Summer Love.

di heycalif0rnia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one. ***
Capitolo 2: *** Chapter two. ***
Capitolo 3: *** Chapter three. ***
Capitolo 4: *** Chapter four. ***
Capitolo 5: *** Chapter five. ***
Capitolo 6: *** Chapter six. ***
Capitolo 7: *** Chapter seven. ***
Capitolo 8: *** Chapter eight. ***
Capitolo 9: *** Chapter nine. ***
Capitolo 10: *** Chapter ten. ***
Capitolo 11: *** Chapter eleven. ***
Capitolo 12: *** Chapter twelve. ***
Capitolo 13: *** Chapter thirteen. ***
Capitolo 14: *** Chapter fourteen. ***
Capitolo 15: *** Chapter fifteen. ***



Capitolo 1
*** Chapter one. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 1:


Finalmente è estate, il sole ormai scalda e le giornate si fanno sempre più lunghe. Mattinate o giornate intere al mare e serate in discoteca. È semplicemente estate. A tutti sembrerà stupenda, ma io la odio. Avete capito bene. Le spiagge, la sabbia che scotta, l’abbronzatura e tutte le altre cose non fanno per me. Mi presento, sono Clare Robinson e vivo con mia madre e il mio fratello Josh a New York. Si, se ve lo state chiedendo i miei genitori sono separati, da un bel po’. Non sono fatta per la vita notturna e quindi non amo andare in discoteca. La mia giornata ideale sarebbe stare davanti alla televisione o a leggere un bel libro sul mio divano sorseggiando una cioccolata calda. Ma quest’estate sarà tutto diverso: la dovrò passare con mio padre, che vive a Tybee Island, una piccola cittadina sul mare in Georgia. Era arrivato il grande giorno della partenza e mi stavo ancora chiedendo perché ero seduta in quella macchina, con mio fratello affianco e stavo andando in un posto in cui non volevo andare. Non opposi resistenza perché mia madre non mi avrebbe mai fatta stare a casa, è il suo carattere. Lo fa per il nostro bene, è una madre single e fa di tutto per renderci felici. Arrivati in questa piccola cittadina, la macchina si fermò proprio davanti ad una piccola casetta. La guardai con aria pensierosa e alla fine vidi mio padre uscire dalla porta per salutarci. Mio fratello al contrario di me era felicissimo di vederlo, perché loro avevano un rapporto veramente speciale. Presi le mie valigie dal bagagliaio, mi fermai a salutarlo e ad abbracciarlo, ma non era uno di quegli abbracci ‘veri’, anzi; era molto forzato. Entrai subito in casa, mi catapultai nella mia stanza e mi distesi sul letto a leggere un libro. Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta. Entro Josh
“Clare, andiamo in spiaggia? Papà non ci può accompagnare perché ha del lavoro da fare. Dai, ti prego ti prego ti prego ti prego”mi supplicava lui. Come facevo a dirgli di no? Infondo era mio fratello e anche se molte volte litigavamo, ci volevamo bene.
“Va bene, mi preparo e vengo”
“Evvai”disse sorridendomi e uscendo dalla stanza.
Finii di leggere il capitolo del mio libro e mi misi il costume. Era a fascia bianco e lo odiavo totalmente, ma era l’unico che avevo. Non mi piaceva mettermi in mostra davanti a tutta quella gente sconosciuta in costume. Ma cosa ci potevo fare? Era estate e non potevo mettermi la mia amata sciarpa con il cappotto.
Uscii insieme a mio fratello e ci dirigemmo verso la spiaggia. C’era molta gente pur essendo una piccola cittadina balneare. In fin dei conti era carina. Distesi il mio asciugamano sulla sabbia bollente, mi sdraiai e continuai a leggere il mio amato libro mentre mio fratello andò a fare il bagno. Lo vidi tornare con un paio di ragazzi che più o meno avevano la sua stessa età.
“Clare, andiamo in riva a giocare. Se mi cerchi, sono lì”
“Va bene, ma non allontanarti troppo”risposi io e lui subito dopo se ne andò.
Era passato appena un quarto d’ora e aveva fatto già amicizia, tipico Josh. Lui è socievole e amichevole, io sono più una tipa solitaria e riservata. Passato del tempo decisi di andarmi a prendere qual cosina al bar. Ero davvero affamata e la mia pancia non smetteva di brontolare. Ordinai prima un bel tost, poi optai per una granatina alla fragola, buona e rinfrescante. Feci una camminata sulla spiaggia e intravidi una rete da beach volley. Mi avvicinai e notai che c’era un torneo in corso. Lo guardai interessata ma vedevo solamente ragazzi a petto nudo scolpito che lanciavano una palla. Ad un certo punto, mentre sorseggiavo la mia granatina, mi colpì in pieno una palla da pallavolo. Mi ritrovai sdraiata a terra tutta ricoperta dalla granatina alla fragola. L’unica parola che riuscii a dire fu “Freddo!”
“Oddio, scusa. Non ho fatto apposta”disse un ragazzo porgendomi una mano per rialzarmi. La rifiutai e mi alzai da sola.
“Oh certo, questa palla aveva voglia di una granatina alla fragola, certo…” risposi seccata andandomene.
“Senti, aspetta. Mi dispiace davvero”
“Così tanto da lasciare la tua partita in sospeso? Wow, ne sono onorata”risposi continuando a camminare
“Ti compro un costume nuovo, okay?”
“Non voglio il tuo costume nuovo, ne faccio volentieri a meno”
“Io sono Harry, e tu sei…?”
Harry, Harry, Harry. Quel suono mi rimbombava nella mente.
 
*flashback*
“Ciao, vuoi essere mia amica? Sono Harry”
“Io sono Clare, giochiamo a nascondino?”
“Si, chi arriva ultimo conta!”
“Tocca a te Harry, ah! Non vale nascondersi fuori dal parco, hai capito?”
“Si, dai conta fino a 50… lento!”
“1, 2, 3…”
 
“Hey, stai bene?”
“Si benissimo, grazie. Comunque se proprio vuoi saperlo sono una ragazza che non ti dirà il proprio nome e che non cadrà nel tuo circolo di corteggiamento. Vedo che hai molte fans che fanno tutte il tifo per te”
“Molto spiritosa la ragazza”
“Sai, è una cosa che mi viene bene quella di essere lo zimbello di tutti. Questa volta ho provato una nuova ambientazione: la spiaggia” risi sarcastica, lasciandolo senza parole. Accelerai il passo seminandolo.
Volevo tornare a casa, così andai a chiamare Josh sulla riva del mare, facendo ridere i suoi amichetti con il mio costume ormai non più bianco ma a macchie rosa. Tornati a casa era ormai ora di cena. Presi un panino dalla dispensa e io ero apposto, rinchiusa in camera mia. Sentivo Josh e papà parlare
“Allora, cosa avete fatto oggi in spiaggia di bello?”
“Io ho conosciuto dei ragazzi, sono molto simpatici”rispose Josh
“E Clare?”
“Non so che abbia fatto, credo che sia stata tutto il tempo a leggere uno dei suoi tanti libri”rispose Josh. Lui si che mi conosceva bene.
Finito di mangiare, mi distesi sul letto guardando il soffitto. Avrei dovuto passare tre mesi circa lì. Sapevo che sarebbe stata una lunga vacanza…




E... bum.
Eccomi con una nuova storia.
Mi è venuta in ente mentre facevo grammatica e l'ho scritta in classe. lol
Quindi premiate la mia trasgressività scolastica(?) magari recensendo e dicendomi cosa ne pensate.
Mi farebbe molto piacere.
Ci vediamo al prossimo capitolo (:
Chiara

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Capitolo 2
*** Chapter two. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 2:


Il giorno dopo decidi di non andare in spiaggia per quello che era successo. Mi vestii con degli short in jeans e una maglietta blu acceso. Presi la mia borsa da spiaggia e misi dentro il portafoglio con degli spiccioli, il cellulare e un libro. Riandai su quel bar dove avevo preso la famosa granatina alla fragola e decisi di prendere un tavolo. Sopra di esso c’erano dei volantini con su scritto:

Falò sulla spiaggia
Sabato 14 Giugno ore 20.30
Musica, cibo e amici
Non mancare!

 
Non avevo molta voglia di andare in quel momento, ma misi comunque nella mia borsa uno di quei volantini. Dopodiché chiamai un cameriere e ordinai un frappé. Lo bevvi mentre ero immersa nella mia lettura. Mi rilassava, era il mio modo di estraniarmi dal mondo esterno. Poco dopo sentii una voce famigliare; era lui.
“Hey ragazza granatina, ci rincontriamo”.Scusami? Ragazza granatina? Dopo tutto quello che mi ha fatto ha il coraggio anche di darmi quello stupido soprannome? Non voleva proprio capire che non volevo più vederlo?
“Ma sei ancora qui? Vuoi provarci con il frappé oggi?”risposi acida.
“No, stai tranquilla. Volevo solo chiederti ancora scusa per ieri. Voglio solo che tu sappia che mi dispiace”
“Va bene, scuse accettate. Ora… te ne vai?”
“Che stai leggendo?”mi chiese per attaccare bottone, sedendosi al mio tavolo.
“Il cacciatore di aquiloni, di Khaled Hosseini”risposi
“An, quel libro è stupendo. ‘Vorrei essere guardato e non soltanto visto, essere ascoltato e non soltanto udito’
“Non ci credo, tu hai letto questo libro?”chiesi stupita
“Io amo leggere, è il mio modo di rilassarmi, soprattutto in estate. Sai, dopo ore sotto il sole a giocare al beach volley è obbligo rilassarsi”sorrise. Io ricambiai.
Avevamo almeno una cosa in comune.
“So tutto su di te, che ti piace leggere, che ami bere granatine e frappè…” sorrisi“… ma non so’ il tuo nome”
“Clare, Clare Robinson”
“Sei figlia di Bob Robinson, che vive in quella casa in riva al mare?”
“Si, qualche problema al riguardo?”
“No, figurati. Anzi, devi sapere che mio padre e tuo padre si conoscono da una vita. Erano migliori amici quando avevano 15/16 anni e lo sono tutt’ora”
Ecco spiegato quel piccolo flashback nella mia mente, mi ricordavo di lui. Lo avevo già conosciuto in qualche modo. I nostri papà si conoscevano e si frequentavano anche a quei tempi.
“Ah, non lo sapevo”
“E non sai neanche che mercoledì verrò da te a mangiare una pizza, con mio padre intendo, giusto?”
“No”risposi stupita
“Allora non conosci molte cose piccola”disse facendomi arrossire“Ora devo andare Clare, spero di vederti al falò di stasera. Sono uno degli organizzatori”
“Ci penserò, stai tranquillo. Ciao Harry”risposi. Mi ricordavo il suo nome, anche senza volerlo.
Forse la mia mente non voleva, ma il mio cuore si…
 

**

 
Arrivata la sera, decisi di andare al falò. Non riuscivo ad ammettere che era per vedere Harry. Il suo modo di fare mi dava fastidio, ma allo stesso tempo mi attraeva. Decisi di indossare delle cose semplici, tenendo conto del luogo: la spiaggia. Decisi di mettermi degli short di jeans bianchi, una maglietta ad una spallina viola e le mie infradito argento. Un filo di trucco, la mia borsetta ed ero pronta.
“Papà, esco”
“Dove vai?”
“Ad un falò, l’ha organizzato Harry. Hai presente? Il figlio Paul, il tuo migliore amico”
“Come fai a saperlo?”
“Harry mi ha detto tutto, anche che mercoledì verranno a mangiare la pizza da noi. Bello no?”
“Te l’avrei detto per tempo…”
“Si, come no” risposi abbastanza acida
“Comunque puoi andare quel falò, Harry è un bravo ragazzo. Divertiti”
“Okay papà, non aspettarmi in piedi. Ciao”
“Ciao tesoro”rispose salutandomi sorridendo.
Uscita da casa, mi incamminai. Erano 5 minuti a piedi, perché la casa di papà era proprio in riva al mare. Era un bel vantaggio, soprattutto in estate.
Arrivata finalmente alla festa, mi stupii. Era davvero ben organizzata: Harry e i suoi amici avevano montato un bel tendone bianco, c’erano dei lunghi tavoli con cibo e bevande sopra e un dj molto bravo.
“Clare! Alla fine sei venuta!”esclamò Harry prendendomi per i fianchi
“Si, sai… a casa mia annoiavo” risposi allontanandolo
“Che sbadato, questi sono i miei amici. Il biondo è Niall, lui con i capelli corti è Liam, questo bel bretellone è Louis…” disse facendo scappare una risata generale per quel simpatico soprannome “…e infine lui è Zayn”
“Piacere bellissima” mi disse Niall.
“Piacere”risposi timidamente.
Niall aveva degli occhi davvero azzurri, come il mare. Potevi affogarci dentro. Ma quello che mi aveva colpita di più era Zayn. Non era il suo aspetto fisico, neanche per il suo carattere ma per la sua faccia da ‘bad-boy’ se si puo’ definire così. Mi mettevano a disagio i suoi sguardi.  Gli altri si allontanarono e restammo da soli io e Zayn.
“Bellezza, offre la casa”disse porgendomi un bicchiere
“Grazie”dissi senza neanche chiedergli cosa fosse.
“Buono”risposi soddisfatta.
Ma poco dopo capii che non era stata una buona idea. La festa iniziò a prendere una piega sbagliata: tutti si erano ubriacati e la musica troppo alta mi faceva pulsare le tempie. Non avevo bevuto, ma non avevo neanche escluso che qualcuno me lo avesse dato a mia insaputa. Un pensiero di balenava per la testa: Zayn. Decisi quindi di andare a casa, ma ad un certo punto qualcuno mi prese da dietro. Sentivo il suo corpo e il suo alito caldo nel mio collo.
“Ti va se ci divertiamo un po’?”disse una voce abbastanza bassa.
Ero ubriaca a mia insaputa, ma ancora abbastanza in me da sapermi difendere.
“Che fai Zayn, lasciami”urlavo ma nessuno mi sentiva e lui continuava a toccarmi. Ad un certo punto qualcuno mi spinse facendomi cadere a terra e qualcuno le stava dando di santa ragione a Zayn. Non capivo chi fosse e non volevo saperlo. Poco dopo persi i sensi, quello che volevo in quel momento era solo dormire.
 
 

hello guys(?)
eccomi con il secondo capitolo lol
cosa succederà a Clare questa volta?
tutto nella prossima puntata ahahah
grazie per le nove recensioni nel primo capitolo
e un grazie speciale a Cristina. 
se stai leggendo, ti lovvo
alla prossima ;)

Chiara

 

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Capitolo 3
*** Chapter three. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 3:


Il giorno dopo fui svegliata da uno spiraglio di sole che trapassava le tende. Era ormai mattina e controllando la sveglia erano precisamente le 11.26.  Mi alzai facendo pochi passi ma subito dopo ritornai subito sotto le coperte. La testa mi faceva davvero male e non mi sentivo bene. Scorsi poco dopo mio padre che mi guardava dalla porta.
“Buongiorno tesoro, dormito bene?”
“Si papà, che è successo ieri?”
“Harry ti ha portata qui a casa e mi ha detto che la sua festa aveva preso una brutta piega. Mi ha anche dato un biglietto per te, l’ho messo lì… sopra il tuo comodino” disse indicandomelo. “Non volevamo svegliarti” aggiunse.
“Grazie”risposi e lui se ne andò.
Cominciai a leggere curiosa il biglietto.
“Clare, mi dispiace tanto che tu sia stata male durante la festa. Avevo detto a Zayn di non portare alcolici, ma a quanto pare non mi ascolta mai. Quando lui si ubriaca non riesce proprio a rispondere ai comandi. Non posso venirti a trovare perché ho una riunione con il rappresentante di istituto della mia futura università. Ma mercoledì sera ci sarò ;) Un bacio, Harry xx”
Era stato davvero dolce con me. Strinsi quel biglietto tra le mani e lo porsi dentro il libro che stavo leggendo. Saltai direttamente la colazione e verso mezzogiorno mio padre mi portò un bel panino con il prosciutto a letto. Non avevo ancora le forze di andare a tavola, mi alzavo solo le volte necessarie. Mentre leggevo il mio libro, entrò Josh con il telefono di casa in mano porgendomelo e sussurrandomi “E’ mamma!”. Lo presi.
“Pronto?”
“Ciao tesoro, sono io. Come vanno le cose?”
“Benissimo. La casa è stupenda, è proprio in riva al mare”risposi, decidendo di non raccontare niente a mamma di tutto quello che era successo la scorsa sera.
“Benissimo, ho una buona notizia. E’ arrivata una lettera dalla tua università! Non potendola leggere, ti ho mandato una copia per e-mail. C’è scritta la data e l’orario del giorno dell’incontro con i rappresentanti di istituto e la preside. Vedi di darci un’occhiata okay?”
“Va bene, mamma. Lo farò. Devo andare, ciao ti voglio bene”
“Ti voglio bene anche io, ciao” e chiuse la chiamata.
Decisi subito dopo di prendere il mio computer portatile e di controllare le mie e-mail. Come mi aveva anticipato mamma, mi era arrivata la copia della lettera. Sapevo già di essere stata accettata, ma dovevo solo sapere gli ultimi dettagli. La scuola che avevo scelto si trovava qui in Georgia, e anche se era lontano da New York non mi dispiaceva. Era l’unica università che offriva il settore che volevo, e a quanto pare avevo superato le prove ed ero stata ammessa.
 
“Gentile Signorina Clare Robinson,
la vogliamo informare che la riunione con i rappresentati di istituto e la preside G. Smith si terrà Martedì 17 Giugno.
Qui sotto elencati può trovare i nostri recapiti se ha delle domande da farci. Cordiali saluti,
George High School”
 
Ero abbastanza agitata, ma allo stesso tempo non vedevo l’ora. Avete presente quella classica domanda che vi fanno da piccoli? “Che lavoro vuoi fare da grande?” Bene, io volevo fare la veterinaria. E in questa università avrei studiato riuscendo a coronare il mio sogno.
Alla fine passai l’intera domenica e il lunedì a casa a riposare per rimettermi in sesto e arrivò martedì, il giorno della riunione. Mi feci una bella doccia, mi lavai i capelli, mi truccai e infine decisi di mettere un bel completo abbastanza formale. Volevo apparire bene agli occhi dei miei futuri professori. Presi la mia borsa con lo stretto necessario e mio padre mi portò alla sede universitaria.
Arrivata a scuola entrai nell’aula magna e ascoltai tutto il discorso, che durò all’incirca due ore che prevedevano il ripetersi delle stesse identiche cose. All’uscita erano già appesi i fogli con sopra scritte le classe con rispettivi componenti. Cercai il mio nome nell’enorme lista e infine lo trovai. Ero finita in 1F nel settore veterinario, appunto.
“Sei Clare R.?”mi domandò una voce femminile.
Senza pensare risposi “Si, perché?
“Sono Christine Malik, a quanto pare saremo compagne di classe!”
Mi fermai a pensare. Malik, Malik, Malik. Mi era famigliare quel nome. Poi un lampo di genio. Ma certo! Era il cognome di Zayn, quel ragazzo che mi aveva recato già troppi problemi.
“Oh, piacere”risposi con aria distratta “scusa se ti ho risposto male, ma…”
“Stai tranquilla, non devi scusarti. Volevo solo chiederti se ti va di andare assieme in gelateria domani. Sai per conoscerci meglio…”
A quella domanda non potevo rifiutare solo per suo fratello, quindi accettai.
“Certo! Alle 16.30 davanti alla gelateria?”
“Perfetto, a domani”
E, girando i tacchi, se ne andò. Tornata a casa ero felice: avevo finalmente un’amica, se così si poteva definire. Mi era abbastanza sospetta quella ragazza, non solo perché era la sorella di Zayn, Zayn Malik, ma anche per il suo atteggiamento. Non ci diedi troppo peso, pranzai con un piccolo snack e me ne andai subito a letto: ero davvero stanca.



 
I'M BACK YOO(?)
no okay, dopo questo mi dileguo.
eccomi con il terzo capitolo, spero che vi piaccia.
non mi convince molto, ma domani tanto finisce il mondo(?) lol
recensite, mi raccomando <33
Chiara

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Capitolo 4
*** Chapter four. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 4:


Il giorno dopo mi svegliai felice: era finalmente mercoledì e sarebbe venuto Harry a casa mia. Ero così agitata per quello che mi dimenticai completamente dell’appuntamento con Christine. Alle 16.00 mi preparai. Non ci mettevo tanto, anche se ero una ragazza. Normalmente le mie coetanee impiegavano un’ora minimo per prepararsi, ma i non ero così, soprattutto in estate. Una maglietta carina, un paio di short e delle infradito erano tutto quello che mi serviva. A piedi mi incamminai verso la gelateria. Non c’era ancora nessuno, così mi sedetti in una panchina. Poco dopo arrivò una macchina dalla quale scese Christine. Dal finestrino riuscii a scorgere i lineamenti asiatici e il ciuffo moro di Zayn. Di brividi mi percorsero la schiena. I suoi sguardi mi mettevano a disagio e in soggezione.  Salutai Christine sentendo la macchina accelerare all’improvviso.
“Ciao Clare, come stai?”
“Ciao Chris, bene…” risposi con la mia solita aria distratta
“Clare, che succede?”mi chiese
“Niente”risposi mentendo spudoratamente “prendiamo il gelato?” chiesi per cambiare argomento, ricevendo un si con la testa da parte di Chris.
Preso il gelato rimanemmo sedute nelle panchine della gelateria a parlare del più e del meno. Era davvero simpatica, potevo parlarci per ore. Ma alle 18.30 decisi di tornare a casa, ero già in ritardo.
“E’ stato bello conoscerti meglio Chris, ma ora devo andare”
“Anche per me è stato bello passare il pomeriggio con te Clare. Ecco il mio numero di telefono” disse porgendomi un biglietto“così possiamo sentirci!”
“Grazie”risposi prendendo il biglietto e cominciando a correre verso casa.
Ero davvero troppo in ritardo, Harry e suo padre sarebbero arrivati a momenti. A casa non ebbi il tempo di farmi la doccia e quindi mi preparai subito. Non volevo vestirmi troppo elegante, ma volevo in un certo senso farmi notare. Optai per una camicetta bianca, short in jeans e le mie infradito argento. Ero finalmente pronta. Avendo quel poco tempo libero inviai un messaggio a Chris, per farle avere il mio numero
“Ciao Chris, sono Clare. Questo è il mio numero, puoi salvarlo tranquillamente xx”le scrissi e, premuto il tasto invio, qualcuno suonò il campanello. Erano loro.
Mio padre aprì la porta e mi si presentarono davanti Harry con un’anguria in mano e Paul, suo padre. Era un uomo abbastanza alto e di corporatura robusta. Aveva dei capelli corti di color marrone e occhi scuri.
“Piacere, sono Paul Styles” disse porgendomi la mano
“Clare” risposi stringendogliela e sorridendo
“Ciao Harry. Hai portato un tuo amico con te?” dissi salutandolo e indicando l’anguria
“Ahahah, molto spiritosa. Potresti aiutarmi?”
“No, questo lavoro lo fanno gli uomini come te…”dissi sarcastica
“Io non sono un uomo…”
“Ne ero certa al dire il vero. Dai scalza fatiche, ti aiuto”dissi prendendo uno dei lati dell’anguria, aiutandolo a portarla in cucina. La appoggiammo e i nostri sguardi si incrociarono. I suoi occhi verdi mi avevano conquistato. Sorrisi. Ce ne andammo in sala da pranzo e ci accomodammo.
“La cena è servita”disse mio padre abbastanza fiero di quello che aveva preparato per noi. Durante la cena c’era un silenzio abbastanza imbarazzante, che venne spezzato da una domanda di mio padre
“E’ da tanto tempo che non ti vedo Harry, sbaglio o tu e mia figlia Clare avete la stessa età?”
“Si” rispose Harry un po’ imbarazzato. Gli sorrisi per dargli sicurezza.
“Pochi giorni fa Clare è andata ad assistere alla riunione della sua futura università. Harry, tu che università hai intenzione di frequentare?”
“Beh io…”disse, ma venne interrotto da sua padre che cominciò a parlare incessantemente.
“Harry è stato ammesso alla North High School per diventare avvocato. Sono così felice, sono sicuro che mi renderà fiero”
“Certo papà…”aggiunse Harry alla fine, facendo un finto sorriso.
Io lo notai, sapevo che dietro a quel finto sorriso c’era qualcosa di più grande. Continuai a mangiare, ma non riuscivo a scordare l’espressione di Harry alle parole di suo padre.
Mio fratello Josh smorzò la tensione che si era creata chiedendo ad Harry che sport praticasse, e cominciarono a parlare di beach volley. Per la prima volta mio fratello aveva fatto una mossa azzeccata.





HERE I AM(?)
ciau, questo capitolo è uno di quelli che non mi convince.
ma spero comunque che vi piaccia.
il giorno di natale (yeeah) posterò il continuo.
exited? non credo lol.
recensite, grazie.
un bacio, Chiara

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Capitolo 5
*** Chapter five. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 5:


HARRY’S POV:
Finito di cenare, passammo all’anguria. Io la odiavo, completamente. Ma non era per il sapore, che riusciva a rinfrescarmi sempre, ma come dovevo togliere tutti quei semi da quella fetta. Vidi che Clare non aveva nessun problema, ma io in quel momento ne avevo molti.
“Harry, ti serve aiuto?” mi chiese con una strana aria gentile
“No, grazie. So’ curare un’anguria….”risposi sarcastico. Volevo sembrare più forte, più un ragazzo tosto. Ma a quanto pare il mio tentativo fallì quando dalla mia bocca uscì“…merda!” detto sottovoce.
“Che cosa è successo adesso?”mi richiese Clare.
“Mi sono smerdato con l’anguria, ora mio padre mi uccide”dissi serio,  facendola ridere. La sua risata era troppo bella, lei era perfetta. Contagiò senza volerlo anche me.
Alla fine della serata la tovaglia era tutta sporca di quel liquido dolce e dai semi neri. Rettifico, il posto in cui ero seduto io era sporco. Ero riuscito a mangiare poco o niente, ma non mi importava. Avevo passato una bellissima serata con Clare e questo era l’importante. Mi fermai all’entrata della casa fissandola, invitando mio padre ad andarsene.
“Beh, ti aspetto in macchina Harry”disse mio padre
“Arrivo subito!”gli risposi.
Rimanemmo soli io e Clare.
“Clare, oggi sono stato benissimo con te. Ti va di andare domani alle fiere in città?”chiesi tutto ad un fiato. Pregavo perché accettasse.
“Certo Harry, ci sarò” mi rispose. In quel momento ero il ragazzo più felice del mondo.
“A domani allora…” le dissi
“A domani”mi rispose e chiuse la porta.
Ero stato uno scemo. “A domani allora…”? Che cazzo avevo detto? Non mi capacitato di aver detto una frase del genere ma ormai era andata. Ero finalmente riuscito a chiedere un appuntamento a Clare. Sapevo che non era una ragazza facile, ma dovevo in tutti i costi conquistarla.
 
CLARE’S POV:
Sarei uscita ieri con Harry. Non vedevo l’ora di uscire, provavo qualcosa per lui. Non ero ancora innamorata, no. Non gliel’avrei data vinta così facilmente, non sarebbe bastata una sola uscita per farmi pendere dalle sue labbra. Non sono una di quelle ragazze che si innamora del primo che passa, anche se con Harry era stato uno stupido colpo di fulmine.
“Allora uscite insieme voi due?” chiese mio padre
“Ohh, Clare e Harry si amano, Clare e Harry si amano!” ripeteva costantemente mio fratello Josh.
“Smettetela voi due! E tu papà, hai origliato per caso?”
“Si, ma l’ho fatto al fin di bene. Dopotutto, sei sempre la mia bambina” disse trovando la prima scusa che gli venne in mente. Lo abbracciai
“Notte papà, notte Josh”
“Notte” risposero entrambi in coro.
Non presi sonno facilmente perché pensavo e ripensavo a quell’invito, a quello che sarebbe stato il nostro appuntamento. Non ne sapevo neanche precisamente il perché. A quell’invito la mia mente diceva ‘No’ perché non voleva far crollare il muro che mi ero costruita da ‘dura’, ma il mio cuore ‘Si’. Alla fine ascoltai il cuore, che batteva all’impazzata ogni volta che i miei occhi incrociavano i suoi.


BUON NATALE
ho postato oggi il quinto capitolo.
siete felici? non lo so' ;)
questo capitolo è uno di quelli ''di passaggio'', se vogliamo definirlo così, e mi fa schifo lol
per una settimana non posterò niente perchè sono in montagna, 
ma quando tornerò vi posterò subito il seguito <3
un bacio, Chiara

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Capitolo 6
*** Chapter six. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 6:

Appena mi svegliai, feci una colazione leggera e, dopo essermi preparata, andai per negozi. Volevo comprarmi qualcosa di carino per l’appuntamento con Harry, volevo che mi trovasse carina. Entrai in uno di quei negozi vintage. Amavo il vintage, era uno stile che mi rappresentava al meglio. Cominciai a provare vestiti su vestiti, ma nessuno di quelli andava bene. Ad un certo punto vidi una gonna a fiori e una camicetta bianca. Li provai, erano perfetti. Per la prima volta decisi di non indossare i miei short ma di optare per una gonna.
Tornata a casa, mi preparai subito. Indossai la camicetta bianca, la gonna a fiori, un paio di sandali e abbinai una cintura rosa. Ero pronta. Uscita dalla mia stanza mio fratello e mio padre non smettevano di guardarmi.
“Cosa avete da guardare? Cosa c’è che non va?” chiesi io
“Niente tesoro, sei stupenda” mi disse mio padre
“Per la prima volta concordo con papà…” aggiunse mio fratello
“Grazie… ad entrambi. Non aspettatemi in piedi, ciao” e uscii di casa salutando con la mano.
Mi incamminai verso la riva della spiaggia, facendomi guidare dal suono della musica alta. Intravidi una ruota panoramica e man mano che mi avvicinavo sentivo grida, risate e vedevo bambini che correvano. Mi fermai a vedere uno spettacolo di ombre cinesi, ma improvvisamente qualcuno mi prese per i fianchi.
“Ciao Clare” mi disse. Era lui, la sua voce roca era unica.
“Ciao Harry”risposi girandomi
“Allora, andiamo?”
“Dove?”risposi io confusa
“Sulle giostre, sciocchina” disse per prendermi in giro
“Iniziamo con le montagne russe Styles?”
“Ma io pensavo che…”
“Non avrai mica paura, vero?”risposi con tono di sfida
“No, anzi. Non vedevo l’ora”
E ci dirigemmo verso le montagne russe. Pagato il biglietto, montammo e iniziò il giro. Era durato poco più di due minuti e avevo urlato per tutto il tempo. Non riuscivo a tenere tutto dentro, dovevo in qualche modo buttare tutto fuori. Finito il giro smontammo con un po’ di confusione in testa
“Che sballo!”disse senza pensare
“Non hai torto! E’ stato fantastico! Sai che sei davvero carina con i capelli scompigliati? Sembri un barboncino”
“Zitto tu”risposi mettendomi apposto la strana capigliatura che mi ritrovavo.
“Ora che facciamo?”gli chiesi
“Ruota panoramica”rispose lui
“Ma…”
“No, ora si fa come dico io. Andiamo”disse prendendomi per mano e facendosi largo nella folla. Guardai la ruota con occhio storto, la odiavo. Soffrivo di vertigini e questa era davvero alta.
“Harry, no ti prego!”gli urlavo ma lui niente
“Ci sono io, tranquilla”mi diceva rassicurandomi.
Dopo essere montati, cominciammo a salire piano piano e ad un certo punto la ruota si blocca mentre noi ci ritrovavamo nel punto più alto.
“Harry, che succede? Voglio scendere cazzo!”
“Clare calmati, ci sono io”disse per poi abbracciarmi. Il suo petto caldo mi faceva sentire protetta, avevo grazie al suo aiuto superato un po’ la mia paura.
“Non è stupenda la vista da qui, eh Clare? Ne è valsa la pena, non trovi?”
“Si, hai ragione”risposi.
Ci fermammo per pochi secondi guardandoci negli occhi e avvicinandoci sempre di più, ma ripartì la ruota e ci distaccammo subito.
“Stiamo scendendo…”dissi per spezzare la tensione che si era creata “voglio rifarlo”
“Ah si? Parla quella che non voleva neanche salirci”disse accennando un sorriso, io feci lo stesso.
Dopo essere scesi dalla ruota andammo girovagammo per le bancarelle e improvvisamente mi fermai davanti a una che vendeva delle collane personalizzate. Erano davvero carine.
“Non sono carine?”chiesi ad Harry. Lui annuì.
Mi fermai anche nella bancarella che vendeva zucchero filato e decidemmo entrambi di prenderlo.
“Non è troppo da bambini…?”chiesi io
“Ma è buono”mi rispose lui con aria insistente
“Hai ragione” dissi sorridendo “Mi scusi,signora. Due zuccheri filati grazie” e dopo aver pagato cominciammo a mangiarli.
Camminammo insieme fino alla mia casa, dove Harry mi accompagnò fino alla porta.
“E’ stata una bellissima serata Harry, grazie”
“Anche per me, una delle più belle della mia vita…”mi disse, per poi guardarmi negli occhi. Stavo affogando in quegli occhi verdi. Le nostre labbra si sfioravano, ma io mi ritrassi.
 “Buona Notte Harry…”
“Buonanotte Clare” rispose lui abbastanza imbarazzato.
Era stata una serata fantastica, lui era fantastico. Non mi sarebbe dispiaciuto rifarlo, e arrivai alla conclusione che avevo fatto più che bene ad accettare il suo invito. Mi addormentai con un sorriso stampato sulla faccia.



CIAUUU
eccomi qui di nuovo dopo una settimana.
scusate se vi ho fatto aspettare ma ero in vacanza e non avevo il pc :(
GRAZIE a tutti per le recensioni che mi avete lasciato, ben 12 djfnidfg
spero che vi piaccia il capitolo, lasciatemi una recensione.
un bacio,
Chiara

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Capitolo 7
*** Chapter seven. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 7:

Pochi giorni dopo mi svegliai di buon’umore. Ero ancora così per quello che era successo con Harry, che stranamente non si era più fatto vivo. Feci colazione insieme a mio fratello e a mio padre
“Io e Josh ora ci prepariamo e andiamo a casa di Paul…”
“Per fare cosa?” chiesi io confusa
“Andiamo a pescare”
“Si Clare, ci sono pesci enormi qui! Speriamo di pescarne qualcuno. Paul è un bravo pescatore, impareremo molto da lui!”
“Divertitevi”dissi io sorridendo.
Poco dopo si prepararono e dopo aver preso tutto il necessario ci salutammo
“Clare, mi raccomando. Il pranzo è nel frigo e…”
“Papà, so come cavarmela. Tu rilassati”
“Si, lo so’. Non sei più la mia bambina ormai. Ciao Clare”
“Ciao papà” dissi salutandolo dalla finestra, dove vi rimasi fino a che la macchina partì in direzione del lago.
“Ci sarà da divertirsi!”pensai tra me e me, avrei passato la giornata da sola. Verso mezzogiorno, mentre leggevo un libro, qualcuno bussò. Guardai dallo spioncino e vidi Harry. Aprii.
“Ciao Clare”
“Ciao Harry, che ci fai qui?”
“Ho portato qualcosa da mangiare in spiaggia, ho sentito che mio padre, tuo padre e tuo fratello sono andati a pescare insieme e mi dispiaceva lasciarti sola…”
“O ti sentivi tu solo Harry?”
“Entrambe le cose al dire il vero… la smetti di farmi queste domande? Fai cadere la mia immagine da duro”
“E tu avevi l’immagine da duro?”
“Al dire il vero si…”
“Comunque si, accetto. Intanto accomodati che io mi preparo. Torno subito”
“Subito intendi dire 300 mila anni o subito subito?”
“Subito subito”risposi ridendo.
Pochi minuti dopo ero pronta e io ed Harry ci dirigemmo in spiaggia. Non era per niente affollata, anzi. Era abbastanza appartata e tranquilla. Distendemmo sulla sabbia una coperta e incominciammo il picnic in riva al mare. Cominciammo a parlare di noi, di quello che ci piaceva e del nostro futuro.
“In che università andrai Clare?”
“Frequenterò una università per diventare veterinario, è sempre stato il mio sogno diventarlo. Stare a contatto con gli animali mi rende felice”
“Io andrò alla North High School, ma lo sai già…”
“Non mi sembri molto convinto…”
“Perché dici questo?”
“Perché riesco a percepire la tua tristezza, chiunque guardandoti negli occhi lo capirebbe”
“Per la verità non chiunque, mio padre non lo capisce. Dopo il divorzio con mia madre non voglio andarli contro nella scelta dell’università. Se lui è contento, lo sono anche io”
“E tu che cosa avresti scelto?”
“Volevo fare… Oh no, Clare guarda!” disse all’improvviso Harry, puntando il dito contro un cagnolino che stava divorando il nostro pranzo. Il cane cominciò ad abbaiare.
“Calma cagnolino, calma…”ripetevo io per farlo calmare e alla fine ci riuscii. Lo presi in braccio e cominciai ad accarezzarlo.
“Hai ragione, gli animali fanno per te”mi disse Harry sorridendomi.
Mangiammo quello che era rimasto e giocammo con il cane in spiaggia. Correvamo, gli tiravamo il bastone, lo accarezzavamo… insomma: ci divertivamo. Ad un certo punto fummo costretti a lasciare il cane in spiaggia, non avendo il collare e quindi non sapevamo se poteva avere un padrone si o no. Mi dispiaceva un po’, mi ci ero affezionata a dire il vero. Arrivati davanti alla porta di casa mia, Harry mi disse sorridendo
“E’ stato un bellissimo pomeriggio, mi piace stare con te”
“Vale lo stesso per me!”
E prima che potessi aggiungere qualcosa, le mie labbra toccavano le sue in un bacio. Provavo un vortice di emozioni e le farfalle nello stomaco. Ci guardammo per pochi secondi negli occhi e lo salutai, entrando in casa. Entrata dalla porta, guardai dallo spioncino della porta. Vedevo Harry che saltellava di qua e di là, che accennava passi di danza e che sorrideva. Abbozzai un sorriso. Mi girai con la porta alle spalle e sorrisi. Mio padre mi chiese:
“Che è successo?”
“Niente…”risposi. Ma Josh smascherò le mie emozioni, mi conosceva troppo bene quel mostriciattolo.
“Harry l’ha baciata… vero? Si, ti ha baciata. Guardati, sei tutta rossa”
“Smettetela”dicevo tra una risata e l’altra. Mio padre e mio fratello ridevano e ripetevano in coro “Clare è stata baciata, Clare è stata baciata” girovagando per la casa. Ridevo e poco dopo me ne andai in camera. Non riuscivo a non sorridere, l’avevo baciato. Quel bacio era la dimostrazione che provavo qualcosa per lui, qualcosa di nuovo per me, quella cosa chiamata Amore.



HI (:
finalmente ho postato il settimo capitolo e 
tra harry e clare sta nascendo finalmente qualcosa.
figo no? lol
ditemi cosa ne pensate con qualche recensione, a presto.
un bacio,
Chiara

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Capitolo 8
*** Chapter eight. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 8:

Passarono due giorni da quando Harry mi aveva baciata e da quel momento non si era più fatto vivo. Mi ero preoccupata, pensavo di non piacergli più, pensavo che si fosse stancato di me. Un giorno però mi svegliai e mio padre mi disse che qualcuno mi aveva lasciato una lettera. Aprendola lessi che era da parte di Harry
“Ciao bellissima, scusa se non ti ho scritto prima ma avevo da fare. Raggiungi ora l’Acquario di St. Louis. Troverai una sorpresa. Harry xx”
Ripiegai la lettera su se stessa e mi preparai. Dissi a mio padre che dovevo uscire a fare una commissione e andai all’acquario. Non sapevo minimente dove si trovasse ma con l’aiuto di alcuni turisti alla fine lo raggiunsi. Arrivata lì entrai e mi fermai davanti ad una grande vetrata trasparente. Dalla parte opposta c’erano dei delfini che nuotavano. Mi scappò un sorriso vedendoli giocare felici tra di loro. Qualcuno ad un certo punto mi abbracciò da dietro dicendomi:
“Clare, sei qui finalmente”
“Harry, ciao. Non ci ho messo così tanto, non fare il perfettino” dissi con aria divertita. Mi piaceva stuzzicarlo. “Comunque perché mi hai chiamata qui?” chiesi sorpresa ancora tra le sue braccia
“Volevo fare un giro insieme a te, non ti va?”
“Nono, cioè si… mi piacerebbe molto Harry”
“Allora andiamo”disse prendendomi la mano, cominciando a camminare lungo il corridoio.
Ci fermammo più volte a vedere le vetrate, le foto e le vasche con dentro svariati pesci. Harry era stato carinissimo e, anche dopo il bacio, mi sentivo in sintonia con lui, forse anche più di prima. Finito il corridoio e la mostra del museo marino, Harry si fermò di scatto.
“Harry, che cosa c’è?”chiesi con aria interrogativa
“Clare, volevo darti questa”disse porgendomi un sacchettino di color oro. Lo aprii e al suo interno c’era una collanina con le nostre iniziali: C ♥H.
“Oddio Harry, è stupenda. E’ quella che abbiamo visto insieme nelle bancarelle, vero?”
“Si, ho visto che ti piaceva tanto e ho deciso di farne una nostra personalizzata, ti piace?”
“Si, molto” risposi eccitata “Harry, mi aiuti a metterla?” chiesi
“Certo” disse lui cortesemente e, dopo che io alzai i capelli, con un gesto veloce me la appese al collo. A rovinare quel momento perfetto fu un messaggio da parte di mio padre. Ero abbastanza sconvolta del fatto che lui sapesse usare un telefono cellulare, ma il messaggio era chiaro: dovevo aiutarlo a trasportare degli scatoloni che contenevano pezzi di un mobile per il salotto.
“C’è qualche problema Clare?”mi chiese Harry.
“Si, devo aiutare mio padre a portare degli scatoloni. Devo andare”
“Vi aiuto anche io se volete. Una persona in più non guasta no?”
“Tu? Se non eri neanche capace di portare un’anguria poche sere fa”dissi in tono scherzoso, facendo scappare una risata ad entrambi.
“Dai su, vengo anche io. Andiamo”
Arrivati a casa dissi a mio padre che Harry era venuto a darci una mano e lui sembrava entusiasta. Harry e mio padre andavano molto d’accordo e questa era una cosa che era di mio vantaggio. Ormai frequentavo Harry e avere l’approvazione di mio padre era essenziale. Tra risate e fatica, alla fine arrivò l’ora di pranzo. Chiesi ad Harry se v0leva pranzare insieme a noi. Ma lui rifiutò.
“Scusate ma ho ospiti a pranzo, non posso restare. Mi sarebbe piaciuto però, facciamo per un’altra volta?”
“Certo Harry, quando vuoi”dissi mentre lo accompagnavo alla porta “…ciao, ti amo” aggiunsi dandogli un bacio sulle labbra
“Ti amo anche io, più di ogni altra cosa” disse, per poi andare via a piedi. Continuai a guardarlo finché lui scomparì all’orizzonte nell’asfalto bollente della strada.
“Clare, puoi venire un sencondo?” sentii la voce di mio padre provenire dal salotto.
“Clare, domani io e Josh andiamo nella casa al lago di Paul per pescare. Resteremò lì per un po’ di giorni, a te va bene?”
“Si, papà. Me la caverò, stai tranquillo”gli risposi. Ero elettrizzata; la casa era tutta per me. “Evviva” pensai tra me e me. Pranzammo tutti insieme e passammo un bel pomeriggio in famiglia.






CIAO (:
scusate se ho aspettato un po' di giorni in più
ma ho ricevuto solo 5 recensioni e ho paura di perdere qualcuno per strada(?).
non so' se avete capito lol.
comunque grazie a quelli che recensiscono continuamente,
mi rendete davvero felice sdjgnidg.
un bacio,
Chiara

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Capitolo 9
*** Chapter nine. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 9:

Fui svegliata dal mio cellulare che non smetteva di vibrare. Mio padre e Josh probabilmente erano già partiti e questo era uno di quei giorni che avrei dedicato alla pacchia più assoluta. Ma ero costretta a rispondere e lo feci con aria non poco assonnata.
“Pronto?”
“Clare sono io, Christine. Scommetto che stavi dormendo eh?”
“Veramente si….”
“La mattinata è giovane, giù dal letto signorina”diceva con la sua voce pimpante che dava allegria
“Che cosa c’è Chris?”le chiesi
“E’ da tanto che non ci sentiamo e avevo pensato che potevamo andare in discoteca questa sera, che ne dici? Hai voglia di divertirti?”
“Certo, come faccio a dire di no?”risposi mentendo. Odiavo la discoteca, ma volevo fare nuove amicizie e andare un po’ fuori con Chris.
“Okay bellezza, alle 21.00 ci troviamo davanti alla Discoteca “Animal”. Un bacio, ciao”mi disse per poi attaccare il telefono.
Passai il pomeriggio a guardare la tv e verso sera mi preparai. Decisi di indossare un tubino nero e delle scarpe con il tacco sempre nere. Mi piastrai i capelli e mi truccai un po’: ero completamente diversa. La vita notturna non faceva per me, non mi piacevo per niente così. Poco dopo sentii il clacson della macchina che doveva venirmi a prendere. Mi trovai davanti una macchina nera, la stessa della gelateria. Come potevo dimenticarla? Appena entrai in macchina Chris e Zayn mi salutarono con un sorriso. Durante il viaggio però sentivo gli sguardi di Zayn addosso. Avevo optato per un abito abbastanza corto, che stava stuzzicando la sua mente con pensieri poco casti. Volevo dimenticare quello che era successo tra noi alla festa in spiaggia, ma non ci riuscivo. Ad un certo punto arrivammo ed entrammo in discoteca. Notai subito che Chris voleva divertirsi e si catapultò nella pista trascinandomi.
“Forza Clare, magari facciamo nuove conoscenze…”mi disse con un sorriso malizioso
“Cosa? Non capisco! La musica è troppo alta”e dopo aver detto ciò lei mi prese di nuovo per il polso, portandomi in un luogo più appartato vicino al bar.
“Due margarita, grazie”chiese Chris al barman, che sembrava conoscerla bene.
“Chris, cosa stavi dicendo prima in pista?”chiesi curiosa
“Beh, che magari potremmo farci nuovi amici, capisci cosa intendo eh?”mi disse facendomi l’occhiolino
“Si, capisco perfettamente” risposi, per poi aggiungere “ma ho un ragazzo”
“Oh, Clare fa conquiste e neanche me lo dice! Chi è? Lo conosco per caso?”mi chiese con un sorrisino stampato sulla faccia.
“Si chiama Harry e…”ma prima che potessi finire la frase venni interrotta da Chris.
“Harry, Harry Styles? Si, lo conosco… una volta ci frequentavamo ma ora è tutta acqua passata”.
Rimasi di stucco. Non ci credevo, Harry e Chris? Insieme? Davvero?
“Ah”riuscii solo a dire, per poi perdere Chris nella pista da ballo.
Per tutta la serata pensai solo a loro due assieme come coppia. Ero stata sempre seduta nei divanetti in disparte, mi stavo annoiando a morte. Ad un certo punto notai che Chris aveva bevuto un po’ troppo per i miei gusti e si stava strusciando su tutti quelli che le passavano accanto. Decisi di andare da Zayn per chiedergli di portarci a casa.
“Zayn, andiamo?”chiesi gentilmente, anche dopo quello che era successo tra noi. Lo odiavo con tutta me stessa, ma mi ripetevo che lo facevo solo per il bene di Chris.
“Clare, mi sto divertendo da pazzi qui”rispose semplicemente.
Avevo capito: tale sorella, tale fratello.
“Tu e Chris però vi state divertendo un po’ troppo per i miei gusti…”riscii a dire senza alzare troppo il tono di voce
“Che scocciatura che sei piccola…”Piccola? Mi aveva seriamente chiamata piccola?
“Senti Zayn non ho voglia di litigare ancora”risposi irritata
“Clare, solo ora mi sono accorto che hai un davanzale stratosferico”mi disse avvicinandosi sempre di più alle mie labbra. Gli tirai uno schiaffo.
“Basta, mi arrendo. Sei senza speranze, mi rifiuto!”urlai facendo girare la gente che stava ballando intorno a noi. Girai i tacchi e me ne andai dalla discoteca.
Non era sicuro tonare a casa con la macchina guidata da Zayn sempre ubriaco Malik quindi l’unica cosa che potevo fare era chiamare mio padre. Ma non potevo, lui era nella casa al lago. Quindi decisi di chiamare Harry. Per fortuna non era molto tardi e raggiunse la discoteca in macchina. Salii nella sua vettura sussurrando un timido “Grazie”.Arrivati a casa entrammo e andai subito a cambiarmi. “Adorato pigiama, sto arrivando” urlai nella mia mente, per poi dire a Harry “Torno subito”. Notai che Harry si era messo comodo sul divano. Mi sdraiai accanto a lui.
“Sai che sei davvero una bomba sexy con questo pigiama con gli unicorni? Non serve un tubino nero per renderti bellissima”mi disse, facendomi scappare un sorriso. Cominciò ad accarezzarmi i capelli e poco dopo mi addormentai tra le sue braccia.




OKAY SONO QUI(?)
dico subito un grazie a tutti quelli
che sono arrivati fino a qui nella storia.
mi fa tanto piacere, davvero. sjdgidfng
vi adoro cc:
se volete parlare con me o
mandarmi il link della vostra storia
sono @xgottabelovato su twitter.
un bacio, Chiara

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Capitolo 10
*** Chapter ten. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 10:


Mi svegliai a causa di un fascio di luce che trapassava le tende. Mi ricordavo di essermi addormentata in salotto, ma probabilmente Harry mi aveva preso in braccio portandomi in camera. Era stato davvero carino, non mi aveva neanche svegliato. Mi rigirai sul letto ma Harry non c’era. Decisi di alzarmi e notai che era ai fornelli.
“Buongiorno Harry”dissi io ancora assonnata
“Buongiorno amore, sto preparando la colazione. Spero che non ti dispiaccia…”
“Stai scherzando vero? No, anzi. Mi fa molto piacere Harry”risposi per poi sedermi a tavola aspettando i pancake fatti da lui.
Quando furono pronti ci misi sopra della cioccolata, forse anche un po’ troppa.
“Ma quanta cioccolata ti metti? Mi meraviglio che tu sia così magra nonostante tu mangi queste cose”disse stupito.
Gli sorrisi e lo guardai negli occhi. Solo facendo ciò mi ricordai della faccenda di Chris ed Harry.
“Clare, cosa c’è?”mi chiese curioso
“Ah niente, per caso conosci una certa Christine Malik?”chiesi curiosa di sapere la sua risposta.
“Si, la conosco. C’era qualcosa tra noi ma ora non ci parliamo neanche. Da quando ti ho conosciuto provo qualcosa solo per te”disse per poi baciarmi.
“Dai Clare, hai finito con quei pancake? Muoviti, si parte!”disse sorridendo
“Per dove?”chiesi confusa
“Si va alle cascate! Ho già preparato i panini, vai a cambiarti”.
Sorrisi ad Harry e mi andai a cambiare. Cascate, stiamo arrivando.

**

“Harry, non pensi che questo paesaggio sia magnifico?”dissi stupita guardandomi intorno.
“Si, questo è uno dei motivi per i quali ti ho portato qui” disse lui sorridendo.
Ci sedemmo sul prato e cominciammo a mangiare. Guardandolo negli occhi ricordai la prima volta in cui i miei occhi incontrarono i suoi color verde smeraldo, il nostro primo appuntamento, il nostro primo bacio… Ad un certo punto vidi che Harry stava frugando nella sua borsa e poi mi disse:
“Clare, guarda quello” disse puntando qualcosa nel bosco dietro di noi
“Cosa? Dove?”gli domandai
“Sorridi”mi disse lui scattandomi una foto, facendomela vedere poco dopo.
“No, Harry! E’ orrenda. Cancellala, ORA!”cominciai a dire stuzzicandolo con il solletico, finendo sopra di lui.
“No, questa foto è la migliore di tutte”mi disse sorridendomi e baciandomi.
Improvvisamente cominciò a togliersi i vestiti, restando in boxer, per poi urlare “Tuffo a bomba!” tuffandosi nell’acqua.
“Sei sempre il solito, Styles! Sei pazzo”dissi ridendo
“Sono solo condizionato dalla fidanzata che mi ritrovo”disse sorridendo mandandomi un bacio volante.
“Forza, vieni anche tu”disse facendomi segno di buttarmi.
“No, sognatelo”risposi ridendo.
“Adesso ti vengo a prendere”disse uscendo dall’acqua, per poi prendermi in braccio. Sapevo cosa stava per fare e per questo cominciai ad urlare. Ma era troppo tardi, Harry mi aveva letteralmente gettata nell’acqua.
“E’ fredda!” urlavo io“Me la pagherai, stanne certo!” dissi ridendo. Ma lui per zittirmi mi baciò; e devo dire che era uno dei metodi migliori che potesse usare per farmi smettere di parlare.

 



ciao bellii(?)
questo è il decimo capitolo,
è corto perchè ho ricevuto solo tre recensioni al precedente
e vedo che la maggior parte delle persone stanno perdendo il filo della storia(?)
quindi tra tre/quattro capitoli la farò finire, 
anche perchè non ho più l'ispirazione.
beh, ho finito.
un bacio a tutti, Chiara

 

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Capitolo 11
*** Chapter eleven. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 11:

“Sono ancora bagnata fradicia, ti odio”dissi seccata aprendo la porta di casa
“Ah, si? Non mi odiavi mentre noi… nell’acqua… ci..”disse lui, ma lo interruppi zittendolo.
“Clare, ho fame”disse lui, facendomi scappare una risata
“Di già? Hai voglia di cucinare?” gli chiesi, per ricevere un secco“No” come risposta.
“Neanche io” aggiunsi
“Pizza d’asporto?”mi chiese e io gli risposi “Mi hai letto nel pensiero riccio!” facendo scappare un sorriso ad entrambi.
La pizza arrivò poco dopo, così io e Harry ci sedemmo sul divano a mangiare. Ci divertivamo molto e ridevamo per delle sciocchezze. Harry non era solo il mio ragazzo, era anche mio amico. Con lui mi sentivo a mio agio, era diverso.
“Clare, sei sporca di pomodoro…” disse lui all’improvviso
“Oddio, dove?” chiesi ad Harry, che mi rispose“Qui” per poi baciarmi.
Ma non era uno dei soliti baci casti che ci davamo sempre, era uno di quelli pieni di passione. Improvvisamente mi ritrovavo sotto di lui, mentre mi lasciava baci umidi su tutto il corpo. Ci alzammo e ci dirigemmo in camera da letto. Non era del semplice sesso, no. Per me era amore. Si, amore. Finalmente non eravamo più Clare e Harry, eravamo una cosa sola. Sentivo che ero completa, di aver trovato la persona con cui avrei passato il resto dei miei giorni. Era lui, era Harry.

**

“Buongiorno amore” disse Harry, mentre mi accarezzava la guancia
“Buongiorno” gli risposi stiracchiandomi, toccando i suoi capelli ricci.
“E’ stato bellissimo ieri sera Clare, io…” disse lui, ma lo interruppi “Anche per me” gli dissi sorridendo, scoccandogli un bacio sulla guancia.
“Oggi non faremo colazione con i miei pancake purtroppo”disse lui alzandosi dal letto
“Perché?” chiesi io con aria interrogativa
“Perché si fa colazione in spiaggia!” disse lui sorridendomi, mettendosi la maglia
“Tu mi conosci troppo bene!”dissi io, infilandomi i pantaloncini.
Gli andai incontro per un abbraccio; lui mi sorrise per poi stringermi tra le sue braccia. Non so’ spiegare neanche io il perché, volevo solo abbracciarlo. Poi mano nella mano uscimmo di casa e ci fermammo al bar per prendere due caffè e due brioche. Poi ci dirigemmo verso la spiaggia. Fare colazione lì era bellissimo: l’odore del mare mischiato a quello del caffè, la sabbia tra le dita, il rumore delle onde che si infrangevano e il sole che scottava. Era il paradiso, soprattutto per una come me che amava la tranquillità.
Ad un certo punto sentii qualcosa, anzi qualcuno abbaiare alle mie spalle.
Io ed Harry ci girammo vedendo lo stesso cane dell’altra volta.

“Ancora tu?” dissi rivolgendomi al cane, accarezzandolo.
Anche Harry ci provò ma il cane abbaiò, facendolo spaventare. Questa scena mi fece scappare una piccola risata. Per tutto il tragitto il cane ci inseguì.

“Harry, come lo chiamiamo?” gli chiesi sorridendo
“Mhh, ti piace il nome Lucky?” disse lui. Io annuii soddisfatta. Ecco, ora il cane aveva un nome: Lucky. Significa 'fortunato'. Era davvero carino, lo adoravo.
Passammo quella mattinata camminando lungo la riva, giocando con il cane e parlando interrottamente. 
Come faceva un ragazzo a capirmi così bene?
    


 

OCCHI A ME(?)
spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
scusate se ci sono errori grammaticali ma non ho riletto.
molti di quelli che trovate sono di distrazione lol.
la scena pervy(?) è un po' spinta e non descritta interamente,
ma solo perchè non sono 'brava' in quelle cose lol.
comunque conto su una vostra recensione,
ringrazio ancora chi segue la storia. :**
un bacio,
Chiara

 
 

    

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Capitolo 12
*** Chapter twelve. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 12:

“Cavolo Harry, sono già le 12.25! Oggi tornano anche i nostri papà e mio fratello” dissi io, rivolgendomi ad Harry
“E con lui che facciamo?” disse, guardando il cane.
“Lo portiamo con noi, semplice. Come possiamo lasciare Lucky qui da solo?”
“Dimmi la verità, ti sei affezionata…” disse Harry, facendomi arrossire
“Si, spero che mio padre accetti Lucky come nuovo membro della famiglia. Sennò se la vedrà con me”dissi ridendo, contagiando anche lui.
Arrivammo a casa, notando che fuori era parcheggiata anche la macchina verde militare di Paul, il padre di Harry.
“Siamo tornati”dissi io, rivolgendomi a mio padre seduto sul divano
“Finalmente Clare! Quanto mi sei mancata”mi disse abbracciandomi, per poi stringere la mano ad Harry. Anche Paul fece lo stesso con suo figlio, che era abbastanza imbarazzato per tutto ciò.
“Bene” disse mio papà strofinandosi le mani“restate qui per pranzare con noi, vero?”. Ricevette subito un “Certo” da Paul e il sorriso di Harry, quello di mio fratello Josh e il mio.
Non mangiammo il solito pranzo della nonna, anzi: decidemmo di mangiare un panino al prosciutto a testa. Non mancarono le risate e mi divertii comunque. Era sempre bello passare del tempo con Harry e con Paul. Ad un certo punto mio padre mi disse: “Clare, mi stai toccando il piede?”
“No” risposi io, facendo accovacciare mio padre sotto il tavolo.
“E lui chi è?”disse indicando il cagnolino coperto in parte dalla tovaglia
“Si, me ne ero quasi dimenticata. E’ Lucky, un cane molto dolce che abbiamo trovato in spiaggia giorni fa ed è... speciale”dissi io, ricevendo un sorriso di Harry.
Continuammo a pranzare tranquillamente, sotto gli occhi del cane. A dire il vero, Lucky osservata solo e unicamente il panino al prosciutto di Harry. Sapevo che tra loro non c’era una ‘grande affinità’ e avrei scommesso che da un momento all’altro Lucky sarebbe saltato addosso al mio ragazzo azzannandogli il panino. Notando il mio sguardo rivolto all’affamato Lucky, staccò un pezzetto dal suo panino, dandolo al cagnolino. Erano così dolci assieme, forse avevano iniziato ad andare d’accordo. Pensavo a Lucky non solo come un dolce cagnolino, ma anche come simbolo dell' amore tra Harry e me.

**

“E’ stato un piacere pranzare con te Bob. Mi fa sempre piacere un pasto tra buoni amici”disse Paul stringendo la mano a mio padre
“Anche a me fa sempre piacere”disse lui sorridendo.
“Ciao Clare”disse Harry, scoccandomi un bacio, per poi sorridermi. Feci lo stesso. Non potevamo fare di più, poiché c’erano i nostri papà che ci guardavano in modo strano e non volevamo rendere la situazione ancora più imbarazzante.
Usciti Paul e Harry, mio padre mi fermò per un braccio: “Clare, non possiamo tenere Lucky. Mi dispiace ma non credo che riusciremo a dargli del cibo e un posto adatto per vivere” disse, abbassando lo sguardo.
“Ma papà…”dissi io, ma venni interrotta da lui che aggiunse: “Lo so’ Clare, ma Lucky non potrà vivere solo di panini al prosciutto” disse lui, facendomi scappare una piccola risata.
“Ho capito, domani lo porterò al canile” dissi io sorridendogli
“Brava ragazza, è per il suo bene ricordalo. Poi puoi andarlo a trovare ogni giorno se vuoi”disse, per poi dirigersi verso la camera da letto. Io feci lo stesso, dove cominciai a giocare con il mio computer portatile.



CIAAAAOOO.
eccomi qui con il dodicesimo capitolo.
forse è un po' più lungo degli altri, ma non me ne rendo conto a dire il vero lol.
comunque spero che vi piaccia, la storia finirà tra 2/3 capitoli
 e mi piacerebbe ricevere qualche ultima recensione in più cc:
comunque GRAZIE a chi segue la storia dall'inizio.
vi voglio bene<3
un bacio, Chiara

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Capitolo 13
*** Chapter thirteen. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 13:

La mattina seguente mi alzai. Era una bella giornata ma poco dopo sarei dovuta andare al canile per lasciare lì il cane. Mi alzai dal letto ancora mezza addormentata, salutando mio padre e mio fratello che stavano guardando la televisione in salotto. Mi preparai una tazza di caffèlatte e cominciai a berla. Feci colazione con Lucky accanto, accarezzandolo e dandogli qualche biscotto. Più lo guardavo negli occhi più mi sentivo in colpa. Non volevo lasciarlo al canile, non avrei mai pensato di liberarmene, mi dispiaceva davvero tanto. Alla fine mi vestii, presi in braccio Lucky e chiesi a mio padre le indicazioni per arrivare al canile.
“Devi percorrere tutta la via e poi girare a destra, lì troverai un cartello. Non puoi sbagliare”mi disse, per poi accarezzare il cane e salutarmi.
Uscita di casa, cominciai a camminare per la via e infine trovai un grande cartello con su scritto ‘Dogs Friend’. Decisi di entrare attraverso un cancelletto e di dirigermi verso quello che sembrava un piccolo ufficio.
“Mi scusi” dissi con aria gentile ad una signora di mezza età dall’altra parte del bancone“questo è il mio cagnolino e avevo deciso di…” dissi, ma mi interruppe subito la signora che mi disse:
“Si, certo. Mi dica il suo nome, cognome e un recapito telefonico”.
Detti i miei dati la signora mi accompagnò in un giardino dove c’erano tanti altri cani.
“Ti voglio bene”sussurrai a Lucky, per poi cederlo alla donna. Il cagnolino cominciò a scorrazzare e a giocare con gli altri cani, facendomi scappare un piccolo sorriso. Ero felice, finalmente Lucky poteva giocare e divertirsi con i suoi ‘amici’.
“Bene Clare, le posso dare del tu?”mi chiese, facendomi annuire “Lucky è in buone mani, stai tranquilla. Puoi venire a trovarlo quando vuoi” mi disse con un sorriso stampato sulla faccia. Ringraziai e salutai la donna, che era stata oltretutto molto gentile e disponibile. Uscii dal cancelletto ma tutto d’un tratto mi comparve davanti Zayn con sua sorella Christine.
“Hey piccola, finalmente sei sola”disse lui cominciando a toccarmi
“Lasciami!”urlai, per poi allontanarmi da lui, cercando lo sguardo di Chris che non mi badava. La chiamavo ma niente, lei sembrava non vedere niente.
“Clare, Zayn, ma che fate?”disse qualcuno dall’altra parte del vialetto. La voce, la sua voce. Harry.
“Harry, non è come sembra. Non è successo niente” dissi io guardandolo negli occhi. Dannazione, quegli occhi color smeraldo.
Ti lamenti tu che vieni a trovare sempre mia sorella Chris. Calmati vecchio!” disse Zayn, lasciandomi di stucco.
“E’ vero Harry, non mentire. A volte sei assillante…”disse Chris, lasciandomi a bocca aperta.
“Scusa? E’ vero Harry?” gli chiesi guardandolo negli occhi “Prima non ti fidi di me e poi vai a trovare Chris? Bravo, complimenti. E tu Chris, perché non mi hai detto niente? Anche tu sei un’amica di cui fidarsi cecamente vedo… Dalla prima volta che ti ho visto non mi hai convinto” dissi, mentre una lacrima di dolore rigava la mia guancia.
“Io non ti volevo ferire…”si giustificò Chris.
“Non è vero! Zayn, Chris, come potete dire questo? Che messa in scena è questa?” disse Harry con tono interrogativo.
“E’ la verità, amico”disse Zayn, facendo annuire Chris.
“Basta, me ne vado”dissi io, dirigendomi verso casa.
“Clare, aspetta”mi urlò Harry, mai io non lo badai. Volevo solo tornare a casa.
 
*HARRY’S POV*
Nella mia testa balenava un solo pensiero: perché tutto questo?
“Come avete potuto?”dissi io, rivolgendomi a Zayn e a Chris, che se la ridevano.
“Amico, te la sei cercata. Ora goditi la tua vita da solo. Addio”disse Zayn, accompagnato da sua sorella Chris.
Ci volevano separati e c’erano riusciti.
Ma io non mi arrendo facilmente, avrei dimostrato a Clare di tenere a lei più di qualunque cosa al mondo.



ECCOOOOMI:
ecco il tredicesimo capitolo.
sono felice perchè sono riuscita a scrivere tutta la storia.
mancano ufficialmente solo due capitoli. olèè (?)
mi dispiace lasciare questa storia e finirla
perchè dopo un po' mi affeziono aww.
grazie per tutte le recensioni e per aver seguito la storia.
soprattutto a cinque persone in particolare:
chrisx, drewsvoice, I Protest With Jimmy, Infinity Directioner e andimjennifer_

mi sono state sempre vicino e mi hanno sempre spinto a fare del mio meglio.
grazie ancora cc:
un bacio, Chiara

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Capitolo 14
*** Chapter fourteen. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 14:

Arrivata a casa mi diressi subito in camera a piangere.
Perché? Perché tutto questo?
Non riuscivo a rispondermi, con tutte le forze che avevo. Mio padre mi portò il pranzo in camera da letto. Guardai la televisione e navigai un po’ su internet per distrarmi.
All’improvviso suonò il campanello e dopo aver capito che nessuno sarebbe andato ad aprire mi alzai. Mi ritrovai davanti Harry, anche lui con gli occhi lucidi;
“Clare, io ti devo spiegare…” disse, per poi cominciare a gesticolare in modo esagerato. Cosa c’era da spiegare? “E’ stato uno stupido malinteso, tutta una messa in scena per dividerci” disse, guardandomi negli occhi
“Ma quando mi hai detto di non conoscere Chris non era una messa in scena, hai mentito”dissi io con tono tranquillo, per poi piangere
“E di questo non smetterò mai di dirti che mi dispiace Clare. Io ti amo più di qualunque cosa al mondo. Come faccio a dimostrartelo?”disse lui, aspettando una mia risposta.
“Magari restando solo mio amico. Partirò tra pochi giorni Harry e sappiamo entrambi che tu mi dimenticherai e io dimenticherò te” dissi. Mentivo. “Ma tu devi capire che non riuscirò a tornare indietro come ai vecchi tempi” dissi, facendo abbassare lo sguardo ad Harry. Chiusi la porta di casa, lasciando Harry lì in piedi. Le lacrime che rigavano il mio viso a non finire.
Avevo davvero respinto Harry? Si, l’avevo fatto.
Ma non sarebbe bastato solo un ‘scusa’ da parte sua, la mia fiducia era preziosa.

**

Ogni giorno mi svegliavo sempre più male. Ero ancora distrutta per quello che era successo con Harry giorni fa. Ma ero consapevole del dover andare avanti, ma non ci riuscivo. Mi stropicciai gli occhi e mi diressi verso la cucina. Mi accorsi solo dopo esser passata davanti allo specchio che avevo ancora il trucco addosso, che mi era colato tutto.
“Buongiorno, signorinella. Sei bellissima”disse mio padre guardandomi entrare in cucina per fare colazione
“Papà, stai bene? Mi sa che la vecchiaia ti sta facendo diventare cieco!”disse mio fratello Josh guardandomi con una smorfia.
“Ahah, bella battuta. Ma mi prendo io tutti i pancake oggi”dissi, per poi ridere
“Paaaaapà!”urlò lui, facendo scoppiare una risata ad entrambi.
Improvvisamente, mentre mangiavo i pancake di mio padre, suonò il campanello. Mi alzai e mi diressi verso la porta. La aprii e non c’era nessuno, ma abbassato lo sguardo notai un cane. Ma non era un semplice cane, era Lucky.
“Oddio Lucky, che ci fai qui?”chiesi a quel cane, consapevole del fatto che non potesse parlare. Attaccato al suo guinzaglio c’era un biglietto; io lo aprii.

“Cara Clare,
forse questo non è il modo migliore per dirti quando mi dispiace.
Io penso che tu non ti renda neanche conto di quanto io ti amo. 
Io penso a te e ai nostri momenti assieme e le lacrime scendono dai miei occhi.
Io non ho mai voluto vederti andare via, mai voluto dirti addio.
I nostri momenti erano così speciali per me, ma io penso che è tempo di andare avanti.
Tu volevi aprire le tue ali e volare, ma trattenerti penso sia sbagliato.
Io dico sempre che si vive una volta sola e tu devi fare tutto quello che ti rende felice e allegra, anche se farà spezzare alcuni cuori.
Così io ti lascio andare, ti dico addio e tu andrai per la tua strada.
Ma se io ero davvero nel tuo cuore, tornerai da me un giorno. 
Questi versi che ti ho appena scritto sono quelli della canzone che ho scritto per te, lanostra canzone.
Domani partirai e lo so’ che non mi rivolgerai mai più la parola, quindi addio.
Sappi che il mio cuore apparterrà sempre a te.
Harry xx”
 
Mentre leggevo la lettera piangevo, piangevo a non finire.
Mi resi conto che lui era l’unico ragazzo che amavo e che non avrei mai dimenticato.



HELLOOO.
eccomi qui con il quattordicesimo capitolo. cc:
exited? NO. lol
questo è il penultimo e tra pochi giorni pubblicherò l'ultimo...
spero che vi piaccia e fatemi sapere sznmfgjign.
ancora grazie a chi segue la storia<3
un bacio, Chiara

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Capitolo 15
*** Chapter fifteen. ***


SUMMER LOVE
Capitolo 15:

“Forza Clare, è ora di andare!”disse mia madre dalla macchina.
Oggi era il giorno della partenza, non me ne resi neanche conto che dovevo partire. Avrei lasciato la spiaggia, il sole, il mare, Harry… Una parte di me sarebbe restata lì con papà. Una di queste cose era lui. Non potevo andarmene, non senza averlo salutato. Non potevo, non me lo sarei mai perdonata.
“No mamma, aspetta”dissi lasciando le valige a terra per poi correre.
Correvo, correvo. Ignoravo la voce stridula di mia madre e quella di mio fratello che mi chiedevano di tornare in dietro. Il mio unico pensiero era lui, Harry. Arrivai a casa sua e suonai il campanello. Le mie mani sudavano e avevo gli occhi lucidi. Mi aprì proprio lui, guardandomi stupito e chiedendomi: “Clare, che ci fai qui?”
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Lui ricambiò, chiedendomi: “Non ci credo, è davvero finita…?
A quanto pare si. Mi mancherai, per sempre. Ti amo” gli dissi, mentre mi asciugava una lacrima. “Addio...” aggiunsi, per poi andarmene.
Aspetta” aggiunse avvicinandosi a me sorridendo “Ti amo anche io” disse, per poi baciarmi.
Era davvero tutto finito?

**

Mi alzai la mattina per andare all’università. Era un freddo giorno di ottobre. Avevo cominciato ad andare a scuola, per diventare veterinario. Dopo aver versato del latte e dei croccantini sulla ciotola di Lucky, mi vestii per poi prendere il treno. Passò al solito orario: 7.30 in punto. Dopo aver preso posto, mi misi le cuffiette e cominciai ad ascoltare musica. Guardavo fuori dal finestrino, ero senza pensieri. Ad un tratto scorsi che dalla porta centrale era entrato un ragazzo alto, più o meno della mia stessa età con i capelli ricci. Con sé aveva una valigia di color blu scuro. Ad un certo punto i nostri occhi si incontrarono: quelli smeraldo di lui con quelli miei marrone. Solo una persona aveva quegli occhi;
“Harry?”dissi io, attirando la sua attenzione.
“Clare?”disse lui poco dopo.
Mi tolsi le cuffie e mi alzai dal posto, facendomi spazio dalle persone in treno. Anche lui fece lo stesso, per poi abbracciarmi.
“Oddio Harry, sei davvero tu…? Perchè sei qui?”chiesi io imbarazzata
“Si, sono io. Sono qui perché ho comprato un’appartamento in centro. Verrò a frequentare la tua stessa università per diventare medico”
“Davvero?”gli chiesi sorpresa. Lui annuì, per poi riabbracciarmi. Cominciò a sussurrarmi nell’orecchio un testo di una canzone:
“I think of her and our time together,
And the tears come t
o my eye.
I never wanted to see her go,
Never wanted to say goodbye.

Our time was so special to me,
But I guess it's time to move along.
She wants to spread her wings and fly,
To hold her back, I guess that's wrong.

I always said you only live once
And you have to do what it takes
To make yourself content and happy,
Even if it means some hearts will break.

So I let her go, and said goodbye,
And she was on her way.
If I ever really was in her heart,
She'll come back someday.”

La sua voce era nella mia testa, era la nostra melodia. La nostra canzone. Come avrei potuto dimenticarla?
“Mi sembra tutto surreale. Non avrei mai pensato di rincontrarti. Ti amo Harry”dissi con gli occhi lucidi
“Ti amo anche io Clare”disse per poi baciarmi.
Lui era il mio amore estivo. Lui sarebbe stato per sempre il mio amore estivo.










HOOOOLAAA!
la storia è ufficialmente finita *balla la conga* *piange*
sono un po' triste ma spero che vi sia piaciuta nel complesso.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti quelli che hanno letto la storia,
non sapete cosa significhi per me essere apprezzata,
per una delle cose che amo fare...
grazie ancora a tutti, alla prossima. 
un bacio, Chiara.


ps. se volete fare un salto in una delle mie os mi farebbe molto piacere.
vi lascio il link, se recensite ricambio volentieri con una vostra storia c:



 

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