Devotion

di Libra Prongs
(/viewuser.php?uid=153160)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #1. Taste ***
Capitolo 2: *** #2. Sofa ***
Capitolo 3: *** #3. Sickness ***
Capitolo 4: *** #4. Box ***
Capitolo 5: *** #5. Wait ***
Capitolo 6: *** #6. Devotion ***



Capitolo 1
*** #1. Taste ***




1. Taste 


Lo faccio al mattino, due gocce sui polsi.
E’ il solo vezzo a cui non rinuncio mai.
Profumo.
James mi guarda in silenzio mentre attendo al mio rito quotidiano, sorride.
Due gocce sui polsi, mi lascia fare. Poi è dietro di me, mi sfila la vestaglia.
Lo sento mugolare compiaciuto lungo il mio collo e abbandono la testa all’indietro.
Lo fa al mattino, due baci sotto l’orecchio, lento.
E’ il solo motivo per cui lì non metto il profumo.
Lì c’è il sapore della sua bocca.  

[86] 





Nda: Cominciamo con calma
Poi, chissà... **
Libra 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** #2. Sofa ***





2. Sofa

Il divano è il nostro posto.
Guardiamo foto, mangiamo Cioccorane, dormicchiamo.
A volte James mi propone di vedere un film e io sbuffo: finiamo sempre col fare tutt’altro a quindici minuti dall’inizio.
Diciamo dieci.
Una donna di mezz’età sbraita dallo schermo a quello che dev’essere suo marito.
Non posso dire di voler fare lo stesso col mio, non sono nella posizione più adatta.
Decisamente.
Il divano è il nostro posto.
Guardiamo foto, mangiamo Cioccorane, dormicchiamo.
A volte James mi propone di vedere un film.
A volte facciamo l’amore tutta la notte.  

[91] 



...to be continued...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** #3. Sickness ***



3. Sickness


Sta leggendo il Profeta, rassegnato, con addosso quella felpa sdrucita e l’aria truce.
Una vena gli pulsa arrabbiata sulla tempia, si ostina a non guardarmi.
La malattia latente è la peggiore, è quella che logora in silenzio finché per reagire è troppo tardi.
“Smettila, Potter.”
Il giornale è a terra, la mia mano ancora sollevata.
La frustrazione è negli occhi di James, ma piano, piano, cede il posto a qualcosa d’altro.
E lo lascio fare, anche se non è una soluzione.
Lo lascio fare perché deve potersi aggrappare, deve lasciarsi curare.
Non chiude gli occhi mentre lo spoglio degli abiti e della rabbia,
mi tiene il viso mentre si muove dentro di me.
Libero. 

[114]


Nda: la drabble è riferita al periodo in cui i Potter sono segregati letteralmente in casa.
Questo, per uno come James, è vera malattia.

...to be continued... 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** #4. Box ***




4. Box 


E’ una scatola di cioccolatini rosso lacca.
Confezione regalo.
Il primo è bianco, pralinato, croccante.  
Lo addento con studiata lentezza, leccandomi l’angolo della bocca.
James si avvicina e guarda sorpreso, divertito. Interessato.
Il secondo è scuro, all’aroma di cannella.
Lo faccio scivolare platealmente lungo la lingua per poi accostarlo alle labbra di James.
Irrigidito, stuzzicato. Eccitato.
Il terzo è puro afrodisiaco. Cacao amaro e peperoncino, lo fisso incerta.
“Mi illudevo che il piccante potesse piacerti, Evans…”
“A me piace. E a te?” miagolo, lasciando che il cioccolatino rotoli giù fino a perdersi nella scollatura, mentre mi lecco le dita con fare inequivocabile.

E poi, la resa.  

[107] 


...to be continued... 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** #5. Wait ***



5. Wait 


Dicevo che sarei riuscito ad aspettare.
Le sue soste interminabili in libreria, le ore che passa al telefono, i mugolii un po’ acuti un po’ strozzati tra le lenzuola quando le sfioro le gambe e mi blocca le mani. 
Giuravo che non mi sarei fatto prendere dalla foga, ma avrei assecondato i suoi tempi nello shopping, nelle chiacchiere, nel sesso.
“Aspetta”, e io aspettavo sempre, “Aspetterò.”  
Poi mi ha detto che ad aspettare qualcosa –qualcuno- era lei.
E allora ho fatto fuori una bottiglia di Firewhisky, così, per ingannare l’attesa.

[90]
...to be continued...

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** #6. Devotion ***



6. Devotion 

James ha imprecato, pregato, urlato.
Ha passato la notte andando su e giù davanti alla porta, madido di sudore e privo di saliva, eccitato e terribilmente, terribilmente spaventato. Ha guardato l’orologio due, tre volte di seguito senza vedere davvero le lancette e quando Mary, dalla camera da letto, ha chiamato il suo nome è rimasto a fissare il quadrante con sguardo vacuo. Qualcuno è uscito dalla stanza e gli ha stretto la mano, forse era il medico. Mary –ma avrebbe potuto benissimo trattarsi di Dorcas, o di sua madre- gli ha bisbigliato di avvicinarsi al letto. E una cellula di sé deve aver ascoltato, perché James si è mosso lentamente –il cuore in gola, il cervello disattivato, gli occhi inspiegabilmente appannati.
Lily lo ha abbracciato con lo sguardo, sul grembo un batuffolo rosa con una nuvoletta di capelli scarmigliati e sottili e inequivocabilmente neri. E James ha schiuso e richiuso la bocca più volte, di colpo afono e rincitrullito. Sotto le ciglia scure, che lottano invano per trattenere le lacrime, gli occhi parlano al suo posto. Una parola sconosciuta gridano le iridi, qualcosa di maggiore della felicità sgorga dall’anima. Ciò che prova per la donna che lo ha appena reso padre non è semplice amore, è… devozione. 

[207]





____________________________________________________________________ 
Ma salve! Con questa double-drabble chiudo "Devotion". 
Ringrazio tutti coloro che hanno letto, recensito, inserito la raccolta tra le seguite/ricordate/preferite. 
I prompt per le drabble sono stati tratti da qui: http://1sentenceorder.livejournal.com/1531.html

Un abbraccio super natalizio! 
Alla prossima :) 

Vostra, Libra P.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1394647