Tutte le strade portano alla stessa destinazione

di Nani__Directioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I - Ciao Eveline , mi chiamo Castiel. ***
Capitolo 2: *** II- Tra gli umani. ( Con un' umana? ) ***
Capitolo 3: *** III - Tutti abbiamo paura , soprattutto lui. ***



Capitolo 1
*** I - Ciao Eveline , mi chiamo Castiel. ***


            

                                                                      TUTTE LE STRADE PORTANO ALLA STESSA DESTINAZIONE.
                
                                 




                                                                                                         I - Ciao Eveline , mi chiamo Castiel.
                                                                                                                                                                                                                






                                                                                                                                                                                                                   Lawrence , Illinois , 1 Novembre 1998.
 
Eveline Fitzgerlad aveva lunghi capelli rossi che la mamma le raccoglieva sempre in un nastro verde come i suoi occhi che avevano delle sfumature gialle al loro interno , proprio per questo la nonna la chiamava sempre 'gattina' quando l'andava a trovare , la nonna abiatava in Ohio mentre lei invece abitava a Lawrence , in Illinois. Eveline Firzgerald aveva appena festeggiato il suo ottavo compleanno al RoadClub con tutti i suoi amichetti ed ora mentre era a letto pensava a quanto fosse stata bella quella serata , si era sdraiata nel suo lettone con le coperte blu ma non riusciva ad addormentarsi . I genitori l'avevano lasciata a casa per farla riposare mentre invece loro aiutavano a pulire al RoadClub , avevano fatto un gran casino i suoi amici John e Dean , avevano lanciato le pizzette in aria ed erano finite sul pavimento e addirittura sul soffitto.Eveline guardò l'orologio appeso sul soffitto , erano le dieci e mezza , non era mai andata a letto così tardi , pero' ora aveva otto anni e si sentiva piu' grande. Stare a casa da sola pero' non le piaceva affatto , sentiva i mobili scricchiolare , sentiva il vento che sbatteva alle imposte delle finestre chiuse e in piu' si sentiva sola. Eveline scese dal letto e scese in salotto , così , se fossero arrivati i genitori avrebbe potuto sentirli e sarebbe scappata di sopra, si sedette sul divano e incomincio' a sgranocchiare i cereali che aveva preso dal frigorifero, accese la televisione sapendo che a quell'ora i cartoni venivano ancora trasmessi , l'aveva imparato durante le vacanze di Natale , eppure quella notte facendo zapping sui canali non aveva trovato proprio niente. Le venne in mente che magari sarebbe potuta uscire in giardino per giocare con Taffy , la sua cagnolina , ma scarto' l'idea perchè i genitori si sarebbero veramnete arrabbiati e poi da qualche minuto era scoppiato un forte temporale. Tutto d'un tratto mentre rimuginava su cosa avrebbe potuto fare sentì una voce chiamarla. Eveline si spavento' tantissimo , era da sola a casa e se non era lei a parlare chi era? Poggio' i cereali sul mobile di fronte il divano e si ando' a nascondere in un angolo del salotto, pero' la voce arrivava anche se la piccola cercava di tapparsi le orecchie e a distanza di alcuni minuti quella voce sembrava non stancarsi. - Eveline ... - e proprio' in quell'istante un boato investì Eveline , era solamente un tuono. La piccola dai capelli rossi si guardo' intorno impaurita e le scappo' un gemito di paura , così tutto d'un tratto si alzo' e scappo' su per le scale verso la cameretta , possibile che ci fosse qualcuno con lei che le voleva far del male? E propio mentre apriva di scatto la porta della sua cameretta trovo' la risposta , un uomo era seduto sulla sedia della sua piccola scrivania scrutava la stanza e quando la vide fece un cenno d'assenso come se Eveline capisse quello che voleva. - Ciao , Eveline... - l'uomo aveva la voce rauca e bassa e ad Eveline faceva paura sapere che qualucuno era entrato nella sua cameretta e che aveva di fronte a sè un uomo che le avrebbe potuto far del male e con tutto quell'affolare di pensieri nella sua mente , svenne. Eveline credeva di aver dormito a lungo quella notte , si aspettava di sentire la voce della mamma che la pregava di alzarsi o avrebbe fatto tardi a scuola , invece si trovo' di fronte una figura scura e ricordo' di essere svenuta , ricordò la voce che la chiamava e il momento in cui l'uomo l'aveva fissata e infine quella frazione di secondo in cui svenne. Qualcuno aveva acceso la lucina nella sua camera ,così c'era una luce soffusa nella stanza , doveva essere stata quella persona che proprio in quel momento stava uscendo dall'angolo in cui si era fermata mentre lei era svenuta , quando poi l'uomo si abbassò e i suoi occhi blu la colpirono in pieno viso s'accorse che stava tremando come una foglia. - Ciao , Eveline.- Eveline non era mai stata una bambina paurosa o timida ma in quella situazione dovette chiamare a sè tutto il coraggio che aveva , così tremante sussurrò : - Chi sei? - L'uomo dai grandi occhi blu , prese una sediolina e si sedette di fronte a lei , così Eveline lo guardo' bene in viso , aveva grandissimi occhi blu proprio come la cravatta che aveva al collo e sembrava non dormisse da settimane infatti aveva tutti i capelli castani fuori posto. L'uomo le sorrise e si avvicinò con il viso ad Eveline che potè sentire l'odore di quell'uomo , effettivamente non era un odore , era un profumo , come quello dei panni appena stesi . - Mi chiamo Castiel! - La piccola dai capelli rossi incomincio' a ridere dal nervosismo , ancora non le avevavno fatto del male ed aveva scoperto che l'uomo aveva un buon odore e poi alla fine pensando al nome ch era stato appena pronunciato , scoppio' in una risata che sembrava non finisse piu'.
-Perchè ridi? - le aveva chiesto l'uomo dagli occhi blu.
- Perchè il tuo nome è strano , Castiel! -
- E' il nome dell'Angelo del Signore , sai? - le aveva sussurrato all'orecchio e quella voce tutto d'un tratto l'aveva calmata , non aveva piu' paura anzi , ora era solamente curiosa.
- Cosa vuoi da me?- chiese abbassando la testa ma rivolgendo all'uomo un piccolo sorriso.
- Eveline cara , io ti faro' una proposta e tu dovrai dirmi solamente un sì oppure un no , capito? ... - spiegò con calma - ... un giorno , fra qualche anno io ritornero' proprio qui nella tua cameretta e ti verro' a prendere , ti insegnero' tante cose , imparerai a fare tantissime cose che i tuoi amici non possono fare , ti piace l'idea? Viaggieremo insieme per tutto il mondo , ma non avere paura , nessuno ti farà del male , nesuno ti torcerà un solo capello perchè tu sei predestinata a fare tantissime cose , abbiamo del lavoro per te , Eveline , Dio me l'ha ordinato. - disse abbassando il capo e facendolo sfioro la piccola testolina di Eveline che rimase in silenzio per un po'.
Se qualcuno , uno sconosciuto , fosse entrato nella stanza della bambina non avrebbe visto altro che un uomo chinato su una bambina e avrebbe potuto pensare bene che fosse un padre che era andato a dare il bacio della buonanotte alla propria figlioletta dopo il lavoro , ma Castiel sapeva benissimo che non era così , stava aspettando la risposta della bambina che sicuramente sarebbe stato un 'no' ... Lo sapeva perchè era toccato a lui l' ingrato compito di girare per il mondo per cercare quella bambina e in tutti i giorni che aveva osservato quella famiglia felice non aveva fatto altro che notare quanto felice fosse il sorriso della bambina.
- Eveline , devi rispondermi ... I tuoi stanno arrivando. - disse fermo.
La bambina si scosto' da lui di colpo e con la mano si attacco' al suo trench chiaro , lo guardo negli occhi blu , sospiro' e disse : - Castiel , un giorno , fra qualche anno tu ritornerai proprio in questa cameretta e mi verrai a prendere e io verro' via con te. - Castiel rimase interdetto , sentiva la serratura della porta di casa aprirsi , la bambina aveva detto di sì , e lui non potè far altro che pensare che era proprio vero , la volontà del Signore agisce per vie misteriose . Castiel doveva andarsene , si stacco' dalla bambina , e le disse : - Guardami velocemente , Eveline! - Nella penombra , dietro la figura dell'uomo si erano aperte due grandi ali nere, occupavano tutta la camera , non erano pero' consistenti , non era possibile toccarle , erano solamente ombre ma ad Eveline basto' per spaventarsi , così Castiel le posò due dita sulla fronte e la fece addormentare sussurrandole dolcemente : - Buonanotte , Eveline! - e appena le piccola chiuse gli occhi lui sparì lasciando inconsapevolmente dietro' di se' solamente una piuma nera , che si posò sulle coperte della bambina. 


                                                                                           
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                                                                                                                                                                                                                                                    Lawrence, Illinois , 1 Novembre 2007

Eveline Fitzgerald da quella notte era cresciuta molto , ormai aveva smesso di credere che qualcuno o qualcosa l'avrebbe portata via da quel posto monotono , aveva smesso così tanto di crederci che quasi si era dimenticata di Castiel , quasi , non ricordava com'era fatto quell'angelo , ma ricordava la promessa che aveva fatto quella notte all'uomo dagli occhi blu , da quella notte era cambiato tutto nella sua vita , aveva incominciato a crescere velocemente , piu' delle sue compagne , e a diciassette anni era piu' matura di tutte le sue amiche . Eveline Fitzgerlad aveva lunghi capelli rossi che ormai raccoglieva in un' alta coda per lasciare il suo collo candido da cigno scoperto ma aveva tinto le punte dei capelli di blu , era diventata alta e il suo fisico era quello di una donna , aveva le sue urve tutte al posto giusto anche se ogni tanto si crucciava del fatto di avere veramente poco seno , era il giorno del suo diciassettesimo compleanno e i suoi genitori erano fuori , le avevano lasciato la casa per la sua festa e non sarebbero ritornati prima della fine della settimana , per fortuna , nel salotto c'era uno schifo , bottiglie di birra e patatine per terra. Il tempo fuori non era dei migliori , anzi , tuonava e lampava , sembrava stesse per venire l'Apocalisse , così decise di salire in camera per riposarsi , avrebbe pulito tutto l'indomani con l'aiuto di qualche amica , si spoglio' , si caccio il reggiseno e mise la canottiera bianca , quella per la notte , caccio' dal cassetto una piuma nera e l'osservo' attentamente e sospiro' :
- Non verrai nemmeno stavolta , Castiel? Buonanotte lo stesso , caro! -
Era un rituale che andava avanti da anni , da quando suo padre era diventato un ubriacone e sua mamma l'oggetto delle botte del marito , così Eveline sperava veramente che quell'angelo mantenesse la promessa fatta anni prima , quando la sua vita era perfetta e la sua famiglia felice. Tutto d'un tratto la televisione nella sua cameretta si accese e le ante del grande armadio si aprirono di colpo, Eveline si alzo' di scatto dal letto e grido' il primo nome che le venne in mente :
- Castiel! -
E la risposta non si fece attendere , così con un sussurro quasi divertito , l'angelo annuncio' la sua presenza e nell'ombra apparve : - Eveline! -
Eveline non credeva ai suoi occhi , aveva perso la speranza e d'ora invece aveva di fronte a sè il suo angelo dagli occhi blu, il suo protettore , d'un tratto scosse la testa, quell'angelo non era un protettore , ne tantomeno di era di sua proprità , purtroppo , oppure ci sarebbe stato al suo fianco in tutti questi anni. Castiel prese una sedia e si avvicinò al letto , si sedette in silenzio e proprio come aveva fatto la volta prima la saluto' con la sua voce rauca e calma : - Ciao , Eveline! Sei pronta?-
Gli occhi blu erano sempre gli stessi proprio come i suoi capelli castani spettinati ed era tutto così perfettamente vero che Eveline non riuscì a spiaccicare nemmeno una parola , solamente un dubbio le venne a galla e assottiglio' gli occhi : - Da quanto sei qui , Castiel? -
- Precisamente da quando hai dato inizio alla festa ... - disse tranquillo.
- Quindi tu mi hai vista mentre mi spogliavo?-
- Esattamente si , non perdiamo tempo adesso , non avrai cambiato idea , vero? - Eveline guardo' d'istinto la foto dei suoi genitori sul comodino e non potè far a meno che pensare che forse , non li avrebbe piu' rivisti. Si alzo' dal letto , apri' il primo cassetto del comodino e mise una lunga felpa e indosso' i pantaloni che erano appoggiati al letto , aprì l'armadio e ne caccio' fuori un borsone e si rivolse all'angelo : - Ho tutto pronto , andiamo? -
Castiel anche questa volta rimase senza parole , ma annuì distaccato e senza problemi.
- Castiel , fammi vedere le ali! - esplose Eveline guardandolo dritto negli occhi per la prima volta quella sera.
Questa richiesta lascio' l'angelo interdetto , le mise unamano di fronte agli occhi e si concentro' , far uscire le prorpie ali non era un giochetto da ragazzi , anzi , appena le aprì una energia profonda e inondo' la camera della ragazza , un'energia così forte che fece esplodere la lampadina , poi quando ad Eveline fu concesso di ammirarle rimase stupita , avrebbe voluto toccarle , accarezzarle , invce come l'ultima volta erano solamente un' ombra .
Castiel le prese la mano e la fce appoggiare alla sua spalla destra mentre con la sua mano appoggiata alla fornte della ragazza rossa , chiese : - Possiamo andare?-
- Si , Castiel , andiamo!- le fu concesso solamente un ultimo sguardo alla camera e vago' con i suoi occhi per tutta la camera poi ritorno' a guardare Castiel annuendo sicura. 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   
                                                                                                           








Spazio di Ale <3
Salve ragazzi , questa è la mia seconda storia , siate clementi e lasciate il vostro segno , la vostra traccia :D Insomma lasciate una bella recensione , voglio sapere cosa ne pensate. Questa è una semplicissima storia d'amicizia tra Castiel ed Eveline , intorno a loro poi si creeranno varie situazioni ... 
Sono così emozionata :P Cazzo, come piove fuori .... Ammetto , lo so che non vi interessa , pero' ... KEEPCALM e sopportatemi per un po' di tempo :DDDDD










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Capitolo 2
*** II- Tra gli umani. ( Con un' umana? ) ***


                                                                                                         UN ANNO DOPO.
                                                                                                                    
                                                                                                                
 

                                                                                                     
                                                                                                  II - Tra gli umani , con un' umana
.

Eveline Fitzgerald , la ragazza dai capelli rossi aveva seguito Castiel ed ormai erano passati mesi da quando aveva abbandonato la sua casa , seguiva Castiel ovunque quasi come fosse ancora una bambina di otto anni che va istruita , Eveline , non riusciva a capire a cosa dovesse andare incontro e quando sarebbe iniziato il vero e proprio addestramento ma si fidava ciecamente di Castiel , finora non aveva fatto nient'altro che seguirlo , assisteva agli esorcismi e  le prime volte aveva dovuto chiudere gli occhi perchè non voleva assolutamente guardare , ma alla fine Castiel le aveva ordinato di farlo , di imparare e mentre completava il suo rito aveva puntato i suoi occhi blu in quelli verdi della ragazza e lei aveva resistito , aveva continuato a muovere lo sguardo tra Castiel e la vittima , era pur sempre una cosa disgustosa ma ci aveva fatto l'abitudine e ormai era stanca di stare lì a guardare anche se era certa di non poter fare cio' che Castiel le faceva osservare , insomma , lei era un'umana mentre lui invece un angelo e c'era una grandissima differenza. Eveline aveva imparato che gli Angeli non sono assolutamente esseri dalle candide ali e dall'aureola lucente , aveva imparato che essi erano esclusivamente guerrieri di Dio , avevano una missione divina che compievano per fede , cieca ed assoluta fede che Eveline criticava ma lei , piano piano , aveva incominciato ad osservare Castiel , non dormiva mai , forse era una caratteristica degli Angeli , ma lei lo vedeva sempre seduto sul sedile di qualche autobus che guardava fuori sospirando ed egli  si chiedeva con lo sguardo perso nel vuoto un qualcosa che Eveline non riusciva a recepire ; forse era stanchezza , o forse era solitudine , Eveline sapeva solamente che quell'uomo , quell'Angelo aveva bisogno di qualcuno di cui affidarsi , oltre che alla sua fede ed era pronta a scommettere che dovesse essere proprio lei la persona che si prendeva cura di quell'essere dagli occhi blu e malinconici ma non si avvicinava mai , come avrebbe voluto , per paura della reazione di Castiel.
Eppure , Eveline non sapeva che Castiel aveva per lei un compito grandioso , degno di un'eroina delle fiabe piu' famose per ragazzini ma egli sapeva che era ancora troppo presto per addestrarla a combattere ma era comunque tempo di far scoprire alla ragazza di che cosa era capace e raccontarle la sua vera storia , in modo un pochino piu' effervescente , quasi una seduta spiritica. Castiel sapeva che la ragazza non era del tutto umana , lo avevano avvertito , gli avevano detto chiaramente di non giocare con il fuoco e lui era così attento e quasi aveva paura che la ragazza dai capelli  rossi potesse scoprire in modo sbagliato e avventato cio' che era veramente.
Castiel , pero' , non aveva idea di che creatura fosse qualla ragazza, sarebbe potuta essere un Angelo , proprio come lui. O un Demone , il contrario di Castiel , forse sarebbe potuta essere un Angelo Caduto e in quel caso , forse Castiel preferiva che lei fosse un Demone , o addirittura sarebbe potuta essere un Angelo Nascente , situazione rarissima ma che andava considerata , era comunque dell'idea che qualunque cosa essa fosse andava protetta ed era un compito che Castiel aveva assunto con grande solennità , proprio come ci si aspetta da un servo del Signore . Nessuno, pero' , lo aveva avvertito che un Angelo avrebbe provato un tale affetto per una persona. Castiel non lo voleva far notare , perchè di sicuro la ragazza si sarebbe spaventata o presa gioco dei suoi goffi tentativi di dimostare affetto.
- Dobbiamo andare in un posto , Eveline...- disse un giorno mentre la ragazza poco interessata mangiava il suo hamburger.
- Ovvero? ... -
- Ti ho mai  parlato di una certa Pamela?... -
Eveline fece cenno di no con il capo e poggio' il suo hamburger , chi era quella Pamela? Una vecchia fiamma dell'Angelo? Non le piaceva la situazione , lei non era di certo una di famiglia , presentarsi ad un'ex di Castiel sarebbe significato  attirarsi le ire di essa ed Eveline non era proprio in vena in quel periodo , anzi , ad ogni esorcismo che vedeva , ogni ordine che prendeva da Castiel , le sembrava di sentirsi addosso una sensazione di fastidio che pero' non le apparteneva veramente , come se una seconda persona fosse all'interno della mente della ragazza.
- Non mi avevi mai detto che avevi avuto una relazione con qualcuno! - disse Eveline , sorseggiando la Coca-Cola e guardando di sott'occhio l'uomo di fronte a sè.
- Gli Angeli non possono avere relazioni , Pamela è una sensitiva ...- rispose Castiel ridendo, possibile che quella ragazza avesse capito aglio per cipolla in quel momento?
- Dicono tutti così ... A cosa ci servirebbe una sensitiva?-
- Lo scoprirai fra un po' , andremo proprio a casa sua ... -

La donna che aprì la porta e che Eveline si ritrovò di fronte era effettivamente un portento , lo aveva capito quando l'aveva abbracciata e le aveva sussurrato all'orecchio ridendo : - Ora capisco perchè Castiel abbia preso la tua causa così a cuore ... -
Pamela era una donna frizzante e allegra , una di quelle persone che appena le incontri ti viene da sorridere perchè portano felicità con un sorriso. - Io sono Pamela!- le disse prendendola a braccietto e portandola in salotto mentre Castiel guardava le due donne vicine con espressione seria , non sapeva come Eveline avrebbe potuto prendere la notizia di essere un'entità soprannaturale che si stava per risvegliare , ma di certo sarebbe stato un bel trauma per lei se lo avesse scoperto durante un esorcismo. I Demoni tendono a distrarre i propri esorcisti quando non hanno via di fuga e incominciano a parlare e a riportare notizie dall'Inferno . Castiel sapeva benissimo che di Eveline si parlava sia all'Inferno che in Paradiso , perchè ogni volta che si connetteva mentalmente con la sua energia sentiva i suoi Fratelli parlare della sua Missione.
- Castiel , allora , vuoi spiegare ad Eveline cosa dovrà fare durante il rito oppure lo faccio io?- disse Pamela prendendo una sedia e , appunto , sedendosi di fianco al divano.
- Un attimo , chi dobbiamo esorcizzare?-
Il silenzio calo' sulla stanza. Castiel non aveva avuto ancora il coraggio di spiegare ad Eveline che con quella seduta avrebbe scoperto che cosa la aspettava da quel momento in avanti. Il sorriso di Eveline si spense quando Pamela punto' il suo sguardo su di lei parlando , pero' , con Castiel : - Non le hai detto niente ,vero? -
- Cosa avrei dovuto sapere , Pamela? -
- Credo di dover andare a prepare una cosa per il rito , vi lascio soli e tu ... - disse la donna uscendo dalla stanza sbattendo la porta , mentre andava in unìaltra stanza  -... per una volta fai l'uomo e non l'Angelo!-
- Castiel?-
- Eveline , siediti e ascoltami ... - disse Castiel avvicinandosi alla ragazza e e si sedette vicino a lei , per un attimo la guardo' negli occhi per poi ,  con un sopsiro mozzato ,  oltrepassarla con lo sguardo - ... la prima volta che ci incontrammo tu eri molto piccola ed ero stato mandato per trovarti e reclutarti , mi bastava solamente un sì e tu saresti stata la mia ombra , come dite sulla Terra. Mi hanno mandato a prenderti , a proteggerti da qualunque cosa si avvicinasse a te , qualunque cosa fosse impura ...-
- Perchè?-
- ... non so il perchè , Eveline... Questo rito serve a scoprire cosa sei veramente! Angelo o Demone , qualunque cosa sia ti proteggero' stai tranquilla... Non ti sarà torto nessun capello , ma devi sapere che ora , da questo momento in poi rischi la vita , ti cercheranno Angeli se sarai uno di noi o Demoni se sari uno di loro ... -
- O potresti essere un Angelo Nascente ... O un Angelo Caduto!... Spiegaglielo , Castiel! Spiegale cosa dovrà subire... - disse Pamela rientrando nella stanza. - Un Angelo Caduto è un angelo che ha infranto la piu' importante delle leggi , quella di cadere , è sceso sulla Terra prendendo sembianze umane per vivere come noi , Eveline , per sentire le farfalle nello stomaco , per sentire la paura e tutto cio' che ogni umano prova nella sua vita , cade e si separa dalla sua Grazia.-
Castiel guardo' la ragazza dai capelli rossi posare il suo sguardo per terra e fissare un punto indefinito nel pavimento. - Cosa succede ad un Angelo Caduto?-
- Se sarai uno di loro , prima o poi , incomincierai a sviluppare un collegamento con il Paradiso , ogni tanto sentirai i discorsi degli Angeli , scoprirai i piu' grandi segreti della magia e gli incantesimi più oscuri e per questo ti cercheranno Angeli e Demoni. Gli Angeli per punirti e i Demoni per usarti all'Inferno come fonte di spionaggio , diciamo , per i loro scopi malvagi. Castiel non ti potrà aiutare , dovrà ritornare in Paradiso e quando ti giustizieranno e ti tortureranno  , gli Angeli , ti guarderà tra le schiere di servi di Dio , senza espressione , proprio come il vuoto.... -
- Pamela non è compito tuo ... -
- L'avverto , tu non l'hai fatto , lo faccio io ... -
- Smettela! - grido' Eveline sentendo ribollire la rabbia dentro di se'. - Non è il momento di fare a gara, Pamela ... E tu Castiel , dimmi cosa devo fare per questo rito e stai sicuro che sarà l'ultima volta che mi vedrai  , razza di Angelo codardo , perchè non me l'hai detto , eh? Cosa c'è di peggio di quello che mi hai fatto ora? Mi sono totalmente affidata a te e alla tua Fede e tu , invece , cosa hai fatto per me? -
- Stai calma , Eveline , non sai quanto è difficile ... -
- No , tu Castiel non sai quanto è difficile lasciare la propria famiglia , i propri amici , lasciare la propria quotidianità per andare in giro a cacciare Demoni insieme ad Angelo che non fa altro che stare zitto e che l'unica cosa che ti dice è che potrei essere cibo per Demoni o Angeli!-
- Eveline , sdraiati sul divano e tu Castiel , esci fuori dalla stanza! Inizio la seduta oppure giuro che ti ammazzo , stavolta l'hai fatta grossa!- esordì Pamela prendendogli a calci le gambe per farlo alzare dal divano.
Castiel uscì dalla stanza con il cervello a pezzi. Cosa aveva fatto di sbagliato? Se lo avesse detto prima ad Eveline , lei sarebbe stata in ansia per molte settimane e non sarebbe stato facile darle spiegazioni.
Perchè nessuno lo voleva capire?

- Brava , bambina , chiudi gli occhi ...-
Eveline era ancora tremante , sdraiata sul divano di Pamela cercava di non sembrare troppo arrabbiata ma i tentativi dovevano essere vani , perchè la donna , seduuta di fronte a lei con le mani sulla fronte l'accarezzava. - Rilassati , brava... Pensa alla cosa piu' bella che ti viene in mente ... -
Eveline vago' tra i suoi ricordi , e trovo' strano che tutti sembravano così scialbi ed insignificanti, solamenete uno solo ,  sembrava avere l'effetto calmante su Eveline. La prima volta che aveva puntao i suoi occhi verdi in quelli blu di Castiel ,  trovava strano il fatto che dopo la lite con l'Angelo e la sensazione di paura che le avevano fatto nascere le parole di Castiel , l'unica cosa che riuscisse a farla stare bene erano proprio quegli occhi blu e profondi , colmi di un qualcosa che Eveline avrebbe voluto scoprire , quegli occhi che varie volte aveva visto malinconici e che avrebbe voluto vedere qualche volta sorridere.
- Bravissima , tesoro ... - disse una voce in lontananza , forse quella di Pamela , era caduta in una stato di trance che la faceva quasi volare con il pensiero - ... al mio tre , ti addormenterai. Uno , due , tre! - disse picchierellando sulla fronte Pamela.
E di nuovo , Eveline sentì la voce in lontananza che pronunciava : - Qual'è il nome di tuo padre?-
- Mike Fitzgerald... -
- Ora dimmi il nome del tuo vero padre , Eveline. -
Quando la voce finì di parlare , Eveline , si sentì risucchiare da un ' energia , si sentì svuotare ogni parte del suo corpo , si sentì invadere da qualcosa che le era estraneo e non le piaceva affatto , sentì che ad ogni movimento che cercava di fare per liberarsi di quelle sensazioni corrispondeva uno spasmo e dalla sua mente gli occhi blu di Castiel furono sostituiti da un'immagine inquietante , sua madre , Rosalyne , che entrando nella sua cameretta trovava due persone di fronte la sua culla , un uomo e una donna ,  e che scappava terrorizzata. Sentì di dover gridare , aveva paura , era come trovarsi in quel posto senza che nessuno la vedesse .
- No , ti prego. Voglio andare via ... - sussurrava.
Uno dei suoi uomini si era tagliato e le goccie di sangue picchiettavano sulla bocca della bambina , così fece anche la donna e anche il suo sangue scivolo' sulle labbra della bambina mentre la mamma era immobilizzata in un angolo.
- Smettila , ti prego. Fammi andare via ... - gridava.
Castiel dalla stanza accanto sentiva le grida disperate di Eveline, aveva assistito ad altre sedute ma le grida della ragazza erano laceranti .
Eveline sentiva che , invece , l'unica persona che la poteva aiutare era Castiel e così , incomincio' a pronunciare il suo nome gridando. Castiel , appena sentì il proprio nome uscì dalla stanza e accorse accanto alla ragazza , mentre Pamela la faceva risvegliare mormorando parole in latino. - Pamela , falla svegliare!-
- Lo sto facendo , stai zitto! - e proprio in quel momento la ragazza dai capelli rossi gridando per l'ultima volta " Castiel " si risveglio' piangendo.

- Cosa hai visto , Eveline?-disse Castiel seduto sulla sedia affianco al divano.
Pamela era uscita con la scusa di dover andare a prendere delgi incensi e aveva lasciato i due da soli. Eveline intanto tremava dalla paura e non riusciva a spiaccicare una parola , guardava Castiel impaurita e l'unico segno che riuscì a fargli era quello di sdraiarsi affianco a lei. Gli fece spazio e Castiel si sdraiò affianco alla ragazza , sentiva il suo corpo tremare e il suo respiro era affannato .
- Aprì gli occhi , Eveline e dimmi chi hai visto... -
La ragazza deglutì e disse tremando :  - Due persone  , vicino la mia culla , mi hanno dato il loro sangue che è scivolato sulle mie labbra ... Castiel?-
- Dimmi?-
- Abbracciami... - disse Eveline poggiando il suo viso sul collo dell'Angelo - ... per favore.-
Castiel , si chiese se stesse facendo peccato a stare così vicino ad una donna , ma ,lo stesso passo' il suo braccio sulla vita di Eveline e la strinse a sè forte , forse facendole male , ma non gli importava , sentiva il calore del suo corpo sul suo e il profumo della sua pelle a un passo dalla sua bocca. Eveline strinse un pezzo della camicia di Castiel e lo avvicino' a sè. Castiel chiese perdono a suo Padre , ma sentiva il seno della ragazza sul suo petto e la gamba di Eveline spingeva involontariamente contro la sua , non sapeva cosa provasse ma era un misto di affiatamento e voglia di un qualcosa che non conosceva e proprio in quel momento , quando Eveline aprì gli occhi sentì il bisogno di toccare la sua pelle e insinuo' il suo braccio sotto la maglia della ragazza.
- Castiel , cosa stai facendo?-
La voce della ragazza lo riporto' alla realtà ,rimise a posto la mano e mentalmente si pentì del suo peccato .
 

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Capitolo 3
*** III - Tutti abbiamo paura , soprattutto lui. ***


                                                                                                                                  CAPITOLO TRE.   



                                                                                         



 


-Pamela?-
- Dimmi , Castiel!..-
- Eveline mi ha detto cosa ha visto prima , e tutto cio' non mi piace!...-
Eveline si era addormentata sul divano e per non svegliarla con i suoi movimenti , Castiel era andato in cucina , così quando Pamela era tornata aveva trovato l'Angelo a rimuginare , seduto su una sedia da solo.
Castiel non l'aveva sentita entrare  ma anche quando aveva sentito la mano calda di Pamela posarsi sulla sua spalla non ci aveva fatto caso ed era rimasto in silenzio a giocherellare con un tovagliolo, era preoccupato per Eveline e per la sua visione, davvero da quel momento , l'avrebbero cercata? Castiel lo sapeva come agivano i suoi Fratelli , bastava una sola visione , un piccolo segno e si sentivano minacciati.
Pamela alle sue spalle intanto spostava pentole e lavava alcuni piatti mentre fumava una sigaretta e aspettava che Castiel continuasse a parlare .
- ... Ha visto un uomo e una donna , vicini alla sua culla che facevano scivolare goccie del loro sangue sulle sue labbra , Pamela! Non ho mai sentito niente di così inquietante ... -
Pamela lascio' scorrere l'acqua in cucina e si allontano' dalla stanza , ritornando con un mucchio di libri tra le braccia. - Non fare il rammollito , cerchiamo qualcosa , almeno ci tiene distratti ... -
- Pamela , perchè proprio io?-
- In che senso , Castiel?-
- Perchè hanno mandato me per questa missione , dopo duemila anni , un Angelo ritorna sulla Terra e chi è questo angelo? E' Castiel , poi non dicono nemmeno il perchè io debba proteggere Eveline , fallo e basta , non discutere e appena ti chiedi il perchè tu debba farlo senza discutere ecco che scopri che la ragazza potrebbe avere dei poteri come i tuoi e poi ... - disse tutto d'un fiato l' Angelo con la testa tra le mani.
- Non avevo mai visto un Angelo avere dubbi sulla sua Fede , Castiel , forse vogliono questo , hanno mandato te perchè tu sei diverso , non hai i paraocchi e questo Eveline lo capisce , sai a cosa ha pensato durante il rito?- disse Pamela sorridendogli. Castiel fece segno di no con il capo. - Ha pensato a te. Tu le dai sicurezza e anche se dieci secondi prima vi stavate per prendere dai capelli , lei ha avuto ancora fiducia in te e si è affidata nuovamente a te ... Hanno scelto te perchè tu con gli umani ci sai fare , Angelo.-
- Pamela , io mi metto in discussione , io mi chiedo se faccio tutto veramente bene , non so se lo hai capito. Non sono mai certo che le parole del mio Signore siano pura verità. Prima o poi mio Padre mi punirà per questo , sto perdendo la mia Fede e sto peccando ... -
- Castiel , è questo che vorrebbero, ti mettono alla prova e tu stai dimostrando di avere cervello , di essere forte ... -
- Proprio per questo appena ritornero' in Paradiso mi tortureranno , i miei dubbi per loro sono peccati.- grido' Castiel.- Cerchiamo qualcosa su questi libri , magari riesco a fare qualcosa di buono.-
- Castiel , stai salvando Eveline da qualcosa che non sappiamo cos'è e stai salvando te stesso dall'ignoranza ... Credi ancora di essere inutile?-

Quasi tre ore dopo , sommersi dai libri , Pamela e Castiel avevano trovato cio' che cercavano e inorriditi sfogliavano il libro impauriti.
 Un Ibrido Celeste è una creatura metà malvagia , metà pura , non si nasce ibridi , si diventa tali solamente bevendo goccie di sangue di Angelo e goccie di sangue di Demone. Questa trasformazione è possibile solamente se l'umano in questione è Vergine quando ingerisce la miscela di sangue , di cui bastano solamente  poche goccie .
Un Ibrido Celeste  non si puo' distruggere semplicemente esorcizzandolo , essendo metà Demone e metà Angelo , nella storia dell'umanità , non si è mai verificato un simile evento , ma si narra di questa leggenda in tutte le popolazioni che hanno avuto contatti con il Cristianesimo. Un Ibrido Celeste , in seguito , puo' sviluppare la sua dedizione per il Bene o per il Male , in base a cio' che viene insegnato ed esso , diventando un Ibrido Demoniaco o rimanendo un Ibrido Celeste , esso è una creatura di immenso potere che riassume in sè tutta la potenza di uno e dell'altro con tutti i suoi poteri e tutte le sue capacità. L'unico modo per distruggere tutto cio' e far ritornare l'essere al suo stato originale , ovvero quello di umano è un passaggio atroce dall'Inferno al Paradiso. L'essere deve scendere all'Inferno per perdere la sua parte angelica , passare per il Paradiso per perdere la sua parte demoniaca e infine , l'ultima tappa , il Purgatorio per ristabilire il proprio equilibrio. Tutto cio' si puo' fare unicamente se l'essere ha sviluppato le sue capacità che sono racchiuse nella sua Grazia. L'ibrido celeste ha una Grazia divisa in due parti che dovrà  trovare e far entrare in sè , per poi purificarsi come spiegato prima , attraverso il passaggio dall'Inferno al Paradiso. Appena l'Ibrido Celeste scoprirà di essere tale , incomincierà a disintegrarsi lentamente dall'interno e si hanno al massimo tre mesi per ritrovare la Grazia e salvare l'individuo. Non si puo' salvare del tutto un Ibrido , in esso rimane sempre una parte , o malefica o benefica , pronta a servire il suo Signore , sia che esso sia Lucifero o che esso sia Dio.


- Trovare la Grazia di un Angelo è semplice , piu' o meno , ma quella di un Ibrido? ... - disse Pamela scoraggiata.
- Credo che sia come quella di un Angelo , quando Eveline è nata si deve essere risvegliata da qualche parte anche la sua Grazia e deve essere scesa sulla Terra, era già predestinata a diventare un ibrido e mancavano solamente pochi passaggi , quindi basta guardare su Internet le comete che sono state avvistate il giorno in cui Eveline è nata ... - disse Castiel sospirando.
Se veramente Eveline era un ibrido , Castiel , non avrebbe solamenete dovuta proteggerla dal sovrannaturale , ma soprattutto da se stessa e questo gli faceva paura , piu' di dover scender all'Inferno con lei e rischiare di essere ucciso dai suoi Fratelli. - Come facciamo ad essere sicuri che lei è davvero un Ibrido , Pamela? -
- Il libro da due soluzione al tuo grattacapo, tesoro. Quando un Ibrido scopre la sua identità vera incominciano , sulla sua schiena ad apparire dei sigillI di protezione , sia gli Angeli che i Demoni la vogliono viva e così le stanno addosso.... Il secondo metodo è raccapricciante , dovrebbe bere sangue ,  o di Angelo , o di Demone per risvegliare la parte inversa , ma questa pratica è alquanto pericolosa...-
Castiel corse verso il salotto , dove Eveline dormiva , era stretta tra i cuscini e l'Angelo si chiese perchè proprio ad una ragazza bella e dolce come lei potesse capitare una tragedia del genere . Sveglio' Eveline che si alzo' di scatto . - Eveline , fammi vedere la schiena .. -
La ragazza si caccio' la maglia e volse le spalle all'Angelo. Nessun segno , nessun sigillo. - Castiel , non funziona , lei non sa ancora di essere un Ibrido ... -
- Cosa sarei io? - disse Eveline pronunciando le parole lentamente e proprio in quel frangente sulle spalle della rossa apparvero segni rossi , come se delle unghie stessero scavando nella pelle candida della ragazza , caddero delle goccie di sangue ed Eveline si sentì trafiggere da mille spade sulla schiena. - Brucia , fa male , cosa mi sta succedendo Castiel? Ti prego , aiutami ...-
Eveline era piegata in due dal dolore , sentiva le spalle che bruciavano come se le stessero tagliando in tanti piccoli pezzi , dalla cristalliera vedeva i visi di Pamela e di Castiel inorriditi e impauriti , mentre si contorceva per terra dal dolore sentì la mano di Castiel poggiarsi sulla sua fronte per farla calmare e in quel momento finì tutto.
- Non posso crederci! ... Questo è Enochiano.-pronuncio' Castiel.
- Castiel , io non vedo nessun sigillo , vedo solamente le spalle tumefatte di Eveline...- pronuncio' Pamela allarmata.
- Non puoi vedere i sigilli perchè sono scritti in Enochiano , nessun umano puo' vedere o leggere l'Enochiano a meno che qualcuno non glielo insegni... Stai ferma , Eveline ti disinfetto.-
Pamela corse in bagno per prendere l'occorrente che sarebbe servito a Castiel per disinfettare le ferite e si chiese in quale fottuto guaio si stavano cacciando quei due che intanto erano in salotto da soli.
- Castiel , ti prego...- sussurro' Eveline piangendo , mentre l'Angelo passava il cotone sulle sue spalle.
- Calma , piccola. Calma ..- 
- Cosa sto diventando? Ti prego , dimmelo.-
- Eveline , io non sono certo di quello che sei ma forse se leggi queste quattro righe avrai le idee piu' chiare ... - rispose Pamela porgendole il libro.
Eveline lesse quelle righe con sempre piu' apprensione e paura , ogni parola era un pugno nello stomaco. Le veniva sempre voglia , ad ogni rigo letto , di farsi uccidere , o da Pamela o da Castiel.
Castiel che aveva detto che l'avrebbe protetta da ogni cosa impura le si sarebbe avvicinata ora non poteva piu' tenere fede a quella promessa e l'unica cosa contro cui avrebbe dovuto lottare era l'unica persona che avrebbe voluto essere cio' che lo salvava dalla sua malinconia.

- Uccidimi , Castiel. Se non lo vuoi fare tu lo chiedero' a qualcun altro.-
- Eveline  , come ti viene in mente una cosa del genere? Chiedermi una cosa del genere? Se prima la mia promessa era quella di tenerti al sicuro dal maligno , ora la mia promessa è quella di salvarti da te stessa.
La prima promessa l'aveva fatta di fronte a Dio ,il mio Signore , questa la faccio di fronte a te , Eveline...-
- Castiel non puoi' salvarmi ! E se alla fine in me rimarrà la parte maligna? Stai sicuro che sarà dato a te il compito di uccidermi ... Non puoi salvarmi , puoi solamente uccidermi , fallo ora o mai piu'...-
- Abbiamo una possibilità di salvarti , Eveline.-
- Non ti costringero' a scendere all'Inferno , tengo troppo a te per farti questo!- grido' di rimando Eveline puntandogli l'indice contro. - Tu ritornerai in Paradiso e ... -
- E' questo quello che credi? Tu pensi di sapere tutto Eveline , pensi che mi piaccia essere un Angelo? Sai quanti Angeli hanno visto il viso di Dio? Solamente quattro e io non sono tra quelli , non sono nato come gli altri , non sono ciecamente legato alla mia Fede come i miei Fratelli , saro' punito per questo , per il mio mettere in discussione me stesso , gli ordini e Dio... -
- Tu non hai peccati , Castiel ... - pronuncio' Eveline.
- O forse si ... Cosa ne sai tu del Paradiso e delle sue Leggi? - grido' Castiel.
- So solamente che la persona che in questo momento mi è piu' cara ne fa parte ... - sussurro' Eveline quasi piangendo.
- Non ti affezionare troppo , Eveline. Ti proteggero' , faro' di tutto per salvarti , attraversero' tutti i gironi dell'Inferno con te , ma prima o poi dovro' andarmene , mi richiameranno in Paradiso per torturarmi e alla fine strapparmi le Ali , mi vedrai morire sotto i tuoi occhi , Eveline. Il mio compito , quello di stare sulla Terra è solamente l'inizio delle torture , imparare a conoscere voi uomini e inviadiare le vostre emozioni e tutto cio' che vi appartiene , desiderare di non essere un Angelo , percio' non ti affezionare , non amarmi , non fare nulla di tutto questo ... -
- Castiel , vattene ora. Hai finito la tua sceneggiata ? - disse Pamela abbracciando Eveline che piangeva , seduta sul divano.
Appena Castiel sbattè la porta dietro di sè sentì un senso di vuoto assoluto , sentì Eveline singhiozzare e Pamela dirle solamente :
- Ha paura anche lui , gli Angeli non sono perfetti , tesoro. Tutti abbiamo paura ora , soprattutto lui... - e non potè far altro che desiderare ardentemente di ritornare nel salotto dove Eveline piangeva disperata e stringerla e poi come aveva visto fare nei film , baciarla. Solamente quello , poco difficile per un umano. Troppo difficile , pero' , per un Angelo.
 

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