AMNESIA
Roy rimase ancora ancora immobile e continuava a fissare
il giovane.
=Non può essere vero...= si disse tra se.
-Edward ma...- disse piano avvicinandosi a lui.
Edward cominciò ad impaurirsi, non riusciva a capire
nulla.
Non si ricordava nemmeno chi fosse.
Indietreggiò vedendo che l'uomo si gli si avvicinava
sempre più.
Quando, però, incrociò le proprie iridi dorate con quelle
nere di lui, qualcosa lo fece fermare.
-...davvero non ti ricordi?- continuò il moro allungando
una mano che si posò sulla guancia destra dell'altro.
A quel contatto il biondo inconsciamente sorrise ma,
appena si riprese, si staccò velocemente da lui.
-Mi lasci stare!- gridò il giovane iniziando a correre
lontano da lui, diretto in un punto imprecisato della città anche perché
lui, per quello che ricordava, non vi era mai stato.
Roy in principio non capiva quello che gli era preso. Non
riusciva a darsi una risposta.
I suoi pensieri in questo momento erano, come sempre
dopotutto, rivolti a quel ragazzo.
Specialmente ora che non ricordava nulla era in pericolo
lasciarlo andare in giro da solo in una città come Central
City.
Iniziò dunque a seguirlo.
La pioggia, però, non voleva proprio smettere di
scendere.
-Edward!- continuava a gridare Roy senza ricevere risposta
dall'altro che continuava a correre.
Lo inseguì per quasi tutta la città finché non lo perse di
vista.
Un po' per la pioggia che non gli dava l'opportunità di
vedere chiaramente e un po' per i passanti che giravano per le strade di
Central.
Si fermò e si guardò attorno senza riuscire ad
identificarlo.
Iniziò a chiedere ad ogni passante se avevano visto il
ragazzo.
Nessuno però aveva prestato attenzione a
Edward.
Quando Roy stava proprio per gettare la spugna, un bambino
di circa dieci anni chiamò Roy tirando la sua giacca.
Sentì il contatto e si abbassò.
-Che c'è piccolo?- gli domandò sorridendo il
generale.
-Ho sentito che cerca un ragazzo. Io forse l'ho visto-
disse un po' titubante il bambino non essendo certo di aver identificato
del tutto Edward.
-Sai dirmi dove è andato?- chiese Roy mentre dentro di se
cresceva la felicità.
-Sì. Stavo camminando quando mi è venuto addosso. È andato
di là- disse infine il bimbo indicando una strada.
-Grazie mille piccolo- affermò Roy cominciando a correre
in quella direzione.
Continuò a correre. Dopo poco riuscì a ritrovarlo con lo
sguardo e lo seguì.
Il giovane non si accorse però di essere entrato in un
vicolo cieco e poco dopo venne raggiunto da Roy.
-Edward, sta calmo...ti prego-cercò di convincerlo
Roy.
Il giovane si voltò a guardare il suo
interlocutore.
I suoi occhi erano lucidi, segno che da lì a poco si
sarebbe lasciato andare in un pianto.
La cosa infatti non tardò e Edward si lasciò
andare.
Pianse mentre poggiava le gambe sul terreno.
La pioggia non cessava.
Roy gli si avvicinò. Piano per non farlo
spaventare.
Il giovane alzò lo sguardo. Dai suoi occhi si percepiva
tutta la paura che proava in quel momento.
Non ricordava nulla del suo passato e non capiva il
presente.
Roy allora si chinò verso di lui e lo
abbracciò.
-Ti prego, fidati di me...-gli sussurrò piano.
Edward annuì e si lasciò cullare dall'altro. Appoggiò poi
la sua testa sul petto di Roy e iniziò piano a cingergli la
vita.
Rimasero così qualche minuti. Si guardarono negli occhi
come se fossero incantati.
Edward ruppe quest'atmosfera starnutendo, risvegliando
così entrambi dai propri pensieri.
-Forse è meglio andare a casa, vieni- disse sorridendo
l'uomo mentre si alzava piano facendo alzare anche l'altro.
-Altrimenti poi ti ammalerai- continuò Roy.
-Si- rispose piano Edward.
Roy si tolse la giacca e l'appoggiò sulle spalle di Edward
che arrossì.
-Che fai?- gli domandò ormai paonazzo.
-Ti copro così starai più al sicuro-
-E tu?- domandò ancora Edward stringendo la
giacca.
-Io starò bene, non preoccuparti-
Edward annuì.
Senza dare all'altro la possibilità di controbattere Roy
lo afferrò per una mano e iniziò a correre verso la sua
abitazione.
Arrivarono dopo pochi minuti e appena entrati Roy si
diresse verso il bagno con l'intenzione di preparare un bel bagno caldo
per il suo Edward.
Quest'ultimo rimase immobile dopo aver fatto due passi in
quella casa.
La ammirava. Gli piaceva quell'arredamento e provava una
strana sensazione. Per quello che ricordava gli sembrava che solo in un
altro posto aveva provato quella sensazione. E gli piaceva.
Roy, finito di preparare il bagno scese per cercare
Edward.
-Potevi seguirmi- disse sorridendo e avvicinandosi a lui
-Vieni il bagno è pronto- disse infine togliendogli la giacca.
Roy salì quindi al piano superiore arrivando davanti al
bagno.
-Ecco entra pure, intanto vado a prenderti dei vestiti
asciutti-
-No, non si deve disturbare. È già tanto questo-disse
finendo con uno starnuto.
-Ed piantala, decido io. Vedo che ti sei ammalato è?-
sorrise nella sua mente-Ecco tieni questo pigiama- disse infine porgendo
all'altro i vestiti e uscendo dal bagno chiudendo la porta dietro di
lui.
Edward fece spallucce e si immerse nella vasca.
-Come si sta bene-affermò chiudendo gli occhi.
Dopo qualche minuto uscì dall'acqua e si
rivestì.
Come era prevedibile i vestiti di Roy erano troppo lunghi
per lui. I pantaloni potevano andare essendo dei pantaloncini ma le
maniche erano troppo lunghe.
Non appena mise la testa fuori dal bagno cominciò
nuovamente a starnutire.
Roy se ne accorse e corse ad accettarsi della sua
salute.
In mano aveva una tazza di the che avrebbe dovuto bere
l'ammalato.
-Come ti senti?- domandò preoccupato.
-Così e così- rispose abbassando lo sguardo.
Roy notò il suo colorito un po' troppo rosso e lo obbligò
a mettersi a letto.
-Uffa- continuò a borbottare anche sotto le
coperte.
Si sentiva terribilmente a disagio in quello
stato.
Era a casa da solo con quell'uomo, non si ricordava di
lui, in più ora era nel suo letto.
-Ecco tieni stai attento che scotta-disse Roy porgendogli
la tazza.
-Guarda che non sono un bambino-rispose acido
Ed.
-Dall'altezza invece si direbbe che lo sei-si lasciò
sfuggire quella battuta.
-CHI SAREBBE IL BAMBINO?- cominciò ad urlargli
contro.
-Vedo che certe cose non cambiano-disse piano per poi
sorridere.
Finì a malincuore di bere il the e subito dopo si
addormentò.
Roy intanto aveva chiamato in ufficio per avvisare che
quella giornata non sarebbe andato a lavoro senza dare
spiegazioni.
Quando tornò in camera per assicurarsi delle condizioni in
cui si trovava Ed lo trovò addormentato.
Si avvicinò a lui e gli rimboccò le coperte.
= Vedi che sei un bambino?= pensò.
Si chinò e gli lasciò un piccolo bacio sulla fronte per
poi sussurrargli:
-Sono felice di averti qui anche se sei così-
Roy si diresse quindi verso l'uscita dalla camera quando
si sentì chiamare.
-Roy...-
Era il giovane che nel sonno lo aveva chiamato.
=Ma...lui non si ricordava chi fossi. Come fa a ricordare
il mio nome?= pensò il generale voltandosi e ammirando la bellezza di quel
giovane.
Ecco finito anche il quarto (non è dei migliori,
scusate^^''), comunque vorrei dedicarlo lo stesso a voi ragazze(in ordine
di commenti): Aduah, Havoc_Fan, Nemesi, Laretta_91, Lake, Fedar e Nii_San
^^ (spero un pochino vi sia piaciuto >.< scusate se non è
così^^'')
RINGRAZIAMENTI:
Aduah: sono felicissima che ti sia
piaciuto, si ora Roy dovrà prendersi cura di Edo muahuah (Questa mi
preoccupa Nd Ed) (A me no Nd Roy) (Bastardo Nd Ed) comunque per quanto
riguarda Al si povero un po' mi dispiace per lui ma ho già in mente cosa
fare XD baciottoli
Havoc_Fan: sono felicissima che ti
sia piaciuto nee-chan^^ kissoni, spero ti piaccia anche questo
^_-
Nemesi06: non dire così che non è
vero. Tu fai tanto per me^^ grazie^^ be quello che hai detto su Al è vero,
dovevo toglierlo dalle scatole >.< ma tanto poi ricomparirà^^ ora Ed
e Roy sono soli soletti *me si guarda attorno e dice alla Burns:
Eccellente* (Ho un brutto presentimento Nd Ed) (No, stai tranquillo. Ci
sono io Nd Roy) (Appunto Nd Ed) comunque per gli errori mi scuso ma avendo
la tastiera senza fili ogni tanto mi salta qualche lettera o la mette
dopo..insomma è scema la tastiera >.< kissoni
Laretta91: grazie per i
complimenti >//< spero di non deluderti con questo capitolo ^_- ho
postato il prima possibile avendo poco tempo da poter dedicare a me stessa
^^ hai ragione, povero Roy kissoni tvb^^
Lake: non preoccuparti, mio papà
sta bene, è già stato dimesso (adesso però mi tocca fargli da schiavetta
per un tempo indefinito uff) XD ma...ma...sei troppo dolce con tutti
questi complimenti, dai non è vero >.< a me piacerebbe essere brava
ma non lo sono, dai! XD (poi questo capitolo dimostra che non sono brava
ç_ ç) che bello avete scritto metà forza forza finite^^ *me troppo curiosa
di leggerla!* bacionissimi ti lovvo
Fedar: sono felice ti sia
piaciuto^^ hai ragione povero Edo e Roy...però è indispensabile che i due
soffrano (specialmente Roy perché ricorda tutto XD). Ecco il nuovo
capitolo, baci^^
Nii_San: certo non ti
preoccupare^^ fai pure con calma...intanto sono felice che ti sia
interessata alla mia ficcy^^ spero sia di tuo gradimento^^
bacioni
e grazie come sempre a chi legge,
baci liena |