Peccati capitali

di anna21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gola ***
Capitolo 2: *** Accidia ***



Capitolo 1
*** Gola ***


Gola

Owen amava il cibo. 
Ad Owen piaceva immergere le mani nel frigorifero e tirar fuori qualunque schifezza trovasse.
Era diventato schiavo del fast food.
I fattorini ormai sapevano tutto di casa sua, persino come si chiamasse sua madre.

Dedicava parecchio tempo al computer, su un sito d' incontri dove si fingeva un' attraente diciasettene, biondo con gli occhi azzuri, modello famoso e con un padre ricco.
Ad Owen sarebbe piaciuta quella vita.

Era un meraviglioso giorno d' estate, il ventenne era intento a trangugiare delle deliziose alette di pollo steso sul divano del suo appartamento.
Era da solo in casa, la sua fidanzata Izzy l' aveva lasciato per un "attraente contadinello ricco" .
Frase di Izzy, non sua.
E da quel momento la sua voglia di cibo era salita alle stelle, non lo saziava più niente.

Owen si era alzato dal divano con malavoglia.
Aveva fame, ma la sua scorta era sparita.
A terra c' era una confezione di gelato vuota, la busta delle patatine, qualche bottiglia di birra, i popcorn, le alette di pollo e degli hamburgher.

Il ragazzo aprì gli occhi come un pesce palla.
Lo stomaco di Owen "crollò" .
Il biondo si accasciò a terra vomitando qualcosa di giallastro, verdognolo.
Un' odore acre aleggiava nell' ario.
Bile.
Owen cercò di urlare, ma nessuno lo sentì.
Tentò di alzarsi, ma le gambe non reagivano agli impulsi del ragazzo.
Owen chiuse gli occhi.
Per sempre.



ANGOLO MIO: 
Spero che non vi faccia completamente vomitare...
Oggi ho avuto una bruttissima esperienza, me la sono quasi fatta addosso.
Che bella la mia cara Roma e...
Comunque, spero che recensiate con una bandierina verde.
Ma anche una rossa o una bianca mi andrebbe bene!
Alla prossima!

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Capitolo 2
*** Accidia ***


Accidia 

Noah era un ragazzo pigro.
Con un libro tra le mani poteva star seduto per ore.
Noah era un ragazzo colto ed istruito.
A scuola aveva una media eccelente, da far invidia a chiunque.
I suoi genitori erano fieri di lui.

Quel giorno Noah era seduto su una poltrona a rigirarsi i pollici.
La sera prima era andato a letto tardi, le 10 e 30.
Il suo libro lo aveva impegnato più del previsto.

Comunque, il ragazzo sentì un rumore dalla finestra, un urlo di donna.
Il suo animo buono lo aiutò ad alzarsi e ad affacciarsi.

Ma quella... non era una voce di donna normale! Era sua sorella maggiore!
La povera ragazza era stesa a terra in un bagno di sangue, l' aggresore le aveva rubato la borsetta.
In quella stradina abitava solo la famiglia di Noah ed era raro che capitasse un passante.

Sotto allo sguardo spaventato di Noah, l' uomo frugò nel borsello e trovò le chiavi di casa Roberts.
Casa sua.
Il ragazzo si nascose subito in bagno, la sorella ormai era morta, cosa poteva fare se non salvare la sua di vita?
"Pensavo fossi diverso" urlò nella sua mente la ragazza deceduta.
Un rumore forte, la porta di casa sbattè.
Noah si strinse alla tendina della vasca, nessuno poteva aiutarlo.

Passò qualche minuto, le lacrime cominciarono a scendere delle dagli occhi scuri dell' indiano.
Eccolo. Era lì.
Il bastardo era in piedi sulla soglia della porta.

L' ultima cosa che Noah vide prima di ritrovarsi una pallotola in testa fu una cresta verde e degli occhi azzurri.







Angolo mio: 
Come vi sembra questo capitolo? 
Più bello quello di Owen? 
Recensite in tanti, baci e buon Natale!

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