Ad ottomilioni di chilometri da te

di DaisyFlower
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.My ordinary life until December 19 ***
Capitolo 2: *** 2.Welcome to St. John ***
Capitolo 3: *** 3.La rapina ***
Capitolo 4: *** 4.Around Chicago ***
Capitolo 5: *** 5.Unexpected emotion ***
Capitolo 6: *** 6.Christmas Eve ***
Capitolo 7: *** 7.An unforgettable Christmas evening ***
Capitolo 8: *** 8.Conflicting feelings ***
Capitolo 9: *** 9.Illusion ***
Capitolo 10: *** 10.The longest night of the year ***
Capitolo 11: *** 11.Love's effects ***
Capitolo 12: *** 12.Accidents in love ***
Capitolo 13: *** 13.Only you for me ***
Capitolo 14: *** 14.Last night with you ***
Capitolo 15: *** 15.Last goodbye ***
Capitolo 16: *** 16.Without you ***
Capitolo 17: *** 17.The scientist ***
Capitolo 18: *** 18.Graduation party ***
Capitolo 19: *** 19.Broken ***
Capitolo 20: *** 20.A new friend ***
Capitolo 21: *** 21.Kissing you ***
Capitolo 22: *** Epilogo: Forever with you ***



Capitolo 1
*** 1.My ordinary life until December 19 ***







La sveglia del telefono suona avvisandomi che sono le otto e venti del mattino e soprattutto che devo alzarmi. Mi giro svogliatamente a pancia in su e noto che mio fratello Alex, di un anno più piccolo di me, è ancora a letto. << Valeria ti prego spegni quell’affare. Non ho i corsi all’università oggi. >> mormora assonnato. Mi alzo e faccio ciò che dice. ‘’Beato lui che starà a casa! Io devo seguire procedura civile.’’ penso. Prendo l’accappatoio e scendo al piano di sotto dov’è situato il bagno grande e una stanza che fa da salotto, cucina e sala da pranzo. Mia madre, che ha accompagnato la mia sorellina quattordicenne al liceo, sorseggia il suo adorato caffè seduta sul divano ascoltando le notizie del mattino. Metto il bollitore dell’acqua sul fuoco, ho bisogno di un tè ai frutti rossi per cominciare bene la giornata e per cercare di mantenere la linea, anche se ho scarsi risultati in questo. Dopo aver fatto colazione mi rendo conto che sono in ritardo. Corro a farmi una doccia e per fortuna non ho tempo di guardare il mio fisico con qualche chilo in più allo specchio risparmiandomi le solite critiche giornaliere. Asciugo i capelli , che da qualche mese sono rossi, al solito modo: lisci con il ciuffo di lato. Sono troppo sottili per fare un acconciatura elaborata, ma per fortuna abbastanza lunghi da cadere sulla schiena.  Una volta finito salgo nella mia camera a vestirmi e a truccarmi. Scelgo un paio di jeans, una camicia blu e una maglia lunga e aperta da mettere sopra. Infilo i pantaloni dentro degli stivali in pelle e poi passo al trucco. Metto un po’ di correttore e cerco di allungare i miei occhi scuri con l’eye-liner e la matita nera, perfeziono il tutto con il mascara e il blush sulle guance. Torno al piano di sotto per fortuna la mamma è pronta. Come fa ad essere sempre così bella e impeccabile? I suoi capelli biondi sono sistemati perfettamente e ha gli occhi castani truccati in modo leggero. Sembra una ragazzina anche per come si veste. Deve accompagnarmi lei all’università anche perché, pur avendo ventitré anni suonati, non ho ancora preso la patente (è sulla pila delle cose da fare comunque). Una volta arrivata in facoltà, con mezz’ora di ritardo, entro in aula. Cavolo è strapiena. ‘’Non voglio stare in piedi anche sta volta!’’ penso e mi guardo intorno cercando tra la moltitudine di studenti un posto libero. Per fortuna lo trovo e mi siedo. Il professore sta spiegando come compilare l’atto di citazione e prendo appunti facilmente.Do un'occhiata in giro per vedere se c’è qualcuno che conosco anche se è poco probabile. Sono al quinto anno di giurisprudenza (anche se devo recuperare degli esami) e ho fatto amicizia si e no con sei persone che inoltre saluto a mala pena. Sono una ragazza molto timida e riservata e qui gli studenti si dividono in due tipi: gli snob e quelli più riservati di me. L’unica studentessa a cui mi sono davvero legata, perché molto simile a me, è Alice. Lei è una ragazza incredibile: bella, simpatica e sveglia. Ha tre anni più di me anche se sembra una liceale, ha grandi occhi castano/verdi, capelli mossi castano chiaro e un sorriso smagliante che coinvolge tutti. Sfortunatamente abitiamo in due posti diversi e non possiamo incontrarci spesso al di fuori dell’università. Oggi la vedrò al corso di tributario nell’ora successiva. Il professore conclude la lezione ed io mi preparo ad uscire ma sulla soglia dell'aula trovo la mia amica ad attendermi. Ci abbracciamo forte: << Valery, finalmente. Come stai? >> chiede curiosa. << Bene cara e tu? >> rispondo sorridente. << Benissimo. Ho delle novità da riferirti. >> afferma con uno sguardo brillante. << Sarebbe? >> << Sai che Andrea cercava un appartamento nei pressi di un paese accanto al tuo? >> Andrea è il ragazzo di Alice, stanno insieme da dieci anni e non si sono mai lasciati, è una coppia meravigliosa la loro. << Si mi ricordo, allora? >> la incito a parlare. << Beh, abbiamo trovato ciò che cercavamo. Ci trasferiamo la settimana prossima. Contenta? >> afferma felice. Io non riesco a contenere l’entusiasmo e l’abbraccio. << E’ una notizia grandiosa Ali. Così potremmo vederci più spesso! >> dico. << Sisi, basta treni e basta pranzi al volo all’uni. >> ribatte fingendo orrore. Il professore di tributario entra in aula interrompendoci e noi prendiamo posto rinviando la nostra conversazione alla fine dell’ora. Una volta conclusa la lezione decidiamo di mangiare qualcosa in mensa. << Anch’io ho una notizia bomba Alice. >> dico poi addentando un sandwich al formaggio. << Sarebbe? Hai trovato il ragazzo della tua vita? >> mi prende in giro lei. Io alzo gli occhi al cielo e le faccio una linguaccia: << No sciocchina, mio padre ha finalmente prenotato i biglietti per gli States. Parto con tutta la famiglia,inclusa la fidanzata di Alex, il 19 dicembre.Esattamente tra otto giorni. >> affermo trionfante. Alice per poco non si strozza con l’acqua: << Cosa?Vai davvero a Chicago?Ma è stupendo! >> dice raggiante. << Si, abbiamo anche avvisato i cugini italoamericani di papà, ci ospiteranno loro. >> << Che emozione dover passare un natale americano, con tutte le usanze tipiche. >> mormora Alice con aria sognante. << Non preoccuparti, ti porterò un bel souvenir. >> affermo e poi scoppiamo a ridere. Veniamo interrotte dal suono del mio cellulare. Sarà mia madre che è venuta a prendermi. Finiamo di mangiare velocemente e usciamo all’esterno raggiungendola al cancello principale dove è parcheggiata. Io e Alice saliamo in macchina, mi sono offerta di darle un passaggio alla stazione, mentre la mamma inizia a chiederci come sia andata la giornata. Una volta a casa vedo mia sorella Rebecca nella stanza-studio intenta a districarsi tra le frasi di latino. E’ al primo anno di liceo scientifico e ogni pomeriggio cerca di anticiparsi i compiti per poter andare al corso di danza classica. Ha gli occhi castani e i capelli dello stesso colore, è più alta di me anche se fisicamente siamo simili. << Valery, mi aiuteresti con queste frasi?Non capisco quale sia il complemento di causa. >> mi chiede troppo gentilmente. Le lancio un'occhiataccia e senza trovare cinque minuti di pace mentale le do una mano. Quando ho finito con lei è la mamma a chiedermi di aiutarla a rassettare casa. Metto le cuffie al mio Ipod e inizio a posare i piatti nella lavastoviglie seguendo il ritmo di Blow me (one last kiss) di Pink. Subito nella mia mente compare lui, il ragazzo per cui ho pianto per più di un anno: Francesco. I suoi occhi azzurri mi perseguitano ancora e non riesco a metterlo nella sfera del mio passato. Siamo stati insieme per quasi tre anni ed è stata la mia prima storia importante. Per me era il ragazzo più bello, dolce e perfetto del mondo: alto un metro e novantatre, bel fisico e capelli castani. Dopo un anno insieme, ha iniziato a lavorare nell’esercito: il suo sogno più grande. Inizialmente mi ero lasciata abbagliare dagli aspetti positivi del suo carattere in quanto è una persona socievole, dalla battuta facile, buono, gentile e giocoso ma quando si trattava di serietà faticava ad esserlo. Io invece sono l’opposto, mi piace divertirmi sia chiaro, ma per la maggior parte del tempo sono tranquilla e pacata. Forse lo annoiavo oppure era lui che non riusciva a capire come ci si doveva comportare. Questo fin quando non è arrivata ''la regina delle baldracche'', (una sua collega di caserma) che l’ha ammaliato portandolo via con promesse del tipo: libertà dagli schemi, divertimento e zero pesantezza. Lui riusciva a darmi solo il minimo indispensabile sentimentalmente ed io ero così assetata d’amore che non mi rendevo conto di pressarlo e alla fine Francesco ha scelto la strada più semplice per quanto lei non fosse una ragazza bellissima. << …ascoltando? >> la voce della mamma mi riporta a terra. << Ha chiamato la tua amica Tania, vuole che vai da lei. >> mi riferisce. Io assento con il capo e dopo aver finito di aiutarla decido di far visita alla mia amica. Tania è una delle mie migliori amiche non che vicina di casa, ha la mia stessa età ma fisicamente sembra una modella: alta, con gli occhi castano verdi e lunghi capelli scuri. Questo marzo si è sposata e ha avuto una bellissima bambina: Giulia. << Ciao care. >> dico varcando la soglia di casa sua. << Ciao Valery, sei arrivata giusto in tempo. La piccola si è appena svegliata. >> mormora guardando la sua bellissima bambina dai grandi occhi azzurri. << Meno male, avevo così tanta voglia di vederla. >> dico prendendola in braccio e facendola ridere. Io e Tania parliamo del più e del meno e le rivelo di aver confermato il viaggio negli USA. Anche lei non sta nella pelle per me e mi chiede di fare tante foto ma soprattutto di divertirmi. Un paio di ore dopo rientro a casa dove mio fratello Alex è al telefono con Manuela, la sua ragazza, che ha la sua stessa età. Si stanno mettendo d'accordo su qualcosa che io non ho afferrato. Dopo poco lui mi riferisce che sarebbe andato con lei al centro commerciale per acquistare delle valige per il viaggio in America e mi chiede se voglio andare con loro. Accetto di buon grado vorrei approfittarne per comprare una borsa anche per me e ovviamente mia sorella Rebecca si autoinvita. A quel punto Alex decide di chiamare anche Mirko, un nostro amico di liceo (per me migliore amico), e cenare in un fast food del centro.

 

<< Valeria cosa ne pensi di questa valigia rosa? >> chiede Manuela con gli occhi brillanti.  Osservo la valigia che mi ha mostrato e le do l’ok. Lei sorride e si avvicina alla cassa per pagare, mentre Alex e Mirko parlano di telefonia. Manuela, oltre ad essere mia cognata, rientra anche tra le mie migliori amiche.E' una ragazza molto vivace, ha occhi castani e capelli corti quasi neri.Il suo viso sembra quello di una bambola di porcellana. Fisicamente magra anche se è in fissa con il perdere peso, contro la volontà di mio fratello che invece è fisicamente più robusto come me e Becca. Per sua fortuna è più alto di noi e ha i capelli e gli occhi di un castano più chiaro.

Dopo gli acquisti facciamo un giro nel centro. Gli addobbi natalizi sono ovunque e le casse diffondono dolci canzoni. La festa più attesa dell’anno sta per arrivare ed io la festeggerò dall’altra parte del mondo. Sono così elettrizzata. Alla fine decidiamo di fermarci a mangiare qualcosa al McDonald’s. << Beh, allora te ne vai negli States? >> chiede Mirko e noto la  curiosità traboccare dai suoi piccoli occhi castani. << Si, non vedo l’ora! >> ribatto emozionata. << Mi raccomando cerca di trovare un ragazzo almeno lì..Credo che ce ne siano di tutti i tipi e non hai scuse. >> mi prende in giro. Io alzo gli occhi al cielo: << Quando mai ho usato delle scuse?Non ho trovato la persona giusta tutto qui. >> mi giustifico. Mirko mi guarda ironico e si passa la mano tra i capelli castani. Poveri amici, li ho così stressati su Francesco che non vedono l’ora di vedermi innamorata di un altro. Ma sono sicura che vogliono soprattutto vedermi felice dopo aver sofferto tanto. Torniamo a casa verso mezzanotte e dopo aver controllato il mio account facebook vado a letto.

 

Il giorno dopo per fortuna non ho i corsi all’università e posso dormire di più. Quando mi alzo decido di fare una lista delle cose da acquistare per il viaggio. Sicuramente maglioni e cappotti, papà ci sta ripetendo in continuazione che a Chicago gli inverni sono molto più freddi e soprattutto che quest’anno le temperature scenderanno rispetto a quelli passati, Google dicit. Papà e le sue preoccupazioni. La mamma stamattina è uscita a fare la spesa, mentre Alex è a telefono con Manuela, anche lei sta provvedendo a comprare abiti invernali per il viaggio. Ha deciso di fare una sorpresa a mio fratello, rivelandogli solo pochi giorni fa che sarebbe partita con noi. Lui è passato dall’umore cupo e straziante provocato dalla loro separazione alla gioia di vivere nel giro di un’ora. E’ vero che l’amore fa miracoli. Come li invidio, sono una coppia dolce come il miele,talvolta diabetica ma mi fa piacere che almeno loro si siano trovati. Nel pomeriggio ricevo una e-mail su facebook dalla mia amica Mary: “Valery..stasera pizza da me. Non si discute, ci sarà anche Anna!Ho delle super news!’’. Le rispondo che ci sarei andata di sicuro perché molto probabilmente non so se avrò modo di stare con loro nei prossimi giorni. Verso le otto e mezza arrivo dalla mia amica insieme a Rebecca, ormai lei esce sempre con me anche perché i miei genitori, essendo molto apprensivi, non le permettono ancora di andare in giro da sola con le amiche; mi dispiaceva lasciarla a casa così ho iniziato a portarla con me quando esco. << Ciao Mary. >> saluto la mia amica sorridendo. Lei ricambia il sorriso ma mi fa segno di aspettare perché è a telefono con il suo ragazzo Simone. Sono fidanzati da circa un anno ma purtroppo lui vive in un'altra regione non riuscendo a vedersi spesso e tentano di accorciare le distanze volando l’uno dall’altra quando è possibile. Dopo poco arriva anche Anna, la saluto calorosamente e iniziamo a parlottare nell’attesa che Mary riagganci. << Com’è andato l’esame di stamane, Anna? >> le chiedo curiosa. << Benissimo, ora ne mancano solo due e poi laurea! >> afferma emozionata. Io le sorrido complice e ripenso a quando noi tre eravamo al liceo. Frequentavamo la stessa classe ma ci siamo unite solo da quattro anni a questa parte grazie alla passione comune per la saga di Twilight. Che fortuna esserci ritrovate, non saprei cosa fare senza loro. Mary riattacca e ci informa elettrizzata che Simone sarebbe stato suo ospite durante le feste di natale. Io e Anna condividiamo la sua gioia, finalmente verrà ripagata di questi mesi di lunga attesa. Durante la sera ci scambiamo gossip e consigli sulla dieta anche se loro non ne hanno bisogno. Mary è alta e magra con lunghissimi capelli castani e occhi dello stesso colore, è diplomata in danza classica ed è davvero molto brava in questa disciplina, infatti spesso lei e mia sorella si scambiano consigli e suggerimenti. Anna invece è un po’ più alta di me ha un fisico abbastanza magro con gli occhi castani e capelli attualmente color caramello. La nostra serata si conclude con la visione del nostro telefilm preferito ''The vampire diaries'' e mangiando caramelle e patatine. Non siamo molto coerenti lo ammetto.

 

A quasi una settimana dalla partenza ho acquistato tutto quello che mi serviva e anche qualcosa in più.‘’Chissà se tutta questa roba entrerà nella valigia’’ penso mentre sfreccio per il centro commerciale acquistando l’ennesima sciarpa. Mia madre nel frattempo è indecisa se comprare un terzo paio di stivali per la neve. Passiamo vicino ad un negozio di scarpe e ci fermiamo a dare un’occhiata quando per poco il mio cuore non si ferma. Nella vetrina vedo riflesso il viso di Francesco. No, proprio ora dovevo vederlo? Mi volto istintivamente e lui fa lo stesso. I nostri sguardi si incollano e rimaniamo impalati a fissarci. Non lo vedo da quando ci siamo lasciati e mi rendo conto che i miei ricordi non gli rendevano affatto giustizia. E’ bello come non mai. Quanto mi è mancato!Tutti i nostri momenti felici mi attraversano la mente come un fulmine.La mamma nel frattempo è entrata nel negozio ignara di ciò che sta avvenendo. ‘’Cosa stai facendo qui, sciocca?Non guardarlo così imbambolata, lui ti ha fatta soffrire.’’ la mia parte razionale mi scuote e faccio ciò che dice,entro nel negozio a passo deciso mentre scorgo che lo sguardo del mio ex passa dalla sorpresa al…rammarico? ‘’No, non mi deve interessare’’ mi ripeto e cerco di prestare attenzione alle parole della mamma che mi chiede consigli.

 



    La sera prima della partenza il tormento causatomi dall’incontro con Francesco passa in secondo piano. Io e Rebecca siamo nella camera dei miei a fare le valigie e come immaginavo non riesco a chiudere la mia. << Siediti sopra! >> suggerisce mia sorella esasperata. Anche se è più piccola di me è lei a trattarmi come se fossi una bambina. La guardo storto e cerco di resistere all’impulso di iniziare un battibecco. Per fortuna sale la mamma che corre da una stanza all’altra cercando di riordinare ciò che mia sorella ha lasciato in giro. << Mami, mi aiuti a chiudere? >> le chiedo e anche lei come Becca mi consiglia di sedermi sopra la borsa. Tutti geni in questa casa. Faccio come dettomi e per poco non rompo la zip. << Sei la solita imbranata Valery! >> sbotta mia sorella, sto per lanciarle un cuscino quando entra mio padre. Papà è un uomo di quasi cinquantadue anni anche se come la mamma sembra un ragazzino. E’ magro con corti capelli neri un po’ brizzolati e gli occhi scuri come i miei. << Avete portato tutte le sciarpe,i guanti e i maglioni che ci sono in casa?Lì fa… >> << …freddissimo! >> lo interrompiamo io e Becca ritrovando la nostra complicità. Mio padre ci guarda perplesso ma poi sorride. Dopo poco sale anche Alex: << Manu, mi raccomando metti in valigia tutte le sciarpe, i guanti e i maglioni che possiedi in casa lì fa freddissimo. >> mormora alla fidanzata. E’ identico a papà in fatto di preoccupazioni. Alla fine della serata tutte le valige sono pronte e pesate. Per fortuna rientrano nel peso stabilito dagli aeroporti. Scendo al piano di sotto e inizio il giro di telefonate per salutare i miei amici, la prima è Mary. Parliamo per più di mezz’ora dicendoci che ci saremo mancate e che spera tanto mi diverta ma soprattutto mi chiede di rapire Ian Somerhalder per lei  nel caso dovessi incontrarlo in giro. Poi è la volta di Anna che mi suggerisce di assaggiare i cupcake al caramello da Starbucks e soprattutto di portarle dei dolci che preparano solo lì. Chiamo anche Tania ma è una telefonata breve perché la piccola Giulia fa i capricci. Sto per chiamare Mirko quando il mio cellulare squilla, è Alice: mi augura di fare buon viaggio ma soprattutto di godermi le vacanze in modo spensierato senza pensare ai libri. Quando riattacco con lei chiamo Mirko. Anche lui come Alice mi dice di godermi in viaggio e soprattutto mi ripete di fidanzarmi con un bell’americano. Come se fosse possibile! Dopo aver messo giù il telefono mi accorgo che sono le dieci di sera passate. Devo andare a letto altrimenti non riuscirò ad alzarmi in tempo. Cavolo domani salirò per la prima volta su un aereo, diretta poi dove?A Chicago! Non mi sembra vero.America wait for me.

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Capitolo 2
*** 2.Welcome to St. John ***






[Nota dell'autrice: salve care lettrici, volevo chiarire alcuni contenuti del testo che state per leggere. Visto che la mia vicenda è ambientata in America alcuni dialoghi dovrebbero svolgersi in quella lingua ma visto che non non so quante di voi conoscono l'inglese ho pensato di scrivere tutto in italiano ponendo un asterisco (*) il quale sta a simboleggiare che la frase espressa è in lingua inglese. Spero di essermi spiegata bene :) Buona lettura. :* ]






Alle cinque e trenta del mattino la sveglia suona e stavolta mi alzo dal letto volentieri e lo stesso fanno anche i miei fratelli. Il volo partirà alle sette e trenta. Dopo essermi vestita e truccata aiuto papà ed Alex a caricare i bagagli. Becca non ha detto ancora una parola, è sottoshock secondo me. La mamma controlla nuovamente di non aver dimenticato nulla, mentre Alex si assicura di aver preso i biglietti e i passaporti. Io, dopo un breve saluto alla mia casetta, salgo in macchina trascinandomi dietro Becca. Il cielo è scuro e fa molto freddo, ‘’Speriamo che a Chicago esistano le stufe portatili.’’ penso tremando. Passiamo a prendere Manuela che si avvicina all'auto con sua madre. Mio fratello scende a salutare entrambe e così fanno anche i miei. << Mario, Miranda mi raccomando abbiate cura della mia bambina e non esitate a rimproverarla se sbaglia. >> afferma la madre di Manuela diretta ai miei genitori. Loro la rassicurano in tutti i modi e dopo averci augurato buon viaggio rientra a casa. Manuela si siede dietro con me, mamma e Becca. << Pronti? >> chiede Alex entusiasta. << Siiii. >> gridiamo noi, mio padre mette in moto e ci avviamo verso l’aeroporto. Arriviamo con mezzora di anticipo, lasciamo l’auto nei parcheggi a lungo termine e ci avviamo al terminal. Alex e Manuela si stringono la mano emozionati mentre io cerco di scuotere Becca dallo shock. << Vi rendete conto? Stiamo per andare in America! >> afferma Manuela. Rebecca si ‘’risveglia’’ ed inizia a saltellare di gioia insieme a lei. Ammetto anch’io di essere emozionata più di quanto mi aspettassi, sto per compiere il viaggio più bello della mia vita. Mia madre, agitata quanto me, si mette sottobraccio e sorride complice; papà invece cerca di fare l’indifferente ma sappiamo bene che anche lui non sta nella pelle. << Valery, ma riusciremo a capire ciò che dicono i vostri parenti? >> chiede Manuela perplessa. << Non ti preoccupare, loro parlano e capiscono l’italiano, per il resto cercherò di fare da interprete al meglio delle mie capacità. >> affermo sorridente. L’inglese è sempre stata la mia materia preferita a scuola inoltre dopo milioni di telefilm americani visti in lingua originale credo di essermi fatta l’orecchio. La mezzora passa in fretta,dall’altoparlante viene annunciato il nostro volo e noi ci dirigiamo all’imbarco. Una volta saliti sull’aereo io prendo posto con mamma, Becca con papà e Alex con Manuela. Siamo seduti gli uni dietro gli altri e per fortuna il mio posto è accanto al finestrino così potrò guardare le nuvole e la terra dall’alto. Una voce ci avvisa che stiamo per decollare e quindi di allacciare le cinture,spegnere i telefoni ed altri congegni elettronici. Aggiorno velocemente il mio stato su facebook ‘’Si parte’’ scrivo, chiudo il cellulare e mi preparo al decollo del mio primo volo.

Dopo tredici ore spese a dormire, mangiare, chiacchierare e fare foto eccoci atterrati all’aeroporto di Chicago. Siamo tutti un po’ storditi a causa del jet lag, per fortuna papà prende in mano la situazione e ci dirigiamo verso la sala d’attesa. L’orologio locale indica le tre del pomeriggio, in Italia credo siano le nove di sera. Qualche minuto dopo scorgiamo tra la folla Tina,Lisa e Steve (le cugine e il cugino di papà) che ci corrono incontro non appena ci riconoscono. << Hey Mario. >> afferma Steve abbracciando calorosamente mio padre. E’ un uomo alto e robusto con occhi scuri e pochi capelli ai lati della testa. Mio padre ricambia l’abbraccio imbarazzato ma sorridente. Lisa si fionda tra le braccia della mamma baciandola affettuosamente: << Miranda ciao. Ti trovo informa. >> dice raggiante nel suo italiano americanizzato. Lisa ha lunghi capelli biondi e occhi scuri, abbastanza magra e alta. << Anch’io ti trovo in forma Lisa, ci siete mancate tanto. >> afferma la mamma calorosamente. Tina saluta prima papà prendendolo in giro come fanno di solito e poi come Lisa si tuffa sulla mamma. << Non vedevo l’ora che arrivaste. >> mormora felice. Tina è alta e magra, con capelli lunghi castani e occhi dello stesso colore. Dopo aver finito con i miei Steve si rivolge a noi ragazzi. << *Ciao ragazzi come va? >> chiede felice. Per fortuna io e Alex riusciamo a capirlo. << * Bene grazie, tu come stai? >> risponde mio fratello. Lui dice che sta bene e vuole che in queste due settimane ci sentiamo come a casa nostra. Lisa e Tina non mi riconoscono subito, a causa del colore dei capelli e mi guardano sbalordite. << *Cos’hai fatto ai tuoi capelli?Sei proprio pazza. >> mormora Tina scuotendo la testa dolcemente. << *A me invece piacciono e poi è bello cambiare. >> afferma Lisa. Alla fine dei saluti stiamo per uscire dall’aeroporto quando si avvicina a noi un uomo. << Questo è mio marito Kevin. >> si affretta a dire Tina presentandoci l’uomo alto, dai capelli chiari e gli occhi azzurri. << *Ciao a tutti. >> dice Kevin e stringe la mano ad ognuno di noi. Una volta arrivati nei pressi dell'uscita quasi non credo ai miei occhi, è tutto ricoperto di neve. Becca sbatte le palpebre due volte mentre Manuela si trattiene a stento dal correre per toccarla. << La neve! >> gridiamo all’unisono io e i membri della mia famiglia, come se fosse una sostanza aliena. Ci avviciniamo poi a due auto grandi ferme nel parcheggio: io, mamma e Manuela saliamo nell’auto di Tina e Kevin mentre Papà, Becca e Alex salgono in quella di Steve. Ci immettiamo nella Tri-Statale Tollway ed io e Manuela non smettiamo di guardare fuori dal finestrino le strade innevate. Tina ci riempie di domande e ogni tanto faccio da interprete per mia madre e viceversa. ‘’Non ci credo, sono negli USA. E’ un sogno!’’penso. Passiamo davanti ad alcuni parchi con alberi e prati imbiancati; le decorazioni natalizie sono ovunque, è tutto..magico. Un’ora dopo arriviamo a St. John una cittadina di Indiana che si trova a cinquanta minuti da Chicago. Sembra di stare a Wisteria Lane, ci sono diversi viali in cui sono situate delle case meravigliose, con tanto di giardino davanti e sul retro. (Non ci sono le staccionate bianche però). Entriamo nell’ Olcott Avenue e ci fermiamo davanti ad una casa con il tetto spiovente fatto di tegole marroni, la costruzione non è modernissima ed è composta da mattoni scuri e chiari. Nel giardino enorme davanti alla casa ci sono alberi e cespugli imbiancati e decorati da lucine natalizie. La porta d’entrata è bianca e al suo fianco c’è una grande finestra dello stesso colore. Parcheggiamo nel garage tipico di ogni casa americana e scendiamo dall'auto. Sono così sorpresa che non so dove guardare, la mamma e Manuela mi si avvicinano e noto che stanno provando le mie stesse sensazioni. Il clima però è davvero polare, niente a che fare con gli inverni del mio paese. Dopo poco arriva anche l’auto di Steve che si ferma dietro quella di Kevin. Becca mi corre incontro strabiliata da ciò che ha visto per strada e soprattutto dalla casa che abbiamo davanti. << Su entriamo. >> ci incita Steve. Bussa alla porta e ad aprire sono due bambine more con gli occhi scuri; si somigliano anche se una è più alta dell’altra. << *Ciao Anna, ciao Gabrielle nipotine care. *Questi sono i cugini miei e delle vostre mamme. >> spiega Steve. Loro ci guardano emozionate e ci fanno spazio per entrare. Noi le salutiamo ed in risposta loro sorridono timidamente. La casa in cui ci troviamo è dello zio Salvatore, il padre di Lisa, Tina e Steve. Purtroppo sua moglie è venuta a mancare un paio di anni fa e vive da solo,per questo ha avuto la possibilità di ospitarci durante la nostra permanenza. La casa ha una piccola entrata, sulla destra si accede ad una grande stanza che fa da salotto: sulla parete più grande c’è un grosso divano mentre nell’angolo di fronte vi è un camino in marmo; accanto ad esso e sotto la grande finestra che ho visto dall’esterno è posta una panca con i cuscini in pelle e un bellissimo albero di natale . La parete piccola invece fa spazio ad una cristalliera e più in ombra vi è un tavolo in legno circondato da cinque sedie dello stesso materiale. Comunicante con il salotto c’è la cucina: è grande anch’essa con un mobilio non proprio moderno. Sulla sinistra dell’entrata invece c’è una scala che conduce credo alle camere da letto. Procedendo dritto invece si accede alla sala da pranzo. << Oh Mario,che piacere! >> esclama lo zio Salvatore venendoci incontro. Abbraccia mio padre e mia madre affettuosamente e poi fa lo stesso con noi. << Che bella gioventù! >> dice con lo stesso accento italiano americanizzato dei figli e ci invita a seguirlo in salotto. E’ un vecchietto molto giovanile, magro con gli occhi scuri,i capelli bianchi e sa benissimo il fatto suo. Lisa e Tina nel frattempo decidono di mostrare a me, Manu, Becca e Alex le camere da letto. Saliamo al piano di sopra, sulla destra c’è una stanza che dalla grandezza credo sarà mia, di Becca e Manuela. All’interno sono posti tre graziosi lettini in ferro battuto separati da comodini. Sulla parete destra c’è un armadio in legno bianco e di fronte ai letti si trova una scrivania su cui è posto un piccolo televisore. La parete sinistra invece fa spazio ad una finestra con una panca in ferro battuto posizionata sotto. Poggio la mia valigia a terra e corro ad affacciarmi, la vista è proiettata al giardino sul retro decorato anch’esso con addobbi e lucine natalizie. Becca e Manuela seguono Alex nella sua stanza mentre io mi prendo cinque minuti per accettare tutto quello che sta accadendo. Qualche ora dopo i cugini di papà vanno via lasciandoci sistemare e promettendo che avremmo fatto una mega cena quella sera con gli altri membri della famiglia che ancora non abbiamo conosciuto. Io faccio una doccia, ho scoperto di avere anche il bagno in camera, e indosso qualcosa di comodo; lo stesso fanno anche gli altri miei compagni di viaggio. Prendo il portatile e accedo al mio account facebook. Trovo decine di notifiche dei miei amici che mi augurano buon viaggio e noto che per fortuna Mary è ancora in online:

Da Valery a Mary:‘’Mary, ciao. Sono arrivata sana e salva!Tu come stai?’’

Da Mary a Valery:‘’Ciao vacanziera, sono felice che il viaggio sia andato bene, già mi manchi.’’

Da Valery a Mary: ‘’Anche tu mi manchi amica mia, qui è tutto meraviglioso sembra di stare in un telefilm. Le case e le strade sono come in Desperated housewife.’’

Da Mary a Valery: ‘’Wow. Meraviglioso!Attendo delle foto : ) ora però stacco è tardi qui.’’

E’ vero, il fuso orario.

Da Valery a Mary: ‘’Hai ragione, scusami cara. Ci sentiamo domani. Ti manderò presto delle foto, buona notte.’’

 

Premo invio e chiudo il portatile. Ora che ci penso anch’io sono stanca, mi sa che schiaccerò un pisolino. Mi sdraio su un letto e in poco tempo mi addormento. Vengo svegliata dalla mamma che mi dice che sono tutti pronti per la cena. Mi stiracchio e capisco che sono più intontita di prima. Indosso dei jeans e un maglione color crema, mi trucco leggermente ma nonostante ciò l’espressione assonnata persiste. Al piano di sotto oltre a Steve, Lisa, Tina e suo marito Kevin ci sono un uomo alto e bruno,una donna magra e bionda e due ragazzi. << Ecco Valeria! >> esclama Lisa venendomi incontro: << Tutto bene cara? >> chiede premurosa, sicuramente mi si legge in faccia che sono stanca. << Si. >> rispondo sorridente. << *Bene, voglio presentarti mio marito Eric. >> dice indicandomi l’uomo alto e bruno. Gli stringo la mano timida e lui sorride amichevolmente. << *Questa è mia moglie Sarah. >> interviene poi Steve presentandomi la bella donna bionda. Sto per stringerle la mano ma lei la ignora e mi abbraccia direttamente. ‘’Come sono affettuosi gli americani!’’ penso. Dopo poco si avvicinano i due ragazzi: uno avrà all’incirca sedici anni anche se è alto  l’altro deve essere sicuramente di un paio d’anni più grande di me. << *Ciao, io sono Justin il figlio di Tina e Kevin, piacere di conoscerti. >> dice il più piccolo. Gli stringo la mano e lui mi sorride. << *Io invece sono Chris il figlio di Tony >> mormora il ragazzo più grande con una calatura triste nel pronunciare il nome di suo padre. Oh, è il figlio del povero cugino di papà deceduto cinque anni or sono. Gli stringo la mano sorridendogli dolcemente. Le due bambine, Anne e Gabrielle che ho conosciuto stamattina mi si avvicinano curiose, io le osservo divertita, so già cosa fare: << *Ho sentito che qui le ragazzine amano i racconti, se volete dopo cena posso narrarvi una storia. >> affermo, le bambine sorridono e mi girano in torno tutto il tempo. Ho questo effetto sui bambini, riesco a comunicare con loro e mi si affezionano subito anche perché so come farli divertire. La serata trascorre piacevolmente tra chiacchiere e risate di gioia. << Valery, come vogliamo organizzarci per domani? >> mi chiedono Becca e Manuela mentre sparecchiamo. Domani sarà il compleanno di mio padre e vogliamo fargli una sorpresa. << Allora, ricapitoliamo: colazione a letto, regalo e poi giro turistico? >> mormoro. Loro assentono emozionate da quelle idee. Verso le undici di sera i nostri parenti vanno via promettendoci che domani sarebbero venuti a prenderci per farci visitare la città. Dopo aver rassettato casa e dato la buona notte allo zio, io e la mia famiglia andiamo a dormire colmi di emozione per la giornata trascorsa e per quelle che trascorreremo in questo magico posto.

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Capitolo 3
*** 3.La rapina ***



 

 

 

 

Il giorno dopo mi sveglio fresca e pimpante, guardo l’orologio posto sul comodino che segna le nove. Osservo la camera intorno a me, ancora non riesco a capacitarmi di essere qui. Scendo dal letto e scuoto Becca e Manuela che mi salutano con un sorriso raggiante. << Pronte per preparare la colazione? >> chiedo. Loro assentono divertite e mentre Manuela va a svegliare Alex io e Becca ci rinfreschiamo in bagno. Una volta che siamo tutti presenti scendiamo al piano di sotto senza fare rumore. Lo zio è già sveglio ed è seduto al tavolo della cucina con Chris. Chris è moro con gli occhi scuri,molto alto e bello inoltre da come ho potuto notare ieri è una persona molto simpatica,ha legato subito con Alex. << *Buongiorno. >> dico rivolta ad entrambi, << *Buongiorno, dormito bene? >> risponde lo zio. << *Si, tutto bene zio grazie. Volevamo preparare la colazione a papà, per via del suo compleanno e ovviamente anche a voi. >> affermo. << *Ah bene, visto Chris? Le donne italiane amano molto cucinare. >> esclama divertito mentre io sorrido timida. << Prego, prego fate come se foste a casa vostra. >> aggiunge poi. << Preferisci qualcosa in particolare zio?E tu Chris? >> chiedo. << Per me solo un po’ di caffè italiano. Non posso mangiare troppo a colazione. >> risponde lo zio Salvatore e si dirige in salotto. << Per me non preoccupatevi, non voglio che vi disturbiate. >> afferma timidamente Chris. << Non disturbi affatto, cosa preferisci? >> lo incoraggia Manuela. Lui ci sorride e propone bacon e uova poi inizia una conversazione con mio fratello spiegandogli che, dopo la morte di suo padre, lui si è legato molto al nonno e tutte le mattine viene qui a fare colazione a volte con qualche amico o con Shannon, la sua ragazza. Gli mancano un paio di esami al college e la sua laurea è prevista per questa primavera. ‘’Che bravo ragazzo.’’ penso. Nel frattempo controllo cosa c’è in frigo mentre Becca guarda in dispensa. Trovo subito le uova e la pancetta, credo che nessun membro della mia famiglia avrebbe il coraggio di assaggiarle a quest’ora. Mia sorella invece trova i pancakes con lo sciroppo d’acero, sicuramente questo andrà bene per papà, me, Becca e Alex, ma non so se possono piacere a Manuela. Noi li mangiamo da piccoli grazie a mio zio, (cognato di papà), il quale, avendo un negozio di abbigliamento sportivo nella base NATO nei pressi della mia cittadina, ha avuto l’opportunità di acquistare lì dei prodotti americani facendoceli conoscere. Prendo una ciotola e vi verso dentro il composto aggiungendo poi il latte.Per fortuna la marca è quella che conosco e il procedimento di preparazione è uguale. Mischio tutto e metto a friggere un cucchiaio di impasto in padella ottenendo la tipica forma circolare. Manuela nel frattempo, visto che se la cava di più con la cucina vera e propria, prepara uova e bacon per Chris mentre Becca versa il succo d’arancia e mette a scaldare il latte. Dopo mezz’ora è tutto pronto. Porto il caffè in salotto dove lo zio legge il giornale mentre Manuela ha impiattato la colazione di Chris il quale però ha deciso di aspettare noi per mangiare insieme. Prendo un vassoio e deposito i pancakes, succo d’arancia, caffè, latte e saliamo al piano di sopra. Entriamo nella stanza dei miei che dormono, accendiamo la luce gridando:  << SORPRESA >>. Il papà si sveglia e appena si rende conto della colazione sorride imbarazzato. << Non dovevate. >> dice arrossendo leggermente. La mamma si sveglia anche lei e sorridente posa un bacio sulla guancia di papà: << Auguri caro. >> mormora e poi ruba la tazzina di caffè dal vassoio. Nel frattempo Becca è andata a prendere il regalo che abbiamo acquistato prima della partenza: << Visto che sei fissato con i maglioni, eccotene un altro. >> afferma Alex consegnandogli il pacchetto. Mio padre scoppia a ridere e scarta il regalo. << Grazie ragazzi. E’ davvero bello, ma avrei apprezzato di più una Ferrari. >> dice scuotendo la testa ironicamente. Noi gridiamo un << Ehhh! >> sarcastico e scendiamo al piano di sotto. Chris guarda la tv e ci chiede se la sorpresa sia riuscita, Becca risponde positivamente e lui sorride. Poco dopo mi metto nuovamente ai fornelli preparando pancakes per me e i miei fratelli, mentre Alex scava nella dispensa alla ricerca di un croissant alla frutta per Manuela che come avevo pensato non gradisce le frittelle americane.

Dopo aver fatto colazione e riordinato andiamo a vestirci. Indosso un jeans,una camicia bianca,un maglione corto e largo blu sopra di essa e ai piedi degli stivali da neve. Mi trucco leggermente ascoltando la canzone ‘’Lover, you shouldve come over’’ di Jeff Buckley. Parla di attese e ritorni, subito il mio stomaco si contrae, il cassetto Francesco si riapre e la mia mente torna a rimuginare sul nostro incontro di qualche giorno fa. Quanto mi è mancato il suo viso e quegli occhi. Chissà cos’avrà pensato lui rivedendomi, sembrava rammaricato ma magari sono io a voler leggere in questo modo la sua espressione. Chissà poi cosa ci faceva da solo, ‘’Miss baldracca’’ forse era in servizio?Si, con uno dei suoi colleghi…Che stupidi gli uomini, si fanno abbindolare dalle parole dando scarsa importanza ai fatti. << Valery hai finito? >> mia sorella Becca entra in bagno facendomi sobbalzare. << Si ho finito. >> mormoro. Chiudo l’Ipod e scendo al piano di sotto dove trovo la mia famiglia in salotto insieme allo zio, Chris e una ragazza bellissima. Dovrà avere all’incirca la mia età.E' un po’ più bassa di Chris, i suoi occhi sono azzurri e ha una montagna di capelli biondi: la classica bellezza americana. << *Hey Valery, ti presento Shannon la mia fidanzata. >> dice Chris. Shannon mi si avvicina e mi abbraccia. << Che piacere conoscerti Valery.Ieri Chris mi ha parlato di voi dicendomi che siete davvero simpatici e non vedevo l’ora di presentarmi. >> afferma la ragazza sorridente. << Il piacere è mio Shannon. >> rispondo calorosamente e sorpresa del fatto che parli bene la mia lingua. Dopo poco  mi spiegano che lei ha origini italoamericane e per questo conosce l’italiano anche meglio di Chris. Ci troviamo subito simpatiche ed insieme a Manuela iniziamo a parlare per conoscerci meglio. Scopro che frequenta il quarto anno di lettere moderne al college e come me adora Robert Pattinson e la saga di Twilight. << Ho pianto come una bambina alla fine dell’ultimo film. >> dice. << Anch’io. La lotta poi mi ha fatta morire di suspance. >> affermo fingendo terrore.  Successivamente arrivano Lisa ed Eric con la piccola Anna, i quali dopo averci salutato fanno gli auguri di buon compleanno a mio padre. Stamattina ci porteranno loro a visitare Chicago e si uniscono a noi anche Chris e Shannon, mentre lo zio Salvatore decide di andare a far visita a suo fratello che abita nei dintorni. Mi copro per bene con un cappotto pesante, due sciarpe, i guanti,un cappello di lana ed insieme a Manuela, Alex e Becca salgo nell’auto di Chris mentre i miei salgono in quella di Lisa. Per fortuna le auto che posseggono sono abbastanza grandi da poterci trasportare tutti insieme. Una volta in viaggio io, Becca e Manuela ci attacchiamo ai finestrini mormorando un ‘’Oh’’ ogni qualvolta passiamo accanto ad un parco decorato o a delle strutture particolari. Dopo un’ora eccoci arrivati nella città del Jazz e del Blues. E’ tutto così spaventosamente moderno, ci sono grattacieli ovunque e persone di ogni nazionalità che attraversa la strada. Un  milione di negozi diversi tra ristoranti, caffetterie e abbigliamento costeggia i marciapiedi. Tantissime macchine sono ferme ai vari semafori tra cui i taxi gialli che ho sempre visto nei film. Resto sconvolta da quell’immensità urbana che si prospetta ai miei occhi,nulla a che vedere con le città italiane che sembrano arretrate di almeno cento anni anche se sicuramente sono più tranquille. Come fanno le persone a vivere  in mezzo a questo caos sette giorni su sette?  Posiamo l’auto in un parcheggio custodito e scendiamo sulla West Jackson Boulevard. << Wow questa città è così una..città. >> dico non trovando termini di paragone. Chris e Shannon ridono divertiti mentre Alex e Becca iniziano a prendermi in giro. Ci spostiamo davanti ad un grattacielo altissimo e aspettiamo che arrivi il resto della famiglia. << Questo è lo Sky Dec il grattacielo più alto d’America. >> ci spiega Chris. Osservo la costruzione immensa davanti a me composta prettamente da vetrate color bronzo e mi chiedo per quale motivo siamo lì. Aspettiamo qualche minuto ma poi ecco arrivare Lisa, Eric, loro figlia Anna e i miei. << Qualcuno di voi soffre di vertigini? >> chiede Eric in uno strano italiano. << No credo di no. Perché? >> risponde papà osservandoci. << Perché in questo grattacielo è possibile accedere a dei balconi completamente fatti di vetro plexiglass e sembra di essere sospesi nel vuoto. >> ci spiega Lisa. ‘’Oh Dio! Sospesi nel vuoto? Resisterò?’’chiedo a me stessa perplessa. Becca invece è preoccupata e si stringe a mio padre che la rassicura. << Deve essere uno bello spettacolo. Si andiamo. >> afferma papà e ci avviamo tutti insieme all’interno della struttura. Si tratta di un atrio enorme al cui centro è posto il numero 103 in marmo lucido a tutta altezza. Ci sono tantissime ascensori e degli schermi incastonati nelle pareti intorno a noi. << Dobbiamo fare prima i pass. >> dice la piccola Anna dirigendosi vicino ad una delle schermate. In un’altra ala della struttura ci sono altri schermi posti al centro della stanza e alcuni di essi creano la simulazione del piano 103. << Cos’è questo piano 103? >> chiedo curiosa. << E’ il piano dove è possibile accedere ai balconi in plexiglass. >> mi spiega Shannon. Dopo aver visitato le varie alee al piano terra decidiamo di salire al fantomatico piano 103 con l’ascensore,per fortuna entriamo tutti in uno. Eric compone il numero e l’ascensore sale. Inizio ad essere tesa ed emozionata allo stesso tempo, la piccola Anna se ne accorge e mi stringe la mano facendomi coraggio, ormai sono la sua migliore amica. Mio fratello e Manuela si sorridono complici mentre Becca continua a stringersi a papà,mamma chiacchiera con Lisa ed Eric ride con Chris e Shannon. Dopo cinque minuti l’ascensore si apre su un altro atrio enorme composto da vetrate. Cavolo, la città di Chicago è ai nostri piedi innevata e meravigliosa, si riesce ad osservare anche il mare da qua su. E’uno spettacolo mozzafiato e indescrivibile. Quando mi riprendo dallo stupore inizio a scattare foto ovunque. Lisa inseguito si offre di farci da fotografa fa alcuni scatti a noi ragazzi (Cavolo,Shannon sembra una modella!) e poi chiede a dei passanti di farci una foto di gruppo. Guardando quel posto mi sembra di essere stata catapultata nel futuro. Dopo poco raggiungiamo le vetrate in plexiglass. << Oh cielo, anche il pavimento è trasparente! >> esclamo sorpresa. << Si, per questo sembra di essere sospesi nel vuoto. >> afferma Lisa. Non ho il coraggio di mettere il piede lì sopra, è troppo realistico. Mio fratello si fa coraggio, prende me e Manuela per mano e ci trascina sul vetro. ‘’Mammamia, come siamo in alto.’’ penso e dopo qualche minuto inizia a girarmi la testa. Faccio appena in tempo a farmi scattare delle foto che ritorno subito sul pavimento di linoleum. Becca si fa tirare da papà anche se dura lì sopra solo il tempo di una foto. La mamma invece è estasiata da tutto ciò e quasi dobbiamo staccarla dal vetro. Una volta tornati al piano terra sospiro di sollievo. L’altitudine non fa per me. << Vi è piaciuto? >> chiede Shannon allegra. << Si, anche se sto meglio al primo piano. >> rispondo ironica. Lei scuote la testa divertita. << *Vogliamo mangiare qualcosa prima di continuare il giro turistico? >> chiede Eric. Lisa traduce per i miei che acconsentono alla proposta. << Dobbiamo prendere l’auto? >> chiede la mamma. << No, c’è uno Starbucks a pochi minuti da qui, ma sbrighiamoci altrimenti congeleremo. >> risponde Lisa. All’udire il nome di quel locale mia sorella inizia a saltellare felice, ha sempre desiderato andarci come accade ai protagonisti di tutti i suoi telefilm preferiti. Dopo dieci minuti di strada a piedi entriamo nello Starbucks. Ha il tipico arredamento da tavola calda con il mobilio in legno chiaro, Becca non sa dove guardare entusiasta. Ci sediamo a due tavoli diversi e guardo sul menu cosa ordinare. << Cosa ci consigli Chris? >> chiede mio fratello. << Beh a me piace molto il Turkey Bacon & White Cheddar Classic Breakfast Sandwich ma anche l'Ham & Cheddar Artisan Breakfast Sandwich non è male. >> afferma lui. Che ha detto?Decido di leggere meglio gli ingredienti e opto per il secondo panino consigliatomi credo. Manuela e Shannon invece prendono un’insalata mentre Alex e Becca  prendono il Bacon & Gouda Artisan Breakfast Sandwich. I panini sono gustosissimi e anche le bevande sono dissetanti l’eccessiva pubblicità fatta a questo posto è davvero giustificata. Infine concludiamo il nostro breakfast con un dolce ed il caffè e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Io e Becca spulciamo per qualche minuto la vetrina indecise, il barista ha l’aria annoiata e non vede l’ora di servirci. Shannon ci raggiunge sorridente e ci consiglia i Peppermint Brownie Cake Pop e un frappuccino vaniglia e caramello. Fa lei l’ordinazione e la noia scompare completamente dal volto del barista che pende dalle sue labbra. Uomini! Mangio questo curioso dolce che sembra un lollipop, poi penso preoccupata che se in questi giorni mangerò sempre così tanto tornerò in Italia con trenta chili in più. << Se voi non avete nulla in contrario vorrei portarvi in un centro commerciale. >> ci propone Lisa sorridente una volta fuori dallo Starbucks. << Per me no problem. >> afferma papà << Voi cosa dite? >> chiede  diretto a noi ragazzi. << No problem. >> mormora Becca sorridente. Torniamo velocemente alle auto diretti al The Atrium Mall che dista solo venti minuti da dove ci troviamo.Il Mall ha una struttura circolare fatta di vetrate, avrà sicuramente tantissimi piani. Le decorazioni natalizie sono ovunque e milioni di persone affollano i negozi. E’ cento volte più grande del centro commerciale del mio paese e anche più innovativo. Lisa ed Eric ci guidano facendoci vedere tutti i negozi più particolari e moderni. Passiamo anche davanti ad una libreria enorme e mi ci infilo dentro con gli altri ragazzi. E’ stato allestito un grande stand che promuove la trilogia di Fifty Shades ed io e Shannon ci avviciniamo subito. << Hai letto anche questa trilogia? >> chiede lei sorpresa. << Certo, anche tu? >> rispondo con il suo stesso tono. << Si. Oddio abbiamo gli stessi gusti Valery! >> << Credo proprio di si. >> dico e ci sorridiamo complici. Un paio d’ore dopo decidiamo di tornare a St. John. Arrivati a casa di zio Salvatore Lisa mi prende in disparte insieme a Manuela: << Ragazze, stasera Steve ha organizzato un party a sorpresa per festeggiare insieme il suo compleanno e quello di tuo padre, visto che compiono gli anni a pochi giorni l’uno dall’altro. Mi raccomando acqua in bocca! >> conclude facendoci l’occhiolino. Noi rispondiamo che siamo entusiaste e non vediamo l’ora di scoprire cos’ha organizzato Steve. << Valery, dove hai messo la maglia che abbiamo comprato al Mall? >> chiede poi Becca. << Che sciocca, l’ho lasciata in auto! >> dico e mi fiondo a prenderla facendomi dare le chiavi da Chris. Esco all’esterno e mi dirigo verso l’auto, premo i pulsanti sulla chiave per rimuovere l’antifurto e prendo la maglia quando il mio telefono inizia a squillare. Chi sarà che mi chiama in America? Guardo il numero. Oh è la nonna! << Pronto? >> rispondo subito. << Valery, finalmente! Come stat… >> dice e poi cade la linea. Cavolo, non ho ancora capito come funziona il segnale delle sim all’estero. Provo a chiamarla io ma risulta occupato. << Accidenti! >> esclamo e mi accorgo che un'auto si ferma davanti al giardino della casa accanto. Armeggio con il cellulare per un pò avvertendo improvvisamente una presenza dietro di me. Faccio per voltarmi ma sento un oggetto premere contro la schiena. << *Dammi subito il tuo cellulare, bambola. >> dice una voce maschile che non conosco, dal tono sembra un ubriaco. Mi si raggela il sangue nelle vene: è una rapina! Abbasso lentamente la mano che tiene il cellulare per consegnarglielo. Lui mi afferra per un braccio e mi fa girare verso di se. Resto a bocca aperta: il mio rapinatore è un bellissimo ragazzo alto dai capelli ricci castano chiaro e gli occhi color caramello.In mano non ha una pistola ma una specie di torcia. Lui sobbalza improvvisamente quando ha una visuale completa del mio volto: << *Accidenti, non sei Amber! >>  mormora spaventato e poi scappa nell’auto fermatasi poco prima con altri ragazzi all’interno. Mi tremano le gambe e le mani, riesco appena ad entrare in casa che mi accascio sulle scale. ‘’Non devo dire nulla ai miei altrimenti entreranno nella modalità iperapprensione e si rovinerà la sorpresa di stasera.’’ penso cercando di riprendere la calma. << Valery cos’hai? >> chiede la mamma vedendomi in quel modo. << Nulla mamma, mi sono fatta malissimo ad una gamba. >> mi affretto a dire. << Sei scivolata? >> aggiunge preoccupata. << Si. >> mento. << Stai più attenta cara. Vuoi metterci del ghiaccio? >> << No, no. Vado a cambiarmi. Dì a papà che la nonna ha telefonato e questa è la maglia di Becca. >> mormoro e salgo al piano di sopra. << Valeria, cos’hai? Sei pallidissima. >> chiede Manuela che si sta cambiando nella nostra camera. A lei posso dirlo: << Pri-prima un ragazzo mi si è avvicinato, vo-voleva il telefono..aveva un’arma. >> balbetto cose senza senso. << Oddio. Stai bene?Ti ha fatto qualcosa? >> chiede la mia amica avvicinandosi spaventata. << No, no..Appena mi ha guardata ha detto qualcosa su una certa Amber ed è scappato via. >> rispondo riprendendo il controllo. << L’hai detto ai tuoi? >> << No!Non voglio, si rovinerebbe la sorpresa di stasera. >> concludo abbassando lo sguardo. << Vuoi che lo dica almeno ad Alex? >> << No, no lascia stare..magari è stata una specie di scherzo, il tipo sembrava ubriaco. >> << Capisco, cerca di non uscire più in giro da sola. Vuoi che ti prepari una camomilla? >> << No, sto bene. Faccio una doccia. >> le dico. Tolgo il cappotto, i guanti e le sciarpe prendo degli indumenti puliti e mi chiudo in bagno. ‘’Cavolo che spavento mi sono presa!’’ penso guardandomi allo specchio. Sono ancora pallida. Mi siedo a terra per qualche minuto respirando ad intervalli regolari,poi apro la doccia e cerco di rilassarmi sotto il getto d’acqua calda.

Quella sera la sorpresa per papà riesce alla grande. Steve è un organizzatore di eventi fantastico! La cena è deliziosa e Sarah ha preparato una torta spettacolare. Sono presenti sia la famiglia di Lisa che quella di Tina insieme allo zio Salvatore. Ci divertiamo tra canti e addirittura qualche ballo. Ho scherzato con Gabrielle,Anna, Manuela, Shannon (venuta con Chris) e Becca. La storia della ‘’rapina’’ per fortuna passa in secondo piano. Manuela mi osserva preoccupata ma la rassicuro sorridendole. Una volta tornati a casa accendo il computer accedendo al mio account facebook. Trovo tante notifiche da parte di Mary, Anna e Alice che mi scrivono che le manco. Rispondo velocemente a tutte e poi presa dalla stanchezza cado in un sonno tormentato da altitudine, torce e ragazzi dai capelli ricci. 

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Capitolo 4
*** 4.Around Chicago ***









Passo la notte insonne e alle dieci sono ancora a letto. << Valeria, alzati. Tra poco arrivano Tina e Kevin. >> mi scuote Becca. Mi giro dall’altra parte mugugnando:  << Altri cinque minuti. >>. Becca mi scrolla di nuovo e tira via le coperte, a quel punto mi alzo lanciandole uno sguardo assassino. Lei sbatte le palpebre angelicamente e scende di sotto. ‘’Cavolo, sono stanchissima!’’ penso aprendo la porta del bagno. Mi guardo allo specchio: ‘’Grande!Occhiaie e capelli  scompigliati, iniziamo bene la giornata.’’  Decido di fare una treccia e mettere una crema rollon per coprire le borse sotto gli occhi. Dopo poco scendo al piano di sotto con ancora indosso il pigiama e noto che la mia famiglia è sparsa per casa: papà è in salotto con lo zio Salvatore,la mamma sta rassettando la stanza da letto e sento le voci di Alex,Manuela e Becca provenire dalla cucina. ‘’Staranno parlando con Chris sicuramente.’’ penso dirigendomi lì. Entro e non credo ai miei occhi seduto al tavolo oltre a loro c’è anche ‘’il rapinatore’’ di ieri. Lui alza gli occhi e appena mi vede la paura si diffonde sul suo volto. << *Ma tu sei… >> urlo. Il ragazzo scatta in piedi mi afferra per un braccio trascinandomi nella sala da pranzo sotto lo sguardo sorpreso dei presenti. Cerco di divincolarmi ma la sua presa è ferrea: << Ascoltami bene mocciosa, non osare rivelare a nessuno ciò che è successo ieri, soprattutto che ero ubriaco. Ho una certa reputazione da mantenere. >> afferma scontroso e in perfetto italiano. << Mocciosa?Come ti permetti di parlarmi così?Nessuno ti ha insegnato l’educazione?Neanche ti conosco. >> affermo dura e faccio per andarmene. Lui mi blocca vicino ad una parete: << Non importa se mi conosci o no basta che tieni la bocca chiusa. >> risponde deciso. << Cosa?Non solo mi fai prendere un terribile spavento, non chiedi scusa e pretendi che non ne parli con gli altri?>> chiedo sgomenta.  << Si. Ho bevuto un po’ troppo ieri e ti ho scambiata per la mia amica Amber, che ha il tuo stesso colore di capelli,spesso viene in questa casa con Chris. >> mormora . << Ciò non toglie che potresti essere più gentile. >> dico voltandogli le spalle e tornando in cucina, lui mi segue a ruota. << Già vi conoscete tu e Matt? >> chiede Chris sorpreso dando voce anche ai pensieri di Alex e Manuela. << No! >> afferma il ragazzo. << Si! >> rispondo io. Parliamo contemporaneamente e i presenti ci guardano perplessi. << Ci siamo scontrati per strada ieri. >> si affretta a dire Matt. Io lo guardo storto ma non so per quale motivo taccio. << Ah, ecco! Beh Valery da come avrai capito lui si chiama Matt ed è il fratello di Shannon non che mio migliore amico. >> mi spiega Chris. Questo maleducato è il fratello di Shannon? Ciò spiega il motivo per cui conosce così bene la mia lingua eppure caratterialmente è così diverso da lei. Visto che sono l’unica a non aver fatto ancora colazione decido di preparare soltanto un tè ai frutti rossi che ho comprato fortunatamente ieri al Mall. Una volta pronto decido di berlo sopra trascinando con me Manuela. << Su Valery sputa il rospo, cos’è questa storia di Matt? >> mi chiede lei senza mezzi termini. << Matt è il rapinatore che ieri mi ha minacciata fuori casa. >> rispondo sedendomi sul letto nervosa. << Cosa? Il fratello di Shannon è un ladro? >> << No, certo che no. Come presumevo era ubriaco e voleva fare uno scherzo ad un’amica, Amber, che ha il mio stesso colore di capelli. >> le spiego. Manuela soppesa le mie parole e poi mi chiede cosa mi avesse detto lui in sala da pranzo. << Voleva che non raccontassi a nessuno dell’accaduto, perché ha ‘’una reputazione da mantenere’’. Io credo che sia solo un grande impertinente, mi ha chiamata mocciosa e non mi ha chiesto neanche scusa per ciò che ha fatto. >> mormoro arrabbiandomi maggiormente. << Strano, con noi è stato così simpatico e amichevole. Magari con te era imbarazzato. >> suppone mia cognata. << Non lo so, fatto sta che non voglio averci niente a che fare. >> affermo e bevo un sorso di tè.

Un’ora dopo sono vestita e truccata. Ho sciolto i capelli che cadono ondulati sulla schiena. ‘’Chissà quanto durerà quest’effetto.’’ penso imbronciata. Mi sento di cattivo umore, ho passato la notte insonne per via di quello sciocco amico di Chris e inoltre ho dovuto anche litigarci. Scendo al piano di sotto dove sono già arrivati Tina, Kevin, Justin, Gabrielle e Shannon. << Ciao Valeria, con questo maglione beije sei ancora più bella, ti donano i colori chiari. >> dice Tina sorridendomi. Divento dello stesso colore dei miei capelli e la ringrazio timidamente per il complimento. Shannon corre a salutarmi felice e concorda con quello che ha detto Tina, anche se in confronto a me lei è una dea. << Pronti per un altro giro a Chicago? >> chiede Chris apparendo in salotto con Matt. << Verrete anche tu e Shannon? >> domando felice. << Certo che si, ho convinto anche mio fratello Matt. Almeno sta con gente nuova. >> afferma Shannon facendomi l’occhiolino. Accidenti! Quell’antipatico verrà con noi la situazione sta andando di male in peggio. Una volta incappucciati per bene ci affrettiamo a salire in auto. Becca e Gabrielle insistono per salire in quella di Chris con me, Alex e Manuela occupando i sedili posteriori principali. Mi siedo accanto a loro ma visto che mio fratello e mia cognata vogliono stare vicini si accomodano nei sedili aggiuntivi dietro di noi e Matt è costretto a sedersi al mio fianco. Può andare peggio di così? Chris accende la radio e parte ‘’Bad day’’ di Daniel Powter, molto appropriata direi.

Siamo fermi sulla North State Street. L'aria è fredda ma per fotuna non come ieri. Osservo il Chicago Theatre leggendo quale opera è in programma lì,mentre Tina, Kevin e i miei sono saliti su una specie di ferrovia sopraelevata e i ragazzi scherzano tra loro a pochi centimetri da me. << Ti interessa Macbeth? >> chiede Shannon apparendo al mio fianco. << Ho letto l’opera, ma tra i capolavori di Shakespeare prediligo Romeo e Giulietta. >> rispondo sorridente. << Sei un’inguaribile romantica, allora. >> dice lei affettuosamente. Dopo poco ritorna da noi il resto della famiglia: << Oggi vi farò fare un giro nella famosa metrò elevata di Chicago: The loop. >> esclama Tina entusiasta. << The loop? >> chiede Alex curioso. << Il loop è il cuore del centro di Chicago. Prende il suo nome dall'anello ferroviario su cui viaggiano, sopra le nostre teste, i treni della metropolitana di superficie, immortalati in tanti film e nella serie televisiva ER. All'interno si trova un reticolato di strade tra uffici, ristoranti, negozi e teatri. Inoltre gli slarghi sono abbelliti da sculture d'autore che si vedono durante il passaggio. >> risponde Matt. Caspita, dal linguaggio in cui si è espresso sembra un professore. << Quindi è come viaggiare tra i grattacieli? >> chiede Manuela esaltata. << Più o meno. >> aggiunge Chris. Wow un viaggio sopra la città. Sarà meraviglioso! Saliamo sulla scala che conduce alla fermata dei treni e dopo cinque minuti eccone uno fermarsi. Saliamo in fretta ed io, Becca,Manuela e Gabrielle ci piazziamo vicino ai finestrini tenendoci ai ganci del vagone. Il treno parte e la vista è davvero meravigliosa, si vedono tutte le strade dall’alto e passiamo vicinissimi alle vetrate dei grattacieli. La città è piena di vita: persone che vanno a lavoro, che fanno shopping, che parlano al cellulare, che chiacchierano tranquillamente al bar. E’ tutto così grande che non so dove guardare. Alcuni monumenti altissimi quasi sfiorano i binari altri invece si vedono in lontananza e fortunatamente riesco a fare qualche foto. Scendiamo alla fermata della Wabash Avenue. << Qui vicino c’è il Millennium Park. E’ meraviglioso, soprattutto d’estate per via delle sue fontane particolari. >> ci informa Chris prendendo Shannon per mano. << Oh si, credo di aver visto un video del parco prima di partire. >> affermo. << Bene, andiamo. >> dice papà curioso. Dopo un quarto d’ora a piedi eccoci al parco: è davvero gigantesco quasi quanto la metà del mio paese. Inizio a correre insieme a Becca, Manuela e Gabrielle accanto ad un monumento d’acciaio lucido che ha la forma di un fagiolo gigante. << Ci si può andare sotto! >> esclama Becca meravigliata. Entriamo in quella specie di cupola d’acciaio e guardando verso l’alto vediamo i nostri volti riflessi. Shannon ci raggiunge con Alex e Justin, prendo la macchina fotografica e anche lì scatto senza freni. I miei osservano meravigliati quel grande complesso e fanno domande a Tina,Chris e Matt. Ci avviciniamo poi a dei rettangoli in mattoni altissimi posti l’uno di fronte l’altro con sopra raffiguranti volti di persone: << Oddio, queste sono le famose fontane! >> esclamo ma purtroppo sono chiuse visto che è inverno. << Fontane? >> chiede Manuela confusa. << Si, vedi quei buchi all’altezza della bocca dell'uomo?Lì d’estate esce dell’acqua, così chiunque può passare sotto e bagnarsi. >> spiega Shannon. << Oh, la persona nell’immagine ha chiuso gli occhi. >> dice Becca sorpresa. << Si, i volti sono interattivi. >> aggiunge la nostra amica americana. << E’ tutto così perfetto qui! >> urla poi mia sorella girando su se stessa e Gabrielle la imita mormorando qualcosa che non capisco bene.

Verso l’ora di pranzo andiamo a mangiare in un ristorante nei dintorni. Assaggiamo delle specialità americane tra cui la Jambalaya e pollo arrosto con miele e mostarda. << Mai più. >> afferma papà uscendo dal ristorante. << Poverino Mario, non sei abituato a questi sapori forti. >> lo prende in giro Tina. << Mio marito ha il palato fine. >> aggiunge la mamma sarcastica e poi ridono. << Tina, vorrei portare i ragazzi a prendere un dolce al Park Grill. >> dice Chris. << Ok, io porto Mario e Miranda alla caffetteria italiana qui vicino. >> risponde lei mentre la mamma ci raccomanda di stare attenti soprattutto a Becca e Gabrielle. Una volta nel coffee riusciamo a sederci tutti in un unico tavolo.  Di fronte a me si mettono Shannon,Chris e Matt,ai lati ci sono gli altri. Subito io, Becca e Manuel iniziamo a spulciare il menu curiose. << Valery, hai notato che Matt ti ha fissata in modo strano oggi? >> bisbiglia mia cognata all'orecchio. << Fissata? >> chiedo perplessa. << Si, ti ha guardata molto al parco ma distoglieva lo sguardo appena ti voltavi o lo osservavo io. >> ammette. << Forse ti sei sbagliata o magari ha paura che non mantenga il segreto. >> ribatto prontamente. << Cosa vi dite voi due? >> ci interrompe Shannon curiosa. << Niente ci chiedevamo quante calorie possiedono questi dolci. >> afferma Manuela. Alzo lo sguardo verso Matt e noto che mi sta fissando con aria severa. Che vuole?Ha davvero paura che possa spifferare tutto a sua sorella?D’altronde non mi conosce e non sa se fidarsi. ''Caspita, si è capovolta la situazione l’attore che tace sulle prove acquisite contro il convenuto.'' pensa l'avvocato che è in me. Distolgo lo sguardo infastidita e mi concentro nuovamente sul menu. Dopo poco vedo avvicinarsi al tavolo una bella ragazza alta, dai lunghi boccoli biondo scuro e gli occhi verdi: << *Amore, ciao. Che ci fai qui? >> dice sedendosi in braccio a Matt. Indossa una gonna cortissima e degli stivali marroni con il tacco basso. Come fa a stare così con questo freddo? Matt se la scrolla dalle gambe nervoso e si allontana in disparte con lei. << *Che ci fa qui Candice? >> chiede Chris a Shannon. << *Non ne ho idea, sapevo che era fuori per natale. Sarà un’altra delle sue invenzioni. Che sciocco mio fratello. >> mormora lei. << *Valery, devo andare in bagno. >> dice Gabrielle, io mi alzo e l’accompagno. Fuori dalla porta della toilette si sentono chiare le voci di Matt e Candice, non riesco ad afferrare tutto ma solo alcune parole come: *ubrica/o, *festa e Jason. ‘’Lei si è ubriacata alla festa con Jason.’’ ricostruisco mentalmente. Ma che sto facendo? Cosa m’interessa della loro conversazione?

Dopo il dolce raggiungiamo i miei alla caffetteria italiana e torniamo poi a St. John. Cavolo, sono esausta. Mi lascio cadere sul letto e accendo il portatile. Accedo al mio account facebook caricando alcune foto. Nel frattempo mi arriva un messaggio da parte di Mirko:

Da Mirko a Valery:HeyValery, come stai?Come procede la vacanza?

Da Valery a Mirko:Mirko, ciao. Sto benissimo e tu?Ho visitato dei posti bellissimi e conosciute tante persone simpatiche tra cui però c’è un mezzo idiota!

Da Mirko a Valery:Mi fa piacere che ti stai divertendo, anche a me tutto bene. Me la sto spassando sui libri a studiare, parlami di questo idiota.

Da Valery a Mirko:In pratica è un amico di un nostro parente che è di due anni più grande di me. Ieri era ubriaco e confondendomi per un’amica ha finto di rapinarmi. Sapessi che spavento. Non sapevo chi fosse e stamattina in modo davvero brutale mi ha chiesto di tenere il segreto.

Da Mirko a Valery:Immagino lo spavento. Non si è neanche scusato?Vabbè stagli alla larga.

Da Valery a Mirko:Non si è scusato per niente, inoltre non posso stargli alla larga perché con gli altri è simpatico ed è anche il fratello della ragazza di quel parente.

Da Mirko a Valery:Bene, sempre in mezzo alle situazioni complicate sei. Hai un’attrazione per i ragazzi difficili :)

 

Da Valery a Mirko: No,per i ragazzi stupidi!

Da Mirko a Valery: Aahaah! Dai cerca di stargli lontana se non lo sopporti. Ora però stacco, vado a letto. Buona notte :)

Da Valery a Mirko: Ok, notte tvb :)

Finisco di caricare le foto e chiudo il computer. Dopo poco Tina appare sulla soglia della porta: << Valeria, ascolta vorrei chiedere un favore a te, Manuela e Alex. >> dice gentilmente. << Certo, di cosa si tratta? >> rispondo allo stesso modo. << Stasera i nostri vicini organizzano una cena tra adulti, voglio portare anche i tuoi e mio padre. Mi chiedevo, visto che dovrete badare a Becca se potreste fare da babysitter anche a Gabrielle, Justin e Anna la figlia di Lisa visto che lei ed Eric sono tra gli invitati.  >> << Oh, ma certo. Per me non ci sono problemi e credo anche per gli altri. Dimmi solo dove e se devo preparare da mangiare. >> << Grazie cara. Se per te va bene le porteremo qui verso le nove, decidete voi cosa mangiare. Lisa oggi ha fatto la spesa per nostro padre e la tua famiglia ma potete anche ordinare la pizza, basta che le bambine non vadano a letto troppo tardi. >> mormora sorridente. << D’accordo. Ci divertiremo sicuramente. >> affermo entusiasta.

Alle  nove esatte Tina e Lisa bussano alla porta. Appena apro le bambine mi abbracciano forte mentre Justin corre da Alex. << *Che bello, staremo con la nostra migliore amica. >> affermano Anna e Gabrielle felici. Io le sorrido e le faccio accomodare. Nel frattempo si avvicinano anche i miei e lo zio Salvatore che quella sera sono più eleganti che mai. << Mamma sei perfetta. >> le dico baciandola. << Anche tu papi. >> aggiungo abbracciandolo. << Noi andiamo cara. Mi raccomando per qualsiasi problema chiamaci. Saremo ad un isolato da qui. >> mormora Lisa. << Non vi preoccupate, io, Manuela e Alex avremmo tutto sottocontrollo. >> le rassicuro. Una volta soli  pensiamo a cosa preparare per cena ma sia io che Manuela siamo stanche e alla fine decidiamo di ordinare la pizza. Vedo su Google qual è la pizzeria più vicina e il menu, optiamo per la famosa pizza ''Chicago'' fatta con una crosta molto alta e farcita da formaggio e pomodoro. ‘’Speriamo sia buona come quella italiana.’’ penso preoccupata. Nel frattempo iniziamo a giocare con le bambine che hanno portato con sé tantissimi giochi di società, optiamo per Cluedo visto che è l’unico da noi conosciuto. Gli altri sono tutti nuovi e in inglese. << *Diana White, in soggiorno con l’ascia. >> mi chiede Gabrielle. Io non ho nulla e il turno passa a Becca quando sentiamo suonare alla porta, sarà arrivata la pizza. Vado ad aprire e sulla soglia compare Matt: << Ci sono Chris e Shannon? >> domanda senza salutare. Caspita, perché fa così con me? << No, non ci sono. >> replico brusca. << Chi è Valery? >> urla Alex dalla cucina. << E’ Matt. >> rispondo. Mio fratello mi raggiunge all’entrata e lo saluta: << Hey, che ci fai da solo? Vuoi unirti a noi stiamo facendo i babysitter ad Anna,Justin e Gabrielle e tra poco arriverà la pizza. >> lo invita Alex. ‘’Fa che dica no, fa che dica no.’’ prego nella mia mente. << No, non posso. Ma ti ringrazio per l’invito. >> mormora Matt. << Si! >> sussurro a bassissima voce. << Alex tocca a te. >> lo chiama Justin. << Arrivo. Ciao Matt  alla prossima allora. >> dice e torna in cucina. Sto per seguirlo, ma Matt mi ferma: << Guarda che qui le porte si chiudono a chiave. >> dice con il tono imperinente di stamattina. << Lo so. >> ribatto. << Non mi sembra visto che te ne stavi andando. Guarda che devi tenere tu d’occhio le bambine non vice versa. >> aggiunge rimproverandomi. << Senti signor antipatico-non-so-per-quale-motivo, so badare benissimo sia a me stessa che agli altri quindi non c’è bisogno che ti scaldi tanto. >> affermo. Lui mi guarda malissimo e va via. Giuro che questo ragazzo è il più strano che abbia conosciuto nella mia vita. Chiudo la porta a chiave e torno in salone dagli altri.

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Capitolo 5
*** 5.Unexpected emotion ***







Il giorno dopo il tempo è pessimo: nevica e le temperature sono scese. Mi aggiro per casa non sapendo cosa fare mentre il resto della mia famiglia è preso dai suoi interessi. Mamma e papà parlano con zio Salvatore in un piccolo salottino posto dopo la sala da pranzo che non avevo ancora visto, Becca è nel salotto grande ad armeggiare con il portatile ed Alex e Manuela guardano la tv abbracciati. Salgo in camera da letto e decido di studiare un po’, per fortuna ho portato i libri. Memorizzo una bella quantità di pagine e il mio senso di colpa nei confronti dell’università si affievolisce leggermente. << Toc-toc. >> mormora Shannon sulla porta. << Hey Shannon, ciao. >> dico sorpresa. << Che fai? >> chiede sedendosi sul mio letto. << Studiavo. Tu come mai da queste parti? >> << Mi annoiavo a casa. Chris è in giro con Matt. >> dice. << Con questo tempo? >> << Si, dovevano fare gli ultimi acquisti per Natale. Comunque oggi pomeriggio smetterà di nevicare e ho pensato di andare a pattinare sul ghiaccio. Al palasport hanno allestito una pista favolosa. >> afferma sorridente. << Oh, sarebbe meraviglioso! Anche se non so pattinare. >> rispondo perplessa. << E’ facile ti insegnerò io. >> dice e inizia a digitare un numero sul suo cellulare. << Chris?Anche Valery ha accettato di andare a pattinare. Convinci Matt a seguirci non dovrà reggere il moccolo sta volta. >> mormora. ‘’NO! Non anche Matt. Posso ritrattare? Magari fingo di essere ammalata.’’ penso disperatamente. << C’è qualche problema? >> chiede Shannon vedendo la mia espressione. << No, nulla. >> mento. << Su Valery, parla. Riguarda Matt? >> insiste. << Beh, si..cioè.. >> lascio la frase in sospeso. << Ho notato ieri che a differenza dei tuoi familiari voi non vi siete rivolti la parola anzi..vi ho visto più tosto astiosi. E’successo qualcosa? >> chiede perplessa. Oh, cosa faccio? Devo raccontarle della finta rapina e del resto? No, non voglio. << Nulla è che siamo partiti con il piede sbagliato. Magari man mano riusciremo ad andare d’accordo. >> la rassicuro. Lei mi guarda preoccupata e sospira: << Sai, Matt non era così solitario come appare ora anche quando è con gli altri. Tre anni fa una ragazza lo ha lasciato e da allora è cambiato molto. >> mormora. Povero Matt anche lui vittima di una delusione amorosa. << E quella ragazza che ieri l’ha baciato in caffetteria? >> domando senza volerlo. Non è da me tutta questa curiosità. << Quella era Candice, una ragazza che lui ‘’frequenta’’ ma è una cosa priva di senso. Ieri li ho sentiti discutere al telefono, credo abbiano chiuso del tutto. >> mormora << Tu comunque dagli tempo, vedrai che andrete d’accordo. Mio fratello è una persona meravigliosa. >> aggiunge poi. Sorrido, decidendo di darle il beneficio del dubbio. Shannon si alza per andarsene e il mio telefono appoggiato sul letto cade riproducendo ‘’Every breath you take’’ dei Police. << Anche a te piacciono i Police? >> domanda divertita. << Solo alcune canzoni. >> rispondo. << Matt aveva un cd originale che gli ho rotto la scorsa settimana, voleva uccidermi. >> mormora ridendo imbarazzata. << Sei una sorella molto attenta ma non posso biasimarti, anch’io ho rotto molte cose ad Alex. >> affermo. << Siamo delle imbranate, ora vado. Ci vediamo oggi pomeriggio. Niente scuse. >> dice e scende di sotto.

 

Verso le quattro Chris è a casa dello zio Salvatore e noto che è più coperto del solito. ‘’Caspiterina quanto farà freddo allora?’’ penso preoccupata. << Hey ragazzi, siete pronti? >> ci chiede entusiasta. << Datemi solo cinque minuti per cambiare la maglia, vedendo Chris credo che metterò qualcosa di pesantissimo. >> mormoro salendo di sopra. Quando scendo ci sono anche Shannon e Matt. << Ciao. >> dico rivolta ad entrambi. Shannon mi sorride mentre suo fratello fa un cenno con la testa a mo di saluto e inizia a parlare con Alex e Manuela. Continua fare il distaccato, chissà poi perché solo con me. Dopo poco arrivano anche Tina e suo marito decidendo inseguito di unirsi a noi insieme ai miei genitori.

Il palasport è molto grande. Ci sono degli spalti tutto intorno alla pista di pattinaggio e addobbi natalizi ovunque. Le casse diffondono le dolci note di ‘’Jingle bell’s rock’’ e decine di ragazzi pattinano sul ghiaccio divertendosi.  << Che bello questo posto. >> mormoro. << Hai ragione, è tutto così natalizio qui. >> aggiunge Becca. I miei si siedono sulle gradinate e parlano fitto con Tina e suo marito. I loro figli sono a casa della madre di Kevin ma stasera verranno a trovarci sicuramente.  << Su, affittiamo i pattini. >> suggerisce poi Chris mentre Shannon si stringe a lui. Sono così uniti e innamorati, si contengono il posto di coppia dell’anno insieme a mio fratello e Manuela. Ci fermiamo accanto ad un bancone in legno e aspettiamo il nostro turno per il noleggio. Io e Becca oltre ai pattini prendiamo anche le ginocchiere, le gomitiere e il casco. << Valery devi pattinare non saltare nel vuoto. >> mi prende in giro Shannon. Le faccio una linguaccia e noto che Matt non sta facendo la fila con noi ma è seduto sugli spalti più in basso. ‘’Perché è venuto se non deve pattinare?’’ mi chiedo. Una volta in pista mi tengo stretta la balaustra di ferro cercando il coraggio per lanciarmi nella mischia. Becca si tiene a me e ripete di non lasciarla. ‘’Benissimo cadremo insieme.’’ penso. Alex e Manuela sono nella nostra situazione anche se mio fratello è più sicuro. Matt si avvicina al corrimano e da a loro dei suggerimenti per pattinare meglio. Shannon e Chris invece sembrano Carolina Kostner ed Evgeni Plushenko. ‘’Oh, perché ho accettato?’’ mi dispero internamente. << Devi tenere le caviglie diritte Valery. E’ semplice vieni con me. >> dice poi Shannon avvicinandosi e staccandomi dalla balaustra mentre Chris fa lo stesso con Becca che è tutta rossa. Mi stringo al braccio della mia amica come se fosse un rimorchiatore. << Su, ora muovi i piedi. >> mi ordina. Ci provo e rischio di cadere ma dopo alcuni tentativi riesco a scivolare da sola anche se non mi allontano troppo dal corrimano. Anche mio fratello e Manu fanno dei progressi mentre mia sorella si diverte con Chris. Decido di osare di più e metto un po’ di velocità nella camminata ma sfortunatamente perdo il controllo e finisco per travolgere un ignaro ragazzo. Meno male che avevo le protezioni. << *Scusami, è la prima volta che pattino. >> mi affretto a dire. Il ragazzo mi sorride e si rimette subito in piedi: << *Non preoccuparti, capitano queste cose. All’inizio è difficile ma poi impari. Piacere Thomas. >> ribatte benevolo tendendomi la mano. Io l’accetto di buon grado e mi rialzo tenendomi anche alla balaustra. << *Io sono Valeria. >> affermo. Lo guardo bene e mi rendo conto che è davvero carino: alto, con gli occhi verdi e i capelli neri. Dopo poco Shannon e Chris si avvicinano preoccupati per la caduta che ho preso sorridendo poi al ragazzo che ho travolto. << *Thomas, tra tutti i pattinatori mia cugina è caduta proprio su di te. >> mormora Chris. << *Oh, è tua cugina?Piccolo il mondo. >>  ribatte il ragazzo. << Shannon puoi accompagnarmi agli spalti?Voglio riposarmi. >> chiedo, lei scuote la testa divertita e mi aiuta a tornare sulla terra seguite da Thomas e Chris. Vado a sedermi sulle gradinate dove ci sono già Alex, Matt, Becca e Manuela. << Come stai? >> chiede mia cognata riferendosi alla caduta. << Bene, per fortuna avevo l’armatura. >> rispondo sorridendo. Tolgo le protezioni e il casco sciogliendo i capelli. Noto di sfuggita che Thomas spalanca gli occhi leggermente e inizia a studiarmi continuando a parlare con Chris. Shannon presenta in nuovo arrivato anche agli altri e ci sta subito simpatico. << *Beh Valery allora vieni dall’Italia, so che dopo la Francia è il secondo continente più romantico dell’Europa. >> mormora Thomas facendomi l’occhiolino. Arrossisco e sorrido timidamente. Lui si viene a sedere accanto a me ed inizia a chiedere della mia vita: cosa faccio, se studio, cosa studio e viene fuori che anche lui frequenta la facoltà di legge ed è ad un passo dalla laurea. ‘’Deve essere un genio!’’ penso. Chris ci racconta che lui e Shannon conoscono Thomas dal liceo, sono molto amici e grazie a loro ha imparato a capire e parlare l'italiano. << Potremmo anche diventare parenti Chris. >> aggiunge il ragazzo e fa di nuovo l’occhiolino verso di me. Cavolo, era una frecciatina? Manuela e Shannon mi lanciano degli sguardi allusivi e sono sicura di essere bordeaux in volto. Matt a quel punto mi guarda gelidamente, come suo solito, e poi si allontana verso l’uscita. E’ la persona più strana che abbia mai conosciuto, davvero. Io e Thomas continuiamo a parlare per un bel po’ scopro che abbiamo parecchie cose in comune oltre al senso della giustizia. << *Mi piacerebbe poter approfondire la nostra chiacchierata  signorina. Spero di poterti rivedere per un caffè. >> dice quando stiamo per andarcene. Cosa faccio? I miei non mi permetteranno mai di andarmene a spasso con uno sconosciuto, opto per la sincerità: << *Non credo di poter uscire da sola con una persona che ho appena conosciuto. Ma con gli altri non sarebbe un problema. >> ribatto. Lui sogghigna contento di non aver ricevuto un no come risposta e mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio. << Quando allora? >> chiede. << Domani dovrei uscire con Chris e Shannon, magari puoi aggregarti a noi. >> mormoro con il cuore in gola. Cavolo, sono passata dal caffè ad una passeggiata insieme. Ma poi perché sto accettando? Che mi sta succedendo? << Oh si, almeno potrò trascorrere più tempo insieme a te. Mi piaci Valery. >> mormora e si avvicina per baciarmi su una guancia. Arrossisco di nuovo. Accidenti, come sono diretti i ragazzi qui. Spero che nessuno dei miei abbia visto questa scena.

 Una volta a casa Shannon e Manuela mi fanno il terzo grado su Thomas chiedendomi: di cosa abbiamo parlato, se mi piace e cosa intendo fare. Rispondo ‘’non lo so’’ a tutto anche perché è vero. Le cose sono successe così in fretta che non ho avuto il tempo di riflettere. << Beh, io non conosco bene Thomas ma Chris dice che è un buon amico e un ragazzo a posto. >> mormora Shannon. << Non sai nulla sul suo passato? >> le chiede Manuela. << Mmm..stava con una ragazza ma si sono lasciati cinque mesi fa, lei è partita per la Florida. >>. << Secondo voi ho sbagliato ad accettare subito? >> chiedo ad entrambe perplessa. << Non credo che tu abbia molto tempo a disposizione per conoscerlo quindi non potevi fare altrimenti. >> ribatte secca Shannon. Ha ragione, ma voglio davvero conoscere Thomas? E’ carino e simpatico non c’è dubbio ma sono pronta a fare questo passo?  ‘’ Devi provarci Valery, non puoi vivere per sempre con il fantasma di Francesco.’’ mi sussurra la mia mente. << Ok, vedrò di approfondire questa conoscenza, incrociate le dita per me. >> affermo positiva.

L’indomani mi sveglio presto e inizio a prepararmi e a provare tutti gli indumenti che ho in valigia. Il freddo sembra essersi fermato quindi opto per una minigonna di stoffa pesante, calzamaglie di lana,sopra una camicia chiara e un maglioncino sottile blu scuro. Mi trucco di più e sorrido allo specchio leggermente emozionata. Manuela e Becca si preparano anche loro e mi danno l’ok per gli abiti, il trucco e i capelli che ho lasciato sciolti. << Sei davvero bellissima Valery, Thomas non si staccherà un attimo da te. >> afferma mia cognata. << Si, stai bene ma io sono sempre più raffinata. >> ribatte Becca con il suo solito atteggiamento da diva. Alzo gli occhi al cielo e  scendo al piano di sotto dove i miei stanno facendo colazione. Io non ho voglia di mangiare nulla sono troppo tesa. << C’è qualcosa che non va tesoro?Prendi sempre qualcosa al mattino. >> chiede la mamma preoccupata. Come le spiego che ho le farfalle allo stomaco? << No, sto bene solo che ieri sera dopo cena ho esagerato con i dolci insieme a Gabrielle e vorrei evitare di fare colazione stamani. >> mento. Lei mi fa uno sguardo dolce-severo e torna a parlare con papà. Verso le dieci Shannon, Chris e Matt ci vengono a prendere. I miei genitori non smettono di riempirli di raccomandazioni e soprattutto ordinano di tenere i cellulari accesi. << Non preoccupatevi, sono sotto la nostra custodia. >> li rassicura Chris. Entro nel salotto dove sono tutti,mormorando un saluto generale e noto che Matt mi guarda, ma stavolta come se fosse sorpreso. Ci infiliamo i cappotti ed una volta in auto passiamo a prendere Thomas che abita in una strada parallela a quella dello zio Salvatore. Appena mi vede inizia a mangiarmi con gli occhi ed insiste per sedersi accanto a me. ‘’Oh, gli piaccio davvero!’’ penso gongolante. Riprendiamo a parlare di tutto mentre Alex scherza con Matt,Manuela e Becca. << Dove andiamo oggi? >> chiedo poi curiosa. << A Chicago, sulla North Michican Avenue. >> risponde Shannon sorridente. << Cosa c’è lì? >> s’intromette mia sorella. << E’ una strada piena di negozi e sculture moderne. >> ci spiega Chris. Sarà davvero interessante! Quando arriviamo resto nuovamente sorpresa dalla moltitudine di persone che sono per strada. Corrono per i vari negozi comprando regali o addobbi natalizi. << *Credo che non riuscirò mai ad abituarmi a tutto questo. >> affermo non sapendo dove guardare. << *Ti ci farò abituare io, vieni. >> mormora Thomas prendendomi per mano e iniziando a camminare. Arrossisco per quel gesto inaspettato mentre lui mi sorride. I negozi sono tutti importanti e bellissimi : Louis Vuitton, Cartier, Ugo Boss e molti altri. Mi fermo ad ogni vetrina commentandola mentre Thomas mi spiega qualcosa sulla cultura americana dei regali e del natale. Le strade sono decorate e ci sono alberi illuminati ovunque. << Valeria..Le  Louboutin! >> urla Becca fermandosi davanti ad un negozio meraviglioso. Io e le altre ragazze guardiamo incantate quelle scarpe bellissime sognando di poterle indossare un giorno. Arriviamo ben presto davanti ad una statua gigante di Marylin Monroe. E’ davvero particolare e come di consueto inizio a scattare milioni di foto. Thomas insiste per farne qualcuna insieme e mi stringe sempre di più. Oddio! Sono così imbarazzata. Giriamo in lungo e in largo e alla fine ci  fermiamo alla ‘’ Cheesecake factory.’’ << Wow ci sono tantissimi gusti diversi per la cheesecake, quale scelgo? >> mormora Manuela verso Alex e Becca. Shannon e Chris si scambiano dolci effusioni mentre io sono ferma tra Thomas e Matt aspettando il turno per ordinare. << *Valery, guarda c’è il vischio sulla porta..Sai cosa significa in America? >> mormora allusivo. Cavolo, vuole baciarmi? Qui? Divento rossa e inizio a spostare lo sguardo nervosa. << *Vieni. >> mi sussurra poi all’orecchio. Io resto immobile, lui sta per tirarmi quando Matt lo blocca: << *Non credo sia il caso di fare queste smancerie davanti a suo fratello e sua sorella minore. >> afferma deciso e guardando Thomas irosamente. Quest’ultimo risponde allo sguardo ma per fortuna è il nostro turno per le ordinazioni e la tensione si stempera. Sono felice per  l’intervento di Matt, non sono ancora pronta per baciare questo ragazzo per quanto sia interessante e carino. Gli lancio uno sguardo di ringraziamento ma lui risponde con il suo solito atteggiamento freddo e distaccato. Non lo capisco, prima mi aiuta e poi mi evita. Che rompicapo. Per il resto della giornata cerco di non restare del tutto sola con Thomas, anche se lui prova abilmente a sedurmi. Oh che devo fare? E’ così dolce ma non riesco a lasciarmi andare del tutto. Nel tardo pomeriggio prima di tornare a St. John, Shannon suggerisce di fermarci  in un bar dove suonano musica Jazz: <<  Questo è l’ Andy's Jazz Club. Suonano musica dal vivo per tutto il giorno. E’ uno spettacolo meraviglioso. >> ci spiega Chris una volta sul posto. Noi non ce lo facciamo ripetere due volte ed entriamo. Il locale è molto carino ed intimo, ci sono le tipiche luci soffuse e dei tavolinetti rotondi con delle sedie che circondano un piccolo palco dove si sta esibendo un gruppo. Attacate ai muri vi sono tantissime foto,quadri moderni e dalle vetrate si scorgono le scritte al neon del bar. Una cameriera vestita di nero ci viene incontro scortandoci verso un tavolo più grande dove possiamo accomodarci tutti. << *Chi suona stasera? >> chiede educatamente Thomas alla ragazza. << *Quest’ oggi si esibiranno varie band appartenenti a differenti generi musicali. >> risponde lei. << *Non ci sarà Jazz? >> s’intromette Shannon. << *No, mi dispiace. Vi porto dei menu? >> << *Si grazie. >> risponde Matt e la cameriera si allontana. << Che peccato, volevo farvi sentire i famosi Jazzisti della città. >> si lamenta la mia amica americana. << Non fa nulla Shan, ci torneremo qualche altra volta. >> la rassicura Manuela. Nel frattempo sul palco è salita una band composta da ragazzi vestiti in modo alternativo, sono carini da guardare e sembrano anche bravi. Iniziano a suonare gli strumenti diffondendo nel locale le particolari note di ‘’Lullaby ‘’ dei Cure. Sorrido e mi volto verso il palco per ascoltare meglio. Thomas nel frattempo chiacchiera con Chris e lo stesso fanno gli altri ma non trovo Matt. Un piccolo gruppo di persone si mette davanti al palco muovendosi a ritmo di musica. Mi alzo anch’io e noto che il fratello di Shannon è in piedi appoggiato ad una colonna e batte il piede a tempo. Quando si è alzato? Mi fermo accanto alla colonna di fronte a lui lasciandomi trasportare da quella rilassante melodia. Chiudo gli occhi dondolando la testa. E’ tutto così suggestivo: un jazz club, musica soft e gli amici. Quando li riapro trovo Matt ad osservarmi sempre in quel suo modo freddo ma pian piano un sorriso si fa spazio sul suo viso illuminandolo. Oh, è davvero bello! Ricambio il sorriso timidamente e avverto una sorta di attrazione tra noi. Ci guardiamo intensamente da lontano non riuscendo a staccare lo sguardo l’una dall’altro. E’ come se ci fossimo solo noi due. Non ho mai provato una sensazione del genere prima d’ora neanche con Francesco. Sono rapita e catturata da questa emozione. Improvvisamente sento delle braccia stringermi da dietro, mi volto ed è Thomas. Gli sorrido sciogliendomi dall’abbraccio imbarazzata, lui mi prende per mano e mi porta al tavolo dove la cameriera è pronta per le ordinazioni. Dopo poco si siede anche Matt, la musica cambia e la band inizia ad incidere le note di ‘’What if this storm ends?’’ degli Snow Patrol. Un’altra delle mie canzoni preferite, non so perché alzo lo sguardo verso Matt e lui fa lo stesso. Capisco che anche a lui piace questo pezzo e provo nuovamente la sensazione di trovarmi da sola con lui. << *Va bene la birra per te? >> mi chiede Chris riportandomi a terra. << *Oh no, non mi piacciono gli alcolici. Prenderò un tè alla vaniglia. >> mormoro. Thomas ordina per me e inizia poi a farmi domande sull’Italia e accantono per un po’ quella strana chimica creatasi improvvisamente con Matt.   

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Capitolo 6
*** 6.Christmas Eve ***








Torniamo a St. John verso le nove di sera. Matt e Shannon hanno saputo che dovranno cenare a casa di un loro parente includendo anche Chris. Ci accordiamo per vederci tutti insieme l'indomani, ossia il giorno della vigilia di natale, verso l’una a casa di zio Salvatore per passare la notte tra giochi di società e dolci. << Non vedo l’ora che sia domani per poter trascorrere dell’altro tempo con te. >> mi sussurra Thomas sulla soglia di casa. Gli sorrido timida: << E’ stata una bella giornata ma credo che dovrai imparare ad essere più paziente. >> mormoro. << Non credo che la pazienza rientri tra le mie qualità. >> risponde lasciandomi un bacio all’angolo della bocca. Arrossisco, ma quel contatto stranamente non mi provoca alcuna emozione. << Ciao Thomas. >> lo saluto ridendo. Lui scuote la testa divertito e si avvia verso casa sua. Entro in soggiorno e noto che i miei e lo zio sono vestiti di tutto punto. << Dove andate? >> chiedo. << Dove andiamo vorrai dire, usciremo insieme a Sarah e Steve che stanno per arrivare.>> risponde la mamma. << Io passo, sono distrutto. >> mormora Alex. << Anch’io. >> affermo lasciandomi cadere sul divano accanto a Becca che fatica a stare sveglia. Papà ci guarda severamente: << Per questa volta la passate liscia ma da domani in poi si esce insieme. Siamo una famiglia! >> borbotta poi contrariato. Noi gli sorridiamo confortandolo e lui si calma. Dopo poco arrivano Steve e sua moglie, ci salutano affettuosamente chiedendoci come sia andata la visita di oggi. Io e Alex gli raccontiamo del Jazz Club, dei negozi e lui sorride contento del nostro entusiasmo. Una volta soli decido di portare Becca a letto e fare un bagno. Accendo lo stereo collegandovi il mio Ipod e la voce di Sting si diffonde cantando ‘’Englishman in New York’’. Apro l’acqua calda e inizio a riempire la vasca, ho bisogno di rilassarmi e pensare: soggetto in questione Thomas. Oggi ha tentato di baciarmi in tutti i modi e alla fine c’è quasi riuscito convincendomi a dargli anche il numero di telefono. Non so perché ma la sua caparbia mi fa sorridere, non sono infastidita dai suoi gesti, ho solo bisogno tempo e lui invece sembra già cotto. Che devo fare? Mi piace? Si ma...i contatti che abbiamo avuto non hanno niente a che fare con l’attrazione provata al Jazz club con Matt. Accidenti, sentivo il suo sguardo come vivo sulla mia pelle. Quella sensazione era più forte di qualsiasi abbraccio. Eppure non abbiamo mai parlato fin’ora, anzi lui continua ad avere delle riserve solo nei miei confronti e non ho assolutamente idea del perché. Quando mi ha sorriso il mio cuore ha preso a battere all’impazzata. Che confusione. Mi sento come l’uomo nella canzone: una straniera nel continente Americano.

Un’ora dopo sono stesa sul letto con il portatile. Scrivo una lunga e-mail a Mirko e Mary per raccontargli di come sta procedendo la mia vacanza ma soprattutto faccio riferimento alle ultime vicissitudini amorose. Sicuramente riceverò una loro risposta durante la giornata di domani, in Italia sarà notte fonda. Navigo per un pò su internet quando il computer mi avvisa dell’arrivo di un messaggio. Lo apro e per poco non mi scappa un urlo, il mittente è Francesco. Cavolo, com’è possibile che mi abbia scritto? Cosa vuole? Magari ha sbagliato il destinatario. Sono tesissima. Con la mano tremante faccio scorrere il cursore del mouse e leggo:

Da Francesco a Valery: ‘’Ciao, so che non ti saresti mai aspettata una mia e-mail soprattutto dopo quello che è successo tra noi ma ho bisogno di dirti delle cose, quindi spero non cancellerai questo messaggio a priori. Prima di tutto voglio chiederti scusa per il modo in cui ti ho lasciata, non avrei dovuto farlo sei giorni prima del tuo compleanno. Sono stato uno stupido, ho ceduto a qualcosa di frivolo e passeggero calpestando i tuoi sentimenti e la nostra storia. Sapevo che ti avrei fatta soffrire ma in quel momento lei mi aveva stregato. Non so come dirti che sono terribilmente dispiaciuto e che se potessi tornare indietro sceglierei sempre te. Alla fine ho capito che per lei ero un passatempo, infatti di punto in bianco ha deciso di mettere fine al nostro rapporto. Questo mi ha permesso di riflettere sulle mie azioni e la sofferenza che ho provato mi ha fatto capire il dolore che ti ho causato. Mi sono sempre vantato di saper riconoscere le cose buone della vita ma sta volta ho perso un diamante per raccogliere una stupida pietra. Non so nel frattempo tu cos’abbia pensato,se mi hai dimenticato ma dallo sguardo rivoltomi al centro commerciale credo che una piccola speranza per noi ci sia ancora. Ti prego dammi una seconda chance, sono cresciuto e ho capito molte cose della vita che prima non vedevo. Dammi la possibilità di dimostrartelo. Aspetto ansiosamente tue notizie. Perdonami. Buon Natale.

                          Francesco.  

 

Sono sottoshock! Non so per quanto tempo resto immobile sul letto a fissare il portatile. Francesco mi ha scritto, si è pentito  di ciò che ha fatto e vuole un’altra possibilità. Cosa devo fare? ‘’Non rispondergli, non devi cedere. ‘’ sussurra la mia parte razionale. Il mio orgoglio e il mio cuore invece sono in festa. << Valery hai fame? >> chiede Manuela entrando in camera. Sobbalzo visibilmente mentre mia cognata mi guarda perplessa. << C’è qualcosa che non va? >> domanda. << Le-leggi. >> mormoro con un filo di voce mostrandogli la mail che ho appena ricevuto. << NO! Valeria, non esiste. Non devi assolutamente cedere a quel bastardo. >> afferma fuori di se. Io non riesco ancora a produrre un pensiero coerente e parlare. << Ti sei dimenticata quanto hai sofferto per lui? Tutte le volte che hai pianto? Non puoi dargliela vinta. >> aggiunge scuotendomi. << Lo so, credo che lo ignorerò. >> le parole mi escono fuori da sole e capisco che la mia parte razionale sta prendendo il sopravvento. << Sicura? Mi dispiace apparire così autoritaria ma ti voglio troppo bene per vederti di nuovo in quello stato. Se l’ha fatto una volta lo rifarà ancora, gli uomini non cambiano! >> aggiunge premurosa. Mi alzo e l’abbraccio: << Non preoccuparti Manuela, non ho intenzione di lasciarmi distrarre dalla sua mail ora che siamo qui e soprattutto ora che sono riuscita a fare a meno di lui. Voglio pensare solo a divertirmi. >> la rassicuro ma non so se sono del tutto sincera. Lei mi sorride e scendiamo di sotto a preparare qualcosa da mangiare per lei ed Alex. A me è totalmente passato l’appetito.

Durante la notte mi giro e rigiro nel letto tormentata da mille pensieri: la corte molto esplicita di Thomas, Matt ma soprattutto la e-mail di Francesco.Accidenti, durante quest'anno non è successo niente di rilevante ma mi è bastato mettere piede in America che sta accadendo di tutto. Questo continente è magico! Il mattino seguente alle nove sono già in piedi. Giro per casa continuando a rimuginare su tutto e alla fine decido di preparare la colazione per la mia famigla cercando così un pò di distrazione. Lo zio Salvatore è sveglio anche lui e mentre cucino mi chiede degli altri parenti in Italia: come stanno e cosa stanno facendo. Faccio un piccolo riassunto sulla vita dei miei zii, delle mie zie e della nonna. Quasi un’ora dopo si sveglia anche il resto della mia famiglia felice che abbia già apparecchiato. Io non riesco ancora a mangiare.La mamma mi fa il terzo grado e per non farla preoccupare decido di prepararmi un tè. << Che bello! Oggi è la vigilia di Natale, mi sa che dovremmo sbrigarci a comprare qualche ragalino. >> afferma Manuela entusiasta. Oh cielo, ero così presa dalle mi questioni di cuore che avevo dimenticato che giorno fosse. << Beh se volete potete prendere in prestito la mia auto. C’è il navigatore satellitare, così non avrete difficoltà ad andare dove desiderate. >> propone lo zio. << Grazie, ma ci farebbe piacere che tu venissi con noi. >> lo invita papà. << D’accordo. Avviso mio fratello e sono da voi. >> mormora lo zio avvicinandosi al telefono. In poco tempo siamo tutti pronti e partiamo verso Chicago. Lo zio ci suggerisce di andare al ‘’The 900 Shops’’: è un centro commerciale molto grande la cui entrata è composta da porte in vetro trasparenti. L’interno è formato da vari atri posti su diversi piani che fanno spazio ai tanti negozi. Il centro del piano terra è dominato da un albero di natale altissimo e luminoso e da ogni balconata dei vari livelli  sporgono decorazioni e addobbi. Giro per i vari store indecisa su quali oggetti comprare ai miei parenti e amici americani. << Cosa posso prendere a Shannon? Ha l’aria di una ragazza che possiede tutto. >> mi lamento affranta. << Perché non ci coordiniamo? >> propone Manuela. << In che senso? >> << Io e Alex le regaliamo un bracciale e tu degli orecchini. >> << Oh si, è un’ottima idea! >> affermo. Entriamo in una gioielleria e acquistiamo un completo in vetro di murano azzurro come i suoi occhi. Il mio cellulare squilla improvvisamente avvisandomi di aver ricevuto un messaggio su whatsapp:

‘’*Hey Valery, che fai?Io non riesco a smettere di pensarti. Mi manchi..Non vedo l’ora che sia mezzanotte.Thomas‘’

Sorrido allo schermo del telefono non sapendo cosa rispondergli. Com’è possibile che sia così preso da me? Mentre io al momento provo solo affetto? Gli rispondo dicendo di non pensarmi troppo e che la pazienza è la virtù dei forti.  Riprendo i miei acquisti per Chris e visto che è un fan sfegatato dei Chicago bulls scelgo per lui un berretto di quella squadra. Arriviamo poi tutti insieme al Disney store, compro due tazze uguali delle ‘’principesse’’per Anna e Gabrielle e per Justin una di Mickey Mouse.Mio fratello e Manu invece optano per due peluche identici di ‘’Winnie the Pooh’’ per le bambine e una maglia per Justin. << Valery, tu prenderai anche qualcosa a Thomas? >>  chiede improvvisamente mia cognata curiosa. << Si, credo di si. Che ne dici di questo portachiavi di Jack Skeletron?Mi ha detto che è uno dei suoi film preferiti. >> affermo. << E’ così carino. Gli piacerà di sicuro. >> mormora Manuela. << Per Matt andrebbe bene una sciarpa? >> le chiede dopo poco Alex. Oh, dovrei comprare anch’io un regalo al fratello di Shannon? Potrebbe fargli piacere? Magari la vedrebbe come un’azione troppo confidenziale.Mi contorco il cervello indecisa osservando le varie vetrine, quando la mia attenzione viene attirata dalla zona Musica. ‘’Potrei prendergli il cd dei Police che Shannon gli ha rotto!’’ penso perplessa. Mi dirigo nel Music shop e osservo le varie sezioni fino a trovare la band che cerco. Chissà se questo gesto farà cadere il muro che ha innalzato con me.

Durante il resto della giornata aiuto mamma a preparare i dolci tipici italiani per il cenone della vigilia. Mangeremo a casa di Tina insieme alla famiglia di Lisa, quella di Steve e lo zio Salvatore. Chris invece cenerà con la famiglia della madre. Sono emozionata all’idea di scoprire cosa hanno organizzato per la serata. Verso le sette del pomeriggio decido di andarmi a preparare. Cerco qualcosa di elegante da indossare ma allo stesso tempo non troppo impegnativo. Trovo una minigonna a quadrettini neri e beije su cui ho abbinato una camicia bianca,una maglia di lana lunga e aperta beije chiaro e ai piedi degli stivali neri lunghi con il tacco altissimo. ‘’Si, questo andrà bene.’’ penso. Faccio la doccia e asciugo i capelli che cadono perfettamente lisci sulla schiena. Quando sto passando alla zona trucco Shannon appare sulla soglia. << Valery, ho un disperato bisogno di te. Il parrucchiere ha usato uno shampoo terribile e i miei capelli sono intrattabili, ricordo che hai detto di saper fare una treccia particolare quando siamo stati in giro. Aiutami. >> dice d’un fiato. << Certamente. Accomodati cara, farò del mio meglio. >> mormoro facendole l’occhiolino. Mentre le sistemo i capelli mi racconta cos’ha fatto questa mattina e della sorpresa romantica preparata per Chris. << Gli ho creato un collage con le foto più significative dei nostri tre anni insieme. >> mormora per la prima volta timida. << Che pensiero romantico. Piacerà sicuramente a Chris, è un ragazzo meravigliosamente fuori dal comune. Siete stati fortunati ad incontrarvi. >> affermo felice. Lei mi sorride gioiosa ed innamorata. Dopo un quarto d’ora ho finito e Shannon oltre a sembrare più bella è anche soddisfatta del mio lavoro. << Wow. Sei bravissima Valery. Non ho parole, mi hai salvato la vita. Come posso ricambiare? >> chiede. << Oh, non dirlo neanche per scherzo. Per me è stato un piacere. >> affermo felice. Lei mi osserva per un po’ e poi mi trascina in bagno. << Penserò al tuo trucco! >> esclama chiudendo la porta dietro di sè e usando un tono che non permette repliche. Mezz’ora dopo la mia amica finisce di truccarmi e mi guardo allo specchio meravigliata. Caspiterina sono irriconoscibile. I miei occhi brillano di un dorato tenue e sono allungati con l’eye-liner perfettamente. << Shannon sei bravissima con il trucco. >> mormoro stupita. Verso le nove sono vestita di tutto punto e attendo il resto della mia famiglia in salotto con la mia amica americana. Paeliamo della sua famiglia quando sentiamo bussare alla porta. Vado ad aprire e sulla soglia c’è Matt. Mi si secca la gola, indossa un cappotto classico sotto cui si intravede un completo giacca e cravatta che gli sta d’incanto. E’ dannatamente bellissimo. << C’è Shannon? >> chiede freddamente. << Si. >> rispondo ritrovando l'uso della parola e invitandolo ad entrare. Lui fa un passo in avanti ed inizia a guardarmi con insistenza in un misto di meraviglia e rabbia come se stesse combattendo una lotta interiore. Sento nuovamente il suo sguardo come vivo sulla pelle. << Matt, eccomi! >> esclama Shannon avvicinandosi a noi. Lui non risponde ed esce. << Allora ci vediamo all’una qui. Non tardare. Buona vigilia. >> mormora lei. << Non preoccuparti. Buona vigilia anche a te. >> rispondo. Vorrei dire qualcosa anche a Matt ma mi zittisco. Neanche un saluto mi ha rivolto. Riuscirò mai ad interagire con lui?

Tina ha una casa meravigliosa e grande. E’ moderna ed in ogni angolo ci sono decorazioni rosse e dorate. La sala da pranzo è addobbata da una ghirlanda brillante appesa sotto il soffitto e la tavola è apparecchiata finemente. Abbraccio tutti i familiari ad uno ad uno e loro sorridono felici complimentandosi per il mio look. Le bambine mi corrono incontro chiedendo a me e Becca di giocare con loro ed io esaudisco subito la loro richiesta. Manuela ed Alex anche loro eleganti invece parlano con Justin ed Eric mentre i miei chiacchierano con Steve e Lisa. La cena è spettacolare c’è di tutto dal tacchino al pesce contornato da salse diverse. Mi complimento con le cuoche, Tina e Sarah, e la mamma chiede loro le ricette per preparare queste delizie. Loro invece apprezzano molto i dolci che abbiamo preparato noi nel pomeriggio e assaggiano nostalgici un pezzo del loro ex continente. A mezzanotte in punto papà, Steve e Kevin stappano lo champagne e tutti ci baciamo scambiandoci gli auguri di Buon Natale. Lisa e Tina propongono di giocare a tombola mentre io, Alex, Manuela, Justin e Becca decidiamo di rientrare nella casa in cui alloggiamo per accogliere Shannon e gli altri che tra poco saranno lì. Papà insiste per accompagnarci a casa insieme a Steve anche se il tratto stradale non è lunghissimo. Apprezzo questo gesto in quanto essendo notte fonda le temperature sono scese di parecchio. Una volta rientrati Alex e Justin vanno alla ricerca delle carte da gioco mentre io,Manuela e Becca prepariamo della cioccolata calda. Un quarto d’ora dopo suonano alla porta saranno di sicuro i nostri ospiti. Shannon mi lancia le braccia al collo facendomi gli auguri di buon natale, Chris mi sorride e mi abbraccia fraternamente mentre Thomas quasi mi solleva da terra facendomi volteggiare: << Finalmente ti rivedo. Questa giornata sembrava non passare più. Sei bellissima Valery. Buon Natale. >> afferma. Io rido e ricambio l’abbraccio anche se non affettuosamente come lui. E' molto elegante, indossa un completo classico anche se indossato in modo sportivo. Passo poi a Matt, ci guardiamo indecisi su cosa fare, è poi lui ad avvicinarsi e a darmi un lieve bacio ritraendosi quasi subito. In quel millesimo di secondo mille emozioni mi attraversano e ancora una volta non so spiegarmi il motivo. Shannon apre la sua borsa tirando fuori dei biscotti fatti in casa: << Questi sono i biscotti della famiglia Accardi. E’ una ricetta italiana che risale alla mia bis nonna. >> squittisce entusiasta. Prendo la cioccolata calda e ci sediamo tutti al tavolo del salotto. << Chi sa giocare a poker? >> chiede Chris. << Io no. >> ammetto. << Neanche noi. >> aggiungono Manuela e Becca. << Cosa ne dite del ramino? >> propone Justin. Tutti acconsentiamo e il gioco comincia. Thomas è seduto al mio fianco e talvolta mi prende la mano sorridendomi dolcemente io ricambio il suo sorriso sentendo lo sguardo gelido di Matt addosso. Perché mi guarda così? << Meno dieci. >> urla Becca entusiasta vincendo la partita. << Che fortuna! >> mi lamento. << Non è fortuna, è intelligenza. >> ribatte lei ‘’modesta’’. << Avresti dell’altra cioccolata Valery? >> chiede Chris. << Si metto a scaldarla. >> dico alzandomi, ovviamente Thomas mi segue in cucina. << Ti sei divertita questa sera? >> domanda curioso. << Si , molto. Tu? >> rispondo mettendo la cioccolata in un pentolino. << Anch’io ma devo dire che in questo momento sono davvero completo. >> mormora dolcemente. Io gli rispondo con un sorriso timido, lui mi prende per mano e va verso la sala da pranzo. Mi guarda intensamente negli occhi e capisco immediatamente le sue intenzioni. Avvicina la sua bocca alla mia mentre le sue braccia mi stringono decise. Non so cosa fare, sono confusa e la mia mente ed il mio corpo rifiutano totalmente quel contatto troppo intimo. << Thomas ascolta, non è ancora il momento. >> mormoro calma. << Se non ora quando? >> mi sussurra lui all’orecchio. << No Thomas, ho bisogno di capire alcune cose. >> cerco di divincolarmi ma con scarso risultato. << Non c’è bisogno di capire ma sentire. >> ribatte. No, non posso baciarlo. << Lasciami per favore. >> dico con più convinzione ma lui non molla. Che faccio? << Thomas credo che di smancerie tu già ne abbia fatte abbastanza stamattina. >> la voce di Matt ci fa sobbalzare. << Senti Matthew, è l’ennesima volta che ti intrometti. Lasciaci in pace. >> afferma Thomas arrabbiatissimo. << Non fin quando non la smetterai di fare il doppio gioco. >> risponde lui guardandolo truce. << Doppio gioco? >> chiedo confusa. Thomas sbianca: << Non credere alle sue sciocchezze, vuole intromettersi tra noi. >> risponde in fretta. << Intromettermi? No, non è nel mio carattere. Odio solo le prese in giro tutto qui. >> mormora Matt. Thomas si avvicina a lui e lo afferra per il bavero della camicia, cavolo finiranno per prendersi a botte? Vado nel panico. << Thomas lascialo. >> dico. Matt sorride sicuro di se e lo allontana con una spinta. << Valery questo tipo non fa sul serio, stamattina ha passato il tempo a scambiarsi effusioni con un’altra. >> afferma deciso. Sgrano gli occhi. << Cosa? >> urlo. Thomas è livido di rabbia ma non dice nulla. << Volevi prenderti gioco di me? >> mormoro arrabbiata. Lui abbassa lo sguardo imbarazzato: << No, non è come pensi.. solo.. >> lascia la frase in sospeso. << Perchè? >> chiedo trattenendo le lacrime. Lui mi guarda triste e non risponde. << Vattene. >> affermo. << Cosa? >> chiede sorpreso. << Hai sentito bene, vattene. >> ripeto. Lui mi guarda meravigliato ma la rabbia nei miei occhi lo convince a fare ciò che gli ordino. Esce dalla sala da pranzo e dopo cinque minuti sentiamo la porta d’ingresso chiudersi. Alzo lo sguardo su di Matt che mi osserva preoccupato e faccio per andarmene prima che le lacrime inizino a scendere sul viso. Lui afferra la mia mano attirandomi a se e abbracciandomi. Sono sorpresa da quel dolcissimo gesto e tutta la tensione accumulata tra Francesco e Thomas esplode e scoppio a piangere. Matt mi stringe ancora più forte cercando di confortarmi ed io mi abbandono fra quelle braccia forti e calde.

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Capitolo 7
*** 7.An unforgettable Christmas evening ***








[Nota dell'autrice: care lettrici, scusate se ho tardato nel postare il settimo capitolo ma ho il pc rotto e sto usufruendo di quello di mio fratello. Il problema è che non posso usarlo spesso quindi credo che i capitoli verranno inseriti più lentamente. Scusatemi per il disagio, spero abbiate pazienza. Grazie mille per l'attenzione. Buona lettura :) ]



Le lacrime pian piano si dissipano e la mia parte razionale torna a farsi sentire: ‘’Che stai facendo?Piangi tra le braccia di un ragazzo?Un po’ di ritegno Valery!’’. Mi scosto dal petto di Matt e arrossisco. << Scu-scusami. Non volevo perdere così il controllo. Non è da me. >> mormoro imbarazzatissima. Lui mi guarda perplesso ma poi sorride affettuosamente. ''Oddio, ha il sorriso più bello che abbia mai visto. Supera anche quello di Robert Pattinson.'' penso inebetita dal suo fascino. << Non preoccuparti per me, magari questa esperienza ti farà capire di non dover flirtare con il primo che capita. >> afferma con il suo solito tono gelido e sarcastico. Eh? Mi sta rimproverando? << Beh, era un vostro amico per questo mi sono fidata e poi lui ha insistito per conoscermi, io volevo andarci piano. >> dico stizzita. << Si, certo! >> mormora lui canzonatorio e torna in salotto. Ecco, l’ha fatto di nuovo! Prima mi aiuta e poi torna sui suoi passi. E’ la persona più contraddittoria del pianeta. ‘’Non sarà mica un vampiro-dominatore?’’ mi chiedo fondendo le trame di Fifty Shades e Twilight. Raggiungo gli altri anch'io e racconto loro ciò che è accaduto con Thomas. Shannon e Chris decidono di seguirlo per fargliela pagare ma per fortuna riesco a convincerli che non è necessario. << E’ tutta colpa mia,ti ho assicurato che fosse un bravo ragazzo. >> si lamenta la mia amica americana. << Ma no ragazzi. Voi non siete responsabili di nulla. Vi prego lasciate stare le cose come stanno. >> mormoro conciliante. << Spero che non si faccia più vedere in giro. >> borbottano Chris ed Alex. Sono così affettuosi che mi fanno sorridere. Per fortuna l’argomento viene accantonato e proseguiamo la nottata tra risate e giochi. Matt è visibilmente più rilassato rispetto a quando è arrivato, forse non riusciva a tenersi dentro ciò che sapeva su Thomas ma allo stesso tempo non voleva intromettersi. E’ stato premuroso da parte sua intervenire per non farmi illudere da quello stupido. Non so perché ma ho creduto immediatamentealle parlole di Matt, questo ragazzo ha uno strano effetto su di me: mi confonde e mi attrae ad un livello emotivo assurdo.

Verso le cinque del mattino rientrano i miei genitori e lo zio. I nostri ospiti decidono allora di andare via ripromettendo di venire a trovarci nel tardo pomeriggio per lo scambio dei regali. Vado a letto frastornata e stanca. E’ stata una lunga giornata e non voglio pensare a nulla se non a riposare.

Il giorno dopo ci svegliamo tutti verso mezzogiorno. Noi ragazzi corriamo al piano di sotto per scambiarci i regali sotto l’albero mentre la mamma dopo aver fatto colazione con papà e lo zio inizia a preparare il pranzo natalizio. << Questo è per te Manuela da parte mia e di Becca. >> dico passandole un grande pacco. << Cos’è? >> chiede lei con gli occhi brillanti. << Aprilo. >> mormoro divertita. Lei non se lo fa ripetere e rompe la carta: << Wow un’alzatina per dolci! L’ho cercata per così tanto tempo. Grazie! >> esclama lanciandomi le braccia al collo. << Sono felice che ti piaccia. >> dico sorridente. << Questo invece è per te e questo per Becca. >> afferma poi Manuela passandoci dei pacchetti. Apro subito il mio e resto sorpresa: << Il dvd di twilight! Manu sei la migliore. >> urlo abbracciandola forte. << Che belle le pantofole di Minnie! Sono meravigliose. >> esclama Becca aggiungendosi all’abbraccio. Poi arriva l’ora per lo scambio di regali tra lei ed Alex e noi ci allontaniamo per lasciare loro un po’ di privacy. Dopo poco la mamma chiama me e Manuela per farsi dare una mano. Io e lei ci divertiamo a fare le cuoche provette cucinando il pesce e l'agnello. Oggi saranno con noi solo Chris e sua madre Trish mentre gli altri parenti verranno a trovarci nel pomeriggio. All'ora di pranzo arrivano i nostri ospiti. La madre di Chris è una donna graziosa, bruna e tremendamente simpatica. Capisce anche lei la nostra lingua e interagisce subito con la mamma e papà. Noi ragazzi parliamo con suo figlio che ci invita quella sera a vedere il concerto di natale alla Our Lady of Sorrows Basilica. << E’ un’esperienza fantastica e suggestiva. Dovete esserci! >> aggiunge Trish entusiasta. << Si, la Basilica è spettacolare. Non ve ne pentirete. >> ci assicura lo zio. Noi confermiamo la nostra partecipazione entusiasti e curiosi. Nel tardo pomeriggio dopo aver rassettato casa decidiamo di fare una grande partita a carte che coinvolge tutta la famiglia. Zio Salvatore è un asso e ci batte tutti diverse volte seguito da Trish. Dopo poco bussano alla porta, vado ad aprire e Shannon è sulla soglia più bella che mai con delle buste in mano. Che darei per essere graziosa come lei. << Hola! C’è il mio ragazzo? >> chiede divertita. << Ma certo, c’è anche tua suocera. >> rispondo sorridendo. Lei mi da un bacio sulla guancia ed entra andando a salutare tutti in salotto. Trish la stringe forte, devono avere un rapporto molto profondo. Chris invece la bacia teneramente ma con riserbo. << Cosa sono queste buste? >> chiede lo zio Salvatore. << Beh sono i vostri regali. >> risponde lei con un mega sorriso. Tutti ci animiamo spostandoci accanto all’albero di natale. << Questo è per te Valery, da parte mia e di Chris. >> mormora la mia amica americana passandomi un pacchetto. Io arrossisco e l’accetto. << Su aprilo. >> mi incitano lei e Chris. Tolgo la carta e compare una scatola di una gioielleria, la apro e non credo ai miei occhi: è il bracciale che Christian regala ad Anastasia in Fifty Shades of freed. << Oddio ragazzi, è meraviglioso. >> esclamo stupefatta. << Ti piace?Ci sono tutti i pendenti anche se non è Cartier. >> mormora Shannon ironica. << E’ il regalo perfetto. Grazie mille. >> affermo e bacio entrambi sulle guance. << Questo invece è per te Shannon e questo è per te Chris. >> dico poi passando loro i miei pacchetti. << Wow! Uno dei più famosi berretti dei Chicago bulls. Valery sei grande! >> afferma Chris sollevandomi da terra. << Gli orecchini che cercavo da tempo. Sono meravigliosi Valery. Grazie. >> esclama Shannon abbracciandomi. Poi è il turno del resto della mia famiglia. Manuela riceve una collana con un pendolo a forma di margherita mentre mia sorella una maglia dei suoi cantanti preferiti: i One Direction. Alex invece riceve una t-shirt con una frase di Tupac, uno dei rapper americani che adora. Sorridiamo tutti felici e inseguito definiamo i dettagli per la serata. Shannon ci riferisce che Matt non ci sarà perché ospite dalla famiglia del padre. << Non ama stare con John e i suoi cari, anche se io li trovo simpatici. >> mormora lei. << John? >> chiediamo noi confusi. << Oh scusate, non vi ho mai detto della mia situazione familiare. >> afferma Shannon perplessa. << Non devi parlarcene se non vuoi. >> mormoro. << Oh no, non preoccupatevi. Come sapete mio padre ha origini italiane. Lui trovò lavoro in una banca qui a Chicago e sposò la mamma,ma non è mai riuscito ad ambientarsi. Decisero allora di divorziare dopodichè lui è tornato nel vostro continente e attualmente è il direttore generale della banca d’Italia. >> ci spiega lei. << Co-cosa?Direttore generale? >> esclamiamo tutti sgranando gli occhi. << Oh si, mio padre è una persona super importante. >> squittisce Shannon divertita. << La mamma si è risposata un anno fa ma Matt non l’ha mai accettato. Hai rifiutato gli aiuti economici di John e ha lavorato molto per essere indipendente. Voleva dimostrare a tutti, in particolar modo a mio padre, che lui fosse il figlio perfetto. Questa cosa gli è costata un certo sforzo e tutte queste situazioni con in aggiunta della delusione amorosa hanno fatto si che lui si chiudesse in se stesso. Oltre Chris ha preso a frequentare altri ragazzi ma gli ho fatto notare molte volte che non erano di mio gradimento .Sono felice che con il vostro arrivo si sia staccato da loro. E' più felice quando sta con noi. Oh, vi avrò annoiato con questa lunga storia, scusate. >> si affretta a concludere Shannon. Ora mi è tutto chiaro! Ecco perché Matt non voleva che raccontassi agli altri che lui fosse ubriaco e la storia della finta rapina, vuole dimostrare a tutti i costi di essere autosufficiente. Poverino. Ora riesco a comprendere maggiormente il suo carattere ma ciò non spiega il motivo del muro che ha innalzato nei miei confronti. E’ così incoerente, con gli altri è simpatico e per una persona razionale come me lui è un vero rompicapo. Qualche ora dopo arrivano anche Tina, Steve e Lisa con le rispettive famiglie. Anche loro riempiono me ed i miei cari di regali e per fortuna loro gradiscono quello che abbiamo preso per loro. Guardo sotto l'albero, è rimasto solo il cd per Matt, peccato che non ci sarà oggi volevo darglielo il giorno di natale. Per fortuna però sono riuscita a reciclare il regalo per Thomas aggiungendolo alla tazza che ho preso a Justin. Non so perchè ma una parte di me è felice che sia andata a finire così con quel tipo.

Quella sera alle otto siamo tutti pronti. Ho indossato un pantalone elegante con un maglioncino e una camicia chiari e ai piedi degli stivali con il tacco alto. Shannon, Chris, sua madre e la famiglia di Steve vengono a prenderci  dallo zio Salvatore mentre Tina e Lisa con le rispettive famiglie ci raggiungeranno al ristorante nei pressi della Basilica. Arriviamo nell’illuminatissima Chicago ed io non so dove poggiare lo sguardo. Non ho ancora deciso se queste grandi città sono più belle di giorno o di notte. Parcheggiamo le auto nei boulevard e dopo qualche passo a piedi eccoci nella Chiesa. E’ qualcosa di spettacolare: le cupole del soffitto sono altissime e dipinte con colori chiari. Le navate sono enormi e le panche in legno ospitano tantissime persone. Ci sono intagli e adornamenti in marmo sulle pareti chiare che fanno spazio a degli archi. E’ un posto suggestivo e indescrivibile. Prendiamo tutti posto sulla navata sinistra mentre il coro Gospel è disposto sull’altare di fronte a noi. Dopo poco dolci voci iniziano a cantare le canzoni natalizie. Ascolto rapita quella musica così piena d’amore e speranza felice di essere in un meraviglioso posto come questo. Una volta finito il concerto visitiamo la Basilica facendo delle bellissime foto. Lo zio Salvatore racconta ai miei le sue conoscenze sulla Chiesa mentre Shannon parla a noi ragazzi del suo pranzo natalizio con la famiglia del nuovo marito della madre. Quando siamo fuori Steve ci avvisa che Tina e Lisa ci aspettano al ‘’Le Colonial’’ un ristorante a quindici minuti da qui. Risaliamo in auto e partiamo alla volta del luogo indicatoci. Le Colonial è un locale abbastanza raffinato anche se un po’ piccolo . Le luci all’interno sono soffuse e fortunatamente non è troppo affollato. Le cugine di papà ci vengono incontro per salutarci. Ci accomodiamo inseguito ad un tavolo lunghissimo e mangiamo tante specialità americane. << Sto scoppiando. Non voglio assaggiare più nulla! >> esclamo sazia dopo una cena di cinque portate. << Anch’io. Queste feste sono davvero micidiali. >> aggiunge Manuela. Shannon ride divertita di quelle affermazioni e continua a mangiare senza preoccuparsi di nulla. Come fa a restare in linea se mangia così? Beata lei. Dopo la cena ci dirigiamo in un bar per prendere caffè e dolce anche se io decido di non ordinare nulla. Le strade innevate e illuminate sono ancora più belle nelle ore notturne, questo magico continente mi sta facendo venir voglia di non tornare più in Italia.

Una volta rientrati a casa i miei, Alex, Becca, Manuela e lo zio si fiondano a letto. Io invece decido di controllare le e-mail sul mio account facebook. Ho tantissime notifiche di auguri da parte dei miei amici e tre e-mail. La prima è di Mary che mi fa gli auguri di natale e poi fa riferimento a ciò che le ho scritto l’altro giorno dicendomi di godermi il flirt con Thomas e di non pensare troppo. Le rispondo spiegandole com’è andata a finire con lui riportando anche la mail di Francesco. Sarà felice anche lei di sapere che finalmente abbia ricevuto quelle scuse tanto attese. Il secondo messaggio è di Mirko anche lui mi fa gli auguri e come Mary mi dice di lasciarmi andare. Do anche a lui la stessa risposta quando sento bussare alla porta. Chi sarà a quest’ora?Manca un quarto alla mezzanotte. Mi avvicino all’entrata e vedo dallo spioncino che si tratta di Matt. Cosa ci fa qui? Apro: << Hey, scusa l’ora. Sono appena tornato ma a casa mia non c’è nessuno,ho scordato le chiavi e il mio cellulare si è spento. Per caso Shannon è qui? >> chiede con un tono mite che non ha mai usato con me. << Oh, mi dispiace ma Shannon non c’è. Credo sia da Chris. Entra non vorrei aspettassi al freddo. >> rispondo invitandolo dentro casa. Lui accetta e insieme ci dirigiamo in salotto. << Sei sola? >> chiede. << No, sono tutti a letto. Io ero al computer. Vuoi qualcosa da bere? >> dico entrando in cucina. << Si un pò di te. >> risponde tranquillo. Metto il bollitore dell'acqua sul fuoco e prendo le tazze dalla dispensa. Attendo cinque minuti e dopo aver disposto tutto sul vassoio torno in salotto. << ‘’Mirko non sai che terribile persona si è rivelato quel Thomas…’’ >> sento mormorare a Matt. Accidenti, sta leggendo le mie e-mail? Corro verso il portatile e lo chiudo guardandolo furibonda. << Non sai che è maleducazione leggere la posta degli altri? >> affermo decisa. Lui mi guarda intensamente negli occhi: << Chi è Mirko? >> chiede in tono freddo. << Non sono cose che ti riguardano. >> ribatto secca. Lui prende una tazza di te e si accomoda sul divano. Ma che razza di persona è? Mi siedo su una sedia posta accanto al tavolo e volgo lo sguardo ovunque per non osservarlo anche se sento crescere l’attrazione tra noi com’è successo al Jazz club. Perchè provo questa sensazione potentissima con lui? Chissà se questa cosa coinvolge solo me. Lo fisso e noto che lui mi sta guardando con occhi pieni di trepidante magnetismo, poi si alza e poggia la tazza sul vassoio: << Questo è il mio regalo di natale per te. Grazie per aver tenuto il segreto sulla mia sbronza. >> mormora con una dolcezza assurda porgendomi un pacchetto e mi da un bacio sulla guancia. Il mio cuore esplode e sono sicura di essere rossa in volto. ''Oh, mi ha preso un regalo.'' penso meravigliata fissandomi la mano. << Su aprilo. >> mi incita lui fingendo non curanza. Assento con il capo e tolgo la carta che avvolge una scatolina nera, la apro e dall'interno vedo brillare una collana argentata con un ciondolo a forma di fiocco di neve con dei brillantini blu agli estremi. E' bellissima. Guardo Matt stupita non sapendo cosa dire. Lui mi si avvicina prende la collana e me l’attacca al collo. Il cuore mi batte sempre più forte a causa di quei contatti. << Ti sta bene, almeno mi risparmio di doverla cambiare. >> mormora poi sempre fingendo non curanza anche se il suo sguardo tradisce apprensione. << E’ meravigliosa, grazie. >> affermo sorridente una volta recuperata la parola. ‘’Sciocca, hai anche tu un regalo da dargli. Cosa aspetti?’’ mi suggerisce la vocina nella mia testa. Scatto in piedi, prendo da sotto l’albero il suo pacchetto e glielo porgo. << Questo è per te. Spero ti piaccia. >> mormoro abbassando lo sguardo. Lui sgrana gli occhi sorpreso dal mio gesto e apre il pacchetto. << Un cd dei Police? Come facevi a… >> chiede incredulo. << …Shannon mi ha detto di avertelo rotto e ho pensato che ti avrebbe fatto piacere riaverlo. Non sapevo quale album possedevi così ho scelto uno che contiene i ‘’best of ‘’ tra cui alcune canzoni che preferisco. >> rispondo interrompendolo. Lui sorride felice lasciandomi estasiata. << Quali sono le canzoni che preferisci? >> domanda e i suoi occhi ora sono intensi. E’ come se avesse improvvisamente annullato le sue riserve nei miei confronti. << Every breath you take, Roxanne e Message in a bottle…Le più famose. >> ammetto e arrossisco nuovamente. Lui mi fa alzare lo sguardo e poggia le mani sulle mie spalle. << Sono anche le mie preferite. >> mormora continuando a scrutarmi intensamente. E’ una sensazione bellissima quella che provo, non ho mai avvertito con nessuno tutto ciò. E' come se lui fosse una sorta di pezzo mancante, l’altra metà della mela. Com’è possibile? Non sappiamo molto l’uno dell’altra eppure quest’attrazione sembra appartenerci da sempre. Matt improvvisamente avvicina le sue labbra alle mie ed io chiudo gli occhi completamente a mio agio al contrario di ciò che avevo provato con Thomas. Stiamo per baciarci quando però il mio cellulare squilla facendoci sobbalzare. Lui mi lascia andare ed io prendo il telefono notando che la chiamata è di Shannon. << E’ tua sorella. Rispondi tu? >> chiedo imbarazzata da quello che stava accadendo. Lui sbuffa: << Shan sono Matt, si sono ancora qui. Ok arrivo. >> mormora e riattacca. << Vado. >> esclama poi usando nuovamente il suo tono freddo e distaccato. Ma che cavolo gli prende? Perché cambia umore da un momento all’altro? Accidenti,stava per baciarmi cinque secondi fa. << Ok. >> mormoro cercando di non sembrare infastidita dal suo comportamento. Lui esce con il mio cd tra le mani chiudendosi la porta alle spalle. Io mi accascio sul divano riprendendo fiato. Cosa sta accadendo alla mia vita? Mi sento totalmente sottosopra. Da quando sono qui sta succedendo di tutto. Mi sa che una volta tornata in Italia dovrò fare qualche seduta dallo strizza cervelli.Riuscirò a capire qualcosa in questa situazione? ''Meglio non pensarci adesso, è tardi e devo andare a letto.'' penso. Mi porto la mano al collo e tocco quel meraviglioso ciondolo, una cosa adesso è sicura anche se finge di essere freddo Matt in realtà è una persona davvero dolce.

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Capitolo 8
*** 8.Conflicting feelings ***






[Nota dell'autrice: care lettrici, scusatemi ancora per il ritardo nel postare il capitolo. Il problema al pc per fortuna è stato risolto e posso tornare a scrivere finalmente. Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Grazie per aver atteso. Buona lettura :) ]

 

Il giorno dopo sono ferma al tavolo di uno dei chioschi del bellissimo Lincoln Park. La giornata per fortuna non è fredda e il sole sta sciogliendo un po’ di neve. Indosso un maglione sottile, una minigonna di jeans scuro, calzamaglie nere, stivali da neve e un cappotto blu. Posso dire che questo clima si avvicina molto all’inverno del mio paese così mi sento più a mio agio. Sono le tre del pomeriggio e sorseggio una cioccolata calda insieme a Shannon mentre mio fratello e Manuela parlano con Chris, Justin e Matt. Becca,Anna e Gabrielle stanno visitando lo zoo del parco con i miei genitori, Lisa ed Eric. Questo posto è enorme, ci sono laghetti e ruscelli meravigliosi, immense estese di prato ora coperti dalla neve, inoltre poste in giro ci sono le statue del Presidente Lincoln. Alcune persone danzano davanti a noi al ritmo della musica di Frank Sinatra offerta dal chiosco. Canticchio ‘’Somenthin’ stupid’’ mentre la mia amica americana acquisisce informazioni sulla mia vita privata: << Quindi da quando vi siete lasciati tu e Francesco non ti sei più fidanzata? >> domanda curiosa. Noto in quel momento che Matt smette di prestare attenzione ad Alex per ascoltare la mia risposta. Oggi mi ha trattata in modo distaccato come al solito ed io ho fatto altrettanto. Di sicuro non sarò la prima ad aprire l’argomento su ciò che stava accadendo ieri, soprattutto dopo il modo in cui è andato via. << No. Non ho frequentato nessun altro. >> mormoro rispondendo alla domanda postami. << Come mai?Eppure sei una ragazza bella ed intelligente. >> chiede nuovamente Shannon. << Non saprei, i ragazzi che mi hanno circondata fin ora non mi interessavano ed inoltre non mi ha mai sfiorato l’idea di cercare un fidanzato. >> affermo bevendo un sorso di cioccolata. << Perché? >> insiste lei. Oh no, vuole sapere proprio tutto. << Beh, sono dell’idea che l’amore non si deve cercare ma deve capitare. >> rispondo sorridendo e non so per quale motivo guardo Matt, il quale però mi sta già fissando. Arrossisco e abbasso gli occhi sul tavolino. << Sei davvero una persona dolce e romantica, ormai ne esistono poche di ragazze come te,me e Manuela. In generale tutte si fidanzano per non restare sole iniziando relazioni senza senso. >> afferma la mia amica lanciando uno sguardo d’intesa a suo fratello. Mi sa che quest’affermazione è una frecciatina per lui. << Io credo che la solitudine serva a dispetto di ciò che pensano gli altri. Tutti la vedono come una cosa da cui fuggire, invece è proprio quando stai bene da sola che sei pronta ad innamorarti. >> mormoro e finisco ciò che resta della mia bevanda. Matt mi sorride e scuote la testa ammirato dalla mia affermazione. La musica cambia e nell’aria si diffondono le note di ‘’I’ve got you under my skin’’. << Oh Chris è bellissima questa canzone, balliamo? >> lo invita Shannon alzandosi in piedi. Lui le risponde con uno sguardo complice e la prendende per mano. << Balliamo anche noi? >> chiede poi Alex a Manuela. Lei acconsente e raggiungono i nostri amici sulla ‘’pista’’. Nel frattempo Justin si avvicina a me e Matt. << Facciamo qualche salto con loro? >> ci propone. Matt fa di no con la testa mentre io accetto subito. Iniziamo a muoverci insieme agli altri anche se in modo buffo in quanto né io né lui conosciamo i passi giusti ma ci divertiamo tanto. Alla fine della canzone faccio una giravolta e sbatto contro Matt che è apparso dietro di me. << Justin, mi presti la tua partner per il prossimo ballo? >> chiede divertito. Justin acconsente e va a sedersi insieme a Shannon e gli altri che sono tornati al tavolo. << Non avevi declinato l’offerta del ballo?E poi cosa ti fa pensare che il permesso vada chiesto solo a Justin? >> chiedo a Matt fingendomi contrariata. << Prima di tutto le persone possono cambiare idea e secondo non ti ho chiesto il permesso perché sapevo già che avresti accettato. >> afferma facendomi l’occhiolino e attirandomi a sé. Mi faccio contagiare dal suo buon umore e iniziamo a ballare al ritmo di ‘’Come fly with me’’. Anche Matt come me non è bravo in questo genere di danza e finiamo per pestarci i piedi a vicenda scoppiando a ridere come bambini. E’ un’emozione indescrivibile quella che sto provando, mi sento felice come non lo ero da tanto. Matt poi è così rilassato e a suo agio a differenza dei giorni scorsi. Cielo, se penso che ieri stavamo per baciarci mi sento svenire. Sembro una teenager, e’ vero che l’amore fa perdere il senno. ‘’Hai appena pensato alla parola amore?’’ rimbecca la mia vocina interiore. Mi sto già innamorando di questo strano ma meraviglioso ragazzo?Com’è possibile?Ci conosciamo da pochissimo tempo. No, magari sto esagerando. Però non posso negare che mi piace, eccome se mi piace. Avevo giurato a me stessa che non ci sarebbe stato nessun altro dopo Francesco ed invece eccomi qui preda di questa meravigliosa chimica creatasi tra noi che ora regna sovrana. << Mi sa che non sei una brava ballerina. >> afferma Matt divertito allontanandomi dal mio delirio interiore. << Posso dire lo stesso di te. >> ribatto in egual modo. << Io non sono in forma. Qual è la tua scusa? >> chiede voltandomi verso di sè. << Non ho scuse, questo non è il mio genere di ballo tutto qui. >> rispondo sincera. << Ma davvero?Quale sarebbe il tuo genere allora? >> mi prende in giro lui. << Qualcosa di più sensuale. >> lo provoco lanciandogli uno sguardo d’intesa. << Interessante… >> mormora ricambiando l’occhiata,poi mi lascia sulla ‘’pista da ballo’’ e si avvicina al chiosco. Dopo poco dalle casse audio fuoriescono le note di ‘’Libertango’’ cantata da Grace Jones. Oh, vuole mettermi alla prova? Avrà pane per i suoi denti... Lo guardo accettando la sfida ed inizio a ballare. Muovo i fianchi in modo sensuale e agito le braccia sinuosamente facendole scendere sul mio corpo come una carezza. Shannon, Chris, Justin ma soprattutto Matt mi guardano a bocca aperta mentre Alex e Manuela sorridono divertiti. Continuo ad eseguire quei passi attirando l’attenzione anche degli altri danzatori che si fermano a guardare. ‘’No, sto ballando da sola. Che imbarazzo!’’ penso cercando di non perdere il controllo. Matt a quel punto si avvicina e attacca i suoi fianchi ai miei cercando di seguire il mio ritmo. Ha uno sguardo ardente e un po’ lascivo. << Ritiro ciò che ho detto. Ci sai davvero fare con questi balli. >> mi sussurra all’orecchio in tono basso e attraente. Il mio cuore inizia a battere all’impazzata e cresce dentro me la voglia di sentire il suo tocco sulla pelle. Che mi sta succedendo? Matt poggia le sue mani alla base della mia schiena e sento un fremito attraversarmi il corpo. E’ una sensazione potentissima. Mi piego all’indietro in una sorta di casquè e lui mi fa rialzare attirandomi sempre più a sé come se gli appartenessi. La canzone finisce e noi restiamo impalati a guardarci ardentemente mentre si leva un piccolo applauso dalla folla. Arrossisco ricordandomi improvvisamente che non siamo soli ed insieme torniamo a sederci al tavolo. << Valery, ti muovi benissimo. Non ho parole. >> afferma Shannon sorridente. << Grazie Shan, ma non è niente di eccezionale. >> mormoro imbarazzata. << Ma no, hai talento cara. >> aggiunge lei. Io non rispondo e volgo lo sguardo di fronte a me, quando vedo avvicinarsi a noi una ragazza dai lunghi boccoli biondi. Accidenti è Candice, l’ex di Matt. << *Eccoti finalmente. >> dice in tono severo. Tutti alzano lo sguardo su di lei sorpresi. Cosa vuole? << *Candice, cosa ci fai qui? >> chiede Matt seccato. << *Ero in giro con i miei amici quando mi hanno detto di averti visto ballare con questa rossa. Hai già dimenticato la nostra storia? >> chiede in tono stridulo e quasi non capisco ciò che dice. << *Credevo di essere stato chiaro. Non voglio che fai queste scenate in pubblico e non permetterti di marcare di rispetto alla mia amica. Tra noi non c’è mai stato niente, l’hai detto tu stessa per giustificare la storia del party di Jason! >> ribatte Matt gelido. << *Ma io voglio uscire lo stesso con te. Tu invece ti sei fatto ammaliare da questa mocciosa. >> piagnucola lei riferendosi nuovamente a me. Come si permette?Sia io che Shannon stiamo per risponderle quando Matt l’afferra per un braccio e la trascina via furioso. << Come osa quell’oca?Sa solo cambiare i ragazzi e si permette di offendere? Ora gliene dico quattro. >> afferma la mia amica americana alzandosi insieme a Chris. << No, per favore. Credo sia una cosa che debbano risolvere loro due. Non preoccupatevi per me, non mi sono affatto offesa. >> mormoro sicura.

Passano alcuni minuti e dal posto in cui sono seduta vedo perfettamente Matt e Candice e muoio dalla curiosità di sapere cosa si dicono. Dopo poco lei abbassa lo sguardo e lo abbraccia, lui non si scosta e la stringe. Improvvisamente sento crescere dentro me una sorta di rabbia. Accidenti, sono gelosa! No, non è possibile. Mi alzo di scatto ed entro nel bar dirigendomi alla toilette. Chiudo la porta dietro di me e mi appoggio ad essa. Maledizione! Non posso ricascarci. Non posso innamorarmi di nuovo. L’amore non fa per me, l’amore fa male, l’amore è per gli sciocchi e Francesco ha dato conferma di ciò. Inoltre sarebbe una pazzia legarmi ad un ragazzo che abita ad ottomilioni di chilometri di distanza. Devo controllarmi e resistere all’attrazione che provo per lui, ma come? Accidenti, se penso che sta abbracciando quella lì mi vien voglia di staccare la testa ad entrambi.  << Valery sei qui?E’ tutto ok? >> chiede Manuela preoccupata bussando alla porta. << Si Manu, tutto ok. Arrivo tra cinque secondi. >> mormoro. Faccio un respiro profondo e torno all’esterno dove nel frattempo ci hanno raggiunto anche i miei e il resto della famiglia. << Valery, ci sono degli animali particolarissimi qui. Guarda. >> racconta mia sorella Becca mostrandomi le foto che ha scattato. Quel gesto mi distrae e pian piano ritrovo la calma. Per fortuna Matt è seduto accanto a Chris,i due parlano fitto ed in inglese così che non riesco a capire cosa si dicono. Meglio non pensarci. << Ascoltate ragazzi, Eric ha detto che stasera ci sarà un concerto jazz al B.L.U.E.S. un locale qui vicino. Che ne dite di andarci? >> chiede mio padre. << Ma certo. Mi piacerebbe tanto ascoltare questa musica dal vivo. >> affermo entusiasta. << Per noi va bene! >> affermano Manuela,Alex e Justin, mentre Shannon, Chris e Matt dicono che non potranno esserci a causa di una cena con dei parenti. Ammetto di essere un po’ delusa ma forse è meglio così, avrò il tempo necessario per analizzare meglio ciò che ho provato oggi. Ci avviamo all’uscita del parco tutti insieme quando Matt mi si avvicina: << Ci siamo salutati definitivamente. >> mormora tranquillo. << Dovrei sapere di cosa parli? >> rispondo perplessa. << Io e Candice. >> afferma lui alzando gli occhi al cielo. << Penso che questo argomento non mi riguardi. >> << Non credo visto il modo in cui hai reagito. >> << Come avrei reagito scusa? >> chiedo in un tono un po’ più acceso. << Shannon mi ha detto che dopo poco essermi allontanato con Candice sei scappata nel bar. >> ribatte brusco. << Credi che sia gelosa? >> dico fermandomi di colpo. << No, pensavo ti fossi sentita offesa da ciò che ha detto lei. >> mormora Matt sorpreso. << Perché eri gelosa? >> aggiunge poi avvicinandosi a me sorridendo dolcemente. Cavolo! Mi sono data la zappa sui piedi. << Certo che no. Perché dovrei esserlo? >> dico riprendendo a camminare più in fretta. Lui mi raggiunge subito e si para davanti a me. << Per via di ciò che stava succedendo ieri. >> afferma e mi guarda negli occhi. E’ così bello! Che darei per poter accarezzare quei ricci dorati e passare le dita sulla sua barba corta. << Ragazzi è tardi. >> ci chiama Chris da lontano. Matt sbuffa e prendendomi per mano si rimette in cammino. Quel semplice tocco mi riempie di gioia e sorrido timidamente anche se sono ancora imbarazzata per avergli fatto scoprire ciò che ho provato nei suoi confronti. Raggiungiamo velocemente le auto e siamo costretti a salutarci. << Domani continuiamo il discorso. >> sussurra Matt dandomi un bacio leggero sulla guancia a mo di saluto. Arrossisco e assento con il capo. Spero di essere ancora viva per domani dopo tutto quello che sta succedendo.

Il B.L.U.E.S. è un piccolissimo locale con un palco altrettanto piccolo al centro. Ci sono lucine e tantissimi oggetti appesi sotto il soffitto. Le pareti sono adornate da foto, quadri e magliette firmate. Dei cantanti afroamericani suonano ‘’What a wonderful world’’ di Louis Armstrong. C’è un’atmosfera così suggestiva qui! Ci sediamo tutti ad un tavolo ordinando qualcosa da bere e da mangiare. Anna e Gabrielle parlano con Becca mentre Alex e Manuela si guardano negli occhi romanticamente. Io e papà invece apriamo una discussione sui cantanti jazz a cui intervengono anche di Lisa e la mamma. Torniamo a casa verso le undici di sera esausti dalla meravigliosa giornata e prima di andare a letto decido di fare un bagno e controllare le e-mail, visto che ieri sera ero troppo su di giri per continuare a farlo. Concludo quella che stavo scrivendo a Mirko inviandogliela e leggo l’altro messaggio rimasto in sospeso. Accidenti è di nuovo Francesco. Non credo ai miei occhi, è passato pochissimo da quando mi ha inviato la prima mail. Apro il file e leggo:

Da Francesco a Valery:Ciao Valery, non voglio assillarti ma l’attesa mi sta uccidendo. Ho visto le tue foto su facebook e da lì sembra che sei in America. Spero tu ti stia divertendo. Questo viaggio l’abbiamo programmato tante volte insieme ed ora sei lì senza me. Spero mi starai pensando perché io non sto facendo altro. Ti prego rispondimi.

                   Francesco.

      

Che devo fare? Sono così tentata di rispondergli, ovviamente in malo modo. Ci sono tante cose che mi sono tenuta dentro quando abbiamo rotto e vorrei tanto riferirgliele. Credo sia meglio però farlo cuocere nel suo brodo. Se l’attesa lo uccide che aspetti allora. Io l’ho fatto per più di un anno ed ora è il suo turno, inoltre dopo tutto quello che sta accadendo con Matt non so davvero cosa dirgli. Sono così confusa! Mi stendo sul letto cercando di sciogliere il groviglio di emozioni che ho dentro. Primo punto: sono attratta da Matt. Questo è poco ma sicuro anzi credo di essermi presa una bella cotta. E Francesco? Ce la farei a dargli una seconda chance dopo tutto quello che mi ha fatto e soprattutto ora che ho la possibilità di voltare totalmente pagina?  ‘’ Penso che tu stia sbagliando i tuoi calcoli, cosa ti fa pensare che Matt voglia una storia seria con te?’’ mormora la mia vocina interiore dando luce ad altri dubbi. Oh che devo fare?Improvvisamente il mio cellulare squilla, è un sms da parte di un numero sconosciuto:

‘’Sono Matt, Shannon mi ha passato il tuo numero. Volevo dirti che nonostante mi facciano male i piedi a causa delle tue pestate, ne è valsa la pena di ballare con te!Notte.’’

Oh, Matt! E' così distaccato e dolce allo stesso tempo. Questa storia mi procurerà molti problemi lo so ma per la prima volta sento che è la cosa giusta da fare. Ciò che mi lega a lui è qualcosa che va al di là del solito innamoramento è come se lui mi appartenesse già da tempo. Spero solo che il nostro legame non sia tale solo per me. Rispondo al suo sms:

‘’Anche a me fanno male i piedi, non sono l’unica pessima ballerina qui.Hai ragione però né è valsa la pena…Dolce notte!’’

Premo il tasto invio e dopo aver posato il portatile mi infilo sotto le coperte.

 

Il giorno dopo mi sveglio su di giri. Scendo al piano di sotto e decido di preparare la colazione per tutti. Lo zio ha lasciato un messaggio dicendo che è da suo fratello e che sarebbe tornato in tarda mattinata. Bene, ho il piano di sotto tutto per me. Indosso le cuffie dell’Ipod, metto play alla canzone ‘’So what!’’ di Pink ed inizio a cucinare. Saltello da una mattonella all’altra sorridendo felice pensando a tutto quello che mi sta succedendo qui. Preparo i pan cakes e faccio il caffè per i miei. Muovo la testa a ritmo di musica e quasi urlo il ritornello della canzone. Quando alzo lo sguardo per poco non mi prende un colpo: Chris, Matt e Shannon sono davanti a me che mi guardano meravigliati e divertiti. Tolgo le cuffie e sono sicura di essere bordeaux in viso. << Co-come siete entrati? Cosa ci fate qui a quest’ora? >> mormoro sorpresa. << Ho le chiavi per i casi d’emergenza. Vi abbiamo portato la colazione per scusarci della mancata cena con voi. >> risponde Chris posando dei sacchetti sul tavolo. << Ma non dovevate. E’ un pensiero davvero premuroso. Grazie. >> affermo abbracciando prima Chris e poi Shannon. Sto andando a salutare Matt quando inizia a prendermi in giro: << Non sapevo che la mattina avessi questa energia rock. Peccato che non ho pensato di fare un video. Il popolo di Youtube l’avrebbe accolto volentieri. >> dice e poi scappa via vedendomi scattare su di lui. Lo inseguo dalla sala da pranzo fino al salotto dove inciampa e cade disteso a terra. << Aha!Non hai scampo. >> affermo avvicinandomi. In un attimo però Matt mi afferra e non so come mi trovo bloccata sotto di lui. << Ci sei cascata! Ora sei alla mia mercè. >> mormora tenendomi fermi i polsi sulla testa con una mano. << Non vale! >> mi lamento cercando di liberarmi inutilmente. I nostri sguardi si incrociano ed ecco che il mio cuore inizia a martellare forte contro il petto. << Cos’è questo baccano? >> chiede Alex assonnato apparendo improvvisamente in salotto. Matt si alza di scatto imbarazzato ed io faccio lo stesso. << Chris ci ha portato la colazione. >> mormoro tornando in cucina dove Shannon e mio cugino si stanno scambiando dolci effusioni. << Hey voi due è tardi. >> afferma Matt interrompendoli. << Oh si, hai ragione. >> mormora Shannon. << Tardi per cosa? >> chiedo curiosa. << Come Alex non te l’ha detto? >> domanda lei perplessa. << Oh me ne sono dimenticato! >> esclama mio fratello che nel frattempo si è seduto al tavolo. << Volete dirmi di che si tratta? >> insisto. << Oggi avevamo pensato di andare al Luna Park. >> afferma Chris sorridente. << Wow, davvero? Quando? >> chiedo entusiasta. << Ora. >> esclama Matt. << Su vai a svegliare tua sorella e Manuela. >> afferma Shannon. Non me lo faccio ripetere due volte e volo di sopra incrociando i miei sulle scale: << Cos’è tutta questa fretta? >> chiede la mamma. << Ci sono Chris e gli altri di sotto, andiamo al Luna Park. >> spiego e poi entro in camera. Becca e Manuela sono già sveglie e iniziano a prepararsi insieme a me. Opto per dei jeans, stivali da neve,un maglione chiaro e una camicia a body sotto. Mi trucco leggermente e dopo poco scendo al piano di sotto con le mie compagne di stanza. << Pronte? >> chiede Shannon entusiasta. << Si, manca solo Alex. >> mormora Manuela. << Valery, mi raccomando fate attenzione al parco e tenete sottocontrollo Becca. >> mi raccomanda papà. << Non preoccuparti papi, faremo attenzione. >> lo rassicuro.

 

Un’ora e un quarto dopo siamo al Pier Park. Il tutto è composto da varie strutture costruite su una sorta di pontile posto sul lago Michigan. Oltre al parco divertimenti ci sono ristoranti, bar, il Pepsi skyline stage, un teatro, un museo e una serra di piante. << Questo posto è gigantesco! >> esclamo non sapendo dove poggiare lo sguardo. << Si, c’è di tutto. Da dove iniziamo? >> chiede Alex. << Dalle giostre! >> rispondiamo all’unisono io, Manu e Becca. Superiamo l’entrata ed eccoci davanti ad una ruota panoramica altissima e altre attrazioni tipiche del Luna Park. << Voglio andare sui cavalli alati come i protagonisti di Mary Poppins. >> urla Becca tirandomi per un braccio. << No, andiamo prima sulla ruota. >> afferma Manuela tirandomi l’altro braccio. << Su calma, possiamo andare ovunque. >> esclamo conciliante. Alla fine optiamo per i cavalli alati. Mia sorella e Shannon si divertono come matte mentre noi altri le salutiamo da terra. << Hey Chris, c’è la gara delle sculture di ghiaccio oggi! >> mormora Matt entusiasta. << Davvero? Non possiamo perderla allora. >>  ribatte mio cugino. << Ora tutti alla ruota! >> esclama Manuela elettrizzata dopo che Shannon e Becca ci hanno raggiunte. ‘’Accipicchia, è proprio alta questa ruota.’’ penso preoccupata. << Oh, quasi dimenticavo, ci si può salire solo cinque alla volta! >> esclama Chris improvvisamente. << No. Pensavo potessimo andarci insieme. >> si lamenta mia cognata. << Come vogliamo dividerci? >> chiede Shannon. << Io e Valery andremo da soli, abbiamo una chiacchierata in sospeso, se non vi dispiace. >> afferma Matt cogliendomi di sorpresa. << Ok. A dopo allora. >> risponde Shannon lanciandoci uno sguardo allusivo.

<< E’ normale che vada così lenta? >> chiedo a Matt preoccupata una volta a bordo della ruota. << Si, stai tranquilla. Di sicuro non ci lasciano qui sopra. >> ribatte lui divertito. Siamo seduti l’uno di fronte all’altra. Guardo fuori dalla vetrata e resto estasiata dal bellissimo panorama. Il lago Michigan brilla al sole e sembra di volare. << Cosa volevi dirmi? >> domando improvvisamente. Da quando sono diventata così audace? << In realtà eri tu a dovermi dare una risposta. Sei stata davvero gelosa di Candice? >> mormora ribaltando la situazione. Oh, che gli dico? Maledetta boccaccia mia. << No, assolutamente. >> rispondo abbassando lo sguardo. << Peccato. >> dice e sento i suoi occhi puntati su di me. Vorrei poter scappare in questo momento ed invece sono sospesa per aria. Improvvisamente Matt si alza e si siede accanto a me.Mi volto per guardarlo e noto che il suo sguardo ora è triste e preoccupato. << C’è qualcosa che non va? >> chiedo apprensiva. Lui mi accarezza il viso e non dice nulla. Il mio cuore batte all’impazzata e l’aria si carica di aspettative. Restiamo così per un bel pò di tempo quando lui si rialza e torna a sedersi di fronte a me volgendo lo sguardo verso il panorama. Cosa gli prende? Pensavo volesse concludere ciò che ha iniziato la sera di Natale. E se invece tutta l’attrazione tra noi fosse stata solo frutto della mia immaginazione? Se in realtà ho frainteso i suoi gesti e vuole solo scherzare con me? Accidenti, sono proprio una stupida! Come al solito ho lavorato di immaginazione. Sento le lacrime pungermi gli occhi e tento di trattenerle fin quando la ruota non si ferma a terra. Apro lo sportellino e corro fuori lasciando lì Matt sorpreso e confuso.  

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Capitolo 9
*** 9.Illusion ***











<< Valery, siamo qui. >> mi chiama Manuela vedendomi spaesata. Alzo lo sguardo su di loro e mi asciugo le lacrime velocemente. << Ho bisogno di andare alla toilette. >> mormoro una volta accanto agli altri. Shannon e Manuela si scambiano uno sguardo preoccupato e senza dire una parola mi accompagnano. << Su cos’è successo? >> mi incita a parlare Manuela. << Nulla. >> rispondo fingendomi sorpresa dalla loro preoccupazione. Come faccio a dire che mi sono illusa su Matt e che volevo mi baciasse sulla ruota? << Ti ha fatto qualcosa mio fratello?Ti ha trattata male? >> insiste Shannon seria. << Certo che no. Va tutto bene ragazze. Credetemi. >> mormoro tranquillizzandole. Loro mi guardano perplesse ma decidono di rispettare il mio silenzio. Per il resto della giornata evito di stare accanto a Matt e lui fa lo stesso con me. Giriamo tutto il Pier Park guardando la gara di sculture di ghiaccio e visitando anche il museo. Il mio umore non accenna a migliorare e i miei occhi saettano senza volerlo verso Matt. Alle cinque del pomeriggio ci mettiamo in auto per tornare a casa e decido di sedermi nei sedili aggiuntivi dell’auto da sola. Metto le cuffie dell’Ipod e ascolto ‘’ Chascing pavements’’ di Adele accrescendo la mia tristezza mentre gli altri scherzano tra di loro tranne Matt che pare essere tormentato quanto me. Guardo fuori dal finestrino la strada innevata e illuminata dai lampioni che squarciano il buio. Perché riesco solo ad incasinarmi? Perché non imparo mai la lezione? Come vorrei poter essere una persona indifferente all’amore e ai sentimenti. Ho un’attrazione per le persone difficili e strane. Fisso Matt, come vorrei poter accarezzare i suoi capelli. Lui si volta come se l'avessi chiamato mentalmente ma mi giro evitando di incrociare i suoi occhi. Quando arriviamo a casa di zio Salvatore capisco che Alex e Chris si sono messi d’accordo per la serata: << Ci sarai anche tu Valery?C’è un ristorantino davvero delizioso qui vicino si chiama Livio’s. >> mi invita Shannon. << Vi ringrazio ma stasera passo. Voglio riposarmi un po’. >> affermo e sento gli occhi di Matt spalancati su di me in modo confuso e triste. << No, Valeria. Non è lo stesso senza te. >> insiste la mia amica americana. << Mi dispiace davvero ragazzi. Domani sarò sicuramente dei vostri qualsiasi cosa facciate. >> dico. Dopo poco ci salutiamo tutti e rientro in casa con Alex, Becca e Manuela. << Com’è andata la giornata ? >> chiede la mamma quando entriamo in salotto. << Mami era tutto meraviglioso. Abbiamo visto delle sculture di ghiaccio bellissime. >> racconta mia sorella spiegando ai miei genitori ciò che abbiamo visto. Loro la ascoltano interessati e facendole tante domande. << Cosa farete stasera? >> domanda poi papà. << Noi andremo in un ristorante qui vicino con Shannon e Chris. Valeria ha rifiutato però. >> risponde Alex. << Allora verrai con noi?Steve vuole portarci da alcuni suoi amici. >> mormora la mamma. << Veramente contavo di starmene a casa. >> affermo con uno sguardo supplichevole. << No, non ti lascio sola in casa. Anche lo zio verrà con noi. >> rimbecca prontamente mio padre. << Cosa può succedermi? Ho ventitré anni! >> esclamo alzando gli occhi al cielo. << Potresti averne anche quaranta. Non siamo in Italia e senza disprezzare l’America dobbiamo riconoscere che è famosa anche per gli omicidi, i ladri e quant’altro. >> afferma la mamma. Sventolo la bandiera bianca e sbuffando vado di sopra a cambiarmi. Alex e Manuela escono verso le nove e dopo qualche minuto Steve e sua moglie vengono a prendere me e il resto della famiglia. Becca ed io ci sediamo nei sedili aggiuntivi dietro e ascoltiamo gli One Direction dal suo Ipod. << La voce di Niall è meravigliosa. >> esclama lei sognante. Io assento con il capo per assecondarla anche perché i miei pensieri tornano su Matt. Spero solo di non avergli fatto capire di essere pazza di lui. ‘’Ma no perché avrebbe dovuto capirlo?Solo perché con gli occhi  lo hai quasi implorato di baciarti, sei scappata via in lacrime e non gli hai rivolto la parola per il resto della giornata?’’ anche la mia vocina interiore è sarcastica. La serata trascorre in modo lento. I miei genitori si perdono in chiacchiere lunghissime con Steve, Sarah e i loro amici Hilary e Jeff che possiedono un appartamento meraviglioso in uno dei grattacieli di Chicago. Rientriamo a tarda notte. Alex e Manuela sono già a letto. Io indosso il pigiama e accendo il portatile trovando le mail di Alice, Anna e Tanya. Rispondo a tutte e tre raccontando loro le cose incredibili che stanno accadendo qui. Osservo il mio telefono e mi rendo conto che non ho fatto altro per tutta la sera. ‘’Bene, si torna ai vecchi tempi. Ore di attese accanto ad un cellulare che non squillerà mai.’’ la mia voce interire è più perfida che mai. Decido di spegnere tutto e dormire.  

Il giorno dopo restiamo a casa tutta la mattinata perché il tempo è cambiato di nuovo e nevica forte. Alex, Manuela e Becca giocano a carte, Cluedo e Monopoli mentre io rileggo per la ventesima volta ‘’Perché non l’hanno chiesto ad Evans?’’ di Agatha Christie. Lo faccio più di che altro per non lasciar vagare i miei pensieri su Matt e sul fatto che non si è fatto sentire in alcun modo. Mi accarezzo la collana che mi ha regalato lui a Natale. Può essere che sia stato solo un gesto d’amicizia? Se è così perché stava per baciarmi? Voleva solo spassarsela come Thomas? No, non è possibile. C’è qualcosa che lo tormenta e che gli fa cambiare umore all’improvviso. Oh Matt, sei un tale enigma. Pensavo ti stessi aprendo con me. Ci siamo divertiti così tanto a ballare insieme e con la corsa per casa di ieri mattina. Basta!Non voglio tormentarmi inutilmente, anzi è meglio che sia andata così. Non devo entrarci troppo in questa storia altrimenti quando andrò via, il sei gennaio, sarà ancora più difficile. Nel pomeriggio vengono a trovarci Chris e Shannon invitandoci alla super festa di Capodanno a casa di lei. << Ogni anno organizzo una super-mega-festa e voi non potete mancare. >> afferma la mia amica entusiasta. << Che tipo di festa? >> chiede Manuela curiosa. << I miei non ci saranno e il mio salotto sarà adibito a discoteca con tanto di champagne e altri tipi di alcol. Ovviamente ci saranno tutte persone tranquille. >> ci spiega Shannon. << Dovrà essere meraviglioso. >> esclamo. << Si, non per vantarla ma la mia ragazza se ne intende in fatto di feste. Ha una casa enorme e meravigliosa. >> risponde Chris baciando la mia amica. Dopo poco ci perdiamo in chiacchiere sui dettagli del party e degli abiti da indossare. Verso sera Matt non si è fatto ancora sentire e lo stesso ho fatto io. Avverto la malinconia di lui assalirmi e ciò mi fa sentire ancora più sciocca. Mi manca un ragazzo che conosco da nove giorni e con cui ho iniziato a socializzare solo negli ultimi tre. Tina e suo marito vengono a cena da noi con Justin e Gabrielle. Per fortuna riescono a distrarmi e mi diverto serenamente con la mia famiglia. Prima di andare a letto controllo il mio account facebook e carico le foto di questi ultimi giorni.

La mattina seguente siamo ancora bloccati in casa dalla neve. Il mio malumore è tornato e il fatto di non poter uscire lo accresce. Decido di aiutare mamma nelle faccende domestiche rassettando la mia stanza e riordinando gli abiti sparsi in giro. Ascolto ‘’If I never see your face again.’’ dei Maroon five cercando una distrazione nella meravigliosa voce di Adam Levine. Deposito le camicie pulite nell’armadio e metto quelle da lavare nei panni sporchi. Scorro le grucce appese all’asta per trovarne una vuota quando il mio sguardo cade sul mio tubino nero elegante. Chissà se questo può andare bene per la festa di Shannon. Inoltre chissà come si comporterà Matt nei miei confronti. Il pensiero di rivederlo non mi riempie di gioia, sicuramente sarò in imbarazzo e non riuscirò a godermi la notte più lunga dell'anno.Accidenti siamo tornati al punto di partenza. Verso l'ora di pranzo andiamo tutti a casa di Lisa e per fortuna anche quel pomeriggio riesco a distrarmi grazie alla mia famiglia. La sera invece ceniamo a casa di zio Salvatore e prima di andare a letto controllo nuovamente il cellulare.Mi viene un colpo quando noto di aver ricevuto un sms. Tutte le cellule del mio corpo pregano che sia di Matt e così è. Il cuore inizia a battermi all’impazzata mentre apro il messaggio e lo leggo:

‘’Non avrei dovuto essere così amichevole con te. Dobbiamo stare lontani.’’

Non credo ai miei occhi. Matt mi ha appena detto di stargli alla larga? Lacrime assurde mi invadono gli occhi in un attimo. ‘’Che sciocca, che stupida. Lo sapevo! L’amore fa male, l’amore non fa per me. Quando imparerò?’’ penso disperata. Decido di non rispondergli e abbraccio il cuscino cercando di controllare i singhiozzi per non svegliare Becca e Manuela. Questo meraviglioso viaggio si sta trasformando in un incubo. Spero solo che giorni avvenire passino in fretta, voglio tornare in Italia. Il pensiero che mi sia sbagliata su ciò che prova Matt per me mi dilania in modo assurdo. Non siamo neanche amici ma sento per lui un sentimento inspiegabile. Come avrei fatto a rivederlo?Mi tolgo la sua collana e la deposito in un porta gioie anche se in realtà vorrei disfarmene in altro modo ma non ne ho il coraggio. Quella notte non chiudo occhio. Continuo a girarmi nel letto preda di un’angoscia assurda. Alle cinque del mattino scendo al piano di sotto per bere del latte caldo. Mi siedo sul divano e guardo la tv che si accende su un film romantico. Cambio canale immediatamente e ne trovo uno in cui sta andando in onda un vecchio episodio di ‘’Scrubs’’imposto i sottotitoli in italiano e pian piano mi tranquillizzo. << Valery, Valeria svegliati. >> mi scuote dolcemente la mamma. << Perché sei qui? Non riuscivi a dormire? >> chiede premurosa. << Oh mamma. E’ già mattina? >> domando a mia volta. << Si, sono le dieci. Stai bene? >> mormora lei.  << Si, sto bene. Non riuscivo a dormire stanotte. >> rispondo. La mamma mi guarda con sospetto. << Da quando siamo qui non ti capisco più. Sei o su di giri o triste. Che sta succedendo? >> chiede. << Nulla mamma, sto benissimo. Sono solo spaesata ed entusiasta allo stesso tempo. >> mento. << Mi prometti di dirmi se c’è qualcosa che non va?Abbiamo sempre parlato di tutto e ora ti sento distante. >> << Oh mamma, non è vero. E’ solo che questo viaggio ci sta facendo fare cose diverse rispetto a casa. Non preoccuparti il nostro rapporto è sempre lo stesso. >> la rassicuro. Lei mi guarda dolcemente e poi mi abbraccia. << Ok tesoro. Vai in cucina, la colazione è pronta. >>. Quel giorno il tempo è migliorato anche se fa sempre freddo. Ripenso al messaggio di Matt e mi chiudo in un bozzolo di tristezza e malinconia. A quel punto Manuela mi afferra per un braccio trascinandomi in camera nostra. << Valeria ora basta!Ho rispettato per troppo tempo il tuo silenzio. Dimmi cosa diavolo è successo con Matt. >> esclama lei preoccupata. La fisso in silenzio abbassando lo sguardo. << Davvero Manuela, non c'è niente da raccontare. >> rispondo atona. << Non ti fidi di me?Valery sei la mia migliore amica e vederti così mi fa star male. >> ribatte lei. A quel punto mi lascio andare raccontandole ciò che provo per Matt, di ciò che è accaduto sulla ruota e del suo sms. Manuela mi consola dolcemente dicendomi che non è colpa mia e che prima o poi il ragazzo giusto arriverà. Qualche ora dopo Shannon e Chris vengono a trovarci portandosi dietro una montagna di dvd. Decidiamo di guardare ‘’Una notte da leoni 1 e 2’’. Scoppiamo dalle risate anche se l’sms di Matt brucia ancora. Per fortuna ha avuto la decenza di non farsi vedere altrimenti sarei dovuta scappare in camera. Quante volte dovrò ancora piangere per un maledetto ragazzo? Pensavo si potessero prosciugare le lacrime ad un certo punto ed invece no. Sbuffo mentalmente e cerco di concentrarmi maggiormente sul film. Quella sera io, Alex, Manuela, Shannon e Chris decidiamo di andare a mangiare un hot dog in uno dei locali più famosi di Chicago per quella specialità:   Hot Doug's Inc. E’un piccolo locale con tavoli rotondi in legno e sedie colorate. Credo che la maggior parte delle persone prenda lì panini da asporto. Ci accomodiamo e prendiamo tanti hot dog diversi. Assaggio un po’ di tutto ma li trovo immangiabili con quelle spezie e salse particolari. Il mio cellulare squilla e trasalisco. Accidenti il mio cuore spera ancora sia Matt che ha cambiato idea. Tiro fuori il telefono e resto delusa per l’ennesima volta, è papà. Mi alzo per andare a rispondere fuori visto che ci sono tante persone e non si riesce a comunicare bene. Esco e rispondo. Papà mi avvisa di non tornare tardi perché ha sentito che questa sera tornerà a nevicare. Lo rassicuro e riaggancio, faccio per rientrare quando noto sul marciapiede di fronte due ragazzi abbracciati. Sospiro tristemente, metto a fuoco l’immagine dei ragazzi e per poco non mi viene un colpo: sono Matt e Candice. Ecco perché non vuole più vedermi. E’ tornato con quella poco di buono. Eppure mi aveva assicurato che le cose tra loro fossero finite definitivamente. La delusione mi si infrange addosso come un’onda inaspettata. Vorrei potergli urlare tutte le cattiverie che conosco ma non posso farlo. Lui non mi è mai appartenuto. Rientro nel locale cercando di ricacciare le lacrime ma non ci riesco. Iniziano a scorrere e ciò mi fa capire di amare Matt più di quanto credessi. Tutta l’attrazione per lui era palpabile ma inutile. Con una scusa mi faccio dare le chiavi dell’auto da Chris, la raggiungo e mi ci chiudo dentro lasciandomi andare ai singhiozzi e alla disperazione.

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Capitolo 10
*** 10.The longest night of the year ***












Una volta tornata a casa decido di andare direttamente a letto. Non voglio vedere né parlare con nessuno. Manuela e Shannon si sono spaventate quando mi hanno trovata in auto a singhiozzare come una disperata mentre Alex e Chris pagavano il conto. Ho cercato di giustificare quella reazione spostando l’attenzione su Francesco. Non voglio che Shannon rimproveri suo fratello facendogli capire quanto sia innamorata di lui. Manuela non ci è cascata e vuole aspettare di entrare in casa per parlare tranquillamente ma non ce la faccio a dire nulla. Per fortuna i miei genitori con Becca non sono ancora tornati. Indosso il pigiama e mi metto sotto le coperte cercando di conciliare il sonno. Mi volto continuamente nel letto ma alla fine mi addormento.

Vengo svegliata da una dolce melodia. Apro gli occhi e mi rendo conto di essere di nuovo sul divano con la tv accesa su un canale musicale. I Simply red cantano ‘’If you don’t know me by now’’. Guardo l’orologio che indica le nove del mattino, per fortuna nessun membro della mia famiglia è sveglio altrimenti la mamma mi avrebbe fatto il terzo grado ritrovandomi per la seconda volta a dormire lì. Mi alzo e decido di preparare la colazione per tutti che un’ora dopo mi raggiungono al piano di sotto. Più tardi cerco di parlare con Manuela spiegandogli ciò che ho visto ieri, lei si arrabbia terribilmente ma la convinco a non dire nulla a Shannon e la tranquillizzo fingendo che oggi sia tutto ok. E’ il giorno di Capodanno e non voglio rovinarlo a nessuno con i miei sciocchi problemi. Quella sera saremo andati tutti a cenare  e ad attendere l’anno nuovo a casa di Lisa. Aiuto la mamma a preparare qualche ricetta italiana e dei dolci aggiungendole alle pietanze per la cena. Per fortuna riesco a distrarmi e a divertirmi combinando anche qualche pasticcio. Il clima è più caldo rispetto agli ultimi giorni ma quella sera sarebbe peggiorato nuovamente secondo il telegiornale. A pranzo vengono da noi Steve e Sarah curiosi di assaggiare le famose pizze che la mamma prepara durante le festività. Ci perdiamo in chiacchiere fino a tardo pomeriggio facendo anche qualche gioco di società. Verso le sette Manuela e Becca mi chiamano per decidere cosa indossare per la festa a casa di Shannon dopo la mezzanotte. Opto per il mio tubino nero con uno strato di pelliccia che contorna il bordo inferiore dell’abito il quale si ferma sopra il ginocchio. Becca sceglie un vestitino nero con delle frange poste sul davanti dell’abito e Manuela un vestito aderente blu e nero con il corpetto a cuore da cui scendono dei voilà. Dopo aver abbinato scarpe e gioielli ci cambiamo per andare a casa di Lisa. Una volta arrivati da lei con la mia famiglia e lo zio Salvatore noto che ci sono tutti i nostri parenti: Tina, Kevin con Justin e Gabrielle, Steve e Sarah ed alcuni familiari di Eric con i figli. Chris invece è a cena con la famiglia della madre. Per fortuna la casa è abbastanza grande da contenerci tutti e anch’essa come quella di Tina è addobbata meravigliosamente con ghirlande e lucine. La tavola è imbandita con ogni tipo di prelibatezza sia americana che italiana. Ci divertiamo tanto a raccontarci esperienze di vita divertenti e ricordi nostalgici. Io me la spasso con Anna, Gabrielle ed altre bambine presenti. Mi sorprendo nel notare che il mio umore sia migliorato tanto. Spero solo non peggiori a casa di Shannon. Il pensiero di rivedere Matt con quell’oca mi fa male. Vorrei non doverci andare ma Shan non me lo perdonerebbe mai. Allo scoccare della mezzanotte stappiamo vari tipi di champagne e ci abbracciamo tutti brindando alla venuta del nuovo anno. Le bambine corrono per casa lanciando coriandoli di carta colorata seguite a ruota da mia sorella Becca e Manuela. La mamma e il papà mi stringono forte augurandomi tanta felicità e amore. Lo stesso faccio anch’io e dopo poco si aggiungono all’abbraccio anche mia sorella, Alex e Manu. << Auguri a tutti noi. >> mormoro felice di avere una famiglia meravigliosa al mio fianco.

Un’ora dopo io, Alex, Manu e Becca torniamo a casa di zio Salvatore per prepararci. I miei dopo averci dato un passaggio hanno accettato di passare la notte da Steve. Faccio lo shampoo e asciugo i capelli in modo che il ciuffo ricada in un’onda. Per il trucco mi faccio aiutare un po’ da Manuela che questa sera è più bella che mai. Una volta pronta indosso un copri spalle di raso, come l’abito, su cui è applicato un collo di pelliccia che si abbina a quella sul ginocchio e ai piedi un paio di decolletè nere altissime. Mia sorella si fa acconciare i capelli in modo semplice e si trucca leggermente, sembra davvero un’altra persona e credo che quando avrà perso gli ultimi tratti da bambina si trasformerà in una bellissima ragazza. Scendo in soggiorno per indossare  il cappotto e guardo Alex avvicinarsi alla porta vestito in modo elegante. Non l’avevo mai visto così bello, di solito indossa abiti sportivi che non gli rendono affatto giustizia. Gli sorrido e lui risponde con una linguaccia. Dopo poco Manuela e Becca ci raggiungono, indossano i cappotti e insieme ci avviamo fuori di casa.  

Quando arriviamo da Shannon una musica travolgente domina tutta la grande struttura. Ad aprirci è una donna con l’uniforme nera. Sarà sicuramente una cameriera. << *Benvenuti in casa Accardi/Edwards. Prego seguitemi. >> dice scortandoci in quello che una volta doveva essere l’enorme salotto. La stanza è meravigliosa, sembra una vera e propria discoteca con faretti che lanciano luce ad intermittenza sui decine di ragazzi che si muovono a ritmo. Vicino alle pareti sono posti dei divanetti e delle sedie mentre nell’altra stanza altre persone vanno a prendere da bere. << Ciao ragazzi. Felice anno nuovo. >> ci abbraccia Shannon apparendo sulla soglia del salone. Noi ricambiamo il saluto e ci facciamo guidare da lei in un’altra camera per posare i cappotti e le borsette. << Sono felice di vedervi tutti. Pensavo che Valery se la sarebbe svignata all’ultimo minuto a causa del suo umor nero. >>  afferma la mia amica americana guardandomi perplessa. Indossa un abito rosso corto sul davanti e con un lungo strascico dietro. I suoi occhi sono perfettamente truccati e i capelli cadono a boccoli sulla schiena. Sembra una vera e propria modella. Io le sorrido e la rassicuro: << Sto bene Shan, non sarei mai potuta mancare a quest’evento. Hai fatto un ottimo lavoro con la discoteca. >> mormoro. << Ti piace? C’è voluta tutta la mattina ma ne valeva la pena. >> squittisce felice. Dopo poco qualcuno bussa alla porta, è Chris: << Tesoro, sono finite le birre. Ah ragazzi siete arrivati. Felice anno nuovo. >> dice avvicinandosi a noi e abbracciandoci. Anche lui è meravigliosamente elegante e bello. Indossa un pantalone di jeans nero e una camicia bianca con la cravatta scura allentata sul collo.  << Sono nella cucina piccola, Chris. Di ad Hans di tirarle fuori. >> risponde lei. << Su buttiamoci nella mischia. >> aggiunge poi riportandoci nell’ex salotto e iniziando a muoversi. Noi la seguiamo a ruota e balliamo al ritmo house di ‘’Scream and Shout’’ di Will.i.am e Britney Speras. Dopo poco ci raggiunge anche Chris con alcuni amici. Si presentano in modo educato e si rivelano anche molto simpatici. Involontariamente mi guardo intorno cercando Matt tra la folla. Accidenti, che sto facendo? Non devo pensare a lui. ‘’Starà sicuramente muovendo i suoi fianchi sensuali accanto a quelli perfetti di Candice.’’ penso disperata.  << Accipicchia, Matt ancora non si vede. Sarà di certo ancora chiuso in camera. >> afferma Shannon nervosa attirando la mia attenzione. << L’ho chiamato già due volte, piccola. Ha detto che non vuole muoversi. Sembra davvero con l’umore a terra. >> aggiunge Chris. Oh, cosa gli sarà successo? Ieri sembrava così felice, magari Candice non è potuta venire e sente la sua mancanza. << Valery, so che tra voi le cose non stanno benissimo ma andresti a chiamare tu mio fratello?Magari potreste anche chiarirvi. Ti prego a noi non dà ascolto. >> mi chiede Shannon. No, non posso farlo. Mi metterei a piangere solo vedendolo. << Non me la sento Shan. Inoltre credo di essere l’ultima persona che voglia vedere. >> rispondo abbassando lo sguardo tristemente mentre ‘’She wolf’’ di David Guetta inizia a pompare dalle casse. << Per favore Valery, da quel giorno al Pier Park lui non ha fatto altro che chiudersi nuovamente in se stesso e tu hai fatto lo stesso quindi credo che tutto dipenda da qualcosa successo tra voi e che non volete dirmi. >> insiste la mia amica quasi offesa.  << Non è successo nulla Shan. Nulla che non potesse essere evitato. Mi sono innamorata di Matt e a quanto pare lui non ricambia i miei sentimenti. Ieri sera l’ho visto felice con Candice fuori al nostro pub. Questo è qunato. >> ribatto freddamente. << Ah, ecco il motivo per cui piangevi disperatamente in auto. Sciocca, si stavano salutando perché lei oggi è partita. >> dice Shannon afferrando le mie spalle. << Devi andare da lui. Non è vero che non prova nulla per te. Conosco mio fratello. >> aggiunge lei. << Ha detto che non vuole rivedermi Shannon! Perché sei così sicura che lui provi qualcosa per me? >> domando quasi in lacrime. << Non capisci? Matt è spaventato. Ti prego va a chiarire con lui. Starete meglio entrambi. Ho capito dal giorno al Lincoln Park che tra voi ci fosse qualcosa di profondo ma non ho voluto intromettermi, ora che ho capito come stanno le cose ti chiedo ancora una volta di salire quelle scale e festeggiare il nuovo anno con il ragazzo che ami. >> afferma Shannon. All’udire quelle parole il mio cuore si carica di aspettative ed inizia a battere all’impazzata. Shannon ha ragione se amo Matt devo giocarmi il tutto per tutto, non importa quanto farà male. Ciò che sento per lui è più forte di quanto pensassi. E' il mio destino,lo sento dentro. Guardo Manuela che mi sorride incoraggiante. ''Ok.Devo rischiare.'' penso e dopo aver preso un bel respiro mi allontano dal nostro gruppetto. Salgo il grandissimo scalone districandomi tra le varie coppie sedute lì a bere e a scambiarsi effusioni. In cima alla rampa si aprono due corridoi enormi ed elegantemente ammobiliati. Accipicchia, dove vado? Destra o a sinistra? ‘’Il cuore è a sinistra!’’ sussurra la mia voce interiore e decido di seguire quella strada. Questa casa è così grande che da quassù non si avverte più la musica assordante della discoteca. La mia attenzione a quel punto viene attratta dalle note di ‘’Every breath you take’’ provenienti dall’ultima stanza del corridoio. Trovato! Mi avvicino alla porta e sento il cuore esplodermi quasi dal petto. ‘’Coraggio Valery, bussa.’’ mi faccio forza e do diversi colpi sulla porta. << Accidenti, ho detto che non verrò. >> risponde Matt dall’altra parte arrabbiato. Oh, che faccio? E’ davvero furioso! << Matt, sono Valery. Shannon vuole… >> non riesco a terminare la frase che la porta si apre. Matt mi afferra per un braccio e mi trascina in camera sua. Sta per parlare ma poi si blocca a fissarmi da capo a piedi meravigliato. Nei suoi occhi passa un lampo malizioso che però scompare subito: << Che ci fai qui sopra? >> chiede poi brusco. Lo sapevo, salire è stata una pessima idea. << Tua sorella voleva che ci raggiungessi. >> mormoro con un filo di voce. Lui mi guarda intensamente e si avvicina a me.  << Perché?Perchè mi fai questo? >> domanda di punto in bianco fuori di se. << Farti cosa?Volevo solo evitare di  lasciarti  festeggiare il nuovo anno solo come un cane ma a quanto pare è quello che vuoi. >> dico stizzita e faccio per andarmene. Lui mi blocca vicino al muro e incatena i suoi occhi ai miei. E’ così terribilmente bello: indossa un jeans scuro con una camicia bianca e il papillon nero sbottonato sul collo. I capelli ricci gli cadono sulla fronte morbidamente e la sua barba è finemente accorciata. Vorrei saltargli addosso e baciarlo fino a consumargli la bocca.  << Non hai capito la mia domanda. Perché mi fai provare queste sensazioni così forti?Perchè sento il cuore andare in estasi quando ti vedo? Perché da quando ti ho incontrata non sono riuscito a smettere di pensarti neanche per un secondo? Non posso provare queste emozioni. L’amore fa male, lo so bene. >> mormora affranto. Non credo alle mie orecchie. Matt ha appena ammesso di provare qualcosa per me? Forse sto sognando oppure Shan ha davvero fatto centro. Una sensazione di gioia invade la mia mente e le mie pulsazioni aumentano. << Co-cosa? >> chiedo scioccata. << Oh Valery, io ti amo. Ho cercato in tutti i modi di reprimere i miei sentimenti ma tutti i muri costruiti andavano in frantumi quando eri con me. Inoltre quando quel maledetto Thomas ha iniziato a corteggiarti stavo così male da volergli staccare la testa ma per mia fortuna si è rivelato un cretino. Non so cos’avrei fatto se tu avessi scelto di stare con lui. >> risponde accarezzandomi una guancia. << Sei così bella, semplice e dolce. I tuoi occhi scuri sono sinceri e credo di potervi leggere i tuoi pensieri. Eppure so bene che questa cosa mi farà solo del male. Tu te ne andrai tra sei giorni ed io morirò senza te. Perciò ti ho detto di stare lontani. Ma per me è troppo tardi ormai. Mi sei entrata dentro il cuore e non posso mandarti via. Non so se sia lo stesso per te. >> aggiunge con gli occhi brillanti. A quel punto non riesco a trattenermi e gli lancio le braccia al collo cogliendolo di sorpresa. << Oh Matt, anch’io ti amo. Non riuscivo a capire il motivo per cui mi trattassi in modo così freddo e distaccato. Pensavo di non piacerti affatto inoltre ero anch’io spaventata a morte dai sentimenti che provavo nei tuoi confronti perché…non ho mai provato un simile amore per nessun altra persona. >> quest’ultima frase la pronunciamo insieme e un brivido mi percorre la schiena. << Non m’interessa di aver già sofferto in passato e della distanza che ci attende. Voglio stare con te Matt. Ora più che mai. Sono convinta che se non lo faremo un giorno potremmo pentirci di aver lasciato andare l’anima gemella. >> aggiungo. Matt mi prende per mano e mi fa sedere su una panca accanto a lui. << Ne sei convinta davvero Valery? Una volta che mi hai detto si, non permetterò a niente e nessuno di mettersi tra noi. >> mormora sfiorandomi il collo. << Lo stesso vale per me. Non ti lascerò andare, qualsiasi cosa accada. >> affermo. << Ancora una cosa però. >> dico preoccupata << Voglio sapere come stanno davvero le cose tra te e Candice. >>. Matt mi guarda confuso: << Credo di avertelo già detto. Abbiamo chiuso, per me esisti solo tu…Vale lo stesso anche per te? >> chiede poi perplesso. << Si, esisti solo tu. Ma voglio dirti che il mio ex si è fatto risentire con delle mail. Ovviamente non ho voluto rispondergli e mai lo farò. >> mormoro. << Dannazione, se quando torni lui prova solo a sfiorarti dopo quello che ti ha fatto vengo in Italia e lo elimino. >> afferma lui deciso. La sua preoccupazione mi intenerisce: << Non lo farà…Non gli permetterò di farmi soffrire ancora. Amo solo te Matt. >> dico. Ci guardiamo negli occhi intensamente per un interminabile minuto poi l’attrazione che ha sempre regnato tra noi si insinua nell’aria e in un attimo le sue labbra sono sulle mie. Una scarica elettrica attraversa tutto il mio corpo facendomi tremare di piacere. Affondo le dita tra i suoi capelli ricci come desideravo fare da tempo mentre quelle di Matt mi tengono ferma la testa. Il contatto con la sua lingua mi accende e noto distrattamente che siamo avvolti dalle note di ‘’Principle of lust’’ degli Enigma, abbiamo gli stessi gusti musicali non c'è dubbio. Le sue labbra sono così morbide. Mi sento persa in un turbine di emozioni forti, è come se ogni fibra del mio corpo esplodesse a contatto con lui. Le sue mani si spostano sulla mia schiena in modo possessivo e sensuale. Avverto improvvisamente che il nostro bacio da dolce e romantico diviene forte e passionale. Ci stacchiamo solo un attimo per riprendere fiato per poi ricominciare da dove ci siamo interrotti. Matt si alza in piedi e senza spezzare il contatto con la mia bocca mi sposta sul letto adagiandomi sulla trapunta. Rispondo ad ogni stoccata della sua lingua e quasi impazzisco quando la sua mano sfiora la pelle della mia spalla nel punto in cui il giacchetto si è spostato. Muovo le mani sulla sua schiena e mi meraviglio nel sentirla muscolosa e definita da come non appare sotto i pesanti maglioni che indossa di solito. Mentre le nostre labbra continuano a perdersi tra loro sento ‘’l’eccitazione’’ di Matt premere sul mio fianco. Perdo la testa completamente e inizio a stringerlo con più forza. A quel punto lui dirige l’attenzione sul mio collo lasciandovi una scia di dolci baci. Sento crescere il mio respiro che si unisce a quello della cantante. Matt sfila il mio copri spalle  invadendo anche quegli strati di pelle nuda con la bocca. Accidenti, ci sa davvero fare. Sotto di lui ogni cellula del mio corpo s’infuoca e la bramosia del suo tocco è insaziabile. Gli sbottono la camicia e resto  stupita nel notare i suoi pettorali scolpiti come il suo addome. Bacio ogni centimetro del suo corpo e in risposta lui emette un gemito così sensuale da farmi venire i brividi. Ha un corpo perfetto. ‘’Cavolo, ora che vedrà il mio cosa dirà?E se non dovessi piacergli?’’ penso improvvisamente disperata. Matt mi fa sedere sul letto e inizia a far scorrere la zip del vestito verso il basso. Il cuore mi batte all’impazzata sia per la paura di una suo rifiuto che per l’emozione provocatami da quello che sta accadendo. Mi toglie il vestito e resto in slip e reggiseno. Per fortuna ho indossato un completo nero e le autoreggenti. Ho il volto in fiamme e devo resistere all’impulso di coprirmi imbarazzata dai miei complessi fisici. Matt al contrario sembra apprezzare il mio corpo, mi lancia un sorriso lascivo mentre i suoi occhi brillano di malizia. << Valery sei così sexy. Cosa non ti farei…Ti desidero dal primo momento che ti ho vista. >> sussurra al mio orecchio. Mi sento svenire ma per fortuna riesco a rispondere alle sue occhiate con altrettanta lussuria. Inizio a sbottonare i suoi jeans scoprendo i boxer aderenti grigio scuro che contengono a stento la sua ''eccitazione.’’. << Sei bellissimo Matt. >> mormoro con il fiato corto. Lui mi sorride slacciando il mio reggiseno per poi lasciarlo cadere a terra. Le sue mani si spostano sul mio seno stringendolo. Sono completamente persa in un lui e in quell’attimo di crescente passione. Improvvisamente Matt inizia a guardarmi seriamente negli occhi sfilandomi gli slip bloccandosi però a metà dell'opera: << Sei certa di voler andare avanti, piccola? >> chiede preoccupato. Io gli sorrido dolcemente accarezzandogli il viso: << Si, sono sicura. Ti amo Matt. >> mormoro. << Ti amo anch’io Valery. >> risponde lui adorante. Matt prende posizione sopra di me lanciandomi un ultimo sguardo dolce e innamorato e dopo aver preso le giuste precauzioni ci perdiamo l’uno nell’altra…

Apro gli occhi avvertendo le braccia di Matt che mi stringono e la voce di Norah Jones che canta ‘’Sunrise’’. Abbiamo lasciato l'impianto hii-fii acceso per tutto il tempo. Sorrido felice rendendomi conto di essere ancora qui con lui e mi giro per guardarlo dormire. E’ così bello. Gli accarezzo il viso beandomi di quella meravigliosa sensazione di pace e tranquillità. Quanto lo amo. Com’è possibile che un viaggio possa cambiarti la vita in questo modo? Ho trovato un ragazzo meraviglioso che ricambia appieno ciò che provo per lui. Se è un sogno vi prego non portatemi alla realtà. E’ la prima volta in vita mia che mi sveglio accanto a qualcuno che non siano i miei fratelli o le mie amiche. Vorrei poter fermare il tempo in questo momento e stare sdraiata qui con Matt per sempre. ‘’Sei mia Valery!’’ un brivido mi percorre al ricordo di ciò che mi ha ripetuto lui tutto il tempo in cui siamo stati un tutt’uno. Non dimenticherò mai tutti i baci e le carezze che ci siamo scambiati. Guardo poi distrattamente l’orologio. << Accidenti sono le sei e trenta del mattino. >> urlo alzandomi in piedi. Ho passato tutta la notte con Matt. Chissà dove sono Alex, Manuela e Becca. La mamma mi ucciderà se sono tornati a casa senza me. Mi rivesto in fretta e furia mentre il mio fidanzato si sveglia lentamente. << Buongiorno amore. >> dice sorridendomi in un modo così dolce da farmi esplodere il cuore. << Dove vai? >> chiede poi vedendomi infilare le scarpe. << Sono quasi le sette del mattino ed io non so che fine abbiano fatto i miei fratelli. Scendo a controllare. >> affermo. Lui si stiracchia e sorride ancora di più. Indossa solo i boxer e devo resistere all’impulso di intrufolarmi di nuovo nel letto. << Ci vediamo tra poco. >> aggiungo facendo appello alla mia forza di voltà. Lui mi afferra per un braccio e mi bacia. Tremo per l’emozione. << Ora puoi andare. >> mormora. Gli lascio una carezza e mi fiondo al piano di sotto dove alcune persone stanno rassettando. Non c’è nessuno in giro a parte loro. << *Mi scusi, sa dov’è Shannon? >> chiedo ad una cameriera. << *E’ nella stanza degli ospiti. >> risponde lei indicandomela. Corro nella camera e tiro un sospiro di sollievo quando trovo la mia amica, Chris, Manuela, Becca e Alex addormentati lì sui vari letti a disposizione. Ora devo trovare solo una scusa plausibile per giustificare la mia ‘’lunga assenza’’. Shannon apre gli occhi e mi lancia un sorriso non appena mi vede sulla soglia. Le faccio segno di uscire dalla camera e dopo poco è accanto a me. << Co-cosa mi sono persa? >> chiedo imbarazzata. << Oh Valery, niente di cui tu non possa fare a meno. A quanto pare la tua nottata è stata molto più bella delle nostra. >> risponde maliziosa. Arrossisco dalla testa ai piedi. << Becca ed Alex cos’hanno detto? >> domando pregando che lei mi abbia trovato un alibi. << Alex non ha fatto domande mentre a Becca ci abbiamo pensato io e Chris. >> afferma facendomi l’occhiolino. << Grazie mille Shan. Ho perso la cognizione del tempo. >> mormoro. << Immagino. Quindi sei mia cognata ora giusto? >> mi prende in giro. << Credo proprio di si sorellina. >> la voce di Matt mi fa sciogliere e sobbalzare. Si avvicina a noi e mi abbraccia da dietro. Indossa un pantalone della tuta e una t-shirt a maniche corte e anche se non lo vedo mi rendo conto del suo bellissimo sorriso. Shannon quasi piange e ci abbraccia entrambi. << Sono così felice per voi. >> mormora. Noi ricambiamo il suo affetto stringendola forte.

 

Verso le dieci chiamo la mamma avvisandola che la serata è andata alla grande e che saremo tornati a casa per pranzo. Io, Matt e Shannon ci spostiamo in sala da pranzo (che è dieci volte più grande rispetto a quelle che possiedono le altre case che ho visto qui) dove una simpatica signora ha preparato la colazione. C’è di tutto dai croissant al bacon con le uova. Mi rendo conto di essere affamata ma non eccessivamente. Parte del mio stomaco è pieno di farfalle provocatemi dalle attenzioni di Matt. Mi sposta la sedia prima di farmi accomodare ed inizia a trattarmi come se fossi di cristallo. Non riesco a credere che sia lo stesso ragazzo che dieci giorni fa mi ha dato della ‘’mocciosa’’. << A che pensi? >> mi chiede versandosi del succo d’arancia. Gli sorrido timidamente: << A te…cioè al te di dieci giorni fa. Non riesco a credere a ciò che è successo tra noi. >> mormoro. Lui mi afferra la mano portandosela alla bocca. << Neanch’io riesco ancora a capacitarmi di quello che mi fai provare. E’ la sensazione più bella che abbia mai provato. Ti amo Valeria. >> sussurra e il mio cuore esplode come i fuochi d’artificio. Non resisto e lo bacio. << Ehm..ehm! >> un tossire finto attira la nostra attenzione sull’uscio della porta. Arrossisco vedendo Alex, Becca e Manuela che mi fissano sorpresi e perplessi. << Mi sa che voi due ci dovete delle spiegazioni. >> afferma mio fratello serio. Raccontiamo ai presenti della nostra decisione di stare insieme perché pazzi l’uno dell’altra. Mia sorella è incredula ma basta dirle che ora è maggiormente imparentata a Shannon che inizia a fare i salti di gioia. Alex sbuffa ammettendo che mai si sarebbe aspettato di avere un cognato americano mentre Manuela è l’unica che non riesce ad esprimersi. La guardo e sul suo volto leggo le stesse paure che il mio inconscio ha per il momento serbato: la distanza, la mancanza e la sofferenza. Questo mi attende ma non posso tornare indietro ora. L’amore che sento per Matt è troppo forte e lo stesso vale per lui nei miei confronti. Dopo aver fatto colazione decidiamo di rientrare a casa e di vederci in serata. Sono stanca ma felice. Matt si offre di accompagnarci con l’auto nonostante la casa di zio Salvatore non è lontanissima dalla sua. Accetto subito sia per via del freddo polare che mi attanaglia le gambe ( io, Manu e Becca indossiamo ancora degli abitini) e sia per la voglia di stare qualche minuto in più con lui. Prima di scendere dalla macchina lo saluto con un lunghissimo bacio e lui mi ricambia con il suo bellissimo sorriso che illumina i suoi meravigliosi occhi color caramello. Una volta in casa la mamma mezza addormentata chiede come sia andata la festa. Tutti rispondiamo che è stata superlativa anche se ognuno riteniene ciò per motivi diversi. Decido di fare una doccia prima di andare a riposare qualche altra ora. Mentre mi spoglio ricordo le meravigliose carezze di Matt e mi rendo conto che il suo profumo è rimasto sulla mia pelle ma soprattutto tra i miei capelli. Li odoro e il mio cuore perde un battito. Quella che è appena trascorsa resterà per tutta la mia vita la notte più bella in assoluto. Indosso il pigiama anche se sono le due del pomeriggio, prendo il cellulare trovandovi un sms è Matt:

‘’Nonostante stanotte sia stato d’incanto con te credo che il mio desiderio di averti vicino non si sia ancora esaurito e spero non si esaurisca mai…Ti amo.’’

I miei pensieri sono in tilt. Non capisco più niente. Solo il battito rumoroso del mio cuore estasiato mi fa capire che è tutto vero e non sto sognando. Con le mani tremanti dall’emozione provo a scrivere una risposta:

‘’Neanche il mio desiderio di starti accanto si è esaurito e MAI lo farà…Ti amo Matt. Ps a che ora vuoi, stasera, che ci incontriamo?’’

Premo invio e attendo il suo messaggio di risposta sperando che capisca la similitudine della mia domanda a quella che Giulietta pone a Romeo dal balcone. Dopo poco uno squillo mi avvisa della sua risposta:

‘’A ore nove!’’

 Oh, l’ha capito. Questa è la battuta di Romeo. Digito un altro messaggio:

‘’Non ti farò attendere. Mi par che fino allora debban trascinarsi vent’anni.’’

Premo invio sorridendo come una bambina. La sua risposta arriva subito:

‘’Che il sonno elegga sua dimora nei tuoi occhi, e scenda la pace nel tuo cuore. Ah, potessi essere io e il sonno e la pace per poter riposare tanto dolcemente.’’

Scuoto la testa divertita e gli mando un ultimo sms:

‘’Buona notte, buona notte!Il dividersi è un dolore così dolce che continuerei a darti la buonanotte fino a stasera.’’

Invio e appoggio la testa sul cuscino finalmente felice.

 

Mi sveglio improvvisamente a causa di una chiamata proveniente dal mio cellulare. Afferro il telefono insonnolita e rispondo: << Pronto? >> mormoro. << Giulietta cara sei pronta? Sono quasi fuori casa dello zio di Chrisb con lui e Shannon. >> la voce gioiosa di Matt mi scuote del tutto dal sonno. Guardo l’orologio. Accidenti, sono le nove in punto. Salto dal letto notando che quelli di Becca e Manu sono vuoti. << Ma-Matt sono in ritardo. Entrate in casa farò in un attimo. >> dico e riattacco. << Hey ti sei svegliata? >> chiede Becca entrando in camera. << Si, stanno arrivando Matt e gli altri. Dove sono Alex e Manuela? >> domando entrando in bagno. << Sono di sotto mentre mamma e papà sono usciti con Tina. Ci sono anche Gabrielle e Justin con noi. >> risponde mia sorella. << Perché non mi avete svegliata? >> mormoro lavandomi il viso. << Ci ho provato ma tu continuavi a dire ‘’Oh Matt, perché sei tu Matt?’’. Pensavo fossi impazzita. >> afferma Becca sghignazzando. Oddio, non ho mai parlato nel sonno in tutta la mia vita, devo essere davvero fuori di testa per iniziare a farlo improvvisamente. << Becca, vogliamo giocare a monopoli? >> urla mio fratello dalle scale. << Si.Arrivo. >> risponde lei scendendo di sotto e sento la porta di ingresso aprirsi mentre le voci di Shannon, Matt e Chris si diffondono per la casa. Oh no lui è qui ed io sono in ritardo al nostro primo appuntamento. Prendo lo spazzolino e inizio a lavarmi i denti quando sento bussare alla porta della mia camera e poi dei passi fino a quella del bagno che viene spalancata: << Ecco la mia ragazza! >> afferma Matt sorridendo. Mi si ferma il cuore. Matt è meraviglioso: indossa dei jens scuri strappati un po’ sul ginocchio, una maglia di filo blu con una camicia bianca sotto e le Timberland ai piedi. Sembra uno di quei modelli che interpreta la parte di un intellettuale anche se so benissimo che lui lo è davvero. Arrossisco rendendomi conto che io invece sono ancora in pigiama,con la bocca sporca di dentifricio e lo spazzolino tra le mani. << Esci. >> gli urlo imbarazzata. Lui non si muove e mi fissa divertito. Sciacquo la bocca e faccio per spingerlo via ma lui mi afferra e mi trascina sul letto bloccandomi sotto di lui. << Come osi dirmi di uscire?Io  fisso quanto mi pare ciò che è mio. >> mormora sorridente iniziando a baciarmi sul collo. Oh cavolo! Che intenzioni ha? << Matt fermati, sono un disastro dammi il tempo di sistemarmi. >> dico già ansimante. Cielo, cosa mi prende? << Per me sei sempre bellissima, quindi non farti problemi. >> afferma infilando le mani sotto la mia maglia. Arrossisco ancora di più e cerco dolcemente di allontanarlo ma il mio corpo traditore si accende ad ogni suo bacio. Per fortuna Shannon ci chiama e lui conclude il suo meraviglioso assalto. << Arriviamo guasta feste. >> risponde Matt lanciandomi uno sguardo malizioso. << Sei salva per miracolo. >> aggiunge poi alzandosi e tirando su anche me.  Respiro di sollievo e sorrido divertita. Stiamo per scendere di sotto quando mi fermo e lo chiamo: << Matt… >> lui si volta e mi guarda innamorato << …Ti amo. >> mormoro. I suoi occhi brillano e viene a baciarmi dolcemente: << Anch’io Ti amo. >> risponde e prendendomi per mano mi guida al piano di sotto.   

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Capitolo 11
*** 11.Love's effects ***








Una volta al piano di sotto Shannon mi fa constatare che non sono ancora pronta e che ormai è tardi per uscire. Chiedo scusa ai presenti che però mi fanno capire che non aspettavano altro. << Ordiniamo del cibo cinese? >> domanda Chris sedendosi sul divano tirando giù con sé anche Shannon. << Non saprei, i cibi orientali mi preoccupano. >> affermo perplessa. << Stai tranquilla, il ristorante che conosciamo noi è degno di fiducia. Si chiama China Wok. >> mi rassicura Justin. << Ok, se lo dite voi va bene. >> risponde Alex perplesso quanto me. Nell’attesa che arrivi la cena, Becca e Gabrielle guardano uno special dei One direction in cucina, Manuela chiacchiera con Shannon e Justin in sala da pranzo mentre Alex e Chris si sfidano a poker in salotto. Matt invece mi ha imprigionata in una sorta di abbraccio avvinghiandosi a me con le gambe, le braccia e il resto del suo corpo sul divano. << Il pensiero che tu non indossi il reggiseno sotto il pigiama mi distrae. >> mi sussurra all’orecchio lascivo. << Matt smettila, ci sono tutti. >> rispondo scoppiando a ridere per via del solletico che sta iniziando a farmi sulla pancia. << No, Matty no. Il solletico no. >> cerco di dire affannosamente. << Matty? >> chiede lui sorpreso. << Si, Matty. Un modo dolce per chiamarti. >> mormoro arrossendo. << Nessuno aveva trovato dei nomignoli per me. Mi piace Matty, soprattutto se pronunciato dalle tue bellissime labbra. >> afferma abbassando la voce sul mio collo. Accidenti, se continua così mi farà morire di autocombustione. Ancora non mi capacito del potere che riesce ad esercitare sul mio corpo. Iniziamo a baciarci dolcemente e ci abbracciamo forte. Mi sento pervadere da una gioia immensa che mi fa perdere la concentrazione. Sto così bene tra le sue braccia, come se fossero costruite apposta per me. Improvvisamente sento squillare il mio cellulare al piano di sopra. ‘’Sarà sicuramente la mamma.’’ penso e faccio per alzarmi ma Matt mi anticipa. << Vado io, piccola. >> dice e sale di sopra. Poco dopo il mio telefono cessa di squillare. << Valery, potresti salire per favore? >> urla Matt con tono altero. Cos’è successo? Oddio, magari la telefonata proveniva da qualcuno che Matt non apprezza? Thomas? No, accidenti forse è Francesco. Con il cuore in gola salgo le scale ed entro nella mia camera. Guardo il mio ragazzo spaventata e noto che è seduto sul letto rivolgendomi uno sguardo astioso. << Che ci fa qui questa? >> chiede mostrandomi la collana che mi ha regalato lui per Natale. Sospiro di sollievo, non avrei saputo mitigare una lite sul mio ex. << Oh, quella? L’ho tolta. >> rispondo tranquillamente. << Potrei sapere il perché?Sembrava ti piacesse. >> mormora lui nel tono freddo e distaccato con cui si rivolgeva a me qualche giorno fa. << Perché tu mi hai inviato, a tarda notte, un sms in cui dicevi che dovevamo stare lontani. >> affermo guardandolo storto. Lui si rilassa e mi fa quel sorriso meraviglioso che gli illumina gli occhi. << Pensavo…Scusami Valery. >> dice in fine abbassando lo sguardo. Lo fisso dolcemente e mi siedo sulle sue gambe appoggiando la testa sul suo petto: << Non preoccuparti Matty, ora che sei qui va tutto bene. Anzi ti spiacerebbe rimettermela? >> chiedo. Lui mi bacia la fronte e sorride: << Non te ne sei accorta vero? >> domanda. << Di cosa? >>. Matt gira la collana: << Ho fatto incidere le nostre iniziali. >>.Guardo sorpresa quella M e quella V che si avvolgono tra loro come noi poco prima. << Oh Matt, è stato un pensiero assurdamente romantico. >> affermo spingendolo sul letto facendolo stendere. << Così potrai portarmi sempre con te. >> mi sussurra all’orecchio. << Amore, non ho bisogno di una collana per portarti con me. Tu sei qui dentro. >> dico ponendo la sua mano sul mio cuore. Matt mi guarda intensamente e poi mi bacia: << Ti amo Valery. >> dice.

<< Chi era al telefono? >> chiedo poi ricordandomi il motivo per cui siamo nella mia camera. << Non lo so, non è apparso nessun nome sul display. >>. Prendo il cellulare e constato che il numero è italiano ma non è nella mia rubrica. Chi dall'italia potrebbe chiamarmi a quest’ora?Sono le quattro nel mio continente.  << Non conosco questo numero. Sarà qualcuno che avrà sbagliato. >> dico scrollando le spalle. Il resto della serata la trascorriamo a parlare di noi. Matt mi dice che tra qualche mese conseguirà la laurea in economia e che vorrebbe lavorare nel settore del marketing. Ama leggere i libroni di fantascienza ma gradisce anche qualcosa di classico come Shakespeare. Mi ammutolisco nel notare che è informato su quasi tutti gli ambiti, riesco a tenergli testa fino ad un certo punto sventolando la bandiera bianca quando mi rivela il fatto di essere mezzo geek anche se odia i social network come facebook. Sono felice però di sapere che nonostante ciò abbiamo moltissime cose in comune: entrambi adoriamo i gialli di Agatha Christie e i polizieschi, per non parlare poi dei telefilm: CSI, The mentalist, Criminal minds, The closer, Personal Interest, Medium e molti altri sono per noi pane quotidiano. Ci piacciono quasi gli stessi quadri e abbiamo in comune il sogno di andare a Parigi. Io gli racconto dei miei studi di legge (che prima o poi termineranno) e della voglia matta che ho di mettermi alla prova affrontando, da avvocato, casi che possano stimolare l’ingegno e affinare l’intuito. Qualche ora dopo arriva la consegna del cinese. Guardo perplessa quel cibo e lo stesso fa anche Becca mentre tutti gli altri non si fanno pregare e mangiano con gusto. Matt mi fa provare il pollo alle mandorle e le alghe fritte molto più gustosi di quelli che preparano i ristoranti cinesi in Italia. Dopo una bella scorpacciata arriva l’ora dei biscotti della fortuna. Matt rompe il suo tenendomi per mano: << ‘’L’oracolo dice che sarai circondato dalla felicità.’’ Wow vero. >> mormora facendomi l’occhiolino. Rompo il mio biscotto senza lasciare la mano di Matt e leggo: << ‘’L’oracolo dice che il futuro sarà pieno di ostacoli.’’ >>. Accidenti! Non bastava averli sul serio, anche i cinesi dovevano sottolinearlo. Sbuffo mentre Shannon strappa di mano il bigliettino di Chris scoppiando a ridere e lui si imbarazza. Matt mi poggia una mano sulla spalla e mi fa alzare gli occhi per incrociare il suo sguardo. << Anche se ci saranno degli ostacoli noi li supereremo a prescindere da questo stupido pezzo di carta. >> mormora lui sorridente. Io assento con il capo e mi appoggio alla sua spalla. Verso l’una i miei genitori e lo zio Salvatore tornano a casa. A quel punto Matt, Shannon, Chris, Justin e Gabrielle decidono di rientrare, non prima però di decidere cos’avremmo fatto l’indomani. Matt mi saluta discretamente ma riesce ad infondere tutto il suo l’amore in quel bacio sulla guancia. Una volta sola con la mia famiglia la mamma mi racconta della serata e del ristorante meraviglioso dove hanno cenato. Papà si lamenta come al solito del suo bruciore di stomaco a causa della cucina straniera e borbotta su un bel piatto di tagliatelle al ragù. Tutti i presenti scoppiano a ridere e anch’io sghignazzo insieme a loro. Prima di andare a letto controllo il cellulare e vi trovo un sms di Matt:

’*Enon posso dormire, ho bisogno di dirti Buona Notte…Ti amo.’’

Mi batte il cuore all’impazzata e sorrido come una stupida al display. Oh, il mio dolce fidanzato. Sospiro innamorata ma attenta a non fare rumore per non disturbare Becca e Manuela e rispondo:

‘’Sogni d’oro Amore mio…Ti amo.’’

Premo invio e mi lascio cullare da Morfeo.

 

Corri Valery, corri devi raggiungerlo prima che svanisca. << Matt! >>. Lo chiamo a gran voce ma lui non si volta. Un aereo sopra di me sta decollando. No, devo raggiungere Matt. Improvvisamente mi rendo conto di essere in Italia nella mia casa. Matt è svanito! Lo cerco ma non c’è. << Matt, Matt! >> urlo ma nessuno risponde. Mi siedo in mezzo al cortile stringendo le ginocchia al petto. Lui non c’è, non lo vedrò più. Quell’agonia mi toglie il respiro e vengo avvolta dal nulla.

Mi sveglio di soprassalto ansante e mi rendo conto di essere sudata. Metto a fuoco la casa intorno a me e sospiro di sollievo rendendomi conto che sono ancora in America. ‘’Accidenti, che incubo!’’ penso tentando di recuperare il controllo. Guardo l’orologio. Sono le nove del mattino e tra due ore Matt, Shannon e Chris verranno a prendere me e gli altri per andare a visitare qualche altro posto di Chicago. Mi alzo in piedi e senza fare rumore vado in bagno. Mi sciacquo il viso non avvertendo sollievo e a quel punto mi arrendo alla doccia. Sotto la cascata di acqua calda ripenso al mio incubo. Quando tornerò in Italia sarà così. Oh, come farò a stare senza lui? E’ stato semplice convincermi che ce l’avrei fatta,d’altronde quando stavo con Francesco a causa del suo lavoro capitava di non vederci per quindici giorni. Ma una cosa è vivere in un’altra regione e una cosa è vivere in un altro continente. Come faremo a resistere? Quante volte ci vedremo in un anno? Dannazione! Quando esco dal bagno avvolta nell’accappatoio Manuela e Becca sono appena sveglie e mi sorridono radiose. Recupero un po’ di equilibrio e mi rilasso. Asciugo i capelli e indosso un jeans scuro una camicia bianca e un maglione azzurro sopra, mi trucco e scendo a fare colazione. Mamma, papà e lo zio bevono il caffè in salotto, Alex e Becca mangiano qualcosa in cucina mentre Manu finisce di prepararsi. Alle undici in punto Shannon, Chris e Matt sono a da noi. Li invito ad entrare e ad accomodarsi nell’attesa che anche Alex sia pronto. La mamma e il papà salutano i tre affettuosamente e scambiando con loro delle chiacchiere. Mentre Matt parla con mio padre sento ugualmente il suo sguardo bruciante addosso immaginando la sua voglia di baciarmi, lo so perché provo la stessa sensazione. Oggi è ancora più bello di ieri, indossa una felpa con il cappuccio blu e bianca, dei jeans e le Timberland. Sembra un rapper ma nonostante ciò non viene oscurato il suo fascino intellettuale. Becca compare sulla soglia e ci dice che non vuole uscire con noi in quanto il giorno prima si è messa d’accordo con Gabrielle per andare in giro con lei, i miei genitori ed i suoi. Devo ammettere che la cosa non mi dispiace molto, mi andava una giornata in cui dover badare solo a me e a Matt, inoltre avrei avuto bisogno di privacy per parlare con lui delle mie preoccupazioni sulla lontananza. Una volta in auto sono seduta con Matt nei sedili aggiuntivi ed insieme agli altri iniziamo a decidere il luogo dove andare. Il sole splende e la temperatura è abbastanza stabile. << Che ne dite di un museo? >> chiede Shannon seduta al posto del passeggero mentre Chris è alla guida. << Mi piacerebbe qualcosa all’aria aperta visto che c’è bel tempo. >> propone Manuela. <<  Il Milton Lee Olive Park potrebbe andare bene? >> chiede Chris diretto a Shannon e Matt. << Si, è un bel posto e piacerà sicuramente a loro. >> afferma il mio ragazzo stringendomi ancora di più a sè e baciandomi sul capo. Sorrido felice e ricambio il suo entusiasmo. Una volta arrivati al parco, mi rendo conto che quest’ultimo è posizionato proprio sul lago Michigan. I sentieri sono alberati e coperti di neve e tutt’intono sono posizionati dei lampioni. << Che bello qui. Sembra di essere su un’isola! >> esclamo entusiasta. Prendo Matt per mano e mi faccio guidare in quel posto meraviglioso. Shannon ci racconta la storia di Milton Lee Olive il primo militare afro-americano a ricevere la medaglia all’onore per aver sacrificato la sua vita con il fine di salvare altre persone durante la guerra in Vietnam. Man mano che proseguiamo passiamo davanti a dell’enormi fontane purtroppo chiuse a causa del freddo e su un pontile che si getta sull’acqua dove sono istallate delle panchine. Lascio la mano di Matt e corro ad affacciarmi dalla balaustra come una bambina. Alex e Manuela dopo aver tolto la neve da una panca si siedono e si abbracciano teneramente mentre Chris e Shannon si stringono sotto uno dei lampioni. Matt mi coglie di sorpresa e mi attira a lui da dietro. Mi giro per guardarlo e come immaginavo i raggi del sole riflettenti sul lago illuminano i suoi capelli e i suoi occhi. E’ di una bellezza assurda, non riesco a credere che lui possa essere mio. Poi improvvisamente il ricordo dell’incubo mi balena in mente rattristandomi. Matt lo intuisce e mi lancia uno sguardo perplesso. << C’è qualcosa che non va, piccola? >> chiede dolcemente. << Vorrei parlarti Matt, facciamo due passi. >> rispondo prendendolo per mano. Quando ci siamo allontanati dagli altri Matt è spazientito e si ferma: << Cosa c’è che non va? >> chiede teso. Io sospiro e inizio a raccontargli del mio sogno. << Matt, cos’accadrà quando tornerò in Italia?Quanto tempo riusciremo a stare lontani prima che la distanza ci strazi entrambi?Hai già sofferto in passato e non voglio che la storia si ripeta. >> mormoro con un filo di voce. << Oh piccola, non preoccuparti. Lasciami il tempo di sistemare le cose con il college e ti raggiungerò. Ovviamente ci sarai alla mia festa di laurea a metà febbraio, vero? >> domanda speranzoso. Cavolo, come faccio a dirgli che mia madre non mi lascerà tornare qui da sola?Inoltre non ho un lavoro come posso procurarmi i soldi per i biglietti aerei? << Ascolta Matt, la situazione non è così semplice come appare qui. I miei genitori non mi permetteranno di viaggiare da sola per venire da te, parenti annessi. Inoltre i voli sono troppo costosi per includere anche Alex e Manuela. >>  mormoro con un filo di voce. Negli occhi di Matt leggo la delusione e la preoccupazione provocatagli dalle mie parole e avverto una stretta al cuore. << Mi stai lasciando Valery? >> chiede improvvisamente disperato. << No Matt, assolutamente no. Come potrei lasciarti dopo aver scoperto quello che c’è tra noi? Voglio solo farti presente tutte le difficoltà che abbiamo davanti soprattutto a causa mia, non voglio sovraccaricarti di problemi la coppia è composta da due persone ed entrambe devono lavorare per la felicità dell’altro ed io non potrò fare molto almeno a livello di viaggi…Quindi se tu vuoi ripensarci ecco...Non voglio che.. >> lascio la frase in sospeso mentre le lacrime iniziano a pungermi gli occhi. Lui capisce al volo ciò che ho detto e mi afferra per le spalle: << Valery, ho ventisei anni, ho viaggiato in quasi tutti gli stati dell’America non trovando nessuna ragazza paragonabile minimamente a te quindi me ne frego se dovrò venire trenta volte in Italia per vederti anche solo per cinque minuti. Lo farò se ciò vuol dire essere felice con te. Ti amo ed inoltre non dimenticare che ho dei parenti italiani con cui sono in ottimi rapporti,potrei chiedere  loro di ospitarmi finché non avrò trovato un lavoro e inseguito trasferirmi nel tuo paese o nei pressi. >> afferma convinto. << No. Non posso essere così egoista da farti spendere tempo e denaro per trasferirti da me. Sarai costretto ad abbandonare Shannon, tua madre, Chris e i tuoi amici! Dannazione dovrai dire addio all’America per un misero paesino dell’Italia in cui non c’è uno straccio di lavoro per gli abitanti figurarsi per gli stranieri. Qui avrai un ufficio meraviglioso in cui lavorare, da me non c’è nulla di simile. >> sbotto in lacrime. No, non avrei potuto permettere che accadesse una cosa simile, più tosto l’avrei lasciato andare per la sua strada. << Smettila di scegliere per me. La vita è mia e se decido di trasferirmi tu non puoi fermarmi. Anche se restassi qui non vedrei lo stesso i miei familiari. Prenderemo ognuno strade diverse spostandoci dove è più consono per il nostro futuro. Mia sorella e Chris parlano di convivenza da più di un anno a New York per via delle proposte di lavoro che per fortuna hanno avuto entrambi lì. La mamma ormai è felice con il suo secondo marito e preferirei vivere per strada più tosto che starle tra i piedi. Inoltre non preoccuparti per il mio lavoro vedrò già da qui se posso inserirmi in qualche buona compagnia di marketing italiana. Gli uffici non esistono solo in America. >> afferma Matt serio. Lo guardo perplessa non sapendo cosa dire. E’ vero non posso decidere per lui e sembra fermamente convinto a trasferirsi. Un’egoistica parte di me sta facendo i salti di gioia mentre l’altra parte è tormentata dai sensi di colpa. << Matt ma io non posso chiederti tutto questo. >> mormoro abbassando lo sguardo. << Infatti non me lo stai chiedendo, l’ho deciso io e so che se la situazione fosse inversa avresti fatto lo stesso solo che la tua laurea in giurisprudenza non servirebbe a nulla se ti trasferissi qui, la mia invece può aprirmi le porte ovunque vada. Per questo insisto ancora di più a voler venire da te. >> dice facendomi alzare la testa per incontrare i suoi occhi. << Siamo d’accordo? >> aggiunge poi sorridente. << Ok Matt. Faremo a modo tuo ma giuro che cercherò di ripagare il tuo gesto in tutti i modi. >> << Vuoi ripagarmi?Amami per sempre. >> mi sussurra lui all’orecchio. Un brivido di piacere percorre tutta la schiena e non posso far altro che tuffarmi tra le sue braccia. << Oh certo Matt, ti amerò per tutta la vita ed oltre se è possibile. >> affermo.

Verso l’ora di pranzo ci dirigiamo al McDonald’s più vicino. In Italia ci vado spesso ma qui non mi è capitato ancora di andarci. Io e Matt siamo in fila per ordinare e ci abbracciamo teneramente. Per tutto il tempo insieme parliamo ancora di noi riferendoci pezzi di vita passata, di amici e di interessi. Gli racconto di Mary, Anna, Tanya, Mirko e Alice e delle avventure insieme a loro. Lui mi racconta di alcuni viaggi fatti in giro per l’America con dei compagni di college e Chris prima che si fidanzasse con Shannon. Ha visitato la Florida, il Texas, la California, Il Brasile, il Venezuela e moltissimi altri luoghi. Ascolto rapita le sue vicende,scoppiando a ridere nella descrizione di eventi comici. Ci isoliamo nella nostra bolla come se al mondo esistessimo solo noi. << Ehm..ehm..Capisco che state insieme da un giorno e siete così coinvolti che non notereste di andare a fuoco ma vi sto chiedendo un parere su una cosa che riguarda anche voi. >> borbotta Shannon offesa dell’essere passata in secondo piano. << Scusaci Shan, cosa volevi dirci? >> rispondo conciliante. Lei si illumina e sorride come sempre: << Stasera suonano dei nostri amici al The Alley Highwood è un bar davvero carino. Cosa ne dite di andarci? >> chiede entusiasta. << Accidenti è vero. Will mi ha invitato la scorsa settimana non possiamo mancare. >> esclama Matt sorridente. << Ci sarà anche da assaggiare qualche dolcino tipico? >> s’intromette Manuela curiosa. << Ma certo, quanti ne vuoi. >> risponde Chris. << Ok. Allora è andata. >> afferma Alex.

Torniamo a casa verso le quattro del pomeriggio e Matt mi dice che verrà a prenderci verso le nove. La mamma e il papà sono appena tornati da un parco divertimenti in cui erano stati con Tina, Kevin e Gabrielle. Becca ha la faccia rossa e lo sguardo esaltato. << Ti senti bene? >> le chiedo apprensiva. Lei non parla e ancora in quello stato mi passa la sua macchina fotografica, la guardo e per poco non mi viene un colpo: << Becca! Hai fatto una foto con i One Direction! >> esclamo sorpresa. Lei fa si con la testa e capisco che è ancora sottoshock. Quando riprende l’uso della parola mi racconta nei minimi dettagli com’è avvenuto l’incontro con loro, delle foto e dell’autografo che stringe in mano. Non posso fare a meno di essere felice per lei e di entusiasmarmi anch’io. Dopo qualche ora vado a scegliere cosa indossare quella sera. Shannon mi ha detto che ci saranno molti ragazzi alternativi e visto che si tratta di musica dal vivo decido di tirare fuori dalla valigia i miei stivali di pelle con il tacco altissimo,una maglia nera a maniche corte della Jack Daniel’s , minigonna di jeans un po’ strappata,la kefia a quadretti bianchi e neri e il giubbino corto in vita di pelle nero. Mi trucco esagerando un po’ con il nero ma restando sempre fedele al look naturale. I capelli ovviamente non posso essere acconciati in modo diverso e mi accontento di lasciarli sciolti. Anche Manuela segue il mio look mentre Alex fa fuoriuscire il rapper che è in lui con pantaloni larghi e felpa con cappuccio. Quando Matt arriva insieme a Shannon e Chris con la scusa di chiamare mio fratello al piano di sopra entra nella mia camera e resta a fissarmi sulla porta a bocca aperta. Sbatte le palpebre due volte prima di ritrovare il suo autocontrollo. Io gli sorrido anche per il fatto che non so come abbiamo quasi la stessa maglia e lo stesso giubbino di pelle. Sembra un ragazzaccio dei bassi fondi dal viso d’angelo e terribilmente sexy. La mia mente inizia a correre immaginando i mille modi in cui potergli strappare gli abiti di dosso e fare l’amore con lui seduta stante. Una vampata di calore mi attraversa il corpo e cerco in tutti i modi una distrazione a quello spettacolo che è il mio ragazzo. Lo guardo e mi rendo conto della scintilla maliziosa nei suoi occhi. O riesce a leggermi nel pensiero o siamo completamente in simbiosi. Matt si avvicina a me e mi bacia selvaggiamente. La sua bocca mi reclama e i nostri corpi aderiscono in modo perfetto. Devo trattenermi con tutte le forze per non stenderlo sul letto e adorare il suo meraviglioso corpo. << Matt, andiamo? >> urla Shannon dal piano di sotto. Entrambi ci sforziamo di staccarci e alla fine ci riusciamo. << Stasera credo che abbasseremo lo standard igienico delle toilette del locale da A in B. >> mi sussurra in modo seducente all’orecchio. Mi sento avvampare ancora di più ma riesco a mantenere la calma. Gli lancio uno sguardo d’intesa e alla fine riusciamo a scendere al piano di sotto.

Una volta arrivati al bar siamo circondati dalle voci di una band che canta ‘’Hot mess’’ dei  Cobra starship e da decine di ragazzi e ragazze che si muovo a ritmo di musica davanti al palco. Shannon va a parlare con una cameriera che ci indica dove accomodarci. Prendiamo posto ad un tavolino un po’ più lontano dal palco e dai ragazzi. << Che ne pensate? >> chiede Chris togliendo il soprabito rivelando una t-shirt dei Nirvana. << E’ davvero forte. >> esclamo ballando sulla sedia mentre Alex e Manuela scelgono un cocktail dal menu. << Ti va di buttarci nella mischia, piccola? >> domanda Matt allegro togliendosi il giubbino. Accetto subito imitando il suo gesto e afferrandogli la mano. Ci muoviamo tra la folla creandoci un varco per arrivare al lato del palco. Quando siamo quasi di fronte ai cantanti Matt attacca i suoi fianchi ai miei e iniziamo a ballare a tempo di musica ovviamente conosce anche lui la canzone e si meraviglia di vedermela canticchiare. Mi struscio sul suo corpo provocandolo mentre lui si morde il labbro inferiore in modo seducente. Dopo una breve pausa la band riprende a suonare incidendo le note di ‘’Sex on fire’’ dei Kings of leon. Quella canzone mi ha sempre dato una carica incredibile,inizio a saltellare e scatenarmi davanti agli occhi strabiliati di Matt. << Non dirmi che conosci anche questa canzone? >> mi chiede incredulo. << Certo che si! >> affermo leccandomi il labbro inferiore durante la seconda strofa dopo il ritornello. << E dalla tua lingua provocante deduco che conosci anche la traduzione. >> mi ringhia eccitato all’orecchio. Faccio di si con la testa con l’aria di finta innocente. Matt si incolla al mio corpo e inizia a baciarmi di nuovo selvaggiamente mentre mi muovo in modo sexy per accenderlo maggiormente. Quando la musica raggiunge l’apice Matt mi bacia sul collo ed io faccio scorrere le mani sul suo petto. A quel punto mi prende per mano e mi trascina verso una zona isolata del locale. << Dove andiamo? >> chiedo divertita. << Nella toilette, ho bisogno di aggiustarmi i pantaloni e non posso farlo da solo. >> mormora maliziosamente. << No, Matty! Potrebbero scoprirci. >> ribatto sempre divertita. << Oh, non preoccuparti. Questo posto è sicuro! >> afferma. Io mi blocco e lo guardo perplessa: << L’hai già ‘’provato?’’ >> chiedo. << Oh piccola certo che no! Le voci girano lo sai. >> ribatte lui spingendomi nel bagno e chiudendo la porta dietro di se. << E’ pulito! Non ho mai visto una toilette così. >> esclamo sorpresa. Matt mi è addosso in un attimo. Mi strappa via la kefia e passa la sua bocca sul mio collo e brivido di piacere mi percorre la schiena. Dopo poco sono io ad assalire la sua bocca e il suo corpo, gli sfilo la maglia e bacio ogni centimetro della sua pelle mentre le sue mani mi alzano gonna. << Grazie al cielo per le autoreggenti. >> mormora Matt invadendo la mia zona erogena con il suo tocco sensuale. Bastano quelle semplici carezze a farmi impazzire. La sua ‘’eccitazione’’ gli gonfia i jeans come se volesse strapparli. L’accarezzo con la mano e lui inizia a gemere sulla mia bocca mentre contemporaneamente lo bacio. Con il corpo mi spinge verso i lavandini che sono separati da un pezzo di marmo. Mi siedo su di esso mentre Matt si intrufola tra le mie gambe ed io le allaccio alla sua schiena. Le nostre lingue su avvolgono come un turbine mentre le sue mani calde si spostano sotto la mia maglia stringendomi i seni. Ormai non ho più fiato a causa di quei contatti e delle forti emozioni che solo lui riesce a provocarmi. Il cuore sembra volermi uscire dal petto quando mi sfila gli slip e sento il rumore della zip dei suoi pantaloni correre verso il basso. Sono stordita dalle sue carezze e non riesco a distinguere l’immaginazione dalla realtà. Una parte di me cerca di ricordarmi che sto commettendo atti osceni in luogo pubblico ma la mia eccitazione fa si che la ignori. Dopo poco mi rendo conto che Matt ha preso le solite precauzioni e in un attimo è dentro di me con una spinta così forte da farmi urlare. << Shhs..piccola. Se non la smetti di urlare sarò costretto a metterti una mano sulla bocca. >> mormora lui con un filo di voce. Quella minaccia sensuale mi accende ancora di più e al secondo colpo non riesco a trattenermi ed emetto un altro urlo. << Mi stai sfidando? >> chiede dolcemente. Faccio si con la testa e la sua mano si ferma sulla mia bocca mentre lui continua il suo sensuale assalto. Gli lecco le dita e lui inizia a colpirmi più forte e in profondità fino a quando non raggiungiamo il culmine del piacere urlando i nostri nomi.  

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Capitolo 12
*** 12.Accidents in love ***









 

<< Ma-Matt…E’ possibile che tutta questa passione possa far perdere l’udito?Non ci sento. >> mormoro ansante appoggiando la testa allo specchio dietro di me. Matt sorride dolcemente, è adagiato su di me cercando di riprendere le forze. << Piccola, fare l’amore con te è la cosa più bella che esista al mondo. Non mi sono mai sentito così completo. >> mi sussurra poi all’orecchio. Il mio cuore sembra voglia esplodermi dal petto dopo queste parole. Matt si alza e tira fuori dai jeans le mie salviettine imbevute passandomene una. Lo guardo divertita: << Hai pensato davvero a tutto eh? >> dico prendendolo in giro e  accettando la salvietta. Lui inizia a sghignazzare aggiustandosi i pantaloni. Dopo essermi sistemata anch’io e controllato che i capelli e il trucco un po’ tremolanti siano a posto, stringo la mano di Matt che mi guida fuori dalla toilette. Ritorniamo nei pressi del palco dove noto che la gente si è moltiplicata. Ci facciamo spazio tra la folla per raggiungere il nostro tavolo, per fortuna non siamo stati via molto così non dobbiamo inventare delle scuse con gli altri. << *Matt, ciao. Sei vivo allora! Sapevo che stasera non saresti mancato. >> dice improvvisamente una ragazza carina e dai capelli rossi lanciandosi tra le braccia del mio ragazzo. << *Amber, ciao. Come stai?Hai ragione non potevo mancare. >> risponde lui ricambiando il suo abbraccio ma non lasciando andare la mia mano. << *Sto bene, tu invece?Non ti sei fatto sentire in queste festività e non ci sei più in giro. >> afferma Amber lanciandogli un’occhiataccia. << *Oh chérie, mi dispiace ma sono stato impegnato con questa meraviglia. Ti presento Valery, la mia ragazza. >> dice Matt indicandomi. Sul volto di Amber passa un lampo di negativa sorpresa che però trasforma subito in sorriso. << *La tua ragazza? Ma guarda che amico ingrato! Quando aspettavi a dirlo? Piacere Valery, sono Amber. >> risponde lei stringendomi calorosamente la mano. << *Ciao, piacere di conoscerti. >> mormoro educatamente. La osservo meglio e noto che è magra, ha i capelli lisci e lunghi come me ma i suoi occhi sono verde chiaro. Non so perché ma mi dà leggermente l’impressione di Kristen Stewart anche se è molto più alta di lei. << *Dall’accento non sembri americana, di dove sei, Valery? >> chiede poi curiosa. << *Sono italiana. Mi trovo in visita da alcuni parenti. >> rispondo. << *E’ la cugina di Chris e in un certo senso devo ringraziare te e il tuo colore di capelli se ci siamo conosciuti. >> afferma Matt divertito. << *Davvero?Perchè? >> domanda Amber interessata. Matt le racconta della finta rapina a mio danno quando pensava che fossi lei. Amber scoppia a ridere e mi rivolge uno sguardo d’intesa come a dire ‘’non poteva essere più imbranato di così.’’. Ricambio la sua simpatia e archivio completamente la sua espressione iniziale. ‘’ Sarà stata solo la mia immaginazione.’’ penso. Chiacchieriamo per un po’ con lei e Matt mi riferisce che loro due sono grandi amici da più di dieci anni, fin quando non ci raggiungono Shannon e Chris che erano venuti a cercarci. Salutano affettuosamente Amber e da come si comportano tra loro capisco che devono essere molto uniti. Chris le tiene un braccio sulla spalla mentre Shannon le racconta di sé animatamente. << *Mi dispiace essermi persa la tua festa di capodanno, ma i miei cugini insistevano per andare sul lago Michigan. >> mormora la ragazza alzando gli occhi al cielo. << *Non fa niente chérie, recupereremo. >> aggiunge Matt affettuosamente. Il fatto che lui la chiami chérie sta iniziando ad infastidirmi ma cerco di sembrare rilassata. ‘’E’ una sua vecchia amica è normale che ci sia affetto tra loro.’’ mi convinco. Dopo qualche minuto si fermano accanto a noi anche Alex,Manuela ed un ragazzo alto, con i capelli neri e gli occhi azzurri: << *Chris, Matt…ah, ragazzacci. Siete nel programma protezione testimoni?Non vi vedo in giro da dieci giorni o più. >> inizia il ragazzo abbracciando Matt e Chris. << *Will! >> esclamano all’unisono i due afferrando il nuovo arrivato. << *Che piacere. Siamo stati in giro con i miei parenti italiani, perciò non eravamo da queste parti. Te li presento: lui è mio cugino Alex, la fidanzata Manuela e mia cugina Valery. >> afferma Chris presentandoci. Will ci stringe la mano a turno soffermandosi per un po’ su di me. << *Bella famigliola Chris, soprattutto la cuginetta. >> mormora Will facendomi l’occhiolino. Arrossisco dalla testa ai piedi mentre Matt, che mi aveva lasciata andare per abbracciare l’amico, mi afferra in mezzo secondo: << *Mi dispiace Williams ma è già presa. >> afferma divertito. << *Ah, ecco il motivo principale della tua assenza,Matthew. Non ti biasimo però è stato un bell’affare. >> dice maliziosamente il suo amico. << *Will tocca a noi. >> un altro ragazzo basso e capellone lo chiama. << *Arrivo Benji. Ragazzi devo esibirmi. Mi raccomando voglio sentire le vostre grida. Soprattutto le tue Valery, non sono geloso di Matt se qualche volta ti va di divertirti sul serio. >> aggiunge poi facendomi un altro occhiolino. Matt gli lancia uno sguardo di finta minaccia prima che il ragazzo scompaia sghignazzando tra la folla. << Simpatico Will. >> dico a Matt padrona del gioco. << Si, ma se prova a metterti una mano addosso sul serio è morto. >> risponde lui possessivo. Gli sorrido scuotendo la testa e baciandolo sulla guancia mentre Amber che ha assistito a tutta la scena ci guarda in modo serio. Non so perchè ma il mio istinto mi dice di tenere gli occhi aperti su di lei. Inseguito ci avviciniamo tutti al palco mentre il gruppo di Will inizia ad incidere le note di  ‘’Locked Out Of Heaven’’ di Bruno Mars. Matt mi abbraccia da dietro mentre ai nostri lati Alex, Shannon, Chris e Manuela ballano a ritmo. Amber invece si scatena con un paio di ragazze e ragazzi anche se furtivamente lancia delle occhiate nella nostra direzione. << Caspita, Will è davvero bravo a cantare. >> affermo meravigliata. << Si, lui e la sua band sono i migliori di St. John. >> risponde Matt voltandomi verso di lui per farmi ballare.

Lasciamo il bar verso l’una di notte e durante il tragitto in macchina Matt e Chris mi raccontano la genesi della band di Will e altri particolari della loro amicizia con Amber: << Ho notato che Amber ha preso bene il tuo fidanzamento con Valery, credevo fosse su tutte le furie visto che ti sta dietro da sempre. >> mormora Shannon divertita. Guardo Matt perplessa: << Mi sono persa qualcosa? >> chiedo. << Diamine Shan, dacci un taglio con questa storia. Lo sai che non è vero. Piccola stai tranquilla siamo solo amici. >> afferma Matt serio. Shannon sorride ma non aggiunge più nulla. ''Bene, ancora una volta il mio istinto ha fatto centro. Devo stare allerta.'' penso. Una volta arrivati a casa i miei, lo zio e Becca sono già a letto e per fortuna Chris ha le chiavi d'emergenza. Matt mi accompagna sulla soglia e prima di farmi entrare mi lascia un lunghissimo bacio sulla bocca mentre Alex e Manuela ci sorpassano prendendoci in giro. << Buona Notte, piccola…Grazie per la meravigliosa serata. >> mi sussurra all’orecchio. << No, Matty…grazie a te. Ti amo. >> mormoro. Prima di andare a letto decido di fare una doccia, evitando di bagnare i capelli, e di commentare la serata insieme a Manuela. Inseguito scrivo una lunghissima e-mail alle mie amiche in Italia in cui parlo del mio recente fidanzamento e di tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni aggiungendo anche gli auguri di Buon anno. ‘’Verrà un colpo a tutti loro quando la leggeranno.’’ penso divertita. Qualche minuto dopo il mio cellulare squilla avvertendomi di aver ricevuto un sms, è Matt:

‘’Ma se ti dicessi che già mi manchi mi crederesti?’’

Leggo divertita quella frase e rispondo:

‘’Si che ti credo per me è lo stesso.’’

Premo invio e a poco a poco la stanchezza mi assale facendomi assopire.

Il giorno dopo vengo svegliata dalla suoneria del mio cellulare. Sono talmente stanca che non riesco ad allungare il braccio per afferrarlo e decido di ignorarlo. ‘’Forse è Matt!Rispondi.’’ urla la mia mente. Apro gli occhi del tutto sveglia prendo il telefono ma quest’ultimo ha già smesso di squillare. Guardo il numero sul display e mi rendo conto che è ancora quello strano numero italiano. ‘’Che abbiano sbagliato per la seconda volta?Non posso neanche richiamare.’’ penso perplessa. << Valery sei sveglia? >> chiede la mamma prima di entrare in camera. << Si, cosa c’è? >> domando. Do uno sguardo alla sveglia che indica le nove e trenta notando inoltre di essere sola nella stanza. La mamma entra guardandomi storto. << Dobbiamo fare una chiacchierata noi due. >> dice e in quel momento mi passano per la testa tutte i pasticci che ho potuto combinare. << Dimmi. >> la esorto scendendo dal letto. << Ti ho vista ieri notte sulla soglia con Matt. C’è qualcosa che mi sono persa? >> chiede decisa. Accidenti, che le racconto? Potrebbe capirmi o andrebbe in panico come suo solito? << Niente, mamma. Ci stiamo frequentando, è una persona davvero speciale e seria. Credo te ne sarai accorta. >> affermo. La mamma sospira e si siede sul letto di fronte a me: << Si, so che è un ragazzo perbene, inoltre è davvero carino ma come farai ad affrontare la distanza? >> chiede preoccupata. << Questo non lo sappiamo ancora. Vedremo man mano le cose come si mettono. >> rispondo tranquilla. << Capisco, spero solo che tu non faccia sciocchezze come lasciare gli studi per  trasferirti qui. Lo sai che non te lo permetterò non per cattiveria ma voglio che prima tu riesca ad affermarti sia negli studi che nel lavoro. L’amore viene e va, non credo sia questo il caso, ma la vita è una continua sorpresa. Il lavoro e la cultura invece saranno tuoi per sempre, nessuno potrà toglierteli. >> afferma. Oh mamma quanto hai ragione e Francesco ne è stata la prova. << Lo so mamma, non preoccuparti non abbandonerò la mia vita qualsiasi cosa accada. Cercherò di conciliare le cose in modo che siano positive sia nell’ambito amoroso che lavorativo. Abbi fiducia in me. >> dico. La mamma mi sorride tranquilla e mi abbraccia: << Che bambina intelligente che ho. Ti voglio bene tesoro. >> mormora. << Anch’io ti voglio bene mami. >> affermo.

Dopo qualche minuto scendiamo al piano di sotto dove lo zio sta spiegando il gioco degli scacchi ad Alex e papà mentre Becca racconta a Manuela il suo incontro con gli One direction. Faccio colazione con donuts, cupcakes e latte notando che Matt non si è ancora fatto sentire, ‘’magari sta dormendo.’’ penso. Decido di inviargli un sms e dopo poco mi arriva una sua telefonata: << Pronto? >> rispondo. << Ciao piccola. Non sapevo fossi già sveglia. Tutto bene? >> chiede Matt pimpante. << Si Matty, tutto bene te?Dove sei?Sento dei clacson. >> << Sono in auto. Sto andando al college per ritirare le ultime integrazioni alla tesi. Quella dannata relatrice mi ha svegliato alle otto. >> mormora arrabbiato. << Oh poverino! Su non te la prendere quando ci vedremo penserò io a te. >> affermo dolcemente. << Mmm…che proposta allettante. >> << Guarda che era una proposta romantica non maliziosa! A proposito, non ci siamo organizzati per niente ieri sera. Che vogliamo fare oggi? >> chiedo. << Hai ragione piccola, eravamo tutti stanchi. Comunque per me andrebbe bene qualcosa di tranquillo pizza e film? >> domanda. << Per me va bene. Invio un sms a tua sorella per sapere se è d’accordo e ne discuto anche con Alex e Manu. >> << Va bene Tesoro, ma a prescindere da loro verso le tre sarò da te. Ho bisogno di vederti. >> dice affettuosamente. Il mio cuore manca un battito e un sorriso aleggia sul mio volto. << *Anch’io ho bisogno di te…Ti aspetto alle tre. Ti amo. >> affermo in inglese. << *Ti amo anch’io. >> risponde Matt e riattacchiamo. Qualche minuto dopo decido di mandare un sms a Shannon che si rivela d’accordo con la mia proposta così come Alex e Manuela. Scegliamo casa di Chris perché la madre sarà via da sua sorella per qualche giorno e avremmo l'appartamento tutto per noi. La mamma mi avvisa che verranno a pranzo da noi Lisa e Tina con le bambine. Io e Manuela l’aiutiamo a preparare da mangiare raccontandoci le nostre impressioni sui luoghi che abbiamo visto durante la nostra permanenza qui. Cuciniamo la lasagna come primo e pollo arrosto come secondo. Verso l’una arrivano le nostre ospiti e pranziamo in allegria discutendo di ciò che avremmo fatto una volta tornati in Italia. Papà dice che avrebbe ripreso immediatamente a lavorare mentre la mamma si darà un gran da fare per me, Alex e Becca. << Io mi abbandonerò ad ‘’uno studio matto e disperato’’. Mi verrà anche la gobba come Leopardi. >> affermo imbronciata mentre sento i sospiri rassegnati di Alex e Manuela anche loro studenti universitari nelle mie stesse condizioni. Dopo aver sparecchiato e ripulito casa, Lisa e Tina convincono i miei e loro padre ad uscire per andare a trovare il fratello di quest’ultimo. Noi ragazzi decidiamo di restare a casa per fare qualche gioco di società con Anna e Gabrielle. Io scelgo di darmi una sistematina, Matt sarà qui tra poco e non voglio mi trovi in tuta e con il volto pallido. Faccio una doccia, asciugo i capelli per bene e mi trucco leggermente. Indosso un jeans stivali bassi e una felpa con il cappuccio. Mezz'ora dopo suonano al campanello ed io mi fiondo ad aprire. Matt appare sulla soglia con il suo sorriso mozzafiato, i capelli che ricadono morbidamente sulla fronte e quegli occhi meravigliosi che non fanno altro che dichiarare il suo amore per me. Gli lancio le braccia al collo e in risposta le sue labbra si posano sulle mie. Ci spostiamo all’interno della casa senza staccarci e chiudendo la porta con una gamba. << Cosa mi fai? Cosa? >> chiede Matt dolcemente. Io sorrido e mi allontano da lui per guardarlo nell’insieme. Sotto al soprabito indossa un maglione blu scuro e un paio di jeans chiari. Lo mangio con gli occhi mentre lui fa lo stesso con me. Ci avviamo in salotto dove tutti salutano Matt invitando me e lui a giocare con loro. Noi accettiamo e passiamo una bella ora a scoprire chi tra noi potesse essere Kira. << Aha! Ti ho scoperta Valery o meglio X-Kira! >> afferma Matt non credendo al mio bluff. << Uffa! Come hai fatto a capirlo? >> chiedo imbronciata. << Eh, sono un asso in questo gioco. >> ribatte lui. Alla fine dopo aver stracciato il resto dei giocatori Matt mi trascina sul divano mentre Anna, Becca e Gabrielle vanno a seguire un telefilm nella mia camera ed Alex con Manu guarda la tv nel salotto piccolo. << Finalmente soli. >> mormora poi appoggiando la testa sulle mie gambe. << Poverino, sei stanco. Saresti dovuto venire dopo qualche ora di riposo. >> dico accarezzandogli i capelli. << E perdermi del tempo prezioso con te? Assolutamente no. Quando purtroppo sarai via avrò tempo per riposarmi. >> afferma. Lo guardo teneramente e gli lascio un bacio sulla fronte. Improvvisamente però il mio cellulare squilla. Mi alzo per rispondere e noto che per la terza volta si tratta di quel numero italiano. Questa volta rispondo senza esitazioni: << Pronto? >> dico. << Valery? Ciao sono Francesco. >>. Il mio cuore si ferma mentre il cervello cerca di metabolizzare quella risposta. Francesco. Il Francesco che ha regnato tutti i miei sogni e i miei incubi. Il Francesco dagli occhi azzurri come il mare ma glaciali come neve.La rabbia man mano prende il posto della sorpresa. Sono rimasta in silenzio per qualche minuto mentre la persona dall’altra parte del telefono chiede se sono in linea. << Si, ti sento. >> rispondo caustica. << Oh, bene. Finalmente ti ho beccata. Ho comprato una scheda per le chiamate all’estero, avevo bisogno di sentire la tua voce. Come stai? >> chiede dolcemente. Matt nel frattempo mi osserva curioso. << Sto benissimo e starei ancora meglio se tu non mi chiamassi più. Non voglio sentirti, non voglio vederti. Ormai per me non esisti più. >> quasi urlo. << Non è vero. Ho visto al centro commerciale lo sguardo che mi hai rivolto. Mi ami solo che sei ferita e non vuoi ammetterlo. Ti prego, discutiamone. >> chiede. << Discuterne?Come volevo farlo io quando mi hai lasciata e tu invece hai rifiutato per scappare il più velocemente da lei? >> ribatto adirata. Matt sbarra gli occhi e si alza. << Sono stato un cretino Valery, non sai quanto me ne sono pentito. Ma ora è diverso, sono cresciuto e ti amo. >> afferma Francesco deciso. << Tu non sai cos’è l’amore Francesco! >> urlo e in un attimo Matt è accanto a me. Mi strappa quasi il telefono dalle mani e poi inizia a parlare: << Ascoltami bene bastardo che non sei altro. Sono il FIDANZATO di Valery e se provi solo a disturbarla o molestarla con le tue lagne giuro che ti faccio ingoiare il telefono. >> afferma usando un tono basso ma talmente minaccioso da preoccupare anche me, dopodichè riattacca e inizia guardarmi seriamente. << Perché ti sei intromesso? >> urlo quelle parole prima di rendermene conto. << Come scusa? >> ribatte Matt incredulo. << Perché mi hai tolto il telefono dalle mani? Dovevo parlargli io senza bisogno della tua scarica di testosterone. Sai da quanto tempo aspetto di potergli rinfacciare quello che mi ha fatto? >> sbotto irritata. << Che diavolo stai dicendo Valery? L’ho fatto perché pensavo che non volessi più che ti chiamasse ma a quanto pare mi sbagliavo. Hai bisogno di sentire la sua voce che mormora menzogne e scuse per la seconda volta. >> urla Matt fuori di se. << Sai che non è questo quello che intendo, sono affari miei questi e non dovevi intrometterti. >> rispondo con il suo stesso tono. << Affari tuoi? Ah piccola scusami se credevo di potermi intromettere nella tua vita essendo la mia ragazza ma a quanto pare mi hai appena fatto capire di non esserlo affatto. Non cercarmi. >> dice arrabbiato poi prende il soprabito e va via. E’ come se avessi vissuto un’esperienza extracorporea, ho davvero detto tutte quelle cose a Matt? L’ho davvero rimproverato per avermi difesa? Il telefono squilla nuovamente è sempre Francesco ma decido di non rispondere e chiarirmi le idee.

Sono stesa sul letto a pancia in su a guardare il soffitto al mio fianco Alex e Manuela rimproverano il modo in cui ho trattato Matt ma non li sento. Le parole che ho urlato a l’unico ragazzo che mi avesse mai amata sul serio mi bruciano dentro. Come ho potuto reagire così? Perché ho reagito così? Dio ti prego fa che sia solo orgoglio. Non potrei accettare il fatto che il mio scatto d’ira sia avvenuto a causa dei sentimenti verso Francesco. << Accidenti, Valery mi stai ascoltando? >> chiede Alex. << Si, vi ascolto ma quello che non capite è che non l’ho fatto apposta. Inoltre me ne sono pentita subito solo che lui è andato via dicendo ‘’non cercarmi.’’. Ho rovinato tutto lo so. >> mormoro mettendomi un braccio sugli occhi mentre le lacrime iniziano scorrere. << Non preoccuparti vedrai che gli passerà. Dagli qualche ora per sbollire la rabbia poi lo chiamerai e ti scuserai. >> propone Manuela positiva mentre io sono terrorizzata dal fatto che essendo testardo Matt decida di non volermi vedere davvero. Come può fidarsi di me una volta che sarò in Italia? Dannazione! Che mi è preso? Sospiro e decido allora di riporre tutte le speranze nella serata a casa di Chris. Alle otto in punto io, Alex e Manuela siamo lì e come presumevo Matt non c’è. << Shannon, dov’è Matt? >> chiedo nel panico. << Come dov’è? Ha detto che stasera sarebbe venuto più tardi perché doveva aiutare Amber con alcuni passaggi nella tesi di lei. Non te l’ha detto? >> domanda Shannon perplessa. << Si, certo solo pensavo che ora fosse più tardi. >> mento. Accidenti Matt non mi ha detto nulla, la situazione è peggiore di quanto pensassi. << Beh abita nei dintorni Amber? >> domando. << Nel viale parallelo a questo verso sinistra. Non preoccuparti non può tardare. >> mi rassicura Shannon. Assento e cerco di rilassarmi. La casa di Chris è davvero graziosa e grande. Ha una sala tv con uno schermo enorme ed un divano altrettanto spazioso. Il mobilio è moderno e confortevole. << Cosa vediamo? >> chiede Manuela. << A me piacerebbe Scary Movie. >> risponde Shannon. Mentre tutti loro decidono il film, l’unica preoccupazione che occupa totalmente la mia mente è il pensiero di Matt con Amber. E se per ripicca ci provasse con lei? Oppure se lei aprofittasse del momento di debolezza di Matt? Maledetto Francesco e la mia boccaccia. Passano due ore e di Matt neanche l’ombra,controllo mille volte il telefono ma non c’è segno di lui. Verso le undici e un quarto esplodo. La paura mi possiede completamente e scatto in piedi infilandomi il soprabito: << Ragazzi, ho dimenticato una cosa a casa di zio Salvatore, vado a prenderla e torno subito. >> mento. Per fortuna la casa dello zio non è lontana da quella di Chris e si può percorrere la distanza tranquillamente a piedi. Tutti mi rivolgono uno sguardo interrogativo ma prima che riescano a parlare sono in strada. Seguo la direzione indicatami da Shannon sperando che non sia troppo tardi per riconciliare la situazione con Matt. Cammino per un pò e mi rendo conto improvvisamente di trovarmi in una zona più isolata. ‘’Oh, che stupida non so quale sia il numero civico di Amber. Come farò a trovare la sua abitazione?’’ penso guardandomi in torno con circospezione. In giro non c’è anima viva e questa situazione sembra l’inizio di un film dell’orrore. Accelero il passo fin quando non arrivo in un vicolo cieco, ‘’Ottimo!Manca solo che sbuchino fuori assassini, rapitori, vampiri, fantasmi o ghoul.’’ sussurra la mia mente in panico. Decido di fare dietrofront e ripercorrere la strada da capo. Passo accanto ad una casa grande da cui sta uscendo un uomo vestito di nero con un accetta e un sacco di plastica enorme tra le mani. ‘’Oddio!Che ci fa con quella roba?Ci sarà un cadavere nel sacco?’’ penso spaventata. Improvvisamente il mio cellulare squilla facendomi sobbalzare: è Shannon. << Pro-pronto? >> mormoro mentre l’uomo mi guarda perplesso prima di lasciare il sacco vicino alla spazzatura per poi rientrare. << Valery? Dove sei? E’ passata quasi mezz’ora da quando sei uscita. >> domanda la mia amica preoccupata. << Oh, scusami Shan. Non trovavo quello che mi serviva, tra poco sarò da voi. >> dico. << Okay, vuoi che ti veniamo a prendere? >> chiede. << No,no. Sono già per strada. >> affermo e poi riattacco. A quel punto metto le cuffie al telefono per tenermi compagnia con la musica. Percorro quasi quindici metri dalla casa dell’uomo con l’accetta quando avverto una presenza dietro di me. Cerco di non voltarmi e cammino più veloce fino a correre ma una mano mi afferra il braccio. Provo a divincolarmi da quella presa ferrea senza riuscirci, a quel punto mi giro di scatto alzando la gamba per colpire chiunque sia con un calcio e mi accorgo che è Matt. Lui para il mio colpo senza esserne ferito mentre mi tolgo le cuffie e lo guardo sorpresa. << Matty! >> urlo saltandogli al collo con le lacrime agli occhi. << Valery, che diavolo ci fai qui da sola? >> chiede con il volto segnato dalla preoccupazione. << Oh, sono venuta a cercarti per chiederti scusa. Sono stata una sciocca, oggi. Non volevo aggredirti in quel modo. Io amo te Matt, solo te. >> dico tra i singhiozzi. Matt mi stringe forte tranquillizzandomi. << Va tutto bene piccola. Lo so, sono stato anch’io poco corretto nei tuoi confronti. Non dovevo alterarmi in quel modo. >> mormora staccandomi da lui per guardarmi negli occhi. << Ma-ma cosa ci facevi dietro di me come mi hai trovata? >> chiedo poi ricordandomi dove siamo. << Ero a casa di Will. Vieni ti spiego tutto in auto si gela qui fuori. >> risponde prendendomi per mano. Una volta in macchina chiamo Shannon e le riferisco che ora sono con Matt e che li avremmo raggiunti tra poco. << Come facevi a sapere dove fossi? >> gli richiedo una volta riattaccato con sua sorella e accendendo il riscaldamento dell’auto. << Non lo sapevo, come ti ho detto ero a casa di Will. Suo nonno è uscito in strada a gettare dei tronchi d’albero e una volta rientrato si è preoccupato del fatto che una ragazza straniera dai capelli rossi fosse in giro da sola. Non so come ma ho capito subito che fossi tu, forse perché speravo con tutte le forze che saresti venuta a cercarmi. >> mormora sorridendo. << Tu invece che ci facevi lì da sola?Mi meraviglio che gli altri te l’abbiano permesso. >> aggiunge poi severo. << Non lo sapevano. Eravamo tutti a casa di Chris quando Shannon mi ha detto che avresti ritardato perché eri a casa di Amber. Quando ho notato che dopo due ore tu non arrivavi ho deciso di venirti a cercare da lei ma a quanto pare ho sbagliato strada. >> dico arrossendo per la mia stupida gelosia. Matt ferma l’auto a pochi metri dalla casa di Chris e mi guarda perplesso. << Perchè eri da Will e non da Amber? >> domando. << Sono andato da lui dopo essere stato a letto con Amber. Non biasimarmi ma lei era sola a casa e dopo averle corretto la tesi, sai come vanno queste cose. Ma non preoccuparti, posso chiudere subito con lei. >> dice in tono calmo. Mi giro di scatto stupita dalla sua affermazione: << Cosa hai fatto?Matt come hai potuto?Io non ti avrei mai ferito in questo modo. Non hai aspettato neanche che passasse un giorno e ti sei lanciato tra le sue braccia. >> urlo fuori di me mentre lui inizia a sganasciarsi dalle risate. E’ impazzito forse? << Lo trovi divertente? >> ringhio. << No, assolutamente no, ma ora siamo pari. >> mormora tra una risata e l’altra. << Pari? Vuoi paragonare la telefonata di un ex con l’andare a letto con la prima che capita?Sei un essere spregevole Matt. >> affermo e scendo dall’auto in lacrime. Lui continua a ridere seguendomi e bloccandomi poi vicino alla portiera. << Non mi toccare. >> grido. Matt non si smuove e mi guarda negli occhi mentre io mi rifiuto di osservarlo. << Oh piccola, se non riconosci una presa in giro anche quando è così evidente mi sa che la gelosia nei miei confronti ti ha dato alla testa. >> sussurra lui dolcemente. << Cosa? >> chiedo perplessa. << Non sono andato a letto con Amber, non potrei mai fare una cosa del genere perché sono perdutamente innamorato di te. Volevo solo farti provare la stessa gelosia che ho avvertito io oggi quando hai parlato con quel cretino. >> risponde accarezzandomi il viso e asciugandomi le lacrime. << Sei un idiota Matt. Mi hai fatto venire un colpo ero già pronta ad andarle a spaccare a faccia. >> borbotto imbronciata. << Oho, abbiamo Lara Croft qui. Mi dispiace piccola ma non ho resistito. >> mi prende in giro ma sta volta dolcemente. << Allora com’è andata davvero? >> domando spazientita. Matt sospira: << Amber mi ha chiesto di andarle a correggere una pagina della tesi, ovviamente non eravamo soli.Inseguito sono stato chiamato da Will per ascoltare la sua nuova canzone. Tu non mi hai telefonato e pensavo non volessi vedermi per questo non ho avvisato nessuno. >> afferma. ‘’Bene Valery oggi hai fatto più figuracce che in tutta la tua vita: prima la telefonata di Francesco, poi la fuga da casa di Chris per evitare che Amber mettesse le grinfie sul tuo ragazzo, i pensieri raccapriccianti sul nonno di Will ed infine cadere nel pessimo scherzo di Matt. Ho una notizia per te:l’amore ti ha fatto andare in pappa il cervello.’’ penso sarcastica. << Capisco.>> mormoro non sapendo cosa aggiungere. << Promettiamo di non litigare più qualsiasi cosa accada? >> domanda Matt affettuosamente. Lo guardo intensamente e poi gli sorrido: << Oh, certo Amore. Lo prometto. >> rispondo abbracciandolo. Lui mi guarda e dopo poco poggia la sua bocca sulla mia. Vengo travolta immediatamente da mille emozioni. Le sue labbra calde mi rassicurano e mi reclamano in modo dolce.Ci baciamo appassionatamente sul marciapiede mentre piccoli fiocchi di neve iniziano a cadere dal cielo. Sorrido estasiata da quel momento di romanticismo visto solo nei film e letto in milione di libri. Vorrei che il tempo si fermasse per non tornare più alla realtà. << Ti amo Matt. >> sussurro. << Ti amo anch'io Valery. Non dimenticarlo mai.>> afferma lui felice.

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Capitolo 13
*** 13.Only you for me ***








 

Sono sdraiata sul letto di Matt grande quasi quanto uno matrimoniale. Lo osservo mentre inserisce un disco nel suo costoso impianto hi-fi con un sorrisetto compiaciuto sul volto. Mette play e la voce del solista dei Muse invade la stanza cantando ‘’Feeling good’’. Matt si volta verso di me, i suoi occhi sono ardenti e mi puntano famelici. Io ricambio il suo sguardo passandomi la lingua sul labbro inferiore e invitandolo con l’indice a raggiungermi. Lui si slaccia la cravatta che ha indossato insieme ad un completo elegante per il pranzo di qualche ora fa con i miei genitori e i miei parenti americani. E’ stata una sorta di presentazione ufficiale che ha promosso Matt da amico semplice ad amico ‘’speciale’’. Papà mi ha guardato perplesso per tutto il tempo ma per fortuna non ha obiettato davanti ai modi affabili e convincenti del mio ragazzo, anzi se prima gli era solo simpatico ora stravede per lui. ‘’Dovresti fare il politico. Hai ottenuto il tacito consenso dei miei in un attimo.’’ gli ho detto mentre entravamo a casa sua una volta che il resto della mia famiglia è uscita. Alex e Manuela sono rimasti a casa dello zio Salvatore con Shannon e Chris, noi invece né abbiamo approfittato per stare un po’ soli. Matt si appoggia sul letto e gattona verso di me mentre mi alzo verso di lui in modo sensuale e a tempo di musica indossando solo il reggiseno e gli slip. E’ l’essere più sexy che abbia mai visto. Ogni parte del suo corpo mi invita ad assaporarlo. Non riesco a capacitarmi che lui sia mio. SOLO MIO. Pensavo che ormai la vita non potesse più sorprendermi riservandomi solo delusioni e routine invece mi ha regalato Matt: la mia ancora di salvezza. Quando lui arriva accanto a me inizio a sbottonargli la camicia lentamente. Ad ogni contatto della sua pelle contro le mie mani lo vedo sospirare e una volta finito lascio cadere l’indumento per terra beandomi della visione spettacolare del corpo perfetto del mio ragazzo. Lo faccio adagiare sul letto ricoprendogli ogni centimetro di pelle di teneri baci. Il suo respiro aumenta mentre la mia bocca si sposta verso il basso fino ad arrivare all’abbottonatura dei suoi pantaloni dove la sua ‘’eccitazione’’ sporge in modo provocante. Gli rivolgo un sorrisino malizioso ed inizio a slacciare l’unico bottone lasciandolo poi con solo indosso i boxer neri aderenti. Un brivido di piacere mi attraversa il corpo alla vista di lui quasi nudo completamente alla mia mercè. Altro che Anastasia mi sento Christian in questo momento,ho una voglia matta di dominare il bellissimo ragazzo che ho di fronte a me. Assalgo la stoffa elasticizzata con i denti sfilandola piano dalla sua pelle mentre con le mani continuo ad accarezzargli dolcemente gli addominali. Matt mi guarda con gli occhi sbarrati e la bocca semiaperta sorpreso ed eccitato dalle mie azioni. << Dannazione Valery sei la lussuria in persona. >> mormora ansante. << Lo so. >> rispondo in modo provocante e lanciando i suoi boxer sul pavimento. Risalgo il suo corpo ormai nudo con la bocca sentendolo gemere sempre di più. La sua ‘’eccitazione’’ è a pochi centimetri dalle mie labbra, un’idea mi balena in mente e attiro l’attenzione di Matt leccandomi il labbro superiore facendogli intendere le mie intenzioni. Lui trattiene il fiato in attesa della mia mossa mentre nei suoi occhi si legge chiaramente un silenzioso invito. A quel punto non mi trattengo e passo la lingua sul suo membro guardando Matt lascivamente. Lui per poco non urla di piacere e stringe la trapunta del letto tra le mani. Continuo il mio assalto anche con le labbra compiacendomi della reazione di Matt fin quando non mi implora di fermarmi perché vicino al culmine. << Maledizione Valery vuoi proprio farmi morire oggi. >> mormora poi senza fiato. Gli sorrido innocentemente e riprendo a percorrere il suo addome e i pettorali con la bocca. Quando arrivo alle labbra lui non si trattiene e mi bacia in modo selvaggio strappandomi via il reggiseno e adagiandomi sotto di lui. Le nostre lingue si intrecciano mentre le mani di Matt esplorano il mio seno e la mia zona erogena accendendomi. Mi tiro su a sedere mettendomi a cavalcioni sopra di lui mentre le sue labbra si spostano sul mio collo per poi scendere verso il petto. Getto la testa indietro tenendomi alla sua spalla e sospirando ad ogni contatto. Il calore si diffonde su tutta la mia pelle ora ipersensibile facendomi desiderare di averlo dentro di me subito. << Ti voglio Matt ora! >> sussurro ansante. Dopo poco mi trovo nuovamente distesa con lui posizionato sopra di me. Mi strappa gli slip da dosso pronunciando un sibilo di apprezzamento, lasciandomi poi un ultimo bacio sulla bocca prima di usare le precauzioni e perdersi dentro di me. E’ così sensuale ed esperto da farmi gemere ad ogni spinta mentre il suo respiro cresce sfiorandomi il collo. ‘’Matt non mi basti mai.’’ penso completamente in estasi.  << Valery non mi basti mai. >> mormora lui leggendomi nel pensiero. Un urlo sensuale esce dalla mia bocca al suono di quelle parole. Il suo ritmo aumenta sempre di più facendomi perdere il controllo sulla realtà fin quando con un’ultima spinta raggiungo l’apice del piacere stringendogli le spalle e gridando il suo nome. Dopo poco è lui a gemere forte facendomi capire che è arrivata la sua disfatta. Matt si accascia su di me ansante e sorridente: << Ti amo, piccola. >> sussurra poi dolcemente. << Oh Matt, sei la cosa più bella che potesse capitarmi. >> rispondo stringendolo. Passano alcuni minuti dopodiché Matt si sposta al mio fianco ed io mi giro verso di lui come una gatta che fa le fusa. << Sei stanco? >> gli chiedo divertita. << NO. Dammi cinque minuti che torno a farti urlare. >> risponde lui in modo provocante. Ridacchio come una ragazzina e mi metto a sedere per guardarlo meglio in volto. << Sciocchino non era quello che intendevo. Hai scordato la festa a sorpresa per il compleanno di Chris? >> chiedo. << No, ti prego restiamo a letto fino a domani. Anzi restiamo qui per sempre. >> afferma abbracciandomi forte e stendendomi sotto di lui. << Non sai quanto mi piacerebbe ma non sarebbe corretto nei confronti di tua sorella e di Chris. >> dico cercando di liberarmi dalla sua stretta ridendo. << Sei una guasta feste. >>  borbotta Matt poi alzandosi in piedi. Mi metto in ginocchio sul letto e l’abbraccio da dietro: << Su, magari dopo la festa posso trattenermi e concederci il bis. >> gli sussurro provocante. Matt si volta e mi guarda sorridendo maliziosamente: << Okay, ma guai a te se vai via prima. Ti voglio troppo. >> afferma. << Ti amo Matt. >> dico infine lasciandogli un bacio sulla guancia.

Un’ora dopo siamo nel salone di casa sua a pensare dove attaccare i festoni e i palloncini. Shannon ci avrebbe raggiunti tra poco insieme a mio fratello,Manuela e Becca. << Matty, che ne dici di appendere la frase di ‘’Buon compleanno’’ grande all’entrata del salone? >> chiedo valutando l’ambiente intorno a me. L’abitazione del mio ragazzo è meravigliosa da come avevo già constatato a capodanno. E’ spaziosa e arredata elegantemente, ogni mobile o utensile trasuda ricchezza. Spero solo che lui un giorno non abbia da ridire sul mio conto in banca pari a zero per il momento. << Per me va bene. Vado a prendere la scala nel ripostiglio. >> dice ed esce dal salone. Dopo poco bussano alla porta e mi precipito ad aprire attraversando corridoi e stanze. Sono contenta di non essermi ancora persa qui dentro. Sulla soglia c’è Shannon insieme ad Alex, Manu e Becca. << Eccovi ragazzi. Vi stavamo aspettando. >> dico sorridente. << C’è voluto un po’ perché Chris andasse a casa sua. Ho dovuto contattare Will e Benji per farlo trattenere con una scusa. >> afferma Shannon entrando. Dopo poco ci mettiamo tutti a lavoro per trasformare di nuovo il salotto in una sala per feste. Accendo l’impianto hi-fi nascosto dietro le scale che inizia a diffondere ‘’Accidentally in love’’ dei  Counting Crows. Muovo la testa a ritmo mentre Matt mi guarda allegro e ci troviamo a canticchiare insieme alcune strofe scoppiando a ridere ogni volta che sbaglio qualche frase. Manuela e Becca gonfiano i palloncini mentre Alex li attacca in giro. Shannon invece è al telefono con un catering per scegliere tra i vari menu. Quando abbiamo finito con il salotto iniziamo a spostare il mobilio della sala da pranzo mettendo al sicuro gli oggetti fragili e preziosi. Matt mi gravita intorno allegro e sorridente, non riesco a non guardarlo è così attraente quando è di buon umore. Quegli occhi color caramello si illuminano di una luce particolare soprattutto quando ci sono io. Ricambio i suoi sorrisi in modo dolce e ne approfitto per lasciargli una carezza ogni volta che ci incrociamo per le stanze. Alle otto è tutto pronto, gli ospiti, ossia gli amici di Chris, Shannon e Matt, sono attesi per le dieci. A quel punto io, Alex,Manu e Becca decidiamo di tornare a casa per darci una ripulita e cambiarci. << Piccola sarò da te alle nove e mezza. Non riesco ad aspettare fino alle dieci quindi non tardare. >> afferma Matt sulla soglia di casa di zio Salvatore. Gli lancio le braccia al collo e lo stringo: << Oh Matty, sei proprio impaziente. D’altronde lo sono anch’io quando si tratta di te, non ti farò attendere stai tranquillo. >> rispondo lasciandogli un bacio sulla bocca. Lui mi afferra la testa e prolunga quel contatto infilando anche la lingua. Mi stringo di più a lui desiderando come non mai di avere a disposizione un’altra settimana per restare lì, ma ahimè il calendario parla chiaro l’indomani sarà l’ultimo giorno che trascorrerò in America. Scaccio subito questo pensiero, non voglio passare la serata in preda all’ansia. Mi stacco da Matt e con un ultimo ‘’ciao’’ con la mano entro in casa. Salgo al piano di sopra e attendo il mio turno per fare la doccia. Nel frattempo decido di connettermi a facebook dove noto di aver ricevuto tante e-mail. Sono quasi tutte di Alice,Tanya, Anna, Mary e Mirko che mi chiedono curiose di Matt e i dettagli sul nostro fidanzamento. Racconto loro della promessa fattami dal mio ragazzo di venire in Italia per starmi vicino e dello sconforto che provo nel dover tornare senza lui. Scorgo gli altri messaggi trovandovi sorpresa uno di Francesco. ‘’Accidenti, perché non si arrende?Inoltre insiste proprio ora che sono riuscita a capire che i miei sentimenti per lui non sono niente rispetto a quelli che provo per Matt. Devo ricordarmi di togliere l’opzione invia messaggi anche da parte di chi non ho tra gli amici.’’ penso aprendo la mail:

Da Francesco a Valery:‘’Non so che diavolo sia successo per telefono ma io non credo al fatto che tu ti sia fidanzata. Puoi inventarti tutte le scuse del mondo ma lo so che mi ami e non mi arrenderò finché non sarai di nuovo mia, a costo di volare lì. Non posso stare senza te.

‘’Maledetto bastardo!Ora non vuole arrendersi? Dopo che se n’è andato con ‘’Miss baldracca’’? Non poteva farlo prima e non cedere alla sua corte spudorata? Vorrei proprio prenderlo a schiaffi.’’ penso cercando di non ridurre in polvere mouse. A quel punto decido di risponderlo e bloccare poi il suo account:

Da Valery a Francesco:‘’Ascoltami bene, non voglio avere più niente a che fare con te. Hai avuto la tua occasione per stare con me e l’hai sprecata per quella poco di buono, ora sono felice CON UN ALTRO mettitelo in testa. Non contattarmi MAI più.

Premo invio e chiudo il portatile. Una volta libero il bagno mi infilo sotto la doccia ascoltando ‘’Just like a pill’’ di Pink. Man mano l’irritazione procuratami da Francesco passa in secondo piano e inizio a pensare a cosa indossare per la serata. Scavo nella valigia qualche vestito che ancora non ho indossato e per fortuna trovo la gonna della Liu Jo verde fatta di veli posti a balze e dove sono posizionati sul bordo in vita degli Swarovski. Penso per un po’ a cosa abbinare sopra di essa e decido di prendere in prestito una camicia elegante di mamma, scelgo quella con le maniche e la vita larga beije. Ai piedi scelgo degli stivali beije in camoscio e dal tacco alto. Mi guardo allo specchio e mi piaccio, si questo look farà impazzire sicuramente Matt, è elegante e sbarazzino allo stesso tempo. Mi trucco usando un ombretto dorato e uno verde bottiglia allungando gli occhi con l’eye-liner. Manuela mi guarda meravigliata e si complimenta per i capi che ho scelto. Lei invece ha optato per un vestito simile a quello di una ballerina: è di taffetà nero con il corpetto a cuore e lungo fin sopra il ginocchio. Dopo poco sento il suono del campanello, sarà sicuramente Matt. Metto gli orecchini,dei bracciali e scendo al piano di sotto. Contemporaneamente però Matt sta per saliere e si ferma vedendomi in cima alle scale. Io scendo per raggiungerlo e noto il suo sguardo meravigliato e sorpreso. << Valery, sei…sei perfetta. Dio sei di una bellezza assurda. >> dice emozionato prendendomi per mano. Arrossisco come al solito e abbasso lo sguardo su di lui che è stupendo come sempre: indossa una camicia azzurra con una giacca blu e i jeans scuri. << Grazie Matty, anche tu sei perfetto. Credo che non ti toglierò gli occhi di dosso per tutta la serata. >> mormoro scendendo l’ultimo scalino e avvicinandomi maggiormente a lui. << Lo spero tanto. >> mi sussurra in modo sensuale. << Ehm..non vorrei interrompervi ma la scala serve a tutti. >> mormora Becca dietro di noi. Le lancio un’occhiata di rimprovero mentre lei scende facendomi una linguaccia. Matt sghignazza divertito e mi porta nel salone dove ci sono Alex e Manuela. Una volta tutti pronti ci avviamo a casa di Matt. Shannon, fasciata da un mini abito grigio con le pailette, ci fa accomodare in salotto già pieno di gente anche se meno numerosi rispetto alla serata di capodanno. Riconosco tra i vari volti quello di Will, Benji e Amber la quale si avvicina subito a noi (o meglio a Matt) non appena ci vede: << *Ciao Matt! >> dice lanciandosi tra le sue braccia con troppa esuberanza. Una fitta di gelosia e fastidio mi attraversa anche se cerco di reprimerla. << *Ciao chérie. >> risponde lui abbracciandola in modo discreto. << *Hey  Valery, sei ancora qui? Pensavo fossi partita. >> mi domanda poi e non so perché quelle parole sembrano pronunciate in modo pungente. << *La mia partenza è programmata per il sei. >> le dico cercando di mantenere un tono neutrale. A quel punto Matt si allontana da noi per salutare Will ed io e Amber restiamo sole. << *Capisco, mi fa piacere che resti ancora qui. Altrimenti mi toccherà già da subito consolare Matt. >> mormora lei facendomi l’occhiolino. ‘’Senti miss baldracca numero due prova a mettergli una mano addosso in mia assenza e sei morta. ‘’ penso iniziando a perdere la pazienza. << *Non credo che Matt abbia bisogno di essere consolato. Non staremo lontani a lungo. >> rispondo facendole anch’io l’occhiolino. Amber sta per ribattere quando Matt si riavvicina a noi e scusandosi con lei mi porta in giro per casa presentandomi i suoi amici. Stringo la mano a tantissimi ragazzi e ragazze diverse alcuni molto simpatici che mi salutano calorosamente. Cerco di concentrarmi sulle loro domande scacciando via la conversazione con Amber che sarebbe andata a finire sicuramente male se Matt non ci avesse interrotte. Devo parlare con lui di questa storia anche se non voglio sembrargli paranoica e gelosa come un’adolescente. << Ragazzi Chris sta arrivando nascondiamoci e chiudiamo le luci. >> grida improvvisamente Shannon. Un fuggi fuggi generale coinvolge tutti i presenti ed io, Alex, Becca, Matt e Manu ci sistemiamo dietro una parete. Dopo poco sentiamo i passi di Chris avanzare verso il salotto: << C’è nessuno?Shannon?Matt? >> chiede l’ignaro festeggiato cercando l’interruttore della luce. Appena l’accende tutti saltiamo fuori gridando << SORPRESA! >>. Chris resta interdetto e stupito dalla scena mentre Will gli scatta una foto a tradimento. << Questa va dritta su facebook! >> afferma poi ridendo. Dopo poco Shannon gli lancia le braccia al collo e tutti ci accodiamo a lei per fare (nel mio caso rifare) gli auguri a Chris e contemporaneamente dalle casse si propaga la voce di Asaf Avidan  cantando ‘’One day’’. Quando arriva il nostro turno io e Matt stringiamo Chris notando che è quasi commosso dalla nostra sorpresa: << Oh ragazzi siete i migliori amici che potessi desiderare…Grazie infinite per questa festa. >> mormora felice. << Figurati Chris, per una persona splendida come te questo ed altro. >> affermo sorridente. Chris mi lascia un bacio sulla guancia e va a salutare mio fratello, Becca e Manu. Una volta finiti i ringraziamenti la festa impazza e tutti i ragazzi e le ragazze iniziano a scatenarsi a tempo di musica. Shannon si attacca a Chris strusciandosi su di lui in modo sensuale come non avevo mai visto farle prima mentre lui la guarda mangiandola con gli occhi. Io e Matt invece ci spostiamo verso il catering per prendere qualcosa da bere. << Valery mi prendi una coca? >> chiede Becca ballando con Alex e Manu. Io assento sorridendole e stringendo la mano del mio ragazzo che mi guida tra la folla di ragazzi. Prendiamo un cocktail alla fragola per noi poi mi allontano per portare la coca a mia sorella lasciandolo ad attendermi accanto ad un tavolino. << Becca tieni. E’ senza ghiaccio ma è fredda comunque. Bevi piano. >> le dico all’orecchio. Sto per tornare da Matt quando lo vedo in piedi muovendosi a ritmo di ‘’I wanna love you’’ di Akon con Amber. Una furia omicida mi annebbia il cervello e cerco di accelerare il passo per raggiungerli quando lei improvvisamente si gira e attacca il suo sedere sui fianchi di Matt che ha la decenza di farla rivoltare verso di lui. ‘’Okay miss baldracca due è guerra aperta.’’ penso ad un passo da loro.  << Matty amore spostiamoci in pista a ballare tutti insieme. >> dico prendendolo per mano sotto lo sguardo serio di Amber. Lui mi segue immediatamente e a ‘’miss baldracca’’ non resta altro che fare lo stesso. Appena vicini al nostro gruppo di amici mi attacco a Matt ballando in modo provocante mentre lui segue i miei passi divertito e malizioso. Amber ci sorride anche se so che le costa tantissimo sforzo e cerca di coinvolgere Will nel nostro cerchio. Matt improvvisamente mi fa voltare e attacca i suoi fianchi al mio sedere continuando a ballare e passandomi la bocca sul collo. Sento la sua ‘’eccitazione’’ premere sulla sottile stoffa della mia gonna e non posso far altro che sentirmi soddisfatta. Vuole me. Non Amber o Candice. Vuole me. Amber mi lancia un’occhiataccia  invidiosa e si allontana verso un gruppo di ragazze. ‘’Prendi e porta a casa chérie.’’ penso felice. Trascorriamo il resto della serata piacevolmente tra balli, cibo e cocktail. Quando sta per scoccare la mezza notte io e Shannon andiamo a prendere la super torta in cucina: è a tre piani e con la pasta da zucchero sono state fatte delle decorazioni che richiamano gli sport e gli hobby preferiti di Chris. Lui resta senza parole e bacia Shannon appassionatamente: << Grazie piccola e grazie a voi ragazzi, è stata un pensiero meraviglioso. Questa torta poi è meglio di quella di Buddy. >> afferma emozionato abbracciando la sua ragazza felice quanto lui. Cantiamo ‘’tanti auguri a te’’ e scatto tantissime foto quando arriva il momento di spegnere le candeline. Qualche minuto dopo io e Manuela aiutiamo Shannon a tagliare la torta e a consegnare le fette agli ospiti ma improvvisamente mi si avvicina Amber: << *Hey Valery devo parlarti in privato, vieni? >> chiede con aria di sfida. << *Certo. >> rispondo sicura di me. Ci allontaniamo in sala da pranzo e lei mi si para davanti: << *Ascoltami bene Valeria, io amo Matt da una vita e ho dovuto sopportare tutti i suoi fidanzamenti stando in silenzio. Ora che ho trovato il coraggio di dichiararmi arrivi tu ma non ho intenzione di tacere stavolta e lotterò per averlo. >> afferma Amber decisa. << *Beh mi dispiace che tu ti sia innamorata del mio ragazzo ma se in questi anni lui ti ha considerata solo un’amica credo sia ora per te di voltare pagina non credi? >> ribatto secca. << *Oh ti sbagli, non mi ha mai considerata solo un’amica. Fattelo dire da lui. L’altra volta ho sciupato l’occasione ma non farò lo stesso errore. >> << *Credo che tu stia delirando e avrai una bella delusione quando capirai che Matt ama solo me quindi preparati alla ritirata. >> dico e faccio per andarmene. Amber mi afferra per un braccio e mi guarda con gli occhi pieni di lacrime ma ardenti e sicuri. << Lo avrò Valery. Lo avrò. >> afferma seria ed esce dalla stanza. Il suo sguardo mi ha pietrificata. E’ decisa sul serio a prendersi Matt ed io non potrò fare nulla per metterle i bastoni fra le ruote, sarò dall’altra parte dell’oceano tra un giorno. Mi scuoto di dosso quelle parole e corro in salone. Devo parlare con Matt, sapere cosa c’è o c’è stato davvero tra loro. Lo trovo sull’uscio a salutare gli amici che stanno andando via, a quel punto gli prendo la mano e scusandomi con i suoi interlocutori lo trascino al piano di  sopra. << Hey piccola sei impaziente? Lo sono anch’io ma credo dovremmo prima aspettare che mia sorella… >>  mormora Matt divertito prima che io lo interrompa. << Matt, ho bisogno di sapere cosa c’è stato e c’è tra te ed Amber. >> affermo decisa e spaventata allo stesso tempo. Lui mi guarda perplesso cercando di capire il senso delle mie parole: << Dannazione! Shannon ti ha detto qualche altra stupidaggine su di lei? >> chiede esasperato. << No. Ho bisogno di saperlo io e ti prego sii sincero. >> ribatto tesa. << Valery che ti prende? Tra me e Amber c’è sempre stata solo amicizia. Perché sei così preoccupata? >> domanda apprensivo. << Amber ha voluto parlarmi in privato e ha ammesso di provare dei sentimenti per te. Ti vuole o meglio RI-vuole. >> mormoro sedendomi sul suo letto. << Cosa? Amber? Sei sicura? >> chiede Matt sorpreso. << Si. >> rispondo appoggiando il mento tra le mani. << Piccola mi sa che sei caduta in uno scherzo. Amber non prova nulla per me, altrimenti ci sarebbe stata prima di Candice. >> afferma lui sorridente. Improvvisamente però sbianca ammutolendosi subito. Lo guardo negli occhi seriamente: << Che vuol dire ci sarebbe stata prima di Candice? >> domando alzandomi in piedi di scatto. << Nulla…cioè non volevo dire questo. >> << Matt parla adesso prima che perda la pazienza. Mi hai mentito circa Amber? >> domando in un tono che potrebbe essere qualificato come la calma prima della tempesta. Lui a quel punto sospira e mi guarda indeciso su cosa dire: << Okay. Lo ammetto ci ho provato con Amber quattro mesi fa prima di iniziare la ‘’storia’’ con Candice. Lei però non c’è stata e da allora non è successo più nulla tra noi, solo amicizia te lo assicuro. >> afferma Matt cauto. In quel momento i cocktail che ho bevuto per tutta la sera allentano il mio controllo e mi trovo ad urlare in tutte le lingue: << Cosa aspettavi a dirmelo?Mi hai fatto fare la figura dell’ingenua per tutto il tempo ti rendi conto? >>. Sul volto di Matt aleggia il panico ed è meravigliato dalla mia reazione. << No, piccola. Ascoltami, non l’ho fatto a posta. Ho taciuto perché non volevo fomentare le tue preoccupazioni per la sbandata di una sera. >> mormora avvicinandosi a me. << Non so più cosa credere. Mi dici ORA cosa diavolo provi per lei? >> urlo. << NULLA!Non ho mai provato nulla per lei. E’ solo un’amica e ti ripeto ci ho provato solo UNA volta perché mi sentivo depresso a causa dei miei problemi. Mi dispiace non avertelo detto ma cerca di capirmi, tra un giorno sarai via e non voglio che tu abbia inutili pensieri per la testa, anche perché per via della tesi starò spesso con Amber in questi giorni. >> ribatte Matt guardandomi serio. Lo osservo soppesando le sue parole e decidendo la mia prossima mossa. Cosa devo dire? << Non puoi evitare di frequentarla visto che mi ha detto che ti ama e che cercherà in tutti i modi di farci lasciare? >> domando con un tono più calmo. << No, non voglio ma non per un doppio scopo. Lei mi è stata vicino in questi anni e non posso farla uscire così dalla mia vita. E’ come una sorella per me. >> risponde . << Una sorella che vuole portarti a letto. Bene quando mi lascerai per lei ti prego di mandarmi una e-mail perché non sarò dell’umore per sentire la tua stupida voce che ammette di amarla. >> affermo con le lacrime agli occhi. E’ uno schema già visto questo, anche per Francesco l’altra ragazza inizialmente era solo un’amica e poi la lontananza ha fatto il resto. << Mi reputi un tale bastardo? Un tale doppiogiochista che appena messi ottomilioni di chilometri tra noi possa buttarsi tra le braccia di un’altra? >> domanda deluso. Oh Matt, cosa devo dirti? Che non sarà colpa tua ma la cosa succederà da se? << Non sarai tu a sceglierlo ma succederà. >> mormoro. A quel punto Matt mi afferra bruscamente per un braccio e mi sbatte sul suo letto bloccandomi sotto di lui. << Come devo farti capire che VOGLIO TE?Che amo SOLO TE?Se m’interessava qualcun'altra di sicuro l’avrei già presa. Sono una persona determinata e Amber sarebbe stata mia subito, ma non voglio lei, Candice o chiunque altra su questo pianeta: io voglio te Valery. Ti amo come non ho amato mai in vita mia. Devi credermi altrimenti sarò devastato per il resto dei miei giorni. >> mi sussurra all’orecchio deciso. << Oh Matt ma io ti credo solo che la distanza fa commettere delle sciocchezze a volte. >> mormoro guardandolo negli occhi. << Piccola a noi non accadrà. Devi fidarti di me come io mi fiderò del fatto che una volta rientrata in Italia non avrai contatti con il tuo ex. Credi che non sia preoccupato anch’io? Ho il terrore che quel cretino possa riconquistarti e… >> dice ma io lo zittisco con un bacio sulla bocca. << Hai ragione Matt, dobbiamo avere fiducia nel nostro amore solo così potremmo vivere bene. Solo cerca di limitare i contatti con lei, ti prego. >> affermo. << Se questo ti farà stare tranquilla okay te lo prometto. >> mormora infine sorridendomi. << Grazie amore. >> gli dico accarezzandogli i capelli. << Per te farei di tutto piccola, sei diventata in poco tempo un punto fondamentale nella mia vita e non ti lascerò andare via per nessun motivo. >> afferma appoggiando la testa sul mio petto. Inizio a rilassarmi e chiudo gli occhi respirando il suo dolce profumo: << Ti amo. >> dico poi lasciandogli un bacio sul capo. A quel punto Matt alza la testa e si avventa sulle mie labbra baciandomi appassionatamente. Tutte le mie paure scivolano via a contatto con la sua bocca e mi lascio andare  accarezzandolo. Pian piano inizia a viaggiare sul mio collo affamato di me mentre con le mani comincia a sbottonarmi la camicia. I suoi movimenti diventano più insistenti e selvaggi come se sentisse il bisogno acuto di toccarmi e possedermi. Anche il mio tocco sulla sua pelle cambia divenendo più passionale e mi ritrovo a sbottonargli i jeans e la camicia mentre le nostre lingue si avvolgono. << Valery voglio fare l’amore con te ora. Ne ho bisogno. >> mormora ansante. Assento con il capo ormai persa nei suoi baci e lo aiuto a sbottonarmi la gonna. La sua ‘’eccitazione’’ preme sui miei slip vogliosa e impaziente. Gli sfilo i boxer e lo stesso fa lui con i miei slip e ci troviamo nudi ma allo stesso tempo avvolti da mille emozioni forti. Matt non ha neanche la forza di allontanarsi per prendere le precauzioni e affonda nudo dentro di me. La sensazione che provo è sublime, la sua pelle contro la mia mi fa tremare e gemere allo stesso tempo. Riesco a dire appena un ‘’fai attenzione’’ che la mia mente si perde in quell’attimo così sublime da non poter essere paragonato a nient’altro. << Matt non lasciarmi mai. >> dico le parole come una supplica. << Mai, tu sarai mia per sempre. Ricordalo, nessuno ti avrà dopo di me. >> mormora deciso ed io non posso far altro che credere a quella dolce affermazione.     

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Capitolo 14
*** 14.Last night with you ***








[Nota dell'autrice: Care lettrici, scusatemi per il ritardo nel postare il capitolo ma ho avuto molto da fare in questi giorni. Spero di non avervi fatte penare troppo :) grazie per avermi attesa ^^ Buona lettura. ]




Apro gli occhi e mi rendo conto di essere nel letto a casa di zio Salvatore. Mi metto a sedere e ripenso alla meravigliosa serata trascorsa con Matt. Sono più rilassata anche dopo la dichiarazione di guerra di Amber. Lei  non potrà mai separarci. Guardo la sveglia che indica le nove del mattino e la data 05/01. Oggi sarà l’ultimo giorno che trascorrerò in questo bellissimo continente con gli zii,le zie, Chris, Shannon ma soprattutto con Matt. Ripercorro con la mente questi bellissimi quindici giorni e mi viene da piangere. Non rivedrò nessuno di loro per molto tempo e non so quanto  passerà prima che Matt trovi un buon lavoro per poi trasferirsi in Italia. Come farò a vivere in assenza di lui? Le mie giornate saranno vuote in attesa di un messaggio, di una telefonata..Sarà straziante. Manuela si sveglia e vedendomi in quello stato corre ad abbracciarmi: << Valery cosa c’è? >> chiede premurosa. << Nulla Manu. Oggi è l’ultimo giorno che passeremo qui ed io non sono pronta per salutare tutti, soprattutto Matt. Come vivrò senza lui? >> mi dispero tra i singhiozzi. Manuela mi accarezza i capelli cercando di tranquillizzarmi: << Ce la farai Valeria, devi essere forte. Lui ti ama e troverete un modo per stare insieme. Non abbatterti così. >> mi rassicura. Dopo poco si sveglia anche Becca e si avvicina a me preoccupata. Cerco di calmarmi per non allarmarla e le dico che è solo malinconia. Scendo dal letto dirigendomi in bagno per lavare via le lacrime dal viso e dopo qualche minuto mi arriva un sms di Matt:

‘’Buongiorno mia unica ragione d’esistere, tra poco io e gli altri saremo da te. Aspettami, Ti amo.’’

Quel messaggio mi sconforta maggiormente perché so che dovremmo passare  il tempo insieme a fare i bagagli. Un’ora dopo siamo tutti in cucina a fare colazione. Lo zio Salvatore ha lo sguardo triste, sicuramente gli mancheremo tanto visto che si troverà di nuovo solo in questa grande casa. La mamma mi ricorda di rassettare la camera e di lasciare fuori dalla valigia solo lo stretto necessario. Mi si chiude lo stomaco e avanzo tutto il cibo nel piatto ma per fortuna nessuno se ne accorge. Suonano al campanello, mi offro di andare ad aprire e sulla soglia ci sono Lisa ed Eric con Anna, Tina e Kevin con Justin e Gabrielle e Steve con Sarah. Mi abbracciano tutti e noto che anche sui loro volti è presente un velo di tristezza. Si accomodano in salotto mentre io decido di salire di sopra per vestirmi. Lego i capelli in una coda,mi trucco e indosso una tuta. Dopodiché prendo una valigia e l’appoggio sul letto,metto play al mio Ipod che esegue ‘’You follow me down’’ di Skun Anansie e inizio a piegare alcune maglie. Mi rendo conto che su alcune di esse riesco ancora a sentire il dolce profumo di Matt. ‘’Solo questo potrò portare via di lui: il suo profumo.’’ penso amaramente mentre le lacrime iniziano nuovamente a pungermi gli occhi. Vado verso la finestra che affaccia sul retro osservando il paesaggio circostante quando sento due braccia forti stringermi e capisco immediatamente che si tratta di Matt. Mi volto verso di lui lanciandogli le braccia al collo mentre le sue labbra si posano sulla mia fronte. Si rende immediatamente conto del mio umore cupo e mi abbraccia forte cercando di confortarmi, con una carezza poi prende una cuffia dell’Ipod e la mette all’orecchio. Ascoltiamo insieme quelle malinconiche note dondolandoci lentamente. Le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guancie inarrestabili e a quel punto Matt aumenta la stretta su di me baciandomi in modo disperato. Mi aggrappo alle sue labbra come se mi tenessero in vita volendone sempre più di lui. << Verrò Valery, verrò da te il prima possibile, lo giuro su me stesso. >> afferma deciso. Gli sorrido debolmente mentre con il pollice raccoglie una lacrima nuova sul mio viso. << Lo spero tanto Matt, io ti aspetterò anche se dovessero passare mille anni. >> mormoro guardandolo negli occhi. Le sue labbra in un attimo sono di nuovo sulle mie appassionatamente e in quel momento il mondo intorno a noi scompare, esistiamo solo noi e il nostro amore. ‘’Tempo ti prego fermati, ti scongiuro regalami altre ore insieme a lui. Non voglio essere strappata così dal mio meraviglioso sogno.’’ penso straziata. Veniamo interrotti da Alex che mi chiede dove ho messo la sua valigia. Matt si scosta da me regalandomi uno dei suoi bellissimi sorrisi mentre io porgo la valigia a mio fratello. << Su ora basta piangere, ti aiuto a mettere tutto in borsa. >> dice Matt una volta che siamo rimasti soli. Io sospiro e insieme iniziamo ad impilare i miei abiti. Un’ora dopo abbiamo sistemato quasi tutto, ho lasciato fuori solo qualche abito per la serata e per la partenza. Shannon e Chris hanno aiutato sia noi che Manuela e Becca. << Oh, è ora di pranzo. Cosa ne dite di andare a mangiare in qualche fast food di Chicago? >> chiede la mia amica americana. Io, Alex e Manu assentiamo mentre Becca decide di restare con Anna e Gabrielle. Ci cambiamo velocemente e dopo qualche minuto partiamo per l’ultima volta verso la ‘’città del vento’’. Decidiamo di mangiare nuovamente nel grill del ‘’Millennium park’’, rivisitando anche il parco da cima a fondo. E’ sempre ricoperto di neve candida e molti turisti come noi non fanno altro che fotografare ogni angolo di quel bellissimo posto. Matt mi tiene per mano e corriamo insieme sotto la scultura d’acciaio a forma di cupola, facendo alcuni scatti e scambiandoci milioni di baci mentre in sottofondo James Morrison canta ‘’I won’t let you go’’ canzone appropriata direi.  Qualche ora dopo siamo seduti in uno Starbucks a sorseggiare caffè e frappuccini. Shannon ci racconta di alcune esperienze della sua infanzia e quella di Matt. Scoppio a ridere di continuo mentre Matt arrossisce e cerca di fare l’indifferente. E' così bello da farmi girare la testa. Quegli occhi color caramello mi aprono una porta sui suoi pensieri e provo una gioia immensa nel notare che al centro di essi ci sono io, la sua piccola. << Beh stasera cosa faremo? >> chiedo poi addentando un muffin. << Noi non ci saremo. Abbiamo una cena importante, vero Chris? >> risponde Shannon nervosa. << Si, ci dispiace ma potremmo vederci sul tardi. >> afferma Chris. << Anche noi non ci saremo, abbiamo promesso a Justin di passare la serata con lui. >> dice Alex. << Ma su ragazzi. E’ l’ultima sera che passiamo insieme non potete non esserci. >> sbuffo tristemente. << Ci dispiace ma non possiamo rimandare. >> mormora Chris.

Torniamo a casa verso le cinque. Io e Matt non abbiamo ancora deciso cosa fare quella sera e ci salutiamo dicendoci che ci saremo sentiti tra qualche ora. I miei genitori e Becca sono ancora fuori e mentre Alex e Manuela si rilassano davanti alla tv io faccio una doccia. Asciugo i capelli in modo perfetto quando il mio cellulare squilla, controllo il numero ed è Matt. << Pronto? >> rispondo. << Piccola ciao, ascoltami non so come dirtelo ma stasera devo essere per forza anch’io a quella cena con Shannon e Chris. Ho provato a rifiutare ma ne va della mia laurea. >> afferma lui di un fiato. Mi sento fumare di rabbia. Com’è possibile che sia così sfortunata? << Quindi non avremo proprio modo di vederci? >> chiedo cercando di tenere un tono neutrale. << In tarda serata, ma tu preparati lo stesso. Cerco di fare il prima possibile. >> afferma Matt e poi riattacca. ‘’Bene non mi ha neanche salutata, la serata non fa che migliorare.’’ penso sedendomi sul letto. Decido allora di scegliere cosa indossare per quell’ultima ora in cui potrò stare tra le braccia del mio ragazzo. Opto per un mini abito a lunghe maniche aderente composto da pailette blu e ai piedi decolletè dello stesso colore del vestito. Mi trucco perfettamente e per ammazzare il tempo accedo al mio account facebook. Rispondo alle varie mail ricevute quando iniziano a suonare al campanello. Aspetto un po’ ma nessuno apre. << Alex la porta. >> urlo ma nessuno risponde. Scendo al piano di sotto e noto che effettivamente non c’è ombra né di mio fratello né di Manuela. ‘’Dove sono andati?’’ mi chiedo aprendo la porta. Sulla soglia c’è un uomo con la divisa d’autista che mi saluta elegantemente. << *Posso aiutarla? >> gli chiedo confusa. << *Lei è la signorina Valeria Di Costanzo? >> risponde l’autista in modo impeccabile. ‘’Oddio, cosa vuole quest’uomo?Come sa di me?’’ mi domando preoccupata. Assento con il capo perplessa e faccio un passo indietro. << *Bene allora prenda il cappotto e mi segua. >> afferma l’uomo. Seguirlo? << *Aspetti un minuto per cortesia. >> dico. Entro in salotto alla ricerca del telefono per chiedere spiegazioni a qualche membro della mia famiglia quando sul tavolo trovo un foglio, riconoscendo la grafia di Manuela. Lo prendo e leggo:

‘’Valery, io e Alex siamo usciti con Shannon e Chris. Tra poco arriverà da te un autista, va con lui ti aspetta una bella serata. Non preoccuparti per i tuoi sanno che sei con noi. Tvtttttt..b. Manuela.’’

Non credo ai miei occhi. Mi aspetta una bella serata? Che significa? Sono ancora più confusa di prima, a quel punto però salgo al piano di sopra per prendere il mio cellulare, la pochette e un cappotto elegante. Quando torno al piano di sotto l’autista è ancora sulla soglia. << *Mi scusi, ora sono pronta. >> mormoro. Lui mi sorride e mi guida fuori dalla casa dove è parcheggiata una meravigliosa BMW. La guardo sbalordita mentre l’uomo mi tiene aperta la portiera posteriore. Entro nell’auto e noto che al mio fianco c’è un mazzo di rose rosse bellissimo. << *Sono per me? >> chiedo all’autista che si è messo alla guida. << *Certo. >> risponde. Prendo le rose e inalo il dolce profumo che emanano. La mia attenzione viene inseguito attirata da un bigliettino, lo apro non riconoscendo la grafia:

‘’Spero che tu non ti sia disperata molto quando ti ho detto che sarei venuto da te più tardi. Non ho potuto fare altrimenti, volevo che questa sorpresa riuscisse al cento per cento. A tra poco, ti amo.

                                  Matt’’

Rileggo milioni di volte quelle semplici righe che mi fanno battere il cuore all’impazzata. Matt ha organizzato una sorpresa per me. Il mio Matt. Come potrò ricambiare un gesto simile?Ha pensato davvero a tutto. L’autista accende la radio e sono invasa dalle note di ‘’Iris’’ dei Goo Goo Dolls. Dopo un’ora l’auto si ferma in una delle strade di Chicago. L’autista viene ad aprirmi la portiera e scendo sul marciapiede non sapendo dove andare. << *Ehm, mi scusi cosa devo fare ora? >> chiedo imbarazzata. << *Siamo arrivati a destinazione signorina, si volti. >> risponde l’uomo gentilmente. Faccio come dettomi e la scritta ‘’FOUR SEASON HOTEL’’ si insinua nel mio cervello come un colpo alla testa. << *De-devo entrare qui? >> domando sconvolta. L’autista mi sorride e assente con il capo poi si congeda e va via. Io stringo il mazzo di rose rosse e la pochette avviandomi all’interno di uno degli hotel più prestigiosi che conosco. Mi sento così impacciata che non faccio altro che ripetermi ‘’stai dritta, muoviti in modo elegante e non cadere’’. La hall è di un’eleganza strabiliante, tantissime persone vestite in modo raffinato sfrecciano avanti e indietro chiacchierando e sorridendo. Mi avvicino alla reception dove una donna molto professionale mi chiede cosa può fare per me. << *Sto cercando il signor Matthew Accardi. >> affermo. La receptionist mi sorride e chiama un facchino per condurmi a destinazione. L’uomo si avvicina a delle ascensori e mi fa entrare in una di esse. Saliamo alcuni piani quando l’ascensore si apre su un corridoio elegantemente ammobiliato. Il facchino mi fa cenno di uscire e mi guida verso una stanza che mi viene presentata come la ‘’Royal suite’’. Dopo poco  batte piccoli colpi sulla porta e una voce a me familiare risponde: << *Avanti. >>. Il facchino mi apre la porta facendomi entrare e dopo poco si congeda. Mi guardo intorno non riuscendo a credere ai miei occhi. Mi trovo in una sorta di salotto i cui finestroni affacciano direttamente sulla città. Un divano bordeaux è posto sulla parete sinistra insieme ad un comodino alto su cui è poggiata un abat-jour. Accanto al comodino vi è una sedia elegante in stoffa sontuosa rosa pallido e di fronte ad essa vi è un appoggia piedi dalla stessa fantasia. La musica degli U2 in sottofondo incide le note di ‘’Sometimes you can’t make it on your own’’. Matt è in piedi davanti al finestrone di fronte a me illuminato solo dalle luci di Chicago. Dopo poco si volta e mi sorride, un sorriso così caloroso da farmi esplodere il cuore. Indossa un completo classico nero e una camicia bianca che gli conferisce un’eleganza e una bellezza mozzafiato. Si avvicina ad un tavolino alto posto sulla sua destra su cui è appoggiato un cestello del ghiaccio contenente una bottiglia di Champagne. Riempie due flute e si avvicina porgendomene uno. << Eccoti finalmente. Mi sei mancata mia stupenda metà. >> mormora ad un passo da me. Arrossisco notando che il suo sguardo saetta dal mio viso alla scollatura dell’abito che si intravede dal cappotto. Prendo il flute mentre lui alza il suo bicchiere nella mia direzione e beve. Faccio lo stesso e vengo percorsa dal solito brivido di quando bevo l’alcol. Scuoto la testa e poi guardo Matt: << Come..cosa..Perchè? Non dovevi fare tutto questo. >> esclamo sorpresa e pensando contemporaneamente a quanto gli sia costato affittare questa camera. Lui mi toglie il flute da mano e lo poggia insieme al suo accanto all’abat-jour. << Oh si che dovevo. Questa sarà la tua ultima serata qui con me e voglio che sia indimenticabile. >> mormora accarezzandomi il volto. Gli sorrido commossa ma cerco di mantenere la calma. << Matt, tutte le giornate passate con te sono indimenticabili. >> mormoro posando le rose e la pochette sul divano per poi abbracciarlo. Le sue labbra trovano subito le mie e ci lasciamo cullare dalla dolce voce di Bono Vox. Com’è possibile che tutto questo stia succedendo a me?Mi trovo in una bellissima suite con un ragazzo perfetto in tutto e per tutto. Non potrò mai ringraziare abbastanza il Cielo per questo meraviglioso viaggio. << Non sai quanto ti amo Matty. >> gli sussurro all’orecchio. << Mai quanto possa amarti io. >> afferma lui sorridendo. La canzone finisce e a quel punto Matt si stacca da me sfilandomi poi il cappotto. << Sei bellissima Valery. Questo vestito ti stringe nei punti giusti. >> mormora mangiandomi con gli occhi. Abbasso lo sguardo imbarazzata cercando di non arrossire maggiormente. << Grazie Matt. Tu invece sei perfetto. >> dico. Lui sorride e mi si avvicina prendendomi per mano. << Mai quanto te. >> risponde poi guidandomi in un'altra stanza sempre all’interno della suite. E’ una grande sala da pranzo  al cui centro è posto un tavolo in legno scuro contornato da sedie in pelle color crema. Il mobilio è sempre elegante e la parete destra è dominata da una grande porta finestra che affaccia sulla città. Un carrello è posto accanto alla parete sinistra su cui sono posti vari porta vivande in acciaio, posate, bicchieri e piatti. << Cena in camera? >> chiedo divertita. << Si, la migliore cena per la migliore donna. >> risponde lui lasciandomi un bacio sulla bocca. Poi  si avvicina al carrello, dispone due tovagliette sul tavolo e inizia a poggiarvi sopra i porta vivande. Lo aiuto prendendo i bicchieri e le posate, alla fine accendo la candela posta al centro e poi spengo le luci. Ci sediamo in modo di avere entrambi la visuale sulla città e allo stesso tempo stare vicini. ''With or without you'' fluisce in sottofondo avvolgendoci.E’ tutto così romantico. Mai avrei immaginato di poter cenare in un posto simile, neanche i miei sogni sono stati così belli. Matt toglie il coperchio dal primo porta vivande scoprendo filetto di vitello in salsa di mandorle. Ci serviamo e mangiamo sorridendoci e raccontandoci altre cose su di noi. Matt mi racconta che anche se cerca di nasconderlo sente molto la mancanza del padre e così anche Shannon. Li ha lasciati quando lui aveva otto anni e anche se è andato a trovarli spesso, non è come stare insieme ogni giorno. << Ad un certo punto quando ho notato che le visite da parte sua diminuivano, ho iniziato a fare completamente a meno di lui. Mi sono chiuso nei suoi confronti iniziando a rifiutare i suoi soldi e le sue offerte di lavoro. Questo natale mi ha inviato un ennesimo assegno e un bel posto di lavoro a New York grazie alle sue conoscenze. Vuole una seconda possibilità. >> afferma serio. Oh povero Matt, questa situazione deve averlo fatto soffrire molto. Capisco però che anche suo padre a causa dell’importante lavoro in Italia abbia le mani legate per viaggiare spesso.  << So che non sono affari miei amore, ma credo che tutti abbiano bisogno di una seconda possibilità. Tuo padre avrà anche sbagliato a lasciarvi ma ha fatto il possibile perché non vi mancasse nulla. >> mormoro timidamente. << Beh in effetti materialmente non mi è mai mancato nulla ma sai bene che i soldi non possono sostituire l’affetto. >> ribatte lui guardandomi. << Si, su questo hai ragione, ma se verrai in Italia perché non approfittarne anche per riallacciare i rapporti con lui? Magari potrebbe aiutarti per un aggancio nel settore del marketing e potrai conoscerlo meglio. >> dico ricambiando il suo sguardo. << No, non voglio avere a che fare con lui. Ora però basta parlare di me, passiamo al dolce? >> chiede sorridendomi. Assento con il capo e mi preparo ad aprire l’ultimo portavivande quando Matt mi ferma. << Sei tu il mio dolce, piccola. >> dice in modo malizioso alzandosi in piedi. Mi sintonizzo subito sulla sua lunghezza d’onda e in un attimo sono in piedi. Matt mi prende per mano e mi guida verso la camera da letto meravigliosa quanto il resto della suite. Al centro della stanza è posto un grande letto matrimoniale con la testiera in pelle chiara, ai lati di esso ci sono dei comodini in legno scuro su cui sono appoggiate delle abat-jour e accanto ad una di esse ci sono delle fragole con la panna e il cioccolato. ‘’Interessante’’ penso continuando a studiare la stanza. La parete destra fa spazio ad un piccolo divano in pelle di fronte cui si trova un tavolinetto d’acciaio. << Oh Matt, mi sentirò in colpa per sempre io non ho potuto organizzare nien.. >> affermo sentendomi in difetto ma lui mi interrompe prontamente mettendomi un dito sulle labbra, dopodiché si volta per prendere un piccolo telecomando e puntandolo verso un comodino fa partire una musica calda. A quel punto gli sorrido maliziosa e mi avvicino a lui con un’idea. << Perché non ti metti comodo Amore?Voglio farti un piccolo regalo. >> gli sussurro in modo sexy. Lui non se lo fa ripetere due volte e si stende sul letto con tutti i vestiti tranne le scarpe. << Hai ‘’I put spell on you’’ di Nina Simone? >> chiedo. << Si è la successiva. >> afferma lui curioso. Premo il tasto e quelle note si diffondono nella stanza. Cammino lentamente e inizio a muovere il corpo a tempo di musica e in modo sensuale improvvisando un balletto esclusivo per lui. Prendo una sedia mettendola al centro della camera e mi siedo al contrario passandomi le mani sul corpo sempre in modo lento. Gli occhi di Matt sono fuoco e malizia e vedo perfettamente la sua ‘’eccitazione’’ spingere contro la stoffa dei pantaloni. Mi alzo e punto un piede sulla sedia scoprendo le autoreggenti mentre Matt si passa la lingua sul labbro superiore mettendosi a sedere meglio. Faccio scorrere la mano su tutta la gamba prima di aprirla leggermente per fargli notare i miei slip in pizzo blu. Faccio lo stesso con l’altra stando attenta a rimanere in equilibrio. Poggio la gamba a terra e ondeggio i fianchi dandogli una visuale del mio fondoschiena. Mi volto verso di lui e apro la zip dell’abito lasciandolo scivolare dal mio corpo restando solo in intimo e decolletè. Mi risiedo nuovamente sulla sedia e continuo a ballare notando che il mio ragazzo ha gli occhi sbarrati e la bocca semi aperta. Mi alzo avvicinandomi a lui sempre a tempo di musica e quando sono a meno di un centimetro dalla sua bocca con la mano destra intingo una fragola nella panna e la mordo in modo sexy. Matt non capisce più nulla mi afferra per la vita e mi sbatte sul letto iniziando a baciarmi da per tutto selvaggiamente. Mi abbandono alla dolce sensazione della sua bocca sulla mia pelle che viene invasa da fremiti di piacere. Gli sfilo la giacca di dosso dopodiché inizio a sbottonargli la camicia mentre lui si occupa del mio collo facendomi ansimare. Il suo tocco è forte come se volesse farlo arrivare alla mia anima. Una volta nudo dalla vita in su lo faccio rotolare sotto di me iniziando a baciargli il collo, i pettorali e le spalle. Lo sento gemere e ciò non fa altro che aumentare la mia voglia di lui. Quando arrivo al bottone dei pantaloni lo apro senza indugio e li tiro via. I suoi boxer attillati mi fanno impazzire e osservo lascivamente la sua ‘’eccitazione’’. Matt se ne accorge e mi lancia uno sguardo malizioso: << Ti voglio  Valery, sei..sei..accidenti sei troppo sexy! >> afferma passandomi una mano sul seno. Gli sorrido invitandolo più vicino. Lui si mette a sedere ed io mi posiziono a cavalcioni su di lui facendomi sfilare il reggiseno. La sua bocca torna sul mio petto e la sua mano massaggia la mia zona erogena facendomi gemere sonoramente. << Ti amo Matt. >> mormoro senza fiato. << Anch’io ti amo Valery, non puoi capire quanto. >> risponde lui accarezzandomi il viso e guardandomi dolcemente negli occhi. A quel punto la mia bocca e sulla sua e dopo esserci liberati degli slip ci perdiamo l’uno nell’altra. Le spinte di Matt sono forti e disperate, come se volesse imprimere il suo marchio in tutto il mio corpo. Questa sarà l’ultima sera in cui potrò fare l’amore con lui, l’ultima sera che vedrò i suo bellissimo corpo nudo, l’ultima sera in cui possiamo amarci. Come per magia la musica cambia diffondendo le note di ‘’Daylight’’ dei Maroon 5, quelle parole sembrano scritte per noi e Matt inizia a sussurrarle modificandole un pò: << Eccomi qui ad aspettare, dovrai andartene presto. Perché stai aspettando ancora?Sapevamo che sarebbe successo, lo abbiamo sempre saputo.. >>.

<< Come mai è arrivato così in fretta?Questa è la nostra ultima notte, ma è tardi e sto cercando di non dormire perché so, che quando mi sveglierò, dovrò fuggire via.. >> continuo io guardandolo negli occhi. << E quando la luce del giorno entrerà dovrai andare ma stasera ti stringerò forte perché alla luce del giorno saremo da soli ma stasera ho bisogno di tenerti vicino a me.. >> aggiunge Matt fermando il suo sensuale assalto. Ci guardiamo negli occhi in modo assoluto abbattendo tutti i muri delle nostre anime. << Eccomi qui a guardare la tua perfezione tra le mie braccia, così bello. Il cielo si sta facendo buio e le stelle stanno bruciando. Qualcuno rallenti tutto, è troppo difficile perché so che quando uscirà il sole, me ne andrò.. >> dico spostando gli occhi sul suo corpo. << Questo è il mio ultimo sguardo che presto diventerà un ricordo..E quando la luce del giorno entrerà dovrò andare ma stasera ti stringerò forte.. >> conclude Matt infine baciandomi. La consapevolezza di tutto ciò fa si che si infonda in me una nuova forza così decido di prendere le redini e mi sposto sopra di lui. Matt mi stringe dolorosamente i fianchi come se volesse trattenermi lì con tutte le sue forze. Inizio a muovermi su di lui con una passione che non ho mai provato in tutta la mia vita sentendo il bisogno di lui aumentare anziché diminuire. << Matt tu sei e sarai mio per sempre. >> mormoro con il fiato corto. << Valeria, tu sei il mio cuore. Potrei mai vivere senza il mio cuore? >> afferma lui dolcemente. Mi sento esplodere in mille emozioni perdendo il controllo, lo stesso accade anche a Matt così che non possiamo far altro che raggiungere l’apice del piacere insieme come se fossimo una sola essenza. Restiamo immobili per alcuni minuti io con la testa poggiata sul suo petto e le sue braccia strette sulla schiena. Non c’è tempo e non c’è spazio, l’orologio si è fermato. Questa notte io e Matt abbiamo sconfitto Crono il quale si è dovuto inchinare davanti alla forza del nostro amore interrompendo il suo lavoro per concederci qualche minuto in più per viverci.

Sono sulla soglia di casa dello zio Salvatore. L’orologio segna le due di notte e il mio aereo decollerà alle undici. Matt è di fronte a me con lo sguardo basso mentre io cerco di trattenere le lacrime da quando siamo usciti dal ‘’Four season’’. << No, non posso partire, non voglio partire. >> esclamo improvvisamente lanciandogli le braccia al collo. << Su piccola non fare così. Ti ho promesso che presto sarò da te a costo di dormire sotto un ponte. >> mi rassicura lui con voce rauca e capisco che si sta sforzando più di me per trattenere le sue lacrime. << Non ti farò mai dormire sotto un ponte ti ospiterò a casa mia per tutta la vita se vorrai, inoltre non voglio metterti fretta. Scegli  prima di tutto qual è la migliore società di marketing in cui inserirti tra quelle che ti hanno accettato. Non devi rinunciare ai tuoi sogni per me. >> mormoro tra i vari singhiozzi. << Non preoccuparti Amore, vedrai andrà tutto bene. >> afferma Matt questa volta sicuro di sé. << Ora però devi andare a letto. Sarò da te alle nove e ti accompagnerò insieme a Chris e Shannon all’aeroporto. D’accordo? >> aggiunge poi guardandomi affettuosamente. Assento con il capo anche se non mollo la presa sul suo collo, Matt mi sorride e sgancia le mie braccia da lui. << Buona notte Valery, ricorda che qualsiasi cosa accada io ti amo. >> mi sussurra poi all’orecchio. << Anch’io ti amo Matt. Buona notte e grazie per la bellissima sorpresa. >> mormoro e dopo un ultimo bacio appassionato lui si allontana verso l’auto. Lo osservo salire e partire verso casa sua. Chiudo la porta osservando la casa buia intorno a me la quale mi ha regalato quindici giorni di emozioni e amore. << Grazie America. >> dico e mi reco nella mia camera.  

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Capitolo 15
*** 15.Last goodbye ***









[Nota dell'autrice:care lettrici, scusatemi ancora una volta per il ritardo nel postare il capitolo. Ho avuto dei giorni un pò pesanti e non ho avuto modo di scrivere. Spero che il capitolo sia di vostro gradimento nonostante tutto :) Buona lettura. ]


 

 

Sono le quattro del mattino e da un’ora non faccio altro che rigirarmi nel letto pensando a Matt e alla mia partenza prevista tra qualche ora. Mi metto a sedere  e osservo la camera intorno a me. Manuela e Becca dormono tranquille almeno loro. Prendo il cellulare e decido di mandare un sms a Matt quando ne ricevo uno io e con mia sorpresa noto che è suo:

‘’ Spero che questo messaggio non ti svegli. Io non riesco a dormire,il mio letto senza te è troppo grande. ‘’

‘’Oh! Siamo telepatici come al solito.’’ penso felice.

‘’Amore mio, non sai come vorrei colmare il vuoto del tuo letto così ché tu possa colmare il vuoto del mio cuore.’’

Scrivo e poi invio. La sua risposta non si fa attendere:

‘’Piccola mia, da questo momento in poi dedicherò tutta la mia vita a colmare d’amore il tuo cuore. Vorrei che le undici non arrivassero mai.’’

Sorrido a quelle dolci frasi cercando di non crollare emotivamente:

‘’Maledetto tempo, lui insieme alla distanza  sono solo dei nemici per gli amanti come noi. Ma non permetteremo loro di vincere. Resisteremo.’’

Scrivo. Passiamo tutta la notte ad inviarci frasi romantiche fin quando l’alba non colora il cielo di St. John. La mia sveglia suona alle sette e trenta facendomi sobbalzare: è ora di alzarsi. Nonostante l’assenza totale di sonno mi sento in forze ma la voglia di scendere dal letto mi manca. Appena metterò i piedi a terra dovrò partire davvero. Mia sorella e Manu si svegliano e iniziano a prepararsi freneticamente. << Valeria alzati è tardi. >> urla mia sorella e a quel punto non posso più far finta di nulla. Vado in bagno a fare una doccia e a prepararmi, mezz’ora dopo sono pronta. Ho indossato un jeans, un maglione nero con sotto una camicia a quadrettini bianchi e rosa. I capelli sono sciolti e il trucco è semplice. La mamma fa capolino nella mia stanza per controllare se siamo sveglie e se ci stiamo vestendo. Rifaccio il letto,metto i restanti abiti in valigia e con l’umore sotto le scarpe scendo al piano di sotto. Matt  arriverà tra poco insieme a Shannon e Chris per accompagnarci con gli altri parenti americani all’aeroporto. Lo zio Salvatore è in salotto insieme a papà mentre Alex mi raggiunge in cucina dove mi sto preparando del tè. << Vuoi fare colazione? >> gli chiedo. << No, grazie. Non me la sento di mangiare nulla. >> dice. Qualche minuto dopo entrano nella stanza anche Manuela e Becca, anche loro si rifiutano di mangiare e con aria triste attendono i nostri parenti. Giro per casa controllando di non aver dimenticato nulla e crogiolandomi nella malinconia. Milioni di dubbi iniziano a frullarmi in testa scoprendo le mie insicurezze: resisterò senza Matt?Se si quanto?Lui riuscirà a venire in Italia?Posso chiedergli tutto questo?Sbuffo sedendomi su una sedia cercando di non scoppiare a piangere già da adesso. Alle nove in punto suonano al campanello, corro ad aprire e tutti i miei zii,zie e cugini sono sulla soglia. Mi salutano affettuosamente ed io li faccio accomodare in salotto. Anna e Gabrielle piangono e mi abbracciano forte: << *Non te ne andare. Resta qui con noi. >> dicono all’unisono. Io le abbraccio entrambe cercando di trattenere le lacrime rassicurandole che presto sarebbero venute loro a trovarmi in Italia. Anche Justin è commosso ma cerca di non darlo a vedere. Passa un quarto d’ora e di Matt, Chris e Shannon neanche l’ombra. ‘’Strano, Matt è sempre puntuale. Che si sia addormentato dopo aver massaggiato tutta la notte con me?’’ mi chiedo preoccupata. Decido di telefonarlo ma non risponde. Provo ancora una volta ma niente. A quel punto chiamo Shannon e anche lei non risponde. Cosa sarà successo? Nel frattempo papà ed Alex hanno caricato i bagagli e insieme al resto della famiglia aspettano me per partire alla volta dell’aeroporto. << Datemi due minuti. >> dico componendo il numero di Chris che risponde dopo qualche squillo. << Pronto Valery? >> dice. << Chris, ciao. Dove siete? >> chiedo ansiosa. << Valery, siamo in ospedale. La mamma di Shannon e Matt ha avuto un incidente con l’auto non sappiamo se sia grave o no. Sono appena arrivato da loro. >> mormora con il fiato corto. Quelle parole mi colpiscono come un pugno. ‘’No, la madre di Matt è in ospedale ed io dovrò partire senza poter far nulla per lui.’’ penso disperata. << Ti-ti prego Chris, fammi sapere come sta io cercherò di passare da voi e… >> mormoro ma vengo interrotta da mio cugino. << No Valery, tu devi partire. Non preoccuparti vedrai che si risolverà tutto. Sta uscendo il dottore ti chiamo dopo. >> dice e poi riattacca. Un magone allo stomaco mi attanaglia. Come faccio a partire? Matt ha bisogno di me non posso andare via in questo modo. Racconto a tutti l’accaduto sperando che i miei genitori acconsentano a ritardare la partenza. << Valeria non possiamo perdere questo volo. Domani ho un importante incontro di lavoro. >> dice papà accigliato. Tina e Lisa scelgono di andare all’ospedale per sapere come stanno le cose in quanto la madre di Matt è anche una loro grande amica ma come immaginavo si rifiutano di portarmi con loro e mi incitano a partire con la promessa che sarebbe andato tutto bene. Ci salutano affettuosamente mentre noi le ringraziamo per esserci state accanto durante la nostra permanenza. Anche Kevin ed Eric ci abbracciano calorosamente prima di uscire di casa e accompagnare le mogli a destinazione. La mia preoccupazione è salita alle stelle e la cosa più snervante e che non ho modo di raggiungere Matt. Mi dispero internamente ma cerco di non darlo a vedere perché così peggiorerei solo l’umore della mia famiglia. Salutiamo affettuosamente anche lo zio Salvatore, Justin e le bambine invitandoli a passare delle settimane a casa nostra in Italia e ringraziando lo zio per la sua ospitalità. Saliamo tutti nell’auto di Steve e Sarah e dopo aver dato un’ultima occhiata alla casa partiamo alla volta dell’aeroporto. Stringo il cellulare tra le mani pregando con tutte le forze che la madre di Matt e Shannon stia bene. Sono indecisa se richiamare lui o meno ma scelgo di non farlo per non essere d’intralcio in una situazione già così complicata. Passa un’ora e Steve ormai è giunto a destinazione. L’orologio segna le dieci e un quarto e a breve sarà annunciato il nostro volo. Facciamo imbarcare i bagagli dopodiché ci spostiamo in sala d’attesa. Vado avanti e indietro nervosamente sentendomi completamente inutile mentre Alex e Manuela insieme a Steve e Sarah tentano di consolarmi. Improvvisamente il mio telefono squilla e rispondo subito senza guardare il numero: << Pronto? >> mormoro con voce tremante. << Valery, la madre di Shannon e Matt sta bene. Ha avuto solo una lieve commozione e sarà dimessa tra qualche ora. >> afferma Chris felice. Mi sento invadere da un profondo senso di sollievo lasciandomi cadere su una sedia. << Non sai come sono contenta. Dov’è Matt?Puoi passarmelo? >>  chiedo. << E’ uscito subito dopo aver avuto notizie positive dal dottore, sta venendo all’aeroporto,non ha il cellulare dietro quindi non può telefonarti. Io e Shannon siamo in macchina saremo anche noi lì tra poco. >> dice mio cugino. << State venendo qui?Oh grazie ragazzi. >> mormoro commossa. << Non possiamo lasciarvi andare senza un saluto a tra poco. >> risponde Chris e poi riattacca. Mi guardo intorno cercando Matt tra la folla di persone che entrano mentre Becca mi tira verso la fila per l’imbarco visto che manca poco alla partenza. Abbracciamo Steve e Sarah che piange sommessamente dicendoci che le mancheremo. Noi la confortiamo invitando lei e suo marito in Italia. Continuo a guardarmi in giro ma non scorgo alcun volto noto.  ‘’No more I love you’s’’ di Annie Lennox fuoriesce dalle casse poste in giro e in quel momento lo vedo. Matt corre a perdifiato verso l’entrata dell’aeroporto scansando tutte le persone che gli intralciano la strada. Tutto intorno a me inizia a rallentare come in una scena di un film ed io non vedo altro che Matt. Mi libero dalla presa di mia sorella uscendo dalla fila per corrergli incontro non curante delle proteste delle altre persone. Le mie gambe tremano dall’emozione e il cuore sembra voglia esplodermi nel petto. Il ragazzo che amo, il mio fidanzato è qui. Gli occhi di Matt incontrano i miei tra le altre persone, siamo a pochi metri di distanza l’uno dall’altra, ci guardiamo e con un ultimo scatto riempio la distanza tra noi lanciandogli le braccia al collo stringendolo forte. Lui mi attira a se con una forza tale da farmi quasi male ma non mi importa, stare tra le sue braccia è la cosa che conta di più. Le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso e lo stesso accade a Matt. Piangiamo insieme incapaci di articolare una frase coerente stringendoci solo il più forte possibile. Alcuni passanti ci osservano preoccupati altri invece sospirano comprendendo le nostre emozioni. Io e lui continuiamo ad abbracciarci non curanti di ciò che accade intorno, esistiamo solo noi come sempre. << Amore mio, mi dispiace per questo inconveniente avrei voluto fare prima ma… >> mormora Matt con voce roca ma  lo fermo: << Non importa. Ce l’hai fatta lo stesso e questo per me significa tanto. Sono felice che tua madre stia bene. Portale i miei saluti. >> affermo abbozzando un sorriso. << Lo farò piccola. Tu in cambio promettimi che mi penserai e che continuerai ad amarmi ogni minuto della tua vita. >> dice lui accarezzandomi dolcemente. << Oh Amore, certo che ti amerò e ti penserò ogni istante. Sei parte di me ormai. >> mormoro asciugandogli una lacrima. << Tu sei la mia anima e la mia vita. Grazie per avermi fatto riscoprire un sentimento così meraviglioso come l’amore. Grazie di essere entrata nel mio cuore. Ti Amo Valeria e giuro che presto sarò da te. >> afferma Matt serio e dolce allo stesso tempo. << Ti amo anch’io Matt e grazie a te di avermi fatto capire che il vero amore esiste davvero. >> rispondo sorridendogli. Ci guardiamo intensamente dominati da quella chimica che ci ha avvicinati sin dall’inizio e qualche secondo dopo le sue labbra sono sulle mie. Ci baciamo in modo dolce e passionale come se volessimo imprimere tutto il nostro amore l’una sulla bocca dell’altro. Lo stringo a me più forte che posso e sento il cuore andare mille. Milioni di emozioni diverse attraversano il mio corpo e la mia anima come se essa si stesse unendo a quella di Matt. Siamo un tutt’uno come non lo siamo mai sati prima anche facendo l’amore. Questo sarà il nostro ultimo bacio, il nostro ultimo abbraccio…il nostro ultimo saluto. Accarezzo i suoi capelli morbidi e il suo viso perfetto desiderando di non dovermi staccare dalle sue dolci labbra ma il mio volo viene annunciato per la penultima volta e a quel punto siamo costretti a separarci. Matt mi guarda in modo confortante anche se le lacrime continuano a scendere sulle guance ma riesco a leggere la muta promessa d'amore nei suoi meravigliosi occhi. Dopo qualche minuto mi accompagna all’imbarco e contemporaneamente arrivano anche Shannon e Chris. Prima di rimettermi in fila per la consegna del biglietto stringo anche loro affettuosamente: << Grazie per essere venuti ragazzi. Grazie per questi meravigliosi giorni trascorsi. Sono felice di avervi incontrato siete delle persone meravigliose. >> mormoro. << Valeria grazie a te per questo bellissimo natale. Hai aiutato mio fratello e non smetterò mai di esserti grata. Sei un’amica preziosa e credo che non ti libererai di me facilmente. >> risponde Shannon in lacrime. << Lo stesso vale per me, sono felice di avere dei parenti speciali come voi. Spero di rivedervi presto. >> aggiunge Chris commosso. << Ci rivedremo di sicuro. Se decidete di fare un viaggetto in Italia non esitate a chiamarmi. >> dico. Il volo viene annunciato per l’ultima volta, mi stacco dai Chris e Shannon  e do un ultimo bacio a Matt. Consegno il mio biglietto all’addetta e dopo un’ultima dolce occhiata al mio ragazzo mi avvio verso l’aereo versando lacrime silenziose.

 

Sono appena atterrata in Italia. L’orologio locale indica le nove di sera. Mi sento stanca e triste. Per tutto il volo non ho fatto che piangere e dormire mentre Manuela e Becca cercavano di consolarmi inutilmente. Prendo la mia valigia e insieme alla mia famiglia mi sposto nella sala d’attesa dove scorgo dei volti noti. Non ci credo: Mary, Anna, Mirko e la madre di Manuela ci stanno aspettando seduti su delle poltrone. Lascio la valigia e corro verso le mie amiche abbracciandole forte. Altre lacrime iniziano a scorrere sul mio viso irrefrenabili. << Ragazze, oh amiche mie. Grazie per questa meravigliosa sorpresa. >> mormoro tra i  singhiozzi. << Valeria. Ci sei mancata tantissimo. >> afferma Mary felice. << Non vedevamo l’ora che rientrassi. >> aggiunge Anna. << Anche voi mi siete mancate tanto. Ho moltissime cose da raccontarvi e tante foto da mostrarvi. >> dico asciugandomi gli occhi. Dopo aver salutato loro mi lancio tra le braccia del mio migliore amico che nel frattempo ha salutato Alex, Becca e i miei genitori. << Americana! Sono felice di vederti. >> afferma scompigliandomi i capelli. << Mirko, mi sei mancato tanto. >> mormoro. Manuela e sua madre nel frattempo si abbracciano e si scambiano carezze teneramente. Chiacchieriamo per un po’ tutti insieme spostandoci nel bar dell’aeroporto per prendere qualcosa da mangiare. << Hai qualche foto da mostrarci ora? Sono curiosa di vedere il tuo fidanzato. >> chiede subito Mary allusiva. Prendo il mio cellulare e lo accendo, non ho neanche il tempo di schiacciare il tasto del menu che prende a squillare: è Matt. Rispondo immediatamente sentendo il cuore battere all’impazzata: << Pronto? >> dico. << Piccola, sei atterrata? Tutto bene? >> domanda il mio fidanzato apprensivo. << Oh Amore, si sono atterrata da poco. Il jet lag è più pesante di quanto mi aspettassi. Tu come stai e tua madre? >> chiedo sotto le occhiate curiose delle mie amiche. << Stiamo tutti bene. Solo il mio cuore è un po’ ammaccato, ma tu saprai come aggiustarlo. >> risponde dolcemente. Il suono della sua voce mi riempie di gioia e calma tutta la malinconia che sento dentro. << Certo che lo aggiusterò, ma credo che tu dovrai fare lo stesso con il mio. Ti amo Matty. >> mormoro. << Ti amo anch’io piccola mia.  >> afferma facendomi rabbrividire con quella semplice frase. << Hey Valeria, dobbiamo andare ora. >> mi chiama la mamma ferma all’uscita del bar insieme alla consuocera. << Tesoro devo salire in auto ci sentiamo quando arrivo a casa. Grazie per la telefonata. A tra poco. >> dico. << Okay Amore. A dopo. >> afferma Matt e riattacca. Arriviamo a casa dopo un’oretta dopo aver salutato i miei amici. Che strano vedere le strade e le case non coperte dalla neve. La temperatura è alta e sono costretta a togliere il maglione in auto. Quando mamma apre il portone di casa mi guardo intorno spaesata e confusa. Ricordo l’incubo fatto qualche giorno fa. Io seduta in questo punto del cortile gridando il nome di Matt. Scuoto la testa decidendo di cambiare direzione ai miei pensieri stanchi. Salgo nella mia camera e mi lancio nel bagno piccolo per fare una doccia. Sento tutta la tensione abbandonarmi sotto lo scroscio di acqua calda mentre la dolce voce di Francesco Silvestre dei Modà mi avvolge cantando ‘’Tappeto di fragole’’. Mi siedo nella vasca mentre il soffione della doccia mi bagna i capelli. Mi abbraccio le ginocchia cercando di analizzare la situazione in cui mi trovo ma senza riuscirvi. ‘’Ce la faremo?Io ce la farò?’’ sono le due domande che mi martellano la testa. Decido di rialzarmi, apro gli occhi e chiudo la doccia avvolgendomi poi in un accappatoio. Guardo il mio riflesso allo specchio non riconoscendomi, ho un aspetto terribile. Asciugo i capelli e indosso il pigiama mentre mia sorella mi dà il cambio per la doccia. Mi siedo sul letto e accendo il portatile accedendo al mio account facebook. Trovo tanti ben tornata soprattutto da parte di Alice che mi chiede di vedermi al più presto. Noto di avere una richiesta d’amicizia nuova, controllo chi è e il mio cuore batte forte: si tratta di Matt. Lui che odia i social network ha deciso di iscriversi per me. La sua immagine del profilo ritrae noi due posti l’uno di fronte l’altra nel salotto dello zio Salvatore che ci guardiamo in modo minaccioso ovviamente stavamo scherzando tra noi. Sorrido e poi vengo colpita da un’emozione fortissima guardando la sua immagine di copertina: ritrae noi due vestiti dopo aver fatto l’amore la sera della festa a sorpresa  di Chris. Cerco di non piangere e accetto subito l’amicizia. Dopo poco mi arriva un messaggio:

Da Matt a Valery:‘’Non so cosa tu mi abbia fatto, mai avrei sognato di iscrivermi ad un social network ma voglio che anche qui tutti sappiano che sei MIA. Quindi immetti subito nel tuo stato sentimentale che sei fidanzata con me.’’   

Il cuore mi batte forte.La sua possessività mi fa sorridere teneramente:

Da Valery a Matt: ‘’La tua gelosia mi fa impazzire. Non preoccuparti indipendentemente dal fatto che lo scriva o no tutti sapranno che sono tua. Le nostre foto sono bellissime soprattutto perché è ritratto il tuo bellissimo volto.’’

Scrivo e invio.

Da Matt a Valery:‘’No ti sbagli, sono bellissime perche ci sei tu e il nostro amore.’’

Sorrido allo schermo del pc quando mi scappa uno sbadiglio.

Da Matt a Valery: ‘’Credo sia meglio che tu vada a letto. Il viaggio deve averti sfinita e voglio che tu sia riposata.’’

Scrive leggendomi nel pensiero.

Da Valery a Matt: ‘’Sei il ragazzo più premuroso che esista al mondo. Grazie di essere come sei. Buona Notte Amore.’’

Da Matt a Valery: ‘’Buona Notte Piccola. Sei sempre nei miei pensieri.’’

 

Il giorno dopo quando apro gli occhi per poco non mi prende un colpo  accorgendomi di essere nella mia camera in Italia. Un senso di tristezza mi avvolge quando mi rendo conto che oggi non vedrò Matt e così sarà per i prossimi mesi. Guardo l’orologio sul telefono notando che sono le undici del mattino. Alex e Becca dormono ancora mentre io decido di alzarmi per vedere cosa c’è da fare in casa. Scendo al piano di sotto e trovo la mamma alle prese con i vestiti da lavare mentre papà è andato a lavoro qualche ora fa. Mi preparo un tè sperando che riesca a svegliarmi del tutto e mangio un pezzo di cheesecake  sperando che possa risollevarmi il morale. Vorrei tanto chiamare Matt ma a St. John sono le cinque del mattino ora. ‘’Speriamo che il fuso orario non peggiori la situazione già da sé complicata.’’ penso perplessa. Decido inseguito di rassettare un po’ casa e di disfare la valigia. Quando ho finito aiuto la mamma a preparare il pranzo e ad apparecchiare la tavola. Nel pomeriggio sento di nuovo Mary e Anna mettendomi d’accordo con loro per vederci quella sera visto che voglio portare ad entrambe i souvenir acquistati a Chicago e raccontare dettagliatamente di Matt. Per tutto il tempo non faccio altro che osservare il cellulare attendendo con ansia un messaggio o una telefonata da parte del mio ragazzo. Sbuffo e inizio a caricare le foto restanti del viaggio sul mio account facebook. Qualche ora dopo il mio cellulare squilla e con mio sollievo è Matt: << Pronto? >> rispondo subito. << Valery, ciao. Come sta la mia piccola oggi? >> chiede lui dolcemente. Mi sento invadere da un senso di gioia immenso. << Sto bene fisicamente. Tu invece come stai? >> domando. << Anch’io bene fisicamente. Da quando ho aperto gli occhi non ho fatto altro che pensarti. >> mormora. << Anch’io, ho odiato il fatto di non averti potuto chiamare subito. >> affermo imbronciata. << Sciocchina potevi farlo. >> << Ma erano le cinque del mattino da te. >> << Non m’interessa dormire se ho la possibilità di parlare con te. Promettimi che quando ne avrai bisogno mi chiamerai ad ogni ora del giorno e della notte. >> chiede Matt dolcemente. << Si, solo se anche tu farai lo stesso. >> affermo. << Okay, beh raccontami cos’hai fatto di bello oggi? >> domanda curioso ed io mi perdo nella descrizione della mia giornata noiosa. Lui invece mi racconta di essere andato da Will per sentire il suo nuovo pezzo e poi in facoltà per prendere alcuni libri per completare la tesi. << Ti manca ancora molto materiale? >> chiedo. << No, stasera Amber passerà a revisionare il tutto e credo che da domani inizierò a studiare. >> afferma. All’udire il nome della sua migliore amica che ha ammesso di amarlo scatto in piedi. << Amber? Ah, beh immagino no-non sarete soli. >> mormoro agitata. << Si tesoro, ho intenzione di farmi consolare da lei visto che tu non puoi… >> ribatte lui divertito. << Matt non osare farti mettere una mano addosso che… >> dico ma vengo interrotta dalla sua meravigliosa risata. << Adoro la tua gelosia. Non preoccuparti Amore, esisti solo tu per me. Niente potrà allontanarci. Ti amo. >> afferma e non posso fare a meno di credere alle sue dolci parole.

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Capitolo 16
*** 16.Without you ***








Sono passate quasi due settimane da quando sono tornata in Italia. In questi giorni ho cercato di riprendere la mia solita routine ma senza successo. Matt mi  manca più di quanto mi aspettassi e per il momento nessuna telefonata o messaggio è abbastanza da colmare la malinconia che mi prende in sua assenza. Tutti i giorni mi alzo dal letto senza avere uno scopo preciso: studio, pranzo, studio, cena/casa di Mary o Anna e infine di nuovo a letto. Oggi mi sono svegliata più triste del solito, piove e devo ripetere l’argomento più ostico del programma di procedura civile. La data dell’esame è stabilita per il sei di febbraio e ce la sto mettendo tutta per non far si che la mia situazione sentimentale invada anche quella professionale. Come me Matt è alle prese con lo studio in quanto a metà del prossimo mese dovrà sostenere la discussione della tesi. Nel frattempo ha avuto molte buone proposte lavorative da parte di società di marketing italiane e lui sta valutando quale di essa possa offrirgli un buono stipendio e una maggiore vicinanza al paese in cui vivo. Per fortuna alcuni suoi zii da parte di padre, ovviamente, si sono offerti di ospitarlo fin quando non si sarà ambientato e lo stesso farò anch’io. Sorseggio il mio tè e do un’occhiata al mio account facebook prima di aprire il libro. La mamma, dopo aver accompagnato Becca a scuola, è uscita a fare compere mentre Alex è al piano di sopra a studiare e ogni tanto si concede una telefonata a Manu che è impegnata anche lei con gli esami. Le notifiche mi avvisano che mi sono arrivati dei messaggi apro i file e sorrido rendendomi conto che sono di Matt:

‘’Ciao Piccola, starai dormendo a quest’ora io invece sono appena rientrato. Come ti ho detto sono andato a vedere l’esibizione di Will al The Alley Highwood. Sono stato male al ricordo di noi due in quel posto. Non vedo l’ora di stringerti di nuovo tra le mie braccia. Ti amo.’’

 

‘’Oh Matt, non sai quanto mi machi tu.’’ penso tristemente. Sto cercando di non ripeterglielo costantemente per non appesantire maggiormente la situazione. Quando sento che lui sta cedendo cerco di chiudere dentro il mio dolore e provo a risollevare il suo morale. Non voglio che Matt soffra più del necessario ha già fatto tanto per la nostra storia. Lui spesso mi ha accusata di essere distaccata ma ho bisogno di comportarmi in questo modo per non precipitare a fondo, se accadesse una cosa del genere stavolta non avrei la forza necessaria per riemergere. Rispondo alla sua mail forzandomi di sorridere allo schermo del pc e ripetendomi che devo essere forte per tutti e due.

‘’Buongiorno Amore, ora sei tu che dormi mentre io sono alle prese con il mio stramaledetto libro di procedura, non vedo l’ora che passi questo appello. Mi dispiace che ieri la nostalgia ti abbia giocato un brutto scherzo ma devi pensare positivo Matty.Tra poco saremo di nuovo insieme. Ti Amo più della mia vita.’’

Premo invio e sospiro. Un’altra giornata priva di senso è iniziata. Studio per tutto il giorno aiutando anche un po’nelle pulizie giornaliere. Quando la mia mente si rifiuta di apprendere ulteriormente decido di guardare la tv con la mamma che aspetta il ritorno di papà da lavoro per andare a prendere poi Becca a scuola di danza. << Cosa vuoi per cena Valeria? >> mi chiede lei leggendo la domanda del Quiz in onda. << Mamma non lo so, oggi è venerdì se Mary mi da conferma io e Becca forse andremo a mangiare una pizza a casa sua. >> rispondo guardando l’orologio che indica le sette e quarantacinque. Il cuore inizia a battermi forte, tra poco saranno le otto ed io e Matt abbiamo deciso di telefonarci a quest’ora in quanto lui è in pausa pranzo ed io in attesa della cena così non intralciamo i nostri impegni universitari. Spesso però quando il bisogno dell’altro/a è incontrollabile lasciamo perdere l’orologio e ci chiamiamo senza indugio. Alle otto in punto il mio telefono squilla ed io rispondo immediatamente: << Pronto? >> dico con un sorriso a trecentosessanta gradi. << Valery, Amore mio. Come stai? >> chiede Matt dolcemente. Il suono della sua voce mi fa tremare le gambe mentre il mio cuore sembra volermi esplodere nel petto. << Matty, ciao. Io sto bene, te? >> domando. << Bene. Oggi ho finito la prima ripetizione della tesi. Mi sento così ottimista. >> afferma felice. << Amore fai bene ad esserlo. Sei la persona più intelligente del mondo e farai faville alla discussione. >> << Piccola, tu sei di parte quindi non puoi esprimere un giudizio imparziale. >> ribatte lui ridendo. << Hai ragione, direi che sei perfetto anche se recitassi una filastrocca per bambini. >> dico sghignazzando. << Come faccio a non amarti? Sei sempre pronta a sostenermi e a darmi coraggio. Neanche mia madre ha mai creduto in me come fai tu. Grazie. >> << Non dirlo neanche per scherzo Matty, non devi ringraziarmi. E’ naturale che la tua fidanzata ti sostenga in ogni momento soprattutto in uno così importante. >> << Ti amo tanto Valery. Su ora raccontami cos’hai in programma per la serata. >> domanda sereno. << Beh forse andrò a casa di Mary, oggi è venerdì e in Italia sono stati rilasciati i sottotitoli della serie tv ‘’The vampire diaries’’. >> rispondo prendendo dalla dispensa un biscotto a mela. << Ah bene bene, io qui a studiare e tu a sbavare su Damon o meglio Ian  Somerhalder. Già devo sopportare i tuoi post in bacheca sull’altro vampiro lì, Robert Pattinson. >> si lamenta lui ed io immagino il suo bellissimo viso imbronciato. Come vorrei baciarlo. << Robert non si tocca! Di Ian posso fare a meno ma Rob è Rob. Sentimi parlo come un’adolescente. >> mormoro con la bocca piena scoppiando poi a ridere. << Anche questo lato di te mi fa impazzire. Sai essere dolce e tenera come una bambina e matura e sensuale come una donna. Non hai paura di mostrare tutto di te e hai il coraggio delle tue azioni. Non ti nascondi come le altre sei sempre te stessa in modo educato senza fingere. Questo amo di te. >> afferma Matt deciso. Arrossisco come mai in vita mia. Matt ha capito esattamente come sono e gli piaccio così, non riesco ancora a crederci. << Credici piccola. >> aggiunge poi leggendomi nel pensiero. << Grazie Matt.  Anche tu sei come me, non ti nascondi; inoltre hai un coraggio e una forza invidiabile. Dimostri di farcela da solo assumendoti grandi responsabilità e portandole a termine in modo impeccabile. >> affermo quando poi sento squillare il telefono di casa sua. << Piccola scusami ma devo rispondere. Sono solo in casa. Attendi in linea. >> dice. << Okay attendo. >>. Cinque minuti dopo Matt riprende il cellulare con cui stava parlando con me: << Amore devo lasciarti. Chris ha forato e ha bisogno di un passaggio. Posso chiamarti per la buona notte? >> chiede. << Mi dispiace per Chris. Portagli i miei saluti. Per la buona notte va bene. Tanto ci sentiremo via Whatsapp fino ad allora. >> << Si infatti. A dopo piccola ti amo. Ah un’altra cosa Amber passerà da me per prendere del materiale, okay? >> << Mmm…Okay, cerca di radunare tutta la tua famiglia per quando arriverà lei. Non voglio che sia sola con te. >> dico imbronciata. << Su piccola, stai tranquilla. Tu sei l'unica! Ora vado a più tardi. >> afferma e riattacchiamo. Il mio umore è migliorato tantissimo. Basta la sua voce a farmi stare bene e ad infondermi la voglia di vivere. Dopo qualche minuto ricevo un sms da parte di Mary che mi dice che ha ordinato le pizze e che attende me, Becca e Anna. Faccio una doccia veloce, lego i capelli in uno chignon e indosso una tuta. Non è il massimo dell’eleganza ma noi quattro siamo delle ragazze che vivono a favore della comodità quando si è in casa. Una volta arrivata dalla mia amica mi lancio sul suo letto abbracciando il peluche a forma di maialino che le ha regalato la nostra classe ai suoi diciotto anni. << Valeria hai letto gli spoilers di Pretty little liars? >> chiede Mary sedendosi alla sua scrivania. << No, non voglio rovinarmi la visione della prossima puntata. >> rispondo. << Io invece li ho letti tutti. Non resisto. >> aggiunge Anna. << Non avevamo dubbi! >> esclamiamo io e Mary insieme. << Beh come va con Matt?Ti ho vista molto a terra da quando sei tornata. >> chiede poi Mary apprensiva. << Il nostro rapporto va benissimo ma stare lontani è dura, inoltre ci si mette anche questo maledetto fuso orario a peggiorare le cose. Lui però è più dolce che mai,cerca di farsi sentire in ogni modo. >> dico e contemporaneamente un suo messaggio mi arriva sul cellulare. Sorrido e rispondo al suo smile a forma di cuore.  << Ti capisco, anche per me e Simone è stata dura all’inizio ma devi resistere. Lo so che a te si tratta di un continente diverso e non di una regione diversa ma vedrai che le cose si aggiusteranno. >> afferma Mary incoraggiante. Le sorrido anche se dentro so che ci vorrà tempo affinché tutto si aggiusti. Dopo qualche minuto suonano al campanello e la madre della mia amica ci avvisa che sono arrivate le pizze. Mangiamo prendendoci in giro sui gusti scelti e una volta finito  guardiamo l’episodio maledicendo le azioni stupide dei personaggi,avendo anche uno scontro tra noi sulla storia ‘’Delena’’ o ‘’Stelena’’. Improvvisamente il mio telefono squilla e rispondo senza guardare il display, sarà sicuramente la mamma che vuole sapere a che ora venirci a prendere: << Pronto? >> dico. << Valeria ciao, sono Francesco. >> afferma la voce dall’altra parte del telefono. Scatto in piedi spalancando gli occhi dalla sorpresa. ‘’Oh no ancora lui?Cosa vuole adesso?’’ penso confusa. << Ti-ti avevo detto di non contattarmi più. >> esclamo. << Lo so ma non posso. Mi manchi troppo. >> mormora Francesco tristemente. La rabbia inizia a diffondersi nella mia mente al suono di quelle parole che un paio di mesi fa avrei agognato per sentire. << Mi dispiace ma da come hai visto sono impegnata con un altro. >> ribatto prontamente. Le mie amiche mi guardano curiose non capendo chi c'è al telefono, mimo ''Francesco'' con le labbra e la loro espressione si tramuta in sorpresa. << Non mi interessa. Voglio vederti. Devi dirmelo in faccia che non mi vuoi e fin quando ciò non accadrà non mi arrenderò. >> afferma il mio ex sicuro di sé. Accidenti, da dove proviene tutta questa determinazione? << Oh lascia perdere, non accadrà mai. >> dico e poi riaggancio. Becca, Mary e Anna mi guardano sbalordite. Non si sarebbero mai sognate di vedermi usare quel tono con ‘’il mio Francesco’’ come mi riferivo a lui prima di stare con Matt. << Wow Valeria. Matt ti ha fatto un bel lavaggio del cervello. >> afferma Anna sorpresa. << Finalmente gliel’hai fatta vedere a quel verme. Assapora la tua rivincita cara. >> aggiunge Mary orgogliosa. Sorrido alle due ragazze felice di aver trovato finalmente la mia forza di volontà. Finalmente Francesco non ha più alcun effetto su di me…o quasi.  Torno a casa verso le undici di sera e mi attardo al computer mentre il resto della mia famiglia dorme. Aspetto la telefonata della buona notte di Matt e nel frattempo decido di leggere un libro in pdf. Passa un’ora e il mio telefono è muto. Decido di attendere ancora ma Matt non telefona. Scelgo allora di chiamarlo io ma il suo cellulare squilla a vuoto. Riprovo ma non ricevo alcuna risposta. ‘’Forse starà ancora studiando oppure avrà avuto un contrattempo.’’ penso cercando di non allarmarmi. Guardo l’orologio che indica le due meno dieci di notte mentre a Chicago saranno le otto meno dieci e decido di salire  al piano di sopra, domani devo alzarmi presto per studiare. Indosso il pigiama convincendomi che c’è una spiegazione dietro al comportamento del mio ragazzo. ‘’Si, il motivo si chiama Amber.’’ sussurra la mia parte paranoica. Faccio un respiro per tranquillizzarmi: ‘’Devo stare calma infondo questa è la prima volta che non mi chiama può capitare non deve esserci per forza qualcosa sotto.’’ mi ripeto mentalmente. Prendo il portatile e gli scrivo una mail:

‘’Ciao Amore, ho aspettato la tua telefonata fin ora ma forse sei impegnato. Non preoccuparti ci sentiamo domani. Io vado a letto è tardi. Buona notte Matty. Ti amo.’’

Premo invio e mi sdraio cercando di dormire. Il giorno dopo mi sveglio tesa e triste. Ho avuto incubi per tutta la notte riuscendo a riposare pochissimo. La prima cosa che faccio una volta in piedi è guardare il cellulare su cui però non trovo messaggi o chiamate. Vado in cucina e metto a bollire l’acqua sul fuoco mentre mia madre parla a telefono con un’amica. Becca è a scuola e Alex è uscito stamattina presto per fare delle fotocopie nei pressi della sua università. Per fortuna oggi è sabato e stasera molto probabilmente ci sarà una rimpatriata con degli amici miei e di mio fratello. Nel frattempo che attendo l’ebollizione vado nella stanza studio e accendo il pc pregando di trovare una mail di Matt. Accedo al mio account facebook ma non trovo alcun messaggio. Mi si stringe il cuore e inizio a fare mille congetture fin quando non sento bussare al citofono: << Chi è? >> chiedo. << Buongiorno signora. Devo fare una consegna per Valeria Di Costanzo. Può aprire? >> risponde la voce di un uomo. Una consegna per me? Ma se non ho ordinato niente. Ancora in pigiama apro il portone e un signore di mezza età è sulla soglia con un magnifico fascio di rose rosse tra le mani. Lo guardo sbalordita e confusa: << E’ lei la signorina Di Costanzo? >> domanda l’uomo. Faccio si con la testa e lui mi consegna quei bellissimi fiori. << Questi sono per lei. Metta una firma qui. >> aggiunge l’addetto. Contemporaneamente la mamma si avvicina al cancello per sapere cosa sta succedendo e resta anche lei sorpresa da quello che vede. Le Passo i fiori e firmo la ricevuta dopodiché l’uomo saluta e va via. Chiudo il portone e guardo ciò che ho appena ricevuto. << Sai chi te li ha mandati? >> chiede la mamma emozionata. << No, ma deve esserci un biglietto da qualche parte. >> rispondo cercando tra i vari steli notando che tra quelle rosse vi è anche una rosa bianca che simboleggia il perdono. Chi vorrebbe farsi perdonare da me? Finalmente trovo il biglietto e leggo:

‘’Mi dispiace di non averti più telefonata ieri. Ero in giro con Will, Benji ed altri amici che non vedevo da tempo.Non mi sono accorto dell’ora, spero mi perdonerai. Ti amo piccola. Matt.’’

Rileggo quel biglietto sgranando gli occhi sotto shock. Matt, il mio Matt mi ha mandato dei fiori per farsi perdonare di non avermi telefonata? E’ fuori di testa? Inizio a sorridere come un’idiota mentre la mamma mi guarda confusa e mi incita a risponderle: << Sono di Matt. Vuole farsi perdonare la sua mancata telefonata della buona notte. E’ totalmente impazzito. >> mormoro con il cuore a mille. Come può un ragazzo essere così perfetto? Come può amarmi a tal punto da inviarmi dei fiori per una sciocchezza simile? Prendo il fascio dalle mani di mia madre e annuso il profumo delle rose rosse estasiata. Lei va in casa a prendere un vaso mentre io corro al pc a digitare un messaggio al mio fidanzato:

‘’Non so se tu sia impazzito o cosa ma inviarmi dei fiori per non avermi telefonata è una cosa sorprendente. Nessuno mai aveva fatto un gesto simile per scusarsi. Sei il ragazzo più dolce e incredibile che esista al mondo. Grazie di amare me. Grazie di essere nella mia vita. Grazie di esistere. Ti amo tantissimo Matt.’’

Premo invio e lancio uno sguardo a quelle bellissime rose. Come potrò ricambiare un gesto così bello?

Passo tutta la mattinata a pensare a Matt infatti non riesco a capire nulla di quello che c’è scritto sul libro. Verso l’una il mio telefono squilla e mi precipito a rispondere: << Matt? >> dico senza indugio. << Si, piccola sono io. Come stai? >> domanda affettuosamente. << Sto benissimo tu? Non so come ringraziarti per quei bellissimi fiori. Non dovevi, a me basta sentire la tua voce. >> mormoro imbarazzata. << Dovevo farmi perdonare, ho dimenticato di telefonare la mia fidanzata che mi ha atteso fino alle due di notte e il minimo che potessi fare è inviarle i suoi fiori preferiti. >> dice con voce morbida che mi fa sciogliere il cuore. << Oh Matty! Ti amo così tanto. Sei meraviglioso. >> << Tu lo sei molto di più. Beh com’è stata la tua mattinata? >> << Noiosa in assenza della tua voce. >> mormoro. << Invece la mia sta andando alla grande. Sai che hai una voce bellissima al telefono? >> dice Matt cambiando il suo tono rendendolo più sensuale. << Grazie. Anche la tua mi fa venire i brividi. >> rispondo timidamente. << Come vorrei essere lì…Ho una voglia matta di fare l’amore con te. Mi manca il tuo corpo, i tuoi occhi…La tua bocca. >> << Per me è lo stesso Matt. Non sai che darei per stringerti e baciarti. >> << Presto piccola, molto presto. >> afferma lui in modo sexy. << Matt, sei al telefono con Valery? Potresti passarmela? >> la voce squillante di Shannon mi perfora i timpani ma mi fa piacere il fatto che voglia sempre parlare con me durante le mie chiamate con suo fratello. << Eccola, è arrivata la guastafeste. Perché non la chiami per fatti tuoi? Ora le sto parlando io. >> ribatte Matt sembrando un bambino a cui stanno togliendo il suo gioco preferito. << Dai solo un salutino veloce. >> mormora sua sorella vincendo poi la disputa. << Valery! Ciao, come stai? >> chiede la mia ‘’cognata americana’’. << Hey Shan, sto bene te? >> rispondo. Lei mi racconta di questi ultimi giorni chiedendomi dei consigli su un testo universitario che deve scrivere. Io le racconto le mie giornate e del bellissimo gesto fatto da suo fratello quella mattina. Lei ride felice e mi ringrazia nuovamente per aver riportato la gioia nella vita di Matt. Mezz’ora dopo mi passa di nuovo suo fratello ma a quel punto siamo costretti a riattaccare perché ormai per me è ora di pranzo. Ci ripromettiamo di sentirci in giornata e riattacchiamo. Passo il pomeriggio a re-imparare ciò che avrei dovuto apprendere stamattina e verso le cinque chiudo per andare dall’estetista. Depilo le sopraciglia e faccio la manicure riprendendo le sembianze di una ragazza dopo essermi trascurata per tutta la settimana a causa dello studio. Quando torno a casa Alex mi dice che quella sera saremmo andati in un Irish Pub e che tutti i nostri amici sono d’accordo. Mi faccio una doccia rilassante facendomi scorrere via tutto lo stress accumulato dopodiché mi depilo le gambe e guardo la mia figura allo specchio. Mi rendo conto di aver perso qualche chilo e anche se sono contenta di ciò capisco che è la mancanza di Matt a farmi passare l’appetito anche se in passato accadeva il contrario. Asciugo i capelli nel solito modo e mi trucco usando l’eye-liner, la matita nera, il mascara e il blush. Salgo nella mia camera per decidere cosa indossare optando per la mini di jeans, maglioncino nero con una camicia bianca sotto e ai piedi un paio di stivali al ginocchio con il tacco alto neri. << Valeria sei pronta? >> chiede Alex annoiato. << Si, arrivo. >> rispondo chiudendo l’anta dell’armadio. Prendo il cappotto appoggiato sul letto e scendo in cortile dove mio fratello mi aspetta vestito di tutto punto per uscire. << Becca. Andiamo? >> le domanda Alex. Lei esce dalla cucina indossando un vestitino grigio e un cappello di lana dello stesso colore sembra una francesina. Ci raggiunge al portone sorridendoci. << Eccomi. Ora possiamo andare. >> dice rubando il mio labello. Saliamo in macchina e andiamo a prendere Manuela. Nel frattempo scambio qualche messaggio con Matt che fa il geloso sul fatto che stia uscendo insieme a degli amici che lui non ha consciuto:

‘’Ho pagato tua sorella per riferirmi ogni tuo movimento quindi non ti conviene fare mosse false.’’

Scrive mentre io mi sganascio dalle risate guardando Becca.

‘’Oh Matt, non c’è bisogno di controllarmi. Amo solo te lo sai.’’

Rispondo divertita. Manuela entra in auto portando con sé la scia del suo profumo fragranza ‘’zucchero a velo ’’ dell’Aquolina e sedendosi al posto del passeggero. << Ciao ragazze. Come state? >> chiede baciando poi Alex. << Tutto bene cara. Te? >> le domando io. << Bene, oggi ho fatto un dolce troppo buono al ritorno vi prendo una fetta. >> risponde lei sorridente. Mia cognata e la sua passione per la cucina! E’ davvero brava e i suoi dolci sono imbattibili. Alex accende la radio, mette in moto l’auto e partiamo alla volta del luogo d’incontro prestabilito. Non so perché ma avverto una strana sensazione. Decido di ignorarla e mi preparo a rivedere i miei vecchi amici.

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Capitolo 17
*** 17.The scientist ***









Arriviamo a casa di Giorgio luogo dell’incontro di tutto il nostro gruppo di amici sin dai tempi del liceo e come sempre siamo in anticipo rispetto agli altri. << Alex citofona Giorgio e vedi se sa quando arrivano gli altri. >> mormoro rispondendo all’ennesimo messaggio di Matt. << Okay. >> risponde mio fratello scendendo dall’auto. Nel frattempo noi ragazze ci scambiamo pettegolezzi e informazioni. Dopo poco un’altra auto imbuca la strada in cui siamo parcheggiati salutandoci con un colpo di clacson. << E’ Paolo. >> affermiamo noi tre all’unisono e scendiamo per salutare il nuovo arrivato. Dalla macchina di Paolo però scendono anche gli altri membri della nostra comitiva: Alessia una ragazza alta e magra dai lunghi capelli castano chiaro ed occhi dello stesso colore abbastanza carina e fidanzata da sempre con Giovanni che è un po’ più basso di lei con un fisico curato,capelli neri e occhi scuri. Si avvicinano a noi per salutarci e per chiederci com’è andato il viaggio negli States. Dopodiché si aggiungono a loro anche Paolo che è un ragazzo simpaticissimo,fisico curato come Giovanni non troppo alto con gli occhi castani coperti da occhiali da vista all’ultima moda  e i capelli dello stesso colore. Insieme a lui ci sono anche Agata la sua fidanzata magra e bassina dai lunghi capelli neri e gli occhi dello stesso colore ed Alberto alto più di tutti noi dal fisico robusto e dagli occhi e i capelli scuri. Ci stringiamo tutti affettuosamente dandoci pacche sulle spalle e insultandoci amichevolmente. Dopo poco sentiamo aprirsi un cancello alle nostre spalle e da esso escono Giorgio,Roberto e il mio migliore amico Mirko: il primo ha corti capelli neri e occhi verdi alto e magro con una simpatia e affettuosità unici è il nostro collante nel gruppo. Roberto è basso e robusto con occhi castani e capelli dello stesso colore. Corro tra le braccia di Giorgio abbracciandolo forte e scherzando con lui come nostro solito. Saluto poi Mirko iniziando una conversazione con lui che si sarebbe conclusa soltanto arrivati al locale. Una volta finiti i saluti decidiamo di partire alla volta dell’Irish Pub che abbiamo scelto nel pomeriggio. Mirko sale nell’auto mia e di Alex continuando a scambiare informazioni con me su quello che gli è accaduto in settimana. Io gli racconto dei fiori ricevuti da Matt e dello studio matto e disperato che a quanto pare assilla anche lui. Arriviamo dopo un’ora nei pressi della cittadina in cui è situato il pub, parcheggiamo e tra risate e battute entriamo nel locale. << Buona sera. In quanti siete? >> chiede un cameriere dietro un piccolo bancone. << Buona sera. Abbiamo prenotato a nome di Testa. >> mormoro pronunciando il cognome di Giovanni che come al solito è ignaro dell’uso improprio che Giorgio ne fa di esso. << Bene seguitemi. >> risponde il ragazzo facendoci strada. Ci accomodiamo ad un lungo tavolo in legno composto da panche e sedie dello stesso materiale. Mi siedo accanto a Manuela e Becca mentre di fronte a me ci sono Giorgio e Mirko. << Dopo ci scateniamo Valery. E’ da tempo che non balliamo insieme. >> afferma Giorgio sorridendomi. << Sicuramente. Mi mancano le nostre danze scatenate dei tempi del liceo. >> rispondo felice. Una giovane cameriera si avvicina a noi lasciandoci i menu e contemporaneamente una band composta da ragazzi sale sul palco al lato opposto del locale ma dal nostro tavolo c’è una bella visuale. << Buona sera gente! Stasera sarete in compagnia dei Red Fire. Fate un applauso a questo nuovo gruppo. >> annuncia il dj  del pub. Tutti i presenti applaudono e qualcuno emette anche qualche fischio. Il cantante della band si mette al centro del palco e dopo un ‘’Grazie’’ inizia a comporre delle note sulla sua chitarra. Dopo poco riconosco la canzone, si tratta di ‘’This Love’’ dei Maroon five. Mi muovo sulla sedia insieme ai miei amici canticchiando e ridendo. Giorgio inventa tutte le parole della canzone fingendo con convinzione e serietà di conoscere l’inglese mentre noi lo prendiamo in giro. Un cameriere si avvicina inseguito per chiedere le ordinazioni e a causa del volume troppo alto della musica sono costretta a ripetere due volte la mia. << Manu devo lavarmi le mani, verresti con me alla toilette? >> le chiedo all’orecchio. Lei assente con il capo e insieme ci alziamo dal tavolo. Passiamo in un corridoio che conduce sia all’entrata che al bagno e ci districhiamo tra i vari clienti in attesa che si liberi un tavolo. Urto un ragazzo e gli chiedo scusa senza guardarlo e continuando a camminare. Come sospettavo c’è un po’ di fila ma riesco ad usare tranquillamente il lavandino. Torniamo a sederci e noto felice che ci sono già le bibite. Bevo un sorso d’acqua e controllo i messaggi sul cellulare. Ne trovo due di Matt che mi chiede come sta procedendo la serata e un altro in cui dice che gli manco. Sorrido al display digitando una risposta romantica:

‘’La serata sta procedendo bene Amore, manchi solo tu. Non vedo l’ora di poter trascorrere lunghi week-end in tua compagnia. Cosa fai nel frattempo?’’

Premo invio e attendo una sua risposta. Passa una bella oretta e si susseguono tante canzoni bellissime fin quando il cantante si ferma per fare un annuncio: << La prossima canzone è dedicata ad una ragazza che si trova tra il pubblico, Valeria Di Costanzo.. >> dice. Non credo alle mie orecchie. Sarà stato sicuramente uno scherzo da parte dei miei amici. Li guardo ad uno ad uno perplessa quando poi l’annuncio continua: << ..The scientist da parte di Francesco. Valeria è tutta per te. >> conclude il leader del gruppo prima di mettersi a cantare. Scatto in piedi come se la sedia fosse improvvisamente diventata bollente. Mi guardo intorno shoccata fin quando non trovo il mio ex, più bello che mai, in piedi al suo tavolo un paio di metri dal mio che mi fissa speranzoso. Resto lì impalata mentre i miei amici iniziano a parlottare del gesto appena compiuto da Francesco. Cosa devo fare? Andare vicino a spaccargli la testa? Ignorarlo? Dirgli di smetterla? Le parole della canzone però nel frattempo mi entrano dentro:  

‘’Sono venuto per incontrarti, dirti che mi dispiace,tu non sai quanto sei adorabile. Dovevo trovarti, dirti che ho bisogno di te,dirti che ti ho considerata da lontano. Dimmi i tuoi segreti e ponimi le tue domande. Oh, torniamo al punto di partenza. Correndo in cerchio, si vedono le code, le teste sono una scienza a parte. Nessuno ha detto che sarebbe stato facile, è  una vergogna per noi dividerci. Nessuno ha detto che sarebbe stato facile. Nessuno ha mai detto che sarebbe stato così difficile. Oh, riportatemi alla partenza. Stavo solo calcolando cifre e numeri. Tirare i tuoi puzzle a parte. Domande di scienza, scienza e progresso, non parlano forte come il mio cuore. E dimmi che mi ami, torna e mi ritrovami. Oh, e mi precipito all' inizio. Correndo in cerchio, a caccia di code e tornare così come siamo. Nessuno ha detto che sarebbe stato facile. Oh è una tale vergogna per noi dividerci. Nessuno ha detto che sarebbe stato facile. Nessuno ha mai detto che sarebbe stato così difficile. Sto tornando al punto di partenza.’’

Mi si riempiono gli occhi di lacrime e corro via. Decido di andare nella toilette, chiudo la porta dietro di me ed inizio a singhiozzare come una sciocca. ‘’Che ti prende Valeria?Perchè piangi?’’ chiede la mia parte razionale. Non riesco a darmi una risposta. So solo che il mio cuore sta battendo all’impazzata cosa che non dovrebbe fare. ‘’E’ normale. Hai desiderato il ritorno di Francesco per quasi due anni e ora che è avvenuto sei felice ma ciò non toglie che ami Matt.’’ cerco di darmi questa spiegazione. Mi guardo allo specchio e cerco di aggiustare le sbavature del trucco causato dalle lacrime. Faccio un respiro profondo ed esco dal bagno. Percorro il corridoio per tornare in sala quando trovo Francesco ad attendermi appoggiato ad una parete. Faccio per passargli davanti ma lui mi trattiene per un braccio: << Ho bisogno di parlarti. >> mormora gentilmente. << Non abbiamo nulla da dirci. >> ribatto senza troppa convinzione. I suoi meravigliosi occhi azzurri mi guardano imploranti e decido allora di restare senza oppormi. Almeno chiariremo  la questione una volta per tutte. << Dimmi. >> mormoro guardandolo. << Valeria, voglio scusarmi. Sono stato un vero idiota e tu non meritavi tutto ciò che ho fatto. Mi sono fatto attrarre da una situazione che sembrava bella ma che in realtà non ha fatto altro che ferire entrambi. Solo ora mi accorgo di quanto amore mi donavi solo nel guardarmi e mi manca ciò che avevamo. Ora siamo cresciuti e possiamo ripartire più consapevoli di ciò che siamo e che vogliamo. Ti rivoglio al mio fianco e stavolta per sempre. >>  afferma sinceramente e con una serietà che non gli avevo mai visto possedere prima. E’ cambiato davvero. Lo osservo attentamente: quei capelli ingelatinati che ho provato a spettinare tante volte senza riuscirvi, quella fronte che ho visto corrucciare spesso, le sopraciglia folte, gli occhi di una profondità immensa, il naso dritto e la bocca rosea con un piccolo neo su di essa. Francesco. Il mio Francesco. No, non posso farlo, non posso tornare indietro. Ora c’è Matt nella mia vita, Matt che in cinque giorni mi ha regalato se stesso senza riserve. Matt che è pronto a trasferirsi qui per me tra qualche mese. Matt che mi ha giurato Amore eterno. E’ lui il mio Destino. Con Francesco starei bene ma so che non farei altro che accontentarmi di una relazione qualsiasi, di emozioni passeggere mentre Matt è l’ Amore. Faccio queste congetture in pochi minuti e finalmente so cosa rispondere a Francesco: << Il tempo per noi è passato. E’ stato bello, ma ormai è andato. Sono successe troppe cose e incontrato persone nella nostra vita che ci hanno cambiati non possiamo cancellare il loro passaggio. Dobbiamo accettare le cose come stanno e conservare un ricordo di ciò che è stato. Mi dispiace Francesco ma non posso tornare con te. Ti ho amato e una parte di me continuerà a farlo per tutta la vita ma ormai sono felice con un altro. >> mormoro con le lacrime agli occhi. Francesco mi scruta intensamente commosso anche lui dalle mie parole e improvvisamente mi stringe forte a lui. Mi godo quell’abbraccio tanto agognato in questi due anni ripercorrendo tutte le volte che in passato siamo rimasti così uniti ma mi rendo conto sollevata che queste sensazioni non hanno nulla a che fare con quelle provate per Matt mille volte più potenti. << Voglio dirti ancora una cosa. >> mormora lui tirando su con il naso. << Accetto la tua risposta ma in qualsiasi modo tu voglia mi piacerebbe far parte della tua vita. >> conclude accarezzandomi una guancia. << Forse un giorno succederà, abbiamo bisogno di tempo ancora. >> affermo sorridendogli. << D’accordo, spero che lui ti doni la felicità che meriti e che non sono riuscito a darti. >> dice e dopo avermi posato un lieve bacio sulla guancia si allontana da me. Sospiro di sollievo, ho avuto la mia rivincita e sono riuscita a mettere finalmente ordine nella mia vita. Posso andare avanti ora, posso godermi finalmente la mia nuova relazione senza timore che i miei sentimenti confusi.

Torno a casa verso l’una di notte e attendo la telefonata di Matt che stavolta arriva puntuale: << Piccola mia! Com’è andata la serata? >> mi chiede entusiasta. Il mio cuore inizia a battere all’impazzata nell’udire la sua voce così gioiosa e spensierata. << E’ stata una serata davvero particolare. Mi sono divertita tanto con i miei amici e…ho incontrato Francesco nel pub per caso. >> mormoro decidendo di raccontargli l’accaduto. << Cosa?Quell’idiota del tuo ex? >> domanda Matt con una sfumatura nervosa nella voce. << Si, ha voluto parlarmi ed ho acconsentito per mettere in chiaro le cose una volta per tutte. >> dico sedendomi alla mia scrivania. << Cosa c’era ancora da chiarire? Tu.Sei.MIA. Solo questo deve sapere lui. >> afferma arrabbiato. << Gliel’ho detto, gli ho spiegato che per me e lui non c’è speranza perché mi sono innamorata di un meraviglioso ragazzo che abita Ad ottomilioni di chilometri di distanza ma che presto verrà da me. >> affermo sorridente. << Mmmm…Avrà capito stavolta che deve lasciarti perdere? >> mi domanda perplesso. << Si, ha capito. Io sono tua e lo sarò per molto tempo. >> << Sarai mia per sempre Valeria. Ti amo e ti amerò in ogni momento. >> afferma convinto. << Ti amerò per tutta la vita Matt. >> mormoro. Chiacchieriamo per qualche ora raccontandoci cose di noi che l’altro/a non conosce e ci divertiamo riportando alla mente ricordi d’infanzia e di vacanze. << Sai mi piacerebbe tanto visitare la Puglia. Dicono che vi sia un mare meraviglioso. >> mormora Matt. << Non ci sono mai stata però ho visto dalle foto di Alex che è stato lì in vacanza che ci sono dei posti bellissimi. Potremmo andarci insieme. >> rispondo sorridente. << Faremo tutto insieme, piccola. >> afferma lui dolcemente. << Si, non ci separeremo mai. >> dico.

Il giorno dopo mi sveglio verso mezzogiorno. E’ domenica e grazie al cielo ho un po’ di riposo dallo studio. Vado in cucina dove la mamma è pronta per andare a fare la spesa con papà al centro commerciale. Di solito acquistano cibi particolari per rendere il pranzo diverso dal solito settimanale. La saluto con un ‘’mmm’’ mentre lei mi chiede della serata. Dopo aver messo a bollire l’acqua per il tè le racconto del pub e dell’incontro con Francesco. Lei mi conforta dicendo che ho fatto la scelta giusta con lui e che devo pensare al mio bene. Il resto della giornata trascorre tranquillo. Nel primo pomeriggio, dopo aver scambiato qualche messaggio affettuoso con Matt, mi rimetto a studiare e quando ne ho abbastanza delle leggi che regolano il processo italiano guardo qualche telefilm nell’attesa che l’orologio segni le otto di sera. Il mio telefono però inizia a squillare in anticipo. E’ Shannon. Rispondo subito felice e curiosa di sapere cos’ha da dirmi. << Valery! Ciao. >> squittisce allegra dall’altro capo del telefono. << Shannon che piacere. Come stai? >> le chiedo nel suo stesso tono. << Sto benissimo. Tu come te la passi? >> domanda. << Bene, sono sommersa dai libri ma per il resto non posso lamentarmi. >> rispondo. << Lo sai, grazie ai tuoi consigli ho avuto il massimo dei voti all’esame. La tua originalità ha sorpreso molto il mio professore. >> mormora soddisfatta. << Oh non sai come ne sono lieta. E’ una bellissima notizia. >> << Si, ha addirittura deciso di citare il testo in un’intervista sul giornale. Sarò famosa grazie a te. >> << Ah Shan, saresti diventata famosa lo stesso. Quale giornale conterrà l’intervista? >> domando curiosa. << Il Chicago Sun-Times. Lo sapevi che in questi giorni la redazione marketing dello stesso giornale ha offerto un posto di lavoro brillante a Matt? Peccato che abbia rifiutato, avrebbe fatto faville. >> afferma Shannon distratta. Quella notizia mi colpisce come uno schiaffo. Matt non mi ha detto nulla di questa proposta lavorativa. Può avere il meglio e a causa mia è costretto a rifiutarlo. Come posso essere così egoista? Gli sto facendo abbandonare le migliori occasioni solo per averlo accanto. << …ci sei Valeria? >> chiede Shannon riportandomi con i piedi per terra. << Si, ci sono. Scusami Shan ma devo fare una cosa. Ci sentiamo presto te lo prometto. >> mormoro e riattacco. Compongo immediatamente il numero di Matt il quale risponde dopo qualche minuto: << Ciao piccola, in anticipo oggi? >> domanda ridendo dolcemente. Le sue parole mi fa battere il cuore all’impazzata e mi svuota la mente. << Ciao Matt, scusami se ti disturbo ma ho bisogno di parlare con te. >> mormoro seria. << Che succede? >> chiede Matt percependo il mio umore. << Ho parlato con Shannon poco fa e nel nostro chiacchiericcio è venuta fuori la proposta di lavoro che hai ricevuto dal Chicago Sun-Times. Perché non me lo hai detto? >> domando tesa. << Accidenti a mia sorella e alla sua boccaccia. >> risponde Matt esasperato. << Rispondi per favore. >> mormoro. << Non c’era bisogno che tu lo sapessi. >> ribatte lui prontamente. << Perché? Matt ti rendi conto che è un’occasione brillante per la tua futura carriera? Se vuoi rinunciarci per una tua motivazione personale va bene ma non posso permetterti di rinunciare a causa mia. >> sbotto. << Lo sapevo che avresti detto questo perciò ho taciuto. Dannazione Valery ti ho detto che voglio stare con te, è una mia decisione tu non mi stai obbligando a fare nulla se è ciò che ti tormenta. >> afferma lui deciso. << Ma come posso lasciarti fare una cosa del genere? Sarei la più meschina delle persone. >> mormoro incollerita. << Non sono affari tuoi Valeria! Ho scelto con la mia testa. Voglio te! Voglio stare con te e non m’impedirai di raggiungerti. >> dice lui con un tono che non ammette repliche. << Non sono d’accordo. Faresti lo stesso al mio posto. >> affermo arrabbiata. << Anche tu faresti lo stesso se fossi al mio posto. >> ribatte lui. Colpita e affondata! Ci amiamo allo stesso modo e sappiamo bene che avremmo agito ugualmente l’uno nei panni dell’altra. Sospiro non riuscendo a trovare un modo per controbattere la sua affermazione. << Okay hai vinto tu. >> mormoro lasciandomi cadere sul divano di casa mia. << Vinco sempre io. Ricordalo. >> dice lui ridendo.

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Capitolo 18
*** 18.Graduation party ***



 

 

 

 

 

E’ il sedici febbraio, Matt stamattina avrà la discussione della laurea. Sono così felice e triste allo stesso tempo. Felice perché finalmente coronerà il suo sogno e non dovrà avere più a che fare con quella subdola di Amber che ha cercato di farmi innervosire facendo sentire la sua voce durante alcune telefonate, triste perché non potrò essere al suo fianco in un momento così importante. Ho deciso di inviargli tramite l’interflora un auriga con allegato un dolcissimo biglietto d’auguri. ‘’Speriamo che lo riceva in tempo.’’ penso preoccupata mentre spolvero la stanza studio. Ho finalmente riposto i libri di procedura visto che l’esame è andato bene, e finalmente avrò un po’ di riposo. La sera prima dell’appello Matt mi ha confortata e aiutata anche a ripetere telefonicamente. Credo che un ragazzo così premuroso non riuscirei a trovarlo da nessun altra parte del mondo. Ascolto ‘’Just the way you are’’ di Bruno Mars ripensando al suo bellissimo volto che mi manca da impazzire. Ormai è passato più di un mese da quando ci siamo visti l’ultima volta e devo ringraziare Skype che mi da la possibilità di rivedere quei bellissimi occhi color caramello. Mi manca da togliere il respiro ma sto cercando di resistere, nel frattempo ha accettato un posto di lavoro in un’azienda nella città nei pressi del paese in cui vivo. Sinceramente non ne sono entusiasta in quanto la paga non è alta come quella del Chicago Sun Times ma a Matt non importa: << Per iniziare andrà bene e poi è vicino a te. >> mi ha detto qualche giorno fa. Ho cercato di far tacere il mio senso di colpa prodigandomi a cercare un appartamento per lui e conservando del denaro per pagargli i primi mesi d’affitto anche se so benissimo che lui non me lo permetterà. Gli ho proposto ancora una volta di riprendere i contatti con il suo ‘’importantissimo padre’’ che lavora come direttore generale della Banca d’Italia ma si è categoricamente rifiutato di farlo. Sospiro e alzo la volume delle casse cercando di essere positiva. Verso le quattro del pomeriggio il mio telefono squilla: è lui, il mio Matt. Rispondo immediatamente emozionata: << Pronto? >> dico. << Amore mio. Grazie per la bellissima corona d’alloro, non dovevi farlo però. >> mormora timidamente. << Per te questo ed altro. Come ti senti? >> domando. << Sono teso come una corda di violino. Tra un paio d’ore avrò gli occhi di tutta la commissione addosso e incespicherò in ogni frase ne sono convinto. >> dice con voce tremante. << Oh Matty! Non dire sciocchezze, mi hai ripetuto perfettamente ogni parola della tesi meno di dodici ore fa senza tremore quindi andrai non solo alla grande ma stupirai tutti. La tua originalità è fuori dal comune quindi, respira e prenditi la gloria che meriti. >>  affermo felice. Lo sento sorridere e già immagino le sue labbra perfette curvarsi. << Valeria sei..sei meravigliosa. Grazie per quello che fai per me. Ti amo. >> mormora in un modo così dolce da farmi sciogliere. << Tu sei meraviglioso Matt. Ora vai e torna vittorioso. In bocca al lupo Amore. Ti amo. >> affermo. << Crepi piccola. Ti dedicherò ogni momento, mi hai fatto rinascere quindi se tutto andrà bene è merito tuo. A più tardi. >> dice emozionato. << Sei la mia vita Matt. A più tardi. >> mormoro e poi riattacchiamo. Il resto della giornata trascorre in modo lento e noioso. Sono in pensiero e guardo l’orologio nervosamente. La mamma vedendomi in questo stato decide di portarmi al centro commerciale a fare shopping. Effettivamente ho bisogno di qualche indumento nuovo. Entro nel negozio H&M trovando una minigonna di stoffa pesante grigio scuro e una camicia bianca con la striscia dei bottoni dello stesso materiale della gonna. Li provo e per fortuna mi stanno bene. Acquisto entrambi i capi e decido poi di dirigermi da Bershka dove trovo un paio di decolleté grigi con una striscia di brillantini sulla punta davanti e il retro. Le acquisto immediatamente e sorrido felice di aver accresciuto il mio guardaroba. Torno a casa verso le otto, aiuto la mamma a preparare la cena dopodiché apparecchio. Mangio insieme alla mia famiglia guardando la tv e dopo un paio d’ore finalmente il mio cellulare prende a squillare. Mi catapulto a rispondere sorridendo alla vista del nome di Matt sul display. << Amore mio, ce l’ho fatta. Si sono alzati tutti in piedi per applaudirmi. Non puoi capire che emozione bellissima ho provato. >> afferma gioioso. << Oh Matt! Non sai come sono felice. Lo sapevo che ce l’avresti fatta, sei il migliore in assoluto. >> dico commossa. << Grazie di avermi fatto credere in me stesso. Grazie di essere nella mia vita piccola. >> mormora. << *Matt su sbrighiamoci dobbiamo arrivare al lago per la festa. >> la voce di Amber mi arriva attraverso il telefono e la voglia di strangolarla si fa spazio nel mio cervello. << Festa al lago? >> chiedo a Matt fingendomi tranquilla. << Si piccola,Will e Chris hanno organizzato una festa al lago Michigan dove Benji ha una casa. Prima però dovrò cenare con la mia famiglia. >> risponde Matt. << Capisco. Sarà una serata elettrizzante allora. >> dico e dentro di me avverto lo sconforto di non poter essere lì con lui. << Si, ma senza te non è lo stesso. >> afferma ed io sospiro. << Lo so Amore ma devi goderti questa giornata quindi vai e divertiti. >> dico. << Okay piccola ci proverò. Ricorda che sei sempre nella mia mente. Ti amo. >> << Ti amo anch’io Matt. >> affermo. << *Matt zia Claude vuole salutarti. >> gli urla Shannon. << Amore scusami ma devo salutarti ora ti chiamo… >> << …No, ci sentiamo domani. Stai tranquillo. Buon divertimento Matty e tanti auguri per il tuo successo. >> lo interrompo. Lo sento sorridere: << Grazie piccola. A domani allora. >> dice e poi riattacchiamo. Sorrido felice per le notizie che mi ha dato. Ce l’ha fatta, il mio Matt ce l’ha fatta e tra qualche giorno saremo di nuovo insieme. Non sto nella pelle. Saltello per casa come una bambina riferendo la bella notizia anche ai miei che dopo essersi persi in elogi per Matt non si risparmiano una ramanzina per i miei studi lenti. Quella sera però vado a dormire sollevata e sorridente come non lo ero da tanto.

Mi sveglio improvvisamente piangendo. Guardo intorno la stanza vedendo Alex e Becca dormire beatamente. L’orologio indica le cinque del mattino e fuori piove. Scendo dal letto decisa a prendere un bicchiere d’acqua al piano di sotto. Una volta in cucina però scelgo di prepararmi una tazza di latte caldo per calmare i nervi scossi dall’incubo che non riesco a ricordare. Accendo il portatile per ammazzare il tempo e la mia playlist si accende su ‘’Kiss the rain’’ di Billy Myers. Guardo la foto mia e di Matt che ho messo come foto del desktop e mi chiedo come stia andando la festa. ‘’Spero davvero che si stia divertendo. Magari posso fargli una piccola telefonata.’’ penso. Prendo il cellulare che squilla quasi completamente ma alla fine ho una risposta: << Ehm..pronto? >> dice Matt con uno strano tono. << Matty ciao. Spero di non averti disturbato. Come va la festa? >> chiedo anche se in sottofondo non sento alcun rumore. << Si…….festa, è una bella festa. >> risponde lui e dalla voce capisco che è ubriaco perso. << Hai bevuto Matt? >> domando preoccupata. << Si, piccola ma poco…pochissimo… >> mormora lui tutt’altro che lucido. Mi sa che si sarà scolato un bel po’ d’alcol. << Matt? >> lo chiamo ma il segnale è disturbato. << Pronto, mi senti?Ti arriva la mia voce?Dove sei? >> domando e mi sembra di ripetere le parole della canzone che sto ascoltando. << Si, ci sono. Sono in una stanza da solo ora.. >> afferma lui. Una risata femminile mi arriva all’orecchio e mi sento gelare: << Sento ridere in sottofondo. Sei sicuro di essere solo? >> chiedo tesa. << Si amore sono solo. Ora vado ciao. >> dice e poi riattacca. Resto confusa e spaventata. Provo immediatamente a richiamare ma il cellulare risulta spento. Vado completamente in panico anche se cerco di trovare una spiegazione logica a quello che è accaduto. ‘’Matt ha bevuto questo è poco ma sicuro, magari è stato solo per festeggiare. Mi sono inventata la risata che ho sentito?’’ penso camminando avanti e indietro nella cucina. Spengo il fuoco sotto il bollitore del latte e faccio per chiamare Shannon ma inseguito decido di non farlo. Devo avere fiducia in Matt come lui l’ha avuta in me quando gli ho spiegato di Francesco. Qualche tempo dopo mi metto a letto ma non riesco a dormire in modo tranquillo. Sono divorata dai dubbi e dalla preoccupazione. Alle nove decido di alzarmi definitivamente. Controllo il cellulare ma non ho ricevuto alcuna chiamata o messaggio. Provo a richiamare Matt ma il suo telefono è ancora spento. Mi metto nella stanza-studio e accendo il computer per controllare se ci sono mail ma nulla. Inizio a preoccuparmi seriamente. La mattinata passa in modo maledettamente lento. Vado a trovare Tanya la mia vicina per distrarmi un pò. Chiacchieriamo e ci raccontiamo le ultime novità giocando anche con la sua bellissima bambina fino all’ora di pranzo. Quando rientro il mio stomaco si rifiuta di assumere cibo. Alla fine decido che se Matt non mi chiamerà per le quattro sarò io a telefonare Shannon. Per fortuna verso le tre il mio cellulare squilla. Rispondo immediatamente senza neanche vedere il numero: << Pronto? >> mormoro con voce tremante. << Amore mio ciao. >> dice Matt in tono assonnato. Le ginocchia mi tremano forte e il cuore manca un battito. ‘’Finalmente mi ha telefonata!’’ penso felice. << Oh Matt!Che bello sentirti. Stai bene? >> domando preoccupata. << Si piccola, scusami per la telefonata di ieri. Non mi ricordo ciò che ti ho detto sono un idiota, ho bevuto troppo. >> mormora pentito. << Non ti preoccupare. Capita di esagerare in certe occasioni. Dove sei ora? >> << A casa. Forse mi ci hanno riportato Chris e Shannon ma non ne sono sicuro. >> risponde ridendo. La sua rilassatezza mi rassicura anche se voglio sapere di chi era la risata femminile che ho sentito a meno che non sia diventata pazza. << Beh ricordi con chi eri quando mi hai telefonato?Sai ho sentito una risatina di una ragazza. >> domando sperando di non far trapelare la mia ansia. << No, non ricordo molto forse Shannon, forse qualcun altra. Mi dispiace sono stato un vero maleducato. >> mormora dispiaciuto. << Non preoccuparti, per questa volta lascio correre ma la prossima voglio essere io a farti ubriacare di passione. >> affermo cercando di spezzare la tensione. << Tu già mi hai fatto ubriacare, il tuo amore è il miglior vino che esista al mondo. >> dice dolcemente. Sospiro di sollievo rendendomi conto che come al solito mi sono preoccupata per nulla. Continuiamo a chiacchierare per un’ora perdendoci nei dettagli della festa che lui riesce a ricordare dopodiché riagganciamo promettendoci che ci saremmo sentiti in serata. Nel pomeriggio decido di mettermi a leggere un libro suggeritomi dal club del libro di cui faccio parte su facebook. Mi perdo nelle avventure di Cat e Bones fin quando il mio cellulare non mi avvisa di un sms. Lo apro e noto che è Mary:

‘’Valeria, a che ora dobbiamo venire per il pigiama party di stasera?’’

 

‘’Accidenti! Il pigiama party con Mary, Anna e Manu. La questione di Matt me l’ha fatto dimenticare completamente.’’ penso scattando in piedi. Rispondo subito a Mary dicendole che l’appuntamento è alle otto e trenta poi faccio una doccia convincendo inseguito Alex ad accompagnarmi a fare scorta di cioccolatini e dolcetti vari. Per fortuna accetta di buon grado e dopo aver indossato il primo jeans e il primo maglione trovato sulla sedia, trasformata da me in armadio, ci avviamo al supermarket. Acquisto tutti i tipi di caramelle e cioccolato conosciuti insieme al cappuccino istantaneo e il cacao per il latte. << Stasera farai venire il diabete a tutte. >> afferma Alex sarcastico. << Beh per una volta sola non fa niente. >> rispondo facendogli una linguaccia. Torniamo a casa e inizio a preparare i materassi e le coperte da portare in soggiorno dove avremmo dormito tutte insieme informando anche Matt sui miei progetti serali. La mamma e il papà spostano la tavola verso la cucina lamentandosi del fatto che in questo modo li ho completamente costretti a uscire per cena. Mary e Anna alle otto e trenta in punto sono a casa mia mentre Alex va a prendere Manuela. Saluto le mie amiche affettuosamente che mi accusano di volerle fare ingrassare guardando tutto il cibo che ho comprato. Un’ora dopo però siamo tutte, compresa mia cognata e Becca, sedute sul letto a guardare per l’ennesima volta ‘’Breaking Dawn’’ con le lacrime agli occhi e mangiando di tutto. << Oh Edward! Perché non esisti? >> mormora Mary sconfortata. << Perché un uomo così perfetto non può esistere nella realtà, vampirismo a parte. >> sentenzia Anna subendo le nostre occhiatacce da: non-riportarci-alla-realtà-in-questo-modo. Manuela invece sorride e scherza con mia sorella sulla nostra devozione totale a quell’essere inesistente. Lo squillo del mio cellulare mi riporta a terra ricordandomi che ho un fidanzato che in quanto a dolcezza e amore può essere paragonato tranquillamente al mio idolo. Rispondo subito venendo accolta dalla sua dolce voce: << Valery. Ciao come procede il pigiama party? >> chiede divertito. << Matty ciao. Procede tutto benissimo solo che molto probabilmente mi troverai ingrassata di venti chili. >> squittisco ingoiando un ovetto di cioccolato. << Non preoccuparti piccola, conosco un modo veloce per farti perdere peso… >> mormora lui in tono sensuale. Arrossisco e sento lo stomaco contorcersi. << Oh sarebbe? >> gli chiedo spostandomi silenziosamente nella stanza studio. << Beh sai, io e te in una stanza con i corpi attaccati…Non sai cos’avrei voglia di farti piccola. >> dice con voce roca. Mi si secca la gola e un brivido di piacere mi attraversa il corpo. Come fa ad essere così sensuale anche solo al telefono? << Non vedo l’ora di essere tra le tue braccia. >> affermo sospirando. << Presto piccola. La società italiana sta esaminando i miei dati e tra qualche giorno mi arriverà la conferma. >> dice in entusiasta. << Valeria corri. Becca ha fatto esplodere la brioche nel forno. >> mi chiama Manuela. << Arrivo! >> le urlo. << Vai piccola. Non voglio trattenerti. Mi raccomando fa la brava e mangia tanto così avremo molto ‘’esercizio’’ da fare. >> afferma lui divertito poi ci salutiamo e riagganciamo. Il resto della serata trascorre tra risate e giochi di società. Vinco alcune partite a carte e per poco non rischio di essere richiamata dai vicini a causa del volume alto del televisore. Alla fine andiamo a dormire verso le sei del mattino. Veniamo svegliate verso mezzogiorno dai messaggi provenienti dai nostri cellulari. Ci alziamo controvoglia ma le mamme delle mie amiche saranno qui a breve per riprenderle. Facciamo una lauta colazione dopodiché Alex si offre di riportare i materassi al piano di sopra. Quando le mie amiche sono andate via decido di fare una capatina sul mio account facebook trovandovi una e-mail da parte di un contatto sconosciuto. La apro e non credo ai miei occhi c’è una foto di Matt quasi nudo su un letto stretto ad Amber anche lei quasi senza vestiti. Sbianco leggendo la didascalia:

‘’*Te l’avevo detto che l’avrei fatto mio. Il suo posto è qui in America. A te non resta che goderti la sensazione del tradimento.’’

La testa inizia a girarmi vorticosamente. L’immagine nella foto mi colpisce come un uppercut dritto al cuore. Ecco di chi era la risata che ho sentito al telefono: Amber. Mi si riempiono gli occhi di lacrime, Matt mi ha mentito. E’ stato a letto con lei. Fisso il monitor del computer sottoshock mentre le lacrime scorrono sul viso involontarie. Come ha potuto farmi questo? Come ha fatto a dimenticare me e la mia pelle solo per un attimo? ‘’Era ubriaco Valeria, magari si è confuso.’’ cerca di giustificarlo la mia mente. No, non può avermi confusa con lei, con quella maledetta ancora una volta. Mi sento sprofondare in un abisso di dolore che riesco a sentire anche a livello fisico. Tutte le parole che mi ha detto ieri, la voglia che ha di me, tutto falso. No, non può essere, il mio Matt. Il ragazzo che mi ha fatto capire che c’è una seconda possibilità per tutti, che l’amore vero esiste, che i ragazzi non sono tutti uguali non può avermi fatto una cosa simile. Oddio!Chissà quante volte allora mi ha raccontato bugie mentre loro due erano soli. Forse non c’è mai stata nessuna tesi da revisionare. Nessun concerto di Will e Benji. Chiudo l’immagine della foto e provo ad alzarmi ma le gambe tremano e la vista mi si offusca in un attimo mi trovo a terra priva di sensi.        

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Capitolo 19
*** 19.Broken ***










Sono sdraiata sul letto a fissare il soffitto. Alcuni strati di vernice mi fanno immaginare volti e oggetti. La mia mente è bloccata, non riesce a costruire un pensiero coerente e ogni parte del mio corpo è lacerata da fitte di dolore anche se non ho subito alcuna ferita fisica. Una parte del mio cervello si rende conto che a dolere sono gli strati di pelle in cui lui ha indugiato di più con baci e carezze. Brucia, ogni cellula brucia ardentemente ricordandomi il motivo del mio stato d’animo. Matt, il mio Matt insieme ad Amber nello stesso letto quasi svestiti e abbracciati. Non riesco a ricordare da quanto tempo sono chiusa nella mia stanza con la finestra e la porta chiusa. Un oscuramento maggiore dell’ambiente mi indica che è arrivata di nuovo la notte. E’ la terza che vedo da quando sono in questo stato quindi credo che siano passati già  tre giorni dalla ricezione di quella maledetta foto. Il mio cellulare squilla incessantemente tra chiamate ed sms ma non ho la forza neanche di guardare il display. La mamma mi ha fatta visitare dopo avermi trovata sul pavimento priva di sensi. Il dottore ha detto che sto bene anche se ero completamente assente durante tutta la visita. Da allora mi sono segregata in camera. Alex e Becca hanno provato a parlarmi ma mi sono resa conto di non capire le loro parole e neanche le preghiere preoccupate dei miei nel farsi dire cosa mi fosse mai accaduto. Mi sono solo limitata a dire che ero stanca e che volevo stare sola. Mio fratello ha ricevuto tante chiamate preoccupate da parte di Matt a cui ha risposto inventando delle scuse. Non ce la faccio a parlargli. Sentire la sua voce meravigliosa che in realtà non ha fatto altro che mentire mi farebbe morire all’istante. Guardo la parete di fronte a me perdendomi nuovamente nei segni della pittura con lo sguardo fisso nel vuoto. Così ci si deve sentire ad essere morti dentro, privi di qualsiasi emozione e sentimento. Questo dolore rievoca quello provato in passato per Francesco ma è più acuto. Acuto perché avevo ritrovato una speranza che purtroppo si è rivelata fallace e illusoria. << Valery c’è Matt a telefono. Per favore parlagli è preoccupatissimo. >> esclama mio fratello fuori la porta. Guardo l’ora sulla sveglia, sono le nove di sera. << Okay, riattacca lo chiamo io. >> mormoro atona. Alex bisbiglia qualcosa al telefono e riaggancia scendendo poi al piano di sotto. In mezzo minuto il mio cellulare riprende a squillare. Fisso il nome di Matt lampeggiare sul display, no..non ce la faccio a rispondere. Non ho la forza. Aspetto che il telefono squilli del tutto e provo a digitare un sms:

‘’Ti chiamerò io. Lascia perdere Alex.’’

Premo invio e dopo qualche minuto arriva una risposta che decido di non leggere come il resto dei messaggi. Riprendo a guardare il soffitto ignorando le nuove proteste della mamma che mi impone almeno di mangiare qualcosa. << Valeria sei digiuna da tre giorni. Se non mangi volontariamente giuro che ti imbocco. Qualsiasi cosa sia successa non può essere così importante da renderti in questo stato. >> dice seria. << Non mi va ancora. Per favore ho bisogno di stare sola. >> rispondo. Lei emette un sospiro di pazienza e scende al piano di sotto. Oh mamma, scusami se ti sto facendo preoccupare ma non ce la faccio a reagire ora. Mi è crollato il mondo addosso e non so se questa volta riuscirò ad uscirne viva. Maledetta me! Perché mi ostino a credere nell’amore?Perché mi ostino a credere che qualcuno possa tenere a me?Quante batoste dovrò prendere per capire che io non sono destinata ad essere felice?Mi lasceranno tutti, investo troppi sentimenti non rendendomi conto che non esiste l’Amore vero,quello puro privo di qualsiasi doppiogioco e falsità. Le persone sono cambiate, non credono più nei sentimenti. Si accontentano del sesso occasionale per non essere ferite. Costruiscono muri di pietra intorno ai loro cuori che non permettono a nessuno di scalfire. Pensavo che io e Matt fossimo l’eccezione. Due anime gemelle maltrattate dalla vita che avessero solo bisogno di trovarsi e ricevere una seconda possibilità per essere felici insieme ma a quanto pare non è così. Anche lui fa parte della schiera dei cuori di pietra a cui basta poco per perdere la testa. Vengo pervasa da un brivido di freddo, provo a coprirmi con una terza coperta ma in un attimo mi rendo conto che ho freddo dentro. Chiudo gli occhi ed è catartico. Immagini di sogni e speranze corrono via spazzati dalla verità. Vorrei solo riuscire a dormire senza pensare e sognare...

 

Sono le sei del mattino. Sento papà che si prepara per andare a lavoro lasciando gocciolare il rubinetto del bagno come al solito e tastandomi la fronte per vedere se ho la febbre. Quel gesto affettuoso ripetuto un’infinità di volte negli anni quando lui sapeva che non mi sentivo bene mi fa perdere il controllo delle emozioni e mi ritrovo a dover trattenere le lacrime con maggiore forza. Una volta sentito il portone chiudersi apro gli occhi. Da fuori sento il rumore della pioggia battente e del vento. Becca e Alex dormono beatamente. Scendo dal letto e afferro il cellulare notando altri nuovi messaggi e chiamate da parte di Matt e anche di Shannon. Mi dirigo al piano di sotto nella stanza studio. E’ giunto il momento di parlare con lui, di mettere fine a questa farsa. Anche se la foto che ho ricevuto può essere la prova della sbandata di una sera non posso passarci sopra, Amber ha ragione, il posto di Matt è in America. Mi sono illusa di poterlo far ambientare qui, ma il suo tradimento è un chiaro segno di mancanza di volontà di trasferirsi. Digito il numero di Matt come se fossi in trance. A St. John sarà all’incirca l’una di notte e lui sarà sicuramente ancora sveglio e forse non è solo… Forse c’è anche lei. Appoggio il cellulare all’orecchio e dopo un paio di squilli ottengo una risposta: << Pronto, Valery? >> dice Matt con una voce tesa e disperata. << Si, sono io. >> rispondo priva di alcuna emozione. << Oh piccola mia, finalmente. Cosa ti è accaduto?Perché sei sparita in questi giorni? >> chiede preoccupato. Matt sai recitare perfettamente, sembri davvero in pensiero per me. << Non è successo niente. Ho pensato un po’ alla mia vita e alla nostra storia e ho deciso che non possiamo continuare. >> affermo cercando di non farmi invadere dalla disperazione più totale. << Co-cosa? Che stai dicendo Amore? No-noi ci amiamo. Non possiamo lasciarci. >> risponde lui sorpreso e agitato. << Mi dispiace ma mi sono resa conto che la tua vita è lì in America. Qui non c’è niente per te. >> aggiungo e ormai le lacrime scorrono silenziose sul mio viso. << Che diavolo ti prende Valeria? Stiamo parlando da più di un mese del mio trasferimento e non stavi nella pelle. Cosa ti è successo di così sconvolgente da voler chiudere la nostra storia? Ti ho già detto che me ne frego della mia vita qui. Senza di te nulla ha senso. >> quasi urla. Beh si meriterebbe il premio Oscar per questa interpretazione. << Mi dispiace ma mi sono resa conto di non amarti. Quindi puoi evitare un trasferimento inutile. >> mento calma. Non voglio accennare alla foto, non voglio dare motivo a lui di trovare scuse e inoltre fargli capire che il suo tradimento mi ha distrutta. Voglio mantenere la mia dignità.  << No-non mi ami? Non è possibile! Fino a tre giorni fa hai giurato di voler stare con me per sempre come puoi aver cambiato idea così? >> domanda sconvolto. << Mi sono sbagliata, ti prego accetta la mia decisione senza peggiorare le cose. >> rispondo in tono glaciale. << No, Valery. Sono tutte stupidaggini! Tu mi hai sempre amato, forse sei arrabbiata con me per qualche motivo ma ti prego anziché scappare via parliamone. Non fuggire via così. >> mi implora. Oh Matt, sei così meschino da continuare a fingere? << Non sto fuggendo, per favore accetta la verità. Non ti amo e non voglio stare con te. Non chiamarmi e non contattarmi più. >> dico e riaggancio. A quel punto cado inginocchio al centro della stanza studio scoppiando in un pianto senza fine.

 

Primo giorno senza Matt.

 

Sono ancora nella mia stanza, la mamma mi ha preparato il mio piatto preferito: tagliatelle al ragù bolognese. Sono sul comodino ancora coperti dal coprivivande. Il mio stomaco non reagisce e io non mi sforzo di fargli avere una reazione. Mary e Anna continuano a mandarmi tanti sms a cui rispondo a monosillabi. Anna si è arrabbiata parecchio mentre Mary si è incollerita silenziosamente. Scusatemi amiche mie. Spero che un giorno capiate che io non sono forte come credevate, che il mio cuore non ce la fa. Matt continua a telefonare ma non risponderò.

 

Secondo giorno seza Matt.

 

Alex si sta vestendo per uscire con Manu, Mirko e Becca. Io fingo di dormire per non sentirmi dire le stesse cose ossia: ''che la vita va avanti'', ''che ci sono mille ragazzi là fuori'', ''che non posso disperarmi in questo modo''. Come faccio a fargli capire che c'è un limite al dolore che una persona può sopportare e che io ho superato questo limite?Stringo la collana che mi ha regalato Matt a Natale. Dovrei disfarmene insieme alle foto e ai messaggi ma non ce la faccio ancora. La mamma è stata gran parte del pomeriggio a parlare con me anche se io non ho aperto bocca. Mi ha ripetuto che devo reagire, che nella vita ci sono cose più gravi di un cuore spezzato (di sicuro Alex avrà capito che il mio comportamento è dovuto alla fine della storia con Matt anche se non sa il motivo e l’avrà detto ai miei ). La ascoltavo ma la mia mente non ha fatto altro che respingere ogni speranza propostami. Non sarò mai più felice come lo sono stata con Matt.

 

Terzo giorno senza Matt.

 

E’ domenica sera. Papà è seduto nel letto al mio fianco a guardare Criminal Minds uno dei miei telefilm preferiti. Cerco di seguire la trama fino a metà episodio fin quando non si scopre che il nome della vittima è Matt ucciso perché ha tradito la moglie. Alzo gli occhi al cielo e i miei pensieri tornano a vorticare sul mio dolore…

 

              Quasi due mesi dopo

 

E’ il dodici aprile e mi trovo dal  parrucchiere con mamma. E’ la prima volta che esco da quando io e Matt abbiamo chiuso. Sono state delle settimane terribili quelle appena trascorse. Ho dormito e mangiato poco. Le mie amiche mi sono venute a trovare spesso perdonando il mio silenzio e cercando di risollevarmi il morale. Quando ho avuto la forza di raccontare la verità sulla fine del mio fidanzamento loro hanno fatto di tutto per distrarmi anche se ero in stato catatonico. Matt ha continuato a chiamarmi fino a metà marzo costringendomi a cambiare numero di telefono. La sua testardaggine o meglio falsità non ha limiti. << Allora hai deciso per la base dorata e le mechés bionde? >>  chiede Emilia, la mia storica parrucchiera. << Si. >> rispondo prontamente. Lei mi sorride ed inizia ad armeggiare con i miei capelli. Mi guardo allo specchio notando le occhiaie profonde e il pallore del viso. Mi sono fatta distruggere nuovamente da un ragazzo, anche se mi ero ripromessa di non ricascarci mai più ed invece…Rammento improvvisamente una citazione letta molte volte su facebook: ‘’Potrei anche dire che l'amore è come l'alcool. Lo provi una volta, ti fa girare la testa, ne vuoi ancora e ancora. Ti fa sentire male, tanto male che dirai di non voler provare mai più. Ma poi, al prossimo bicchiere ci ricascherai. E non dirai di no’’. Oh Matt, perché mi hai illusa?Perché ti sei dimostrato il peggiore di tutti? Avevo creduto davvero nella nostra storia, nella possibilità di ricominciare. Alcune lacrime iniziano a pungermi gli occhi e cambio direzione ai miei pensieri. Non è il caso di scoppiare in questo momento anche perché la mamma mi ha portata qui per farmi sorridere. Prendo un bel respiro e ripenso alla proposta di Anna che in questi giorni mi ha suggerito di andare in palestra con lei. Riflettendoci credo sia una buona idea, ho bisogno di scaricare la tensione accumulata in questo periodo e vedere gente nuova. Un paio d’ore dopo eccomi pronta. I miei capelli brillano di riflessi biondi e dorati e cerco di sorridere per far capire alla mamma e ad Emilia che è stato fatto un ottimo lavoro: << E’ inutile, il biondo è il tuo colore. Il rosso era troppo forte. >> afferma la mia parrucchiera compiacendosi. << Si infatti. Solo che mia figlia ha la testa dura. Doveva provare anche quel colore. Per fortuna è tornata in sé. >> mormora la mamma pagando. Sembra che stiano parlando della storia mia e di Matt anziché dei miei capelli, come se quel rosso che me l’ha fatto incontrare sia stato solo un errore e adesso sia tornata finalmente con i piedi a terra. Esco dal salone di bellezza e mentre la mamma va a prendere l’auto io guardo il luogo intorno a me. Sono sul corso principale del mio paese affollato come sempre all’ora di pranzo. Mi rendo conto che mi è mancato stare in mezzo alla gente e vedere la luce del sole. Finalmente inizio a provare qualcosa e sorrido spontaneamente. Inseguito torno a casa e aiuto la mamma a preparare il pranzo. Nel pomeriggio contatto Anna per riferirle la mia decisione di scrivermi nella sua palestra. << Vedrai ti divertirai. Le istruttrici sono brave e Luciano, il proprietario, è davvero simpatico. >> afferma Anna felice. << Lo spero tanto. >> mormoro pensando che ho completamente cancellato la parola divertimento dal mio vocabolario. << Come va oggi? >> mi domanda poi dolcemente. Capisco subito a cosa si riferisce e vorrei dirle che il buco che ho nel cuore non fa che espandersi, che vorrei richiudermi in camera e piangere nuovamente tutte le lacrime che ho ma decido di tenere fede al principio di cercare di non far preoccupare troppo le persone intorno a me così dopo aver preso un respiro le dico che sto bene. Anna non se la beve ma decide di non scavare troppo per non far precipitare la situazione. Sa bene che basta poco per rompere il sottilissimo strato di forza che ho costruito. << Mi fa piacere. Sai che per qualsiasi problema io ci sono. >> dice. << Grazie Anna. Sei davvero un’amica. >> rispondo e dopo aver parlato del più e del meno riagganciamo con la promessa di risentirci per metterci d’accordo per la palestra. Il resto del pomeriggio lo trascorro dall’estetista. Mamma oggi mi sta trattando come una bambola ma resisto per ripagarla delle tristi giornate che ha dovuto subire a causa mia. E’ sabato e Alex, Manuela insieme agli altri membri del mio gruppo di amici hanno organizzato una serata speciale in una discoteca molto in. Inutili sono stati i miei ‘’no’’ mia cognata mi ha minacciata dicendo che se quella sera non sarei uscita non mi avrebbe più parlato. Anche lei si è prodigata per farmi stare meglio in queste strazianti settimane subendo le mie chiamate notturne e i miei pianti improvvisi. Mi ha rincuorato in tutti i modi umanamente possibili strappandomi anche alcuni sorrisi e cercando di ampliare i miei punti di vista sulla vita per evitare che mi chiudessi in me stessa ancora una volta. Tornata a casa apro l’armadio decisa per una volta in quasi due mesi a scegliere davvero cosa indossare. Prendo in mano il completo comprato il giorno della laurea di Matt che non ho mai messo. Ripenso alla gioia immensa provata in quel momento e sento lo squarcio del mio cuore allargarsi ancora. Scuoto la testa cercando di riprendere il controllo. Faccio un respiro profondo e vado a fare la doccia. Due ore dopo sono pronta. Mi guardo allo specchio meravigliata, non mi vedevo così bella dalla sera al Four season. << Valeria, sei pronta? >> mi chiama Alex dal piano di sotto. << Si, scendo. >> dico stampandomi un falso sorriso sul volto. Incontriamo la nostra compagnia direttamente in discoteca. Giorgio mi abbraccia appena mi vede chiedendo il motivo della mia assenza nei mesi precedenti. Mi invento alcune scuse plausibili per non tirare fuori la storia di Matt. Non voglio più parlare di lui. Il mio amico accetta le mie motivazioni e sorride felice. Paolo non smette di parlare delle sue avventure con Agata e Alberto che arricchiscono i racconti di particolari spiritosi. Alessia invece mi saluta in modo superficiale guardando il suo ragazzo Giovanni in modo astioso. ‘’Sicuramente avranno litigato prima di uscire come al solito.’’ penso. Roberto si avvicina a me e Giorgio affermando che avrebbe ballato per tutta la notte. Alzo gli occhi al cielo e dopo averlo preso in giro con la collaborazione di Giorgio mi avvicino a Becca e Manuela che mi guarda contenta. << Finalmente ti vedo sorridere Valery. Sono così felice. >> dice abbracciandomi. Io la stringo forte e le bisbiglio un ‘’grazie’’ all’orecchio. Lei mi sorride e stringendomi sottobraccio  entriamo nella discoteca seguite dagli altri. ‘’Just one last time’’ di David Guetta a pompa dalle casse a tutto volume. Ci avviciniamo alla reception chiedendo un tavolino per dieci. Una giovane ragazza con una mise professionale e sexy allo stesso tempo ci guida verso dei divanetti lasciandoci poi dei menu. << Cosa prendete ragazzi? >> chiede Giorgio divertito. << Io un rum e coca. >> risponde Roberto con aria da uomo vissuto. << Ma se non reggi neanche l’acqua! >> lo prende in giro Alex. << E’ vero! L’altra volta all’Sun Ice è andato sottosopra sorseggiando un aperitivo leggerissimo. >> aggiunge Alberto. Scoppiamo tutti a ridere mentre Roberto cerca di giustificarsi. << A me va di ballare. Chi mi segue? >> domanda Paolo scattando in piedi insieme ad Agata. << Io e Valery ti raggiungiamo tra poco. >> risponde Giorgio facendomi l’occhiolino. Scuoto la testa divertita, per fortuna ci sono i miei amici che riescono a tirarmi su il morale. Qualche minuto dopo aver ordinato un bacardi alla pesca mi ritrovo in pista a ballare insieme a tutti i membri del gruppo. Mi muovo come mai prima d’ora lasciandomi completamente andare a quella musica forte e malinconica cercando inoltre di non tradurre mentalmente il testo. << Vai Valeria! >> urla Giorgio per gasarmi. Gli sorrido felice dopodiché salgo su un altura della pista dedicata ai ballerini più bravi ed egocentrici muovendo ogni parte del corpo in modo sexy. Alcuni ragazzi iniziano ad avvicinarsi all’altura incitandomi a fare di meglio. Cerco di sopprimere il mio imbarazzo e mi esibisco in alcuni passi davvero sensuali. Mio fratello mi guarda preoccupato ma cerco di rassicurarlo con un sorriso. Un ragazzo più coraggioso degli altri sale sull’altura iniziando a ballare con me. Lo guardo sorpresa, è davvero carino: alto, occhi verdi e capelli biondi. La musica cambia e iniziano a diffondersi le note di ‘’No vale la pena enamorarse’’ dei Nulatin project. Il ragazzo mi porge la mano invitandomi tacitamente a ballare più vicini quella salsa ritmata. La accetto subito meravigliandomi di me stessa. Non ho mai fatto una cosa del genere nella mia vita. Lo sconosciuto mi mette una mano sul fianco e con l’altra mi stringe una mano guidandomi nel ballo. Io gli sorrido tentando di trattenere il rossore che cerca di invadere il mio viso. << Sei davvero brava a ballare. Io mi chiamo Daniele. Tu? >> mi chiede all’orecchio. << Mi chiamo Valeria. >> rispondo timidamente. << Ti muovi benissimo lo sai? >> dice strizzandomi l’occhio. A quel punto arrossisco e contemporaneamente la musica cambia di nuovo diffondendo ‘’Libertango’’ di Grace Jones. Il ricordo che scaturisce da quella canzone mi colpisce dritta al cuore: io e Matt al Lincoln Park stretti l’uno all’altra nel nostro primo ballo insieme. Mi immobilizzo immediatamente e lascio la mano di Daniele che non capisce il motivo del mio distacco. << Ho detto qualcosa di sbagliato? >> mi chiede gentilmente. << No, non sei tu. Scusami ho bisogno di prendere aria. >> affermo scendendo dall’altura e dirigendomi nel giardino esterno del locale. Con mia sorpresa noto che Daniele mi segue fuori. Mi siedo su una panchina cercando di trattenere le lacrime. Che sciocca sono stata a pensare di poter star meglio, di potermi lasciare il passato alle spalle per una sera. La presenza di Matt è ancora troppo forte nella mia vita. Che devo fare? Volevo solo essere felice. Non ho chiesto chissà quanto, solo un briciolo di felicità insieme a lui. Prendo un respiro profondo e cerco di distendere i nervi. << Va meglio ora? >> chiede educatamente Daniele di cui mi sono dimenticata la presenza. << Oh si, grazie. Non eri costretto a seguirmi. >> dico imbarazzata. << Sei impallidita improvvisamente e non sapevo se fossi sola. Non lascio le ragazze in questo stato. >> mormora guardando se mi sono ristabilita. << Sei molto gentile Daniele. Ne esistono pochi di ragazzi come te. >> affermo sorridendogli. << Hai un bel sorriso Valeria ma non coinvolge gli occhi. Ciò vuol dire che c’è qualcosa che non va. >> dice. Bene, colpita e affondata. Distolgo lo sguardo da lui e lo punto verso l’orizzonte. << Valeria, sei qui! >> esclama poi Manuela avvicinandosi a me. <<< Manu, si scusa. Sono venuta a prendere un po’ d’aria. >> affermo. << Alex si è preoccupato perché Alberto ti ha vista uscire con un ragazzo. >> mormora guardando Daniele perplessa. << Ah, si. Lui è Daniele, mi ha accompagnata perché temeva che potessi sentirmi male. Daniele lei è Manuela la fidanzata di mio fratello. >> dico e i due si stringono la mano. << Danny andiamo. Luca si è sentito male. >> urla improvvisamente un ragazzo apparso dietro di noi. Daniele si volta e alza gli occhi al cielo: << Arrivo Carlo. Devo andare ragazze. E’ stato un piacere conoscervi. Ah Valeria, ci sei su facebook vero? >> chiede poi leggermente imbarazzato. << Si. >> rispondo. << Beh se ti va aggiungimi agli amici. Daniele Pieretti. Ciao. >> afferma sorridente e poi va via. << Cara io e te dobbiamo farci una lunga chiacchierata. >> inizia Manuela maliziosa. Io le sorrido divertita e abbandono per un po’ i ricordi su Matt.

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Capitolo 20
*** 20.A new friend ***












[Salve care lettrici :) lo so sto pubblicando davvero raramente ma sto passando uno strano periodo a livello sentimentale e anche universitario che mi ruba l'ispirazione. Spero mi perdonerete e che gradiate il mio lavoro. Grazie di continuare a seguirmi ^^ siete davvero grandi!!! Buona lettura :**** ]







E’ lunedì pomeriggio, sono nella mia camera preparondomi per andare in palestra. Il resto della serata di sabato è stata grandiosa, dopo la discoteca siamo andati a prendere il caffè in un bar in riva al mare. Tutti noi ci siamo schizzati l’acqua l’un l’altro bagnandoci da capo a piedi. Mi sono divertita da matti e per fortuna il clima era ed è abbastanza caldo da non rischiare di prendere un malanno. Ieri invece sono stata tutto il giorno a casa a guardare gli episodi di Revenge, un nuovo telefilm suggeritomi da Mary, insieme a Becca. Mi guardo allo specchio e lego i capelli, ormai biondi, in una coda. Prendo un’asciugamani e scendo al piano di sotto. Preparo la borsa e dieci minuti dopo il mio telefono squilla avvisandomi che Anna mi aspetta fuori in auto. << Mamma,vado in palestra! Anna è arrivata. Torno verso le sette e mezza. >> urlo. << Okay. Non fare troppi sforzi. Ricorda che è la tua prima lezione e che non fai sport da anni. >> mi raccomanda lei raggiungendomi in cortile. Alzo gli occhi al cielo ed esco. Salgo in macchina di Anna che mi saluta allegramente. << Ciao Anna. Come va? >> le chiedo lasciandomi contagiare dal suo umore. << Ciao Valery, tutto bene. La professoressa oggi mi ha fatto i complimenti per alcuni argomenti trattati nella tesi. Sono davvero felice. >> afferma sorridente. << Che bella notizia!Finalmente dopo tanto lavoro ecco i frutti. Non vedo l’ora che arrivi il fatidico giorno della discussione. Io e Mary ci commuoveremo di sicuro. >> mormoro. << Addirittura! Sei sempre la solita esagerata. Tu ti sei divertita questo week-end, invece? >> domanda poi curiosa. Le racconto della discoteca e del bar sulla spiaggia aggiornandola anche sugli ultimi pettegolezzi appresi da Giorgio che lei e Mary conoscono perché anche lui era in classe con noi al liceo insieme a Mirko e Alex. Una volta arrivata in palestra Anna mi presenta Luciano, il proprietario/istruttore, che si rivela simpatico e divertente. Oggi c’è lezione di life pump ma a me non piace molto come corso a differenza della mia amica così decido di lavorare con gli attrezzi. Anna mi suggerisce di fare diciotto minuti di step, diciotto di cyclette e venti di tappeto dopodiché si reca nella sala per seguire life pump. Una volta sola mi guardo intorno un po’ spaesata, individuo uno step libero e dopo averlo programmato metto play al mio Ipod e inizio l’esercizio a ritmo di ‘’Moves like Jagger’’ dei Maroon 5. Una volta finito mi sposto sulla cyclette la programmo e inizio a pedalare. Cerco di occupare la mente studiando l’ambiente e le persone intorno a me altrimenti il mio cervello riprodurrà in loop i ricordi su Matt. Mi sono resa conto che tenere la mente occupata aiuta a farmi stare bene anche se non accade spesso. Molte volte la malinconia prende il sopravvento e mi ritrovo a piangere senza volerlo. Una volta finito l’esercizio sulla cyclette faccio per scendere quando la mia scarpetta s’incastra nella fibbia del pedale. Sto per cadere davanti a tutti quando vengo sorretta da qualcuno. Alzo il viso e incontro due occhi verdi e il ciuffo biondo di un ragazzo che sembra di aver già visto ma non ricordo bene dove. << Tutto bene Valeria? >> chiede lui premuroso. Oh, è Daniele, il tipo con cui ho ballato sabato sera. Lo guardo stupita mentre mi rimetto in piedi. << Oh Daniele! Si tutto okay! Grazie per avermi sorretta. Che sorpresa vederti qui. >> rispondo imbarazzata. << Anche per me è stata una sorpresa. Ti ho vista da lontano e non ero sicuro fossi tu così mi sono avvicinato per appurarlo. E’ da molto che vieni qui? >> domanda sorridendomi felice. << No, in realtà è il mio primo giorno, mi ha convinta un’amica che ora sta facendo life pump. >> affermo. << Ah, per questo non ti ho mai vista prima. Sono contento di averti rincontrata. Sabato non abbiamo avuto modo di parlare molto. >> dice scrutandomi intensamente. Arrossisco pensando forse di aver esagerato ballando con lui così all’improvviso. Non vorrei si fosse fatto un’idea sbagliata di me. Sorrido nervosamente mentre Luciano mi passa vicino per chiedermi se è tutto okay. Assento con il capo mentre lui lancia uno sguardo ironico a Daniele. << Danny, è il suo primo giorno non importunarla da subito. >> dice poi ridendo. << Non preoccuparti Lucio, le faccio solo da tutor. >> risponde Daniele divertito. Arrossisco ancora di più distogliendo lo sguardo da lui. Daniele si accorge del mio imbarazzo e mi chiede quale attrezzo debba usare. << Mi è rimasto il tappeto. >> dico voltandomi per indicarlo. << Bene anch’io. Ce ne sono due liberi vicini. >> afferma facendomi strada. Salgo sull’attrezzo e dopo averlo impostato parto e lo stesso fa Daniele. << Beh Valeria quanti anni hai? >> chiede poi. << Ventiquattro il prossimo mese. Te? >> << Ventisei tra due mesi. Cosa fai nella vita? >> << Studio giurisprudenza. >> mormoro. << Ah complimenti! Io invece dopo il liceo ho preso un master in informatica e lavoro presso un azienda di software. >> dice. << Complimenti anche a te. Io di computer ne capisco abbastanza solo per connettermi ad internet, quando si blocca qualcosa vado in panico. >> << Ahaha!Beh puoi chiamare me se hai problemi, sarei lieto di aiutarti. >> dice facendomi l’occhiolino. Distolgo lo sguardo da lui per non fargli notare il rossore sulle mie guancie. E’ davvero un ragazzo carino e gentile. << Valery hai finito? >> mi volto e Anna è dietro di me. << Anna! Si ho finito. >> dico rallentando il passo. Scendo dal tappeto e prendo la borsa: << Daniele è stato un piacere rivederti. >> dico sorridendogli. Lui scende dal suo tappeto atleticamente e mi si para davanti. << Anche per me è stato un piacere!Attendo ancora la tua richiesta d’amicizia. >> afferma con aria furbetta. << Oh! Beh non sono il genere di ragazza che aggiunge chiunque ma a questo punto credo di conoscerti un po’ di più rispetto a sabato. Comunque aggiungimi tu ‘Valeria Di Costanzo’ ho dimenticato il tuo cognome. >> mormoro. << E’ Pieretti. D’accordo allora. Verrai domani in palestra? >> chiede speranzoso. << Si ma farò aerobica. >> rispondo incerta. << Okay, allora magari ci incontriamo lo stesso. Buona serata. >> dice e mi da un lieve bacio sulla guancia. Istintivamente faccio un passo indietro e mi volto bruscamente per andare via lasciando Daniele perplesso. Anna una volta in auto mi fa mille domande su chi fosse il ‘belloccio della palestra’ le spiego come ho conosciuto Daniele e come sono stata sorpresa di ritrovarlo lì. << Ho notato il tuo terrore quando lui ti ha baciata sulla guancia. E’ normale ora perché non lo conosci bene, ma prima o poi dovrai far entrare qualcun altro nella tua vita. >> mormora Anna fermandosi fuori casa mia. La guardo sconfortata e sospiro: << No Anna, non voglio! >> dico e dopo averla salutata calorosamente scendo dall’auto. Appena entrata in casa saluto mamma e papà che guardano ‘’The money drop’’ alla tv, dirigendomi poi al piano di sopra per fare una doccia. Accendo il mio impianto hi-fi che riproduce un cd del 2009. Apro l’acqua e m’infilo sotto il getto caldo cercando di non pensare a ciò che mi ha detto Anna. Come posso far entrare qualcun altro nella mia vita?Matt è ancora sulla mia pelle e non posso già sostituirlo. Anche se mi ha tradita io lo amo ancora e il pensiero di frequentare un altro ragazzo mi fa rabbrividire. Con che coraggio potrei fidarmi di un altro essere umano dopo due esperienze così negative alle spalle? Francesco è tornato sui suoi passi è vero ma ci sono voluti due anni per capire l’errore che ha commesso. No, non me la sento. Non ora. Esco dalla doccia e mi avvolgo nel mio accappatoio bianco raccogliendo i capelli in un asciugamano più piccolo. Mi guardo allo specchio vedendo una ragazza dagli occhi tristi e lucidi che non riesce a credere più a nulla, che ha perso ogni speranza sull’amore. Dallo stereo escono le note di ‘’Empire state of mind’’ di Jay Z e Alicia Keys e un brivido di freddo mi attraversa il corpo. Mi tornano in mente le strade americane, i palazzi e i bei momenti passati lì. Esco dal bagno e mi affretto a cambiare canzone, ‘’Bleeding love’’ parte e a quel punto mi ritrovo a singhiozzare seduta a terra con le ginocchia strette al petto. Il giorno successivo mi sveglio presto e inizio a sfogliare il libro di storia del diritto romano sottolineando anche alcuni capitoli. Per fortuna il mio morale è migliorato e ho intenzione di non farmelo rovinare da niente e nessuno. Verso l’ora di pranzo però ricevo una mail: è Shannon. Il mio cuore inizia a battere all’impazzata. Okay addio propositi ottimisti per la giornata. Ripenso subito al fatto che chiudendo con Matt ho limitato anche i rapporti con sua sorella e Chris. Le ho inviato una mail quando io e lui ci siamo lasciati spiegandole le mie motivazioni e il bisogno di distaccarmi da loro. Apro la mail con il fiato sospeso e leggo:
 
Da Shannon a Valery: ‘’Ciao Valeria, come stai?So che non vuoi che ci sentiamo per ovvi motivi che ho compreso tacendo e non scrivendoti sin ora ma non posso più farlo. Per me sei stata un’amica preziosa in quelle due settimane e credo che lo stesso sia stata io per te. Non credo assolutamente al fatto che tu non ami più Matt ma che ci sia stato un evento o un qualcosa che ti abbia costretta o indotta a troncare con lui. Non voglio intromettermi tra voi ma devi sapere che mio fratello è ricaduto nel baratro. Beve a qualsiasi ora del giorno e della notte e spesso non torna a casa a dormire. Chris ha dovuto tirarlo via da una rissa con Will. La cosa più assurda che potesse accadere perché è il suo migliore amico. Per fortuna Amber è sempre con lui. Ti prego, cerca di parlargli, sono disperata e preoccupata. Ricorda che ti voglio bene.
                                      
                                    Shannon.
 
Rileggo quella mail mille volte con le lacrime agli occhi. Il ragazzo che ho conosciuto era tutta un’illusione. Il mio Matt non è mai esistito. E’ questa la sua vera essenza. Shannon crede che ciò sia dovuto alla rottura con me. Poverina è stata ingannata anche lei, non ha capito che questo è il vero carattere di suo fratello inasprito poi dall’appoggio di Amber. Ripercorro con la mente la cena al ‘’Four season’’ chiedendomi come possa una persona arrivare a fingere sino a quel punto. Sospiro trattenendo un singhiozzo e digito una risposta:
 
Da Valery a Shannon: ‘’Ciao Shannon, io sto bene e mi dispiace aver dovuto limitare i nostri rapporti ma è dura anche per me vivere in questa situazione. Mi dispiace per ciò che è successo a Matt ma credo che non dipenda da me. Lui ha scelto di vivere in questo modo con Amber.Lei lo ama e lui sente lo stesso per lei. Forse si è illuso di provare qualcosa per me ma alla fine lei ha avuto il suo cuore. Non posso far nulla io e comunque è vero sei stata un’amica preziosa per me e spero più in là di poter ricucire lo strappo che ho creato. Scusami. Ti voglio bene anch’io.
                          Valery.
 
Tutta la tastiera è bagnata dalle lacrime che scorrono mute sul mio viso. Perché? Perché l’ho incontrato? Perché mi sono innamorata di nuovo? Accidenti al mio carattere sensibile e ingenuo! Quanto ancora dovrò star male prima di capire la lezione?Quante volte il mio cuore deve andare in frantumi prima di capire che non devo fidarmi di nessuno perché nessuno è come dice di essere? Mi alzo in piedi e dopo aver spiegato a mia madre di non avere fame a causa di un mal di stomaco, mi chiudo in camera. Cerco disperatamente di non perdere il controllo ma alla fine scoppio in lacrime come ieri sera.
 
<< Valeria, Valeria svegliati. >> Becca mi scuote ed io apro gli occhi confusa. Cavolo, ho di nuovo pianto fino ad addormentarmi. << Che ore sono? >> le chiedo mettendomi a sedere sul letto e strofinandomi gli occhi. << Le sette meno dieci. Mamma vuole sapere cosa vuoi per cena. >> mormora mia sorella. << Maledizione il corso di aerobica! >> urlo scattando in piedi. Mi sciacquo il viso e indosso la tuta velocemente. Guardo sul mio cellulare e trovo i messaggi di Anna che mi ha chiesto se sarei andata in palestra. Le rispondo che sono in ritardo per aerobica e che mi sarei allenata in sala con gli attrezzi. Una volta pronta mi faccio accompagnare dalla mamma e alle sette e un quarto sono a destinazione. << Mamma torno con Anna per le otto e un quarto. >> le dico. << Va bene ma non mi hai detto cosa vuoi per cena. >> domanda. << Scegli tu. >> rispondo aprendo la portiera. Lei alza gli occhi al cielo e dopo avermi fatto promettere nuovamente di non sforzarmi troppo mi permette di scendere dall’auto. Entro in palestra e Luciano rimprovera simpaticamente il mio ritardo facendomi notare di avere il segno del cuscino sul volto. Arrossisco imbarazzata e biascicando qualche scusa mi avvio allo step. Prima di iniziare l’esercizio riprendo fiato e indosso le cuffie del mio Ipod mettendo play a ‘’Just like a pill’’ di Pink. Inizio a spingere sui pedali cercando di scaricare tutta la rabbia e la tensione procuratemi dalla ricezione della mail di Shannon. A metà esercizio però la testa inizia a girarmi e ricordo di essere digiuna. Mi fermo per riprendere fiato ma soprattutto per evitare di svenire attirando così l’attenzione di tutti su di me. Bevo un sorso d’acqua e sento una mano poggiarsi sulla mia spalla. Alzo gli occhi e vedo Daniele che mi sorride. << Hey, già stanca oggi? >> chiede divertito. << Ciao Daniele, no sto solo riprendendo fiato. >> rispondo ricambiando il sorriso. Faccio un passo indietro ma barcollo, lui mi guarda meglio in volto e capisco che è preoccupato. <<  Valeria forse è meglio che ti fermi del tutto. Sei pallidissima. >> dice prendendomi sottobraccio. << Sto bene. Non preoccuparti. >> mormoro imbarazzata e ritraendomi dal suo tocco. Lui non mi ascolta e mi conduce alla reception facendomi sedere su un divanetto di vimini. << Hai pranzato? >> domanda poi osservandomi intensamente. << Poco. >> mento arrossendo. << Okay vado a prenderti una barretta energetica non muoverti. >> mi dice premuroso dirigendosi ai distributori. Provo a protestare ma lui si è già allontanato. A quel punto appoggio le spalle alla testiera del divano e chiudo gli occhi per rilassarmi, quando li riapro Daniele è davanti a me con lo sguardo spaventato. Mi rimetto a sedere con le spalle dritte e lui sospira di sollievo: << Pensavo fossi svenuta. Mangia questa per favore. >> afferma sedendosi accanto a me. << Oh Grazie ma non ce n’è bisogno. >> dico provando a rifiutare. << Mangia. >> mi ordina ed io scarto la barretta  addentandola poi silenziosamente. << Cerca di non fare esercizi a stomaco vuoto. So che voi ragazze siete in fissa con il peso ma digiunare non è la strada migliore. >> mi rimprovera preoccupato. << Non sto facendo alcuna dieta. >> rispondo prontamente abbassando lo sguardo. Lui sospira: << Capisco. >> afferma poi digrignando i denti. Non comprendo la sua reazione così resto in silenzio. Inseguito finisco la barretta e mi alzo per gettare la carta. << Va meglio ora? >> domanda Daniele guardandomi intensamente. << Si, grazie. Permettimi di rimborsarti. >> mormoro prendendo il portafogli. << Non esiste. Promettimi solo di prenderti cura di te stessa. Nessuno è così importante da toglierti il sorriso. >> dice dolcemente. Prova ad accarezzarmi ma faccio un passo indietro restando interdetta a quella affermazione. Lui sta per parlare quando una ragazzina sui dodici anni si avvicina a noi: << Danny andiamo? >> dice puntando i suoi occhi verdi su di me. Somiglia molto a Daniele e capisco che deve essere sua sorella. << Si, Gaia. >> risponde lui sorridendole. << A domani Valeria. Dai un’occhiata al computer stasera. >> aggiunge poi rivolto a me. Io assento con il capo e lo guardo andare via. Poco dopo Anna mi raggiunge nella reception ed io le racconto del giramento di testa, di Daniele e della mail di Shannon. << Sei sicura che Matt non stia davvero male per te? Cioè dopo tutto quello che ha fatto sia in America che quando sei tornata è un comportamento un po’ folle se non ti ha amata davvero. >> mormora Anna togliendo l’antifurto alla sua auto. << No Anna, è solo un bravo attore. Se stesse davvero male non starebbe con Amber, invece lei ‘’gli sta vicino’’e poi non mi ha mai detto del tradimento. >> sentenzio irritata da quella situazione. << Magari è troppo dispiaciuto per dirtelo. >> propone la mia amica. << Non credo. Comunque non voglio più pensarci. >> affermo. << D’accordo. Allora stasera vieni da Mary? >> << Certo! Dobbiamo riferirci le ultime news. >> mormoro sorridendo. Una volta a casa faccio la doccia e nell’attesa che anche Becca sia pronta accedo al mio account facebook. Per fortuna non c’è alcuna mail da parte di Shannon ma noto che ho una richiesta d’amicizia: è Daniele. Accetto, dopodiché spengo il pc e mi dirigo a casa di Mary insieme a mia sorella facendomi dare uno strappo da Alex che esce con Manuela. Le mie amiche mi attendono nella cameretta di Mary pronte a commentare gli episodi dei vari telefilm andati in onda lo scorso fine settimana. << Elena non si sta comportando bene con Damon. Lui la ama davvero. >> afferma Mary seduta sul letto. << Si ma che deve fare? Lei è destinata a stare con Stefan. >> ribatte Anna poggiando il suo cellulare sulla scrivania. << Vogliamo parlare allora di Revenge? Emily che sta combinando con Daniel? >> interviene Becca fingendosi sconvolta. Io resto in silenzio ripensando ancora alle parole di Shannon. << Terra chiama Valeria o meglio ‘’orticaria’’. >> dice mia sorella riportandomi con i piedi per terra. << Scusatemi ragazze ma la mail che ho ricevuto non ci voleva proprio. Ha abbattuto quel piccolo strato di indifferenza costruito nei confronti di Matt. >> mormoro abbracciando il cuscino della mia amica. << Non devi fare così, lui non ti merita. >> afferma Mary premurosa. << Dai, l’hai detto stesso tu in macchina è stato un bravo attore quindi deve venire automatica l’indifferenza nei confronti di una persona del genere. >> aggiunge Anna. << Mi dispiace riversare i miei dispiaceri su di voi ragazze ma stavolta credo di aver esaurito tutta la mia forza. Non riesco a reagire. Non riesco a vedere nessuna luce alla fine del tunnel. >> dico fissando lo sguardo a terra. << Beh allora cerca di abbellire il tunnel nell’attesa di vedere la luce. Non puoi lasciarti abbattere così. >> aggiunge Mary guardandomi seria. Sospiro e decido di cambiare argomento. Mary ci annuncia che Simone sarebbe venuto qui da noi agli inizi di maggio: << Che bello! Resterà anche per il mio compleanno? >> chiedo recuperando un po’ di buon umore. << Sisi. Non vedo l’ora! >> afferma Mary felice.
 
Il resto della settimana e di quella successiva trascorre tranquillo tra lo studio e la palestra. Daniele mi gira intorno in modo gentile e amichevole suggerendomi i modi giusti per fare gli esercizi e spiegandomi molte cose sui computer. Abbiamo parlato spesso anche su facebook e ho scoperto che è un tipo molto simpatico e inoltre come me ama i manga e gli anime Giapponesi. Gli ho raccontato la mia passione anche nel fare cosplay per halloween e la fiera del fumetto che si tiene ogni anno in città. Lui mi ha detto che ha fatto vari cosplay per quell’evento negli anni passati e che non vede l’ora di partecipare alla fiera di quest’anno. Un venerdì mentre sto camminando sul tappeto Daniele mi mette sotto gli occhi una locandina. << Cos’è? >> chiedo affannata. << Leggi. >> dice con il suo bel sorriso. << ‘’Il 1-2-3-4 maggio si svolgerà come ogni anno il Comicon, il costo del biglietto è di euro 12,00. >> leggo ad alta voce. << Wow il Comicon! L’avevo completamente rimosso dalla mia mente che si tenesse a breve. >> esclamo poi entusiasta. << L’avevo immaginato. Che ne dici di andarci insieme visto che siamo due quasi Otaku? >> << Oh sarebbe bello ma come ti ho già detto di solito partecipo insieme a mio fratello, mia cognata, mia sorella e il mio migliore amico. Mi dispiacerebbe non essere anche con loro. >> mormoro riflettendo sulla questione. << Oh ma loro possono unirsi a noi. >> propone Daniele gentile anche se meno entusiasta. << Sicuro? >> << Certo, almeno facciamo gruppo. Contatto anch’io qualche amico. >> mi rassicura lui strizzando l’occhio. << Ahhh che bello! Non vedo l’ora. E’ la settimana prossima vero? >> << Si. Hai il tempo necessario per preparare un cosplay? >> domanda lui appoggiandosi all’altro tappeto con la schiena e le braccia conserte. Quella posizione gli fa risaltare i pettorali e i muscoli delle spalle. << Si, per fortuna ho conservato gli abiti usati per il cosplay di Yuki di Vampire Knight fatto ad Halloween. Oh, ma sono bionda ora. >> esclamo ricordando che uno dei motivi per cui ho tinto i capelli di rosso è stato per la festa del trentuno ottobre. << Beh se non sbaglio c’è una biondina con i codini nel gruppo dei vampiri. >> mi suggerisce Daniele. << Rima Toya! Oh Danny sei grande. Tu invece chi interpreterai? >> domando scendendo dal tappeto. << Credo Sanji di One Piece. >> afferma contento. << Si. E’ perfetto per te! >> esclamo esuberante dimentica del luogo in cui mi trovo. Io e Daniele continuiamo ad organizzarci per il Comicon e durante tutti gli esercizi gli parlo di Alex e Manuela, che lui ha già conosciuto la sera che abbiamo ballato insieme, e di quanto siano simpatici. Lui mi fa molte domande anche su Mirko sembrando quasi geloso ma forse è tutto nella mia testa. Quando torno a casa chiamo Manu e le racconto della fiera e della proposta di Daniele. Lei accetta subito entusiasta e iniziamo a pensare a quale cosplay far interpretare a lei ed Alex. Becca ascolta tutta la telefonata decidendo di indossare per quei giorni uno dei suoi vestiti usati per il saggi di danza. Dopo aver riattaccato mando un sms a Mirko per chiedergli se anche lui sarà dei nostri. Il mio migliore amico non se lo fa ripetere due volte e mi racconta di aver già raccolto tutte le info degli eventi che la fiera ospiterà:
 
Da Mirko a Valery:‘’Ci sarà la cerimonia del tè nella zona dell’Asian village e anche una lezione di giapponese.’’mi scrive.
 
 Da Valery a Mirko: ‘’Ohhhh! Non possiamo assolutamente mancare allora! Sono così curiosa. Inoltre potrò fare sfoggio del mio Giapponese.’’  Rispondo scoppiando in una fragorosa risata.
 
Da Mirko a Valery: ‘’ Si certo. Ma se sai solo dire ‘pronto e dolce’.’’ digita Mirko ironico. Inseguito dopo aver riferito anche a lui l’organizzazione di quei giorni ci salutiamo promettendoci che ci saremo rivisti il giorno dopo per uscire come ogni sabato con la nostra comitiva. Mi siedo alla mia scrivania sentendomi davvero felice per la prima volta dopo due mesi pensando ai giorni meravigliosi che si prospettano all’orizzonte. Forse la fortuna ha deciso di girare dalla mia parte per una volta.

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Capitolo 21
*** 21.Kissing you ***









[Salve care lettrici :) lo so non ho scuse per il ritardo assurdo nel postare :P spero che mi perdoniate e che questo capitolo vi piaccia ^^ un'ultima cosa riascoltate le canzoni durante la lettura anche se finiscono...Grazie mille per avermi attesa un bacione enorme..Buona lettura :*]



E’mercoledì e domani si terrà la prima giornata del Comicon. Il tempo è volato tra i preparativi per gli abiti da cosplay, lo studio e la palestra. Daniele non sta nella pelle e mi ha inviato tanti messaggi per chiedermi suggerimenti per perfezionare il suo personaggio finendo poi inevitabilmente a parlare di noi.
 
Da Danile a Valery:‘’Quindi davvero non ti piace il tiramisù?’’
 
Da Valery a Daniele:‘’No. Odio il caffè :P’’
 
Da Daniele a Valery: ‘’Come fai a svegliarti al mattino?Io se non ne prendo almeno due dormo a lavoro.’’
 
Da Valery a Daniele: ‘’Bevo il tè ai frutti rossi. Funziona sai?’’
 
Da Daniele a Valery: ‘’Nah, non sono il tipo da tè. Beh per quanto riguarda domani mattina dove ci incontriamo?Porto con me i miei amici Luca e Carlo ti piaceranno vedrai.’’
 
Da Valery a Daniele: ‘’Sono curiosa di incontrare i due miti dell’alcol. Ci incontriamo fuori la palestra alle dieci. Che ne pensi?’’
 
Da Daniele a Valery: ‘’D’accordo!Non vedo l’ora. Ora vado a cena buona serata Rima.’’
 
Da Valery a Daniele: ‘’Buona serata Sanji.’’
 
Spengo il computer sorridendo e guardo Manuela perfezionare le bretelle cucite al jeans di mio fratello che cerca di non muoversi per paura di essere punto. << Oh Alex sei perfetto nei panni di Luigi. Hai fatto un ottimo lavoro Manu o meglio Supermario. >> squittisco divertita. << Solo voi potevate interpretare i protagonisti del videogioco più famoso al mondo. Siete troppo teneri. >> aggiunge Becca infilandosi il vestito da Esmeralda. << Grazie Becca. >> risponde Manu felice. Io perfeziono la mia giacca attaccandovi sopra il nastro isolante per creare i motivi del tessuto e appunto dei fiocchi di raso bianco e nero sull’ombrellino da sole, elemento principale del mio costume. Il resto della serata trascorre poi tra risate e pizza. La mattina dopo mi sveglio presto, faccio una doccia e indosso il mio costume, sembro davvero una scolaretta giapponese con la gonna bianca con le plessè, la giacca dello stesso colore, la camicia nera sotto, le calze nere al ginocchio e il fiocco rosso al collo. Mi trucco in modo naturale e faccio due codini ai lati della testa legandoli con dei nastri neri. << Pronta! >> esclamo felice del risultato ottenuto. Esco in cortile dove Alex sta parlando a telefono con Manu e Becca attende con il suo abito indosso e lo zainetto in spalla che si parta. Una volta in auto andiamo a prendere Mirko e poi Manuela, alle dieci in punto siamo fuori la palestra. Daniele è appoggiato alla sua macchina con una sigaretta spenta tra le labbra. E’ bellissimo vestito con un pantalone nero, il panciotto dello stesso colore e sotto di esso una camicia blu elettrica. Un ciuffo di capelli gli copre completamente un occhio, sembra davvero Sanji. Mi rendo conto di essere nervosa ed emozionata senza motivo. Sarà sicuramente l’aria di festa, mi convinco. Scendo dall’auto e mi avvicino al mio amico che mi rivolge un sorriso bellissimo prima di scoppiare a ridere entrambi per i nostri abiti. << Oh Valery, sembri una quindicenne. >> esclama lui scuotendo la testa divertito. << Spiritoso. >> dico facendogli una linguaccia e fingendomi offesa. Daniele a quel punto mi mette una mano sotto il mento e mi lascia un bacio sulla guancia. Provo lo stessa contrarietà delle altre volte anche se meno acuta del solito. Che sta succedendo?Sto finalmente riuscendo a chiudere il mio dolore in un cassetto lontano dalla realtà? Manuela, Alex, Mirko e Becca scendono dall’auto e si avvicinano a me e Daniele: << Danny questo è mio fratello Alex, lei è mia sorella Becca, Mirko e…Manuela la ricordi vero? >> dico indicando ciascuno di essi. << Piacere di conoscervi ragazzi. >> esclama Daniele amichevole stringendo la mano a tutti. << Noi invece siamo Luca e Carlo. >> aggiungono due ragazzi scendendo dalla vettura di Daniele. Carlo l’avevo già visto quella sera in discoteca: di altezza media, un po’ robusto, occhi castani e capelli dello stesso colore. Luca invece è più basso e magro,ha i capelli castano chiaro e gli occhi verdi. Sono travestiti rispettivamente da Jim e Finch di American Pie. Ci stringono la mano e poi iniziano a battibeccare spiritosamente tra loro. << Bene, partiamo? >> propongo poi emozionata. << Si, andiamo. >> risponde Daniele. Risaliamo nelle rispettive auto e ci avviamo alla volta della fiera. Dopo un’ora eccoci in fila per acquistare il biglietto. Per fortuna sono state aperte tutte le biglietterie e non dobbiamo aspettare molto. Entriamo nella struttura iniziando a guardarci intorno entusiasti. Ci sono milioni di ragazzi tra cui tantissimi travestiti dai loro personaggi anime o manga preferito ma non mancano i cosplayer Disney, dei telefilm o film. << Cosa vogliamo fare per prima? >> ci domanda Alex. << Non saprei, visitiamo prima l’interno? >> rispondo guardando anche Daniele. << D’accordo. >> assentono tutti. Giriamo per i vari atri pieni di stand che rivendono, fumetti, peluche, tazze, dvd, card, giochi di società di tutti i tipi da quelli giapponesi agli italiani. Nella zona gamecon ci sono videogiochi a disposizione per fare tornei e provare gli ultimi modelli.  Alcuni tavoli sono stati messi a disposizione per far provare i nuovi o vecchi giochi di società. << Scusami, interpreti Rima Toya? >> mi chiede una ragazza sorridendomi. << Si. >> affermo un po’ imbarazzata. << Posso farti una foto? >> << Ma certo. >> dico mettendomi in posa con il mio ombrellino per il sole. La ragazza scatta e va via sorridente. << E brava Valery, già ti hanno chiesto una foto. >> afferma Daniele strizzandomi l’occhio. Non appena termina la frase si avvicinano a noi una decina di ragazze pronte a farsi fotografare con lui. << Oh sei il Sanji più bello di tutta la fiera! >> esclama una di loro mentre un’altra gli tasta maliziosamente il sedere. Daniele accontenta tutte le sue fan con la sua aria da seduttore al punto che molte di loro gli lasciano il numero di telefono. Lo guardo perplessa mentre lui li registra sul suo cellulare. << Che c’è? Erano carine. >> dice con aria innocente. Scuoto la testa divertita mentre lui mi mette un braccio sulla spalla: << Non preoccuparti la mia preferita sei tu. >> mi sussurra poi in modo sensuale. Mi irrigidisco istintivamente a quel contatto e a quelle parole. Lui lo percepisce ma non mi molla, così tento di divincolarmi dalla stretta con varie scuse. Il resto della giornata trascorre in modo tranquillo. I ragazzi e le ragazze presenti al Comicon mi chiedono di fare diverse foto e ci divertiamo anche noi a farle agli altri cosplayer. Proviamo i nuovi giochi da tavolo sentendoci degli emeriti ignoranti quando si tratta di rispondere a domande di logica. Ci sediamo poi sul prato per pranzare con i tipici spaghetti giapponesi e raccontandoci avventure passate. Daniele mi gira sempre intorno e si dimostra anche premuroso e dolce. Apprezzo i suoi gesti anche se tendo ad essere sempre scostante. Non voglio si faccia strane idee e soprattutto non voglio illuderlo. Verso le sei del pomeriggio decidiamo di andare via ma prima di salire in auto Daniele mi si avvicina: << Cosa ne pensi di prendere un caffè, o nel tuo caso tè, insieme domani sera? >> domanda un po’ imbarazzato. Guardo il suo bellissimo volto che però non ha nulla di familiare, leggendo una sincera speranza negli occhi. Oh no!Cosa gli dico? << Daniele io…non mi sento pronta per… >> dico quando vengo interrotta da lui. << Non è un appuntamento, è solo un’uscita amichevole. Per chiacchierare sai… >> mormora arrossendo leggermente. Ci rifletto su qualche minuto. Mi sento pronta a dirgli si? In quel momento l’immagine della foto di Matt e Amber compare nella mia mente e accetto l’invito senza pensarci due volte. << Okay. Allora ci vediamo fuori la palestra alle otto. Andiamo con la mia macchina. >> dice Daniele entusiasta. Io gli sorrido dolcemente dopodiché lui mi lascia un bacio sulla guancia e si mette alla guida della sua auto mentre Carlo e Luca lo prendono in giro. Il giorno dopo passo tutta la mattinata in ansia pentendomi di aver accettato l’invito di Daniele. Manuela e Mirko ieri invece sono stati felicissimi del mio ‘’non appuntamento’’ e mi hanno incoraggiata a non disdire per nulla al mondo. Solo Alex era incerto ma non ha detto nulla per dissuadermi. Ora sono così tesa che non riesco a studiare e passo anche l’intero pomeriggio a pensare a cosa dire, cosa indossare e soprattutto cosa fare nel caso Daniele mi chiedesse di rivederci. Alla fine opto per un jeans, una camicia a mezza manica bianca, foulard beije chiaro abbinato agli stivali estivi col tacco dello stesso colore. Asciugo i capelli con il ciuffo laterale e mi trucco leggermente. Alex accetta di darmi uno strappo per la palestra e in auto inizia a farmi mille domande su dove andrò, se saremo soli, se voglio che lui e Manu vengano con noi. Lo rassicuro dicendogli che Daniele, diversamente da come si poteva pensare dal suo comportamento di ieri, infondo è un ragazzo per bene e che può stare tranquillo. Alle otto in punto sono fuori la mia palestra. Cerco di nascondermi da Luciano per evitare che mi chieda il motivo per cui ho saltato la lezione di quel pomeriggio quando un colpo di clacson attira la mia attenzione. Mi volto e vedo Daniele che mi incita a raggiungerlo. Sorrido e mi avvicino all’auto. << Ciao bellezza! >> esclama ricambiando il mio sorriso. << Ciao Danny. >> lo saluto felice. Lui mi guarda estasiato e un po’ malizioso,poi mette in moto. << Come stai oggi? >> chiede affettuosamente immettendosi nel traffico del nostro paese. << Bene, te? >> domando. << Tutto okay. Hai delle preferenze riguardo al luogo in cui vorresti andare? >> << No, scegli tu. >> rispondo. << Va bene allora ti porterò in un posto dove fanno il miglior tè ai frutti rossi. >> dice prendendomi per mano. Provo a non ritrarla subito e assento con il capo sorridendo. Mezz’ora dopo arriviamo in un parco meraviglioso in cui è situato un bar con una sala da tè bellissima e all’aperto. Daniele parla con il cameriere che ci fa accomodare ad un tavolino posto accanto ad un piccolo laghetto. Il cielo inizia ad imbrunire e uno spicchio di luna si scorge tra gli alberi e tra le nuvole che piano riempiono il cielo. Alcune amiche chiacchierano tra loro e una coppia discute pacificamente agli altri tavoli. << E’ bellissimo qui. >> esclamo una volta sedutami. << Non sapevo dell’esistenza di un posto così bello a pochi minuti da casa. >> << Immaginavo che ti sarebbe piaciuto. Hai l’aria di una ragazza che adora le cose semplici e romantiche. >> afferma Daniele riprendendomi per mano. Per fortuna in quel momento il mio telefono squilla così posso ritrarmi dalla sua presa. Afferro il cellulare e noto che a chiamarmi è Manuela. Cosa vorrà? << Pronto? >> dico. << Valeria ciao. Scusami se ti disturbo ma Alex vuole sapere precisamente dove sei. E’ preoccupato. >> mormora. << Manu sono al ‘’Garden Tea’’. Dì ad Alex di stare tranquillo so badare a me stessa. >> affermo e dopo esserci salutate riattacchiamo. << Tuo fratello non si fida di me? >> chiede poi Daniele perplesso. << No. Soprattutto dopo il tuo comportamento da playboy. >> rispondo prendendolo in giro. << Oh ma dai!Stavo solo interpretando il mio personaggio. >> << Staremo a vedere. >> dico sorridendogli. Un cameriere si avvicina educatamente a noi chiedendo cosa vogliamo ordinare: << Per me un tè alla mela verde mentre per la signorina un tè ai frutti rossi. >> afferma Daniele educato. Il cameriere ci sorride e va via. Passiamo tutto il tempo a parlare di noi amichevolmente sorseggiando il tè e mangiando dei buonissimi biscotti e pasticcini inglesi. Alla fine decidiamo di fare un giro nel parco circostante sedendoci poi su una panchina mentre dal bar arrivano le dolci note di ‘’Need you now’’ di Lady Antebellum. << Sono felice di essere qui con te Valery. >> mormora improvvisamente Daniele guardandomi negli occhi. Arrossisco e distolgo lo sguardo puntandolo verso il laghetto. Restiamo in silenzio per un po’ immersi ognuno nei propri pensieri. Inizio a sentirmi a disagio. Che mi è saltato in mente? Non sono pronta a stare in compagna di un altro ragazzo, inoltre questa canzone non fa che aumentare la mia malinconia. Oh Matt, ‘’ho bisogno di te ora’’. Improvvisamente Daniele mi prende per mano facendomi alzare, si mette davanti a me appoggiando poi le mani sulle mie spalle. I suoi occhi mi scrutano intensamente e sta per avvicinare il volto al mio. Capisco subito le sue intenzioni andando totalmente in panico non sapendo cosa fare. Indietreggio istintivamente e lui stringe la presa. << Mi dispiace, ma non posso.>> dico dispiaciuta. D'un tratto nel  mio corpo si diffonde la chimica e l’emozione che di solito provavo con Matt, è come se lui fosse qui in questo momento. Contemporaneamente sento una mano afferrarmi per un braccio con una forza tale da farmi male e una voce urlare: << Lascia stare la mia ragazza. >>. Mi volto all’istante verso quel suono a me così caro e familiare incrociando così due occhi color caramello. Non credo a ciò che sto vedendo: è Matt! Il mio Matt, il ragazzo per cui darei me stessa, il ragazzo dolce e protettivo che mi ha rapito il cuore, il ragazzo per cui ho pianto così tanto da voler morire, l’unico vero amore della mia vita: Matt Accardi. Per poco non svengo tra le sue braccia per il sollievo di avermi tolta da quella situazione con Daniele e soprattutto per l’emozione di averlo di fronte a me. << Tu chi cavolo sei? >> domanda Daniele riportandomi a terra. Matt gli si avvicina furente ma lo tiro via prima che la situazione si riscaldi. Daniele mi guarda confuso ed ancora scioccata provo ad allentare la tensione: << Scusami tanto Daniele, potresti lasciarci soli?>> chiedo. Lui scuote la testa deluso << Davvero conosci questo tipo? Oh Valery! Mi dispiace che stia andando a finire cosi, mi avrebbe fatto davvero piacere conoscerti meglio. >> mormora. << Avrei potuto offrirti solo la mia amicizia. >> ribatto cercando di essere delicata.Lui mi lancia uno sguardo triste << Sicura che sarai al sicuro con lui?>> dice protettivo. Matt fa per ribattere ma lo zittisco con la mano. <> affermo, Daniele a quel punto si volta e va via. Una volta soli Matt mi attira a sé stringendomi forte come non aveva mai fatto prima e inizia a baciarmi in modo disperato. Ricambio immediatamente la sua passione abbracciandolo con tutte le mie forze. Lui si siede sulla panchina ed io mi metto a cavalcioni sulle sue gambe. Vengo pervasa da mille emozioni e brividi di piacere assurdi. Capisco solo ora quanto mi è mancato in tutta la sua essenza: corpo, anima e cuore. Ci divoriamo l’un l’altra affamati di quello che ci è mancato di più: noi. Mi fermo un attimo per riprendere fiato cercando di far decelerare il mio battito cardiaco e in quel momento ritorna la mia lucidità. Mi allontano immediatamente da Matt asciugandomi le lacrime che hanno iniziato a scorrere silenziose. << Cosa ci fai qui? >> gli chiedo in tono distaccato. Lo osservo bene: ha la barba lunga di qualche giorno, le borse sotto gli occhi e l’aria distrutta. Indossa un jeans, una polo azzurra e le converse. E’ meravigliosamente bello anche così trasandato. << Dobbiamo parlare Valeria. E’ stato tutto un malinteso. Non sono mai stato a letto con Amber. >> esclama puntando il suo sguardo deciso su di me. Quelle parole mi scombussolano e resto senza parole per qualche minuto. << Questo è quello che dici tu. >> ribatto riacquistando la facoltà di parola e ricambiando l’intensità del suo sguardo. << Non ti fidi di me?Valeria non sono quel tipo di persona! Non avrei mai fatto un viaggio di tredici ore solo per mentirti. Ti amo Valery, ho amato solo te nella mia vita. >> esclama deciso afferrandomi le spalle. << E quella foto?Credi che sia così stupida da credere che sia stato usato Photoshop? >> affermo brusca. << La foto è stata scattata da Amber mentre ero ubriaco! Non so chi l’abbia aiutata a svestirmi ma è stata opera sua. Ho scoperto tutto ieri. Ero a bere a casa di lei quando ho preso il suo pc. La schermata si è aperta su una conversazione tra lei e Shannon in cui mia sorella le riportava la tua e-mail di risposta chiedendole spiegazioni. Non riuscivo a capire perché tu fossi così convinta che amassi Amber. Ho chiuso quella pagina trovando poi tra le altre una mail indirizzata a te, l’ho aperta immediatamente e vi ho trovato la foto con sotto quello squallido messaggio. Non credevo ai miei occhi. Ho capito in quel momento il motivo per cui tu avevi deciso di chiudere la nostra storia. Sono andato su tutte le furie e c’è voluto tutto il mio autocontrollo per non uccidere quella che si è definita la mia migliore amica per anni. Sono corso a casa e ho preso il primo aereo per l’Italia. >> dice d’un fiato. Resto interdetta e perplessa. Cosa devo fare? Posso fidarmi delle sue parole? Sembra così sincero. Può essere meschino al punto tale da fare un viaggio così lungo solo per mentirmi ancora? << Matt sono confusa. >> mormoro nascondendo il volto tra le mani. << Confusa? Accidenti Valery, cos’altro devo fare per farmi credere? Hai bisogno di una confessione firmata da Amber? Lo so che in passato sei stata delusa e quel tipo con cui sei uscita stasera stava riconfermando la regola, a proposito dobbiamo parlare anche di questo, ma maledizione io non sono un bastardo senza cuore. Ci conosciamo da poco e siamo stati più distanti che insieme è vero ma come fai a credere dopo tutto quello che c’è stato tra noi che io possa aver fatto una cosa simile? >> domanda esasperato. Lo guardo negli occhi leggendovi dentro un dolore senza fine e in quel momento capisco che sta dicendo la verità. Perdo il controllo e mi tuffo nuovamente tra le sue braccia e lo stringo più forte che posso. Lui ricambia immediatamente la mia stretta facendomi sedere sulle sue gambe. << Matt sono stata una stupida. Dovevo capirlo subito che tu non potevi essere capace di un’azione così riprovevole. Ho solo avuto paura di fidarmi. Mi dispiace così tanto. >> mormoro tra un singhiozzo e l’altro. << Piccola anche a me dispiace tanto per quello che ha fatto Amber. Non sai come sono stati disastrosi i mesi senza te, ho bevuto a dismisura e preso a botte chiunque parlasse dell’Italia. Non potevo credere che tu non mi amassi più. Eri l’unica di cui potessi fidarmi e vederti sparire mi ha ridotto in cenere. Perché non mi hai detto della foto?Ci saremmo risparmiati questo inutile dolore. >> dice con un filo di voce. Che sciocca sono stata, ha ragione Matt. Avrei dovuto pensare meno al mio orgoglio e soprattutto concedergli fiducia. Ora mi sembra così assurdo aver pensato che lui potesse essere un doppiogiochista. << Non volevo sapessi quanto mi avessi ferita con quel gesto. Volevo mantenere la mia dignità. Inoltre ho preso quell’azione come la mancanza di volontà nel volerti trasferire qui. Mi sono fatta accecare dall’esperienza negativa del mio passato e dall’orgoglio. Ho solo cercato di difendermi… >> mormoro abbassando lo sguardo a terra. << Oh Valeria, lo so che hai sofferto molto, anche a me è successo. So cosa significa avere il terrore di ridare fiducia ad un’altra persona, ma se vogliamo che funzioni tra noi dobbiamo essere sinceri e credere l’uno nell’altra. >> afferma mettendomi una mano sotto il mento per farmi alzare il volto. << Perdonami Matt, non so davvero come è potuto saltarmi in mente che tu potessi tradirmi davvero. Cielo! Per fortuna tu hai continuato ad amarmi in silenzio. Se fossi venuta a sapere un giorno del trucchetto di quella strega mi sarei dannata per averti lasciato andare via. >> dico nascondendo il viso nell’incavo del suo collo. << Non è del tutto colpa tua, dovevo anch’io restare lucido la sera della mia laurea. L’ho presa come una sorta di festa d’addio visto che sarei presto partito per venire da te. Abbiamo fatto un bel casino, piccola. >> dice lui accarezzandomi i capelli mentre un sorriso inizia ad increspargli le labbra. << Grazie al Cielo ora sei qui. Mi sei mancato così tanto! Inoltre non so cos’avrei fatto con Daniele se tu non fossi intervenuto. >> esclamo stringendolo sempre più forte. << Di sicuro provare ad urlare e chiedere aiuto sarebbe servito. Ma chi era?E cosa ci facevi qui con lui?Era un appuntamento? >> domanda sospetto. << Oh, lui è solo un amico. L’ho conosciuto in palestra e mi è stato molto vicino in queste settimane. Mi è parso un bravo ragazzo per questo motivo ho accettato il suo invito per un’amichevole uscita. Non era un appuntamento. Non avrei mai potuto pensare di iniziare una nuova storia. Nonostante credessi che tu stessi con Amber io non ho mai smesso di amarti. Matt sei insostituibile. >> mormoro arrossendo. A quel punto le sue labbra si poggiano sulle mie e iniziano a baciarmi con ardente passione. Infilo le dita tra i suoi capelli mentre le sue mani mi stringono la schiena. Il mio cuore batte all’impazzata in preda ad emozioni provate solo in sua presenza. Sento le gambe tremare e le lacrime scendere sul mio viso dalla gioia. L’amore che provo per Matt non ha eguali. Lui è l’unico che sa farmi morire e vivere contemporaneamente. E’ l’unico che sa leggermi dentro al punto tale da capire la mia vera essenza e a quanto pare io sono stata l’unica a carpire la sua. Sotto la facciata da ragazzo difficile e scontroso c’è un uomo capace di dare se stesso per amore. Sono la persona più fortunata al mondo ad averlo incontrato. Finalmente ci siamo ritrovati e ora non permetterò a niente e nessuno di separarci. Ho capito che l’esperienze negative servono a crescere, ad aiutarci a comprendere che la vita non è semplice e che gli ostacoli sono dietro ogni angolo ma ciò non deve segnarci per sempre. Dobbiamo cercare di reagire, di combattere contro il dolore e avere il coraggio di andare avanti. Perché credo che se qualcosa finisce è solo perché qualche altra cosa meravigliosa deve iniziare. Nel mio caso si trattava di incontrare Matt. Non si deve mai perdere la speranza e soprattutto lasciarsi sopraffare dall’orgoglio quando non serve. Io e Matt continuiamo a baciarci per un tempo che a me sembra infinito fin quando la pioggia inizia scendere in modo lento per poi trasformarsi in un  vero e proprio temporale. Le nostre labbra si separano solo nel momento in cui i nostri abiti sono completamente fradici. A quel punto Matt si alza e prendendomi per mano inizia a correre verso l’uscita del parco. << Dove andiamo Matt?Sono senza auto. >> esclamo scoppiando a ridere per il fatto di non aver pensato prima a ciò. << Piccola non sono così sprovveduto. Ho noleggiato una macchina appena messo piede nella tua città. >> dice avvicinandosi ad una Volvo argentata. << Spero apprezzi la scelta della marca. E’ questo il modello che guida il tuo vampiro vero? >> chiede aprendomi la portiera. Resto sorpresa per alcuni istanti prima di corrergli tra le braccia. << Oh Matt, non avrei mai pensato di dire una cosa del genere a nessuno ma non posso fare a meno di ammetterlo ora: Sei decisamente meglio di qualsiasi vampiro, dominatore o licantropo dei miei libri preferiti. Tu esisti davvero e tutto quello che hai fatto per me non l’ho letto da nessuna parte. Ti amo. >> gli sussurro all’orecchio. Lui mi stringe forte dopodiché mi fa salire in auto. Una volta sedutosi alla guida programma il navigatore e mette in moto accendendo poi il riscaldamento. Le nostre mani si cercano immediatamente. Matt si porta la mia alla bocca baciandola teneramente e con adorazione. Sorrido sentendomi finalmente in pace dopo mesi di assoluta confusione e dolore. << Credo sia inutile chiederti come tu mi abbia trovata. Manuela è una brava attrice nelle situazioni importanti. >> mormoro scuotendo la testa. << Era l’unica che potessi chiamare. Tuo fratello sarebbe stato troppo ostile, lo conosco, mentre lei mi ha creduto non dopo avermi riempito di insulti comunque. >> dice ridendo. Lo guardo divertita poi mi rendo conto che è mezzanotte passata e che non siamo sulla strada di ritorno per il mio paese. << Dove stiamo andando Matt?E’ tardissimo! >> esclamo preoccupata dalla scenata di mia madre. << Ho una camera al Romeo hotel. Non posso portarti a casa in queste condizioni devi cambiarti. >> afferma facendomi l’occhiolino. Sgrano gli occhi all’udire il nome di quel prestigioso albergo e contemporaneamente il cuore riprende a battermi forte iniziando a ricordare la sera al Four season. << Oh ma mia madre andrà su tutte le furie. Devo avvisarla. >> dico e inizio a pensare ad una scusa plausibile per giustificare il mio ritardo. Per fortuna mi balena in mente che in quei giorni sarei dovuta andare
dormire da Mary, beh perché non scegliere proprio questa sera? Decido di telefonare subito la mia amica e chiederle di tenermi il gioco con i miei genitori. Lei acconsente confusa e assonnata facendomi promettere di spiegarle tutto l’indomani. Durante il tragitto in auto io e Matt parliamo dei pezzi di vita che ci siamo persi mentre eravamo separati. Lui ha rifiutato ogni tipo di lavoro a Chicago tenendo in sospeso quello nella società di marketing italiana che chiamerà domani per firmare il contratto. Per fortuna la sede principale è a mezz’ora dal mio paese e a dieci minuti dall’hotel. << Allora starai da me nel frattempo che cerchi casa. Non posso permettere che spendi tutto il tuo patrimonio in camere d’hotel. >> affermo seria. << Certo che no piccola. I tuoi e Alex per quanto ne so credono che ti abbia lasciata, tradita o chissà cos’altro. Non sarebbe consono vivere a casa tua. Dobbiamo far prima capire loro la situazione. >>. Effettivamente Matt non ha tutti i torti, soprattutto Alex sarà molto sospettoso nei suoi confronti credendo che lui mi abbia abbindolata con qualche scusa. << Okay, allora m’informerò domani stesso se l’appartamento a qualche isolato da casa mia è ancora disponibile. Lo era fino a metà marzo. >> mormoro. << Va bene, se ti fa stare tranquilla. Però a me non dispiace vivere per un po’ in hotel. E’ come stare in vacanza. >> afferma lui sereno. Alzo gli occhi al cielo e sto per ribattere quando mi rendo conto che siamo arrivati a destinazione. Matt mi prende per mano e mi conduce direttamente nella suite meravigliosa in cui alloggia. Non appena chiudo la porta alle mie spalle lui mi stringe a se iniziando a baciarmi con maggiore passione e ardore usati al parco. Siamo ancora mezzi bagnati e la maglia aderisce al suo corpo perfetto mentre i capelli sono attaccati al suo viso, passo le dita tra essi tirandoli in dietro. I suoi occhi brillano di amore e desiderio stregandomi come mai prima d’ora. Le nostre labbra si muovono in sincrono audaci mentre le sue mani mi stringono la schiena attirandomi sempre di più a lui. Ci stacchiamo un attimo per riprendere fiato e Matt ne approfitta per chiedermi se voglio bere qualcosa. << Un bicchiere d’acqua andrà bene. >> rispondo sedendomi nel salotto della suite. Lui mi sorride e apre il frigo prendendo lo champagne offerto dall’hotel per gli ospiti. << Stasera niente acqua, stasera si festeggia. >> dice in modo sensuale. Mi si contrae lo stomaco dall’emozione ed ogni cellula del mio corpo si surriscalda. Matt stappa lo champagne riempie i bicchieri me ne passa uno e beviamo dopodiché scompare per qualche minuto in camera da letto. Improvvisamente sono avvolta dalle note di ‘’Kissing you’’ di Des’Ree. Mi alzo in piedi e mi volto verso di lui che mi tende la mano: << Ti va di ballare? >> chiede dolcemente. Io assento con il capo mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime di gioia. Pensavo che mai più avrei vissuto un momento così bello e romantico. Matt raccoglie una lacrima sul mio viso con le labbra poi mi prende la mano destra mentre appoggia l’altra alla base della mia schiena iniziando a dondolare. Ci guardiamo negli occhi perdendoci l’uno nell’altra e leggendo in essi il dolore tramutarsi in gioia e pace, come se avessimo trovato finalmente un’oasi nel deserto della disperazione. A quel punto prendo io l’iniziativa e bacio Matt il quale non aspettava altro. La sua bocca sa di champagne come la mia. Le nostre lingue si intrecciano fin quando lui non sposta le sue labbra sulla mia mascella lasciando dei teneri baci scendendo poi lentamente sul collo. Un brivido di piacere mi attraversa e dopo poco mi ritrovo ad ansimare. << Dio, quanto mi sei mancata Valery! >> mi sussurra all’orecchio mordicchiandolo. << Matt non sai quanto mi sei mancato tu. >> rispondo con il fiato corto. Le sue mani fanno su e giù sulla mia schiena fin quando non si spostano davanti esplorandomi il ventre e poi spostandosi lentamente sul seno. La sensazione che provo al suo tocco è così intensa che inizio a tremare. << Hai freddo? >> domanda Matt preoccupato. Faccio di no con la testa: << Ho mal di te. >> rispondo. Quelle parole lo fanno scattare e riprende a baciarmi con più foga. Senza staccarci ci spostiamo nella camera da letto. Matt mi adagia dolcemente sulla trapunta mentre i miei capelli si sparpagliano su di essa. << Non sono ancora riuscito a dirtelo ma bionda sei dannatamente meravigliosa e sexy. >> mormora tra un bacio e l’altro. Scoppio a ridere e lo attiro più a me. Ci perdiamo nuovamente in intensi baci poi Matt inizia a sbottonarmi la camicia, sgranando gli occhi alla vista della mia pelle quasi nuda. << Pensavo di non rivederti più in questo modo. >> dice baciandomi il collo scendendo poi sul seno. Mi sento completamente persa e divorata dalla passione per questo bellissimo ragazzo. Non resisto e gli sfilo la maglia, i suoi pettorali sono ancora lì definiti e compatti. Con un unico movimento faccio stendere Matt sotto di me e passo la bocca su ogni centimetro della sua pelle stringendogli con le mani le spalle e i bicipiti muscolosi. Lui inizia ad ansimare e mi stringe i capelli dietro la testa facendomi alzare il viso per guardarmi negli occhi. << Ti amo più della mia vita. >> mormora e poi mi sfila la camicia e mi slaccia il reggiseno. Mi bacia ovunque lasciandomi sul corpo una scia di brividi e piacere. Le sue mani corrono poi all’abbottonatura dei miei jeans aprendola e invadendo la mia zona erogena. Mi scappa quasi un urlo al contatto della sua pelle sulla mia e inizio a perdere completamente il controllo. Stringo le sue spalle e lo bacio violentemente. Lui mi sfila gli stivali e mi strappa via i jeans e gli slip mangiandomi con gli occhi. Abbasso lo sguardo verso i suoi pantaloni notando la sua ‘’eccitazione’’ gonfiarli. Glieli sbottono immediatamente e lui li scalcia via insieme alle scarpe restando completamente nudo. E’ una visione celestiale. Matt si appoggia sopra di me continuando a baciarmi ovunque arrivando anche all’interno coscia. Ogni parte di me lo desidera ardentemente e lo attiro a me con tutte le mie forze. Improvvisamente lui si ferma e mi guarda negli occhi intensamente. In quell’istante il tempo si ferma e a regnare è solo il battito dei nostri cuori: << Ti amo. >> ci diciamo contemporaneamente dopodiché lui prende le solite precauzioni ed entra dentro di me. Quella sensazione di completezza mi fa estasiare a tal punto di sentirmi in paradiso. Matt inizia a muoversi prima in modo lento, poi le sue spinte crescono fino a diventare forti e violente. Gemo ad ogni colpo mentre gli graffio la schiena in preda alla passione. Continuiamo così per un tempo indefinito fin quando raggiungiamo l’apice del piacere nello stesso momento sentendoci uniti con il corpo e con l’anima.      

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Capitolo 22
*** Epilogo: Forever with you ***












[Ed eccoci qui alla fine di questa storia :) volevo ringraziare tutti/e coloro che l'hanno letta e che mi hanno seguita nonostante le varie attese nel postare i capitoli :P..Spero di avervi emozionate e fatto un pò sognare. Grazie per i vostri incoraggiamenti e complimenti, mi hanno aiutata a migliorare e a correggermi durante la composizione del racconto :) Un grazie speciale poi va a loro, le mie amiche che mi hanno sostenuta e consigliata vi voglio un mondo di bene :****]


Epilogo:


<< Non ci credo che Matt sia nato il quindici maggio, cioè un giorno prima di te. >> afferma Manuela divertita mentre finisce di decorare la bellissima torta fatta per il mio fidanzato. << Infatti quando me l’ha detto sono scoppiata a ridere. Lui invece ha affermato che allora era scritto nel destino che ci incontrassimo. >> mormoro con un sorriso luminoso attaccando uno striscione al muro. << Spero che gradisca questa festa e soprattutto sia felice della presenza mia e di Chris. >> esclama Shannon attaccando i palloncini in giro nel nuovo appartamento di Matt. L’ho telefonata appena io e suo fratello abbiamo fatto pace chiedendole scusa per il mio comportamento e soprattutto pregandola di ritornare nella mia vita. Lei mi ha perdonata subito e mi ha detto che sarebbe venuta in Italia insieme a Chris per compleanno del fratello ma mi ha chiesto di tenerlo segreto per fargli una sorpresa. << Ma certo che sarà contento della vostra presenza. Siete la sua famiglia. >> rispondo tranquilla. Shannon mi sorride e inizia a telefonare Chris che è in giro con Alex a comprare cibo e bevande per la festa di stasera. Per fortuna anche mio fratello e i miei genitori si sono riappacificati con Matt. Qualche giorno dopo il suo trasferimento in Italia mi sono fatta coraggio e l’ho detto ai miei che si sono mostrati contrariati al nostro ritorno insieme: << Sei impazzita Valery?Dopo Francesco pensavo avessi capito la lezione! >> aveva detto la mamma mentre preparava da mangiare. << Ma mamma, Matt non ha fatto nulla! E’ stato un fraintendimento. >> ho risposto ma alla fine si sono convinti solo parlando con Matt. Alex è stato un osso ancora più duro ma alla fine è riuscito a capire, grazie anche all’intervento di Manuela,Chris e Shannon che il mio fidanzato non mi ha mai ferita davvero. Penso a tutto ciò rimettendo in ordine il resto delle camere dell’appartamento e nascondo il mio secondo regalo di compleanno sotto il cuscino di Matt. Il resto della giornata lo trascorro a cucinare aiutata dalle mie cognate e da Becca che appena uscita da scuola si è fatta lasciare qui da nostra madre. Nel frattempo Matt non sospetta nulla di ciò che ho organizzato per la serata, è a lavoro e sarà di ritorno direttamente verso le sette di sera. In questi giorni ha fatto un po’ di acquisti, oltre all’appartamento ha preso un auto e mobili vari per abbellire la casa. Io ho cercato di contribuire comprando elettrodomestici e accessori. E’ venuto fuori un posticino davvero moderno e accogliente. Inoltre mi sono fatta lasciare una copia delle sue chiavi così quando è via vengo a riordinare anche se lui è più ordinato di me a volte. Il suo lavoro va alla grande. L’ambiente è molto professionale e le sue idee hanno impressionato i datori che lo hanno apprezzato fin da subito. Ha legato già con alcuni colleghi giovani come lui e ciò mi ha fatto enormemente piacere. All’inizio della settimana scorsa inoltre Matt ha ricevuto delle telefonate da parte di suo padre. Non voleva saperne di rispondere ma alla fine l’ho fatto io a sua insaputa. L’uomo all’altro capo del telefono mi è sembrato davvero pentito e desideroso di riallacciare i rapporti con suo figlio, così alla fine l’ho invitato all’appartamento di Matt. Quando lui è tornato da lavoro è andato su tutte le furie sia con me che con suo padre. Ho cercato di farlo ragionare in tutti i modi riuscendo a calmarlo solo in parte ma dopo aver sentito le scuse del padre e aver capito che quest’ultimo era pentito davvero per ciò che aveva fatto in passato il mio fidanzato ha abbandonato la sua dura corazza perdonandolo. << Matthew, sono orgoglioso di te. Senza l’aiuto di nessuno sei riuscito a lavorare e studiare. Inoltre sei arrivato ad entrare in una delle società di marketing più importanti di Italia. Non potevi rendermi più fiero. >> ha affermato mio ‘’suocero’’ una sera a cena con me e Matt. << Grazie papà ma devi anche ringraziare Valery per avermi fatto mettere la testa a posto. Se non fosse stato per lei mi sarei lasciato andare. >> ha risposto Matt mettendomi in mezzo. Sono arrossita come mio solito e ho sorriso timidamente fin quando il padre di Matt non si è alzato da tavola ed è corso ad abbracciarmi: << Grazie Valry, grazie per aver fatto si che Matt non abbandonasse i suoi sogni ma soprattutto grazie per avermi dato la possibilità di rientrare nella sua vita. >> mi ha detto dolcemente. Inseguito Matt e suo padre si sono visti spesso cercando di recuperare il tempo perso. Ne ho approfittato inseguito anche per presentare Matt alle mie amiche Mary e Anna e al mio gruppo di amici risultando molto simpatico a loro al punto da essere presenti  alla festa di stasera. Alle sette in punto siamo tutti pronti in attesa che il festeggiato varchi la soglia. Ho indossato una camicia larga bianca molto trasparente, una minigonna color panna in pizzo con una cinta in vita che ferma la camicia e degli stivali estivi con il tacco beije. Mi sono truccata un po’ di più e ho asciugato i capelli in modo perfetto. ‘’Chissà se gli piacerò.’’ penso con il cuore a mille. Un rumore di chiavi attira la mia attenzione e restiamo tutti in silenzio. Matt apre la porta ed accende la luce mentre noi gridiamo: << Sorpresa! >>. Lui resta interdetto per qualche secondo ma poi scoppia a ridere felice. Shannon si catapulta tra le sue braccia stringendolo forte. Lui sgrana gli occhi incredulo e felice  abbracciando sua sorella che quasi piange,  dopodiché è la volta di Chris che lo stringe commosso. << Sono troppo felice che anche voi siate qui in questo giorno. Ora posso dire di sentirmi completo. Grazie. >> afferma Matt diretto ad entrambi. << Non potevamo mancare fratellino, inoltre ne approfittiamo anche per fare una bella vacanza in Italia senza preoccuparci di dove alloggiare. >> scherza Shannon sorridente. << E certo! Approfittiamo del fratello lavoratore. >> ribatte Matt divertito quando poi i suoi occhi incontrano i miei. Si scusa con sua sorella e Chris e mi si avvicina con uno sguardo dolce che cangia una volta squadrata la mia mise. E’ meraviglioso soprattutto con indosso il suo completo da ufficio grigio scuro, camicia bianca e cravatta nera.  << Wow…non potevi essere più bella di così, piccola. >> mi sussurra all’orecchio dandomi poi un bacio sulle labbra. << Grazie Matty. >> rispondo arrossendo. << No, grazie a te per la bellissima sorpresa e soprattutto grazie di essere nella mia vita. Non immagini quanto ti amo. >> mormora guardandomi intensamente. << Anch’io ti amo da impazzire. >> rispondo lanciandogli le braccia al collo. << Ehm..ehm..stai monopolizzando il festeggiato Valery, ci siamo anche noi qui. >> s’intromette Alex. << Alex, sono felice che ci sia anche tu. Sei un amico indispensabile per me. >> afferma Matt sincero. Mio fratello gli da una pacca sulla spalla e capisco che tra loro è tutto tornato come prima. Manuela e Becca stringono Matt insieme iniziando a saltellare felici. Una volta salutati tutti gli altri invitati inserisco un cd nel nuovo impianto hi-fi che ho regalato a Matt ieri a mezzanotte e ‘’Heartbreaker’’ di Will.i.am inizia a suonare. Tutti i miei amici iniziano a ballare soprattutto Giorgio e Roberto che fanno passi buffi mentre Mary e Anna si muovono timidamente insieme a Shannon, Manu e Becca. Matt mi stringe i fianchi e mi attira a lui in modo sensuale. Mi lascio trasportare dalla musica e mi struscio  contro il suo corpo iniziando ad all’allentargli la cravatta che finisce dopo poco su una sedia insieme alla giacca. La musica cambia ed io e Matt decidiamo di prenderci una pausa sedendoci sul divano. << Sono il ragazzo più felice del mondo Valeria, la mia vita con te ha iniziato ad avere un significato non so come ringraziarti. Ti amo così tanto. >> mormora sorridente. << Lo stesso vale per me Matt. Mi hai aiutata a crescere e a superare le mie paure e per questo non ti sarò mai grata abbastanza. >> affermo guardandolo negli occhi. Lui mi si avvicina e mi bacia dolcemente e in quell’istante come sempre esistiamo solo noi. La festa prosegue tra cibo e risate a mezzanotte poi l’attenzione si sposta su di me e tutti iniziano a farmi gli auguri. Un’ora dopo però i miei amici vanno via pronti a festeggiare il mio compleanno quella sera. Alex, Manu e Becca decidono anche loro di rincasare confermando il mio alibi di restare a dormire a casa di Mary quando in realtà passerò la notte con Matt.  Shannon e Chris invece decidono di andare a dormire a casa del padre di lei e di Matt che ha deciso di restare nella mia città ancora per un po’. Rimasti soli io e Matt decidiamo di riordinare casa ci lasciandoci poi cadere sul letto stanchi. << Non potevo aspettarmi un compleanno più bello Valery. Con te anche una cosa semplice diventa straordinaria. >> mormora Matt appoggiando la testa sul mio petto. << Non è vero sei tu a rendere tutto speciale. >> rispondo baciandogli la fronte. << Lo sai quanto ti amo? >> domanda lui divertito. << No, quanto? >> ribatto stando al gioco. << All’infinito dell’infinito di tutto l’universo. >> afferma con una vocina dolcissima alzandosi e gesticolando con le mani. A quel punto non mi trattengo e mi tuffo tra le sue braccia forti iniziando a riempirlo di baci. Matt si sdraia sul letto non mollando la presa su di me quando si accorge di avere qualcosa sotto il cuscino, lo alza e trova il mio secondo regalo. << E questo da dove sbuca? >> domanda curioso. << E’ per te. Quando l’ho visto non ho saputo resistere. >> mormoro affettuosamente. << Ma già mi hai fatto un regalo. >> << L’impianto hi-fi è solo il primo. >> affermo divertita. << Non parlo dello stereo ma del tuo amore. Quel regalo per me è più prezioso di qualsiasi oggetto materiale. >> mormora Matt guardandomi intensamente. Al suono di quelle parole mi catapulto nuovamente tra le sue braccia riuscendo a stento a trattenere le lacrime. << Oh Matt, come posso non amarti? Sei imparagonabile. Sei l’amore che ho sempre cercato. Ti amo infinitamente. >> sussurro timida. Matt mi stringe forte e mi bacia sul capo, dopo poco però interrompo l’abbraccio per consentirgli di aprire il regalo. << Su aprilo. >> lo incito. Matt apre la scatolina e vi trova all’interno un bracciale d’acciaio con sopra incise una V e una M intrecciate tra loro. << Piccola è bellissimo e la scritta è uguale a quella incisa dietro la collana che ti ho regalato a natale. >> afferma lui felice e avvicinando il bracciale alla collana che indosso. << Si, volevo che anche tu possedessi un simbolo che ti ricordasse di noi. >> mormoro imbarazzata. << Non ce n’è bisogno. Non potrò mai dimenticare quello che c’è tra noi, neanche tra un milione di anni. Tu sarai per sempre qui. >> dice poggiando poi la mia mano sul suo cuore. Ci guardiamo intensamente per alcuni secondi dopodiché le nostre labbra si cercano e si uniscono. I baci di Matt sono dolci e delicati come se fossi di cristallo. Man mano però avverto crescere la passione tra noi e i contatti divengono ardenti e sensuali. << Che bel modo di iniziare il giorno del mio compleanno. >> mormoro senza fiato mentre Matt inizia a sbottonarmi la gonna. << Oh si, è un modo meraviglioso. >> risponde mordendomi l’orecchio. Inizio a ridere divertita fin quando le sue labbra ritornano a baciarmi appassionatamente ed io mi lascio andare a quel meraviglioso momento d’amore.
 
Apro gli occhi e sbadiglio ancora assonnata per fortuna è sabato e Matt non deve lavorare. Sento in sottofondo la canzone ‘’The man who can’t be moved’’ dei The Script. Mi metto a sedere sul letto trovandolo vuoto dall’altro lato. Dov’è il mio ragazzo? Mi alzo in piedi infilandomi la sua t-shirt trovata sul pavimento quando noto una scia di petali di rose che mi guidano fino in cucina dove sul tavolo è presente un enorme fascio di rose di colori diversi. Resto interdetta per un attimo dopodiché mi fiondo ad inalare il loro meraviglioso profumo. << Matt? >>  chiamo sorridente ma non ho nessuna risposta. Dove sarà andato? Guardo nuovamente quei fiori meravigliosi incantata e trovo tra essi un biglietto. Lo apro e leggo:
 
‘’Buongiorno amore mio. Buon compleanno. Spero che i fiori siano di tuo gradimento. So quanto ami le rose così ne ho scelte di tutti i colori. Ci vediamo tra poco. Ti amo.
                     Matt’’
Il mio sorriso sciocco si amplia e mi viene da saltellare come una bambina ma a trattenermi è il rumore di chiavi che si muovono nella serratura, la porta si apre e compare Matt nella sua bellezza. Ha la barba fatta ed è fresco di doccia. Indossa una polo bianca, dei jeans,le converse e ha tra le mani un vassoio pieno di sacchetti da cui proviene un profumino dolce. << Matty! >> esclamo felice pronta a lanciarmi tra le sue braccia. Lui mi blocca poggia il vassoio sul tavolo dopodiché mi solleva letteralmente da terra e mi stringe forte. Ricambio la sua stretta e inizio a riempirlo di baci. << Grazie, grazie, grazie, grazie. >> mormoro entusiasta. << Oh per così poco. Tu meriti ancora di più, piccola. >> afferma Matt sorridendomi. << Come faccio a volere di più se tu sei già tutto quello di cui ho bisogno? >> dico poggiando di nuovo i piedi sul pavimento. << Ti amo Valeria. Non amerò nessun altra. Sarai tu per sempre. >> << Oh Matt, amerò per sempre te. Non può esistere nessun altro. >> affermo decisa. << Ne sei sicura? >> domanda lui con aria furbetta. << Ma certo! Come potrei volere un altro? >> rispondo imbronciata. << Per sempre? >> chiede di nuovo. << Anche oltre. >> affermo decisa. A quel punto Matt si inginocchia davanti a me e tira fuori dai jeans una scatolina di velluto blu. Sgrano gli occhi incredula: ‘’Cielo sta davvero succedendo quello che penso stia succedendo?’’ penso con il cuore che tenta di uscirmi dal petto. Matt apre la scatola da cui compare un trilogy meraviglioso in oro bianco formato da tre diamanti grandi  incastonati in tre fascette incatenate tra loro di cui due ricoperte da diamanti più piccoli. Mi si secca la gola e tento in tutti i modi di non svenire mentre ‘’Wherever you will go’’ suona in sottofondo. << Valeria, da quando ti ho incontrata la mia vita ha preso colore. In pochi giorni mi hai regalato emozioni che nessuna mai in mesi o anni è riuscita a trasmettermi. Sei entrata immediatamente nel mio cuore e nella mia anima al punto di non riuscire ad immaginare la mia esistenza senza te. Ho lasciato tutto per seguirti qui e lo farei un altro milione di volte se ciò significa vedere il tuo meraviglioso sorriso. Ti amo e voglio che tu sia al mio fianco per sempre. So che prima vorresti realizzarti professionalmente ma prometto che questo non intralcerà i tuoi piani futuri, quindi Valeria Di Costanzo vorresti farmi l’onore di  sposarmi? >> mormora emozionato e preoccupato allo stesso tempo. Guardo Matt stupita mentre le lacrime di gioia scorrono sul mio viso silenziose. Matt mi ha chiesto di sposarlo, di essere sua per sempre. Non avevo mai pensato seriamente al matrimonio, l’ho sempre vista come una cosa più grande di me, come un sacrificio immane che potesse portare solo alla routine e alle liti ma guardando Matt in questo momento non posso far altro che cambiare totalmente idea. << Si Matt. Voglio sposarti e passare il resto della mia vita con te. >> affermo decisa e sorridente. Lui sospira di sollievo, si alza e mi stringe forte sollevandomi nuovamente da terra. << Valery, sono l’uomo più felice del mondo. Ti amo,ti amo, ti amo, ti amo… >> mi sussurra all’orecchio entusiasta. << Questo è il regalo di compleanno più bello che potessi mai ricevere. Grazie Matt, grazie d’esistere. >> affermo baciandolo. Matt a quel punto mi adagia sul divano e mi prende la mano sinistra tremante tra le sue infilandomi all’anulare l’anello che mi sta perfettamente. << E’ ancora più bello su di te Amore. Sei perfetta. >> mormora Matt felice. << No, tu sei perfetto Matt e non vedo l’ora di iniziare una nuova vita con te al mio fianco in ogni istante. Ti amo. >> affermo emozionata. Matt mi prende il viso tra le mani e si specchia nei miei occhi: << Per sempre? >> chiede. << Per sempre! >> affermo e ci perdiamo in un bacio lungo che sa di amore, speranza e felicità.       

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