Your eyes in my dreams

di HaroldsCupcake
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The dream. ***
Capitolo 2: *** Harry ***
Capitolo 3: *** I don't know ***
Capitolo 4: *** Skyscraper ***
Capitolo 5: *** Lally ***



Capitolo 1
*** The dream. ***








The Dream

Ciao a tutti mi chiamo Jennifer White, ho 16 anni, e in questo istante la mia migliore amica mi sta trascinando dallo psicologo.
“Io dallo psicologo non ci voglio andare!” Dissi io decisa a Summer.
“Tu hai un problema!” Rispose la mia migliore amica.
“Non è un problema fare un fottutissimo sogno!”
“Io sto solo cercando di aiutarti.”
“La finisci di fare queste frasi da film?”
“Facciamo così: te vieni con me dallo psicologo, ci parliamo e senti cosa ha da dirti, appena torniamo a casa ti faccio i biscotti.”
“Quali biscotti?” Chiesi io.
“Quelli con le gocce di cioccolato.” Rispose con un sorrisetto beffardo sulle labbra.
Stronza.
L’ha sempre saputo che la cioccolata è la mia debolezza.
Accidenti alla cioccolata.
“Va bene.” Risposi sospirando.
Detto questo mi prese per mano e mi portò in clinica.
C’era una grande porta con su scritto “dottoressa Brown”
“Non doveva essere uno psicologo?” Chiesi continuando a fissare la scritta sul portone.
“Cosa cambia scusa?” Rispose lei sorpresa dalla mia domanda.
“Magari era figo…” Risposi con un sorriso pervertito sulle labbra.
“Sei sempre la solita eh?” Chiese lei scuotendo il capo.
Le risposi con una linguaccia.
Suonammo il campanello e si aprì subito il portone, dietro c’era una donna sulla quarantina che sembrava molto gentile.
“Ciao! Voi dovete essere jennifer e summer giusto?” Chiese la donna.
Facemmo segno di sì con la testa.
“Entrate! Comunque io sono la dottoressa Brown.” Disse lei porgendoci la mano.
Ci fece entrare in un grande corridoio.
“Chi di voi è jennifer?” Chiese poi.
“Io” dissi alzando il mio dito indice.
La dottoressa si girò verso summer.
“Mi dispiace, ma lei deve aspettare fuori, sennò jennifer potrebbe distrarsi” Disse sorridendole.
“Certo,” rispose la mia migliore amica ricambiando il sorriso.
Summer si sedette in una sedia e si mise a leggere una rivista.
Mentre, la psicologa si girò verso di me e aprì una porta.
“Entri pure.”
Mi fece entrare e chiuse la porta.
“Prima di iniziare le devo dire un paio di cosette.”
Accennai di sì con la testa e lei continuò.
“Io ti devo dare del tu, e te mi devi dare del tu, perché mentre parli devi far finta di raccontare tutto ad un’amica, poi, io ti farò molte domande e voglio che te mi risponda con sincerità. Ok?” Mi chiese seria.
“Ok.” Risposi.
“Distenditi sul lettino.” Mi ordinò lei indicando il lettino di lato alla scrivania.
Mi distesi e iniziai a guardare il soffitto bianco.
“La tua amica mi ha detto che fai sogni strani, vuoi raccontarmeli?”
“Certo.” Risposi.
Esitai per un momento, ma poi le raccontai tutto.
“È da due settimane che faccio lo stesso sogno: ci siamo io e un ragazzo, poco più grande di me, con i capelli ricci castani e gli occhi verde smeraldo. Siamo distesi su un prato e ci guardiamo intensamente negli occhi.”
“Sei fidanzata?” Mi chiese.
“No.” Risposi fredda.
“Quand’è stata la tua ultima relazione?”
“Un anno fa.” Risposi.
“Come avete rotto?”
Questa domanda mi distrusse, era tantissimo tempo che non ne parlavo.
Mi sfuggii una lacrima, ma me la asciugai subito.
“L’ho visto a pomiciare con un’altra.” Risposi cercando di nascondere la mia voce tremolante.
Eravamo ragazzini, ma io lo amavo con tutta me stessa, era stato il mio primo amore.
“Il ragazzo che sogni lo hai mai visto? Va nella tua stessa scuola?”
“No, mai visto in vita mia.”
Silenzio.
Iniziai a fissarmi le unghie.
“Allora jennifer, mettiti a sedere.” Disse.
Alzai il mio sguardo verso di lei e obbedii.
“Succede spesso di sognare persone che non si conoscono. Anche se fare per 2 settimane lo stesso sogno è una cosa abbastanza insolita. Comunque credo di aver capito. Te sogni lui perché ti piace. Lui rappresenta il tuo principe azzurro, il tuo ragazzo ideale.” Disse cercando di farmi capire cosa intendeva.
Poi continuò a parlare.
“Secondo me, te hai solo bisogno di una relazione.” Disse.
“Quindi appena uscirò con qualcuno smetterò di fare questo sogno?” Chiesi curiosa.
“Esatto, ma potrebbe volerci del tempo…”
“Quanto tempo?”
“Non lo so, potrebbero volerci 2 giorni come 2 mesi.”
“Ok.”
Sinceramente l’idea di un fidanzato non mi dispiaceva affatto, ne avevo proprio bisogno.
“Grazie.” Dissi io sorridendole.
“È il mio lavoro.” Rispose lei.
La pagai e poi uscii dove trovai summer ad aspettarmi in preda all’ansia.
“Allora?”
“Sembrerebbe che io sogni questo ragazzo perché secondo il mio inconscio il ragazzo ideale sarebbe lui. Allora lei ha detto che mi servirebbe un fidanzato.”
“Ah…” disse abbassando lo sguardo.
“Io te l’avevo detto che non era grave.”
“Scusa se mi preoccupo per te.” Disse facendo la finta offesa.
“Ti voglio bene.”
Ci abbracciammo e poi tornammo a casa.
Stavo per salire in casa quando mi ricordai della promessa.
“I BISCOTTI!!!” Urlai tornando indietro sperando che non se ne fosse già andata.
“Stai tranquilla, te li porto domani a scuola.” Urlò lei dall’altra parte della strada.
“Ok, grazie!”
Salii in casa, cenai e mi addormentai.
Il tempo passò velocemente, non so perché, ma avevo in testa solo il ragazzo del sogno.
Mi svegliai alle 7 di mattina con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Ora ricordo, il ragazzo del sogno si era tolto la maglia e aveva mostrato la sua stupenda tartaruga.
Oh yeah baby!!!     
Andai a scuola e vidi Summer che mi stava aspettando davanti al cancello.
“Hey bella!” Disse lei.
“Ciao summer!” Risposi.
Frugò nel suo zaino e poi mi porse i biscotti.
“Tieni.” Disse porgendomeli.
“Grazie.” Risposi io afferrandoli per poi infilarli nello zaino.
“A proposito di ieri…con chi ti vuoi mettere?
“Faccio cagare, penso che mi metterò col cesso!” Dissi io.
“Ma che cazzo dici? Sei bellissima, hai gli occhi verdi chiari, i capelli mossi biondi e hai un fisico stupendo. Puoi metterti con chiunque!” Disse lei facendo suonare quella frase come un rimprovero.
“Convinta te.” Risposi, non mi sono mai piaciuta, mi sono sempre considerata brutta.
Suonò la campanella ed entrammo in classe.
“Ragazzi, oggi arriverà il nuovo studente e voglio che voi lo trattiate bene, chiaro?” Chiese il professore.
Continuammo a fare confusione, quando venimmo interrotti nuovamente.
“Ragazzi silenzio, qui fuori c’è il nuovo studente.” Disse lui zittendoci.
Obbedimmo.
“Entra Harry…”




CIAO MERAVIGLIOSA RAGAZZA CHE HA LETTO FINO A QUI!!
Spero che questa storia vi piaccia.
Ho in mente molte idee che sinceramente mi sembrano carine :)
I primi capitoli(come questo) li sto riscrivendo.
Cioè: la storia è uguale, ma i discorsi diretti sono scritti diversamente.

RINGRAZIO IMMENSAMENTE NuvolaBlu PER AVERMI FATTO QUESTO MERAVIGLIOSO BANNER.
Kiss kiss
-Alessia


Twittah: @IlPayneDiPayne

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Capitolo 2
*** Harry ***





Harry Styles

“Entra harry…” Disse il prof.
Porca merda.
“Oh cazzo…” Sussurrai.
“Che succede?” Mi chiese Summer.
Merda è lui, porco cazzo.
“È il ragazzo del sogno…”
“Ne sei sicura?”
Mi limitai ad annuire.
Non ce la facevo nemmeno a parlare, mi ero bloccata.
Non era possibile, era una cosa fuori dal mondo.
Non può essere lui.
Eppure era lì, accanto alla cattedra del professore, mentre noi eravamo nell’ultima fila.
Era lui per forza, ci assomigliava troppo.
Presi fiato e provai a parlare.
“O-ora che facciamo?”
“Niente, comportati normalmente.” Rispose lei tranquillamente.
“Sì, infatti, il ragazzo che sogno da tempo mi si fionda davanti, oltre tutto è un gran figo, ma devo comportarmi normalmente, hai ragione.” Dissi io ironica.
“In effetti…” Rispose lei.
Provai ugualmente a seguire il consiglio di Summer e ripresi ad ascoltare il professore.
“Allora ragazzi, c’è da qualche parte un posto vuoto per harry?” Chiese lui.
Tutti si guardarono intorno, poi l’attenzione cadde su di me.
Bene, io mi trovo in tre banchi attaccati, in mezzo ci sono io, a sinistra c’è summer e a destra c’è…nessuno!
“Bene white, sembra che lei abbia un nuovo compagno di banco.”
Cazzo.
Harry si incamminò verso di me e mi sorrise guardandomi con i suoi stupendi occhioni verdi.
Mi porse la mano.
“Piacere, Harry Edward styles.”
Gli restituii il sorriso.
“Jennifer Charlotte White.” Dissi io prendendogli la mano.
Dopo esserci staccati posò lo zaino in terra e si sedette.
Summer non fece altro che darmi gomitate e io le rispondevo con dei “vaffanculo” continui.
Durante la lezione non stetti mai attenta a quello che disse il professore.
Non ci riuscivo, ero ipnotizzata da harry, la sua bellezza e il suo fascino.
Arrivati alla fine della lezione me ne stavo per andare quando Harry parlò.
“Ehm…allora ciao.” Disse.
“Ciao.” Risposi.
All’improvviso Summer mi prese per mano e mi portò di colpo fuori dall’aula.
“Mi spieghi che hai fatto?” Mi chiese infuriata.
“Niente.” Risposi.
“Appunto, non ci hai nemmeno provato, dov’è finita la Jennifer di una volta che ci provava con tutti?” Disse lei.
“Non lo so, ma non voglio che torni! So solo che questo ragazzo è speciale, non me lo voglio far scappare!”
“Ok, fai come vuoi.” Disse irritata.
Ad un certo punto si mise a saltellare.
“Guarda!! C’è Josh!” Urlò nelle mie orecchie.
Mi girai, ed eccolo lì, Josh Devine: il suo stupendo fidanzato.
Lei gli corse incontro e lo abbracciò.
Se lo meritava, era una ragazza fantastica, sia caratterialmente che esteticamente.
Alta, fisico perfetto, occhi grigi e capelli rossi lunghi e mossi.
Solare, simpatica e dolce: per questo era la mia migliore amica.
Mi incamminai verso di loro.
“Ciao josh.” Dissi per niente entusiasta di vederlo. Non mi è mai piaciuto quel ragazzo.
E ormai sono già circa 3 mesi che stanno insieme.
“ciao.” Rispose.
“Dove sono I tuoi amichetti?” Domandai io fredda.
“Qui vicino, fra poco arrivano.” Disse.
“Perfetto, è meglio che io me ne vada.”
Diedi un bacio sulla guancia a Summer e feci per andarmene quando quegli stronzi mi chiamarono.
Non volevo vederli, erano i 2 bulletti della scuola: Niall James Horan e Louis William Tomlinson.
Tutti e 2 dei gran fighi, ma anche dei gran stronzi. Nel loro gruppo ci stavano sempre anche Liam e Zayn. Ancora non ho capito cosa ci facciano con loro, loro sono dei bravi ragazzi.
Continuai a camminare quando mi bloccarono il polso.
“Dove pensi di andare White?” Mi chiese Niall.
“I cazzi tua mai, Horan?” Risposi io.
Mi venne incontro a passi lenti e avvicinò il suo viso al mio.
“Come siamo scontrose oggi…” Soffiò sul mio viso.
“Non provarci nemmeno! Jennifer è mia!” Urlò Zayn.
“Io non sono proprio di nessuno.” Dissi, ma naturalmente non venni considerata.
Mi staccai da Niall e cercai di andarmene, ma mi bloccarono.
“Dai jennifer, rimani con noi, se vuoi facciamo una cosa a 6.” Mi disse Louis.
Mi girai verso di lui. Solitamente giravano sempre in 4, chi sarà la “new entry”?
“6?” Chiesi io curiosa di sapere il nuovo membro del loro gruppo.
“Sì, oggi c’è anche un nostro amico…” Disse indicando un ragazzo che in quel momento stava parlando con Liam.
Non lo vidi bene perché Niall lo stava coprendo per colpa della sua altezza.
“Vieni Styles, ti presentiamo una nostra amica.” Disse Zayn.
Styles? Oh cazzo.
Harry si girò verso di me e appena si accorse di chi ero abbassò lo sguardo.
“M-mi dispiace ragazzi, ma ora devo andare.” Dissi.
“TI ACCOMPAGNO!!” Urlò Zayn.
“Ok, ma se urli un’altra volta ti uccido.” Dissi io minacciandolo.
“Ok.” Disse venendomi incontro.
Appena arrivatomi accanto mi prese a braccetto.
Sinceramente l’unico che mi stava simpatico
“Zayn intendi davvero accompagnarmi a casa?” Chiesi.
“Sì, perché?” Rispose lui confuso dalla mia domanda.
“Riformulo la domanda. Intendi davvero accompagnarmi a casa senza mai provarci?”
“Cazzo…” Rispose lui mordendosi un labbro.
Lo mollai.
“Dai, scherzavo, lo sai che sei mia amica.” Disse lui.
Ritornai a braccetto con lui e c’incamminammo fuori dalla scuola.
“Allora… avevi già conosciuto Harry?”
“Sì, in classe. Perché?”
“Così.” Disse facendo spallucce.
“Sai se ha una ragazza?” Chiesi fingendo indifferenza.
“No, ma non ha fatto altro che parlarci di una ragazza che ha conosciuto oggi in classe.” Rispose.
In quell’istante persi un battito.
“Sai chi è?”
“No, ha solo detto che era la sua compagna di banco.
Cazzo Culo Minchia Tette(Ispirazione da How I Wish That Was Me-That’s Makes You Beautiful)
Non ci posso credere.
Mi comparse in faccia un sorriso a 32 denti.
Voglio sapere di più.
“Che vi ha detto di lei?”
“Che è una bomba, occhi verdi, capelli biondi mossi e lunghi e…”
Si fermò.
Guardò me.
“Perché la ragazza della descrizione è uguale a te?” Chiese.
Non risposi.
“E perché stai sorridendo come un ebete?”
Che faccio? Glielo dico?
“Vuoi sapere la verità?”
“Sì.”
“Se lo dici a qualcuno giuro che ti stacco le palle a morsi.”
“Ok.”
Gli raccontai tutto, sogno, psicologa, harry.
Appena ebbi finito non riusciva a parlare.
Dopo un po’ il suo viso s’illuminò.
Mi abbracciò fortissimo.
“La mia bambina ha le visioni!”
“Ma che cazzo dici?”
“Stai crescendo, la mia bambina sta diventando grande! Ti fai già le canne tesoro di Jawy?”
“Malik, ma che cazzo stai sparando? Non è che ti sei fatto qualche canna con quei ritardati dei tuoi amici?”
“No.”
Finì l’abbraccio.
“Zayn ti posso fare una domanda?”
“Certo.”
“Perché te e liam state sempre con quei deficienti di niall e louis?”
“Non lo so…con loro ci sentiamo più…” Disse fermandosi alla fine non riuscendo a trovare le parole.
“Fighi, giusto?” Chiesi.
Annuì.
“Zayn, ora ti dirò una cosa che tutte le ragazze di questa cosa pensano: te e Liam siete fighissimi!” Dissi io con un sorriso incoraggiante.
“Davvero?” Chiese Zayn sorpreso.
“Sì.” Risposi.
Si avvicinò a me. E avvicinò le sue labbra al mio orecchio.
“Questo lo pensi anche tu?” Chiese soffiando sul mio orecchio.
“Verità?” Risposi io.
“Sì.”
“Sì Zayn, penso che tu sia fighissimo.”
Le sue labbra si spostarono dal mio orecchio e si avvicinarono sempre di più alle mie.
Questo è sbagliato, non deve succedere.
Lo bloccai.
“Mi dispiace Zayn, hai frainteso, te sei un bel ragazzo, ma per me sei solo un amico.”
Il suo viso diventò improvvisamente triste.
“Ah, scusa…”
Detto questo si allontanò da me e andò nel verso opposto.
 
 
CIAO BELLISSIMA RAGAZZA CHE HA APPENA LETTO QUESTA SCHIFEZZA FINO INFONDO!
Ho continuato perché mi avete lasciato 3 stupende recensioni.
Non me le aspettavo, davvero.
Continuo a 2 recensioni (so che potete riuscirci :D )
Vi adoro  ♥
Kiss
-ale
 

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Capitolo 3
*** I don't know ***





I don’t known

Continuai a seguire zayn con lo sguardo fino a quando non scomparve del tutto.
Era strano, molto strano.
Entrai in casa e trovai mio fratello a vedere la tv.
Si chiama Daniel e ha 22 anni. Io non lo sopporto.
Poi ho anche una sorella più piccola di 6 anni, si chiama Mia ed è tenerissima.
“Che cazzo ci fai qui?” Chiesi io con la mia solita finezza notando che era tornato prima del previsto.
“Ci vivo.” Rispose senza staccare lo sguardo dal televisore.
“Ma come siamo simpatici oggi!” Risposi io sarcastica.
“Lo so.” Rispose ancora con la sua sfacciataggine.
“Fottiti.” Risposi.
Entrai in camera mia, lanciai lo zaino in terra accanto alla scrivania e mi lanciai sul letto.
Non dovrò dire niente a nessuno a proposito di harry e dei sogni.
Quelli che lo sanno sono solo zayn e summer, e voglio che nessun altro lo sappia.
Potrebbero prendermi per psicopatica.
Mi struccai, mi misi una tuta e le ciabatte e poi andai a pranzare con quel cretino di mio fratello.
Appena finito feci i compiti e poi chiamai summer.
“Ciao Jennifer.” Disse lei.
“Ciao Sum, ti va di uscire oggi pomeriggio?” Chiesi io sperando in una risposta affermativa.
“Mi dispiace, ma ho fissato con Josh…” Rispose mortificata.
“Ah, allora non importa. Ciao” Dissi io.
“Ciao.” Rispose.
Chiusi la chiamata mi rivestii mi ritruccai e uscii fuori.
M’incamminai verso un parco pieno di bambini, mi sedetti su una panchina e iniziai a spippolare con il cellulare.
Com’è possibile che in giornate tutto sole come oggi ci si annoi un casino?
I miei pensieri vennero interrotti da degli urli.
Mi girai in quella direzione quando vidi Louis e Niall venirmi incontro.
Merda. Proprio loro dovevo incontrare?
“Ehy white, che ci fai qui tutta sola?” Chiese Louis.
“Passeggiata.” Risposi io con nonchalance.
“Ti va se ci sediamo accanto a te?” Chiese Niall.
Lo guardai negli occhi. L’aveva veramente detto? Solitamente mi davano una spinta e si sedevano.
“O-ok, ma evitate le offerte sconce.” Dissi io ancora sorpresa dalla domanda di Niall.
Louis sbuffò.
“Va bene.” Disse Louis.
Si sedettero accanto a me e calò il silenzio.
“Perchè siete venuti qui?” Chiesi io.
“Volevamo parlarti…” Rispose sempre lui.
“NON FARò UN ORGIA CON VOI!” Risposi io urlando facendo girare delle madri, con i loro figli, che mi fulminarono con lo sguardo.
“Non era questa la domanda!” Disse Niall facendo l’offeso
“Strano, tutte le volte che dovete parlarmi è per chiedermi se voglio fare un orgia con voi.” Dissi io.
“Non è vero!” Disse lui.
Lo guardai negli occhi.
“Sì, ok, forse è vero…” Rispose.
“Comunque la domanda è…” Disse Louis.
“Vuoi diventare la nostra scopamica?” Chiese Niall.
Gli esplosi a ridere in faccia.
“Ditemi che state scherzando” Dissi cercando di trattenere le lacrime agli occhi.
“Tante ragazze vorrebbero essere al tuo posto per accettare!” Disse Louis.
“Ok, ma io non accetto!” Risposi continuando a ridere con le lacrime agli occhi.
Non appena vidi le loro facce sconcertate cercai di riprendermi e gli feci una linguaccia.
Guardai l’orario sul cellulare.
“Ora devo andare” Dissi alzandomi dalla panchina.
“Se cambi idea faccelo sapere.” Disse Niall facendomi l’occhiolino.
“Certo certo…” Risposi allontanandomi lanciando un bacio volante ad entrambi.
Mi avevano rallegrato la giornata.
M’incamminai verso un bar per prendere un cappuccino quando mi arrivò un messaggio.
Presi in mano il cellulare.
È un messaggio di zayn.
Zayn
Scusa per prima, possiamo vederci per chiarire?
Che dolce.
Jennifer
Certo:) Ti va bene se vengo io a casa tua fra 5 minuti?
Zayn
Certo, ti aspetto ;)
Rinunciai al mio cappuccino e andai a casa di Zayn.
Suonai il campanello, e ad aprirmi venne Safaa: sua sorella.
“Ciao Safaa, c’è Zayn?” Chiesi sorridendole.
“È uscito un attimo, ma sta per tornare. Intanto, se ti va, aspettalo in camera sua.” Mi disse lei restituendomi il sorriso.
“Ok, grazie.” Dissi salendo al piano di sopra per poi andare in camera di Zayn.
Era da tanto tempo che non rientravo in quella stanza.
Io e lui ci conoscevamo da quando eravamo bambini.
Guardai le mensole piene di foto.
Ce n’era una dove lui era tutto bagnato e aveva il costume da bagno.
WOW.
Ha un fisico perfetto.
Guardai anche le altre.
Una di lui da piccolo.
Una di lui con Liam e una di lui da piccolo con una bambina.
Mi avvicinai alla foto per vederla meglio.
Quella bambina ero io.
Che carini che eravamo, ci stavamo tenendo per mano.
Sentii la porta aprirsi e mi girai.
Vidi Zayn tutto sorridente.
Mi si avvicinò e prese in mano la foto che poco prima stavo guardando.
“Che carini!” Commentò lui osservando la foto.
“Lo so, eravamo adorabili.” Dissi sorridendogli.
Rimise la foto a posto e mi fissò serio.
Si morse il labbro e poi iniziò a parlare.
“Mi dispiace per prima, non so cosa mi sia preso. Io ti voglio bene e sei mia amica, quindi non voglio che le cose fra di noi cambino.”
“Tranquillo Zayn, le cose tra di non cambieranno mai.” Risposi accarezzandogli una guancia dolcemente.
Mi sedetti sul letto.
Zayn aprì un cassetto e estrasse un album di foto.
Si sedette accanto a me, lo aprì e cominciò a sfogliarlo.
C’erano foto di lui con sotto delle targhette con su scritto l’età.
Si fermò in una foto in cui aveva 10 anni e mi stava facendo il solletico.
Si girò verso di me.
“Soffrivi tantissimo il solletico. Lo soffri ancora?” Chiese lui curioso.
Gli avrei potuto rispondere dicendogli la verità, ma così mi sarebbe saltato addosso torturandomi.
“Ovvio che no…non lo soffro più”
“Fattelo dire, saresti un’attrice di merda.”
Si mise a cavalcioni su di me e iniziò a farmi il solletico sulla pancia.
“T-ti p-prego Zayn.” Cercai di parlare, ma la situazione me lo impediva: stavo morendo dal ridere.
“Bastaaa!” Urlai mentre i miei occhi iniziavano a lacrimare e le mie risate soffocate riempivano la stanza.
Non si fermò.
Non ce la facevo più, stavo ridendo come una matta, quando mi accorsi della nostra posizione.
Cazzo.
Cercai di guardarlo.
Era lì, sopra di me a farmi il solletico. Quello splendido e bellissimo ragazzo era a cavalcioni su di me.
Non so perché lo feci, ma cercai di smetterla di ridere, presi il suo viso fra le mani, lo avvicinai al mio e poggiai le sue labbra sulle mie.
All’inizio era un bacio casto, ma, quando la sua lingua chiese il permesso per entrare fra le mie labbra diventò molto di più.
Iniziammo a baciarci con foga rimanendo nella posizione di partenza.
Non ci stavo capendo più niente.
Sapevo solo che non riuscivo a staccarmi da lui.
Era come una droga: ne volevo sempre di più.
Le mie mani scivolavano su tutto il suo corpo.
Inizialmente infilai le mie mani fra i suoi capelli, poi iniziai a farle scivolare più in giù sfiorando i suoi addominali che si riuscivano a sentire anche da sopra la maglietta.
Scesero all’orlo, ma quando feci per toglierla mi allontanò da lui.
“Cosa stiamo facendo?” Chiese più a se stesso che a me infilandosi le mani fra i capelli.
Mi presi la testa fra le mani.
“Non lo so…” Risposi ormai sconsolata.
Cosa volevo fare?
Scoparmi il mio migliore amico?
Rimanemmo in silenziò per non so quanto tempo.
“Adesso che facciamo?” Chiese Zayn.
“In che senso?” Chiesi facendo finta di non capire di cosa stesse parlando così da non passare sopra quell’argomento.
Non volevo che le cose tra di noi cambiassero.
“Lo sai meglio di me che non possiamo essere normali amici se ogni volta che stiamo insieme uno di noi cerca di baciare l’altro.” Disse ammettendo l’ovvio.
“È meglio che io me ne torni a casa…” Dissi alzandomi dal letto, ma lui mi bloccò il polso.
“Voglio che tu risponda solo ad una domanda. Io ti piaccio?”
Fissai i miei piedi.
“Non lo so…” Dissi continuando a fissare le mie Converse.
“Guardami negli occhi.” Disse mettendo il suo indice sopra il mio mento così da obbligarmi ad alzarlo.
Alzai lo sguardo e feci incontrare i miei occhi con i suoi.
“No…Sì…cioè…” Mi bloccai.
“Zayn non lo so…” Continuai.
Questa volta fu lui che preso da non so cosa mi baciò.
Dovevo ammetterlo a me stessa, lui mi piaceva, e non poco.
 
 
CIAO STUPENDISSIMA RAGAZZA CHE HA LETTO QUESTO CAPITOLO FINO ALLA FINE SENZA DARE DI STOMACO.
Prima di tutto voglio dirvi SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE… Per questo MOSTRUSO ritardo.
È che dovevo aggiornare l’altra mia fanfiction prima di questa, e non sapevo che scrivere. 
Mi perdonate?
E finalmente è arrivato il momento del TRIANGOLO.
I ♥ triangoli amorosi.
Chi preferite? Harry o Zayn?
Continuo a 3 recensioni.
Vi amo.
Kiss kiss.
-Ale

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Capitolo 4
*** Skyscraper ***


Skyscraper

*Ti consiglio di ascoltare Skyscraper a ripetizione. Fa molta atmosfera(secondo me) Per ascoltarla clicca qui Skyscraper *
Non riuscivo a staccarmi dalle sue meravigliose labbra, era impossibile.
Poco dopo si staccò e cercò il mio sguardo, ma io lo evitai.
“E adesso?” Chiese lui interrompendo il silenzio.
Alzai lo sguardo incontrando il suo.
“La nostra è sempre stata una meravigliosa amicizia, non voglio rovinarla.” Dissi io sinceramente.
“Potremmo provare a essere più che amici…” Disse speranzoso.
Frase fatale.
“Zayn, mi dispiace, ma non sono pronta. Non so neanche se mi piaci, devo chiarirmi le idee…” Dissi mentendo, la verità era che mi piaceva, ma mi piaceva troppo.
Vidi un velo di delusione nei suoi occhi.
“Guarda che non ti ho mica detto di no, ho detto solo che devo chiarirmi le idee.” Dissi cercando di convincerlo.
Lo vidi un po’ più contento.
“Ok.” Disse.
“Io ora devo andare.” Dissi avvicinandomi a lui così da potergli dare un bacio sulla guancia.
“Ciao.” Disse mentre poggiavo le mie labbra sulla sua pelle liscia.
“Ciao.” Risposi, per poi staccare le mie labbra dalla sua pelle e allontanarmi dal suo viso.
Uscii da quella casa ancora un po’ scombussolata dall’accaduto.
Decisi di tornare al parco un'altra volta, mi sarei riposata.
Appena arrivata mi sedetti su una panchina e presi il mio ipod, inserii ‘Skyscraper’, avevo sempre amato quella canzone.
Mi lasciai trasportare da quella canzone e chiusi gli occhi, così da rimanere “sola” con lei.
Dopo poco sentii qualcuno sedersi accanto a me.
Aprii gli occhi.
Era Harry.
Mi tolsi lentamente le cuffie.
“Posso?” Chiese rialzandosi dalla panchina.
“C-certo.” Risposi io.
Jennifer White che balbetta? Ma stiamo scherzando?
“Che ascolti?” Mi chiese Harry interrompendo il silenzio che si era creato.
“Skyscraper di Demi Lovato.” Risposi.
“Mi piace quella canzone, posso?” Chiese indicando una delle cuffie che avevo in mano.
Annuii e gliela porsi.
La prese e riavviai la canzone da capo.
Nel frattempo nessuno dei due parlò, eravamo completamente trasportati da quella meravigliosa canzone.
Io fissavo sempre la punta delle mie All Star bianche. In quel momento sembravano la cosa più interessante.
Finita la canzone lui sposto lo sguardo nel vuoto.
Dopo poco io, stanca di quel silenzio decisi di parlare.
“Ti va andiamo a prenderci una crepes?” Gli chiesi.
“A me va bene.” Rispose alzandosi dalla panchina.
Mentre mi alzavo anche io mi tolsi le cuffie e me le infilai in tasca.
Decisi di portarlo nel bar dei genitori di Liam.
Facevano delle crepes squisite.
“Il bar è qui vicino?” Chiese guardandosi intorno.
“Sì, è il bar dei genitori di Liam.” Risposi cercando di tirare fuori l’argomento su Liam e Zayn.
“Ok.” Rispose.
“Ti stanno simpatici liam, louis, niall e zayn?
“Sì, perché?” Chiese lui incuriosito dalla mia domanda.
“È che tu sembri un bravo ragazzo, proprio come Zayn e Niall e non capisco cosa ci facciate con dei tipi del genere.” Risposi in tutta sincerità.
“Se mi avessi conosciuto un mese fa diresti tutto il contrario.” Disse con lo sguardo perso nel vuoto.
“Perché?” Chiesi.
“Vedi…fino a un mese fa ero uno stronzo, puttaniere e pervertito. Ho spezzato il cuore a tantissime ragazze, ma la cosa che mi fa più schifo di me è anche il motivo per la quale sono cambiato. Piacevo a una ragazzina di 13 anni che abitava vicino casa mia. Una sera in cui ero ubriaco e stavo tornando a casa, lei mi passò davanti e mi salutò. Senza pensarci due volte le andai incontro baciandola, lei non mi rifiutò, così la portai in casa mia e ci scopai. La mattina dopo, quando mi svegliai e la vidi accanto a me mi ricordai di quello che avevo fatto. La mandai a casa dicendole che mi dispiaceva per quello che avevo fatto e che non era mia intenzione. Lei pianse. Non avevo mai visto in tutta la mia vita una ragazzina piangere in quel modo. Pochi giorni dopo i miei genitori si separarono e allora mi chiesero se volessi andare a vivere da solo, dato che ci saremmo dovuti trasferire, io accettai ed eccomi qui.” Disse concludendo il suo discorso.
Non seppi cosa dire.
Ero senza parole.
Lui aveva sverginato una tredicenne.
“Per favore non raccontare a nessuno quello che ti ho detto.” Mi implorò lui.
“Ok.” Risposi guardando da un’altra parte.
“So che sicuramente dopo aver scoperto tutto questo tu non vorrai neanche più guardarmi in faccia, però io sono cambiato e voglio ricominciare tutto da capo.” Disse cercando il mio sguardo.
Lo accontentai e fissai i miei occhi nei suoi.
Si era pentito, si vedeva.
“Ok, comunque se vuoi un consiglio, i ragazzi pervertiti piacciono molto.” Dissi.
“Anche a te?” Rispose guardandomi malizioso.
“Sì, no, boh forse…” Risposi facendo la vaga.
“Perfetto.” Disse regalandomi uno di quei sorrisi talmente belli che è difficile scordarli.
Quel ragazzo mi avrebbe fatto impazzire.
Dopo pochi minuti arrivammo al bar.
Dietro il bancone c’era la mamma di Liam.
Io, Liam e Zayn ci conoscevamo dai tempi dell’asilo e siamo sempre stati inseparabili. Poi purtroppo alle superiori io e Liam ci siamo un po’ allontanati, ma c’è sempre un forte legame fra di noi.
Appena la Karen mi vide nel suo volto comparve un sorriso a 32 denti.
“Jennifer, tesoro! Fatti abbracciare!” Disse uscendo dal bancone per venire ad abbracciarmi.
“Ciao Karen!” risposi fra le sue braccia.
“Come va?” chiese lei allontanandomi da quell’ abbraccio.
“Tutto bene, te?” Risposi
“Tutto bene.” Rispose sorridente.
“Potresti portarci due crepes?” chiesi.
“Con cosa?” Chiese.
Mi girai verso Harry.
“Ti va bene la Nutella?” Gli chiesi sperando in una conferma.
“Sì.”
Mi rigirai verso Clare.
“Due con la Nutella.” Dissi.
“Arrivano subito.” Rispose per poi tornare a servire i tavoli.
Mi guardai intorno cercando un tavolo vuoto.
“Vieni, andiamo qui.” Disse Harry prendendomi per mano.
Un’ondata di brividi percorse il mio corpo.
Mi portò in un tavolino dove c’era una rosa rossa al centro.
Che dolce.
Ci sedemmo entrambi.
“Preferisci essere chiamata Charlotte o Jennifer?”
“Per me è uguale. E te invece? Harold, Edward o Harry?” Chiesi.
“Come fai a sapere che mi chiamo Harold?” Chiese lui incuriosito.
“Esiste una cosa chiamata registro di classe.” Risposi guardandolo negli occhi.
“Ok, comunque preferisco Harry.” Rispose alla mia precedente domanda.
“Perfetto.” Risposi a mia volta.
“Allora mia cara Charlotte, dopo ti va di andare al cinema?” Chiese continuando a tenere il nostro contatto visivo.
“Ok, che film vorresti vedere?” Risposi.
“Quello che c’è.” Rispose tranquillamente.
“Va bene.” Risposi.
In quel momento i suoi occhi si illuminarono.
Non ho mai visto degli occhi belli come i suoi in tutta la mia vita.
Poco dopo arrivò Karen con le sue crepes belle calde.
“Grazie.” Dissi.
“Prego tesoro.” Rispose per poi riallontanarsi.
Iniziammo subito a mangiare.
Intanto parlammo di tantissime cose.
Appena finito, pagammo e andammo al cinema.
Comprammo dei biglietti per un film Horror ed entrammo nella sala.
Mi sono sempre spaventata a vedere i film Horror, ma non volevo passare come una ragazza fifona allora ho accettato.
Durante il film non feci altro che urlare.
All’uscita Harry, che non aveva aperto bocca fino a quel momento, che si decise a dire qualcosa.
“Perché hai quella faccia? Gli Horror ti spaventano così tanto?” Chiese divertito.
“No, cioè Sì, però…” Mi bloccai quando il suo indice si posò sulle mie labbra.
“Se me l’avessi detto saresti potuta stare abbracciata a me.” Disse sorridendomi.
Detto questo mi abbracciò.
Non avevo le farfalle nello stomaco, avevo dei rinoceronti che ballavano la conga.
Avrei voluto che quell’abbracciò non finisse mai.
Mi accarezzò la schiena facendola percorrere da brividi.
Poi la sua mano arrivò sulla mia guancia.
“Jennifer sei una ragazza fantastica.”
 

 
SCUSATEMI!!!
Vi scongiuro perdonatemi!
In questi giorni sono sempre impegnatissima.
Ho tantissimi compiti e interrogazioni, non ho tempo per fare niente.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Continuo a 3 recensioni.
Kiss kiss
-ale

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Capitolo 5
*** Lally ***





Lally

“Jennifer White, sei una ragazza fantastica” Disse lui accarezzandomi la guancia.
Arrossii violentemente.
Nessun ragazzo mi aveva mai trattata così.
Abbassai lo sguardo cercando di non incontrare il suo.
La sua mano riscese dalla mia guancia accarezzandomi corpo il fino ad arrivare alla mia mano e prenderla.
Una lunga scossa di brividi mi scosse il corpo.
Il mio sguardo rimaneva sempre lì sulle mie Converse.
“Andiamo, ti riporto a casa. È tardi.” Disse lui iniziando a camminare.
Lo seguii e alzai lo sguardo verso di lui.
Perché aveva detto quelle cose?
Perché si era comportato in quel modo?
Non capivo.
Harry mi portò nel parcheggio davanti al parco dove ci eravamo incontrati qualche ora prima.
Ci avvicinammo ad una BMW nera.
“Tu guidi?” Chiesi ad Harry mentre tirava fuori le chiavi dalla tasca.
“Sì” Rispose mentre infilava le chiavi nella serratura.
“Ma non hai 17 anni?” Chiesi confusa.
Guardandolo sembrava più grande di me, ma non credevo che fosse realmente così.
“No, ne ho 19” Rispose in tutta tranquillità.
“Ah, sei bocciato?” Chiesi ancora.
“Sì, due volte.” Rispose salendo in macchina.
“Sali.” Disse poi indicando il sedile dall’altro lato dell’auto.
Feci come disse e salii sull’auto.
“Con chi vivi?” Chiese mentre metteva in moto.
“Con i miei e mio fratello.” Risposi allacciandomi la cintura.
In realtà vivevo praticamente solo con mio fratello, i miei genitori non erano quasi mai a casa per via del lavoro che li teneva impegnati spesso anche di notte.
“Dove abiti?” Chiese mentre si allacciava la cintura.
“Qui vicino, nella Street Avenue, hai presente qual è?” Chiesi.
“No.” Disse grattandosi la nuca imbarazzato.
“Tranquillo, te lo spiego. Devi andare avanti fino a quell’incrocio, girare a sinistra, poi a destra e poi la seconda a sinistra.” Dissi indicando la strada.
“Ok, credo di aver capito.” Disse evidenziando quel ‘credo’.
Mise in moto e iniziò a guidare.
“Te che farai durante le vacanze?” Chiesi ad Harry.
“Quali vacanze?” Chiese lui confuso continuando a guidare.
“Non lo sai? Devono ridipingere la scuola allora ci hanno dato cinque giorni di vacanza.” Risposi.
“Ah, non lo sapevo. Comunque non saprei.” Rispose.
“Io andrò alla casa al mare dei nonni della mia migliore amica per tre giorni!” Dissi entusiasmata all’idea di passare quei giorni insieme a Summer.
Nessuno dei due sapeva più cosa dire, così, approfittai di quei momenti di silenzio per studiare più attentamente il suo viso.
I suoi capelli erano ricci e castani, dei boccoli gli cadevano davanti agli occhi, e avevo notato che solitamente, per spostarseli, usava una mossa da fighetto che faceva impazzire le ragazze.
Aveva dei grandi occhi color verde smeraldo.
Erano meravigliosi.
Le sue labbra erano fantastiche, erano perfette e quando sorrideva si formavano delle adorabili fossette.
“Vuoi un autografo?” Chiese ridendo mentre io continuavo a fissarlo come un ebete.
“Ehm no, cioè, scusa!” Dissi riprendendomi.
“Siamo arrivati.” Disse continuando a ridere mentre si accostava accanto al marciapiede.
“La smetti di ridere?” Gli chiesi sorridendo.
“Ok, ci vediamo fra cinque giorni allora.” Disse.
“Esatto, grazie del passaggio.” Dissi scendendo dalla macchina.
“Di niente, ciao Jennifer.” Disse.
“Ciao Harry.” Risposi chiudendo lo sportello e incamminandomi verso casa mia.
Durante quei pochi metri non feci altro che pensare a ciò che mi aveva detto.
“Jennifer White sei una ragazza fantastica”
Quelle parole continuavano a rimbombarmi nella mente.
Il modo in cui mi aveva toccata era stato fantastico.
Era tutto così perfetto, proprio come nei miei sogni.
Però i sogni non durano per sempre.
Infilai le chiavi nella serratura e mi chiusi la porta alle spalle.
Feci per salire in camera mia quando sentii la voce di mia madre chiamarmi dalla cucina.
Corsi da lei e l’abbracciai.
Era una settimana intera che non la vedevo.
“Dov’è papà?” Chiesi fra le sue braccia.
“Si è dovuto trattenere per un po’ più di tempo, ritornerà fra due giorni.” Rispose sciogliendo l’abbraccio.
“Dove sei stata fino ad ora?” Mi chiese curiosa.
“Fuori.” Risposi.
“Con chi?” Chiese sorridente.
“Con un compagno di classe.” Risposi.
“Carino?” Chiese ancora.
“Mamma hai rotto!” Risposi arrossendo.
“Ok.” Rispose ridendo.
“Io vado in camera.” Dissi voltandomi ed uscendo dalla cucina.
Salii le scale ed entrai in camera mia.
Trovai il computer già sul letto così mi ci distesi e l’accesi.
Diedi subito l’accesso su Twitter e andai a controllare le notifiche.
Niente.
Notifiche morte anche oggi.
Sbuffai e chiusi il computer, mi alzai con fatica e poi lo appoggiai sulla scrivania.
Mi stavo annoiando a morte.
Mi guardai intorno per cercare qualcosa da fare e la trovai.
I miei occhi si erano soffermati sul pianoforte.
Avevo sempre avuto una grande passione per la musica.
In casa avevo un microfono, un pianoforte verticale, un flauto, una chitarra classica, una elettrica e un basso.
Il basso era di mio fratello, ma io ogni tanto lo prendevo e mi mettevo a suonare qualche canzoncina.
Il pianoforte, invece, era sempre stata la mia passione.
Mi avvicinai ad esso e inclinai l’asta del microfono per fare in modo che fosse all’altezza delle mie labbra.
Mi sedetti ed iniziai a suonare.
 
Come on skinny love just last the year
Pour a little salt we were never here
My, my, my, my, my, my, my, my
Staring at the sink of blood and crushed veneer

I tell my love to wreck it all
Cut out all the ropes and let me fall
My, my, my, my, my, my, my, my
Right in the moment this order's tall

And I told you to be patient
And I told you to be fine
And I told you to be balanced
And I told you to be kind
And in the morning I'll be with you
But it will be a different kind
And I'll be holding all the tickets 
And you'll be owning all the fines

Come on skinny love, what happened here?
Suckle on the hope in light brassieres
My, my, my, my, my, my, my, my
Sullen load is full, so slow on the split

And I told you to be patient
And I told you to be fine
And I told you to be balanced

Mi fermai accorgendomi di aver sbagliato.
Arrossii.
Arrossivo ogni volta che sbagliavo anche se ero da sola.
“È pronto!!” Urlò mia madre dal piano di sotto.
“Vengo!” Risposi alzandomi dallo sgabello.
Uscii da camera mia e andai in cucina.
Appena entrata vidi mia madre, mio fratello e una ragazza praticamente nuda.
Era alta, aveva dei lunghissimi capelli…fuxia, e gli occhi azzurri.
Il viso non si vedeva neanche, da quanto si era truccata.
Indossava una maglietta fuxia scollatissima, minigonna fuxia e nera, calze nere e scarpe con il tacco di 4825484845485 cm fuxia.
Chiamate.Un.esorcista.
Appena mi vide mi corse incontro.
“Ammore, macciao!!” Disse hello kitty 2 la vendetta schioccandomi un bacio sulla guancia.
“Ci conosciamo?” Domandai confusa.
“Giustooo, ecco cosa mi ero dimenticata di fare!! Mi chiamo Lally!!”
Vi prego uccidetemi ora.
Rimasi a guardarla con una faccia alla ‘mi stai prendendo per il culo?’ fin quando mia mamma non venne in mio soccorso.
“Questa è la fidanzata di Daniel.” Disse mamma facendo un sorriso falsissimo.
“Ciao Lally! Io sono Jennifer!” Dissi cercando di dimostrarmi entusiasta.
“Quando cazzo mangiamo?” urlò quella specie di sottospecie umana chiamata anche fratello.
“Ok, mangiamo.” Dissi chiudendo la conversazione con l’oca e sedendomi a tavola accanto a Daniel.
“Jenny, mi fai venire accanto a te?” Chiese Lally con gli occhi da cucciolo.
Ma sparati.
“Certo.” risposi vaga mentre mia madre mi versava la pasta al ragù nel piatto.
Si sedette accanto a me e quando iniziai a mangiare lei prese a fissarmi.
“Che c’è?” Chiesi con la bocca ancora piena.
“Hai mai preso in considerazione l’idea di una chirurgia plastica? Può fare miracoli!” Disse guardandomi sorridente.
“Che cazzo hai detto brutta stronza?” Domandai alzandomi in piedi.
“Dai, non prendertela…credo che tu sappia di non avere proprio un bel viso…” Disse.
“Per non parlare di tutta quella ciccia che hai, fai le scorte per l’inverno?” Continuò mettendosi a ridere da sola con quella voce da oca castrata.
Feci un passo verso di lei con l’idea di tirarle quei fottuti capelli fuxia, ma ci ripensai e invece di tirarle i capelli uscii dalla cucina.
“Perché scappi?” Domandò mentre me ne andavo.
“Taci puttana.” Dissi entrando in camera mia sbattendo la porta, la chiusi a chiave e mi buttai a peso morto nel letto.
È stata una delle serate peggiori della mia vita, ma il peggio è arrivato di notte dato che Daniel e Lally non hanno fatto altro che scopare e mi è venuto il ciclo.
Vaffanculo.

 
 
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE.
Mi dispiace un casino di questo enorme ritardo, ma ho tutte le motivazioni.
1)Avevo perso ispirazione
2)Ho riscritto tutti i capitoli da capo usando le virgolette e aggiungendo dettagli. (VEDERE PER CREDERE)
3)Mi sono fatta fare il banner.
4)Mi hanno tolto il computer per circa 1 mese e mezzo.
5)È stato un periodo di merda pieno di compiti e interrogazioni.
Mi dispiace, spero che qualcuno segua ancora la mia storia, se ci avete fatto caso ho cambiato la trama e il genere, adesso è anche malinconico e fra i personaggi c’è Zayn.
I capitoli malinconici arriveranno fra più tempo.
Grazie di cuore a tutte le ragazze che mi seguono.

CONTINUO A 5 RECENSIONI
Vi amo.
-Alessia
 

Twitter: @_HaroldsCupcake
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