Ammettilo, lo ami... Chi? Il kebabbaro?

di Amy_2202
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Papà? Che stai facendo? ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


 


"Papà toglimi questa cosa di dosso!" sento i passi pesanti di mio padre raggiungermi

"Amy è soltanto una bambina" Lux sorrise amabilmente guardandomi divertita

"Ma dico, l'hai vista? Scommetto che adesso sta pensando..-AHAHHAHA TE L'HO FATTA STREGA!" mio padre scuote la testa disperato mentre cerco di scrollarmi quell'odiosa creatura che si è attaccata alla mia gamba.

"Dio, smettila di ridere biondina" le punto un indice contro riducendo gli occhi in due fessure "Sei davvero antipatica" sussurro a pochi centimetri da lei.

"Jackson vieni immediatamente qui!" urlo a mio fratello che cammina svogliato verso di me

"Che vuoi?"

"Portala via!"

"Cosa mi dai in cambio?"

"Un palo in culo se non ti muovi!"

"Ah-Ah- simpatica" sorride odiosamente prenendo in braccio nostra cugina che emette un urlo di felicità

"Giù le mani dai miei capelli mostriciattolo" 

"AHAHAH goditela" inizio a correre su per le scale lasciando quei due in salotto, sentii Jackson borbottare qualcosa di incomprensibile.

"Amy, dove credi di andare?" mi bloccai di colpo girandomi molto lentamente

"..su papà" Sorrisi amabilmente

"e Lux? La zia verrà a prenderla tra un paio d'ore perché non la porti a fare un giro?" urlò dall'inizio delle scale 

"Ma papà devo uscire con Harry" ribatto scocciata

"Amy.." mi buttai per terra iniziando ad urlare e a supplicarlo… pietà

"Oh avanti, piantala!" mi superò… incrociai braccia  e gambe assumendo un espressione imbronciata ..oh andiamo!

"Bene mostriciattolo, per colpa tua il mio migliore amico sarà arrabbiato con me..- 

-spera che non ti uccida per questo- continuai minacciosa mentre la bimba se la rideva battendo le mani.

"Le sei simpatica" Sentii borbottare da Jackson che era comodamente spaparanzato sul divano ad ingozzarsi di gelato al cioccolato.

Le presi la mano ed uscii mentre le sue piccole risatine insopportabili mi riempirono le orecchie, così decisi di chiamare Harry, l'unica persona normale in questo mondo.

"Harry scusa ma mio padre mi ha scaricata Lux, sto andando al parco il film lo rimandiamo ok?"

"Oddio sei con quella creaturina adorabile?" il mio volto si trasformò in una smorfia schifata

"Posso venire anche io?" mi chiese poi quasi supplichevole

"…emm..si, certo" riattaccai scioccata, come faceva a piacerle Lux? Abbassai lo sguardo sulla nana che mi guardava con quei suoi grandi occhi così profondi.

"Mio dio Lux, piantala così mi intenerisci" sposto lo sguardo verso la strada mentre sento gli sguardi dei passanti puntati sulla bimba che mi stringeva la mano.

Arrivammo al parco e la lasciai libera, ma non aveva intenzione di allontanarsi da me

"su, vai. Vai a correre e magari cadi e sbucciati le ginocchia, così mi odierai per sempre e mi lascerai in pace" non si muoveva

"Lux, vattene" tagliai corto, ma lei si limitò a battere le mani e ad arrampicarsi sulla panchina… ma non ci riuscì perché era troppo alta per lei.

"no, non ti aiuto..arrangiati" borbottai orgogliosa per la vittoria ma proprio in quel momento vidi una massa di ricci correre veloce verso la nostra direzione e d'un tratto Lux volò in aria, Harry la prese in braccio lanciandola in alto.

"Ciao Bellissima" disse lui

"Ciao" risposi

"Non era riferito a te" disse trattenendo una risata, lo fulminai con lo sguardo. Si sdutte accanto a me portando Lux sulle sue gambe, mi lasciò  un bacio sfuggente sulla guancia provocandomi un sorriso

"Ciao bellissima" ripetè, ma questa volta a me

"Ciao ricci sexy" lux rise sprofondando il viso nell'incavo del collo di Harry

"Ei mostriciattolo, spostati.. solo io posso abbracciarlo in questo modo" dissi allontanando la biondina dal mio migliore amico

"Come sei cattiva" la difese lui, gli feci la linguaccia come una bambina di due anni e incrociai le braccia al petto buttando la schiena sullo schienale della panchina di legno.

"Come fa a starti simpatica?"

"E' tenera" rispose semplicemente lui alzando le spalle

"è un mostro, mi odia!" affermai sicura voltandomi verso Styles e sprofondando nei suoi occhi che conoscevo alla perfezione

"A me sembra il contrario" farfugliò

"come hai detto?" gli puntai un indice contro minacciosa

"N-Niente" alzò entrambe le mani spaventato

"Così va meglio" sorrisi vittoriosa.

 

"Papà siamo tornate" urlo dalla porta d'ingresso

"Ciao cara" la voce di mia zia mi fece fermare all'istante… un altro essere orribile..salvatemi.

Vidi quell'ammasso di lardo corrermi in contro per poi stringermi goffamente in uno dei suoi soffocanti abbracci

"Zia..non respiro" farfugliai cercando con la bocca ossigeno, vidi mio padre e Jackson ridersela di brutto.

"Come sei cresciuta figliola cara"

"Già, eccoti Lux, è stata davvero bravissima" annuii fingendo al massimo, ero una brava attrice.

"Lo sò, è un angioletto"

"si..è propio un angioletto"  

 

-

 

"Zia io vado, devo uscire con dei miei amici"

"Amici maschi?" ma che te frega?

"Em..Si" risposi confusa

"Amy..quanti sono?"

"Zia tranquilla, li conosco da sempre, ciao Lux" la salutai dolcemente, quanto sono finta.

"Robby, non pensavo lasciassi così libera tua figlia..dovresti controllarla di più" la sentii imporre suggerimenti a mio padre mentre chiusi la porta alla spalle alzando gli occhi al cielo. L'aria fredda mia accarezzò le braccia nude provocandomi dei leggeri brividi, passai le mani su di esse per riscaldarmi e feci una corsetta verso la strada dove intravidi la macchina di Niall che era venuto a prendermi

"Ciao biondino" saluto entrando

"Ciao Amy" ricambia lui ingranando la quarta, sorridendomi. Partimmo a razzo e raggiungemmo la casa di Louis in un attimo.

Suonò il clacson e dopo un paio di minuti intravidi una testa castana sbucare dalla porta d'ingresso, corse velocemente verso di noi e salì in macchina.

"Ciao ragazzi" parlò lui.

"Sera" risposi io

"prossima fermata,  casa Styles" ci avvisò Niall a mò di autista professionista.

Una volta recuperati tutti andammo in un bar al centro popolato interamente da ragazzi e ragazze.

Un odore di alcool ci invase le narici non appena entrammo, era un bar tranquillo durante la settimana ma oggi è domenica ed è rimasto l'odore della sera prima.

"Ciao ragazzi" ci salutò cordialmente il barista che ormai ci conosceva

"Salve George"

"Sera" risposi io monotona

"Allora, cosa vi porto?" ci sedemmo in un tavolo all'angolo della grande stanza e lui subito ci raggiunse felice di vederci.

"A me una bottiglia di birra" disse Harry mentre si sedeva accanto a me

"Due" l'apostrofò Niall

"Io un bicchiere di acqua grazie" non avevo voglia di bere

"Anche per me" Louis era molto simile a me, ci assomigliavamo in tante cose e spesso avevamo gli stessi pensieri.. a volte era bello sapere che qualcuno riesca a capirti con un solo sguardo.

"Allora, ho saputo della tua nuova fiamma" iniziò Louis guardando Harry che automaticamente sorrise

"Mary" disse lui con un tono quasi tenero

"Quanto durerà questa? Una settimana?" continuò 

"Io dico due giorni" Niall entrò nella discussione facendo una battuta riguardante le ragazze da una botta e via di Harry

"No dai, dategli almeno 3 giorni" sorrisi io

"Amy, tre è troppo" mi rispose il riccio ridendo e puntando quei suoi meravigliosi occhi verdi nei miei

Scoppiammo tutti e quattro in una fragorosa risata quando improvvisamente la vedemmo entrare con quel passo da tacchino in calore.

"Si parla del diavolo e spuntano le corna.." disse con un tono annoiato l'irlandese

"E' lei" mi sorrise il mio migliore amico

"Harry!" lo richiamai io alla vista di quella.. zoccola, provocando una sua risatina divertita. 

Aveva indosso un abito talmente corto che quando si sedette non poté nascondere le mutande di pizzo nero, era talmente aderente che le evidenziava tutte le curve, abbondanti, che aveva e una scollatura fin troppo profonda le faceva risaltare la quinta di seno.

"La tipica ragazza semplice che hai sempre desiderato.." sussurro proprio nel momento che si alzò per salutarla

"è brava" feci una smorfia schifata immaginandomi il mio migliore amico a letto con quella..cosa.

Amy che cacchio ti stai immaginano? lavateli dalla testa..che schifo!

"Ciao Harry" la sua voce era al dir poco orribile

"Ciao Mary" lei si buttò addosso a lui baciandolo con foga, Louis fischiò e Niall si mise a ridere sotto i baffi mentre io lanciai una manata a quest'ultimo.

Quando si staccarono Harry si sistemò i ricci con quel gesto sexy, la intravidi leccarsi le labbra e guardarlo come se fosse un cioccolatino.

Come ti permetti di guardarlo così? Togli subito quei schifosissimi occhi dai lui, me lo sciupi!

"Amy, lei è la mia ragazza Mary, Mary lei è la mia migliore amica Amy, ragazzi voi vi conoscete già" allungò la mano verso di me ma io la guardai schifata senza afferarla.

Come ha fatto a pensare anche per mezzo nano secondo che io avrei toccato quella cosa con cui lei a toccato mille altri cosi (?) che mente contorta.

"Ma che problema ha?" sussurrò mentre lui si sedette di nuovo in parte a me ridendo per la mia reazione

"E' solo gelosa" affermò Louis con noncuranza provocando una risatina degli altri due imbecilli

"COSA??" chiesi

"COSA??" ripetè lei

"Non sono gelosa!"

"Vattene sei di troppo" urlò lei

"COSA?" 

"COSA?" Niall sputò un po' di birra che ci avevano appena portato.

"Vattene tu!" urlai esasperata non facendo caso all'irlandese che si stava strozzando 

"Ma che…" stava per ribattere ma Harry la baciò facendola tacere, lei gli infilò la mano nei ricci mandandomi occhiate di fuoco mentre io mi limitai a fare una smorfia schifata.

Si avvicinò sempre di più a lui non togliendo lo sguardo da me, la vidi strusciare addosso a lui

"VI PREGO ANDATE A SCOPARE DA UN'ALTRA PARTE" urlai alzandomi di scatto quando lei gemette leggermente per il bacio di Harry sul suo collo

Lui la lasciò scendere e risedere accanto  a lui mentre Mary si staccò un po' scocciata.

"Hai rovinato tutto!" mi urlò lei sporgendosi in avanti per vedermi dato che Harry era in mezzo

"ORA MI HAI SCASSATO LA MINCHIA" batto le mani sul tavolo tirandomi su di peso con le braccia per la seconda volta.

Niall mi prese la mano facendomi risedere e attirandomi verso di lui, seduto  a capotavola. Scivolai su quella "panchina" rossa,  mi mise una mano introno alle spalle e mi abbracciò per sussurrarmi qualcosa all'orecchio

"Harry la mollerà stassera, non andartene senò ti perderai la scena" feci un ghigno divertito e mi staccai da lui, ci guardammo negli occhi scambiandoci un gesto d'intesa. Mi ricomposi e tornai al mio posto.

"Allora Mary" iniziai "cosa sai di Harry?" 

"Oh be so tutto di lui" squittì lei guardandomi vittoriosa

"Se sai tutto saprai qual'è il suo secondo nome giusto?" la vidi sbiancare

"Si, ma al momento mi sfugge" 

"Oh ti sfugge, mannaggia" Harry mi mise una mano sulla coscia per dirmi di smetterla anche se lo vidi ridere sotto i baffi

"Sei veramente carina sai?" intervenne Niall

"NIALL!" urlai

"AMY" urlò lui

"LOUIS" Louis si alò di scatto urlando il suo nome

Ci girammo tutti verso di lui " che c'è?" chiese innocentemente.

"E dimmi Mary, quanto ti paga?"

"COSA?" urlò lei

"COSA?" la seguirono gli altri due in coro

"AMY" urlò Harry

"che c'è? curiosità.." 

-

Passeggiavamo tranquillamente cullati dal vento di quella notte scura, nella piazza c'erano famiglie e bambini che correvano assaporandosi le ultime sere libere d'estate.

"Mary" sentii la calda voce di Harry, mi voltai e lo vidi prendere le sue mani

ahahha ora rido io zoccola

"Senti, è stato bellissimo ma…il mio cuore appartiene a un'altra" mi misi a ridere, Mary si girò e Harry mi lanciò un'occhiataccia, sentii la grandi braccia di Louis stringermi a sè e urlarmi quasi dolcemente 

"Non piangere Amy, succede nella vita.. evidentemente non erano fatti l'uno per l'altro"  mi bloccai di colpo guardandolo schifata.

"Louis" 

"si"

"che mischia stai facendo?" mi allontano sistemandomi i capelli e facendo una smorfia nella direzione dei due piccioncini, lei stava per piangere così ho deciso di intervenire

"Mary ascolta…"

"STA ZITTA! E' TUTTA COLPA TUA! SEI UNA ZOCCOLA! TROIA! SEI TE QUELLA CHE AMA HARRY NE SONO SICURA! …MUORI" rimasi impietrita, la guardai zampettare via con gli occhi sgranati… 

"Wow" sussurò Styles passandosi una mano tra i ricci,

no, non l'ho visto farlo perché stavo ancora guardando la tipa, ma lo conosco talmente bene che ci scommetterei 1000 euro che ha fatto quel gesto.

Alla faccia vostra. AHAHHAHA, No.

"Amy è andata in trance " vidi la mano di Niall andare su e giù davanti ai miei occhi, scossi la testa schiarendomi la voce.

Sentii il braccio di Harry circondarmi i fianchi e si mise a camminare dietro agli altri due trascinandomi…

"Gelato?" mi voltai ancora mezza paralizzata per lo shock

"…."

"lo prendo come un si" sorrisi e appoggiai la testa sulla sua spalla

potrei giurare di aver sentito una strana vocina acuta urlare da lontano …"COMUNQUE NON MI PAGAVA!" Bha.

 

WEILAAA

Shaaaao
Allora, prima di tutto grazie mille per le 30 visualizzazioni della One Shot <3 
Secondo: Questa è la mia prima FF quindi siate buone (: Aahahaha preferisco scrivere One Shot di solito.
Spero vi sia piaciuto il "Primo capitolo" se vogliamo già considerarlo un capitolo.
Non ho intenzione di farla troppo seria quindi saranno alternati momenti dolci a quelli un po' scemi AHAHA. 
Qui ieri ha nevicato *-* Awww è tutto bianco, finalmente.
Da voi nevica??? 
Bhe comunque se vi piace spero continuerete a seguirla e magari a recensire <3 Grazie a chi ha speso qualche minuto del suo tempo per leggerla.. SHAAAAAO.

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Capitolo 2
*** Papà? Che stai facendo? ***


IMMAGINATEVI UN PO' LA CASA DI AMY, COME QUELA DI HANNA MONTANA, E ANCHE SUO FRATELLO JACKSON E SUO PAPà ROBBY. (:


IO HO AVUTO QUESTA IDEA QUANDO STAVO SCRIVENDO, COMUNQUE AMY NON è COME MILEY DI ASPETTO FISICO, OK EVAPORO VI LASCIO ALLA LETTURA SCHAO.

 

Gocce veloci di pioggia picchiettavano sulla finestra, rabbrividii stringendomi nelle spalle, sprofondai nel maglione di Harry cercando di riscaldarmi seduta su un lato del suo letto guardando fuori.

I denti iniziarono a battermi, sentii il cigolio di una porta lontana, sicuramente sua madre  che tornava dal lavoro, incrociai le gambe per farmi passare la pelle d'oca, l'orologio appeso sulla parete segnava l'una di notte.

Sentii il materasso sprofondare leggermente dietro di me, e capii che Harry si era svegliato, infatti quasi subito sentii due grandi braccia circondarmi il collo da diete e il suo respiro caldo che si scontrava sul mio collo gelido.

"Non riesci a dormire?" portai la testa un po' indietro appoggiandola alla sua spalla e muovendola leggermente in segno di no.

Mi trascinò con lui di nuovo sotto le coperte cingendomi la vita con un braccio, fissavo il soffitto mentre lui fissava me, sentivo i suoi riccioli solleticarmi la guancia e portai una mano sui suoi capelli per spostarli un po'.

"A cosa pensi?" mi chiese muovendo la mano dolcemente sulla mia anca per riscaldarmi 

" A come cazzo fai a non avere freddo a dorso nudo!!!" 

"Amy, hai la febbre..è normale che tu abbia freddo, ti ricordo che siamo in piena estate"

"Non hai paura di essere contagiato?" mossi le mani come se fossi un orribile mostro cantilenando un po' l'ultima frase.

Alzò il  viso puntando i suoi grandi occhi verdi nei miei piuttosto lucidi.

Posò le sue labbra morbide sulla mia guancia lasciandole incollate a me per un po'.

"No, dai dormi adesso" sprofondai un po' di più sotto le cinque coperte che crearono una montagna mentre lui ci dormiva sopra accanto a me.

La notte sembrava non passare più, dopo qualche minuto capii che lui si era addormentato così inizia a pensare…

Pensai a lui..non lo rivedevo da troppo tempo, mi mancava.

Chissà che fine ha fatto, non ho più avuto sue notizie, non mi ha più contattata… quel minchione ha perso il cellulare.

Dì li a pochi giorni finalmente l'avrei rivisto, la cosa mi faceva agitare leggermente.

"Cazzo ma dormi" sentii borbottare da Harry

"Ma che mischia te ne frega?" risposi di rimando, mi morse una guancia dolcemente 

"Spostati maniaco" lo allontanai con la mano, forse troppo forte..emm. Cadde dal letto.

"Miss delicatezza è tornata tra noi" farfugliò massaggiandosi il sedere quando si rialzò. Ghignai voltandomi di spalle addormentandomi, finalmente.

 

-

 

"Papà sono tornataaaaaaaaaaaa" allungai la A, di molto, troppo forse.

"Amy sono in bagno mi porteresti un giornale" feci una smorfia disgustata 

"No!" urlai schifata. Jackson proprio in quel momento scese dalle scale, e mi accorsi che aveva la faccia leggermente verde.

"Che hai?" non feci in tempo a spostarmi che mi ricoprì la maglietta di vomito

"MA CHE SCHIFO!" gli saltai addosso furente mentre lui in fin di vita si lasciava maltrattare, mi fermai…mi faceva troppa pena.

"Che c'è? Soddisfatta di aver alzato le mani contro una donna?"

"Jackson, tu non sei una donna..fino a prova contraria"

"Si ma gli uomini malati valgono quanto le donne"

"Cosa stai insinuando?" chiusi gli occhi fino a farli diventare due fessure..

"Niente, devo vomitare" mi tolsi subito da sopra di lui lasciandolo rialzare e correre nel bagno di sotto.

Risalii le scale  con solo il reggiseno e i pantaloni addosso, la maglietta la tenevo nella mano che allontanai il più possibile da me tenendo il braccio teso.

"Amy, che stai facendo?" mi voltai incrociando lo sguardo confuso di mio padre

"Jackson" mi limitai a dire lanciandogli la maglietta, la prese sgranando gli occhi e rilanciandola a me accompagnato da un "blea" di disgusto, io alla sorpresa la rilanciai a lui, lui ancora a me, io a lui, lui a me ..io a…

"CHI MINCHIA è QUELLO?" chiesi indicando un serpente che uscii proprio in quel momento dalla stanza di mio padre

"Oh quella è Susy"

"Susy? SUSY? HAI DATO UN NOME A UN SERPENTE? E PER DI PIù SUSY? COME LA MIA CRICETINA?"

"La tua cricetina non c'è più, così ho pensato che.."

"NO"

"il nome susy sarebbe stato carino " continuò lui, lo fulminai con o sguardo per poi voltarmi e sbattere dietro di me la porta della mia camera

" Voleva conoscerti…" sentii urlare da lui fuori

"SISI PIACERE MIO, VADO A FARMI UNA DOCCIA" chiusi gli occhi prendendo un respiro profondo, per poi prendere l'intimo pulito e qualcosa da mettermi possibilmente senza il vomito di mio fratello incorporato, andai in bagno e mi buttai sotto l'acqua gelida che mi picchiettava sulla pelle ricordandomi la pioggia di due giorni fa, della notte terribile passata con Harry.. e come una reazione a catena mi tornò in mente lui,  mancano solo due giorni…

 

-

 

"Eii bel biondino" saltai sulle spalle a Niall che prontamente mi afferrò le gambe per reggermi 

"Eila" gli lasciai un bacio sulla guancia per poi stringermi a lui "dove stai andando?" 

"Sto andando da Emma" 

"Oh minchia scusami" scesi andandogli in parte

"Non preoccuparti, è lunga la strada almeno mi fai compagnia" sollevò le spalle.

Emma è una delle mie due migliori amiche, lei è quella seria. Mentre io e Alice siamo quelle sceme.

MINCHIA MI SFOTTO DA SOLA. AAHHAHAHA CHE SCHIFO. vabbè.

"Emmaaaa" urlai correndole incontro abbraccinadola

" Da quant'è che non ci vediamooo mi sei mancata" la stringo talmente forte che fa fatica a rispondermi 

"Da due giorni credo.."

"Oh giusto" la lasciò notando quanto era diventata rossa, credo di averla quasi uccida.. oh caspita.

"Ciao" i due si salutarono normalmente

"Quanto siete noiosi" borbottai ricevendomi due occhiate di rimprovero. li guardai innocentemente.

I lunghi capelli biondi le ricadevano sulle spalle, e gli occhi azzurri risaltavano grazie alla matita e al mascara.

E' la tipica ragazza silenziosa, timida, bella, dolce e delicata in ogni suo movimento.. un po' il contrario di me e Alice, noi siamo chiassose, estroverse, neanche un po' dolci, e impacciate. AAHHAAH #sfottiamociallagrande. No ok, emm,si.

"Allora, che pensavate di fare oggi?" me ne vengo fuori io accorgendomi dopo qualche secondo di essere di troppo..

"Oh..emm capisco, io..ecco..vado di qua" sorrisi girando i tacchi, sentii i due ridacchiare e Emma gridarmi "Scusa" feci di no con la testa sorridendo.

Mi misi le cuffie, presi l'iPohne dalla tasca dei pantaloncini quando per sbaglio andai addosso a qualcuno.

Alzai lo sguardo incrociando quello di un ragazzo piuttosto alto..e piuttosto scopabil..ecm ecm, carino, si carino.

"Scusami" mi tolsi una cuffia 

"Non proccuparti, piacere Zayn" sorrisi

"Bel nome" ci stavamo stringendo la mano ed io mi incantaii a guardarlo 

"Emm..te come ti chiami?" scossi la testa per riprendermi

"AMY!" urlai, sgranò gli occhi spaventato

"Scusa" dissi di nuovo, dopo qualche secondo scoppiammo a ridere, io per l'imbarazzo, lui per la mia intelligenza superiore di qualche livello del normale. certo.

"Quanti anni hai?" ci mettemmo a camminare fianco a fianco

" diciassette, tra pochi mesi diciotto tu?"

"Io diciotto da Gennaio" Da Gennaio? Chissene frega. cosa vuole farmi capire con questa affermazione, che hai quasi un anno in più di me? bene sentiti realizzato quanto vuoi! Non mi piaci mica, madda guardati che ragazza ti vorrebbe? AHAHAHAHHA nessuna, scommetto che sei uno sfigato.. non assomigli mica a ..

"tutto bene?" mi chiese passandomi una mano davanti agli occhi

" a Tom " che? Avevo veramente pensato ad alta voce?

"Oh minchia" sussurrai dopo essermi accorta che lo fissavo..come non detto.

"Tom?"

"Tom emm, è il nome della.. della mia maglietta" inventai indicandola

"La tua maglietta ha un nome?" mi portai la mano alla fronte, non so proprio recitare. Cristo, mi stai facendo impazzire sottospecie di ragazzo!

"Si, te la volevo presentare" tentai un sorriso, che evidentemente uscii male. restammo in silenzio per qualche minuto imbarazzati entrambi..

"Io giuro di qua" disse indicando una strada a destra

"Ok, ci si vede" lo salutai, sorrise di rimando mentre lo guardavo sparire tra la gente ammassata sui marciapiedi. 

Cristo, che figura di merda.

Raggiunsi casa mia in pochi minuti, aprì poco dolcemente la porta facendola sbattere nel richiuderla, notai mio padre in cucina che stava facendo un frullato di ..

"papà?"

"Si tesoro?"

"Cosa ci hai messo in quel frullato?"

"Oh em, uova, spinaci, pistacchi, e un po' di farina per rendere il tutto un po' più bianco" sbatto le palpebre accigliata… dimmi che non è vero.

Lanciai la borsa correndo sul divano dopo aver afferrato con un gesto molto atletico il telefono di casa, composi un numero a caso e aspettai che qualcuno mi rispondesse.

"Pronto?" sentii una voce di un signore anziano

"Salve, il mio nome è Amy volevo solo avvisarla che la mia vita è una merda"

"Scusa, la conosco?"

"Sa, oggi quando sono tornata a casa mio fratello mi ha vomitato addosso, dopo averlo pestata a sangue sono salita di sopra ho trovato un serpente in camera di mio papà, e indovini un po'..sa come la chiamato?"

"No, non ne ho idea"

"L'ha chiamato Susy, o meglio l'ha chiamata. Ma la cosa sconvolgente è che Susy era il nome della mia criceti ormai defunta da ben sette anni, capisce?"

"Che cosa tragica.."

"Già. Ma la giornata non è mica finita qui è! Sono uscita per andare a casa di Emma, una mia amica e ho incontrato per strada Niall, un altro mio amico nonché suo ragazzo.

Siamo andati insieme fino a casa sua e dopo averla salutata mi hanno fatto capire di essere di troppo, cos' stavo tornando a casa ma mi scontro con un ragazzo a dir poco woow ci mettiamo a parlare quando improvvisamente inizio a fantasticare su di lui non tolgliendogli lo sguardo di dosso e penso che non assomigli a Tom, Tom Cruise ma pronuncio il nome ad alta voce senza rendermene conto e lui mi chiede spiegazioni e io, essendo una pessima attrice, mi sono inventata che la mia maglietta si chiama Tom e che volevo presentagliela.. ma si rende conto?"

"…"

"E adesso sono appena rientrata a casa e ho scoperto mio padre che sta facendo uno schifo di frullato di uva, spinaci, pistacchi e un po' di farina per rendere tutto più bianco"

"Amy, porto il frullato  a tuo fratello"  urla mio padre 

"FAGLIELO BERE TUTTOOO!" 

"Come?" mi chiese il signore

"No niente. Ma si rende conto che tutto questo è accaduto in pochissime ore? NON è ANCORA MEZZOGIORNO!"

"Pensi che io stavo dormeno e lei i ha svegliato"

"COSì NON MI AIUTA!"

"Mia moglie  è morta da ormai ben quindici anni, era bellissima, bassa, un po' cicciottela, guanciotte rosse, pelle rugosa al punto giusto, seno cadente, pancia molliccia, era morbida da strutturare.." sgranai gli occhi

"mi manca tanto sa?" il suono del campanello mi salvò dal rispondegli, mi sentivo un po' come quando a scuola la professoressa grida il tuo nome come per farsi sentirà da tutt il paese che sei interrogata, tu ti alzi e molto lentamente ti avvicini alla cattedra e quando stai per aprire bocca per sparare la prima mischiata che ti passa in testa, la campanella suona e tu ti inginocchi puntando i pugni al cielo lanciando un ululo di felicità.

"Scusa è suonato il campanello aspetti un attimo" mi alzai elasticamente dal divano dirigendomi verso la porta, l'aprì trovandomi davanti lui.

"Che,ì..che ci fai tu qui?" era in anticipo di un giorno..mischia.

Portai il telefono all'orecchio e girandomi dall'altra parte sussurrai velocemente " mi scusi, devo proprio andare, miraccomano, cerchi di sopravvivere ancora all'ungo, arrivederci" chiusi la telefonata voltandomi e sistemandomi furiosamente i capelli.. forse troppo furiosamente perché sentii che stavano diventando elettrici.. E CHE CACCHIO TUTTO A ME?

 

 

WEILAAAA


BUONGIORNOOOOOOOO (: O MEGLIO, BUON POMERIGGIO :D
ALLORA, INIZIO COL DIRE CHE QUESTO CAPITOLO NON MI PIACE NEANCHE UN PO'.
LO AMMETTO, FA LETTERALMENTE SCHIFO. 
PROMETTO CHE I PROSSIMI SARANNO UN PO' PIù CARINI :3 
 comunque adesso sparisco anche perchè sono estremamente in imbarazzo dato che ho postato questo schifo. Schaao

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