Attimi di momenti di MissysP (/viewuser.php?uid=80943)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bruce/Natasha ***
Capitolo 2: *** Steve/Cameriera ***
Capitolo 3: *** Clint/Phil ***
Capitolo 4: *** Steve/Natasha ***
Capitolo 5: *** Tony/Pepper ***
Capitolo 6: *** Phil/Steve ***
Capitolo 7: *** Thor/Loki ***
Capitolo 8: *** Phil/Violoncellista ***
Capitolo 9: *** Bruce/Tony ***
Capitolo 10: *** Natasha/Pepper ***
Capitolo 11: *** Maria/Nick ***
Capitolo 12: *** Maria/Natasha ***
Capitolo 13: *** Phil/Pepper ***
Capitolo 14: *** Jane/Thor ***
Capitolo 15: *** Natasha/Clint ***
Capitolo 1 *** Bruce/Natasha ***
Attimi di momenti
Bruce/Natasha
# Solitudine
Natasha
Romanoff era sempre stata sola, abbandonata dalla famiglia.
Nella sua giovane vita
non c'era mai stato nessun altro se non lei. L'unico
amico su cui poteva contare era l'agente Barton, che l'aveva salvata
dall'oblio.
Poi era arrivato Bruce
Banner.
#
Impulsività
Bruce
odiava il suo alter ego e, da quando lei era entrata a far parte della
sua
vita, gli piaceva ancor meno. Tuttavia, lei sembrava apprezzare la sua
impulsività e le piaceva e a Hulk piaceva lei. Avrebbe
potuto funzionare.
#
Razionalità
Natasha
era razionale: non credeva nella magia e nei supereroi, soprattutto.
Credeva a
quel che vedeva, toccava e sentiva.
Bruce costituiva
l'eccezione: con lui le sembrava di vivere in un mondo a parte
e la sua razionalità spariva d'incanto. L'adorava.
# Invidia
Bruce
invidiava Barton per quel rapporto che c'era fra loro due. La cercava
con lo
sguardo, per incrociare quei occhi ipnotici.
Natasha era gelosa che
lui passasse più tempo con gli altri, invece che con
lei. Lo voleva per sé.
Angolo Autrice
Okay
questa storia la dedico alla mia sorellina ♥ che
compie gli anni! E anche perché mi ha pazientemente
sopportata ogni volta che
guardavo questo fantastico film e non mi ha mai detto di no! Quindi
spero di
aver scritto qualcosa di decente.
Ho sempre pensato che
Natasha avrebbe fatto miracoli con il caro Bruce...
Insomma lei non ha pregiudizi perché non vuole essere
giudicata a sua volta, ma
al col tempo è determinata e sa quello che vuole. Penso che
Bruce non si
annoierebbe mai, e poi diciamolo chiaramente. Nel film sono stati
semplicemente
fantastici insieme, troppo teneri e coccolosi ^^
Per questa specie di
raccolta sono stata ispirata da un 'concorso' che ho
trovato bazzicando per internet...
Bene spero che queste
sottospecie di storielle siano piaciute anche a voi ^^
Bacioni
MissysP
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Capitolo 2 *** Steve/Cameriera ***
Steve/Cameriera
#Ciambella
Il
Capitano adorava mangiare le ciambelle. Erano
l’unica delizia, rimaste ancora uguale dopo 70 anni, che
riusciva ad apprezzare
di quell’epoca. Gli piaceva anche quel bar perché
ricordava molto gli anni ’40
Prese un’altra ciambella e l’addentò con
voracità.
“Complimenti!
Che fame,” esclamò la cameriera.
Steve arrossì con vergogna. Beccato.
#Lacca
per capelli
Steve sedeva al suo solito
posto e respirò a
pieni polmoni l’aria di New York. Percepì
l’inconfondibile profumo della sua
lacca per capelli e si voltò per cercarla con lo sguardo. I
loro occhi
s’incrociarono. Le gote della donna divennero rosse e gli
sorrise, facendogli
un cenno con la mano.
#Assenza
Quel
giorno non era venuto. Jo provò un vuoto in
fondo allo stomaco. Osservava il suo posto, con il vassoio in mano. Che
cosa lo
aveva trattenuto?
“Signorina?”
la chiamò un cliente e lei si
riscosse.
Per
tutto il giorno Steve non si fece vedere e
lei continuava a pensarlo.
#Formicolio
Quando
le loro mani si sfioravano sia Jo che
Steve provavano brividi in tutto il corpo e poi le mani cominciavano a
provare
quel familiare dolce formicolio. Jo sorrideva, felice di poter passare
del
tempo insieme a lui e Steve era felice di aver trovato una donna dei
suoi
tempi.
#Schiaffo
Appena
Steve si era presentato davanti a lei, lo
aveva schiaffeggiato.
“Che
cosa ho fatto?” domandò sorpreso.
“Non
ti sei fatto vedere,” rispose, proseguendo.
“Ero
in missione” si giustificò incredulo. E lei
lo ignorò.
Steve
la prese e la baciò, d’impulso e con foga,
davanti a tutti.
“Sei
perdonato,” sorrisero.
Angolo
Autrice
Incomincio
con
l'augurarvi un buon anno nuovo a tutti! Spero che il 2013 sia per voi
un anno
stupendo.
Un altro capitolo per questa raccolta improvvisata al momento. Davvero
non ho
idea come mi sia venuta in mente, però mi sembrava una cosa
carina. ^^
Questo capitolo è dedicato tutto a Capitan America, anche se
non è il mio
Avenger preferito in fondo non è tanto male... La cameriera
è quella del film,
la bionda, che si vede verso la fine. Per quanto riguarda il suo nome,
leggendo
le altre storie spesso è spuntato fuori questo nome e quindi
l'ho bellamente
scopiazzato.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
Un grandissimo biacione!
MissysP
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Capitolo 3 *** Clint/Phil ***
Clint / Coulson
#
Sospiro
Nell’esatto
momento in cui Clint aveva scoperto
che Coulson era riuscito a sopravvivere al colpo di Loki, aveva tirato
un
sospiro di sollievo. Si era precipitato in infermeria, accertandosi che
lui fosse
vivo.
Rimase
a guardarlo, a sorvegliare su di lui.
Rimase
al suo fianco, aspettare che si
risvegliasse e che si rimettesse. Poi lo avrebbe afferrato per il
bavero e lo
avrebbe scosso, rimproverandolo per quella sua follia. Un altro sospiro
nel
sentire la sua mano calda nella sua.
#
Morso
Coulson
era eccezionale ai fornelli e Clint
smaniava per ritornare a casa e trovarsi davanti ad un suo piatto.
Quella
sera c’era la lasagna, il suo piatto
preferito. Strofinò le mani con aria affamata.
Phil
scosse la testa rassegnato e si sedette al
suo fianco. Rimase a guardarlo mentre dava un morso enorme alla sua
porzione di
lasagna, poi un altro e un altro ancora. Rimase sorpreso dai suoi morsi
a dir
poco animaleschi, della sua fame e sorrideva divertito.
#
Problema
Clint
aveva un problema che poteva essere
risolto solo da lui. Non sapeva che
cravatta scegliere per il matrimonio – incredibile!
– di Natasha.
“Phil!”
urlò a gran voce.
“Non
dirmelo… La cravatta?” finse di tirare
indovinare, mentre ne cercava una nell’armadio.
“Ma
siamo costretti ad andarci?” domandò
seccatamente, buttandosi sul letto. Coulson lo ignorò e gli
lanciò una
cravatta.
“Sai
se vieni questa sera potremmo passare in
maniera diversa il tempo”
Clint
scattò in piedi, borbottando qualche
lamentela per quel ricatto.
#
Agenda
L’agenda
di Phil era sempre piena di impegni.
Non riuscivano a passare un momento insieme e Clint non gradiva. Era
sempre in
giro per qualche missione e lui pure. A volte provava
l’impulso di nascondergli
quella dannata agenda e nascondergliela per fargli un dispetto. Almeno
si
sarebbe fermato e avrebbe pensato anche a lui. Si sarebbe accorto che
lui lo
aspettava sempre.
“Barton
non ci provare!” esclamò Coulson mentre
consultava l’agenda. Gli leggeva nella mente e lui rinunciava
al piano.
#
Fotografia
Clint
afferrò la fotografia, osservandola, e
sorrise.
Lui e
Coulson erano riusciti a mettersi di
fianco, approfittandone per palpargli il sedere, provocandogli quel
delizioso
rossore sulle guance. Clint aveva sorriso soddisfatto e si era messo in
posa
per la foto.
Una
reazione che non si sarebbe aspettato era
quella di Phil che metteva una sua mano dentro i pantaloni e palpasse a
sua
volta il suo sedere. Si era voltato di scatto, incredulo e lo aveva
visto
ridere divertito.
Click.
#
Fame
Finita
la cena, s’erano seduti sul divano, a
guardare un film. Clint lanciava occhiate verso il compagno. Phil era
assorto in
un documentario su Capitan America. Sbuffò irritato da quel
suo sguardo
adorante.
“Ho
fame!” esclamò per assicurarsi di essere
sentito.
“Abbiamo
appena finito di mangiare” fece notare
l’altro.
“Ma
non è quella fame che intendo” insistette.
Phil sospirò, abbassando lo sguardo e quando vide il lampo
di malizia nei suoi
occhi, rise.
“Sei
adorabilmente geloso!” disse, chinandosi a
baciarlo.
#
Afa
Clint
si tolse la cravatta e la fronte madida di
sudore. Clint dall’altra parte della stanza lo guardava.
Erano in trappola.
“La
prossima volta che ti dico di fare una cosa,
falla!” minaccio Phil. Clint sbuffò.
“Un
po’ di caldo cosa vuoi che sia?” domandò
l’altro.
“Caldo?
E’ afa questa e solo perché tu eri
troppo pigro per riparare il climatizzatore!” si
lamentò. Barton si alzò dal divano
e lo raggiunse. Gli sbottonò la camicia e gli sorrise con
malizia.
#
Calzino
Quella
mattina Phil si alzò tardi. Mugugnò
qualcosa e si alzò automaticamente, dirigendosi verso il
bagno. Si fece una
doccia veloce e fece colazione. Si affrettò a vestirsi.
Saltellò da una parte
all’altra della stanza, con la poca grazia di cui disponeva.
Mutande,
giacca ,calzini… anzi, il calzino.
Coulson fu contrariato nel ritrovarsi con un solo calzino.
Alzò lo sguardo
verso Clint e lo sorprese a giocare con il calzino mancante.
Sospirò affranto,
non sarebbe mai cambiato e sorrise confortato.
Angolo
autrice
♥
Bene quest0 è un
altro capitolo della raccolta.
Siccome so benissimo
che questa è una raccolta un po' astrusa mi sono accorta che
devo un po' di spiegazioni.
Incominciamo con la pubblicazione: inzialmente avevo incominciato come
un esperimento ed infatti doveva trattarsi solamente della coppia
Bruce/Natasha... ma poi mi è venuta la brillante idea di
continuare; quindi non saprei nemmeno con quanta regolarità
posterò le altre storie.
Il punto successivo riguarda la lungezza dei mini capitoli. Come avrete
notato non sono tutte lunhe uguali: questo perché sto usando
parametri un po' alla cacchio in culo, se vogliamo essere sinceri e
parlando papale papale.
Nel caso qualcuno non lo avesse notato in questa raccolta saranno
presenti tutti i personaggi del film in ogni modo possibile, certo,
vedrò di non scrivere di quelle coppie assolutamente
improbabili come Nick che raccoglie margherite con Thor o roba del
genere xD
Bene non credo che ci sia altro da specificare :)
Ritornando alla mini storia di qua sopra devo dire che non mi sono mai
cmentata in una slash, soprattutto se si parla di Clint e Phil... Ho
letto un paio di storie su di loro, ma nulla più. Spero,
perciò, di non aver scritto una cosa astrusa... ^^
Quindi ringrazio chi legge la raccolta, chi l'ha inserita fra le
ricordate/preferite/seguite. Soprattutto ringrazio _Maria_ che
recensisce. Davvero un grazie enorme a tutti ^^
La prossima coppia sarà Steve&Natasha, giusto per
anticiparvelo.
Un bacione enorme
MissysP ♥
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Capitolo 4 *** Steve/Natasha ***
Steve/Natasha
# Sogni
Le notti di
Natasha erano buie e fredde. Piene d’incubi. Ricordi del suo
passato, ricordi
che non volevano cancellarsi.
Quella notte
si svegliò di soprassalto, sudata e ansimante. I suoi occhi
erano sbarrati e
pieni di paura. Non poteva evitare di ricordare cose poco piacevoli.
Odiava essere
fragile.
“Nat?”
domandò Steve, voltandosi verso di lei. La donna
cercò di sorridergli per
tranquillizzarlo. Steve sospirò e allargò le
braccia, in un chiaro invito a
stendersi vicino a lui. Nat lo fece e chiuse gli occhi. E, fra le sue
braccia,
sognò.
# Starnuto
“Stark!”
sibilò nel microfono. Steve maledì il compagno
per poi voltarsi verso la donna.
La guardò negli occhi e le sorrise. Le sfiorò la
guancia con le dita e il suo
sorriso si allargò ancora di più.
“Non mi
sembra il momento” lo ammonì la donna. Il capitano
sospirò sconsolato,
abbassando la mano.
Natasha
chinò
il capo e fece segno di andare. Si spostarono lentamente, cercando di
non farsi
scoprire. Un passo e Steve starnutì. L’agente
Romanoff s’irrigidì e lo fulminò
con lo sguardo.
Si tuffarono
per scampare ai proiettili.
# Asilo
Natasha
osservava i bambini uscire dall’asilo. Erano adorabili in
quei loro grembiulini
rosa e blu. Uscivano correndo da ogni parte, gridando di gioia e
precipitandosi
fra le braccia dei genitori. Natasha li guardava da lontano,
all’ombra di un
albero.
“Anche
l’agente Romanoff ha un lato dolce!” Steve era
dietro di lei, cingendole la
vita con amore e poggiando il mento sul suo capo.
“Adoro i
bambini” sospirò, abbandonandosi al suo petto.
“Davvero?
Beh
si può sempre rimediare…”
mormorò maliziosamente al suo orecchio.
Sorrisero e
si abbandonarono ad un appassionato bacio.
# Cimitero
Steve
camminava a testa china fra quelle tombe. Un mazzo di fiori in mano e
la
pioggia che cadeva fittamente. Si chinò su una tomba in
particolare.
“Ciao
Peggy”
mormorò posando il mazzo di fiori. Accarezzò il
marmo freddo e bagnato,
osservando la foto della donna.
“In fondo
non
è male quest’epoca…”
mormorò con un sospiro. Gli faceva male andare al
cimitero, ma la voleva ricordare. Gli piaceva parlare con lei, anche se
non gli
rispondeva.
“Steve”
disse
Natasha. Spostò l’ombrello in modo che lo
riparasse dalla pioggia.
“Siamo
insieme”
# Divano
Era strano
ritrovarsi seduti su un divano il sabato sera. In TV non trasmettevano
nulla di
interessante e continuavano a fare zapping.
Natasha si
accoccolò
meglio sul suo petto e sospirò annoiata.
“Mettiamo un
film?” domandò Steve, osservandola.
“Mmm…”
borbottò. Era meglio trovarsi in mezzo ad una missione che
stare sul divano.
“Allora che
cosa vuoi fare?”
“Secondo te
Clint avrà bisogno di aiuto per la missione? Potremmo
aiut…”
“Va
bene!”
Steve la prese in braccio, sorridendole con malizia, e la
portò nella loro
stanza.
“Steve!”
esclamò ridendo la spia.
# Seta
Steve era
arrossito quando era entrato in quel negozio. Stark, vicino a lui,
rideva sguaiatamente.
La commessa sorrideva divertita, mentre mostrava al Capitano i vari
capi
d’intimo di seta. Steve strinse le mani a pugni e li spinse
in fondo alle
tasche dei pantaloni, cercando di frenare l’impulso di
colpire l’amico.
“Smettila
Stark”
“Dai,
Rogers…
Vuoi una mano a scegliere?” domandò ridendo senza
provare a contenersi.
“Pepper non
ti ha cacciato sul divano?” domandò Steve e Tony
grugnì e sbuffò.
“Ti ci
immergo nella seta, Rogers”
E Steve rise
soddisfatto.
# Paura
Natasha non
aveva mai avuto paura. Ma, quando Steve si era buttato in una missione
da solo,
sebbene lei avesse insistito per accompagnarlo provò un
brivido. Fury però
l’aveva fermata, obbligandola ad aspettare.
“Andiamo
Clint, guidi meglio…”
“No, Nat.
Hai
sentito Fury?” rispose l’amico, andandosene.
“Stark?”
“Di che cosa
hai paura, Romanoff? Rogers è capace di cavarsela da
solo…”
Natasha lo
sapeva, ma comunque ci voleva andare.
“Va bene,
non
mi darai pace vero?”
Steve era
riverso a terra, in una pozza di sangue, quando Natasha lo
trovò. Respirava
appena.
# Tuta
Steve aveva
lo sguardo imbambolato sulla figura dell’agente Romanoff.
Osservava ogni suo
movimento fluido, il suo corpo flessuoso che si muoveva con
agilità, ai capelli
rossi che si libravano nell’aria.
“Capitano la
bocca, altrimenti ci entreranno delle mosche” lo prese in
giro la donna,
voltandosi verso di lui. Steve arrossì, era stato beccato.
Ma non poteva non
guardarla. Quella tuta sottolineava tutte le sue forme perfette e lui
si
sentiva ammaliato, come un marinaio lo è dalla voce di una
sirena.
Sarebbe
rimasto a guardarla per ore per la tuta.
# Futuro
Steve era in
ginocchio davanti a lei, in mezzo al campo di battaglia. Le braccia
tese, una
scatoletta aperta e l’anello che brillava alla luce del fuoco
fra le macerie.
La donna era
rimasta a bocca aperta, incredula.
“Allora
agente Romanoff? Non vorrei tornare a casa tardi solamente per
aspettare una
tua risposta!” l’esortò malamente Stark.
Steve lo fulminò con lo sguardo,
intimandogli di tacere.
Natasha era
ancora a bocca aperta: non aveva mai immaginato il suo futuro in questo
modo,
da sposata. Steve attendeva, con un sorriso bellissimo.
“Si”
Angolo
autrice
Bene, è
anche questo capitolo è andato ^^
Mi sorprendo di me
stessa, perché rileggendo il testo pensavo di aver scritto
delle castronità... ma comunque sono abbastanza soddisfatta
del risultato. Io per prima mi sorprendo di essere riuscita a creare
certe situazioni proprio fra Steve e Natasha... Insomma sono solo
amici... Eppure guardando qualche cartone qua e là a volte
spuntava proprio questa coppia... Bah! Comunque sono proprio carini! E
non ho potuto evitare di inserire anche Tony, visto che fra quei due
c'è un feeling anormale e contorto. Comunque credo che
sarebbero fantastici insieme, da amici naturalmente... ^^
Vedrò di
aggiornare ogni settimana, ma con la ripresa della scuola non saprei
proprio dire se ci riuscirò xD
Comunque ringrazio
Maira per le fantastiche recensioni e chi legge la mia storia, chi l'ha
inserita fra le rpeferite, seguite e da ricordare. Grazie di cuore ^^
Il prossimo
capitolo riguarderà la coppia Tony/Pepper :)
Bacioni
MissysP
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Capitolo 5 *** Tony/Pepper ***
Tony/Pepper
#
Polvere
Pepper
sussultò nell’udire quello schianto. Si
precipitò nel laboratorio e incominciò a tossire
a causa della grande nube di
polvere. Cercò di farsi aria con la mano e capire che cosa
fosse successo.
“Tony?”
“Non
ti preoccupare Pep, sto bene!” tossì Tony.
“Che
cosa è successo?” domandò preoccupata.
“Niente,
volevo dare una lezione a ferro
vecchio”
“Allora
vedi di mettere a posto prima che decida
di avvelenarti la cena di questa sera” sbuffò
esasperata.
#
Isola
“Non
dovevi farlo…” sebbene contrariata, non
poteva nascondere l’euforia del momento.
“Dalla
tua faccia non si direbbe, piccola”
rispose, dandole una leggera spinta. Pepper scese dal jet, per posare
un piede
sull’isola.
“Davvero
è mia?” chiese.
“Certo!
Un’isola per passare l’estate”
affermò
soddisfatto.
“Stai
dicendo che me ne regalerai un’altra per
l’inverno? Tony una basta e avanza” rise divertita,
abbracciandolo di slancio.
Tony
la guardò per poi baciarla con passione.
#
Regalo
“E
questo?” domandò Tony confuso.
“E’
un regalo” sospirò la compagna.
“So
cos’è, ma perché?”
replicò.
“E’
il tuo compleanno?” fece notare allora
Pepper, sempre più esasperata.
Tony
l’aprì e si rigirò il contenuto fra le
mani, confuso più di prima.
“Una
chiave?” domandò.
“Sì,
del mio appartamento. Almeno non mi sfonderai
le pareti con l’armatura, quando decidi di passare a
‘trovarmi’!” disse Pepper
ridacchiando divertita dai loro incontri notturni.
#
Ombra
Pepper
si sentiva osservata, pedinata.
“Qualcosa
non va?” domandò Natasha.
“Mi
sento spiata… come se qualcuno ci
pedinasse…” mormorò confusa,
continuando a guardarsi attorno.
“Stark,
ti ha beccato. Adesso smettila di
seguirci, non sei mica la sua ombra! E poi mi dai sui nervi”
borbottò Natasha.
Tony con il sorriso più innocente che potesse fare
uscì da dietro l’angolo e le
salutò. “Controllavo
solamente…”
“Steve
è in missione” sbuffò la spia.
“Tony!”
esclamò Pepper e il fidanzato scappò a
gambe levate.
“A
quando le nozze?” domandò Natasha.
#
Perdono
Gli
occhi azzurri di Pepper erano rivolti verso
il cielo, la bocca spalancata e sorpresa. Si strinse nelle proprie
braccia e si
appoggiò al petto dell’uomo. Tony la guardava,
sorridendo a sua volta e felice
che il piano abbia funzionato alla grande. Non riuscì a
trattenersi e
ridacchiò, esultando per la vittoria.
“Non
pensare di cavartela così! Ancora non sei
perdonato. Il mio nome scritto in cielo non basterà per
farti perdonare” e il
sorriso di Tony sparì.
Come
non detto.
#
Ti ricordi?
“Tony
forse è meglio che mi ascolti, questa
volta”
“Non
ti preoccupare, Pep, so cosa faccio”
“Ti
ricordi quando mi hai regalato delle fragole
quando io ne ero mortalmente allergica?”
“Ti
ricordi quella volta che stavo volando verso
la morte, per salvare New York da un missile nucleare e io ti ho
chiamato, ma
tu non mi hai risposto?” il suo sorriso occupava
l’intero volto, mentre Pepper
lo scrutava con irritazione.
“Bene,
facciamo come vuoi tu! Regaleremo un cane
a Rhodes per il suo compleanno” sbuffò Pepper,
contrariata.
#
Colpo
“L’ho
sentito! E tu?” domandò al limite
dell’esaltazione Tony. Pepper rise divertita da quel suo
atteggiamento così
infantile.
“Certo,
un bel colpo forte! Ma ti ricordo che il
bambino cresce dentro di me e sento ogni suo colpo” e rise
ancora di più.
Tony
sospirò e poggiò l’orecchio sul
pancione
della compagna.
“Ehi,
campione! Guarda che dovrai portare avanti
un’azienda multimiliardaria, mica giocare a calcio”
Era
un bel quadretto familiare.
Angolo
autrice
Va bene lo ammetto:
volevo che questo capitolo fosse qualcsoa di speciale perché
adoro la coppia, ma rileggendola credo che mi sia uscita una schifezza.
Soprattutto il primo capitoletto! Insomma mi è venuto un
black out totale e non avevo idea di che cosa scrivere...
Mentre la parte
che più preferisco è quando Tony riesce, per la
prima volta, a fare quello che vuole. Purtroppo l'idea non è
mia e mi sono ispirata completamente ad una fan-art troppo carina.
Insomma quando mai si vede una Pepper che si arrende? xD
Spero che il
capitolo vi sia piaciuto e alla prossima settimana ^^ Ancora non so se
la prossima coppia sarà una slash o chiassà
cos'altro... Sarà la fortuna a scegliere :)
Un bacione enorme :3
MissysP
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Capitolo 6 *** Phil/Steve ***
Phil/Steve
#
Figurine
Phil
girava con le sue figurine vintage nella
tasca interna della propria giacca. Le portava dietro con sé
da ogni parte. Gli
davano un senso di sicurezza e gioia. Portava con sé un
pezzetto del suo
adorato Capitano.
Lo
seguiva come un fedele cagnolino, nell’attesa
che il padrone allungasse la mano per accarezzarlo. A lui,
però, sarebbe
piaciuto di più avere quella collezione vintage firmata.
#
Dormire
Gli
occhioni chiari dell’agente Coulson erano
spalancati oltre ogni modo. I vari medici che gli passavano accanto lo
guardavano stupiti da quel suo sguardo adorate. Da quando lo avevano
ritrovato
Phil era sempre rimasto alla base, una presenza costante in quella
stanza.
“Agente
Coulson…?” lo chiamò Barton, poggiando
una mano sulla spalla. Mal volentieri Coulson si voltò a
guardarlo e mise il
broncio per esser stato privato di una visione così angelica.
“Le
persone, qua presenti, incominciano a
domandarsi se lei sia umano…”
“Perché?”
“Praticamente
non si è staccato dal Capitano
nemmeno per andare in bagno… Da quattro giorni. Signore, sta
solamente
dormendo…”
#
Stalker
Steve
era ancora stordito da quel repentino
cambiamento. C’erano troppe luci, voci, rumori e persone che
lo travolgevano.
Ma la cosa che più impensieriva Rogers era il fatto che
aveva sempre un agente
alle calcagna. Si sentiva perseguitato, costantemente. E temeva anche
solo di
andare in bagno e fare qualche strano incontro.
Steve
si voltò e lo vide. Lo riconobbe
immediatamente.
“Agente
Coulson, non crede di esagerare?”
domandò, imbarazzato nel vedere l’agente che
armeggiava impacciatamente con
l’intimo da donna. Le donne, per di più, li
stavano fissando con cipiglio
minaccioso e diffidente. Steve si sentì ancora
più a disagio.
#
Cellulare
“E
questa roba cosa sarebbe?” domandò Steve.
Phil lo stava osservando con entusiasmo e allegria e gli dispiaceva
smorzare la
sua ilarità.
“E’
un cellulare! Almeno potremmo sentirci tutte
le volte che vogliamo e non siamo vicini per parlare”
spiegò con pazienza.
Poggiò una mano sul ginocchio del Capitano e si fece
più vicino. Steve arrossì
per quella vicinanza, assolutamente piacevole. Era incredibile trovare
una
persona che ancora credesse così tanto in lui e lo
apprezzasse.
“Si,
ma non lo so utilizzare” fece notare.
“Non
ti preoccupare; ti insegno io come si fa”
Phil sorrise con malizia.
“Prendetevi
una stanza, per favore” esclamò
disgustato Tony.
#
Tempo
Steve
osservava Phil nel loro letto.
L’agente Coulson stava dormendo con tranquillità.
La
guancia poggiata alla mano e ancora sdraiati a letto, Steve lo
guardava. Sul
volto pacifico dell’agente incominciavano a vedersi un paio
di rughe. Piccole e
nascoste molto bene.
Il
tempo passava, per tutti, ma non per lui. Ed
era ingiusto.
Lo
avrebbe visto invecchiare, lo avrebbe perso e
lui non voleva. Tuttavia, non c’era nulla che potesse fare.
Steve
poteva solamente rimanere fermo e guardare
il tempo passare e vedere il suo Coulson invecchiare.
Angolo autrice
Perfetto. Esordico con un buona sera a tutti! :) Mi ero ripromessa di
pubblicare ogni mercoledì, ma con mio grande rammarico non
ci cono riuscita per cause di froza maggiore... ;)
Parlando di questo capitolo mi stupisco di aver scritto una cosa quasi
decente su Steeeve, ma non potevo non trattarlo bene visto che di
mezzò c'era anche il mio adorato Coulson! Quindi mi sono
trattentuna e ho fatto la brava. Come al solito spero che a qualcuno
questo obrobio piaccia e se c'è qualche fan di questa coppia
spero di non averla in qualche modo offesa scrivedo una roba simile xD
Non ho altro da aggiungere se non anticipandovi la prossima coppia:
ThorLoki.
Premetto che non ho idea di che cosa uscirà, ma spero di non
scrivere qualcosa di totalmente assurdo e OOC! ^^ O almeno ci
proverò =)
Bacioni
MissysP
|
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Capitolo 7 *** Thor/Loki ***
Thor/Loki
#
Bacio
Loki
dormiva beatamente nel suo letto, quando un
fascio di luce lo colpì in pieno volto. Mugugnò,
contrariato per
quell’intrusione. Aprì un occhio e vide suo
fratello davanti a lui. Sbuffando
si voltò dall’altra parte, stringendosi e fargli
spazio.
Dopo
una frazione di secondo il letto cigolò,
abbassandosi notevolmente sotto il suo peso. Loki rotolò
verso il fratello e si
ritrovò abbracciato da due braccia robuste.
Loki
alzò il viso, pronto a protestare, ma l sue
labbra furono catturate da quelle del fratello. Lo baciò,
con voglia e
passione.
#
Compleanno
Thor
si guardò attorno, osservando uno per uno i
visi delle persone che lo circondavano. Stavano cantando
‘tanti auguri’ per lui
e si sentì fortunato ad avere così tanti affetti
al suo fianco.
Poi
il suo sguardo si posò su una figura,
nascosta dietro gli altri: suo fratello. Tutto il resto
sparì, lasciando solamente
lui e Loki, che lo guardava a sua volta. Sulla sua faccia inespressiva
si
mostrò una smorfia. Thor strinse di più gli
occhi, riconoscendo quello che
doveva essere un sorriso. Era sbalordito.
“Buon
compleanno” mimò Loki con le labbra, prima
di andarsene.
#
Infanzia
La
prima volta che Thor aveva visto suo
fratello, non era che un poppante che si succhiava il pollice. Erano
cresciuti
insieme, giocando, scherzando e restando sempre insieme. Thor non
riusciva a
ricordare un momento passato lontano da lui. Fin dal primo momento che
lo aveva
visto aveva provato l’impulso di proteggerlo.
Allora
perché tutto era cambiato? Quando aveva
perso suo fratello?
#
Gelosia
Loki
non avrebbe mai pensato di essere geloso di
suo fratello. Anzi, aveva sempre cercato un modo per passargli sopra e
diventare il re di Asgard. Ma quando lo aveva visto fra le braccia di
quell’inutile umana, qualcosa dentro di lui lo reclamava. Era
suo e di certo
non se lo sarebbe fatto portar via da sotto il naso da
un’umana qualunque.
Avrebbe fatto in modo che Thor ritornasse da lui, come era sempre stato
e lo
sarà sempre.
#
Sorriso
Thor
aveva visto suo fratello sorridere poche
volte.
Ricordava
soprattutto i suoi sorrisi d’infanzia,
che si rivolgevano prima di una sfida e della conseguente punizione che
la
madre avrebbe dato a loro quando li avrebbe scoperti.
Thor
adorava vedere suo fratello sorridere,
perché significava che era felice e lui voleva vederlo
felice.
Il
sorriso di Loki era come un raggio di luce
che riusciva a far breccia fra le nuvole. E Thor desiderava vederlo
sempre.
Angolo
autrice
Bene ed eccomi a ostare un'altra storia. Questo capitoletto su Thor e
Loki non mi piace molto perché sono consapevole di non aver
scritto al meglio di questi personaggi. Loki, poi, è il mio
villan preferito e lo adoro da impazzire. Per quanto riguarda Thor lo
trvo un bambinone troppo cresciuto e innocente xD Altro che dio del
tuono. Comunque spero che questo piccolo capitoletto sia piaciuto a
qualcuno ;)
La prossima coppia sarà il caro Phil e la violoncellista...
:) In effetti è pronto già da un po' e poi sento
troppo la mancanza del caro e vecchio Coulson ^^
Un immenso bacione
MissysP
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Capitolo 8 *** Phil/Violoncellista ***
Phil/Violoncellista
#Borbottare
Phil
si trovava sul divano, con un bicchiere di
vino in mano. L’aspettava, impaziente e agitato. Lei era in
un’altra stanza a
mettersi qualcosa di più comodo e lui la sentiva borbottare
parole
incomprensibili. Il suo lavoro non gli permetteva di pensare alla vita
privata.
L’idea di loro due, seduti sul divano e avvinghiati,
però, gli piaceva. E anche
molto.
#Passeggiata
Mano
nella mano, Phil era felice di passeggiare sulla
spiaggia. Marylin lo guardava felice e poggiò il capo sulla
sua spalla.
“Settimana
prossima sarò a Portland” mormorò
tristemente. Il sole tramontava, i gabbiani volavano in alto e il vento
soffiava caldo. Phil si fermò in riva al mare e
l’attirò a sé. La guardò
negli
occhi e poi la baciò.
#Zaffiro
A
Marylin piaceva il braccialetto con le pietre
di zaffiro che Phil le aveva regalato. Avrebbe fatto la sua prima
esibizione da
solista. Continuava a torturarsi le lunghe dita affusolate, ma quel
luccichio
color zaffiro le faceva sentire la calma che distingueva
l’uomo che amava. La
tenda si aprì e la prima persona che vide fu lui, in prima
fila.
#Broncio
Marylin
mise un broncio mentre lo guardava. Dopo
settimane di separazione. Invece lui si era buttato sul divano ed era
sprofondato in un sonno profondo, prima salutandola con un bacio.
Marylin
quindi si sedette al suo fianco e rimase
ad osservarlo, con una mano sotto il mento. Con un sospiro si stese al
suo
fianco e chiuse gli occhi, addormentandosi.
#Vizio
L’unica
cosa che irritava Marylin era il vizio
di Phil di continuare a contemplare quelle figurine. Sempre e solo
figurine, di
Capitan America. Figurine sparse in ogni dove della casa, un vizio
insopportabile. Quindi le aveva prese e le aveva buttate in una scatola
e
nascosta sotto il letto.
Era
stato incredibile vedere Phil disperato, e
lacrimando, alla loro ricerca.
#Cucciolo
Phil
era allergico ai cani e non si sarebbe
aspettato di vederne un cucciolo, seduto sul divano, che lo fissava
quando era
ritornato a casa. Quei occhietti lilla erano inquietanti e lo
terrorizzavano.
Phil era rimasto sulla soglia di casa con il giubbotto sotto braccio.
“Marylin?”
chiamò la donna.
“E’
un cucciolo, Phil, è tenero” disse
spuntandogli alle spalle.
“No.”
Angolo
autrice
Beh eccomi con un
altro capitolo di questa raccolta. Sinceramente non saprei che cosa
pensare di questo capitolo. Ormai com'è noto a tutti, nel
film Pepper nomina una certa violoncellista con cui Coulson sta
uscendo; quindi perché non scrivere qualcosa? Ci tengo a
precisare che il nome dellla musicita l'ho copiato bellamente da
un'altra sotira che ho letto. Ma sinceramente non mi ricordo chi fosse
l'autore, ma mi era rimasto impresso e mi era pure piciuto come
nome...
Non mi sembra che ci sia molto da aggiungere per cui me ne ritorno nel
mono reale, dove ci sono quei maledetti esercizi di matematica che
aspettano solamente la mia disperazione e le mie lacrime di dolore. Per
cui vi lascio e ringrazio chi legge la mia storia, chi la recensisce
(un grazie particolare a Mary :3), chi l'ha inserita fra le ricordate,
chi fra le preferite e chi fra le seguite. Ringrazio anche chi legge
solamente in silenzio ^^
Un bacione immenso e alla prossima! Credo che il prossimo capitolo lo
lascerò a sorpresa xD
MissysP
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Capitolo 9 *** Bruce/Tony ***
Bruce/Tony
#
Scienza
“Mi
passeresti…?” domandò distrattamente
Bruce
mentre porgeva la mano verso il suo vicino. Tony lo guardava con il
muso mentre
gli passava la provetta al suo fianco. Sbuffò sonoramente,
per farsi sentire
apposta. Si sentiva trascurato e questo non lo gradiva.
Al
contrario Bruce non se ne accorse e continuò
a cimentarsi nella sua scienza. Passarono un po’ di tempo
così: Tony ad
osservare Bruce, che era impegnato ad esperimentare.
“Basta!”
esclamò Tony afferrandolo per il
colletto e trascinandolo fuori dal laboratorio. Bruce
scoppiò a ridere
divertito dalla reazione spropositata e deliziosamente gelosa.
#
Alcool
“Tony
non stai un poco esagerando?” domandò
Bruce, preoccupato. Guardava il compagno scolarsi un bicchierino di
vodka
dietro l’altro e il suo volto incominciava ad arrossarsi.
“Nah!”
alitò, reggendosi a malapena al bancone
del bar. “Piuttosto, tu dovresti lasciarti andare,
Bru-Bru” ridacchiò. Il
dottore cercò di evitare il bicchierino che
l’altro gli aveva piantato davanti
al viso, ma per sua sfortuna non ebbe successo. Così anche
Bruce si ritrovò a
bere un bicchierino, poi u secondo, poi un terzo… Fino a
quando non vide tutto
sfuocato.
#
Stelle
Bruce
riaprì gli occhi, ritrovandosi ad ammirare
le stelle. La testa gli pulsava, provocandogli un mal
di testa insopportabile. Si lamentò
flebilmente, cercando di riordinare le idee. Sotto di sé
percepì il fresco
dell’erba e abbassò lo sguardo. Si accorse che era
completamente nudo.
“Ehy,
ben svegliato dolcezza!” fu assordato da
una voce maschie maledettamente familiare. Si voltò,
cercando di trattenere la
rabbia che minacciava di farlo scoppiare.
“Tony!
Che modi” si lamentò e abbassò il
proprio
sguardo. Con un sospiro tornò ad ammirare le stelle in cielo.
“Tony?
Perché sono nudo?”
“Sbornia.”
“E
tu?”
“Solidarietà
maschile, solo questo” mugugnò Tony
e Bruce ridacchiò.
#
Toccata
Tony
si divertiva a far perdere la pazienza al
povero dottore, per questo quel giorno girava con un oggetto il cui
unico scopo
è quello di farlo arrabbiare.
Tony
con passo felpato si accovacciò dietro la
porta del laboratorio e il più silenziosamente possibile si
avvicinò al
compagno. Rise con perfidia e soddisfazione.
“Ah-ha!”
esclamò, facendolo sussultare, e
colpendolo a tradimento ad un fianco. Bruce urlò fra la
sorpresa, la rabbia e
il dolore. Si voltò, cercando di mantenere la calma; ma il
sorrisetto pieno di
soddisfazione dell’altro gli fece cambiare idea. Subito
divenne tutto verde e
grosso.
#
Fuga
Tony
prontamente scattò verso la sua armatura,
inseguito a ruota da un Hulk inferocito. Adorava quel loro piccolo e adorabile passatempo.
Saltò un ostacolo e cercò di
comporre il codice per l’armatura. Ci riuscì per
un soffio e quando si
trasformò in Iron Man fu travolto da una furia verde.
Prontamente scattò e
ripartì all’attacco.
Non
fu molto divertente sorbirsi una sfuriata da
parte di Pepper, mentre gli medicava le ferite facendogli ancora
più male. Non
sopportò nemmeno la cura amorevole che lei ci metteva nel
curare il suo Bruce,
ma un’occhiataccia da parte di entrambi lo fece desistere dal
lamentarsi.
Angolo Autrice
Bene, bene, bene!
Un'altra slash ma avviso subito che il prossimo sarà una
femslash xD
Che dire di questo?
Una storia fra Tony e Bruce mi ha sempre ispirato. Fra i due
è subito nato un rapporto di amicizia straordinario e
perché no? Potrebbe nascere una bella relazione infondo...
Tutti e due pazzi per la scienza... Oddio, posso solamente immaginare
le conseguenze sarebbero un vero disastro! ^^
Comunque come al solito spero che il capitolo vi sia piaciuto e
ringrazio chiunque leggere la raccolta.
Il prossimo capitolo parlerà di Natasha e Pepper =)
Baciotti ♥
MissysP
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Capitolo 10 *** Natasha/Pepper ***
Natasha/Pepper
#
Agente Romanoff
Tony
le guardava sorpreso. Era incredibile come
si muovevano in simbiosi, perfettamente all’unisono.
Era,
inoltre, ancora stupito che Natasha
lavorasse come assistente di Pep, insistendo che sarebbe rimasta fino a
quando l’altra
non avesse trovato un’altra sostituta. Eppure Tony aveva
notato come la
Romanoff minacciasse di una morte violenta le altre candidate appena si
voltava
verso di loro.
“Allora
Pep? Come procede?” chiese l’uomo.
“Non
capisco perché i candidati scappano ancora
prima di fare il colloquio”
Tony
si voltò verso l’agente, che fingeva di non
sapere nulla. Sulle sue labbra si dipinse un sorriso beffardo.
“Lo
so io…” ridacchiò, ricevendo lo stesso
avviso dalla diretta interessata.
#
Capelli
Pepper
non poteva credere ai suoi occhi. Davanti
a lei c’era un’agente Romanoff diversa dal solito,
da lasciare a bocca aperta.
I capelli erano cresciuti fino alle spalle, leggermente più
sotto. Ma la cosa
che la stupiva di più era il colore.
Pepper
adorava quel rosso scuro, intenso,
scarlatto e che le stava divinamente. Adorava infilare le dita in quel
fiume
meravigliosamente rosso. Districare i nodi con dolcezza ed immergerne
il proprio
viso ed inspirarne l’odore.
Ma
quando la donna si era presentata davanti a
lei con quel colore di capelli identico al suo ne era rimasta
totalmente
sorpresa, basita.
“E
questo?” domandò Pepper.
“Mi
piacciono i tuoi capelli”
#
Ragno
“Aiutoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!”
Pepper
accorse e vide Tony saltare sopra il
tavolo. Guardò verso il basso e notò un enorme
ragno zampettare verso zi lei. E
Pepper a sua volta scoppiò in un grido lacerante,
raggiungendo il suo capo.
E poi
fu Natasha ad accorrere, vedendoli abbracciati
spasmodicamente. Fu assalita dalla gelosia.
“Allora?”
“C’è
un enorme ragno” urlò l’uomo. Nat
alzò un
sopracciglio e voltò le spalle, per andarsene.
“Tesoro,
per favore?” chiese. Natasha ritornò
sui suoi passi e si accucciò per prendere
l’animaletto fra le mani e portarlo
via.
“Cosa?”
esclamò l’uomo contrariato.
“Dovresti
vergognarti Stark! Grande e grosso
come sei…”
“Grazie amore” disse Pepper sorridente. Tony
sbuffò, maledicendola.
#
Occhi
Natasha
non si faceva scrupoli nel guardare
negli occhi le altre persone e sfidarle a sostenere il suo sguardo.
Quando
però incontrava gli occhi cerulei di
Pepper se ne sentiva attratta. Adorava quegli occhi perché
non la giudicavano,
la sostenevano, la incoraggiavano e trasmettevano una gioia mai
conosciuta
prima. Passare i giorni in sua compagnia era semplicemente fantastico e
Natasha
adorava quei momenti. Quei occhi.
Angolo Autrice
Inizio con il scusarmi per aver postato in ritardo, ma la
scuola ultimamente mi sommerge e a malapena riesco a respirare xD
Questa volta si è trattata di una femslash e - oddio o.O -
non ho idea di come sia venuta. Ho sempre pensato che Pepper
e Natasha siano due donne forti, come ho letto sul Cosmopolitan, due
donne alpha e non oso immaginare come facciano a stare insieme senza
scannarsi. Ma le adoro, soprattutto mi è piaciuto il loro
primo incontro in Iron Man 2 xD
Per quanto riguarda il prossimo capitolo ancora non ho idea di che cosa
pubblicare ^^ Ma spero di stupirvi in qualche modo :3
Ringrazio chiunque legga la raccolta, chi l'ha inserita fra i
preferiti, fra le seguite e fra quelle da ricordare. Vi ringrazio
moltissimo, con tutto il cuore.
A presto un immenso bacione.
MissysP
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Capitolo 11 *** Maria/Nick ***
Maria/Fury
#
Caffè
L’agente Hill e il
direttore Fury avevano ormai stabilito una
loro routine. La donna arrivava la mattina presto con due
caffè neri e bollenti
ed uno era sempre per lui. Dopo di ché entrambi si
dirigevano nei propri uffici
per svolgere il loro lavoro. Maria provava sempre dei brividi ogni
volta che le
loro dita si sfioravano e faticava a trattenere un sorriso.
Quella mattina tuttavia,
però, fu il direttore a presentarsi
nel suo ufficio con il caffè per entrambi e si sedette sulla
poltrona davanti a
lei. Rimasero nel silenzio della stanza a guardarsi negli occhi. Maria
gli
rivolse un sorriso pieno d’ammirazione e affetto.
#
Chiacchiere
“Impossibile!”
Barton era veramente stupito, con gli occhi
sgranati.
“Ti dico che
è vero!” protestò Phil, lanciano
un’occhiataccia
a Barton. Nella sua voce si percepiva un pizzico di gelosia, ma non lo
avrebbe
mai ammesso.
Natasha sbuffò, mentre l’agente Coulson passava in
rassegna l’intera squadra di
eroi radunati nella sala per la loro usuale pausa di metà
pomeriggio.
“Beh anche il direttore
è un uomo… Dovrà scaricare in
qualche mondo la… tensione?”
borbottò Stark mentre sfogliava un fascicolo pieni di
annotazioni e calcoli
complicati.
“Ma con la
Hill?” rincarò, seriamente convinto che era una
situazione sbagliata.
“Smettila di lamentarti
come una fidanzata gelosa Coulson.
Dovresti essere contento di non essere più sommerso dal
lavoro” concluse Bruce.
#
Attentato
“Coulson devi
smetterla. Per l’amor del cielo non sei un
bambino!” sbottò Maria entrando nel suo ufficio
senza nemmeno bussare. Phil
alzò gli occhi verso di lei, imponendosi di fingersi
confuso. Tuttavia gli
sfuggì un sorrisetto pieno di soddisfazione nel vederla con
una mano fasciata.
Sapeva di essere nel torto più completo, ma si
sentì pienamente ripagato.
“Agente Coulson, la
prossima volta che attenterà alla vita
dell’agente Hill la manderò in Alaska!”
sbottò il direttore apparendo dietro la
Hill e posandole una mano sulla spalla. I due si sorrisero e lasciarono
Phil da
solo. Coulson s’ingegnò all’istante per
preparare un’altra vendetta.
#
Casa
Maria trovò strano
vedere il direttore Fury sdraiato sul suo
divano, mentre attendeva che lei portasse i popcorn per vedere il film.
“Niente film
d’amore, sia chiaro” esclamò convinto
l’uomo,
sorridendole. Maria sentì il suo cuore accelerare ed
arrossì. Sorrise a sua
volta, porgendogli la ciotola.
“Certo Jo1…
Che ne dici di un bel film d’azione con
supereroi?” domandò sarcasticamente. Fury
ridacchiò, mentre le avvolgeva il suo
braccio attorno alla vita della donna facendola sedere vicino a lui.
#
Iperprotettività
Nick non era stato entusiasta nel
mandarla in missione,
tuttavia la loro relazione non doveva essere d’intralcio ai
rispettivi lavori.
Quindi era stato obbligato a mandarla, non mancando di farla
accompagnare da
Coulson.
“Mi sento una
bambina!” protestò Maria, mentre correva per il
corridoio dell’edificio.
“Ed io la
bambinaia” ribatté Coulson, seguendola a ruota.
Continuarono ad attraversare
lunghi corridoi bui alla ricerca
del loro obbiettivo. Sfortunatamente Coulson era inciampato in un
rilevatore di
presenza e fece scattare l’allarme. Fu a quel punto che li
notarono.
“Insomma ti ho detto di
smetterla!” protestò l’uomo biondo.
“Sei tu che
m’intralci la strada, vecchio. Dovresti startene
in una pensione a ricordare i vecchi tempi!”
esclamò Stark.
Maria si
schiaffò una mano sula viso, sospirando rassegnata.
Nick era troppo iperprotettivo.
Angolo
autrice
Bene, bene, bene... Ed eccomi
qua, puntualissima sta volta
xD
Spero di aver fatto
una sorpresa a tutti inserendo questo pairing...
Sinceramente non ci avevo pensato se non fino a questo pomeriggio ed
ecco che
l'ho scritto tutto di corsa ^^ SPero che lo appreziate!
Nota:
[1] il nome
completo del carissimo direttore è Nicolas Joseph Fury e
visto
che è in confidenza con la cara agente Hill
perché non assegnargli un dolce
nomignolo?
Oddio quando ho
scoperto il nome intero di Fury sono scoppiata a ridere...
Pensavo che fosse un automa oppure che fosse già nato
così... E' impossibile
farsi un'immagine più giovane e magari più
spensierata di Fury... :)
Bene per quanto
riguarda la prossima settimana sono più che certa di
pubblicare
un'altra femslash =)
Come sempre ringrazio
tutti quelli che leggono la storia, eccetera eccetera xD
A presto e grandissimi
bacioni.
MissysP
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Capitolo 12 *** Maria/Natasha ***
Maria/Natasha
# Osservare
Maria la
guardava da lontano, con il sorriso stampato sul volto. Non riusciva a
concentrarsi sul proprio lavoro quando lei era presente nella stanza.
Era
umanamente impossibile distogliere lo sguardo dalla sua dolce figura e
la sua
mente vagava. Vagava su quei momenti passati insieme e che gelosamente
custodiva.
Steve si
avvicinò a Natasha e Maria spaccò a
metà la cartelletta, rovesciando a terra i
fogli.
«Nat?
Perché
la Hill sta tentando di uccidermi con lo sguardo?»
# Ragno
«Ah!»
il
grido della Hill fece accorrere la Romanoff nella stanza.
Trovò sul tavolo da laboratorio
Maria insieme a Stark.
«Agente
Romanoff si sbarazzi di quella brutta bestiaccia!»
«No.»
«E per
me?»
Natasha la guardò e poi si chinò a prendere il
ragno e Tony sbuffò contrariato,
mentre la Hill sorrideva piena di soddisfazione e orgoglio.
«Betty!»
esclamò Bruce tendendo le mani per avere indietro la
deliziosa bestiola.
# Invidia
Lei odiava
Pepper, profondamente. Trovava irritante quel sorrisetto che le
rivolgeva e
Natasha gradiva tutte quelle attenzioni che quella rossa le rivolgeva.
Per
questo più volte si era immaginata come far fuori la
segretaria/Amministratore
Delegato/fidanzata o qualunque altra cosa rappresentasse per quel
cinico
stronzo.
Maria
afferrò
Natasha per un polso e la trascinò in una stanza,
chiudendosi con la collega al
suo interno. Pepper sorrise divertita. Non poteva credere di essere
considerata
una minaccia.
# Rosso
Natasha era
in piedi davanti al suo bersaglio. La Hill poco più indietro
di lei la
guardava, preoccupata. Le afferrò la mano, ricoperta di
sangue e la strinse
forte. Le fece capire che sarebbe restata al suo fianco, che non era
sola.
Tuttavia vide
solamente il suo volto ricoperto di rosso e uno sguardo vacuo. Lei era
un’assassina
e aveva una nota rossa- rosso, rosso, rosso-, una nota che doveva
cancellare; a
qualunque costo.
# Privacy
Natasha
apprezzava quei momenti di intimità che avevano solamente
loro due da sole.
Erano rari quanto preziosi. La Vedova Nera accarezzava languida la
pelle calda
e nuda della compagna, gustandosi le fusa che le faceva.
Sospirò, rilassandosi
contro il materasso.
« Nat,
scus…»
Steve aveva gli occhi sgranati e arrossì fino alla radice
dei capelli.
«Insomma,
entra Capitan Padella! Disturba p-» Tony sgranò
gli occhi, nel vedere le due
donne nude, abbracciate e arrotolate nelle coperte candide. Al
contrario
dell’altro, sul viso di Tony si dipinse un sorriso di puro
divertimento e
apprezzamento. Natasha sollevò un sopracciglio, contrariata.
«Pepper
presto organizzerà il vostro funerale!»
minacciò la Romanoff.
Angolo
Autrice
Mi dispiace immensamente pubblicare solamente adesso, ma questa
settimana è stata un vero inferno e preferirei che passasse
il più in fretta possibile. A dir la verità non
vedo l'ora che sia estate, almeno addio scuola!
Comunque non c'è molto da dire su questa coppia.
Praticamente sono le uniche due, escluse le altre supereroine, che
fanno parte dello S.H.I.E.L.D. che vengono menzionate :) Non
so che cos'altro aggiungere x3
Spero di ritornare la prossima volta, puntuale si spera,
sempre se non sarò troppo occupata a pianificare vendette,
omicidi o altro (meglio non scendere nello specifico...)
Sono lieta di annunciarvi che la prossima coppia sarà
Phil/Pepper ^^ (immagino già Tony che mi insegue con l'ascia
pronto a rivendicare i propri diritti su Pepper xD )
Un bacione e alla prossima, Missys
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Capitolo 13 *** Phil/Pepper ***
Phil/Pepper
#
Eleganza
Fin
dal primo momento che l’aveva vista,
l’agente Coulson aveva pensato che quella fosse la donna
più elegante che
avesse mai visto. E non perché fosse vestita in modo
impeccabile o fosse di una
bellezza raffinata. La signorina Pepper Potts aveva un portamento
fiero, da
nobildonna d’altri tempi e sempre molto cortese verso gli
altri.
Si
era accostato al suo fianco e, cercando di
trattenere il suo nervosismo, le aveva rivolto la parola.
#
Aeroporto
Seduti
nella stessa macchina, entrambi
guardavano fuori dal finestrino avvolti nel più completo
silenzio. Pepper si
torturava le mani e si morse il labbro.
“Phil…”
esordì, voltandosi verso di lui e i loro
occhi si incontrarono e il cuore di Pepper batté
furiosamente.
“Adoro
quando mi chiami per nome” gongolò
l’uomo
e lei si zittì. La macchina si fermò proprio
davanti l’ingresso dell’aeroporto.
“Sicuro
di non voler venire con me?” domandò la
giovane, voltandosi ancora una volta.
“Lo
sai che non posso… Ma non vedo l’ora di
andare a quell’appuntamento con la mia
violoncellista” ed entrambi sorrisero
complici del loro segreto.
#
Galanteria
Pepper
era rimasta sorpresa nel scoprire che
c’era ancora qualche uomo galante che si comportava da vero
gentiluomo. Phil
Coulson si era rivelato una deliziosa
sorpresa. Era sempre così gentile con lei, dolce e la
metteva sempre a proprio
agio. Senza accorgersene avevano instaurato un rapporto di amicizia,
che si era
trasformato in amore.
Chi
avrebbe resistito al fascino dell’agente
Coulson? Sempre impegnato a ‘salvare’ il mondo a
modo suo. E non dimenticava
mai le buone maniere. Phil Coulson era un galantuomo d’altri
tempi e Pepper
Potts non faceva altro che pensare a lui.
#
Sorrisi
“Andiamo,
Virginia,
puoi farcela. E’ solamente un altro stramaledettissimo
party” sussurrò la donna
guardandosi allo specchio.
Lei
non doveva trovarsi là, ma dall’altra parte
del globo. Insieme a lui. Dopo
dieci
anni di lavoro si meritava una vacanza, ma il signor Stark aveva deciso
diversamente.
Con
uno sbuffo sistemò l’acconciatura ed
uscì
dal bagno delle donne. Si guardò in giro, alla ricerca del
suo capo ma non lo
vide. Quella sua sparizione la fece irritare ancora di più e
incominciò a
cercarlo.
Due
mani calde si posarono sui suoi fianchi e la
bloccarono. Pepper sussultò, voltandosi con imbarazzo.
Vedere gli occhi castani
di Phil la sorprese.
“Ehy”
disse con un sorriso stampato sul volto.
La donna rimase senza parole, buttandogli le braccia al collo.
“Cosa
ci fai qua?” domandò infine.
“Avevamo
un appuntamento ricordi?”
E per
il resto della serata rimasero a
guardarsi, sorridendosi a vicenda. Felici di ritrovarsi insieme ancora
una
volta.
#
Sotto il cielo
Pepper
rivolgeva il
suo sguardo verso quel cielo pieno di stele cadenti. Il sorriso
illuminava il
suo volto e delle mani calde si poggiarono sulle sue spalle, sopra la
veste.
“Fa
freddo, Virginia”
fece notare Phil con dolcezza.
“C’è
un cielo
fantastico, non trovi Phil?” chiese la donna.
“Certo,
ma fa freddo”
ripeté.
“Oh
andiamo! Esprimi
un desiderio” protestò lei. Phil rimase in
silenzio e la guardò in faccia.
Avvicinò i loro visi e poi la baciò con
delicatezza.
“Il
mio desiderio si è
già realizzato” ed entrambi sorrisero,
abbracciandosi.
#
Rimpianto
Quando
Tony le aveva detto che Phil era morto le
non ci voleva credere. Pensava che si trattasse del solito scherzo, per
la sua
immotivata gelosia. Eppure i suoi occhi mostravano dispiacere. Pepper
aveva
perso la percezione di tutto quello che la circondava e voleva
solamente
riaprire gli occhi per accorgersi che fosse solamente un incubo.
Qualche
giorno dopo si ritrovò sulla sua tomba e
con una mano poggiata sopra il marmo, scoppiò a piangere.
“Ti
amo” disse fra i singhiozzi. Non glielo
aveva mai detto; aveva egoisticamente aspettato, voleva essere sicura e
adesso
lo rimpiangeva. Lui non lo avrebbe mai saputo.
Angolo
autrice
Bene bene... Finalmente posso postare il nuovo capitolo ^^ Che ve ne
pare? :3
A essere sincera non ero molto convinta del risultato... Pepper e Phil
possono solo essere amici, ma perché non provare a farli
diventare una coppia ^^
Mi trovo sorpresa nel non vedere l'intrusione di altri personaggi, ma
loro sono perfetti così. L'unica pecca è che
finisce così male, con la morte di Phil (okay io ancora
spero in un miracolo e sono più che sicura che Phil
resusciterà e si farà ammazzare dai compagni per
il brutto scherzo che ha tirato a tutti ^^), ma comunque ho voluto
attenermi ai fatti del film... Per questo mi ritrovo molto depressa!
Insomma una vita senza Coulson è una vita sprecata! Inutile!
Lo rivoglio *______*
Sarete felici di sapere che la prossima coppia comporterà
una het, molto probabilmente con Thor e quealcun
altro ma ancora non lo so.. A causa della scuola sono rimasta un poco
indietro... Mi devo rimboccare le maniche e riprendere con le slash ^^
Facendo qualche calcolo veloce dovrebbero mancarmi altre 10 coppie, al
massimo, o forse poco più...
Comunque vi auguro una buona notte e ringrazio chi legge la storia, chi
la recensisce, chi l'ha inserita fra quele da ricordare, fra le seguite
e le preferite. Vi ringrazio veramente di cuore e a presto ^^
Missys
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Capitolo 14 *** Jane/Thor ***
Jane/Thor
#
Rabbia
Thor
non si sarebbe mai aspettato un’accoglienza
del genere. In fondo lui era un dio, un eroe per il suo mondo e lei lo
trattava
in quel modo?
Il
dio si spostò, evitando di essere colpito da
un vaso di fiori.
“Jane…
ti prego…” cercò di rabbonirla. Ma
sembrava avere l’effetto contrario.
“Eri
su Midgar e non sei venuto a dirmi nemmeno
un ‘ciao’” borbottò la donna,
lanciandogli qualcos’altro. Thor si chinò
nuovamente. Seppure Jane fosse un’umana, quando si arrabbiava
sapeva incutergli
paura.
#
Stelle
Jane
amava guardare le stelle. Le facevano
venire in mente ricordi della sua infanzia, le notti passati con i suoi
genitori ad osservare quelle palle di gas fisse nel cielo notturno.
Guardarle
la rasserenava e le svuotava la mente.
Si
strinse maggiormente fra le sue calde braccia
e sorrise. Adesso le sue notti le passava a guardare le stelle con
Thor, che le
raccontava magnifiche storie su altri mondi. Adesso con lui le stelle
assumevano un altro significato.
#
Cielo
Jane
passava le sue intere giornate a scrutare
il cielo in attesa di qualche suo segno. Qualcosa che le dicesse che
lui c’era.
Che la stava guardando e che presto sarebbero ritornati nuovamente
insieme. Lei
ci stava provando, a trovare una soluzione.
Voleva
tanto riassaporare quelle labbra dolce,
sentire le sue braccia stringerla forte e con amore, infilare le dita
fra i
suoi capelli biondi.
Jane
passava le sue giornate a guardare il
cielo, sorridendo, e immaginandosi il momento in cui lui sarebbe
ritornato da
lei e sarebbero rimasti insieme.
#
Fulmine
Jane
sapeva che quando udiva un fulmine non era
a causa di qualche tempesta, no. Quando un fulmine squarciava il cielo
era a
causa di Thor. Con uno sbuffo Jane si alzò dal letto e si
diresse verso
l’esterno.
“Thor?”
lo chiamò, era ancora assonnata.
Il
biondino si voltò verso di lei e fra le mani
teneva il nuovo computer di Jane. La donna non si preoccupò
nemmeno di
ritirarglielo, voleva solamente ritornare a dormire.
“Potresti
evitare i fulmini? Mi piacerebbe dormire”
Poco
dopo udì un altro fulmine e Jane capì che
avrebbe passato un’altra notte in bianco. Poco importava e
sorrise.
#
Libro
Thor
la guardava con attenzione. La scrutava e
le accarezzava le lunghe ciocche dei capelli, mentre lei aveva il viso
immersa
in un libro. Era serena, tranquilla, come ogni volta che succedeva
quando era
immersa nella lettura. Jane adorava i libri e lui gliene avrebbe dati
quanti ne
voleva. Restare a guardarla gli faceva capire che aveva trovato
qualcuno.
Qualcuno da proteggere, da amare e che amava lui.
#
Nuovo mondo
Thor
si sentiva confuso riguardo a quel nuovo
mondo. Nulla era come sembrava e non sapeva come comportarsi. Le loro
regole
erano molto diverse dalle sue, ma quando incrociava il suo sguardo
color
cioccolata era contento di esser stato esiliato dal padre tempo fa.
Aveva
incontrato una donna orgogliosa, bella, simpatica e gentile. Si sentiva
fortunato e aveva incominciato ad apprezzare quel nuovo mondo.
Tadaaaaaaaaa! Lo so lo so che non è granché, ma
comunuqe volevo rimanere fedele anche al film di Thor per cui ho dovuto
inserire anche questa coppia. Comunque prometto che da adesso fino alla
fine pubblicherò coppie slash (almeno credo, sempre se non
mi sono dimenticata qualche pezzo per strada).
Non avendo nulla da aggiungere, dichiarare o altro, comunico solamente
che la prossima coppia sarà con Loki ma non con
chi altro xD
Come sempre ringrazio tutti, ma proprio tutti =)
A presto ed un enorme bacione!
Missys
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Capitolo 15 *** Natasha/Clint ***
Clint/Natasha
#
Ripudio
Natasha
scappava, doveva sfuggire a quegli
agenti. Questa volta sarebbe stato più difficile scappare
dal governo russo.
Con
prepotenza le salirono le lacrime agli
occhi, offuscandole la vista. Scosse la testa e
s’infilò nel primo vicolo
umidiccio. Inciampò in qualcosa e cadde a terra, sbattendo
la testa. Tutto le vorticava attorno.
Una
moto attirò la sua attenzione. Un uomo le
allungò la mano e l’afferrò senza
esitazione e sgommarono via.
#
Fine
Alla
fine si fermarono e Natasha saltò giù dalla
moto, allontanandosi. Guardava l’uomo con sospetto.
“Chi
sei?” domandò, pronta a combattere.
“Lo
S.H.I.E.L.D. ti vuole nella squadra” gli
rispose. Natasha continuava a guardarlo, sospettosa.
L’uomo
prese un altro casco e glielo lanciò.
Natasha si guardò indietro.
“Andiamo
Agente Romanoff. Prima di andarmene
vorrei dare un’ultima occhiata a Budapest.”
“Non
ho accettato.” Lui rise.
“Andiamo
la città ci aspetta.”
Partirono
insieme.
#
Décolleté
A
Clint piacevano le missioni con Tasha. Adorava
vederla addobbata in quei vestiti striminziti che le facevano risaltare
di più
le proprie forme. Soprattutto il décolleté. Clint
adorava i vestiti con lo
scolo che gli permettevano di ammirare il suo seno.
“Clint
alza quello sguardo e concentrati se non
vuoi fare una brutta fine!” lo ammonì.
“Andiamo
Tasha. Nemmeno un’occhiatina?”
Sbattuto
a terra, Clint la vide andarsene,
indignata.
“No?
Natasha!”
#
Novellina
Clint
lavorava da solo, ma da quando gli avevano
affiancato quella donna la sua vita si era movimentata, parecchio. Era
una
novellina, ma era un’arma letale che non andava contraddetta
in nessuna
circostanza, non se ci tenevi alla vita. Ma lui era sicuro di poterla
addolcire
e magari anche uscirci per un appuntamento.
“Agente
Romanoff-”
“No”
lo liquidò senza nemmeno guardarlo.
Clint
non si arrese, ne andava del suo orgoglio.
#
Sanguinare
Erano
spacciati, finiti. Natasha era stremata,
ansimante, e Clint aveva finito le frecce.
“Che
si fa?” domandò lei.
“Siamo
usciti da casini peggiori” le ricordò.
“Non
vorrei che diventasse un’abitudine”
sbuffò.
Clint si voltò a guardarla e notò un rivolo di
sangue lungo la tempia.
“Stai
sanguinando” disse pulendola con un
fazzoletto bianco. I loro sguardi s’incatenarono e per un
momento dimenticarono
tutto.
Si
diedero un lungo e lento bacio.
#
Malattia
Natasha
non poteva credere che Occhio di Falco
potesse rimanere fregato da una malattia così ridicola, il
raffreddore. Rideva
divertita ogni volta che andava a trovarlo e lui rimaneva offeso,
mettendo un
broncio infantile. Natasha, però, adorava passare del tempo
con lui senza esser
costretta a scappare inseguita dal nemico.
E
aveva, anche, l’occasione di sfoderare le sue
doti culinarie per farlo guarire al più presto: un brodo di
pollo.
#
Sposa
Dopo
il matrimonio di Stark , Clint passava
sempre più tempo ad immaginare Natasha in un abito bianco a
fasciarle il corpo.
Era una fantasia che non lo aveva più abbandonato.
Immaginava anche di
aspettarla all’altare, mentre le percorreva la navata verso
di lui. Il velo a
coprirgli il volto e il tempo che passava lentamente; così
lento che lui credeva
di impazzire. Clint Barton sognava di sposare Natasha Romanoff.
_____________________________________
Chiedo
venia per la lunga attesa, ma la scuola non mi ha permesso di
aggiornare prima
la raccolta...
Son anche che avevo
promesso una coppia slash con Loki, ma mi sono accorta di
non aver completato un bel niente... In effetti in questo computer
c'è di tutto
e di più che fatico a trovare le cose, per cui non trovo
più nulla xD
Inoltre informo che sempre per causa della scuola non ho idea di quando
aggiornerò, ma spero di farlo per settimana prossima con la
coppia che avevi
promesso =)
Ringrazio chi leggere
la mia raccolta, chi la segue, chi la preferisce, chi la
ricorda. Grazie davvero ^^
Un bacione enorme!
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