In compagnia del nemico di Melitot Proud Eye (/viewuser.php?uid=1469)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fuori ***
Capitolo 2: *** In compagnia del nemico ***
Capitolo 3: *** Partecipe ***
Capitolo 1 *** Fuori ***
Nota
dell’autrice: STOP! FERMI TUTTI! IMMEDIATO
DIETRO-FRONT SE NON SIETE SPOILERATI DELL’ULTIMO CAPITOLO
USCITO (30)!
Il capitolo in
questione è una vera bomba, chi lo conosce sa cosa intendo
XD è riuscito persino a sviarmi dalla mia suprema passione,
la coppia ZeroYuuki! Anche se solo momentaneamente, badate…
e non del tutto, vista l’atmosfera di questa prima flashfic.
I prodotti della mia
mente sconvolta sono due, riferiti allo stesso momento, ma da due punti
di vista diversi: il primo è di Yuuki, il secondo
volutamente ambiguo, riferibile sia a Zero sia a Kaname. I
protagonisti, l’avrete capito… *rullo di tamburi*
sono Zeropon e Kacchan!
Abbastanza in quel
senso.
*svenimento generale*
Signù…
non credevo che avrei mai bollato una mia fic con
l’avvertimento “shonen-ai” ^^;; e preciso che non è stato affatto semplice scegliere genere, rating e riassunto XD
Buona – ehm
– lettura. Consolatevi pensando che difficilmente si
ripeterà. E guai a Tohru se non commenta… la
doppietta l’ha voluta lei; to’, te la dedico, ma
attenta ai lettori inferociti! XD
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Fuori
by Melitot Proud Eye
Erano là
fuori, da qualche parte. Tutti e due.
Ne era sicura.
Ma dove?
Si tirò su,
aggrappandosi al bordo della finestra; appena il tempo di lasciare un
debole alone di fiato sul vetro: poco dopo scivolava a terra.
Dov’era
Zero? Dov’era Kaname?
Dov’era la
ragione del mondo?
Una volta ―
sì, per una volta sola avrebbe capito. Aveva capito.
Aveva persino
ringraziato.
Lui era salvo, e non
importava che il segreto le fosse giunto da bocche che non erano le
loro. Ma… un’altra volta? E un’altra? E
un’altra ancora?
E continuavano a
tacerglielo.
Credevano che non
avesse capito?
Appartati in quel modo.
Forse non sarebbe
andata bene neanche come palo?
Soli e senza testimoni.
O come semplice
confidente?
Non poteva succedere
una cosa del genere. Era inspiegabile e irrazionale ― e odioso.
Odioso…?
Che Zero stesse
bene…?
Che guarisse e
vivesse, a scorno di Shizuka Hio?
Appoggiò la
guancia al muro, ruvido e fresco, stanca. No, quella odiosa era lei, in
prima persona. Avrebbe dovuto esser contenta e sorridere.
Sorridere―
―perché
Zero non ha più bisogno di me?
O perché
Kaname non le aveva ancora chiesto una risposta?
«Ti amo
più di ogni altra cosa al mondo.»
Tirò su le
ginocchia, nascondendo il viso.
Contenta di dover
aspettare ― per quanto? ― che le persone che più adorava si
degnassero di riammetterla nel cerchio di cui era sempre stata il cuore?
Perché era
tanto che aspettava.
Tanto.
― Finis ―
Nota:
muhahahaha! Non ho saputo resistere, dovevo angstizzare Yuuki! Quella
ragazza ha troppe fortune dalla sua… ma con me la cuccagna
è finita, bella.
Okay, adesso potete
flagellarmi XD
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Capitolo 2 *** In compagnia del nemico ***
Nota dell’autrice: ecco la
seconda parte. Vi ricordo che il pov è volutamente ambiguo; in questo modo, ho
voluto rendere più che altro la coincidenza di sentire e di pensieri dei protagonisti
(mamma XD quasi mi faccio paura da sola a scrivere una fic del genere).
Comunque,
o voi sensibili allo yaoi, non temete. Nulla di esplicito. Tutto (il più
possibile) in character. Opportunità di leggere forzando solo appena
la vicenda del manga (che da solo fa molto, lasciatemelo dire *sbav*).
Mirtle
non è cambiata <3 tornerà presto a scrivere ZeKi.
Sempre
che la Matsuri non ci dia altri capitolo di questo calibro… anche la mia buona
volontà ha un limite.
XD
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In compagnia del nemico
by Melitot Proud Eye
Spiegare
com’era iniziato sarebbe stato un problema.
O
meglio… com’era iniziato lo sapevano entrambi ― Yuuki, il suo passato e
tutto il resto. La solita baruffa omicida al dormitorio Luna, perché la
pazienza non era mai abbastanza quando si trovavano a meno di tre metri di
distanza.
S’erano
proprio saltati al collo, stavolta.
Ironia
involontaria.
Ma la
vicenda era chiara e razionale da parecchi punti di vista, quindi niente da
dire. Come si fosse instaurata la situazione corrente, invece… dopo quel che
avrebbe dovuto essere un episodio unico ― merda, quello era il
vero casino.
Forse a
uno di loro il primo “incontro” non era bastato.
No,
patetica scusa: era sopravvissuto per anni ricorrendo ad altri espedienti, e le
vecchie abitudini non si scordano mai. Così come i vecchi rancori.
Soprattutto in certe circostanze.
Basta
compromessi quindi!
Che
bisogno c’era di continuare, sul serio? Se anche il primo morso non fosse stato
sufficiente, ne erano seguiti un secondo, un terzo, un quarto… forse anche di
più. Più che abbastanza.
Il
troppo stroppia, specialmente in compagnia del tuo nemico. Non parliamo poi del
fatto che ci si sente sfruttati. Perversi. Ridicoli. Confusi.
A
seconda della barricata da cui si guarda.
Basta,
davvero.
«Ancora
qui, eh?»
Quante
volte se l’erano rivolta, quella domanda?
Ma, dannazione
― non poteva farne a meno. Per quanto si odiasse.
Cercavano
entrambi la violenza, il sangue, e quel morso.
― Finis ―
Nota: “quel” morso, eh? *wink wink* Voi sapete a cosa mi
riferisco……
*fugge*
XD
Mai più
VK a chi non commenta!
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Capitolo 3 *** Partecipe ***
partecipe
Nota
dell’autrice: sì, avevo detto che ci
sarebbero state solo due parti. E anche che avrei chiuso con lo Zename,
ma quest’ultima affermazione non me la sto esattamente
rimangiando… visto che nella flashfic che state per leggere
c’è anche Yuuki di mezzo XD
Proprio di mezzo, eh.
*ennesimo shock dei
lettori*
Tranquilli, ho cercato
di non esagerare (chissà come mai dico sempre
così, ma poi le idee scendono sempre più verso il
fondo). E poi prendetevela con Bibì, stavolta la colpa
ricade su di lei! Prima “Zename, orrore!” e poi,
candida: “ma perché non fare ZeYuKa?” Ma
gliela dedico, visto che mi ha ispirata XD
*corre al bunker*
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Partecipe
by Melitot Proud Eye
Stava
davvero succedendo?
Credeva
d’aver saltato qualche passaggio, da quando aveva afferrato
la manica di Zero, su al corridoio del terzo piano. Stava rifiutando di
mollarlo ― rifiutando recisamente… e poi…
E poi…
«Lei
che ci fa qui?»
«Voleva
sapere. Su, spiega.»
«…Spiegare
cosa?»
Sentiva ancora la
perplessità nella voce di Kaname, e l’irritazione.
Erano piuttosto forti.
Piuttosto forti.
Per questo non
riusciva a capire… come fossero―
―finiti in quella
situazione.
Era imbarazzante.
Era folle!
Chiuse forte gli
occhi, mordendosi una mano. Non doveva guardare. Non doveva, non
doveva, non doveva. Solo che quella che aveva morso non era la sua
mano, bensì una spalla (il sapore un po’
dolciastro della stoffa), contro la quale veniva premuta a forza dal
petto di Kaname. E questo non aiutava affatto.
E poi, oh
Dio…
Stavano condividendo
uno di quei morsi.
Loro due.
Abbarbicati contro il
tronco della vecchia quercia.
E con lei in mezzo, a
forza.
(Il lieve, ritmico
scorrere del sangue nella gola di Zero, dove posava la fronte).
Non doveva guardare
assolutamente.
(L’immenso
calore del suo guscio vivente.)
…Non era
questo che intendeva, quando aveva detto di voler essere partecipe dei
loro segreti!
(Il suono del morso.)
Una bocca si
posò sul suo collo, baciandola.
Avvampò,
incredula.
Allo stesso tempo
avvertì un generale movimento e rischiò di
perdere l’equilibrio. Si erano separati, ma un braccio le
cinse la vita, un altro la sorresse, e subito dopo era di nuovo stretta
fra loro, protetta dai due uomini che più amava al mondo.
E che la stavano
ricoprendo di baci.
Un milione di baci.
Come se non potessero resistere oltre. Come se il sangue li avesse
ubriacati, spogliandoli delle loro resistenze e reticenze e
liberando… tutti i loro desideri.
Voltò
istintivamente la testa, a disagio. Così facendo,
s’accorse che Zero la guardava.
Il suo volto era
vicinissimo, la sua bocca ancora scarlatta. Sembrava esitare.
I suoi movimenti si
accordarono con naturalezza ai loro.
Poi le chiese se era
delusa.
Yuuki non
riuscì a rispondere. Difficile pensare. Difficile respirare.
Impossibile, con la
sua mano sotto la gonna, con le mani di Kaname fra gli stracci
spiegazzati della divisa.
Boccheggiò
qualcosa, poi si lasciò baciare.
Sopra di loro, il
cielo stellato.
Mani innamorate sul
suo corpo; labbra che lasciavano carezze; un petto forte contro il
proprio, e un altro contro la schiena… sentire tutto questo
― sentire il battito incessante e crescente dei loro cuori
tutt’intorno, quasi all’unisono ― era come trovarsi
all’interno di un gigantesco polmone.
Non poteva dire di no.
Forse avrebbe voluto?
Quando infine la
morsero, ciascuno dalla propria parte, s’aggrappò
forte a entrambi.
E gridò.
E gridando si
svegliò.
Subito
balzò a sedere sul letto e si tappò la bocca,
pregando che il preside non avesse sentito.
«…»
Per fortuna.
Per fortuna, per
fortuna, per fortuna non era al dormitorio. Per fortuna era rimasta
nella stanza degli ospiti.
Perché
quello… quello di prima non era certo un grido di terrore.
E lei non era certo
madida di sudore freddo.
Si posò le
mani fresche sul viso, cercando di raccapezzarsi.
Poi emise un mugolio
di devastante vergogna e si seppellì sotto le coperte,
sconvolta.
―
Finis ―
Nota: beh, ragazzi, ormai siamo davvero
giunti al limite. Abbiamo già tutti il nostro posticino in
prima fila in― quale girone adesso, Koori? Mi sa che ce li faranno
visitare un po’ tutti, per sicurezza! XD
Ma
con questo finis per davvero, chiaro? Oltre questo non vado (dici
poco!) e guai a chi osa propormi di aggiungere qualcun
altro… capito, Bibì?!
Comunque,
ci speravate, eh, che la mattina dopo si risvegliassero tutti insieme
felici e contenti? E invece no! Muhahaha. Sarei andata orribilmente
ooc, e io detesto l’ooc.
*ah,
meno male che lo detesta*
Comunque,
come avete visto, la piccola Yukkie ha superato la fase dei sogni coi
Puffi e i cerbiatti 8) e come suo solito ha fatto le cose in grande!
Notare lo ZeKi che emerge -> è Zero a
baciarla (sulla
bocca… il resto è un altro discorso!)
A
proposito, volevo fare altre due piccole considerazioni. Mentre
scrivevo il finale, non ho potuto fare a meno di scoppiare a
ridere… perché mi sono immaginata Yuuki mentre,
convinta di mordere la spalla di Zero, azzannava la federa del cuscino,
sbavando XD E poi, Zero e Kacchan “ubriacati dal
sangue”… come due gigantesche zanzare XDD sapete,
quelle grasse e grosse che spiaccichi con la Ciabattata Divina
perché se ne stanno belle ferme, intontite sul muro.
Okay,
e ora che vi ho completamente distrutto l’atmosfera, posso
anche andare! XD
Baci.
E commentate eh.
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