni di classe cafoni.
Sono stanca del mio corpo, del mio corpo schifoso.
Sono stanca delle mie cosce,del mio sorriso finto,della mia pancia,dei miei fianchi,dei miei capelli.
Sono stanca del mio carattere di merda, chiuso e insicuro.
Sono stanca del mio orribile nome, Apple. Andiamo,che razza di nome è?! Una mela. Sono una mela.
E sono sola.
Troppo sola.

Non ho una migliore amica,un fidanzato o dei genitori che mi vogliono bene.
Sono stata adottata da due anziani signori quando avevo circa 9 anni,prima vivevo in un orfanotrofio. Non so niente dei miei genitori. Questi due signori,chiamati Macy e Paul, hanno 70 anni e sono io che devo badare a loro come se fossi la loro badante, quindi non posso considerarli dei genitori.
A scuola vado bene, specialmente nelle materie scientifiche, ma non riesco a socializzare con i miei compagni. Ormai sono cinque anni che sono dentro quella classe, ma gli unici amici che mi sono fatta sono due ragazze un po' sfigate,quindi in pratica io e loro siamo classificate come le ' sfigate della 5 H'.
Non mi sono mai fidanzata, non ho mai dato il mio primo bacio né niente di queste cose. Niente.
Odio il mio corpo. Voglio dire,non sono così brutta: ho le mie forme,i miei fianchi e il mio seno, ma sono bassa e inoltre ho una faccia rotonda e un po' schiacciata con un sorriso deformato (forse perchè non sono abituata a sorridere). Da piccola ero una bella bambina. Poi mi sono rovinata con la crescita...Ma la gente non la pensa così. I ragazzi mi considerano carina; solo che poi mi conoscono e si disinteressano. E' il carattere che mi frega. Sono un disastro nei rapporti sociali,letteralmente. Troppo timida e introversa,poco spiritosa,pessimista e seria. Non sono quel tipo di persona con cui andresti volentieri al cinema,insomma.
Non sono mai stata innamorata. Non ho neanche lontanamente provato qualche strana simpatia per qualche ragazzo. Non so nemmeno cosa sia l'amore...

In questo momento mi trovo a scuola ed è ricreazione;me ne sto da sola nel mio banco,facendo finta di essere impegnata a fare qualcosa; la verità è che non ho niente da fare e mi sto annoiando a morte,ma non ho nessuno con cui passare del tempo quindi...
Amanda e Stacy, le due sfigatelle di cui vi ho parlato prima, mi vengono in contro.
“Che fai qui tutta sola,Apple?” mi domanda Amanda, la più 'carina' delle due (se per carina intendi essere magra come uno stecchino,faccia da cavallo e denti sporgenti)
“Mi riposo.” mento “Sono stanca. Le due ore di biologia mi hanno distrutto”
“Capissssco” sputacchia Stacy dall'apparecchio; è odioso perchè per ogni s che pronuncia ci sono gli sputacchi di seguito. Faccio un mezzo sorriso e le due si allontanano, grazie al cielo.
Continuo ad annoiarmi nella mia solitudine quando...
"Ciao" alzo lo sguardo. "Sono Zayn" mi tende la mano per stringerla,ma non lo faccio.
Un ragazzo dai capelli mori e gli occhi scuri mi sorride. Ha la giacca e lo zaino sulle spalle.
Cosa vuole da me? Vuole prendermi in giro, come fanno la maggior parte dei suoi coetanei?
"Cosa vuoi?" gli chiedo, un po' scazzata.
"Niente,ti ho vista qui tutta sola e.."
"Okay,ho già capito."faccio in tono serio "Se sei qui per prendermi per il culo o farmi qualche stupido scherzo,sei pregato di tornare dai tuoi amici"
La maggior parte dei ragazzi fa così con me. Trova l'occasione per attaccar bottone e poi mi sputtana per la scuola con foto imbarazzanti o vanno a dire in giro cose di me false. E' orribile.
Lui mi guarda stranito,come se non sapesse nulla. Ovvio,come no.
"Perchè dovrei?" domanda.
Mi ha stufato. Non mi farò prendere in giro un'altra volta. Gli lascio uno sguardo assassino e mi alzo dalla sedia, correndo nei bagni.
Una volta dentro al bagno, scoppio a piangere.
Di nuovo.

 

Arrivo a casa dopo la straziante mattinata a scuola. Macy e Paul non ci sono. Bene.
Salgo rapidamente le scale a chiocciola di casa e arrivo in camera mia. Mi butto sul letto ancora con il cappotto addosso e tiro un sospiro di sollievo. Questa è l'unica stanza dove sto a mio agio. L'unica stanza dove posso essere chi sono veramente. Il più delle volte ascolto musica oppure scrivo. Amo scrivere. Qualche volta scrivo anche testi di canzoni, solo che non sono in grado di comporre la base musicale...Perciò tutte le 'canzoni' che ho scritto sono incomplete.
Prendo il mio laptop e vado su internet. Controllo la mia pagina Facebook: nessuna notifica. Ovviamente. Annoiata, chiudo il computer e mi siedo sul davanzale interno della finestra. La vista è splendida: vedo Londra,con in lontananza il Big Ben e la London Eye. Amo la mia città. Penso che sia la cosa che amo di più,dopo..dopo cosa? Okay, è definitivamente la cosa che amo di più.
Mi infilo un pigiamone di quelli larghi e caldi,di quelli che non ti stanno aderenti e non ti fasciano i fianchi...Poi mi sdraio nel letto,stanca. Guardo l'ora nella sveglia: sono le 14.05. Dovrei mangiare. Ma non ho fame. Dovrei fare i compiti. Ma non ho voglia. Chiudo gli occhi per addormentarmi e l'ultima cosa a cui penso è quel ragazzo dai capelli mori......

Sono le 15.10 : ho dormito un'ora. Mi sento molto meglio. Guardo sul comodino e trovo un vassoio con delle uova fritte,della pancetta e del succo d'arancia. Sorrido. Macy mi ha portato il pranzo. Ormai sarà la mia merenda. Mi siedo a gambe incrociate sul letto e afferro il laptop. Apro Facebook. Una nuova richiesta d'amicizia. Wow. Era da un po' che non mi succedeva...
La apro....
E' lui.
Quel ragazzo.
Non so perchè ma sussulto.
Apro il suo profilo. Ha una sola immagine del profilo (se devo dirlo,anche un po' da truzzo). Accetto la richiesta e richiudo il computer.
Mi fermo un po' a pensare a quel ragazzo..Nonostante tutto..non sembrava come gli altri;insomma,in quel 'ciao' c'era un po' di timidezza..Come se..Avesse voluto veramente venirmi a salutare. Anche se la cosa è improbabile. Magari è solo un bravo attore. Magari si stava veramente prendendo gioco di me. Eppure...
Eppure niente. Mi impongo di non pensare al ragazzo dai capelli mori di cui non ricordo il nome.


La giornata passa piuttosto in fretta. Ho da studiare molto perciò trascorro tutto il pomeriggio sui libri e le 7 di sera arrivano velocemente.
Scendo in cucina e trovo già i miei vecchi seduti a tavola, mentre mangiano del brodo,l'unico cibo che riescono a 'masticare'.
“C'è dell'arrosto in pentola” mi dice Macy,con la bocca piena.
Io annuisco ma quando,aprendo il coperchio della pentola,trovo l'arrosto,mi rifiuto di mangiarlo: non è alquanto invitante. Macy non è mai stata una grande cuoca.
“Non ho fame” dico.
“Hai studiato tutto il giorno,hai bisogno di energie”
“Ho detto che non ho fame” ribatto,forse troppo ad alta voce. Ops. “Scusate, è solo un po' di stress scolastico” mi scuso.
I due anziani si guardano,sospirano,e riprendono a mangiare il brodo senza dirmi una parola. Ecco, questo è il massimo insegnamento che posso ricevere da quei due. La commiserazione. Vabbè.

Decido di andare a fare due passi fuori per prendere una boccata d'aria; dopo essere stata tutto il giorno chiusa in casa,mi sento come una carcerata. Quindi, salgo di nuovo in camera mia e afferro la giacca e la borsa.
“Io esco a fare due passi” dico a Macy e a Paul. Loro annuiscono e mi lasciano andare. Se avessi voluto andare a una festa piena di alcool e cocaina non mi avrebbero detto niente neanche in quel caso. Non gliene frega proprio niente di me e della mia crescita. L'importante è darmi da mangiare e darmi dei soldi per i vestiti...
Uscendo, la fresca brezza autunnale mi riempe i polmoni. Le foglie cadono dagli alberi ed è già buio. Amo l'autunno.
Cammino sul marciapiede,pensando a tutto e a niente,inspirando l'aria di libertà. La fame inizia a farsi sentire perciò decido di entrare in un pub per comprare un panino o un muffin..insomma,qualcosa di commestibile (che non sia lo stufato insipido di Macy) per mettere a tacere il mio stomaco.
Entrata nel pub vado a sedermi in un tavolino libero e do un'occhiata al menù per scegliere cosa ordinare. Decido che prenderò un sandwich e un milkshake alla vaniglia,il mio preferito. Al diavolo la dieta,tanto non dimagrirò ugualmente.
Aspetto impazientemente la cameriera,che non arriva. Allora faccio cenno all'uomo che è alla cassa e lui annuisce. “Malik!” lo sento chiamare. Un ragazzo moro dagli occhi scuri esce dalla cucina e...Oh. No.
Non può essere.
Non può essere.

“Desider-..” si accorge di me. “Oh. Chi si rivede” sorride.
Arrossisco,non so bene perchè,non c'è motivo...Eppure divento un pomodoro “Ehm,si,ciao,allora..un sandwich e un milkshake” affermo,cercando di essere abbastanza sicura di me,come se quell'incontro non mi avesse scioccato. Malik,di cui non ricordo il nome,s'annota l'ordine e dopo avermi sorriso di nuovo,torna in cucina.
Cosa diavolo ci fa qui? Perchè ho dovuto proprio incontrarlo? Perchè la sfiga mi perseguita in questo modo?
Il ragazzo torna con l'ordine e dopo avermelo appoggiato sul tavolino di legno,si siede davanti a me. No aspetta, che cazzo ha appena fatto??
Lo fisso malissimo,con uno dei miei sguardi più fatali di sempre. Come si permette?!
“Abbiamo una conversazione in sospeso” mi dice.
“No,per niente” ribatto. Sarò anche timida, ma quando ci sono da fare le mie ragioni non scherzo. Nonostante la timidezza.
Lui sogghigna alla mia risposta “Sei una tipa tosta”
No,non lo sono. Sono la più insicura e pappa molla ragazza del mondo.
“Può darsi” mento.
Zayn ride,di nuovo. “Beh,ora devo andare” si alza dalla sedia “Ma possiamo parlare qualche volta,se ti va”
Spero stia scherzando. Lo spero vivamente.
Mi saluta con un occhiolino e torna in cucina.
Io sono ancora troppo scossa per questa conversazione di due minuti: era da un pezzo che non facevo conversazione con qualcuno.
Lascio 5£ sul tavolo ed esco dal locale,lasciando lì il sandwich e il milkshake: la fame mi è letteralmente passata.
E quando passa la fame a una come me, c'è davvero qualcosa che non quadra.



Buon pomeriggio, girls!
Che dire?! Eccomi con una nuova fan fiction,la prima che scrivo. Quindi...non vi prometto nulla. Insomma,non è detto che io abbia la costanza di continuarla ancora per molto AHAHAH. Ovvero,quando avrò voglia e l'ispirazione per scriverla lo farò,altrimenti no. Ovviamente se riceve buone recensioni sarò più motivata per continuarla.
In sostanza,questa è la storia di Apple e di Zayn (capitan ovvvvio!). Apple e Zayn non si innamoreranno subito l'una dell'altro,anzi,ci vorrà un bel po' di tempo perchè i due capiscano di essere innamorati; quando però capiranno di esserlo, una rivelazione sconvolgerà l'instabile relazione tra i due. Beh, già il titolo e l'introduzione vi fanno capire tutto, se non siete stupide...Quindi non ve lo sto a dire esplicitamente. ;)
Bene, spero in qualche recensione! 
Capisco che questo è il primo capitolo e non succede ancora niente, e che quindi può sembrare noioso..Ma don't you worry,nei prossimi capitoli succederà di tutto e di più e proooometto che ci saranno (più avanti!) scene hot mlmlmlml.
RECENSIIIIIITE.

Un bacio!

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Capitolo 2
*** New classmate. ***


Sono le 00:00.
E' da due ore che sto nel letto ma non sono proprio riuscita a prendere sonno.
Devo ammetterlo,l'incontro con quel ragazzo mi ha piuttosto scombussolato...Ma non ne capisco il motivo. Insomma: è solo un ragazzo che si sta prendendo gioco di me,che semplicemente recita meglio di altri. Mi parlerà per un po',scoprirà chi sono veramente, e poi andrà a sputtanarmi per il resto della scuola,come sempre. Il 'sputtaniamo Apple Mayori ' è il passatempo preferito dei ragazzi della mia scuola. Soffro di questa strana forma di bullismo dai tempi delle medie, ed è orribile. Perciò ho paura che quel Maalek (come diavolo si chiamava!?) sia uno di quei tipi che si prendono gioco di me. Eppure..
Eppure non l'avevo mai visto, a scuola. Che sia uno nuovo? Perchè ha la mia età,dovrebbe andare anche lui in 5^...Ma nella mia scuola ci sono solo tre sezioni, e quel ragazzo non è in nessuna di esse. Ora che ci penso è vero. Non l'avevo mai visto prima d'oggi.

Guardo l'ora: le 00.30. E' ora di dormire.
Mi impongo psicologicamente di addormentarmi e alla fine ci riesco.


E' mattina. Mi vesto velocemente: prendo un maglione di quelli larghissimi, dei jeans neri (snelliscono le mie gambe obese) e metto gli UGGs ai piedi; per completare,dopo aver indossato il cappotto,infilo un cappello di lana e la mio sciarpona preferita color crema. Prendo una barretta ai cereali in cucina per colazione e mi avvio alla fermata del bus. Il bus rosso a due piani arriva subito; salgo ed è praticamente vuoto,come sempre. Trovo un posto a sedere e mi metto le cuffiette per ascoltare la musica dal mio i-pod. Le note delle canzoni mi riempono il cuore e l'anima,mi rilassano incredibilmente..E proprio nel momento in cui sto pensando di addormentarmi...
“Ciao” qualcuno mi sta salutando.
Mi tolgo velocemente le cuffiette dalle orecchie,alzo lo sguardo e..Oh no.
“Ciao” dico timidamente,con un filo di voce. Faccio finta di niente e rinfilo le cuffiette nelle orecchie,anche se il panico mi ha completamente pervaso lo stomaco e il cervello.
Il ragazzo prende posto davanti a me e dopo essersi sistemato inizia a fissarmi. Cerco di non farci caso, ma dopo un po' dà davvero fastidio.
“Che hai da fissare?” esclamo,seccata.
Lui ride,quasi timidamente “Non mi hai ancora detto come ti chiami”
“Perchè dovrei?”
Lui scuote la testa e sogghigna “Eh dai,perchè sei così scontrosa nei miei confronti?”
Che cazzo vuole da me questo essere? Non può lasciarmi in pace nella mia solitudine!? Io che ho problemi a parlare con le persone che conosco da tanti anni, perchè dovrei fare amicizia con questo tipo mezzo sconosciuto di cui manco so il nome?! Come minimo avrà un qualche registratore in tasca e aspetterà che io dica qualcosa di stupido per poi farlo sentire ai suoi amici. Ma questa volta non ci casco.
“Volevo solo dirti che...” comincia a dire,ma non lo sto più ascoltando. Semplicemente mi alzo e vado infondo all'autobus,proprio dal lato opposto di dove si trova quel moro impertinente.

Vedete? E' questo che intendo. Sono una merda. Respingo le persone. Nell'attimo esatto in cui mi sono allontanata,mi sono sentita una stronza. Anche se il ragazzo da cui mi sono allontanata sta solo cercando di prendermi in giro,mi sento in colpa. Ho un carattere di merda. Faccio schifo.
In questo momento vorrei davvero scendere dall'autobus, scappare via dal mondo. Ma non posso. Ormai la figura di merda l'ho fatta e devo sopportare le conseguenze. L'unica cosa positiva è che forse quel ragazzo ha finalmente capito che non voglio avere a che fare con lui. E magari si toglierà dai piedi,per andare a prendere per il culo altre ragazze indifese e associali come me.

Arrivata a scuola mi precipito in classe senza fermarmi a parlare con gli altri compagni di classe,come al solito; una volta in classe trovo già Amanda e Stacy sedute al loro banco,brutte come sempre,mentre stanno spettegolando su qualcosa o qualcuno.
“Ciao App!” mi salutano all'unisono. Mi và il sangue al cervello nel preciso momento in cui pronunciano quel fastidioso soprannome.
“NON.CHIAMATEMI.CON.QUEL.NOME!” sbraito,lanciandogli uno sguardo fulmineo. Naturalmente me ne pento subito;loro cercano sempre di essere gentili e amichevoli con me e dovrei essergliene grata,visto che sono le uniche in classe che riescono a rivolgermi parola...Invece io cerco di tagliarle sempre fuori e di averne di meno a che fare. Sono un orso delle caverne.
Le due annuiscono obbedienti e riprendono a parlare tra di loro.
Raggiungo il mio banco in fondo all'aula e mi siedo; non ho compagno di banco,ma mi va bene così:non dovrò cercare di sembrare amichevole con la sfortunata/o di passaggio che finisce nelle mie grinfie. Molto meglio così. Sospiro,non pronta per affrontare un'altra snervante giornata di scuola e prendo il libro di filosofia dal mio zaino per ripassare un po'.
La campanella suona e i miei compagni iniziano ad apparire in classe, chi abbracciato, chi baciandosi,chi ridendo e scherzando o semplicemente spettegolando,come dei normali ragazzi adolescenti(ad eccezione mia); la cosa che però mi lascia più sconvolta e incredula in assoluto è....non immaginerete mai.
Il ragazzo entra in classe.
Si,quel ragazzo.
Non posso davvero crederci
Se qualche tipo di Dio esiste lassù,si è coalizzato con la sfortuna per operare contro di me. Il ragazzo,intanto,non entra in classe ma rimane in piedi sulla soglia,guardandosi attorno; appena mi vede,distoglie lo sguardo velocemente e così faccio anch'io.
Merda. Cosa diavolo ci fa qui?!
Non appena la professoressa entra in classe,quel ragazzo di cui non ricordo il nome,la segue fino alla cattedra. La professoressa Winglix chiede silenzio e,dopo aver sbattuto ripetutamente il registro di classe sulla lavagna e aver minacciato di chiamare il preside,lo ottiene.
“Buongiorno a tutti e a tutte” comincia,schiarendosi la voce “Ho richiesto la vostra attenzione per presentare a voi tutti Zayn Jawaad Malik” dice,indicando il moro. (Ecco come si chiamava!) “Zayn si è appena trasferito dalla Bradford High School per venire a studiare qui nel nostro liceo a tempo indeterminato; perciò,spero che ognuno di voi si metterà in condizione di accogliere come si deve questo giovane ragazzo. E' tutto.”
COSA.DIAVOLO.HA.APPENA.DETTO?!?!?!?!?!?!?!?
Non può veramente essere vero. Quel ragazzo non può diventare un mio compagno di classe.
Non può. Non può.
Non può!

La Winglix ci sorride aspettandosi un applauso per il discorso,che però non arriva. Ah-ah. La grassa prof si sistema gli occhiali sul naso,interdetta,e poi dice a Zayn:”Ecco,vatti a sedere vicino a...a...a quella ragazza laggiù infondo,di cui ora mi sfugge il nome.” poi dà due pacche sulla spalla a Zayn che sembra alquanto schifato dalla mielosità di quella donna.
Realizzo solo ora che quella ragazza di cui non si ricorda il nome sono io. Zayn dovrà sedersi vicino a me. Ovvio:sono l'unica senza compagno di banco. Ma mi chiedo:perchè proprio io?! Perchè devono succedere tutte a me?! Non lo voglio vicino a me quel ragazzo. Stavo tanto bene da sola.
Zayn,confuso,si avvicina al mio banco per poi sedersi di fianco a me. Io tossisco,seccata. Lui tossisce,in imbarazzo.
“Prendete pagina 167,paragrafo numero..” la voce squillante della Winglix risuona per tutta la classe,segno che la lezione sta per iniziare. Non posso farcela.

I minuti passano velocemente e così mi ritrovo in un batter d'occhio alla fine dell'ora. Sorprendentemente, il mio nuovo compagno di banco è stato zitto tutto il tempo. L'ho notato mentre stava prendendo qualche appunto o robe così,ma per il resto sembrava che non esistesse. Buono.
La campanella suona e io mi precipito in bagno, per riprendermi un attimo da quella strana situazione.
Arrivata nei bagni,mi sciacquo il viso accaldato diventato estremamente rosso come al solito (faccio invidia alle guance di Heydi!) e riprendo fiato.
Okay, Apple,ora tu tornerai in classe e cercherai di sembrare una persona socievole e sorridente,non come al tuo solito.
Faccio un sorriso falso per auto convincermi ed esco.
In classe trovo Zayn ancora seduto nel nostro banco,in silenzio. Tutti i miei altri compagni stanno facendo casino come al solito quando c'è il cambio d'ora, mentre lui, lui se ne sta da solo e seduto. Mi ricorda tanto me stessa.
Improvvisamente realizzo che Zayn è nuovo. Non conosce nessuno. Non sa chi sono io,non sa che la gente si diverte a prendermi per il culo dalla mattina alla sera. Non ha idea di quello che mi hanno fatto la maggior parte dei miei compagni. Non è il ragazzo che credevo,quello che si coalizza con i suoi amici per attaccarmi. Forse,ieri,durante la ricreazione,quando mi ha salutato per la prima volta,voleva veramente attaccare bottone con una persona,per fare conoscenza. E forse,stamattina,sull'autobus,avrebbe voluto dirmi che sarebbe venuto nella mia classe...Ma io non gliel'ho permesso. Come al solito, sono stata troppo diffidente. Non avrei dovuto giudicare il libro dalla copertina. Mi sono dimostrata una persona davvero superficiale.
Raggiungo il mio compagno di banco e mi siedo: “Abbiamo una conversazione in sospeso” dico,così come mi aveva detto ieri sera al pub.
Lui alza il volto dal foglio su cui sta disegnando. “Non credo”
Certo. Ora è lui quello che fa l'arrogante. Ma chi si crede di essere?! Pff.
“Comunque,sono Apple” sbuffo “Tanto perchè tu sia a conoscenza del mio nome”
Zayn fa un mezzo sorriso e riprende a disegnare. Sta disegnando un...oddio! Una caricatura perfetta della Winglix! Non ci credo! E' da sbellicarsi dalle risate!
Scoppio a ridere, senza volere “Scusa. E' che...” scoppio a ridere,di nuovo “Quel disegno..Insomma, non stavi prendendo appunti durante filosofia,vero?” e rido di nuovo. Devo dire che era da un po' di tempo che non ridevo veramente come in questo momento.
Zayn nota la mia espressione divertita e scoppia a ridere anche lui “Effettivamente no”.
Il suono della sua risata è qualcosa di rilassante. Wow.

Il prof della seconda ora, il prof. Melwy di geografia, entra in classe e tutti ci alziamo per il saluto.
“Bene,ragazzi oggi parleremo della globalizzazione e del-..” blablabla.
Per circa mezzora riesco a seguire ciò che dice e a prendere qualche appunto ma dopo poco il mio cervello non ce la fa già più e ci rinuncio.
Zayn al mio fianco sta fissando il vuoto da un bel pezzo così,con tutto il coraggio e l'iniziativa che ho in corpo,inizio una specie di discorso,risvegliando il ragazzo dalla sua ipnosi: “Allora,cosa ti ha spinto a venire qui a Londra?” deglutisco. E' andata bene,dai. La domanda sono riuscita a fargliela.
Lui mi risponde a bassissima voce,devo fare uno sforzo immenso per capire ciò che mi dice :”Lavoro..di mio padre”
Capisco. Ma ora, che razza di domanda posso ancora fargli?! Forza celluline grigie,lavorate,forza,pensate,pensate,pensate...
“Lavori in quel pub?” CHE MI E' PRESO?!PERCHE' GLIEL'HO CHIESTO?!
Zayn risponde ancora a bassa voce,quasi impaurito dall'essere beccato dal prof. : “Si,lavoro l lì da ieri”
“Come mai ieri a ricreazione eri a scuola,ma non in classe?”
“La preside ha voluto farmi fare un giro per conoscere l'ambiente,prima di venire qui” fa spallucce.
"Capisco..” dico, e la conversazione si conclude qui. Per oggi è fin troppo. Ma va bene così,infondo.


Ciao a tutte!
Bene, noto con piacere che nessuno si è degnato di lasciarmi una piccola recensione per l'altro capitolo! Fa così schifo questa storia? Okay. Grazie tante.
Ma sapete cosa? Io la continuo,finchè avrò idee e voglia, non me ne frega nulla che a voi non piaccia. Io ho bisogno di continuare a scrivere questa storia ed è proprio quello che farò.
Come vi ho già detto,questi capitoli sono un po' di stallo perchè è ancora l'inizio e devo un po' introdurre le circostanze dove essa andrà a svilupparsi.
Ma in questo fandom di emme vanno di moda solo le fan-fiction con taaanto sesso,zero sentimenti o impressioni del narrattore e grammatica inesistente.

Bene, se volete recensire, fatelo. Oppure no.
A presto.

 

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Capitolo 3
*** Is he a guardian angel, maybe? ***


Finalmente è arrivata domenica,l'unico giorno libero dall'impegno scolastico. Oggi potrò rilassarmi,farmi una bel bagno caldo,vedere un bel film,scrivere,ascoltare musica e infine,se ne avrò voglia,fare i compiti per domani. Si sta così bene in solitudine.
La settimana si è conclusa abbastanza bene; io e Zayn,dopo il discorso di venerdì,non abbiamo più parlato tranne che per dirsi 'ciao' e 'ci vediamo lunedì'. Ma non ho problemi,mi va stra-bene così. E' già tanto se sono riuscita a rivolgergli due parole l'altro giorno.
Mi tiro giù dal letto e vado al piano di sotto per fare colazione,dove trovo Macy che fa l'uncinetto e Paul che guarda una partita di football alla televisione. Sospiro.
“Buongiorno” li saluto educatamente.
“Buongiorno” rispondono loro senza togliere gli occhi da ciò che stanno facendo.
Uh,un giorno me ne andrò da questa casa. Spero il prima possibile. Il prossimo anno non andrò al college,ho bisogno di un anno di pausa dagli studi; ma non importa, perchè dovrò trovare una casa per me stessa,non ce la faccio più a vivere con questi due vecchi. Ovviamente sono legata a loro e gli sono grata per avermi fatto uscire dall'orfanotrofio quando ero bambina, ma non abbiamo un grande legame d'amore. Io sono riconoscente loro di avermi salvato e loro si preoccupano che la mia sopravvivenza sia decorosa. Stop.
Per colazione prendo come sempre una barretta ai cereali e un bicchiere di spremuta d'ACE, poi salgo di corsa le scale che mi portano nella mia stanza.
Come ogni mattina,mi peso. E,come ogni mattina,vorrei piangere,vorrei strapparmi i capelli,vorrei morire alla vista di quel numero sulla bilancia.
60 kg per 161 cm.
La mia massa corporea è al limite del sovrappeso.
Faccio schifo.
Devo dimagrire.
Con l'angoscia nel cuore,mi butto sotto la doccia calda e faccio scivolare con il sapone tutti i miei pensieri .
Perchè sono..io? Perchè non posso essere bella,simpatica,socievole e magra?

Perchè non ho una persona che mi faccia sentire bella e..amata?
Perchè mi devo sentire così fottutamente sola?
Mi sento così depressa.

Finito di lavarmi,mi infilo l'accappatoio e vado davanti allo specchio. Sono masochista,lo so,eppure lo faccio: faccio scivolare ai miei piedi l'asciugamano,rivelando il mio corpo riflesso sullo specchio. Quasi mi metto a piangere dallo schifo: faccia paffuta,seno abbondante,fianchi (troppo) larghi,cosce grosse,pelle bianca. Ogni volta è una tortura.
Dopo essermi spalmata una nozione di crema idratante per tutto il corpo,cercando di non guardare nello specchio, mi infilo la tuta larga e calda che uso per stare a casa,quella che non segna i fianchi e la pancia, e mi sento subito decisamente meglio.

La domenica passa velocemente tra un compito e un altro e mi ritrovo in un batter d'occhio al lunedì mattina. Il maledetto lunedì mattina. Non penso di farcela.
La sveglia suona,la spegno con un pugno,mi vesto,faccio una rapida colazione come al solito ed esco di casa senza salutare Macy e Paul,visto che dormono ancora.
Alla fermata del bus non c'è nessuno come al solito. L'autobus arriva subito,io salgo e fortunatamente non c'è Zayn.

Entrata in classe, sorprendentemente non trovo né Stacy né Amanda. Trovo Zayn,seduto al nostro banco. Noto che oggi non si è fatto la barba così della peluria scura ricopre il suo viso; indossa un giubbotto di pelle nera,jeans scuri e un paio d'anfibi anch'essi neri.
Inspiro profondamente e raggiungo il mio compagno di banco.
“Ciao” lo saluto,incerta.
Lui mi sorride educatamente e risponde al mio saluto “Buongiorno..”
“Anche tu mattiniero?”
“Semplicemente mi piace arrivare in orario” fa spallucce. Poi prende una sigaretta dalla tasca destra del giubbotto di pelle.
Uhm,si rivela un tipo per bene,quindi...
“Sai che non si può?” domando,sarcastica. Nel mentre,raggiungo la mia sedia e mi siedo.
Zayn tira fuori anche un accendino e accende la sigaretta,per poi dare un primo tiro: “Si,lo so” dice,sogghignando.
Alzo le sopracciglia, perplessa. “Oh,che trasgressivo.”
“Parla quella che si rifiuta di parlare con una persona gentile che vorrebbe fare sua conoscenza”
Zayn ora mi guarda,aspettando la mia risposta,che tarda ad arrivare. Ops.

“Credimi, è un bene non fare mia conoscenza”
“E se la volessi fare?”
“Te ne pentiresti.” sospiro,sincera, e forse lui capisce perchè non ribatte nient'altro. Dopo aver dato l'ultimo tiro alla sigaretta,si alza e la butta nel cestino.
La campanella suona e lentamente i nostri compagni entrano in classe.

“Bene,ragazzi,oggi interrogo!” la voce squillante della Winglix risuona per tutta l'aula,stordendomi come ogni mattina.
Perfetto. Ieri non ho studiato. Ci manca solo l'interrogazione,così la mia giornata sarà completamente okaaaay.
La Winglix fa scorrere le dita grassocce per il registro e....
“Apple Mayori!”
Ecco,lo sapevo. Lo sapevo,merda merda merda. Che cazzo faccio?!
Mi accorgo che sto tremando,letteralmente. Mi è andato il sangue al cervello.
“Apple?!” ribatte la prof,seccata.
“Si,si..Arrivo...” balbetto in qualche maniera. Afferro distrattamente il diario e il libretto dei voti,il libro,il quaderno e sento appena Zayn che mi sussurra un 'buona fortuna'.
Mi alzo dalla sedia e inciampo in una stringa delle scarpe,finendo per terra.
Fanculo.
Un insieme di risate si alza dalla classe.
Fanculo al quadrato.
Mi rialzo in qualche maniera e continuo la straziante camminata fino alla cattedra,finendo a terra un'altra volta. La causa sono le mie gambe instabili e tremolanti. Altre risate.

“Hai bisogno d'aiuto?!” domanda sarcasticamente la Winglix. Ecco,ci si mette pure lei a prenderli per il culo.
Finalmente riesco a raggiungere la prof e poso il diario e le altre cose sulla cattedra.
“Bene,dunque,tu sei...”
Perfetto! Manco si ricorda il mio nome!
“Apple. Apple Mayori.”
“Oh,giusto” risponde pensierosa,sistemandosi gli occhiali sul grassoccio naso.
Deglutisco,cercando di ricordare qualcosa della lezione che c'era da studiare per oggi. Senza risultato.
“Allora,inizia pure.” dice, e inizia a fissarmi.
Cosa mi invento? Cosa posso dire?! Sono in totale panico,ho il cervello annebbiato e la mente più che confusa. E i miei stupidi compagni che ridono nel vedere la mia espressione non aiuta la situazione.
Accidenti a me...


Torno a posto con una bella C-- accompagnata da un cazziatone della prof. Devi studiare di più,Apple, stai calando in questo periodo,hai il diploma tra qualche mese,studia,studia studia e blablabla. Vabbè.
La cosa che mi fa stare male però non è il voto,bensì i commenti sarcastici e le frecciatine che mi hanno lanciato e continuano a fare i miei compagni.. Mi sento una nullità. Una buona a niente. Uno schifo.
Mi siedo al posto e mi esce una lacrima dall'occhio destro,senza volere.
Zayn la nota: “Non sei andata poi così male..”
Sbuffo: “No,certo,ho fatto scena muta per un quarto d'ora,ma per il resto sono andata bene!” rispondo,scazzata.
Me ne pento subito. Zayn cercava di tirarmi su il morale..e io? Rovino tutto,come al mio solito.
Deglutisco il boccone amaro e mi asciugo la lacrima con l'ambo della felpa.
“Senti Zayn,quando sto così...semplicemente lasciami in pace,okay?” ribatto,con la voce strozzata.
Lui non risponde,ma dalla sua espressione capisco tutto. Non si aspettava che l'aggredissi in quel modo. Ma non si può scappare da ciò che si è..Neanche se lo si vuole. Io sono semplicemente quella ragazza chiusa e associale,quella ragazza che respinge le persone; e nonostante io mi odi per questo,non posso fare a meno di continuare ad esserla.

La giornata a scuola è più dura del solito e passa troppo lentamente..
Finalmente,alla fine dell'ultima ora,la campanella suona e dà il liberi tutti. Faccio lo zaino velocemente e filo via dalla classe,senza salutare neppure Zayn.
Esco dall'edificio e mi metto ad aspettare l'autobus alla fermata. Sto quasi per scoppiare a piangere per il nervoso accumulato in tutta la giornata che due ragazzi della mia classe,Joy e David,si avvicinano a me. Che vogliono?!
“Ehi,tu!”
Stanno parlando con me?! Faccio finta di niente,continuando a guardare dritto.
“Dico a te,sfigata!” dice uno.
“Si,a te,Apple!”
Oh cazzo.
Aiuto.
Che faccio?!

Istintivamente, inizio a camminare a passo svelto per la strada di casa,anche se avrei dovuto aspettare il bus,ma poco importa.. Voglio andarmene via da qui. Cammino,cammino e cammino ma quei due cafoni mi seguono. Che minchia vogliono?!
“Hey,ragazzina,perchè scappi?”
Realizzo in un attimo ciò che sta per accadere.
Non un'altra volta,Dio. Ti prego.

“Lasciatemi in pace..” riesco a sibilare.
Loro scoppiano in una fragorosa risata.
Si mettono a correre e mi raggiungono in velocità. Uno dei due mi afferra per il polso sinistro,dandomi uno strattone.

“Che volete?!” sbraito.
David,quello che mi ha afferrato per il polso,comincia a farmi il solletico,a tirarmi i capelli e a farmi dire cose senza alcun senso; Joy intanto sta riprendendo tutto con il suo telefonino. Sta riprendendo i miei urli,le mie espressioni terrorizzate e le mie imprecazioni, e ride tra se e se.
Ecco che è ricapitato. Scoppio a piangere e i due sembrano ancora più divertiti. Avranno buon materiale su cui lavorare e fare vedere a mezza scuola.
Sono consapevole che questo atto può essere denunciato. Il problema è che io non ho mai avuto il coraggio di farlo o di dirlo a nessuno che avrebbe potuto aiutarmi. Macy e Paul non sanno nemmeno se ci vado a scuola,figuriamoci se sanno ciò che mi capita. Amici non ne ho,quindi non ho nessuno dalla mia parte che avrebbe potuto aiutarmi.
Fino ad oggi.
Sento una voce provenire da dietro di noi.
Una voce abbastanza familiare.
Una voce di ragazzo.

La voce di Zayn.


Buonaseraaaa!
1 recensione per l'altro capitolo,wow! 4 persone che seguono questa ff, doppio wow!:D Quante emozioni che mi date! Non dovete,ragazze,io vi amo davvero ihihihihih.
Ovviamente sto scherzando, ma volevo vedere cosa si provava a scriverlo. Vabbè.
Niente, non sto neanche più a dirvi di recensire perchè tanto non lo farete,perciò lasciamo perdere.
Vi dico solo che da qua in poi la storia andrà sempre più costruendosi.
Adìos.

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Capitolo 4
*** When you aren't lethal you're quite nice. ***


Mi volto di scatto,impaurita, e vedo Zayn venire verso la nostra direzione, a passo svelto: “Ehi,che le state facendo?” ringhia contro ai due miei assalitori.
I dementi scoppiamo a ridere,continuando a darmi fastidio e a riprendermi con il cellulare; poi dicono rivolti a Zayn: ”Amico,vieni a divertirti con noi!Guarda che bell'agnellino che abbiamo!”
Con tutto il coraggio che ho in corpo,riesco a sputare sulla scarpa di David,che sogghigna divertito:”Aggressiva la bimba!”
Zayn raggiunge i due e dice:”Lasciatela in pace” con una voce così roca e così profonda da far quasi paura. David e Joy non sembrano intenzionati a lasciare la presa così Zayn scaglia uno pugno ben dato allo stomaco di David,che molla il mio polso per tenersi la pancia dolorante.
Infuriato,Joy cerca di tirare un pugno a Zayn che però lo schiva prontamente e lo colpisce di rimando alla mandibola destra,facendo cadere a terra lui e il cellulare con cui mi stava riprendendo.
“Chi cazzo sei?” ringhia Joy,tirandosi su da terra,con la guancia destra sanguinante.
Nel frattempo anche David si è ripreso e cerca di tirare un calcio a Zayn,che lo schiva nuovamente.
Io sto ancora in piedi con le gambe tremolanti e le guance rigate di lacrime,senza sapere bene cosa fare.
Cosa dovrei fare?! Scappare?!No,mi sentirei troppo in colpa.
Improvvisamente realizzo quanto mi sentirei in colpa se Zayn si facesse male a causa mia. Non posso andare via. Sarebbe da codardi.
Continuo ad osservare la scena,immobile e muta e vedo i tre ragazzi darsi botte di santa ragione..Purtroppo anche Zayn ha ricevuto due o tre pugni in viso, e già si notano i lividi neri. Con un colpo di grazia però riesce a stendere a terra David e poi Joy, mettendo fine alla lotta: “Non azzardatevi a toccarla mai più!Chiaro?!” ringhia.
I due codardi annuiscono con gli occhi sgranati dal terrore e dopo essersi alzati,scappano via.

Tutto d'un tratto mi sento al sicuro. Anche se ho una strana sensazione alla bocca dello stomaco. Perchè Zayn l'ha fatto? Perchè mi ha protetto? Nessuno l'aveva mai fatto,prima. E sopratutto,mi ha aiutato senza sapere niente di me o di quello che mi succede a scuola. Mi ha aiutato senza bisogno di conoscermi. Mi ha aiutato perchè è una persona buona,forse.
“Tutto a posto?” mi domanda,sistemandosi il ciuffo scompigliato.
“Ehm..Si” non so cosa dire,mi trema la voce e le gambe sono instabili. Infatti cado per terra. Zayn s'avvicina e mi tira su per un braccio “Ehi...sicura di stare bene?”
Mi pulisco i pantaloni dalle foglie secche “Si...” mento. Osservo il viso di Zayn e osservo i bruttissimi lividi che si è procurato (a causa mia...) “Piuttosto,te: hai dei lividi orrendi in faccia” dico,dispiaciuta. “Non dovevi. Aiutarmi,intendo. Potevo cavarmela...da sola,ecco”
Non so neanche perchè sto dicendo questo..Perchè sono stata così arrogante nei suoi confronti,ancora una volta..Potevo semplicemente dire quello che penso,cioè che gliene sono grata. Invece no. Non riesco ad assere amichevole con le persone,neppure in casi 'estremi' come questo...
“Apple, è così difficile dire grazie a una persona che ti ha appena salvata da due molestatori?”
“Non erano molestatori.” mi difendo,prontamente.
“Okay,va bene,come vuoi tu.” ribatte lui,seccato “E,senti..Sappi che ti conosco da un giorno,ma hai proprio un carattere di merda”
Quelle parole mi colpiscono come una sciabolata al cuore. Non posso credere che il ragazzo che mi abbia appena salvato,il primo essere umano nella mia vita che cerca di aiutarmi,mi abbia detto quelle cose. Anche se ha ragione.
Continua a fissarmi,aspettando una risposta. Ma non so cosa ribattere. Mi ha messo a tacere. Così sbuffa e si volta di schiena,andando via.

“Aspetta!” gli urlo,con quella poca voce che mi è rimasta “Grazie”
Sono riuscita. Sono riuscita a ringraziarlo. Ma non sembra che a lui interessi,ormai. Non si è neppure voltato. Prosegue per la sua strada,senza guardare più indietro verso di me.
Avrei voglia di urlargli di nuovo di fermarsi, avrei voglia di abbracciarlo. Ma naturalmente non ho il coraggio di fare nessuna delle due azioni. Perciò riesco appena a trascinare le mie gambe molle fino alla fermata del bus,dove aspetto il mezzo che mi porterà a casa, al sicuro.


“Apple!” non appena apro la porta,trovo Macy in cucina che mi guarda preoccupata “Iniziavo a preoccuparmi!” dice,sincera.
Sono obbligata a mentire,per l'ennesima volta: “Tranquilla,solo un po' di traffico” e le faccio un sorriso più vero che posso.
Nonostante ciò che mi è appena successo ho una fame accecante così mi avvicino al frigorifero e lo apro.
“Okay,ma la prossima volta dimmelo..” dice Macy,con un filo di voce “Piuttosto mandami un messaggino sul telefono...”
Afferro tre tramezzini e la spremuta d'arancia dal frigo “Si chiamano SMS” preciso,con un mezzo sorrisetto.
Macy annuisce pensierosa e confusa. Non dice altro. La nostra conversazione si conclude qui. Perciò mi affretto al piano di sopra per andarmi a chiudere dentro alla mia stanza.
Una volta dentro mi spoglio e mi vesto per casa,mangio i tre tramezzini in pochi bocconi e trangugio velocemente la spremuta d'arancia. Ho la pancia che esplode.Mi sdraio nel letto,con la pancia piena.
Inizio a pensare. A ricordare tutto ciò che mi è successo.


I due ragazzi che mi vengono incontro.
Le loro risate,gli schiaffi per farmi stare zitta,il solletico fastidioso sotto la maglietta.
I miei pianti,le mie urla.
Joy con il cellulare che riprendeva tutto.
La voce di Zayn,la voce della salvezza.
I pugni che si sono scambiati quei tre.
Io che non riuscivo a ringraziare Zayn.
Lui che mi dice che ho un carattere di merda e se ne va,senza salutarmi,offeso.

Tutto ciò rimbomba nella mia testa e viaggia da una parte all'altra del cervello,rendendomi solo più confusa.
Mi viene da vomitare.
Mille domande offuscano la mia mente. Perchè Zayn mi ha aiutato? Perchè si è lasciato picchiare e ha fatto a pugni con quei due ragazzi,solo per proteggermi? Neanche mi conosce. Non aveva motivo di farlo. Eppure l'ha fatto. Ma mi ha anche insultata,dopo. Se ne è anche andato senza guardarmi in faccia. Come se si fosse..pentito? Pentito di avermi aiutato? Ora si spiega tutto.

Eppure,c'è qualcosa nella mia testa che dice che non è vero,che non è vero che Zayn si è pentito. Qualcosa che mi dice di fidarmi di quel ragazzo,perchè vuole il mio bene,in qualche strano modo. Ma...Ma...Troppi ma e troppe domande vorticano per i miei pensieri confusi.
Mi scoppia la testa.
Ho bisogno di dormire.
Rilasso i nervi e dopo pochi secondi crollo in un sonno profondo.


Dopo essermi svegliata,verso le 17.00, il pomeriggio passa in fretta tra un compito e un altro. Arriva la sera velocemente e decido di uscire per prendere un po' d'aria.
Esco di casa e mi accorgo che il freddo è pungente e il cielo promette pioggia:non ho neanche preso l'ombrello. Vabbè...Sospiro e sbuffo,provocando una nuvoletta di vapore freddo fuori dalla bocca. Amo il freddo.
Mi incammino per la solita strada di sempre,passo davanti le stesse case,attraverso gli stessi parchi,fino a che...non inizia a piovere. La pioggia che dapprima sembrava poco abbondante,si tramuta in un vero e proprio diluvio universale e considerato il fatto che mi trovo senza ombrello,la mia unica opzione è quella di andarmi a rifugiare dentro ad un locale. Destino vuole che quel locale è il posto dove lavora Zayn. Come era palese che fosse.
Entro dentro,bagnata fradicia,e tiro un sospiro di sollievo;qua si sta decisamente meglio:una calda temperatura ambiente riscalda l'aria e,ovviamente,non piove. Visto che mi sono dovuta rifugiare qua dentro,ho 'l'obbligo' di consumare qualcosa,altrimenti sarei una scroccona. Perciò mi accomodo a un tavolino e mi siedo,nella speranza che Zayn oggi non lavori. Naturalmente,non è così. Eccolo che sfreccia da un tavolino all'altro,servendo caffe e muffins di qua e di là. Ora l'unica speranza è quella di non essere notata. Ma anche questa svanisce in un batter di ciglio.
Zayn s'avvicina al mio tavolo e con aria indifferente,quasi non mi conoscesse,mi chiede cosa voglio ordinare. Rimango stupita dal suo atteggiamento. Ma rimango ancora più stupita,se non sconvolta,dai tre nerissimi lividi che ha sul viso:uno sotto l'occhio sinistro,l'altro nella tempia, e l'ultimo sul naso. Cacchio. Mi sento il triplo delle volte in colpa.
“Zayn,possiamo parlare?” gli domando,timida.
Lui si guarda attorno perplesso e poi dice,come se fosse la cosa più ovvia del mondo:”Sto lavorando,se non vedi”
Sospiro,cercando di mantenere i nervi saldi “Per favore..” dico,semplicemente.
Zayn alza un sopracciglio,poi mi dice:”Stacco tra mezzora. Se vuoi aspettarmi.”
“Okay” accetto,tutto d'un fiato,senza pensare. “Ness..nessun problema.” balbetto.
Lui accenna un sorriso “Okay” dice.
“Okay” ribatto. E se ne va.

Aspetto mezz'ora,mentre cerco di formulare nella mente un discorso razionale da porre a Zayn,con pochi risultati. Non appena lo vedo comparire dalla cucina,pronto per uscire,il cuore mi finisce in gola e le possibilità di parlare con la mente sana diminuiscono ulteriormente.
Usciamo,anche se piove ancora e nessuno dei due ha un ombrello...
“Allora,avevi qualcosa da dirmi?” comincia Zayn,togliendomi già il primo peso.
Okay,Apple,ora dovrai solo dire quello che pensi e farlo capire a Zayn. Non è così difficile..
Deglutisco: “Riguardo ad oggi..” prendo un respiro profondo “Insomma,volevo ringraziarti per bene..Sai, in quel momento ero ancora un po'..scioccata,ecco,così..Insomma..Mi sono comportata male. Perchè tu mi hai aiutato ed io...”
“Ti succede spesso?” mi interrompe lui,come se non avesse ascoltato una parola di ciò che gli ho appena detto.
Non so cosa rispondergli. Devo dirgli la verità? Devo lasciarmi andare? Sfogarmi finalmente con qualcuno?
La pioggia è meno fitta di prima,ma nonostante questo ho già i capelli bagnati e i vestiti umidi. Mi tiro su il cappuccio e così fa anche Zayn.
“Qualche..volta.” ammetto.
Sento il sospiro di Zayn,che però non dice altro.
“Comunque,perchè l'hai fatto?” gli domando “Perchè sei venuto ad aiutarmi?”
Zayn sorride guardando per terra,per poi tirare gli occhi al cielo “Sono un gentiluomo. E' così difficile da accettare?” mi guarda,sincero.
“No. Solo..strano”
“Mi consideri strano?” domanda,divertito.
“Quel che basta” rispondo, e mi ritrovo a sorridere anche io,a sorridere veramente,dopo tanto tempo.
Restiamo in silenzio per qualche minuto,proseguendo a camminare.Non so più che dirgli. Mi sono scusata,lui sembra avere accettato le scuse. Mi rimane solo una cosa.
“Ti fanno tanto male i lividi?”
Lui s'accarezza la guancia livida e sospira:”Ne ho avuti di peggio,fidati”
“Così hai un passato da guerriero?” domando,cercando di sembrare...amichevole.
Lui sembra essere divertito dalla mia stupida domanda: “Può essere” risponde “Ma non sono un tipo aggressivo..Sono cresciuto con tre sorelle e forse è anche per questo che oggi sono venuto a proteggerti da quei due..Insomma,sono sensibile nei confronti di voi...donne” sorride.
Non mi sarei mai aspettata che fosse davvero così. Diciamolo, non ha proprio la faccia da 'ragazzo sensibile' eppure..è così.
“Non sembrerebbe. Hai la faccia da teppa” ammetto,sincera. Mi pento immediatamente,anche se lui non sembra essersela presa.
“Lo pensano tutti” ammette.
Annuisco. “E tu invece,pensi veramente ciò che mi hai detto oggi?” chiedo “Che ho un carattere di merda?”
Lui mi guarda per due interminabili secondi negli occhi e poi dice: “Devo essere sincero? Si” e ride. Per qualche strana ragione non me la prendo e scoppio a ridere con lui. E' la seconda volta che rido nel corso della giornata...Un record.
“Però quando non sei letale puoi sembrare abbastanza simpatica” prosegue,continuando a ridacchiare.
“Lo prendo come un complimento”


ODDIO! IN QUANTE SEGUITE QUESTA STORIA GFOHNMOFDKL SIETE IN BEN QUATTRO PERSONE! #sarcasm
Che dire, mi piace da morire scrivere questa storia quindi la continuo,la continuo anche se non se la considera nessuno. 
In questo capitolo Zayn e Apple cominciano ad avere un rapporto che sarà travagliato,duro e difficile ma crescerà man mano della storia,sbocciando in un amore che sarà poi vietato per un motivo. Quale motivo? Tadadadaaaa. Se siete furbe l'avete già capito, ma io non lo ribadisco ulteriormente.
Bene girls, if you want lasciatemi una piccola recensione, vi prego. Se vi piace anche solo che un minimo questa storia, fatemelo sapere. Pls.
Vabbè, vi lascio now. 
A presto. x

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