He was an angel. - I knew you were trouble. - FAN FICTION SOSPESA

di Haley_V
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Beautiful boy with that big brown eyes ***



Capitolo 1
*** Prologo ***




Le storie d'amore non sono tutte uguali. Ed è difficile che una come me, la country girl romanticona per eccellenza, arrivi a delle conclusioni del genere.  
L'amore non è solo quello di Romeo e Giulietta, o della principessa e del principe che vivono per sempre 'felici e contenti'. Ho imparato che esistono anche gli amori malati, cattivi, bugiardi. Quelli che ti prendono, ti ingannano, poi ti abbandandonano e ti lasciano lì, distesa da sola in una distesa di polvere.
Le mie canzoni parlano dell'amore, di quello vero, di quello sofferto, corrisposto oppure no, di quello a lieto fine o di quello dimenticato. Ma non sapevo che esistessero altre realtà. Non sapevo esistesse anche l'amore illuso. 
Solo che non te ne accorgi di aver scelto la persona sbagliata, finchè la verità che ti si è sempre parata davanti non ti arriva dritta in faccia. Quando l'ho visto per la prima volta, mi sono sentita strana. Come quando provi qualcosa di nuovo, mai provato prima, e c'è qualcosa dentro di te che ti spinge a scoprire quella cosa nuova. Ed è più forte di te, non riesci a resistere alla curiosità. Anche se la coscienza ti dice che è sbagliato. Sei spinta, per una volta, a provare qualcosa che va fuori dai tuoi schemi. E così accadde, per me. 
Mi ammaliò, mi conquistò, letteralmente. Ma non per qualcosa che disse, o che fece; era l'ondata di sensazioni nuove che portava con se. 
Non so spiegare bene cosa provai, ma... decisi di seguire l'istinto. 
Me ne innamorai? Si, perdutamente. 
Sapevo portasse solo guai, o almeno me ne resi conto, dopo, ma non lo vidi, non volli vederlo, non volli capirlo, perchè ne ero innamorata. Perchè lo amavo. Ma forse lui non amava me. L'unica cosa che riuscivo a pensare, era, come potesse essere così cattivo, diabolico, qualcuno che sembra... che sembra praticamente un angelo quando ti guarda? 
Forse lui lo sapeva, quando mi vide. Forse ha solo giocato bene le sue carte, con me. E io ci sono cascata. 

Forse, dopotutto, la cosa peggiore dell'aver perso lui, era aver perso anche me stessa. 











Vi intriga? Ditemi la verità, vi intriga ewe 
Ho avuto tipo l'illuminazione divina a scrivere codesta opera, tzè! u.ù I AM A GENIUS BITCHES! :3 Beh, se vi ha intrigato il prologo come intriga me scrivere la storia, lasciatemi una piccola recensionuccia, sono molto ben accette! :3 non fatemi sentire una forever alone, su su cwc 
Adios chicoos :* (?)
xx
Haley

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Capitolo 2
*** Beautiful boy with that big brown eyes ***



Cap 1_

Spesso il diavolo si presenta sotto mentite spoglie. Forse fui io troppo cieca, troppo stupida per accorgermene, che quello era il diavolo, ma per me lui era un angelo. 
Quando lo incontrai per la prima volta faceva caldo. Me lo ricordo perchè sudavo sotto la frangetta, mentre boccheggiavo alla disperata ricerca di una soda ghiacciata. Ero con il mio solito gruppo, al vecchio garage di Jim, in periferia. Non so perchè ne come mi fossi convinta ad andare con loro, non ero tipo da posti del genere. 
- C'è il mio ragazzo, Dave- disse Cassandra per convincermi. - E poi fidati, ci sarà da divertirsi. - Annuii, poco convinta. Sapevo che tipo fosse Cassandra. 
Intendiamoci, non era cattiva, ma, come dire, era una ragazza molto spensierata, una di quelle che facilmente si lasciano prendere dalle situazioni. E di solito, aveva l'arte di finirci dentro fino al collo.
Di conseguenza, se dalla sua bocca uscivano frasi del tipo  - Ci sarà da divertirsi-, il mio animo da brava ragazza responsabile mi spingeva a rifiutare e ad alzare i tacchi. Ma quella  volta non lo feci. 
Massì, dai pensai. Cosa mai potrebbe succedere?
Così, ci ritrovavamo in quel posto sperduto tra le montagne, io, Cassandra, Julie, e Debora, sua sorella maggiore; tutte compagne di dormitorio. 
- Hey dolcezza. 
disse un ragazzone, alto, biondo con una miriade di tatuaggi sul petto e sulle braccia, verso Cassandra. 
- Hey Dave- rispose questa, allacciando le braccia attorno al collo di lui, e baciandolo con foga, come - a mio parere- una senza tetto a digiuno da giorni. Scene del genere mi facevano vomitare, ed ero la romanticona. Solo che quei due, nel baciarsi, non avevano niente che potesse somigliare al romanticismo. Girai lo sguardo, facendo finta di niente. I miei pensieri di disgusto vennero subito sovrastati dai mille rumori dei motori, degli attrezzi e delle catene; mentre osservavo quel mondo nuovo, mi voltai incantata. 
Era alto, portava una T-Shirt bianca strappata, coperta da un gilet di jeans chiaro. Al collo aveva una catenina d'argento, un paio di occhiali da sole e un cappello nero. Il braccio sinistro era ricoperto di tatuaggi, allo stesso modo la spalla destra, coperta però dalla manica della T-Shirt. Il primo commento a cui pensai fu che 
obbiettivamente era  un gran figo. Rimasi incantata ad osservarlo, mentre armeggiava con mani esperte alle prese con un carburatore arrugginito di una vecchia auto nera- credo fosse sua, da come ne aveva cura nel ripararla-; 
Ad un tratto si girò verso di me, e dopo avermi osservata, mi sorrise, salutandomi con un cenno della mano. Mi sentii morire. Mentre nella mia testa esultavo come un'adolescente impazzita, inconsapevolmente mi ritrovai a sorridere davanti a lui come un'idiota. Timidamente, ricambiai il saluto; lui sorrise di nuovo, per poi tornare al suo lavoro. 
Oh. Mio. Dio. Sentivo che di li a poco sarei probabilmente svenuta. Fu Cassandra, che aveva finalmente smesso di slinguazzare con il ragazzo, a riportarmi alla realtà:

- Hey T, tutto bene?
- Eh, cos.. Io, si, tutto ok! 
- Cosa fissavi?
- Io?! Cos, niente, nessuno! 
- Hey, ma quello è Carl! 
- Si- si chiama così? - risposi, tradendomi, come una ragazzina in preda ad una cotta. 
- Ti piace, eh?
- I-io....
- Lo so, è un gran figo,vero? Tutte gli sbavano dietro, qui al garage. Dave dice che è anche molto bravo con le macchine. 
- Capisco.... - - Parlaci!- 
- Eh?! Io?! Naah. Meglio di no, no. 
- Oh, andiamo! Cosa ti costa, T? Non ti mangia mica! 
- I- io... non me la sento. Poi non credo gli interessi più di tanto...
- Cosa ti costa provare? Guardalo, è troppo figo per lasciarlo lì dov'è, no? Se non fossi felicemente fidanzata, ci farei un pensierino più che volentieri...!
- Naah.. 
- Come vuoi. -
Sentenziò, facendo spallucce, poi si girò e sfilò di mano la sigaretta che Julie vicino a lei stava ancora fumando. 
- Heey! Quella era mia!!- esclamò quest'ultima, lagnandosi. 
- Ora non più riccia- sputò Cassandra, facendole l'occhiolino, sfacciata. 
- T,vuoi fare un tiro?- Mi chiese, e mi porse la sigaretta. - Nno, Io non fumo. -
Roteò gli occhi, esasperata. 
- Hey country girl, lasciati andare, per una volta! Sei troppo rigida. Rilassati. - concluse, tirando una seconda boccata alla sigaretta, stendendo la schiena sul cofano di una macchina rossa. 
Sospirai, non dandole retta, tornando a fissare Carl che riponeva gli attrezzi nel carrello. 
Passarono circa un paio d'ore, e mentre Debora e Julie si erano fiondate in officina a flirtare con i due nuovi arrivati e a bere vodka, io rimasi da sola con Cassandra, che limonando di tanto il suo ragazzo con la presa di una piovra a 20 tentacoli, prendeva un sorso dalla lattina di birra poggiata sul distributore della benzina. 
Sbuffai, annoiata. Davvero il mio destino era rimanere inchiodata lì a sentirmi i gemiti mal tenuti di quei due?  Assolutamente no. Decisi così di alzarmi e farmi un giro. Non mi preoccupai di avvertire Cassandra di dove stavo andando, ero sicura che non mi avrebbe dato retta. Iniziai a camminare, senza una meta precisa. Ad un tratto una voce maschile, alle mie spalle, mi fece fermare di colpo. 
- Hey! - 
- si?- Lo vidi meglio. Era Carl, che mi chiamava, a pochi metri di distanza. Dio,sentivo di impazzire. Anche la sua voce era da mozzare il fiato. 
- Ciao - disse - Ti ho vista prima con le tua amiche. Sei nuova?
- è la seconda volta che vengo qui, ma la prima è stata molto tempo fa. -risposi, sorrideno cordiale.  - Sei un'amica di Cassandra?- 
- Sono la sua compagna di dormitorio. 
- Oh, capisco. Beh, piacere, sono Carl. - disse, porgendomi la mano. La strinsi titubante, poi alzai lo sguardo e sorridendo risposi: - Taylor.
- Sei molto carina Taylor, lo sai?
- Grazie..- Dio se era bello. - Ti va una birra? Potrei farti fare un giro, se vuoi. Sai, questo vecchio posto desolato e dimenticato da Dio può rivelarsi molto più interessante di come sembra! 
- Davvero?- chiesi, ridacchiando. 
- Beh, mi ha fatto incontrare te oggi, deve pur valere qualcosa, no?- disse, facendomi l'occhiolino. Perfetto, mi aveva dato il colpo di grazia. Arrossii violentemente, e, cercando di mantenere quel poco di contegno che mi era rimasto, cercai di trattenere una risatina, che però arrivò comunque, corta e stridula. Dovevo sembrare una gallina. 

- T! Dov'eri finita...? Oh, ma vedo che non ti ho lasciata da sola. - esclamò Cassandra, guardandomi soddisfatta e maliziosa. 
- He- hey Cass... conosci Carl, no?
- Si si. Ciao Carl. 
- Hey.- 
- Comunque, ti sono venuta a cercare per dirti che dobbiamo rientrare, sennò rimaniamo chiuse fuori! 
- D'accordo  C, ora arrivo. 
- Devi già andar via? - 
- Io... vi lascio soli. A dopo T. - - A dopo.. ... - risposi, troppo occupata a immergermi nei suoi occhi. 
- Mi dispiace- dissi -, ma per oggi birra e passeggiata sono saltati !
- Peccato. Un vero peccato .... - rispose, fissandomi dritta negli occhi. 
- Sa-sarà per un'altra volta! 
- Ci conto! - disse, sfiorandomi la una guancia, che giurai stesse andando a fuoco a causa del suo tocco. 
- O- ora devo andare. Alla prossima! - 
- Alla prossima. - 

Salutato Carl, mi precipitai all'entrata, dove Cassandra mi aspettava poggiata con la schiena al suo pick-up. 
- Allora? Andiamo?- chiese, gettando la sigaretta ormai consumata dietro la macchina. Salimmo entrambe e partimmo. Il mio sguardo si perse nel vuoto, troppo occupato a a pensare a quel ragazzo che mi aveva fatto impazzire in sole poche ore. Mi ero persa in quegli occhi marroni, e non vedevo l'ora di potermici riperdere 
- Ho promesso a Dave che sarei tornata anche domani. Che ne dici?
- Eh? ehm, si, okay. 
- Ma mi stai ascoltando?
- Io..... ehm .... 
- mm ... Presumo che la tua giornata si sia rivelata piacevolmente proficua, eh?
- N- no.. non più di tanto almeno. 
- Capisco. ... 
Tornai beata a godermi il paesaggio che scorreva fuori dal finetrino, rimimmersa nei miei pensieri più profondi. 
- Hey T! - mi chiamò Cassandra. - Dopo ne parliamo! - esclamò, facendomi l'occhiolino. Sorrisi, inebetita, mentre Cassandra, ridacchiando divertita, tornava a dar retta alla strada. 

















Ma quanto sono buona io, eh? Ditemelo, quanto sono buona? Ho pensato " ma dai, è poco da leggere, continuala, tanto già sai cosa scrivere, che ci vuole" E invece, alle 2:51 di notte, pubblico il capitolo dopo ben 2, e dico 2 ore signori e signore, di lavoro! Quindi, come minimo ora me la recensite. Vero che la recensite? :33 
Vi preeeeeeeeeeeeeeeeegoooooooo **
Okay, ora mi dileguo, è veramente tardi, lool. 
 Alla prossima! <3
xx

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