In compagnia del nemico

di Melitot Proud Eye
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fuori ***
Capitolo 2: *** In compagnia del nemico ***
Capitolo 3: *** Partecipe ***



Capitolo 1
*** Fuori ***


Nota dell’autrice: STOP! FERMI TUTTI! IMMEDIATO DIETRO-FRONT SE NON SIETE SPOILERATI DELL’ULTIMO CAPITOLO USCITO (30)!
Il capitolo in questione è una vera bomba, chi lo conosce sa cosa intendo XD è riuscito persino a sviarmi dalla mia suprema passione, la coppia ZeroYuuki! Anche se solo momentaneamente, badate… e non del tutto, vista l’atmosfera di questa prima flashfic.
I prodotti della mia mente sconvolta sono due, riferiti allo stesso momento, ma da due punti di vista diversi: il primo è di Yuuki, il secondo volutamente ambiguo, riferibile sia a Zero sia a Kaname. I protagonisti, l’avrete capito… *rullo di tamburi* sono Zeropon e Kacchan!
Abbastanza in quel senso.
*svenimento generale*
Signù… non credevo che avrei mai bollato una mia fic con l’avvertimento “shonen-ai” ^^;; e preciso che non è stato affatto semplice scegliere genere, rating e riassunto XD

Buona – ehm – lettura. Consolatevi pensando che difficilmente si ripeterà. E guai a Tohru se non commenta… la doppietta l’ha voluta lei; to’, te la dedico, ma attenta ai lettori inferociti! XD

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Fuori
by Melitot Proud Eye






Erano là fuori, da qualche parte. Tutti e due.
Ne era sicura.
Ma dove?
Si tirò su, aggrappandosi al bordo della finestra; appena il tempo di lasciare un debole alone di fiato sul vetro: poco dopo scivolava a terra.
Dov’era Zero? Dov’era Kaname?
Dov’era la ragione del mondo?
Una volta ― sì, per una volta sola avrebbe capito. Aveva capito.
Aveva persino ringraziato.
Lui era salvo, e non importava che il segreto le fosse giunto da bocche che non erano le loro. Ma… un’altra volta? E un’altra? E un’altra ancora?
E continuavano a tacerglielo.
Credevano che non avesse capito?
Appartati in quel modo.
Forse non sarebbe andata bene neanche come palo?
Soli e senza testimoni.
O come semplice confidente?
Non poteva succedere una cosa del genere. Era inspiegabile e irrazionale ― e odioso.
Odioso…?
Che Zero stesse bene…?
Che guarisse e vivesse, a scorno di Shizuka Hio?
Appoggiò la guancia al muro, ruvido e fresco, stanca. No, quella odiosa era lei, in prima persona. Avrebbe dovuto esser contenta e sorridere.
Sorridere―
―perché Zero non ha più bisogno di me?
O perché Kaname non le aveva ancora chiesto una risposta?
«Ti amo più di ogni altra cosa al mondo.»
Tirò su le ginocchia, nascondendo il viso.
Contenta di dover aspettare ― per quanto? ― che le persone che più adorava si degnassero di riammetterla nel cerchio di cui era sempre stata il cuore?
Perché era tanto che aspettava.
Tanto.

 


Finis





Nota: muhahahaha! Non ho saputo resistere, dovevo angstizzare Yuuki! Quella ragazza ha troppe fortune dalla sua… ma con me la cuccagna è finita, bella.
Okay, adesso potete flagellarmi XD

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Capitolo 2
*** In compagnia del nemico ***


Nota dell’autrice: ecco la seconda parte. Vi ricordo che il pov è volutamente ambiguo; in questo modo, ho voluto rendere più che altro la coincidenza di sentire e di pensieri dei protagonisti (mamma XD quasi mi faccio paura da sola a scrivere una fic del genere).

Comunque, o voi sensibili allo yaoi, non temete. Nulla di esplicito. Tutto (il più possibile) in character. Opportunità di leggere forzando solo appena la vicenda del manga (che da solo fa molto, lasciatemelo dire *sbav*).

Mirtle non è cambiata <3 tornerà presto a scrivere ZeKi.

Sempre che la Matsuri non ci dia altri capitolo di questo calibro… anche la mia buona volontà ha un limite.

XD

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In compagnia del nemico

by Melitot Proud Eye

 

 

 

 

Spiegare com’era iniziato sarebbe stato un problema.

O meglio… com’era iniziato lo sapevano entrambi ― Yuuki, il suo passato e tutto il resto. La solita baruffa omicida al dormitorio Luna, perché la pazienza non era mai abbastanza quando si trovavano a meno di tre metri di distanza.

S’erano proprio saltati al collo, stavolta.

Ironia involontaria.

Ma la vicenda era chiara e razionale da parecchi punti di vista, quindi niente da dire. Come si fosse instaurata la situazione corrente, invece… dopo quel che avrebbe dovuto essere un episodio unico ― merda, quello era il vero casino.

Forse a uno di loro il primo “incontro” non era bastato.

No, patetica scusa: era sopravvissuto per anni ricorrendo ad altri espedienti, e le vecchie abitudini non si scordano mai. Così come i vecchi rancori.

Soprattutto in certe circostanze.

Basta compromessi quindi!

Che bisogno c’era di continuare, sul serio? Se anche il primo morso non fosse stato sufficiente, ne erano seguiti un secondo, un terzo, un quarto… forse anche di più. Più che abbastanza.

Il troppo stroppia, specialmente in compagnia del tuo nemico. Non parliamo poi del fatto che ci si sente sfruttati. Perversi. Ridicoli. Confusi.

A seconda della barricata da cui si guarda.

Basta, davvero.

«Ancora qui, eh?»

Quante volte se l’erano rivolta, quella domanda?

Ma, dannazione ― non poteva farne a meno. Per quanto si odiasse.

Cercavano entrambi la violenza, il sangue, e quel morso.

 

 

 

 

Finis

 

 

 

 

Nota: “quel” morso, eh? *wink wink* Voi sapete a cosa mi riferisco……

*fugge* XD

 

Mai più VK a chi non commenta!

 

 

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Capitolo 3
*** Partecipe ***


partecipe Nota dell’autrice: sì, avevo detto che ci sarebbero state solo due parti. E anche che avrei chiuso con lo Zename, ma quest’ultima affermazione non me la sto esattamente rimangiando… visto che nella flashfic che state per leggere c’è anche Yuuki di mezzo XD
Proprio di mezzo, eh.
*ennesimo shock dei lettori*
Tranquilli, ho cercato di non esagerare (chissà come mai dico sempre così, ma poi le idee scendono sempre più verso il fondo). E poi prendetevela con Bibì, stavolta la colpa ricade su di lei! Prima “Zename, orrore!” e poi, candida: “ma perché non fare ZeYuKa?” Ma gliela dedico, visto che mi ha ispirata XD
*corre al bunker*


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Partecipe

 by Melitot Proud Eye





Stava davvero succedendo?
Credeva d’aver saltato qualche passaggio, da quando aveva afferrato la manica di Zero, su al corridoio del terzo piano. Stava rifiutando di mollarlo ― rifiutando recisamente… e poi…
E poi…
«Lei che ci fa qui?»
«Voleva sapere. Su, spiega.»
«…Spiegare cosa?»
Sentiva ancora la perplessità nella voce di Kaname, e l’irritazione. Erano piuttosto forti.
Piuttosto forti.
Per questo non riusciva a capire… come fossero―
―finiti in quella situazione.
Era imbarazzante.
Era folle!
Chiuse forte gli occhi, mordendosi una mano. Non doveva guardare. Non doveva, non doveva, non doveva. Solo che quella che aveva morso non era la sua mano, bensì una spalla (il sapore un po’ dolciastro della stoffa), contro la quale veniva premuta a forza dal petto di Kaname. E questo non aiutava affatto.
E poi, oh Dio…
Stavano condividendo uno di quei morsi.
Loro due.
Abbarbicati contro il tronco della vecchia quercia.
E con lei in mezzo, a forza.
(Il lieve, ritmico scorrere del sangue nella gola di Zero, dove posava la fronte).
Non doveva guardare assolutamente.
(L’immenso calore del suo guscio vivente.)
…Non era questo che intendeva, quando aveva detto di voler essere partecipe dei loro segreti!
(Il suono del morso.)
Una bocca si posò sul suo collo, baciandola.
Avvampò, incredula.
Allo stesso tempo avvertì un generale movimento e rischiò di perdere l’equilibrio. Si erano separati, ma un braccio le cinse la vita, un altro la sorresse, e subito dopo era di nuovo stretta fra loro, protetta dai due uomini che più amava al mondo.
E che la stavano ricoprendo di baci.
Un milione di baci. Come se non potessero resistere oltre. Come se il sangue li avesse ubriacati, spogliandoli delle loro resistenze e reticenze e liberando… tutti i loro desideri.
Voltò istintivamente la testa, a disagio. Così facendo, s’accorse che Zero la guardava.
Il suo volto era vicinissimo, la sua bocca ancora scarlatta. Sembrava esitare.
I suoi movimenti si accordarono con naturalezza ai loro.
Poi le chiese se era delusa.
Yuuki non riuscì a rispondere. Difficile pensare. Difficile respirare.
Impossibile, con la sua mano sotto la gonna, con le mani di Kaname fra gli stracci spiegazzati della divisa.
Boccheggiò qualcosa, poi si lasciò baciare.
Sopra di loro, il cielo stellato.
Mani innamorate sul suo corpo; labbra che lasciavano carezze; un petto forte contro il proprio, e un altro contro la schiena… sentire tutto questo ― sentire il battito incessante e crescente dei loro cuori tutt’intorno, quasi all’unisono ― era come trovarsi all’interno di un gigantesco polmone.
Non poteva dire di no.
Forse avrebbe voluto?
Quando infine la morsero, ciascuno dalla propria parte, s’aggrappò forte a entrambi.
E gridò.

E gridando si svegliò.
Subito balzò a sedere sul letto e si tappò la bocca, pregando che il preside non avesse sentito.
«…»
Per fortuna.
Per fortuna, per fortuna, per fortuna non era al dormitorio. Per fortuna era rimasta nella stanza degli ospiti.
Perché quello… quello di prima non era certo un grido di terrore.
E lei non era certo madida di sudore freddo.
Si posò le mani fresche sul viso, cercando di raccapezzarsi.
Poi emise un mugolio di devastante vergogna e si seppellì sotto le coperte, sconvolta.




Finis






Nota: beh, ragazzi, ormai siamo davvero giunti al limite. Abbiamo già tutti il nostro posticino in prima fila in― quale girone adesso, Koori? Mi sa che ce li faranno visitare un po’ tutti, per sicurezza! XD
Ma con questo finis per davvero, chiaro? Oltre questo non vado (dici poco!) e guai a chi osa propormi di aggiungere qualcun altro… capito, Bibì?!

Comunque, ci speravate, eh, che la mattina dopo si risvegliassero tutti insieme felici e contenti? E invece no! Muhahaha. Sarei andata orribilmente ooc, e io detesto l’ooc.
*ah, meno male che lo detesta*
Comunque, come avete visto, la piccola Yukkie ha superato la fase dei sogni coi Puffi e i cerbiatti 8) e come suo solito ha fatto le cose in grande! Notare lo ZeKi che emerge 
-> è Zero a baciarla (sulla bocca… il resto è un altro discorso!)
A proposito, volevo fare altre due piccole considerazioni. Mentre scrivevo il finale, non ho potuto fare a meno di scoppiare a ridere… perché mi sono immaginata Yuuki mentre, convinta di mordere la spalla di Zero, azzannava la federa del cuscino, sbavando XD E poi, Zero e Kacchan “ubriacati dal sangue”… come due gigantesche zanzare XDD sapete, quelle grasse e grosse che spiaccichi con la Ciabattata Divina perché se ne stanno belle ferme, intontite sul muro.
Okay, e ora che vi ho completamente distrutto l’atmosfera, posso anche andare! XD
Baci. E commentate eh.

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