Crazy Little Thing Called Love

di hugmesuprauhl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


                                                                                                          Capitolo 1

- Sbrigati Summer, prepara la valigia che domani partiamo ! - disse Jessi in modo frettoloso
- Arrivo, come siamo frettolose - replicai io in modo tranquillo. - Okay devo prendere la piastra, trucchi, vestiti, tacchi... - disse Jessi come se stesse facendo la lista della spesa.
La presi, la voltai verso me e la feci ragionare - Jes, respira, uno..due..., mica andiamo a vivere ai Caraibi ( anche se forse non era una brutta idea). Tu mi dici a che cosa serve una piastra se noi faremo sempre il bagno ?! - le dissi
- Beh, em... la piastra serve.... emm... ha stirarsi i capelli no ?!  -
- Siamo ridotte veramente male ragazza... - le dissi dandole un bacio sulla guancia per poi preparami la valigia.
Io sono Summer, ho 18 anni e quest'anno inizierò l'ultimo anno del college. Sono alta, capelli castano chiari con qualche colpo di sole, lunghi e mossi e gli occhi
 azzurri tendenti al verde.
Mi piace sapere che la gente non mi comprenderà in fondo, è una cosa che mi fa star bene, così per evitare troppe domande. Ho un carattere difficile, strafottente e menefreghista.
Amo cantare. Da sempre mi piace cantare, ma non davanti alla gente. Canto da sola o solamente davanti a Jessi.
Jessi è la mia migliore amica, la mia metà. C'è sempre stata nei momenti più difficili, quando tutte le persone che amavo mi hanno voltato le spalle, lei era li, a consolarmi sempre e da allora sarà sempre vicino a me. E' alta,capelli biondi lunghi e occhi verdi.
Di carattere siamo molto simili, siamo forti caratteralmente ma come look, non ci siamo proprio.
Io, sono sul semplice, un filo di trucco e via, mentre lei, se ne sta sul bagno per ore, ma è sempre perfetta quando esce.
- Non vedo l'ora di andare ai Caraibi. Summer, io e te in quel paradiso terrestre, ci credi? Poi ci saranno anche molti ragazzi carini e... - non continuò perchè già si stava facendo i filmini mentali.
- Già, non vedo l'ora - dissi anchio.         - Wow, S, siamo in cerca di qualcuno allora. Hai appena detto che non vedi l'ora di vedere i rag.... - non finì che le risposi subito.
- Io intendevo che non vedo l'ora di andare ai Caraibi, non di vedere gente strana, cogliona. Ahaha sempre la solita sei eh? - le dissi guardandola ironicamente.
- Beh, non si sa mai - 
Misi nella mia valigia poche cose, mentre Jessi si portò mezza casa tra pc, vestiti ecc. Quanto può essere strana quella ragazza, ma per questo le voglio bene.
Dopo aver finito di sistemare tutto, ci siamo messe un po' a parlare.
- Jes, ieri mia madre mi ha chiamato...- le dissi abbasando lo sguardo.
- Ma allora si fa viva qualche volta! - rispose Jessi.
- E mi ha detto che mi hanno espulso dalla scuola  e se nella mia nuova scuola non prendo la media dell'8, mi rispedisce in Canada da lei - dissi tutto d'un fiato.
- Ma che cazz... Summer, come farai a prendere la media dell'8 se neanche sai cucinare una frittata? E io come farò da sola? - 
- Non lo so J, davvero non so più che pensare. Sono già tre volte che mi espelgono da una scuola pubblica e in più la mia nuova scuola sarà pure privata. - 
- In che scuola andrai? - disse Jessi un po' curiosa.
- All' Academy Of Oxford Arts, è una scuol... - non finì in tempo che Jessi mi aveva sputato tutta l'acqua in bocca a me.
- Ma cazzo, la mia maglia - dissi un po' incavolata.
- Cosaaa? All' Academy Of Oxford Arts, ma tua madre è scema o cosa? - disse lei
- Beh, io sono sconvolta perchè mi ha iscritto in una scuola delle Belle Arti solamente perchè dice che sono brava a cantare, ma sai che io faccio veramente pena - 
- No S, tu sei bravissima, giuro. Non ho mai sentito una cantare come te, sei speciale e devi accettarlo - 
- Ma io non voglio essere speciale, voglio essere come tutte le altre persone - risposi
- Ma tu sei come le altre persone, ma con un dono bellissimo, la tua voce. Comunque penso che quest' anno arrivino delle persone famose, t' immagini se sono...-  disse lei ma la fermai.
- No non incominciare ti prego - la supplicai, sennò avrebbe raccontato di sti One Direction oppure Justin Bieber e avrebbe finito domani mattina.
Finimmo di parlare che ci addormentammo sul divano, insieme.

Spazio autrice....

Hi Guys *.* Sono nuova e spero che siate clementi con me. Vi prego recensite. 

In the next Chapter

Una persona entrerà nella vita di Summer, sconvolgendola in bene o in male?

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


- Summer, svegliati, tra poco andiamo - disse Jessi di conseguenza, svegliandomi. Mi stiracchiai un po' e dopo mi alzai.
Aprì le tende per lasciare un po' di luce in camera. Oggi partivamo per i Caraibi e io non vedevo l'ora.
Andai in bagno per farmi la doccia. Mi rilassai il più possibile pensando a come sarebbe stata la nostra vacanza per 3 giorni. Ero emozionata, volevo solo divertirmi e andare al mare.
Finito la doccia scelsi i vestiti da mettermi per il viaggio. Optai per dei pantaloncini corti un po' stracciati e una camicia a quadri azzurra, legai i miei capelli mossi in una coda mediamente alta, un filo di trucco e non potevano mancare le mie adorate converse bianche.
Uscì dalla camera con la borsa e l'ipod in mano e vedevo che Jessi era bellissima, forse anche troppo per un viaggio.
- Ehi ma qui ci siamo vestite anche troppo bene - dissi in modo ironico, alla quale Jessi sbuffò subito. - Mai quanto te, tesoro della mamma ! - a quelle parole le sorrisi.
- Adesso andiamo, il taxi ci sta aspettando - disse Jessi prendendo le due valigie che portava. - Okay, arrivo - le risposi.
Quando siamo entrati nella macchina il tassista non la smetteva di guardarci, mi dava fastidio quando qualcuno mi guardava, sopratutto se era uno sconosciuto mezzo pervertito.
- Ma levi quello sguardo da noi e inizi a guidare per favore ! - lo dissi metre lui si sistemò sul sedile per partire.
 
 
Eravamo in macchina da 30 min quando alla radio parlarono di una boyband aglo-irlandese e di un cantante canadese che sarebbero andati nella scuola dove IO frequentavo e dove IO dovevo vivere.
" Cari miei lettori, ancora buongiorno dalla Capital FM, avviso tutte le Belieber e le Directioners che i vostri idoli, Justin Bieber e gli One Direction si fermeranno per un'anno con la musica per proseguire gli studi all' Academy Of Oxford Arts. Come sapete, Oxford dista molto da Londra, è una piccola cittadina ma con una grandissima scuola con appartamenti. Tutti gli studenti che andranno A.O.A dovranno convivere con loro all'interno della scuola e all'interno della GreenWay Oxford Campus e infatti, nessun'altro al di fuori delle mura potrà entrare in questa scuola. E ora linea a ..." non finì che io dissi al tassista : - La può spegnere? - e la spense.
Ero allibita da quello che avevano detto poco fa. Loro, loro 6 sarebbero venuti all' Academy Of Oxfrod Arts e io non potrò nemmeno incontrare Jessi, perchè è vietato. Cazzo.
Perchè mia madre mi ha iscritto in questa scuola? Solo perchè mi aveva sentito quelle poche volte, mi reputava già una star? Io non volevo questo, lei lo voleva, ma tanto a lei non gliene frega un cazzo di me, gli importa solo dei soldi, ecco.
Sapevo già che tutte le ragazzine avrebbero strisciato dietro a loro, magari anche per portarselo a letto. Poi però pensai che potevo farmi anche quattro risate. Li avevo già visti, in fotografie, poster e quant'altro, grazie a Jessi.
Infatti Jessi era sotto shok dopo la notizia " sconvolgente della vita di Summer " e mi guardava con un sorriso a 32 denti.
- Summer, oddio, loro, si, tu .....- continuava a balbettare e io ridevo, forse anche troppo. - Si Jessi l'incontrerò.....ma non me ne frega un emerito cazzo, okay? - 
- Ma Summer, sono loro! - continuava. - E allora? Io non li tratterò diversamente, punto. - replicai.
- Mi porteresti un loro autografo,ti prego ti prego?? - non riuscivo a non guardarla che i suoi occhi si fecero sempre più da cucciolotta e allora arresi.
- Okay, ma solo un'autografo -
- Yeah - disse abbracciandomi.
 
 
Eravamo finalmente arivvate all'aereoporto e prendemmo posto nei posti di bordo dell'aereo. Jessi era nei posti a 4, invece io ero nei posti a due e pregavo il cielo che nessuno si sedette al mio fianco, ma con mia grande sfortuna arrivò.
Era alto, sembrava un 19enne ed era vestito molto bene. Aveva i capelli di un castano chiaro, quasi come i miei e aveva addosso gli occhiali da sole della Ray Ban.
Si sedette accanto a me e si tolse gli occhiali e continuavo a guardare i suoi occhi incredibilmente azzurri. Era bel.... si, non male direi. 
- Ehi ciao, come stai? Anche tu vai ai Caraibi? - mi disse lui guardandomi e io rossa come un peperone, non doveva succedere. Io non dovevo e non sarò mai quello persona che piace subito ad un ragazzo a prima vista.
- Si - risposi solo quello, per non peggiorare ulteriormente la situazione.
- Sono Andy, Andy Sparks, te? - Oddio aveva una voce bel.... niente male. Però era molto frettoloso e quindi restai al gioco.
- Summer McKlain, piacere mio - 
Eravamo già partiti da un bel po' e io e lui continuavamo a chiacchierare da " buoni amici " . Era simpaticissimo, anche se qualche volta mi guardava in un modo che qualche volte mi fece rabbrividire. Poi mi raccontò che abitava vicino alla scuola dove io dovevo frequentare e io risposi che io quest'anno sarei dovuta andare li, ma siccome non vogliono estranei, non potevano farli entrare.
Lui ci rimase un po' male ma poi sorrise e mi face rabbrividire, non so se era una cosa bella o brutta.
Avevamo smesso i parlare perchè stavo ascoltando la musica e mi misi a riflettere.
Io non ero così, non mi affezionavo alla gente in questo modo, anzi non lo facevo. Ero sempre in disparte, per i fattacci miei e adesso arriva questo che mi cambia tutta?
L'aereo era atterrato, svegliai Jessi e prima di andarcene mi chiese il mio numero. Quando siamo uscite lasciai cadere a terra le mie valigie perchè quello che stavo vedendo era troppo...
 
Spazio autrice
Eccomi con un nuovo capitolo. So fa cagare(sorry) ma volevo farvi conoscere questo nuovo personaggio che avrà un ruolo molto importante in questa storia, Andy.
Mi piacerebbe vedere delle recensioni, mi fareste davvero felice.
Perchè Summer pensa che sia sia cambiato qualcosa? Sarà lui che l'avrà fatta cambiare, in male o in peggio?

In The Next Chapter

- Ti prego, tu non sei così, io..., ti prego, non voglio di nuovo sbagliare, l'ho già fatto troppe volte, non voglio ricaderci di nuovo, ti prego lasciami! - urlai disperata.
- Tu non sbaglierai, babe, sarai sempre accanto a me, oggi, domani, per sempre. Sarai qui insieme a me e faremo cose molto belle - disse facendomi colare tutto il trucco che avevo in faccia.
Non lo riconoscevo più.


Ecco la nostra bellissima Miley Cyrus nel ruolo di Summer.


Ecco qui Blake Lively nel ruolo dell'amica Jessi.


Ecco qui il bellissimo Chace Crawford nel ruolo di Andy.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Quello che stavo vedendo era troppo.
Un sole che mi acciecava la vista che piano piano svanì, il mare che si vedeva era stupendo, le palme e le persone che camminavano in costume, era spettacolare.
Non so, mi sentivo serena, come se dopo tutto questo tempo avessi trovato un po' di pace e potermi rilassare.
- Jes, è tutto così surreale - le dissi abbracciandola e prendendo le mie valigie per terra. - Lo so, tutto questo...è così bello, non so che dire -
- Dai, appoggiamo le valigie all'hoter e andiamo subito in spiaggia, non voglio perdere un'attimo - dissi avviandomi verso un taxi.

Dopo aver appoggiato le noster cose all'hotet, ci siamo dirette verso la spiaggia, con telo, crema abbronzante e quant'altro. Io mi ero portata pure un libro, " Una Vita Migliore " di Jordan Sparks che raccontava di questa ragazza che dalla strada arriva ad essere ciò che vuole, una ballerina, anche se Jessi era contraria che io leggessi, perchè a lei non piace proprio.
Arrivati in spiaggia ci mettiamo comode e io mi guardo un po' intorno. Vedevo dei ragazzi stra fighi e con un corpo che, che......sì, avete capito.
Vedevo già Jessi sbavare quando un ragazzo la guardava, oddio questa ragazza non sa contenersi proprio. Notavo anche che dei ragazzi mi continuavano a fissare, cioè non ho niente di particolare, almeno quanto io sappia, ma mi dava fastidio, quindi non ci feci caso.
- Hei S, c'è un gruppo di ragazzi che continua a fissarti, poi sono fighi - disse Jessi indicandomeli, anche se sapevo già.
- Emm, Jessi lo so, comunque andiamo a nuotare? - gli chiesi per cambiare argomento e subito ci catapultammo sull'acqua.
Avevo lasciato un'attimo Jessi in disparte, perchè vedevo che stava già facendo qualche conoscenza e io per non intromettermi mi allontanai.
Era così bello nuotare in quest'acqua cristallina, mi si vedevano i piedi. Ero tranquilla, poi mi misi a pancia in su per rilassarmi ulteriormente.
Era un sensazione bellissima, finche qualcuno non mi prese i fianchi. Io mi girai, gli stavo quasi per tirargli uno schiaffo quando mi accorgo che era lui.
- Volevi tirarmi uno schiaffo dolcezza? - domandò Andy con quella faccia così puccios.... carina. - Beh si, fino a qualche secondo fa, ma lo schiaffo lo vuoi ti accontento subito - replicai io avvicinandomi a lui, ma cautamente.
- Sicura? -
-Sì - e quando mi avvicinai a lui, mi schizzò l'acqua in faccia e io lo rincorsi nuotando, anche se era molto più veloce lui di me. 
Continuavamo a schizzarci l'acqua, era veramente bello. Poi ci fermammo. Ero davanti a lui, forse anche troppo. Lui mi guardava malizioso leccandosi il labbro inferiore e sapevo che voleva provocarmi. Sapevo già questi trucchetti, ci sono passata, era il mio passato oscuro che adesso non volevo proprio ricordarmi.
-
 Che vuoi farmi? - chiesi tranquillamente, anche se mi stavo un po' allarmando. - Niente, che le tue labbra sono così, belle. - continuava a fissarle per poi guardarmi negli occhi. Quegli occhi che tanto adoravo, pian piano si stavano intrecciando tra i miei e se adesso non avessi svoltato lo sguardo, forse l'avrei baciato sicuramente.
- Perchè hai svoltato lo sguardo? - mi chiese un po' frustrato. - Perchè è tardi, vorrei andare un' attimo a visitare questo posto con Jessi, sai domani noi partiamo per casa.
- Okay, allora t'informo subito che oggi c'è una festa qui in spiaggia alle 21 e tu e la tua amica siete invitati. - mi disse guardandomi di nuovo.
- Okay allora veniamo, adesso ti saluto, devo proprio andare, ciao - lo salutai per dirigermi sulla spiaggia.


Io e Jessi avevamo visitato già un po' la citta, bellissima. Siamo ritornate all'hotel alle 19 e dovevamo preparaci per la festa. Arrivati alla stanza, raccontai a Jessi l'avvenuto al mare.
- Cazzo, Summer, ma che stronza che sei, perchè non l'hai baciato? - mi disse Jessi.
- Non lo so nemmeno io il perchè. Si, è carino ma non lui. Io non lo voglio, poi dai, siamo solo amici, non voglio rovinare almeno " il primo rapporto di amicizia che ho avuto con qualcuno " solo per un bacio, non credi? Poi perchè forse...- non continuai perchè.....non lo sapevo neanchio.
- Perchè? - replicò Jes. - Perchè ho un brutto presentimento, okay. Quando sto con lui, si mi rende felice, ma poi quando lo guardo negli occhi, sento che mi nasconde qualcosa.
- Okay, dai andiamo a preparaci - disse Jessi per non stramatizzare. - Giusto -.
Io mi vesì così :



Invece Jessi si vestì così :



Quando arrivammo, vedevo un sacco di persone ubriache e in lontanaza vedevo Andy, splendido come sempre.
- Hei ragazze, siete arrivate allora! - abbracciandoci.
La musica era a tutto volume, al centro c'era un'enorme falò dove mi riscaldai le mani. Mi guardavo in giro e vedevo già Jessi sbaciucchiarsi uno molto carino, anche se la stava toccando anche troppo, ma sapevo che a Jes piaceva questa sensazione.
Anche a me allora piacevano, ero come Jessi, ma poi cambiai.
Poi mi sedetti in uno scoglio poco distante dalla festa, si mi divertivo, ma volevo un'attimo stare da sola.
- Che ci fai qui? - mi chiese Andy. Io voltai lo sguardo su di lui per poi riguardare il vuoto, il mare.
- Stavo pensando. Tu, perchè non vai a divertirti? - gli chiesi. Lui si avvicinò a me in modo pericoloso e iniziò a toccarmi le coscie per poi proseguire in alto.
- Che, che fai? - gli chiesi guardandolo negli occhi.
Da tanto che non sentivo questa sensazione e da un lato mi mancava, non so neanchio come ho fatto a dirlo. Mi piaceva questa sensazione.
Iniziò a farmi dei succhiotti sul collo per poi incrociare i nostri sguardi.
- A...ndy che fai? - chiesi con una voce tremante più che da quello che faceva a i brividi che avevo nel corpo.
- Non so, il tuo corpo è così bello, mi fai impazzire - poi mi baciò. Non il classico bacio delicato, lui iniziò già con un bacio passionale, con foga. Socchiusi la bocca per lasciar passare le nostre lingue. 
Era questo che non volevo che accadesse tra noi, perchè non sarei riuscita a controllarmi dall'emozione. Mentre ci baciavamo iniziò a slegarmi il reggiseno, quando lo fermai.
- Ti prego, tu non sei così, io..., ti prego, non voglio di nuovo sbagliare, l'ho già fatto troppe volte, non voglio ricaderci di nuovo, ti prego lasciami! - staccandomi da lui e guardandolo
- Tu non sbaglierai, babe, sarai sempre accanto a me, oggi, domani, per sempre. Sarai qui insieme a me e faremo cose molto belle - disse facendomi colare tutto il trucco che avevo in faccia.
Non lo riconoscevo più.

Tutta quella dolcezza che mi aveva fatto vedere, tutto quello che sapevo di lui era un menzogna. Lui voleva solo questo, sapeva che ero una di quelle ragazze che ci era passata sopra e lui se ne apporfittò.
Il ragazzo dagli occhi azzurri che all'inizio amavo erano diventati di ghiaccio. Avevo sbagliato di nuovo, cazzo. Speravo davvero di essere cambiata, ma niente.
Mi staccai da lui e corsi più veloce che potevo, chiamai Jessi e le dissi che tornavo all'hotel.
Tornata all'hotel, piansi poco, perchè ormai tutte le mie lacrime erano svanite col tempo. Devo essere più forte, non devo più fidarmi di nessuno che non conosca.
Cazzo, pensavo di essere cambiata, ma no, sono sempre quella. Quella che andava alle feste e quella.....
Non volevo dire quella parola, non volevo più ricordare.
Mi sdraiai sul letto, per poi addormentarmi.


Spazio Autrice

Okay è il 2 capitolo che pubblico in questa giornata, sono in vena di scrivere. Questo capitolo mi piace molto perchè succedono molte cose.
Qual è il passato oscuro che Summer non vuole raccontare? E che fine farà Andy?
Pleasee Recensite

Twitter: @horan_breath

In The Next Chapter

Summer inizierà la scuola e conoscerà i One Direction e Justin Bieber. Che effetto le faranno?

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


ATTENZIONE: Gli One Direction e Justin Bieber sono famosi ma in questo racconto le loro storie sono diverse dalla realtà

Caro diario,
ho iniziato a scrivere qui dalla vacanza e adesso mi ritrovo al GreenWay Oxford Campus, ci credi? Comunque il posto è grandissimo, sembra una citta dentro a un'altra citta, non so se mi spiego bene. Condivido la stanza con Carly, 17enne dai capelli rossi e viso angelico, è molto graziosa e gentile, l'opposto di me.
Io non c'entro niente con questo mondo, è solo colpa di quella stupida di mia madre che mi ha iscritto senza neanche chiedermi se volevo o no. Questo è il suo sogno, non il mio. Io non voglio entrare a far parte di questo mondo, non mi appartiene, capisci? Qui la gente è ricca, bella e vuole sfondare nel mondo dello spettacolo, e che cazzo centro io in questo luogo. Mi sento a disagio, ma non lo do a vedere. 
Sento che solo tu puoi capirmi, mi ascolti senza chiedere spiegazioni ed è gratificante.
Domani inizio la scuola, che due palle. Non mi va proprio di andare in quell'edificio che tra non molto cade. Domani vedrò anche questi One Direction e Justin Bieber. Dicono che sono molto bravi a cantare e sono belli, allora perchè sono venuti qui? Certo, hanno delle galline al posto del cervello.
Comunque ti aggiornerò quando è possibile, grazie per avermi di nuovo ascoltato,
Summer.

Mi svegliai grazie al richiamo di Carly. Ma quella ragazza si sveglia sempre così carica di energia? Mi alzo dal letto e apro le tende. La luce del sole mi accieca la vista, poi quando mi strofino gli occhi vedo il parco del GreenWay, bellissimo.
Vado in bagno a farmi una doccia. Finisco e scelgo di mettermi qualcosa di carino, cioè questo:


Mi trucco leggermente, prendo la borsa, I-pod, cellulare e aspetto che scenda Carly.
- Carly, ma quanto ci metti, sono le 7.50 cazzo! - dico infuriata sbattendo la sua porta di camera. - Si si, arrivo, aspetta che prendo la borsa - disse lei per poi uscire...
- Finalm....ma come cazzo ti sei vestita? E copriti! - gli dissi mettendogli una maglia sopra di lei, e menomale che ieri avevo detto che era un'angelo, eh!.
Aveva i pantaloncini corti come i miei, zeppe di 10 cm e addosso aveva una maglietta corta dove si vedeva la sua pancia tonica e una scollatura dove s'intravedeva il " mezzo mondo " per dire.
- Come sto? - disse con aria innocente. - Stai.. stai mal..- mi fermai e pensandoci un pochino continuai - No, stai benissimo, poi guarda che pancia tonica! Come mai ti sei vestita così, em, così...bene? - dissi in modo più ironoco. - Beh, sai che oggi Justin Bieber e gli One Direction verranno qui e io non volevo trovarmi non preparata - disse lanciandomi un'occhiataccia. Ecco, si riferiva a come mi ero vestita. E menomale che questo vestito che ho messo è carino, perchè proprio il suo era orribile.
- Okay, andiamo - dissi per poi uscire dall'appartamento.
Vedevo tutte le ragazze con scollature da mozzare il fiato a un "cane" o topless. Ma svegliatevi teste di gallina in calore, mi fate pena.
Percorriamo la strada per arrivare alla scuola e noto con disgusto che erano arrivati. Una marea di folla era davanti a loro per sfoggiare il loro corpo o per chiedere autografi e foto.
- Oddio santo, ti prego qualcuno mi porti via - dissi pregando qualcuno dall'alto. - Ehi Summer, vieni, andiamo a farci dare un'autografo - disse lei prendendomi per il polso per poi trascinarmi verso loro. - Un'auto..che? No, cazzo Carly No, non voglio porca carota in calore - continuavo a lamentarmi come una bambina, che non sono, ma lei era forte sì.
Spostò tutte quelle ragazze che gli si vedeva appunto "mezzo mondo" e ce li ritrovammo davanti. Sì, non male.
- Ciao ragazzi, come va? - chiese Carly facendo le pose molto sensuali e vedevo che dava anche dei risultati, infatti stavano sbavando, poi guardarono me e poi il corpo. 
- Che avete da guardare voi? - chiesi un po' infastidita e loro erano scioccati. Sì forse perchè ero la prima a lamentarmi.
- Ehi  bambolina, calma, adesso ci presentiamo, io sono Harry - mi tese la mano questo riccio con gli occhi verdi smeraldo, in cui io lo stavo esplorando. Lui continuava a guardare nei miei occhi azzurri tendenti al verde io svoltai lo sguardo.
- Ehi ciao, io sono Liam - mi disse questo con i capelli corti marrono e gli occhi castano. Era stato il più educato. - Io sono Louis - disse stringendoci la mano.
- Ciaoo, sono Niall, piacere - questo con gli occhi azzurri era bellissimo. Un sorriso affascinante e con i capelli biondi tinto.
- Io sono Zayn, piacere mio - mi disse questo ragazzo dagli occhi castano scuro e i capelli scuri tirati all'insù e con la pelle ambrosa. Mi guardò negli occhi più a lungo, anchio lo guardai. Sapevo già cosa stava facendo. Attraverso i miei occhi stava cercando di capire che tipo di persona sono, ma non sarà facile per lui. Io sono Summer e nessuno sa chi sono.
Feci prima io e svoltai lo sguardo dall'altra parte, segno che avevo già finito di scrutarlo. Lui era sorpreso, forse non era ancora riuscito nell'intento. Poi guardai lui. - Ehi ciao, sono Justin, piacere - mi disse questo ragazzo dagli occhi castano chiaro e pure i capelli. Jessi diceva che assomigliavo un po' a lui, ma quella era la cazzata più grande che mi avesse detto, fino a quando non mi accorsi che un po' non aveva torto. Ci guardammo per un po'. 
- E io sono Carly piacere - disse per poi riavere l'attenzione tutta per se. I ragazzi smisero di guardarmi, fortunatamente e guardarono lei, anzi guadavano quelle cose non lei, per precisare.
- Ciao Carly - salutarono tutti assieme.
Siamo entrati nell'edificio insieme a loro e vedevo delle ochette che ci lanciavano degli sguardi assassini mentre Carly parlava con loro. Io ero di lato e stavo ascoltando la musica, però mi sentivo gli occhi puntati addosso.
Io mi girai e vidi Harry, Zayn e Justin confabulare qualcosa e quando si accorsero che li stavo guardando smisero di parlare e mi guardarono.
- Che avete ancora da guardare? - dissi seccata avvicinandomi a loro. - Niente - dissero per poi dirigersi verso gli altri. Io rimasi un'attimo ferma e poi proseguì dietro di loro.
La lezione inizia tra 10 min quindi avevamo ancora a disposizione un po' per rilassarci. 
- Summer, il tuo armadietto è questo, guarda che casualità, tutti i nostri armadi sono vicini - indicando anche quelli degli altri. - Si, sfortunatamente - dissi a bassa voce.
Andai al mio armadietto seguito dalla combricola dietro. Ecco, non riuscivo ad aprire il mio armadietto, cazzo. Continuavo a battere, ma non si apriva.
- Ma cazzo apriti! - dissi incavolata con questo affare. - Ehi calmati - mi disse Justin, poggiando una mano sulla mia spalla, alla quale tolsi subito. - Ecco la sfiga del turno! - continuai a battere la borsa contro l'armadietto e dopo vari tentativi  aprì l'anta con la forza. - Menomal...oh cazzo - dissi accorgendomi che dietro l'anta dell'armadietto avevo beccato un figo bellissimo.
- Oh mi dispiace..scusa - okay io sto delirando. Come cazzo mi viene in mente di dire " oh mi dispiace, scusa"?. I suoi libri erano caduti allora io e lui gli raccogliemmo poi alzai lo sguardo. Era bellissimo. capelli castano scuro un po' spettinati e occhi castano.
- Ehi ciao - mi salutò poi tendendomi la mano. Sentivo gli sguardi della combricola dietro di me.
- Em.. Ciao - riuscì a dire solo quello. - Ma noi ci siamo già visti? - gli chiesi perchè aveva un volto famigliare, ma non mi ricordavo. - Non penso, ma anche a me sembra di averti già visto nella mia vita - disse sorridendo, alla quale io ricambiai.
- Sono Daniel, te? - disse. - Summer, piacere mio - continuando a sorridergli. - Oh cazzo, merduz... io devo andare Daniel, ciao - dissi salutandolo come si deve e anche lui mi salutò.
In realtà non dovevo andarmene, ma per fare un'uscita decente ho trovato solo questo.
- Ma perchè non ci hai detto il tuo nome e a lui si? - disse Harry, infastidito. - Perchè, me l'avete chiesto? - chiesi avvicinandomi a lui per poi andarmene.
-Summer ha fatto nuove conquiste, wooow - disse Carly urlandolo al mondo intero. Alzai il secondo, terzo e quarto dito senza voltarmi. - Carly, leggi tra le righe! - dissi ridendo per poi andare nella mia classe.

Ecco Daniel:



Spazio Autrice

Hi Guys, I'm Back.
Okay scusate per il ritardo, ma non mi veniva niente in mente quindi ho dovuto meditare. Che ne pensate di questo capitolo? Forse qualcuna avrà già capito su chi s'incentrerà la storia. Bhe, a voi scoprirlo.
Volevo ringraziere quelle persone che hanno visitato questa FF anche se non hanno recensito. GRAZIE, anche se mi piacerebbe vederle alcune.


In The Next Chapter
Boh, non lo so ancora. EHHHH.

Vi lascio con una Gif dei ragazzi ai tempi di WMYB:

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


La classe è noiosa, l'insegnante è noiosa e anche la lezione di letteratura è noiosa. Tutto è noioso tranne Jessi e la mia chitarra.
- Ricapitolando, avete capito il pensiero di Manzoni? - disse la prof. Jeromy. - Si prof - dissero tutti all'unisono. Io non avevo ascoltato una mazza della lezione, stavo scrutando un po' la mia classe. Vedevo gente che parlava, che si passava i fogliettini e che usava il cellulare. Nella mia classe c'era Carly, ma si era seduta davanti, vicino a Malik e a Justin. Lui e Malik usavano il cellulare ripetutamente e quando la prof. li guardava l'altro gli dava una gomitata per farglielo capire. Che stupidi.
Invece io ero in fondo, non usavo niente, non passavo fogliettini ma non stavo neanche attenta alla lezione, infatti mi chiamava spesso.
- Mcklain, ma si può sapere cosa scrive di così tanto importante da non ascoltare la mia lezione? - disse la vecchia decrepita. Ma gli devo pure rispondere? - No, niente, scusi prof. continui.- risposi il più educatamente e falsamente possibile. Nelle sue ore scrivevo canzoni, tutto quello che mi passava in mente lo scrivevo. Per me è arte scrivere canzoni e cantarle. Una cosa che può capire soltanto chi la scrive o chi l'ha vissuto. Solo Jessi sapeva qualche mia canzone, sole lei e nessun'altro.
Stavo pensando anche a Daniel. A me sembra già di averlo visto, non so quando, ma l'ho già visto. Fai mente locale Summer, mente locale.
 
 
L'ora di letteratura era finita finalmente e quando la campana suonò tutti corsero fuori dall'aula. Ho capito che odiate la scuola, ma correre è da scemi. Dio ti prego aiutami.
Presi la mia borsa e uscì tranquillamente. Appena uscita dall'aula, Carly mi prese il polso. - Sum, che cosa facevi? - mi disse curiosa. - Niente Carly, assolutamente niente. Mi lasci adesso? - chiesi infastidita. Ah, si, dopo aver scritto qualche canzone sono molto nervosa.
- Ehi calmati - disse Carly togliendomi da quella presa. Justin e Zayn erano dietro di lei ad assistere.
- Come siamo calde oggi neh? - disse Justin guardandomi. - Beh, scusa ma... - okay quel ma.. non ci doveva essere. - Ma...? - chiese Zayn curioso. Quel ragazzo non lo capisco proprio. - Ma... ora devo andare nell'aula di italiano, quindi evaporate, ciaooo - dissi per poi girare alla mia destra e camminare verso questa direzione. - Guarda che l'aula di italiano è da questa parte - mi disse Harry  indicando la sinistra e spuntando davanti a me, sorprendendomi. Ammirai quegli occhi verdi e il suo sorriso da scemo stampato in faccia. - Emm... si guarda che lo sapevo ma... em... dovevo prendere una boccata d'aria - dissi gesticolando un po'. - Guarda che siamo già fuori - disse Zayn da dietro, sorprendendomi ancora una volta. - Si... anche questo lo sapevo, ma dovevo andare al bar - ma che scusa sono Summer? - Il bar è dall'altra parte - disse Justin spuntando alla mia destra. Ma si divertivano così tanto a farmi prendere uno spavento. - E che cazzo, non so dove si trovi l'aula di italiano okay? Felici? - dissi incazzata guarandoli uno per uno, mentre delle ragazze non la finivano di guardarmi. - Se vuoi ti accompagno io - mi disse Daniel da dietro. Okay, ora posso morire felice.
- Emm.. si grazie - gli sorrisi per poi avviarmi verso la sinistra insieme a lui. Vedevo i ragazzi che erano infastiditi. Ben gli sta. Non bisogna mai far arrabbiare Summer.
 
 
Stavamo camminando insieme e sentivo...freddo? Si, con lui mi sento bene, anzi benissimo, ma non voglio illudermi più di tanto.
- Ti sei mai innamorata? - mi chiese Daniel. Wow, una domanda inaspettata. Io non volevo rispondere. Non avevamo una confidenza così stretta da rivelargli qualcosa di me. - No, ma c'era solo una persona che mi aveva reso felice, ma mai innamorata. - dissi tranquillamente. Però era vero, c'era una persona che mi aveva reso felice, ma non ero innamorata di lui. - Avevamo dodici anni, io ero al campo estivo e questo ragazzo mi aveva buttato addosso la granita ,per sbaglio. Si scusò con me portandomi un mazzo di fiori e da allora abbiamo iniziato. Poi, una settimana prima della fine del campo estivo, mi ha chiesto un'appuntamento e io accettai ma....- non finì perchè mi ero resa conto che gli stavo dicendo troppe cose e non poteva succedere.
- Lui non si fece vedere e il giorno dopo lo hai visto sbaciucchiarsi con un'altra ragazza, e il giorno dopo ancora un'altra e continuò per molto tempo, anche fuori dal campo estivo. - disse Daniel.
Io ero... scioccata. Come faceva a sapere tutto? Come cazzo sapeva questo? Poi pensai, guardandolo.
- Rochet? - dissi. Se rispondeva come solo IO sapevo, finiva il mondo.
- Se mi chiami arriverò, se non mi chiami resterò ugualmente vicino a te, Whinty - Oh Shit!. Era lui, cavolo! Era lui, la persona che mi aveva reso felice per la prima volta, ma era anche lui, quello che aveva spezzato il mio cuore. Era lui.
 
 
Ero scioccata, giuro. Non so che espressione avevo nel viso, sapevo solo di essere incazzata nera con lui, ancora per la storia di tanto tempo fa. - So che sei arrabbiata con me Whinty..- disse lui dispiaciuto, anche se a me delle sue scuse non me ne fregava un cazzo.
- Non chiamarmi Whinty okay? Non sono più quella di una volta Rochet, non più ormai. Sono cambiata anche grazie a te e sinceramente delle tue scuse non me ne importa - dissi quasi urlando, davanti all' aula di italiano. - Anchio sono cambiato Whinty, non solo te. Non sono più quel ragazzo immaturo che ero..-
- Per una volta hai ragione, tu non eri immaturo, lo sei ancora Rochet. Pensavi che non mi sarei ricordata, invece guarda... ora mi ricordo tutto. Mi ricordo anche che quando venni da te il giorno dopo l'appuntamento per delle spiegazioni tu mi hai buttato a terra e i tuoi amici ridevano di me...- dissi più che a lui a me. Volevo dirgli queste cose molto tempo fa, ma ero ancora una ragazzina e adesso volevo sputare tutto quello che lui mi aveva fatto ingoiare.
- Mi dispiace, solo che stavo frequentando delle cattive compagnie e quindi....-
- Quindi cosa cazzo? Adesso mi vieni a dire scusa dopo 6 anni? Solo adesso? Sai, non m'importa e lo sai il perchè? Perchè da quella esperienza ho imparato che non bisogna mai fidarsi degli altri. Ho costriuto per tutto questo tempo una fortezza davanti a me e non sarai certo tu a farmela crollare, capito il concetto?! - dissi, adesso urlando dalla rabbia. - Whinty, mi dispiace, giuro. Vuoi ricominciare ad uscire con me e riprovarci di nuovo? Ti prego io sono cambiato! - disse lui.
- Roch....Daniel,no. Ormai è passato, non siamo più quelli di una volta, non io. Non venire mai più da me. Quel capitolo era chiuso, anche adesso, okay? - dissi per poi dirigermi in fondo alla classe. 
- Oh Mamma, ho bisogno di Jessi in questo momento...- dissi tra me e me mentre la lezione iniziava.


Spazio Autrice
Hiiiii Everybody, come state?
Scusate, Scusate e ancora Scusate per l'immenso ritardo. Sono stata molto impegnata con la scuola e in questo Weekend ho scritto questo capitolo. Vi piace????A me da matti *.*
Si viene a scoprire che Daniel(Rochet) era stato la prima cotta di Summer(Whinty) e lei la presa male. Bhe ci credo ! :)
OGGI E' IL COMPLEANNO DI LOUIS WILLIAM TOMLINSON, BOOBEAR, PETER PAN. Oddio adesso ha 21 anni, LALALALALA; non vi sento, lui ha 18 anni ed è ancora quel ragazzo delle scale che con una semplice frase ci stampava un sorriso sulla faccia, LALALALALA.
Sulla mia TimeLine è piena d'amore verso di lui, che cosa davvero PUCCIOSAAAAA =))

Comunque, se riesco la pubblico stasera(si vede che con il compleanno di Boobear sono diventata più buona ;P) o sennò dopo Santo Stefano. 
Mi scuso ancora.
( Mi piacerebbe vedere più recensioni, accetto anche le critiche).
In The Next Chapter
Mi scuso immensamente, ma adesso non ne ho la più pallida ideaaa.

Ecco qui un momento di iperventilazione e di risate dedicato tutto a TOMMO


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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***



                                                                       You Make Me Fall... Down



Caro diario,
 
è passata una settimana e io non e posso più di questa scuola. Sono tutti perfettini e col cazzo che lo divento pure io. Tipo che mi sono fatta tutti i giorni i viaggi verso la presidenza, non male come luogo (pensavo di peggio).
Non ho amici qui, non definirei Carly una mia amica, solo conoscente. Sto bene con lei, ma deve conoscere il mio passato per esserlo e non voglio raccontarglielo, per nulla al mondo.
I sei coglioni di questa scuola hanno già una reputazione da rubacuori, puttanieri e festaioli. Ah già, hanno gli armadietti vicino a noi, guarda che casualità e guardacaso domani ho tutte le ore con il signorino misteriosomasonofigo Malik, pff.
E con Daniel, niente. Non ci siamo parlati dall'ultima volta, non lo odio, sono solamente confusa. Infatti ora è cambiato. E' in un gruppo che non ha una bella reputazione, non so che gli sia preso, anche se non mi importa più di tanto.
 
        Tua, Summer.



 
 
Ero appena entrata nell'aula di inglese e già vedevo le prime tre faccie rincoglionite della giornata: Malik-Bieber-Horan, iniziamo bene!. Mi accomodai in fondo all'aula, come mi è solito fare, e presi il mio blocchetto e il quaderno di inglese, prima che la prof entrasse.
- Buongiorno a tutti - disse la prof. di inglese alla classe e noi replicammo.
- Oggi è una giornata speciale per due di voi, infatti oggi ci sarà la giornata del "Together Day"...- annunciò la prof. Io, ero spaesata, già sta scuola non mi piace e non conosco neppure gli avvenimenti, bene. Vedevo, Jesy, la mia compagna di banco, leggermente tesa.
- Hei ma cos'è questo Together Day? - gli chiesi in modo da tranquilizzarla, senza riuscirci. - In pratica la prof. sceglie due alunni e dovranno stare insieme tutta la giornara, con le manette della prof...- disse con un filo di timidezza.
- No, aspetta cosa? Con le manette?Ma, dove la prende la droga? Ma che cambi spacciatore, io non lo voglio fare sto Together Day di merda. Ma poi perchè farlo? - dissi incazzata, ma abbassando la voce, siccome la prof stava controllando il registro..
- Boh, ogni anno lo fa con gli nuovi arrivati, è come se avesse una mania che qualcuno stia insieme ad un'altro. La cosa che mi scoccia è che tutti i professori approvano, pure il Preside. Dice che serve a far avvicinare i rapporti con i compagni -
- Non ci credo.. - dissi incredula per poi rimettermi composta.
Vedevo le tre capre ridere e scherzare come se per loro fosse tutto un gioco, si un gioco.
 
- Sum, ricordati che la vita non è un gioco dove si vince o si perde. La realtà non è un gioco, può sembrare, ma non lo è. Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo - disse colui che amavo più di ogni altra cosa mi...

 - McKlain, ha sentito quello che ho detto? Venga qui davanti a me! - non finì in tempo di pensare che questa vecchietta mi chiamò chiedendomi di andare davanti.
La raggiunsi e di fianco a me c'era Malik che mi guardò dritta negli occhi. Io non ci feci caso
- Voi due sarete la coppia del Together Day, adesso vi metto le man...-
- Non si azzardi a mettermi le manette, non voglio fare coppia con sto qui -  e lo indicai. - Proprio, non voglio fare questo Together Day. Ne scelga qualcun'altra, la prego - gli chiesi quasi supplicandola, anche se mi faceva uno strano effetto.
- Appunto per questo, dovete essere voi. Aggiustate il vostro rapporto, vi conoscete e sarete buoni amici. Alla fine dovete scrivere le cose che vi hanno colpito dell'altro, intesi? -
- Per me va bene - sbuffai da quella risposta. Si, certo per lui va bene a me no, ma mi dovetti rassegnare.
Ci mise le manette, a me alla mia destra e a Malik alla sua sinistra.
- Vedete di collaborare, ho controllato e oggi avete tutte le ore in comune, quindi conoscetevi e alla fine fate un tema, intesi? -  annuimmo per poi sedermi vicino a lui, di fianco a Bieber.
- Che coppietta felice - scherzò quest'ultimo e lo fulminai con lo sguardo.
L'ora era finita e io e Malik dovevamo dirigerci nell'aula di trigonometria, che odio. Uscimmo dall'aula e delle ragazze mi fulminarono con lo sguardo.
- Ragazze, chiudete gli occhi, mi sciogliete con quel sguardo - scherzai per poi andare nell'aula successiva insieme a lui.
- Senti, facciamo quello che dobbiamo fare okay? Sul tema posso anche inventare, ma basta che non mi scocci okay? - dissi convinta a lui mentre ci dirigevamo verso l'aula.
Lui annuì, senza rispondere.
 


 
Era l'ora di pranzo e non ce la facevo più a stare con le manette insieme a lui, ma fortunatamente non mi scocciava. 
- Vieni, oggi mangi nel nostro tavolo - mi disse quest'ultimo. Lo guardai alzando un soppraciglio.
- No aspetta cos'hai detto? No, non ci penso proprio, mangiamo in tavolo isolato solo noi due, ma in compagnia di quei mostr...tuoi amici no,okay? - lo guardai seriamente.
- No tu vieni con me - mi disse per poi spingrmi verso di lui e io sbattei contro il suo petto. Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi. 
Mi scostai da quella posizione e lo guardai di nuovo. I suoi occhi erano di un castano scuro, profondi e ricchi di passione.
- Che vuoi fare? - gli chiesi un po' stranita da quello che aveva fatto prima. - Vieni e non fare storie - mi spinse di nuovo ma lo bloccai.
- Senti, non ho nulla contro di loro, semplicemente non voglio andare da loro, quale concetto non capisci? Spiegamelo - dissi avvicinandomi cautamente a lui.
- Tu vieni e basta - disse serio e quando stavo per rispondere...
- Hai sentito? Non vuole venire! - disse una voce troppo famigliare dietro di me.
Non poteva essere lui, che cazzo ci faceva lui qui. Non volevo girarmi e vedevo Zayn che continuava a guardarlo male. Per un po' ci fu silenzio tra noi poi Zayn disse
- Chi sei tu? - in modo serio, sempre continuandolo a guardare. Sentivo un leggero brivido alla schiena, quando sentì qualcuno da dietro avvicinarsi al mio orecchio.
- Ciao babe, ti ricordi di me? - chiese in modo malizioso facendomi rabbrividire da quel poco di contatto che avevo con lui.
Non lo volevo più. Che ci faceva in questa scuola? Non è che studia qui? No, non può essere.
- Perchè sei qui? - gli chiesi, senza neanche girandomi. - Io studio qui, non ti ricordi?Ti ricordi pure la nostra nottata insieme? - chiese di nuvo facendomi rabbrividire.
- Che nottata? - domandai a lui girandomi e guardandolo. Era rimasto uguale dall'ultima volta, Andy. Occhi ghiaccio e fisico da dio.
- Non te l'ha ancora detto la tua amica? Beh, se fossi in te, glielo domanderei in fretta perchè...- non finì che Zayn mi tirò verso a se e portandomi verso il suo tavolo, allontanandomi da Andy.
- Che cazzo fai? Non vedi che stavo parlando, e in più di una cosa seria, allora? - chiesi incazzata nera. Lui non rispose, si limitò solamente a camminare verso il suo tavolo.
Io pensavo. Quale nottata? Forse quando l'avevo lasciato solo sulla spiaggia, si forse intendeva questo, ma che dovevo chiedere a Jessi? Poi l'avrei incontrato tutti i giorni a scuola e magari era pure il mio vicino di appartamento. Troppi problemi, giuro troppi. Pensavo di scappare dal passato, ma non si può perchè poi ti si ritorce contro.
 

 
Tutta la mattinata non ho fatto che pensare ad Andy che mi sono scordata completamente che ero legata a Zayn.
- Mi hai sentito? - chiese quest'ultimo. - Scusa, non ti ho sentito, puoi ripetere? - gli chiesi. - Ti ho detto che ora abbiamo la lezione di canto - disse lui guardando verso il giardino di fianco a noi.
- Ah, ne n'ero dimenticata, cavolo! - dissi più che alui a me stessa.
Quando siamo arrivati nell'aulda di canto vedevo i suoi amici e Carly vicino a loro. Li raggiungemmo e mi misi alla mia destra Malik e alla mia sinistra Harry.
- Buongiorno ragazzi! - disse la prof. di canto, forse la più simpatica fra tutti gli altri.
- Buongiorno prof. - dimmo tutti all'unisono. - Oggi, vorrei che qualcuno/a di voi cantasse, perchè avrei in programmo una gara di canto - 
Io, non l'avrei mai fatta questa gara di canto, quindi mi rannicchiai il più possibile per non cantare davanti ai miei compagni.
- Tu canterai Summer? - mi chiese il ricciolo guardandomi. Solo ora notai che erano veramente belli i suoi occhi che non riuscì a togliergli lo sguardo di dosso, ma lo feci.
- Ahaaha non farmi ridere dai, certo che non canto, voi canterete vero? - domandai agli altri per non concentrare l'attenzione su di me e loro annuirono, pure Justin.
- Allora Justin, inizia lei prego - disse la prof. indicando Justin, alla quale si alzò, prese una chitarra e cantò.
- Canterò Fall, grazie prof. - disse per poi iniziare a cantare.

 ( Mettete Fall di Justin Bieber  )
 
Well let me tell you a story.
About a girl and a boy
He fell in love for his best friend
When she's around, he feels nothing but joy
But she was already broken, and it made her blind
But she could never believe that love would ever treat her right
But did you know that I love you? or were you not aware?
You're the smile on my face
And I ain't going nowhere
I'm here to make you happy, i'm here to see you smile
I've been wanting to tell you this for a long while
Who's gonna make you fall in love
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
You're not gon' be scared at all, oh my love
But you can't fly unless it lets ya,
You can't fly unless it lets ya, so fall
 
Era..pazzesco. Stava cantando in una maniera assurda da farmi rabbrividire come nessun'altro. Erano lui contro il mondo.
 
Well I can tell you're afraid of what this might do
Cause we got such an amazing friendship and that you don't wanna lose
Well I don't wanna lose it either
I don't think I can stay sitting around while you're hurting babe
Come take my hand
Well did you know you're an angel? who forgot how to fly
Did you know that it breaks my heart everytime to see you cry
Cause I know that it pains if he's gone everytime he move over on the shoulder you crying
And I hope by the time that i'm done with this song that I figure out

Mi stava comunicando qualcosa attraveros questa canzone, che non capì. Guardava tutti negli occhi, ogni sua parola rimbombava su di me, come se qualcosa ci legasse, una cosa forte...

Who's gonna make you fall in love
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
You're not gon' be scared at all, oh my love
But you can't fly unless it lets ya,
You can't fly unless it lets ya, so fall
I will catch you if you fall
I will catch you if you fall
I will catch you if you fall
But if you spread your wings
You can fly away with me
But you can't fly unless it lets ya,
You can't fly unless it lets ya so fall
Who's gonna make you fall in love
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
You're not gon' be scared at all, oh my love
But you can't fly unless it lets ya,
You can't fly unless it lets ya,
So fall in love

I ragazzi lo guardavano ammirati, anchio lo guardavo ammirata. E' bravissimo, tutto.

I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
You're not gon' be scared at all, oh my love
But you can't fly unless it lets ya,
You can't fly unless it lets ya, so fall
I will catch you if you fall
I will catch you if you fall
I will catch you if you fall
If you spread your wings
But you can't fly unless it lets ya
Let yourself fall
You can fly away with me
 
Tutti noi applaudimmo alla fine, pure io che lo guardavo incredula. Mi aveva letteralemnte conquistato con questa sua canzone, era una canzone bellissima.
- Mcklain, tocca a lei ora - il mio mondo crollo quando pensai che dovetti cantare. Ero vulnerabile riguardo alla musica ma nessuno doveva saperlo. Mi alzai tremando pensando a che canzone cantare. Mi seguì anche Zayn e si mise vicino a me. Presi la chitarra e guardai Justin per incoraggiarmi, non so perchè l'avevo fatto, l'avevo fatto d'istinto.
- Emm..prof canterò Goodbye, una mia canzone - dissi timidamente. Continuavo ripetermi di essere forte, di non far vedere le mie emozioni,ecco.
 
Point Of View  Justin
 
Mentre cantavo sentivo lo sguardo puntati a me, ormai ero abituato ma non mi aspettavo anche quello di Summer. Penso sia rimasta sconvolta dalla mia canzone. Appena terminato era a bocca aperta e dopo toccava lei cantare. Si vedeva che era nervosa, ma non lo dava a vedere. Volevo sentire per una volta le sue emozioni, cosa provava cantare. Ecco cosa volevo.
 
( Mettete Goodbye di Miley Cyrus )
 
I could honestly say 
You've been on my mind 
Since i woke up today (up today) 
i look at your photograph 
all the time 
These memories come back to life 
And i dont mind 
 
Quando avevo scritto questa canzone avevo circa 12 anni, dopo una storia che secondo me era importante. Ora, sentivo tutti i ricordi, Daniel.
- Whinty, siamo giovani lo so, ma è per quello che vivo così liberamente insieme a te. Sono felice - mi disse lui accarezzandomi il viso. - Anchio Rochet, siamo giovani, viviamo, su alzati - lo alzai e corremmo per tutto il parco come se non ci fosse mai un domani...
 
I remember when we kissed 
I still feel it on my lips 
The time that you danced with me 
With no music playing 
i remember those simple things 
I remember till i cry 
But the one thing i wish i'd forget 
A memory i wanna forget 
Is goodbye 
 
I woke up this morning 
And played our song 
And i know my tears sing along 
I picked up the phone and then put it down 
Cuz i know im wasting my time 
And i dont mind 
 
Point Of View  Harry
 
Lei, era diversa quando cantava, si capiva. Aveva una voce stupenda, non sapevo che cantasse così bene. Tutti noi ragazzi eravamo a bocca aperta e ascoltavamo con piacere lei. Però qualcosa la bloccava, non so. Sentivo che non stava dando tutto ciò che aveva. Non sapevo il perchè ma mi affascinava.
 
I remember when we kissed 
I still feel it on my lips 
The time that you danced with me 
With no music playing 
I remember those simple things 
I remember till i cry 
But the one thing i wish i'd forget 
A memory i wanna forget 

Le sue emozioni si sentivano, ma non del tutto. Teneva dentro la parte più fragile di se,come se non volesse farcela vedere. Era un mistero, un'enigma, ma affascinante.
 
Suddenly my cell phone's glowing up 
With your ring tone 
I hesitate but answer it anyway 
You sound so alone 
It does it right to hear you say 
 
Remember when we kissed 
You still feel it on our lips 
The time that you danced with me 
With the no music playing 
You remember those simple things 
We talked till we cryed 
You said that your biggest regret 
The one thing you wish i'd forget 
Is saying goodbye 
Saying goodbye 
Ohhhh 
Goodbye
 
Mi fermai, guardai Zayn, che a sua volta mi guardò impassibile, come se non fosse successo niente, poi rivolsi lo sguardo verso la classe che applaudiva. Mi sentì strana, come se qualcosa dentro me stesse nascendo, non saprei come descriverlo. Volevo scappare in quel momento.
- Mcklain, non sapevo che fosse così brava, mi congratulo - la guardai, pensavo che stesse scherzando, ma dalla sua faccia sembrerebbe di no.
Poi vidi lo sguardo di Justin e il mio mondo sembrò calmarsi per un momento. Quando guardavo quel ragazzo mi dava serenità, come se lui fosse in grado di capirmi attraverso la musica.
Io e Zayn ci sedemmo di nuovo ai nostri posti e mentre mi accomodavo sentì una mano toccarmi la schiena.
- Wow sei brava, vediamo se sei brava anche...- Mi girai e vidi Harry che sorrideva malizioso. - Lasciami - dissi a bassa voce e in modo deciso, lui la lasciò ma non distolse lo sguardo da me.
Non volevo essere toccata, tantomeno da lui. Lo guardai, alzai la mano sinistra e mentre gli stavo per tirargli uno schiaffo qualcosa mi bloccò.
- Non farlo - disse il moro dietro, in modo deciso. Alzai gli occhi al cielo e mi calmai. Lo guadai di nuovo e lui guardò me. Forse non aveva capito che se mi stava vicino, potevo rendergli la vita più brutta dell'inferno.



I'm Here C:

Scusate per l'enorme ritardo, lo so è quasi passato un mese ma il tempo, le idee e la scuola, non mi hanno permesso di continuare. Scusate ancora.
Che ne pensate? Questo capitolo mi è venuto abbastanza bene, mi piace la parte quando canta Ciasten C:
I Punti della situazione:
1.Summer scopre che Andy va nella sua stessa scuola e gli ha accennato una nottata, che  dovrebbe chiedere a Jessi. Che sarà successo?
2.Quando Justin canta, Summer rimane affascinata da lui e pensa che ci sia qualcosa di forte fra loro e ne rimane incantata.
3.Con Zayn non è successo molto, non parla molto ma sta sempre a guardare, che avrà nella testolina lui?
4.Quando Summer canta, non fa trasparire i suoi sentimenti per paura di ricordare. Ricorda la sua storia con Rochet alias Daniel.
5.Harry, come tutti gli altri, rimane stupefatto dalla voce della ragazza. La provoca, ma con dei risultati pessimi.
6.Il passato di Summer, è ancora loooontanooooo.

Ahahaah ci sono tantissime altre cose da scoprire, drammi drammi drammi, li adoro, con un po' di commedia C:
Aggiorno a 2-3 Recensioni, please recensite.


 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


 A Big Secret





- Oddio, quanta fame ho, nessuno lo sa - sospirò Carly al mio fianco mentre ci dirigevamo verso la mensa. Erano passati due giorni dal Together Day e anche dal suono di voce più bello che abbia mai sentito.
- Ma mi ascolti? - disse Carly scuotendomi il braccio. - Si, ti sento - risposi con indifferenza. Ci avviammo con calma verso la mensa quando mi vibrò il cellulare.
- Vai avanti, magari ti raggiungo dopo - dissi a Carly, la quale non mi degnò neanche di uno sguardo.
Presi il mio cellulare dalla borsa e mentre camminavo mi schiantai contro qualcuno. - Ma attento, cazzo - dissi arrabbiata, avevo schiantato la testa contro il petto di...- Guarda te dove vai, e fammi passare - disse Zayn spostandomi, ma ogni volta ci dobbiamo scontrare così?
- E comunque si dice scusa - risposi quando lui mi sorpassò ma ancora vicino da poter sentirmi. - Allora chiedimi scusa, ti sei fatta la domanda da sola - replicò lui camminando dall'altra parte.
- Fanculizzati Malik - l'ultima parola che dissi per poi andare via.
Ci dovevamo sempre scontrare o per un motivo, o per l'altro finivamo sempre per litigare, non so il perchè. Sarà per il mio temperamento, ma quel ragazzo non lo capirà mai nessuno.
Mi diressi verso la Greenway Oxford Campus per respirare un po' d'aria e lessi il messaggio che mi era arrivato:
 
Hey S, come stai, sono Jes!
E' da prima che ti chiamo ma non rispondi! Quindi ora mi richiami, sai com'è, non ho più credito... (:
 
- La solita! - dissi tra me e me e in effetti avevo 5 chiamate perse da lei - Questa mi ammazza ora...- 
Presi il mio Blackbarry e digitai il suo nome e mi sedetti su una panchina del GreenWay
 
S: Jessi Lean Horan!
J: Summer Jean McKlain!
S: Oddio da quanto tempo, mi manchi Lean!
J: Anche tu mi manchi Jean, allora come va?
S: Ho i miei problemi, ma me la cavo, tu?
J: Senza di te Londra non è niente!
S: Aww Che dolce..
J: Come stanno le star li?
S: Sono dei rompicazzo, fattelo dire, poi tuo fratell...
J: Zitta cretina! Non lo deve sapere nessuno, capito?
S: Perchè non vuoi?
J: Perchè...perchè...non c'è un perchè!
S: Okay...Lean, ti devo dire una cosa...
J: Pure io Jean, riguardo a...
S: Andy!
J: Pure io...beh vedi...
S: Lui...
J: Si...beh,lui...
S: Lean, Andy è in questa scuola, cazzo!
J: Si..beh,lo sapevo già..
S: Come lo sapevi già? 
J: Fammi spiegare, beh..è successo che..
S: No, Jessi, adesso spiegami, mi stai nascondendo qualcosa?
J: Jean, quando eravamo ai Caraibi...
S: Si...continua
J: Beh, ecco, appunto quando eravamo ai Caraibi, la sera del falò, quando tu sei tornata a casa lui...bip bip bip
S: Lean, Lean, ci sei?

 
- Cazzo, ho la batteria scarica, porca puzzola in calore! - urlai dal nervoso, quando mi accorsi in un secondo momento che c'era Andy che mi stava guardando da lontano.
- Cazzo vuoi, gira lo sguardo - urlai per farmi sentire 
- Con chi parli? - disse lui serio avvicinandosi a me pericolosamente
- Non ti riguarda, poi chi sei tu, per dire a me con chi parlo? - risposi con un tono alto, decisamente troppo alto.
-  Adesso vattene - e se ne andò.
C'era qualcosa sotto, lo sapevo perchè non ero stupida, però cosa?
 
 
 
Stavo camminando nel parco, diretta verso l'appartamento, forse non avrei fatto le ultime due ore.
Avevo le cuffie, ascoltavo Sparks Fly di Taylor Swift, mi rendeva così libera e mentre ero immersa nei miei pensieri vidi in fondo Justin.
Era con Harry e Niall e stava parlando e scherzando con loro. Per un momento non mi videro ma poi Niall si accorse e tutti e tre si misero a guardare nella mia direzione.
Incrociai lo sguardo di Justin e si mise a correre verso di me. Istintivamente lo feci anche io, non sapendo cosa dovevo dirgli.
Correvo e correva pure lui. Sorrideva e sorridevo anche io. Volevo...abbracciarlo?
- NO! - mi fermai dal pensiero di volerlo, abbracciare.
- No cosa? - disse Justin continuando a sorridere, oddio mi mancava il fiato.
- Cosa? - risposi anche io, non capendo neanch'io
- Cosa che? - replicò Justin, che non ci stava capendo niente.
- Ciao Harold - dissi pacata.
Si avvicinò a me, mi prese sottobraccio e mi guardò.
- E questo? - riferendomi a quello che aveva fatto
- Non ti è piaciuto il mio saluto? - chiese dolcemente
- Ah, era un saluto per caso? - dissi ironica e togliendo il suo braccio attorno al mio collo.
Lui rise e per la prima volta notai le sue fossete e il suo sorriso. Non riuscivo a distogliere lo sguardo, anche se lui lo sapeva, perchè appunto, lo faceva apposta.
Distolsi lo sguardo da lui con fatica, riguardando di nuovo Justin,in tutta la sia bellezza.
- Non entri nelle prossime due ore? - mi chiese quest'ultimo.
- No..non penso - risposi 
- Vuoi venire con noi al bar, perchè neanche noi non andiamo - disse Harry da dietro, continuandomi a guardare.
- Si, grazie - dissi e li seguì dietro.
Mentre ci dirigevamo verso il bar dell' Oxford Campus, mi fermai un secondo. Avevo un mal di testa incredibile e i ragazzi se ne accorsero.
- Stai bene Sum? - mi chiese Harry preoccupato
-Si..grazie sto bene - dissi a fatica. Il mal di testa aumentava sempre di più.
- Vuoi che ti porti in infermeria? - mi domandò Niall porgendo sulla mia spalla la sua mano.
- NO! - urlai facendoli sobbalzare.
- Scusate, comunque no, non voglio....- lo dissi chiaro e tondo. Non volevo proprio andare in infermeria, non che avessi paura, ma perchè sennò avrebbero scoperto.....sì, che mi tagliavo.
- Perchè non vuoi? Sei pallida, non ti senti bene, si vede che c'è un problema, ti prego, cosa c'è che non va? - disse speranzoso Justin obbligandomi a guardarlo.
Giuro, mi ha fatto quasi tenerezza vederlo così preoccupato...per me che manco mi conosce. Ha significato tanto per me.
- Sto bene, non preoccupatevi per così poco, eh dai! Ora, voglio andare a mangiare e penso che la persona vicino a me sia più che d'accordo, giusto? -chiesi con ironia a Niall, alla quale annuì subito.
- Okay, allora...a mangiareee - disse quest'ultimo.
 
 
- Allora avete capito tutti cosa sono le espressioni letterali? - chiese la prof. di algebra, ovvero la Smith.
- Sii - dimmo tutti all'unisono.
Io ero in fondo come sempre, stanchissima. Forse dovevo mangiare qualcosa, accidenti alla mia testardaggine.
- Lei ha capito, signorina McKlain? - mi chiese quella vecchia decrepita di prof.
- Mm? Em.. si prof - dissi nel tono più convincente possibile
- Okay, allora se tutti voi avete capito, facciamo subito una verifica, ORA! - sottolineò l'ultima parola.
- Cazzo.. - dissi tra me e me.
- Non hai studiato, babe? - domandò Andy da dietro. Trattenevo la rabbia dal tirargli uno schiaffo in faccia per avermi solo chiamata 'babe'. 
Non risposi, non volevo, perchè se gli avrei risposto sarebbe andata davvero a finire male.
- Allora, babe, perchè non mi vuoi rispondere? - chiese in tono malizioso.
Non risposi ancora. Stavo facendo una fatica bestiale a trattenermi. Perchè doveva sempre provocarmi sapendo che poi reagivo?
- Allora, non hai studiato, tesoro? - disse Andy scandendo bene l'ultima parola.
Non mi trattenni più.
Mi girai verso di lui, mi alzai facendo indietreggiare la sedia e mi avvicinai a lui. Ora tutta la classe aveva gli occhi puntati su di me.
- Cazzo, mi stai rompendo i coglioni, la vuoi finire? Smettila! - urlai in faccia a lui, la quale non si mosse. Lo guardai con i miei occhi azzurro-verde mentre lui mi guardò con i suoi occhi azzurri, quasi ghiaccio. Mi domando come mi sia passato per la mente piacermi un tipo come....lui?!
Ci fissiamo per qualche minuto, senza proferire parola. Il mio respiro era irregolare, il mio petto andava su e giù velocemente, mentre lui, passibile come sempre.
- Jean McKlain, subito in presidenza! Subito! - urlò la prof facendomi imbestialire ancora di più, ma mi trattenni.
- Fanculo - bisbigliai a bassa voce, mentre mi dirigevo verso la porta.
Mentre andavo,  pensavo a quello che era sucesso prima. Ma perchè ce l'ha con me? Solo per averlo rifiutato a quella festa? Ti prego, no...non è il tipo di persona che si dispera per così poco. Ma allora perchè?
Poi mi venne in mente che Jessi mi doveva dire una cosa riguardo a lui ma non me l'ha potuta dire perchè parlavo troppo e quindi la mia batteria si è scaricata. Fanculo alla mia stupida bocca.
Mi sto rendendo conto solo ora che sono così egoista, sono uno schifo di persona. Parlo, parlo ma non do mai retta alle persone.
Sono uno schifo di persona
 
 
*Mi prese i fianchi e li incrociai nel suo bacino. Ci sdraiamo sul letto mentre lui continuava a farmi i succhiotti sul collo. Mi staccai da lui guardandolo. Ricordo di aver pensato ' Ma che cosa sto facendo? ' poi pensai che se ero in questa situazione era a causa mia, solo mia.
Lo guardai ancora per qualche secondo poi lui senza chiedermi il permesso mi baciò con foga, voleva il contatto con la mia lingua. All'inizio non volevo, ma poi schiusi la bocca per il passaggio. 
Mi tolse i miei slip, mentre io i suoi boxer ed entrò in me violentamente.
Gemetti, mentre il mio respiro era irregolare. Quando arrivammo all'orgasmo, si sdraiò di fianco a me.
- Sei uno schifo di persona, puttana..ma mi piaci - lo disse in modo malizioso guardandomi mentre io cercavo di trattenere le lacrime...*


 
- Ehi Summer! Che ci fai qui? - mi richiamò Harry, distraendomi dai miei pensieri. Non mi ero neanche accorta di essere già arrivata.
- Secondo te perchè sono qui? Eh? - chiesi seccata.
La stanza era mediamente grande, c'erano varie sedie e io mi sedetti in una il più lontano possibile da lui.
Non rispose. Si limitò solamente a fare le spalluccie.
La stanza era silenziosa, come piaceva a me. Non mi sono mai piaciuti i luoghi troppo rumorosi. Forse anche per via di quello che avevo passato.
Notai che Harry continuava a fissarmi. Mi girai verso la finestra per vedere se quello che fissava era fuori dalla finestra. Non notai niente.
- Guarda che sto guardando te se lo volessi sapere - mi rigirai per trovarmi di fronte Harry seduto di fianco a me. Eravamo vicinissimi.
Guardai prima la sua bocca, così bella e soffice che non toccasse la mia, poi mi soffermai sugli occhi verdi smeraldo, forse anche per troppo tempo. Sentivo le mie guance arrossire.
' No, ora no ti prego..' pensai tra me e me.
 
Pov. Harry
 
Quando si rigirò su se stessa avevamo i nasi che a malapena si toccavano, eravamo molto vicini. Vedevo lei che guardava il mio labbro, cosa che ho trovato molto bello. Poi si soffermò sui miei occhi. Speravo che questa volta cadesse ai miei piedi, invece si è solamente limitata a guardarli per alcuni minuti e vedevo che stava arrossendo molto. Non avevo mai notato il suo rossore prima d'ora ed ero felice di essere stato il primo.
Guardai i suoi occhi. Erano di un'azzurro verde. Così strano, ma così affascinante da vedere.
- Il colore dei tuoi occhi....è diverso dagli altri - dissi senza togliergli lo sguardo di dosso, pure lei.
Abbassò lo sguardo, forse un po' imbarazzata. Volendo ancora quel contatto visivo gli stavo per prendere il mento per portarlo in alto, invece rialzò di nuovo lo sguardo verso me, da sola.
- Si, sono davvero strani. E' la parte che preferisco del mio corpo - lo disse senza imbarazzo, sicura e forte di sè.
Prima di lei, alzavo io lo sguardo alle altre e con il mio tocco, finivano per cadere ai miei piedi, Lei, invece, ha alzato lo sguardo da sola, come se non volesse essere aiutata da nessuno, poi si allontanò da me.
 
 
Pov. Summer J.
 
Mi allontanai da lui pensando di essere stata un'illusa. Boh, per una volta sentivo che qualcosa poteva cambiare nella mi stupida vita di sempre, che in fondo, dovevo solo crederci. Scacciai via quei pensieri per riguardarlo di nuovo vicino a me.
- Cos'è che hai fatto per essere mandato qui? - lo chiesi senza vergogna.
- Ho risposto alla prof. Poi non mi piace restare in un luogo per molto, quindi diciamo che è anche per volere mio se sto qua, invece tu? - Harry mi guardò con quei occhi verdi.
- Stavo litigando con uno e la prof. rincretinita com'è, mi ha mandato qui. E' assurdo! - ironizzai.
Non avevo voglia di vedere il preside, quindi mi alzai per andare via. Mentre mi alzavo sentivo che qualcuno mi prese il polso. Mi girai per vederlo.
- Dove stai andando? Non puoi andare - lo chiese come una supplica. Pure lui ci metteva ora?
- Me ne vado, sinceramente non ho voglia di vedere il preside e nessun'altro. Sai, non mi piace restare in un luogo per molto tempo, non te l'ho detto?- risposi ironica a lui, il quale mi aveva tolto la mano dal polso e mi guardava malizioso.
Stavo per aprire la porta e quando la aprì, mi scontrai con il petto di qualcuno, che a quanto pare faceva molta palestra.
Guardai in alto per vedere. Solo lui, non riuscivo a decifrare il suo sguardo. Solo lui, il più rincoglionito di tutti. 
- Se vuoi prenotare una notte insieme a me, chiamami, però non ora! -
Si lui, l'unico che posso odiari fino a morte, Malik.

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Rieccomi dopo un mese ad aggiornare. Scusate per il ritardo, diciamo che ho avuto un blocco mentale e da ieri questo 'blocco' è svanito ed ho scritto ben più di 4 capitoli in un giorno, mi sorpendo di me stessa lol.
Vi dico solo una cosa: se continuate a seguire questa storia, vi giuro, vi sorpenderete di quanti segreti ci sono, quanto mistero c'è dietro a una vita normale di un'adolescente, quindi vi prego, continuate a seguirla.
Non vi voglio anticipare niente, il capitolo successivo sarà solo di passaggio ed è li che vi anticiperò qualcosa di frizzante.
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 Vestito di Summer



Vestito di Carly

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


 
                   One Day, I'll Make You Proud Of Me 
                                         




"Ero sdraiata sul mio letto, con un mal di tesa assurdo. Forse avevo esagerato con la vodka. Mi girava la testa, come non mai. Sentii la serratura aprirsi. 
'Sarà sicuramente Lean' ricordo di aver pensato.
Avevo quasi gli occhi chiusi quando qualcuno mi accarezzò la guancia poi passò alle coscie. Sospirai a quel tocco, non sapendo più cosa fare...
- Io non ti farò mai del male, lo prometto. - lo disse con una grande tranquillità, mentre io ero di fianco a lui, con il respirò irregolare, poi chiusi gli occhi. Sentì il suo tocco sul mio petto, fino ad arrivare al mio seno..."
 
- AHHHH - urlai ansimante dal mio letto. Mi guardai intorno spaventata. 
Il mio respiro era irregolare, ero tutta sudata e mi scendevano le lacrime.
'No devo essere forte' pensai, ma in quel momento non riuscì.
La finestra del mio balcone era aperta ed entrava l'aria fresca da fuori, così decisi di uscire dal mio letto e dirigermi verso il balcone.
La luna era chiara al cielo notturno. Guardai in alto, vedendo le stelle e la luna.
Era solo un sogno, solo un bruttissimo sogno.
- Quando ti guardo, papà, mi sento così piccola, te l'avrò già detto tante volte. - dissi al cielo. Già, mio padre ora è in un posto migliore, dove la tristezza non c'è, dove puoi sempre vedere le cose da una prospettiva diversa, migliore di come la vediamo noi, che viviamo ancora qui.
- E' da tanto che non ti parlo sai? E sai anche che quando ti parlo è quando ho bisogno di qualcuno, ma quel qualcuno non c'è. Adesso vado in questo college, è carino ma io mi sento fuori luogo. E' mamma che ha deciso, ormai quella non mi vuole più, si sa. Ci sono delle 'star' in questa scuola, lo sai papà? Sono i One Direction, una band e Justin Bieber. Beh, dire che non sono carini è da suicidio, perchè lo sono, ma sono talmente stronzi! Poi c'è Justin, che lo vedo diverso dagli altri, come se qualcosa in lui ci sia in me, non so se mi spiego. E' strano perchè quando lo vedo lo vorrei subito abbracciare, come se fosse normale, ma la cosa più strana è che non siamo molto amici, come dire. E' alquanto strano, direi..- mi fermai guardando il paesaggio che avevo davanti a me. 
- Perchè dev' essere così difficile la vita? - lo urlai, quasi come uno sfogo personale.
- Perchè ormai in questo mondo per essere felici devi prima soffrire - disse una voce da lontano. Mi guardai in giro, ma non vidi nessuno, eppure c'era qualcuno. La voce, l'avevo già sentita, ma era così distante che non l'ho sentità del tutto.
- Dove sei? - chiesi, sempre urlando. Nessuna risposta.
Guardai la luna e mi sentì così piccola in confronto alla sua maestosità.
- Buonanotte pa...un giorno.. - mi fermai con gli occhi lucidi dall'emozione
- Un giorno papà, ti renderò orgogliosa di me, te lo prometto -





 
- Summer, oggi vieni al PartyNight Day della scuola? - chiese Niall, mentre mangiava il suo panino.
Eravamo in mensa, dopo aver finito le due ore di algebra e una di geometria. Ormai era un ritrovo la mensa e mi ero legata molto a Niall.
- Non lo so...non mi sono mai piaciuti sti Party della scuola - 
- Ti prego vieni, sarò io il tuo cavaliere - disse Niall supplicandomi. Oddio, era un'angelo quando faceva così.
- Sicuro Niall? - disse una voce roca dietro di me, ormai sapevo che era.
- Ti prego Harry, se non è lui il mio accompagnatore, come pretendi di essere tu? Poi ti prego, non ho dei cetrioli al posto degli occhi, sveglia! - sventolai la mano verso di lui, la quale sbuffò.
Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurò qualcosa
- Tu, in qualche modo, sarai mia, sappilo - lo disse sicuro di se per poi salutare Niall e Liam e poi andare da Louis e Zayn.
Eccolo, quest'ultimo lo stavo guardando e anche lui mi stava guardando. Aveva quel non so che di misterioso che lo rendeva affascinante, ma era anche arrogante.
- Comunque sì, vengo, però non con te, sorry - feci le spalluccie a Niall, che mi sorrise.
Vidi da lontno Justin che sorrideva nella mia direzione.'Ma perchè è così perfetto quel ragazzo?' pensai tra me e me.
Poi vidi che era in compagnia di...
- Oddio santo, che cazzo ci fa con lui? - lo guardai arrivare insieme a Justin.
- Ciao babe - disse Andy, arrivando insieme a Justin.
Non lo degnai e salutai Justin sorridendolo, il quale ricambiò subito dandomi un bacio sulla guancia. Sentivo il rossore di quest'ultimo e abbassai lo sguardo mentre sentivo Justin ridacchiare.
Alzai di nuovo lo sguardo e per sbaglio guardai Zayn, il quale si girò è mi vede che lo stavo guardando, di nuovo.
Spostai lo sguardo per ritrovarmi a faccia con Andy.
- Con chi vai al Party oggi? - chiese in tono malizioso poggiando la sua mano sulla mia guancia.
Sentivo un brivido percorrermi il corpo,ero a disagio quando mi toccava. Sentivo qualcosa di brutto.
Tolsi la sua mano e o guardai. - Non ci vado con nessuno e non osare mai più toccarmi, intesi? - risposi in tono arrabbiato.
- Perchè? Si da il caso che non sia la prima volta..-
- Cosa? - dissi io meravigliata.
- Sulla spiaggia, ti ricordi? - e in quel momento ricordai.
Sospirai a quel ricordi che volevo assolutamente dimenticare.
- Vattene - in modo irritato alzai lo sguardo per incontrare il suo sguardo.
Non rispose.
- Vattene ti ho detto! - lo urlai alzandomi e mettendomi alla pari con lui con l'altezza, anche se era abbastanza alto.
Se ne andò, lasciando Justin da solo.
- Che cosa è successo? -
- No Juss, non ora ti prego - per poi andarmene via, mentre mezza scuola mi guardava. Sentivo lo sguardo di Zayn e di Harry increduli.




 
 
Quando uscii dalla scuola andai sotto un'albero della GreenWay per calmarmi.
- Ma perchè? Già mi odio solo per essermi piaciuto, poi mi deve ricordare quello? - sussurrai all'albero, perchè si, io parlo con gli alberi perchè penso che sia l'unico che mi capisce e non parla.
Guardai le persona aggirarsi per il parco, sorridenti e fieri di essere qui.
- Vorrei tanto andare via...scappare da qui e rifarmi una vita -


 
"Il suo respiro era irregolare, pure il mio. Mi baciò con foga, anche se io non avevo più forza, sapevo che voleva ancora.
Entrò in me senza preavviso, ormai abituata a tutto questo dolore. Andò veloce, facendomi male.
- Ahia - sussurai cercando invano di farlo smettere, anche se sapevo che non potevo.
- Shh, così noi non ci divertiamo, era quello che volevi,no? Ora urla il mio nome - ed era vero, l'avevo voluto io.
Non volevo urlare il suo nome, tutto ma non il suo nome. Ero ancora abbastanza sbronza, quindi non ricordavo la sua faccia.
- Urlalo Summer! - lo disse quasi urlando, e io lo dissi.
 
- Brava ragazza, un giorno ci incontreremo di nuovo, perchè tu non scapperai mai da me - e dopo questo se ne andò"


 
Mi risvegliai dalla mia dormira sotto l'albero, ansimante e spaventata dal sogno, che avevo fatto.
'Ancora quel sogno, che sta succedendo?' pensai tra me e me, non capendo più niente. Mi alzai, guardai l'orologio, prima di venirmi un'infarto.
- Cazzo, sono le 3 e ho saltato praticamente tutto il pomeriggio di scuola,poi devo andare a preparami - corsì più veloce che potevo fino ad arrivare all'appartamento, dove c'era Carly ad aspettarmi. 
- Dove sei finita? -
- Scusa, mi sono addormentata sotto un'albero.. - dissi 
- Sotto un'albero? Va beh, allora, che vestito vuoi metterti? Scegli fra questi che ho preso -
I vestiti erano tutti bellissima, ma non adatti a me, erano troppo scollati.
- Carly, i vestiti sono bellissimi, ma n...- non finì che vidi che nell'armadio c'era un vestito che mi aveva attirato moltissimo.
- Carly, quel vestito, quello, voglio quello - lo indicai e Carly capì.
- Questo è stupendo, ma Sum, è troppo semplice -
Non aveva le spalline. Il corpetto era fatto di fiori bianchi e il sotto si apriva con il tulle, arrivando fino a metà coscia, ma non era volgare, anzi era così bello, così semplice.
- Credo di aver trovato il vestito che metterò stasera... - dissi fiera.
Invece Carly optò per un vestito nero a monospalle decisamente molto sexy e provocante.
- Non credi che...sia troppo Carl? - chiesi senza vergogna.
- No, penso che sia PERFETTO! - ah okay, se lo dice lei.
In quel vestito mi sono immaginata Jessi, sapevo che pure lei era così estroversa e amava mostrare le sue curve.
- Chi vorrai conquistare oggi? - domandò Carly di sprovvista.
Corrugai la fronte a quella domanda.
- No, aspetta, che dici? Non voglio conquistare nessuno, magari tu piuttosto... - e la guardai.
- Beh si, vorrei che Zayn mi notasse... -
- Allora ti noterà sicuramente, stanne certa -  e mentre lo dicevo, avevo qualcosa allo stomaco, ma non saprei dire cosa. Sapevo solamente che mi dava fastidio.
'Non ci pensare, non ci pensare Jean'


                 ________________________________________________________________________________________________
 

Eccomi di nuovo ragazze :D
Vi piace il capitolo? Diciamo che a me non mi fa impazzire, ma amo dannatamente la parte in cui Summer Jean è nel balcone e si sfoga con suo padre, che è in cielo. Lo trovo assolutamente bellissimo, mi sono commossa pure io (lol).
Succederanno tantissime cose, ci saranno molti segreti da svelare prima di avere il lieto fine (o forse no) quuuuuiiindi, continuate a seguirla, e mi dispiace molto se non aggiorno con regolarità, ma l'ispirazione, il tempo e la preparazione per gli esami non trovo più tempo libero.
Vorrei solo un piccolo contributo, cioè la Recensione.
So' che tante di voi non recensiscono perchè non hanno voglia o per il tempo (vi capisco, sono anche io una lettrice) ma io ci metto l'anima quando scrivo e faccio anche molta fatica e mi redereste davvero Happy se recensiste, anche solo scrivendo una piccola frase, non importa, è il gesto che conta, non è forse così?

Aggiorno a 2-3 Recensioni



In The Next Chapter

"Un'amicizia di tanti anni fa, riaffiorirà, rendendola per qualche momento felice, felice davvero che la sua vita potesse cambiare, ma dietro l'angolo, una minaccia incombe su di lei. Infatti un segreto, tenuto nascosto per tanti anni sarà svelato a tutti, facendole dimenticare il significato di felicità per sempre."


 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Prima di cominciare a leggere, vi consiglio di leggerla con   

Pink- F*ckin Perfect lyrics      darà alla storia un tocco in più, oraaa...non vi rompo più e ci vediamo giù lol       


 


Why me, not another people?

 
 
 
Io e Carly stavamo camminando per il Greenway diretti verso la Sala Grande della scuola, dove si sarebbe tenuto il PartyNight della scuola. Non faceva molto freddo, anche se era evidente che eravamo nel pieno dell'autunno. Sotto il mio vestito avevo una giaccia in jeans, mentre Carly solo un golfino. 
- Summer, ti posso fare una domanda? - la guardai con interesse quando mi chiese questa domanda, curiosa di sapere cosa voleva.
- Certo, quale sarebbe? - domandai, continuando sempre a camminare.
- Perchè Daniel ti chiamava Whinty e tu lo chiamavi Rochet? - mi chiese quasi con timore.
Mi fermai a quella domanda, non sapendo cosa rispondere. Si fermò pure lei, poi vedendo la mia reazione si tappò la bocca con entrambi le mani, come volesse significare che non doveva lontanamente farmi quella domana.
Ci pensai su, prima di dirlo, perchè sapevo ormai che i miei sentimenti per lui erano definitivamente scomparsi da molto tempo.
- Beh, io lo chiamo Rochet perchè è il suo cognome. C'è, non proprio 'cognome'ma si avvicina. Lui infatti si chiama Daniel J. Rocker. A volte lo chiamo 'Rochet', altre invece lo chiamo 'DJ'. - le dissi, mentre proseguivamo la nostra camminata verso la Sala Grande ripensando ai vecchi tempi, non solo a quando eravamo stati insieme, ma soprattutto a quanto eravamo amici.
La guardai,per vedere se mi stava ascoltando, e vedevo con piacere che sorrideva.
- Su continua..- mi incotò a continuare. Abbassai lo sguardo sorridendo, poi lo rialzai e continuai. 
- Lui, invece mi chiama Whinty, perchè da 'Winter' e io di nome sono 'Summer'... ti risulta qualcosa? - lo chiesi con ironia a Carly, la quale pensò, anche per troppo tempo.
- Ah sì, le stagioni! - io risi alla risposta, anche se era vero.
- Ahah brava, comunque a me piaceva il nome 'Whinty', non so il motivo, beh poi le cose sono cambiate ed..eccomi in questa scuola, insieme a lui - dissi alzando le spalle.
- So che forse mi pentirò per quello che ti dirò ora ma... dovreste restare amici, più che altro. Magari ci stai male per quello che è successo, ma Summer, sono passati 5 anni da quella volta e penso che anche lui non provi più niente per te, quindi perchè non restate amici? - lo disse come supplica, guardandomi negli occhi.
Ero sbalordita per quello che mi aveva detto.
- Non lo so, magari stasera, se lo vedo, chiariamo, ma non ti prometto niente - e la riguardai di nuovo.
- Ma non devi farlo per me, più che altro per te stessa, perchè so che lui è onesto e ti conosce, e perderlo per una cosa che si è già conclusa da 5 anni è da stupidi, mi capisci? -
La guardai, chiedendomi se stavo veramente parlando con la Carly esuberante, esagerata o con un'altra Carly, cioè questa.
Le sorrisi, dopodichè arrivammò dentro la Sala Grande. Era bellissima, c'era un'esplosione di fiori, erbe profumate e quant'altro.
- E' stupendo - dissi guardandomi in giro e quando chiamai Carly, non rispose. Mi girai dalla sua parte e vedevo che non c'era.
- Ma che cazz...- non finì in tempo che qualcuno mi fece sussultare da dietro.-
- Hei Summer, come stai? - mi girai per vederlo, Styles. Lo guardai, ed era bellissimo, giuro. Mi sono soffermata più che altro sugli occhi, di quel verde smeraldo che ora stavano proprio incontrando i miei.
Poi vidi che stavano arrivando gli altri, tutti bellissimi, da togliermi il fiato.

 
Pov. Zayn
 
- Che cazzo c'entra una festa in questa scuola? Dai ragazzi non voglio venire, sul serio - dissi serio a Niall, la quale se ne fregava mentre entravamo. Harry era arrivato da prima e vedevo che stava parlando con qualcuno...si, Summer.
Era così strana quella ragazza, bella, ma così tanto misteriosa, stronza e menefreghista. Non ci parlavamo mai, solo per litigare. 
Mentre mi avvicinavo a loro due, vedevo che Summer distolse lo sguardo da lui per soffermarsi su di noi. Lei era così bella, pura con quel vestito. Mi guardava, con quegli occhi che solamente lei riusciva a farli. Eppure, quando la guardavo, sentivo qualcosa, di conoscerla, anche per poco.


 
Pov. Summer J.

 
La festa era iniziata e io ero seduta da sola in un divanetto della Sala Grande. Tutti ballavano, vedevo Justin ridere e scherzare con Liam e Louis, adorabili, direi. Horan, Styles e Malik erano nel banco a bere della vodka, mentre io solo un cocktail. Per ora nessuna traccia sia di Daniel J 'DJ' ne di Andy.
Mi guardavo un po' intorno e sentivo l'adrenalina dentro di me, quindi mi buttai al centro del palco per ballare. All'inizio la gente mi guardava perplessa, poi tutto tornò come prima: puro divertimento.
Ballavo sulle note di 'Scream and Shout' quando sentì la presa di qualcuno sul mio polso.
- Levati dal cazzo chiunque tu sia! - mi girai alzando lo sguardo per poi incrociare i suoi.
- Pure io Sum? - mi domandò. Lo stavo cercando da prima ed eccolo, proprio davanti a me, DJ.
- Ciao DJ, volevo solo chiederti scusa per non averti più parlato, mi dispiace così tanto. -
- Anche a me dispiace Jean, allora, amici come prima? - mi chiese alzando le spalluccie.
- Amici come prima - e ci abbracciamo. Mi mancavano i suoi abbracci, così, come amici.
Lo presi per un polso e ci mettemmo a ballare insieme, scatenati più che mai. Ricordo che quando eravamo al campo estivo, prima di esserci fidanzati, eravamo migliori amici. Mi faceva divertire tantissimo con i suoi stupidi giochi e insieme ne abbiamo combinate davvero tante.
- Ehi, Jean, mi mancavano questi tempi, così, senza essere fidanzati, non trovi? - mentre ballava, ridevamo come due cretini e poi annuì, d'accordo con quello che aveva appena detto.
Mi fece girare su me stessa e vidi che Justin si dava da fare con una ragazza. D'istinto lo volevo prendere e schiaffeggiarlo, non so perchè. forse perchè comunque ci tengo a lui e vederlo con un'altra ragazza mi ha fatto male, ma poi ritirai il mio pensiero.
Harry continuava a fissarmi e mi faceva rabbrividire. Anche da lontano vedevo la brillantezza dei suoi occhi e mi incantai, invece di Zayn, nessuna traccia.
- Jean, guarda chi è arrivato - disse DJ facendomi distrare da Harry e guardai e vidi Andy, tutto fradicio e ubriaco marcio.
- E' questa la festa eh? Che lo sballo abbia inizio - lo disse per poi catapultarsi sulla pista da ballo barcollando.
Mentre si dirigeva verso il centro mi vide e mi sorride malizioso, rabbrividendo a quello sguardo. Mi faceva paura. Si diresse verso di me con passo veloce, mi guardò per poi baciarmi.
Mi staccai subito e gli diedi uno schiaffo dritto in faccia.
- Come cazzo osi baciarmi, bastardo? - lo guardai incazzata più che mai. Ormai lo sguardo di tutti era fisso su di noi.
- Allora ti piaceva questo bacio Summer, ricordo quando... - e si fermò. Mi guardò dritto negli occhi, ora sapevo che mi stava nascondendo qualcosa, qualcosa di davvero brutto, si vedeva dallo sguardo.
- Continua Andy - dissi fredda a lui. 
- Sai, ci sono così tante cose che non sai piccola Summer, cose che mai scoprirai... - disse con un filo di voce per poi andarsene barcollando.
- Cazzo giri? Sei un bambino, deficiente. Non hai le palle di affrontare la realtà bastardo! Stai barcollando, la tua vita fa schifo e io non so se essere intenerita da te o farmi pena, guarda non lo so veramente. Aggiusta la tua vita del cazzo Andy che fai prima! - lo urlai più forte che potevo perchè sinceramente non ne potevo più. Sentivo lo sguardo di tutti. Si fermò. Respirava irregolarmente, era furioso con me, ma doveva sentirsi quelle parole da qualcuno.
Si girò, era tutto rosso e mi fece indietreggiare, ma per mia sfortuna c'era un muro dietro me. Si avvicinò a me e mi guarò arrabbiato, avevo paura, lo ammetto.
- Come osi, puttana? - chiusi gli occhi da quella parola e strinsi i pugni.
- Si, puttana, hai sentito bene e aggiusta pure tu la tua vita merdosa che hai perchè fai schifo. Ti ricodo che sei venuta nel mio letto, anzi io sono venuto nel tuo letto perchè eri ubriaca marcia e lo abbiamo fatto. Si, questo ti stavo nascondendo, io e Jessi la tua 'bestfriend' o robe del genere. Si, puttana, perchè sei uno schifo di persona che va a letto con tutti, perchè eri una prostituta. Si lo so, perchè lo hai detto mentre lo facevano. Si puttana, perchè è colpa tua se sei così, ma io ti ho amato fin dalla prima volta. Si, puttana perchè per colpa tua sono diventato così e per questo ti odio come non ho mai odiato nessuno - lo disse urlando.
Io piangevo, non potevo essere andata con lui a letto, non era possibile. Jessi lo sapeva, la mia migliore amica lo sapeva e non me l'ha detto. Ha detto davanti a tutti che ero una prostituta, si è innamorato di me e per colpa mia è diventato così.
Guardai tutti ed erano increduli. Vedevo Harry e Justin guardarmi, non sapendo cosa dire. Riguardai di nuovo Andy, poi me ne andai.
Scappai il più lontano possibile da quell'edificio. Quando sono uscita dall'edificio stava piovendo a dirotto e quindi corsi sotto la piogga.
 


 
"Si, puttana, hai sentito bene e aggiusta pure tu la tua vita merdosa che hai perchè fai schifo. 
Lo abbiamo fatto. 
Eri una prostituta. 
Ti odio come non ho mai odiato nessuno"



 
Mentre correvo, mi rimbombavano queste frasi. Non ho mai provato un'umiliazione come questa, giuro. Stavo correndo veloce e non avevo più forza di correre, quindi mi fermai e urlai. La cosa che mi faceva più male è che entrando in questa scuola, pensavo che le cose potevano cambiare. Volevo davvero aggiustare la mia vita, ricominciare e dimenticarmi del passato. All'inizio ci stavo riuscendo ma poi arrivò lui. Le cose che aveva detto, però, erano tutte vere, solo che io mi ostinavo sempre a rinnegarlo.
Si, rinnegare il fatto che ho una vita di merda, che sono diventata a fare la prostituta per guadagnarmi i soldi, che tutti mi odiano e basta. Non volevo tutto questo, giuro. Volevo solo vivere una vita felice.
Mi sedetti sull'erba continuando a piangere sotto la pioggia
- Perchè deve essere così tutto difficile? So che non posso scappare dal mio passato, ma io davvero voglio cambiare. Voglio davvero provare la sensazione di essere felice, di essere amata da una persona, di poter fare l'amore vero con la persona che amo, di sentire che la mia vita ha un senso...perchè non posso sentire tutto questo? - lo urlai mentre aprivo le braccia al cielo, come un richiamo.
- Perchè io, non un'altra persona? Perchè io devo subire questo? -
Piangevo ancora mentre tutti i miei ricordi che pensavo di aver diementicato con il passato riaffiorarono, sopprattutto in una nottata molto diversa dalle altre.


 
"- Quanto vuoi? - mi chiese quest'uomo di 19-20'anni circa. Ero in una strada poco affollata, insieme ad altre ragazze.
- 100 euro o niente - dissi seria, guardandolo. Ormai, sapevo i loro trucchetti. Anche se ero ancora giovane sapevo già molte cose.
- Perspicace...okay, però a una condizione. - mi guardò e mi squadrò da capo a piedi. Era notte fonda e non c'era anima via, solo noi e il ragazzo.
- Sentiamo - chiesi avvicinandomi alla finestra dell'auto. Lo guardavo, mentre lui si leccò il labbrò superiore. Eravamo in pieno autunno e i miei capelli castano scuro svolazzavano qua e la dal vento. Avevo addosso solo una giacchetta in pelle, sotto un topless e una minigonna con le calze a rete.
- Due notti, solo due notti - lo chiese come una supplica.
Mi colse alla sprovvista con quella risposta. 'Due notti, solo due notti' disse.
Lo guardai di nuovo, poi aprì la portiera dell'auto e la richiusi, ancora incerta di quello che stavo facendo.
Mentre ci stavamo dirigendo verso l'albergo, non riuscivo a vedere la sua faccia dalla troppa oscurità.
- Posso vedere come sei? - chiesi avvicinandomi al suo sedile, mentre lui teneva ben saldo il volante. 
Si girò, ma non vidi niente. La sua faccia era ricoperta da quelle calze maglie che mettono i ladri.
- Vedi questa? Se osi togliermela, succederà qualcosa di brutto a te, intesi? - e poi si rigirò, guardando la strada.
'Ma cazzo vuole questo?' pensai tra me e me. Sapevo che questa notte, sarebbe stata dura non ricordarla...
 
- Ben fatto puttanella, sono stati due giorno davvero incredibili - disse mordendosi il labbro.
- Ora sparisci, okay? Non farti più vedere in giro, dimentica, ciao - e mi chiuse la porta in faccia.
'Come sempre d'altronde' pensai tra me e me a questi due giorni. Davvero, erano stati così diversi. Nel profondo, un po' ci speravo, che un giorno ci saremo rivisti, anche se non sapevo com'era, un giorno sperai in un nostro incontro."
 
 
 
Pensai a questo ricordo ormai lontano, alle due notti passate insieme a lui. Si, era stato solo sesso, ma quando mi toccava sentivo un brivido percorrermi e la mia eccitazione era alle stelle. Non avevo mai visto la sua faccia e mai la rivedrò. Ricordo solo che aveva un corpo da mozzare il fiato a qualunque ragazza, gli occhi di un castano scuro, quasi cioccolato e aveva una collana con una piccola decorazione di un triangolo blu.
Allora, pensava ancora in un suo incontro, ma erano passati così tanti anni che ormai aveva gettato la spugna.
La pioggia era cessata e quindi si rialzò.
- Cazzo, il mio vestito - lo guardai, tutto sporco del trucco colato. 
Era notte e quindi presi le scarpe che avevo tolto e mi diressi verso l'appartamento.
Tante cose mi frullavano nella testa. 

 
'Come farò ad andare a scuola domani?'
'Cosa diranno i miei amici? Mi lasceranno da sola, sicuramente'
'Che cosa farò io?'
 

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Holaaa everybody!
Da quanto non aggiornavo eh? Da 2 settimante tipo...C'E' DUE SETTIMANE, ODDIO MI VERGOGNO.
Passando alla storia... COLPO DI SCEMA BAAAM.
Ci tengo tantissimo a questo capitolo, ho versato una lacrima per questo e spero che anche voi vi siate emozionate.
Voglio ringraziare tutti quanti per il supporto, senza di voi questa storia farebbe schifo, che poi io neanche pensavo di pubblicarlo questa storia lol.
Vorrei vedere le Recensioni per il parere, accetto di tutto anche una faccina o quant'altro, solo mi piacerebbe sapere il vostro parere, se continuarla o no.
Oraa...vi propongo una cosa...EHEHE
1) Cosa pensate che farà Summer?
2) Come reagiranno gli altri?
3) Chi sarà l'uomo misterioso?
Rispondete a queste domande sulle recensioni e quella che si avvicinerà di più gli farò uno spoitler, okay sono cattiva lol
Solo una sarà, mi raccomando

Ora vi lascio, Adiooos.

Twitter Account 
@_onedaremysoul
 

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