Scappando dall'odio ma travolta dall'amore.

di YO_PaxxerellaxD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Benvenuta a Londra ***
Capitolo 2: *** La perfezione davanti alla mia porta di casa. ***
Capitolo 3: *** E domani inizia la scuola. ***
Capitolo 4: *** Momento inaspettato. ***



Capitolo 1
*** Benvenuta a Londra ***


Prologo ''Wow'' Questa è l'unica parola che è riuscita a uscire dalla mia bocca appena vidi, per la prima volta, Londra. Che spettacolo. Mi stavo trasferendo da Madrid a Londra con mia zia, sorella di mio padre. Mia madre per lavoro doveva rimanere in Spagna, mio fratello (ormai aveva venti anni) rimase a fare compagnia a mia madre e mio padre è morto. Ormai sono passati cinque anni dalla sua perdita. Ci ho sofferto tanto, anche se sinceramente lo sento vicino a me, come la mia ombra, mi segue ovunque. Sembro la vera fotocopia di mio padre versione femminile, ho gli stessi occhi, verdi quando c'è il sole e celesti quando c'è tempo brutto. Unaa mezza specie di meteo.ho la sua stessa forma del viso, tutto. La cosa più strana è che nessuno nella mia famiglia ha i capelli biondi ricci, mi piacciono lunghi, per quello li porto sempre sciolti, mi arrivano fino al sedere. Io sono la più piccola della famiglia Parker. Sì, sono io. Mi chiamo Cindy, Cindy Parker. Ho 17 anni, ancora due mesi e sarò maggiorenne, non vedo l'ora. ''Cindy. Ci sei?'' Disse mia zia salutandomi gli occhi, gesticolandomi, dalla serie -PotrestiPureCacarmi- ci sono! Scossi un secondo la testa, ero rimasta affascinata da Londra, come ho già detto è la prima volta che la vedo e sono rimasta così, figuriamoci quando andrò in America. Mi piacerebbe viaggiare in tutto il mondo e spero che riuscirò a seguire il mio sogno. ''Dimmi zia, scusa solo che è bellissima Londra'' dissi sorridendo con 32 denti in bocca. Lei viveva a Londra, è solo venuta a prendermi per paura che mi perdessi (Cosa più che probabile dato tutto quel traffico). ''Allora, ora chiamo il taxi, tra una mezz'oretta arriveremo a casa'' Disse seria prendendo la mia borsa. Alzò la mano e in meno di 2 secondi arrivò il taxi. Caricammo tutto e partimmo verso casa. Finalmente siamo arrivate. La casa si trovava un po' in periferia di Londra centro. Zia diede la mancia al conducente e mi fermai a vedere quella casa o meglio villa rispetto al mio mini appartamento che avevo a Madrid questo era un hotel a cinque stelle. Rimasi un po' sorpresa da quella casa. C'era un giardino mozzafiato, siccome era sera, la piccola stradina per arrivare alla porta d'ingresso era illuminata da quelle luci da terra. La porta era molto lussuosa, se già fino a lì sono rimasta a bocca aperta figuriamoci dentro la casa, la mia bocca sarebbe arrivata per terra. E così fu. Sembrava come quando Alice nel paese delle meraviglie entra in quel paese delle meraviglie. Mancava solo la canzoncina di sottofondo. Davanti l'entrata c'erano le scale, bianche panna con un tappeto rosso che le copriva abbastanza. Diciamo che mancava solo il principe azzurro che scendeva le scale portandomi la scarpetta di cristallo. Per caso qualcuno mi legge nel pensiero? Appena pensai di questo principe azzurro, sbucò dal nulla,o meglio dalla rampa di destra, un ragazzo bello, alto, capelli castani corti e occhi castani. Era vestito con una maglietta azzurra e jeans. Ok, ora penso al cavallo e compare? Fortunatamente nessun cavallo si fece avanti. Questo ragazzo corse verso di me con un sorriso da orecchio destro a quello sinisto urlandomi contro ''CINDY'' mi abbracciò. Rimasi un po' perplessa ma ricambiai l'abbraccio perché sentivo dentro me che lo conoscessi da tutta una vita. ''Ehm, scusami davvero ma non ti riconosco, chi sei?'' Dissi grattandomi la testa staccandomi un po' da quell'abbraccio. ''Così mi offendi però,eh!'' Disse il ragazzo gesticolando. Lo riguardai con faccia sconosciuta e continuò ''Sono Liam, tuo cugino, compagno di giochi quando eravamo piccoli.'' Rimasi sorpresa e dissi ''Ma mi prendi per il fondo schiena? Sei tu Liam? Il vero Liam?'' Gli palpai un po' il viso come se non ci potevo credere. E' cambiato così tanto, non potevo crederlo. Sono ormai da quattro anni che non lo vedo più e già è così? Prima era più basso, capelli un po' a cespuglio ed era un po' cicciottino. ''Sì, sono io!'' Disse lui aprendo le braccia incitando l'abbraccio. Lo abbracciai come se fosse il mio vecchio peluche. ''Ok, molto affetto tenero qua, ma chi mi aiuta a portare le valigie di sopra? Liam tu che sei l'uomo di casa, dai un po' una mano.'' Disse mia zia entrando a casa con la mia valigia. ''Subito mamma!'' Rispose lasciando il mio abbraccio. Il padre di Liam lavorava in Germania e non aveva fratelli o sorelle. Salì la mia valigia e l'appoggiò delicatamente sopra il letto della mia nuova camera. Bene, questa era la mia nuova camera. Bella, favolosa e anche calda, come piace a me. Aveva una cabina armadio vuota, dovevo riempirlo io immagino, un bagno confortevole, e con uno specchio enorme e il resto della camera aveva le pareti di un verde chiaro, il letto era matrimoniale, con le coperte bianche e una finestra con un piccolo terrazzino fuori. Notai la scrivania color panna, con il televisore plasma sopra e un foglio con scritto -Benvenuta a Londra- Immagino che l'aveva scritto Liam, infatti era stato lui. Gli sorrisi e lo abbracciai forte. Parlammo tutta la notte io, Liam e Anne (zia) di tutto: Londra, amici, scuola, hobby ecc. Di tutto. Mi raccontò che la sua scuola era grande e che se volevo iscrivermi potevo farlo, ancora mancavano cinque giorni all'inizio della scuola e siccome io avrei fatto la stessa classe di Liam perché avevamo la stessa età accettai e lui mi abbracciò. Quanto mi mancavano quegli abbracci, solo lui sapeva come farlo. Erano le undici di sera e dopo risate e storie raccontate andai a letto. Controllai un minuto il mio IPhone 3, e notai, una chiamata persa era mia madre che mi aveva telefonato. Ormai era tardi e stava sicuramente dormendo, le mandai un messaggio con scritto -Ti chiamo domani che ora vado a dormire, ciao mamma, ti amo- Spensi definitivamente il telefono e chiusi gli occhi e mi addormentai in un sonno profondo. Continua...

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Capitolo 2
*** La perfezione davanti alla mia porta di casa. ***


Liam-Giorno Dopo- Ieri sera ero andato a dormire presto rispetto all’ora solita. Mi svegliai presto, alle sette di mattina, grazie al messaggio di Harry –Oggi veniamo a casa tua a giocare. Va bene per te?- I miei amici vengono sempre, o quasi, a casa a giocare a Fifa. Risposi al messaggio velocemente –Si, va bene. Vi voglio puntuali qua alle quattro.- Oggi mamma lavorava tutto il giorno. A pranzo saremmo stati solo io e Cindy, mamma mi aveva detto la sera scorsa che saremo stati da soli e ci lasciava il cibo pronto. Meglio, non mi piace cucinare. Lasciai il telefono buttato nel letto, scesi, accesi la TV e feci colazione. Erano già le nove ma Cindy a che ora si sveglia? Andai a controllare se era già sveglia. Aprì piano piano la porta senza fare rumore. Dormiva come un angioletto. Mi sedetti vicino a lei senza dargli fastidio. Quanto mi è mancata, da piccoli giocavamo sempre insieme, io sapevo tutto di lei e lei sapeva tutto di me. E’ cambiata tantissimo rispetto a quando era piccola; da piccola era bassa e magra, come lo è ora. I suoi capelli non sono cambiati sono solo più lunghi. Mi fissai per cinque minuti Cindy. Mi passò per la testa di fare come mi faceva lei quando ci incontravamo nei periodi natalizi, mettermi in piedi sul letto e saltare come un matto per svegliarla. Lei lo faceva sempre. Non ci ripensai due volte, mi alzai in piedi e iniziai a cantare una canzoncina inventata al momento. Si era svegliata da quando ho fatto il primo salto sul letto, me ne resi conto dalla sua reazione. Mise il cuscino sopra la sua testa, coprendosi le orecchie. Finita la ‘’canzone’’ mi tirò il cuscino e alzò la testa, sempre con gli occhi chiusi lei disse sforzata ‘’Buon giorno, mi sei mancato’’ sorrise e si stiracchiò. ‘’Anche tu’’ Sorrisi scesi dal letto e l’abbracciai forte e lei ricambiò. ‘’Ok. Bello l’affetto. Ma ora puzza via che puzzo e mi devo fare una doccia fredda.’’ Sorrise lo ricambiai e l’aspettai di sotto. Cindy Ma porca la peppa loca! Sono le nove di mattina e mi devo svegliare? Non sono mai stata mattutina. Dissi a Liam che mi sarei fatta una doccia, anche se non avevo la minima voglia di alzarmi dal letto. Presi le forze e mi alzai e andai dritta in bagno che avevo nella camera. Mi feci una bella lavata con acqua calda, e mi vesti. Prima di scendere alla cucina chiamai mia madre per telefono. Stava per andare a lavorare. Quando finì di parlare con lei, scesi di sotto dove mi aspettava Liam, buttato sul divano. ‘’La tua colazione sta nel tavolo della sala da pranzo’’ mi disse mentre mangiava un qualcosa e indicandomi la cucina. Non avevo ancora conosciuta la casa, mi serviva una bussola o una piccola mappa per non perdermici dentro. Mangiai e raggiunsi Liam sul divano ‘’allora hai deciso se ti iscriverai alla mia scuola?’’ Mi disse aprendo un discorso. ‘’Mi piacerebbe.’’ Dissi sorridente ‘’Che bello! Allora vado a vestirmi così andiamo subito a iscriverti’’ Sorridente corse le scale e dopo cinque minuti stava già sotto lavato con perlana. Bene, sono appena stata iscritta allo scientifico, Liam mi fece un riassunto di ciò che accadeva in quella scuola: Ballo di fine anno, cambio dell’ora per quindici minuti, tornei sportivi contro le altre scuole, assemblee molto frequenti ecc. Bello! Mi piaceva. Tornammo a casa, pranzammo e, mentre guardavamo la TV, mi dice che oggi avrei conosciuto quattro miei nuovi compagni di classe. Perfetto! Ora porterà a casa pure i professori. Erano già le quattro. Suonò il campanello e corsi ad aprire. Sapevo che dovevano venire quei quattro ragazzi. Liam mi raccontò un po’ di loro. Aprì la porta e mi trovai davanti una fila indiana. Entrarono uno ad uno, presentandosi: ‘’Ciao, sono Louis. Tu devi essere Cindy vero?! Molto piacere. Andremo in classe insieme, se hai bisogno una mano in educazione fisica avvisami che sono molto lieto di darti una mano’’ Disse il primo ragazzo entrando in casa e dandomi la mano, lo seguirono con una risata e risi anch’io. ‘’Ciao, io sono Niall. Liam ci ha parlati del tuo arrivo. Allora il mio asso nella manica è le lingue straniere e musica. Sono un ottimo chitarrista.’’ Disse il secondo facendomi l’occhiolino e porgendomi la mano pure a lui. ‘’Ciao, io invece sono Zayn, il più sexy del gruppo come puoi ben vedere’’ scoppiò in una risata e il resto del gruppo lo segui, poi continuò ‘’Ok, allora. Io sono bravo in geometria e matematica’’ con un sorriso mi strinse la mano. Oh, lui mi avrebbe dato una grande mano. Continuavo a sorridere e non mi resi conto del quarto ragazzo ‘’Ciao, sono Harry, ma puoi chiamarmi Harry.’’ Mi girai di scatto. Oh, Dio Mio. E’ atterrata la perfezione davanti questa porta o era frutto della mia immaginazione? Rimasi a bocca aperta. Mi porse la mano, io molto timidamente ricambiai il gesto. Era diventata un pomodoro. ‘’C-Ci-Cia’’ Balbettai. ‘’Ciao?!’’ Domandò il ragazzo, Harry. Annui, stupidamente. Era perfetto quel ragazzo. Che occhi wow e che capelli wow. Occhi verdi, ma non quel verde come il mio, era un verde lucido. I suoi capelli erano ricci, castani, perfetti. Appena sorrise non so dove fossero finiti i miei occhi. Forse ero caduta in quelle fossette, ma che labbra perfette. ‘’Se ti serve una mano il letteratura, chiamami.’’ Sorrise stringendomi la mano. ‘’Letteratura è la materia che odio di più al mondo, sono sempre andata pessima su quella materia’’ Piccina la mia bugia. Era la mia materia preferita ma se dovevo avere quel ‘’professore dagli occhi verdi’’ Potevo anche prendere un quattro. Dopo che lora stavano giocando tutti a fare merenda. Sembravo la mamma di cinque bimbi. Quando tutti e cinque lasciarono il televisore, vennero tutti a mangiare. Preparai pane e nutella. Harry *AttentaCheOraSvieni* si avvicinò a me e mi disse ‘’ Grazie’’ Feci due Padre Nostro e risposi dicendo ‘’prego’’ timidamente. Altro che pomodoro, sono diventata la salsa del pomodoro, mi sono sciolta. Quando i quattro ragazzi se ne andarono via era quasi ora di andare a letto e Anne tornò dal lavoro. Iniziai a dire a Liam ‘’Oh, bel cuginetto mio. Mi racconti un pochino su Harry?’’ Sorrisi e feci gli occhi da cucciola. ‘’Mi dispiace ma è un.. Come posso dirti. Uno che usa le ragazze come la macchina fotografica usa e getta’’ Rimasi in pensiero su questa cosa. ‘’Ah, ok.. Io vado a dormire.. Buona notte Liam, buona notte zia’’ Diedi un bacio sulla guancia a tutti e due e corsi nel mio letto. Mentre mi addormentavo pensavo a Harry. Sì, sono una che sogna abbastanza CONTINUA..

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Capitolo 3
*** E domani inizia la scuola. ***


Ero in una festa con i miei amici: Harry, Zayn, Louis, Niall e mio cugino Liam
Era piena di gente quella casa. Chi era ormai ubriaco, circondato da ragazze con poca intelligenza in testa da non sapere che era ubriaco. Altri invece stavano in pista a ballare, altri guardavano, altri che credevano di stare in film porno e altri fuori in giardino a leccarsi a vicenda o fumare. Mi allontanai un secondo in giardino a prendere un po’ d’aria pulita. Fino a quel momento ballavo in pista molto provocatoriamente e mi ero un pochino stancata. Anche se di aria pulita in quel giardino non ce ne era per niente, con quella puzza di sigarette mischiato con canne?! Presi il telefono da dentro la tasca che avevo nei miei pantaloncini, sopra il ginocchio, bianchi. Notai un ragazzo che si avvicinava a me movendosi come una pallina da ping pong. Ubriaco sicuro. La cosa che mi sorprese di più che quel ragazzo era Harry. Si avvicinò molto a me e lo tenei in piedi con tutte due le mani, lo pogiai sul muro e mi disse ‘’Ti amo Cindy’’.



‘’Bene Cindy. Finito di farti le pippe mentali?’’ Sentii Liam che mi scuoteva leggermente. Erano le 11:30 e ancora dormivo. ‘’Ma che cazz vuoi?’’ Dissi tutta sorridente a mio cugino ‘’voglio che ti svegli che mi devi fare compagnia e tra un po’ vengono i ragazzi’’ Saltai seduta sul letto. ‘’Quali ragazzi?’’ Dissi grattandomi la testa ‘’Louis, Niall, Zayn e Harry.’’ Rispose lui sorridendo. Credo che con la domanda su Harry che gli feci ieri aveva intuito qualcosa. ‘’Ah, ok. Ora vai fuori che mi devo vestire’’ Dissi dandogli un bacio sulla guancia. ‘’Va bene. Però sbrigati che mamma nemmeno oggi sta a casa e dobbiamo andare a fare spesa’’ disse lui chiudendosi alle spalle la porta. Mi vestii con un jeans e una maglietta, semplice. Facemmo spesa Liam nel carrello aveva messo patatine, caramelle, coca cola ecc. Capii che era per il pomeriggio. ‘’Ah, mi sono dimenticato di dirti che stasera, siccome domani inizia la scuola, faremo una festa a casa di Louis.Vieni?’’ mi chiese Liam senza togliere lo sguardo dalla strada. ‘’Certo!’’
 
Erano le quattro del pomeriggio e arrivarono i ragazzi e mi salutarono tutti con un bacio sulla guancia. Mentre loro giocavano con la play station io andai in camera. Le loro urla si sentivano anche da lì. Andai in cucina a bere un po’ d’acqua ‘’Ehi’’ mi sentì dire alle mie spalle ‘’Ehi’’ era Harry. Mentre prendevo il bicchiere sentii il suo respiro sempre più vicino, mi voltai e eravamo a pochi millimetri l’uno dall’altro. ‘’Ragazzi, ho una fame.’’ Sentimmo Niall lamentarsi con dei passi avvicinandosi alla cucina. Harry si allontanò per non far sospettare niente ai ragazzi. Ma cosa doveva far sospettare se non era successo niente? Nessuno disse niente del riguardo. ‘’Allora, Cindy, verrai nella scuola nostra?’’ disse Niall mangiando una manata di patatine ‘’Si, ma tu hai sempre questa voglia di mangiare?’’ Chiesi ironica. ‘’Si’’ disse sorridendomi ‘’Mi raccomando tieni la tua merenda lontano da Niall’’ Mi disse Zayn avvicinandosi a me per non farsi sentire ma tutti risero, compresa io. Erano le sette di sera, mancava un’ora e la festa sarebbe iniziata.I ragazzi ormai erano andati via. Mi lavai, mi vestì con un pantalone di jeans e una maglia e scarpe bianche. Arrivammo a casa di Louis già piena, con la musica a palla e la luce colorata che si vedeva fino alla strada. Io, Liam, Niall e Zayn entrammo o meglio ‘’nuotando’’ sulle persone che stavano ballando, per trovare Louis. Per sbaglio pistai un piede a Harry ‘’Trovato!’’ urlai, lui si lamentava del dolore ‘’Ma dai che non ti ho fatto niente, non fare la femminuccia.’’ L’abbracciai e gli chiesi scusa. Spinsi tutti a ballare e ballammo per un’ora intera. Zayn, Liam, Niall e io eravamo gli unici che non avevamo bevuto, mentre Harry e Louis chissà cosa avranno bevuto che Louis dormiva sul tavolo mentre Harry ballava con due ragazze. Chiesi a Liam chi erano. E come immaginavo, due puttane che si saranno fatte metà scuola. Girai lo sguardo e feci finta di nulla. Zayn mi presentò Eleonor, una bellissima ragazza, mora e abbastanza alta, dolce e simpatica. Parlammo per mezz’ora delle nostre vite. In poco tempo mi disse che a lei piaceva Louis e forse lui ricambiava. Mi diede il suo numero, così se avevamo bisogno l’una dell’altra ci rintracciavamo. Ho scoperto che faremo anche la stessa scuola. Mi sentii tirare da un braccio era Harry, Eleonor rimase a fissare la scena. Harry si avvicinò a me, sentivo che era ubriaca dalla puzza d’alcol che usciva dalla sua bocca. Si avvicinò, molto vicino. Sentivo il suo respiro affannato sul collo. ‘’Che fai stasera?’’ Mi chiese lui con tono da ubriaco. ‘’Harry, ma sei pazzo?’’ domandai a lui allontanandolo con la mano libera. ''Scusa verginella.'' Come mi aveva chiamata? Appena si girò per continuare a ballare con quelle puttazozze gli tirai un calcio, si voltò su di me e rise stronzamente. Continuai a parlare con Eleonor, mi raccontò di cosa succedeva nella scuola e quante se ne era fatte Harry. Allora era vero quello che mi aveva detto Liam. Quindi dovrò stargli lontana più possibile per non cadere nella tana del lupo. Erano già le 3 e mezza. E la metà della gente era andata via. L'altra dormiva. Io e Liam dovevamo tornare a casa e Louis dormiva, cacciammo tutti i ragazzi che mancavano fuori e Louis al suo letto. Lia, Zayn e io tornammo insieme dato che abitavamo tutti insieme. Eravamo alla porta di casa Payne e Zayn mi fermò, perchè tutti questa sera mi prendono per un braccio? Bha. ''Buona notte, bellissima'' bellissima? pff. ''A domani Zayn'' si avvicinò a me e mi diede un bacio, che buon profumo che aveva, e poi io sono una ragazza che giudica il ragazzo da tanti punti di vista, uno era il profumo e gli altri ne sono troppi. Il profumo, per me, è un segno di ''Usi profumi da donna, sicuro di quello che hai nelle mutande?'' Bene, questo è un mio parere. Zayn portava un profumo da uomo, non so come descriverlo, ma era attraente. Okay, lasciamo stare Zayn. Io e Liam entrammo a casa molto lentamente per non farci sentire da Zia e diciamo che siamo stati molto silenziosi. ''Riconda la sveglia alle 7'' *la mia bocca che tocca terra* ''Alle sette? Okay ci proverò, se non mi sveglio prendimi in braccio, anche col piigiama e portami a scuola.'' Ero ironica, speriamo che l'ha capito se no che figura di merda. ''Si, ahah, notte ciccia'' ''Notte piccio'' Ogni uno in camera propria e mi addormentai senza nemmeno togliermi i vestiti. Ero troppo stanca





Macciao. :D Scusate il mio ritardo, ma sono umana. Per favore fatemi sapere che ne pensate, se no la fermo qua e inutile che continuo se non vi piace.. Grazie Celeste :) xx

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Capitolo 4
*** Momento inaspettato. ***


Capitolo 3
Pov.Cindy.
6:30. Mi sono svegliata prima di Liam, miracolo. Entrai nel bagno di corsa e accesi la stufetta, aprì l’acqua bollente e mi appiccicai come una cozza al termosifone. Non so’ se capita anche a voi ma ci sono quei giorni che vorresti prendere fuoco. Okay, apparte i miei istinti suicidi, ho pensato tutta la notte alle parole dette da Harry,ma che pervertito, il profumo di Zayn, che uomo. Poi ho pensato all’orologio e che ero rinchiusa in bagno da venti minuti, mi buttai l’acqua addosso e misi i vestiti. Un pantalone di jeans normale, felpa normale verde, e converse normali verdi. ‘’Buon giorno bella di zia.’’ Mi disse zia mentre apparecchiava per la colazione. Già Liam era sveglio ma non si era ancora preparato. Non riesco a capire come con tutto questo freddo i maschi dormono in boxer. ‘’Oh, figlio mio. Vatti a cambiare che tra mezz’ ora devi stare a scuola’’ disse zia servendo caffè e latte. Sorrisi, carino mio cugino in boxer. Lo vidi girare i tacchi e salire le scale. Nemmeno passati 10 minuti che tutto bello e pronto scese le scale. Io ero impaziente, volevo andare a scuola. WOW, volevo andare a scuola?! Ma che mi prende? Okay. Liam e io uscimmo di casa. La scuola era vicina. Dopo l’incrocio del semaforo subito a destra e lì sta la scuola. C’erano tutti, mancava solo Niall. Appena salutai tutti con un bacio sulla guancia mi voltai e vidi Niall correre come un pazzo con due cornetti in mano e uno in bocca e con la borsa che toccava terra. ‘’Scusate il ritardo ma ero indeciso di prenderne o tre o quattro.’’ Disse Niall arrivato vicino il gruppo. ‘’Ma beato lui che non si ingrassa’’ intervenne Eleonor scendendo dal muretto dove era seduta. Ridemmo tutti ‘’dai entriamo va!’’ Dice Zayn spegnendo la sigaretta che aveva in bocca. Entrammo nella scuola. Liam mi accompagnò alla segreteria ‘’Armadietto 69 e questi sono gli orari’’ Disse la segretaria porgendomi un biglietto. ‘’ grazie’’ Risposi. ‘’Stai tra me e Harry’’ disse Liam sorridente, intendeva l’armadietto, ‘’che bello’’ Sorrisi. ‘’Come prima ora ho- diedi un occhiata al biglietto- Matematica’’ Poggiai il biglietto e la borsa nell’armadietto ‘’Starai allora con Zayn, Niall e Harry’’ Disse Liam indicandomi la classe ‘’Okay, grazie. Tu che materia hai ora?’’ Domandai baciandogli la guancia. ‘’Spagnolo.’’ ‘’Pff. Cavolata’’ Gesticolai con la mano. ‘’Bhè per te ovvio’’ Disse lui facendo la faccia ovvia. DRIIIIIN.  Ecco la campanella. ‘’a dopo’’ Dissi a Liam prendendo il libro e dirigendomi in classe. L’unico posto libero era vicino a Harry. ‘’Posso?’’ Domandai indicando la sedia. ‘’Certo’’ Risponde lui alzando lo sguardo incontrandolo con  il mio. Rimasi per 5 secondi paralizzata in quei occhi così perfetti. Scossi la testa cercando di non farmi notare, ma Harry continuava a fissarmi, vuole che io svenga? Bhè ci sta riuscendo e alla grande. Mi voltai e vidi Niall che finiva un cornetto e Zayn che si stava sistemando i capelli. Sorrisi con Harry e eccoci di nuovo, fissai quel verde smeraldo e ‘’Buon giorno ragazzi’’ entrò dalla porta un signore vecchio basso e panciuto. ‘’Buon giorno professore’’ Risposero tutti i ragazzi alzandosi in piedi. Feci la stessa cosa. ‘’Una nuova alunna. Come ti chiami?’’ Mi domandò ‘’Cindy, Cindy Parker.’’ ‘’Benvenuta, ti piace la matematica?’’ Non sapevo cosa rispondere ‘’Bhè, dipende dai punti di vista’’ ‘’Quanti punti di vista hai?’’ ‘’Troppi’’ ‘’Dimmene uno’’ ‘’Ehm, no prof c’è solo un punto di vista. Non ci capisco un caaaaaavolo.’’ Sentii da dietro le risate di Zayn e Niall e anche quelle di Harry, mi sedetti senza rispondere. Bene, un due stressanti ore di matematica.  
Pov. Liam
La terza campanella stava per suonare: ora di spagnolo. Entrammo in classe io, Louis e Eleonor. Appena entrato una ragazza, che stava per uscire a non so cosa fare, scontrò il mio sguardo, aveva gli occhi blu, non azzurri, blu. Capelli castani, lisci lunghi, gli arrivavano circa sotto il seno. Era magra alta poco meno di me, come Cindy. Ci sedemmo nei banchi a tre, Eleonor al centro. Che bella coppia che sono Louis e Eleonor, sembrano proprio fatti l’uno per l’altro. Sorrisi alla battuta infelice di Louis, le dice spesso per far ridere El. Era rientrata quella ragazza, seguita poco dopo dalla professoressa di spagnolo. ‘’Buon giorno, ragazzi’’ ci alzammo tutti in piedi ‘’Sedetevi grazie e come sono andate le vacanze?’’ ‘’Bene’’ Risposimo tutti. Domanda inutile, chi avrebbe detto che sono andate male?! Appello:  William Zoey Summer. Era l’ultima dell’appello.
 ‘’Payne, Finito di guardare il culo alla nuova?!’’ Louis svegliò il mio sguardo. Ma che cazzo si urla!? ‘’la smetti di urlare e pensi a Eleonor?’’ Risposi mentre uscivamo dalla scuola. ‘’Shh..’’ Eleonor era a pochi metri da noi a parlare con Cindy e Summer proprio davanti a noi e io dovevo stare zitto? Notai il sorriso della mora che sicuramente ascoltò la cazzata di Louis. Però devo dire bel culo. Okay, Liam, stop con questi pensieri alla Harry. Ci riunimmo tutti insieme; eravamo noi ragazzi e Cindy e Eleonor. Notai Harry, che stava affianco a me mentre Cindy e Eleonor camminavano davanti a noi, il suo sguardo si era impallato sul culo di mia cugina. Mi avvicinai al suo orecchio ‘’Tieni a bada gli occhi se no te li faccio diventare neri’’ cambiò velocemente prospettiva dello sguardo, sorrisi in modo minaccioso. ‘’Scusa’’ Rispose sistemandosi la chioma di capelli. ‘’oggi tutti a casa mia’’ Annunciò Zayn prima di entrare a casa sua. Accettammo tutti e saremo stati lì tutti alle 5pm
 
Pov.Cindy
Bella la casa di Zayn. Era tutta ordinata, niente fuori posto. C’erano già tutti, Eleonor corse ad abbracciarmi dicendomi ‘’Finalmente sei arrivata, se no qua diventavo maschio di botta’’ Risi al suo detto. Tutti a giocare come i bimbi di sette anni, quando uno faceva gool alcuni si arrbbiavano altri no. Apparte questo, è da una mezz’oretta che mi porto dentro una pisciata potente ‘’Ohi, devo andare in bagno, torno subito.’’ Mi diressi verso la porta del bagno, ma a un certo punto si aprì. Saltai dallo spavento, senza rendermene conto di chi era mi spostai per farlo passare. Mi prese velocemente i fianchi spingendomi nel bagno, si chiuse la porta alle spalle, a chiave. ‘’Harry, apri quella minchia di porta e vattene che devo togliere i miei bisogni da dentro’’Dissi indicandogli la porta. Non saprei ma da ieri sera, quando mi aveva detto quella cosa mi faceva paura?! Si avvicinò in modo provocante a me, non aveva bevuto né fumato qualcosa perché non puzzava di niente. Mi cinse i fianchi con le sue mani enormi e azzerò quei pochi centimentri di distanza che c’erano tra noi due. Sentivo il suo fiato sul collo. Cercai di indietreggiare ma c’era una voglia di qualcosa nel mio stomaco che non volevo allontanarlo. Volevo averlo tutto per me. Mi immersi in quei occhi verdi rimasi a fissarli perdutamente. Intrecciai le mie braccia dietro il suo collo. Avevamo voglia entrambi di qualcosa, qualcosa che avrebbe cambiato qualcos’altro. Annegai le mie dita tra i suoi capelli ricci. Senza che mi resi conto si stava mordendo il labbro inferiore, lo notai e sorrisi. Si avvicinò lentamente sulle mie labbra, le sfiorava con le sue, come provocandomi. Non resistetti più, ci fecimo avanti entrambi. Lui mi baciò le labbra leggermente, piccolissimo bacio che mi fece crollare. Lo spinsi leggermente verso le mie labbra e lo baciai con foga. ‘’Harry, stai nel bagno?’’ Saltai dallo spavento, mi staccai lentamente da Harry e eccomi nel mondo. Era Niall che aveva bussato la porta ‘’Ehm, Si, ci sto io..’’ Disse Harry un po’ spaventato. Non sapevo perché stava così ma l’avrei scoperto. ‘’Nasconditi’’ mi sussurrò Harry aprendo le tende scure della doccia. ‘’Dovrei aspettare che Niall piscia e se mi scopre?’’ Sussurrai io entrando nella vasca ‘’Tranquilla, ci penso io, piccola’’ Mi diede un bacio sulla guancia che mi fece rabbrividire tutta. A dire la verità avevo paura anche io che qualcuno scoprisse che io e Harry ci eravamo baciati, chissà come potrebbero reagire e conoscendo Liam non molto bene. Sentii Harry aprire la porta ‘’Ma quanto ci metti per pisciare?!’’ Disse Niall entrando come una femminuccia che si notava a kilometri che doveva pisciare per tutto quel movimento. ‘’Sbrigati che non ho finito’’ Rispose Harry. ‘’E per la miseria, ma che ti sei mangiato!’’ Rispose Niall ironico. Fortunatamente Niall non mi aveva scoperto, quando uscì dal bagno rientrò Harry ansioso. ‘’Che fortuna!’’ Disse rassicurando me e se stesso. Uscì dal mio nascondiglio e dissi ‘’Meglio che andiamo di là prima che qualcun altro deve venire in bagno’’ Sorrisi. Lui mi bloccò per un braccio e mi tirò a se ‘’Mi dai un bacio?’’ Mi domandò sensualmente. ‘’Mmh.. No.. Devi riuscire a darmelo tu prima che ce ne andiamo da questa casa e senza che nessuno ci scopra’’ Dissi facendogli l’occhiolino. Corsi verso il salotto dove c’erano tutti. Fortunatamente nessuno chiese nulla del perché Harry sciese due minuti dopo di me.
Perché lo desideravo così tanto? Quegli occhi verdi che mi fissavano mi facevano rossa, sorridevo e mi mordevo il labbro. Cosa che Eleonor se ne rese conto e mi domandò a bassa voce ‘’E’ successo qualcosa tra te e mister OcchioCheMo’Svieni? ‘’ Sorrisi. Non sapevo cosa dire ‘’No, no.. Macchè’’ Cercai di mentire ma non so mentire, ma soprattutto non volevo mentire a lei, in fondo è una mia amica e sento che glielo posso dire, ma per ora meglio tenere tutto segreto non si sa mai..
Continua..
 
 
Ciao ragazzi.. Eccomi ancora viva.. Questo è il capitolo più carino che ho scritto fino ad ora. Andando più avanti succederà altro ancora più carino.. Ditemi cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere.
Grazie e buona lettura, Celeste. 

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