Re d'Inverno

di AliDOro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rosa di Natale-Pace/Tranquillità (White Christmas) ***
Capitolo 2: *** Agrifoglio – Forza/Resistenza (Frostbite) ***
Capitolo 3: *** Bucaneve – Consolazione (MIM & jack) ***
Capitolo 4: *** Stella alpina - Coraggio (Winter Wonderland) ***
Capitolo 5: *** Vischio- Vittoria/Felicità (Jack X Dente da Latte) ***



Capitolo 1
*** Rosa di Natale-Pace/Tranquillità (White Christmas) ***


re d'inverno- ch 1- rosa di natale

Rosa Di Natale – Pace/Tranquillità


Il polo nord era sempre stato un posto tranquillo, per quanto possa essere tranquilla una fabbrica di giocattoli gestita da Yeti ed elfi pasticcioni che hanno come capo Nord.

La confusione era all'ordine del giorno, ma era una confusione routinaria, abitudinaria, una serie di urla e schiamazzi in varie lingue, gente che corre attraverso corridoi carichi di giochi o di materiali e rumori di giocattoli in creazione, una serie di cose che ti fa avere la certezza, quasi universale che natale avrebbe avuto luogo anche quell'anno e tutto sarebbe andato benissimo.

Tutto ciò, però, non era più tale da quando Jack Frost era diventato un guardiano.

Quando Nord gli aveva detto che poteva andarlo a trovare quando voleva gli Yeti si erano messi letteralmente le zampe nella pelliccia, dopo un invito da Nord non potevano certo tenerlo fuori dal Polo, il che voleva decisamente dire un sacco di guai.

La natura di Jack era caotica, non avevano speranze: i loro giocattoli non sarebbero mai stati finiti in tempo per natale con Jack che faceva dentro e fuori dalla fabbrica. Li avrebbe fatti diventare pazzi a furia di scherzi.

A differenza di quel che pensavano non andò proprio così.

Certo Jack irrompeva in fabbrica senza preavviso e si divertiva a congelare un paio di elfi e a farne scivolare un altro paio, ma non aveva mai ostacolato il loro lavoro, qualche folata di vento ogni tanto, certo, un paio di scivoloni se non stavano attenti a dove passavano mentre stavano facendo un scherzo agli elfi, ma spesso e volentieri provava anche ad aiutarli.

Chi in verità faceva danni, rumore e disastri era Nord.

Era talmente felice di vedere Jack li al polo che cercava di esagerare ogni cosa. Una volta aveva addirittura provato a cucinare mandando a fuoco tutta la cucina rallentando di un intero pomeriggio la produzione di giocattoli, un altra volta aveva deciso che era assolutamente necessario avere una pista per slittini al posto dell'ascensore, un altra ancora, dopo il commento di Jack sul fatto che nella fabbrica faceva troppo caldo, aveva inondato di neve l'intero palazzo.

Ogni volta che c'era o sapeva dell'arrivo di Jack stravolgeva completamente il Polo Nord cercando di sorprendere il neo guardiano ogni volta o convincerlo a restare, un po' più di tempo o per sempre.

Jack sorrideva, scuoteva la testa e rifiutava gentilmente l'offerta di trasferirsi li.

“Ho una casa, Nord.” diceva sorridendo.

“Ma tu non ha nemmeno un tetto sopra testa!” Argomentava nord sconcertato.

Jack rideva sempre e lo guardava con occhi sinceri “Lo so, ma non mi serve, io mi muovo in continuazione, a che mi servirebbe un palazzo? E poi, lo sai, a me piace stare con i bambini, e qui è troppo lontano da centri abitati”.

Nord annuiva grave guardava altrove per qualche attimo poi tornava fissare Jack.

“ Però tu sa che puoi tornare quando vuoi”.

Jack annuiva e poi congelava un altro paio di elfi. “Beh, che ne dici, ti serve qualche blocco di ghiaccio?”

“ Da! Da!”*

Nord ricominciava a ridere e prendeva Jack per le spalle accompagnandolo nella stanza dei prototipi.

Certo non era più tranquillo e routinario come un tempo, ma sicuramente era bello sentire le risate di Nord e cercare di sventare i suoi tentativi di autosabotarsi le festività.









Eccomi... dovrei finire fic su KH, Merlin e scriverne una che avevo promesso di ONE PIECE eppure eccomi a scrivere raccolte su Rise of the Guardians.... scommetto che parecchi vorrebbero uccidermi.

Chiariamo un po' di cose.

La raccolta sarà multipairing,(praticamente chiunque con Jack) non penso si andrà mai a rating più alti del giallo, ma non posso promettere nulla.

La raccolta è basata su piante che fioriscono d'inverno la rosa di natale da cui è tratto il primo capitolo è questa http://giardino-piante-fiori.lacasagiusta.it/wp-content/img/La-rosa-di-Natale-Fra-la-neve.jpg .

La Rosa d'inverno o ELLEBORO ha due differenti significati: se è bianco o colorato il significato è pace e tranquillità, se è nero è pazzia. Ho deciso quindi di scindere i due significati in due differenti storie, quindi elleboro- pazzia la posterò più avanti.

* non ho idea di come  si scriva "si " in russo, ma se non ricordo male  si pronuncia "da" se qualcuno ne sa di più per favore me lo dica e io sostituirò immediatamente!

Sto postando dall'università e on sono certa sia il file giusto, in caso trovaste errori avvisatemi così saprò che ho portato la versione non corretta e modificherò immediatamente =)

Ci vediamo al prossimo capitolo magari lasciatemi un commentino =)

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Capitolo 2
*** Agrifoglio – Forza/Resistenza (Frostbite) ***


Eccomi di nuovo=)

con il secondo capitolo, lo posto a poca distanza dal primo perchè il sabato e la domenica lavoro e non ho speranze di trovare un buco per postare, già ora lo sto facendo, di nuovo, dall'università.

Ahi me =)

Spero che anche questa piccola shot vi piaccia.

Uh! a onor di cronaca la parte di titolo tra parentesi e la denominazione della coppia quindi White Christmas è Nord & Jack, Frotbite è Dentolina & Jack =).

alle solite non sono certa del file che ho caricato e io non vedo mai i miei errori, quindi se ci errori avvisatemi e li correggerò... (il capitolo 1 lo sistemo sta sera =) ).



Agrifoglio – Forza/Resistenza (Frostbite)

Solo a distanza di tempo dalla battaglia con Pitch, Dentolina aveva avuto il coraggio di chiedere a Jack cosa avesse fatto durante l'attacco dell'uomo nero nelle gallerie del Calmoniglio.

Aveva sempre avuto paura della possibile risposta.

Si era preparata un po' a tutto, al tradimento di Jack, a un suo tentativo di non rispondere, ad una bugia e , senza rendersi conto, non si era assolutamente preparata alla verità.

Quando Jack le aveva raccontato della voce di sua sorella, di averla seguita fino al nascondiglio di Pitch e della discussione con la loro nemesi si era accorta subito che Jack le stava raccontando la verità: la guardava con occhi carichi di sincerità e assoluta fiducia in lei; perché Jack era un sacco di cose, ma di certo non un bugiardo.

Dente da latte, accoccolata nel cappuccio di Jack (posizione che difendeva con valore dagli assalti di tutte le altre aiutanti di Dentolina che invidiose ogni tanto provavano a “rubarle il posto”) annuiva in conferma e ogni tanto gli appoggiava una piccola manina sulla guancia guadagnandosi un sorriso e una carezza sulle piccole piume variopinte.

Jack non si era soffermato molto sul discorso fattogli da Pitch sulle sue paure e solo dopo parecchie insistenze s'era convinto a confessare che la sua più grande paura era stata quella di deluderli.

Dentolina s'era sentita un mostro.

Lui aveva dovuto affrontare le sue paure, s'era trovato da solo di fronte a Pitch e non aveva ceduto, e loro, appena l'avevano visto arrivare senza Dente da latte e con la scatola dei denti l'avevano accusato senza dargli modo di difendersi. S'era visto abbandonato dalle persone che avevano chiesto il suo aiuto e che lui stava cercando di rendere fieri.

Poteva solo immaginare quanto si era sentito tradito e solo in quel momento.

Ciò che era successo in antartico, poi, glielo aveva raccontato la sua piccola assistente.

Aveva resistito alle lusinghe di Pitch con coraggio e forza, nonostante il modo in cui l'avevano trattato. Da vero guardiano aveva difeso i bambini con tutto se stesso.

“Sei stato così forte Jack. Così coraggioso.” gli aveva sussurrato dolcemente accarezzandogli una guancia e guardandolo dritto negli occhi. Lui la guardò con occhi carichi di dubbi, inclinando leggermente la testa verso la sua mano, aumentando il contatto tra loro.

“Dente da latte mi ha detto cosa è successo in antartico.” disse con calma, sorridendo del pallido rossore che stava colorando la pelle chiara di Jack.

“Hai respinto Pitch, hai salvato la mia piccola fatina, hai difeso i bambini con tutto te stesso e come se non bastasse sei tornato per salvare tutti noi, per non far smettere Jamie di credere.” sorrise dolcemente. “Grazie” sussurrò di nuovo prima di baciargli la fronte, prima di subire la vendetta della piccola fatina che si premurò di beccarle una mano obbligandola a separarsi da Jack.

Jack ridacchiò imbarazzato mente Dente la latte si alzava in volo pigolava qualcosa offesa a Dentolina, che arrossiva aggraziatamente, e si fiondava nel colletto della sua felpa.



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Capitolo 3
*** Bucaneve – Consolazione (MIM & jack) ***


re d'inverno ch 3 bucaneve

Eccomi con un nuovo capitolo come promesso.

Tanto per cominciare un grazie a:

-dolcemary, Fred Cullen,Kahle, Lyu chan, Red Raven,Shuura e aminaStoleMyCookie per aver messo “Re d'inverno” tra le seguite =);

-dark_light, e Shindou_Takuto per averla messa tra i preferiti =);

-dark_light, Carol_97 , Mad dy ness Zalk909192 e Yoruloid per aver commentato gli scorsi capitoli =)


Ora vi lascio a questo capitolo sull'uomo nella luna e jack... è malinconico, un po' deprezzivo forse e parecchio legato al libro di William Joyce “l'uomo nella luna” è un libro illustrato ed è il prequel de “le 5 leggende” assieme ad altri libri quindi chi non l'ha letto non si preoccupi se parlo di palloncini, telescopi ed il fatto che i bambini terrestri sono gli amici dell'uomo sulla luna (man in moon ovvero MIM)

lasciatemi un commentino =) spero di postare il prossimo capitolo entro giovedì ma dipende dalle mie lezioni =).

P.S.  ho scritto questo capitolo durante le  lezioni di economia  sanitaria e nessuno ha  avuto la  possibilità di correggerlo in caso io abbia lasciato errori avvisatemi.





Bucaneve – Consolazione (MIM & jack)


L'uomo nella luna adorava i bambini. Li aveva osservati per millenni con i suoi telescopi. Conservava ancora tutti i loro palloncini persi che, una volta scappati dalle loro piccole mani, volavano fino alla luna.

Erano stati i suoi primi amici, i suoi preziosi tesori, le sue speranze. Erano tutto ciò che voleva proteggere, erano il motivo per cui aveva creato i Guardiani.

Si ricordava ancora la prima volta che aveva visto Jack: era in mezzo ad altri bambini ed era il più grande tra di loro. Si divertiva a fare scherzi e cercava di far ridere tutti i bambini attorno a lui ignorando gli adulti che gli dicevano che era “troppo grande”, che era ora che crescesse e che si comportasse da adulto.

Mandava i suoi raggi di luna ad ascoltare le sue storie la sera, quando per lui era difficile vedere attraverso alle finestre, si faceva raccontare le sue storie e rideva con i bambini dei suoi scherzi e delle sue bravate.

Si era affezionato a Jack e con il tempo aveva cominciato a sperare che non crescesse mai, che conservasse per sempre quel carattere, forte e spavaldo, in grado di affascinare e far divertire.

Quando quel giorno l'aveva visto uscire di casa con la sorella era felice, fremeva dalla voglia di vedere cos'altro avrebbe combinato per far divertire sua sorella.

La vista del ghiaccio che si crepava sotto i loro piedi l'aveva mandato immediatamente nel panico, doveva fare qualcosa per salvarli, ma nessuno dei guardiani era nei paraggi e i suoi raggi di luna non poteva certo aiutare con tutta quella luce solare.

Aveva seguito attentamente i movimenti di Jack sentendosi pieno d'orgoglio e ammirazione per il modo in cui Jack era riuscito a tranquillizzare e divertire la sorella persino in un momento come quello.

Aveva ricominciato a respirare solo quando aveva visto la bambina in salvo, ma il cuore sembrò fermarsi vedendo Jack cadere in acqua.

Far diventare Jack un una creatura immortale era stato un suo capriccio per non essere stato capace di salvarlo, un capriccio in onore della sua capacità di far divertire i bambini, ma non c'erano leggende da creare su di lui, non c'era nessuno disposto a credere a ciò che i suoi raggi di luna sussurravano nelle orecchie delle persone mentre dormivano. Jack era rimasto solo, vuoto e dimenticato per così tanto tempo che ad un certo punto aveva temuto che sarebbe diventato come Pitch: carico di rancore e odio.

Renderlo un Guardiano fu una misera consolazione concessa a Jack, un modo per obbligarlo ad interagire con qualcuno come lui, per fargli perdere un po' di quella malinconia data dal non sapere chi fosse.

Alla fine era diventato uno splendido Guardiano ed aveva addirittura ricordato agli altri come relazionarsi con i bambini.

Jack era diventato la sua consolazione, la dimostrazione vivente che no, non aveva sbagliato nel salvarlo dal lago ghiacciato, che non aveva sbagliato anche se l'aveva fato soffrire così tanto, evitando di rispondere alle sue domande, evitando di dirgli cosa fare per sapere chi e cosa fosse, evitando di parlargli in qualunque modo per non ricordare gli errori commessi.

Sì Jack era il suo orgoglio e la sua consolazione.


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Capitolo 4
*** Stella alpina - Coraggio (Winter Wonderland) ***


Ciao a tutte/i sono dannatamente in ritardo, lo so, ma la vita reale si è intromessa =( maledette lezioni.

Sigh.

Grazie a :

Yoruloid, Mad dy ness Zalk909192 e CyanideLovers per aver commentato;

Miss Federica , ChibiSong, Maiko, Bonnies, CyanideLovers e Kahle per aver messo “re d'inverno” nelle seguite;

Ele Vera per averla messa tra le preferite.

Un ringraziamento speciale a Mad dy ness Zalk909192 per avermi indicato gli errosi del capitolo precedente.... è seriamente ora che mi rintracci un beta-reader...

Sandy è stato un personaggio complicato da valutare, non ho ancora avuto modo di leggere o vedere il libro a lui dedicato e questo mi ha bloccata un po' perchè nel film non è un personaggio che viene studiato molto, spero di non essere finita OOC e che vi piaccia quanto gli altri capitoli.




Stella Alpina – Coraggio (Winter Wonderland)


Sandman alzò gli occhi al cielo osservando la sua sabbia dorata spargersi su tutta la città, mescolandosi ai fiocchi di neve che scendevano lenti verso terra.

Jack era seduto accanto a lui e guardava affascinato la neve tingersi di pallido oro a contatto con la sua luminosa sabbia.

Aveva trovato Jack accovacciato su quel tetto innevato qualche ora prima; il giovane guardiano gli aveva lanciato solo un breve sguardo, carico di speranza e solitudine, e lui aveva deciso di rimanere. Gli si era avvicinato e s'era seduto accanto a lui.

Erano rimasti in silenzio per tutto il tempo guardando la neve cadere e ascoltandone il sospiro sussurrato quando toccava terra.

“ Mi dispiace” aveva cominciato all'improvviso Jack, senza staccare gli occhi dalla neve.

Sandman aveva voltato lo sguardo su di lui senza capire, e dopo pochi secondi di silenzio aveva fatto comparire un punto interrogativo sopra la testa.

Jack lo guadò un solo istante prima di abbassare gli occhi sul tetto, mordendosi un labbro. Sandman riuscì a leggere nel suo sguardo senso di colpa e dolore e cominciò a preoccuparsi. Cosa poteva affliggere così tanto il ragazzo davanti a lui?

“ Quella notte, contro Pitch,” spiegò “ Non sono riuscito a fare nulla per salvarti”. Jack sospirò dolorosamente.

Sandman si accigliò e gli posò una piccola mano sotto il mento, spostandogli dolcemente il viso per far incontrare i loro occhi e sorrise piano.

Erano occhi carichi di tristezza, rimorso e dispiacere, quelli di Jack. Occhi che non si addicevano al guardiano del divertimento.

Pose le mani ai lati della bocca di Jack tirandoli nel tentativo di riprodurre un sorriso.

Caro, caro ragazzo. Così dolce, forte e fragile allo stesso tempo.

Nemmeno si rendeva conto di quanto era stato coraggioso quel giorno. Di quanto aveva fatto.

Gli passò una mano nei capelli e scosse piano la testa in segno di diniego, senza mai smettere di sorridere o staccare gli occhi dai suoi.

Jack arrossì appena e abbassò di poco lo guardo.

Dolce, dolce bambino. Così pieno di insicurezze da incolparsi di cose su cui anche uno di loro, guardiani oramai da secoli, non sarebbero riusciti nè ad avere controllo né, tantomeno, fare qualcosa.

Un ragazzo che aveva passato gli ultimi trecento anni in solitudine senza essere visto o ascoltato, senza nemmeno sapere chi era stato. Così coraggioso.

Sì, coraggioso. Lo era stato contro Pitch, lo era stato fidandosi di loro, lo era stato anche quando era tornato nonostante gli altri guardiani l'avessero accusato di tradimento. Lo era stato, soprattutto, quando non aveva ceduto a Pitch ed aveva fatto in modo che Jamie continuasse a credere.

Sandman sorrise più apertamente ed abbracciò Jack con trasporto.

Il neo guardiano si mosse nell'abbraccio con un minimo di disagio, poi ricambiò l'abbraccio affondando il viso nel suo collo. Rimasero così per molto tempo.

A separarli furono i piccoli rumori della città che si svegliava. L'alba era lontana, ma i mortali cominciavano la loro routine giornaliera.

Sandy s'alzò lentamente, arrufò i capelli di Jack, che  gli sorrise, e con un inchino e un'alzata di cappello, creato appositamente, si congedò.


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Capitolo 5
*** Vischio- Vittoria/Felicità (Jack X Dente da Latte) ***


Eccomi di nuovo a voi. Con il ritorno in università ritornano anche le lei FF… diciamoci la  verità… è che n on ho voglia di studiare per gli esami di febbraio.

Veniamo alla storia. Io sono dell’idea che  Dente da Latte sia  un personaggio fantastico, per quanto di poco rilievo nel film. Sono sicura che la  sua  cotta per Jack la  porterà a difenderlo a spada  tratta  da tutto e tutti  =).

Grazie a : __GokuHaru__, F13, Libiky per aver messo la fic nelle seguite =);

LovelyAndy, Miss Federica, Pitch Black, Romantic_Dreamer per averla  messa tra  i preferiti,

Giuliuli, Pitch Black, CyanideLovers, Miss Federica, Birbabirba per  aver commentato =)

Sono felice di aver reso nel migliore dei modi Sandman .

Un  ringraziamento speciale a tutti quelli che  hanno letto, commentato,  messo tra  preferiti  la mia  fanfiction BunnyXJack “di pellicce ed inverni”. Grazie!

 

Vischio- Vittoria/Felicità (Jack X Dente da Latte)

 

Che Dente da Latte era agitata l'aveva capito chiunque, persino Dentolina. Era cominciato tutto quando una settimana prima aveva annunciato alle fate dell'imminente visita di Jack.

A solo sentirne il nome almeno una dozzina di fatine erano svenute ed il resto di loro aveva mandato sospiri adoranti ed un basso e vibrante battito d'ali. Tutte le sue fatine, già con una terribile cotta per Jack, avevano visto crescere la loro infatuazione per il guardiano dopo la battaglia contro Pitch.

Solo Dente da Latte parve terribilmente offesa.

Dal momento dell'annuncio s'era messa a trattare male le compagne fino a ricevere addirittura a ricevere un richiamo formale da Dentolina in persona.

“Stai disonorando la divisa, signorinella!” le aveva detto “che diamine ti prende?”

la piccola aiutante aveva messo su un musino tanto triste che la Fata del Dentino aveva sospeso la sua ramanzina passandole un dito tra le piume.

La fatina aveva pianto qualche lacrima e poi s'era addormentata. Nessuno più tornò sull'argomento.

L'arrivo di Jack fu annunciato da una gelida folata di vento carica di piccoli fiocchi di neve.

Come lo spirito aveva appoggiato i piedi alla balaustra di marmo rosa del palazzo Dente da Latte gli si era, letteralmente, scagliata contro, spalmandoglisi addosso e strusciando la testolina contro il collo di lui.

Jack aveva riso e le aveva accarezzato le penne tra le scapole commentando con uno scherzoso “Quanto entusiasmo!”. Oh, quanto le piaceva sentire quel brivido freddo che le scuoteva le ali!

All'arrivo di Dentolina lei s'era rifugiata nel cappuccio di Jack beandosi dell'odore di freddo e neve che impregnava la stoffa blu della felpa.

Aveva visto le compagne guardarla con invidia ed un paio avevano provato ad imitarla, anche se con un po' meno slancio, ma le aveva allontanate con foga. Si scagliava a grande velocità contro di loro pronte a pungerle fermandosi ad un soffio da loro ad ali spiegate, quelle scappavano in fretta e lei tornava nel cappuccio di Jack tutta impettita a chiedere altre coccole, regolarmente fornite, non prima di aver lanciato loro un occhiataccia.

Dentolina aveva portato Jack in una delle alee per gli ospiti ed avevano discusso a lungo di Pitch e di cosa era successo quando si erano separati prima e dopo la distruzione della Pasqua.

Dente da Latte aveva ascoltato, annuito ed ogni tanto incoraggiato il suo Jack poggiando una piccola mano sulla sua guancia.

Poi anche Dentolina aveva cercato di allungare le mani su Jack e lei l'aveva prontamente rimessa a debita distanza con una beccata ed un cinguettio offeso e geloso.

Jack aveva riso apertamente piegandosi su se tesso e tenendosi una mano sullo stomaco ed una a sostenersi per non cadere, e lei si era sentita sciogliere dalla felicità.

Il bacio che lui le diede sulla fornte le fece capire di avere decisamente vinto : era ufficialmente la favorita di Jack.

A richiamarla al mondo reale, strappandola dal suo crogiolo di felicità fu la voce del neo guardiano.

“Ehi, Dente da latte!” l'aveva chiamata “che ne dici venire a fare un giro con me ?”.

Ah! aveva decisamente vinto.

 

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