Una tradizione che si rispetti.

di KatiePeanut88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il gusto della dolcezza. ***
Capitolo 2: *** Costruire un presente. ***



Capitolo 1
*** Il gusto della dolcezza. ***


Cantuccio della Nocciolina (1):
*soffia via la polvere dalla cartella di EFP sul pc*  
Vediamo cosa ne esce. Sono due (brevi) capitoletti. 
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“Pronta?” le chiede.
Lei annuisce. 
“Ok! Allora innanzitutto prendiamo il cioccolato e lo sciogliamo nel pentolino insieme al burro. Ecco, tieni il cioccolato, mettilo lì dentro” e così dicendo le porge tutto il necessario.
“Bravissima, ora mentre si sciolgono,  misuriamo e prepariamo tutti gli ingredienti!”
La guarda dall’altro lato della penisola della cucina con gli occhi enormi in attesa della prossima mossa.
“Serve mezza tazza di olio di semi“ le dà la bottiglia e il contenitore “ Riempi fino a dove c’è il fiorellino“

-          Ed ora la hit del momento, Conga dei Miami Sound Machine, tutta per voi in questa piovosa giornata di novembre!

Alza il volume della radio, questa canzone le è piaciuta da subito e anche la bimba davanti a lei sembra apprezzare dato che, forse non accorgendosene, tiene il tempo con il piedino battendolo sul pavimento.
“ Perfetto. Ora versa l’olio qui dentro. “ Le passa una grossa scodella di plastica arancione. 
Lei esegue tutti gli ordini con un’attenzione meticolosa. Tira fuori la lingua da quanto è concentrata. 
 “ Ahaha, ma sei bravissima!” Prende una frusta e, sicuramente è il ritmo coinvolgente della musica che la fa ballare, ma si ritrova ad ancheggiare spavalda davanti al lavandino. Ridono entrambe. 
La donna pesa la farina e la versa setacciandola nel grande contenitore colorato. 
Accarezza la guancia alla piccola davanti a lei e così facendo le lascia una scia bianca. “ Uh santo cielo, aspetta che ti faccio un altro baffo così sembrerai una bellissima coniglietta ”
“ Mammaaaaa nooo! “ la bimba ride gioiosa. 
“ Ma come no, vieni qui che ti prendo!” E si rincorrono per la stanza, la donna con la frusta in mano e la bambina con un cucchiaio di legno che è enorme. Alcune ciocche di capelli le sono sfuggite dall’elastico e si vede che la infastidiscono. 
“Non ti toccare i capelli mentre siamo qui coniglietta. Vai a metterti un cerchietto, che io preparo tutto così poi mescoliamo. E lavati le manine alla fine ” E le bacia la fronte.
Lei va in bagno a sistemarsi, è splendida. Il grembiulino viola sembra fatto apposta per lei anche se , essendo scalmanata come è, il fiocco dietro è quasi totalmente disfatto e la farina è ovunque fuorchè nella scodella. Ma questo è il bello di cucinare insieme a dei bimbi no? La sorpresa entusiasta, il divertimento nelle piccole cose, la trasformazione dei momenti più semplici in magia. Infatti la farina non è mai semplicemente farina: a volte è una pioggia di stelle, a volte una nevicata sorprendente. 
Ed è proprio dei bimbi stupirsi di tutto e credere sempre che ci sia qualcosa di più da cogliere in ciò che normalmente sembra banale.
La donna finisce di amalgamare quasi tutti gli ingredienti con la frusta e sorride ancora meravigliata da quella fortuna immensa che ha avuto.
Dopo alcuni minuti, la bimba torna: “ Mamma hai fatto? “
“Uh sì tesoro, ora guarda aggiungiamo il cioccolato al composto e mescoliamo”. Mentre spiega alla figlia cosa sta facendo, prende con una mano il pentolino e inclinandolo fa colare tutto il contenuto dentro la scodella con l’aiuto di una spatola che inaspettatamente, con un guizzo, punta contro la bimba la quale scoppia a ridere alzando le mani.
“ No No… Lo dico a papà!!”
“ Ahaha come lo dici a papà! Non oseresti!” e le sfiora il nasino disegnandole uno simpatico scarabocchio di cioccolato.
Lei dapprima tira fuori la lingua, arriccia il faccino, forse vuole provare a raggiungere il cioccolato così? Ahaha è troppo buffa. Poi con il dito, se lo passa sul naso, e rincorre sua mamma ridendo.
“ No no, ok ok hai vinto mi arrendo, vieni qui che ti pulisco!”. La donna, amorevolmente, si piega sulle ginocchia e si abbassa verso sua figlia, prende un angolo di stoffa del grembiule e le pulisce il visino.
“ Dai, ora inforniamo e poi bisogna aspettare” Si rialza, rovescia il composto nella teglia foderata. Apre il forno preriscaldato e ripone il tegame facendo attenzione. Tira fuori la lingua anche lei eseguendo il tutto. Ecco da chi ha preso la piccola. Chiude lo sportello e si volta verso lo scricciolo che la guarda con gli occhi verdi enormi: “ Va bene, ora dobbiamo aspettare che i brownies cuociano. Nel frattempo prepara il timer, tieni. Vai sul 25. “ le passa l’orologio a forma di ciliegia e la bimba attentamente lo imposta in modo corretto. 
“Mamma quando fa Drin te lo dico io !”. Tiene il timer tra le manine, come se quello fosse il compito più importante del mondo. Un’ enorme responsabilità. In effetti ha ragione, piccola. 
“ Va bene amore, stai attenta eh. “
 
Dopo una decina di minuti, mentre la mamma ha finito di lavare tutto, entra in cucina la bimba in braccio a suo padre, tutta fiera e trionfante: “ E’ arrivato papà! Guarda che cosa mi ha portato?”
“Ecco perché stavi urlando come una pazzerella!”
L’uomo sorride a sua moglie teneramente, poi schiocca un bacio sulla guancia a sua figlia: “ Per il compleanno della mia coniglietta ho pensato che questo potesse essere il regalo giusto!” dice rivolto a suo moglie, la quale porta gli occhi al cielo come solo lei sa fare. Quell’uomo la farà uscire pazza.
Nella gabbietta c’è un piccolo coniglietto nano, grigio e bianco, che sta in un angolino, forse troppo spaventato dal rumore e dalla confusione nel quale è stato appena catapultato.
“ Mamma, dici che a Chloe piaceranno i brownies che abbiamo fatto?”
“ Caspita, le hai già trovato un nome? Tesoro, i coniglietti non possono mangiare i brownies… Ora le diamo un pezzettino di mela e un po’ d’acqua e poi lo sistemiamo in sala, in un posto tranquillo. Che dici?” chiede la donna a sua figlia.
La piccola è entusiasta, non sta più nella pelle. “ Posso tenerla in camera? Così se fa brutti sogni, ci sono io e le posso raccontare una storia!”
Quanto è dolce. 
“Va bene piccola, però la gabbia deve essere sempre pulita. Ti aiutiamo io e papà a tenerla in ordine. “ Forza vai a portare Chloe in cameretta con calma, e poi sforniamo i dolcetti.”
“Grazie!” la bimba abbraccia le gambe della sua mamma, le stringe forte forte, poi solleva la casetta di Chloe e la porta piano piano in cameretta.
Il timer suona.
“ Allora, quest’anno brownies?” chiede l’uomo con un tono canzonatorio mentre cinge la vita di sua moglie con le braccia.
“Sì, al cioccolato. Ci siamo divertite un mondo a farli!”
“Come tutti gli anni amore. D’altronde, una tradizione è una tradizione. Per ogni compleanno, fate un dolce insieme da quando ha 4 anni!”
“ Già. Voglio mantenere questi momenti. Chissà quando crescerà e non mi vorrà più avere intorno. “ dice lei, agitando il guanto da cucina che indossa per non bruciarsi con il tegame ustionante. 
“Non accadrà mai, lo sai benissimo. Ti adora! Ti adoriamo…“
“ Beh, io adoro questa tradizione e la voglio mantenere, per sempre. Grazie per essere riuscito a passare a prenderle il regalo. Sarei andata io domani mattina prima di andare al lavoro!” 
“Figurati. “
“Dai, chiamala che ora facciamo merenda tutti insieme” gli sfiora il viso e lo bacia. Quanto ama quest’uomo. Un amore profondo e semplice, chiaro e limpido. Un amore “naturale”.
“Uh…Signora Beckett così mi fa arrossireeeee…..” le dice mentre le accarezza i capelli. “Katieeeee vieni che mamma ha tagliato i brownies e sono buonissimi!!” e così dicendo Jim bacia sua moglie di nuovo, velocemente, dato che sa che sua figlia spunterà da un momento all’altro e non vuol proprio farsi cogliere in momenti imbarazzanti, a questa età i bimbi fanno già troppe domande.
“Ewwwwh papà!” la piccola si passa una mano sugli occhi e fa una smorfia di disgusto nel vedere il gesto di affezione tra i genitori.
“Ahaha, non fare così Katie, dai dai. Tieni un brownie, buon compleanno piccola mia” Jhoanna abbraccia forte la bimba e le porge un dolcetto. “Uh aspetta, ci siamo dimenticate lo zucchero a velo!”
“Mamma! È la polvere di fata! Come fai a dimenticartela” Katie si porta la mano alla fronte, sconsolata scuotendo la testa. Quella mancanza della madre era davvero imperdonabile.
“Davvero Jo, come hai fatto?” la canzona sua marito, facendole l’occhiolino.
“Scusatemi! Scusami amore, mi era passato di mente. Tieni, spargi tu la polvere magica. Ed esprimi un desiderio” E porge il contenitore dello zucchero a sua figlia la quale comincia ad agitarlo  e fa andare in ogni dove qui granelli finissimi.
“Bravissima! Tieni, ora si mangia!” e così dicendo le porge un quadratino al cioccolato non prima di non soffiarci sopra facendo volare tutto lo zucchero sul volto di Katherine.
“Mammaaaa ma  ma maaaaa…ora?”
“Mmmm ora….” risponde la donna mentre faceva finta di pensare…
Jim da un’occhiata di intesa a sua figlia, lei apre la bocca emozionata e ansiosa, poi dice a sua madre: “Tieni mamma, il tuo brownies……” e soffia a sua volta sulla copertura leggera bianca che si alza e va sul volto di Johanna.
Tutti quanti scoppiano a ridere di gusto.
“Ahaha Brava coniglietta! Così la mamma impara  a fare la furbetta !”
“Ma come così la mamma impara! Tu dovresti essere l’adulto, dovresti insegnarle…che lo zucchero si soffia da sotto e si deve prendere tanto fiato!!” e mentre parla, non riesce a trattenere il sorriso. Poi si volta verso sua figlia: “Tanti auguri amore mio”
“Grazie mamma, ti voglio bene”. Kate sapeva che in quel momento la polvere di fata aveva fatto una magia perché era la bimba più felice del mondo con una mamma, un papà  e un coniglietto che le avrebbero voluto bene per sempre. 

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Cantuccio della Nocciolina:
Il secondo capitolo attende di essere pubblicato a breve, è già scritto (stupiamoci)
un saluto
RM

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Capitolo 2
*** Costruire un presente. ***


“ A cosa pensi?”
“ A niente, perché? “
“ Stai fissando i brownies con fare sospettoso…Ti assicuro che sono commestibili, li ho fatti stamattina, volevo portarteli al distretto ma non volevo esagerare, già pensavo mi fucilassi per i fiori!”
Lei alza gli occhi al cielo, come faceva sempre sua madre. Quest’uomo la farà impazzire.
“Sì Rick, infatti il pensiero di ucciderti mi è passato più volte nella mente quando ho visto il facchino portarmi mezzo giardino botanico in  ufficio!”
“E non esagerare, era un mazzetto..” cerca di tranquillizzarla lui, accarezzandole il braccio..
“Un mazzetto?? Un…mazzetto? Mmm…Tu non hai mai il dono della sobrietà vero?” gli chiede la donna.
“Non si tratta di sobrietà Kate. È il tuo compleanno, il primo che festeggiamo insieme, come coppia. Al diavolo la sobrietà. E poi non mi sembra di aver fatto chissà che.. Un mazzo di fiori. E il regalo vero manco l’hai ancora visto!” le dice guardandola con quegli occhi che dicono tutto in un solo istante.
“Richard Castle, per cortesia! … Non..”
“Calma” la rassicura lo scrittore “Ora godiamoci i brownies che ne dici? Sono una buona conclusione per questa cena..secondo me…”
Beckett fissa il piatto dei dolcetti.
Il profumo e uguale a quello che le aveva lasciato un ricordo speciale nel cuore. Ma tante cose erano cambiate. La sua mano stava stropicciando nervosamente il lembo della tovaglia.
“Kate? Kate” Rick richiamò la sua attenzione.
“Uh scusami, dimmi, sì? Che c’è?”
“Niente... che cosa hai tu..? Non dirmi nulla, perché non ci credo.”
Beckett sospira. Poi guarda l’uomo seduto davanti a lei. “ E’ una lunga storia..”
Gli occhi di Rick istantaneamente si dilatano e per poco non fa un balzo dalla sedia dall’emozione “Adoro le storie lunghe e adoro tutto ciò che ti riguarda detective, sia il tuo passato torbido” ammicca sornione “Sia quello legato ai..brownies?”  le sussurra lui all’orecchio.
Kate lo allontana con la mano appoggiandogliela sul petto. “ Mmm, non so se sei pronto per questa confessione sai?” cerca di mantenere la sua voce sensuale ma è innegabile un brivido di commozione.
Si scrutano. Uno sguardo carico di parole. “Non mi devi dire nulla se non vuoi, lo sai”
Sì, lei lo sa.
Ed ogni volta che lui si dimostra così accondiscendente, così fiducioso in lei e nel  loro rapporto, così sicuro che per loro ci sarà un futuro, un momento in cui sì, ci sarà l’occasione per parlare di tutto, lei non può che sorridere e iniziare a parlare, non  può trattenersi dallo sperare insieme a lui che il tempo che stanno vivendo insieme non si esaurisca in un attimo.
“Io e mia madre avevamo una tradizione..”
Il racconto è iniziato. Beckett prende la mano dello scrittore, le dita si incrociano teneramente, e la detective si accoccola comodamente sul petto del suo uomo, sul divano, dandogli le spalle.
“Noi, ad ogni mio compleanno, facevamo un dolce insieme. Lei prendeva una giornata di ferie, si dedicava completamente a me, e ogni anno c’era un dolce diverso. Un anno, avevo otto anni, abbiamo fatto i brownies al cioccolato.”
Rick le stringe la mano con più forza, per farle sentire la sua presenza. Kate porta le loro mani sul suo cuore.
“Quanto ci siamo divertite Rick! Ogni anno era uno spasso, era il nostro momento per stare insieme io e lei, per divertirci. Era la nostra cosa.  E quell’anno mi regalarono un coniglietto, Chloe.”
“Un..coniglietto?”
Beckett si volta e scruta l’uomo seriamente: “Io ero la loro coniglietta. Non fare battute idiote.”
Castle la guarda e la bacia sulla punta del naso. “Non ti chiamerò coniglietta, Kate. Sei adorabile”
Stanno qualche minuto in silenzio sul divano abbracciati.
“Non sapevo dei brownies, scusami.” Dice piano lui accarezzandogli la spalla. Poi continua “Dovremmo avere anche noi una tradizione per il tuo compleanno.”
“Eh?” chiede lei stupita.
“Sì, una nostra cosa. Dovremmo averla anche noi. Tipo non lo so… “
“Castle,  sei stato dolcissimo. Hai cucinato, hai preparato tutto alla perfezione, è mi hai corteggiato tutto il giorno. Sei stato grandioso, grazie. Non devi fare altro. “ lo rassicura lei.
“Mmm… vediamo.. posso …”
Ormai la mente dello scrittore era in moto e nessuno lo avrebbe fermato.
“E’ bello sapere che mi ascolti sempre.” Gli dice rassegnata.
“Beckett ho appena trovato la nostra nuova tradizione…” e così dicendo comincia a baciarle il collo.
“Ah , sì, e cosa è..” la detective è decisamente provata dall’esperienza delle labbra del suo scrittore preferito.
“Castle…”
“Detective, se continui a parlare la tradizione non verrà mai inaugurata!”
“Ahah e questa sarebbe la tua grande idea!?” sta ridendo. È felice.
“No.” Rick si ferma e le tocca il mento per voltarla verso di lui. Affonda i suoi occhi in quelli della donna che ama, che ha imparato ad amare e dalla quale sta imparando a lasciarsi amare. “La mia tradizione è che ogni anno, per il tuo compleanno, ti corteggerò fino a farti perdere la testa per farti capire che sei la donna più speciale che io conosca”
Non c’è nulla da dire. Kate non riesce a parlare. Sconfitta da quel sentimento totalizzante che rivede negli occhi di colui che la sta fissando risponde dopo una manciata di secondi “ Quanto sei melodrammatico….” Fa una piccola pausa piccolissima “ E quanto sei sciocco! Tu ogni giorni mi corteggi! Non è una vera tradizione, quindi devi pensare a qualcosa di più speciale. Mi dispiace.” Era stata un po’ perfida, ma i momenti così profondi ed emotivi le stavano ancora troppo stretti.
Come sempre quella donna lo stupisce. “ Ah, quindi non devo piu….”
“ Se smetti di farlo, vorrei ricordarti che sono armata..” sorridendo gli prende il volto tra le mani e mentre si baciano e si accarezzano e Rick le sussurra parole dolci e piene di amore, Kate capisce che ora può davvero ricominciare a festeggiare i suoi compleanni, che la sua vita rinizia davvero, che davvero c’è speranza.
E che forse la polvere fatata aveva davvero dei poteri magici.
 
 
fine







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Cantuccio  mio:
Eccoci. :)
E' davvero un breve capitolo che forse potevo lasciare insieme al primo, ma volevo distinguere le due fasi temporali.
Grazie a coloro che leggeranno, che hanno letto e a coloro che hanno recensito. 
Un saluto. 
E Buone Vacanze a tutte =) 

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