Turn all this upside down.

di Thats ammore
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** 1. Proiettili e farfalle. ***
Capitolo 3: *** The con troppo zucchero. ***
Capitolo 4: *** Il cucciolo di foca. ***
Capitolo 5: *** Orsetti gommosi. ***
Capitolo 6: *** Capire e amare. ***
Capitolo 7: *** Lasciati amare. ***
Capitolo 8: *** Sette anime. ***
Capitolo 9: *** Senza maschere. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


                             

Questa storia è il continuo di un'altra storia completa, ovvero questa : Don't wanna be without you.
Non è consigliabile iniziare a leggere questa senza aver letto la precedente, non ci capiresti nulla.
Detto questo, a chi ha già letto la storia precedente, vi aspetto nell'angolo autrice a fine capitolo :3


-

Il cellulare vibrò per l’ennesima volta, e per l’ennesima volta alzai gli occhi al cielo cercando di mantenere la calma.
“Ti prego, non riesco a studiare così..” quella voce mi convinse che forse era davvero arrivato il momento di spegnerlo quel maledetto cellulare una volta per tutte.
Mi alzai dalla sedia velocemente e andai verso il comodino “Sì, scusami Leo..”
Lui mugugnò qualcosa e puntò nuovamente gli occhi sul suo libro.
Presi il cellulare tra le mani e controllai l’ultima chiamata, inutilmente: sapevo già chi voleva parlare con me.
L’ultima era di Louis, l’ennesima.
Ritornai seduto alla mia scrivania e poggiai il cellulare sopra il libro.
All’improvviso sentii lo scricchiolio di una sedia, ma non mi girai e tenni gli occhi fissi sul libro.
“Mi presti una sigaretta, Zayn?”
Il solito scroccone, di sicuro aveva anche il pacchetto pieno.
Non ne ho, lo sai, fumo solo quando sono nervoso” risposi senza neanche degnarlo di uno sguardo.
Lo sentii annuire ed aprire il balcone.
Provai a riconcentrarmi su quell’odiosa matematica resa più complicata dall’inglese.
Ma non c’era pace per me, oggi.
Il cellulare ricominciò a vibrare e mi ritrovai a bestemmiare mentalmente.
Sentii la risata di Leo da fuori il balcone.
Posai il mio sguardo sullo schermo e avvicinai il dito al pulsante rosso per chiudere la chiamata, come avevo fatto negli ultimi giorni.
Ma non lo feci.
Quel rumore fastidioso provocato dal cellulare riempì la stanza mentre sentii le gambe cedermi.
Presi velocemente il cellulare e lo avvicinai all’orecchio.
“Pronto?”
Silenzio.
Troppo silenzio.
“Zayn..”
Chiusi gli occhi e mi beai per un secondo della sua voce.
Non è vero, niente è vero in questo momento.
Era uno scherzo, uno scherzo che mi stavano facendo quei quattro imbecilli.
Non avrei avuto più sue notizie, ne ero certo, quindi perché questa chiamata?
La sentii prendere un respiro profondo, fin troppo.
Mi salii il cuore in gola.
“Devi tornare..” disse, con voce spezzata.
Il mio sguardo si posò fuori  per qualche istante, dove Leo aspirava la sigaretta lentamente fissandomi.
Cercavo risposte ovunque, ma ancora di più cercavo il coraggio di poter parlare.
“Liam ha avuto un incidente” disse poi, tutto d’un fiato.
Sgranai gli occhi per la sorpresa.
“C-cosa?” ma la mia domanda non arrivò in tempo, la chiamata era già terminata.
Fissai il cellulare per qualche istante.
Il suo nome era li, ancora impresso nello schermo.
Liam aveva avuto un incidente.
I ragazzi mi hanno chiamato per giorni, cercando di avvisarmi.
Io non avevo risposto, a nessuno di loro.
Ma lei.. lei è il mio punto debole.
E loro lo sapevano, fin troppo bene.
Misi velocemente il cellulare in tasca e chiusi i libri sopra la scrivania per poi infilarli dentro lo zaino.
Leo si appoggiò allo stipite della porta e mi guardò continuando a fumare, facendo entrare tutto il fumo nella stanza, fin dentro i miei polmoni.
Avevo bisogno di una sigaretta.
Ma che dico? Avevo bisogno di una stecca intera.
Trascinai fuori da sotto il letto la valigia e la aprii, subito dopo aprii l’armadio e incominciai a prendere i vestiti senza un ordine preciso.
“Che stai facendo?”
Non sarebbero entrate la metà delle cose che avevo in quella valigia, stavo ‘sistemando’ le cose in modo troppo disordinato.
Zayn, ti ho fatto una domanda!
Chiusi la valigia velocemente e presi il cellulare, componendo l’unico numero che sapevo a memoria.
Mentre aspettavo una risposta presi un altro zaino e andai in bagno.
“Pronto, amore?”
“Mamma! Sto.. sto tornando a casa..”
“A casa? Quando?”
“Adesso! Ho bisogno che mi cerchi un biglietto il prima possibile!”
“Oh Zayn ma come te lo trovo un biglietto adesso? Non puoi aspe-”
“Mamma! E’ importante! Devo tornare adesso!”
Lei rimase in silenzio per qualche secondo e poi la sentii sospirare “Ti chiamo tra dieci minuti e ti faccio sapere..”
“Grazie.. ti voglio bene”  chiusi velocemente il cellulare e incominciai a mettere tutte le mie cose dentro il mio zaino.
Ritornai in stanza e dopo essermi messo il giubbotto andai da Leo tendendogli la mano.
“E’ stato un piacere.”
“Cosa?”
Presi la sua mano e la strinsi “Buona fortuna Leo..”
Lui mi guardò male e assecondò il movimento della mia mano finchè non lasciai la stretta.
Misi lo zaino in spalla e trascinai la valigia fuori dalla porta, ed io andai fuori con lei.
Iniziai a camminare a passo veloce per raggiungere il prima possibile l’aeroporto.
Presi il cellulare nuovamente e cercai in rubrica un nume ben preciso e inoltrai la chiamata.
“Cazzo amico! Finalmente ti fai sentire!” mi urlò lui, tra l’incazzato e il divertito.
Mi sfuggì un sorriso “Sto tornando.. Sto tornando a casa, Harry.”
Sì, stavo tornando.
Stavo tornando da ciò che mi aveva fatto scappare per tutti questi mesi.

 
 -

Riporto adesso il prologo iniziale che avevo già caricato come ultimo capitolo della storia precedente.
Ricordo che il seguente punto di vista è esterno alla storia, scritto in
terza persona.

-

Lui  era convinto non avrebbe mai più avuto sue notizie.
Lei  era convinta del fatto che non l’avrebbe mai più cercato.
Ma fu tutto inutile.
Dopo quel giorno di aprile, quando lui era tornato in Italia per le vacanze di Pasqua e voleva nascondersi da tutti, si era ripromesso che non avrebbe mai avuto a che fare con lei e con il suo mondo.
Dopo quel giorno di aprile, quando lei lo incontrò per strada e si lasciò convincere a passare tutta la giornata con lui, si era ripromessa che non sarebbe più esistita per lui.
Ma le cose, si sa, non vanno sempre come una persona se le aspetta.
Anzi, non succede mai.
“Amèlie, devi chiamarlo tu..” le ripeté Harry, sostenuto dagli altri.
Chiamatelo voi, perché devo farlo io?”
“Perché a noi non risponde! Ci abbiamo provato, lo sai..” insisté Niall.
Louis le si avvicinò dolcemente “Risponderà solo a te, lo sai..”
Lei abbassò lo sguardo, sapendo che aveva ragione.
Poi guardò nuovamente Liam, tranquillo più degli altri che non si decideva a parlare.
Si prese di coraggio e compose il suo numero.
 Zayn aveva rifiutato tutte le chiamate dei suoi amici, da quel giorno di aprile.
Ma quando sul display del cellulare spuntò il nome di lei, gli salì il cuore in gola.
Era successo qualcosa, qualcosa di importante, e lui non aveva risposto a nessuno per giorni.
Pronto?” rispose, con aria titubante.
Zayn..” la sua voce era spezzata.
A Zayn gli si bloccò il respiro per un tempo indeterminato.
Non pensava l’avrebbe più chiamato, o avrebbe più sentito la sua voce.
Era passato solo un mese da quel giorno di aprile, ed era convinto sarebbero passati anni, o vite, prima di avere sue notizie.
Devi tornare.. Liam ha avuto un incidente”
 
-

Dopo aver preso il primo aereo per l’Italia, Zayn si precipitò in ospedale, dove sapeva avrebbe trovato tutti.
Non erano cambiati, per nulla.
Niall lo accolse fuori dalla stanza con un grande abbraccio.
“Mancavi solo tu..” gli sussurrò mentre lo stringeva a se.
Nessun ‘come stai?’.
Nessun ‘come mai non hai risposto alle nostre chiamate?’.
Nessun ‘quanto resti?’.
Sembrava che in qualche modo sapesse già tutto.
Entrando nella stanza fu invaso da uno strano odore di medicine e unguenti.
C’erano tutti.
C’era Harry al tavolo, insieme a Halley, che smisero di guardare la televisione e puntarono lo sguardo sul nuovo arrivato.
C’era Hanna con il viso stanco, vicino al letto, che stringeva una mano priva di forze a cui erano collegati molteplici flebo.
C’era Liam, addormentato sul letto bianco con il braccio destro ingessato.
C’era lei, Amèlie, con lo sguardo basso e gli occhi arrossati.
C’era Louis, accanto a lei, con un sorriso rivolto verso Zayn.
C-che cosa è successo?” riuscì solo a chiedere il moro.
Louis si avvicinò a lui e lo prese sotto braccio.
“Hai visto Liam? Adesso c’è anche Zayn.. siamo tutti qui per te. Adesso basta dormire, svegliati bellezza..” pronunciò lievemente Hanna, continuando ad accarezzare la mano di Liam.
Zayn si girò di scatto verso Louis “Hanna?” gli sussurrò.
Louis sorrise e lo trascinò fuori dalla stanza “Ti sei perso tante cose, amico mio..”
Amici.
Zayn intuì immediatamente che Louis non sapeva nulla di quello che era successo.
Nessuno lo sapevo, probabilmente.
Una volta fuori dalla stanza, Louis si posizionò davanti a Zayn.
Stanno insieme?” chiese il moro, stranito.
Louis scosse la testa “No, anzi.. si odiano si può dire. Non fanno altro che litigare e farsi scherzi di vario genere.. Ma mi sa che adesso si è affezionata anche lei a Liam, ma non lo ammetterà mai. Era con lui quando è successo l’incidente..”
“Ma cosa è successo di preciso?”
“Un pazzo su una moto l’ha investito, sulle strisce anche..”
Zayn spalancò gli occhi, incredulo “No..”
Louis annuì.
“E.. e come sta?”
Gli occhi azzurri di Louis si spensero in un istante “Non..si sta.. svegliando..”
Il cuore per moro perse qualche battito, cercando di capire appieno le parole dell’amico.
Ma dobbiamo aspettare ancora qualche giorno, per sapere bene come vanno le cose..”
Zayn abbassò lo sguardo.
“Gli altri che dicono?” chiese poi, dopo un paio di secondi di silenzio.
“Dopo i primi due giorni si è calmata un po’ la tensione.. Facciamo a turni per stare la mattina con Liam anche se.. qualcuno non ha intenzione di rispettarli..”
Zayn aggrottò le sopracciglia, confuso.
Amèlie.. Non va a scuola da quattro giorni e sta perennemente all’ospedale.. Torna a casa solo quando vengono i genitori di Liam..”
“Come sta?” chiese il moro, cercando di far scendere il cuore che gli si era bloccato in gola.
“Sta malissimo, peggio di tutti..”
“Per fortuna ci sei..tu” ammise Zayn, con un po’ di tristezza.
Louis scosse al testa per la seconda volta “Ti sei perso davvero tante cose..”
Zayn sbatté le palpebre ripetutamente, cercando di capire.
“Io e Amèlie ci siamo lasciati.. o per meglio dire, lei mi ha lasciato..”
“C-come?? Quando??” chiese il moro, stranito da quella notizia.
“Ad aprile, dopo le vacanze di Pasqua, senza una vera motivazione..”
Zayn sentii le gambe cedere.
Lui sapeva qual era la motivazione, la sapeva bene.
Io non ho insistito più di tanto.. Sai quanto sono innamorato di lei, quindi l’aspetterò e le starò accanto, e lei questo l’ha capito.. Per questo stiamo cercando di riprovarci. Ma ogni volta che siamo vicini a ‘qualcosa’ che vada oltre l’amicizia..” sospirò Louis, lasciando Zayn con l’ansia “..mi dice che è troppo presto ancora, e io mi ritiro senza troppe pretese” ammise, infine.
Zayn annuì debolmente, non sapendo cosa dire.
Ad un certo punto si aprì la porta della stanza.
Una chioma nera chiese la porta dietro di sé.
Vi lascio soli..” sussurrò Louis, mostrando un sorriso a Zayn.
Lui annuì, vendendo avanzare verso di lei quella ragazza mora dagli occhi tristi.
Solo quando Louis rientrò nella stanza lei ebbe il coraggio di guardare Zayn negli occhi.
Il suo sguardo spento chiedeva comprensione e amore, solo quello.
Ogni emozione era ben stampata sul suo viso e attorno ai suoi occhi arrossati.
Lui aveva vissuto solo di ricordi, di ricordi che erano rimasti mentre lei gli aveva chiesto di andare via, quel giorno di Aprile.
Lui aveva vissuto di quei ricordi che gli stavano scappando tra le mani, che sembravano così lontani ormai da lui.
Lei stava cadendo, e nessuno riusciva a tenerla.
A lei stavano tremando le gambe perché sapeva che solo lui poteva reggerla in piedi, perché lui era più forte di chiunque altro.
Erano fatti per aiutarsi a vicenda, per completarsi forse.
Erano due piccoli pezzetti di puzzle che erano convinti di potersi incastrare tra di loro.
Ma era successo qualcosa.
Si era piegato un pezzo dei due puzzle, e adesso non riuscivano più ad unirsi alla perfezione. 


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Lo so che tornare così, all'improvviso, può aver creato un po' il panico hahah 
Ma credetemi se vi dico che non potevo più aspettare.
La voglia di scrivere mi divora da quando ho finito l'ultimo capitolo della storia, e le vostre
continue richieste di un nuovo capitolo non mi aiutano a restare paziente fino all'anno prossimo.
Ma adesso sono qui, ed ho aggiornato per voi :)
Ma vi avverto fin da subito:
NON MI SARA' FACILE AGGIORNARE, gli impegni son fin troppi quest'anno.
Spero che non mi abbandonerete e che mi starete accanto proprio come tre mesi fa.
Vi amo tutte.

Vostra,
That's ammore



 

 

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Capitolo 2
*** 1. Proiettili e farfalle. ***



Entro per l’ennesima volta nella stessa stanza di ospedale, ormai per la quarta giornata di seguito.
Puntuale, per l’ennesima volta.
La prima, per l’ennesima volta.
Silenzio, fin troppo. Quel silenzio che per l’ennesima volta mi fa star male.
Respiro profondamente e mi siedo vicino al lettino, sforzando l’ennesimo sorriso.
“Buongiorno Liam..”
Nessuna risposta, per l’ennesima volta.
“Anche tu odi questo fastidiosissimo rumore di.. questi macchinari a cui sei attaccato, vero?”
‘Ti – Ti’
Accavallo le gambe e gli sorrido “Sai.. dovresti svegliarti e stare bene, così non lo sentiremmo più.. anzi, ti dico di più.. Potremmo sentire della buona musica!”
Prendo le cuffie con l’mp3 e lo poggio sul comodino “Te lo prometto: se ti svegli faccio scegliere a te che musica ascoltare, non farò i capricci come sempre..”
Lo guardo insistentemente, in cerca di qualche risposta “Te lo sto giurando, dai..” abbozzo un sorriso, ma neanche quello riesce a convincerlo.
Sbuffo e prendo la busta che ho portato con me, l’ennesima busta, come ogni mattina.
“Ti ho portato un altro cornetto alla nutella..” rido “ti chiederai dove sono finiti gli altri eh? O forse no.. credo che la risposta sia abbastanza ovvia anche per te..” poggio anche la busta sul comodino, accanto all’mp3 “Sai meglio di me quanto sia difficile frenare Niall..”
Mi guardo intorno e poi gli sorrido “Ma adesso lui non c’è.. quindi potresti svegliarti e mangiarlo, che dici? Anche solo per fargli un dispetto.. Si è mangiato tre su tre cornetti che erano destinati a te!” sorrido e gli prendo la mano.
Odio il fatto che si sia addormentato in modo serio.
Mi manca il suo sorriso, da morire.
Gli accarezzo lentamente la mano mentre continuo a fissarlo per un arco di tempo indecifrabile.
“Sai.. mi sono portata un libro, così.. per leggere. O magari per leggertelo! Che ne dici?”
Lascio la sua presa e tiro fuori dalla borsa un libro non troppo grande.
Lo rigiro su se stesso e poi mi schiarisco la voce
Ricordati di guardare la luna di Nicholas Sparks”.
Rido e lo guardo Liam “Me l’ha prestato Halley, dice che ho bisogno di amore e che questo libro ne contiene abbastanza..” inclino la testa e lo guardo con confusione “Secondo te ho bisogno di amore? Cioè.. io non credo! Sto bene così.. no?”
Ti.
Ti.
Sbuffo e cerco di non concentrarmi sull’ammasso di fili collegati al mio migliore amico che mi infastidisce.
Inizio a sfogliare il libro “Comunque l’ho iniziato a leggere stamattina sull’autobus.. sono ancora ai primissimi capitoli, dove parla di come i due innamorati.. o almeno credo quelli che saranno i futuri innamorati si incontrano..”
Chiudo nuovamente il libro e mi concentro sulla copertina “Guarda, ci sono due che si baciano..” gliela mostro e gli indico la figura maschile “Questo sembri tu, non trovi?” rido e poi guardo meglio la foto.
“Sì.. e l’altra chi è?” chiedo più a me stessa che a lui, poi lo guardo con aria minacciosa “Sai.. è da tanto che non mi racconti la tua vita sentimentale.. e questo non va affatto bene!”
Silenzio.
Niente, Liam sei proprio testardo.
Sbuffo e riapro il libro sull’ultima pagina che avevo letto stamattina e inizio a leggere le prime righe.
Ma non ce la faccio, è più forte di me.
Chiudo il libro forte e guardo Liam con aria minacciosa.
“Senti Liam.. sai meglio di me quanto io ami leggere un libro o ascoltare musica o.. semplicemente guardarmi intorno mentre aspetto qualcosa o qualcuno. Lo sai che mi da un senso di.. benessere e tranquillità.. A volte spero anche che qualsiasi cosa debba arrivare arrivi in ritardo! Così che io possa leggermi la fine del capitolo in santa pace o così che io possa ascoltare fino all’ultima nota di ogni canzone, senza dover interrompere nulla. Ma..” butto fuori l’aria e lo guardo il modo più dolce.
Sai che esistono anche le eccezioni, no? Ecco, tu adesso sei l’eccezione. Io adesso sto odiando aspettare, e probabilmente odierei ciò anche se il motivo fosse un altro, se ti riguardasse. Quando si parla di te io odio aspettare!  Cioè.. sei l’unica ragione che mi darebbe la forza di prendere un qualsiasi libro e strappare pagina per pagina. Prenderei questo lettore mp3 e lo lancerei fuori dalla finestra senza pensarci su un attimo!”
Mi alzo e mi siedo accanto a lui, nel letto, prendendogli la mano.
“Odio aspettarti in questo momento. Tu dovresti essere qui adesso a parlarmi, dovresti esserci ogni volta che sento la tua mancanza, che ho bisogno di te. Tu non dovresti mancare mai..” gli sorrido accarezzandogli la mano.
Mi perdo a fissare il suo volto pallido mentre il ‘Ti – Ti’ della macchina riempie la sala.
Non so quanto tempo resto a fissare Liam, ma penso sarei rimasta a fissarlo per tutta la giornata se qualcuno non avesse bussato alla porta.
Mi alzo di scatto dal letto risedendomi composta sulla sedia prendo il libro in mano, velocemente mi schiarisco la voce “Avanti..”
Avanti? Manco fosse la mia camera.
Mi giro verso la porta e vedo entrare Zayn.
Zayn?
“Ah..  sei tu..” dice, avvicinandosi con qualcosa in mano.
Stavo proprio pensando la stessa cosa, guarda..” abbasso lo sguardo sul libro e lo apro, continuando a seguire i movimenti di Zayn con la coda dell’occhio.
Lo vedo avvicinarsi ancora di più al letto e sorridere a Liam “Hei fratello..” gli tocca la mano delicatamente.
Mi sento mancare l’aria e cerco di respirare il più possibile per non rimanerci secca.
Zayn accarezza la mano di Liam con una delicatezza unica.
Neanche una madre riuscirebbe ad essere così delicata con il suo neonato.
Lo sento respirare pesantemente e poi sedersi accanto a me, dopo aver posato qualcosa sul tavolo.
“Che fai?” mi chiede, con aria allegra.
Mi giro verso di lui con una faccia da ebete.
Cosa vuoi che faccia con un libro in mano, deficiente?
“Contavo i koala che si arrampicano dalla finestra” dico, indicandogli un punto a caso della stanza.
Lui si gira a guardare “Koala?
Involontariamente la mia bocca si apre dallo stupore.
Ma è serio?
“Zayn sto con un libro in mano, secondo te che sto facendo?” gli rispondo sventolandogli il libro davanti la faccia.
Ricordati di guardare la luna..” legge il titolo lentamente e poi prende il libro dalle mie mani agilmente.
Vedo spuntare un sorriso sul suo volto “Hei, ma io ho visto il film di questo libro! Adoro da morire il padre John!”
Lo guardo confusa “Il padre?”
Lui mi guarda contento, sembra un bambino allo zecchino d’oro.
Ma che dico?
“Sì dai! Quello che alla fine muove poverino!”
Oh ma certo! Il padre che muore alla fine del libro! Come dimenticarsi di un capitolo che NON HO ANCORA LETTO??
Lo fulmino con lo sguardo e poi gli sorrido in modo ebete “Grazie, ora te lo puoi anche tenere..”
Lui alza le sopracciglia e sorride “Non mi dire che non eri ancora arrivata alla fine!”
“Quindi secondo te io stavo leggendo un libro di cui già sapevo la fine?” gli chiedo con aria interrogativa.
Lui annuisce “Quindi.. ti ho.. svelato il finale..”
Batto le mani senza produrre nessun suono “Oh ma sei proprio intuitivo Zayn.. Devo dire che l’Inghilterra ti ha fatto proprio bene..” dico girandomi a guardare Liam.
Lo sento ridere e per poi posare il libro sul tavolo “Invece devo dire che a te la mia assenza ha fatto proprio male..”
Mi giro di scatto fulminandolo con lo sguardo.
Che cosa vuole, adesso?
Che cosa vuole lui da me, adesso?
Pensavo fossimo stati abbastanza chiari quel giorno di aprile.
“Hei.. sto scherzando eh..” dice infine, alzando le mani in segno di difesa.
Alzo gli occhi al cielo e poi faccio un cenno con la testa verso il tavolo “ E tu? Cosa hai portato?”
Lui si gira e prende l’oggetto che aveva precedentemente posato.
“Oh..” mi porge la custodia di un cd “un po’ di musica, magari gli fa venire voglia di cantare o.. non so, ballare?”
Sorrido e prendo il cd in mano.
Coldplay, Muse, Robbie Williams, Michael Bouble e Michael Jackson, The Queen, Bob Marley e ancora tanti altri.
C’era una varietà di scelta impressionante.
Mmmh.. però!” dissi quasi esterrefatta continuando a leggere quella sfilza di nomi.
“Ti piace?” mi domanda, sorridendo.
Glielo porgo nuovamente e gli sorrido “Penso gli piacerà molto..”.
E sì, piace anche a me.
Lui lo riprende e lo riposa sul tavolo “Magari più tardi glielo facciamo sentire..”
Annuisco e mi rigiro a guardare Liam.
Continuo a seguire con la coda dell’occhio Zayn che si è appoggiato con i gomiti alle cosce, fissando anche lui Liam.
“Spiegami una cosa..” sbotta all’improvviso, senza distogliere lo sguardo da Liam.
Io faccio allo stesso modo, cercando di concentrarmi più sui miei e sui suoi respiri, rispetto al ‘Ti – Ti’ .
“Perché hai lasciato Louis?”
Silenzio.
Il pavimento si aperto sotto di me e mi sta risucchiando.
Una voragine di parole mute che non vogliono uscire dalla mia bocca.
Ricordi che si accavallano che mi spingono ad urlare.
Strano.. Anche la macchina ha smesso di fare rumore.
Io non respiro più, e neanche Zayn.
Devo rispondere?
No, non devo.
Non gli devo nessuna spiegazione.
Oppure sì, gliela devo, perché lui c’entra con la spiegazione.
No, non devo, lui sa qual è la ragione.
Lui sa di essere la ragione.
Non capisco, vuole sentirselo dire da me?
Ha una sua tesi che è diversa dalla mia?
Quanto mi piacerebbe sapere che diavolo gli frulla in quella testa.
Cos’altro avrei dovuto fare?” sussurro, infine, come se fosse la domanda più ovvia del mondo.
Sento il suo sguardo poggiarsi su di me.
Sento che la voglia irrefrenabile di guardarlo sta facendo a pugni con la mia lucidità.
Resto ferma a fissare Liam, immobile.
Chissà che ne pensa lui, di tutta questa situazione.
“Parlami Amèlie.. ho bisogno che tu mi parli”
Le sue parole non mi sfiorano nemmeno.
Anzi, al contrario.
Le sue parole mi attraversano completamente e si disperdono per tutta la stanza.
No, non parlerò, neanche questa volta.
Non ti dirò ogni cosa che sento dentro, come ho sempre fatto, cacciandomi nei guai.
Mi terrò tutto dentro, sarà il mio segreto.
Magari più tardi racconterò tutto a Liam, magari no.
Resterà il mio segreto proibito.
Resterà come uno di quei segreti che ho sempre voluto dirti, ma che è ancora dentro me.
Non ti dirò nulla perché queste parole si trasformerebbero in uno sparo, che prima beccherà te e poi ucciderà me.
Ti farebbero male, lo so, e non lascerò che questo accada.
Lascerò che questo segreto trafigga solo me, come un proiettile che colpisce qui, dritto al cuore.
Mi risiedo velocemente nel lettino di Liam, dando le spalle a Zayn per non mostrargli gli occhi lucidi.
Liam.. svegliati..” dico con voce strozzata cercando di contenere i singhiozzi “..per favore..”
Sento le lacrime iniziare a bagnarmi lentamente le guance, mentre i passi di Zayn si fanno sempre più decisi verso l’uscita.
Aspetto solo il momento giusto, quando Zayn chiuderà dietro di se la porta della camera.
In quel momento non avrò più controllo, e le lacrime saranno molte di più proprio perché le ho trattenute fin troppo a lungo.
E il proiettile dentro cuore farà esplodere anche il mio stomaco, fino ad uccidere ogni farfalla rimanente.

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Sono ancora viva, i maya non mi hanno ucciso, e spero non abbiano ucciso neanche voi (?)
So che questo capitolo non è il massimo dell'allegria, ma i primi saranno così, di passaggio.
Spero che ugualmente
vi piaccia e vi facciate sentire, le vostre recensioni al primo capitolo
mi hanno emozionato talmente tanto *-* Siete stati tutti dolcissimi, non so come ringraziarvi davvero :)
Vi lascio una foto del nostro piccolo amore
Liam


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Capitolo 3
*** The con troppo zucchero. ***


POV. ZAYN

Caffè? Sigaretta? Caffè.
Anche perché non c’è un tabacchino dentro questo stupido ospedale.
Solo macchinette per il caffè, e chissà che schifo di caffè.
Mi posiziono davanti alla macchinetta e rimango in silenzio a fissarla.
Per quanto silenzio ci sia intorno a me e nonostante le due rampe di scale che ci dividono, posso ancora sentire le lacrime di Amèlie.
Più che sentirle le immagino.
Tanto so già che lei fingerà sempre di aver dimenticato, come allo stesso modo farò io.
Penso che nonostante tutto quello che abbia passato, che abbiamo capito, io continuerò a cercarla sempre, fuori e dentro di me.
Magari anche lei mi cercherà, magari anche lei sempre, ma so per certo che non proverà a raggiungermi.
“Credo si sia sentito male..” sento bisbigliare una voce dietro di me.
Mi giro lentamente e ritrovo una vecchietta parlare con un’infermiera che mi guarda con aria preoccupata.
“Giovanotto, sta bene?” mi chiede poggiando una mano sulla mia spalla.
La guardo con aria confusa, non capendo.
“La signora dice che stai qui davanti alla macchinetta da circa un’ora..”
“Se non di più..”
aggiunge la vecchietta.
L’infermiera abbozza un sorriso e mi sussurra “..e se non prende un the rischia di alterarsi”
Annuisco sorridendo e mi sposto “Mi scusi signora..”
L’infermiera dopo aver salutato la vecchietta torna dentro una camera mentre la donna anziana si fa avanti per il the.
Sembra agitata, quasi non volesse neanche il the.
“Non mi dire che ti sei imbambolato di nuovo..” afferma guardandomi.
Mi accorgo di avere lo sguardo perso su di lei.
Scuoto la testa e mi appoggio al muro “No, mi scusi ancora.. non so dove ho la testa..”
Prende il the appena erogato e me lo porge “Prendi un the.. fa tornare la serenità ad ogni sorso” mi spiega sorridendomi.
Le sorrido per poi scuotere la testa “Oh no grazie, credo prenderò un caffè..”
Lei mi guarda male e beve un sorso del suo the “Il caffè fa diventare nervosi e intrattabili!”
“Sì ma io ho bisogno di restare sveglio, non vede che oggi sembro un po’ imbambolato?”

Lei annuisce e poi mi guarda dalla testa ai piedi con sguardo scrutatore “Non sei troppo giovane per diventare padre?”
Sbatto ripetutamente le palpebre e avvicino l’orecchio per cercare di aver capito bene la domanda “Mi.. mi scusi?”
La vedo prendere un grosso respiro “Ho detto.. NON SEI TROPPO GIOVARE PER DIVENTARE PADRE?” urla quasi e un ‘Shhhh’ generale proviene dal corridoio.
Lei si gira intorno scusandosi e mentre io continuo a guardarla male “Ma io.. non sto per diventare padre!”
I suoi occhi diventano due fessure “E allora che ci fai in questo reparto?”
Reparto?
Alzo la testa ed incontro un cartello: ‘Reparto ginecologia’
Mi sfugge un sorriso e torno a guardare la vecchietta “No signora.. Sono qui solo per prendere un caffè, non un.. bambino!”
La vecchietta annuisce continuando a sorseggiare lentissimamente il suo the, poi torna a guardarmi.
“E allora da che reparto provieni?”
Provo a guardarmi indietro in cerca di aiuti “Non lo so con precisione.. Il reparto è a due piani da qui, sono qui per un mio amico che è in coma..”
Lei stacca le sue labbra dal the e apre di più gli occhi “Sei amico della bruna?” mi domanda all’improvviso.
La guardo con aria confusa.
Bruna? Che stesse parlando di Amèlie?
“La bruna..” anticipa la mia domanda “..la ragazza dai capelli lunghi che sta qui da giorni”
“La conosce?”

Annuisce “Le consiglio sempre di prendere un the ma lei dice che ha bisogno solo di caffè, per restare sveglia e continuare ad intrattenere il suo amico”
Sì, è per forza lei.
E a quella descrizione così semplice ma dettagliata mi sfugge un sorriso.
“Lei sì che avrebbe bisogno di un the! Ha bisogno di tranquillità.. Ogni volta che scende in questo reparto è sempre più tesa!” mi sussurra, quasi fosse un segreto.
Annuisco “Grazie signora, e non si preoccupi.. Adesso le porto io un the alla bruna.”
Lei sorride dolcemente e mi accorgo di quanto sia tenero quel sorriso, nonostante i pochi denti.
Inserisco la moneta e seleziono la bevanda.
“Mettici più zucchero ragazzo..” mi suggerisce da dietro la vecchietta “ ha bisogno di dolcezza la bruna!”
Rido e provo ad immaginare a quanto Amèlie sia stata tesa in questi giorni per apparire una ragazza ‘priva’ di dolcezza.
Una volta erogato il the faccio un cenno con la testa alla vecchietta “E’ stato un piacere..”
“Al prossimo the allora..” annuncia, sedendosi in un posto li vicino alla macchinetta.
“Senz’altro!” e mi ritrovo a risalire le scale.
Arrivato davanti alla porta busso piano, ma nessuno mi risponde.
Entro con discrezione e il silenzio regna sovrano.
Mi si intenerisce gli occhi alla vista di quella meraviglia appoggiata al letto di Liam dormiente.
Sembrano che si siano messi d’accordo entrambi per addormentarsi in quella maniera.
Poso il the sul tavolino e mi avvicino a lei, piegandomi sulle ginocchia.
“Amèlie..” le sussurro, togliendole i capelli dal viso.
Vedo muoversi il suo naso, segno che si sta risvegliando.
“Amèlie svegliati..”
Lei mugugna qualcosa e piano piano strizza gli occhi cercando di abituarli alla luce.
“Che è successo?” sussurra, guardandomi con gli occhi semi aperti.
Senza riuscire a frenare l’impulso le accarezzo delicatamente la guancia, mentre lei richiude gli occhi al mio tocco.
Sei a pezzi, vai a casa a dormire.. resto io qui con Liam..”
Lei scuote la testa e si alza dritta appoggiandosi alla sedia ancora con gli occhi chiusi.
Senza aspettare una sua eventuale protesta la prendo in braccio e la faccio coricare nel lettino accanto.
“Che stai facendo?” mi chiede con un filo di voce.
“Se non vuoi tornare a casa, almeno riposa un po’..”
Lei annuisce e si gira su di un fianco, guardandomi mentre io mi siedo su di una sedia davanti a lei.
Forse hai ragione tu..” sussurra guardandomi.
Accenno un sorriso.
Lei si mette un braccio sotto la testa e mi guarda “Come è andata a Londra negli ultimi mesi?”
Ecco. Parla Zayn. O adesso o mai più.
“Intendi dire da quel giorno?”
Lei sgrana poco gli occhi e continua a guardarmi, senza muoversi.
Le sorrido e continuo a guardarla “Niente.. ho solo provato a cercare qualcuna in quel mondo che assomigliasse a te, qualcuna o qualcosa che mi avrebbe fatto stare bene esattamente come fai tu.. Ma non l’ho trovata e credo non la troverò mai e quindi.. Sono tornato a cercare te.”
Lei non distoglie gli occhi dai miei, continua a fissarmi senza dire una parola.
Non so per quanto tempo restiamo in silenzio, fino a quando non si alza da quel lettino.
“Vado a prendere qualcosa sotto..
Mi giro di scatto e guardo verso il tavolino “Ti ho preso un the!”
Lei sgrana gli occhi con uno sguardo scioccato “No.. anche tu hai incontrato la signora del the?”
Sbuffo a ridere insieme a me e annuisco.
“Quella è tutta matta.. ogni volta mi stona la testa per farmi prendere il the invece del caffè! Dice che ‘ho bisogno di tranquillità e dolcezza e nel caffè non ce n’è abbastanza’”
Mi appoggio con la schiena alla sedia e rimango a fissare ogni suo movimento.
“E non sai.. l’altro giorno mi chiede ‘ma a che mese sei?’” aggiunge con aria schifata.
Scoppio a ridere ripensando alla scena di prima.
Accenna un sorriso e la vedo prendere i soldi dalla borsa “Tu vuoi qualcosa?” mi chiede senza neanche guardarmi.
“No.. berrò questo the..”
Lei annuisce e va verso l’uscita “Ci vediamo tra un po’, prendo una boccata d’aria nel mentre..”
Annuisco e la vedo uscire dalla stanza.
Prendo il the da sopra il tavolino e mi siedo vicino al lettino di Liam.
Lo assaggio e subito lo risputo nel bicchiere “Ma quanto cazzo di zucchero c’ho messo?”
Lo riposo immediatamente sul comodino e mi immagino il sorriso di Liam se avesse assistito a questa scena.
Resto a fissarlo notando alcuni dettagli a cui non avevo mai fatto caso.
Mi soffermo a guardare la barba che sta piano piano crescendo sul suo viso, e ricordo quanto lui odi non farsela.
A differenza della vostra io ho una pelle morbida come il culo di un bambino’ ripeteva sempre.
Gli prendo la mano e inizio a giocare delicatamente con le sue dita.
Parliamo?” gli chiedo all’improvviso, guardandolo.
Lui non risponde, resta in silenzio.
Avrebbe fatto così anche in un’altra occasione.
“Secondo te quanto dovrò ancora aspettare per toccarla, stringerla intendo.. Quanto mi toccherà ancora aspettare a pensarla? Questa situazione è diventata.. una tortura!”
Continuo a guardarlo, immaginandomi i suoi occhi fissi su di me.
“Più la guardo, più è vicino a me e più.. mi sento solo in mezzo al mondo.”
Lo guardo spazientito. Ho bisogno di risposte, Liam.
Ho bisogno dei tuoi consigli.
“Secondo me lei pensa che siccome è.. ‘finito’ tutto io abbia dimenticato.. ma non si rende conto di essere ancora nella mia vita, come io sono nella sua.. Cioè io ancora continuo a vederla in mezzo alla gente, negli occhi della gente!”
Continuo a giocare con la sua mano che sembra quasi mi opponga un minimo di resistenza.
Mi alzo dal letto e vado verso la finestra, affacciandomi.
Che schifo di paesaggio..” commento guardando case su case.
Mmmmh
Non piace nemmeno a te questa stanza, vero?”
Cazzo.
Mi si blocca il cuore in un istante.
Mi giro di botto e vedo per un millisecondo Liam che stringe gli occhi.
“Cazzo cazzo cazzo!” mi precipito su di lui e inizio a premere tutti i bottoni ripetutamente che si trovano sopra il suo lettino.
Liam? Liam? Ascoltami.. Fermo ok? Non ti muovere.. Non so che fare.. fermo stai!”
Ma che cazzo sto dicendo?
Sento suonare una sirena da un allarme posizionato appena fuori dalla porta e mi precipito fuori.
Due infermiere con una barella e un medico si precipitano dentro la stanza di Liam buttandomi fuori e parlando tra di loro.
“Che sta succedendo??” provo a chiedere ma nessuno mi degna di uno sguardo.
Senza pensarci un attimo corro tra le scale arrivando davanti a lei.
“AMELIE!” le urlo con il fiatone.
Lei si gira di scatto sgranando gli occhi.
“LIAM!” le urlo poi vedendola ancora ferma davanti alla macchinetta.
Vedo cadere il caffè dalle sue mani in un nano secondo mentre inizia a correre verso di me.
Senza pensarci due volte corro su tra gli scalini insieme a lei sentendo dei singhiozzi che rimbombano per la tromba delle scale.
Non mi giro a guardarla, so per certo che ha il viso rigato dalle lacrime.
Arrivati al nostro reparto mi accorgo che la sirena si è bloccata.
Amèlie entra di soprassalto dentro la stanza “Dov’è??” chiede disperata.
Entro subito dopo di lei e vedo le infermiere con la barella messe in un angolo che ci guardano sorridendo.
Il medico di prima davanti a Liam gli bagna la fronte con una pezza e poi si gira verso di me sorridendomi.
“C’hai fatto spaventare, ragazzo..”
I-io? Cosa?
Lo guardo con aria interrogativa e sento le infermiere ridere.
Hai premuto il bottone sbagliato e così ci eravamo preparati per portarlo in sala operatoria”
Il bottone sbagliato? Non sapevo nemmeno dell’esistenza di un tale bottone!
Vedo Amèlie avvicinarsi al lettino “Liam?” sussurra.
Il viso del ragazzo si dipinge di un sorriso meraviglioso, poco accennato.
“Sta bene, si è svegliato finalmente..” annuncia il dottore togliendo la pezza da sopra la fronte di Liam.
Vedo gli occhi di Amèlie riempirsi di lacrime.
Non provare ad aprire subito gli occhi o a fare sforzi.. hai bisogno di riposo..” dice dolcemente il medico a Liam.
Lui si limita ad annuire, e sembra quasi una magia.
Il dottore sorride e poi si gira verso Amèlie “Su su.. basta piangere, adesso ha bisogno solo di sorrisi..” annuncia sorridendo e poi guarda me “Non lo lasciate mai solo e non permettetegli di fare cose inadeguate al suo stato di salute!”
Annuisco mentre Amèlie si è fiondata sulla sedia vicino al letto di Liam, prendendogli la mano.
Le infermiere seguono il dottore e chiudono la porta uscendo fuori dalla camera.
Io rimango a fissare i due migliori amici.
Liam? Come ti senti..?” le sussurra lei, asciugandosi con una mano le lacrime.
Il ragazzo apre gli occhi leggermente, guardandola e accennando un sorriso “Una favola..”
Lei abbozza un sorriso e poi scuote la testa “Non fare il deficiente! Il dottore ha detto che devi stare con gli occhi chiusi!”
Rido a quella scena e continuo a guardarli.
Liam gira la testa lentamente verso di me e mi sorride “Hei amico..”
“Hei..
” mi avvicino a lui facendogli un cenno con la testa.
Sei tornato..”
“C’erano dubbi?”
“Hai tante cose da raccontarmi, vero?”

Gli sorrido e gli accarezzo la mano “Abbiamo tanto tempo, tranquillo..”
Lui annuisce e si rigira verso Amèlie guardandola con aria confusa “Hai un aspetto orribile..”
Lei lo guarda malissimo e scoppia a ridere “Grazie ma è per colpa tua!”
“Mia?”
“Sono giorni che sta qui a badarti..
” aggiungo io.
“Giorni??” ci chiede lui confuso, aprendo un po’ di più gli occhi.
Tranquillo..” gli sussurra lei accarezzandogli la mano “..adesso è tutto apposto, è questo l’importante no?”
Lui annuisce, tornando più sereno nel volto e poi si rivolge verso di lei.
“Grazie..”
“Non dirlo neanche per scherzo..”
“No invece.. Grazie non basta.. Sono solo sei lettere che pronunciate adesso sembrano non aver completamente valore..

“Liam..”
“Dovrei pensare a qualche parola più elaborata e complessa per farti capire quanto io ti sia grato, per farti capire quanto tu mi stia facendo sentire bene in questo momento. Una parola così perfetta che descriverebbe il modo in cui sai farmi sentire solo tu.”

Lo guardo e sorrido.
Liam è sempre Liam.
Appena sveglio dal coma o dopo una sbronza epocale, lui è quello dei discorsi perfetti.
Lei gli sorride, lasciandosi sfuggire un’altra lacrima.
“Grazie a te..” gli sussurra in fine.
Eppure ci vorrebbe una parola per descrivere questo momento, questa loro amicizia.



___________________________________________

E anche Liam è tornato nel mondo dei vivi (?)
Prendetelo come il mio regalo di Natale per voi :3
Avete visto? Sono riuscita a scrvere e aggiornare durate queste vacanze, proprio come avevo promesso!
Non so davvero come ringraziarvi per tutte le recensioni e i commenti positivi per la storia, siete tornati più carichi di prima e non mi sembrava davvero possibile! C'è anche chi già ha segnalato la storia tra le
scelte e non ho parole O:
Siete il miglior regalo di Natale di sempre.
Non mi resta che augurarvi buon proseguimento di vacanze, mangiate come i porcellini e state tranquilli, se riesco aggiorno anche in questi giorni! :D Anche perchè adesso ci aspettano capitoli importanti u_u
Vi amo tutti e da impazzire. 

Ps.
Volete sapere chi mi ha portato i regali quest'anno? mlmlmlml

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Capitolo 4
*** Il cucciolo di foca. ***



Dopo un'ora eravamo tutti attorno a lui, ma proprio tutti.
Halley piase quando lo vide sorridere e io la presi in giro, come se io non avessi pianto molto più di lei in questi giorni e fino a cinque minuti prima.
Hanna invece si teneva a debita distanza, cercando di nascondere che gli aveva tenuto la mano per tutti quei giorni.
Loro si odiavano prima dell'incidente, si prendevano in giro, e così doveva continuare ad essere.
"Sempre la solita stronza, non è vero?" l'accusò Liam ridendo e indicandola, visto che era messa nell'angolo più lontano da lui della stanza.
Lei lo fulminò con lo sguardo e si avvicinò "Non ho intenzione di lodarti perchè sei stato a dormire per 4 o 5 giorni di fila"
"Non sai esattamente per quanti giorni io sia stato a dormire?"
"Mi dovrebbe interessare?" guardò un attimo il soffitto e non diede il tempo a Liam di rispondere "NO!" e gli sorrise in modo piuttosto falso, che fece ridere tutti noi.
Rise anche lui "A me hanno detto che sei stata piuttosto.. proccupata per questo mio incidente" le disse con tono di sfida.
Hanna guardò tutti in cerca di risposte e poi mise le braccia conserte "Infastidita oserei dire, non preoccupata!"
"Infastidita? e per cosa?"
"Per il fatto che mi dovevi un gelato, ricordi? Invece poi ti hanno investito e puff.." fece uno strano segno con le mani "..niente più gelato!" aggiunse con aria afflitta.
Liam rise "Potevi prendere i miei soldi e lasciarmi in mezzo ad una strada a morire, che dici?"
"C'avevo pensato.. ma l'ambulanza è arrivata troppo in fretta e avevano bisogno di un documento di riconoscimento.. Ho dovuto dare il portafogli a loro" disse alzando le spalle.
Notai Zayn che la guardò molto confuso e risi.
Non era abituato a tanto 'amore' tra quei due.
Liam rise anche e allungò le braccia verso di lei "Vieni qui.."
Lei lo guardò malissimo "Non ci penso proprio!"
Lui si allungò verso di lei velocemente e l'afferrò per il braccio "Ti ho detto vieni qui!".
Lei non ebbe il tempo di allontanarsi che si ritrovò abbracciata a Liam.
Guardò noi davanti a lei in modo confuso chiedendoci spiegazioni.
Noi allo stesso modo eravamo più confusi di lei.
"Mi è mancato questo, sai?" le disse lui.
"Questo cosa Payne??" rispose Hanna piuttosto irritata.
"L'abbraccio!"
"Io non ti ho mai abbracciato!"
Lui la lasciò e rise "Un abbraccio che riesce a darmi calore, calore che queste coperte non sono riuscite a darmi per tutti questi giorni.. Un abbraccio con un po' di sentimenti!"
Lei incrociò le braccia nuovamente e lo guardò male "Non c'era sentimento nel mio abbraccio!"
"Certo che c'era!"
"Ti dico di no Payne!"
Lui sbuffò irritato "E allora mi è mancato un abbraccio e basta!"
"Perfetto, allora la prossima volta abbracciati un cucciolo di foca in peluche!"
Liam la guardò divertito "Sai la differenza tra un cucciolo di foca in peluche e te?"
Hanna fece una smorfia "Non la voglio sapere!"
"Il cucciolo di foca è un peluche.. ed è un cucciolo.."
"Liam!" lo minacciò lei puntandogli il dito contro.
"Tu sei solo una foca!" aggiunge infine.
Spalancai gli occhi guardando gli altri.
"Oh guarda Amèlie, un koala alla finestra!" disse ad alta voce Zayn, evidentemente anche lui aveva capito la gravità della situazione.
"Sì infatti, ne parlavano anche prima al telegiornale!" disse Harry accendendo la televisione.
Hanna continuò a fissare Liam con sguardo assassino "Ti faccio restare su quel letto per altri quattro mesi Payne!"
"E poi come farai senza il gelatino?"
"Le foche non mangiano gelati!" disse infine lei, uscendo con rabbia dalla stanza.
Guardai Liam scuotendo la testa "Certo che sei proprio stupido eh.."
"Che ho fatto?" disse lui girandosi verso di noi con aria confusa.
"Non si dice ad una ragazza che è una foca!"
"Perchè??"
"Le foche sono così carine!" aggiunse Niall e Liam lo seguì indicandolo "Appunto!"
Halley fulminò con lo sguardo il biondo"Certo che voi ragazze non capite proprio nulla di complimenti eh.."
"Dicendole che è una foca è come se le hai detto che è grassa.." disse Louis sospirando.
"Esatto!" gli battè le mani Halley.
"E tu come le sai queste cose?" gli chiese confuso Liam.
Louis rise "Qualche mese fa Amèlie mi ha fatto un elenco sulle cose da dire e non davanti ad una ragazza"
Sorrisi ripensando a quell'elenco "E tra queste cose c'era 'non paragonare una ragazza ad un animale a meno che non sia estremamente bello ed adorabile' "
"Dio.. ho bisogno di quell'elenco anche io Amèlie.." mi guardò con aria supplichevole Harry.
"Comunque per me la foca è bella ed adorabile!" disse con tono serio Liam.
Tutti lo guardammo straniti e lui capì subito aggiungendo "..non che Hanna lo sia!"
Risi scuotendo la testa "Sei irrecuperabile"
Lui sbuffò e si distese nuovamente sul lettino "Mi farò perdonare con il gelato che le devo".
Sorrisi a quella frase: entrambi si volevano bene e cercavano di dimostrarselo il meno possibile.
"Vado a prendermi un caffè.." annunciai alzandomi dalla sedia.
"Vengo con te!" aggiunse Zayn, scendendo dal tavolo.
Lo guardai di sfuggita e annuì dirigendomi fuori dalla porta, sapendo che lui era li dietro di me.
"Spero di non incontrare la signora del the, ho proprio bisogno di un caffè in questo momento!" mi disse camminando a passo svelto accanto a me.
Risi e lo guardai "Stai parlando con la ragazza senza dolcezza"
"Se tu non sei dolce.." disse e lasciò la frase in sospeso.
Lo guardai confusa sorridendo "..se io non sono dolce..?"
Si fermò davanti alla macchinettà e si appoggiò ad essa "Non so chi possa esserlo!"
Annuì e gli sorrisi, mettendo le monete dentro la macchinetta"Grazie.." dissi solamente.
Lui avvicinò la mano al mio viso e mi accarezzò la guancia.
Istintivamente mille brividi mi attraversarono le schiena.
Mi facevano impazzire quelle sue carezze, le sue mani che sfioravano la mia pelle come se io fossi di cristallo.
Riusciva a far tremare tutto dentro di me ogni volta che delicatamente mi accarezzava.
Sembrava avere quasi paura di toccarmi, come se potesse rompermi sfiorandomi un po' di più.
Pregai dentro la mia testa di non diventare rossa in quella frazione di secondo che sembrò durare minuti interi.
Appena la sua mano fu abbastanza lontana dal mio viso mi schiarì la voce e pressai il dito sulla macchinetta, mentre il suo sguardo su di me mi faceva stare in tensione.
Incrocia le braccia aspettando il caffè e tenni gli occhi fissi sulla macchinetta.
"Grazie di esserci stato in questi giorni.." gli dissi, senza degnarlo di uno sguardo.
"Non mi sembra di aver fatto qualcosa.. Anzi ne sono quasi sicuro.."
"Beh allora grazie di essere tornato.." alzai gli occhi incontrando i suoi "..son sicura che Liam non si sarebbe mai svegliato senza il tuo ritorno.."
Lui mi guardò con aria interrogativa e poi si limitò ad annuire.
Appena il caffè fu erogato completamente sentì una porta aprirsi alle mie spalle.
"Oddio no.." sussurrai piano prendendo velocemente il caffè.
"Che c'è??" mi chiese lui confuso.
"Oh chi si rivede, la signorina bruna! Non mi dica che sta prendendo un altro caffè!?" iniziò a parlare la vecchietta del the, ormai quello era il suo nome.
Mi girai e le sorrisi "No signora non è per me, ma per una mia amica.." poi le diedi le spalle e guardai Zayn "Io salgo sopra a portare il caffè a.. a Hanna! Tu.. prendi con calma il caffè.. o il the!" dissi ridendo.
Lui mi guardò malissimo ma non ebbe il tempo di dire qualcosa che a passo veloce risalì per le scale.
 Sapevo che la signora l'avrebbe tenuto li a parlare almeno per mezzora, e ciò mi divertiva tantissimo.
Fuori dalla porta incontrai Halley, seduta con il cellulare in mano.
"Hey.." mi avvicinai a lei sorridendo.
Lei sbattè la mano sulla sedia accanto alla sua e mi sedetti accanto a lei.
"Come va?" le chiesi iniziando a bere il caffè.
Lei sorrise dolcemente "credo che adesso le cose non potrebbero andare meglio, no?"
Annuì abbassando lo sguardo "Forse.." aggiungi sorridendo.
Lei mi squadrò e mi guardò confusa, ma non parlò per diversi secondi.
"Quindi.. adesso ci pensi ancora?"
Mi venne da ridere ma mi trattenni "Perchè, credi davvero che secondo te io abbia mai spesso di pansarci?"
Lei mugugnò qualcosa e accavallò le gambe.
Era questa la verità, e la sapeva anche lei.
Ed era un verità che bruciava lo stomaco, più di quanto stesse facendo il caffè bollente sulla mia lingua.
Dopo un paio di minuti mi guardò con aria interrogativa "Pensi che tu e lui siate tipo.. destinati ad amarvi?"
La guardai confusa, cercando le parole dentro di me "No.. Non penso sia scritto da qualche parte e nessuno c'ha mai detto che.. insomma che siamo destinati a questo.." sospirai guardando il caffè "..penso siamo noi stessi a credere che il destino abbia progettato questa vita per noi, come se abbia progettato il fatto che io e lui dobbiamo stare insieme.."
"Ma tu pensi sia così? Pensi che sia giusto tornare a riprovarci con lui?"
"No.." risposi istintivamente "Penso solo che il destino voglia farmelo credere"
Ma la verità è che mi piace credere che in fondo il destito ci aveva progettati per unirci alla perfezione, dentro un unico amore.
Un amore che però non poteva esistere.
"Meglio così, non voglio vederti soffrire di nuovo, per la terza volta.."
Terza?
Oh già.. le era rimasta alla 'terza' volta.. non sapeva cos'altro era successo.
Annuì e appoggiai la testa sulla sua spalla.
Qualche secondo dopo Niall uscì dalla stanza di Liam e porse la mano a Halley "Andiamo a casa?"
Lei gli sorrise e si alzò dalla sedia, poi posò lo sguardo su di me "Hai bisogno di un passaggio?"
Scuoto la testa "No, si è già offerto Harry"
"Ti fidi di Harry?!" mi chiese sconvolto Niall
"Non dovrei?"
"Già.." spunta Harry da dietro le loro spalle con aria minacciosa "Non dovrebbe?"
Niall lo fissa e poi gurda me facendo spallucce "Buona fortuna!"
Halley si fionda tra le mie braccia "Ti ho voluta bene!"
"Ma la smettete?? Guido benissimo io!" li rimprovera Harry ed istintivmente scoppio a ridere.
Sento Halley che trattiene le risate, poi prende Niall per mano e si allontanano verso l'uscita.
"Andiamo anche noi?" mi chiede Harry.
Annuisco "Do un saluto generale e arrivo"
"Ti aspetto fuori, sono parcheggiato qui davanti!" e lo vedo inoltrarsi per il corridoio.
Entro in stanza e subito dopo di me entra Zayn.
"L'hai scampata?" gli dico ridendo.
"Sappi che me la pagherai, stronza.." mi risponde divertito avvicinandosi.
Scoppio a ridere e lui per tutta risposta mi prende e mi abbraccia.
Sento il caffè risalirmi su per lo stomaco, anche il sangue, e anche le farfalle.
"Mi sono dovuto bere un altro the zuccherato al massimo!" mi rimprovera per poi lasciarmi.
Gli sorrido, pregando che non sia diventata eccessivamente rossa.
Mi giro verso gli altri "Io vado ragazzi, ci si vede domani, no?"
Tutti annuiscono mentre Louis si avvicina a me "Vuoi che ti accompagno a casa?"
"No grazie, sono con Harry."
In un attimo il suo sguardo cambia diventando preoccupato.
"Oh andiamo! Perchè avete tutti questa reazione?!"
"No, dico solo.. quando arrivi a casa mandami un messaggio, per sicurezza.."
Lo guardo con aria interrogativa "Okay..?"
Lui sorride e mi lascia un bacio sulla fronte.
Gli sorrido e mi stacco da lui guardando gli altri "Sciaao belli!" ed esco dalla stanza.
All'uscita dell'ospedale c'è Harry già in macchina.
Sì, ma la macchina?
Noto che ha una portiera tutta danneggiata, un fanale rotto e dei graffi in diversi punti della carrozzeria.
"Oh. mio. dio."
"Che fai, sali?" mi chiede Harry affacciandosi dal finestrino mostrandomi un sorriso tranquillo.
Degluitisco ed entro in macchina"H-Harry ma questa macchina.."
"Lo so, lo so.. è che degli imbecilli mi sono venuti addosso più volte!"
"Più volte?"
"Quattro, ecco.. ma se non sanno guidare che ci posso fare io?"
"Loro non sanno guidare o.." lascio la frase in sospeso.
"Beh il 50% delle volte era colpa loro!"
"Il 50%?? Oh signore!"
"Oh tranquilla Amèlie, guido che è una meraviglia" e fa partire la macchina.
Metto velocemente la cintura di sicurezza e faccio il segno della croce.
Lui lo nota e scoppia a ridere "Oh ma dai, piantala! Cerca di stare tranquilla.."
Stare tranquilla, devo stare tranquilla.
Respira Amèlie, lui sa guidare, sennò non gli avrebbero mai dato la patente.
Se ci sono imbecilli che gli vengono addosso mica è colpa s- OH CAZZO.
Harry frena di botto dopo un brutto colpo avuto dalla macchina.
Guardo fuori dal finestrino "Hai rotto lo specchietto Harry!"
"Uffa.. di nuovo.." scende velocemente dalla macchina e va verso il mio lato, poi si china a prendere lo specchietto appena caduto.
"DI NUOVO?"
"Tranquilla tranquilla.. è la terza volta che capita.."
Sgrano gli occhi non sapendo cosa dire finchè lui non risale in macchina.
"Okay.." si rimette la cintura "possiamo andare!"
"Oh signore.. sono troppo giovane per morire.."
Lui ride e mette in moto e, con la grazia del signore, riesce ad accompagnarmi a casa.
Dopo aver preso in pieno un piccione.
No, credo che Lou questa non gliela perdonerà tanto facilmente.
 

 
 ____________________________________________________________________________________________________________________________________

Ed ecco il mio capitolo del nuovo anno, e comunque, BUON ANNO A TUUUUUUTTI.
Finalmente un po' di allegria, i capitoli depressivi stavano dando malinconia anche me!
Spero che abbiate passato delle belle vacanze di Natale e un devastante Capodanno (?)
Adesso, come ogni volta, devo scappare -.-
Spero vi farete sentire e mi farete sapere cosa ne pensate del nuovo capito! :3
Tantissimo ammmore per voi *^*


Ps. se volete seguirmi (ovviamente seguo tutti) e tenervi in contatto con me potete farlo attraverso questo account di twitter:  

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Capitolo 5
*** Orsetti gommosi. ***


 
 
Pensavo che adesso sarebbe stato tutto perfetto, e invece no.
Invece è tutto il contrario.
"Finalmente si dorme" avevo pensato, buttandomi a peso morto sul letto.
Quanto posso essere stata stupida? Non dormirò per giorni, questo è certo.
O almeno, non dormirò stasera, poichè l'unica cosa che riesco a fare è piangere.
Zayn non è tornato davvero, non è possibile.
Sa quanto fa male questa situazione, tutti lo sanno, e si sa anche che è irrecuperabile.
Come può pensare che io adesso stia tranquilla, nel mio letto, senza pensare a lui, al suo viso, alle sue parole.
Ma soprattutto senza pensare a noi, a ciò che eravamo, a ciò che ci lega.
Promesse su promesse, baci su baci.
Lacrime su lacrime, dovrei darci un taglio con tutta questa storia, ma mi è impossibile.
Si può soffrire così tanto di un amore che per la prima volta ci fa sentire vivi?
Si può smettere di sorridere per qualcosa che prima provocava solo gioia e brividi?
Eppure i brividi ci sono ancora, non se ne sono mai andati.
E' un segno indelebile, un filo che mi stringe a lui.
Questo filo che ha stretto fin troppo in passato e sono rimasti i segni.
Questo filo che continua a stringere, che adesso fa solo male.
Questo filo che cerca di avvicinarci ancora mentre noi cerchiamo di evitarlo, ma che sta ugualmente stritolando i nostri sentimenti.
Un brivido interrompe i miei pensieri, un brivido che proviene dalla tasca dei miei jeans.
Messaggio, Louis, sorriso incontrollato.
"Sei viva? :)"
"Abbastanza, alla fine Harry ha guidato bene dai.."
"Coccole?"
Guardo l'orario nel display del telefono "Però devi venire adesso.."
"Che ne dici di aprire il portone?"
Sorrido alla sua risposta, sapevo fosse già qui sotto.
Mi alzo dal letto andando verso il citofono mentre gli scrivo un altro messaggio "Hai portato gli orsetti?"
"No.."
Mi fermo appena in tempo prima di premere il bottore di apertura del cancello.
Cosa? No? Niente orsetti gommosi??
La mia mano vibra di nuovo, un altro messaggio.
"Non mi dire che c'hai creduto davvero!"
Prendo il citofono e inizio a parlare "Vedi che ti lascio fuori"
"Apri cretina!" risponde lui, dall'altro lato del citofono.
"Fammi sentire il rumore della busta!"
Lo sento ridere e poi sentire un chiaro rumore di plastica stropicciata.
Sorrido aprendo il portone "Oh finalmente!" lo sento sospirare e scoppio a ridere chiudendo il citofono.
"Amèlie.. chi è?" chiede mia madre avvicinandosi alla porta.
"E' Louis mamma, tranquilla.."
Lei si ferma senza aprire la porta "A quest'ora? Ma sono le.." abbassa lo sguardo sul polso "undici meno venti!"
Mi avvio verso la porta "Starà poco, dobbiamo parlare di una cosa importante.." e apro la porta incontrando gli occhi di Louis.
Lui sorride mostrandomi il pacchetto di Haribo "Donna di poca fede.."
Rido spostandomi da davanti la porta per farlo entrare "Vieni dentro su.."
Una volta entrato vedo spuntare un sorriso sul volto di mia madre "Ciao Louis, come stai?"
Lui chiude la porta dietro di se ricambiando il sorriso a mia madre "Tutto bene grazie, lei? Mi scusi per l'orario.."
Mia madre fa spallucce "Ormai mi sono abituata ai tuoi orari strani.. mi piacerebbe solo sapere cosa c'è di così tanto importante.."
Louis la guarda con aria interrogativa e io velocemente lo prendo per mano iniziando a trascinarlo verso la mia stanza "E' una cosa importante e abbastanza privata.. Buonanotte mamma!"
La sento sbuffare ed andare nell'altra stanza mentre faccio entrare Louis in camera mia, chiudo la porta a chiave e sospiro.
"Credo che tua madre mi odi" ammette sedendosi sul letto.
Mi avvicino e mi sdraio su di un fianco guardandolo tranquillamente "Non è vero, crede solo sia strano che ogni volta piombi a casa nostra a questi orari"
Mi guarda confuso "Cosa c'è che non va? Preferisce io venga prima mentre studi?"
"Lou non c'è niente non va, dico davvero.." sbatto la mano sul letto e lui intuisce subito stendendosi accanto a me.
Gli tendo la mano "Gli orsetti.."
Louis si gira su di un fianco verso di me ridendo "Sei un caso disperato.." ed apre il pacchetto.
Apro la bocca e lui velocemente mi lascia un orsetto dentro. Arancia? Mmmh, ugualmente buona, qualsiasi gusto sia.
Sorride guardandomi "Mi manchi tanto, sai?"
Lo guardo confusa continuando a masticare "Ma se sono qui, siamo qui.."
"Hai capito.. mi manca altro.."
Continuo a guardarlo ingoiando velocemente la caramella, non sapendo bene cosa dire e cosa fare.
Ed ecco che il cuore ricomincia a battere, a mille, come solo lui riusciva a fare.
Amo il modo in cui si avvicina a me, ogni volta che sta per baciarmi.
Amo i suoi occhi che iniziano a brillare.
Amo i suoi occhi così vicini.
Amo i suoi occhi, capaci di azzerare tutto, di azzerare il cielo.
Perchè sì, quando c'era Louis, lui era il cielo.
Amo il profumo della sua pelle, il suo profumo, sempre più prepotente ad ogni centimetro in meno dalle mie labbra.
Quello stesso profumo che riusciva a farmi confondere, farmi venire il capogiro.
Credevo anche di poter cadere dal letto, da un momento all'altro, ma ero certa che non sarei mai scivolata dalle sue braccia.
Ogni volta quelle labbra sembravano più morbide e più bisognose d'affetto, e quell'affetto mancava anche a me.
Non sarei mai caduta davanti a quelle labbra poichè erano tutto ciò che riusciva a darmi sicurezza, la sicurezza che non ero sola e non lo sarei mai stata.
Louis riusciva a darmi tutto l'amore che aveva dentro il corpo sfiorandomi le labbra, tutto l'amore di cui io avevo bisogno.
In quel bacio riusciva a darmi tutto, tutto ciò che amavo.
Si staccò dopo pochissimo e prontamente abbassai lo sguardo imbarazzata.
"Arancia?" mi domanda sorridendo.
Istintivamente sorrido anche io.
"Lo so.. è troppo presto ancora, scusami" dice straiandosi e guardando il soffitto.
Ormai sa le mie parole a memoria, e sa che non riesco a dirgli altro.
Quanto sono bugiarda, con me stessa, con lui, con tutti.
Sospiro sdraiandomi nella sua stessa posizione e prendendo un orsetto gommoso.
Louis si gira verso di me e mi fissa sorridendo "Ti piacciono proprio tanto, vero?"
Annuisco sorridendo mentre vedo la sua mano intrufolarsi nel sacchetto di caramelle.
"Posso farti.. una domanda?" dice masticando a bocca aperta.
Annuisco, prendendo un pungno di orsetti.
"Pensi sarebbe stato meglio se io e te non ci fossi mai conosciuti?"
Mi paralizzo a quelle parole.
Non ho neanche la forza di continuare a masticare.
"Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.. pensi saresti stata diversa senza di me? Io penso sarebbe tutto completamente diverso, completamente infelice senza la tua risata. Penso mi mancherebbe anche l'essere nervoso appena ti vedo, o il tremare quando mi sfiori.."
Lo sento sospirare e poi portarsi alla bocca un altro orsetto e divorarlo in mezzo secondo.
"Da parte mia, credo di no.. Sarebbe stato terribile stare le notti a non pensarti, a non sorridere ripensando a noi, le parole delle canzoni sarebbero state diverse perchè tutte mi parlano di te.."
Velocemente si gira su di un fianco guardandomi e istintivamente poso gli occhi su di lui.
"Anche il mio sorriso sarebbe diverso, semplicemente non sarebbe pieno di tutte quelle emozioni che tu riesci a regalarmi con un TUO semplice sorriso, uno di quelli che illumina il mondo.."
Sorride, e mi sento morire.
Louis è così, è il ragazzo dalle parole perfette.
Il ragazzo perfetto.
La domanda è un'altra.. Io. Io sono giusta per te?
"Oggi Harry ha preso un piccione in pieno.." annuncio continuandolo a fissare.
Lui mi guarda confuso iniziando ad annuire fino a girarsi nuovamente a guardare il soffitto "Ho capito.."
Continuo a guardarlo perplessa mettendo una mano dentro il sacchetto di caramelle.
"COSA?!??" esplode all'improvviso quasi cadendo dal letto.
Scoppio a ridere vedendo la sua faccia arrossarsi all'improvviso e quasi mi soffoco con un orsetto.
"Ma almeno sta bene?? E' volato via?? L'avete soccorso??"
"E' ancora spiaccicato sul parabrezza Lou!"
Lui mi guarda scioccato non sapendo esattamente cosa dire.
Lo guardo cercando di non ridere fino a quando non si alza prendendo il sacchetto "Me ne vado!"
Ricomincio a ridere guardandolo "No eddai Lou! E' stata colpa del piccione!"
"Non ci credo!" esce dalla stanza quasi urlando e lo rincorro fino a davanti la porta.
"Amèlie tutto bene??" mi soccorre mia madre dalla cucina andando incontro a Louis.
"Sua figlia è un'assassina!" annuncia scandendo bene le parole.
Mia madre sgrana gli occhi e mi guarda perplessa.
"Oh ma andiamo! Mica guidavo io!"
Louis mi punta il dito contro di me continuando a guardare mia madre "Sua figlia è complice di un omicidio!"
"N-non sto capendo.." 
Prendo Louis dal braccio e lo tiro verso il salotto "Oh ma lascialo stare, è tutto matto, lo sai!"
Non sento più fiatere mia madre e butto Louis sopra il divano mentre lui protamente incrocia le braccia.
Faccio il labbruccio e lo guardo "Non eri venuto a farmi le coccole?"
Lo sento sbuffare e poi alza lo sguardo verso di me "Vieni qui.." allarga le braccia tendendole verso di me.
Sorrido e mi distendo sul divano appoggiando la testa tra le sue gambe.
Lo sento sorridere mentre inizia ad accarezzarmi i capelli guardandomi.
Resto ad occhi chiusi, come tutte le sere che accadeva che volevo le sue coccole.
Resto in quella posizione fino ad abbandonarmi completamente, alla sua voce dolce che canticchia delle parole di cui non mi preoccupo di sapere la traduzione.
So che sono parole d'amore, so che sono per me, e mi sento peggio.
 
-
 
Sia ringraziato il fatto che Liam è tornato subito a scuola, così tutti i professori si sono concentrati su di lui e non su i miei giorni di assenza.
Tutti gli stanno appiccicati e la cosa mi infastidisce alquanto, vorrei stare attaccata a lui a coccolarlo in continuazione e a fargli capire quanto mi è mancato, ma mi rendo conto che si merita davvero tanto affetto, e non solo il mio.
Suona la ricreazione e Halley si precipita in 5A, da Niall.
Istintivamente varco la soglia della loro classe anche io, dimenticandomi che da oggi è tornato tutto come prima. Come prima prima.
Lo vedo ridere accerchiato dai suoi compagni, quasi come Liam cinque minuti fa.
Distolgo lo sguardo incontrando il sorriso di Camille e mi avvicino a lei.
"Hey.. come stai?" mi chiede, tenendo gli occhi fissi su Zayn e la cerchia.
Le sorrido "Non potrebbe andare meglio.."
Annuisce alzando le sopracciglia "Non sembra dal tuo sguardo perso nel vuoto ma.. okay, cercherò di fidarmi."
Alleluya, qualcuno che ha capito che non riesco a trovare le parole.
Sento un braccio circondarmi il fianco e mi giro di scatto.
"Lou.." gli sorrido per poi vedere dietro di lui Harry che si sistema il ciuffo "Oh ma allora non ti ha ucciso?" chiedo ridendo.
"Veramente ho un livido su per la spalla.. ma lasciamo stare.." dice sedendosi sul banco di fronte a noi.
Louis ride compiaciuto e voi si allontana verso Zayn.
"Allora riccio, come sei organizzato per gli esami?" gli domanda Camille all'improvviso.
"Harry, mi chiamo Harry.. penso che 'riccio' sia discriminante!" sbotta guardandola in modo strano "..comunque bene, gli esami non mi interessano più di tanto, mi sto preparando per il pre corso estivo universitario"
"Che corso?" domando incuriosita.
"Giornalismo.. cioè se riesco a dare un tipo di esame d'estate mi danno una borsa di studio per l'università effettiva"
"Ma sei serio? Giornalismo?? " gli domanda Camille sorridendo.
Harry annuisce e la guarda perplessa "perchè? Anche tu?"
"Sì, voglio ad ogni corso quella borsa di studio!"
Harry le sorride dolcemente "Allora magari potremmo aiutarci a vicenda per prenderla entrambi.. potrebbe servirmi una rossa da cui copiare gli appunti!"
Lei alza gli occhi al cielo "penso sia discriminante" dice imitando la voce di Harry.
Lui scoppia a ridere insieme a noi "Cretina!" 
Interrompo la risata vedendo avanzare verso di me Zayn con un meraviglioso sorriso stampato sul volto.
Sorrido e muoio dentro, senza sapere come accada.
"Sai.. dovremmo parlare.." mi annuncia ridendo.
Lo fisso sapendo che il mio sguardo è pieno di perplessità e preoccupazione.
Mi prende per mano trascinandomi fuori alla velocità della luce.
"Che è successo?" gli domando, una volta fuori dal prefabbricato.
Gira poco la testa e estrae un pacchettino minuscolo dalla tasca, poi me lo porge.
Lo guardo perplessa prendolo in mano e cercando di capire la coinsistenza.
"Una schiocchezza dall'Inghilterra.. dai aprilo!"
Sospiro togliendo il piccolo pezzo di scotch che avvolge la bustina, poi la metto a testa in giù facendo ricadere sulla mano il contenuto.
Una collana, semplice, con una scritta: YOLO.
Sorrido guardandolo perplessa e lo vedo ridere, ha capito che non so il significato di questo regalo.
"You only live once" pronucia, in un inglese perfetto "Si vive una volta sola, Amèlie.."
Lo guardo senza parole per poi soffermarmi sulla collana.
YOLO.
E' perfetta, è un regalo perfetto.
"Così finalmente anche tu hai qualche cosa di mio che, se vorrai, potrai tenere sempre con te.." 
Oh ma certo, mi mancava proprio qualcosa da tenere sempre con me!
Un momento, ha detto 'anche tu' ? "Tu non hai qualcosa di mio sempre con te.."
Sorride e prende il portafoglio dalla tasca.
Oddio, forse adesso ho capito di cosa stava parlando.
Divento rossa prima ancora che lui lo estragga "Ricordi? L'avevo detto che l'avrei usato per un'occasione particolare!"
Porto gli occhi al cielo e cerco di non guardarlo mentre riposa il preservativo che gli avevo regalato l'anno prima.
Porto le mani dietro il collo e mi attacco la collana.
"E' stupenda, dico davvero.."
"Beh.. allora andrete d'accordo.." aggiunge ridendo, avvicinandosi a me.
Sorrido e improvvisamente mi prende il viso tra le mani "Devi ricordartelo Amèlie.. si vive una volta sola.."
Rimango pietrificata dal suo sguardo perso nei miei occhi.
Era troppo tempo che non l'avevo a questa distanza.
Mi sento sprofondare dalla nostalgia, una nostalgia che mi sta trascinando sotto terra.
Lascia il mio viso e mi sorride allontanandosi "Rientriamo?"
Annuisco e prendo la collana tra le mani, stringendola.


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Lo so che mi odiate per il ritardo con cui sto postando, ma fidatevi quando vi dico che mi odio anche io. 
Ho anche visto che le recensioni stanno diminuendo e non potete capire quando ci sto soffrendo per questo fatto..
Dovrebbero aumentare e invece,
vi sto perdendo piano tutti quanti ç_ç
Okay, basta con la tristezza, vorrà dire che saremo pochi ma buoni. 
Sono sicura che chi resterà, lo farà fino alla fine :)

Volevo ringraziare di cuore


we are trasgry
 hug me idol
 itslarrybitch_

Le tre meraviglie che hanno segnalato la storia tra le scelte, non ho parole per ringraziarvi *^*

Beh, spero che questo capitolo piaccia e che vi farete sentire più dell'altro, ci tengo molto alle vostre recensioni! :)



Lots of love 



 

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Capitolo 6
*** Capire e amare. ***



POV Zayn.
 
Tre settimane.
Tre settimane agli esami di maturità e ancora io rispondevo in inglese alla domande dei professori.
Per mia fortuna in Inghilterra avevo fatto un programma più vasto del loro, senza essere così indietro, ma ero già preparato su una tesina tutta in inglese.
Scarabocchio su un foglio i possibili collegamenti che potrei fare tra le materie fino a quando non sento vibrare il cellulare.
Velocemente prendo lo prendo dalla tasca, non curante che la prof potesse vedermi. E' Louis.
"Oggi pomeriggio vieni a studiare a casa mia? Ormai lo facciamo quasi sempre ance con gli altri. Avverti anche Niall."
Mi giro indietro verso il banco di Niall e lo vedo completamente disteso sul libro.
Rido e gli scrivo un messaggio "Pomeriggio vieni a studiare da Louis?" e lo invio.
Mi giro nuovamente verso di lui, ma non si è mosso di un centimetro.
"Camille, lo vuoi svegliare a quel coglione?!" sussurro alla rossa seduta davanti a lui.
Lei si gira verso il biondo e lo scuote dal braccio.
Vedo Niall alzare la testa per poi girarla verso di me sottoindicazione di Camille.
Chiudo il pugno alzando solo il mignolo e il pollice, facendo il simbolo del telefono e sillabandogli " cellulare ".
Lui aggrotta le sopracciglia e prende il cellulare.
Mi volto verso la prof che posa il suo sguardo su di me e mi limito ad annuire, dandole ragione per non so quale teoria di quale strano filosofo.
Il cellulare vibra sopra il tavolo e velocemente apro il messaggio "Oggi pomeriggio no, studio con Halley"
Halley?
"Cosa studi con Halley che lei è al quarto anno? Approfondimento di anatomia?"
Mi appoggi allo schienale della sedia e lo guardo con la coda dell'occhio, ma lo rivedo sdraiato sopra il libro. E' un caso disperato.
"Niall non può, deve 'studiare' con Halley, capiscilo.." scrivo e invio a Louis.
"Ok, tu che farai?"
"Ci sono.. pranziamo insieme?"
"Ci vediamo all'uscita!"
Dopo quell'ultimo messaggio poso il cellulare in tasca e chiudo il quaderno degli appunti, mi avrebbe aiutato di sicuro Louis a trovare la tesina giusta per me.
 
-
 
Dopo due ore stavo appoggiato al cancello della scuola, con lo zaino in spalla.
"Amico!" Louis mi raggiunge poco dopo dandomi una pacca sul braccio.
Sorrido "Harry?"
"Ci raggiunge dopo a casa mia, prima deve andare in facoltà per quell'iscrizione al corso di giornalismo.."
"Lo fanno direttamente all'università?"
Lui annuisce iniziando a camminare trscinandomi con lui "Sì, fanno più corsi di preparazione tra cui anche quello.."
Cammino velocemente per stare al suo passo.
"Hai fame Lou?" rido chiedendoglielo.
Si gira verso di me sorridendo "Si nota così tanto? Sto morendo di fame!"
In pochi secondi ci ritroviamo a correre attraversando la piazza ed arrivando al nostro bar.
"Scusatemi Kevin, ma adesso non posso restare a giocare con voi!" urla prima di entrare facendo un cenno con la mano alla piazza.
Lo spingo dentro ridendo "Louis sei sicuro di stare bene? Questa tua passione per gli uccelli sta diventando preoccupante.."
Louis si siede al primo tavolo che incontra, quello accanto alla vetrata "Non sono tutti gli uccelli, sono solo i piccioni, li trovo speciali.." dice battendo il dito sul vetro come a salutare qualcuno fuori.. Ovviamente i piccioni, chi sennò?
Arriva la signora davanti a noi sorridendo "Zayn, è da molto che non ti si vede in giro.. tutto okay?"
Annuisco, alla fine mi era mancato anche questo bar "Tutto alla grande, grazie dell'interessamento"
"Non credo abbiate bisogno dei menù.. Piadina numero 6, numero 8 e una cocacola, giusto?"
Rido vedendo che si ricorda ancora ciò che mi piace.
"La verità è che anche quando non c'eri ho ordinato anche per te.." aggiunge Louis sorridendo.
"Ti sei mangiato ogni volta due piadine?"
"Ne sarei stata più contenta ma no.. Si è divertito a dare da mangiare i piccioni.." aggiunge la signora sbuffando e tornando dietro il bancone. 
Guardo Louis sgranando gli occhi.
"Che c'è??" mi chiede ridendo.
"No comment.." rido insieme a lui finchè non lo vedo prendere il cellulare.
Intanto la signora ci porta la cocacola con due bicchieri.
"Senti Zayn.. devo chiederti una cosa.." inizia Louis posando il cellulare sul tavolo.
"Dimmi.." lo incito versando la cocacola nei bicchieri.
"Sai se Amèlie si sta frequentando con un altro?"
Mi fermo puntando gli occhi su di lui e sbattendo le palpebbre "Cosa ti fa pensare che io possa saperlo?"
"Beh, tu e lei avete un rapporto che non ha nessuno, penso tu sia il suo migliore amico e magari pensavo che tu sapessi qualcosa in più di questa storia.."
"Che storia?"
Lo vedo sbuffare e prendere il bicchiere in mano, bevendo appena un sorso di cocacola.
Mi appoggio alla spalliera incrociando le braccia, pronto ad ascoltarlo.
"Non capisco cosa è cambiato, cosa ho sbagliato o cosa può essere successo per averla allontanata da me.. Non c'era motivo di prendersi questa pausa e.. ricominciare tutto!"
Continuo a guardarlo cercando di non far trasparire nulla.
"Credo ci sia un altro.."
"Non dire sciocchezze.."
"Non ne dico, lo credo davvero.. Non vedo altro motivo sennò.." si blocca prendendo il cellulare in mano "E' lei.."
Inclino la testa di lato, incuriosito.
"Che dice?"
"Mi chiede se dopo passo da lei, non le ho ancora detto che oggi siamo a studiare.."
Annuisco guardandolo mentre riposa il cellulare sul tavolo.
"Zayn tu potresti parlarle?"
Resto in silenzio per qualche secondo fissandolo, è serio?
"Per dirle cosa?"
"Cerca di scoprire se c'è un altro.. stalle accanto più del previsto e cerca di capire se nasconde qualcosa"
Nasconde qualcosa, Louis, come la sto nascondendo io.
"Le hai già risposto che oggi sei a studiare?"
Scuote la testa prendendo in mano il cellulare.
"Allora dille che dopo pranzo passi da lei.."
Lui mi guarda strano ma non ha il tempo di rispondere che aggiungo un "..fidati" e lo vedo muovere velocemente le dita su i tasti del cellulare.
 
-
 
POV Harry.
 
Mi ritrovo a salire la lunga scalinata della facoltà, ancora una volta convinto di essere in ritardo.
Mi avvio alla reception per firmare il registro delle presenze quando vengo fermato sa una voce che conosco.
"Le ho detto che ho già controllato la mappa e non riesco a trovare l'aula!" scandisce bene le parole la ragazza mentre la vecchia alla reception non la degna di uno sguardo, continuando a battere le dita sulla tastiera del computer "Controlla la mappa" le dice, e chissà quante volte gliel'avrà già ripetuto.
Rido avvicinandomi e apro il registro da me interessato sul tavolo, giornalismo.
S...St...Styles! Eccomi.. Velocemente firmo e una volta chiuso il registro mi volto a seguire la scena.
"Signora.. sono in ritardo e non so dove andare, mi vuoi aiutare??" continua spazientita la ragazza.
"Controlla la mappa, ho detto.."
Rido vedendo gli occhi di Camille sgranare.
"Hey rossa, hai bisogno di una mano?" 
La vedo girarsi verso di me e quasi sospirare dalla gioia "Harry, finalmente qualcuno con un cervello, o quasi.." 
Alzo un sopracciglio "Scusami?"
Indica la signora alla reception "Sono quindici minuti che cerco di farmi dire dov'è l'aula di giornalismo e cosa devo fare per partecipare al corso, ma lei continua a dirmi di controllare la mappa!" poi si gira di scatto verso la vecchia "MA NON C'E' SCRITTO SULLA MAPPA".
"Controlla la mappa"
Cerco di non ridere alle rughe che si sono appena formate sulla fronte di Camille.
"Si vede che sei nuova.. vedi questa signora ti risponderà 'Controlla la mappa' a qualsiasi domanda.. stai a vedere.." 
Mi avvicino a lei e mi metto davanti alla reception.
Mi schiarisco la voce con un colpo di tosse "Mi scusi signora, dove devo andare per raggiungere la reception?"
"Controlla la mappa" 
Mi volto soddisfatto verso la rossa e la vedo stringere i pugni per poi avanzare di poco "E per andare a fanc-" le tappo velocemente la bocca ridendo e la trascino lontano dalla reception "Grazie di tutto signora!"
Camille si divincola facilmente dalla mia presa e si para davanti a me con aria furiosa.
Incrocio le braccia al petto e la guardo divertito.
"Mi aiuti?" mi chiede con tono supplichevole.
Scuoto la testa e la supero "Scusa, pretendi troppo da uno con un 'quasi' cervello"
Mi prende per il braccio fermandomi "Oh Styles lo sai che scherzavo! Dai è il primo giorno e non so cosa devo fare! Per favore!"
Rido girandomi verso di lei "Vieni cretina.." la riporto sul tavolo dove c'erano appoggiati tutti i registri, prendo quello di giornalismo e cerco di il suo cognome.
"Ecco, firma qui.."
Lei legge il suo nome e sorride firmando "E questa è fatta.. l'aula invece? dove si trova?"
Faccio spallucce e trattengo le risate "Controlla la mappa, no?"
La osservo ridere e darmi una piccola spinta.
Mi giro ed inizio a camminare per il vasto corridoio "Andiamo rossa, è di qua.. ma cerca di comportarti bene oppure ti ritroverai a seguire il corso di sessuologia"
"Bella la sessuologia!"
Mi giro di scatto sorridendo "Sai.. potresti piacermi.." e scoppio a ridere insieme a lei.
Ci fermiamo all'improvviso quando una ragazza dai lunghi capelli neri si para danvi a noi.
"Hanna? Che ci fai qui?"
I suoi occhi sembrano sorridere nell'incontrarci "Oh mio dio sono salva! Vi prego aiutatemi, non riesco a trovare il corso di medicina!"
"M-medicina?" scoppio a ridere sentendola.
"Ma non sei ancora troppo piccola per iniziare un corso di preparazione? Capisco un anno prima ma perchè addirittura due?" le domanda Camille.
"Ho deciso di iniziare due anni prima così essere abbastanza praparata in futuro.."
Continuo a ridere ripensando al corso che ha scelto.
"Beh guarda, non chiedere a me, potresti controllare la mappa" le dice la rossa cercando di non ridere.
"L'ho già fatto, quattro volte! E credo che la signora della reception mi odi!"
"No no guarda.." le indico una rampa di scale "Sali da qui e giri immediatamente a destra, non puoi sbagliare, ci sono anche le inidicazioni sopra"
Hanna scappa via veloce "Grazie grazie grazie" e in pochi secondi la vediamo quasi arrivata alla fine della scala.
Ricomincio a ridere come un cretino, non riuscendo a trattenermi.
Camille posa il suo sguardo su di me seguendomi mentre entriamo in aula "Mi dici cos'è che ti fa tanto ridere? Il corso di medicina non è così.. divertente!"
La guarda cercando di tornare serio "Non è il corso divertente, ma chi ci partecipa.." scuoto la testa e la vedo alzare gli occhi al cielo, arrendendosi alla mia stupidità.
 
-
 
POV Hanna.
 
Arrivo alla fine della rampa di scale con il fiatone, ma quanto posso essere stata cretina a farmi tutto di corsa? 
Un foglio affisso al muro mi indica 'Medicina' a destra.
Sospiro, convinta di essere ormai arrivata e mi dirigo verso la grande aula dalle porte aperte.
Per fortuna non è ancora iniziato nulla, i ragazzi sono tutti alzati a parlare tra di loro, alcuni sembrano davvero fin troppo grandi.
Mi fermo in mezzo al corridoio cercando un posto libero, o qualche faccia amica.
"Scusami.." una voce dietro di me mi tocca la spalla.
Mi giro di scatto incontrando gli occhi di una ragazza sul biondo cenere.
"Dovrei passare.." dice, sorridendomi indicandomi un posto con il dito.
"Oh, scusami.." mi sposto leggermente lasciandola passare.
La vedo sedersi in una delle prime file, beata lei.
Continuo a guardarmi attorno sbuffando.
"Stai cercando un posto?" sento dire dalla stessa voce, così mi giro di scatto verso la ragazza seduta nelle prime file.
Annuisco sorridendole appena.
La vedo ridacchiare leggermente, mostrando due adorabili fossette "Non troverai mai un posto qui davanti, mi sa che dovresti cercare infondo.."
"Eh lo so.. ma infondo non ci vedo.."
Si mordicchia il labbro per poi guardarsi intorno "Vieni, avvicinati.."
Mi indico da sola "Io?"
Mi fa segno con la mano di avvicinarmi a lei.
Velocemente mi faccio largo tra la folla e la raggiungo.
"Potresti sederti qui, il corsista che lo occupa non viene da circa una settimana e mezza, forse ha rinunciato.."
"Davvero?!" esclamo sorridente e mi siedo accanto a lei "Non ci credo! Ma quanta fortuna posso avere?"
La vedo ridere e poi tendermi la mano "Piacere, Samantha, con l'H.."
Stringo la sua mano sorridendo "Hanna.. con l'H" e scoppio a ridere con lei.
"Non sembri di ultimo anno.."
"Non lo sono, sono di terzo.."
La vedo sbattere le palpebbre ripetutamente "Di terzo?" fa spallucce e poi la vedo prendere un quaderno dalla borsa "Devi tenerci proprio tanto eh.."
Annuisco prendendo anche io un mio quaderno nuovo e apro sulla prima pagina.
"Cavolo.." sento esclamare Samantha silenziosamente "E' tornato quello che sta seduto a posto tuo"
Sbuffo senza alzare la testa e cercando di guardare con la coda dell'occhio.
"Tu fai finta di niente, magari si è dimenticato che questo è il suo posto"
Prendo la penna dall'astuccio e inizio a scrivere la 'M' di 'Medicina' con vari ghirigori sulla prima pagina del quaderno, credendo di essere invisibile.
"Non fare la furba con me, Hanna" mi sento dire dal ragazzo che si è piazzato davanti a me.
No vabbè, sto diventando pazza, non possono avere tutti la stessa voce di..
"Liam?" alzo lo sguardo incontrando i suoi occhi.
"Vi conoscete?" si intromette Samantha ridendo.
Forse credo di aver capito anche il perchè delle sue assenze al corso, probabilmente perchè è stato all'ospedale.
Sbuffo appoggiandomi allo schienale della sedia "Purtroppo.."
Lo vedo incrociale le braccia e sorridermi compiaciuto "Sei seduta al mio posto"
"Non mi pare ci sia il tuo nome"
"Non mi pare tu abbia molte scelte, o ti alzi o ti scaravento fuori dall'aula"
Alzo le sopracciglia ridendo "Non fare lo stronzo Liam, è il mio primo giorno qui!"
"Ma tu neanche ci dovresti stare qui, sei troppo piccola!"
Lo guardo male "Veramente anche per te è troppo presto, gli esami tu ce li hai l'anno prossimo!"
Porta la sua mano sulla mia bocca "Shhhh, qui le ragazze sanno che sono al quinto anno!"
Rido e tolgo la sua mano sal mio viso "Oh piccolo Payne, non vorrai mica rovinare la tua reputazione.."
Lo sento sbuffare per poi sedersi al posto accanto al mio.
Rido e finisco di scrivere il titolo del mio quaderno e lascio un'occhiata divertita a Samantha.
"Hey amico, questo è il mio posto.." sento dire da un ragazzo gracilino che si para davanti a Liam.
"Mi sa che ti sbagli, sono sempre stato seduto qui.."
Lo guardo cercando di non ridere e vedo lo sguardo dello straniero posarsi su di me "No, tu stavi seduto li.."
"Mi sa che ti sbagli amico, io sono sempre stata seduta qui.." dico con tranquillità, lanciandogli un'occhiata confusa.
Il ragazzo mi guarda e lo vedo fare spallucce "Scusate, avrò sbagliato fila" e si allontana con sguardo confuso.
Scoppio a ridere insieme a Samantha mentre Liam mi guarda con aria divertita "Sei proprio una stronza.."
Lo guardo sorridendo "Zitto tu, quando la smetterai di seguirmi?"
"Mai, mi piace disturbarti.."
Alzo gli occhi al cielo e mi concentro sul professore che è appena entrato in aula.
Vedo avvicinarsi Liam di scatto e lasciarmi un bacio sulla guancia "Comunque ciao scema.."
Mi giro di scatto e lo guardo, pregando che non sia arrossita.
"Stai al tuo posto, Payne."
Lo sento ridere e poi prendere un quaderno dallo zaino.
Ma non potevo avere un'altra passione? Proprio la medicina?
 
-
 
POV Amèlie.

 
Scendo giù velocemente dal piano di sopra, dirigendomi verso la porta.
"Arrivo!" annuncio, girando la chiave nella serratura.
"Finalmente eh.." apro di scatto e quasi mi prende un colpo "..Zayn?"
Lui sorride, appoggiato allo stipite della porta.
"Tranquilla, vengo in pace, mi manda Louis.."
"Ti manda Louis? Ma perchè? Io aspettavo lui.."
"Devo parlarti.."
Stavo incominciando ad odiare quelle parole..
Mi tolgo da davanti la porta "Entra dai.." e con la mano gli indico il soggiorno.
"Grazie.." sussurra per poi entrare a passo veloce "Sei sola?"
Annuisco senza guardarlo e chiudo la porta dietro di lui "Allora.. che devi dirmi?" comincio sedendomi sul bracciolo del divano.
Lui resta fermo a guardarmi, sempre con il sorriso stampato in faccia "Louis pensa tu stia con un altro ragazzo"
"Louis pensa cosa??!" sbotto guardandolo male
"Non è colpa mia, glielo stai facendo pensare tu.."
"Ma non c'è un altro ragazzo!"
Lo vedo alzare la sopracciglia e fissarmi intensamente.
"Zayn, non c'è nessun altro ragazzo!"
Sorride mettendosi le mani dentro le tasche della felpa "Allora perchè non fai tornare tutto come prima, tra voi due?"
Lo indico minacciosamente "Lo sai, il perchè, smettila di chiedermelo!"
Annuisce abbassando lo sguardo.
Sospiro abbandonando la testa sulla spalliera del divano "Odio il fatto che tu sia tornato.." 
Che bugia, enorme bugia.
Il fatto che lui fosse tornato significava che lei poteva sapere ogni volta che voleva come stava, e questa era l'unica cosa che le interessava davvero.
Quando lui era a Londra era come se non esistesse fisicamente, anche se il suo ricordo la torturava costantemente.
"Odi il fatto che io sia tornato adesso, o ad aprile?"
Punto gli occhi su di lui, cercando una risposta, cercando le parole giuste.
Alcune persone non capiscono, e tornano.
Non capiscono e tornano, cercando forse di riparare ai loro sbagli.
Non apiscono e tornano nei nostri ricordi.
Tornano nei nostri giorni, tornano per farsi perdonare di certe promesse e per farne altre.
Non capiscono e tornano, facendoti credere che sarà tutto diverso, che sarà migliore.
Le persone non capiscono che la paura riassale, quella paura di essere di nuovo trascurati, dimenticati, o la semplice paura di soffrire nuovamente.
Perchè la verità è questa, le persone non capiscono e a volte sono presenti attraverso la loro assenza, e ci lasciano solo una montagna di ricordi, scatoloni di emozioni, e si può solo provare a tornare indietro chiudendo gli occhi.
"Non dovevi andare via.. ecco.."
Zayn resta con lo sguardo fisso su di me, in silezio.
Le persone non capiscono perchè poi non ti chiamano e non ti scrivono, anche se hanno voglia di farlo.
Le persone non capisco che a volte la cosa migliore è correre il rischio, e non scappare.
Le persone non capiscono e se ne vanno, senza la certezza di tornare.. Se ne vanno con il tuo sorriso e lasciano solo il dolore.
"E' meglio che vada adesso.." sussurra, voltandosi e andando verso la porta.
Annuisco, consapevole che non mi stia guardando.
Chiude la porta con dolcezza, senza fare troppo rumore.
Le persone a volte non capiscono proprio nulla, si feriscono e se ne vanno, parlano porco e in quel poco che si dicono si mentono.
Le persone non capiscono e fanno le scelte sbagliate.
Non capiscono che le ferite non passano mettendoci sopra la mano, aspettando che faccia meno male.
Non capiscono che se non c'è tranquillità nel cuore non c'è modo di poter dimenticare, neanche un piccolo dettaglio.
Alcune persone sono insostituibili, ma non lo capiscono.
Alcune persono non capiscono niente, e allora ci limitiamo ad amarle.


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Alleluja, sono risorta, vi prego non uccidetemi!
Chiedo umilmente scusa per il ritardo IMPERDONABILE, ma davvero non ho avuto il tempo di aggiornare prima.

Come state cucciolotti belli di mamma? (?)
Mi siete mancati tanto, i vostri commenti, mi è mancato scrivere e rendervi contenti anche solo per una frazione di secondo.
Adesso i giorni sembrano più tranquilli e con meno stress, forse riuscirò a scrivere di più ed ad aggiornare in modo decente ahahah
Ringrazio anche chi continua a scrivere e a parlare con me su twitter! (Per chi non lo sapesse sono
lei , seguo tutti ovviamente :) )
Anzi.. Mi stava quasi venendo voglia di fare una twitcam un giorno di questi, che ne pensate? Voi ci sareste? *^*
Adesso vado, voglio rimettermi a scrivere per il nuovo capitolo!
Volevo per ultima cosa ringraziarvi per le bellissime recensioni, le ho lette tutte, una per una, anche più volte, e sto malissimo per il fatto che ancora non ho potuto rispondere.
Per me siete così importanti e non ve lo dimostro abbastanza, I know :(

Spero di poter rispondere a tutte, ma comunque ricordatevi che le leggo e che ogni volta mi riempite il cuore di gioia!
Vi lascio con le mie amate gif, spero piaceranno anche a voi! Vi amo, tutti, da morire :D


           
Amèlie


C
amille          


    Boys.

Questo lavoro è sotto licenza 
Creative Commons Attribution-NonCommercial 3.0 Unported License .

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Capitolo 7
*** Lasciati amare. ***


POV Amèlie. 
 
"Ti prego, smettila con quella canzone, mi stai dando i nervi!" sbotto per l'ennesima volta.
"Shhh..." mi riprovera Halley fulminandomi con lo sguardo per poi tornare a guardare lo schermo del computer seguendo le parole della canzone.
E' da circa venti minuti che ha messo riproduzione continua "Notte prima degli esami" mentre cerca il film in streaming.
"Halley mi stai facendo venire l'angoscia! Non è la nostra notte prima degli esami, manca ancora un anno!" ripete per l'ennesima volta Liam non degnandola di uno sguardo e continuando a muovere il dito sullo schermo del suo cellulare, sta cercando di battere il record di Ruzzle.
"Sì ma è come se.. un po' lo fosse.."
"No, non è perchè domani Niall inizia gli esami devi stressare noi! Di sicuro neanche lui la sta ascoltando!"
Lei si gira di scatto guardandomi quasi preoccupata "Dici che ancora non l'ha ascoltata?"
Faccio un'espressione tra il 'capitan ovvio' e il confuso e la vedo prendere velocemente il cellulare dalla tasca.
"Che stai facendo?" le domando, ma già immagino la risposta appena porta il cellulare all'orecchio.
"Amore mio..?" esclama contenta e un sorriso le ricopre il volto "Eh.. si.. lo so che stai studiando ma.." la vedo riportare indietro la barra di youtube "..volevo farti sentire una canzone!"
Liam si gira verso di me sgranando gli occhi "L'ha davvero chiamato per fargli sentire quella canzone?!"
Faccio spallucce e la guardo, non so se ridere o piangere.
"Ma amore porta sfortuna se... Harry?!" la sua espressione cambia di botto.
"E' con i ragazzi! Metti il vivavoce!" La incita Liam posando il cellulare sul comodino.
Lo afferro velocemente approffittandone per giocarci un po' io.
- Halley noi stiamo cercando di studiare - Sorrido sentendo la voce di Harry in vivavoce.
"Sì ma è una giornata che non ci sentiamo! E' una giornata che studiate!"
- Non ci saremmo ridotti a questo punto se non te lo rubavi per 'studiare' durante queste settimane' - La battuta di Louis fa ridere tutti, e capisco che c'è anche Zayn dall'altro lato del telefono.
Halley apre la bocca per dire qualcosa ma poi si limita a ridere "Amore! Difendimi!" 
"Come va ragazzi? Siete a buon punto?" chiede Liam avvicinandosi al telefono.
Si sentono delle lamentele generali  e la voce di Louis che sovrasta le altre - Va alla grande! Domani i professori resteranno a bocca aperta! -
- Si, ma perchè non saprò dir nulla! - aggiunge Zayn ridendo.
"Ma non dovreste andare a letto presto e riposarvi?" controllo l'orario velocemente, le venti e quaranta.. "Fa male studiare fino a quest'ora!"
- Ciao Amèlieee - è la risposta dei ragazzi che suscitano in me una risata stupida.
"Scusate ma io dovevo parlare di una cosa importante con il mio ragazzo!" sbotta Halley riavvicinandosi il cellulare.
- Ma piccola.. davvero, non c'è tempo da perdere..- le risponde Niall dall'altro lato del telefono.
Vedo Halley fare il labbruccio e Liam imitarla stupidamente.
Rido e prendo il telefono in mano "Vabbè ragazzi, vi lasciamo al vostro studio matto e disperatissimo del giorno prima degli esami, ci vediamo domani.." 
Un saluto generale ci assale mentre Halley si precipita su di me per prendere il cellulare, troppo tardi visto che ho già chiuso la chiamata.
"Sei una stronza!" mi urla contro.
"Zitta e vai a preparare i pop corn, io preparo il film"
Sbuffa alzandosi dal letto andando in cucina, mi alzo anche io e vado verso il computer mentre mi arriva una chiamata al cellulare, Hanna.
"Ciao piccola, dimmi.." 
Lancio un'occhiata a Liam e lui lo nota, fissandomi male.
La chiamata dura poco, mi chiede se può passare da casa mia visto che si annoia, ovviamente le dico di sì tranquillamente, cercando di non far capire niente a nessuno.
Chiudo la chiamata e sento lo sguardo di Liam ancora su di me.
"Chi era..?" mi chiede tranquillo.
"Nessuno.." rispondo continuando a digitare sulla tastiera del computer.
Halley torna poco dopo "prepariamo i sacchi a pelo?" propone guardando Liam.
Lui annuisce lasciandomi il cellulare in mano, consapevole di farmi contento facendomi giocare a Ruzzle.
Li lascio "lavorare" mentre mi butto sul letto a giocare, poco dopo sentiamo bussare alla porta della mia camera che si apre senza aspettare il permesso.
Il sorriso di Hanna dopo aver aperto la porta svanisce in un batter d'occhio appena vede Liam.
"E tu che ci fai qui?!" lo accusa quasi guardandolo male.
"Oh.. ciao Nessuno.." Liam mi rivolge un'occhiataccia riferendosi alle mie precedenti parole.
Gli sorrido alzandomi dal letto e andandola ad abbracciare "Ciao tesoro, sì.. ci sono anche Liam e Halley stasera, restano qui a dormire.."
Mi guarda cercando di tranquillizzarsi "Oh certo, nessun problema..."
"Nessuno te l'aveva chiesto." la stuzzica Liam.
"Stai zitto stronzo."
"Acida"
"Acida a chi?" la vedo avanzare verso di lui e la fermo per un braccio.
"Sì ragazzi: passeremo una serata tranquilla e in armonia.." guardo prima Hanna e poi Liam "..e magari voi due vi sedete lontani e non vi rivolgete la parola, che ne dite?"
"Su quello non c'erano dubbi!" sbotta Hanna posando una busta sul tavolo.
"Che hai portato?" le chiedo aprendo la busta ma Halley mi anticipa aprendo uno scatolone e urlando "PIZZAAA"
"Sì, ma non credo basterà per tutti.." aggiunge storcendo il naso.
"Fa niente, abbiamo anche altre cose" la rassicuro.
Lei mi sorride e si siede sul letto "Allora.. che guardiamo?"
"Notte prima degli esami!" esclama Halley tutta contenta.
"Ma chi me l'ha fatto fare..?" sussurra Liam buttandosi a peso morto sul suo sacco a pelo.
"Già appunto.. perchè non sei con gli altri ragazzi?" gli chiede Hanna guardandolo.
"Studio matto e disperatissimo prima degli orali" 
"Domani andate a vederli, vero?"
"Mi sembra ovvio!" le rispondo sorridendo.
Ride anche lei "Ovvio che ci sarai! Devi per forza vederti gli esami di Z.." la blocco fulminandola con lo sguardo "DI TUTTI, GLI ESAMI DI TUTTI!" urlo quasi.
Lei mi guarda quasi spaventata sgranando gli occhi "E che stavo dicndo io? Di tutti"
Annuisco e guardo gli altri "Facciamo partire questo film?" 
Vedo Liam e Halley guardarsi e poi scoppiare a ridere mentre mi accuccio sul letto con la ciotola delle patatine davanti a me "Vi odio tutti" dico per poi ridere con loro.
Halley si mette accanto a me mentre Liam resta disteso nel suo sacco a pelo e Hanna si mette seduta in quello di Halley.
"Resti a dormire qui?" le domanda Halley tenendo gli occhi fissi sul computer.
"Non posso, domani ho il corso di medicina all'università.."
"Ce l'ho anchio, non so se te lo ricordi.. siamo anche seduti vicini.." la interrompe Liam.
Lei si gira di scatto guardandolo "E questo che c'entra?"
"Ti accompagno io domani visto che devo andarci, nessun problema.."
Lei scuote la testa "Meglio di no.. non ho portato neanche il sacco a pelo.."
"Puoi dormire insieme a me nel mio.." le propone Liam con tono malizioso.
Lei gli mostra un sorriso che più falso non si può "Piuttosto dormo a testa in giù sul soffitto come i pipistrelli."
"Ecco a che animale assomigli!" esclama Liam sorridendo.
Sento il cuscino scivolarmi da sotto la testa e lo ritrovo spiaccicato sulla faccia di Liam.
"Stronzo!" le urla contro Hanna per poi incrociare le braccia e tornare a guardare il film.
Halley continua a ridere riprendendo il cuscino e rimettendolo sotto le nostre teste.
"Hanna dove dormire non è un problema, io mi stringo nel letto con Amèlie e tu prendi il mio sacco a pelo" le propone Halley.
"Sicuro che non è un problema?"
"Dai cucciola, resta.." la guardo facendole il labbruccio.
Dopo diversi scambi di sguardi annuisce sorridendo "Mi devi prestare un pigiama.."
Le sorrido e torno a guardarmi il film giocando di nascosto con il cellulare di Liam.
Verso la fine del film Halley cade in un sonno appoggiata alla mia spalla.
Liam insiste sul fargli una foto e volerla pubblicare su facebook ma Hanna riesce a placarlo e i due ricominciano a litigare sussurrandosi insulti cercando di non svegliare Halley.
"Va bene.." sussurro infine cercando di fermarli "Io cerco di dormire anche, quando avete finito spegnete il computer!" e mi giro dall'altro lato prendendo il cellulare e puntando la sveglia per domani.
Domani sarà l'ultimo giorno che vedrò i "miei" ragazzi dentro quella scuola, e son convinta che nulla sarà più lo stesso.
Niente più risate, sguardi complici, litigi.
Li dove era iniziato tutto sta per finire.
 
POV. Hanna
 
"Va bene.." ci sussurra Amélie con tono piuttosto alterato "Io cerco di dormire anche, quando avete finito spegnete il computer!"
Alzo la schiena pronta ad alzarmi dal sacco a pelo "Oh guarda lo spengo subito, non voglio restare un secondo di più a parlare con quest'individuo!" sussurro in modo arrogante puntando gli occhi su Liam.
Lui per tutta risposta si alza di scatto dal suo sacco a pelo "Lascia stare 'principessina'.." quel nomignolo detto con tutta quell'acidità mi fa rigirare lo stomaco ".. non ti scomodare, faccio io!" e lo vedo dirigersi verso il computer.
"Oh almeno ti rendi utile a qualcosa!" sbotto infine cercando sempre di mantenere un tono basso, mi accuccio nel lenzuolo leggero girandomi su di un fianco e chiudendo gli occhi.
Sento il rumore del mouse e non so cosa mi trattiene dallo scagliarmi contro di lui e picchiarlo, ma resto ferma distesa sul sacco a pelo cercando di regolare il respiro in modo da addormentarmi il più velocemente possibile.
Non so dopo quanto tempo, sento delle braccia circondarmi la vita.
Mi ero addormentata? 
Non ho sentito niente, non ho sentito Liam ritornare sul suco sacco a pelo.
Dopo un paio di percepisco il calore del suo petto attraverso la mia schiena e le sue mani sopra la mia pancia.
"Liam.. che diavolo stai facendo?" Da quando mantengo così tanto la calma?
Lui non risponde e sistema per bene il suo viso vicino al mio collo.
Perchè non l'ho già scaraventato giù dal balcone? 
"Ti do tre secondi per scrollarti di dosso e poi ti.."
"Stai zitta.." sussurra, facendomi sentire il suo respiro sulla mia spalla "Ho sonno, voglio dormire."
Rimango interdetta per qualche secondo prima di rendermi conto che la cosa giusta da fare è togliermi questi brividi che mi stanno attraversando il corpo e tirargli una ginocchiata nelle parti basse.
Purtroppo l'unica cosa che riesco a fare è mettere le mani sopra le sue e dargli qualche colpetto sopra, nemmeno troppo forte, mentre era nel mio intento cercare di fargli male.
Liam con una mossa veloce riesce a prendere entrambe le mie mani nelle sue e ad intrecciare le dita.
Guardo le mani e quasi mi imbarazzo di tutto ciò, dov'è finita la mia forza di volontà?
Sento che il suo calore sta quasi risucchiando il mio, nonostante il caldo stia assalendo le mie guance. 
E' luglio, è normale, deve far caldo.
Uno dei tanti motivi del perchè le persone non dovrebbero dormire abbracciate.
"Vaffanculo" sussurro infine, quasi arrendendomi.
Forse però, avrei dovuto dirglielo tipo mezzora fa quando mi aveva detto di stare zitta.
Per tutta risposta lo sento sorridere, per poi percepire le sue labbra sulla mia spalla.
Mi lascia un semplice bacio vicino la scapola, e il suono leggero riecheggia per tutta la stanza.
O almeno questa è la mia impressione.
Dopo un po' alzo gli occhi verso l'orologio che segna le quattro meno venti.
Vaffanculo Liam, vaffanculo. 
Non mi stai facendo chiudere occhio.
La colpa è mia che mi sto facendo tutti questi problemi.
E' solo un abbraccio, e non mi sta dando nemmeno così tanto fastidio.
Decido di cullarmi bene sul cuscino trovando una posizione a dir poco perfetta, un po' più stretta al suo corpo.
Poco dopo vengo svegliata dalle urla di Halley, ma aprendo gli occhi mi accorgo che c'è luce, e che sono tutti vestiti mentre io sono ancora sotto le coperte.
"Che succede?" farfuglio, ma nessuno sembra sentirmi, ognuno preso a prepararsi.
Osservando bene la scena noto Liam con i capelli ancora arruffati e senza scarpe ai piedi, mentre Halley gli urla contro già pronta , bellissima come sempre.
Amélie è seduta sul letto con un cellulare non suo in mano, cercando di trattenere le risate.
"Che succede?" ripeto, alzandomi dal sacco a pelo ed avvicinandomi a mia cugina.
Lei mi mostra il cellulare che prendo tra le mani, è una foto.
Strofino bene gli occhi per poi mettere a fuoco bene l'immagine, sentendo il cuore accelerare di botto.
"CHE COSA??" urlo, quasi sennza rendermende conto.
Alzo lo sguardo verso i ragazzi che mi capisco mi stavano già fissando da prima.
"CHI HA FATTO QUESTA FOTO?!" continuo ad urlare mostrando il cellulare ai presunti colpevoli.
"Ecco, se non ti uccido io.. lo fa lei!" commenta Liam incrociando le braccia al petto e guardando Halley.
Sposto il mio sguardo su Amélie "e tu non l'hai fermata?!"
Per tutta risposta la vedo fare spallucce e sorridere "Siete carini dai!"
Rigiro lo schermo verso di me tornando a fissare la foto.
Io e Liam, abbracciati, accucciati, accoccolati.. che cavolo di termine dovrei usare??
Non sembriamo neanche noi, non sembra la situazione di ieri!
"Si vede che non ero coscente!" dico premendo velocemente tra i tasti di quel cellulare cercando di cancellare la foto.
"Fai pure con calma Hanna, ha già salvato la foto anche in cartelle con la password" dice Liam guardandomi, tra lo scocciato e il divertito, non riesco a capirlo.
Alzo lo sguardo verso di Halley "Credevo fossimo amiche!"
"Non è per te piccola, ma ho scoperto che ieri questo stronzo voleva farmi la foto mentre dormivo!"
"Sì ma io l'ho fermato!"
Lei di scatto allunga la mano verso di me e mi ruba il cellulare dalle mani "Dai tranquilla che sei venuta bene" dice infine per poi ridere e guardare Amèlie "Andiamo..?"
Alzo le mani in segno di resa "Vado a vestirmi" 
Amèlie si alza dal letto e prende la borsa "Noi stiamo andando a scuola per i primi esami, voi ci raggiungete dopo il corso?"
Annuisco dileguandomi fuori dalla stanza.
"Sbrigati che mi devo fare i capelli!" mi urla Liam sull'uscio della porta.
Alzo il dito medio velocemente, ma qualcosa mi dice che lui non l'abbia notato.
 
POV Amélie.
 
Ho avuto il cuore in gola per cinque ore, cinque interminabili ore.
Credo che per i miei esami di stato collasserò, visto che per i loro mi sono sentita un'ansia addosso che non mi ha abbandonata mai, per tutta la durata di tutti i loro esami.
Harry, Louis, Zayn, Niall e Camille.
Julia accanto a me e Halley che ci teneva le mani, compiaciuta degli esami dei suoi compagni.
Lei aveva dato l'esame il giorno prima, ed eravamo andati tutti a vederla proprio come oggi.
A volte la vedevo fare una faccia di dissenso, forse perchè i ragazzi sbagliavano qualcosa, ma io non me ne rendevo conto, non sapevo nulla degli argomenti che portavano.
Ma il sorriso del commisario che si apriva alla fine di ogni esame mi aveva resa tranquilla ogni volta.
Harry e Camille, i primi a finire gli esami quel giorno, si erano precipitati in macchina e diretti verso il mare una volta terminato tutto, dove li avremmo raggiunti poco dopo.
Tomlinson è stato l'ultimo nome chiamato.
Louis era traquillo, non gli importava nulla di quell'esame, ma tutti in quell'aula sapevamo che nessun altro se non lui si meritava il cento con la lode.
Infondo lo sapeva anche lui, ma non gli importava.
Louis era così, studiava perchè trovava divertente scoprire cose che i professori non sapevano, così da sorprenderli ad ogni interrogazione.
Quando il presidente di commissione gli stinse la mano congratulandosi, il mio stomaco si svuotò completamente da tutta l'ansia.
Uscendo da quell'aula gli occhi dei ragazzi erano completamente diversi, privi di paura, con la voglia di urlare, ed io con loro.
Un abbraccio partito da Niall ci travolse tutti quanti in un abbraccio di gruppo, seguito dalle lacrime di Julia, ancora incredula.
"Non voglio restare in questa scuola un minuto di più! Avete tutti i costumi?" esclamò Louis contento.
No, perchè come una stupida me l'ero dimenticato a casa.
"Io devo andare a casa a prenderlo.." ammisi.
"Allora ti accompagno con la macchina e poi li raggiungiamo a mare" mi disse Louis.
"Io devo andare a prendere Liam e Hanna invece.." ammise Zayn guardandosi.
"Allora accompagnala tu a prendere il costume e poi vai a prendere i ragazzi, così io accompagno tutti gli altri al mare con la macchina" propose Louis.
Ma non si poteva fare il contrario?
Zayn mi guardò negli per un tempo indecifrabile "Ti va..?" infine mi chiese.
Annuì ed inizia a camminare verso la sua macchina mentre gli altri andavano verso il lato opposto.
Strinsi tra le mani la collana di Zayn, YOLO, e mi sentii maledettamente stupida.
Chissà se aveva notato che non l'avevo più tolta da quando me l'aveva regalata.
"E' quella la macchina" disse Zayn dietro di me, quasi spaventandomi.
Annuì seguendo le indicazioni della sua mano ed una volta aperta la macchina mi precipitai dentro.
"Ricordi dove abito?"
"Amèlie.. ci sono stato fino a pochi giorni fa" rise lui.
Okay, lo ammetto, cercavo un modo per chiacchierare.. ma magari le mie idee non erano così geniali in quel momento.
Accanto a lui non riesco mai a ragionare, ed odio tutto ciò.
Zayn una volta salito velocemente accese la radio, e le note di "Let me love you" di Mario riempirono la macchina.
Conoscevo bene quella canzone, conoscevo anche il significato.
Cioè che conoscevo di meno era la spontaneità di Zayn nel cantarla, come se io non esistessi.
Al contrario, ero proprio accanto a lui, non riuscendo a distogliere lo sguardo dalle sue labbra, cercando di cogliere ogni piccola sfumatura della sua voce.
Si fermò verso metà canzone ridacchiando "Ti piace? So che la conosci.. perchè non canti con me?" mi chiede senza distogliere lo sguardo dalla strada.
Scossi la testa e mi girai guardando fuori dal finestrino "Non credo sia una buona idea, non sono così intonata.."
"E' vero.."
Mi girai di scatto verso di lui e Zayn scoppiò a ridere.
"Che stronzo che sei!" risi anche io con lui e poco dopo ci ritrovammo parcheggiati davanti casa mia.
Scesi velocemente cercando le chiavi nella borsa mentre Zayn velocemente si posizionò accanto a me.
"Non c'è nessuno a casa?" mi chiese.
Scossi la testa aprendo la porta ed accendendo con rapidità le luci del soggiorno.
"Ci metto un attimo, tu aspetta qui.." dissi salendo su per le scale velocemente.
Con la coda dell'occhio lo vidi avvicinarsi al mobile delle foto, poi arrivai in camera.
Presi la borsa con dentro il costume e mi guardai un attimo allo specchio, per poi riscendere velocemente da Zayn.
Lo trovai con una mia foto in mano, i miei otto anni.
"Eri carina.." rise indicandomi nella foto, tra i miei genitori.
"Eh lo so.. mi sono rovinata crescendo" feci spallucce guardando la foto.
"Ma che dici? Sei perfetta.."
Sorrisi involontariamente a quella frase "Tu sei perfetto."
No.
No no no no no.
Sentii gli occhi di Zayn fissi su di me.
Non l'avevo detto davvero..
Continuai a guardare la foto cercando di far finta di lui, ma fu tutto inutile.
Zayn velocemente posò la foto sul mobile e mi alzò il viso, facendomi incontrare i suoi occhi estremamente misteriosi.
"Noi siamo perfetti, Amèlie.."
Mi sentii il cuore in gola.
Volevo scappare, ma ciò che mi legava a Zayn in quel momento era più forte di qualsiasi altra cosa al mondo.
"Tu sei la ragazza perfetta.." sussurrò avvicinando il suo viso al mio.
Iniziai a sentire le gambe cedermi, ma mano di Zayn appena appoggiata sul fianco riusciva a trasmettermi tutta la sicurezza del mondo.
"Insieme siamo un disastro, un assuridità.. siamo terribili. Ma nessuno, e credimi.. nessuno.." sussurrò.. diminuendo la distanza tra noi.
Vuoto totale.
Sentii solo il gusto dei suoi baci, nonostante fosse ancora a qualche millimentro da me.
"Credimi se ti dico che nessuno sarà mai migliore di noi."
Stringendo le sue dita sul mio fianco, mi baciò dolcemente.
E mentre le sue labbra assaporavano le mie, mille ricordi mi passarono dentro la mia povera testa confusa.
Non riuscivo a capire più nulla, solo una valanga di ricordi.
Le sue mani.
Il suo sapore.
Il nostro respiro.
Il ricordo di me e lui come amici, quei due amici di una volta.
Il ricordo di ciò che eravamo stati prima, prima che l'amore ci catturasse e ci buttasse in questo labirinto di confusioni.
Il ricordo di ogni bacio, di ogni carezza.
Ricordi che il tempo non ci avrebbe mai più levato.
Ricordi levati al nostro destino.
"Ti amo.." sussurrò tra le mie labbra, staccandosi lentamente.
"Ci amiamo.." aggiunse guardandomi negli occhi "..quindi lasciati amare Amèlie.."
In quel momento l'unica cosa che volevo davvero era sentire ancora una volta il suo respiro tra le mie labbra.
Al contrario, l'unica cosa che feci fu divincolarmi dalle sue braccia.
"Dobbiamo andare.. Liam e Hanna stanno aspettando.."
Il suo sguardo fisso su di me in cerca di qualcosa, una qualunque risposta.
Aprii nuovamente la porta d'ingresso e lo guardai, facendogli un cenno con la testa.
Zayn abbassò lo sguardo e velocemente uscì di casa, e io dietro di lui, chiudendomi la porta.
Salii in macchina prima di lui e accesi velocemente la radio, in una frequenza qualsiasi.
Per tutto il traggito da casa mia all'università dove si trovavano Liam e Hanna ascoltammo un mucchio di pubblicità, senza dire una parola.
Avevo sempre avuto qualcosa da ridire, qualcosa di cui incolparlo.
Ma sta volta non era così, sentivo che era diverso.
Aveva detto che mi amava, non mi aveva  chiesto di sceglierlo.
Aveva capito del mio amore per lui, non c'era bisogno che mi chiedesse di ammetterlo.
- Nessuno potrà mai essere migliore di noi - aveva detto.
Perfetto, il ragazzo perfetto.
Questo era Zayn.
E chissà per quali sue strane fantasie io ero la ragazza perfetta.
Perfetta? Forse per lui.. E neanche.
Arrivammo all'università in poco tempo, non mi resi neanche conto di quanto Zayn fosse andato veloce.
Liam e Hanna erano li, davanti la scuola, a debita distanza che si lanciavano sguardi assassini.
Salirono in macchina salutando calorosamente, ma la mia voce non se la sentii di uscire.
Zayn, al contrario, fece spuntare un sorriso sul suo volto.
E' stato sempre il migliore a fingere, ci cascheranno sempre tutti ai suoi modi di fare.
Ci sono cascata anche io, più volte.
"Amèlie.. è tutto apposto?" mi chiese Liam appoggiando una mano sulla mia spalla.
"E' solo stanca, stare cinque ore in un'aula a sentirsi degli esami non è una cosa piacevole" disse Zayn, facendo ripartire la macchina.
Annuì e li lasciai parlare degli esami per tutto il traggitto fino alla spiaggia.
Una volta arrivati al lido trovammo i ragazzi già tutti in acqua.
Vederli così tranquilli e felici mi fece tornare il sorriso.
Io e Hanna andammo in cabina a cambiarci, Zayn e Liam avevano già il costume sotto i jeans.
Una volta chiuse in cabina Hanna mi guardò male.
"Che è successo?" mi chiede diretta, senza staccare gli occhi da me.
Cercai di assumere un'espressione confusa "Cosa?"
"Tra te e Zayn!"
"Niente!"
"Che è successo Amèlie?"
"Stai delirando Hanna.." mi voltai dandole le spalle per mettermi il costume.
"Ti ha baciata?"
Che fa? Mi spia?
"Cosa??"
"Ti ha fatto del male?"
Mi girai di scatto verso di lei "Ma sei impazzita? Secondo te Zayn mi potrebbe mai far del male?"
"Allora ti ha baciata!"
Sbuffo aprendo la porta della cabina "Nessuno ha baciato nessuno!" dico uscendo fuori.
Mi ritrovo Louis a petto nudo davanti a me che mi ostacola il passaggio "Chi ha baciato chi?" si intromette ridendo.
Sento l'ansia invadere il mio corpo "Nessuno ha.." non finisco ci rispondere che mi ritrovo tra le braccia di Louis mentre corre verso il mare.
"LOUIS! METTIMI GIU'!" urlo stringendo le mani sulla sua schiena.
Lo sento ridere " Uno.. due e..." acqua.
Urlo mentalmente cercando di risalire a galla e una volta fuori prendo più aria possibile per poi urlare.
"LOUIS!" tolgo i capelli da davanti gli occhi e lo vedo ridere davanti a me "TI AMMAZZO!"
Lui si avvicina schizzandomi l'acqua e impedendomi di picchiarlo a dovere.
Sento nuovamente le sue mani su i miei fianchi e mi riprende in braccio stringendo il mio corpo a suo.
"Ti odio!"  gli urlo cercando di staccarmi dalla sua presa sulle mie gambe.
Lui per tutta risposta ride guardandomi dolcemente "Ti amo.."
Non ho il tempo di metabolizzare le sue parole che mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
Nonostante siano bagnate, il suo gusto dolce è inconfondibile, sovrasta il sale dell'acqua.
Un bacio che dura poco, ma abbastanza da farmi smuovere tutto lo stomaco.
"Basta, non ce la faccio più Amèlie.. questi due mesi di "pausa" mi hanno distrutto. Ma adesso c'è l'estate, ci siamo noi, e siamo liberi.." porta una mano sul mio viso accarezzandomi dolcemente "..ed io sono tuo, lo sono sempre stato."
Sorrido a sentire quelle parole.
Mio.
"E tu sei la ragazza giusta, noi siamo giusti insieme, lo siamo sempre stati.. ci siamo sempre amati.."
Sì, ora lo so, lui è il ragazzo giusto.
"Ho aspettato questi due mesi, e so che sei confusa, ma non so il perchè.. Ma so che il nostro amore non è finito quindi.." velocemente annulla la distanza tra di noi baciandomi ancora una volta.
Mi sento bene, mi sento rinascere.
"smettiamola di mentirci, siamo fatti per stare insieme.." sussurra, guardandomi negli occhi.
Quegli occhi azzurri che fanno crollare tutto, facendomi innamorare di lui ancora una volta.
Annuisco, accarezzandogli il viso.
Vedo spuntare il sorriso sul suo volto e mi ribacia, ancora, e ancora..
Si stacca lasciandomi appena sente le voce dei ragazzi che si avvicinano, e capisco che per dove siamo messi nessuno ha visto niente.
"Sto uscendo un attimo.." annuncio allontanandomi e sedendomi sulla sabbia, con i piedi a mollo.
Vedo i ragazzi formare un cerchio mentre Niall li raggiunge con la palla.
Vedo il ragazzo perfetto, che ride finalmente, di nuovo a casa, tra i suoi amici.
Vedo il ragazzo giusto, che ride con ogni parte del corpo, sconoscendo la verità.
E poi ci sono io, lontana da entrambi, che mi mangio il cervello e il cuore.
Ho bisogno di loro, ho bisogno di sentirmi amata.
Ho bisogno.. ma di chi..?


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Non ho scusanti per il ritardo..
Non ho riletto il capitolo perchè sto per partire, per cinque giorni.
Spero vi piaccia e che non mi attacchiate troppo hahahahah

Continuo ad amarvi, sempre.

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Capitolo 8
*** Sette anime. ***


POV Hanna.

"Si è fatto tardi, non credete?" sbotta improvvisamente Halley interrompendo le chiacchiere di tutti.
Louis controlla istintivamente l'orologio annuendo, mentre scorgo Camille sbadigliare accanto a lui "Sì, decisamente.."
"Oh ma andiamo, sono solo le diciannove e trenta!" ci rimprovera Liam controllando il suo di orologio.
Niall si alza sorridendo "Non so tu amico, ma io stamattina ho avuto l'esame di maturità" tende la mano a Halley facendo alzare dalla sabbia.
"Per non parlare degli ultimi giorni distruttivi passati su i libri" continua Louis, alzandosi anche lui e poi rivolgere lo sguardo verso Amèlie "..andiamo?"
Mi giro verso di lei, seduta al mio fianco.
Lascia scivolare la sabbia che teneva in mano e annuisce sorridendo, per poi alzarsi.
Istintivamente mi giro verso Zayn: tiene la testa bassa, ma lo sguardo costantemente fisso su mia cugina, quasi del tutto coperto dal ciuffo abbassato e disordinato per colpa dell'acqua del mare.
"Tu vai via anche, Zayn?" gli domanda Niall.
Amèlie si avvicina a Louis, girandosi però verso Zayn, aspettando la sua risposta.
"No.. resto qui ancora un po'.."
Liam gli da una pacca sulla spalla sorridendo "Bravo fratello.." e Zayn non può fare altro che guardarlo e sorridegli.
Le due "coppie" si allontanano dopo aver fatto un cenno con la mano, e non posso non notare la delusione negli occhi di Amèlie.
Camille e Harry si avvicinano a noi, così da restringere il cerchio che avevamo formato.
Il sole è quasi del tutto tramontato.. Anche se siamo a luglio non è completamente arrivata l'estate, la sera continua ad esserci ancora fresco, ma è un fresco stupendo che non ci fa sentire troppo il caldo afoso.
In acqua non c'è più nessuno, qualche gruppo di ragazzi in lontananza stanno come noi, sulla spiaggia, con le tende, evidentemente molto più organizzati di noi.
Hanno acceso la radio, mettendo i Coldplay, e la musica arriva fino a noi ed è piacevole.
Tolgo l'elastico dal polso raccogliendomi i capelli in una coda veloce.
Non passano nemmeno due secondi e la mia pace viene distrutta. 
Liam toglie l'elastico sciogliendo la mia coda e lanciandolo poco lontano, tra la sabbia.
Cerco di mantere la calma mentre sento il sangue ribollirmi dentro le vene, per poi girarmi verso di lui
"Si può sapere perchè l'hai fatto?"
Lui mi fissa con aria da imbecille, quell'aria che può avere solo Liam Payne.
Scrolla le spalle "Mi andava di farlo.."
Velocemente gli tiro un pugno sulla spalla e lui non riesce a schivarlo, fa una quasi smorfia di dolore e si porta la mano sulla spalla.
Potrei giurare di essermi fatta più male io alle dita che lui, ma cerco di non farlo notare.
"Ma sei impazzita?!" Mi domanda spazientito, anche con aria interrogativa.
Per tutta risposta distolgo lo sguardo da lui scrollando le spalle "Mi andava di farlo!" dico, imitando la sua voce, cercando di farla sembrare quella di un bambino capriccioso.
"Non farmi la voce!" 
"Tu smettila di torturarmi!"
"Non ho fatto niente!"

Mi giro di scatto verso di lui "Già il fatto che tu sia qui è eccessivo per me!"
"Ma che problemi avete, voi due?"
ci interrompe Zayn, guardandoci quasi sconvolto.
"Già.." continua Camille ridendo "..da dove nasce tutto questo odio?" e Harry ride con lei.
"Ha iniziato lui!" sbotto, alzando la voce e indicando l'essere spregevole al mio fianco.
"Io? Io non ho fatto niente!" alza la voce anche lui, fissandomi.
Mi giro verso di lui ormai fuori controllo "Sei odioso!"
"Io sono adorabile!"
"Sì, certo! Adorabile come una mano insabbiata su per il cu-.."
improvvisamente la sua mano blocca le mie parole, coprendomi la bocca.
"Sì, io sono adorabile.. E tu sei davvero molto poco fine" lo vedo sorridere, quasi ridere "e stai urlando!"
Mi tolgo velocemente la sua mano dalla bocca "Tu non sei adorabile!" dico, tornando con la voce normale.
"Di sicuro lo sono più di te!"
"Oh, mi scusi tanto principe Liam se non sono la principessa graziosa ed elegante che si merita!"
"Le principesse non sono il mio tipo"
commenta lui, sorridendo.
"TU non sei il mio tipo!"
"E sentiamo! Come dovrebbe essere il tuo tipo?!"
Incrocia le braccia al petto guardandomi con aria interrogativa.
"B-beh.." rimango interdetta pensando alla risposta giusta, poi decido di guardarlo e di descrivere semplicemente qualcuno che non gli assomigli per niente.
"Deve avere i capelli ricci!" dico, indicandogli i capelli, per poi scendere con la mano "e.. gli occhi chiari! E deve essere sbarbato!" dico per ultimo, notando la leggera peluria sul viso di Liam.
Gli stava bene, altrochè, lo faceva sembrare più grande.
Scossi la testa cendando di allontanare quest'ultimo pensiero e notai che il gruppo era sceso in un profondo silenzio.
"Hai descritto me.." annuncia Harry improvvisamente.
Mi giro di scatto verso di lui, sgranando gli occhi "C-cosa? No!"
Camille scoppia a ridere indicandolo "Sì invece, è proprio Harry!"
"No non è lui!"
"Di sicuro non sono io.."
commenta Zayn strofinandosi la mano sulla barbetta.
Torno a guardare Harry che mi fissa con aria divertita.
"E per ultima cosa, la più importante, non deve avere le fossette!" sbotto improvvisamente.
"Oh.." Camille accarezza il viso di Harry ridendo "..che peccato.."
Harry fa il labbruccio guardandola "ci ho provato.." poi si da una spinta con le gambe e si alza in piedi "adesso però vado, domani ho il corso all'università!"
Camille si alza di scatto scrollandosi la sabbia di dosso "Oh sì, anche io! Devi darmi un passaggio per favore!"
Lui si gira a fissare maliziosamente il suo fondoschiena " e tu..? che mi dai in cambio?"
"Posso darti uno schiaffo, se non la smetti di fissarmi il culo in quel modo" 
"Uh.. Hanna 2 la vendetta.."
commenta Liam ridendo.
"Vaffanculo.." sbotto scuotendo la testa.
Camille e Harry ci salutano e poi si allontanano, verso la macchina.
Scorgo Liam giocare con la sabbia, affondando le dita dentro, mentre Zayn gioca con i lacci delle sue scarpe.
Mi schiarisco la voce fissando Zayn "Mh.. perchè sei ancora qui?"
Lui alza lo sguardo, guardandomi confuso "perchè.. dove dovrei essere?"
"Con lei, da lei! Non la dovevi lasciare andare da sola con Louis!"
"Parlate di Amèlie?"
si intromette Liam.
Certo che questo ragazzo è una cima.. 
"Il nuovo Sherlock Holmes.."
Lui mi guarda male per poi tornare a fissare Zayn.
"Non so di cosa tu stia parlando.." risponde calmo il bruno, tornando a guardare la sabbia.
"Puoi far credere a tutti che la vostra è storia chiusa ma io so che non è così"
"Tu non capisci.."
alza lo sguardo fissandomi intensamente.
"L'unica cosa che non capisco è come sia possibile che tu stamattina l'abbia baciata mentre adesso l'hai lasciata andare con Louis!"
Vedo i suoi occhi sgranarsi.
"Cosa?! Tu e Amèlie vi siete baciati?"
"Cazzo, ma quella ragazza non capisce che deve tenersi le cose per se?"
sbotta quasi incazzato.
Allora avevo ragione.. Si erano baciati davvero.
"L'unico che non capisce qui sei tu.. Sei scappato già due volte, e lei c'è ancora.. Quanto pensi rimarrà ancora ad aspettarti?"
Lui rimane in silenzio, a fissarmi, senza dire una parola.
Noto che anche Liam si è zittito, cercando di capirci di più guardando continuamente me e Zayn.
"Tu non la vuoi davvero.." sussurro, guardandolo quasi con aria sprezzante.
"Sì invece" sussurra lui, ma riusciamo a sentirlo perfettamente.
"Per te è solo un gioco.." continuo senza aspettare troppo.
"Non dire stronzate!"
"E' sempre stato un gioco!"
dico un po' più a voce alta.
"E' sempre stato innamorato di lei!" sbotta Liam guardandomi con aria minacciosa.
"SONO ANCORA.. innamorato di lei." urla quasi Zayn, portandosi i capelli indietro dal nervosismo.
Gli occhi di questi due ragazzi davanti a me mi fanno capire quanto entrambi tengano alla stessa persona.
"E tu.. non sai niente di quello che è successo, di quello che provo per lei.." continua, cercando di tornare calmo.
"So solo che il vostro non è un amore impossibile, e lo state trattado in questo modo."
"Lo è, invece."
"Tu lo sei, sei impossibile!"
"Cosa dovrei fare?!
" mi chiede spazientito.
"Se credi davvero nel vostro amore vai da lei e dimostraglielo! Sennò resta qui, seduto a guardarla mentre ti dimentica e si innamora di un altro!"
"Lei ama Louis.."
sussurra, abbassando lo sguardo.
"Bene.." mi alzo dalla sabbia guardandolo con aria quasi dispezzante "Resta li a rimpiangerla!"
"Ma ama anche te.."
sussurra Liam, dando una leggera spallata all'amico, cercando di attirare la sua attenzione.
Zayn si gira verso di lui, con aria afflitta.
Osservo Liam prendere un bel respiro profondo, per poi sorridergli "Io non so chi lei ami di più, o quale potrebbe essere la sua scelta.. Ma so che tu sei stato il primo a farla soffrire, a farla piangere come mai aveva fatto nessun ragazzo.. e a farla sorridere come  non è mai riuscito nessuno, nemmeno io. Perchè ho visto come ti guardava, e lo sguardo è sempre lo stesso, ancora dopo un anno."
Silenziosamente tornai a sedermi vicino a Liam, senza dire una parola.
"Cosa dovrei fare, Liam?" gli chiese Zayn, sussurrando.
"So quello che farò io: non ti permetterò di farla soffrire, non un'altra volta.. Se l'ami davvero, sei sei sicuro di ciò che siete e di ciò che potreste essere, allora va da lei, non scappare di nuovo.. Ma devi essere convinto che tu sei la cosa migliore, per lei, e lo dovrai essere."
Fisso Zayn in silenzio mentre cerca di fare mente locale, poi si alza di scatto.
"Perchè dobbiamo fare sempre tutto noi ragazzi?!" sbotta all'improvviso, allontanandosi.
Scrollo le spalle ridendo "Noi dobbiamo subire il ciclo, e il parto, e i piedi diistrutti per colpa dei tacchi, e la cellulite.. per non parlare della ceretta! Voi dotete solo sforzarvi a fare il primo passo!" gli urlo dietro, ma ormai è già arrivato alla macchina.
Sorrido, girandomi verso di Liam, e lo trovo a fissarmi, col sorriso sulle labbra.
"Devo ammetterlo Payne.. sei stato bravo"
"Lo so, sei tu quella che ha stupito tutti!"

Non riesco a fare a meno di ridere, nonostante mi stia prendendo in giro.
Allungo il braccio verso l'elastico ancora tra la sabbia e mi rifaccio la coda.
Lui nuovamente la tira via, ridendo.
Rido anche io stavolta, per poi sbuffare "Ti odio"
"Non è vero.."
"Certo che è vero!"

Scuote la testa per poi prendermi dai fianchi e farmi scivolare sulla sabbia con lui.
"Tu non mi odi.."
Rido dimenandomi senza troppo sforzo "Lasciami Liam"
"Devo ricambiarti il favore della scorsa notte!"
"Che favore..?"
alzo lo sguardo verso di lui, perplessa.
"Ho dormito appoggiato a te" sussurra, per poi mettere una mano sulla mia testa facendola appoggiare al suo petto.
Rido stringendomi poco di più a lui, stanca di litigare.
E poi che c'è di male, sta solo.. 'ricambiado il favore'. Ed è comodo, è tutto a mio vantaggio, no?
Eppure nella mia testa tutto continua a dirmi che è una cosa senza senso.
"Tanto continuo ad odiarti.." sussurro, sorridendo.
Sorride anche lui, senza rispondermi.
"Zayn se n'è andato con la macchina, saremo costretti a tornare a piedi, lo sai..?" gli domando, tamburellando le dita sul suo petto.
Lui mugula qualcosa, e alzando gli occhi noto i suoi, chiusi, mentre le sue dita si fanno strada tra i miei capelli.
Resto qualche minuto ad ascoltare le canzoni che vengono dalla radio del gruppo di ragazzi sulla spiaggia, sentendo qualche loro risata e cercando di captare qualche loro discorso.
Poi mi abbandono al suono delle onde, fino a quando non sento solo il battito regolare del cuore di Liam e il suo respiro.
Non riesco a pensare nient'altro, adesso, se non al fatto che Liam Payne sia il ragazzo più comodo del pianeta.


POV Amèlie.

"Mi sei mancata.." sussurra, tra le mie labbra.
Sorrido, staccandomi lentamente e guardandolo negli occhi "Devo andare.."
"Sei sicura che non vuoi che ti faccia compagnia per cena?"

Annuisco, togliendomi la cintura di sicurezza "Sicurissima, non so ancora bene che farò, se resterò a casa o andrò da Halley più tardi, ma per adesso ho solo bisogno di una doccia."
"Potremmo farla insieme.."
sussurra, avvicinandomi a se.
"Lou.." rido, lasciandogli un bacio a fior di labbra " vai adesso.."
"Mh.. non mi piace l'idea che tu sia sola a casa.."

"Ti prometto che adesso chiamo i miei genitori, e se mi dicono che tornano troppo tardi, ci organizziamo e ci vediamo" mi stacco da lui, aprendo la portiera e scendendo.
"Sei mia.." dice, avvicinando il viso al finestrino.
Sorrido e gli lascio un bacio sul naso "Ci sentiamo dopo.." , per poi allontanarmi verso la porta di casa.
Louis aspetta che io sia dentro, per poi allontanarsi con la macchina.
Sospiro, lasciando tutte le mie cose a terra in salotto.
Entro in camera solo per lasciare il cellulare sotto carica ed entro in bagno a fare la doccia.
Ci metto pochi minuti e poi mi concentro ad asciugarmi i capelli.
Appena stacco il phono mi accorgo che stanno suonando alla porta, in modo insistente.
"Arrivo!" urlo dal corridoio, ma chiunque sia non sembra sentirmi perchè continua a tenere il dito sul campanello.
Mi infilo velocemente l'intimo, il pantalocino che indossavo prima e la prima maglietta che trovo nell'armadio.
Prima di uscire dalla stanza prendo il cellulare.
"Sette chiamate senza risposta..?" farfuglio andando verso l'entra.
Un solo nome compare sullo schermo.
Zayn.
Apro la porta confusa e me lo ritrovo davanti.
Ha il viso sconvolto, gli occhi lucidi, i pugni talmente stretti che hanno fatto diventare le mani rosse. 
"E-ero a fare.. la doccia.." sussurro, quasi per scusarmi.
Il suo sguardo indecifrabile si trasforma nuovamente.
Zayn fa un passo avanti verso di me e mi stringe a se.
Mi ritrovo schiacciata sul suo petto, senza respiro, senza spiegazioni, con le sue braccia che mi avvolgono completamente.
"Che è successo?" sussurro, portando la mano sul suo fianco cercando di calmarlo.
"Credevo fossi con lui.."
Inconsapevolmente sorrido, tranquillizzandomi, ma lui non decide a mollare la presa.
"Fammi chiudere la porta.."
A quelle parole allenta la presa lasciandomi andare a chiudere la porta.
Resto appoggiata al muro, a guardarlo di schiena mentre fissa il pavimento.
Ho paura a chiedergli il perchè sia qui, ho paura a dire e fare qualsiasi cosa.
Mi schiarisco la voce restando immobile "Vuoi un po' d'acqua?"
"Scusami.."
"Non fa niente"
"Non volevo disturbarti.."

"Non mi disturbi, te l'ho detto, mi stavo sistemando.."
Lo vedo girarsi di scatto verso di me "Ho bisogno di te"
Rimango a fissarlo negli occhi, cosa si aspetta da me?
"Ho bisogno che tu stia con me, non puoi lasciarmi."
"Io non ti ho mai lasciata Zayn."
"L'hai fatto quel giorno."
"Avevi detto che saresti tornato a Londra!"
"Sei stata tu ad andartene!"
sbotta, avvicinandosi a me velocemente.
Lo guardo intensamente, tenendo gli occhi più aperti possibile per trattenere le lacrime.
"..Che cosa dovevo fare? Ero fidanzata.."
"Eri innamorata.."
"Stavo con Louis!"
"Tu amavi me!"

Una lacrima scivola via sulla mia guancia e mi riprometto di calmarmi, inutilmente.
"Ti avevo detto che ti amavo, ti ho amata con ogni parte del mio corpo."
"Ti ho amato anche io, Zayn.."
"Dovevi restare con me a farti amare"
"Te ne saresti andato.."
"Avrei continuato ad amarti! Come ho continuato a farlo per tutti questi mesi!"

Rimango in silenzio a fissarlo, asciudandomi velocemente le parti bagnate sulle guance.
"Non ho mai smesso di pensarci, mai." dico, debolmente.
La sua mano si fa spazio sul mio viso, portandomi i capelli dietro l'orecchio.
"Non ho mai smesso di amarti.." sussurra, avvicinandosi al mio viso col sorriso sulle labbra. "..mai."
Lascio che le sue labbra combacino con le mie, conoscendo ormai a memoria ogni movimento che, ogni volta, rendeva ogni suo bacio assolutamente perfetto.
Porto le mani sul suo viso, accarezzandolo dolcemente, tenendolo stretto a me, come quasi potessi perdermi uno solo dei suoi respiri.
Le sue mani scivolano giù per i fianchi, fino ad alzarmi facendo aderire il petto al suo.
Incrocio le gambe al suo bacino, senza staccarmi dalle sue labbra, mentre lui inizia a camminare per quella che credo sia la porta della mia stanza.
Smette improvvisamente di baciarmi, appoggiando la fronte alla mia.
"Te ne andrai anche questa volta, Amèlie?" sussurra, sorridendo.
Scuoto la testa leggermente, spostando il ciuffo da davanti i suoi occhi "Non vado più via."
Sorride facendomi scivolare sul letto, e sembra di esser tornati indietro nel tempo.
Circa tre mesi fa.
Esattamente a quel giorno di aprile.


-

"Sì mamma, starò bene... No che non voglio venire, preferisco altro.. Ok, ti chiamo."
Attacco il telefono e accelero il passo verso la videoteca.
Assurdo, passare il giorno di pasquetta da sola, a vedere un film.
Halley mi ha abbandonata per Niall, i ragazzi sono saliti nuovamente a Verona a casa di Harry, e io che non sono potuta andare mi ritrovo a scegliere dei film da vedere per tutta la giornata.
Prendo nuovamente il cellulare e cerco su google ' Film assolutamente da vedere '.
Una volta letto l'elenco, inizio a cercarli tra gli scaffali.
La mia prossima tappa sarà il bar qui accanto, almeno mi terranno compagnia i dolci.
Prendo due dvd ed esco  dalla videoteca, il tempo di posarli dentro la borsa e sono già dentro il bar.
Mi fermo qualche secondo a fissare un ragazzo girato di spalle, sorrido notando come è vestito.
Mi viene da ridere a pensare che Zayn abbia la stessa felpa, quella che gli ho regalato io.
Mi viene da ridere, sì, fino a quando non capisco che quel ragazzo non ha la stessa felpa di Zayn.
Quel ragazzo è Zayn.
Lui, girandosi, ha assunto la stessa mia faccia da imbecille.
"Sei qui.." dico, mentre il sorriso invade il mio volto.
Lui sorride anche, facendo un cenno con la testa.
Non do il tempo al mio cervello di pensare che sono già tra le sue braccia a stringerlo.
Gli tiro un pugno sul braccio "Sei qui e io non ne sapevo nulla!!"
Ride, continuandomi a stringere "Non lo sa nessuno, sono in incognito"
Sciolgo l'abbraccio guardandolo "Che significa? Non stai dicendo a nessuno che sei qui?"
Scuote la testa, portando le mani dentro le tasche della felpa "Sono arrivato ieri senza preavviso, dovevo tornare a prendere dei documenti e se avessi detto ai ragazzi di essere qui avrebbero annullato il viaggio a Verona."
"Si arrabieranno comunque quando lo verranno a sapere"
"Ma non lo verranno a sapere"
ride guardandomi "e tu? che ci fai qui? non è la tua zona questa."
Lo guardo male senza smettere di sorridere "Ma guarda un po' se un londinese deve dirmi se questa è o non è la mia zona" rido e gli indico la vestrina dei biscotti "sono venuta a fare rifornimento"
Ci avviciniamo entrambi al reparto dolci, lentamente "Hai ospiti oggi?"
"No, al contrario, passero la mia pasquetta tra i dolci"
"Io pensavo di affittare un film e andare a casa a mare"
"Hai una casa a mare?" 

Annuisce e mi guarda, in cerca di qualche risposta "Vuoi venire?"
Mi fermo a fissare i dolci e scrollo le spalle.
"Andiamo.. Sono tornato, è questo il tuo modo per dimostrarmi quanto tu sia felice di vedermi?"
Sposo il mio sguardo su di lui, e lo vedo fare il labbruccio.
Metto la mano dentro la borsa ed esco fuori un dvd "Sette anime, l'hai mai visto?"
Lo fisso mentre osserva attentamente il dvd che ho tra  le mani "Mai, ma c'è Will Smith, sarà assolutamente da vedere"
"Beh, è quello che dice google"
mi metto anche io a guardare la locandina del film.
"Quindi è un sì?" mi chiede, sorridendo.
Poso nuovamente il dvd nella borsa "Hai dolci a casa?"
Lo sento ridacchiare e indicare un paio di biscotti della vetrina "Prendiamo un po' di questi, e questi.. e quelli al cioccolato..".
Continua così per un paio di secondi, il tempo giusto per permettermi di tirar fuori il portafogli e dirigermi alla cassa.
Lui mi raggiunge subito, con la busta in mano "Non ci provare, hai già preso il dvd"
"Ma io.."

Mi fulmina con lo sguardo "Non si discute."
Sbuffo, uscendo dal bar e aspettandolo fuori.
Una volta fuori anche lui inizio a camminare sul marciapiede "Dov'è la macchina?"
"Macchina? Siamo arrivati!" Indica una palazzina poco in alto, appena dopo una scalinata.
Se i miei calcoli sono giusti il mare dovrebbe essere a circa 200 metri.
"Vi trattate bene eh.."
Lo sento ridere e lo seguo in silenzio fino a quando non arriviamo davanti la porta.
"Tu prepara il dvd, io metto i biscotti in una ciotola" dice, dirigendosi verso la cucina.
Annuisco e mi avvicino alla televisione, esco il dvd dalla borsa e provo a farlo partire.
"Funziona!" urlo, sedendomi poi sul divano e mettendo stop con il telecomando.
Lui mi raggiunge con la ciotola, e noto che si è tolto la felpa, restando con una maglietta a maniche corte.
E' vero, dentro casa fa più caldo, così decido di alzarmi e togliermi la giacca.
Zayn poggia i biscotti su un tavolino poco lontano e si avvicina al divano.
Non ho il tempo di captare i suoi movimenti e in pochi secondi ha tirato verso di se i cuscini del divano, allungandolo, facendolo diventare un divano-letto.
Rido rubando un biscotto dalla ciotola "La comodità!"
Prende la ciotola dal tavolo e si distende sul divano, appoggiando la schiena ai cuscini "Siamo pronti?"
Annuisco, per poi sedermi accanto a lui.
"Sai di che parla?"
"Non ne ho la più pallida idea.."
continuo a sgranocchiare il biscotto, e un senso di imbarazzo mi invade.
Con la coda dell'occhio noto che non sta guardando il film, sta guardando me, senza troppe pretese.
Mi schiarisco la voce, cercando di far finta di niente, ma anche se c'è poca luce è intuibile il colorito del mio viso.
Inizio a torturami il labbro inferiore, infastidita.
Forse ho qualcosa sul viso?
Strofino la mano sulla guancia e lo sento ridere leggermente.
No, sta proprio fissando me, nessuna macchina.
"Allora.. come va a Londra?" chiedo, continuando a guardande lo schermo.
"Come può andare? Tu non ci sei."
Annuisco.
Che risposta senza senso.
Che risposta da imbecille.
Che imbecille che sono io che sto qui ad ascoltarlo.
"Peggio per te che te ne sei andato.." ammetto, finendo il biscotto.
"Dici che mi sono perso qualcosa..?"
"Dico che hai perso molto"
rido leggermente.
"Dico che ho perso tutto.." sussurra, e lo sento più vicino a me.
Mi giro a guardarlo, cercando di decifrare il suo sguardo.
"Smettila"
"Di fare cosa?"
"Di parlarmi"
"Di.. parlarti?"
inizia a sorridere.
"Di parlarmi così!" 
"Così come?"
"Non ci credo più a queste frasi Zayn.."
"Quali frasi?
"Non ci credo più al ' mi manchi, non ti voglio stare senza di te, non voglio perderti, sei troppo importante'. Ho smesso di crederci da quando mi hanno riempita di queste parole lasciando che siano solo parole! Se qualcuno sente la mia mancanza dovrebbe venire da me, se qualcuno non vuole perdermi allora dovrebbe tenermi stretta a se. E per quanto possano essere belle tutte le frasi di questo mondo, per quanto possano farmi sorridere e farmi sperare, io non ci credo più, e non mi importa più. Le parole non dovrebbero restare solo parole."

Prendo un biscotto, per impedile alle mie labbra di muoversi ancora.
Lui per tutta risposta me lo toglie dalle mani e poggia le sue labbra sulle mie.
Il suo sapore dolce era ancora li, esattamente dove l'avevo lasciato.
"Ti piace giocare?" sussurra, e quasi rimango stupita. Ha ripetuto la battuta esatta di Will Smith.
- Mmh, si! - Fisso di sfuggita lo schermo.
- Allora, facciamo un gioco..-  "Allora facciamo un gioco.." riprende Zayn, in perfetta sincronia con il film. "Parliamo al telefono, usciamo insieme, ridiamo e scherziamo­.."
-E poi…?- 
"Hai già visto questo film?" sussurro, tornando a guardarlo curiosa.
-E poi niente..-
"E poi niente.. il primo che si innamora, perde." finisce lui, per poi tornare a premere le labbra sulle mie "E' il mio film preferito.." sussurra, e non posso fare a meno di sorridere.
Mi lascio trascinare dalla musica di sottofondo e dalle sue labbra.
Per quanto tutto questo mi sembri assurdo, non riesco a non pensare di aver perso a questo gioco, già da troppo tempo.
Ma la cosa peggiore di tutte è che ci sono ancora dentro, questo gioco.
La sua mano scivola giù, dalla spalla fino alle mie dita, per poi intrecciarle con le sue.
"Non dirò nulla, se non mi crederai, ma tu sai capirmi come nessun altro può." sussurra, baciandomi la guancia.
Avrei potuto dire la stessa cosa, in quel momento.
E mentre le sue labbra scendono a baciarmi il collo, non posso fare a meno di pensare a quanto sia stato bello aspettarlo, per tutto questo tempo..
Perchè Zayn è sempre stato così, ci mette tanto ma arriva sempre in tempo per rendermi davvero felice. 
Scivolai lentamente sotto il suo corpo, accompagnata dalle sue mani che non smettevano di procurarmi brividi.
Sarei potuta morire in quel momento, tra le sue braccia, con le labbra tra le sue.
Sarebbe potuto anche finire il mondo, in quel momento.
Ma noi no, noi eravamo infinito.
Non sentì più nessuna musica, il cuore iniziò a battermi forte in gola.
I respiri di Zayn sulla mia pelle non mi davano il tempo di concentrarmi.
Cercavo di pensare a qualcosa, qualcosa da fare, qualcosa di giusto da fare.
Ma mi arresi subito. Era tutto perfetto, non potevo far altro.
Ogni volta che Zayn allontanava la sua bocca dalla mia mi sentivo mancare l'aria dentro i polmoni.
Sentivo di poterlo perdere, da un momento all'altro, di poter perdere tutta la mia vita.
"Ti amo" continuava a sussurrare tra un bacio e l'altro, ma non c'era bisogno di dirlo.
Io lo sapevo.
Chiunque l'avrebbe saputo, bastava guardare i suoi occhi.
E bastava guardare i miei per capire che gli appartenevo.
Lo aiutai a spogliarmi, lo aiutai a non smettermi di baciarmi mentre lo faceva.
Si stacco di più dal mio viso quando iniziò a sbottonarsi i jeans.
"No.." gli dissi, prendendo il suo viso tra le mani "Ti prego, no, non devi lasciarmi."
Mi sentii una bambina, ma a lui bastò guardarmi per capire che ero in preda al panico.
"Non vado da nessuna parte.." mi accarezzò il viso, tornando a baciarmi.
Gli sfilai io i jeans, con difficoltà, ma almeno non smise mai di baciarmi.
In un secondo si privò anche della maglia, e restai a fissarlo accarezzandogli i fianchi.
Era perfetto, e in quel momento mi ricordai di quanto io potessi essere imperfetta.
Lui mi guardò il corpo facendo lo stesso, accarezzandomi i fianchi "Sei indescrivibile.."
Sono parole che si dicono, che si devono dire, lo so.
Ma lui non smetteva di guardare ogni centimetro del mio corpo.
Lui non smetteva di farmi credere che forse, davvero, per andavo bene così.
"Vuoi vedere una cosa?" disse ridendo, allungando la mano verso i jeans e tirando fuori il portafoglio.
Capì immediatamente e mi coprì il viso con le mani dall'imbarazzo.
"Oddio, non ci posso credere."
Lui mi tolse una mano dal viso, sorridendo "L'avevo detto che sarebbe servito per un'occasione speciale"
"E questa lo è?"
gli chiesi, mordendomi il labbro.
Lui sorrise, facendomi sembrare un'ingenua, e scese nuovamente con il busto a baciarmi le labbra "Tu sei la persona speciale."
Sorrisi a quelle parole e gli accarezzai la mano che stringeva il preservativo tra le dita.
"Zayn, lo sai.." sussurrai, aprendo gli occhi.
Lui li riaprì anche, e per qualche istante li vidi brillare, nonostante la poca luce.
"Lo so..?"
"Lo sai."
"So cosa?"

Deglutì a fatica "..Lo sai."
Continuò a guardarmi con uno sguardo indecifrabile.
"..Mi hai aspettato..?" chiese, preoccupato di non aver capito.
Annuì debolmente "Avevi promesso che mi avresti imparato a fare l'amore.." sussurrai, mangiandomi qualche parola.
Sul suo volto si aprì un sorriso che non riuscì subito a capire "Hai aspettato me.." ripetè, cercando conferma. 
Lo interruppi fiondandomi tra le sue labbra, sperando con tutta me stessa di non esser sembrata troppo stupida.
Lui rise, tra le mie labbra e io risi con lui.
Le mani di Zayn combaciarono alla perfezione con i miei fianchi.
Il suo petto sembrava fosse stato modellato per aderire al mio.
I suoi baci seguirono i miei ansimi.
Il suo respiro seguì i miei brividi.
La sua preoccupazione seguì la mia paura.
I suoi sorrisi seguirono il mio amore.
"Ti amo, Zayn, da sempre." 
Lui continuò a sussurrare il mio nome tra i miei gemiti.
Gli strinsi la schiena tra le dita, lo baciai con tutta la foga che avevo in corpo.
Mi sentii morire, e rinascere.
E morire di nuovo, e raggiungere il paradiso, per poi tornare tra le sue braccia.
Fu perfetto, per tutto il pomeriggio.
Restò ad accarezzarmi per ore.
Mi addormentai tra le sue mani e mi risvegliai ancora tra le sue carezze.
Continuò a sorridermi per tutto il tempo.
Restavamo in silenzio per minuti interi, continuando a guardarci.
Qualche volta i nostri "Ti amo" interrompevano il silenzio, ma poi tornavamo a ripetercelo con gli occhi.
"Come farò senza i tuoi occhi quando tornerò a Londra?"
Londra.
Tornare.
Sentii il mio cuore fermarsi, per poi sbriciolarsi.
"Non puoi tornare a Londra.."
"Devo.."
disse lui, semplicemente.
Mi sentii mancare l'aria.
Tolsi velocemente la sua mano dal mio viso e mi alzai dal letto, coprendomi il più possibile.
"Che stai facendo?"
Presi i miei vestiti in  mano e corsi verso il corridoio entrando nella prima stanza che incontrai.
"Amèlie.." sentii da dietro la mia porta.
Mi rivestì velocemente e uscì dalla stanza, ritrovandomelo davanti.
Lui mi guardò confuso "Ma che fai..?"
"Devo andare.."
andai velocemente in salotto e presi la borsa, evitando di guardare nuovamente il divano per non avere una crisi isterica.
"Ma non puoi andartene"
Risi tra me, sentendolo "DEVO."
Raggiunsi la porta e la aprii, per poi guardarlo "Tu hai la tua vita a Londra, io ho la mia qui, con il tuo migliore amico. Tu devi tornare li, io devo tornare da lui." 
Uscì velocemente chiudendomi la porta alle spalle e corsi giù dalle scale più velocemente che potevo.

-
"Stavo ripensando al modo in cui mi avevi baciato, quella prima volta." sbotta all'improvviso, interrompendo il nostro silenzio.
"Ci stavo pensando anche io.." ammetto, continuando a giocare con le sue dita.
"A cosa stavi pensando di preciso?" mi chiede, iniziando ad accarezzarmi i capelli.
"Stavo ripensando a quanto mi ripetevi ' ti amo'.. A come lo dicevi, al tono che avevi usato, al tuo modo di accarezzarmi mentre lo dicevi. Ho ripensato alle tue mani che mi sfioravano." alzo lo sguardo verso di lui, incontrando il suo sorriso "..tu?"
"Alle tue mani, anche io.. A come strngevi forte le mie. Ai tuoi occhi, al modo in cui mi guardavano. Al tuo bisogno disperato dei miei baci.."
"Non era un.. 'bisogno disperato' " 
"Sì che lo era "
dice, e non posso fare a meno di ridere annuendo.
Porto la mano sulla sua bocca tappandola "Stai zitto un po'.."
Le sue labbra si poggiano sul palmo della mia mano, lasciandoci un bacio, ed io la sposto.
"Ci apparterremo sempre, noi due." sussurra, sorridendomi, e credo non ci sia nulla di più perfetto del suo sorriso.



 
Sembra assurdo anche a me, ma finalmente dopo mesi sono di nuovo qui a scrivervi nel mio angolo autrice.
Dopo la patente, il quinto anno, brutte esperienze, esami di maturità e test per l'università, torno a concentrarmi unicamente alla mia e vostra storia.
Mi siete mancati,
tutti quanti, ogni vostra recensione, commento o critica.
Mi sono mancati i miei personaggi e sono contenta di essere tornata, e spero solo che lo siate anche voi, che ci siate per me.
Questo è stato in assoluto
il capitolo più complicato che io abbia mai scritto, quindi capirò se non piacerà, ma non mi sono trovata bene a descrivere una scena come quella tra Zayn e Amèlie.
FINALMENTE SI E' SCOPERTO COSA AVEVANO COMBINATO QUEL GIORNO DI APRILE hahahah
Okay, smetto di sclerare ._.
Termino subito dicendovi che aggiornerò costantemente, senza farvi aspettare troppo, e risponderò a TUTTE le recinsioni che aspettano una mia risposta dal 15/18 -.-


Vi amo tanto e.. bentornati nella vita di Amèlie.♥  

    

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Capitolo 9
*** Senza maschere. ***


POV Amèlie.

"Dai Zayn.. non farti pregare!" 
Lo supplicavo da venti minuti ormai, avevo provato tutte le mie faccine dolci ma nessuna aveva funzionato.
Mi strinse più a se avvicinandomi dai fianchi e sorrise "No, stasera no, e smettila di chiedermelo" e mi lasciò un bacio sul naso.
Velocemente mi divincolai da quella stretta e mi girai dall'altro lato del letto dandogli le spalle "Cattivo!"
Lo sentii ridere per poi abbracciarmi da dietro "Non funziona, lo so che non sei arrabiata."
"Oh sì invece, lo sono eccome!" risposi, cercando di restare seria.
"Di sicuro non con me.." poggiò le labbra sul collo per poi salire a lasciarmi dei baci tra i capelli.
Sospirai e mi lasciai andare tra le sue braccia, accarezzando le sue mani con le mie "Non è giusto, non mi canti qualcosa da mesi ormai!"
"Questa sera non ne ho voglia.."
disse, per poi farmi girare verso di lui e guardandomi negli occhi, tenendo il viso a pochi centimetri dal mio.
Sorrisi istintivamente, incrociando i suoi occhi "E di cosa hai voglia?"
Un sorriso si fece largo tra le sue labbra fino a quando non le appoggiò alle mie.
Stringe la sua mano alla mia, per non lasciarmi più.
Zayn è stato la mia prima caduta, il mio salto nel vuoto.
Sapevo che sarei precipitata, che avrei sofferto, ma non mi importava, e non mi importa neppure adesso. Mi sono buttata stringendo forte la sua mano, che ancora non mi ha lasciata. 
La mia gamba inizia a vibrare e si stacca lentamente da me "Giuro che non sono io.." mi dice ridendo.
Rido tirandomi su con la schiena e prendo il cellulare dalla tasca velocemente per poter rispondere alla chiamata.
"Louis.." sussurro, guardando lo schermo e poi velocemente Zayn "..Pronto?"
Osserzo Zayn sospirare e mettersi seduto sul letto.
"No no.. scusa se non ti ho cercato, è tutto apposto, stavo.. facendo la doccia e.."
Zayn si alza dal letto mettendosi davanti allo specchio e sistemandosi velocemente i capelli, per poi girarsi verso di me "è meglio se vada.." sussurra scandendo bene le parole.
"Cosa? No.. aspetta!" gli mimo con le labbra alzandomi dal letto anche io senza dare molto ascolto alle parole di Louis.
"No i miei non sono ancora tornati Louis.. ma devo staccare velocemente ci sentiamo dopo!" stacco la chiamata raggiungendo Zayn in corridoio.
"Hey.. vai già via?" gli chiedo, parandomi davanti a lui.
Ho paura a dirgli qualcosa, qualsiasi cosa, ho paura che sia arrabiato per la chiamata di Louis.
Lui invece, mi sorride dolcemente "E' meglio di sì, prima che arrivino i tuoi genitori.."
Mi mordo il labbro interno e appoggio la fronte alla sua facendo sfiorare i nostri nasi "Mi manchi già.."
Mi cinge i fianchi con le braccia e mi stringe a se "Ci manca davvero poco, per essere completi.." sussurra.
Non voglio chiedergli nulla, so a cosa si riferisce.
Dobbiamo parlare con Louis, etrambi.. Lui come suo migliore amico, io.. beh, come sua presunta ragazza.
Annuisco e gli lascio un leggero bacio sulle labbra "Ci sentiamo dopo?"
Porta le sue mani sul mio viso sorridendo "Promesso."
Ci stacchiamo così avviandoci verso l'ingresso.
Mi lascia un ultimo bacio sulle labbra ed aprimo così la porta.
Sorrido incrociando i suoi occhi così scuri.
Muoio, incrociando i miei occhi cielo.
"Louis.." sussurro, perdendo un battito.
Vedo svanire il suo sorriso non appena incrocia lo sguardo di Zayn.
"C-che ci fai qui?" gli chiedo, cercando di sciogliere la tensione che mi sta togliendo tutto il respiro.
"Io.." inizia, per poi mostrarmi una confezione di caramelle.
Gli orsetti gommosi, i miei preferiti.
Sento di aver bisogno di una bombola ad ossigeno.
Il suo sguardo di ghiaccio si sposta nuovamente su di me "Pensavo fossi sola e così.. ma non lo sei quindi.." lo vedo indietreggiare mentre i suoi occhi tornano a fissare quelli di Zayn, impauriti direi.
"Louis posso spiega-" velocemente Zayn avanza verso di lui.
Ed è un attimo.
Louis lo prende per la maglia sbattendolo al muro "Non mi devi spiegare niente." 
"LOUIS!"
urlo avvicinandomi ma Zayn tende il braccio verso di me, ordinandomi di stare ferma.
"Hai ragione.." sussurra, tornando a guarda Louis negli occhi "non ho scusanti.."
"Tu sai quanto la amo, quanto l'avrei amata, sai quanto l'hai fatta soffrire, sai che io sarei stato quello giusto per lei o almeno.. ci avrei provato. Che cazzo di amico sei?"
"Sono innamorato di lei"
"Lo sono anche io!"
Strattona nuovamente Zayn facendogli sbattere nuovamente la schiena al muro.
Sento gli occhi bruciarmi e le lacrime resistere a malapena. 
Una smorfia di dolore si fa largo sul viso di Zayn.
"Non ti perdonerò mai.. " sento sussurrare infine da Louis, lasciando la maglia di Zayn e indietreggiando.
"Louis io.." cerco di fermarlo, di spiegargli, avvicinandomi a lui.
"Non hai niente da dirmi tu! Qualsiasi scelta tu prenda ti verrà a prendere il senso di colpa, l'ansia, il rancore di sapere cosa sarebbe successo se tu avessi scelto di amare me! Se sarebbe potuta andare meglio, peggio, se questa stupidaggine avrebbe potuto cambiarti le cose! Le scelte fanno male e feriscono, perchè non possiamo mai vedere esattamente cosa sarebbe successo, e soprattutto fanno male le scelte degli altri, perchè possiamo solo subire la conseguenza, quasi come fossimo giocattoli. Beh.. io esco da questo gioco, smetto di essere una tua scelta o il tuo giocattolo."
Ogni sua parola arriva dritta allo stomaco, salendo sul petto facendomi mancare il respiro, scendendo verso le gambe facendomi mancare l'equilibrio.
Le lacrime scendono silenziose dagli occhi, che non smettono di guardare le sue di lacrime.
Stringe i pugni, allontanandosi verso la strada, e non ho abbastanza parole per chiedergli di restare.
Non ho motivi, non ho scuse. 
Mi restano soltanto tutte le sue parole che mi bruciano dentro la testa.
Mi lascio cadere su i gradi dell'ingresso, asciugandomi le lacrime, e Zayn si siede velocemente accanto a me, tenendosi la spalla.
"Ti ha fatto molto male?"
"Non è nulla, poteva fare molto peggio, lo sai."
"Mi dispiace.."
"Dispiace a me, di non essere quello giusto."

Sorrido, notando tutta la sincerità nei suoi occhi "Tu non sei quello giusto, tu sei quello perfetto."
Scuote la testa, per poi prendere una ciocca dei miei capelli tra le mani e giocarci, cercando in tutti i modi di non guardarmi negli occhi "La persona giusta e quella perfetta non sono mai la stessa cosa.." sussurra.
"..E le persone giuste sono le migliori ma.. ascoltami.." mi abbasso di poco, incrociando i suoi occhi e costringendolo a guardami "Tu mi piaci proprio perchè a volte non ti capisco, e tu non capisci, a volte te ne vai e non mi dici quando torni, e incominci a mancarmi così tanto che vorrei urlarti tutta la mia rabbia, e fidati che mi piaci proprio perchè sei quello sbagliato, ma sei anche la persona perfetta.. E non perchè arrivi puntale, o perchè fai tutto bene, o perchè mi dici quello che voglio sentirmi dire, o perchè accontenti ogni mio capriccio, ma perchè sei speciale.." gli accarezzo il viso, vedendo nascere un sorriso sulle sue labbra "..le persone perfette tendono ad essere quelle sbagliate, ma terribilmente speciali. Mi fai piangere ma poi torni ad abbracciami, torni da me quando tutto sembra finito e cerchi di ricostruire il nostro lieto fine. Tu te ne vai, e poi torni sempre, ti ricordi delle cose stupide e.. nessuno si ricorda delle cose stupide! Ti ricordi del nostro amore nato dietro i cancelli della scuola, delle gelosie, delle risate tra una lezione e l'altra.. Ci siamo amati e ci siamo fatti del male. Mi hai fatto male, è innegabile, non riuscivamo a stare insieme.."
"Ma nemmeno lontani.."
continua lui, avvicinandosi più a me.
"Ma nemmeno lontani.. E ti aspettavo la notte, aspettavo il tuo messaggio.."
"E io provavo a scappare dall'amore che sapevo solo tu avresti potuto darmi.. Sono arrivato a scegliere tutto, tranne te."

Sorrido, vedendo che sta capendo quello che voglio dirgli "Ci amavamo, in un modo tutto nostro, tra le nostre promesse.."
"Ho pensato che non ce l'avremmo mai fatta, ma poi ho deposto le armi, ho smesso di mentirti.."
"Abbiamo smesso di mentirci, e di avere paura. E' il destino di quelli come noi.."
"Di quelli che non dovrebbero farcela, ma che poi ce la fanno."
aggiunge in fine, appoggiando la sua fronte alla mia, mentre con la mano mi accarezza il gomito fino a raggiungere le mie dita.
Restiamo a fissarci per un paio di secondi, forse minuti.
"Ho sempre pensato che per avere amore dovevo scappare.." sussurra poi, intrecciando le dita alle mie "..ma poi sei arrivata tu, e con un bacio mi hai fatto capire che per amare dovevo solo avere il coraggio di restare."
Lo bacio, senza aspettare altro.
Siamo solo noi due, solo Amèlie e Zayn.
Siamo noi e il nostro amore.


POV Harry.


"Ho sonno."
"Finisci il tuo caffè."
"Camille sto morendo dal sonno."
"Finisci il tuo caffè ho detto, dopo avrai meno sonno."
Mi ripetè per la quarta o quinta volta.
"Avrò comunque sonno." Le dissi per quinta o sesta volta.
La osservai sbuffare e bere il suo thè freddo.
Perfetto, adesso avevo anche voglia di thè freddo.
"Me lo fai assaggiare?"
"Non hai mai bevuto un thè alla pesca?"
"Certo che sì, ma ne voglio un po'."
"Bevi il tuo caffè, riccio."

Rossa antipatica.
Mi riappoggiai al tavolino del bar con la testa e chiusi gli occhi.
"Eccoli, sono arrivati.." disse poi, ma restai in quella posizione.
"Stanno litigando?"
"Come sempre.."

Sorrisi e aprì gli occhi, vedendo che sorrideva anche lei.
"Perchè litigano, questa volta?" 
"Lo scopriremo tra tre.. due.. uno... Ciao ragazzi!"

Alzai la testa sedendomi composto e guardai Liam e Hanna sedersi al nostro tavolo "buongiorno.."
"Non è mai un buongiorno con Payne in giro."
sbottò Hanna, facendo un cenno al cameriere.
"Non è più un buongiorno da quando sei nata, ragazzina" rispose lui, per poi guardarmi.
- Che è successo?- sillabai al mio amico.
Lui per tutta risposta picchiettò il dito su una tempia - E' tutta matta!-
"Sta volta cosa è successo?" chiede Camille, continuando a bere il suo thè.
"Liam vuole dare una festa" disse Hanna.
"E' una cosa fantastica.."
"..ma non vuole che sia in maschera!"
"In maschera?"
- Camille.
"E' una bambina" -Liam.
"Tu sei un bambino!"
"I bambini si vestono per le feste, e solo per Carnevale ed Halloween!"
"Si chiama 'Festa a tema' imbecille!"
"Se il tema è che le ragazze si vestono da infermiere sexy e i ragazzi da pazienti, io ci sto"
propongo all'improvviso.
Gli sguardi assassini di Hanna e Camille si posano su di me "Come non detto.."
"Non era male come idea.."
cerca di difendermi Liam, per poi battermi il cinque.
"Visto? Non è una cattiva idea la festa a tema!" lo incoraggiò Hanna.
"Quindi ti vestirai da inferm-" 
"Scordatelo Harry!"

Sbuffai e riappoggia la testa al tavolo chiudendo nuovamente gli occhi.
"Scusa ma quando la vorresti dare questa festa?" chiese Camille.
"Stasera, o domani"
"Comunque prima della pausa dei corsi universitari, io voglio partire o comuque, andare fuori da questo paese!"
dissi, alzando la testa e finendo il caffè.
"Ci sta già pensando Niall a cercare un'offerta per queste due settimane, per questo volevo fare la festa subito, prima di partire" disse Liam.
"Beh, allora non ci arriviamo neanche come tempi di organizzazione, per la festa a tema." completò Camille.
Hanna sospirò e un sorriso vittorioso si formò un viso di Liam "Oh, povera piccola che non potrà vestirsi da principessina."
"Sarei stata Catwoman, deficente."
"Con la tuta aderente e tutta strappata e i tacchi a spillo?
" chiesi, forse a voce un po' troppo alta visto che alcuni studenti si girarono verso di me.
L'immagine di Hanna vestita da Catwoman che mi chiede le fusa mi stava facendo svegliare.
"Forse potrei dare una festa in maschera, solo per noi due, che ne dici, gattina?" le chiese Liam, spostando una ciocca dei suoi capelli dietro l'orecchio.
Hanna si scansò velocemente e si alzò dal tavolo "Deficente!" ripetè, per poi allontanarsi verso la sua aula.
Liam si alzò di scatto e la raggiunse senza neanche salutarci.
"Quei due si piacciono proprio da pazzi eh?.." disse Camille, giocando con il bicchiere e guardandomi.
"Già.." risi, alzandomi dalla sedia.
Camille mi porse il suo bicchiere "tieni.." 
Lo presi e notari che era rimasto ancora un po' di thè, poco meno della metà "Non ne vuoi più?"
Lei scrollò le spalle e si alzò dalla sua sedia.
"Grazie piccola"
Mi guardò strano, mi sarei guardato strano anche io dopo quel nomignolo.
"Comuque, dobbiamo farli mettere insieme."
"Lascia stare Harry, ci pensano loro ai loro casini"
"Se non facciamo qualcosa finiranno solo per ammazzarsi a vicenda"
" 'facciamo'? perchè dovremmo fare noi qualcosa?"
"Perchè noi siamo i loro amici!" 

scosse la testa e iniziò a camminare verso la nostra aula, e io la seguì velocemente.
"E dai Camille, ho un piano!"
"E sentiamolo.."
"Ci proverò con Hanna, spudoratamente.. alla festa!"

Lei mi guardò per qualche secondo, in attesa di un qualche continuo della mia proposta "..e?"
"..e? E basta, è questo il mio piano!"

La rossa iniziò a ridere sedendosi al suo posto, e io presi quello accanto al suo.
"E' un piano stupido."
"E' un piano geniale!"
"Cosa ci vedi di geniale Styles?"
"Tutto! Io ci provo con Hanna, Liam si ingelosisce e capiscono entrambi di volersi!"
"Non funzionerà mai!"
"Certo che funzionerà! E tu mi aiuterai!"
"No che non lo farò!"
"E dai piccola.."

Si girò di scatto verso di me e mi guardò nuovamente in modo strano "E' la seconda volta.."
"Già.. dovrei smetterla."
Sì, dovrei davvero. "..ma tu aiutami!"
"Perchè dovrei mettermi in mezzo a questa storia?"
"Ti farò copiare i miei appunti!"
"Tu copi i tuoi appunti dai miei, dovrei copiare i miei stessi appunti?"

Le porsi il bicchiere "Ti do il mio thè!"
Si mise a ridere e scosse la testa.
"Oh e dai, proponi tu qualcosa!"
Tornò seria e mi squadrò il viso.
Mi perdo per qualche secondo nei suoi occhi blu.
Sono davvero così blu? Cioè esiste davvero un blu così intenso?
"Fammi giocare con i tuoi ricci!" dice infine, avvicinando una mano ai miei capelli.
Velocemente le schivo spostando il viso "Cosa? No! I miei ricci sono.. sacri! sono.. miei!"
Scrollò le spalle sorridendo e ritraendo la mano "Che peccato, Liam e Hanna non staranno mai insieme.."
"E va bene, va bene.. ti cedo i miei ricci.."

Accenna un sorriso senza guardarmi e togliendo dalla borsa il quaderno degli appunti.
Le porgo la mano "Affare fatto, rossa?"
Si gira verso di me, guardandomi negli occhi in modo deciso per poi stringermi la mano "Affare fatto, riccio."
Sorriso, sciogliendo la stretta e continuandola a guardare mentre tira fuori la penna iniziando a scrivere, e mi accorgo che il professore ha già iniziato a parlare.
Esco fuori il mio di quaderno ma resto a fissarla ancora un po'.
"Camille.." sussurro, avvicinandomi a lei per non dare troppo nell'occhio tra i compagni.
"Mh?" mi lancia un'occhiata veloce, senza fermare la mano veloce che continua a prendere appunti.
"Ma porti le lentine colorate?" 
La vedo strigere gli occhi e fermare la mano, ma solo per un tempo brevissimo "Certo, e ho pure i capelli tinti!"
Sgrano gli occhi guardandole i capelli e avvicinandomi a lei "Cosa? Ero convinto fossi una rossa naturale!"
"Sono una rossa naturale, Harry!"
la vedo posare la penna girando il viso verso il mio "Ma che domande fai? Tu porti le lentine verdi e ti fai la permanente e ai capelli per averli così ricci?"
"I miei occhi sono i miei.. e anche i capelli!"
"Oh beh anche i miei sono.. miei!
" stacca lo sguardo dal mio e torna a prendere appunti.
La guardo sorridendo, e vedo che lei sorride anche.
"Capelli rossi e occhi blu, proprio come Ariel, la sirenetta!" 
"Proprio come Merida.."
sussurra lei.
"Chi?!" chiedo a voce un po' troppo alta, tanto che una ragazza dietro mi rimprovera con uno 'shhh' più sonoro di ogni mia parola.
Camille per tutta risposta si mette a ridere e sposta il suo sguardo dal quaderno al mio viso "Merida.. La protagonista del cartone ' Ribelle' " cerca di spiegarmi.
Continuo a guardarmi con aria interrogativa, mentre io cerco un appiglio per ricordami di questa 'Merida'.
Poggia la penna sul banco e mi guarda quasi sconvolta "oh, andiamo! La principessa arciera! Capelli rossi ricci, occhi blu..mh?"
scuoto la testa divertivo dalla sua faccia strana.
Sospira e riprende la penna in mano tornando a prendere appunti "Prendi appunti Harry.."
"Oh, giusto!"
apro il quaderno scrivendoci su 'Merida', poi 'occhi blu' e sotto ancora 'capelli rossi, ricci'.
Sposto nuovamente il mio sguardo su di lei, principalmente su i suoi capelli ondulati, tenuti su da una coda stamattina.
"Tu non hai i capelli ricci.."
Sorride, senza guardarmi "Se per questo non ho neanche la coda di pesce.."
Annuisco, e torno a guardare il mio quaderno degli appunti, cercando di disegnare questa ipotetica 'Merida', con l'arco e le frecce, ma tutto quello che viene fuori da due ore di spiegazione del professore, sono il disegno degli occhi blu di Camille.


POV Liam.


"Andiamo a mangiare?"
"Solo se mi porti al Mc!"
"Ti tieni leggera eh.."
"Tu invece sei proprio pesante con queste battutine..
" mi rimproverò ancora una volta e rimasi in silenzio, camminando accanto a lei sul marciapiede.
Hanna prese il cellulare in mano "A chi l'hai detto per la festa?"
"Lo sanno tutti, devono solo dirmi se preferiscono oggi o domani come giorno"

Entriamo al Mc Donalds e osservo Hanna che si alza sulle punte, per cercare un tavolo libero.
"Prendi il posto, dimmi cosa vuoi che io faccio la fila" propongo, e neanche il tempo di chiederle se potevo offrire io che mi ritrovai i suoi soldi sbattuti sulla mano "Qualcosa col bacon, andrà bene" disse semplicemente, e si avviò verso un tavolo non molto lontano.
Sbuffai e mi misi in fila, continuandola a fissare.
Si mise a farmi delle facce buffe, orrende a volte, che la rendevano comunque adorabile.
- E' fastidiosa..- mi ripetei tra me e me, più per convincermi che per ammetterlo.
Mi girai dandole le spalle cercando di scacciare via gli strani pensieri che mi giravano in testa da ormai diversi mesi, che stavano diventando sempre più frequenti.
Presi i due menù e mi catapultai al nostro tavolo.
Neanche il tempo di sedermi che mi squillò il telefono, Amèlie.
"Dimmi tutto cucciola" risposi, velocemente.
Hanna mi lanciò un'occhiataccia e poi si ricompose subito.
Mimai con le labbra 'Amèlie' e lei capì, facendo l'indifferente.
"..e vi siete sentiti?" chiesi ad Amèlie, visto che stava continuando ad aggiornarmi sulla situazione Zayn-Louis.
Hanna mi guardò confusa e poi prese un pezzetto di carta, scarabocchiandoci sopra un punto interrogativo.
Presi la sua penna e scrissi ' A+Z'
Lei sgranò gli occhi e iniziò a battere le mani in modo silenzioso.
"Quindi voi due ci sarete sicuro.. No.. non l'ho sentito ancora.." continuai, mentre Hanna riprese la penna e scrisse ' L ? '
"Sì.. Halley, Niall e Julia ci sono sicuro.. devo chiamare gli altri
Disegnai velocemente una faccina triste nel pezzetto di carta e lei si morse il labbro, per poi rubarsi una mia patatina.
"Sì, a dopo.." chiusi la chiamata e presi una patatina dal suo pacchetto "Non si fa!"
"Perchè io non ne so nulla di questa storia?"
"E' successo tutto ieri sera, mi ha chiamato tardi prima Amèlie e poi Zayn, e poi ho sentito via messaggio anche Louis."
"Perchè nessuno ha cercato me?"

Risi guardandola mentre apriva il suo panino "Perchè non sei dentro la storia come ci sono io, e forse è meglio così, meno casini."
Lei annuì, dando un morso al suo panino "quindi.. di chi ti manca la conferma?"
Ci pensai su, prendendo di nuovo il cellulare "Harry, Camille e Louis."
"Non ti interessa sapere se io ci sarò?"

Alzai un sopracciglio "Tu ci sarai"
"Non esserne così sicuro Payne."
"Ti trascino con la forza"
"Tieni così tanto alla mia presenza?"

Rimasi in silenzio, contemplando il mio panino.
Tenevo davvero così tanto alla sua presenza?..
"Sai che ti dico? Forse è meglio se non vieni, di sicuro ci divertiremo di più!"
Fece una smorfia  e mi lanciò una patatina "Verrò solo per rovinarti la festa!"
"Ti chiuderò in camera"
"Ti piacerebbe.."
rispose, il maniera sensuale. 
Alzai lo sguardo verso il suo, e tutto ciò che mi passò per la mente fu Hanna chiusa nella mia stanza.
E successivamente Hanna sopra il mio letto.
E successivamente Hanna ansimante che..
"Vaffanculo" risposi di botto, scuotendo la testa e iniziando a bere la cocacola, sperando che il ghiaccio potesse congelarmi i pensieri.
Lei rise e incominciò a smanettare con il cellulare, dopo pochi minuti me lo mostrò soddisfatta "Camille e Harry ci sono!" 
Era un messaggio di Harry: 'Non mi perderei questa festa per nessuna occasione al mondo. Camille è con me, ci sarà anche lei'.
Annuì e presi il cellulare, cercando il numero di Louis e gli mandai un messaggio.
"Louis?" mi domandò Hanna, continuando a mangiare.
Annuì, concentrandomi su i messaggi.
- La festa si fa stasera, devi esserci! -
- Non ci vengo. -
- Non ti fare pregare Tomlinson. -
- Non lo fare, sarebbe inutile. -
- Non puoi non venire, che problemi hai? Quindi adesso ti resti chiuso in case per sempre? -
- Non ho voglia di vederli, proprio per niente -
- E per il viaggio di maturità che farai? Ci saranno anche loro! -
- Magari non vengo -

"E' un coglione.." mormoro, e sento Hanna annuire, anche se non sa di cosa sto parlando.
- Niall ti ucciderà, sta già prenotando tutto, e non puoi staccarti dal gruppo solo per loro -
- Hai ragione.. Non mi perdo il mio viaggio di maturità..-
Tirai un sospiro di sollievo - E stasera vieni alla festa! -
- O la festa o il viaggio, scegli Payne -
- Ok ok, non venire, vaffanculo.. ci si sente più tardi per le novità sul viaggio -
- Ti voglio bene anche io -
Sorrisi e poggiai il cellulare sul tavolo.
Alzai lo sguardo e notai Hanna che ormai si divorava le patatine, visto che già si era finita il panino.
"Che c'è?" mi chiese con aria interrogativa "Sei lentissimo a mangiare!"
Risi e ripresi a mangiare, lasciandomi prendere in giro per tutto il pomeriggio da quel mostricciattolo.

POV Hanna.

Esattamente sei ore dopo, eravamo a casa di Amèlie quasi pronte.
Lasciai perdere l'idea di Catwoman e mi misi un vestitino semplice, estivo e colorato, proprio come avevano fatto le altre.
Mentre Halley stava davanti allo specchio a farsi i capelli, Amèlie si concentrava sul mio trucco, raccontandomi come erano andate le cose la sera prima.
Feci finta di non sapere nulla, anche se Liam mi aveva accennato qualcosa.
Era così entusiasta per tutta la storia con Zayn e così distrutta per Louis.
"Siamo in ritardo.." annunciò Camille, guardandosi l'orologio.
"Non fa niente, è più bello farli aspettare!" dissi, sorridendo.
"Hey.." mi minacciò con il mascara Amèlie "Comportati bene stasera"
"Che?"
"Hai capito benissimo, evita di litigare con Liam"
"Io non ci litigo!"

Tutte si girarono a guardarmi.
Mi sentii molto in imbarazzo "è..è lui che litiga con me!"
"Beh farò lo stesso discorso a lui!"
disse infine aprendo la porta della stanza "Andiamo adesso."
Salimmo nella macchina di Camille e dopo poco arrivammo.
Appena scesi dalla macchina, Camille mi raggiunse velocemente.
Mi prese i capelli e li spostò tutti su un solo lato "Liam li preferisce così.." sussurrò, per poi farmi l'occhiolino.
"Oh.." strinsi gli occhi guardandola in modo strano, per poi riportarmi nuovamente tutti i capelli indietro.
Io non voglio piacere a Liam Payne, che storia è questa?!
"Io li preferisco così invece!" sussurrai tra me e me.
Una volta aperto il cancello di casa, tutte sapevano dove andare, di sicuro non era la prima festa che Liam dava, ma era la prima a cui andavo.
C'erano un paio di persone fuori, in giardino, che le ragazze si fermarono a salutare..
Ex compagni di classe di Camille e Julia, compagni di Amèlie  e Halley e qualcuno della classe di Harry e Louis. Perchè non mi ero portata un'amica.
Lasciai le ragazze ai loro amici e proseguì per conto mio entrando in quella che dovrebbe essere la taverna.
Una stranza enorme, piene di luci, festoni, e musica ad alto volume.
Amèlie mi aveva descritto più volte le feste di Liam e soprattutto casa sua, ma non pensavo fosse davvero così grande.
Notai qualche ragazzo seduto su i divani mentre giocavano alla wii.
Mi avvicinai ad un tavolo dove c'erano patatine e bibite, tutte analcoliche.
Da una porta interna vidi avvicinarsi Liam.
Maglia bianca, jeans chiari semplici con il giubbino di jeans abbinato.
Semplice, molto, semplicemente sexy.
Mi girai di scatto per non farmi notare e sistemai i capelli tutti da un lato.
"Ti stai divertendo?" due mani si appoggiarono su i miei fianchi, delicatamente.
Mi girai e sorrisi "Oh, ciao Payne! Bella casa!" Non l'ho detto davvero.
"Bel vestito!" Mi squadrò interamente e mi sentii improvvisamente in imbarazzo.
"Bel.. bicchiere.." risposi, mostrandogli il bicchiere di plastica che avevo in mano.
Lui mi guardò confuso, e mi divincolai da quella stretta  posando poi il bicchiere per non sembrare ancora più stupida.
"Vado al bagno!" annunciai, andando verso il corridoio.
"Sai dov'è?"
"Lo troverò!"
e sparì salendo su per le scale.
Mi fermai a prendere respiro.
Ma che sto facendo? Da quando gliela do vinta a quel cretino?
Che rabbia.
Mi portai nuovamente i capelli tutti indietro sistemandoli e riscesi le scale, sentendo della musica provenire dal piano di sotto.
Una volta rientrata in teverna, era tutto molto più buio e allo stesso tempo colorato grazie alle luci.
La musica molto più forte e qualcuno era già al centro della stanza a muoversi a ritmo.
Camminai svelta e raggiunsi il mio gruppo fuori in giardino e notai che era appena arrivato Niall con Zayn.
Salutai Niall, Zayn era troppo impegnato a ripetere ad Amèlie quanto fosse bella.
Facevano invidia al mondo quei due.
"Allora, siete pronti per scoprire cosa ho trovato?"
Mi sedetti sul muretto vicino a Niall mentre gli altri formarono un cerchio attorno a lui.
"CIRCEO!" esclamò il biondo, e si battè le mani da solo mentre gli altri restarono in silenzio.
Lui li guardò confuso, e anche io con lui "Che c'è? Non vi piace l'idea?" chiese, un po' desolato.
"Più che altro.. non sappiamo cosa sia.." disse Camille, scollando le spalle.
"Il Circeo.. Il promontorio del Circeo!" aggiunsi, guardandoli allibita.
Niall mi indicò e rimase sconvolto anche lui "Come fate a non conoscerlo?"
Sbuffai e guardando le loro facce "E' un luogo vicino al mare che ha delle spiagge bellissime, si dice che Ulisse sia entrato nel golfo con la sua nave e li abbia conosciuto la maga Circe che trasformò tutti i suoi compagni in animali e.."
" Non è questo il punto.." mi fermò Niall continuando "E' una spiaggia bellissima, ad un paio di ore da Roma, ci vado ogni estate quindi conosco il posto benissimo ed in più li ho amici che conoscono locali e sanno dove portarci per divertirci!"
"Roma.."
disse Amèlie.. "Non ci sono mai stata, deve essere qualcosa di meraviglioso!"
Niall le fece l'occhiolino e tutti gli altri si guardarono con aria interrogativa.
"Allora?" chiese Niall, speranzoso.
"E Circeo sia!" eslamò Liam e battemmo tutti le mani "Ma adesso, entriamo dentro a divertirci!"
"Perfetto, faccio una chiamata così i miei iniziano a prenotarci tutto, hanno degli amici che ci faranno un buon prezzo"

E così si allontanò lui e tutti, verso la taverna e io rimasi attaccata a Camille.
Poco dopo arrivò Harry con Julia e si aggiunsero al nostro gruppo.
Sul tavolo notai delle bottiglie alcoliche che fino a qualche minuto prima non c'erano, segno che la festa stava davvero iniziando.
Amèlie e Zayn si buttarono in mezzo alla mischia per ballare, ma più che altro stavano fermi in mezzo alle luci a baciarsi e ridere.
Notai Camille a giocare con i ricci di Harry.. Strano, avrei detto che lui teneva troppo ai suoi ricci.
Osservando bene però, notai gli occhi di Harry fissi su di me.
Mi girai, cercando di capire cosa stesse guardando, ma il suo sguardo era decisamente puntato sul mio.
Cercai di non farci troppo caso e mi lasciai andare prendendo qualcosa da bere.
Le feste di Liam erano davvero eccezionali, non si ci annoiava mai.
Risi un sacco in compagnia di tutti, adesso erano molto meno tesi dopo gli esami.
"Mi vuoi dire se ti stai divertendo o vuoi ancora dirmi quanto è bella casa mia e i miei bicchieri di plastica?"
Risi, sentendo la sua voce e mi voltai incontrando gli occhi di Liam.
"Hai davvero una bella casa, davvero dei bei capelli, davvero dei bei bicchieri e sì, mi sto divertendo un sacco!" risposi, finendo il liquido dentro il mio bicchiere.
"Hai appena detto che ho dei bei capelli?"
Sgranai gli occhi sentendolo ripetere le mie parole "Ho appena detto cosa?"
"Che ho dei bei capelli"
ripetè, ridendo.
"No, ti sbagli. Bella casa, bei bicchieri, bella festa!"
"Bei capelli"
"Sei ubriaco!"
"Sei tu quella che sta bevendo un po' troppo"
disse, togliendomi il bicchiere dalle mani.
"Ho voglia di ballare" proposi, e sentii una mano cingermi il fianco.
"Sono qui per questo.." disse una voce da dietro di me.
Mi girai confusa e incontrai due occhi verdi "Styles!" 
"Posso rubartela?"
gli chiese a Liam.
Lui alzò le mani scrollando le spalle "Puoi tenertela!"
Mi morsi l'interno del labbro a quelle parole e mi allontanai verso il centro della stanza dove gli altri stavano ballando, seguita da Harry.
Inziammo a ballare e solo dopo un paio di minuti notai Liam appoggiato al muro che ci fissava, sorseggiando dal suo bicchiere.
Tornai a guarda Harry che si avvicinava sempre di più a me.
Quanto avrei voluto un Payne a caso al posto suo.
Scacciai gli ultimi pensieri e mi lasciai andare, sentendo le mani di Harry su i miei fianchi.
"Sei bellissima stasera!"  mi urlò nell'orecchio, per farsi sentire.
Sorrisi mettendo le mani sulle sue spalle "Grazie!"
"Posso portarti a casa con me?"

Risi a quella domanda "Neanche nei tuoi sogni più selvaggi!" 
Rise anche lui ed un secondo dopo mi ritrovai le sue labbra premute sulle mie.
Strinsi le sue spalle tra le mani non capendo appieno quel gesto e lui mi strinse di più a se  dai fianchi.
Riuscì a staccarmi dalle sue labbra ma fu un attimo, Harry era già un paio di metri da me, con il gancio destro di Liam premuto sullo zigomo sinistro.
"Cazzo!" esclamai, portandomi le mani alla bocca appena notai Harry con le mani fatte di sangue, dopo essersele portate sul naso.
Camille lo raggiunse velocemente e Zayn con lui, portandogli un paio di fazzolettini visto che stava incominciando a sgocciolare sangue ovunque.
Guardai Liam ancora scioccata mentre si accarezzava la mano e guardava allibito il suo migliore amico sanguinante.
Mi allontanai velocemente dalla stanza andando verso le scale.
"Hanna!" mi sentii chiamare, e i passi di Liam si fecero sempre più vicini dietro di me.
In un secondo mi bloccò al muro tenendomi dai fianchi per poi togliere velocemente le mani "S-scusami.. Io non lo so che è successo, cosa mi è preso!"
"Ma sei impazzito Liam? Stavi per prendere entrambi e.. stavi per lasciarlo secco!"
urlai, mentre la crisi nervosa si impossessava di me.
"Non volevo colpirlo!"
"Certo, perchè volevi colpire me! Mi odi così tanto da non volermi vedere neanche con un tuo amico?!"
sentii gli occhi diventarmi lucidi, ma io sono più forte delle lacrime, lo sono sempre stata.
"Cosa? No! Io.. non ci ho visto più quando ti ha baciata! Non doveva farlo!"
Rimasi in silenzio cercando di ricollegare tutte le sue parole "Ma che cazzo hai in quella testa Payne? Sei geloso?!"
Lui rimase in silenzio, di fronte all'evidenza e neanche io sapevo più bene cosa dire.
Liam Payne era interessato a me, aveva dato un pugno al suo migliore amico per un bacio.
"Non ha senso che lui ti baci!"
"Non ha senso che tu mi faccia questo discorso adesso!"
lo spinsi via dal petto allontanandolo da me "Dovevi pensarci prima! Dovevi chiedermi tu di ballare!" salì ancora le scale, certa che non mi avrebbe seguita "Dovevi essere tu a baciarmi Payne! Sei un coglione!" urlai infine, aprendo la prima porta che mi capitò a tiro e chiudendomi dentro.
Tutta questa indifferenza non aveva senso, alla fine continuiamo a cercarci, a trovarci per poi sparire di nuovo.
Che senso ha tutto questo amore se è destinato a non resistere cinque minuti?

POV Camille.

Eravamo chiusi in bagno, io e Harry.
Mi appoggiai al muro e lo fissai per tutto il tempo che si ripulì il viso e la maglia.
"Cazzo, mi fa ancora male.."
"Tieni.."
gli diedi un altro fazzolettino e rimasi seduta sulla lavatrice.
Lui prese il fazzolettino e se lo portò sul naso, per poi guardami "Sono stato bravo però, eh?"
"Eccessivo, direi"
"Che?"
"Il bacio, non era nei piani..
" dissi, quasi con amarezza.
"Non si sarebbe mosso se non l'avessi baciata!"
"Quei due si sarebbero dichiarati da soli se tu non ti fossi messo in mezzo"
"Ma che dici? Adesso staranno in qualche stanza a togliersi i vestiti senza pietà!"
"Hanna è andata a casa, si è fatta accompagnare da Zayn e Amèlie"

Imprecò, più volte, per poi appoggiarsi alla parete di fronte a me.
"Non dovevi baciarla.."
"Qual è il problema?!"
"Sei così stupido.."
"Qual è il tuo problema, rossa?"

Alzai lo sguardo incrociando il suo.
Stupido, era davvero il ragazzo più stupido del pianeta.
"Sei così acida stasera.." aggiunse, tornando a guardarsi allo specchio pulendosi. 
Sono gelida, acida, impenetrabile.
Non riesco ad addolcirmi, non mi imbarazzo davanti alle belle parole.
Non mi fido, sembro senza cuore.
Ma la verità è che un cuore ce l'ho anche io, soltanto che deve essersi spezzato e adesso non è più come prima.
E se pensavo che qualcuno potesse aiutarmi, mi sbagliavo di grosso.
Di sicuro mi sbagliavo su di lui.
Sono sempre stata dell'idea che si dovrebbe risparmiare tutto.
Risparmiare tempo con le fregature, risparmiarsi i problemi, le delusioni.
Purtroppo ho imparato a risparmiare anche nei sentimenti, nell'amore.
Ho imparato a darne poco, e riceverne sempre meno.
Mi sono risparmiata anche una parte del mio cuore, per quanto ho imparato a donarlo.
Mi risparmio le parole, gli sguardi, i momenti.
E in questo momento mi risparmio anche il fatto di dimostrare ciò che provo.
"L'acida se ne torna a casa.." sussurro, aprendo la porta.
"Camille.. stavo scherzando!" dice lui, cercando di fermarmi.
I suoi occhi verdi si riflettono nei miei.
Eppure ci avevo visto un po' di speranza in quel verde, anche per me.
"Ci vediamo domani al corso.." sussurrai, uscendo dal bagno e lasciandolo li.
Il vero problema è che, a risparmiare anche su i miei sentimenti, non me la sto vivendo questa vita.
Non capisco perchè io debba capire tutto sempre alla fine.
Non dovrebbe essere sempre tardi, per poter ricominciare dall'inizio.
Non dovrebbe essere quando già il mio cuore è in frantumi, quando decido di andare avanti e scordarmi una persona.
Non dovrebbe essere, ma è ogni volta così.



-

Un sacco di coppie, un sacco di parolacce e un sacco di POV, ma sono sempre io!
A parte tutto, cieeeu ragazzi! Finalmente riesco a scrivere capitoli belli lunghi e riesco a concentrami di più sulla storia..
Come avete visto si stanno delineando le
coppie e le "scoppie" (?) , ma non so se vi piace il fatto che io stia scrivendo più POV.
Lo trovate troppo confusionario? Pensate che ci siano troppe coppie di mezzo?
Fatemi sapere, cercherò di migliorare in ogni modo, potete anche contattarmi su twitter ( @ThatsAmmore ) (:
Sta per arrivare un nuovo viaggio, nuovi personaggi, ditemi che resterete con me :(
Era da tanto che non lo facevo quindi ho deciso di riaprire l' "Angolo Recensioni", ricordate? 
E' un angolo a fine capitolo dove metto le recensioni che mi sono piaciute di più, quelle più costruttive o quelle più dolci ( ma io le amo tutte, incondizionatamente!)
Fatevi sentire amori belli, e grazie per tutto il sostegno che mi date, siete semplicemente
stupendi !

 
- Angolo Recensioni.

"Sto annegando tra le mie lacrime, è uno dei capitoli più belli di questa storia."
xswagonpayne_

"E' bello vederti ritornare con questa carica e con questa passione!
Credo davvero che in questo capitolo tu ci abbia messo tutto l'impegno possibile per farti perdonare.
Sicuramente non abbandonerai più questa storia, perché si vede che la ami,
che ami tutti i suoi personaggi e che non puoi farne a meno.
devi aggiornare come un fulmine se non vuoi che ti mandi un molestatore a casa hai capito?
Vedi che questo molestatore potrebbe essere molto pericoloso,
hai presente Calcaterra quello di squadra antimafia?
Beh, è il suo gemello senza talento per la recitazione che è stato battuto
ai provini dal proprio gemello e che quindi si è dato alla malavita e.e"

(quanto ho riso per questa recensione non si può capire AHAHAHAHAH)
jasmine94

"Non ci sono parole per descrivere questo capitolo ! Va oltre alla perfezione!"
cocos_nuss

"Mi ha preso davvero tanto la tua storia,fin dal capitolo in cui Amelie regala la felpa a Zayn,
scoperto per caso, poi la curiosità mi ha fatto leggere anche tutti gli altri
e ora siamo arrivati ad un punto in cui non smetterò di
leggere la ff neanche se me lo imponessero!"

Ecly

"Sono felicissima che tu abbia riaggiornato dopo tanto tempo,davvero. 
Anche nello stile sei migliorata."
 
Burnbabe

"Il capitolo è semplicemente fantastico, complimenti.
dall'ultimo capitolo il tuo modo di scrivere (termini, sensazioni ecc) è notevolmente migliorato."

giada efp

"Le coppiette ormai sono tutte delineate alla grande e sono perfette,
dolci comiche e tragiche. È un sistema bilanciato.

Passiamo alla scena mlmlmlml.
Ma sei seria? Da te mi aspettavo qualcosa tipo 50 sfumature
di nonholapiùpallidaideachecoloresparare! 

La scena è dolcissima, equilibrata e delicata, non poteva venirti meglio."

toomanythoughts

"È trascosso molto tempo dall`ultima volta che hai aggiornato, partendo dal fatto
che don`t wanna be without you è stata la prima fanfic che ho
letto quando mi sono iscritta su EFP e l`ho adorata"

El_1D 

"Finalmente i miei Zamelie (?) sono insiemeeeeeeeeeeeeee u.u
Ti adoro, grazie per averli fatti stare insieme ahahah
No, seriamente sono felicissima che finalmente si siano riuniti.
Hanna e Liam li adoro insieme. Dovrebbero stare insieme.

Nonostante i loro caratteri sono incompatibili, sono bellissimi insieme **
Sei bravissima e il capitolo è bellissimo come al solito."

Robertaddict

"Nel giorno di Aprile, beh mi sono praticamente sciolta è una delle cose più dolci che avessi letto fin'ora;
è davvero romantico e dolce e se vogliamo dire anche inusuale che lei abbia aspettato
Zayn per quella promessa, a non c'è niente di più ammirevole."
 
CeceHope_forever


 
Amo tutte le recensioni, TUTTE. grazie grazie grazie.


 

 

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