Our new beginning

di Bella Finally Cullen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Promo ***
Capitolo 2: *** Non è possibile ***
Capitolo 3: *** Personalità ***
Capitolo 4: *** La mia finestra ***
Capitolo 5: *** Cosa...? ***
Capitolo 6: *** Un sogno per due ***
Capitolo 7: *** Devo dirti qualcosa... ***
Capitolo 8: *** Come un sogno... o quasi ***
Capitolo 9: *** Vite parallele ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 - Conclusioni ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 - Preparativi ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 - New Beginning... with you ***



Capitolo 1
*** Promo ***



Our new beginning

 

Promo

 

Il cuore è il muscolo più importante del nostro corpo e controlla la circolazione del sangue nell'organismo.

Questo è quello che si studia nei libri di medicina anche all'università... ma davvero è questa la definizione della parola cuore?

Ognuno ha avuto la propria visione dell'amore sin dall'antichità ma oggi, nel mondo dell'egoismo e dell'insensibilità, come ci si può fidare di questo sentimenti istintivo e totalmente incondizionato?

 

Salve, sono Isabella Swan, ma tutti mi chiamano Bella.

Ho sempre odiato il mio nome completo, sin da quando ero bambina, per questo il soprannome.

Ho vent'anni e frequento medicina all'università di New York.

Vivo in un piccolo appartamento che condivido con la mia migliore amica Alice Brandon, che segue l'università insieme a me.

 

Questa è una giornata come tante... solita colazione al bar dietro l'angolo, solita corsa per non fare tardi, solita cantilena del proff di anatomia, solito pranzo al solito bar...

Come tutti i santissimi giorni, anche oggi devo subirmi i soliti biglietti stupidi e senza alcun senso.

Chissà cosa si sarà inventato questa volta Mike...

Bella, ti prego... dammi una possibilità... sarò perfetto, non avrò nulla di sbagliato, ma ti prego, proviamoci... usciamo...”

Sbuffo ripiegando il bigliettino seguendo le imprecise linee della precedente piegatura.

Sto per riporlo nella mia tasca quando mi scivola di mano finendo sul pavimento del corridoio di facoltà.

Mi inchino istintivamente per raccoglierlo quando due mani dalle lunghe dita affusolate, mi precedono e raccolgono il pezzo di carta stropicciato.

Come non riconoscere quelle dannate mani?

Edward...” lo saluto senza nemmeno alzare lo sguardo... so che ne rimarrei abbagliata come sempre.

Io ho una cotta pazzesca per il mio compagno di corso Edward Cullen, nonché migliore amico del ragazzo di Alice.

Bells... sai, non sono sicuro che ti ridarò quello che ti appartiene questa volta...” dice sventolandomi il foglio davanti agli occhi.

Dai Ed... sono cose private...” mugolo contrariata.

Lui ridacchia appoggiando una spalla al muro.

Che visione celestiale, è proprio un bellissimo ragazzo.

I suoi occhi verde smeraldo mi osservano curiosi da sotto quelle lunghissime ciglia mentre si passa istintivamente la mano tra i capelli bronzei.

La maglietta bianca che indossa è fin troppo aderente, si riescono a vedere perfettamente i muscoli scolpiti.

Il suo fisico non ha niente da invidiare ad un modello e farebbe sbavare chiunque... da quello che ho capito fa palestra.

Private? Sono settimane che ricevi bigliettini, non può leggerli nemmeno il tuo migliore amico?” sfodera il suo sorrisetto sghembo... lui sa che, chiedendomi le cose in questo modo, otterrebbe di tutto.

Conclusione:

sorriso+occhidolci= tutto

Lui giocherella con l'orlo del foglietto e lo apre molto lentamente come per farmi morire in modo lento.

Sadico!

Da quando ci conosciamo io e Ed ci diamo soprannomi strani come per esempio Eddy, Eddino, Edduccio, Edmisbavanodietro e cose del genere per lui... Bellina, Bellastudioemidiverto ecc... per me.

Edward, dammelo!!” esclamo irritata cercando di rubargli ciò che mi appartiene.

Lui ride a crepapelle mentre alza il braccio verso l'alto.

Ah, già, dimenticavo... un altro dei “simpatici” soprannomi che mi dà è Bellaaltacomeunfagiolo.

Brutto spilungone senza pietà!

Saltello senza tregua allungandomi il più possibile mentre lui se la ride di gusto.

Edward!!” esclamo prendendo uno slancio più che esagerato.

Senza poter reagire e fare nulla, finiamo entrambi per terra, lui sopra di me.

I nostri visi sono a pochissimi centimetri di distanza l'uno dall'altro.

In certi momenti è come se il mondo intorno a noi scomparisse, come se ci fossimo solo noi... io e lui...

Mi guarda serio e non intende muoversi di lì.

Dei risolini ci svegliano da quella specie di trans in cui siamo caduti entrambi.

Sento il sangue fluirmi nelle guance senza che io possa fare nulla... è una mia “dote” se si può definire tale.

Scu-scusami...” balbetto imbarazzata alzandomi.

No... scusami tu...” lui adesso è serio... freddo.

Edward sa che a me piace molto e mi ha rivelato giusto qualche settimana fa di ricambiarmi.

La nostra è una di quelle amicizie indistruttibili e forti perciò abbiamo deciso di far finta di nulla e continuare ad essere solo amici non rischiando così di rovinare il nostro rapporto.

Questa decisione mi era sembrata molto sensata e avevo acconsentito senza nemmeno pensarci ma in fondo non era proprio facile trovarsi in quelle situazioni dopo quello che ci eravamo detti.

E poi finivamo sempre per chiuderci in noi stessi non parlandoci magari per giorni.

La nostra non era una situazione facile...

Io non ho mai creduto molto nell'amore... non mi fido di questo sentimento completamente irrazionale... come si fa a credere e fidarsi totalmente di una persona al mondo d'oggi?

Nella vita ho imparato una cosa fondamentale: fidati solo di te stessa.

Io... io devo andare...” dice a disagio allontanandosi silenziosamente.

Io vado dalla parte opposta stringendo forte il mio libro al petto.

Le risatine maliziose dei miei compagni mi mettono in imbarazzo ma non ci faccio caso, non è la prima volta che, per colpa della mia goffaggine, metto nei casini me e tutte le persone che mi stanno intorno.

L'unica cosa che voglio è tornare a casa, buttarmi dentro alla doccia e poi dormire, dormire e ancora dormire.

Di certo non immagino cosa mi aspetterà nelle prossime ore...

 

Ed eccomi con una nuova storia!! Spero che dal promo abbiate capito più o meno la situazione dei personaggi... penso che mi dedicherò completamente a questa nuova storia solo dopo aver finito quella già iniziata... comunque recensite e fatemi sapere le vostre opinioni come al solito...

Kiss Kiss

 

Bella Finally Cullen

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Capitolo 2
*** Non è possibile ***



Capitolo 1 – Non è possibile

 

Cammino per i corridoi dell'università arrossendo di tanto in tanto ripensando al piccolo “incidente” tra me e Edward.

Diciamo che non posso definirlo incidente perché in realtà non mi è dispiaciuto per niente... Bella!! Ma cosa ti metti a pensare!!

Ma è vero, avere il suo viso così vicino al mio, i nostri respiri intrecciati, i nostri sguardi incollati l'uno con l'altro, i nostri corpi vicini...

Basta! Non devo pensarci! Non voglio rovinare tutto!

In realtà l'unica cosa che voglio è chiudermi in casa per tutto il giorno senza vedere né sentire nessuno.

Hei, Bella!!” mi volto con movimenti robotici roteando il piede sulla punta.

Ally, lo so, sono vestita orrendamente e ho la faccia di un panda... ciao, sto bene anch'io...” la anticipo senza alcun segno di ironia nella mia voce.

Vedo che siamo di buon umore oggi, eh?!” dice guardandomi storto.

Bhé, pare proprio di no... tu sapessi Alice...

Immagino che ti è successo qualcosa... e immagino anche che c'entra il tuo Romeo...” alza gli occhi al cielo gesticolando.

Io sbuffo cercando di spostare la ciocca di capelli che mi è caduta sul volto.

Ma come fa a sapere sempre tutto?

Secondo me lei fa parte dell'FBI e non me l'ha detto... magari ha messo telecamere ovunque e mi segue... o delle microspie...

Ho colto il segno se stai così in silenzio...” mi guarda con uno sguardo alquanto strano.

Si... c'entra Ed...” dico... è inutile nasconderglielo, sa tutto, quasi più di me...

Dai Bells, non mi dirai che hai ancora quelle assurde idee in testa secondo le quali devo accontentarmi della sua amicizia e nient'altro, non voglio che questo ci divida...” dice l'ultima parte imitando perfettamente la mia voce e alzando nuovamente gli occhi al cielo.

Io rido e lei mi guarda alzando un sopracciglio.

La guardo mordendomi il labbro.

Alice... non voglio stare con Edward... e lui nemmeno vuole... ci ho parl...”

Bella, smettila! Cosa c'è di sbagliato se tu ami Edw...”

Zitta Alice!!” la interrompo coprendole la bocca con la mano.

Quando sono sicura che starà in silenzio – o almeno abbasserà la voce – mi ricompongo accanto a lei.

Comunque... io torno a casa, tu che fai?” le chiedo seria.

Lei arrossisce improvvisamente.

E' stranissimo vedere Alice in imbarazzo, in genere è il contrario... ma da quando sta con Jasper, ho imparato a vedere tutti i suoi principi sconvolti in pochi attimi.

Io... bhé... mi vedo con Jazz oggi...” il suo sguardo è basso, suoi suoi piedi... è evidentemente molto in imbarazzo.

Scuoto la testa fintamente rassegnata.

Cosa ti ha fatto quel ragazzo! La mia Ally è scomparsa...”

Ehm... ciao ragazze...” una voce da dietro le mie spalle mi spinge a voltarmi.

Penso di aver capito di chi si tratta.

Jazz!! Amore mio!!” Alice lo abbraccia con così tanto slancio che quasi cadono a terra.

Sorrido ripensando a noi due...

I suoi occhi... le sue labbra... i suoi capelli...

Bells, io andrei...” la voce della mia migliore amica mi distoglie dai filmini mentali che mi stavo facendo... non la ringrazierò mai abbastanza per averlo fatto.

Va bene, divertitevi ragazzi... ciao Jasper...” li saluto voltandomi verso l'uscita.

Appena sono fuori prendo una grande boccata d'aria.

Finalmente libertà!!

Inizio a camminare abbastanza rapidamente verso casa mia che è molto vicina all'università.

Appena entro in casa lancio la borsa sulla prima sedia che trovo e il giacchetto sul divano rosso fuoco che si trova al centro del piccolo soggiorno.

Il nostro appartamento non è nulla di che: due stanze singole (una mia e una di Ally), due piccolissimi bagni per ogni camera, un angolo cottura ed un piccolo soggiorno.

La mia stanza l'ho arredata io l'estate prima di venirci a vivere... vi prevalgono colori molto chiari come il celeste chiaro (per le pareti) e il panna per tutti i mobili.

Il pavimento è in parquet in legno chiarissimo.

Vado in camera trascinandomi verso il letto, mi spoglio molto rapidamente e mi infilo nel bagno.

Amo l'acqua calda della doccia che rilassa tutto il corpo e tiene lontano ogni pensiero negativo o pesante.

Eppure oggi c'è qualcosa che mi tormenta, qualcosa che assomiglia ad un grande peso allo stomaco, non capisco cos'è...

Esco dalla doccia e mi infilo l'accappatoio.

Siamo a metà Settembre e il tempo qui a New York non è male, la maggior parte dei giorni in questo periodo sono di sole anche se non c'è paragone con le caldissime giornate d'Agosto che mi hanno fatto innamorare di questa città.

Mi sdraio tranquillamente sul letto senza preoccuparmi dei capelli bagnati che toccano le lenzuola.

Subito penso a Edward e quello che ci siamo detti negli ultimi tempi... il ricordo è così nitido nella mia mente da poterlo toccare.

 

Bells... anche tu mi piaci molto... e volevo dirtelo già da un po'” mi guarda speranzoso analizzando ogni mio cambiamento di posizione e ogni mio movimento.

Abbasso lo sguardo imbarazzata.

Ed...” non riesco a guardarlo negli occhi, è più forte di me.

Lui mi afferra il mento costringendo i nostri sguardi ad incrociarsi.

Bella... io ho pensato molto... ho preso molto in considerazione il noi... siamo molto amici, tu sei la mia migliore amica e non potrei mai farti soffrire e non voglio perderti... Bells, potrei chiederti adesso immediatamente di metterci insieme, ma poi? Dopo, quando tutto questo passerà, come finiremo? Cosa saremo noi? Non voglio rovinare il rapporto speciale che c'è tra noi... mi capisci?” mi guarda intensamente.

Sarebbe stato troppo bello... in fondo ci speravo.

Ma ha ragione... non possiamo stare insieme, rovineremmo tutto...

Poi non è nulla di importantissimo... non per ora...

Certo Edward... ti capisco, hai ragione...”

 

Edward... è normale che io ti ami così tanto?

Sto rinnegando i miei sentimenti per te... in realtà in poche settimane la mia cotta è diventata amore... ma non posso lasciare che questo mi condizioni, non voglio essere condizionata dall'amore... io non mi sono mai fidata dell'amore... sei un ragazzo straordinario ma chi mi dice che alla prima difficoltà non mi lascerai anche tu?

Chiudo gli occhi cercando di non pensarci anche se so che è inutile.

Molto lentamente sento le palpebre appesantirsi e mi lascio andare nel mondo dei sogni.

 

***

Ed-Edward...” mugolo ancora addormentata.

Tesoro!! Svegliati!! Devi andare a scuola! Ma poi chi è questo Edward? Poi mi racconti, ma alzati...” sento sbuffare.

Inizialmente sono convinta di dormire ancora... non conosco quella voce, non è di Alice... ma poi io non ho scuola...

Apro pigramente gli occhi e improvvisamente mi ricordo di avere i capelli bagnati e di essere in accappatoio.

Tocco i capelli e stranamente li sento asciutti.

Allungo la mano sul mio fianco e non sento il tessuto spugnoso dell'accappatoio che avevo indossato.

Che Ally mi abbia vestita?

Senza pensarci mi alzo e finalmente mi guardo intorno.

Un attimo... ma questa non è la mia stanza!

Sono in una camera completamente verde con un minuscolo letto singolo, un comodino, una libreria e tanto disordine fin dentro l'armadio colmo di vestiti.

Mi stropiccio un po' gli occhi.

Ma che... che...

Okkay, cerchiamo di capirci qualcosa, calma Bella...

Apro l'armadio e prendo un paio do jeans e una maglietta semplice a maniche lunghe... almeno i vestiti sono del mio genere.

Esco timidamente dalla stanza e mi guardo intorno.

Sono in un corridoio molto lungo con tantissime porte e una scala che probabilmente collega il piano superiore (in cui mi trovo) a quello inferiore.

Tesoro, finalmente!!” una donna dai capelli castani mi corre incontro ancora prima che io metta piede sul pavimento del primo piano.

Rimango un po' rigida presa in contropiede.

Ma chi è questa donna?

Mi sono persa qualcosa?

Lei nota la mia rigidità.

Hei, saluti così la tua mammina?” ma-mamma?

Lei non è mia madre!!

Io... io penso che ci sia un errore signora...” apro bocca per la prima volta.

La voce che pronuncia le parole che volevo non è quella che mi aspettavo... è più infantile, dolce, ma assomiglia alla mia, molto familiare... come la voce di un sogno...

Bells!! Non fare la stupida... anzi, guardati allo specchio... sei bellissima stamattina!!” lei mi scorta fino ad un grande specchio.

Le due figure che sono riflesse mi scioccano.

Una è la signora che ho appena conosciuto e... e l'altra?

Dio!! Ma sono io!! Io più giovane di quattro anni!

Okkay, sto sognando... questo è un sogno.

La prima cosa che penso è di cercare di svegliarmi ma riflettendoci no credo che sia educato lanciarmi improvvisamente contro una parete.

Bene... adesso corri a scuola o farai tardi...” mi lascia un leggero bacio sulla guancia, mi dà uno zaino e mi spinge verso la porta chiudendomi letteralmente fuori.

Io mi incammino perplessa per la strada.

Ma cosa mi è successo?

Se è un sogno dovrei svegliarmi a momenti... ma perché non accade?

Dio, spero solo che finisca tutto al più presto... e spero di non incontrare nessun'altro...

Bella??” ecco, detto fatto...

Sbuffo automaticamente... ci mancava solo lui a... un attimo! Non è possibile!!

Edward!!” mi butto su di lui con tutta la forza che ho sbilanciandolo.

Tu-tu... Bella, che cos'è successo?” lo guardo... anche lui è più giovane... sembra quasi che il tempo per noi due sia tornato indietro...

Ed, non lo so... so solo che mi sono svegliata e... c'è una donna che dice di essere mia madre e non mi stupirei di trovare qualcuno che afferma di essere mio fratello!!” mi guarda visibilmente preoccupato.

Mi tiene ancora stretta a sé e posso percepire il calore del suo copro contro il mio.

No, non è decisamente un sogno!!

Ma è mai possibile che le cose più impensabili succedano a me?

Dovremmo andare a scuola...” sussurra dopo un po'.

Inarco un sopracciglio.

Stai scherzando spero...”

Mi guarda come se avessi ignorato una cosa ovvia.

Abbiamo qualche alternativa? Dobbiamo pur cominciare da qualche parte se vogliamo tornare... indietro...”

Ehm...

No, in effetti no, hai ragione... andiamo...” faccio per staccarmi da lui ma mi afferra la mano intrecciando le nostre dita.

Cos'è questo slancio di affetto?

Starà davvero per finire il mondo come dicono tutti?

La cosa più impensabile non è la mia strana nuova madre o la mia casa e la mia vita spuntate dal nulla... no... la cosa più impensabile è che, se voglio uscire da questa strana situazione e capirci qualcosa, dovrò stare con Edward!! Con l'Edward che cerco di evitare da settimane.. con l'Edward che mi sta stringendo a sé cingendomi la vita.

 

Ed eccomi con il primo capitolo!! Piaciuto? Bhé, ho messo un po' di fantasy questa volta per movimentare tutta la storia, ma credetemi, c'è tanto ma tanto amore in questa storia... allora recensite e fatevi sentire!! Kiss kiss

 

Bella Finally Cullen

 

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Capitolo 3
*** Personalità ***



Capitolo 2 – Personalità

 

Benvenuti alla Forks High school” leggo ad alta voce.

Ormai non faccio più caso al braccio di Edward che da più di mezz'ora mi stringe per la vita verso di lui.

Penso che questa sia la nostra scuola...” dice lui liberandomi dalla stretta.

Per un attimo mi manca quel contatto così intimo tra di noi... mi manca il contatto con il suo corpo... che stia diventando una specie di dipendenza?

No... ho giurato di no... devo smetterla...

Un brivido mi percorre tutto il braccio dalla spalla facendomi sussultare.

La sua mano mi accarezza tutto il braccio fino a raggiungere la mia mano stringendola dolcemente.

Come fa a farmi sentire così... bene?!

Non capisco... lui è stato il primo a dire che una relazione tra di noi sarebbe stata sbagliata, che non potevamo rovinare il nostro bellissimo rapporto e poi (sapendo l'effetto che mi fa) si mette ad accarezzarmi provocatoriamente il braccio, mi stringe per la vita attaccata come una cozza a lui e mi stringe la mano come se fossimo due fidanzatini... ma un po' di coerenza no?! Ho i miei dubbi che soffra di multi personalità...

Iniziamo a camminare lentamente verso quello che sembra un cortile...

Forse avremmo dovuto prendere una macchina...”

Perché... tu sai se abbiamo una macchina?” ci guardiamo per un attimo seri ma poi scoppiamo a ridere quasi piangendo.

Se è un sogno, per favore non svegliatemi...

Stiamo scherzando allegramente quando noto una donna che sbraccia verso di noi.

Hei!! Voi!!” urla con il fiatone.

Dice a noi?” Edward la guarda interrogativo.

Voi siete Edward Cullen e Isabella Swan... giusto?!” chiede lei scandendo i nostri nomi.

Si!” esclamiamo insieme.

Siete i nuovi alunni... mi hanno incaricato di darvi gli orari...” dice dandoci faticosamente dei fogli ripiegati.

Per quest'anno il preside ha pensato di mettervi tutti i corsi in comune così da ambientarvi meglio... le lezioni cominceranno tra mezz'ora...”

Che bello!! Abbiamo tutti i corsi in comune!! Sarà un sogno!!

Non mi importa più di tanto come siamo finiti lì e cos'è successo... probabilmente è opera dei folletti o che altro... l'importante è che siamo insieme...

Ringraziamo e salutiamo la donna incamminandoci verso l'entrata.

Sembra che dovremo ripetere il liceo di nuovo” dice Edward ridendo.

Io sbuffo.

Già... sai che noia...”

Lui per un attimo mi guarda negli occhi intensamente.

Guardo il mio riflesso nei suoi meravigliosi occhi verdi che somigliano a due smeraldi... i smeraldi più preziosi...

Bells...” dice lui ad un tratto serissimo.

Che c'è?” chiedo un po' tesa...

Senti... c'è una cosa che vorrei dirti... io...”

Largooooo!!” viene interrotto da un frastuono pazzesco proveniente dalle nostre spalle.

Ci giriamo contemporaneamente.

Piacere!! Io sono Jessica!! Voi siete Edward e Isabella, giusto?!” davanti a noi la ragazza più minuta e allo stesso tempo sveglia, che io abbia mai visto.

Edward e Bella...” la corregge Edward gentilmente.

I nostri nomi detti insieme sembrano una dolce melodia... sembra che siano stati fatti per essere nominati insieme...

Io e il romanticismo... bha... l'amore è solo una grande fregatura...

Sisi... ci tenevo a presentarmi prima degli altri perché sono così felice di conoscere gente nuova... per questo volevo dirvi che per qualsiasi problema potete chiedere a me...”

Ehm...

Io ho perso il filo del discorso da un po'...” sussurra Edward a pochi centimetri dal mio orecchio.

Io ridacchio ignorando i brividi che mi percorrono il corpo.

... non dovete dare ascolto a quella, è solo una gallina qualunque... per curiosità, voi due state insieme, vero?!”

Appena realizzo il senso della domanda arrossisco di colpo stringendomi nelle mie stesse spalle.

Sento Edward afferrarmi la mano e stringerla forte.

No... ma siamo molto legati...” risponde lui salvandomi dall'imbarazzo.

Sospiro... già... noi non siamo niente di più che amici...

Oh... vi ho visto così uniti...” guarda le nostre mani intrecciate “... e ho pensato che voi... fa niente... scusatemi... adesso vado altrimenti farò tardi, ciao ragazzi!!” se ne va saltellando.

Rimaniamo per un attimo fermi senza dire nulla... la domanda di Jessica mi ha lasciata molto sconsolata... e la risposta di Edward anche di più... noi non possiamo avere un futuro in quel senso... non possiamo...

Le nostre mani sono ancora strette e posso sentire i suoi muscoli tesi e rigidi.

Andiamo...” dice dopo qualche minuto guardando freddamente davanti a sé.

Le nostre mani si lasciano e ci incamminiamo verso l'aula di biologia.

La mattinata passa abbastanza lentamente... Edward non mi rivolge più parola dopo l'incontro con Jessica.

Al cambio d'ora, percorrendo i corridoi brulicanti di studenti, c'è tensione tra di noi... si può percepire nell'aria...

In solo quattro ore ho fatto conoscenza con molti studenti della Forks high school...

Tra questi un certo Mike Newton... molto spigliato e diretto (tra l'altro sembra che non veda molto bene Edward)... un altro ragazzo di nome Eric e poi una coppia di ragazzi di nome Ben e Angela, sono entrambi molto dolci e gentili.

In tutto questo Edward non ha aperto bocca, è stato sempre accanto a me annuendo o rispondendo a monosillabi alle poche domande che i nostri nuovi compagni gli rivolgevano.

Dopo la quarta ora (lezione di letteratura) ci incamminiamo verso la mensa.

Ed... ma cos'hai?!” gli chiedo quando siamo finalmente soli.

Nulla, nulla... sono solo un po' stanco...” il suo viso non lascia trasparire nessuna emozione...

Dov'è finito il mio Edward? L'Edward allegro che amo tanto?

Non aggiungo altro...

Ciao!” vedo Jessica sorridente con un grande vassoio tra le braccia.

Posso sedermi con voi?” chiede scostando la sedia con cura.

Certo che si!” rispondo ricambiando il suo sorriso.

Jessica sembra una ragazza a posto... solare, allegra, amichevole... la classica amica che vorrei avere!!

Bella... Edward... ho avuto un'idea pazzesca!” la guardo confusamente.

Edward si muove di pochissime nella sedia accanto alla mia... lo ignoro.

Che ne dite se facessimo una grande festa? Naturalmente a casa mia... i miei non ci sono per il fine settimana così potremmo festeggiare il vostro arrivo... ci divertiremo! Che ne pensate?” sembra felicissima.

Bhé, è da molto che non partecipo ad una festa, l'ultima è stata quella schifezza nel mio appartamentino... l'aveva organizzata Alice poche settimane prima e aveva invitato chissà quali persone, so solo che mi ero trovata un ragazzo completamente ubriaco che mi si strusciava addosso... da non ripetere mai più!

Bhé, perché no... sarebbe forte!” rispondo con altrettanta esuberanza.

Edward? Che ne dici?” gli chiede poi Jessica... entrambe ci voltiamo verso di lui che ci osserva indifferente.

Per me va bene...” la sua voce è spenta... non è più lui...

Magnifico!!” batte le mani come una bambina.

Io rido allegramente.

Anche le tre ore pomeridiane passano nel più grande silenzio da parte di Edward che è quasi inesistente...

Senza fiatare usciamo fianco a fianco dalla scuola e ci incamminiamo verso casa... da quello che ho potuto capire lui abita nella casa davanti alla mia...

L'unico rumore che si sente è quello delle scarpe che strusciano sull'asfalto.

Forks non è una cittadina molto trafficata, anzi... c'è pioggia e nuvole quasi tutto l'anno... un tempo da vampiri, insomma...

Perché sei silenziosa?” chiede ad un tratta spezzando il silenzio creatosi tra di noi.

Lo guardo perplessa...

Io? Sei tu che sei strano... non mi parli da tutto il giorno... che ti prende?” il suo viso non è rilassato, è teso... tante rughette traspariscono il suo umore ma lo rendono allo stesso tempo bellissimo... quanto vorrei le sue labbra sulle mie...

Niente...” si volta freddamente verso casa sua... siamo in mezzo alla strada.

Ci vediamo stasera a casa di Jessica...” dice serio.

Va bene... io devo andare prima per aiutare Jess a preparare ma se vuoi possiamo andare insieme...” cerco di sorridere gentilmente.

Scusa ma no... mi farò accompagnare da mio fratello...”

Hai un fratello qui?” chiedo curiosa.

Si... si chiama Emmett... adesso devo andare... ciao Bella...” non mi rivolge più nemmeno uno sguardo, entra in casa lasciandomi lì incapace di muovere nessuno dei miei muscoli.

Cosa gli è preso?

Silenziosamente entro in casa.

Ciao Bells!” urla una voce dalla cucina.

Ciao mamma!!” a scuola mi sono documentata, mia madre Reneè è un architetto e mio padre Charlie è un poliziotto.

Tesoro, mi devi raccontare tutto del ragazzo che abita qui davanti... Edward? Giusto? E' carino? E' gentile? Vi ho visti insieme poco fa...” oh, no... anche lei ha la fissa con Edward... che qualcuno mi aiuti...

E' solo un ragazzo nuovo anche lui... senti mamma, stasera alle otto vado da Jessica, la mia nuova compagna... ha deciso di organizzare una festa a casa sua per dare il benvenuto a me e a Edward... staremo lì tutto il fine settimana... se a te va bene...” intanto poso lo zaino per terra e il giacchetto sulla spalliera della sedia.

Certo! Vai e divertiti...”

Grazie mamma... adesso vado a sistemarmi...” dico e salgo su per le scale verso camera mia.

Ne approfitto per esplorare la casa...

Al piano superiore ci sono tre camere da letto (la mia, quella dei miei genitori e quella degli ospiti), un bagno per ogni camera e una stanza strana piena di quadri ed una scrivania.

Al piano terra invece c'è il grande soggiorno, la cucina e un salottino.

Mi siedo sulla sedia a dondolo della mia camera guardando fuori dalla finestra.

Da lì riesco a vedere la casa di Edward... chissà cos'ha scoperto sulla sua nuova famiglia...

Un movimento dietro ad una delle finestre mi distoglie dai pensieri e in un attimo lo vedo... in tutta la sua bellezza mi guarda dalla finestra del secondo piano... il suo viso è rilassato.

Lo saluto con la mano e lui ricambia sorridendo sghembo.

Sento che mi sto per sciogliere!!

Un attimo prima sorride e l'attimo dopo mi manda un bacio con la mano.

Rimango un po' perplessa perfettamente immobile... cosa...?

Lui sorride soddisfatto... Dio, mi dà il nervoso quando fa così!!

Ma è anche vero che mi piace un casino quando fa così!!

Lui mi lancia un ultimo sguardo molto dolce e chiude la tenda... anche se in malo modo!

Non vorrei guardare ma è la tenda che non è chiusa!!

Da un angolino riesco a vederlo mentre si sfila la maglietta...

Senti le guance accaldate ed il sudore sulla fronte.

Ma quanto sarà bello??!!

I muscoli scolpiti adesso non hanno nulla che li tiene nascosti... è così... perfetto...

Basta!! Isabella Swan, smettila subito!!

Contro voglia chiudo anch'io la tenda nell'istante preciso in cui sento il mio cellulare suonare.

Pronto?” rispondo con un filo di voce.

Sei proprio messa male Swan... addio ormoni impazziti!!

Hei Bella! Sono Jessica... ricordi?”

Certo che ricordo Jess... come va?” rispondo senza voce.

Io bene... tu piuttosto? Hai una voce... sembra che hai appena visto un fantasma...” si, un fantasma... forse un angelo... un angelo fantastico, con una sola differenza, che abita di fronte a me e siamo stati trasportati insieme in uno strano posto nello stato di Washington e abbiamo quattro anni meno rispetto alla nostra normale età... ma va tutto bene...

Sisi... poi ti racconto più tardi...” ridacchio... si, le racconterò tutto... voglio avere un'amica con cui confidarmi... anche se non le racconterò tutto, potrebbe prendermi per pazza...

Bene!! Volevo dirti che fra... cinque minuti... mia madre passerà da te per portarti il vestito per la festa con scarpe e accessori... mi sembra il minimo... per il trucco e i capelli verrò fra una mezz'ora così mi racconterai con tutta calma cos'è successo... e poi devo farti qualche domanda...” sbianco leggermente.

O-Ok... allora ti aspetto...”

Certo Bells, a fra poco!!”

Attacco... dannazione... devo sistemare tutto questo macello prima che arrivi.

Dlin-dlon...

Oh, il campanello... dev'essere la signora Stanley...

Mamma, è per me!!” urlo scendendo le scale con un solo balzo.

Questa vita adolescenziale mi piace!! Molto più della mia monotona esistenza di ventenne, universitaria, sfigata, sperduta nella grande New York e innamorata del suo migliore amico (che è proprio un bel pezzo di ragazzo) ma non ha nessuna speranza... niente male dopo tutto...

Apro la porta di colpo.

Ciao, sei tu Bella?” una donna sulla quarantina mi guarda dolcemente.

Ha il viso a forma di cuore, contornato da morbidi capelli color caramello... due occhi azzurro cielo le illuminano il volto...

Si... signora... Stanley?” chiedo sorridendo imbarazzata.

Esatto... questo te lo manda mia figlia Jessica... dice che fra venti minuti sarà da te...” ride... la sua risata è cristallina... guardandola si capisce da dove venga la bellezza della figlia... si somigliano molto...

Bhé, la ringrazio...”

Bene, divertitevi alla festa... sono felice che mia figlia frequenti ragazze così carine...” sorride.

Io arrossisco.

Grazie signora... allora... buon viaggio?!” tiro ad indovinare... Jess mi ha detto che i suoi partono.

Grazie cara... ciao...”

Chiudo la porta con la scatola più grande che abbia mai visto tra le braccia.

Corro in camera e la poso sulla trapunta colorata del mio letto.

La paro delicatamente.

Dentro di essa intravedo un vestito di un tessuto magnifico verde intenso... richiama molto il colore degli occhi di Edward... chissà se lo ha fatto volontariamente...

Insieme ci sono anche un paio di scarpe anch'esse verdi, orecchini e collana.

E' tutto così splendido... ho talmente voglia di vedere quel vestito che non resisto e lo indosso.

Dopo nemmeno dieci minuti il campanello suona ed io vado ad aprire al piano di sotto ancora con il vestito addosso.

Sei in anticipo!!” esclamo ancora prima di vedere la persona che ha suonato... do per scontato che sia Jess... ma non è così...

Il viso mozzafiato di Edward è poco distante dal mio e le sue labbra sono piegate nel sorriso sghembo che mi fa impazzire.

Bene, ero atteso?! Non pensavo di mancarti così tanto!” esclama con un espressione beffarda in volto.

Io arrossisco senza controllo.

E adesso come faccio?

Io... tu... no, pensavo fossi Jess...” non riesco a dire altro.

Lui scoppia a ridere.

Oh, tu sei Edward?” mia madre curiosa esce dalla cucina.

La fulmino con lo sguardo.

Ok, capisco, non sono favorita... comunque piacere Edward, io sono Reneè...”

Il piacere è mio signora...” risponde lui educatamente.

Guardo le sue labbra mentre parla e ho lo sfrenato bisogno di baciarlo...

Ehm, Bells... se hai finito di squadrarmi le labbra posso parlarti un attimo?!” lo guardo sconvolta... ma che gli prende?

Non è mai stato così diretto con me... ma a dirla tutta... mi piace!!

Scu-scusa... si, certo...” arrossisco nuovamente.

Lui mi guarda scuotendo la testa rassegnato.

Ero passato a chiederti scusa per come mi sono comportato oggi... mi dispiace...” il suo viso è sincero... gli dispiace davvero...

Non ti preoccupare... è tutto ok...”

Ad un tratto vedo Jessica spuntare da dietro le spalle di Edward.

Hei, ciao ragazzi!!” saluta entusiasta.

Ciao Jess...” la salutiamo in coro.

Lei ci guarda maliziosamente.

Ok... allora ci vediamo stasera alla festa...” spezza il silenzio Edward.

E' così bello... così...

Si avvicina sensualmente al mio orecchio.

E magari anche prima se ti affacci alla finestra... a meno che non ti abbia sconvolta avermi visto senza maglietta...” sussurra provocandomi un immenso brividi seguito da una scossa.

Cavolo, mi ha vista!! Oddio!!

Annuisco incapace di controbattere.

A stasera...” mi saluta e mi lascia un dolce bacio sulla guancia infuocandomi.

Si allontana salutando Jessica e rientrando in casa.

Non è giusto!! Anch'io voglio un bonazzo come vicino di casa al posto del vecchietto che mi hanno rifilato!!” dice Jessica fingendo un attacco isterico.

Scoppio a ridere.

Adesso però mi spieghi per filo e per segno cos'è successo tra di voi!! Andiamo!!”

Lo sapevo... addio dolce mondo crudele...

mi aspetta un lungo pomeriggio...

mi aspetta una lunga serata...

 

Eccomi!!! Quanto sono felice di potermi dedicare finalmente del tutto a questa storia!! Non so che dirvi... pià che altro voglio conoscere i vostri pareri... perciò mi sto zitta e vi prometto che aggiornerò nel giro di pochissimi giorni, tanto che inizio già a scrivere il prossimo capitolo!!

Allora un bacione e la parola d'ordine... RECENSITE!!!

 

 

Bella Finally Cullen

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** La mia finestra ***



Capitolo 3 – La mia finestra

 

Salgo le scale ridendo e scherzando con Jessica.

Si, Mike è fatto così... “ i suoi occhi ad un tratto diventano dolci e si illuminano insolitamente.

Ti piace, eh?!” la stuzzico iniziando a ridere.

Lei arrossisce.

Bhé... si, da un paio d'anni... ma sembra che lui non faccia caso a me... per lui sono solo Jess l'amica perfetta... ogni volta che lo vedo con quella...” stringe i pugni.

Il suo viso si fa teso e molto triste.

So cosa intendi...” improvvisamente l'immagine, fin troppo chiara per i miei gusti, di Edward e quella... Tanya, la strega bionda (così l'avevamo chiamata io e Alice), si piazza nella mia mente... quello non era stato un bel periodo, avevo dovuto ammettere a me stessa quanto tenessi a lui.

In realtà lei lo aveva solo sfruttato per farsi bella davanti a tutti...

Bella... posso chiederti una cosa?” la voce di Jessica inizialmente mi sembra lontana, succede sempre così quando sprofondo nei pensieri.

Certo, dimmi pure...” rispondo istantaneamente.

Lei ci pensa un po'... intanto siamo entrate nella mia stanza e Jessica inizia a guardarsi intorno.

Vedi...” sfiora con un dito le tende azzurro chiaro “... ho notato tu ed Edward...” al suo nome mi irrigidisco appena.

... insomma, mi chiedevo... non state insieme, ma tu...” mi guarda speranzosa.

Sospiro.

Si... sono innamorata di lui da un bel po' di tempo... è molto più complicato di quanto sembra in realtà...” la mia voce è un'ottava più bassa, come se parlassi tra me e me.

Non la guardo perché fisso le mie scarpe che risaltano rispetto al pavimento scuro della mia stanza, ma percepisco chiaramente il suo spostamento verso il mio comodino.

Capisco che tu non voglia parlarne...” dice dopo qualche secondo di silenzio.

Nemmeno io parlo volentieri di Mike... ma con te p diverso, non so... sento che mi posso fidare di te..” sorride sincera.

Sono felice che si fidi di me, ho proprio bisogno di un'amica... adesso che Alice chissà dov'è... e chissà quando riavrò indietro la mia vecchia e monotona vita da ventenne...

Se dicessi a Jess che in realtà io e lui avevamo vent'anni e frequentavamo l'università insieme vedendoci tutte le sere (una delle quali quasi ci eravamo baciati), probabilmente mi prenderebbe per matta... percio rimango zitta.

Lo stesso per me... sono felice di avere un'amica... ne avevo bisogno...” le confido.

Lei sorride giocherellando con un portachiavi trovato sul mio comodino.

Allora, vedo che il vestito ti sta d'incanto!!” esclama guardandomi.

Arrossisco un po'.

Grazie... pensi che...”

Si, Edward stravedeva per te... gli brillavano gli occhi!” mi anticipa sogghignando.

Sorrido anch'io sollevata.

Sento che qualcosa con Edward sta per cambiare, che lui è cambiato... forse tutto quello che ci sta succedendo ci sta anche aiutando... lo spero e spero che lui finalmente apra gli occhi e ripensi a noi due...

Su, adesso però siediti così ti trucco e ti sistemo i capelli...” mi dice gentile.

Io le ubbidisco sedendomi cercando di essere delicata.

Fate spesso feste qui?” le chiedo mentre inizia a impiastricciarmi il viso.

Lei arriccia le labbra perplessa.

Questa ragazza, nonostante io la conosca da sole poche ore, riesce a farmi sorridere... è allegra, solare ma sa rispettare gli spazi.

Bhé...” ferma il movimento del pennellino che sta strofinando sul mio occhio “... diciamo che qui non sono tutti molto allegri... ma non perdo mai l'occasione per organizzare una bella festa, io le amo... sai, vengo da New York... lì le feste ne facevamo tante al college!!”

Sentire il nome della mia amata città, mi lascia un po' di nostalgia... mi manca già la mia monotona vita... però forse questa è l'ultima possibilità che ho con Edward, l'ultimo tentativo che posso fare...

Anch'io amo molto le feste... con Alice ne facevamo tantissime...” sorrisi tra me ripensando alla folletta della mia coinquilina.

Chi è Alice?” chiede guardandomi curiosamente.

Alice è la mia amica di New York... ti assomiglia molto, sai... è allegra e solare anche lei... me la ricordi tanto...” Jessica sorride.

Per un attimo restiamo in silenzio un po' a disagio.

E' mai possibile che Edward già mi manca così tanto?

Arrossisco ripensando al casino della finestra.

Bella... ho finito con il trucco... posso passare ai capelli?” chiede chiudendo la trousse viola appoggiata sulla mia scrivania.

Certo... grazie per prenderti cura di questo macello...” dico gesticolando sulla mia testa e sul viso.

Lei scoppia a ridere.

Non è un macello! Solo che secondo me con un filo di trucco saresti anche più bella di quanto sei... non a caso ti chiami Bella!” mi fa l'occhiolino armandosi di pettine e piastra.

Passiamo ancora una mezz'ora a parlottare di scuola, compagni... ma i problemi arrivano quando mi chiede del “prima”... io non so per niente cosa facevo nel prima...

Io... a New York frequentavo un liceo normale, niente di speciale... Alice era la mia vicina di casa e...”

E Edward?”

Edward...” dico il suo nome come se fosse quello di un angelo “Edward era nel mio stesso liceo...”

Uno strano episodio si riaffacciò nella mia mente:

eravamo ad una festa in piscina organizzata da Jasper, il ragazzo di Alice, a cui avevamo preso parte io, Alice e Edward (naturalmente con tanti altri nostri compagni d'università e non).

Io ed Alice avevamo praticamente buttato Tanya dentro alla piscina completamente vestita... “vendetta Edwardiana” l'avevamo chiamata scherzando.

La poveretta era stata presa in giro per mesi e mesi prima che si mettesse ad urlare come una gallina isterica correndo per tutti i corridoi della facoltà.

Il pomeriggio della festa, nel momento in cui era previsto il bagno di gruppo, ero rimasta scioccata nel vedere per la prima volta Edward senza maglietta... non avrei mai giurato che avesse un fisico del genere...

Bella!! Beeellaaa!!” Jessica mi sventola la mano davanti agli occhi cercando di svegliarmi... mi ero praticamente dimenticata di lei, troppo presa dai miei ricordi coinvolgenti.

Jess, scusami... stavo solo pensando a...”

Edward!!” anticipa alzando gli occhi al cielo.

Sorrido abbassando lo sguardo.

Bene...” strofinò le mani tra di loro soddisfatta “... adesso in venti minuti dovrebbe essere tutto pronto...”

Guardo i capelli raccolti in una morbida cuffietta trasparente.

E magari anche prima se ti affacci alla finestra... a meno che non ti abbia sconvolta avermi visto senza maglietta...” le parole di Edward rimbombano nelle mie orecchie come un eco lontano.

Già!! Chissà se...

Jess... posso fare una cosa?” chiedo.

Lei mi osserva alzando un sopracciglio.

Certo...” continua a guardarmi curiosa.

Non aspetto un momento di più, corro alla finestra e scosto le tende permettendomi di vedere la finestra di Edward... per fortuna che ho tolto il vestito per la festa, adesso addosso ho un accappatoio.

E lo vedo... lo vedo indaffarato e scrivere qualcosa seduto alla sua scrivania... sul suo viso tantissime rughette, dovute alla concentrazione... lo fa sempre quando c'è qualcosa che non lo convince.

Si passa una mano tra i capelli bronzei scuotendo la testa...

Quant'è bello...

Improvvisamente si volta verso di me.

Un sorriso gli illumina il viso e si alza di scatto andando rapidamente verso la finestra.

Lo saluto con un cenno della mano ricambiando il sorriso.

Lui riesce ad illuminarmi la giornata.

Edward mi guarda inarcando un sopracciglio e poi mima la cuffietta e l'accappatoio ridendo.

Io scoppio a ridere gesticolando distrattamente come per tralasciare i particolari.

Il suo sguardo si fa più intenso... come sono belli i suoi occhi...

Mi fa cenno con una mano di aspettare e lo vedo sparire nella stanza... dopo pochi secondi torna con un foglio in mano.

C'è scritto “DOPO DEVO DIRTI UNA COSA

Io annuisco... chissà cosa deve dirmi...

Bella!! Andiamo altrimenti non riusciamo ad organizzare a casa!!” urla Jessica.

Certo, arrivo...”

Mi volto verso Edward e gli faccio capire che devo andare.

Ci vediamo stasera” mima con le labbra.

Ok...” rispondo mimando.

Mi infilo rapidamente il vestito e sistemo i capelli, ormai mossi, lasciandoli cadere morbidamente sulle spalle.

Corro giù dalle scale infilando il giacchetto.

Mamma, noi andiamo... ci vediamo Domenica!!” urlo dalla sala.

Va bene, divertiti cara... e stai attenta...” solite mamme.

Certo, ciao!!”

Arrivederci!” la saluta Jessica uscendo di fretta dalla porta.

Bene...” dice una volta fuori “Adesso andiamo a preparare casa per il fine settimana più da urlo della tua vita... Edward cadrà morto a vederti così bella...”

La guardo un po' incerta... devo fidarmi...

 

***

Bella!!” mi volto sentendo una voce familiare chiamarmi.

Ciao Mike!!” lo saluto andandogli incontro.

Come va?”

Bene bene... vi piace qui?” alzo la voce per farmi sentire oltre la musica a palla e tutti i ragazzi che urlano e si muovono per la casa.

Si!! E' meraviglioso!!” risponde entusiasta.

Bene!!” non sono sicura che mi abbia sentita ma lo vedo andare verso Jessica.

Supero il gruppo di ragazzi davanti a me e mi siedo in un divanetto un po' più appartato.

Hei, Bells!!” solo una persona mi chiama così.

Edward, finalmente sei arrivato!!” lo vedo avvicinarsi.

Mi alzo sorridendogli.

Già...” non mi dà nemmeno il tempo di rispondere che mi stringe a sé e mi bacia.

 

 

Finale ad effetto!!! XD nel prossimo capitolo ci saranno molte novità... e molte sorprese... adesso scappo!! Ciaoooo

Un bacione <3

 

 

Bella Finally Cullen

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Cosa...? ***



Capitolo 4 - Cosa...?

 

Sento le gambe farsi sempre più deboli e iniziare a tremare.

Dei segni si possono sottovalutare... prendersi per mano è una cosa che può essere interpretata, come anche farsi i cenni dalla finestra... ma ora...

Un bacio sulla guancia si può capire... anche un bacio a stampo... ma questo... questo è un segnale inequivocabile...

Siamo in piedi accanto ad uno dei divanetti, lui mi tiene stretta per la vita continuando a baciarmi...

Cosa fare? Insomma... lui mi piace, da morire ma... è giusto lasciarsi andare così dal nulla?

Non è nemmeno passato un giorno da quando ci siamo ritrovati in questa insolita situazione e già è cambiato tutto... è piuttosto strano che lui abbia cambiato idea quando fino a pochi giorni fa era convintissimo del contrario...

Eppure sono sue le labbra che mi stanno baciando... sono sue le mani che mi tengono stretta per i fianchi...

Eppure è lui che mi sta provocando questi brividi lungo la schiena.

Sono rigida... non muovo nemmeno un singolo muscolo del mio corpo...

Bells... cosa stai facendo? E' la tua occasione... sfruttala!!

Già... dovrei... insomma... come si dice? La vita è breve!!

Cosa ti interessa Bella... segui le sensazioni per una volta e non il cervello!!

Lentamente mi ammorbidisco ed inizio a ricambiare il bacio che mi sta sconvolgendo... questo aumenta solo la convinzione di Edward che mi stringe ancora più verso di se.

Dopo qualche secondo di silenzio, secondi in cui si sentono solo i nostri respiri e i nostri cuori battere all'impazzata, sento le sue mani risalire verso il mio braccio e stringerlo poco più sotto della spalla.

Impiego qualche attimo per comprendere che sta cercando di allontanarmi.

Cosa...?

Di scatto mi stacco da lui andando indietro di qualche passo per il contraccolpo.

Ed... cos...?” sussurro però interrotta.

Niente Isabella, niente... non dovevo farlo, scusami... vado dagli altri...” di colpo si volta e va verso la folla di ragazzi che sta diventando sempre più grande e confusionaria... quasi quanto la mia delusione...

Si può sapere cosa gli è preso?

Prima mi bacia e poi mi respinge andandosene?

Ma questo ragazzo ha qualche problema di personalità?

Fino ad adesso mi era sembrato normalissimo...

Rimango lì immobile per un bel po' prima dell'arrivo di una Jessica entusiasta e saltellante.

Bella!!! Che fai qui ferma? Cos'hai??” urla per farsi sentire al di sopra della musica a palla.

Jess... io...” non so cosa dire... perché... cos'è successo in realtà?

Lei mi guarda curiosa.

Bells... ma quello non era Edward?” chiede un po' più a bassa voce.

Isabella.

Il mio nome completo detto da lui tuona al di sopra di tutta quella baraonda... al di sopra a anche di Jessica e delle sue domande... continua a tormentarmi nella mia testa...

S-si... era lui...” riesco a balbettare piano... ma lei mi ha sentito ugualmente.

E' successo qualcosa con lui? Ha fatto qualcosa?”

Oh si, Jass... altro che...

Istintivamente alzo la mano e sfioro le mie labbra con la punta del dito.

Lei strabuzza gli occhi.

Cosa?? Ti ha baciata?”

Annuisco.

Ma non capisco... mi ha allontanata e se n'è andato...”

Sul suo viso c'è un chiaro disappunto, classico di quando non la convince qualcosa...

Anche se la conosco da poche ore ho capito abbastanza il carattere e le abitudini di Jessica...

Bhé... Bella... non ci pensare... ci parlerai domani... adesso andiamo a divertirci, su, vieni...” mi prende per mano tirandomi verso gli altri.

Ma si... non ne vale la pena... divertiamoci...

 

***

Sono passate appena due ore dal bacio insolito di Edward.

Sono due ore che ho la mente offline...

Due ore che osservo Edward da lontano.

Sembra proprio che si stia divertendo con i nostri nuovi compagni... non l'ho mai visto così felice... non è mai stato così con me...

Vengo inevitabilmente colta da un senso di nostalgia e da uno strano peso allo stomaco... rimorso?

Sono appoggiata al muro con le braccia incrociate e un bicchiere in mano guardando tutti da lontano.

C'é Jessica che parla con Mike che ride come un matto...

C'è Ben che balla da una parte all'altra della stanza seguito da Angela...

C'è quel tizio del mio corso di biologia che... sta venendo verso di me?

Mi metto dritta guardandolo stralunata mentre mi guarda serio e avanza nella mia direzione... cosa vorrà?

Ciao Bella...” la sua voce è un po'... strana.

Ciao James...” lo saluto un po' in imbarazzo.

La canzone cambia seguita da una altrettanto scatenata.

Il ritmo regolare della musica di certo non aiuta a non pensare...

Cosa... cosa fai qui da sola?” chiede guardandomi in modo alquanto inquietante.

Ehm... niente...”

Vuoi ballare?” i suoi occhi sembrano brillare.

Ok...” azzardo...

Cammino lentamente verso il centro della stanza affiancata da lui.

Inizio a muovermi a ritmo di musica... non riconosco nessuno tra i volti che veloci mi passano vicino.

Vedo James allontanarsi un attimo per poi tornare dopo pochi secondi con un bicchiere in mano.

Cos'è?” chiedo scrutando il liquido.

Aperitivo alcolico... bevi, ti fa bene...” dice prontamente.

Io mi fido e lo butto giù in un solo sorso.

Non ho nemmeno pensato al fatto di avere 16 anni e che quindi non dovrei essere così abituata all'alcol... ma chi se ne importa...

Poso il bicchiere nel primo piano che trovo e torno a ballare sciogliendomi.

James mi guarda squadrandomi da capo a piedi... di certo il vestitino striminzito che mi ha fatto mettere Jess non è d'aiuto...

Lo vedo avvicinarsi pericolosamente a me.

Inizia ad assecondare i miei movimenti.

Mi è addosso.

Sento il suo corpo attaccato al mio...

Inizia a muoversi non proprio adeguatamente...

Improvvisamente una spia si accende nella mia testa e lo scosto bruscamente da me... cosa sto facendo?

Cerco di raggiungere la stanza con i divanetti ma tutto intorno inizia a girare e ad apparire sfocato...

Sbatto contro qualcosa... forse uno spigolo... mi aggrappo al tavolo.

Voltandomi verso il divano più grande, il sangue mi si gela nelle vene.

C'è Edward... mi sembrava infatti di non averlo più visto... è seduto sul divano con in braccio una bionda slavata con tanto di vestitino nero più corto di un pezzo di stoffa e tacchi vertiginosi.

Sono letteralmente avvinghiati l'uno all'altra e si stanno baciando.

Quel bacio è molto diverso da quello che ha dato a me... il nostro era stato dolce...

E...” la voce non esce al contrario di come avrei voluto.

La musica rallenta... rallenta... rallenta... è ovattata, soffocata... come se fossi in un'enorme bolla di vetro...

Non sento più nulla... solo il mio cuore che aumenta i battiti.

Non respiro... i miei respiri si fanno accelerati...

Vedo tutto confuso... solo Edward è chiaro mentre stringe a se la ragazza...

Sento le gambe cedere e cado a terra...

 

Bella...” sento quella voce tanto familiare ma lontana.

Bella... io ti amo... ti prego, elimina tutto... è stato tutto sbagliato... ti prego Bella...” è ancora più lontana... è tutto buio...

Bella... voglio stare con te... per favore... tu mi ami?” cerco di rispondere ma non sento la mia voce.

Bella...” di colpo lo vedo... Edward in tutta la sua bellezza mi guarda con gli occhi che luccicano di speranza.

Io...” inizia la frase ma è interrotto da qualcuno che lo chiama.

E' una voce femminile... mai sentita prima...

Edward... amore, andiamo...”

Una ragazza bionda gli prende la mano guardandolo negli occhi.

Lui mi lancia un'occhiata ma poi la bacia con ardore.

Edward... no, ti prego... non andare con lei...

Vieni...” gli sussurra trascinandolo via.

Lui si lascia trasportare.

Edward... Edward... Edward!!!

Sto urlando il suo nome nei suoi pensieri.

L'immagine di lui sul divano di quella festa... lui e la ragazza che si baciano... loro... non più noi... ci sono solo loro... lui e lei...

<< Ti prego... non lasciarmi...>> mormoro...

 

Mi sveglio di colpo mettendomi seduta... ho il fiatone...

Mi guardo intorno nel panico...

Non posso credere ai miei occhi... sono...

Non sono nella grande stanza con i divanetti... non sono nella stanza della casa di “mia madre”... sono nella mia stanza... quella dell'appartamento di New York che condivido con Alice.

Dove sono finiti Jessica, Mike, Ben, Angela, James, i ragazzi, la ragazza bionda... Edward...

Bella... tutto bene?” Alice mi guarda dalla porta con il viso ansioso.

Annuisco poco convinta.

Scusa ma giù c'è Edward che ti sta cercando... dice che ti vuole parlare...” al suo nome scatto in piedi.

Ah, già... sono in accappatoio...

Mi vesto di corsa e mi guardo allo specchio.

Sono davvero tornata la Bella ventenne monotona e noiosa... non più la Bella sedicenne simpatica e desiderata.

Sbuffo uscendo dalla porta...

E' stato solo un sogno mi ripeto è stato solo uno stupido sogno... non c'entra nulla che tu ed Edward vi eravate baciati, Bella...

Esco dal portone e lo vedo appoggiato al muro del palazzo.

Bells...” dice serio.

Ciao Ed...” lo saluto accennando un sorriso.

Di nuovo la scena di lui avvinghiato alla ragazza si ripresenta...

Stavi davvero dormendo?” la sua non è un'affermazione scherzosa come dovrebbe essere... mi guarda in attesa di una risposta come se quella fosse l'unica ragione della sua vita...

Ma cosa diamine sta succedendo?

 

Ed eccomi!!! Mi sono fatta attendere, eh ;) comunque spero che questo capitolo vi sia piaciuto... allora... Edward si è comportato tutto meno che coerentemente... ha prima baciato e poi scacciato Bella e poi si è avvinghiato alla bionda... mha -.-'

In più Bella si è svegliata!! E' di nuovo ventenne... casino, vero?! Ahahaha XD

Il tutto termina con una domanda molto strana di Edward... cosa sarà successo secondo voi?? Sono aperte le scommesse ahahaha

Adesso vi lascio e vi prometto che aggiornerò molto presto... un bacio enorme e grazie delle numerose recensioni e anche solo grazie di seguirmi ;) kiss kiss

 

 

Bella Finally Cullen

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Capitolo 6
*** Un sogno per due ***



Capitolo 5 – Un sogno per due

 

Annuisco istintivamente senza pensarci più di tanto...

Cosa può cambiare un'ora di sonno in più o in meno?

Insomma, se si dorme non...

Oh... ma certo!! Può cambiare tutto eccome!!!

Di nuovo l'immagine dell'Edward sedicenne sul divano della festa mi tormenta insieme alla sensazione delle sue labbra sulle mie... fin troppo nitida e reale.

E' stato tutto assurdamente vicino e verosimile!

Non c'era la classica nebbiolina confusa a distinguere la realtà dal mondo dei sogni... non mi sono svegliata consapevole di aver sognato... la confusione, la paura ed il dolore le ho sentite più che bene... non capisco...

Lo vedo irrigidirsi e guardarmi duramente come a volermi dare un'orribile notizia... una notizia da invidia alla cronaca nera immagino dalla faccia...

Bells, possiamo andare da qualche parte da soli?”

Qualche ora prima, o almeno penso sia passata qualche ora dalla mia doccia fredda, questa richiesta mi avrebbe colmata di speranza e mi avrebbe entusiasmata a tal punto da mettermi a saltellare qua e là per la via come in certi cartoni animati per bambini.

Manca la canzoncina in rima e siamo a posto... penso con il mio solito sarcasmo macabro e tetro di quando non prevedo nulla di buono.

Il punto è la sua voce... la sua voce solitamente calda e meravigliosamente cristallina e dolce, adesso ha un qualcosa di terribilmente catastrofico, come se dovesse caderci il cielo sulla testa da un momento all'altro e lui dovesse avvertirmi.

Che Edward sia diventato come uno di quei scrittori che parlano di distruzioni di massa e roba simile?

L'unica volta che ha parlato nuovamente così è stato quando mi ha avvertita della terribile notizia per la quale Tanya l'oca sarebbe partita per l'Europa (terribile era l'aggettivo che aveva usato lui... io l'avrei definita più meravigliosa, stupenda, sensazionale).

Per questo motivo c'era da aspettarsi qualcosa di davvero grosso e grave.

Certo Ed... ma mi stai preoccupando... che...?” mi blocco notando i suoi occhi indagatori che mi studiano stringendosi fino a diventare una raccapricciante fessura.

Quel suo comportamento ha la terribile capacità di farmi saltare i nervi... ecco... terribile qui ci sta proprio d'incanto!!

La sua espressione nera non cambia di nemmeno mezzo millimetro... né un muscolo né un centimetro di pelle si muove... tutto perfettamente immutabile.

Ok... questa cosa comincia a piacermi sempre di meno...

Vieni...” mormora facendomi cenno di seguirlo.

Lo vedo dirigersi verso la pineta subito dietro casa mia e lo seguo senza replicare né fiatare.

Dopo pochi secondi inizio a sentire lo scricchiolio stranamente sinistro dei ramoscelli spezzati sotto i nostri piedi, anzi... sotto i miei piedi! I suoi non fanno nessun rumore.

Sbuffo scocciata e cerco di non inciampare come al mio solito.

Come non detto!

Nemmeno mezzo secondo ed il mio piede finisce dentro ad una buca spezzando il precario equilibro del mio corpo.

Chiudo gli occhi in attesa dell'impatto frontale con la terra del boschetto, ma ciò che mi aspetto non avviene.

Aprendo lievemente gli occhi mi accorgo di essere tra le braccia di un Edward teso e irascibile.

Bella! Non è l'ora di mettersi a rotolare per terra! Devo parlarti... è una cosa seria, non puoi metterti a perdere tempo!” non riesco a trovare un motivo o qualcosa per giustificare l'arroganza nella sua voce che adesso è splendidamente brusca e scocciata.

Cos'ho fatto? Perché ce l'ha con me?

Mi ricompongo tristemente cercando di dare una motivazione al suo strano comportamento.

Ormai siamo molto lontani dalla strada perciò ci sediamo su un masso abbastanza regolare per fare da sedia.

Imito i suoi movimenti mettendomi più lontana possibile dal suo corpo... mi sento offesa e... rifiutata, si...

Lo sento sospirare ma non alzo lo sguardo.

Bel... dai, guardami...” mi prende dolcemente il mento costringendomi a guardarlo negli occhi.

Senza motivo sento gli occhi colmarsi rapidamente di lacrime... lacrime che non riesco a trattenere... ne sento già una che mi riga la guancia fin sotto al mento, per poi cadere tra le mie mani.

Hei, Bella... Bella... non piangere... scusami... non volevo trattarti male... mi dispiace...” ormai l'ho sentito fin troppe volte scusarsi con me negli ultimi anni, anni in cui non gli sono mai interessati i miei sentimenti... ha sempre ignorato tutto... i miei sorrisi, il mio affetto, il mio amore...

In questi anni l'ho visto lasciare decine di ragazze una dopo l'altra, l'ho visto giocare con i sentimenti altrui, l'ho visto fregarsene delle lacrime di qualcuno anche se causate proprio da lui, ma ho sempre affermato a me stessa di conoscere il vero Edward... quell'Edward dolce e comprensivo... ho sempre giustificato il suo egoismo dicendo che quello non era realmente lui... ma quando smetterò di credere nelle fiabe? Quando smetterò di aspettare il principe azzurro che invece non arriverà mai?

L'uomo perfetto non c'è... esistono solo uomini che ti ignorano e stanno con te finché servi... ma in che mondo vivo?

Cenerentola, il tuo principe azzurro non c'è... Giulietta, il tuo Romeo è scappato... Bella, a Edward non interessa nulla...

No-non... scu-scusarti...” balbetto stropicciandomi gli occhi... devo proprio dare l'impressione della bambina indifesa... forse gli faccio pena...

Sospira di nuovo passandosi nervosamente la mano tra i capelli bronzei.

Allora... devo dirti una cosa importantissima... quindi, sei disposta ad ascoltarmi?” lo vedo corrugare la fronte.

Annuisco tirando su con il naso.

Bells... quando sono tornato a casa dall'università mi sono addormentato... e... ho fatto un sogno strano...” a quelle parole sussulto senza accorgermene.

An-anche tu?” chiedo posandomi una mano sulla nuca.

Già... ho sognato entrambi... avevamo sedici anni e ci eravamo trasferiti... poi la sera stessa del primo giorno di scuola abbiam...”

Abbiamo fatto una festa con Jessica e tu mi hai... baciata... e poi ti sei fatto quella bionda...” ormai non riesco a controllare le parole che acidamente escono senza controllo dalla mia bocca.

Lo vedo mordersi il labbro colpevole.

Lo so... e ti chiedo scusa... sono stato un idiota... è stato un errore... quel bacio non significa nulla...”

Abbasso lo sguardo.

Lo immaginavo...” non riesco ad aggiungere altro... il rimorso mi divora... rimorso di esserci caduta di nuovo...

Stupida Bella...

Si alza dal masso ed inizia ad andare avanti ed indietro nervoso.

Ma non ti sembra strano? Abbiamo fatto lo stesso sogno nello stesso momento... insomma... è insolito... tutto... tutto è terminato quando ero su quel divano con Kate...”

Ah, ecco il nome della vipera bionda slavata.

E' stato l'amore... avrei detto qualche settimana fa... ma non ci credevo più ormai.

L'amore è una fregatura... ti distrugge e basta...

Per una volta do ragione alla vocina che parla dentro di me.

Non dico nulla... non voglio parlare...

Per la prima volta non voglio stare con lui...

Il silenzio ormai incombe su di noi, ma non sul resto del mondo...

Sugli alberi sento gli uccellini cantare allegri... l'aria tiepida del pomeriggio muove le foglie accompagnando il dolce volo delle farfalle...

Vorrei essere una farfalla, così da volare libera e spensierata... le farfalle vivono la loro vita svolazzando non sapendo che nel giro di qualche giorno scompariranno e nessuno se ne accorgerà.

Bella... ma cos'hai?” mi chiede dopo qualche minuto.

Mi giro tristemente guardandolo in volto... le rughette si sono quasi tutte distese...

Niente... non ti preoccupare...” non è ora di dirgli tutto... forse l'ora non ci sarà mai... forse continuerò a tenere questo peso dentro di me per sempre...

In genere le due parole per sempre hanno uno sfondo romantico... avrei pensato a due innamorati che si giurano amore eterno... il per sempre non esiste...

Il mio di per sempre invece sarebbe stato diverso... sarebbe stato vuoto...

L'eternità... che durata lunga da affrontare da soli...

Faccio per voltarmi dalla parte opposta per andarmene quando sento qualcosa bloccarmi.

Aspetta... ce l'hai con me?” Edward mi tiene ferma per la vita non permettendomi di muovere nemmeno mezzo muscolo.

Di nuovo le lacrime...

Sei una ragazzina fragile e sensibile... non devi... devi diventare forte...

le parole di mia madre mi tornarono alla mente.

Aveva ragione... dovevo diventare forte...

Edward... davvero non capisci?” sussurro con un filo di voce.

Sento la sua presa diventare più forte e ferrea.

No... spiegami...”

Scuoto la testa.

No, adesso devo andare... ciao Edward...” con un movimento brusco riesco a liberarmi senza toccarlo e di corsa sfuggo da lui.

Non riesco a trattenere le lacrime, non ce la faccio... perché deve essere tutto così brutto?

Arrivo a casa con il fiatone e apro la porta frettolosamente.

Bella...” senza pensarci mi butto tra le braccia di Alice che mi stringe a se.

Tesoro, che cos'hai?” mi chiede accarezzandomi la schiena.

I singhiozzi non mi permettono di parlare...

Stupida, stupida, stupida...

 

***

<< Bella... smettila di piangere, non lo merita!! >> mia madre mi ammonisce mentre i singhiozzi interrompono ogni mio respiro.

Mi ritrovo sempre a soffrire per qualcuno...

Ma mia madre, mia madre non dovrebbe consolarmi invece di sgridarmi?

<< Mamma... smettila di urlarmi contro!! >> dico alzandomi dal divano piena di lacrime.

<< No! Tu devi essere forte! Altrimenti a vent'anni ti troverai a piangere come una bambina sul passato!! >> cosa può importarmi del futuro quando il presente fa così tanto male?

<< Alex, lo vedi come sta... non ti sembra eccessivo arrabbiarti? In fondo non è colpa sua... >> è mio padre adesso a parlare.

<< Matt se non combatte contro il dolore verrà sovrastata! Non può cedere adesso! >> mio padre sbuffa guardandomi tristemente.

<< Tu e i tuoi pensieri rivoluzionari... Bella è una bambina! >>

<< Bambina non direi, ha già quindici anni... è ora che impari... >>

<< Fai come vuoi... >> sento la sua grande mano familiare accarezzarmi la testa prima di tornare in cucina

 

Questa volta il mio risveglio è fin troppo calmo...

In realtà non è stato un sogno, ma più che altro il ricordo dei miei...

Avevo sognato una di quelle tante volte in cui i miei cercavano di trovare un modo per alleviare i miei dispiaceri.

Alexandra era mia madre... era una donna molto indipendente ed insisteva con il fatto che io dovessi diventare forte.

Aveva dei capelli color caramello ondulati e lunghi che contornavano un grazioso viso a forma di cuore particolareggiato da due occhi verdi colore del mare.

Perché dico era?! Perché mia madre non so dove sia... se n'è andata tre anno fa non so nemmeno dove... voleva liberarsi da tutto e da tutti...

Alex aveva solo diciannove anni quando nacqui io perciò adesso che ero indipendente voleva andare per conto suo.

Mio padre invece si chiama Matt... lui ha due anni più di mia madre e sono inseparabili... sono la realizzazione più chiara dell'amore vero.

Adesso sono insieme ma mio padre, a differenza di Alex, mi chiama qualche volta per sentire come sto... Alex al massimo fa una telefonata o due all'anno.

Mio padre è bellissimo... i suoi capelli sono castani e sempre in disordine (un po' come Edward) ed ha degli occhi azzurri meravigliosi.

Ripensando alle parole di mia madre, in effetti aveva ragione... dovevo essere più forte...

Mi volto verso il muro rotolando sul letto.

Senza riflettere troppo afferro il cellulare e avvio la chiamata verso il numero meno usato della mia rubrica.

Pronto...” la sua voce è squillante... lo immaginavo.

Ciao papà...” dico cercando di rendere la mia voce un po' meno tetra.

Bella!! Da quanto che non ci sentiamo! Come stai piccola?”

Bene, bene... voi?” cerco di pensare a mia madre.

Benissimo... sai, volevo chiamarti... siamo a New York!” per la prima volta gioisco per la presenza dei miei... forse mi aiuteranno a distrarmi...

Che bello!! Allora possiamo vederci!!”

Certo Bells... tua madre vuole parlarti, ciao...” sospiro.

Ciao pa'...”

Un attimo di silenzio.

Bellina, come va?” sbuffo.

Ciao mamma! Come stai?” dico ironicamente.

Lei ride.

Bene stella... tuo padre ti ha detto la novità?”

Certo certo...”

Ehm... volevi dirci qualcosa?” sento un po' d'esitazione nella sua voce.

Bhé... volevo sentirvi... senti... possiamo vederci domani?”

Certo... ti chiamo io così veniamo a prenderti...”

Ok mamma... adesso scappo... ciao...”

Ciao Bell... a domani...”

Attacco senza aspettare nulla.

Forse loro possono aiutarmi...

 

Waaaaaaa!! Non uccidetemi, non ammazzatemi e nulla... u.u

Sono tornata presto come promesso, eh!!

Comunque un po' ho chiarito qui anche se quella a dover chiarire un po' è Bella... in questo capitolo sono entrati in scena Alex e Matt, che ne dite? Nel prossimo ci sarà una bella chiacchierata tra famiglia felice ahahahah XD

Adesso vi lascio gente... al prossimo capitolo eeeee.... RECENSITEEE!!!

Kiss kiss

 

Bella Finally Cullen

 

 

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Capitolo 7
*** Devo dirti qualcosa... ***




Capitolo 6 – Devo dirti qualcosa...

 

Cara Isabella,

so quanto tu abbia avuto bisogno di me da piccola... io non ci sono mai stata abbastanza, non sono stata una buona madre, lo ammetto...

Quando due anni fa Simon ti ha lasciata, ho pensato solo a me e non ha come ti sentivi... mi sarei dovuta comportare in maniera diversa.

Sono stata pessima e irresponsabile, lo so...

Nonostante questo tu però non ti sei mai data per vinta e sei stata determinata e forte, sei stata semplicemente tu, non permettendomi di cambiarti.

Ti voglio bene, sei la cosa più importante per me, ma non basta... è meglio che io me ne vada e ti lasci vivere a modo tuo, senza di me.

Spero che prima o poi capirai e mi perdonerai,

per adesso sappi solo che ti sarò sempre vicina... con il pensiero,

ti voglio bene

Alexandra

 

 

Ripiego la lettera riponendola accuratamente nella sua busta, come se fosse una bomba che al minimo movimento brusco scoppierebbe.

Ricordo ancora il volto di mia madre all'aeroporto quando me la diede e anche quello di mio padre che sembrava quasi volesse chiedermi perdono anche per lei.

Non ho mai voluto avere troppe cose di lei in giro, non le ho mai permesso di sovrapporsi di nuovo nella mia vita, perciò, molti anni prima, avevo chiuso ogni mio ricordo del prima dentro ad una scatola nascosta in fondo all'armadio in quarantena...

Alice conosce ogni dettaglio, anche quello più doloroso e delicato... lo stesso Edward...

Oh... perché deve essere così maledettamente presente anche quando non c'è?

Sento il cellulare squillare ma, troppo presa a studiare ogni centimetro della busta ormai sgualcita, non rispondo.

Questa è la segreteria telefonica di Isabella Swan, al momento non posso rispondervi, ma vi richiamerò al più presto... Bip” la mia voce chiara e squillante accompagna la mia mente nel profondo limbo in cui mi ritrovo già da un po'.

<< Bella... >> alzo di scatto la testa.

Quella voce... la riconoscerei ovunque... tra mille...

<< Sono Edward... ma se non mi hai risposto significa che già lo sai... ti conosco bene ormai... >> le lacrime sono inevitabili.

<< Ti prego, mi dispiace per quello che è successo ieri... non volevo ferirti... >> ma lo hai fatto...

<< Ho pensato molto e sono arrivato ad una conclusione... ma non voglio parlartene al telefono... ti aspetto alle 3.00 oggi, al nostro parco... ti prego, vieni... ciao. >>

Sospiro all'annunciare della fine del messaggio.

Ci andrai?” Alice è sulla porta e mi guarda seriamente.

Chiaramente no... poi oggi devo vedere i miei, te l'ho detto...”

Chissà cos'ha da dirmi...

Mi metto in piedi riponendo la scatola nell'armadio dove si trovava in precedenza.

Secondo me dovresti andarci...” la guardo per un attimo negli occhi... non mi convince...

Alice... tu sai cosa mi deve dire, vero?!” chiedo poggiando la schiena contro le ante chiuse del mio armadio.

Forse... comunque devi andarci, fidati...” è sempre brava a sviare le domande ma sembra sincera.

Ma non mi fido più di lui.

Non lo so... sono stanca di vederlo distante... non voglio essere presa in giro da lui un'altra volta...” abbasso lo sguardo ripensandoci.

Tutto questo assomiglia molto ad uno di quei film sdolcinati... peccato che lì alla fine i due ragazzi stanno insieme, ma la mia vita è tutto tranne che un bel film... io e lui non avremo mai un futuro.

Ho paura solo a definirci noi, perché siamo troppo distanti, troppo incompatibili, troppo tutto...

Fai come vuoi... ma prima o poi vorrà parlarti, è molto determinato...” la mia amica si volta e se ne va chiudendo la porta.

Sospiro... perché deve succedere tutto e tutto insieme?

Il sogno, Edward, i miei, le conclusioni del ragazzo che amo...

Ricordo ancora molto bene quando conobbi Edward, ero poco più che una bambina.

Lo chiamavo “il mio angelo” e stavamo sempre insieme, ovunque.

Se qualcuno a scuola mi prendeva in giro o mi dava fastidio, correvo da lui... lui mi consolava, mi difendeva, c'era sempre... non mi abbandonava nessuno...

 

Principessa...”

Perché mi chiami principessa?”

Perché sei bellissima...”

 

Penso che il mio amore per lui sia nato sin da allora... ero solo una bambina... lui il mio adorato principe azzurro.

Sognavo un matrimonio, un castello, una vita... un futuro...

Le fiabe non esistono, sono solo illusioni per bambini... ora ne sono più che certa.

Rapidamente riapro l'armadio, prendo il mio amato vestito nero, le scarpe abbinate con un tacco non troppo alto e la borsa...

Fermo i capelli legandoli indietro e metto un filo di trucco.

Bells... in quale locale hai detto che andate?” mi chiede Alice indaffarata a studiare il suo gigante libro dell'università.

Quello della piazza che c'è qui sotto... adesso scappo o farò tardi...” mi avvicino velocemente e le do un leggero bacio sulla guancia.

In bocca al lupo!!” sospiro incrociando le dita ed apro la porta.

Richiudendola, però, mi pare di vederla, con la coda dell'occhio, ridacchiare... forse è una mia impressione e mi faccio troppe paranoie...

Camminare con i tacchi non è proprio una passeggiata ma riesco ugualmente ad arrivare sana e salva al ristorante.

Perché li ho fatti venire qui? Perché questo posto lo amo...

Ha un giardino stupendo con un laghetto a dir poco romantico... è meraviglioso, una fiaba ad occhi aperti...

Ho prenotato un tavolo proprio lì per me, mio padre e mia madre.

Bella!” papà mi viene subito incontro baciandomi e abbracciandomi quasi commosso.

Eh si, è parecchio che non ci vediamo... forse un paio d'anni...

Ciao papà...” cerco di ricambiare con entusiasmo, ma sono come bloccata da qualcosa che mi urla di essere cauta.

Ciao...” Alex mi saluta avvicinandosi timidamente.

Lei non è cambiata di una virgola, è ancora bellissima... stessi capelli, stessi occhi, stesso volto a cuore, stesso corpo perfetto, stessi vestiti impeccabili, stessi tacchi vertiginosi che la slanciano.

Ciao Alex...” la saluto tenendomi a dovuta distanza come ogni volta.

Ci sediamo e mio padre inizia a chiedermi della scuola, della casa, di Alice... di Edward...

Solo allora mia madre ricorda la sua presenza.

Edward? Come sta?” ho lo sguardo basso... certo che è proprio il colmo che il mio incubo mi chieda di un altro mio incubo...

Ma deve per forza essere ovunque lui?

Sta benissimo... lui almeno si...” rispondo amaramente fissando la tovaglia.

Cosa ti fa essere così convinta che io stia bene?” mi congelo non riuscendo a muovermi di nemmeno mezzo centimetro dalla posizione in cui sono.

Impossibile... impossibile... impossibile... ripeto.

Ciao Edward...” lo saluta mio padre con un cordiale sorriso.

Signor Swan... signora Swan...” ricambia gentilmente l'angelo nero.

Come si può nascondere dietro a quegli occhi verdi un angelo scuro e tenebroso?!

Cosa ci fai qui?” chiedo con voce impassibile continuando a dargli le spalle.

Mi hanno avvertito che non saresti venuta oggi pomeriggio, così sono venuto io da te...” sento il suo sorriso fulminarmi la pelle.

Lui è peggiore di una calamita... mi attrae a se in una maniera pazzesca... come fare per annullare il magnetismo dei suoi occhi?

Il magnetismo del suo corpo?

Alice... l'avrà avvertito sicuramente lei... me lo sarei dovuto immaginare...

Non voglio parlare con te!” ringhio voltandomi... troppo rapidamente per abituarmi ai suoi occhi che mi fanno morire il respiro in gola.

Deglutisco a fatica.

Mi sta guardando come non ha mai fatto... il suo sguardo adesso è davvero magnetico... le sue labbra piene sono appena curvate in un sorrisetto beffardo, i suoi occhi luccicano e le ciglia lunghe e nere li contornano rendendoli ancora più irresistibili e attraenti... i capelli bronzei e confusi gli danno quel pizzico ribelle che mi fa letteralmente impazzire.

Lui è qualcosa di pericoloso e letale... dovrebbe essere illegale!

Ti prego Bella... è molto importante...” i suoi occhi luccicano ancora di più... la sua bellezza è irresistibile... insopportabile... impossibile.

Devo prendere un po' di coraggio... batterlo con la stessa moneta e giocando al suo gioco...

Bene, allora puoi benissimo farlo davanti a loro...” lo sfido facendo un cenno verso i miei che silenziosi ci stanno ascoltando.

Non gli sfugge il ghigno soddisfatto che mi attraversa il volto... ma lui non muove un muscolo del viso...

Bella...” benissimo! Colto nel punto... non ha coraggio!!

Bella, mi dispiace per quello che è successo tra di noi ieri...” il ghigno si tramuta in serietà quando mi prende in contro piede iniziando a parlare “... ma soprattutto ho capito di aver sbagliato... mi dispiace per tutto il resto... Bella...” per tutto il resto intende davvero quello che penso io o me lo sto sognando? “... io ti amo... forse me ne sono accorto troppo tardi, forse dovevo rendermene conto prima, ma non pensavo minimamente che quel sentimento così incondizionato fosse amore...”

Vedo mia madre guardarlo stupita e mio padre alternare sguardi curiosi da lui a me.

Ha detto che mi ama? Lo ha detto davvero? Oddio... datemi un pizzicotto... è un altro scherzo della mia mente, vero?!

Ricordi... ti ho detto che non potevamo stare insieme... per salvare la nostra amicizia... ma Bella, tu sei riuscita a mettere in dubbio ciò che pensavo fosse definitivo e ovvio, tu sei riuscita a farmi comprendere che l'amicizia che c'è sempre stata tra di noi è davvero importante, ma il tuo amore lo è mille volte di più...”

Non respiro, non lo faccio da quando ha detto di amarmi... non è possibile... io, lui... lui vuole davvero... adesso potrebbe essere possibile tutto... adesso tutto è in discussione.

Edward nota la mia sorpresa perché accenna un sorriso dolcemente disarmante.

... Bella, io voglio stare con te... adesso lo so...”

Per un attimo che sembra infinito regna il silenzio... nessuno osa parlare... io non oso nemmeno respirare come se dai miei movimenti dipendesse la mia stessa vita e quella degli altri.

Edward io...” cerco di dire ma lui mi interrompe subito.

Non c'è bisogno che tu me lo dica subito...” l'ultima parola la sussurra e, più veloce del vento, si volta e se ne va.

Rimango di pietra sul posto, non riuscendo a voltarmi.

Lui ha davvero detto che vuole stare con me? Lui... Edward Anthony Masen Cullen vuole me? Lui che pensavo non tenesse abbastanza a me?

Ma io? Io cosa voglio? Io cosa gli risponderò?

Non lo so... da una parte vorrei stare con lui con tutta me stessa, dall'altra non voglio soffrire di nuovo per amore.

La verità? La verità è che sarei una delle tante, nulla di speciale, appena si stancherebbe mi lascerebbe come ha fatto con tutte... ma questo è il vero Edward Cullen? Il meraviglioso ragazzo che, nel fiore dell'adolescenza, mi portava per le strade sulle spalle ridendo?

Forse... o forse no...

Dovresti dirgli di si...” mi volto lentamente verso mia madre sentendo qualcosa pulsarmi in testa.

... ti ama davvero, credimi... dovresti...”

Cosa ne sai tu dell'amore?” chiedo alzando la voce “... cosa ne sai tu che hai lasciato tua figlia quando ne aveva bisogno per avere la bella vita senza pensieri?!”

Improvvisamente sento il rancore accumulato negli anni di sua assenza uscire tutto insieme travolgendomi come un uragano.

Non dirmi un'altra volta come devo fare... non me ne faccio nulla dei tuoi consigli egoistici... hai detto bene, sai... la mia vita adesso la conduco io... senza nessuno... non ho bisogno di te...” la guardo amaramente.

Mimo un ciao con le labbra a mio padre che mi fissa a bocca aperta e con il dolore negli occhi e me ne vado velenosa come una vipera.

Non sopporto tutto, non sopporto mia madre, non sopporto la mia vita!!

Bells...” Edward se ne sta appoggiato alla sua Volvo proprio davanti a me.

Solo allora mi accorgo di quanto mi sia mancato in quei pochi attimi.

Cosa c'è?” chiedo disorientata.

Prima che tu mi risponda, vorrei portarti in un posto, ci tengo... vuoi?” sorride dolce... nei suoi occhi la speranza.

Noto di sfuggita le sue dita incrociate dietro alla schiena.

Sospiro... voglio scappare via e lasciarmi tutto alle spalle... voglio ricominciare da capo... adesso! Con lui!

Va bene...”

Salgo in macchina senza pensarci troppo a lungo, seguita a ruota da un Edward che personifica l'amore, la felicità e la soddisfazione con un bel pizzico di bellezza, perfezione e magnetismo.

 

 

Bello, mi piace questo colore “salmone” per la scritta u.u

Comunque buona sera!!! Piaciuto il capitolo? Non è molto lungo ma spero davvero che sia venuto bene, visto che l'ho scritto a mano mentre ero a scuola ahahahah

Edward ha capito finalmente... meglio tardi che mai, no?! Adesso vedremo dove la porterà... non ho ancora pensato molto a questo perciò sono curiosa anch'io che Edward me lo dica ;)

Bene, come al solito fatemi sapere e recensite... un bacione e grazie alle vostre bellissime recensioni e anche a chi mi segue silenziosamente... un bacione enorme!!! Kiss kiss

 

 

Bella Finally Cullen

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Come un sogno... o quasi ***




Se volete dal segno * potete leggere la storia ascoltando questa canzone http://www.youtube.com/watch?v=rtOvBOTyX00

 

 

Capitolo 7 – Come un sogno... o quasi

 

Cosa vedo? Devo essere davvero sincera?

Nulla...

Sbuffo contrariata per la, penso, millesima volta...

E' inutile che fai la scocciata, con me non attacca”

Se non avessi questa cosa davanti l'avrei giù fulminato!

Ti odio Edward Cullen!” dico quasi ringhiando.

No, non è vero... tu lo ami!

Zitta!! urlo alla vocina che dentro di me mi smentisce ogni volta.

Mh... che bella cosa! L'odio è un sentimento molto profondo, sai?!”

Stai zitto per l'amor del cielo...” lo sento ridacchiare piano.

Guarda che ti sento!!” alzo la voce.

La sua risatina si trasforma in una vera e propria valanga di risate a crepapelle.

Improvvisamente sento molto calore all'altezza del collo.

Tranquilla, tra un po' siamo arrivati...” soffia a pochi centimetri dalla mia pelle.

Cerco di scacciarlo come si fa con le mosche ma probabilmente non ho l'effetto desiderato perché lui mi lascia un dolce e veloce bacio sul collo.

Sento il viso andare in fiamme e mi muovo nervosamente sul sedile.

Cos'è che mi sta innervosendo tanto, chiederete voi...

Prendiamo un attimo in considerazione la situazione... sono in macchina con Edward, il mio Edward, che nemmeno un'ora fa mi ha confessato di amarmi... mi sta stuzzicando in tutti i modi da quando siamo entrati in macchina (un'ora circa) e in più mi ha anche bendata!!

Potresti riconoscere la strada, e voglio che sia una sorpresa...” aveva detto con quel suo solito sorriso sghembo che avrebbe potuto uccidermi.

Edward...” piagnucolo.

Non serve a nulla pregarmi... non ti tolgo la benda... a meno che...” c'è una speranza che mi tolga questa cosa?

A meno che? Parla!!” dico sporgendomi (almeno credo) verso di lui.

Bhè... un bacio non mi dispiacerebbe...” solo allora mi rendo conto che il suo viso è a un paio di centimetri dal mio... sento il suo respiro.

Arrossisco fino ai capelli e mi ritraggo di colpo.

Scordatelo!!” dico di colpo.

Anche se... in effetti non dispiacerebbe nemmeno a me...

Ma che vado a pensare!! Mi ha fuso il cervello??

E allora resti così per un'altra mezz'ora...”

Sbuffo ancora più forte.

Nonostante tutto sono così felice di essere qui con lui, era da tanto che non passavamo un po' di tempo insieme.

Mi ha detto che le tappe del nostro viaggio sono due, ma non vuole dirmi altro.

A volte ho l'impulso di allungare la mano e toccare la sua, solo per accertarmi che lui è veramente qui e non scapperà di nuovo.

Bella?!” mi chiama improvvisamente.

Quant'è bella la sua voce...

Mh...” mugolo appallottolandomi sul sedile comodissimo della sua Volvo.

Tu provi ancora qualcosa per me?” lo sento, è teso.

Questa domanda mi lascia spiazzata... adesso che gli dico?

La verità Bella, la verità...

Giusto...

Edward...” sussurro un po' imbarazzata.

Bella... è semplice... voglio solo sapere se ho qualche possibilità o mi sono giocato tutto...” sento un velo di tristezza nella sua voce.

Non lo so...” rispondo.

Non è una bugia, ma non è nemmeno la verità.

Lo sento sospirare.

Bhé... non è un no... mi lasci un po' di speranze così...” adesso non c'è più l'Edward sbruffone di poco fa, adesso c'è solo l'Edward dolce di cui sono follemente innamorata... certo, anche l'Edward intraprendente mi fa girare la testa...

Voglio lasciarti delle speranze Edward... sussurro dentro di me.

Chissà... magari lui è disposto a lottare per avermi... magari...

Come se avessi pronunciato le parole ad alta voce lui risponde.

Sono disposto a lottare per te Bella... non mi darò per vinto... non mi arrendo... adesso che sei qui non voglio perderti mai più...”

Dentro di me sento di amarlo, di amarlo come non ho mai amato nessuno... è una sensazione tutta nuova, un sentimento che voglio scoprire... insieme a lui.

Ma sento anche di non fidarmi del tutto di lui... o forse non mi fido dell'amore?

Questo posso solo scoprirlo con il tempo...

Posso fare una telefonata?” chiedo seria.

Certo! Non c'è bisogno di chiederlo...” risponde a brucia pelo.

Pensavo mi avessi rapita...”

Mh... più o meno... ma non voglio essere indiziato per la scomparsa di una ragazza...”

Edward Cullen... dov'era alle ore 3 di ieri sera?” dico imitando la voce di un poliziotto.

Lui scoppia a ridere contagiando subito anche me che, con le lacrime agli occhi, prendo il cellulare.

Puoi cercarmi il numero di Alice in rubrica?”

Certo...” mi prende delicatamente il telefono di mano e me lo restituisce dopo pochi secondi.

<< Pronto... >>

Alice!! “

<< Bella! Si può sapere dove sei finita? >> sento la sua voce preoccupata.

Scusami ma Edward mi ha rapito... “rispondo ridendo.

Sento Edward ridacchiare accanto a me.

<< Lo so... >> Cosa cosa??

Come lo sai? “

<< Edward mi ha detto tutto... l'ho aiutato io!! >> dice fiera.

Traditrice!!!

Ma questo è un complotto!! Sei una complice Alice!! Hai contribuito al mio rapimento... “dico sconvolta.

Alice, dille che non la mangio!” Edward ride come un matto.

<< Sei sicuro Ed? Da quello che mi hai detto non sembrava! >> anche Alice si mette a ridere.

Io arrossisco tutto d'un colpo.

Adesso basta! Ally quando torno ci sentiamo, ciao...” taglio corto.

<< Su Bellina, non te la prendere... comunque ciao, divertitevi! >>

Attacco furiosa.

Hai corrotto Alice? Cosa le hai promesso?”

Le ho promesso Jasper per una settimana intera!!”

Scuoto la testa.

Alice farebbe qualsiasi cosa per Jazz, me lo sarei dovuto aspettare... anche perché lei sa quanto tenga a Edward...

E se gli avesse detto anche quello?

Mi sento sprofondare.

* “Siamo arrivati...” annuncia Edward e infatti sento la macchina fermarsi.

Posso...?” chiedo indicando la benda.

Ancora no... aspetta, vengo ad aprirti io...”

Senza un motivo ben preciso sento il mio cuore battere all'impazzata, come impazzito.

Vieni...” Edward è accanto a me e mi prende dolcemente la mano.

Sento il cuore battere ancora più forte, fino a scoppiare...

Mi attacco a lui e mi alzo uscendo dalla macchina.

Mi stringe la mano in modo impercettibile.

Camminiamo per qualche metro, poi si ferma.

Sei pronta?” chiede da dietro di me.

Sono pronta...” sussurro.

Mi toglie la benda lentamente e finalmente vedo di nuovo.

Vedere quello che ho davanti mi toglie il fiato.

Una lacrima minuscola scende lungo la mia guancia.

Davanti a noi una panchina in mezzo ad un enorme prato... intorno alla panchina ci sono decine di rose rosse, rosa e bianche.

Ma quella non è una panchina... quella è la panchina...

La panchina in cui abbiamo passato tutti i nostri pomeriggi a parlare sin da quando ci conosciamo.

La panchina dove andavamo quando volevamo stare insieme da soli... il nostro piccolo mondo così lo chiamavamo.

Il prato è pieno di fiori viola e bianchi, meraviglioso.

Te lo ricordi?” sussurra rimanendo dietro di me.

Come potrei dimenticare...” mormoro con la voce rotta dall'emozione.

Vieni...” mi prende la mano di nuovo e mi accompagna fino alla panchina.

Guarda qui...” sussurra sfiorando il legno.

Guardo il punto proprio accanto alla sua mano.

Edward e Bella” leggo a bassa voce.

Il nostro piccolo mondo...” mormora sfiorandomi la mano.

Alzo gli occhi verso il suo viso per la prima volta da quando siamo qui e qualcosa dentro di me scatta...

Vedo i suoi occhi verdi come non li ho mai visti, come se fosse la prima volta... in lui vedo il mio universo, la mia vita, il mio futuro...

In lui vedo noi e vedo ciò che voglio davvero.

Sento le lacrime scendere di nuovo.

Lui ne intrappola una con il dito e poi mi accarezza il viso.

Ti amo Bella...” sussurra.

Il mio cuore perde un colpo... lo sento rinascere...

Ti amo Edward...” mormoro a mia volta.

Lui mi guarda e il suo sguardo scintilla... vedo i suoi occhi luminosi come non lo sono mai stati e un sorriso meraviglioso illumina tutto intorno a lui.

La distanza tra i nostri visi si colma lentamente e, tra le mie lacrime e il cuore impazzito, sento finalmente le sue labbra sulle mie.

Bella, sei sicura? Chiede la mia vocine.

Si, sono sicura...

Ma se ti sta prendendo in giro?

Voglio stare con lui, voglio rischiare... non voglio altro, voglio solo lui...

E' vero, voglio solo lui...

 

Datemi un fazzolettooooo!!! T.T

Ho aggiornato presto perché questo capitolo non è lungo volutamente... volevo fare un finale ad effetto xD nel prossimo finalmente ci sarà un po' di romanticismo!! Un bacio a prestissimo!!

 

 

Bella Finally Cullen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Vite parallele ***




Capitolo 8 – Vite parallele

 

Adesso basta... non riuscirai a distrarmi dalla scaletta che mi sono preparato!!” mi guarda ridacchiando.

Vada per la scaletta... dove mi porti?” lo guardo inarcando un sopracciglio.

Ormai sono pronta al suono della sveglia, questo è troppo... non può essere reale.

Bene... lo vedrai... adesso andiamo...”

Guardo titubante la benda tra le mie mani deglutendo a fatica.

Devo rimettere questa cosa?

Improvvisamente Edward scoppia a ridere.

Tranquilla, non dovrai metterla di nuovo!!”

Tiro un sospiro di sollievo.

Che sollievo!! Come mai? Ti sei addolcito?” sorrido.

Mh... no, non direi...” il suo braccio mi cinge la vita.

... più che altro so che non capirai dove ti sto portando... ma è necessario... “ il suo sguardo si fa più serio, quasi addolorato.

Ma questo ragazzo quante sorprese riserva?

Io che pensavo di conoscerlo da una vita, in realtà non lo conosco affatto.

L'Edward cinico e menefreghista l'ho cancellato dalla mia testa... lui non è così!

Saliamo in macchina in silenzio, un silenzio carico di significato.

Non mi dai nemmeno un indizietto piccolo piccolo?” faccio gli occhi dolci cercando di strappargli qualche informazione.

No, niente indizietti... è una sorpresa...” lo dice un po' strano.

Da un po' si è irrigidito... sarà per la sorpresa?

Cerco di non pensarci e mi metto a guardare fuori dal finestrino della Volvo.

Il paesaggio è cambiato, ci sono moltissime montagne e prati... enormi prati!

Le foreste sono fitte ma accoglienti.

Dove mi sta portando?

Ed...”

Dimmi...”

Sei strano... cos'hai?” non riesco nemmeno a credere di averglielo chiesto davvero!

Nulla... lo capirai quando siamo arrivati...”

So per certo che non saprò altro da lui, non riuscirò a ricavare nulla... Edward quando si mette d'impegno è cocciuto come un mulo!!

Ok...”

Ad un tratto inizio a vedere delle case...

Benvenuti a Forks”

Rimango a bocca aperta senza fiatare.

Mi sta davvero portando nel luogo del nostro sogno?!

Edward... io...”

Shhh... devo fare tutto bene... prima che tu mi risponda devo fare le cose come si deve...”

Rimango un po' spiazzata dalla sua convinzione e dalla determinazione... pare che ci creda davvero tanto.

Non c'è molta gente in giro, anzi, tutt'altro...

La città è come nel mio sogno... nuvolosa e solitaria.

Non immaginavo assolutamente di aver sognato un posto esistente davvero!!

Allora Forks esiste...” mormoro quasi a me stessa.

Già... l'ho scoperto per caso ieri...”

Adesso siamo in una via alberata piena di case-ville.

Aspetta... parcheggio qui...” dice lui accostando la macchina.

Scendiamo e lui mi affianca.

Guarda...” mi fa voltare verso una casetta alla mia sinistra.

I muri sono di un rosa chiarissimo, perfettamente intonato al colore delle altre villette... ha due piani e sembra piuttosto grande.

Questa è...

La mia casa...” sussurro incredula.

Già... con Reneè e tutto il resto... solo che loro hanno davvero una figlia che si chiama Isabella...”

Mi giro dall'altro lato della strada.

La tua finestra...”

Già... la finestra da cui ci siamo visti un paio di volte... la prima per caso con la storia della tenda.

Istintivamente arrossisco al pensiero.

La seconda è stata quando Jessica era venuta da me... il pomeriggio della... festa...

Vieni...” Edward mi rende per mano imboccando la strada davanti a noi.

I nostri passi sono leggeri, nemmeno si sentono.

Perché mi hai portata a Forks?” la domanda mi sorge spontanea.

Perché da qui ho rovinato tutto e da qui voglio ricominciare...”

In che senso?

Benvenuti alla Forks High school... ricordi? “ guardo il cartello sospirando.

Sento un vuoto improvviso al petto, come se fosse stato scavato nell'interno.

Certo, lo ricordo...” il mio viso è teso...

Ma non è questa la nostra meta...” come no?

E allora dove dobbiamo andare?

E allora?” il mio sguardo è confuso ed interrogativo.

Edward mi sfiora il naso con la punta del dito.

Lo saprai presto...”

Ci incamminiamo verso la parte a nord della città.

Camminare così accanto a lui mi fa sentire bene, per un attimo sembra che non sia successo nulla, per un attimo vedo i due bambini che giocano insieme allegramente sulla panchina.

Ma starò facendo la cosa giusta?

Sarà giusto lasciarmi andare?

Sono pronta?

Tutte queste domande mi vorticano per la mente senza sosta, non danno pace.

A cosa pensi?” mi chiese improvvisamente.

Nulla... solo, mi sto chiedendo se stiamo facendo la cosa giusta...”

Bella... dipende se tu lo vuoi o meno... non pensi? Tu pensi di poter essere felice con me?”

Ci penso un attimo.

Si, penso che potrei.

Si, credo di si...”

E allora non hai altro da perdere...”

Faccio istintivamente una smorfia.

... Bella... “ lo vedo fermarsi di colpo davanti a me.

Mi guarda dritta negli occhi adesso.

... Bella, io ti prometto... te lo giuro su quello che ho di più importante... io non ti farò più soffrire... mai più... credimi...”

I suoi occhi sono sinceri... voglio credergli...

Sospiro e annuisco.

Bene... siamo quasi arrivati...” mormora.

Tic... tic... tic... tic...

L'asfalto scricchiola sotto alle scarpe.

Ad un tratto il suolo cambia... appare della ghiaia.

Ma dove siamo?

Alzo lo sguardo per capire.

Diamine!! Io questo posto lo conosco!!

E' casa di Jessica!

Una fitta pazzesca mi fa quasi accasciare piegata in due.

Che... che ci facciamo qui?” chiedo fredda.

Vieni...”

Lo seguo silenziosamente.

In realtà questa casa è una specie di museo pubblico... perciò possiamo entrare...” continua lui.

Ripensare di entrare lì dentro mi mette i brividi, ma non posso farne a meno.

Entriamo in una sala grandissima.

La mia mente aggiunge il lungo tavolo, le luci da discoteca, i divanetti e la musica.

Questa è la sala dove ballavamo.

In un angolo ci sono persino i divanetti appartati dove Edward mi ha baciata.

Ma non ci fermiamo... continuiamo a camminare finché non entriamo in una stanza piuttosto diversa dalle altre.

Un grande divano bianco è al centro.

E' come se il cuore si spezzasse all'istante...

Perché mi hai portata proprio qui?” cerco di fare l'indifferente anche se gli do le spalle volontariamente per non fargli vedere le lacrime che rischiano di prendere il sopravvento.

Lo sai Bella... sai cos'è successo qui... e so che eri arrabbiata per questo... voglio spiegarti cos'è successo davvero quella sera...”

Deglutisco a fatica.

Cosa vuole spiegare? Vuole spiegarmi di come ha baciato la bionda?

Ok... avanti... parla...” sussurro scossa.

Bella... giurami che mi crederai, perché è la pura verità...”

Annuisco poco convinta.

... ricordi il pomeriggio alla finestra quando ti ho scritto che dovevo parlarti?”

Si... mi ricordo...”

Lo guardo curiosa.

Quel bacio era “la cosa” … volevo dirti che ti amavo...”

Però tu...” cerco di controbattere ma lui mi blocca.

Bella, dopo il bacio... ti ho vista con... quello” dice “quello” con disprezzo.

James...” mormoro.

Si... insomma... Jake...” sorrido vedendo la sua faccia mentre sbaglia di proposito il nome.

Continua...” lo incito.

Bhé... dal modo in cui ti guardava pensavo che voi... insomma...”

Ho capito... ho capito...” arrossisco di colpo.

Sa che mi mette in imbarazzo!!

Insomma... ho baciato Irina per vendicarmi... per farti ingelosire...”

Ah ah... allora la bionda ha un nome!!

NO!!! un attimo... che mi sono persa?

Edward geloso??

Edward- Bacio- James- gelosia- bacio – Irina.

Faccio tutto lo schema mentalmente.

Non è possibile...” mormoro sconvolta.

Ho frainteso tutto!!

Poi...” lo guardo... c'è un poi?

Poi ti ho vista... e sei caduta a terra...”

Ripenso ai giramenti.

Lì mi sono svegliata...” sussurro.

Io sono rimasto di più...”

Comeee??

... sono corso da te... ho capito che quel... animale... ti aveva messo qualcosa nel bicchiere e sono andato a dirgliene quattro... stavo andando lì quando mi sono svegliato di colpo...”

Lui... mi ha difesa?

Ok... mi sono persa la parte più bella...” dico a bocca aperta.

Già...” ridacchia.

... Bella...” sussurra.

Si?!”

Lo vedo mettersi in ginocchio.

Cosa diavolo sta facendo??

Bella... ti chiede scusa... per tutto questo... mi dispiace... non volevo ferirti... se fossimo dei ragazzini saprei cosa chiederti, ma adesso non lo so... non voglio forzarti, solo capire cosa ti frulla nella testa... Bella... dire vuoi essere la mia ragazza è da bambini... perciò... Bella... vuoi provarci? Vuoi provare a stare insieme, in qualche modo?”

Sgrano gli occhi... non sapevo che Edward fosse tipo da discorsi così diretti... ma quante cose mi sono persa?

Che... che ne dici se restiamo qui a Forks a dormire stanotte?” la sua voce inizialmente è lontana ma piano piano capisco il senso della domanda.

Il panico mi travolge come un'onda.

Ed... Edward... domani abbiamo l'università... tra due settimane dobbiamo dare l'ultimo esame prima della laurea... non possiamo mancare...” sono nel panico... non posso restare sola con lui... in una stanza... di notte...

Oddio!!!! No no no no no!!!!!

E' meglio se ce ne andiamo subito!!”

Sono frettolosa, lo so... ma... non mi sento pronta!!

Oddio... cosa diavolo mi sta capitando?

 

Ed eccomi di nuovo!! Pensavate di avermi levata dai piedi?! E invece noooo!!! XD a parte scherzi, piaciuto il capitolo?

Non ho avuto molto tempo perciò non l'ho fatto molto lungo... comunque Bellina deve fare un po' di aggiornamento e ordine mentale '-'

Edward è... diretto?! Ahahahah si!!! xD

Comunque... ho appena iniziato una nuova storia, si chiama The Dreams of the Nightmares

Il link è questo http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1545301&i=1

Bene bene... adesso vi lascio con la promessa che cercherò di aggiornare presto... voi vedete di passare a recensire la mia storiellina nuova e anche questa ;) ahahah

Un bacio a tutti kiss kiss

 

 

Bella Finally Cullen

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 - Conclusioni ***




Capitolo 9 – Conclusioni

 

Non.Ci.Posso.Credere!

Non.Ci.Posso.Credere!

O.Mio.Dio!

Ok, ok... calma Bella, calmati, stai calma!

Sto totalmente in iperventilazione mentre salgo le scale per tornare nel mio appartamento.

Edward mi ha accompagnata a casa dopo la “gita” a Forks e mi ha lasciata proprio davanti al portone promettendomi di vederci il giorno dopo all'università.

Mi ha baciata.

Ecco, sto ricominciando ad avere il respiro irregolare, perfetto!

Le sue labbra... oh... sono così... morbide... dolci... perfette.

Inizio a sudare vistosamente mentre salgo l'ultima rampa di scale.

Non è assolutamente possibile!

Fino a nemmeno tre giorni fa io e lui eravamo amici, senza voler essere altro.

E' stato davvero brutto non potergli dire davvero quello che sento, è stato frustrante in un certo senso.

Poi c'è stato il sogno, quel sogno che inizialmente mi era sembrato una condanna, mi era sembrata la goccia che ci avrebbe distrutti completamente.

Non pensavo di poter più guardare Edward con gli stessi occhi di prima.

Sarebbe stato tutto diverso, tutto.

Ma alla fine si è rivelato tutto totalmente diverso.

Edward si è rivelato un ragazzo diverso.

Pensavo di conoscerlo, tutt'ora penso di conoscerlo, ma in realtà avevo capito tutto nel modo sbagliato. Lui è stato una sorpresa.

Bhé... alla fine... lui è Edward, doveva pur avere qualche sorpresa.

Quando eravamo piccoli Ed era davvero dolce con me, ogni volta che andavamo al prato a giocare insieme, mi prendeva mazzi e mazzi di primule. Sapeva che erano i miei fiori preferiti.

Ne prendeva di tutti i colori, gialle, viola, rosa, rosse.

Era davvero l'amico perfetto, il classico principe azzurro.

Io, nella mia mente di bambina di cinque anni, avevo già programmato tutto, era un programma davvero realistico, e mia madre, quando glielo raccontai, si mise a ridere e iniziò a scherzare.

“Da grande voglio sposare Eddy!” le avevo detto “Lui è il mio principe azzurro. Voglio sposarlo e andare a vivere con lui nel castello oltre le montagne” e avevo indicato i monti Olimpici al confine della penisola.

Ero davvero convinta che io e lui saremmo stati insieme per l'eternità.

Con il crescere noi avevamo iniziato a frequentarci, si, ma frequentando posti diversi, avevamo amicizie diverse.

E ben presto Edward, bello e attraente com'era, aveva iniziato ad avere ragazze che gli andavano dietro da tutte le parti.

E così ebbe la sua vera e propria storia seria.

Ebbe relazioni con tutte ragazze bionde.

Pff... che noia! Pensavo davvero di non avere speranze con lui...

E invece...

Silenziosamente apro la porta e, affatto sorpresa, noto che Alice è in casa.

“Ally? Sono a casa!” grido togliendomi il giacchetto.

“Isabella Marie Swan vieni subito quiiii!!!” urla dall'altra stanza.

Faccio una smorfia di finto disgusto.

Ecco a voi il terzo grado di Alice Brandon.

Lentamente e senza troppo entusiasmo vado di là e ritrovo seduta sul divano una Alice furiosa, con le orecchie fumanti e il sorrisetto crudele di chi la sa lunga.

“Ehm... cos'ho fatto vostro onore?” cerco di sdrammatizzare.

Ma come volevasi dimostrare...

“Cos'hai fatto? Cos'hai fatto?” mormora stizzita “... hai fatto che te ne sei andata dal locale, e come lo so non sono affari tuoi visto che ho informatori segreti ovunque. Ma la cosa OLTRAGGIOSA...”

Oh mio dio... oltraggiosa?? Da quando Alice usa questi aggettivi?

Oltraggiosa... bha...

“... è che sei andata via dal locale con Edward Anthony Cullen! Dio mio Isabella! Con Edward! E per giunta dopo che lui ti ha fatto una dichiarazione con i fiocchi davanti ai tuoi più che sgomentati!”

Come fa a sapere sempre tutto questa santa folletta?

“E tu non osi nemmeno chiamarmi??” spalanca la bocca ancora più infuriata “... dove siete andati fino a quest'ora? So che sei andata con lui in macchina perciò non mentire”

Non oso nemmeno chiederle come lo sa perché so che alimenterei la sua rabbia.

“Mi ha portata in un posto... dove io e lui siamo stati... tempo fa”

In fondo non è del tutto una bugia dai... è vero!

“Abbiamo fatto un giretto lì e siamo tornati a casa!” mi mordo il labbro sperando che se la beva.

Con mia grande sorpresa la vedo rilassarsi.

Ma poi mi viene a mente il motivo per cui ero ansiosa di vederla.

Dovrei essere io a infuriarmi!

“Alice?” mormoro con un sorriso falsissimo.

“Dimmi cara?” risponde civettuola.

“Come diavolo sapevi che sarebbe successo qualcosa al locale e perciò dovevo andarci?” faccio il broncio più clamoroso e scandaloso che posso.

Lei spalanca la bocca per ribattere ma poi la richiude colta in fallo.

Bene, 1-1.

“Bhè Edward me lo ha detto ovviamente! Voleva che lo aiutassi. E dalla tua espressione beata non mi sembra che ti sia dispiaciuto!”

Ops... 2-1 per Brandon.

“Bhè... Jazz come sta?” cambio argomento.

Lei alza gli occhi al cielo scocciata.

Mi trattengo dallo scoppiare a ridere.

Quanto le vorrò bene?

“Sta bene. Mi ha chiesto se stasera andavamo a cena fuori ma... io non lo so, volevo stare con te”

E' la tua occasione, forza Swan!

“Alice... non è che potresti andarci? Perché... ho invitato Edward a mangiare qui a casa da noi... da soli.”

Sono pronta alla sfuriata numero due di Alice.

E invece lei aggrotta la fronte e la sua espressione si fa più rilassata.

“Va bene... lo vado a chiamare”

“Ohhh ti voglio bene Ally!” le salto subito al collo iniziandola a baciare sulla guancia.

“Si si, anch'io” mi congeda con una mano in modo altezzoso.

Scoppiamo entrambe a ridere mentre lei esce in terrazza per chiamare Jasper.

Io vado in camera mia.

Che bello, cena in casa da soli con Eddy!

Non ci vedo più dalla gioia!

Ma... c'è solo un grandissimo problema.

Problema che aprendo l'armadio si concretizza spaventosamente davanti a me.

Se fosse un cane rabbioso farebbe meno paura e io sarei meno sgomentata e non avrei questa espressione da “salvatemiii”.

COSA DIAMINE MI METTO?

 

 

Ed eccomi qua!!! Ce l'ho fatta ad aggiornare dopo tantissime guerre u.u *fa la faccia soddisfatta* e sono più che elettrizzata dall'idea di continuare questa ff finalmente.

Allora... si preannuncia una cena tra Edward e Bella, e saranno soli soletti per giunta!!! *^* l'amore, ohhhhh. *occhi a cuoricino*

Allora aspetto le vostre recensioni u.u e siete obbligati a commentare!

Il prossimo aggiornamento penso che avverrà entro la fine della prossima settimana!

A prestissimo!!!

 

Bells <3

 

Le altre mie storie

 

*Tornerai a brillare (completata) ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1313196&i=1

 

* The Dreams Of The Nightmares (8 capitolo) ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1545301&i=1

 

* The Beginning After The End (nuova con prologo) ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2296957&i=1

 

 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 - Preparativi ***





 

Capitolo 10 – Preparativi

 

Sto ancora saltando da una parte all'altra della camera con lo sguardo più terrificante e spaventato del mondo.

Cosa diavolo mi metto????

Ecco, io invito Edward – il mio bellissimo e affascinantissimo Edward – a cena, e non so nemmeno come presentarmi a lui, come presentare casa mia e tutto il resto.

“Bene, bel casino Bella, sei un genio del male!”

L'ironia, per qualche strana motivazione, non mi ha abbandonata nemmeno adesso.

“E adesso come fai a presentarti in un modo decente? Non dico essere una bomba sexy, ma almeno D E C E N T E”

Ecco, adesso ho persino iniziato a parlare da sola! Stiamo messi benissimo! Spero solo di non arrivare a stasera con i nervi a pezzi, la faccia da maniaca e soprattutto atteggiamenti da qualcuno che ha qualche rotella fuori posto.

“Bells perché parli con l'armadio?” Una Alice stralunata e sbalordita è sulla soglia della mia stanza e mi guarda con diffidenza. Bene, pensa già che io sia da psichiatra, perfetto!

“Vuoi una lista Al? 1. Come combino questo casino che abbiamo come casa? “ sta per contraddirmi quando chiude la bocca captando probabilmente il mio nervosismo salito nel frattempo alle stelle.

“Non è così male alla fine dai... ho già riordinato tutto mentre tu facevi una specie di... monologo con i mobili della tua stanza” ha un'espressione seria, ma so perfettamente che stenta a trattenere le risate. In effetti anch'io mi metterei a ridere se il mio “quasi ragazzo” non stesse per venire a magiare da me e io non fossi un completo disastro, come anche casa mia che, abitata da due sole ragazze sembra un campo di guerra. Almeno dalla parte di casa che spetta a me. Quella di Alice è perfettamente in ordine. La invidio in questo momento per questo.

“Okay, passa agli altri punti... “ Alice storce la bocca e si mette una mano sul fianco appoggiandosi al muro.

“Punto numero due: Ho la faccia di chi non dorme da una settimana!”

“Bhé aspetta che ore sono...” guarda l'orologio “... Edward verrà tra circa quattro ore Bella, abbiamo tutto il tempo di farti una bella maschera al viso e di truccarti bene” In altre situazioni non sopporterei anche la sola idea di truccarmi o di farmi imbrattare la faccia da quella folletta che mi ritrovo come migliore amica.

Il mio pensiero in quel momento va a Jessica. Chi lo sa... magari anche io e lei, se ne avessimo avuto la possibilità, avremmo instaurato un bel rapporto. Sospiro.

“Okay... punto tre ed è il più f.o.n.d.a.m.e.n.t.a.l.e.” scandisco bene le parole in quel modo che genericamente mi irriterebbe terribilmente.

“Già mi fai paura...” sorrido per l'espressione di Alice.

“Bhè... cosa mi metto?”

La vedo rilassarsi, un sorriso spuntare sul suo volto e poi una risata cristallina tipica di Ally.

Oh... Ally ti adoro!

“Infatti proprio a questo proposito...” la vedo affacciarsi fuori dalla porta della mia stanza e tornare con una grande busta “...tieni! Pensavo che per l'occorrenza avrebbe fatto comodo un bel vestito. A quanto pare è caduto a fagiolo. L'ho comprato oggi mentre eri con Edward”

Al suo nome un brivido mi attraversa tutta la schiena fino ai piedi.

E' terribile e allo stesso tempo affascinante la reazione che lui ha su di me.

Alice a volte diceva – e tutt'ora dice – che io e Edward abbiamo una chimica palpabile, tangibile. Si vede da lontano un miglio che siamo fatti l'uno per l'altra.

Prima non le davo conto, troppo presa, forse, dal rimanere fedele alla mia promessa. Ma adesso, sinceramente e sorprendentemente, le credo.

Presa da un attimo di coraggio, prendo la busta e ne tiro fuori il contenuto.

Il vestito che ho tra le mani non può essere reale, è troppo bello.

E' blu, ma non un blu chiaro, bensì un blu notte, scuro... tendente al nero.

Ha una bellissima scollatura a cuore e sotto al seno è fermato da una specie di cintura piuttosto fina di diamanti luccicanti.

La parte dietro è caratterizzata da un enorme scollatura sulla schiena, fin quasi alla vita e da una parte – che blocca il vestito al collo – dello stesso tessuto di diamanti della cintura.

Il tutto è reso perfetto da una gonna lunga, morbida che, una volta indossato il vestito, cade verso il basso formando deliziose pieghe.

E' perfetto.

“Oh Alice... è... è...”

La vedo sgranare gli occhi.

“Che c'è... non ti piace? Se non ti piace te ne presto uno dei m...”

“Oh Alice è bellissimo!!!” le salto addosso interrompendola con tutta la foga e la forza che ho in corpo facendola quasi cadere a terra.

Quanto le voglio bene... e quanto non glielo dimostro mai.

“Cosa? Isabella Swan apprezza il vestito che le ho comprato?” è sorpresa “... non ci credo... non è mai successo...” è sconcertata, lo sento dalla sua voce.

“Ma Alice, ti sarà costato una fortuna!”

“Ma che, c'erano i Saldi! E comunque qualsiasi cosa per la mia dolce Bella, meriti di essere felice tesoro. Ti ho vista schiava dei tuoi rancori e dei tuoi sentimenti per fin troppo tempo. E' ora che anche tu ti goda la vita, e Edwarc ti ama Bella, ti ama da tanto tempo, con un'intensità che probabilmente tu nemmeno immagini. Ti ama quanto lo ami tu, se non di più. Pensala così. E' stato tanto male anche lui Bella, credimi. La vostra promessa non ha distrutto solamente te. Lui sembra cinico e menefreghista ma non lo è. Lui farebbe qualunque cosa per renderti felice, ne sono convinta. Ha impiegato solo troppo tempo per accorgersi di quanto ti ama e non vuole perderti. Ma dagli una possibilità... se la merita anche lui. Ha fatto tanti sacrifici per non farti sentire forzata. Ti ama, ricorda solo questo. E VIVI! Senza paura... vivi il momento e ricorda che qualsiasi cosa succeda io ci sarò sempre per te. E adesso vivi il momento, insieme a lui”

E' la prima volta che Alice mi dice queste cose, è la prima volta che la sento fare un discorso di questa importanza.

Una lacrima mi scende rigandomi la guancia.

“Oh Ally... ti voglio bene...” sussurro stringendola in un abbraccio.

“Anch'io Bells... sempre”

Sorrido e le lascio un dolce bacio sulla guancia lasciandola respirare dopo il mio abbraccio più che soffocante.

“Ma... Alice... scusa se te lo chiedo... ma a cosa mi serve un vestito da sera così elegante se staremo a casa?”

“Oh tesoro, mi sono dimenticata di dirtelo, Edward mi ha chiamata, ha detto che ti verrà a prendere più tardi qui a casa. Ha detto ti porterà da qualche parte lui”

Questo mi lascia sconcertata. Come mai questo cambio di programma?

L'idea di andare in un qualche locale affollato con Edward mi preoccupa non poco. Non sono abituata a cene formali. E deve esserlo quella di stasera visto il vestito.

Ma mi fido di Edward, lui mi conosce e so che non mi deluderà.

Con questo pensiero fisso in testa mi rilasso un po' abbandonandomi alla dolce sensazione di attesa.

 

***

 

Nelle ultime due ore, Alice mi ha trasformata in una bambola.

Mi ha truccata, vestita, e mi ha fatto ogni genere di cose.

Maschere di bellezza che mi facevano sembrare un rospo, creme bianche e fredde spalmate in ogni centimetro di pelle.

In più mi ha depilato ogni parte del corpo!

Non capisco ancora come ho fatto a sopravviverle.

Alla fine però il trucco non è stato così terribile.

La mia pelle dopo le numerose maschere e creme è diventata come di porcellana, di un colore meraviglioso e senza nessuna imperfezione perciò non ho avuto bisogno di nessun tipo di fondotinta.

Certo che, in futuro, dovrò ricordare di fidarmi molto di più di Alice.

I miei occhi chiari prendono una strana sfumatura tra il verde e l'azzurro truccati nel modo giusto. Sono davvero mozzafiato.

Le labbra sono semplici, con un rossetto del colore naturale delle mie labbra.

I capelli sono stati legati in una specie di crocchia dietro alla testa e Alice ha arricciato in morbidi boccoli un paio di ciuffi lasciati volontariamente indomati al di fuori della pettinatura, sulla parte davanti del mio viso.

Devo dirlo, Alice è riuscita a rendermi davvero bellissima.

“Su Bells, sìì forte e ricorda ciò che ti ho detto... stai calma e goditi la serata... poi fammi sapere se torni a dormire così non mi preoccupo”

Siamo sulla soglia nonostante Edward non sia ancora arrivato.

Rifletto un attimo alle sue parole annuendo d'istinto.

Specialmente alla parte finale della frase... non avevo pensato che magari ci potrebbe essere... un dopo.

Arrossisco a quel pensiero.

Si vedrà...

“Grazie Alice, divertiti con Jazz...” sorrido dolcemente.

Lei ricambia il sorriso.

Sobbalzo sentendo il suono forte e chiaro di un clacson.

Lei sorride in modo complice. E' felice per me, si vede.

Respiro pesantemente guardandola.

“Dai, vai... non farlo aspettare... e divertiti...” mi lascia un bacio sulla guancia e io le sorrido timidamente.

Mi chiudo la porta dietro le spalle infilando il giacchetto nero che Alice mi ha dato insieme alle scarpe che indosso.

Hanno un tacco davvero molto alto, credo sui dodici centimetri.

Non ci sono abituata. Comunque sono dello stesso colore delle decorazioni del vestito. Perfettamente in tono.

Scendo le tre rampe di scale più facilmente di quanto pensassi nonostante i trampoli.

Per la prima volta da quando abito qui, i quattro piani mi sembrano davvero pochissimi.

Apro il portone timidamente.

Alzo lo sguardo.

E Edward è lì, davanti alla sua Volvo con il sorriso più bello del mondo stampato sul viso.

Dio, qualche giorno prima avrei pagato oro per vedere uno di quei sorrisi davvero rarissimi di Edward. E adesso uno di quei sorrisi è tutto mio, lo posso vedere solo io... e soprattutto è rivolto a me!

Gli sorrido dolcemente rossa in viso.

Riesco a intravedere sotto la sua giacca un completo elegante.

Allora stiamo proprio facendo sul serio stasera!

I suoi occhi verdi brillano quando lo raggiungo.

“Ciao...” sussurra sorridendo.

“Ciao...” mormoro sciogliendomi nei suoi occhi.

E' straordinario, talmente tanta bellezza dovrebbe essere dichiarata illegale. Può causare collassi!

E io ne sono un caso evidente in questo momento.

Lui si piega verso di me e per un attimo penso che mi stia per baciare, ma invece, da vero gentiluomo, mi bacia dolcemente sulla guancia, vicino all'angolo della bocca.

Anche solo per questo contatto vado a fuoco.

Come potrà esserci “un dopo” stasera se non riesco nemmeno a sopportare un bacio sulla guancia?

Dentro di me mi prendo a calci urlando di stare calma mentre lui mi apre lo sportello dalla parte del passeggero richiudendolo poi subito dopo.

Sale dall'altra parte e mi guarda come in cerca di un consenso.

Io annuisco intuendo i suoi pensieri.

Partiamo, per la seconda volta in quel giorno, per andare non so proprio dove.

Ma questa volta, mi accorgo, sorprendendo anche me e rimanendo totalmente sconcertata, Che con Edward, andrei ovunque, anche in capo al mondo.

Con Edward, mi sentirò sempre a casa, qualunque luogo, anche il più rude e sporco mi sembrerà completo. Perché la mia vita sarebbe dentro a quel posto. Perché non ci sarebbe posto dove vorrei essere di più se non con lui.

In questo momento lo amo e so, che con lui sarà sempre così.

Lui E' Ciò Che Voglio Dal Mio Futuro.

Per Sempre.



Abito di Bella

 

Ecco un nuovo capitolo, non mi dilungo tanto perché voglio lasciare a voi i giudizi :P … bhè che dire... siamo alla vigilia di una serata davvero molto importante per Edward e Bella e vivamente speriamo che vada tutto bene.

Ma penso proprio di si.

Allora grazie ai 93 che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite e a tutte le altre persone che recensiscono e mi seguono.

Un bacio e aspetto i vostri pareri, un bacio,

 

Bells<3


 

Le altre mie storie

 

*Tornerai a brillare (completata) ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1313196&i=1

 

* The Dreams Of The Nightmares (8 capitolo) ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1545301&i=1

 

* The Beginning After The End (capitolo 3) ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2296957&i=1

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 - New Beginning... with you ***




 

Capitolo 11 – New Beginning... with you


Mi sistemo totalmente imbarazzata sul sedile curatissimo della Volvo.

Questa macchina mi piace!

Non mette quel senso di transizione, di passaggio, di ansia in un certo senso, a parte che a me anche solo la vista di una macchina fa già girare la testa.

Ma in questa, penso che ci passerei davvero delle ore senza iniziare a sbraitare come al mio solito.

Ho sempre odiato i viaggi lunghi, maledivo mia madre ogni volta che mi costringeva ad andare in vacanza magari dall'altra parte degli Stati Uniti. E odio tantissimo anche l'aereo, mi mette terrore!

Ma Edward non mi porterà in aereo!

Insomma, la bellissima Volvo nera XC60 di Edward, è meravigliosa. Specialmente perché è inondata dal suo profumo.

Sa di lui!

Sa di Edward Anthony Cullen.

Lui è seduto qui accanto a me concentrato sulle manovre – non così complesse – che sta facendo per uscire dal parcheggio.

Si sa, Edward fa tutto con la massima concentrazione.

Arrossisco pensando a “quanta concentrazione” ha messo oggi pomeriggio nel nostro bacio.

In un certo senso è strano trovarmi qui, in questa macchina già per la seconda volta in nemmeno ventiquattro ore, con lui che fino a nemmeno tre giorni fa mi voleva come un'amica.

Ma lui non mi ha mai voluta solo come amica.

Lui mi ama.

“So che tutto questo può sembrarti... strano” dice rompendo il silenzio per niente imbarazzato – a differenza dei nostri normali silenzi da “non so che fare” - come se mi leggesse nel pensiero.

A volte ho quasi l'impressione che lo faccia sul serio.

Sorrido guardandolo e i suoi occhi verdi si intrecciano con i miei in un abbraccio segreto, elettrico.

Io ricambio il sorriso nel modo più naturale possibile.

“Che c'è?” sussurra spostando la sua mano dal cambio alla mia guancia. E' calda, ma non asfissiante. E la mano di Edward. Semplicemente Edward in tutta la sua sostanza. In tutta la sua bellezza.

Mi accorgo solo in quel momento di essermi imbambolata a fissarlo e mi scrollo via la nebbiolina dei miei pensieri.

Quelli si che sono asfissianti! Soffocano! Io sto sudando... per l'agitazione.

Mi godo a pieno il brivido che mi percorre la schiena dopo il suo innocente contatto con la mia pelle.

Pelle contro Pelle.

“Nulla sono solo un po'...” mancanza di aggettivi e quindi automaticamente mi mordo il labbro. Come mi sento? Forse non lo so nemmeno io in fondo. Colpa totalmente sua! E' colpa dell'angelo!

“... tesa?” annuisco trovando la sua supposizione più che adeguata al mio stato d'animo.

Oh, Isabella Swan ha perso l'uso della parola!

Ho il colpo definitivo mentre lui prende dolcemente la mia mano e la posa sul cambio, sotto la sua molto più grande e protettiva.

Amo le sue mani... sembrano quelle di una statua fatta a pennello da un abile scultore. Le dita affusolate – dovute da anni e anni di pianoforte – sono meravigliose. E in più amo sentirlo suonare il piano!

Una volta ha anche composto una ninna nanna per me!

Che dolce. Quanto lo amo!

Cerco di deviare i miei pensieri fin troppo sdolcinati guardando fuori dal finestrino in modo apparentemente distratto.

Noto piccoli ma sostanziali cambiamenti nel paesaggio fuori dalla nostra “bolla” personale.

Quando c'è Edward perdo il senso del tempo, dello spazio. Non capisco più nulla. E' assurdo. Eppure con lui mi sento a casa. Ancora di più di come mi sento nella mia vera casa.

Fuori dal finestrino – nella fresca sera statunitense – gli alti palazzi tipici della città, hanno lasciato spazio a basse case, molto simili alle sontuose ville di Hollywood.

Allora ricordo che in realtà potremmo anche essere lì, perché non so assolutamente dove mi stia portando.

“Edward... ma dove stiamo andando?” sorride sghembo guardandomi con la coda dell'occhio e la sua voce è dolce, calma. Ma provocante.

“E' una sorpresa... piccola”

Il mio viso cambia letteralmente colore.

Attimo, Attimo, Attimo. Cosa?

Come mi ha chiamata?

Pi-Piccola?
Andiamo bene, persino la mia vocina interiore ha iniziato a balbettare.

Che bella cosa.

Mi volto appena verso di lui E' davvero bellissimo.

I capelli bronzei perennemente struffati gli danno un'aria dolce, tenera, ma provocante ed estremamente sexy.

E' in quel momento mi accorgo di tutto quanto.

Mi accorgo di quanto sia insensata la mia ansia.

Non devo avere paura, perché l'unico posto in cui desidero essere in questo momento è accanto a lui e così sarà per sempre.

La consapevolezza di questo per un attimo mi coglie impreparata.

Ma non ho paura. Non più. Perché lui è qui con me.

Presa dai miei pensieri mi accorgo appena del tempo che scorre.

Quanto è passato da quando siamo partiti?

Secondi? Minuti? Ore?

Non saprei. L'importante è che da adesso in poi lui non mi lascerà mai più da sola. Anche se in fondo so che non sarà possibile.

La macchina si ferma davanti al cancello di un'enorme villa.

Resto a bocca aperta mentre mi affretto a scendere dall'auto senza riuscire a pensare altro che “Wow”.

Eh si, proprio Wow!

“Dove siamo?” sussurro strabiliata avvicinandomi a lui.

“Siamo a Villa Esme”

Villa Esme? Sua madre?

“... questa è casa mia... seconda casa per la verità, mentre i miei sono in Europa me ne occupo io.” spiega.

“E' stupenda Edward!” Lui in risposta sorride dolcemente.

E che sorriso!

“Vieni, voglio farti vedere una cosa, ma chiudi gli occhi e non sbirciare!”

Edward e la mania di giocare a nascondino! Si vedono i risultati con il passare degli anni!

Dentro di me ridacchio ma in realtà sono molto tesa.

Lui si affretta ad andare dietro di me e mi lega non molto stretta una benda agli occhi.

E' tutto buio e non vedo nulla. Mi sento un po' spersa.

“Lasciati portare... ti fidi di me?”

Ci penso davvero. Mi fido? Non ho ombra di dubbio su questo.

“Si, mi fido di te” le mie parole suonano come una vera e propria dichiarazione, molto più serie di quanto avrebbero dovuto essere nella mia immaginazione.

Ma alla fine è vero. Io mi fido di lui.

Camminiamo per qualche attimo e poi mi sento stranamente sollevata da terra.

Dalle labbra mi esce un urletto stridulo di sorpresa.

“Edward!” dico quasi disperata aggrappandomi al suo collo come un bradipo, ma sto davvero morendo dalla curiosità.

“Shhh” mi zittisce. So che se la sta ridendo.

“Ecco...” e dopo qualche secondo mi lascia andare.

Riesco a sentire il pavimento abbastanza stabile sotto ai miei tacchi vertiginosi. Non danno poi così fastidio.

Ma la piattaforma è di... legno?

“Puoi aprire gli occhi” sussurra al mio orecchio sciogliendo la benda.

Lo sento dietro di me che mi abbraccia in modo illegalmente dolce.

Con paura tolgo definitivamente la benda.

L'attesa mi sta innervosendo.

Apro gli occhi e mi sento davvero morire per quello che vedo.

Davanti a noi... l'immenso oceano.

Resto con la bocca spalancata in modo a dir poco indecente.

Siamo fermi sotto un gazebo dai colori caldi, sulle tonalità del crema.

E' tutto pavimentato con un parquet del colore della sabbia e un tavolo (probabilmente) in mogano, è sontuosamente apparecchiato al centro per due persone con tanto di candele che rendono tutto perfettamente intimo e romantico.

Sono piacevolmente sbalordita.

Ora si che ho perso l'uso della parola! Non so cosa dire.

Qualsiasi espressione in questo momento sarebbe riduttiva. Non si può descrivere il modo in cui mi sento a stare qui, sotto questo gazebo sulla spiaggia, da sola con Edward.

E' tutto così meraviglioso.

“Ti piace?” mi chiede.

Alle sue parole mi rendo conto che per tutto il tempo il suo braccio non ha mai lasciato la mia vita.

“E' strabiliante Ed... è tutto... per noi?”

“Certo... tutto per te!”

Non riesco a vederlo in faccia, ma conoscendolo so che sta sorridendo in quel modo che dovrebbe essere dichiarato illegale.

Per un attimo sono felice di non vederlo, farei solo la figura alla pesce lesso.

Intorno a noi c'è un'intera spiaggia – probabilmente delimitata ai padroni della meravigliosa villa – illuminata da alcune lanterne disposte lungo tutta la sua lunghezza. E' tutto così fiabesco... romantico.

“Siediti... sarai affamata”

Faccio come mi dice e per un attimo lo guardo negli occhi dalla parte opposta del tavolo, così lontano eppure così vicino.

Lui fa lo stesso. Sembra perso nell'intensità del nostro sguardo.

In quegli occhi verdi noto dolcezza, amore, sollievo, ma dolore, immensa tristezza e soddisfazione.

Mi accorgo di quanto davvero è stato male in tutto questo tempo.

Mi accorgo per la prima volta, che in tutta la nostra storia, non sono stata solo io a soffrire.

Lui mi ha sempre amata ed io non sono mai riuscita a capirlo.

Lui mi ama quanto io amo lui.

Siamo destinati a stare insieme, da sempre.

Nei suoi immensi occhi di quel colore unico, vedo il mio mondo, il futuro che voglio e che ho sempre sognato per me... e adesso che sogno per noi. Insieme a lui.

Vedo il futuro che sognavamo da piccoli realizzarsi davvero, adesso, da grandi.

Mi sento mancare per l'intensità dei miei sentimenti, per l'elettricità che si è creata tra noi due. Elettricità che per anni abbiamo entrambi ignorato per non gravare sulla nostra amicizia.

Ma in realtà non bastava. Non era mai bastata. Mancava sempre quel rapporto. Dovevamo svilupparlo. L'amicizia non basta.

Tra noi c'è amore. Quell'amore vero che ti capita una volta sola nella vita, che ti rende sensibile, terribilmente fragile e che adesso mi rende totalmente sua. In ogni senso umano.

Mi sorride in un modo strano, dolce e ricco di nascoste e segrete promesse racchiuse in mille altri sguardi.

Guardo la mia cena servita perfettamente sul mio piatto e capisco.

Una lacrima esce dal mio controllo cadendo sulla gonna del mio bellissimo vestito blu notte. Ha lo stesso colore dell'oceano stasera.

Sorrido ma lui non può vedere il mio viso rigato dalle lacrime. Lacrime di gioia.

E adesso lo so.

Sarà una meravigliosa, stupenda, intensa, sensazionale, difficile, lunghissima ma troppo breve serata.

Una serata...

Con il mio Edward.

 

 

Eccomi, oddio che capitolo... chilometrico! L'ho scritto a scuola veramente u.u e poi l'ho modificato un po' trascrivendolo sul pc.

Spero sia venuto bene. E' un momento importante per la coppia, vado un po' alla volta per non affrettare troppo il tutto.

Diamogli un po' di intimità a questi due poveri ragazzi!

Aspetto vostri giudizi!

Ringrazio davvero di cuore i

23 preferiti / 7 ricordati / 97 seguiti

e anche le 39 recensioni. Siete fantastici e spero che aumenterete ancora!

Allora vi lascio, a prestissimissimo! Un bacio

 

Bells<3


 

Le altre mie storie

 

*Tornerai a brillare (completata) ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1313196&i=1

 

* The Dreams Of The Nightmares (8 capitolo) ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1545301&i=1

 

* The Beginning After The End (capitolo 4) ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2296957&i=1

 

 

 

 

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