That dream has become reality

di Graveto
(/viewuser.php?uid=278971)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Begin ***
Capitolo 2: *** Meeting ***
Capitolo 3: *** Absolute happiness ***
Capitolo 4: *** Spree ***
Capitolo 5: *** The perfect Christmas ***
Capitolo 6: *** Fantastic day ***
Capitolo 7: *** Twists and Fun ***
Capitolo 8: *** In The End ***



Capitolo 1
*** Begin ***


Voglio dirvi come passo la mia giornata.
Colazione al bar, computer, pranzo, computer, amici, cena e letto; però non è molto importante rispetto a quello che sto per raccontarvi.
 
La mia Storia inizia con una delle mie solite giornate davanti al pc tra facebook, twitter e you tube.
 
Andai in bagno lasciando il computer acceso e, quando tornai, d'improvviso trovai un nuovo messaggio inviatomi  da mia zia Mary che mi invitava a passare le vacanze da lei in California, con una sola variante, potevo portare due persone con me. Subito capii chi sarebbero stati i miei “accompagnatori”; così presi in mano il cellulare e composi il numero della mia amica Giada che rispose quasi all’istante. Il cuore mi pulsava in gola e non sapevo se esprimere la mia felicità per quanto accaduto o invitarla semplicemente a venire con me in America. Feci tutte e due le cose e lei, entusiasta e eccitata all’idea di questa piccola avventura, accettò più in fretta del previsto. Sapevo che avrebbe accettato senza mostrare alcuna riluttanza perché la destinazione di questo fantastico viaggio sarebbe stato il luogo di nascita di una delle Band, a mio parere, più innovative e fantastiche del mondo intero, i Black Veil Brides.
Al termine della chiamata non mi restava che scegliere un’altra persona; quindi decisi di contattare un’amica di Milano, conosciuta vari mesi fa, e siccome anche lei impazziva per i BVB, cercai di contattarla in qualsiasi modo ma senza esiti positivi. Decisi di trovare due voli per andare di persona a casa sua, riferirle la notizia e sperare nella sua partenza.
La mattina seguente io e Giada andammo in aeroporto, prendemmo il primo volo per Milano e, arrivati a destinazione, la chiamammo al telefono; con nostra grande gioia finalmente rispose.
Per scoprire dove abitava e non farle sapere del nostro improvviso arrivo, le dissi che avevo bisogno del suo indirizzo perché volevo mandarle un regalo, lei con un po’ di riluttanza me lo comunicò.
A quel punto non restava che andare da lei a farle questa grande sorpresa. Di fatti chiamammo un taxi, caricammo i bagagli e partimmo. Destinazione casa di Soraya, unico obbiettivo prima del grande viaggio.
Durante il tragitto vidi Giada perplessa e sapevo anche il perché, conoscendo i genitori di Soraya non sarebbe stato facile portarla con noi, ma dovevamo tentare; per fortuna i tre biglietti erano stati prenotati con partenza Milano, volo diretto per Los Angeles e senza scali.
Arrivammo dopo mezz’ora di “agonia”; col cuore nuovamente in gola e con Giada che mi stava accanto stringendo il mio braccio, quasi a volerlo rompere, con le mani che mi tremavano suonai al grande portone di casa Cinisello. La porta si spalancò mostrando il volto di un uomo sui quarant’anni, alto, capelli scuri e vestito con una certa classe. Prima che potessimo aprire bocca sentimmo un urlo di gioia provenire dal fondo del corridoio che dava alla scalinata della casa, io e Giada ci guardammo e con un grido collettivo gridammo il nome Soraya che, come un fulmine a ciel sereno, ci saltò addosso facendoci quasi cadere; dopo questa fantastica accoglienza, fummo presentati alla sua famiglia che iniziò a farci domande sul motivo della nostra visita. Accomodatoci sul divano iniziai  a spiegare tutto per filo e per segno, cercando di dissuadere i suoi genitori a farla partire con noi; come avrete già capito Soraya aveva accettato la proposta. Passammo quasi tre ore a discutere del perché e del per come e alla fine vinsi questa battaglia con un colpo di gentilezza e astuzia. Con grande stupore, scorsi la nostra amica che metteva i bagagli già pronti con l’etichetta davanti all’entrata, era così eccitata all’idea che non le importava se il volo sarebbe partito tra cinque ore. Nell’attesa ci mostrò l’interno della sua, a mio parere, splendida casa. Nel mentre passarono altre tre ore e, chiamato nuovamente un taxi e salutato la sua gentile famiglia, partimmo sparati per la grande e speciale vacanza che ci avrebbe atteso al nostro arrivo in California.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Meeting ***


Dopo nove ore di viaggio su un aereo molto privilegiato, il comandante comunicò l’allaccio delle cinture di sicurezza, la nostra eccitazione era salita alle stelle, vedevamo pian piano avvicinarsi a noi le luci dell’aeroporto e la tensione non poteva essere che alle stelle. Scesi dall’aereo ci precipitammo all’uscita, naturalmente dopo aver preso i bagagli sul nastro, varcammo la soglia delle porte automatiche e subito sentii gridare il mio nome. Mi girai in cerca della fonte e lì la vidi, era mia zia Mary con mia cugina Ashley che aspettavano il nostro arrivo, subito corsi a salutarle. E quando Giada e Soraya mi raggiunsero mia zia fu molto contenta della loro presenza e in un commento sarcastico e al quanto a bassa voce mi disse che erano molto carine. Io arrossi sperando che non avessero sentito, mia zia ci condusse ai parcheggi dell’aeroporto dove aveva parcheggiato la macchina e, caricati i bagagli, partimmo per raggiungere la “nostra” residenza; però in autostrada ci fermammo a prendere un panino al McDonalds, non so le altre cosa ne pensavano ma io ne mangiai fino a scoppiare. Ripreso il viaggio arrivammo per l’ora di cena, la casa era fantastica; facciata bianca con portone nero, tre piani e piscina con idromassaggio sul retro, era un posto fantastico. Mia zia ci mostrò le nostre camere, naturalmente Giada dormiva con Soraya e io da solo, il mio letto era così morbido che crollai per la stanchezza e anche per il jet lag, senza cenare. La mattina seguente iniziarono le vere e proprie vacanze,tra passeggiate, bagni in piscina, musei e, come dire, tutto di tutto; però, mentre camminavamo lungo il marciapiede di una delle strade di Los Angeles, scorsi un manifesto di un concerto che si sarebbe tenuto in città nel weekend e, con mia grande contentezza, la manifestazione riguardava i Black Veil Brides. Senza destare sospetti la sera stessa uscii di nascosto da casa e andai a comprare tre biglietti per la prima fila; però scoprii che oltre a questi ticket, siccome ero il primo compratore, avrei ricevuto un omaggio di altrettanti passi per il backstage, naturalmente con il cuore a mille accettai all’istante. Non potevo credere ai miei occhi, possedevo i tre più importanti “fogli di carta” di tutta una vita. Corsi a dare la notizia, per poco non mi uccidevano per la troppa eccitazione, Soraya scoppiò in lacrime per la felicità e Giada non credeva a quello che vedeva e per poco non mi uccideva per l’emozione. Arrivò il giorno del tanto atteso concerto, mi costrinsero a presentarmi due ore prima dell’inizio; infatti, arrivati sul luogo della manifestazione, trovammo solo un negozietto che vendeva magliette, gadget e vari oggetti dei BVB. Spesero quasi 200 dollari afferrando tutto quello che trovavano, nel mentre arrivarono le auto con dentro i Black Veil Brides e furono come ipnotizzate dal rumore del clacson che veniva usato dall’autista per far spostare la gente dalla strada. Scattammo verso l’entrata e entrammo al volo per sederci ai nostri posti pre-assegnati, o dio il concerto stava per iniziare e noi eravamo li, non riuscivo a crederci. Le luci del palco si spensero all’improvviso, un fumo bianco e denso coprì tutti gli spettatori e fu accompagnato dall’accensione di luci rosse che si facevano largo tra il fumo e la gente presente. Ed eccoli li, che fecero un’entrata spettacolare tra gli squarci che le lampade di quel colore bordò così acceso provocavano in quel che restava dell’emissione delle macchine a liquido; un urlo collettivo della folla che venne coperto dalle parole di Andy, il solista del gruppo. Iniziarono il concerto con Perfect Weapon e Giada e Soraya diventarono di un triliardo di colori per l’emozione, io mi scatenai durante il meraviglioso assolo di Jake, accompagnato da Jinxx, chitarrista di un certo calibro, a mio parere, con l’intervento del batterista CC e il bassista Ash. Passate quasi due ore, il concerto stava per concludersi e noi eravamo quasi in lacrime; perché alla fine ci sarebbe stato concesso l’onore di accedere al backstage e incontrarli di persona. La canzone di chiusura fu In The End, ultimo singolo del loro nuovo album; arrivarono alla conclusione e, ringraziando il pubblico, invitarono tutti i possessori di un pass a girare dietro al palco per mostrare alle guardie di sicurezza l’autorizzazione, così da poterli incontrare. Le gambe mi tremavano come non mai, invece Giada e Soraya per poco non svenivano, mostrammo i pass a una guardia alta e grossa. Che impressione. Passammo, o dio, eravamo la, ad un passo da loro; infatti procedemmo a passo rallentato per l’agitazione. Scorsimo cinque figure nere nella semi oscurità del backstage. Eccoli che si girarono a guardarci, non potevo assolutamente credere a tutto questo, c’eravamo quasi, pochi passi ci separavano, erano loro: Andy, Jinxx, Jake Ash e CC.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Absolute happiness ***


Si loro, proprio loro, inconfutabilmente loro e nessun altro. Andy da seduto qual era ci venne incontro, seguito da Jinxx, gli altri per uno strano motivo rimasero vicino all’entrata del palco. Dopo che ci ebbe raggiunti parlò. Giada e Soraya ridevano e piangevano allo stesso tempo, e io con un inglese azzardato cercai di iniziare la conversazione ma, non ebbi neanche il tempo di dire mezza parola, Giada piangendo saltò addosso a Andy come non l’avevo mai vista e in inglese perfetto iniziò a parlargli singhiozzando; a quel punto lui chiese quale fosse il problema e lei rispose che incontrarlo era il sogno di una vita, subito diedi un’occhiata a Soraya che pian paino si avvicinò a Jinxx e per poco non lo buttava a terra con l’abbraccio “acrobatico” che lei stessa aveva eseguito. Le lasciai con i loro idoli e raggiunsi Jake, Ash e CC, con tremolio alle mani, neanche fossi un vecchio di ottant’anni, mi presentai. Dovevate vedermi, ero felice come un bambino che ha appena ricevuto una lecca-lecca; con un certo umor e scherzosamente iniziai a parlare con Jake del fatto che sapevo eseguire alcuni suoi assoli, lui compiaciuto mi disse che era curioso di sentirmi suonare, allora iniziarono a tremarmi le gambe; però non avevo freddo, era solo fottutissima agitazione, lui prese la su meravigliosa chitarra e mi chiese di suonarla, prima di fare ciò diedi un’occhiata veloce a Soraya e Giada che si divertivano un casino con Andy e Jinxx, come biasimarle era un sogno di tutta una vita. Tornando a me, iniziai a suonare Perfect Weapon in una maniera che prima non mi riusciva, l’adrenalina mi scorreva nelle vene. Ash e CC guardarono Jake con uno sguardo che diceva, ma che è tuo fratello? Eseguito un perfetto assolo e conclusione della canzone ricevetti gli applausi di tutti, persino Jinxx e Andy si girarono per la sorpresa, ero in cima al mondo, quello era un sogno di tutta una vita, suonare con la chitarra in presenza di esperti e famosi chitarristi quali erano Jake e Jinxx. Andy, Giada, Soraya e Jeremy si aggiunsero a noi, a quel punto il “signor Sixx” mi chiese di fare un duetto con Jinxx, a quel punto pensavo che le mie amiche mi avrebbero fulminato con lo sguardo, invece in una specie stridio mi diedero il loro felice assenso. Presi la chitarra di Jake, il plettro mi tremava in mano, Andy buffamente invitò Giada e Soraya a sedersi, io penso per evitare svenimenti o peggio. Ash chiese se sapevo suonare in the end, io risposi di si e lui fece una strana risata. Andy attaccò, era il mio momento, potevo dimostrare tutto, iniziai a suonare seguito da Jinxx, dopo il secondo “I’m not afraid”, feci l’assolo di tutta una vita. Alla fine della canzone Soraya quasi mi schiaffeggio per congratularsi e Giada mi diede un pugno come per dire, ottimo. Avevo gli occhi lucidi per l’emozione, vi posso dire solo che suonammo tutta la notte e, mentre Jake mi insegnava Fallen Angel, Giada riempiva di baci Andy e Soraya piangeva di felicità su Jinxx che le parlava; come biasimarla, lei aspettava questo momento da tanto. Con nostro stupore CC si alzò avvicinandosi a noi tre e ci chiese se ci andava di passare due giorni con loro nello baita in cui avrebbero passato le vacanze di Natale. In un coro di urli Giada e Soraya mi precedettero con un si secco e affrettato; io risposi che saremmo stati davvero onorati, ma chiesi anche perché proprio noi, il mondo era pieno di fan che aspettavano un’occasione del genere. Andy intervenne e spiegò che noi eravamo diversi, gli altri ammiratori volevano solo saltargli a dosso, chiedere la foto e l’autografo e andare via. Invece da noi avevano ricevuto più attenzione e gentilezza, e avevamo un modo di comunicare a lui molto gradito. Li ringraziammo, Giada e Soraya con le lacrime agli occhi per il discorso, io gli occhiali appannati e le pupille lucide per tutto quello che stava accadendo, per le emozioni che stavo vivendo, per la loro sconfinata umiltà e gentilezza. Ash spuntò da dietro e mi consegnò l’indirizzo della casa di montagna con una sola raccomandazione, non portare nessuno e non farlo sapere soprattutto a nessuno. Naturalmente volevano tenere nascosto il luogo, immaginate cosa sarebbe successo. Per ritornare a casa, dopo aver salutato calorosamente i BVB, prendemmo la metropolitana, e dentro essa, in un momento di assoluto silenzio, Giada e Soraya mi guardarono, eccole pensai, immaginavo quello che sarebbe accaduto. Mi dissero di alzarmi un momento, non ebbi neanche il tempo di muovere un passo e subito mi strinsero in un abbraccio così caloroso e forte che per poco non svenivo per la mancanza d’aria. Scherzi a parte era il loro ringraziamento per questa fantastica avventura che avevo offerto loro portandole con me in questo viaggio. Tornati a casa non ci restava che andare a dormire e l’indomani prepararci per raggiungere i Black Veil Brides e passare un’emozionante fine settimana con loro.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Spree ***


Il mattino seguente fui svegliato da Soraya che martellava sui tasti del pc. Dio non persino in America. Poi sentii Giada attaccare con le canzoni dei BVB e a quel punto le raggiunsi in camera. Aprii la porta e persuasi gentilmente Soraya a smetterla di uccidere i tasti del portatile. Lei rise come non mai e anche Giada, poco dopo aver staccato la musica, mi guardò e scoppiò a ridere. Tornai in camera per prepararmi e scendere a fare colazione, feci la doccia, mi vestii tutto di nero, la maglietta aveva sopra un teschio con le ali, la mia preferita, pantaloni neri con la catena sul fianco destro e converse blu. Scesi sotto a mangiare, Giada e Soraya erano non so come già sotto, vestite nel mio stesso modo, con una sola variante, loro indossavano le magliette dei Black Veil Brides, ma ero sicuro che la mia sarebbe andata più che bene. Mangiammo così velocemente per l’eccitazione che quasi mi restava tutto nell’esofago, per poco le altre non si affogavano, nel frattempo scorsi mia zia Mary venire verso di me. Lei posò un mazzo di chiavi sul tavolino e mi disse che la macchina era mia per il weekend, io la ringraziai balbettando dalla felicità. Incitai le ragazze a montare in macchina con un “andiamo” così prolungato che sembrava dovessimo andare in missione; infatti non mi diedero neanche il tempo di prendere le chiavi e già le dovetti raggiungere in garage, dove era posteggiata la jeeppona nera. Meravigliosa macchina per andare in montagna. Girai la chiave per l’accensione, che rumore fantastico, ed era tutta mia per il resto della settimana. Finalmente partimmo, Giada mise la chiave USB nella radio ultramoderna che l’auto aveva incorporato, e le canzoni dei BVB ci accompagnarono per il “breve” tragitto che ci separava dalla casa in montagna. Seguii tutte le spiegazioni datomi da Ash la sera del nostro incontro al concerto per giungere a destinazione senza problemi, la baita era di uno splendore allucinante; infatti erano due interi piani di casa in legno con un ampio cortile, dove l’accesso era consentito solo da un cancello in ferro nero con lo stemma dei Black Veil Brides forgiato su misura. Parcheggiai la macchina, Giada e Soraya ovviamente già davanti all’entrata suonarono. Le raggiunsi e al citofono rispose Ash che, grazie alla telecamera, aprì il portone in legno, e venne ad accoglierci calorosamente, alle ragazze le salutò con un abbraccio, invece io lo salutai pugno contro pugno, fico no? Entrati nella casa scorgemmo Andy gridare a Jinxx per la mancanza di fogli di cara in casa, a quel punto come non scoppiare a ridere? Già le altre erano quasi morte per la forza con cui risero. Sentendo gli schiamazzi Andy, Jinxx, Jake e CC vennero a salutarci e poco dopo Ash ci condusse nelle nostre camere, io scoprii che dovevo condividere la camera con Jake, e come rifiutare, con tutte le chitarre che c’erano rinchiuse sembrava un negozio di musica. Per quanto riguarda Giada e Soraya, loro vennero messe nella stanza che era una via di mezzo tra quella di Jinxx e di Andy, scelta assolutamente azzeccata a parer mio. Arrivò l’ora di cena e chi cucinava se non Ash? Entrando in cucina scorsi Giada sul divano che parlava con CC e Soraya con Jinxx, mentre Ash e Jake preparavano e, allo stesso tempo, cercavano di persuadere Andy a finirla di friggere il blocnotes nell’olio. Poco dopo Jeremy disse che voleva anche le patatine e, non ebbi neanche il tempo di dire “le cucino io”, Soraya scatto verso i fornelli facendo capire che le avrebbe cucinate lei, logico no? C’era assolutamente da aspettarsi una reazione del genere. A quel punto Jake si sedette lasciando ai fornelli Ash con la mia amica che come un lampo, prese patate, coltello e padella. Wow, che razzo. Almeno apparecchiai la tavola con Jinxx. Quando tutto fu pronto per mangiare, ci sedemmo al tavolo e Andy, col foglio fritto in mano, espresse la sua completa felicità per la nostra presenza. Ne fummo gioiosamente compiaciuti. Lui, da alzato qual era e con il foglio in mano, lo mangiò. Cosa che non mi stupì affato. La cena fu ottima. Che deliziosa carne aveva preparato Ash e che patatine fantastiche frisse Soraya. Dopo aver sparecchiato Andy chiese chi volesse vedere un paio di film Horror, Giada, con mia sorpresa, fu la prima ad accettare. Lei non amava così tanto i film dell’orrore. Tra me e me pensai “sta notte non si dorme” cosa più che altro scontata, data l’eccitazione che c’era nell’aria. Come primo film Jake mise Saw - L’enigmista, e ci credo, di quanto sangue c’era. Alla vista di tutto quel sangue che schizzava da tutte le parti, sentimmo Ash fare una delle sue risate. Al termine del film, salii in camera con Jake che voleva insegnarmi Rebel Love Song. Fantastico!!! Nel mentre Giada, Soraya, Andy, Jinxx, CC e Ash, restarono sotto a vedere un altro film. Passammo, come già immaginato, tutta la notte in piedi. Fu emozionante. Noi, tre persone qualunque che passavamo il fine settimana delle vacanze di Natale con i Black Veil Brides. Per essere sicuro che non fosse un sogno, mi diedi un pizzicotto e realizzai. Eravamo davvero li con loro, erano tutti per noi, solo per noi e niente avrebbe potuto toglierci questo momento di gloria.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** The perfect Christmas ***


Fui svegliato da un leggero dolore alla faccia. Mi ero addormentato sulla chitarra di Jake, e io che pensavo di restare in piedi tutta la notte. Guardai fuori, c’era già il sole alto nel cielo, faceva già un caldo pazzesco, perchè, quando da noi in Italia fa freddo, da loro fa caldo. Andai a cercare Giada e Soraya, ma in casa incontrai solo CC, buffo come cercava il succo nel frigo, mi diede il buon giorno e disse che tutti gli altri erano sul retro in piscina. Cavolo, pensai. Andai a mettere il costume e nel mentre mi accorsi che la finestra del corridoio dava perfettamente sulla gigantesca piscina; infatti, cosa fare se non tuffarsi da lì? Allora infilai il costume, senza farmi vedere mi posizionai sulla finestra, Jake e Jinxx sotto di me, quindi dovevo farmi sentire per non rischiare di fare male a qualcuno. Feci un salto altissimo e gridai “BVB Armyyyyyyyy”, tutti si girarono e udii Giada che nel frattempo gridava Go Aurelop, mio ultimo soprannome. Arrivai in acqua così lentamente, tutto sembrava fermo. Riemerso diedi il buon giorno a tutti. Stranamente, poco dopo, CC si tuffò dal tetto, gridando un inaspettato kawabonga. Andy disse che eravamo due pazzi, Giada, Soraya e Ash risero, invece Jake e Jinxx assistevano alla scena a bocca aperta, come se non avessero capito cosa fosse successo. Passammo ore in acqua e poi mangiammo una fantastica grigliata, preparata da Christian. Nel pomeriggio della vigilia di Natale io e Jinxx andammo a tagliare un pino per addobbarlo, al ritorno trovammo gli altri Cantare al karaoke. Soraya canticchiava in un duetto con Ash, e poco dopo Giada con Andy, CC e Jake erano i giudici; bhe, potete immaginare chi vinse. Addobbammo l’albero con teschi, candele e lo stemma dei BVB come stella, ottima scelta, così ottima che stavo per cadere dalla scala. Ma una stella normale no? Venne la sera e iniziammo a mangiare aspettando la mezzanotte, nel frattempo Andy canticchiava e Giada assisteva come fosse stregata. Arrivate le dodici io gridai un “auguri” prolungato, seguito dal botto del tappo della bottiglia di Champagne che Andy fece partire a razzo. Dopo gli abbracci, i baci e le strette di mano che volavano qua e la per la stanza, al termine degli schiamazzi e del giro di auguri Jinxx disse che avevano un regalo per ognuno di noi; allora Jake ce li portò. Li aprimmo con frenesia e entusiasmo e con sorpresa trovammo le ultime e inedite magliette dei Black Veil Brides (limited edition) e i loro numeri di telefono, sempre Ash ci raccomandò di non darli a nessuno e che loro si fidavano di noi. Giada e Soraya con le lacrime agli occhi vollero eseguire un abbraccio di gruppo con tutti, una volta uniti nella stretta Andy gridò “BVB” e noi in risposta gridammo “Army”. Per la continuazione della serata e per intrattenimento Jinxx e Ash suonavano le basi delle loro canzoni e noi dovevamo cantare con Andy. Con entusiasmo e le lacrime agli occhi Giada e Soraya dissero che quello era il più bel Natale della loro vita, io potevo solo dare loro ragione, chi avrebbe mai pensato di passare il Natale con i propri idoli. Credo nessuno, quindi eravamo davvero fortunati. Per ricambiare e ringraziarli dei fantastici regali, mi alzai con il bicchiere alzato al cielo, più tetto che cielo; comunque, feci un discorso che suscitò l’applauso di tutti nella stanza. Dopo Ash disse che per Pasqua sarebbero stati in Germania e se volevamo potevamo raggiungerli. Intervenni spiegando loro che i miei parenti Abitavano quasi tutti in là, a quel punto Andy compiaciuto e strizzando l’occhio espresse la sua felicità e Giada e Soraya erano nuovamente tra lacrime e singhiozzi di felicità. Subito Andy e Jinxx presero due tovaglioli e asciugarono le loro lacrime e, cosa accadeva se non un abbraccio “strizza celebrità” da parte delle mie amiche? Tornammo nelle nostre camere per riposare quasi alle quattro del mattino, nel corridoio volava la buona notte da una stanza all’altra e, a parer mio, questo sogno non poteva essere che la meravigliosa realtà in cui eravamo incappati.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Fantastic day ***


L’alba che apriva la mattina di Natale sembrò arrivare prima del previsto. Caddi dal letto per la forte eccitazione, mentre Jake entrava assistendo con sguardo confuso alla scena. Ci scambiammo, di nuovo, gli auguri e lui disse che la colazione era pronta, mi misi le pantofole e scesi di sotto. Seduti attorno al tavolo c’erano già tutti, che gentilmente mi diedero il buon giorno e io ricambiai; poco dopo, sedutomi vicino Ash, iniziai a mangiare le frittelle che aveva preparato Jinxx. Giada e Soraya invece mangiavano i cereali, ovviamente non volevano mettere zuccheri nello stomaco. Io, come al mio solito, mangiai tanto da scoppiare, dolci frittelle, dio che buone. Le ragazze mi guardavano con disprezzo, perché potevo mangiare quanto volevo e non ingrassare mai; però anche Andy mangiava tanto quanto me e non ingrassava, ma logicamente lui non meritava i loro sguardi intimidatori. A colazione parlammo di ogni genere di cosa che ci passava per la testa, nel mentre CC preparava, di nascosto, delle frittelle con in mezzo fogli di carta per Andy, ovviamente senza far sospettare niente a nessuno, ma quando si accorse che l’avevo beccato a preparare lo scherzo, mi disse di stare zitto semplicemente portando l’indice alla bocca e sibilando “shhhh” Mentre CC serviva il piatto per la “beffa” Jake mi guardò strizzandomi l’occhio, allora anche lui sapeva tutto, scoppiai a ridere così forte e senza alcun motivo che mi guardarono come se fossi appena uscito da un manicomio. Andy, scuotendo le spalle come per dire “bha io mangio”, assaggiò facendo i complimenti a Christian per gli strati aggiuntivi di fogli di carta. Io guardai immediatamente Jake per fargli capire “mi sa che vi ha fregati”; subito dopo iniziò una battaglia di frittelle dove ne uscirono sconfitti Soraya, che non centrava niente, e Jake; mentre Giada si riparava sotto al tavolo. Alla fine del “conflitto” CC iniziò a pulire per punizione mentre Jake andò a fare la doccia, mentre Ash ed io continuammo a mangiare indifferentemente a tutto l’accaduto. Passammo l’intera mattinata a parlare, fino a quando non giunse l’ora di pranzo. Jinxx e Christian prepararono un meraviglioso pollo arrosto con contorno di patate, mi venne un languore così forte allo stomaco, così forte che mi “prenotai” per accaparrarmi la coscia, parte più deliziosa di tutte. Mangiammo di tutto, la pancia mi stava per scoppiare, ma restava posto per il fantastico dolce che Giada e Soraya avevano preparato per tutta la mattina; di fatti, si trattava di torta al cioccolato con cuore di crema bianca “all’italiana”. Ci complimentammo tutti per il fantastico dessert, le ragazze ringraziando, arrossirono per la felicità e l’emozione di aver ricevuto i complimenti dai “loro” Black Veil Brides. Nel pomeriggio mi concessi un riposino, mentre Giada e Soraya erano sotto che conversavano con il resto del gruppo; infatti mi svegliai per colpa degli schiamazzi di tutti. Presi la chitarra di Jake e iniziai a provare Fallen Angel e devo dire che non mi riuscì tanto male; a metà della canzone salì Soraya per farmi compagnia, pensai wow lei che lascia Jinxx sotto per fare compagnia ad un comune mortale, scherzi a parte ne fui compiaciuto, infatti lei disse che anch’io meritavo un po’ di compagnia. La ringraziai quasi con commozione, ma le dissi anche di non preoccuparsi perché era il loro momento e meritavano di stare con i loro tanto amati idoli. Mentre Giada e Andy ci raggiungevano in camera, seguiti dagli altri, Soraya prese la chitarra classica dall’armadio, anche lei sapeva suonare, e iniziò a girare qualche accordo a caso, tanto per fare un po’ di musica leggera. Arrivammo all’ora di cena tutti chiusi nella stanza, suonando e cantando, parlando e scherzando. Suonarono alla porta e dovetti uscire io per prendere le pizze ordinate, per non far sapere a nessuno che i BVB fossero lì. Ne mangiai fino alla nausea con Andy che mi dava battaglia fino all’ultimo trancio e Ash che rideva a presso a Giada, mentre Soraya imboccava Jinxx, Jake beveva birra e CC batteva a tempo con le posate sul tavolo di legno. Restavano solo due giorni prima della nostra separazione da questo sogno, ma sapevamo che li avremmo rivisti per le vacanze di Pasqua ma,di conseguenza, passavamo ogni momento con loro come se fosse l’ultimo.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Twists and Fun ***


Giunse la mattina, svegliatomi per primo, mi accorsi che avevamo dormito tutti insieme; infatti Giada era abbracciata a Andy, Jake che russava a presso a CC, Ash di spalle a Jinxx,il quale stringeva a se Soraya. Scattai una foto col cellulare come ricordo. Di soppiatto e senza far rumore scesi sotto in cucina, mi misi ai fornelli e iniziai a preparare la mia “speciale” colazione all’Americana, uova sbattute con pancetta fritta. Apparecchiai la tavola con una tovaglia nera e dei piattini con posate abbinate, presi un piatto gigante per servire l’uovo e il bacon e in esso sparpagliai il cibo a mo di disegno, riproducendo lo stemma dei BVB con un tocco di classe. Salii di nuovo in camera e trovai quasi tutti svegli, CC ancora sonnecchiava; allora Jinxx prese un bicchiere d’acqua e glie lo verso sulla testa e Christian saltò per aria gridando che per poco non gli veniva un infarto. Risi fino alla nausea. In fine comunicai che la colazione era pronta per essere mangiata, corsero tutti sotto, e dai complimenti, capii che il mio “tributo” era piaciuto a tutti. Finta la colazione andammo tutti in piscina, Ash preparò dei drink per rilassarci al meglio e Jake uscì i materassini “formato famiglia”, ne presi uno singolo, invece Giada, Andy, Soraya e Jinxx salirono su due che erano giganteschi, Ash, Jake e CC preferirono le sedie e l’ombrellone. Inizia a canticchiare Rebel Love Song, cercando di imitare il più possibile la voce di Andy. Lui rise, e continuò accompagnandomi, ma alla fine ero io che facevo da seconda voce, cosa scontata come un paio di bermuda durante il periodo estivo. Arrivammo all’ora di pranzo senza voce, per quanto avevamo cantato. Mangiammo come “maiali”, salsiccia e patate bollite, come piacciono a me, Giada e Soraya che assistevano sconcertate e CC che rideva. Passato il pranzo guardammo un film d’amore, io e CC preferimmo andare nella sua camera a provare con la batteria, fantastico ora suonavo anche io. Smettemmo quasi al calar del sole, uscendo in corridoio scorsi Giada abbracciata con Ash, mi accostai dietro il pilastro per non farmi vedere e notai lei cercare di baciarlo, non credo avrebbe ricambiato lei era più piccola di lui e anche minorenne, ma con mio grande stupore le diede un leggero bacio sulle labbra, lei arrossì e corse in camera. Scendendo per le scale notai Soraya che riempiva di baci Jinxx, ma non sulle labbra, poi pensai “Ma oggi che diavolo è, la giornata dei baci? Risi da solo come un idiota, Christian mi sorpassò sorridendomi. Mentre Jake cambiava il DVD, io mi sedetti accanto a Andy, lui mi guardò e sorrise con aria furtiva invitandomi a stare attento al prossimo film, perché vi erano contenuti di un certo peso. Ero turbato, chissà come si sentiva Giada, a metà del film andai in camera da lei; con mia grande sorpresa notai che non era triste, ma rideva per la felicità ripetendo le stesse parole, ovvero “OH DIO”, per un’infinità di volte. Poco dopo ci raggiunse Soraya, e anche lei iniziò a fare come Giada. Io scoppiai a ridere come non mai, e poco dopo anche loro, ci esibimmo in un abbraccio di gruppo e scendemmo sotto per la cena che, questa volta, preparò Andy. Assaggiai e mi complimentai col “cuoco” per lo squisito tacchino che aveva preparato, lui rise e si sedette per mangiare, discutemmo del più e del meno per tutta l’abbuffata, poi io e Christian raccontammo una barzelletta da noi ideata durante il tempo passato a suonare la batteria. Risero tutti e noi due battemmo il cinque, come per dire “Siamo troppo forti”, fu la volta di Jake e Jinxx; infine toccò a ASh e Andy che fecero morire dalle risate persino il tacchino. Sparecchiato la tavola presi la chitarra e decisi di suonare un mio pezzo, tanto per passare il tempo; invece Giada e Soraya salirono con Jinxx e Jake in camera dicendo di voler imparare, anche loro, qualche pezzo, scelsero Ritual, la più facile da imparare, a parer mio, lasciando stare l’assolo. Tra gli schiamazzi di sopra, il film che stavano guardando Ash e Andy, CC mi raggiunse in camera per farmi compagnia. Pochi minuti dopo portai la chitarra nella stanza di Christian e provai a suonare The Legacy, accompagnato dalla batteria. Devo ammettere che ci divertimmo un sacco, cercai di godermi a pieno l’ultima notte con tutti loro; infatti il giorno dopo saremmo dovuti tornare a casa e quindi restammo svegli tutta la notte a fare baldoria.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** In The End ***


Il giorno della nostra partenza arrivò così in fretta che quasi non riuscivo a smuovermi dal letto per fare la valigia. Tristezza assoluta colmata dalla certezza che ci saremmo rivisti a Pasqua. Presi la chitarra e mi sfogai in una maniera così violenta e con l’amplificatore ad alto volume, suonando Perfect Weapon, che Jake e Jinxx corsero di sopra per vedere cosa stavo combinando. Appena entrarono nella stanza staccai l’amplificatore, posai la chitarra, diedi il buon giorno a entrambi e spiegai il motivo della mia pazzia mattutina. Loro risero e, come in un incantesimo, scattai a ridere a presso a loro. Jinxx disse di scendere a fare colazione, senza pensarci due volte li seguii, avevo una fame da lupi. Sotto incontrai Soraya e Giada con dei musi così lunghi che per poco non toccavano terra, scherzi a parte, dissi a tutte e due di prendere tutto a ridere perché il sogno era divenuto realtà e anche che li avremmo rivisti a Pasqua, loro non sorrisero; però Andy riuscì a trovare una soluzione, comunicò a tutti e tre il suo contatto Skype, sempre raccomandando di non dirlo mai a nessuno, a quel punto il sorriso tornò, potevamo sentirci con loro quando volevamo, che ficata assoluta. Per ringraziarlo gli strinsi la mano, invece le ragazze lo abbracciarono così forte da stritolarlo, ma lui rise. Dopo qualche minuto CC propose di giocare un po’ alla Wii, facendo tornei di tutti gli sport presenti nella console. Le coppie erano Io e Jake, Andy e Giada, Soraya e Jinxx, Ash e Christian. Il torneo finì con la vittoria, da noi inaspettata di Ash e CC, maledizione, io arrivai solo secondo con Jake, invece le altre due coppie in parità. Fu la volta di Just Dance e questa volta la mia squadra vinse per un punto, Andy e Giada secondi, Soraya e Jinxx terzi e Ash e Christian quarti. Quanto ci divertimmo, fu bellissimo e pranzammo in ritardo, perché giocando perdemmo la cognizione del tempo, e quindi mangiammo alle tre del pomeriggio. L’ora del nostro “arrivederci” si avvicinava, mancavano pochissime ore, e il morale non poteva andare nuovamente giù, quindi con Andy complice, escogitai un modo per far ritornare nuovamente il sorriso sui volti delle ragazze. Entrammo in cantina e organizzammo uno spettacolino con delle maschere molto particolari, fatte da noi. Tornammo di sopra e, io travestito da foglio di carta e Andy da neonato col ciuccio, posizionatoci davanti Giada e Soraya, lui iniziò a mangiarmi ripetendo “Ngugu Ngaga”, finalmente risero, ma non normalmente, ma fino alle lacrime. Per dirla tutta per poco non soffocavano dalle risate. Arrivò l’ora, Ash e Jinxx aiutarono le ragazze con i bagagli, io caricai tutto in macchina e le ragazza iniziarono a piangere, me lo dovevo aspettare, come si fa a separarsi da persone così buone e con quel gran cuore, dopo tutto eravamo stati fortunati ad avere un’occasione del genere. Andy e Ash abbracciarono Giada, Soraya si strinse a Jinxx e Jake e CC vennero da me e dissero di continuare a suonare, perché per Pasqua volevano sentirmi suonare più fantasticamente; con gli occhi lucidi e con orgoglio, diedi una stretta di mano e li salutai dicendo che quello non era un addio ma solo un arrivederci, loro annuirono. Le ragazze non si staccarono dagli altri per più di dieci minuti, alla fine con un inaspettato sorriso che spiccava sui loro volti, salitrono in macchina. Io, appoggiato con la schiena allo sportello, alzai la mano salutandoli e da lontano qual ero gridai “arrivederci” e loro risposero con “ciao ragazzo”. Sorrisi e salii in macchina, dove c’erano Soraya e Giada ancora sorridenti; a quel punto accesi l’auto e loro abbassarono il finestrino per salutarli da lontano, in un coro di voci i Black Veil Brides gridarono “vi vogliamo bene ragazze” e loro risposero subito con un entusiasta “ci rivedremo”. E così il sogno in cui eravamo incappati fu una realtà più che certa, avevamo passato meravigliosi giorni con i nostri BVB e questo anche grazie a loro. Giungemmo a casa di mia zia per l’ora di cena, scaricammo i bagagli, salutammo i miei parenti, mangiammo e tornammo in camera. La vacanza non era finita, andai in camera delle ragazze, loro erano felici come, come potrei dire, una Pasqua. La giornata giunse al termine e con se portò via il tempo che, a poco a poco, veniva colmato dall’avvicinarsi passo, passo, di nuove vacanze nelle quali avremmo sicuramente riabbracciato i Black Veil Brides.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1447333