I sogni diventano realtà..

di Louvedyoufirst
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 3: *** L'inglese ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 Io e Gin.
Prologo
Penso che sia naturale a diciassette anni avere un idolo, una persona di riferimento,  una persona di cui avere la camera tappezzata di foto, poster, adesivi e magari se si è più fortunati, di loro autografi.  
Una persona che tu poi possa pensare sia il tuo angelo, il tuo unico amore, insomma, cose da FAN! Il fatto è che io, di angeli, ne ho ben cinque e si chiamano One Direction! Il mio amore è andato ben oltre all’affetto che una fan possa avere per loro, impazzisco quando sento una loro canzone (nonostante io sia anche in un negozio super affollato e faccia puntualmente figure di merda), passerei ore in camera solo per guardarmi intorno e osservare come sono perfetti i miei idoli, farei ore di coda per un loro biglietto anche in ultima fila, farei tutto il necessario per realizzare il mio sogno. Incontrarli.
Bè io sono Ally! Sono una ragazza fuori di testa, che quando vuole qualcosa non c’è verso di fermarla! Sono bassina, magra, occhi nocciola, capelli biondi, detto in una parola, una GNOCCA! Ma questo è quello che dice  Gin, io non la penso così, la pensa così solo lei e qualche altra persona! Ginevra è la mia migliore amica e le cazzate che faccio con lei, non le faccio con nessun altro! Siamo una più pazza dell'altra.
Lei è perfetta e cosa fondamentale è grazie a lei che io ho scoperto i One Direction, mi faceva sempre una testa tanta parlandomi di loro fino a che non ho incominciato anche io ad amarli! Direi che dopo quelle cinque meraviglie, l'altro mio angelo è lei, l' adoro e quando hai bisogno di uscire, di gridare perché pensi di vivere in un fottuto mondo, di ridere perché devi raccontare la cazzata che ha fatto un  tuo compagno di classe,di raccontare  la figura di merda con il ragazzo che ti piace.. c'è sempre!
 Ahah, lei è Ginevra, descriverla è ben difficile, è una biondina esaurita che ama gli One Direction e Miley Cyrus. E' una ragazza bellissima, con due splendidi occhi marroni, con uno sguardo lei riesce a esprimere tutti i suoi sentimenti e le sue emozioni. Ci siamo conosciute in prima liceo, ma solo l'anno sucessivo abbiamo iniziato a legare, fino a poi diventare inseparabili. Non so cosa farei se non avessi lei al mio fianco.
Io e Gin frequentiamo il liceo scientifico a Milano. La nostra scuola è un edifico davvero grande, ma tanto grande quanto mal ridotto. I muri di cartongesso per la maggior parte hanno dei buchi grandi quanto un pallone da pallavolo, i banchi e le sedie mezzi rotti, per non parlare dei bagni o degli spogliatoi che sono la dimora di qualche sottospecie di insetti mutanti.
 Nonostante tutto la mia scuola è come una sorta di seconda casa per me; Lì posso essere me stessa e stare con i miei amici, posso divertirmi a guardare i miei compagni combinare tutto il giorno  guai e prendere in giro i professori, ma sopratutto amo andare a scuola perchè li posso stare con Gin.
 Come ci sono aspetti positivi ce ne sono sfortunatamente anche negativi: Le verifiche, le interrogazioni  e alcuni compagni.
Nella nostra classe c'è una ragazza( anche se ragazza non si potrebbe definire dato che ha più peli lei di un gorilla), una ragazza che cerca e vuole separarci, è gelosissima del nostro rapporto, e si intromette sempre tra noi, questa ragazza si chiama Olivia. Olivia è una mia amica, o meglio conoscente da 5 o 6 anni, l'ho sempre trovata antipatica e fastidiosa ma adesso sono arrivata al limite della sopportazione, la odio, sia io che Gin la odiamo. Uno dei motivi principali di questo odio è la sua falsità. Lei si professa tanto VERA fan dei One Direction e in particolare perdutamente innamorata di Zayn Malik, quando è palese che non è vero e che lo fa solo per copiarci e per non essere esclusa. Poi quel suo atteggiamento altezzoso e infinitamente irritante fa venire voglia di prenderla a pugni. Uno dei miei passatempi preferiti è farla arrabbiare parlando in continuazione di quanto si bello Zayn, e questa tecnica fuonziona sempre.
Purtroppo però non c'era modo per liberarsi di lei. avremmo dovuto sopportarla ancora per 2 anni e mezzo

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Capitolo 3
*** L'inglese ***


Le lezioni di inglese con la nostra professoressa erano talmente noiose e vuote che ero arrivata al punto di odiare quella materia, quella materia che mi sarebbe tanto servita per poter un giorno andare a vivere a Londra con la mia migliore amica.
Si, Londra, una città, un sogno. Io e Gin era già un anno che parlavamo dell'eventualità di poter andare a vivere li una volta finito il liceo, ma questa prospettiva purtroppo sembrava piuttosto lontana e surreale. Dopo il liceo avremmo dovuto frequentare l'università e non potendo lavorare e quindi non avendo soldi il nostro sogno sembrava via via sparire, finchè..
Prof: Carter! Villa! Basta chiacchierare e prestate attenzione una volta tanto. Questa cosa riguarda anche voi.
E intanto la prof aveva tirato fuori dalla sua agenda un foglio.
Io: Ei Gin chissà adesso cosa si sarà inventata per attirare la nostra attenzione.
Gin: Secondo me qualche gioco in inglese, dato che ci considera ancora dei lattanti.
Dopo ancora due o forse tre occhiataccie da parte della prof abbiamo deciso di smettere di parlare almeno per qualche secondo.
Prof: Come stavo cercando di dire, La scuola ha organizzato un torneo..
 hahhaha lo sapevooooo - disse Gin, cercando di tenere un tono di voce basso.
... un torneo per gli studenti, e consiste nel rispondere ad alcune domande, tipo quiz a premi, e la squadra che accumulerà più punti potra andare a studiare il prossimo anno nella madrepatria della lingua inglese.
Io:..................... cosa scusi?
Prof: La scuola ha organ..
Io: sisi prof ho capito in cosa consiste il torneo, ma è la parte del premio che non mi è molto chiara.
Prof: La squadra vincitrice passerà un anno nella scuola di Londra per approfondire le conoscenze sulla lingua, ovviamente tutto offerto dalla scuola.
Gin: Ommioddio. Io: Ommioddio.
Prof: Quindi ragazzi se volete partecipare basta compilare questi moduli e venire preparati alle sfide. Quindi buona fortuna.
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnn.
La campanella ha segnato la fine dell'ultima ora. Io e la mia migliore amica d fretta siamo uscite dalla classe per raggiungere il giardino della biblioteca. Quel giorno avremmo mangiato insieme e avremmo passato insieme anche il resto della giornata.
Tutto il tragitto fino al panificio siamo state in silenzio e anche dentro al negozio, una volta sedute al nostro tavolino Gin è scoppiata a piangere.
Gin: Ally non ce la faremo mai. Ci sono ragazzi molto più preparati di noi. 
io: Lo so amore, lo so. Ma almeno proviamoci, non abbiamo nulla da perdere.
Gin: nullla da perdere? Il sogno di una vita abbiamo da perdere.
io:  Avremo mille altre occasioni. Dissi queste parole con un pizzico di falsità, perchè ero consapevole che certe occasioni capitano una volta nella vita, anzi molto spesso non capitano nemmeno.
Gin: Ally ti prego. Mi sento male. 
Io: non parliamone più, domani andiamo a scuola ci iscriviamo al torneo e mettiamocela tutta, come andrà andrà.
Quella conversazione finì così.
 Abbiamo passato l'intero pomeriggio a cantare e a parlare dei nostri idoli. Queste erano due delle poche cose che ci rendevano felici.
Il giorno dopo abbiamo portato il modulo alla professoressa che ci ha guardate con                      " rammarico". Anche Olivia si era iscritta, insieme a Monica la secchiona della classe; ecco sapevamo già che avrebbero vinto loro e anche Olivia ne era consapevole proprio per questa ragione durante tutte le ore di lezione ha tentato di fare la "buona" amica cercando di fare l'affettuosa e  dicendo che anche noi avremmo potuto farcela.
Le gare avrebbero avuto inizio la settimana sucessiva, io e Gin un pizzico di speranza l'avevamo, ma non potevamo fare a meno di essere giù di corda. Non avremmo sopportato che Olivia andasse li,  che arrivasse ad un passo dal nostro sogno, ad un passo dai One Direction. Se noi non avremmo vinto, nemmeno lei lo avrebbe fatto.
Mia mamma appena le ho parlato del " gioco" era entusiasta, sarebbe piaciuto molto anche a lei mandarmi a studiare in Inghilterra, poi era consapevole che io oltre al fatto di voler andare a stare per un anno a Londra avrei avuto anche la possibilità di incontrare anche solo da lontano LORO, LA MIA VITA. Anche la mamma di Gin era molto speranzosa.
Mancavano solo 3 giorni alla prima sfida.

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