Mine.

di CanadianGirl_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Sottopressione!!- ***
Capitolo 2: *** Prologo. ***



Capitolo 1
*** -Sottopressione!!- ***


Dopo un lungo e colossale discorso per fare un viaggio a New York le valige erano pronte. Daphne aveva fatto le valigie metre parlava con Tiffany al cellulare -Allora sei pronta?Dai veloce tra poco parte l'aereo-Daphne ,già odiava l'idea di andare a New York e lasciare la sua splendida Miami, quindi partire non era l'ideale ma per questo non voleva essere in ritardo -Si aspettami! Hai l'accelleratore in culo per caso?? Aspetta!- Tiffany invece amava New York quindi partire per lei era una priorità .Arrivate all'aereoporto si guardavano ridendo per quello che alla gente che passava sembrava un'idiozia vederle ridere per un semplice viaggio da nulla. -Aaaaaaaaah che bello!! Partiamo!! Dai Daph cos'e' quella faccia triste e??- disse Tiffany per la prima volta seria -Ho paura che durante il viaggio mi manchi JJ!! Lo so che non merita di essere nemmeno lontanamente pensato, ma non posso proprio levarmelo dalla mente- Disse scoraggiata Daphne -Mamma mia!! Quello e' un stronzone di merda ,ti ha tradito e come hai detto non merita neanche lontanamente di essere pensato ,ma volta pagina cavolo!! Ora basta dai non pensarci e aspettiamo quel cavolo d'aereo!!- Tiffany cercava di farla sorridere ,forse ce l'aveva fatta -Ok ,io giuro che se questo aereo non viene me ne torno a casa direttamente senza nemmeno pensarci ,tanto non volevo nemmeno venire pensa!!- Daphne parlava sinceramente e stava andando via veramente quando la mano di Tiffany prese il braccio di Daphne -Stai ferma?? Guarda e' la l'aereo!! Visto?? Che fretta hai?? E poi sono io con la fretta in culo!!- Le due amiche camminarono per entrare nell'aereo e Daphne si fermò a guardare Miami ,ciò che non poteva più fare per almeno sei mesi -Addio Miamiiiiiii!!- Disse con una piccola lacrima che le scendeva dall'occhio destro -Eh dai!! Su sali che ci guardano tutti!!- Tiffany copriva il viso per l'imbarazzo. Degli aerei c'era una cosa che Daphne odiava ,la paura di cadere e non riverdere più i suoi parenti e amici ,e la paura era cresciuta dopo aver visto la sera precedente un film su un incidente aereo. -Dai Daph non dirmi che hai paura !!Ma scherzi?? Dai su...- cercò di non farle avere paura almeno fino alla fine del viaggio -Ma come ca...- stava per urlare e si tappò la bocca mentre stava dicendo una parola che l'avrebbe seriamente messa in ridicolo di sicuro ma continuò moderandosi -Ma come faccio a non avere paura?? Comunque sono tranquilla almeno per adesso!! Aaaaaaaaaaaaaaaaaaah no fermate questo cazzo di aereoooooo!!- La vergogna l'aveva assalita completamente e per non parlare di Tiffany. -Ti è preso il cervello?? Cos'hai li dentro vuoto?? Ormai siamo in volo e non possiamo farci niente!! E poi almeno non mi scappi!!- -Va be' io mi addormento un pò, appena siamo arrivati chiamami- Mentre Daphne dormiva Tiffany guardava fuori dal finestrino mordendosi il labbro inferiore e gli occhi rivolti verso l'alto pregando che non succeda niente durante il volo. In verità anche lei si cagava sotto dalla paura ma non lo faceva notare. Quattro ore dopo: -Hola Daph?? Ci sei?? Ah ecco sveglia!! Dai siamo atterrati!!- Tiffany gia' non aveva intenzione di svegliarla, quindi figuriamoci la voglia che aveva -Si! Siamo vivi?? Oddio siamo sperduti nella giungla immersi dalle scimmie e animali puzzolenti??- Daphne era proprio nel più colossale degli shock, aveva sognato chissà quale incubo per avere simili parole che uscivano dalla sua bocca. -No tranquilla siamo sane e salve!! Ora scendiamo dai!!- La Bellezza Di New York Sotto Lo Sguardo Incantato (poco a dirsi) Della Fragile Daphne?? Scopritelo Nel Prossimo Capitolo!! Baci!!

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Capitolo 2
*** Prologo. ***


 
 Mine.





Quando Tiffany le aveva proposto di fare un viaggio solo loro due per New York, Daphne era scoppiata letteralmente a riderle in faccia. Lasciare la soleggiata e calda Miami per quella città che era NY? Se la sua migliore amica pensava davvero di convincerla, allora si sbagliava di grosso. Certo, quella città era praticamente il suo sogno, ma solo un paio di anni fa. 
Ora non avrebbe mai lasciato Miami nemmeno se le avessero regalato i biglietti per il concerto dei suoi cantanti preferiti, ovvero gli One Direction. No, okay, forse in quel caso avrebbe fatto uno strappo alle regole. 
La bionda sbuffò, -e dai, Dap, che ti costa?- chiese allora la ragazza, congiungendo le mani a mo' di preghiera. Negò con il capo decisa, -io da Miami non mi muovo. Che necessità hai di andare là?- domandò scocciata la moretta, tamburellando le dita sul tavolo della cucina di casa Moore. Si strinse nelle spalle, -ma è per fare qualcosa di diverso, Miami mi ha stancato!- esclamò sincera, allargando le braccia. Strabuzzò leggermente gli occhi, -Miami non stanca nessuno, Tiff. Che cazzo hai al posto del cervello, segatura?- quasi non urlò, non comprendendo la testardagine della sua migliore amica. Lei, a New York, non ci sarebbe mai andata. Nossignore, se si impuntava su qualcosa, era difficile farle cambiare idea. E questo, Tiffany, non voleva ancora capirlo. Quale necessità aveva lei di lasciare quella splendida città, per andare a vivere in una fredda e priva di sole come quella? -Andiamo, sarà solo per pochi mesi!- esclamò allora la bionda, allargando gli occhi come era solita fare quando desiderava ottenere qualcosa. Scosse la testa, -sono irremovibile- affermò, allungando la mano verso il suo fidato barattolo di Nutella. Era matematicamente impossibile che quella ragazza fosse letteralmente uno stecchino, quando ingurgitava quantità enormi di cibo spazzatura come quella. Batté contrariata un piede per terra, -ma quale cazzo di problema hai? Stiamo parlando di New York, per Dio. Non puoi rifiutare una proposta del genere.- quasi strillò, -se è per i soldi, te lo pago io il biglietto!- 
Daphne fulminò l'amica con lo sguardo, -uno, i soldi non sono un problema per me e due, non ti chiederei mai di fare una cosa del genere e sai che non sono quel tipo di persona. Al massimo potrei pagarlo io a te, visto e considerato che per me tu ci sei stata sempre- disse velocemente, con un tono di voce assurdamente solenne. Ed in parte, quello che la mora stava dicendo, era assolutamente vero. Tiffany Bennet, per Daphne J. Moore, c'era sempre stata. Da quando per la prima volta i compagnetti dell'asilo l'avevano presa di mira a quando il suo ultimo ragazzo, JJ l'aveva praticamente scaricata davanti l'intero corpo studentesco della scuola. E doveva esserle enormemente riconosciente, perché senza di lei non sapeva come sarebbe potuta andata avanti. -Ma allora? Di cosa hai paura?- domandò la ragazza, confusa. 
Si strinse nelle spalle, -e se poi mi manca JJ?- chiese, mordendosi nervosa l'interno della guancia. Alzò gli occhi al cielo, -perché gli giri ancora intorno? E' uno stronzo di merda e che vada a farsi fottere, per l'amor del cielo!- esclamò Tiffany, scocciata da tutte quelle inutili chiacchiere. 
Sospirò pazientemente, -e se per caso io decidessi di venire, quanto dovremmo stare in media?- chiese, lasciandosi in parte convincere. 
La bionda sorrise, credendo di aver ottenuto così facilmente la vittoria.
Si strinse nelle spalle, -uno, due, tre, quattro, cinque, sei mesi!- esclamò entusiasta, battendo felice le mani. 
Allargò gli occhi, -sei mesi?- disse gravemente, -ti sei per caso fottuta il cervello?!-
Sbuffò, -che palle che sei. Si, sei mesi. Qual è il problema?- fece scocciata lei, alzando gli occhi al cielo. -Teoricamente potremmo pure restare incinte e ritornare qua con un pancione enorme, come lo direi a mia madre?- 
Gonfiò le guance e sbuffò, -esageri sempre tu, eh? Ma scrollati e prepara quelle cazzo di valigie, noi andremo a New York!- gridò, stringendo il pugno ed alzando il braccio come erano soliti fare i supereroi. Sospirò, -io te lo dico, se qualcuno mi vuole ingravidare, faccio le valigie e ritorno a Miami, sappilo.- 
 
 
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Salve a tutte, questa è la mia prima fan fiction e spero che almeno il prologo vi sia piaciuto. Sono nuova su efp e ancora devo capire la dinamica di questo sito, ma grazie a pix_, sicuramente riuscirò a capire tutto ciò che mi serve in tempo breve. Solamente, vorrei sapere se vale la pena continuare o no. 
Un grande bacio, 
Irene. 

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