Wadding Planner

di giu707
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1:Organizzare il tempo. ***
Capitolo 3: *** 2|Stabilire la location. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

 


 

PROLOGO

Anche sta mattina la metro è piena ed in ritardo.
Dovrei essere già in ufficio ad aspettare la prima coppietta del giorno bramosa di una wedding plenner perfetta. Sicuri che il loro matrimonio sarà il migliore del mondo e blah blah blah.
Odio il mio lavoro! E ancora di più odio i matrimoni: se c'è una cosa a cui non crederò mai è il lieto fine o il "per sempre". Tutto ha un inizio, uno svolgimento ed una fine, la quale non è mai felicitamente felice.
Un esempio banale? Romeo e Giulietta:  tanto amore bacini e bacetti e poi: lei finge di morire, lui si suicida e lei lo segue.
Stronzate.
L'amore e il per sempre non vanno mai d'accordo.
Guardo l'orologio bianco che ho nel polso, ora 9:15.
Cazzo.
Cerco il black berry nella borsa, con scarsi risultati.
Cazzo Cazzo.
Niente panico.

 

"scusi, potrebbe farmi un favore?" chiedo a qualcuno senza nemmeno guardare chi.
"certo, se posso aiutarla, volentieri!" mi risponde una voce maschile alle mie spalle. Mi giro e lo guardo negli occhi sorridendogli.
"la ringrazio...potrebbe chiamarmi? non trovo il mio telefono!" dico velocemente  porgen
do il mio bigliettino da visita e  scansando la gente che si avvicina all'uscita della metro. Leggo il nome della fermata: Notting Hils Gate.
Cazzo è la mia fermata. 

Mi butto in mezzo alla gente facendo a cucci e spintoni cercando di uscire e grazie a Dio riesco ad arrivare alle porte uscendo per un pelo.

Corro verso l'uscita della stazione, fortunatamente l'edificio dove lavoro non è distante e dopo qualche minuto mi trovo dentro all'ascensore, pronta per una nuova giornata lavorativa.

 
Arrivata al mio piano, mi vedo sbucare quella brutta vecchiaccia del mio capo, con la faccia severa.
"Buongiorno Jones, anche oggi in ritardo?"mi dice marcando quel anche. 
"la metro era in ritardo"rispondo abbozzando un sorriso fintissimo. 
La supero andando verso la segretaria.
"Buongiorno Anastasia, la coppia delle 9:00?"
chiedo pregando iddio che non sia già arrivata
"Andy, calmati! ho posticipato l'appuntamento alle 9:30." dice seria. Mi butto letteralmente in ginocchio davanti a lei.
"Come farei senza di te?!"
"assumeresti una vecchia e noiosa segretaria di nome Perpetua che non ti lascerebbe la colazione ancora calda e i vestiti sulla scrivania" mi sorride facendomi l'occhiolino "ah, dimenticavo, ieri hai lasciato il telefo in ufficio, te l'ho messo nel primo cassetto della scrivania, insieme agli occhiali arrivati oggi"continua senza fare pause e tirando su la cornetta del telefono che ha iniziato a squillare. 
Mi alzo, la guardola con occhi da innamorata e le sussurro un "ti amo" nell'orecchio libero. 
Lei si lascia scappare una risatina e mi fa segno di andare in ufficio. Come annunciato prima da Anastasia, trovo sulla scrivania un sacchetto di Starbcks, a fianco ad una gonna nera a vita alta, un paio di collant velate nere, una camicetta scollata bianca con volant, una giacca nera -abbinata alla gonna- e un paio di pumps nere di velluto con il plateau oro e il tacco rosso. Non c'è niente da dire, i gusti di Anastasia sono impeccabili. Mi vesto mentre alterno un sorso di caffè mocha e un morso al muffin al cioccolato. Una volta finito il tutto recupero la truce dei trucchi dalla borsa, gli occhiali e il telefono dal cassetto e mi avvicino allo specchio vicino alla finestra. Vedo lo schermo del telefono illuminarsi. Chiamata in arrivo da uno sconosciuto. Premo il tasto verde. 

"Pronto, parla Andy"dico smuovendomi con la mano libera i capelli.
"Ah, allora l'hai trovato il telefono!"
"scusi?" chiedo stranita, poi ricordo, il tipo di prima nella metro. "ah, sì, scusi. Era in ufficio, grazie e scusi per il disturbo." dico pronta a chiudere la telefonata, ma lui si mette a ridere.
"complimenti!" dice divertito.
"come?"
"sì, dico complimenti. Sei la prima ad usare una scusa simile per avere il mio numero di telefono, ma non ne avevi bisogno, insomma sei pittosto caruccia. Potevi chiedermelo, te lo avrei dato volentieri!" da quando siamo passati al tu? e chi si crede di essere sto qui?
"stop stop stop. Non so lei chi sia, in qualsiasi caso si sta vacendo un viaggio mentale. Io avevo bisogno di trovare il mio telefono, ora l'ho trovato e non ho più bisogno di lei e della sua arroganza. Grazie e arrivederci" chiudo la conversazione e scuoto la testa.
Gli uomini non finiranno mai di stupirmi.
Riesco appena in tempo a finire di truccarmi che Ania sbuca dalla porta.
"i clienti delle 9:30 sono qui". 
Mi faccio velocemente una coda alta tirando ben bene i miei biondissimi capelli.
Butto i resti della colazione, tiro fuori i cataloghi e mi siedo.
"falli pure entrare" le rispondo facendole l'occhiolino.
Ania annuisce spalancando la porta e facendo entrare la coppietta.
"prego, sedetevi" dico loro indicando le sedia dall'altro lato della scrivania. "io sono Andrea Jones, la vostra Wadding Planner" porgo loro la mano.
"Piacere, Gemma Styles" mi dice la ragazza spiazzandomi con un sorriso stupendo. "Louis Tomlinson" risponde il ragazzo stringendomi la mano.
"ci hanno detto che lei è la migliore, ad organizzare i matrimoni" dice lui subito dopo.
"hanno detto bene!" rispondo io scherzosa.
"bene, perché il nostro matrimonio dovrà essere il migliore di tutti quelli che ha fatto fin ora!"






__________________MY LITTLE CORNER__________________
Buonasera Directioner! Vi presento la mia nuova Fanfiction!
Premetto che   ho scritto questo  prologo prima ancora di pensare bene a come strutturare la storia,
ma  più bello così no?! quando è la storia che si fa scrivere da sola.
Per questo motivo mi metterò già a scrivere il primo capitolo non appena pubblicherò questo.
Comunque, tutto chiaro no?  
Lei: Andrea Jones, Wadding Plenner che odia amore, matrimoni e il "vissero per sempre felici e contenti";
Lui: sbruffone e presuntuoso innamorato di sè stesso,
il tutto che gira intorno al matrimonio di Louis e Gemma.
Dai è carina come idea *autoconvincimento*.
Lasciate una piccola rescensioncina ;)
besos Gius

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Capitolo 2
*** 1:Organizzare il tempo. ***


Wedding Planner

1|Organizzare il tempo.

Scelta la data delle nozze fate i conti di quanto tempo avete a disposizione da dedicare  all’organizzazione.
Il tempo è il principale fattore per un’organizzazione perfetta.





 


 

Sto cercando da ore di dormire, ma niente: mi giro e rigiro nel letto senza darmi pace. Sento lievemente il rumore della porta chiusa: dev'essere arrivato Joe. Accendo la bajoure e aspetto di vedermelo spuntare dalla porta della camera e, infatti, dopo qualche istante lo vedo guardarmi dall'alto del suo metro e settantotto. Più lo guardo, più mi rendo conto di amarlo alla follia, non solo per i suoi occhioni verdi, o i suoi candidi ricci o quel sorriso magnifico incorniciato dalle fantastiche fossette, come farebbero tutte le altre ragazze esistenti sulla terra. Io amo ciò che riesce ad esprimermi con un abbraccio, con uno sguardo con un semplice tocco. 
Lui mi sorride, iniziando a slacciarsi il papillon e a togliersi la giacca nera.
"ti avevo deto di non aspettarmi alzata" mi dice guardando la sua camicia sul mio corpo.
"ed io non riuscivo a dormire senza di te" rispondo avvicinandomi a lui. 
Inizio a sbottonargli la camicia, lasciando una scia di baci lungo il petto che pian piano si scopre. Lo sento rabbrividire al tocco delle mie labbra. Arrivo alla fine della camicia, dentro ai pantaloni. Tiro giù la zip e spottono anche il bottone del pantalone. Gli sfilo prima la camicia poi i pantaloni. Noto che Joe si sta surriscaldando. Seguendo la scia di baci fatta poco prima, torno su, soffermandomi sul collo. Arrivo alle sue labbra e gli schiocchio un bacio a stampo, poi mi giro di scatto, dandogli le spalle. Sento il suo sguardo posarsi sul mio sedere nudo. 
Mi slaccio i pochi bottoni abbottonati, giro lievemente la testa, come invito, mi sfilo la camicia e mi metto sotto. Nel giro di pochi istanti lui mi raggiunge, si avvicina al mio viso, mi lecca l'orecchio destro poi mi sussurra: "Andy, se dormissi di più non ti addormenteresti durante il lavoro!". 
Sbarro gli occhi.
"sono sveglia, sono sveglia!" dico in modo scorbutico ad Ania, la quale si caccia a ridere.
"meglio, perchè la coppia 'Stylinson' è qui fuori" sorride dolcemente.
"sai Ania, mi hai interrotta mentre facevo un sogno fantastico! Falli entrare."dico sbadigliando.
Vedo sbucare il viso sorridente di Gemma, ma a fianco a lei non c'è Louis, ma un'altra donna uguale a lei. Sarà sicuramente sua madre. 
Si siedono di fronte a me.
"Andrea, lei è mia madre: Annie Cox" dice Gemma. "e lui," indica il ragazzo fuori dalla porta che parla al telefono "è mio fratello, Harry. Oggi prende il posto di Louis: è il suo testimone." continua la ragazza.
Mi giro verso il ragazzo, il quale prontamente ricambia lo sguardo e sorride. Strabuzzo gli occhi.
"come hai detto che si chiama?" chiedo balbettando.
"Harry.." ripete la ragazza guardando in modo strano la madre. 
il ragazzo, Harry, mette il telefono in tasca e si avvicina a noi.
"Ci siamo già conosciuti noi due" dice ammiccando. Ma come fa a sapere che l'ho sognato? oddio, stavo facendo un sogno erotico con lui protagonista e lui lo sa. Arrossisco violentemente.
"In metro, settimana scorsa" continua, prima di sedersi.
In metro? Distolgo lo sguardo dai suoi gli occhi, gli stessi che poco prima, nei miei sogni, mi stavano fissando il corpo nudo, e torno dalla futura sposa. 
"allora, avete fatto quello che vi ho detto?" chiedo guardando la ragazza che, sempre più esaltata tra fuori una carpettina color pesca dalla borsa, con su scritto 'the day'. Sorrido mentre Gemma mi espone il contenuto. 
"come mi avevi detto ho fatto la lista degli invitati con i numeri e gli indirizzi sulla destra. Poi, io e Louis abbiamo buttato giù qualche idea su cosa potrebbe piacerci più o meno." dice orgogliosa.
La guardo dolcemente " Gemma, manca la cosa fondamentale!" dico sorridendo. Lei mi guarda interrogativa.
"la data!" dico prendendole le mano. Lei si caccia ridere. 
"Sì, hai ragione, scusa. Il 28 Febbraio, vorremo far coincidere la data del nostro fidanzamento con quella del matrimonio". Gemma si emoziona, Annie prende la mano libera. 
"Mia sorella è molto emotiva, comunque è tutto scritto nel post-it infondo alla cartellina, Andy." la sua voce è calda ed estremamente sensuale. 
"Grazie, non l'avevo visto." rispondo senza togliere lo sguardo dal post-it indicatomi. " 28 febbraio, dunque abbiamo 6 mesi. Perfetto. Il tempo è il fattore principale per un'organizzazione perfetta." dico facendo loro l'occhiolino.
"Scusa, Andy, mi potresti indicare il bagno per favore?" mi chiede Harry alzandosi.
"certo, è la seconda porta a sinistra" rispondo tranquilla, nascondendo il mio reale stato d'animo, prima di vederlo scomparire.
"ora a seconda del budget a cui state pensando, io realizzerò i vostri soni" solita frase fnta che dico per fare scena, mi odierei se fossi in loro. Ma ora, come sempre, questa frase ha fatto colpo. Ad entrambe brillano gli occhi. Mi scrivono una cifra con zeri interminabili. Non hanno problemi di soldi, meglio.
"perfetto, allora ci aggiorniamo alla prossima settimana. Vi farò avere un po' di preventivi." sorrido chiudendo la cartellina. Loro si alzano, porgendomi la mano. Faccio entrare Anastasia per accompagnare Gemma ed Annie all'uscita. Appena chiudono la porta torno alla mia poltrona, stravaccandomi con poca femminilità. Apro il cassetto sotto la scrivania prendendo fuori il telefono. 
Un messaggio da un numero sconosciuto:
"sei davvero uno splendore, non c'è che dire!"
Guardo stranita il telefono, ma chi può essere?
La porta si apre violentemente. Per lo spavento mi ribalto.
"cazzo!" mi lascio sfuggire.
Sento una risata maschile. 
Cerco invano di rialzarmi, ma continuo a tirare culate.
L'uomo continua a ridere, poi si avvicina a me.
Lo guardo, imbarazzata e paonazza e noto che quell'uomo è in realtà un ragazzo, Harry. 
Mi allunga la mano. La prendo e riesco ad alzarmi.
"Stai più attenta Andy" mi sgrida il riccio.
Improvvisamente mi sento come nel mio sogno. Sorrido dolcemente.
"A quanto pare avevo solo bisogno di un cavaliere" dico facendo una risatina. "comnque tua madre e tua sorella sono appena uscite" dico subito dopo senza creare pause. 
"lo so," dice "volevo solo salutarti, Andy" sorride. Dio che bel sorriso. "comunque lo sapevo" contunua.
lo guardo interrogativa.
"che avresti avuto ancora bisogno di me e della mia arroganza." mi fa l'occhiolino.
Inizialmente non capisco, poi collego al 'metro' di prima.
"allora sei quello della metro! mi sembrava strano che sapessi che ti stavo sognando!" mi lascio sfuggire senza pensarci. Lui si apre in un sorriso accezionale. 
"Ah, adesso mi sogni pure, signora Jones? facciamo passi da gigante. Ora devo andare, ti chiamo sta sera."
Per quanto quel ragazzo sia bello o sexy, rimane sempre un arrogante presuntuoso ed io non cadrò nella sua trappola.
Forse.


 

____________________MY LITTLE CORNER__________________


Ed eccoci con il primo, breve, capitolo. 
Andy si trova subito alle prese con il matrimonio....
ma vogliamo parlare del sogno?! oh my god *accaldata* xD
scrivetemi un pensierino, anche piccolo piccolo
bacio, Giuls

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Capitolo 3
*** 2|Stabilire la location. ***


Wedding Planner
 

2|Stabilire la location.
 

 Chiesa o municipio e soprattutto il luogo in cui avverrà il ricevimento.
Il luogo deve essere accogliente e abbastanza grande da contenere in tutta comodità gli invitati al vostro matrimonio.


Finalmente è arrivato Sabato.
Finalmente riuscirò a rilassarmi un po'.
La vasca si riempie lentamente di acqua calda e di schiuma.
L'odore di lavanda si espande in tutto il mio appartamento, accendo ad alto volume lo stereo mi tolgo l'accappatoio e giro nuda per casa canticchiando una canzone.
Mi avvio verso il vasto armadio pieno di vestiti e inizio a guardare cosa mettermi per la serata. Arrivo al reparto rosso e un vestito attrae la mia attenzione. È di seta, lungo 10 centimetri sopra le ginocchia con un’ampia scollatura sulla schiena ed un'altra meno incisa  sul seno.
Aggiudicato.
Prendo un paio di scarpe nere con piccole borchie sul tacco 12 e la giacca di Versace impreziosita da porche oro e appoggio tutto sul mio morbido letto in lattice. Recupero lo smalto rosso e torno verso il bagno. Strano non sento più il rumore dell'acqua della vasca. Sto per entrare nel bagno ma un rumore mi blocca.
Mi giro di scatto spaventata e vedo due enormi occhi azzurri fissarmi.
Inizialmente mi perdo a guardarli, poi la voce di Claire, mia vicina di casa, mi interrompe.
"Ah eccoti, vedo che hai già conosciuto il mio nuovo amico e vedo che non hai letto il mio messaggio... È meglio se ti" dice lei venendo bloccata da una voce maschile.
"Non mi avevi detto che avevi una coinquilina tanto bella" riconosco la voce.
Giro lentamente il viso e vedo quegli occhi verdi, quel sorriso, le fossette... I ricci.Strabuzzo gli occhi.
Improvvisamente ricordo di essere nuda e cerco di coprirmi il più possibile con mani e braccia, ritrovandomi in una posizione imbarazzante e scomoda. Lui fa un sorriso malizioso.
"È bello rivederti, Andy" si toglie la giaccia, si avvicina a me e me la mette addosso. Sono pietrificata.
Mi mette una ciocca dietro l'orecchio, mi bacia la fronte e mi sussurra
"speravo di vederti così in un'altra situazione, più avanti, dopo averti sedotto e fatta innamorare di me, Andy…
ma c'è sempre il piano B " mi fa nuovamente l'occhiolino e si trascina Claire e il suo amico nella sala.
Che diavolo ha quel ragazzo? Tutte le volte mi provoca un qualcosa di indescrivibile dentro.
Ma aspetta, se quei ragazzi sono con Claire vuol dire che sono i ragazzi che mi voleva presentare per un secondo fine.
A posto.

Quando esco dalla camera mi sento davvero bella.
Ho tenuto i capelli sciolti e mossi, l'eyeliner è stranamente uguale in entrambi gli occhi e le labbra con il rossetto rosso sono ancora più grosse. Allontano volente la consapevolezza che mi sono fatta bella per qualcuno ed esco dalla camera.
Ad aspettarmi dalla porta trovo il trio ridente. Appena arrivo allungò la giacca ad Harry, ringraziandolo imbarazzata.
Lui mi regala un sorriso stupendo, prende la giacca e torna a chiacchierare con l'amico.
"Sai Andy, la sorella di Harry si deve sposare... Potresti lavorare per lei!" Salta fuori Claire dal nulla.
Io e Harry ci guardiamo. Arrossisco. "Beh, lo faccio già...te ne avevo già parlato..." Dico cercando di essere tranquilla.
 "No, tu mi hai solo parlato di un sogno erotico con il fratello bello di una tua cliente... Com'è che è la coppia Stylinson.... Oh cazzo.... Ho fatto una cazzata... Ehm" perché ho un'amica così tarda?!!
"Ecco il bar!" Dico andando verso la meta. Sto per entrare ma una scia di luci mi distrae.
"Entrate, io vi raggiungo" dico rapita senza neanche guardarli prima di partire spedita verso la luce.
Non riesco a non nascondere lo stupore.
Le luci portavano ad un immenso giardino altrettanto illuminato da tanti piccoli faretti.
Entro dal gigante cancello fortunatamente aperto. Non c'è niente oltre ad alberi in qua e in là, ma io mi vedo già tutto.
Tiro fuori il telefono dalla deliziosa pochette e chiamo Claire.
“pronto? Scusaaa sono un’idiota!” mi risponde lei mortificata.
Arrossisco nel pensarci, ma non voglio pensarci ora!
“ne riparliamo poi, ora mi passi Harry per favore?” dico calma e pacata.
Lei non se lo fa ripetere due volte e passa il telefono al riccio.
“Andy, come posso aiutarti” mi domanda. Dio se sei sexy!
“esci dal locale e segui la scia illuminata!” rispondo prima di mettere giù il telefono.
Dopo qualche istante me lo ritrovo alle spalle.
“se vuoi posso spogliarmi, così mi sogni di nuovo!” mi dice sottovoce.
Arrossisco e gli tiro una gomitata. Harry accusa il colpo senza proferire parola. È pure orgoglioso.
“Ti ho chiamato per farti vedere questo” dico cambiando discorso. “ora è molto grezzo, ma immaginati un gazebo, lì infondo, con file di sedie in vinile bianco, con, ai lati orchidee bianche e violette legati da strascichi di seta bianca, e per terra, tanti petali di fiori bianchi e viola…è perfetto!” mi brillano gli occhi, lo sento.La mia mente sta creando.
Non ricevo nessuna risposta, giusto il bagliore del flash mi distrae.
“che stai facendo?” dico innervosita. Harry sorride mettendo in tasca il telefono.
“ti immortalavo…eri bellissima.” Mi dice, lasciandosi sfuggire un dolce sorriso, il quale mi spiazza.
Gli do le spalle.
“allora? Può piacere una cosa del gerere agli Styles?” dico sapendo la risposta.
“dovrai parlarne con mia sorella” risponde senza trapelare alcuna emozione.
“non ti piace?” gli chiedo con tono gelato.
“non ho detto questo. Ho detto che devi parlarne con Gemma e con Louis. Ora torniamo dagli altri.” Dice prendendomi la mano.
Mi divincolo dalla stretta.
“vai, io devo fare un po’ di foto.” Dico ancora più fredda.
Lui sorride e mi bacia la guancia.
“ti aspetto, mia lady”. Ridacchia. Lo ignoro.
Inizio a fare qualche scatto, poi mi giro e fotografo anche al ragazzo.
“ora siamo pari.” Dico mettendo il telefono nella borsetta, incamminandomi.
Harry rimane immobile, sorpreso.
“allora, ti muovi, HARRY” marco il suo nome, imitando il suo modo di fare e, per la prima volta da quando lo conosco, mi sento io quella irresistibile.

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