Realizzazioni di una Latina

di Illbelibinginabigolecity
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hey, perchè non... ***
Capitolo 2: *** Take a bow ***
Capitolo 3: *** Realizzazioni ***
Capitolo 4: *** Secretly in NH ***



Capitolo 1
*** Hey, perchè non... ***


Un nuovo anno al Mckinley era cominciato. I veterani del glee club, ancora non diplomati, osservavano la sala coro vuota, scorrendo nelle loro menti tutti i momenti migliori, i litigi, gli assoli, le performance di gruppo, gli scontri fra le dive del glee club.
Sono stati gli anni di liceo più duri, ma allo stesso tempo più felici e formativi che potessero mai desiderare.
Tina Cohen-Chang ha uno sguardo malinconico sul suo volto, sicuramente non è tristezza, anzi la felicità per i propri amici che sono riusciti a fare tutto ciò che si erano programmati di fare è immensa, e a volte la fa dubitare delle sue capacità nel riuscire anche lei a raggiungere tutti gli obbiettivi che si è prefissata e che si prefisserà quest’anno.
Comunque no, non è tristezza, assolutamente, è solo il ricordo della felicità.
Una lacrima le cade giù da una guancia ma prontamente viene spazzata via da Sam, che le era arrivato alle spalle senza che lei lo notasse.
Aveva stretto una bella amicizia con il ragazzo, complice anche il fatto che Sam era il migliore amico del suo ragazzo, che al momento stava vivendo il suo sogno in una delle più prestigiose scuole di danza, e lei era la migliore amica della ragazza di Sam, che invece si trovava a rincorrere il suo sogno a Los Angeles, cercando di sfondare come cantante.
Grazie a questi legami erano state fatte molte uscite tutti e quattro insieme, come doppi appuntamenti, e dopo la partenza dei due amati, Sam e Tina si erano avvicinati molto, per far fronte alla lontananza delle persone a loro più care.
Intanto un’altra persona osservava la stanza dall’altro ingresso sul corridoio. Brittany, di solito sempre allegra e con un sorriso gigante sulle labbra, in questo momento sembrava una piccola bambina sperduta in un mondo troppo grande per lei.
Troppo grande per lei da affrontare da sola, ora che Santana era a NY. Si sentivano ancora ovviamente, ed erano ancora insieme, ma nelle loro videochiamate di skype la sentiva lontana, distante, con una strana nostalgia negli occhi, gli occhi che sempre meno frequentemente la guardavano, anche se solo su uno schermo di un computer.
 
 
Il primo giorno di scuola fortunatamente non è mai molto impegnativo e le ore scorrono veloci. Di ritorno a casa, la pesantezza che l’aveva accolta quella mattina guardando la sala del glee ancora non se ne era andata.
Guardando l’ora sull’orologio e non avendo comunque molta fame decise di chiamare Santana, per tentare di sciogliere un po’ la tristezza.
Chiamandola però successe proprio quello che temeva, dopo un po’ di conversazione fatta del raccontare le loro giornate, Santana aveva ripreso quell’atteggiamento distaccato che caratterizzava le loro più recenti chiamate su skype.
“Santana”
“Dimmi Britt”
“Perché non mi guardi attraverso lo schermo?”
A quelle parole Santana alzò la testa guardandola sul suo monitor e non sapendo cosa rispondere.
“Hai cambiato idea su di noi? Hai cambiato idea e non vuoi più fare tutto questo a distanza?”
“Cosa?” Santana guardando il volto di Brittany vide che era teso dallo sforzo di trattenere le lacrime.
“Ti prego dimmi che mi vuoi ancora con te, anche se sei a vivere i tuoi sogni a NY” disse con la voce incrinata, riassumendo quell’aria da bambina che aveva avuto quella stessa mattina guardando quella sala.
“Ma certo Britt! Non dubitare mai di questo! Cosa ti fa pensare che io non ti voglia più con me?” la fronte di Santana era piegata in avanti creando le curve sulla sua pelle che erano evidenti segni di preoccupazione.
“Non lo so San, mi sembri sempre così distaccata e lontana, ogni volta distogli lo sguardo dallo schermo come se non  mi volessi guardare, e poi oggi a scuola senza di te è stato bruttissimo!”
“Oh mi dispiace Britt se ti ho fatto sentire in questo modo, ti assicuro non era mia intenzione, è solo che qui a NY è così difficile mi sento sola la maggior parte delle volte e se ti guardo la voglia di averti qui aumenta e il pensiero che tu non possa essere con me mi fa sentire ancora più sola” Santana pronunciando ciò abbassò lo sguardo in vergogna.
Poi Santana continuò “E’ più difficile di quanto avessi mai pensato qui Britt, mi sento come se mi fossi persa e non ci fosse nessuno qui per aiutarmi a ritrovare la via”
“Vorrei poter essere lì San, vorrei poter proteggere il tuo cuore dalle illusioni e dalle delusioni, ma ti prego non perdere mai la speranza perché io ti sosterrò sempre lo sai, vero? Vorrei poter cancellare tutti i tuoi dubbi, per te farei qualsiasi cosa, anche far cadere la neve sul deserto del Sahra!”
A quello una Santana con le lacrime di commozione che le rotolavano sulle guancie rise un po’.
“E come avresti intenzione di fare Britt?”
“Potrei pagare i folletti per farlo!” Dopo quella risposta Santana sorrise sentendo in quel momento come non mai la mancanza della ragazza.
“Mi manchi tanto Britt” Disse asciugandosi una lacrima dal viso.
“Mi manchi tanto anche tu San! Hey perché non chiami Rachel? Anche lei è a New York, forse potreste vedervi e così ti sentiresti meno sola, ho sentito anche che lei e Quinn si sentono spesso, forse potreste vedervi tutte e tre quando Quinn torna dal nuovo paradiso (New H(e)aven), a proposito dov’è questo posto?Scommetto che è bellissimo! Pensi che Quinn mi lascerebbe venire a visitarla? Mi manca tanto anche lei San!”
“Ahah certo Britt, sono sicura che Quinn sarebbe felicissima di rivedrti! Hai ragione uno di questi giorni chiamerò la na- ehm Rachel…magari uno di questi giorni potremmo tornare a casa tutte e tre e venire a farti visita che ne dici?”
“Si San, non vedo l’ora!” Santana contenta di vedere la sua Britt felice sorrise, poi accorgendosi dell’ora si rese conto che era ora di andare al lavoro.
“Ehy Britt ora ti devo salutare, il lavoro chiama purtroppo”
“Ok San, ci sentiamo presto, ti amo.”
“Ciao Britt Britt, ti amo”
Entrambe conclusero la telefonata con una nuova forza e determinazione, convinte di avere sempre l’appoggio e il sostegno l’una dell’altra.


N/A Ehy everybody! Spero che come inizio vi sia piaciuto, non so con quale frequenza aggiornerò visti i molti impegni, ma ho già una parte della storia scritta quindi al massimo aggiornerò ogni settimana.
Molto gradite sono le vostre recensioni e le vostre critiche costruttive che potrebbero aiutarmi a migliorare! :DD
Alla prossima, e non scordate FABERRY IS ON!

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Capitolo 2
*** Take a bow ***


Era già parecchio tempo che aveva quel telefono in mano, ma non si decideva a chiamarla.
Principalmente non sapeva come iniziare la conversazione con la diva, cosa poteva dirle?
E le avrebbe fatto piacere sentirla considerando il loro passato?
Ma certo che le avrebbe fatto piacere, d’altronde verso la fine dell’oro ultimo anno erano diventate amiche, le aveva anche fatto mettere una sua foto nel suo armadietto!
Con questo si decise a premere il pulsante verde per chiamare Rachel.
“Pronto?” rispose la bella voce di Rachel .
“Ehy Rachel, sono Santana!” disse un po’ esitante la latina.
“Santana? Wow, ciao come stai?”
“Me la cavo, tu come stai?”
“Abbastanza bene,grazie. Non che non mi faccia piacere, ma come mai questa chiamata?”
“Beh… stavo pensando…visto che siamo entrambe a New York, potremmo vederci qualche volta magari. Abbiamo sprecato…va bene ho sprecato quasi tre anni a darti addosso e vorrei recuperare.”
“Wow…questo è davvero inaspettato! Comunque mi farebbe molto piacere se ci vedessimo qualche volta! Che ne dici se oggi pomeriggio vieni a casa mia e poi andiamo a prendere un caffè?”
“Casa? Ma non sei alla NYADA?”
“Oh si ma considerando che la mia compagna di stanza andava a letto con tutta la scuola ho chiesto di essere trasferita in un’altra stanza, e visto che non ce ne erano disponibili altre ho affittato, con l’aiuto dei miei padri, un appartamento vicino alla scuola.”
“Wow mi mancavano i tuoi discorsi in paragrafi! Comunque, certo mandami l’indirizzo via messaggio.”
“Ok, facciamo per le 16.00 qui da me, è stato un piacere sentirti Santana.”
“Ok! Ah Berry, non illuderti… sono sempre la stessa Santana”
“Certo Santana, certo. A dopo!” Disse sorridendo e riattaccando il telefono Rachel.
Santana si lasciò sfuggire una piccola risata riposando il telefono in tasca.
In quel momento il suo stomaco cominciò a brontolare. “Tempo di cibo!”
 
 



Più tardi, quello stesso giorno, Santana scese dal suo appartamento e fermò un taxi.
Mostrò al tassista l’indirizzo dove era diritta, e si godette la corsa con il piacevole pensiero di rivedere finalmente qualche viso conosciuto e familiare.
Arrivata alla palazzina dove si trovava l’appartamento di Rachel, entrò e si diresse verso le scale  dopo aver dato uno sguardo all’ascensore che era fuori uso.
Stava per mandare un messaggio a Rachel per chiederle quale fosse il suo numero d’appartamento ma non ce ne fu bisogno.
Infatti, mentre saliva le scale, sentì delle urla dal piano superiore a quello in cui si trovava lei, così si affrettò per vedere cosa stesse succedendo.
Quando finalmente arrivò, la vista la sorprese non poco.
C’era un bellissimo ragazzo fuori dalla porta di Rachel, con una faccia da cane bastonato, mentre la Berry era piuttosto furiosa.
“Meriteresti un applauso davvero, sei stato davvero bravo a nascondere la tua relazione con quella! Ma sai che c’è? Sei davvero stupido! Sei qui fuori dalla mia porta tentando di scusarti dopo tutto quello che hai fatto!”
“Rachel mi dispiace! Davvero!”
“Non è vero!” Urlò Rachel, e poi continuò “Sei solo dispiaciuto che io ti abbia beccato! Ma davvero ti faccio i miei complimenti, ci sono cascata con tutte le scarpe, non mi ero accorta di nulla! Sei davvero un ottimo attore Brody,mi avevi davvero fatto credere che avremmo potuto stare bene insieme…E’ finita! Ora vattene, aspetto visite!” Santana guardava tutta la scena sbigottita.
In quel momento il telefono di Rachel suonò avvertendola di avere un messaggio.
“Chi deve venire a farti visita? Magari ancora quel Finn che è venuto l’altra volta, è lui che ti manda sempre tutti questi messaggi, vedo come sorridi quando ne ricevi uno!” Ora il ragazzo era davvero infuriato, e quello sembrava il momento opportuno per Santana per intervenire.
“L’hai sentita fessacchiotto palestrato? Rachel vuole che tu te ne vada! Quindi fuori!” disse Santana, sia gli occhi di Brody che quelli di Rachel si spostarono sulla latina.
“E tu chi sei?”
“Il tuo peggior incubo se non te ne vai immediatamente.” Disse mettendosi fra lui e la diva.
“Va bene Rachel, ne riparleremo a scuola, questa conversazione non è finita!” Il ragazzo se ne andò molto velocemente con un passo decisamente arrabbiato.
“Grazie Santana. Sono così contenta di rivederti!” Disse Rachel abbracciando la sua amica per poi farla entrare in casa.
“Non mi devi ringraziare, mi mancava essere cattiva con la gente!” disse la ragazza sorridendo.
Rachel rise “Così…fessacchiotto palestrato eh?”
“Credi che stia perdendo colpi?! Sto perdendo il mio tocco!?” disse Santana con voce preoccupata.
“Ahah no, non ti preoccupare!”
“Sei sicura di star bene? Insomma ti sei appena lasciata da quanto ho potuto vedere”
“Si si, veramente ci siamo lasciati quasi una settimana e mezzo fa dopo che l’ho beccato con un’altra, e dopo aver scoperto che non era solo stata una volta e via, no aveva proprio una relazione con questa ragazza! Ma ho superato la rottura, Quinn mi ha aiutato molto.”
“Quinn è stata qui?” chiese un po’ sorpresa, non perchè le due ragazze si sentivano ancora, questo lo sapeva, era solo sorpresa che Quinn fosse venuta senza avvertirla ben sapendo che anche lei era a New York.
“Purtroppo no, ancora non siamo riuscite a utilizzare i pass per il treno che ci ha comprato, visto che aveva degli esami lo scorso finesettimana, ma ci siamo scambiate molti messaggi e anche telefonate quando era possibile, mi ha aiutato davvero tanto. Ci stiamo organizzando per questo weekend però, nessuna delle due dovrebbe essere particolarmente impegnata. Oh magari potresti unirti a noi! Ovviamente lavoro permettendo!” Rachel disse tutto ciò alla velocità della luce, non dando a Santana la possibilità di risposta a nulla di ciò che aveva detto.
“Aspetta Aspetta, ferma andiamo con ordine. Quinn ti ha regalato un pass per il treno per andarla a trovare e per venire a trovarti?”
“Ehm…si!” Santana per un attimo non parlò, c’era qualcosa che non riusciva a definire, Rachel e Quinn avevano sempre avuto un rapporto molto complicato, e ora era incuriosita da questa nuova scoperta. Avrebbe sicuramente indagato, magari non subito per non destare sospetti in Rachel, ma voleva capire meglio tutta la dinamica di questo rapporto.
“Ok … così quando prima il telefono ha squillato era lei?”
“Oh già, ho dimenticato di risponderle!” La latina alzò un sopracciglio guardando la piccola bruna freneticamente cercare il telefono nelle tasche per rispondere alla loro amica.
Non appena ebbe finito posò il cellulare di nuovo nella tasca e prese la borsa sul tavolino accanto alla porta “Allora andiamo?”
“Mostrami la strada.”
 



Le due parlavano tranquillamente al loro tavolo con in mano una tazza di caffè. Rachel era sorpresa di come riusciva a parlare liberamente con la latina, erano davvero cresciute in quei 3 quasi 4 anni, certo ogni tanto doveva ancora subire i commenti sarcastici di Santana, ma hey…era Santana!
“Allora come vanno le cose con Brittany?” disse la diva sorseggiando il suo caffè.
“Bene, bene… è difficile però. Mi manca ogni giorno di più” sussurrò Santana, lasciando vedere quella parte di se che usciva fuori solo quando parlava, o era in presenza, di Brittany.
“Sono contenta di sentire cha va tutto bene, sono sicura che ce la farete ad affrontare tutto” mettendo una mano su quella della latina.
Santana si schiarì la gola e cambiò soggetto della conversazione spostando la sua mano e posizionandola insieme all’altra sulla tazza “E tu invece, come ti vanno le cose, oltre a quel tizio di prima intendo.”
“Beh diciamo che solo una volta è venuto Finn a trovarmi, ma quello è stato il nostro addio definitivo” disse la piccola diva abbassando gli occhi verso la sua tazza di caffè.
In quel momento il cellulare di Rachel squillò segnalando un altro messaggio, Rachel tirò fuori il cellulare e sorrise nel vedere chi le aveva mandato il messaggio.
“Ancora Quinn?” azzardò la latina.
“Sì, le ho detto che saremmo andate a prendere un caffè, ti saluta”
“Oh, risalutamela.”
“Lo sai se qualche anno fa mi avessero detto che, non appena finita scuola, mi sarei ritrovata a NY a prendere un caffè con Santana Lopez messaggiando con Quinn Fabray, e che esse sarebbero state due delle mie più grandi amiche, non solo gli avrei riso in faccia ma lo avrei anche portato a farsi curare da uno bravo! Ovviamente non per la parte di NY”
“Si bhe, anche io se al nostro primo anno qualcuno mi avesse detto che un giorno Quinn Fabray, dopo aver vinto il premio di reginetta del ballo, che era ciò che aveva sempre voluto, lo avrebbe ceduto niente di meno che a Rachel Berry, ed io sarei stata d’accordo con tutto ciò, anch’io l’avrei portato a far curare.”
Rachel era senza parole, Quinn aveva fatto cosa? “COSA?”
Santana si maledisse per un attimo per essersi lasciata sfuggire quell’informazione, ma poi pensò che poteva usarla a suo favore dopotutto.
“Oh, Quinn non te lo ha detto?”
“No, in effetti non mi riuscivo a spiegare chi avesse potuto votarmi, ma mai avrei pensato che Quinn avrebbe rinunciato a quello a cui ha sempre aspirato in tutta la sua carriera scolastica, e una volta ottenuto lo avrebbe dato a me”
La dinamica si faceva ancora più interessante per Santana.
“Già, fino all’ultimo ce l’eravamo giocata, ha vinto di un solo voto.”
Rachel stava in silenzio, abbastanza sconvolta da quest’informazione, non appena avrebbe rivisto Quinn le avrebbe dovuto chiedere spiegazioni.

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Capitolo 3
*** Realizzazioni ***


Santana e Rachel rientrarono a casa della piccola diva dopo aver deciso di andare anche a cena fuori, visto che era un venerdì e il giorno dopo non avrebbero dovuto alzarsi troppo presto.
“Froza Berry, cambiati che la prenotazione è per le otto e sono già le sette e un quarto!”
“Si aiutami a decidere cosa mettere, guarda dentro l’armadio intanto io vado a rinfrescarmi al bagno.”
Santana si diresse verso la camera mentre Rachel si diresse verso il bagno. Una volta nella stanza, Santana aprì l’armadio per vedere cosa la piccola bruna avrebbe potuto indossare. Si sorprese nel constatare che la ragazza era seriamente migliorata nel modo di vestirsi. Poi lo notò. Notò il vestito bianco, l’abito da sposa, attentamente incelofanato per non permettergli di rovinarsi. Lo prese in mano proprio mentre Rachel stava rientrando nella sua camera.
“Ehy San hai deci-  Oh.”
Santana si voltò verso di lei distogliendo lo sguardo dal vestito.
“Scusa non volevo intromettermi.” Questa forse era la prima volta che la latina si scusava con lei, e conoscendola probabilmente sarebbe stata anche l’ultima.
“No figurati, ti ho detto io di guardare  nell’armadio.”
“Posso chiederti come mai lo hai portato qui a New York, voglio dire capisco che è un ricordo, ma perché portarsi sempre appresso un’ancora del genere dal tuo passato?”
“E’ la stessa cosa che disse Quinn” Disse Rachel dopo un po’ di silenzio, sedendosi sul suo letto.
“Che vuoi dire?”
“Quando le dissi che Finn mi  aveva chiesto di sposarlo”
“Aspetta, ma non ce lo hai detto al glee club davanti a tutti?” chiese Santana sedendosi accanto a lei.
“Sì, ma Quinn già lo sapeva, il giorno dopo che Finn mi ha fatto la proposta sono andata da lei a chiedere consiglio.”
“Sei andata da Quinn a chiedere consiglio prima di tutti?! Con tutto il rispetto, ma non eravate nemmeno troppo amiche a quel tempo!”
“Beh diciamo che dopo le provinciali ci eravamo già avvicinate, non eravamo proprio amiche, eravamo tipo amiche”
“Tipo?”
“Si tipo, almeno così mi disse lei quando glielo chiesi”
“Comunque, con tutti questi salti mi stai facendo perdere il filo del discorso Rachel! Dicevamo, ancora del passato, chiedere consiglio a Quinn dopo la proposta…”
“Si beh, sono andai da lei e le dissi che Finn mi aveva chiesto di sposarlo. Lei… beh lei rimase sorpresa inizialmente, mi chiese che cosa gli avessi risposto”
“E tu?”
“Io… Ma come mai tutto questo improvviso interesse?”
“Pura curiosità” Ed era vero, Santana era una curiosa di natura, e ora che la complicata relazione fra Quinn e Rachel l’aveva stuzzicata, era decisa a scoprirne di più per cercare di capire meglio il tutto, sentiva che stava per arrivare ad una conclusione.
“Beh io le dissi che la mia risposta era che ci avrei dovuto pensare, ma subito dopo lei mi disse che non potevo e io le chiesi perché, infondo amavo Finn”
“Che cosa ti rispose?”
“Prese una lettera dalla sua borsa, la lettera di ammissione a YALE, e me la diede. Mi disse che era il suo modo per andar via da Lima. Mi disse che lei era stata con Finn, Puck, Sam e che aveva anche amato alcuni di loro, ma che nel momento in cui l’inverno sarebbe caduto su New Haven, lei non avrebbe saputo perché. Quindi mi stava consigliando di lasciarlo, mi disse che avevo un futuro stupendo davanti a me, e che lei non avrebbe voluto portarsi un’ancora dal passato nel suo bellissimo futuro.”
“Oh beh, aveva ragione.”
“Si beh avrei voluto ascoltarla prima, in quel maledettissimo negozio da sposa, invece di disinvitarla al mio matrimonio.” Una lacrima scese sul volto di Rachel, se la asciugò e continuò, mentre Santana le passava una mano confortante sulla schiena.
“E nonostante tutto, dopo le regionali venne da me chiedendomi se avessi cantato quella canzone per Finn e soltanto per Finn e mi disse che mi avrebbe supportato,anche se non era d’accordo, che sarebbe corsa a prendere il vestito e…” a quel punto le lacrime scendevano copiose sulle guancie di Rachel.
“Ehy frena Rachel, è proprio così che ti chiese? Intendo della canzone.”
“Ehm… si testuali parole… Quando cantavi quella canzone, la cantavi per Finn e solo Finn non è vero?”
In quel momento la Latina capì. E si chiese come avesse fatto a non notare mai prima tutto questo! Accidenti era palese! Quinn era innamorata di Rachel !! Come aveva potuto essere così cieca? Rachel, vedendo che la latina aveva passato alcuni attimi in silenzio con gli occhi e la bocca spalancati, le chiese se c’era qualcosa che non andava.
“No certo che no” Disse dolcemente alla diva ancora in lacrime, e poi continuò “Sai vero che non è colpa tua? Anche Quinn te lo disse.” Con ciò passo il braccio intorno alle spalle di Rachel facendola poggiare sulla sua spalla, la piccola diva si limitò ad annuire fra i piccoli singhiozzi soffocati.
“Adesso forza, abbiamo perso fin troppo tempo, dobbiamo andare a cena! Corri corri, mettiti questo e usciamo!” disse la latina porgendogli un vestitino verde molto carino.
Santana era ancora eccitata riguardo la sua ultima realizzazione. Quinn era innamorata di Rachel!


N/A Scusate se aggiorno la storia soltanto ora, e per di più con un capitolo molto breve, ma la scuola veramente non mi lascia neanche il tempo di andare in bagno!!
Questo capitolo è importante per me, tenevo che Santana realizzasse l'amore che c'è fra le due con lo stesso episodio con cui l'ho fatto io. "Quando cantavi quella canzone, la cantavi a Finn e solo a Finn, non è vero?"  In un primo momento pensai che tutto ciò non avesse senso, poi ho capito che proprio così TUTTO aveva senso.
Alla prossima! F.

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Capitolo 4
*** Secretly in NH ***


La settimana per Santana passò velocemente, finalmente sentiva che le cose si stavano sistemando lì a New York.
Si sentiva molto meglio, soprattutto grazie all’aiuto di Rachel, anche se non lo avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura, grazie anche alle telefonate di Quinn, e ovviamente ai suoi appuntamenti su skype con la sua Britt Britt.
Arrivato il weekend purtroppo Quinn non era riuscita a venire a NY, visto che Rachel aveva degli esami quella settimana, avevano deciso di rimandare alla prossima.
Non avevano ancora deciso se sarebbero rimaste a NY o sarebbero tornate a casa a fare un saluto.
Mooolto probabilmente sarebbero tornate a casa, altrimenti Quinn e Rachel non avrebbero retto a sentire Santana parlare tutto il giorno di quanto le mancasse Brittany.
Comunque Santana aveva deciso di vedere Quinn lo stesso, e sarebbe andata lei a New Heaven quel sabato.
Infatti si trovava sul treno diretto verso la città della sua amica, tutto ciò ovviamente era all’insaputa di Rachel! L’avrebbe uccisa se avesse saputo che sarebbe andata a trovare Quinn senza di lei.
Quindi, in gran segreto, si trovava a pochi minuti dalla stazione di NH.
 
Quando finalmente il treno giunse a destinazione, Santana si alzò in piedi sgranchendosi le gambe intorpidite dal lungo viaggio.
Scese dal treno cercando nella folla la sua amica.
“Ehy Lopez, ti sei persa?” Santana si voltò verso la voce famigliare, e riconobbe subito quel ghigno tipico di Quinn.
“Fabray, io non mi perdo mai!” Disse Santana a tono, dissolvendo tutto in un sorriso e abbracciando la sua amica.
“Mi sei mancata San!”
“Ehy Fabray, non ti sarai mica addolcita troppo, cosa ti ha fatto YALE? O forse è colpa della Berry?” Chiese Santana giocosa alla sua amica.
“Oh zitta Lopez, lo so che ti sono mancata anche io!”
“Forse… comunque basta smancerie e andiamo che ho una gran fame!”

 
Santana e Quinn stavano chiacchierando allegramente sulla via del ritorno ai dormitori a YALE, alla Latina era veramente mancata la bionda.
Tra una risata all’altra il telefono di Quinn squillò.
Guardò il display e vedendo il nome di chi la stava chiamando rispose immediatamente scusandosi un attimo con Santana.
“Certo certo… si tanto avevo comunque intenzione di tornare a Lima il prossimo finesettimana, certo non ti preoccupare, me ne occupo io, ok ciao ci vediamo venerdì, dai un bacio  a Beth da parte mia.” Disse riattaccando.
Al sentir nominare il nome della bambina la latina si rianimò.
“Era Shelby?”
“Si mi ha chiesto se venerdì potevo fare da babysitter a Beth, non sapeva chi altro chiamare.”
“Oh, quindi avete riallacciato i rapporti?”
“Sì, non è stato facile ma sono riuscita a riconquistarmi la sua fiducia, voglio davvero far parte della vita di mia figlia, fortunatamente mi sono fermata appena in tempo e non la feci licenziare per riprendere Beth, le avrei davvero rovinato la vita, e anche la mia e quella di Shelby.”
“Eri anche arrivata al punto di farla licenziare per riavere Beth? Che cosa aveva organizzato la tua malvagia testolina bionda per farla licenziare?”
“Beh veramente non avevo organizzato nulla, l’opportunità mi era stata servita su un piatto d’argento” Vedendo la faccia confusa della sua amica si spiegò meglio “All’epoca Shelby andava a letto con Puck”
“Oh…Wanky!” disse la Latina maliziosa. Quinn le diede un schiaffeto sul braccio in segno di protesta.
“E sentiamo mia cara Fabray, cosa ti fermò dal farla licenziare?” Mentre camminavano videro un grande albero, sotto il quale la sua ombra sembrava chiamarle a sedersi lì sotto per ripararsi da quei raggi solari, che nonostante fosse settembre, ancora spaccavano le pietre.
“Rachel lo fece.” Disse Quinn lisciandosi la gonna di uno dei suoi tipici vestiti prima di mettersi seduta sotto l’albero.
“Rachel?” Le antenne di Santana si alzarono subito dopo questa affermazione.
Era venuta a NH anche per indagare sulla, come era solita chiamarla lei, “La complicata relazione fra la piccola ragazza ebrea e la bella cheerleader bionda” ,Ok tecnicamente Quinn non era più una cheerleader, però così le faceva ricordare i bei vecchi tempi, forse però doveva trovare un nome più corto...
Comunque non si aspettava di fare scoperte così presto, pensava di dover tirar fuori le informazioni da Quinn con le pinze, si era anche preparata un piccolo discorso, provato e riprovato in treno, col fine di convincerla a confessare il suo amore per la nana.
“Si beh, quando ho scoperto che Puck e Shelby andavano a letto insieme, era il periodo in cui Rachel era stata sospesa da scuola, e vedendola lì al suo armadietto una mattina mi chiesi come mai si trovasse lì e mi avvicinai, non appena mi vide mi spiegò come mai si trovava lì e mi disse che se avevo bisogno di una vocal trainer lei mi avrebbe volentieri aiutato, siccome lei non poteva partecipare per via della sospensione, visto che avremmo dovuto allenarci quanto più possibile per vincere le provinciali” La solita vecchia Berry pensò Santana “io le dissi che non c’era bisogno, e le confessai il mio piano di far licenziare Shelby e riprendermi Beth.” Santana ascoltava silenziosa la sua amica mentre parlava, giocando con un filo d’erba guardando davanti a lei fissa la scuola senza vederla veramente.
“Ovviamente mi disse di non farlo, ed io non la ascoltai al momento, e il giorno delle provinciali, poco prima della vostra performance con le Truble Tones, uscii dall’auditorium e lei mi seguì, sapeva che sarei andata da Figgins a dirgli di Shelby. Le dissi che ero un’adulta e potevo fare quello che volevo, mi disse che avrei rovinato la vita di Beth e che se davvero volevo fare questo avrei dovuto prima dirlo a Shelby, che quella era la cosa più adulta da fare. Poì si voltò e fece ritorno nell’auditorium, voltandosi solo una volta verso di me dicendomi che sapeva cosa si provava a fare la decisione sbagliata, ed era una sensazione orribile.”
“E poi cosa hai fatto?!”
“Calmati San, vuoi anche una ciotola di pop-corn, così ti godi meglio il racconto?”
“Oh zitta e vai avanti con il discorso!”
“Dopo di ciò” Quinn tornò a guardare di fronte a se “andai da Shelby, ma mai da Figgins, voi faceste la vostra esibizione, noi la nostra e vi battemmo.
Avevo capito cosa stavo per commettere e non lo feci, andai da Rachel per ringraziarla per avermi trattenuto dal fare la cosa più stupida della mia vita! Per la prima volta nella mia vita sentivo che finalmente non avevo più così paura del futuro”
“E’ lì che hai deciso di iscriverti a YALE?”
“Sì, anzi chiesi proprio a Rachel  cosa ne pensasse, mi guardò un po’ sorpresa, anche perché le ultime volte che avevamo parlato del futuro le avevo detto che ne avevo paura e che sarei rimasta a Lima con Finn a fare l’agente immobiliare” disse scuotendo la testa e sorridendo a se stessa e poi continuò “e mi disse che era fantastico, che mi avrebbe aiutato con la mia richiesta d’ammissione, e mi disse anche che ero molto meglio di quanto credessi”
Finito il racconto, le due ragazze stettero in silenzio, fino a quando Quinn lo interruppe un’ultima volta alzandosi e tendendo la mano verso la Latina per aiutarla a rialzarsi.
“Lei ha sempre creduto in me”

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