Artigli e labbra, miele e battiti

di Notteinfinita
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Artigli e labbra ***
Capitolo 2: *** Miele e battiti ***
Capitolo 3: *** Artigli e labbra II ***
Capitolo 4: *** Miele e battiti II ***



Capitolo 1
*** Artigli e labbra ***


 

Artigli e labbra

 

Era bastato un attimo e Draco si era ritrovato a terra, colpito dagli artigli di Fierobecco.

Hermione aveva urlato, impaurita da ciò che vedeva e dalla sensazione che il cuore le si fosse fermato in petto.

A notte fonda era corsa in infermeria. Lo aveva osservato, pallido e provato. Poi, senza sapere bene il perché, si era chinata a lambire con le sue labbra quella bocca che per lei aveva avuto solo parole d'ingiuria per poi correre via.

La mattina dopo Draco si era svegliato col braccio che faceva meno male e un'inspiegabile sapore di miele sulle labbra. 

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Capitolo 2
*** Miele e battiti ***


 

Miele e battiti

 

Erano passati giorni eppure non riusciva a dimenticare quel sapore.

Poi una sera la vide, colei a cui non aveva mai pensato, mordeva un fetta di pane spalmata di miele, poi si era alzata ed era uscita dalla Sala Grande. L'aveva seguita, preda della voglia di sapere. Raggiuntala l'aveva afferrata per un polso, costringendola a voltarsi.

«Perché mi hai baciato?»

Lei gli prese la mano e se la portò sul cuore.

«Per sentire ancora questo suono nel petto.» rispose. Poi corse via.

Draco rimase lì a guardarla sentendo ancora sotto la mano il battito del cuore di lei e nel suo petto il tumulto di una tempesta. 

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Capitolo 3
*** Artigli e labbra II ***


 

Artigli e labbra

 

Li aveva visti, lei e il rosso.

Ridevano davanti alla Stamberga Strillante.

Aveva sentito una rabbia sorda artigliargli l'anima: lo aveva ingannato, le sue erano solo bugie.

Prima che se ne fosse potuto rendere conto le sue labbra si erano mosse e le sue parole avevano velato di tristezza gli occhi di lei.

Era fuggito, fuggito per paura del dolore che le aveva causato, fuggito per paura di quegli occhi troppo sinceri.


 

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Capitolo 4
*** Miele e battiti II ***


 

Miele e battiti

 

Avrebbe voluto parlarle, chiarire ma poi l'aveva incontrata insieme a quei due e l'orgoglio aveva preso il sopravvento.

Aveva gioito della morte dell'Ippogrifo, l'aveva derisa, ancora una volta, non sapendo di condannare a morte la sua felicità.

Inaspettato, il suo pugno si era scagliato su di lui, forte, più forte di quello che si sarebbe aspettato ma non fu quello a ferirlo quanto la verità negli occhi di lei.

Non ci sarebbe più stato sapore di miele sulle sue labbra, non ci sarebbero più stati battiti impazziti nel suo cuore.

Ora era sangue il sapore nella sua bocca e vuoto la sensazione nel suo petto.


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