Ci sarà mai una volta ?

di Splendente come il sole
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La principessa malata ***
Capitolo 2: *** Una mamma disperata ***
Capitolo 3: *** Nuovo giorno ***
Capitolo 4: *** Falsa fiducia ***
Capitolo 5: *** La Terra del Nulla ***
Capitolo 6: *** Verso il Castello Nero ***
Capitolo 7: *** Nel castello ***
Capitolo 8: *** Le non-statue ***
Capitolo 9: *** La stanza delle pozioni parte 1 ***
Capitolo 10: *** La stanza delle pozioni parte 2 ***
Capitolo 11: *** La Strega Nera ***
Capitolo 12: *** Sono qui per mia figlia... ***
Capitolo 13: *** Domande senza risposta ***
Capitolo 14: *** Un'altra soluzione ***
Capitolo 15: *** Il lago . La via per Avalon parte 1 ***
Capitolo 16: *** Il lago . La via per Avalon parte 2 ***
Capitolo 17: *** Il Regno ***
Capitolo 18: *** La foresta è piena di pericoli ***
Capitolo 19: *** Destinazione paradiso ***
Capitolo 20: *** Il giardino delle mele d'oro ***
Capitolo 21: *** Morte o salvezza ? ***
Capitolo 22: *** Un tanto sperato ritorno ***
Capitolo 23: *** E' qui che siamo arrivati ***
Capitolo 24: *** Spiccare il volo ***
Capitolo 25: *** In cielo ***
Capitolo 26: *** FINE ***



Capitolo 1
*** La principessa malata ***


Un giorno la regina Caroline trova sua figlia Eliza svenuta a terra.
Per poco non sviene anche lei, temendo che stavolta sia morta.
Chiama con voce disperata i servi nei dintorni che accorrono subito.
Sollevano la fanciulla di peso e la depongono sul suo grande letto a baldacchino, i lunghi capelli d'oro sparsi sul cuscino, le belle labbra rosee diventate bianche.
"Per fortuna" pensò la madre "è caduta sul tappeto."
Si sedette al suo capezzale, sistemandosi il largo abito rosso sangue e posò una mano, lunga e molto curata, sulla bianca fronte della figlia quindicenne.
I servi erano corsi a chiamare il medico di corte.
La cameriera personale della principessa Eliza rientrò nella grande camera da letto con un catino d'acqua fresca, delle pezze e dei sali e si mise ad accudire la sua giovane padrona.
Anche la regina cercò di collaborare, cercando di aiutare la principessa con i suoi modesti poteri di strega.
Poi arrivò il medico.

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Capitolo 2
*** Una mamma disperata ***


La regina ormai non faceva che piangere, mentre stava al capezzale della figlia morente .
I suoi splendidi capelli rossi stavano diventando bianchi, la lucente e morbida pelle dorata era diventata secca e terribilmente pallida .
Non mangiava più, nè tantomeno dormiva .
Piangeva e pregava, pregava e piangeva .
Accarezzava i morbidi capelli d'oro della principessa, la sua unica figlia ed erede, l'unica cosa che le fosse rimasta dopo la morte del marito e le mormorava parole d'incoraggiamento .
Ma in cuor suo sapeva già che era tutto inutile : nè il medico nè tantomeno lei, una strega, riuscivano a curarla .
Quello di cui Eliza era vittima era un male terribile e non era certo naturale .
Era una maledizione scagliata da qualche strega o stregone della magia nera .
Alla fine, la regina Caroline smise di piangere e si alzò, cercando di rassettarsi l'abito .
Aveva preso una decisione : sarebbe andata a cercare proprio una di quelle streghe .

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Capitolo 3
*** Nuovo giorno ***


La mattina seguente, la regina Caroline si alzò dal suo letto prima ancora dell'alba .
Era da più di una settimana che non dormiva almeno qualche ora .
Quella notte si era costretta a farlo, dato che doveva essere ben sveglia e abbastanza in forze per affrontare il viaggio e, in seguito, la strega .
Si lavò e si vestì in tutta fretta, con l'aiuto della sua ancella, Serenity .
Poi si precipitò nelle cucine e ordinò ad uno dei cuochi di prepararle una bisaccia con del pane e dell'acqua .
" Dove vi recate , mia regina ? " chiese il giovane dai profondi occhi indaco .
"Nella Terra del Nulla, Julian . Devo salvare mia figlia, costi quel che costi."
Il ragazzo annuì e le porse la pesante tracolla . La donna la prese ed uscì dalle cucine .
Corse nelle stanze di sua figlia, dove trovò anche il medico di corte .
"Ivaldo, vi prego, tenete in vita mia figlia fino al mio ritorno . Potete farlo ? ".
"Mia signora, le mie umili medicine riusciranno a tenerla in vita solo per un'altra settimana . Non un giorno di più." Rispose l'anziano medico, dispiaciuto .
La regina annuì e disse : "Fate tutto il necessario, Ivaldo . Io farò altrettanto."
Poi, si chinò sulla principessa incosciente e la baciò sula fronte.
"Tornerò il prima possibile, tesoro mio . Con la tua salvezza."
Uscì e si diresse alle stalle reali .
Salì in groppa alla sua cavalla Tenar e partì, veloce come il vento .
Verso la Terra del Nulla, il regno degli stregoni e delle streghe .

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Capitolo 4
*** Falsa fiducia ***


La regina cavalcava .
Veloce come il vento, incitando la sua cavalla .
Giorno e notte .
Ogni tanto doveva fermarsi per far riposare l'animale e concedersi anche lei una breve tregua .
Man mano le terre diventavano sempre più spoglie e desolate .
Il suo regno, invece, era bellissimo .
Il giorno era inondato di luce, la notte ricca di stelle .
Il palazzo reale sorgeva su una vasta collina verde ed era ricco di colori vividi .
Tutt'attorno al grande castello sorgevano le lussuose dimore dei nobili, più in là le belle case dei borghesi e ancora più in là le modeste case dei popolani .
Il regno era colmo di verde, grandi alberi da frutto, fiori coloratissimi ovunque , campi di fiori, di grano coltivati dai contadini .
La regina sospirò : il suo regno .
Se non fosse tornata cosa vi sarebbe accaduto ?
Suo marito, il re, era morto già da anni .
La loro erede, la sua povera Eliza era morente .
Spettava a lei salvarla, sua madre. "Così sarà" si disse . Avrebbe trovato la strega che cercava, tutto si sarebbe risolto, si disse e continuò a ripeterselo .
"Tutto si risolverà."

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Capitolo 5
*** La Terra del Nulla ***


Era tutto deserto .
Un deserto senza fine, fatto di rocce bianche .
La regina Caroline cavalcava senza sosta .
Era ormai all'alba del quinto giorno di viaggio . Ancora due giorni e Eliza sarebbe morta .
"Devo sbrigarmi" pensava . "Ormai manca poco."
Era vero . Doveva solo attraversare l'ultimo tratto .
"Certo che questo posto è davvero brutto" pensò .
La verità era che, nascoste in quello stesso deserto roccioso, c'erano le città degli stregoni e delle streghe . Il Nulla non era affatto nulla, lei lo avvertiva .
Ma non poteva accedervi, glielo impedivano .
"Mi accontenenterò di trovare la strega nera" si disse .

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Capitolo 6
*** Verso il Castello Nero ***


Alla fine,  il sesto giorno di viaggio, la regina Caroline giunse al castello della strega che stava cercando, che si faceva chiamare Strega Nera .
Lei l'aveva conosciuta, un tempo e non in modo piacevole .
Era una donna malvagia, dall'animo nero, perverso e oscuro .
E oscuro appariva il suo castello, che si ergeva su una alta montagna nera .
"Domani, o al massimo tra due giorni, mia figlia morirà : Come faccio ? Come faccio a fare in tempo ?" .
Intorno all'oscuro castello volavano...arpie, certo, pensò la regina . Si era fermata a osservarlo : "Devo andare avanti" pensò . E si avviò lungo il ripido sentiero .
"Certo che questo posto non è cambiato affatto : è sempre desolato oltre che oscuro. "
La sua cavalla nitrì rumorosamente e si bloccò, scalciando .
La regina cercò di domarla e alla fine ci riuscì .
Le diede un buffetto sulla criniera dorata e lucente, splendida e le si accostò all'orecchio : "Coraggio, bella . é ora di andare." Alla fine, la cavalla obbedì e si avviarono nuovamente .
L'atmasfera era cupa, tuttavia mostrava abbandono, mentre le grida delle orribbili arpie risuonavano, crudeli e spaventose, affamate di carne umana .
La regina proseguì ugualmente, rabbrividendo come quando era piccola, e alla fine entrò nel Nero Castello .

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Capitolo 7
*** Nel castello ***


La regina Caroline lasciò la sua cavalla davanti al portone d'ingresso .
Era un grande cancello nero lucido, l'unica cosa che brillava in quel luogo desolato .
Il castello, dello stesso colore, appariva opaco e terribilmente frastagliato .
La regina alzò gli occhi al cielo scuro : le arpie, per quanto lo desiderassero, non osavano avvicinarsi .
Era una strega, dopotutto . Sapeva come farle pentire di un simile gesto, proprio come allora .
Dovevano aver imparato la lezione .
Portò le labbra color ciliegia all'orecchio della sua cavalla : "Tranquilla, bella . Ora lascio una scia di magia : non oseranno attaccarti."
L'animale parve comprendere e tranquillizzarsi un pò .
La regina la lasciò lì, con un sorriso forzato, e provò a scavalcare il cancello .
Era alto, ma non era difficile arrampicarsi : c'è la fece . Una volta che si trovò dall'altra parte, si guardò bene intorno : c'erano una marea di statue, sia di animali, sia di altre creature . Ma lei sapeva che non erano vere statue : erano vere creature .

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Capitolo 8
*** Le non-statue ***


La regina si sentiva strana . Non era più confusa e spaventata come un tempo : un tempo in cui era stata semplicemente Caroline . Prese un respiro profondo e andò avanti, passando tra le statue di marmo . Le osservò attentamente, proprio come tanti anni prima, trent'anni prima, per la precisione . Aveva dieci anni quando era entrata in quel luogo . Non potè fare a meno di notare che erano apparse nuove statue . Prima erano quaranta statue : sei folletti, nove fate, quattro cani, cinque lupi, sei leoni, cinque umani, tre stregoni e due streghe . Ora, si erano aggiunti anche due coccodrilli, un cavallo, un'aquila reale e...un giovane umano . Si avvicinò a lui : era diventato di pietra, come tutti gli altri . "Non può essere più grande di Eliza." Pensò la donna . "Devo pensare a mia figlia, mi dispiace." Sussurò al ragazzo di pietra . "Come un tempo ho dovuto pensare al mio regno." Distolse lo sguardo, combattuta . Stavolta desiderava davvero salvarli, liberarli, dare un senso in più alla sua vita . "Intanto devo trovare la strega." Pensò, risoluta come sempre .

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Capitolo 9
*** La stanza delle pozioni parte 1 ***


La regina camminava titubante per il castello . Non s'udiva un solo rumore, sembrava davvero che non ci fossero altre forme di vita encetto lei, in quel luogo . "Abbandonato." Pensò, fissando le numerose ragnatele, i grandi ragni e qualche pipistrello . Ma non lo era affatto . La regina si diresse verso la prima porta che trovò : la aprì . Dentro si trovavano tanti scaffali ricolmi di pozioni di ogni genere . La regina sospirò, poi decise di entrare e si chiuse la porta alle spalle . C'era solo una finestra ad illuminare la grande stanza . "Vediamo se riesco a trovare la pozione giusta." Pensò la regina con fervore .

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Capitolo 10
*** La stanza delle pozioni parte 2 ***


La regina cominciò a sentirsi sempre più annientata dal passato... 
Così chiuse i suoi begli occhi viola e tornò indietro nel tempo... 
 
La piccola Caroline, di dieci anni, aveva abbandonato la sua casa ed il suo regno per ragginugere quel luogo . 
Era stato l'unica soluzione, l'unica speranza all'orizzonte di salvare la sua mamma dalla terribile malattia che l'affliggeva...
Era partita lasciando solo una lettere al suo babbo, in cui non spiegava dove andava, ma solo che sarebbe presto tornata con una cura per la mamma...
 

La regina si risvegliò, tornando a dare un'occhiata alla grande stanza . 
Cercò la stessa, miracolosa pozione che aveva usato per salvare sua madre . 
 
Era tutto così impolverato e abbandonato...
La regina ignorava tutto questo, la sua mente era concentrata sulla sua figlioletta morente e sulla pozione che doveva trovare .

 

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Capitolo 11
*** La Strega Nera ***


Alla fine, la regina trovò la pozione che cercava .  
Si chiamava  MAGIC  CURE   .
"Nome azzeccato." Mormorò la donna, poi ripose la pozione nella sua borsa a tracolla .  
"Ora devo solo uscire di qui." Pensò . 
Ormai era quasi il tramonto . 
Alla nuova alba, il tempo concesso dalla malattia, grazie al medico di corte, sarebbe scaduto : sua figlia sarebbe morta .  
"Io la salverò . Sono venuta qui apposta . Arriverò in tempo." Mormorò tra sè e sè . 
" Sicura di riuscire anche stavolta ad andartene da qui ? " Ribattè una voce che lei non sentiva da trent'anni . Ma che ricordava benissimo . 
Si guardò intorno : non vide nessuno . 
Proprio come allora...
Solo che allora era bambina, non aveva mai sentito prima quella voce da vecchia strega...
Sapeva troppo poco di magia, nonostante fosse una streghetta . 
"Perchè non esci fuori ? Non mi fai paura."
"Davvero ?" Continuò la voce senza corpo . 
"Davvero." Replicò la regina .


 

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Capitolo 12
*** Sono qui per mia figlia... ***


"Mostrati !" Urlò la regina alla strega .  
Quest'ultima ridacchiò, un suono che sapeva di schernimento .
Poi, apparve davanti ai suoi occhi . 
Non era cambiata affatto : bassa, vecchia, terribilmente raggrinzita . 
I capelli erano lunghi e grigi, lasciati sempre liberi . 
La pelle era rugosa e grigiastra, molto avvizzita . 
Indossava una veste nera, vecchia come lei, opaca e semplice . 
Le venne incontro a piccoli passi . 
"Una volta giungesti qui per tua madre..." Disse . 
Si fermò davanti alla regina Caroline, fissandola nei luminosi occhi viola . 
Quelli della vecchia erano azzurro ghiaccio .  
"Perchè sei qui stavolta ?" chiese con la sua voce arrochita . 
"Sono qui per mia figlia . Ma immaggino tu lo sappia." Rispose la regina . 
La vecchia rise, un suono orribile...
 

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Capitolo 13
*** Domande senza risposta ***


"Allora" disse la vecchia strega, "la vuoi detta una cosa ? Penso che potrebbe interessarti parecchio..." 
 "Io voglio solo quella pozione...quella che mi hai dato trent'anni fa per salvare mia madre."  La interruppe la regina Caroline con decisione .  
"E che ora ti servirebbe per salvare tua figlia." Concluse per lei la strega . 
Poi si mise a girovagare per la grande stanza, pensierosa .  
Alla fine raddrizzò le spalle curve e tornò a fissare la donna dagli occhi viola .  
"Non ti darò quella pozione . Non stavolta." Disse la vecchia con voce decisa .  
"Come ?" la regina non riusciva a capacitarsi di quella risposta .  
"Hai capito benissimo, Caroline . E comunque penso che ormai sia troppo tardi, per la tua Eliza."  Le disse la strega con voce crudele .  
"No..." mormorò la regina. "Dammi quella pozione..." .  
La vecchia scosse la testa e la regina esplose .  
"Non puoi farlo ! Non puoi lasciarmi così ! Devi aiutarmi come facesti allora !" urlò con tutto il fiato che aveva in gola .  
"Ah si ?" la sbeffeggiò la strega . "E perchè dovrei ?"  
"Quella volta perchè lo facesti ? " chiese la regina, cercando di calmarsi e di darsi un tono .  
La vecchia non rispose, ma le voltò le spalle .











 


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Capitolo 14
*** Un'altra soluzione ***


"C'è un'altra soluzione, mia cara." Mormorò la vecchia, voltandosi .  
"Sarebbe ?" chiese la regina . 
"Lascia perdere quella pozione, non può aiutarti, non stavolta." 
"E quindi ?" la incalzò la regina . 
La strega fece un respiro profondo . "Và al lago." 
"Al lago ? Quello per l'ingresso nel mondo di Avalon ?" chiese l'altra, incredula .
 La strega annuì . "Esatto, Caroline . Quelli lì...possono aiutarti...io no." 
Era chiaro : la stava sbattendo fuori . E la regina non poteva fidarsi . 
Ma prima che potesse protestare, si ritrovò catapultata fuori da un vento magico . 

 

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Capitolo 15
*** Il lago . La via per Avalon parte 1 ***


La regina saltò in groppa alla sua fedele cavalla e si allontanò rapidamente dal Palazzo della strega .  
La sua nuova destinazione era il lago, la via per il regno di Avalon . Il regno degli immortali . 
"Ho fallito con la strega...e mia figlia sta morendo." Pensò con le lacrime agli occhi, mentre spronava la cavalla a galoppare più velocemente . 
"Ma stavolta non fallirò . Loro possono tutto . Se riesco a convincerli ad aiutarmi, sarà fatta . Devo riuscirci . "  Continuò a ripeterselo per le due ore seguenti . 
Alla fine, giunse al lago . 
Era vasto e lucente, l'acqua, di un blu cristallino, era purissima . L'erba che c'era intorno era verde e rigogliosa, i fiori grandi e colorati . 
La regina scese da cavallo e si chinò a raccogliere una grande peonia bianca . La portò davanti al naso aquilino e ne godette il profumo intenso . 
"Simboleggia la timidezza." Sussurrò . "Potrei portarla a Eliza." 
Afferrò la bisaccia e ve l'ha depose . Poi tornò a guardare dritto di fronte a sè, avanzando .
 

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Capitolo 16
*** Il lago . La via per Avalon parte 2 ***


La regina s'inginocchiò di fronte al lago cristallino .  
Chiuse gli occhi e si concentrò . 
Dopotutto, era una strega anche lei : doveva riuscire a richiamarli . 
Si concentrò sempre più, estraniandosi dal mondo . C'era solo il suo richiamo . 
Nulla . 
La regina cominciò a disperare e riaprì gli occhi . 
E li vide . 
Era sicura che il cielo si fosse oscurato, diventando più cupo e buio . 
Delle piccole creature alate, simile alle fate, ma di colore blu, emersero dal lago, uno dopo l'altro, e le volteggiarono intorno come delle grosse lucciole blu . 
La regina le osservò : erano di forma umana . O qualcosa del genere .
 Si schiarì la voce, incrinata dall'emozione e la paura, e cominciò a parlare  .  
 
 ANGOLO AUTRICE :  
 
CIAO RAGAZZE !  
 


 HO DECISO, IN QUESTO CAPITOLO, DI INSERIRE UN ANGOLO AUTRICE, NEGLI ALTRI NON SO . 
COMUNQUE, è GIUSTO CHE DICA CHE IL REGNO DI AVALON, PER LO MENO IL NOME, NON è UNA MIA INVENZIONE, MA UNA STORIA LEGGENDARIA . COMUNQUE  RIGUARDERà  SOLO IL NOME, DATO CHE, TANTO, NON SO ALTRO .  
 MI SCUSO PER I CAPITOLI BREVI MA, ALMENO, AGGIORNO CONTINUAMENTE, NON CALCOLANDO  LA PAUSA DI 2 SETTIMANE PER CUI AVEVO LASCIATO UN AVVISO .  
 
RINGRAZIAMENTI : 
 
RINGRAZIO DI CUORE LE LETTRICI CHE RECENSISCONO LA MIA FAVOLA E QUELLE CHE L'HANNO MESSA NELLE SEGUITE E PREFERITE
 
 UN BACIO A TUTTE ! 
 
MARIA




 

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Capitolo 17
*** Il Regno ***


La regina si guardò intorno, ammirando tutta la bellezza e le novità che la circondavano .  
Gli scii, le piccole creature alate e magiche, di colore blu, le avevano concesso di accedere al loro dominio . 
Era tutto un'incanto : i paesaggi cambiavano continuamente . 
Le fate la guidarono lungo colline ricoperte di fiori viola e inondate di luce bianca, praterie gialle, arancioni e rosse, piene di un delicato bagliore bianco, grotte maestose cosparse di diamanti di tutti i tipi e colori . 
"Dove mi state portando ?"  chiese la regina Caroline .
"Al Castello."  Rispose una giovane scii .  
Al Castello...
pensò la regina .  
Quel luogo era il centro del Regno . Lì vivevano tutti i vecchi scii, i grandi saggi . 
E quelle creature potevano vivere migliaia di anni . 
 
Giunsero in una grande radura, di un verde rigoglioso e stupendo . 
La regina, però, notò l'assenza di fiori...
E anche la luce era normale . Come quella del mondo mortale . 
Superarono la grande radura, incamminandosi in una fitta foresta . 
"Che posto è questo ?"  chiese nuovamente la donna dagli occhi viola, sempre più titubante . 
"Aspettate e vedrete, regina."  Rispose la solita scii . Gli altri, due maschi giovani quanto lei, sembravano muti e totalmente indifferenti . 
"E, ovviamente, camminate."  Aggiunse poi . 
"Ma certo."
 
 Angolo autrice : 
 
 
Ciao ragazze! 
 
Rieccomi qui ! Avevo già publicato questo capitolo, ma solo a metà . Poi l'ho cancellato e riscritto . 
 
Ringrazio le mie due amiche : Alì_3, a cui piace molto questa storia e me l'ha dimostrato fin dall'inizio, e a cui sono grata per le sue recensioni e per i suoi consigli, e alla mia amica del cuore (si, ti considero tale!)  teenalgelsparasiempre, Dia ! Anche tu mi lasci recensioni che adoro e mi dai consigli, oltre che molto sostegno! 
 
E, ovviamente, ringrazio le due ragazze che hanno messo la storia nelle seguite e preferite, scrivo anche per voi !  E alle ragazze che mi hanno lasciato un commento breve all'inizio . 
 
Mi scuso per i miei soliti capitoli corti, ma visto che vi piace la storia, e che aggiorno continuamente...
 
Bè, comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto ! 
 
Alla prossima 
 
Aleradihytanica




 

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Capitolo 18
*** La foresta è piena di pericoli ***


"La foresta è piena di pericoli" aveva detto un giorno lady Ryla alla figlia Caroline, tanti anni prima .
 Era molto malata e ormai morente . 
"Non puoi andare, tesoro . Tanto ormai sto per morire."  Sussurrò la donna . 
"Non devo attraversare la foresta, mamma, ma la Terra del Nulla . Abbi fiducia in me . C'è la farò."  
Caroline strinse con forza la mano fredda della madre . 
"E tornerò con una cura..." . 
 

La regina Caroline si addentrò, titubante, all'interno della foresta, insieme agli scii . 
Non erano più nel regno di Avalon . E non erano diretti al Castello, non più . 
"Si può sapere dove mi state portando ?" chiese la donna dagli occhi viola con voce rabbiosa, sperando di non apparire tremante e spaventata proprio come si sentiva . 
Non ottenne nessuna risposta . 
Cercò di mantenere il passo con le creaturine alate, ma era difficile, soprattutto a causa degli alberi e della fitta vegetazione . 
"Aspettate, dannazzione !"  urlò . 
Gli scii si fermarono . 
"Volete salvare vostra figlia ?"  chiese uno di loro con aria noncurante . Un maschio . Ma allora parlavano anche gli altri due . 
"Certo."  Rispose subito la regina . 
Aveva gli occhi viola, splendidi e abbaglianti, fuori dalle orbite, i lunghi capelli rossi come il fuoco erano tutti sporchi e sudati, come il suo corpo snello sotto la casacca beige e i calzoni neri, la borsa a tracolla legata intorno al corpo . 
"E allora muovetevi."  Disse il terzo scii con aria impaziente e ripresero il cammino . 
All'improvviso un grosso animale si parò davanti alla regina Caroline . 
Un giaguaro . 
La donna urlò e si gettò all'indietro istintivamente, mentre il giaguaro gli balzava addosso, le fauci spalancate pronte ad azzannare .
 Ci fu un lampo di luce blu e l'animale sparì nel nulla . 
 
 Angolo autrice : 
 
 
Ei, ciao a tutte ! Rieccomi qui con un nuovo, mini capitolo . 
 
Penso che questo sia piuttosto lungo, almeno rispetto agli altri, sicuramente . 
 
Un grosso bacio a tutte quelle che la leggono ! Spero in qualche commento, anche da parte di quelche ragazza che ha inserito la storia nelle liste, e vuole farmi sapere cosa ne pensa . 
 
Spero vi sia piaciuto ! 
 
Alla prossima
 
Aleradihytanica


 

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Capitolo 19
*** Destinazione paradiso ***


"Che accidenti è successo ?" urlò la regina ai due scii .
Loro neanche la guardarono .
Lì dove l'animale era sparito nel nulla, dove c'era la regina Caroline, restava solo una sottile nebbiolina blu .
"Lo avete distrutto ?" chiese la donna dagli occhi viola .
"Eh già . Stava per uccidervi." Rispose la scii .
"Forza, adesso . Alzatevi."

La regina annuì . Il pensiero di Eliza era sempre più costante, la visione della sua morte e dell'oscurità che l'aspettava sempre più chiara...
 
 
"Sta per morire." Sussurrò il medico di corte, fissando la sua princcipessa .
Era vero .
Era pallida e fredda già come un cadevere, o quasi .
Il medico aveva cercato di nutrirla come aveva potuto, e di aiutarla con qualche pozione, ma guarirla era impossibile proprio come lo era continuare a tenerla in vita .
"Quanto credete che potrà ancora resistere ?" gli chiese Bella, la sua assistente .
"Un giorno al massimo...poi sarà finita davvero." 
 
 
Camminavano da ore ormai .
La regina Caroline era stremata .
Solo il pensiero di salvare sua figlia la stava facendo resistere tanto, ma sentiava ormai di essere a limite, sull'orlo del baratro .
Gli scii invece non sembravano avere alcun problema .
"Quanto ci vorra ancora ?" chiese alla fine con un filo di voce, sicura che nessuno le avrebbe risposto .
"Eccoci arrivati." Disse invece la scii .
La regina sollevò lo sguardo da terra e fissò dritto davanti a sè .
Erano in un meraviglioso giardino di mele .
 
 Angolo autrice : 
 
 
Eilà, buongiorno a tutte !  
 Eccomi quà con un nuovo capitolo .
Penso che ormai questa storia, anzi fiaba, stia giungendo al termine, ancora qualche capitolo però .
Ringrazio la mia amica Alì_3 .
Spero vi farete sentire anche stavolta !
E grazie in anticipo a chiunque, eventualmente, recensirà questa favola .
Un bacio, e alla prossima
Aleradihytanica








 

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Capitolo 20
*** Il giardino delle mele d'oro ***


La regina Caroline avanzò, guardandosi intorno .
Il giardino poteva essere infinito, poichè si estendeva a perdita d'occhio .
Era un prato verde e rigoglioso, ben curato, forse dalla natura stessa, e con maestosi alberi dalle mele d'oro .
Uccelli di tutti i tipi e colori volavano nel cielo azzurro e intorno agli alberi, cinguettando allegramente, mentre splendide farfalle volteggiavano vicino ai bellissimi fiori colorati e ricchi di profumo, sparsi per la terra ricoperta di quel verde abbagliante .
Al centro c'era anche una grande fontana bianca, in marmo, con un delfino da cui usciva l'acqua cristallina .
"Che ne pensate, milady ?"  chiese la scii con voce dolce, ammirando il loro capolavoro .
"Incantevole" mormorò la donna dagli occhi viola .
La risposta era sincera, ma la sua mente era altrove .
La regina fece un respiro profondo . "Avete creato tutto voi ?" chiese .
"Ma certo" rispose uno scii, avvininandosi ad un uccello canterino .
Si cominciarono a sentire melodie soavi per tutto il giardino .
 
La regina si avvicinò ad un albero, osservando le mele...
La scii le venne dietro e le sussurrò all'orecchio : "La soluzione ?"



 

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Capitolo 21
*** Morte o salvezza ? ***


La regina si voltò verso la scii, fissandola intensamente .
"La soluzione ?" ripetè .
La scii annì . "Si."
La regina fissò la mela, grande e matura, tutta d'oro puro, che scintillava al sole, creando magnifici bagliori .
La donna dagli occhi viola si voltò verso la scii, fissando quel minuscolo corpo blu, quei minuscoli occhi verdi, che scintillavano come gemme purissime . 
Verde
  pensò la regina . Il colore della speranza .
La scii le lesse nel pensiero .
"C'è ancora speranza." Sussurrò con la sua voce bassa e pacata, dolce come la pace di quel luogo incantato .
"Lo so." Rispose .
Tornò a fissare la mela nella sua mano, poi la ripose nella bisaccia vuota .
"Datela a vostra figlia." Disse la scii .
"Un solo morso e sarà salva."
"Grazie." Rispose la regina .
Non era mai stata più sincera in vita sua .
La scii la guidò verso un portale .
Un piccolo passaggio di terra, buio, e apparentemente profondo, sul prato verde .
Andava a scendere, quindi .
La regina Caroline lo fissò, poi guardò la scii .
"Coraggio . Gettatevi . Sarete subito da vostra figlia, a casa vostra."
La donna emise un sospiro di sollievo, per la prima volta dopo tanti giorni di tormento .
"Va bene." Si chinò, pronta a buttarsi .
Poi si girò improvvisamente verso la piccola creatura alata .
"Ma perchè l'avete fatto ?" chiese, un pò intimorita dalla risposta .
L'altra sorrise . "Chissà."
La regina la fissò, un pò seccata, e sempre più intimorita .
Forse c'era un prezzo da pagare .
Alla fine, si gettò nel vuoto .
Nel Nulla .




 

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Capitolo 22
*** Un tanto sperato ritorno ***


La regina precipitava .
Era tutto buio in quel luogo infinito .
Non sapeva quanto tempo fosse passato da quando si era buttata .
Minuti, ore, giorni...
Si sentiva stordita, quasi incosciente .
Vedeva solo oscurità, ombre...
Alla fine, le parve di vedere una luce bianca .
Un bagliore .
Aguzzò la vista .
Il tunnel era quasi finito .
Una violenta corrente d'aria la catapultò fuori di lì .
Si rialzò a fatica e si guardò intorno .
Era tornata nel suo regno .
Sorrise, felice, mentre osservava i vasti campi di grano, a destra, e quelli di rose e fiori in generale, a sinistra .
Alle sue spalle, si estendeva la foresta di Book, poi i monti Neyre .
Di fronte, c'era la grande città capitale, Feyla .
Un contadino che passava di lì con il suo carro la vide e la riconobbe .
"Regina Caroline !" esclamò con evidente gioia e sollievo .
La donna dagli occhi viola si voltò nella sua direzione e sorrise .
"Salve, mastro Gesualdo . Si, sono tornata." Ribattè con voce pacata .
"Ma questo è un miracolo !" . Era come se l'uomo non riuscisse a credere ai propri occhi .
Poi, si rabbuiò .
"Vostra figlia..." .
"Cosa ?" la regina marciò verso di lui . "Mia figlia cosa ?" .
Il contadino la fissò con i suoi intensi occhi nocciola .
"é viva, vostra altezza . E questo è un'altro miracolo...
Ma...avete trovato una cura per lei ?" .
"Si !" esclamò la regina .
Gli fece un cenno con la mano e cominciò a correre verso la città .
"Aspettate !" "Gesualdo, non ho tempo !" .
Non si fermò .
"Vi prego ! Lasciate che vi scorti fino al castello !" .
La donna si bloccò, e si voltò a fissarlo .
Annuì, e l'uomo le venne incontro con il carro . 
  
 
 Dediche :
Dedico questo mini capitolo a due amiche .
Una che purtroppo si è cancellata e che non ho avuto la possibilità di conoscere davvero, anche se solo attraverso questo sito .
Un'altra che considero ormai la mia amica del cuore .
Grazie a entrambe, per il vostro sostegno e la vostra preziosissima amicizia .
Oggi sono solo : Maria .


















 

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Capitolo 23
*** E' qui che siamo arrivati ***


Il mulo correva a più non posso per le viuzze della città, guidato e incitato dall'anziano contadino Gesualdo .
La regina, accanto a lui, sentiva che ormai stava per venir meno .
Era così esausta, dolorante, affamata, sporca .
"Qusto viaggio tremendo ed ininterrotto mi ha praticamente straziata" disse ad alta voce, quasi senza rendersene conto .
Mastro Gesualdo la fissò, stralunato, lei ricambiò lo sguardo .
"Non sono più la fanciulla  di un tempo, mastro Gesualdo .
Sto invecchiando."  Sussurrò con voce spenta .
"Ma che dite, mia Lady ?" esclamò il vecchio, scioccato .
"E' così . E poi...il costante pensiero di Eliza, la sua morte imminente..." .
Quei pensieri la fecero sobbalzare .
La stessa forza che non l'aveva mai abbandonata durante il viaggio tornò in superifice .
"Presto !" esclamò .
Alla fine, uscirono dalla città, e giunsero alla verde collina in cui si ergeva il palazzo reale .
Era immenso, le mure erano di vari colori...
Dal rosa pastello all'avorio, dall'azzurro cielo all'argento, dal bordeaux al rosso fuoco .
Le finestre erano d'oro bianco, le tende dai colori tenui e dai tessuti pregiati come broccato, raso e satin .
Le tre torri si stagliavano contro il cielo d'un grgio cupo .
Le sentinelle avvistarono il carro e riconobbero la loro sovrana .
"Regina Caroline !" .

"Siete tornata !" .

"State bene ?" . 
 
"Presto, aprite le porte !" .
 
Le grandi porte in legno di betulla furono spalancate, e il carro trainato dal muro fece il suo ingresso .
La regina e il vecchio si ritrovarono in un grande cortile, dove al centro si trovava una gigantesca fontana in marmo, che rappresentava un rinoceronte, simbolo di forza e potenza .
Ai piedi della fontana, c'era un piccolo prato cosparso di violette .
La donna dagli occhi viola saltò giù dal carro con un salto agile .
"Venite pure, Gesualdo."  Si rivolse al vecchio con gentilezza ma anche con quell'aria di superiorità che le apparteneva .
 
"Armal !" esclamò poi .
Un ragazzo di sedici anni, con occhi e capelli scuri, la carnagione olivastra, le corse incontro, e le fece un ossequioso inchino .
La regina annuì .
"Forza, ragazzo ! Occupati del mulo e del carro di quest'uomo . Noi dobbiamo andare."
"Certo, mia signora."  Rispose prontamente il giovane .
La regina gli rivolse uno dei suoi rari, splendidi sorrisi, poi si voltò verso mastro Gesualdo, che nel frattempo era sceso dal carro, e le si era affiancato .
Gli rivolse una rapida occhiata d'intesa, poi cominciò a correre, dritta alle stanze di sua figlia, la mela d'oro al sicuro nella sacca .
 
 Spazio Autrice :

Ciao a tutte !
Che dite, è carino il capitolo ?
Spero che un pò vi sia piaciuto, anche se è solo un capitolo di mezzo .
Il prossimo dovrebbe essere quello decisivo, l'ultimo o il penultimo, boh .
"Oh finalmente !" starete pensando .
Eh già, tra poco finalmente svanirò...almeno con questa favola .
E vediamo un pò che sorpresa ci sarà...poi mi dite se v'è l'ho aspettavate, ok ?
Io dico che è impossibile, ma comunque...


Ringraziamenti :
Ringrazio la mia amica Mis Angels per aver commentato e seguito questa storia, finora .
Ringrazio la mia amica Alì_3 che ormai non può più darmi pareri, ma per quelli che comunque mi ha dato fino a poco fa .
Ringrazio chi ha inserito la storia tra le sue liste di preferite e seguite .
Ricoradate ancora nessuno, e menomale, visto che è ancora in corso .
Quelli che inseriscono le storie ancora in corso nelle ricorate-proprio come se fossero già finite- proprio non li capisco .
Un bacio e alla prossima
Alera di Hytanica

























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Capitolo 24
*** Spiccare il volo ***


La regina entrò come un tornado all'interno delle stanze di Eliza .
Si bloccò, di fronte al suo capezzale .
Era proprio lei .
Era sdraiata supina sul grande letto a baldacchino, magra e pallida come un giunco, il respiro affannoso, il petto che faticava ormai a sollevarsi .
Si avvicinò e si sedette sul letto .
Prese qualche ciocca dei mordidi capelli di tutte le sfumature dell'oro, poi le accarezzò una guancia .
"Sei così forte, tesoro." Mormorò, la voce strozzata .
"Milady."  Sussurrò mastro Gesualdo alle sue spalle .
Caroline prese un respiro profondo .
"Si, certo."
Afferrò la sacca che teneva legata al fianco, la aprì, e ne tirò fuori la grande mela dello stesso colore dei capelli di sua figlia .
"Ed ora a noi."
Sollevò leggermente il capo della principessa, e le mise un pezzettino del frutto magico in bocca .
Non appena esso entrò attraverso le labbra di Eliza, l'atmosfera all'interno della stanza cambiò .
Tutto si oscurò, e la gente nel castello cominciò a tremare .
Poi la luce del sole tornò, e un grido inumano riechecciò per la reggia .

 

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Capitolo 25
*** In cielo ***


La regina Caroline era atterita .
Il minuto corpo di sua figlia si stava trasformando .
Tuttavia, non la lasciò .
Non ci pensò nemmeno .
"Eliza ?" sussurrò incerta, mentre la principessa veniva ricoperta di luce .
La luce più pura che avesse mai visto .

Anzi, no .
Era la stessa luce che c'era nel magico Regno di Avalon .
"Oddio..." sussurrò "che succede ?" .
La principessa incosciente si sollevò in aria .
Il suo corpo sfuggì dalle braccia della madre e si sollevò, andando verso la finestra .
Eliza era ancora incosciente...ma poi...
Sollevò la testa di scatto, che fino ad allora era stata del tutto abbandonata e priva di comando, e i suoi luminosi occhi azzurri incrociarono quelli violetti della madre .
Sorrise, mentre la luce divina sembrava portarla via .
"Oh mamma..."  sussurrò  "grazie."
Caroline aveva le lacrime agli occhi .
"Ely...tesoro...ma che succede ?" .  La donna era sbalordita .
"Mamma...mi spiace...ma non posso più restare !" .
Gettò la testa all'indietro, e spalancò la bocca .
S'udì ancora una volta il grido di un falco .
Ora la principessa si stava trasformando davvero .
Ben presto, sotto gli occhi atterriti della madre, di mastro Gesualdo, del medico, e di qualche servitore, la fanciulla divenne un falco .
Un grande, bellissimo falco, e fuggì via dalla finestra spalancata, libero nel vento .
 
La regina svenne . 
 
 
 
Angolo Autrice :


Oh che storia, lo so !
Allora, ve lo aspettavate ?
Io dico di no .
Comunque, questo è ufficialmente il punultimo capitolo .
Presto o tardi publicherò l'ultimo...spero vi piaccia il finale, in qualche modo .
Ringrazio la mia dolce amica Mis Angels per le sue recensione e il suo sostegno .
Ringrazio anche le ragazze che hanno inserito la storia nelle loro liste .
Posso chiedervi di farmi un regalo per la fine ?
Please, lasciatemi un commentino anche voi !!
Un bacio
Alera



 

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Capitolo 26
*** FINE ***


Il medico e la sua assistente cercavano invano di risvegliare la loro sovrana.
Dopo tutte le fatiche, le privazioni, il viaggio, e tutto... adesso, questo.
"Si riprenderà ?" si chiedeva il popolo di Ailemora.
"Certo, è una donna forte. Lo è sempre stata."
"No... temo che stavolta non ce la farà."
Mastro Gesualdo fu l'unico che le restò sempre accanto in quei giorni oscuri.
E, ad un certo punto, Caroline si risvegliò.
"Mia signora, siete viva" sussurrò il contadino, facendole un profondo inchino.
La regina si alzò dal letto e annuì. "Sì, amico mio. Ed Eliza ?" .
L'uomo vacillò, poi rispose senza esitazioni : "La mela magica l'ha trasformata, milady." 
La donna dagli occhi viola era scioccata.
Era tutto così assurdo .
"Già..." mormorò e andò alla sua scrivania.
"Lei è in cielo, ora...libera e felice."  La voce era piuttosto strana.
"Sì, mia signora"  ribattè Gesualdo, stupito e incerto.
La regina si voltò a fissarlo.
"E io devo andare."  La voce era decisa.
"Cosa ?"  sbottò il contadino, sbalordito. "Ma..." .
"...a liberare delle creature trasformate in roccia... una volta per tutte."
La regina annuì, sicura di sè, e già pronta a partire.
 
Aveva compiuto la sua missione : aveva salvato sua figlia.
In un modo assurdo... incredibile... ma l'aveva salvata. E l'aveva persa egualmente.
Ora ne aveva un'altra, di missione, una che si portava dietro da molto tempo.
Troppo tempo.
Afferrò una pozione violacea e la ripose nella bisaccia.
"Ed ora a noi, Strega Nera." 
 
 
 
 Angolo Autrice :
Ecco a voi l'ultimo capitolo della mia-preziosa, per me- fiaba .
Questa storia di 26, mini capitoli è durata due mesi circa.
Poco o tanto, che dite ?
In ogni caso, spero che questo capitolo-finale e l'intera storia vi siano piaciuti.
Vorrei sapere, a questo punto, se sono brava o no con le favole, con il loro stile ...
Anche perché è probabile che prima o poi ne publichi un'altra.
Spero tanto che mi farete sapere^^
Un bacio e alla prossima
Alera di Hytanica


Citazione :
"Se al principio non mi trovi, insisti, se non sono in un posto, cerca in un'altro .
Io mi fermo da qualche parte ad aspettarti" .
Walt Whitman, canto di me stesso

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