Anche se era sera, e aveva fatto tardi a causa degli allenamenti la giovane Deika Uchiha, come sempre stava tornando a casa dopo le lezioni e gli allenamenti extra presso l’accademia ninja. Il suo più grande sogno era quello di diventare una grande kunoichi, lo stesso sogno di suo padre, cosa che lui si aspettava quello dalla figlia, doveva mantenere altro l’onore del suo clan…
Aumentò il passo perché non voleva essere sgridata nuovamente dalla madre e oltrettutto lei era stanchissima ma non appena entrò nel quartiere degli Uchiha, Deika notò qualcosa di strano. L'aria era strana... nessun rumore, tutto taceva, tutto era immobile, solo il fruscio degli alberi, si udiva. Nessuna luce era accesa, cosa strana anche se era tardi, e c'era un'atmosfera cupa, come se qualcuno avesse steso un velo su quelle case, un velo cupo e tetro….
La piccola iniziò a guardarsi attorno con circospezione, come se non riconoscesse più quelle case, quelle vie, quel quartiere da cui lì era nata ed era cresciuta fino ad allora. Decise di avanzare, un passo dopo l’altro finchè non si fermò di colpo, e sentì un brivido lungo la schiena, i suoi occhi erano pieni di angoscia, ma soprattutto di terrore non appena vide una figura stesa a terra con una ferita enorme sul petto e gli occhi vitrei, -Oh…ma cosa è successo?- si domandò lei per poi continuare ad avanzare e continuare a vedere quelle persone, le persone, i suoi parenti, tutti stesi a terra, morti, privi di vita. La piccola iniziò così a correre verso casa, abitava in una delle case verso il limite del quartiere e che non era così distante da raggiungere dal luogo in cui lei si trovava.
-Papà, Mamma!?.- urlò disperata come se loro la potessero sentire. Il cuore non smetteva di batterle forte, chi poteva essere stato? si chiese iniziando così a piangere. Chi aveva potuto fare una cosa del genere?? Continuava a domandarsi mentalmente, finchè non raggiunse casa sua. Si bloccò al portone d'ingresso, indecisa se entrare o scappare lontano da quel luogo di dolore e sofferenze ma strinse i pugni e, facendosi coraggio, decise di entrare in casa.
-Mamma?!.- chiamò Deika ancora più forte, avanzando verso l’ala più grande della dimora, fino a raggiungere dopo aver oltrepassato il salone e il giardino del tutto deserti, la stanza dove lei vedeva il padre e il fratello maggiore Shirai allenarsi tutti i giorni.
Tremante e con le lacrime agli occhi, spalancò la porta, trovandosi davanti ad uno spettacolo orribile.
-Nooooooo! Mamma! Papà! Shirai!!!!- gridò con tutto il fiato che aveva in corpo correndo verso di loro, che oramai erano privi di vita. Si inginocchiò accanto a loro e le lacrime presero il sopravvento, ma si girò di scatto non appena vide la figura del fratello alzarsi debolmente da terra.
-Shirai! Che è successo a mamma e papà? Non morire! Ti prego fratellone!-
-Corri…Dei…Deika…va…va..via…almeno tu…salva..salvati…- e detto questo, il fratello esalò l’ultimo respiro e si accascio a terra accanto ai genitori.
Senza aspettare un secondo di più la piccola Uchiha si mise a correre senza più fermarsi, dirigendosi il più lontano possibile da quell’incubo, da quell’orrore a cui aveva vissuto in prima persona, dicendo addio alla sua famiglia, dicendo addio al suo clan e dicendo addio, forse per sempre anche al suo villaggio. |