Attimi di momenti

di MissysP
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bruce/Natasha ***
Capitolo 2: *** Steve/Cameriera ***
Capitolo 3: *** Clint/Phil ***
Capitolo 4: *** Steve/Natasha ***
Capitolo 5: *** Tony/Pepper ***
Capitolo 6: *** Phil/Steve ***
Capitolo 7: *** Thor/Loki ***
Capitolo 8: *** Phil/Violoncellista ***
Capitolo 9: *** Bruce/Tony ***
Capitolo 10: *** Natasha/Pepper ***
Capitolo 11: *** Maria/Nick ***
Capitolo 12: *** Maria/Natasha ***
Capitolo 13: *** Phil/Pepper ***
Capitolo 14: *** Jane/Thor ***
Capitolo 15: *** Natasha/Clint ***



Capitolo 1
*** Bruce/Natasha ***


Attimi di momenti



Bruce/Natasha



# Solitudine 
Natasha Romanoff era sempre stata sola, abbandonata dalla famiglia. 
Nella sua giovane vita non c'era mai stato nessun altro se non lei. L'unico amico su cui poteva contare era l'agente Barton, che l'aveva salvata dall'oblio. 
Poi era arrivato Bruce Banner. 
  
# Impulsività 
Bruce odiava il suo alter ego e, da quando lei era entrata a far parte della sua vita, gli piaceva ancor meno. Tuttavia, lei sembrava apprezzare la sua impulsività e le piaceva e a Hulk piaceva lei. Avrebbe potuto funzionare. 
  
# Razionalità 
Natasha era razionale: non credeva nella magia e nei supereroi, soprattutto. Credeva a quel che vedeva, toccava e sentiva. 
Bruce costituiva l'eccezione: con lui le sembrava di vivere in un mondo a parte e la sua razionalità spariva d'incanto. L'adorava. 
  
# Invidia 
Bruce invidiava Barton per quel rapporto che c'era fra loro due. La cercava con lo sguardo, per incrociare quei occhi ipnotici. 
Natasha era gelosa che lui passasse più tempo con gli altri, invece che con lei. Lo voleva per sé.



  
  
  
  
  
  
Angolo Autrice
Okay questa storia la dedico alla mia sorellina ♥ che compie gli anni! E anche perché mi ha pazientemente sopportata ogni volta che guardavo questo fantastico film e non mi ha mai detto di no! Quindi spero di aver scritto qualcosa di decente.
Ho sempre pensato che Natasha avrebbe fatto miracoli con il caro Bruce... Insomma lei non ha pregiudizi perché non vuole essere giudicata a sua volta, ma al col tempo è determinata e sa quello che vuole. Penso che Bruce non si annoierebbe mai, e poi diciamolo chiaramente. Nel film sono stati semplicemente fantastici insieme, troppo teneri e coccolosi ^^
Per questa specie di raccolta sono stata ispirata da un 'concorso' che ho trovato bazzicando per internet...
Bene spero che queste sottospecie di storielle siano piaciute anche a voi ^^
Bacioni
MissysP

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Capitolo 2
*** Steve/Cameriera ***


Steve/Cameriera  
  

#Ciambella
  
Il Capitano adorava mangiare le ciambelle. Erano l’unica delizia, rimaste ancora uguale dopo 70 anni, che riusciva ad apprezzare di quell’epoca. Gli piaceva anche quel bar perché ricordava molto gli anni ’40 Prese un’altra ciambella e l’addentò con voracità. 
“Complimenti! Che fame,” esclamò la cameriera. Steve arrossì con vergogna. Beccato
  
#Lacca per capelli
  
Steve sedeva al suo solito posto e respirò a pieni polmoni l’aria di New York. Percepì l’inconfondibile profumo della sua lacca per capelli e si voltò per cercarla con lo sguardo. I loro occhi s’incrociarono. Le gote della donna divennero rosse e gli sorrise, facendogli un cenno con la mano. 
  
#Assenza
  
Quel giorno non era venuto. Jo provò un vuoto in fondo allo stomaco. Osservava il suo posto, con il vassoio in mano. Che cosa lo aveva trattenuto? 
“Signorina?” la chiamò un cliente e lei si riscosse. 
Per tutto il giorno Steve non si fece vedere e lei continuava a pensarlo. 
  
#Formicolio

   
Quando le loro mani si sfioravano sia Jo che Steve provavano brividi in tutto il corpo e poi le mani cominciavano a provare quel familiare dolce formicolio. Jo sorrideva, felice di poter passare del tempo insieme a lui e Steve era felice di aver trovato una donna dei suoi tempi. 
  
#Schiaffo
  
Appena Steve si era presentato davanti a lei, lo aveva schiaffeggiato. 
“Che cosa ho fatto?” domandò sorpreso. 
“Non ti sei fatto vedere,” rispose, proseguendo. 
“Ero in missione” si giustificò incredulo. E lei lo ignorò. 
Steve la prese e la baciò, d’impulso e con foga, davanti a tutti. 
“Sei perdonato,” sorrisero.








Angolo Autrice

Incomincio con l'augurarvi un buon anno nuovo a tutti! Spero che il 2013 sia per voi un anno stupendo.
Un altro capitolo per questa raccolta improvvisata al momento. Davvero non ho idea come mi sia venuta in mente, però mi sembrava una cosa carina. ^^
Questo capitolo è dedicato tutto a Capitan America, anche se non è il mio Avenger preferito in fondo non è tanto male... La cameriera è quella del film, la bionda, che si vede verso la fine. Per quanto riguarda il suo nome, leggendo le altre storie spesso è spuntato fuori questo nome e quindi l'ho bellamente scopiazzato.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
Un grandissimo biacione! 
MissysP

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Capitolo 3
*** Clint/Phil ***


Clint / Coulson
 
# Sospiro
 
Nell’esatto momento in cui Clint aveva scoperto che Coulson era riuscito a sopravvivere al colpo di Loki, aveva tirato un sospiro di sollievo. Si era precipitato in infermeria, accertandosi che lui fosse vivo.
Rimase a guardarlo, a sorvegliare su di lui.
Rimase al suo fianco, aspettare che si risvegliasse e che si rimettesse. Poi lo avrebbe afferrato per il bavero e lo avrebbe scosso, rimproverandolo per quella sua follia. Un altro sospiro nel sentire la sua mano calda nella sua.
 
# Morso
 
Coulson era eccezionale ai fornelli e Clint smaniava per ritornare a casa e trovarsi davanti ad un suo piatto.
Quella sera c’era la lasagna, il suo piatto preferito. Strofinò le mani con aria affamata.
Phil scosse la testa rassegnato e si sedette al suo fianco. Rimase a guardarlo mentre dava un morso enorme alla sua porzione di lasagna, poi un altro e un altro ancora. Rimase sorpreso dai suoi morsi a dir poco animaleschi, della sua fame e sorrideva divertito.
 
# Problema
 
Clint aveva un problema che poteva essere risolto solo da lui. Non sapeva che cravatta scegliere per il matrimonio – incredibile! – di Natasha.
“Phil!” urlò a gran voce.
“Non dirmelo… La cravatta?” finse di tirare indovinare, mentre ne cercava una nell’armadio.
“Ma siamo costretti ad andarci?” domandò seccatamente, buttandosi sul letto. Coulson lo ignorò e gli lanciò una cravatta.
“Sai se vieni questa sera potremmo passare in maniera diversa il tempo”
Clint scattò in piedi, borbottando qualche lamentela per quel ricatto.
 
# Agenda
 
L’agenda di Phil era sempre piena di impegni. Non riuscivano a passare un momento insieme e Clint non gradiva. Era sempre in giro per qualche missione e lui pure. A volte provava l’impulso di nascondergli quella dannata agenda e nascondergliela per fargli un dispetto. Almeno si sarebbe fermato e avrebbe pensato anche a lui. Si sarebbe accorto che lui lo aspettava sempre.
“Barton non ci provare!” esclamò Coulson mentre consultava l’agenda. Gli leggeva nella mente e lui rinunciava al piano.
 
# Fotografia
 
Clint afferrò la fotografia, osservandola, e sorrise.
Lui e Coulson erano riusciti a mettersi di fianco, approfittandone per palpargli il sedere, provocandogli quel delizioso rossore sulle guance. Clint aveva sorriso soddisfatto e si era messo in posa per la foto.
Una reazione che non si sarebbe aspettato era quella di Phil che metteva una sua mano dentro i pantaloni e palpasse a sua volta il suo sedere. Si era voltato di scatto, incredulo e lo aveva visto ridere divertito.
Click.
 
# Fame
 
Finita la cena, s’erano seduti sul divano, a guardare un film. Clint lanciava occhiate verso il compagno. Phil era assorto in un documentario su Capitan America. Sbuffò irritato da quel suo sguardo adorante.
“Ho fame!” esclamò per assicurarsi di essere sentito.
“Abbiamo appena finito di mangiare” fece notare l’altro.
“Ma non è quella fame che intendo” insistette. Phil sospirò, abbassando lo sguardo e quando vide il lampo di malizia nei suoi occhi, rise.
“Sei adorabilmente geloso!” disse, chinandosi a baciarlo.
 
# Afa
 
Clint si tolse la cravatta e la fronte madida di sudore. Clint dall’altra parte della stanza lo guardava. Erano in trappola.
“La prossima volta che ti dico di fare una cosa, falla!” minaccio Phil. Clint sbuffò.
“Un po’ di caldo cosa vuoi che sia?” domandò l’altro.
“Caldo? E’ afa questa e solo perché tu eri troppo pigro per riparare il climatizzatore!” si lamentò. Barton si alzò dal divano e lo raggiunse. Gli sbottonò la camicia e gli sorrise con malizia.
 
# Calzino
 
Quella mattina Phil si alzò tardi. Mugugnò qualcosa e si alzò automaticamente, dirigendosi verso il bagno. Si fece una doccia veloce e fece colazione. Si affrettò a vestirsi. Saltellò da una parte all’altra della stanza, con la poca grazia di cui disponeva.
Mutande, giacca ,calzini… anzi, il calzino. Coulson fu contrariato nel ritrovarsi con un solo calzino. Alzò lo sguardo verso Clint e lo sorprese a giocare con il calzino mancante. Sospirò affranto, non sarebbe mai cambiato e sorrise confortato.



Angolo autrice

Bene quest0 è un altro capitolo della raccolta.
Siccome so benissimo che questa è una raccolta un po' astrusa mi sono accorta che devo un po' di spiegazioni.
Incominciamo con la pubblicazione: inzialmente avevo incominciato come un esperimento ed infatti doveva trattarsi solamente della coppia Bruce/Natasha... ma poi mi è venuta la brillante idea di continuare; quindi non saprei nemmeno con quanta regolarità posterò le altre storie.
Il punto successivo riguarda la lungezza dei mini capitoli. Come avrete notato non sono tutte lunhe uguali: questo perché sto usando parametri un po' alla cacchio in culo, se vogliamo essere sinceri e parlando papale papale.
Nel caso qualcuno non lo avesse notato in questa raccolta saranno presenti tutti i personaggi del film in ogni modo possibile, certo, vedrò di non scrivere di quelle coppie assolutamente improbabili come Nick che raccoglie margherite con Thor o roba del genere xD
Bene non credo che ci sia altro da specificare :)
Ritornando alla mini storia di qua sopra devo dire che non mi sono mai cmentata in una slash, soprattutto se si parla di Clint e Phil... Ho letto un paio di storie su di loro, ma nulla più. Spero, perciò, di non aver scritto una cosa astrusa... ^^
Quindi ringrazio chi legge la raccolta, chi l'ha inserita fra le ricordate/preferite/seguite. Soprattutto ringrazio _Maria_ che recensisce. Davvero un grazie enorme a tutti ^^
La prossima coppia sarà Steve&Natasha, giusto per anticiparvelo.
Un bacione enorme
MissysP

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Capitolo 4
*** Steve/Natasha ***


Steve/Natasha 
 
# Sogni
 
Le notti di Natasha erano buie e fredde. Piene d’incubi. Ricordi del suo passato, ricordi che non volevano cancellarsi.
Quella notte si svegliò di soprassalto, sudata e ansimante. I suoi occhi erano sbarrati e pieni di paura. Non poteva evitare di ricordare cose poco piacevoli.
Odiava essere fragile.
“Nat?” domandò Steve, voltandosi verso di lei. La donna cercò di sorridergli per tranquillizzarlo. Steve sospirò e allargò le braccia, in un chiaro invito a stendersi vicino a lui. Nat lo fece e chiuse gli occhi. E, fra le sue braccia, sognò.
 
# Starnuto
 
“Stark!” sibilò nel microfono. Steve maledì il compagno per poi voltarsi verso la donna. La guardò negli occhi e le sorrise. Le sfiorò la guancia con le dita e il suo sorriso si allargò ancora di più.
“Non mi sembra il momento” lo ammonì la donna. Il capitano sospirò sconsolato, abbassando la mano.
Natasha chinò il capo e fece segno di andare. Si spostarono lentamente, cercando di non farsi scoprire. Un passo e Steve starnutì. L’agente Romanoff s’irrigidì e lo fulminò con lo sguardo.
Si tuffarono per scampare ai proiettili.
 
# Asilo
 
Natasha osservava i bambini uscire dall’asilo. Erano adorabili in quei loro grembiulini rosa e blu. Uscivano correndo da ogni parte, gridando di gioia e precipitandosi fra le braccia dei genitori. Natasha li guardava da lontano, all’ombra di un albero.
“Anche l’agente Romanoff ha un lato dolce!” Steve era dietro di lei, cingendole la vita con amore e poggiando il mento sul suo capo.
“Adoro i bambini” sospirò, abbandonandosi al suo petto.
“Davvero? Beh si può sempre rimediare…” mormorò maliziosamente al suo orecchio.
Sorrisero e si abbandonarono ad un appassionato bacio.
 
# Cimitero
 
Steve camminava a testa china fra quelle tombe. Un mazzo di fiori in mano e la pioggia che cadeva fittamente. Si chinò su una tomba in particolare.
“Ciao Peggy” mormorò posando il mazzo di fiori. Accarezzò il marmo freddo e bagnato, osservando la foto della donna.
“In fondo non è male quest’epoca…” mormorò con un sospiro. Gli faceva male andare al cimitero, ma la voleva ricordare. Gli piaceva parlare con lei, anche se non gli rispondeva.
“Steve” disse Natasha. Spostò l’ombrello in modo che lo riparasse dalla pioggia.
“Siamo insieme”
 
# Divano
 
Era strano ritrovarsi seduti su un divano il sabato sera. In TV non trasmettevano nulla di interessante e continuavano a fare zapping.
Natasha si accoccolò meglio sul suo petto e sospirò annoiata.
“Mettiamo un film?” domandò Steve, osservandola.
“Mmm…” borbottò. Era meglio trovarsi in mezzo ad una missione che stare sul divano.
“Allora che cosa vuoi fare?”
“Secondo te Clint avrà bisogno di aiuto per la missione? Potremmo aiut…”
“Va bene!” Steve la prese in braccio, sorridendole con malizia, e la portò nella loro stanza.
“Steve!” esclamò ridendo la spia.
 
# Seta
 
Steve era arrossito quando era entrato in quel negozio. Stark, vicino a lui, rideva sguaiatamente. La commessa sorrideva divertita, mentre mostrava al Capitano i vari capi d’intimo di seta. Steve strinse le mani a pugni e li spinse in fondo alle tasche dei pantaloni, cercando di frenare l’impulso di colpire l’amico.
“Smettila Stark”
“Dai, Rogers… Vuoi una mano a scegliere?” domandò ridendo senza provare a contenersi.
“Pepper non ti ha cacciato sul divano?” domandò Steve e Tony grugnì e sbuffò.
“Ti ci immergo nella seta, Rogers”
E Steve rise soddisfatto.
 
# Paura
 
Natasha non aveva mai avuto paura. Ma, quando Steve si era buttato in una missione da solo, sebbene lei avesse insistito per accompagnarlo provò un brivido. Fury però l’aveva fermata, obbligandola ad aspettare.
“Andiamo Clint, guidi meglio…”
“No, Nat. Hai sentito Fury?” rispose l’amico, andandosene.
“Stark?”
“Di che cosa hai paura, Romanoff? Rogers è capace di cavarsela da solo…”
Natasha lo sapeva, ma comunque ci voleva andare.
“Va bene, non mi darai pace vero?”
 
Steve era riverso a terra, in una pozza di sangue, quando Natasha lo trovò. Respirava appena.
 
 

# Tuta
 
Steve aveva lo sguardo imbambolato sulla figura dell’agente Romanoff. Osservava ogni suo movimento fluido, il suo corpo flessuoso che si muoveva con agilità, ai capelli rossi che si libravano nell’aria.
“Capitano la bocca, altrimenti ci entreranno delle mosche” lo prese in giro la donna, voltandosi verso di lui. Steve arrossì, era stato beccato. Ma non poteva non guardarla. Quella tuta sottolineava tutte le sue forme perfette e lui si sentiva ammaliato, come un marinaio lo è dalla voce di una sirena.
Sarebbe rimasto a guardarla per ore per la tuta.
 
# Futuro
 
Steve era in ginocchio davanti a lei, in mezzo al campo di battaglia. Le braccia tese, una scatoletta aperta e l’anello che brillava alla luce del fuoco fra le macerie.
La donna era rimasta a bocca aperta, incredula.
“Allora agente Romanoff? Non vorrei tornare a casa tardi solamente per aspettare una tua risposta!” l’esortò malamente Stark. Steve lo fulminò con lo sguardo, intimandogli di tacere.
Natasha era ancora a bocca aperta: non aveva mai immaginato il suo futuro in questo modo, da sposata. Steve attendeva, con un sorriso bellissimo.
“Si”
 



Angolo autrice
Bene, è anche questo capitolo è andato ^^
Mi sorprendo di me stessa, perché rileggendo il testo pensavo di aver scritto delle castronità... ma comunque sono abbastanza soddisfatta del risultato. Io per prima mi sorprendo di essere riuscita a creare certe situazioni proprio fra Steve e Natasha... Insomma sono solo amici... Eppure guardando qualche cartone qua e là a volte spuntava proprio questa coppia... Bah! Comunque sono proprio carini! E non ho potuto evitare di inserire anche Tony, visto che fra quei due c'è un feeling anormale e contorto. Comunque credo che sarebbero fantastici insieme, da amici naturalmente... ^^
Vedrò di aggiornare ogni settimana, ma con la ripresa della scuola non saprei proprio dire se ci riuscirò xD
Comunque ringrazio Maira per le fantastiche recensioni e chi legge la mia storia, chi l'ha inserita fra le rpeferite, seguite e da ricordare. Grazie di cuore ^^
Il prossimo capitolo riguarderà la coppia Tony/Pepper :)
Bacioni
MissysP
 

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Capitolo 5
*** Tony/Pepper ***


Tony/Pepper
 
# Polvere
 
Pepper sussultò nell’udire quello schianto. Si precipitò nel laboratorio e incominciò a tossire a causa della grande nube di polvere. Cercò di farsi aria con la mano e capire che cosa fosse successo.
“Tony?”
“Non ti preoccupare Pep, sto bene!” tossì Tony.
“Che cosa è successo?” domandò preoccupata.
“Niente, volevo dare una lezione a ferro vecchio”
“Allora vedi di mettere a posto prima che decida di avvelenarti la cena di questa sera” sbuffò esasperata.
 
# Isola
 
“Non dovevi farlo…” sebbene contrariata, non poteva nascondere l’euforia del momento.
“Dalla tua faccia non si direbbe, piccola” rispose, dandole una leggera spinta. Pepper scese dal jet, per posare un piede sull’isola.
“Davvero è mia?” chiese.
“Certo! Un’isola per passare l’estate” affermò soddisfatto.
“Stai dicendo che me ne regalerai un’altra per l’inverno? Tony una basta e avanza” rise divertita, abbracciandolo di slancio.
Tony la guardò per poi baciarla con passione.
 
# Regalo
 
“E questo?” domandò Tony confuso.
“E’ un regalo” sospirò la compagna.
“So cos’è, ma perché?” replicò.
“E’ il tuo compleanno?” fece notare allora Pepper, sempre più esasperata.
Tony l’aprì e si rigirò il contenuto fra le mani, confuso più di prima.
“Una chiave?” domandò.
“Sì, del mio appartamento. Almeno non mi sfonderai le pareti con l’armatura, quando decidi di passare a ‘trovarmi’!” disse Pepper ridacchiando divertita dai loro incontri notturni.
 
# Ombra
 
Pepper si sentiva osservata, pedinata.
“Qualcosa non va?” domandò Natasha.
“Mi sento spiata… come se qualcuno ci pedinasse…” mormorò confusa, continuando a guardarsi attorno.
“Stark, ti ha beccato. Adesso smettila di seguirci, non sei mica la sua ombra! E poi mi dai sui nervi” borbottò Natasha. Tony con il sorriso più innocente che potesse fare uscì da dietro l’angolo e le salutò. “Controllavo solamente…”
“Steve è in missione” sbuffò la spia.
“Tony!” esclamò Pepper e il fidanzato scappò a gambe levate.
“A quando le nozze?” domandò Natasha.
 
# Perdono
 
Gli occhi azzurri di Pepper erano rivolti verso il cielo, la bocca spalancata e sorpresa. Si strinse nelle proprie braccia e si appoggiò al petto dell’uomo. Tony la guardava, sorridendo a sua volta e felice che il piano abbia funzionato alla grande. Non riuscì a trattenersi e ridacchiò, esultando per la vittoria.
“Non pensare di cavartela così! Ancora non sei perdonato. Il mio nome scritto in cielo non basterà per farti perdonare” e il sorriso di Tony sparì.
Come non detto.
 
# Ti ricordi?
 
“Tony forse è meglio che mi ascolti, questa volta”
“Non ti preoccupare, Pep, so cosa faccio”
“Ti ricordi quando mi hai regalato delle fragole quando io ne ero mortalmente allergica?”
“Ti ricordi quella volta che stavo volando verso la morte, per salvare New York da un missile nucleare e io ti ho chiamato, ma tu non mi hai risposto?” il suo sorriso occupava l’intero volto, mentre Pepper lo scrutava con irritazione.
“Bene, facciamo come vuoi tu! Regaleremo un cane a Rhodes per il suo compleanno” sbuffò Pepper, contrariata.
 
# Colpo
 
“L’ho sentito! E tu?” domandò al limite dell’esaltazione Tony. Pepper rise divertita da quel suo atteggiamento così infantile.
“Certo, un bel colpo forte! Ma ti ricordo che il bambino cresce dentro di me e sento ogni suo colpo” e rise ancora di più.
Tony sospirò e poggiò l’orecchio sul pancione della compagna.
“Ehi, campione! Guarda che dovrai portare avanti un’azienda multimiliardaria, mica giocare a calcio”
Era un bel quadretto familiare.




Angolo autrice

Va bene lo ammetto: volevo che questo capitolo fosse qualcsoa di speciale perché adoro la coppia, ma rileggendola credo che mi sia uscita una schifezza. Soprattutto il primo capitoletto! Insomma mi è venuto un black out totale e non avevo idea di che cosa scrivere...
Mentre la parte che più preferisco è quando Tony riesce, per la prima volta, a fare quello che vuole. Purtroppo l'idea non è mia e mi sono ispirata completamente ad una fan-art troppo carina. Insomma quando mai si vede una Pepper che si arrende? xD
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e alla prossima settimana ^^ Ancora non so se la prossima coppia sarà una slash o chiassà cos'altro... Sarà la fortuna a scegliere :)
Un bacione enorme :3
MissysP

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Capitolo 6
*** Phil/Steve ***


Phil/Steve
 
# Figurine
 
Phil girava con le sue figurine vintage nella tasca interna della propria giacca. Le portava dietro con sé da ogni parte. Gli davano un senso di sicurezza e gioia. Portava con sé un pezzetto del suo adorato Capitano.
Lo seguiva come un fedele cagnolino, nell’attesa che il padrone allungasse la mano per accarezzarlo. A lui, però, sarebbe piaciuto di più avere quella collezione vintage firmata.
 
# Dormire
 
Gli occhioni chiari dell’agente Coulson erano spalancati oltre ogni modo. I vari medici che gli passavano accanto lo guardavano stupiti da quel suo sguardo adorate. Da quando lo avevano ritrovato Phil era sempre rimasto alla base, una presenza costante in quella stanza.
“Agente Coulson…?” lo chiamò Barton, poggiando una mano sulla spalla. Mal volentieri Coulson si voltò a guardarlo e mise il broncio per esser stato privato di una visione così angelica.
“Le persone, qua presenti, incominciano a domandarsi se lei sia umano…”
“Perché?”
“Praticamente non si è staccato dal Capitano nemmeno per andare in bagno… Da quattro giorni. Signore, sta solamente dormendo…”
 
# Stalker
 
Steve era ancora stordito da quel repentino cambiamento. C’erano troppe luci, voci, rumori e persone che lo travolgevano. Ma la cosa che più impensieriva Rogers era il fatto che aveva sempre un agente alle calcagna. Si sentiva perseguitato, costantemente. E temeva anche solo di andare in bagno e fare qualche strano incontro.
Steve si voltò e lo vide. Lo riconobbe immediatamente.
“Agente Coulson, non crede di esagerare?” domandò, imbarazzato nel vedere l’agente che armeggiava impacciatamente con l’intimo da donna. Le donne, per di più, li stavano fissando con cipiglio minaccioso e diffidente. Steve si sentì ancora più a disagio.
 
# Cellulare
 
“E questa roba cosa sarebbe?” domandò Steve. Phil lo stava osservando con entusiasmo e allegria e gli dispiaceva smorzare la sua ilarità.
“E’ un cellulare! Almeno potremmo sentirci tutte le volte che vogliamo e non siamo vicini per parlare” spiegò con pazienza. Poggiò una mano sul ginocchio del Capitano e si fece più vicino. Steve arrossì per quella vicinanza, assolutamente piacevole. Era incredibile trovare una persona che ancora credesse così tanto in lui e lo apprezzasse.
“Si, ma non lo so utilizzare” fece notare.
“Non ti preoccupare; ti insegno io come si fa” Phil sorrise con malizia.
“Prendetevi una stanza, per favore” esclamò disgustato Tony.
 
# Tempo
 
Steve osservava Phil nel loro letto. L’agente Coulson stava dormendo con tranquillità. La guancia poggiata alla mano e ancora sdraiati a letto, Steve lo guardava. Sul volto pacifico dell’agente incominciavano a vedersi un paio di rughe. Piccole e nascoste molto bene.
Il tempo passava, per tutti, ma non per lui. Ed era ingiusto.
Lo avrebbe visto invecchiare, lo avrebbe perso e lui non voleva. Tuttavia, non c’era nulla che potesse fare.
Steve poteva solamente rimanere fermo e guardare il tempo passare e vedere il suo Coulson invecchiare.























Angolo autrice
Perfetto. Esordico con un buona sera a tutti! :) Mi ero ripromessa di pubblicare ogni mercoledì, ma con mio grande rammarico non ci cono riuscita per cause di froza maggiore... ;)
Parlando di questo capitolo mi stupisco di aver scritto una cosa quasi decente su Steeeve, ma non potevo non trattarlo bene visto che di mezzò c'era anche il mio adorato Coulson! Quindi mi sono trattentuna e ho fatto la brava. Come al solito spero che a qualcuno questo obrobio piaccia e se c'è qualche fan di questa coppia spero di non averla in qualche modo offesa scrivedo una roba simile xD
Non ho altro da aggiungere se non anticipandovi la prossima coppia: ThorLoki.
Premetto che non ho idea di che cosa uscirà, ma spero di non scrivere qualcosa di totalmente assurdo e OOC! ^^ O almeno ci proverò =)
Bacioni
MissysP

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Capitolo 7
*** Thor/Loki ***


Thor/Loki
 
# Bacio
 
Loki dormiva beatamente nel suo letto, quando un fascio di luce lo colpì in pieno volto. Mugugnò, contrariato per quell’intrusione. Aprì un occhio e vide suo fratello davanti a lui. Sbuffando si voltò dall’altra parte, stringendosi e fargli spazio.
Dopo una frazione di secondo il letto cigolò, abbassandosi notevolmente sotto il suo peso. Loki rotolò verso il fratello e si ritrovò abbracciato da due braccia robuste.
Loki alzò il viso, pronto a protestare, ma l sue labbra furono catturate da quelle del fratello. Lo baciò, con voglia e passione.
 
# Compleanno
 
Thor si guardò attorno, osservando uno per uno i visi delle persone che lo circondavano. Stavano cantando ‘tanti auguri’ per lui e si sentì fortunato ad avere così tanti affetti al suo fianco.
Poi il suo sguardo si posò su una figura, nascosta dietro gli altri: suo fratello. Tutto il resto sparì, lasciando solamente lui e Loki, che lo guardava a sua volta. Sulla sua faccia inespressiva si mostrò una smorfia. Thor strinse di più gli occhi, riconoscendo quello che doveva essere un sorriso. Era sbalordito.
“Buon compleanno” mimò Loki con le labbra, prima di andarsene.
 
# Infanzia
 
La prima volta che Thor aveva visto suo fratello, non era che un poppante che si succhiava il pollice. Erano cresciuti insieme, giocando, scherzando e restando sempre insieme. Thor non riusciva a ricordare un momento passato lontano da lui. Fin dal primo momento che lo aveva visto aveva provato l’impulso di proteggerlo.
Allora perché tutto era cambiato? Quando aveva perso suo fratello?
 
# Gelosia
 
Loki non avrebbe mai pensato di essere geloso di suo fratello. Anzi, aveva sempre cercato un modo per passargli sopra e diventare il re di Asgard. Ma quando lo aveva visto fra le braccia di quell’inutile umana, qualcosa dentro di lui lo reclamava. Era suo e di certo non se lo sarebbe fatto portar via da sotto il naso da un’umana qualunque. Avrebbe fatto in modo che Thor ritornasse da lui, come era sempre stato e lo sarà sempre.
 
# Sorriso
 
Thor aveva visto suo fratello sorridere poche volte.
Ricordava soprattutto i suoi sorrisi d’infanzia, che si rivolgevano prima di una sfida e della conseguente punizione che la madre avrebbe dato a loro quando li avrebbe scoperti.
Thor adorava vedere suo fratello sorridere, perché significava che era felice e lui voleva vederlo felice.
Il sorriso di Loki era come un raggio di luce che riusciva a far breccia fra le nuvole. E Thor desiderava vederlo sempre.
 




Angolo autrice
Bene ed eccomi a ostare un'altra storia. Questo capitoletto su Thor e Loki non mi piace molto perché sono consapevole di non aver scritto al meglio di questi personaggi. Loki, poi, è il mio villan preferito e lo adoro da impazzire. Per quanto riguarda Thor lo trvo un bambinone troppo cresciuto e innocente xD Altro che dio del tuono. Comunque spero che questo piccolo capitoletto sia piaciuto a qualcuno ;)
La prossima coppia sarà il caro Phil e la violoncellista... :) In effetti è pronto già da un po' e poi sento troppo la mancanza del caro e vecchio Coulson ^^
Un immenso bacione
MissysP
 

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Capitolo 8
*** Phil/Violoncellista ***


Phil/Violoncellista
 
#Borbottare
 
Phil si trovava sul divano, con un bicchiere di vino in mano. L’aspettava, impaziente e agitato. Lei era in un’altra stanza a mettersi qualcosa di più comodo e lui la sentiva borbottare parole incomprensibili. Il suo lavoro non gli permetteva di pensare alla vita privata. L’idea di loro due, seduti sul divano e avvinghiati, però, gli piaceva. E anche molto.
 
#Passeggiata
 
Mano nella mano, Phil era felice di passeggiare sulla spiaggia. Marylin lo guardava felice e poggiò il capo sulla sua spalla.
“Settimana prossima sarò a Portland” mormorò tristemente. Il sole tramontava, i gabbiani volavano in alto e il vento soffiava caldo. Phil si fermò in riva al mare e l’attirò a sé. La guardò negli occhi e poi la baciò.
 
#Zaffiro
 
A Marylin piaceva il braccialetto con le pietre di zaffiro che Phil le aveva regalato. Avrebbe fatto la sua prima esibizione da solista. Continuava a torturarsi le lunghe dita affusolate, ma quel luccichio color zaffiro le faceva sentire la calma che distingueva l’uomo che amava. La tenda si aprì e la prima persona che vide fu lui, in prima fila.
 
#Broncio
 
Marylin mise un broncio mentre lo guardava. Dopo settimane di separazione. Invece lui si era buttato sul divano ed era sprofondato in un sonno profondo, prima salutandola con un bacio.
Marylin quindi si sedette al suo fianco e rimase ad osservarlo, con una mano sotto il mento. Con un sospiro si stese al suo fianco e chiuse gli occhi, addormentandosi.
 
#Vizio
 
L’unica cosa che irritava Marylin era il vizio di Phil di continuare a contemplare quelle figurine. Sempre e solo figurine, di Capitan America. Figurine sparse in ogni dove della casa, un vizio insopportabile. Quindi le aveva prese e le aveva buttate in una scatola e nascosta sotto il letto.
Era stato incredibile vedere Phil disperato, e lacrimando, alla loro ricerca.
 
#Cucciolo
 
Phil era allergico ai cani e non si sarebbe aspettato di vederne un cucciolo, seduto sul divano, che lo fissava quando era ritornato a casa. Quei occhietti lilla erano inquietanti e lo terrorizzavano. Phil era rimasto sulla soglia di casa con il giubbotto sotto braccio.
“Marylin?” chiamò la donna.
“E’ un cucciolo, Phil, è tenero” disse spuntandogli alle spalle.
“No.”
 

 

Angolo autrice
Beh eccomi con un altro capitolo di questa raccolta. Sinceramente non saprei che cosa pensare di questo capitolo. Ormai com'è noto a tutti, nel film Pepper nomina una certa violoncellista con cui Coulson sta uscendo; quindi perché non scrivere qualcosa? Ci tengo a precisare che il nome dellla musicita l'ho copiato bellamente da un'altra sotira che ho letto. Ma sinceramente non mi ricordo chi fosse l'autore, ma mi era rimasto impresso e mi era pure piciuto come nome... 
Non mi sembra che ci sia molto da aggiungere per cui me ne ritorno nel mono reale, dove ci sono quei maledetti esercizi di matematica che aspettano solamente la mia disperazione e le mie lacrime di dolore. Per cui vi lascio e ringrazio chi legge la mia storia, chi la recensisce (un grazie particolare a Mary :3), chi l'ha inserita fra le ricordate, chi fra le preferite e chi fra le seguite. Ringrazio anche chi legge solamente in silenzio ^^
Un bacione immenso e alla prossima! Credo che il prossimo capitolo lo lascerò a sorpresa xD
MissysP

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Capitolo 9
*** Bruce/Tony ***


Bruce/Tony
 
# Scienza
 
“Mi passeresti…?” domandò distrattamente Bruce mentre porgeva la mano verso il suo vicino. Tony lo guardava con il muso mentre gli passava la provetta al suo fianco. Sbuffò sonoramente, per farsi sentire apposta. Si sentiva trascurato e questo non lo gradiva.
Al contrario Bruce non se ne accorse e continuò a cimentarsi nella sua scienza. Passarono un po’ di tempo così: Tony ad osservare Bruce, che era impegnato ad esperimentare.
“Basta!” esclamò Tony afferrandolo per il colletto e trascinandolo fuori dal laboratorio. Bruce scoppiò a ridere divertito dalla reazione spropositata e deliziosamente gelosa.
 
# Alcool
 
“Tony non stai un poco esagerando?” domandò Bruce, preoccupato. Guardava il compagno scolarsi un bicchierino di vodka dietro l’altro e il suo volto incominciava ad arrossarsi.
“Nah!” alitò, reggendosi a malapena al bancone del bar. “Piuttosto, tu dovresti lasciarti andare, Bru-Bru” ridacchiò. Il dottore cercò di evitare il bicchierino che l’altro gli aveva piantato davanti al viso, ma per sua sfortuna non ebbe successo. Così anche Bruce si ritrovò a bere un bicchierino, poi u secondo, poi un terzo… Fino a quando non vide tutto sfuocato.
 
# Stelle
 
Bruce riaprì gli occhi, ritrovandosi ad ammirare le stelle. La testa gli pulsava, provocandogli un  mal di testa insopportabile. Si lamentò flebilmente, cercando di riordinare le idee. Sotto di sé percepì il fresco dell’erba e abbassò lo sguardo. Si accorse che era completamente nudo.
“Ehy, ben svegliato dolcezza!” fu assordato da una voce maschie maledettamente familiare. Si voltò, cercando di trattenere la rabbia che minacciava di farlo scoppiare.
“Tony! Che modi” si lamentò e abbassò il proprio sguardo. Con un sospiro tornò ad ammirare le stelle in cielo.
“Tony? Perché sono nudo?”
“Sbornia.”
“E tu?”
“Solidarietà maschile, solo questo” mugugnò Tony e Bruce ridacchiò.
 
# Toccata
 
Tony si divertiva a far perdere la pazienza al povero dottore, per questo quel giorno girava con un oggetto il cui unico scopo è quello di farlo arrabbiare.
Tony con passo felpato si accovacciò dietro la porta del laboratorio e il più silenziosamente possibile si avvicinò al compagno. Rise con perfidia e soddisfazione.
“Ah-ha!” esclamò, facendolo sussultare, e colpendolo a tradimento ad un fianco. Bruce urlò fra la sorpresa, la rabbia e il dolore. Si voltò, cercando di mantenere la calma; ma il sorrisetto pieno di soddisfazione dell’altro gli fece cambiare idea. Subito divenne tutto verde e grosso.
 
# Fuga
 
Tony prontamente scattò verso la sua armatura, inseguito a ruota da un Hulk inferocito. Adorava quel loro piccolo e adorabile passatempo. Saltò un ostacolo e cercò di comporre il codice per l’armatura. Ci riuscì per un soffio e quando si trasformò in Iron Man fu travolto da una furia verde. Prontamente scattò e ripartì all’attacco.
Non fu molto divertente sorbirsi una sfuriata da parte di Pepper, mentre gli medicava le ferite facendogli ancora più male. Non sopportò nemmeno la cura amorevole che lei ci metteva nel curare il suo Bruce, ma un’occhiataccia da parte di entrambi lo fece desistere dal lamentarsi.










Angolo Autrice
Bene, bene, bene! Un'altra slash ma avviso subito che il prossimo sarà una femslash xD
Che dire di questo? Una storia fra Tony e Bruce mi ha sempre ispirato. Fra i due è subito nato un rapporto di amicizia straordinario e perché no? Potrebbe nascere una bella relazione infondo... Tutti e due pazzi per la scienza... Oddio, posso solamente immaginare le conseguenze sarebbero un vero disastro! ^^
Comunque come al solito spero che il capitolo vi sia piaciuto e ringrazio chiunque leggere la raccolta.
Il prossimo capitolo parlerà di Natasha e Pepper =)
Baciotti

MissysP

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Capitolo 10
*** Natasha/Pepper ***


Natasha/Pepper
 
# Agente Romanoff
 
Tony le guardava sorpreso. Era incredibile come si muovevano in simbiosi, perfettamente all’unisono.
Era, inoltre, ancora stupito che Natasha lavorasse come assistente di Pep, insistendo che sarebbe rimasta fino a quando l’altra non avesse trovato un’altra sostituta. Eppure Tony aveva notato come la Romanoff minacciasse di una morte violenta le altre candidate appena si voltava verso di loro.
“Allora Pep? Come procede?” chiese l’uomo.
“Non capisco perché i candidati scappano ancora prima di fare il colloquio”
Tony si voltò verso l’agente, che fingeva di non sapere nulla. Sulle sue labbra si dipinse un sorriso beffardo.
“Lo so io…” ridacchiò, ricevendo lo stesso avviso dalla diretta interessata.
 
# Capelli
 
Pepper non poteva credere ai suoi occhi. Davanti a lei c’era un’agente Romanoff diversa dal solito, da lasciare a bocca aperta. I capelli erano cresciuti fino alle spalle, leggermente più sotto. Ma la cosa che la stupiva di più era il colore.
Pepper adorava quel rosso scuro, intenso, scarlatto e che le stava divinamente. Adorava infilare le dita in quel fiume meravigliosamente rosso. Districare i nodi con dolcezza ed immergerne il proprio viso ed inspirarne l’odore.
Ma quando la donna si era presentata davanti a lei con quel colore di capelli identico al suo ne era rimasta totalmente sorpresa, basita.
“E questo?” domandò Pepper.
“Mi piacciono i tuoi capelli”
 
# Ragno
 
“Aiutoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!”
Pepper accorse e vide Tony saltare sopra il tavolo. Guardò verso il basso e notò un enorme ragno zampettare verso zi lei. E Pepper a sua volta scoppiò in un grido lacerante, raggiungendo il suo capo.
E poi fu Natasha ad accorrere, vedendoli abbracciati spasmodicamente. Fu assalita dalla gelosia.
“Allora?”
“C’è un enorme ragno” urlò l’uomo. Nat alzò un sopracciglio e voltò le spalle, per andarsene.
“Tesoro, per favore?” chiese. Natasha ritornò sui suoi passi e si accucciò per prendere l’animaletto fra le mani e portarlo via.
“Cosa?” esclamò l’uomo contrariato.
“Dovresti vergognarti Stark! Grande e grosso come sei…”
“Grazie amore” disse Pepper sorridente. Tony sbuffò, maledicendola.

 
# Occhi
 
Natasha non si faceva scrupoli nel guardare negli occhi le altre persone e sfidarle a sostenere il suo sguardo.
Quando però incontrava gli occhi cerulei di Pepper se ne sentiva attratta. Adorava quegli occhi perché non la giudicavano, la sostenevano, la incoraggiavano e trasmettevano una gioia mai conosciuta prima. Passare i giorni in sua compagnia era semplicemente fantastico e Natasha adorava quei momenti. Quei occhi.



Angolo Autrice
Inizio con il scusarmi per aver postato in ritardo, ma la scuola ultimamente mi sommerge e a malapena riesco a respirare xD
Questa volta si è trattata di una femslash e - oddio o.O -  non ho idea di come sia venuta. Ho sempre pensato che Pepper e Natasha siano due donne forti, come ho letto sul Cosmopolitan, due donne alpha e non oso immaginare come facciano a stare insieme senza scannarsi. Ma le adoro, soprattutto mi è piaciuto il loro primo incontro in Iron Man 2 xD
Per quanto riguarda il prossimo capitolo ancora non ho idea di che cosa pubblicare ^^ Ma spero di stupirvi in qualche modo :3
Ringrazio chiunque  legga la raccolta, chi l'ha inserita fra i preferiti, fra le seguite e fra quelle da ricordare. Vi ringrazio moltissimo, con tutto il cuore.
A presto un immenso bacione.
MissysP

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Capitolo 11
*** Maria/Nick ***


Maria/Fury
  
# Caffè 
L’agente Hill e il direttore Fury avevano ormai stabilito una loro routine. La donna arrivava la mattina presto con due caffè neri e bollenti ed uno era sempre per lui. Dopo di ché entrambi si dirigevano nei propri uffici per svolgere il loro lavoro. Maria provava sempre dei brividi ogni volta che le loro dita si sfioravano e faticava a trattenere un sorriso. 
Quella mattina tuttavia, però, fu il direttore a presentarsi nel suo ufficio con il caffè per entrambi e si sedette sulla poltrona davanti a lei. Rimasero nel silenzio della stanza a guardarsi negli occhi. Maria gli rivolse un sorriso pieno d’ammirazione e affetto. 
  

# Chiacchiere 
“Impossibile!” Barton era veramente stupito, con gli occhi sgranati. 
“Ti dico che è vero!” protestò Phil, lanciano un’occhiataccia a Barton. Nella sua voce si percepiva un pizzico di gelosia, ma non lo avrebbe mai ammesso. 
Natasha sbuffò, mentre l’agente Coulson passava in rassegna l’intera squadra di eroi radunati nella sala per la loro usuale pausa di metà pomeriggio.
 

“Beh anche il direttore è un uomo… Dovrà scaricare in qualche mondo la… tensione?” borbottò Stark mentre sfogliava un fascicolo pieni di annotazioni e calcoli complicati. 
“Ma con la Hill?” rincarò, seriamente convinto che era una situazione sbagliata. 
“Smettila di lamentarti come una fidanzata gelosa Coulson. Dovresti essere contento di non essere più sommerso dal lavoro” concluse Bruce. 
  
# Attentato 
“Coulson devi smetterla. Per l’amor del cielo non sei un bambino!” sbottò Maria entrando nel suo ufficio senza nemmeno bussare. Phil alzò gli occhi verso di lei, imponendosi di fingersi confuso. Tuttavia gli sfuggì un sorrisetto pieno di soddisfazione nel vederla con una mano fasciata. Sapeva di essere nel torto più completo, ma si sentì pienamente ripagato.
“Agente Coulson, la prossima volta che attenterà alla vita dell’agente Hill la manderò in Alaska!” sbottò il direttore apparendo dietro la Hill e posandole una mano sulla spalla. I due si sorrisero e lasciarono Phil da solo. Coulson s’ingegnò all’istante per preparare un’altra vendetta. 
  
# Casa 
Maria trovò strano vedere il direttore Fury sdraiato sul suo divano, mentre attendeva che lei portasse i popcorn per vedere il film. 
“Niente film d’amore, sia chiaro” esclamò convinto l’uomo, sorridendole. Maria sentì il suo cuore accelerare ed arrossì. Sorrise a sua volta, porgendogli la ciotola. 
“Certo Jo1… Che ne dici di un bel film d’azione con supereroi?” domandò sarcasticamente. Fury ridacchiò, mentre le avvolgeva il suo braccio attorno alla vita della donna facendola sedere vicino a lui. 
  

# Iperprotettività 
Nick non era stato entusiasta nel mandarla in missione, tuttavia la loro relazione non doveva essere d’intralcio ai rispettivi lavori. Quindi era stato obbligato a mandarla, non mancando di farla accompagnare da Coulson. 
“Mi sento una bambina!” protestò Maria, mentre correva per il corridoio dell’edificio. 
“Ed io la bambinaia” ribatté Coulson, seguendola a ruota. 
Continuarono ad attraversare lunghi corridoi bui alla ricerca del loro obbiettivo. Sfortunatamente Coulson era inciampato in un rilevatore di presenza e fece scattare l’allarme. Fu a quel punto che li notarono. 
“Insomma ti ho detto di smetterla!” protestò l’uomo biondo. 
“Sei tu che m’intralci la strada, vecchio. Dovresti startene in una pensione a ricordare i vecchi tempi!” esclamò Stark. 
Maria si schiaffò una mano sula viso, sospirando rassegnata. Nick era troppo iperprotettivo. 
 



 
 
 
 

Angolo autrice
Bene, bene, bene... Ed eccomi qua, puntualissima sta volta xD
Spero di aver fatto una sorpresa a tutti inserendo questo pairing... Sinceramente non ci avevo pensato se non fino a questo pomeriggio ed ecco che l'ho scritto tutto di corsa ^^ SPero che lo appreziate! 

Nota: 
[1]
il nome completo del carissimo direttore è Nicolas Joseph Fury e visto che è in confidenza con la cara agente Hill perché non assegnargli un dolce nomignolo? 

Oddio quando ho scoperto il nome intero di Fury sono scoppiata a ridere... Pensavo che fosse un automa oppure che fosse già nato così... E' impossibile farsi un'immagine più giovane e magari più spensierata di Fury... :)
Bene per quanto riguarda la prossima settimana sono più che certa di pubblicare un'altra femslash =)
Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono la storia, eccetera eccetera xD
A presto e grandissimi bacioni.
MissysP

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Capitolo 12
*** Maria/Natasha ***


Maria/Natasha
 
# Osservare
 
Maria la guardava da lontano, con il sorriso stampato sul volto. Non riusciva a concentrarsi sul proprio lavoro quando lei era presente nella stanza. Era umanamente impossibile distogliere lo sguardo dalla sua dolce figura e la sua mente vagava. Vagava su quei momenti passati insieme e che gelosamente custodiva.
Steve si avvicinò a Natasha e Maria spaccò a metà la cartelletta, rovesciando a terra i fogli.
«Nat? Perché la Hill sta tentando di uccidermi con lo sguardo?»
 
 
# Ragno
 
«Ah!» il grido della Hill fece accorrere la Romanoff nella stanza. Trovò sul tavolo da laboratorio Maria insieme a Stark.
«Agente Romanoff si sbarazzi di quella brutta bestiaccia!» «No.»
«E per me?» Natasha la guardò e poi si chinò a prendere il ragno e Tony sbuffò contrariato, mentre la Hill sorrideva piena di soddisfazione e orgoglio.
«Betty!» esclamò Bruce tendendo le mani per avere indietro la deliziosa bestiola.
 
# Invidia
 
Lei odiava Pepper, profondamente. Trovava irritante quel sorrisetto che le rivolgeva e Natasha gradiva tutte quelle attenzioni che quella rossa le rivolgeva. Per questo più volte si era immaginata come far fuori la segretaria/Amministratore Delegato/fidanzata o qualunque altra cosa rappresentasse per quel cinico stronzo.
Maria afferrò Natasha per un polso e la trascinò in una stanza, chiudendosi con la collega al suo interno. Pepper sorrise divertita. Non poteva credere di essere considerata una minaccia.
 
# Rosso
 
Natasha era in piedi davanti al suo bersaglio. La Hill poco più indietro di lei la guardava, preoccupata. Le afferrò la mano, ricoperta di sangue e la strinse forte. Le fece capire che sarebbe restata al suo fianco, che non era sola.
Tuttavia vide solamente il suo volto ricoperto di rosso e uno sguardo vacuo. Lei era un’assassina e aveva una nota rossa- rosso, rosso, rosso-, una nota che doveva cancellare; a qualunque costo.
 
# Privacy
 
Natasha apprezzava quei momenti di intimità che avevano solamente loro due da sole. Erano rari quanto preziosi. La Vedova Nera accarezzava languida la pelle calda e nuda della compagna, gustandosi le fusa che le faceva. Sospirò, rilassandosi contro il materasso.
« Nat, scus…» Steve aveva gli occhi sgranati e arrossì fino alla radice dei capelli.
«Insomma, entra Capitan Padella! Disturba p-» Tony sgranò gli occhi, nel vedere le due donne nude, abbracciate e arrotolate nelle coperte candide. Al contrario dell’altro, sul viso di Tony si dipinse un sorriso di puro divertimento e apprezzamento. Natasha sollevò un sopracciglio, contrariata.
«Pepper presto organizzerà il vostro funerale!» minacciò la Romanoff.







Angolo Autrice
Mi dispiace immensamente pubblicare solamente adesso, ma questa settimana è stata un vero inferno e preferirei che passasse il più in fretta possibile. A dir la verità non vedo l'ora che sia estate, almeno addio scuola!
Comunque non c'è molto da dire su questa coppia. Praticamente sono le uniche due, escluse le altre supereroine, che  fanno parte dello S.H.I.E.L.D. che vengono menzionate :) Non so che cos'altro aggiungere x3
Spero di ritornare la  prossima volta, puntuale si spera, sempre se non sarò troppo occupata a pianificare vendette, omicidi o altro (meglio non scendere nello specifico...)

Sono lieta di annunciarvi che la prossima coppia sarà Phil/Pepper ^^ (immagino già Tony che mi insegue con l'ascia pronto a rivendicare i propri diritti su Pepper xD )
Un bacione e alla prossima, Missys

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Capitolo 13
*** Phil/Pepper ***


Phil/Pepper

# Eleganza

 
Fin dal primo momento che l’aveva vista, l’agente Coulson aveva pensato che quella fosse la donna più elegante che avesse mai visto. E non perché fosse vestita in modo impeccabile o fosse di una bellezza raffinata. La signorina Pepper Potts aveva un portamento fiero, da nobildonna d’altri tempi e sempre molto cortese verso gli altri.
Si era accostato al suo fianco e, cercando di trattenere il suo nervosismo, le aveva rivolto la parola.
 
# Aeroporto
 
Seduti nella stessa macchina, entrambi guardavano fuori dal finestrino avvolti nel più completo silenzio. Pepper si torturava le mani e si morse il labbro.
“Phil…” esordì, voltandosi verso di lui e i loro occhi si incontrarono e il cuore di Pepper batté furiosamente.
“Adoro quando mi chiami per nome” gongolò l’uomo e lei si zittì. La macchina si fermò proprio davanti l’ingresso dell’aeroporto.
“Sicuro di non voler venire con me?” domandò la giovane, voltandosi ancora una volta.
“Lo sai che non posso… Ma non vedo l’ora di andare a quell’appuntamento con la mia violoncellista” ed entrambi sorrisero complici del loro segreto.
 
# Galanteria
 
Pepper era rimasta sorpresa nel scoprire che c’era ancora qualche uomo galante che si comportava da vero gentiluomo. Phil Coulson si era rivelato una deliziosa sorpresa. Era sempre così gentile con lei, dolce e la metteva sempre a proprio agio. Senza accorgersene avevano instaurato un rapporto di amicizia, che si era trasformato in amore.
Chi avrebbe resistito al fascino dell’agente Coulson? Sempre impegnato a ‘salvare’ il mondo a modo suo. E non dimenticava mai le buone maniere. Phil Coulson era un galantuomo d’altri tempi e Pepper Potts non faceva altro che pensare a lui.
 
# Sorrisi
 
“Andiamo, Virginia, puoi farcela. E’ solamente un altro stramaledettissimo party” sussurrò la donna guardandosi allo specchio.
Lei non doveva trovarsi là, ma dall’altra parte del globo. Insieme a lui. Dopo dieci anni di lavoro si meritava una vacanza, ma il signor Stark aveva deciso diversamente.
Con uno sbuffo sistemò l’acconciatura ed uscì dal bagno delle donne. Si guardò in giro, alla ricerca del suo capo ma non lo vide. Quella sua sparizione la fece irritare ancora di più e incominciò a cercarlo.
Due mani calde si posarono sui suoi fianchi e la bloccarono. Pepper sussultò, voltandosi con imbarazzo. Vedere gli occhi castani di Phil la sorprese.
“Ehy” disse con un sorriso stampato sul volto. La donna rimase senza parole, buttandogli le braccia al collo.
“Cosa ci fai qua?” domandò infine.
“Avevamo un appuntamento ricordi?”
E per il resto della serata rimasero a guardarsi, sorridendosi a vicenda. Felici di ritrovarsi insieme ancora una volta.
 
# Sotto il cielo
 
Pepper rivolgeva il suo sguardo verso quel cielo pieno di stele cadenti. Il sorriso illuminava il suo volto e delle mani calde si poggiarono sulle sue spalle, sopra la veste.
“Fa freddo, Virginia” fece notare Phil con dolcezza.
“C’è un cielo fantastico, non trovi Phil?” chiese la donna.
“Certo, ma fa freddo” ripeté.
“Oh andiamo! Esprimi un desiderio” protestò lei. Phil rimase in silenzio e la guardò in faccia. Avvicinò i loro visi e poi la baciò con delicatezza.
“Il mio desiderio si è già realizzato” ed entrambi sorrisero, abbracciandosi.
 
# Rimpianto
 
Quando Tony le aveva detto che Phil era morto le non ci voleva credere. Pensava che si trattasse del solito scherzo, per la sua immotivata gelosia. Eppure i suoi occhi mostravano dispiacere. Pepper aveva perso la percezione di tutto quello che la circondava e voleva solamente riaprire gli occhi per accorgersi che fosse solamente un incubo.
Qualche giorno dopo si ritrovò sulla sua tomba e con una mano poggiata sopra il marmo, scoppiò a piangere.
“Ti amo” disse fra i singhiozzi. Non glielo aveva mai detto; aveva egoisticamente aspettato, voleva essere sicura e adesso lo rimpiangeva. Lui non lo avrebbe mai saputo.










Angolo autrice
Bene bene... Finalmente posso postare il nuovo capitolo ^^ Che ve ne pare? :3
A essere sincera non ero molto convinta del risultato... Pepper e Phil possono solo essere amici, ma perché non provare a farli diventare una coppia ^^
Mi trovo sorpresa nel non vedere l'intrusione di altri personaggi, ma loro sono perfetti così. L'unica pecca è che finisce così male, con la morte di Phil (okay io ancora spero in un miracolo e sono più che sicura che Phil resusciterà e si farà ammazzare dai compagni per il brutto scherzo che ha tirato a tutti ^^), ma comunque ho voluto attenermi ai fatti del film... Per questo mi ritrovo molto depressa! Insomma una vita senza Coulson è una vita sprecata! Inutile! Lo rivoglio *______*
Sarete felici di sapere che la prossima coppia comporterà una het, molto probabilmente con Thor
e quealcun altro ma ancora non lo so.. A causa della scuola sono rimasta un poco indietro... Mi devo rimboccare le maniche e riprendere con le slash ^^
Facendo qualche calcolo veloce dovrebbero mancarmi altre 10 coppie, al massimo, o forse poco più...
Comunque vi auguro una buona notte e ringrazio chi legge la storia, chi la recensisce, chi l'ha inserita fra quele da ricordare, fra le seguite e le preferite. Vi ringrazio veramente di cuore e a presto ^^
Missys

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Capitolo 14
*** Jane/Thor ***


Jane/Thor
 
# Rabbia
 
Thor non si sarebbe mai aspettato un’accoglienza del genere. In fondo lui era un dio, un eroe per il suo mondo e lei lo trattava in quel modo?
Il dio si spostò, evitando di essere colpito da un vaso di fiori.
“Jane… ti prego…” cercò di rabbonirla. Ma sembrava avere l’effetto contrario.
“Eri su Midgar e non sei venuto a dirmi nemmeno un ‘ciao’” borbottò la donna, lanciandogli qualcos’altro. Thor si chinò nuovamente. Seppure Jane fosse un’umana, quando si arrabbiava sapeva incutergli paura.
 
# Stelle
 
Jane amava guardare le stelle. Le facevano venire in mente ricordi della sua infanzia, le notti passati con i suoi genitori ad osservare quelle palle di gas fisse nel cielo notturno. Guardarle la rasserenava e le svuotava la mente.
Si strinse maggiormente fra le sue calde braccia e sorrise. Adesso le sue notti le passava a guardare le stelle con Thor, che le raccontava magnifiche storie su altri mondi. Adesso con lui le stelle assumevano un altro significato.
 
# Cielo
 
Jane passava le sue intere giornate a scrutare il cielo in attesa di qualche suo segno. Qualcosa che le dicesse che lui c’era. Che la stava guardando e che presto sarebbero ritornati nuovamente insieme. Lei ci stava provando, a trovare una soluzione.
Voleva tanto riassaporare quelle labbra dolce, sentire le sue braccia stringerla forte e con amore, infilare le dita fra i suoi capelli biondi.
Jane passava le sue giornate a guardare il cielo, sorridendo, e immaginandosi il momento in cui lui sarebbe ritornato da lei e sarebbero rimasti insieme.
 
# Fulmine
 
Jane sapeva che quando udiva un fulmine non era a causa di qualche tempesta, no. Quando un fulmine squarciava il cielo era a causa di Thor. Con uno sbuffo Jane si alzò dal letto e si diresse verso l’esterno.
“Thor?” lo chiamò, era ancora assonnata.
Il biondino si voltò verso di lei e fra le mani teneva il nuovo computer di Jane. La donna non si preoccupò nemmeno di ritirarglielo, voleva solamente ritornare a dormire.
“Potresti evitare i fulmini? Mi piacerebbe dormire”
Poco dopo udì un altro fulmine e Jane capì che avrebbe passato un’altra notte in bianco. Poco importava e sorrise.
 
# Libro
 
Thor la guardava con attenzione. La scrutava e le accarezzava le lunghe ciocche dei capelli, mentre lei aveva il viso immersa in un libro. Era serena, tranquilla, come ogni volta che succedeva quando era immersa nella lettura. Jane adorava i libri e lui gliene avrebbe dati quanti ne voleva. Restare a guardarla gli faceva capire che aveva trovato qualcuno. Qualcuno da proteggere, da amare e che amava lui.
 
# Nuovo mondo
 
Thor si sentiva confuso riguardo a quel nuovo mondo. Nulla era come sembrava e non sapeva come comportarsi. Le loro regole erano molto diverse dalle sue, ma quando incrociava il suo sguardo color cioccolata era contento di esser stato esiliato dal padre tempo fa. Aveva incontrato una donna orgogliosa, bella, simpatica e gentile. Si sentiva fortunato e aveva incominciato ad apprezzare quel nuovo mondo.































Tadaaaaaaaaa! Lo so lo so che non è granché, ma comunuqe volevo rimanere fedele anche al film di Thor per cui ho dovuto inserire anche questa coppia. Comunque prometto che da adesso fino alla fine pubblicherò coppie slash (almeno credo, sempre se non mi sono dimenticata qualche pezzo per strada).
Non avendo nulla da aggiungere, dichiarare o altro, comunico solamente che  la prossima coppia sarà con Loki ma non con chi altro xD
Come sempre ringrazio tutti, ma proprio tutti  =)
A presto ed un enorme bacione!
Missys

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Capitolo 15
*** Natasha/Clint ***


Clint/Natasha 
 
# Ripudio
 
Natasha scappava, doveva sfuggire a quegli agenti. Questa volta sarebbe stato più difficile scappare dal governo russo.
Con prepotenza le salirono le lacrime agli occhi, offuscandole la vista. Scosse la testa e s’infilò nel primo vicolo umidiccio. Inciampò in qualcosa e cadde a terra, sbattendo la testa. Tutto le vorticava attorno.
Una moto attirò la sua attenzione. Un uomo le allungò la mano e l’afferrò senza esitazione e sgommarono via.
 
# Fine
 
Alla fine si fermarono e Natasha saltò giù dalla moto, allontanandosi. Guardava l’uomo con sospetto.
“Chi sei?” domandò, pronta a combattere.
“Lo S.H.I.E.L.D. ti vuole nella squadra” gli rispose. Natasha continuava a guardarlo, sospettosa.
L’uomo prese un altro casco e glielo lanciò. Natasha si guardò indietro.
“Andiamo Agente Romanoff. Prima di andarmene vorrei dare un’ultima occhiata a Budapest.”
“Non ho accettato.” Lui rise.
“Andiamo la città ci aspetta.”
Partirono insieme.
 
# Décolleté
 
A Clint piacevano le missioni con Tasha. Adorava vederla addobbata in quei vestiti striminziti che le facevano risaltare di più le proprie forme. Soprattutto il décolleté. Clint adorava i vestiti con lo scolo che gli permettevano di ammirare il suo seno.
“Clint alza quello sguardo e concentrati se non vuoi fare una brutta fine!” lo ammonì.
“Andiamo Tasha. Nemmeno un’occhiatina?”
Sbattuto a terra, Clint la vide andarsene, indignata.
“No? Natasha!”
 
# Novellina
 
Clint lavorava da solo, ma da quando gli avevano affiancato quella donna la sua vita si era movimentata, parecchio. Era una novellina, ma era un’arma letale che non andava contraddetta in nessuna circostanza, non se ci tenevi alla vita. Ma lui era sicuro di poterla addolcire e magari anche uscirci per un appuntamento.
“Agente Romanoff-”
“No” lo liquidò senza nemmeno guardarlo.
Clint non si arrese, ne andava del suo orgoglio.
 
# Sanguinare
 
Erano spacciati, finiti. Natasha era stremata, ansimante, e Clint aveva finito le frecce.
“Che si fa?” domandò lei.
“Siamo usciti da casini peggiori” le ricordò.
“Non vorrei che diventasse un’abitudine” sbuffò. Clint si voltò a guardarla e notò un rivolo di sangue lungo la tempia.
“Stai sanguinando” disse pulendola con un fazzoletto bianco. I loro sguardi s’incatenarono e per un momento dimenticarono tutto.
Si diedero un lungo e lento bacio.
 
# Malattia
 
Natasha non poteva credere che Occhio di Falco potesse rimanere fregato da una malattia così ridicola, il raffreddore. Rideva divertita ogni volta che andava a trovarlo e lui rimaneva offeso, mettendo un broncio infantile. Natasha, però, adorava passare del tempo con lui senza esser costretta a scappare inseguita dal nemico.
E aveva, anche, l’occasione di sfoderare le sue doti culinarie per farlo guarire al più presto: un brodo di pollo.
 
# Sposa
 
Dopo il matrimonio di Stark , Clint passava sempre più tempo ad immaginare Natasha in un abito bianco a fasciarle il corpo. Era una fantasia che non lo aveva più abbandonato. Immaginava anche di aspettarla all’altare, mentre le percorreva la navata verso di lui. Il velo a coprirgli il volto e il tempo che passava lentamente; così lento che lui credeva di impazzire. Clint Barton sognava di sposare Natasha Romanoff.
 





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Chiedo venia per la lunga attesa, ma la scuola non mi ha permesso di aggiornare prima la raccolta...
Son anche che avevo promesso una coppia slash con Loki, ma mi sono accorta di non aver completato un bel niente... In effetti in questo computer c'è di tutto e di più che fatico a trovare le cose, per cui non trovo più nulla xD Inoltre informo che sempre per causa della scuola non ho idea di quando aggiornerò, ma spero di farlo per settimana prossima con la coppia che avevi promesso =)
Ringrazio chi leggere la mia raccolta, chi la segue, chi la preferisce, chi la ricorda. Grazie davvero ^^
Un bacione enorme!

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