i just can't believe: love, it's taking over me.

di ShinebrightlikeDiamonds
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** just the beginning. ***
Capitolo 2: *** Aria di sfida? ***
Capitolo 3: *** Old moments. ***
Capitolo 4: *** Hi guys! ***



Capitolo 1
*** just the beginning. ***


*Driiiiiiiiiiiiin* il rumore assordante della sveglia sul comodino, fece sobbalzare Harry dal letto. Aprì gli occhi di scatto e guardò l'orario. Cavolo, erano già le 7:45 e doveva andare a scuola. Così si alzo e corse verso il bagno. Cercò di sbrigarsi il più in fretta possibile, ma era lento come una tartaruga. Doveva essere perfetto prima di uscire da quel bagno. Si vestì velocemente e preparò la sua tracolla. Si guardò un attimino allo specchio e constatò di essere perfetto. Non poteva essere più perfetto di come era. Era quel ragazzo dalla scompigliata ma perfetta capigliatura riccioluta; una semplice scostatina di testa e faceva impazzire tutte le ragazze che gli stavano vicino. Non si sapeva come, ma quando si sistemava quei capelli e alzava quella testolina, era come se un bellissimo angelo si fosse impossessato di lui, o forse, era l'angelo in persona. La capigliatura non era tutto. Infatti, aveva un viso dolcissimo, con due smeraldi al posto degli occhi, due fossette pressoché perfette e un sorriso bellissimo, a 32 denti, anch'essi perfetti, e riusciva ad ammaliare qualunque ragazza fosse davanti a lui. Alto e palestrato. Si, da circa 1 anno frequentava la palestra più popolare e in così poco tempo è riuscito a perfezionare quel corpo già perfetto di suo.

Finito di prepararsi, scese giù per le scale e andò in cucina. La mamma, Anne, dolce e premurosa, gli aveva preparato una squisita colazione ma visto l'orario, non era il caso di soffermarsi a mangiare perché era già troppo tardi.
- Buongiorno piccolo mio - disse la donna dal viso dolce. - Buongiorno mamma - rispose Harry schioccandole un dolce bacio.
- Guarda cosa ti ho preparato, tesoro -  enunciò la mamma fiera di se stessa per la perfetta colazione, ma il ricciolo le rispose - Mamma, sei stata davvero gentilissima ad avermi preparato tutto questo ma non hai visto l'orario? Sono le 8:30 e sono ancora qui. Devo scappare - Anne rimase un po’ delusa ed Harry lo notò. - Dai, prendo solo 2 croissant - Da quella risposta mamma e figlio scoppiarono a ridere poi il ricciolo la salutò e Anne lo raccomandò di comportarsi bene.

Così, il ragazzo perfetto e pronto uscì di casa e si incamminò dirigendosi verso la scuola. Frequentava la Holmes Chapel High School e mancava un anno per raggiungere la maturità. Durante il tragitto che lo portava a scuola, 2 cuffie e la sua musica preferita gli tenevano compagnia. Inconsapevolmente la musica lo portò a pensare, a pensare ad 1 anno e mezzo fa circa. Un anno e mezzo fa aveva rotto con Rebecca, una ragazza del 3° anno. L'aveva sorpresa baciarsi nel corridoio con un suo, ormai, ex amico. Si sentì cadere il cuore per terra, completamente spezzato in tanti pezzettini non facili da ricomporre. Dopo quell' episodio si era ripromesso di non avere più storie serie e che si sarebbe messo con altre ragazze solo per puro divertimento. Ma in realtà, il ricordo era sempre lì, presente, chiaro come la luce, vero come la realtà.

E, mentre altri pensieri gli affollavano la mente, si rese conto di essere arrivato a scuola. Un altro anno era cominciato e per lui era l'ultimo, finalmente. Si diresse nei corridoi di quella scuola ormai a lui conosciuta molto bene e cercò la sua nuova classe. Lo distrasse un messaggio inviatogli dal migliore amico Louis. Gli aveva chiesto dove fosse così calò la sua testa riccioluta e cominciò a scrivere sempre continuando a camminare. Ma all'istante fu subito colpito abbondantemente da un' altra testa. Una miriade di fogli caddero per terra lasciando la vista ad una ragazza di altezza media, dai lunghi capelli mossi biondo cenere e dagli occhi di un castano-verde. Harry rimase colpito da quella bellezza. Rimasero a guardarsi negli occhi per un tempo che parve a loro infinito, poi la ragazza si abbassò così velocemente per terra per raccogliere i fogli che fece di colpo abbassare anche Harry.
- Scusami.. Ti aiuto - le disse il ricciolo.Lei annuì e disse - Si ma potevi stare più attento -
Harry sentendosi stuzzicato le rispose - Beh, tu non lo eri nemmeno -
- Vabbè - rispose lei stizzita. Raccolse le sue ultime cose mentre Harry la guardava sbigottito e prima di andarsene gli disse in tono superiore - La prossima volta guarda dove vai, potresti sbattere contro un muro e farti male -
Era una provocazione forse? Non gli diede nemmeno il tempo di replicare che la ragazza se ne era già andata lasciando Harry stupito e abbondantemente irritato. Quella ragazza era tutta strana: non solo l'aveva aiutata e ringrazia così? Era convinto che l'avrebbe rivista, doveva rispondere a quella provocazione perché si, l'ultima parola doveva essere sempre quella di Harry Styles.
Si ricompose e si recò nella classe poi trovata. Salutò i compagni, si accomodò e posò la sua tracolla.
Dopo circa 5 minuti entrò il professor Wilson. Si incominciava con la storia dell'arte. - Ma che bel modo di iniziare la giornata - pensò Harry. Lui odiava quella materia.
- Buongiorno ragazzi e buon inizio del nuovo ed ultimo, per voi, anno scolastico - Enunciò il professore che poi continuò - Prima di iniziare volevo soltanto dirvi una cosa... - 
 
Ad Harry però il suo discorso non interessava e si mise a pensare a quella strana ragazza. Strana ma bella. Gli colpirono sopratutto i capelli, un biondo cenere perfetto. Ma un po’ gli irritava. Non gli aveva fatto niente, si era comportato da gentiluomo e lei che fa? Fa la stizzita? Nessuno fa irritare Harry Styles.
I suoi pensieri furono bruscamente interrotti da una parola detta dal professore. 'NEW ENTRY'.
- Scusi prof, non ho capito, può ripetere? -
- Styles, è sempre fra le nuvole. Ho detto che ci sarà una new entry in questa classe. Ve la presento... Cara, puoi entrare - disse il professore. Harry restò a guardare per vedere chi fosse e la ragazza che gli si presentò davanti lo sbalordì.
- Vi presento Emily Smith, la  vostra nuova compagna di classe -
Il ricciolo la riconobbe subito e sorrise divertito. Era lei, la ragazza del corridoio, quella ragazza che era arrabbiata con lui e che adesso sul suo viso c'era solo disegnata la timidezza.
- Ecco cara, puoi sederti vicino a.... Styles! - disse il professore indicando Harry.
La ragazza cercò il posto e quando vide chi c'era vicino sgranò gli occhi. Ma non lo diede e vedere così andò a sedersi. Il ricciolo la squadrava dalla testa fino ai piedi, poi quando Emily si sistemò le disse - E ci rivediamo di nuovo, Emily - e enfatizzò il suo nome.
- Il nostro discorso in corridoio non era finito quindi, vorrei concluderlo - continuò presuntuoso. La ragazza gli rivolse un sorrisino finto ed irritata girò la faccia. Questo era solo l'inizio. 








*Spazio autrice*
Ciao a tutti! Mi chiamo Monia e ho 16 anni. Questa è la prima volta che scrivo una storia qui su EFP.
Spero leggerete la storia e spero vi piaccia. So di non scrivere molto bene e se è possibile, vi chiedo di recensire perchè vorrei sapere se questo primo capitolo vi sia piaciuto o meno o magari dirmi che non vi è piaciuto proprio, così nei prossimi magari potrei migliorare. Ringrazio tutti coloro che leggerano questo primo capitolo di questa storia.
Grazie. Ciao! :)

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Capitolo 2
*** Aria di sfida? ***


POV Emily
Da lì a poco lo avrei ucciso. Mi faceva circa 3 domande al secondo. Ma che cavolo voleva da me? Per fortuna il professore se ne accorse e lo rimproverò così per un po’ la  smise. Oh, finalmente. Se credeva che io sarei caduta ai suoi piedi se lo poteva completamente levarselo da quella mente contorta e perversa che aveva. So chi è. Pochi giorni prima di venire qui la figlia di un’amica di mia madre che frequenta questa scuola mi aveva parlato di lui. Ci ha provato con tutte le ragazze della scuola e ora, probabilmente, vuole provarci anche con me. Te lo puoi proprio scordare Styles. Non mi faccio abbindolare dal tuo sguardo, dai quei tuoi occhi così ipnotizzanti; no. E va bene, ammettiamolo, era proprio un bel ragazzo ma non chissà cosa. Non capisco cosa ci trovassero in lui. Cioè, oltre alla bellezza, a parer mio, un ragazzo deve avere anche l’ intelligenza, e penso proprio che lui non ne abbia. Okay, non lo conosco, magari conoscendolo meglio è tutto diverso, ma mi da questa sensazione. E comunque, non farò mai parte di quel gruppo di ragazze che hanno scopato con Styles.
Istintivamente, volto lo sguardo verso di lui e noto che mi sta già guardando. Mi sorride maliziosamente. Cavolo, cos’avrà pensato? Rivolto subito la sguardo dall’altra parte della stanza ma sento una leggera risata soffocata da una mano.  Avrà capito qualcosa, me lo sento. Ma non mi importa più di tanto così riprendo ad ascoltare la lezione di biologia ormai risultata inutile per me e penso anche per gli altri. Infatti, quando rivolgo uno sguardo alla classe, mi accorgo che ognuno sta facendo gli affari propri; posso capirlo, siamo all’ultima ora e tutti sono stanchi: c’è chi bisbiglia con il compagno di banco, c’è chi messaggia, c’è chi scrive, c’è chi ha la testa appoggiata sul banco e c’è chi mi guarda. Ma che cavolo, non ha niente da fare?! Sbuffo e appoggio il viso sulla mano destra, proprio per non vederlo. Caspita, già non lo tollero. Se non la smette giuro che quando finisce la lezione lo uccido e occulto il cadavere (?). Guardo l’orologio: segna le 13:25. Okay, Emily, solo 5 minuti e non lo vedrai per il resto della giornata. Perché la sfortuna ha voluto che mi sedessi vicino a lui? Sono sempre stata una sfigata, ma più di così non si può.
Il rumore della campanella mi salva, così mi alzo e comincio a conservare i miei libri.
-Finalmente! Non ce la facevo più! – Styles, vedi che l’ho capito che non era quello il punto in cui volevi andare a parare.
-Già... – Dico solamente, mentre continuo a raccogliere le ultime cose e non degnandolo nemmeno di uno sguardo.
- Com’è andato il primo giorno di scuola? – Ci prova di nuovo. Deve ricominciare con le domande? Non gli bastavano quelle che mi ha posto prima. Adesso lo guardo dritto negli occhi e decido di rispondere cordialmente – Abbastanza bene e a te? –
- Benissimo – si avvicina pericolosamente a me ed io indietreggio di poco.
- Va bene Styles io vado ci ved… -
- Che fai oggi pomeriggio? – Mi interrompe. Odio quando mi interrompono e sapevo che era quello il punto in cui voleva andare a parare.
- Vado da un’amica – Fingo, così non può dirmi più niente.
- Ah, va bene – Mi dice. Okay, adesso posso andarmene. Lo sorpasso e comincio a camminare.
- Però domani pomeriggio usciamo, tanto non ci lasciano cose da studiare i primi giorni e poi voglio conoscerti; sei la mia compagna di banco, dovrò pur conoscerti, no? – Dice tutto ad un fiato. Di nuovo quel sorriso malizioso.
- Poi si vede.. Ciao! – Me ne scappo. Finalmente! Ma quanto caspita parla?!
Esco dalla classe e mi dirigo verso l’uscita.
-Ehi, aspetta! – Mi giro di scatto. Chiamano me? Tra la folla, cerco la persona che mi ha chiamata. Una ragazza più o meno della mia stessa altezza, dai capelli ricci neri si avvicina a me. La riconosco subito. E’ la ragazza che va in classe con me.
-Ciao, scusami se ti disturbo- No, ma che dice! Anzi, mi fa piacere che sia venuta a cercarmi, pur non conoscendomi.
-No, tranquilla, dimmi tutto – Le sorrido, lei ricambia  e continua a parlare.
- Sono Erika, andiamo in classe insieme – Annuisco sorridendole. – Ti volevo chiedere se ti andava venire a casa mia oggi pomeriggio, così, non so, ci conosciamo, parliamo.. ti va? –
- Certo che mi va! Io sono Emily, piacere – Mi presento contenta.
- Okay, allora ti do il mio numero così ci mettiamo d’accordo, va bene? –
- Va benissimo! – Ci scambiamo i numeri di telefono e ci salutiamo.
Metto le cuffie e ascolto il mio adorato Olly Murs, mentre mi dirigo verso casa. Sono felice. Felice che Erika mi abbia invitato a venire a casa sua. Nemmeno fatto di proposito, ho detto a quello scemo che sarei andata da un’amica ed è così. O almeno, spero diventeremo amiche. Voglio raccontarle di Harry, vorrei sapere cosa ne pensa. Ma per ora c’è “Heart skips a beat” a tenermi compagnia.
 
POV Harry
Esco dalla scuola e non la trovo più. Se ne sarà già andata. Metto le cuffie e vado verso casa. Quella Emily mi incuriosisce in una maniera impressionante. Nessuna ragazza si comporta così con me. Di solito mi chiedono la qualsiasi cosa ed io le accontento. Lei no. Con me è fredda. Saprà sicuramente delle cose che faccio e non vorrà farsi trattare così come ho fatto con le altre. Lei non lo sa perché lo faccio. Ma non riuscirà ancora a comportarsi così. Cadrà ai miei piedi, anche se penso che, mi risulterà difficile. Ma ci proverò. In fondo, sono un tipo a cui piacciono le sfide.

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Capitolo 3
*** Old moments. ***


POV Emily
Ritorno a casa stanchissima. Cavolo, dovrei prendere un autobus o qualcosa. La scuola è un po’ lontana da casa mia quindi devo trovare una soluzione. Si, sono pigra, e tanto, ma mi annoia davvero farmi tutta quella strada; poi sono sola, non c’è nessuno con me oltre la musica. Entro in casa e poso lo zaino all’entrata e mi dirigo verso la cucina. La mamma non sarà a casa, infatti sul mobile trovo in foglio piegato in due. Lo prendo, lo apro e comincio a leggere:
“Tesoro, starò a lavoro tutto il giorno, quindi probabilmente ritornerò tardi.. Ti ho preparato gli ingredienti  per l’hamburger con le patatine;  sono vicino al frigorifero. Cucinali bene  e non combinare casini con la cucina.
Un bacio Mamma.”
 

Bene, mangerò da sola. Non perdo altro tempo così comincio a cucinare, o per lo meno, ci provo. In cucina sono sempre stata una frana, forse peggio. Mia madre mi dice sempre di imparare a cucinare perché altrimenti non mi sposerò mai, ma non ci riesco.  Sono sempre stata una frana in tutto.  Mi vorrei sposare un ragazzo che sappia cucinare così non ci saranno problemi. Lo troverò mai? E chi lo sa. Mentre aspetto che l’hamburger e le patatine si cucinino, mi arriva un messaggio. E’ Erika. Mi ha detto  che devo essere a casa sua alle 5. Non faccio in tempo a rispondere che sento una strana puzza. Questa è.. è … Oddio, è puzza di bruciato! Mi giro di scatto e spengo il fornello. Ma perfetto, l’hamburger si è bruciato. Adesso cosa caspita mangio? Almeno le patatine sono apposto, ma non riesco a saziarmi solo con quelle. Sono mangiona.  Apro il freezer e trovo un pacco di hamburger. Meno male! Ne estraggo uno dal pacco e lo faccio friggere. Stavolta starò più attenta. Non mi scappi, piccolo hamburger. Lo guardo attentamente, non gli stacco gli occhi di dosso. Passano 5 minuti così spengo il fornello e preparo il mio hamburger. Poi, prendo una tovaglietta ed apparecchio. Mi siedo e guardo l’hamburger. Può un piccolo, semplice e stupido hamburger farti ricordare momenti che vorresti che sparissero, scomparissero per sempre dalla tua mente? Purtroppo si. Il nostro primo appuntamento al Mc’Donalds. Beh, non è il massimo ma per me andava più che bene. Mi sentivo bene, mi divertivo un mondo con lui. Tutte le cazzate che faceva pur di vedermi non le potrò mai dimenticare. Il nostro primo bacio, le farfalle che presero possesso del mio stomaco. Il mio pianto, dovuto alla sua dichiarazione. Era sincero, il suo amore era sincero. All’improvviso delle stupide lacrime cadono bagnandomi il viso e facendo sbavare il trucco. Il suo cambiamento, dovuto a non cosa. Non me lo ha mai voluto dire. Non mi amava più. Perché? Vorrei saperlo anche io. Un giorno andai a casa sua, proprio per cercare di capire il motivo di questa sua decisione. Avevo le sue chiavi di casa; me le aveva date perché diceva che potevo venire tutte le volte che venivo. Vorrei cancellare dalla mia mente quello che ho visto ma purtroppo il ricordo persiste. Lui, di sua spontanea volontà che bacia la sua ex e… e… beh, lui prende l’iniziativa… Butto per terra le chiavi come le mie lacrime cadono abbondantemente sulla mia maglietta bagnandola. Mi guarda, incapace di proferire parola. E scappo, correndo, con il cuore a pezzi. Da quel momento, più volte ha cercato di parlarmi, di spiegarsi ma non gliene ho dato modo. Ero distrutta. Mia mamma non riusciva più a vedermi in quello stato. Così decidemmo di trasferirci qui, ad Holmes Chapel, dove lavora mio padre. Devo dire che ho passato l’estate e quest’ultimo periodo abbastanza bene, ma questo stupido hamburger in 5 secondi mi ha fatto fare un viaggio mentale di quelli mai visti. Lascio l’hamburger a metà, non riesco più a mangiare. Asciugo le lacrime e faccio un po’ di ordine in cucina. Lo amavo più della mia stessa vita ma da adesso non amerò più nessuno in quel modo. Non permetterò più a nessuno di farmi male così.

Finisco di sistemare la cucina e vado in bagno per sistemarmi il trucco. Mi guardo allo specchio e l’immagine che mi si presenta davanti mi fa venire un nodo alla gola: trucco sbavato, occhi rossi come dei peperoncini.  Non si vede che ho pianto, proprio per niente. A volte mi odio per questo. Ho degli occhi molto espressivi e quando c’è qualcosa che non va se ne accorgono tutti. Vorrei essere indifferente, fregarmene di tutto e non soffrire. Ma in questo modo sarei solo una persona senza cuore.

Distolgo i miei pensieri e decido di fare una doccia rilassante. Ci sto 30 minuti ed esco alle 16:15. Mi asciugo i capelli e mi vesto. Poi, il trucco non manca mai. Sono le 16:45 così esco e mi dirigo verso casa di Erika. Mentre cammino, qualcuno suona il clacson della macchina. Mi giro per vedere chi è : Styles con a Ferrari nera. Resto a bocca aperta. Io amo quella macchina. Lo guardo parcheggiare la sua stupenda Ferrari e quando spegne il motore scende dall’auto. E’ dannatamente sexy. Devo dirlo. Ha una maglietta grigia e sopra una camicia a quadri bianca e blu aperta. Porta dei jeans neri stretti e questi gli risaltano il fisico perfetto. Ha anche gli occhiali da sole. Si avvicina a me, li toglie e comincia a scostare la testa piena di ricci. Quando alza la testa mi sento morire. Sono letteralmente a bocca aperta e lui ride. Ritorno in me, sgranchisco la voce e mi ricompongo.

-          Ciao bellissima – Enuncia. Lo sa benissimo che sono rimasta paralizzata dalla sua bellezza.
-          C.. c..Ciao Styles – Cerco si sembrare impassibile il più possibile ma non ci riesco. Si avvicina a me.
-          Vai dalla tua amica? – Mi guarda malizioso.
-          Ehm.. si –
-          Allora ti do un passaggio –
Che cosa?! Mi sta chiedendo se voglio salire su quella meravigliosa Ferrari??
-          Veramente io… - Oddio, non so cosa dire.
-          Dai, solo un passaggio niente di più – Mi sorride.
-          Non ci sono secondi fini? –
-          Niente secondi fini –  Mi sorride mentre mi tende una mano. Sembra convincente.
-          Vada per il passaggio – Prendo la sua mano e sorrido. Apre la portiera e mi fa salire.











*Spazio Autrice* Salve, mi ripresento con il 3° capitolo di questa storia. Non ho avuto molto tempo per elaborarla bene quindi mi scuso se fa un pò schifo. Continuerò la prossima settimana. Spero la storia vi incominci a piacere. Vi ripeto, se potete recensite la storia così mi dite se vi piace o meno. Grazie ciaoo :)

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Capitolo 4
*** Hi guys! ***


Salire su quella macchina è favoloso, che dico, stupendo. Mi sentivo letteralmente una di quelle persone famose che se ne vanno in giro tranquillamente mentre tutte le altre persone ti guardano a bocca aperta. Adesso che ci penso, potrei sfruttare Styles e potrei farmi venire a prendere la mattina per andare a scuola. Aspetta, e se vuole qualcosa in cambio? No, no, no. Meglio non dire e fare niente. Evitiamo ulteriori danni. Distolgo la mia mente da quei miei inutili pensieri e constato di essere arrivati a casa di Erika. Ricordati una cosa importante Emily: non sembrare imbarazzata o paralizzata davanti agli occhi di Styles. Da quella mente contorta e perversa ci si può aspettare di tutto.
-Siamo arrivati.- Enuncia il riccio. Una volta spento il motore, si volta verso di me e toglie gli occhiali da sole. Sorride. Che bel sorriso.
-Già, grazie per il passaggio..- Anche io mi volto verso lui e ricambio il sorriso. Faccio per aprire la portiera dell'auto ma la sua mano mi blocca, toccando la mia. Quel contatto mi fa rabbrividire.
-Aspetta, te ne vai di già? Non mi hai nemmeno detto come ti è sembrato questo giro in auto.- Quel sorriso malizioso.
-E' stato bello ma adesso devo andare..- Levo la mia mano dalla sua ma lui me la riprende ancora. Sposto il mio sguardo dai suoi occhi così in contrasto con i miei alla mia mano, che è bloccata dalla sua. E' molto soffice. Devo dire che ha una mano davvero grande, perché copre totalmente la mia. All'improvviso sento una calore espandersi, dalla mia mano al mio corpo. Rabbrividisco in maniera molto evidente e lui sembra accorgersene.
-Va bene.- Gli sorrido e apro la portiera dell'auto ma lui con un gesto fulmineo la chiude. Quasi non me ne ero accorta.
Oh, dai Styles, ma mi lasci andare? Che cavolo vuoi ancora?
-Te ne vai così?.- Mi chiede con voce dolce e suadente allo stesso tempo mentre si avvicina a me. Io, di tutta risposta, non riesco a muovermi, forse bloccata da quella sua voce. Ma che cavolo mi prende? Poi continua:
-Io ti ho fatto il favore di accompagnarti qui, ora tu devi ricambiare.- Ma se mi ha voluto accompagnare lui? Bah, è tutto strano. Gira di poco la testa e con la punta dell'indice picchietta dolcemente la sua guancia. Oh mio Dio, vuole un bacetto.
-Andiamo Styles, è tardi; devo andare.- Cerco di cambiare discorso ma lui me lo impedisce.
-Va bene, per me possiamo rimanere qui fino a domani mattina, tanto non mi cambia nulla.- Dice con fare superiore e nolachance. Alzo gli occhi al cielo e trattengo una leggera risata mordendomi il labbro inferiore. Dai, Emily, che sarà mai, è solo un bacio. Che gli darai sulla guancia ovviamente. Così, dopo essermi convinta mentalmente, con la mano destra blocco dolcemente il viso del riccio evitando così che si muova, e gli schiocco un tenero bacio sulla guancia. Lui ovviamente si lascia baciare tranquillamente. Ha la pelle davvero morbida, come quella di un bambino; non un filo di barba si intravede. Soddisfatto adesso?
-Così va meglio.- Dice, dando risposta al mio pensiero. Mi sorride. E' un sorriso tra il dolce e il malizioso.
-Okay, ci vediamo Styles, grazie per il passaggio.- Non finisco nemmeno di parlare che mi sento sussurrare all'orecchio -Grazie a te bellezza.- E subito dopo sentire le sue soffici labbra sulla mia guancia. Quella parte del viso deve essermi andata completamente a fuoco. Mi blocco inconsapevolmente ma subito dopo ritorno in me aprendo la portiera e uscendo finalmente da quella macchina. Chiudo lo sportello e lo guardo.
-Ci vediamo domani Emily.- Mi dice con fare sexy. Così finisce la nostra conversazione facendo uscire dalla sua bocca quelle parole e accendendo l'auto per poi sfrecciare e girare la prima curva. Mi viene da ridere. Quanto è scemo? E poi perché mi blocco quando è così vicino a me? Cavolo, non devo dargli tutte queste soddisfazioni. All'improvviso sento il cellulare vibrare. Distolgo la mia mente da quei pensieri e lo estraggo da dentro la borsa. E' un messaggio da parte di Erika. Cavolo, sono in un fottuto ritardo. Ma per quanto tempo sono stata con Styles? Poso il pollice sulla scritta "apri" e leggo il messaggio:
"Bel giro in macchina con Styles :D voltati! xx" Sorrido e faccio come mi ha detto. La vedo ridere dal balcone. Se è lì vuol dire che si è goduta tutta la scena. A quel pensiero scoppio anche io a ridere. Quando ci ricomponiamo le faccio cenno di scendere ed in pochi secondi me la ritrovo giù ad aprirmi la porta.
-Ciao Erika!- La saluto abbracciandola.
-Ehi!- Ricambia, felice di vedermi. All'improvviso la vedo chiudere la porta d'ingresso. Dobbiamo andare da qualche parte, forse? Probabilmente, capendo cosa stessi pensando, mi dice:
-Andiamo al centro commerciale!-
-Centro commerciale?- Le domando, chinando di poco la testa di lato.
-Beh, si, ecco, mi è arrivata una proposta a cui non potevo dire di no.- Sorride. Conosco quel sorriso. Centra sicuramente un ragazzo.
-Okay, non ti conosco da molto ma, chi è questo ragazzo?.- Lei scoppia a ridere e io la seguo. Poi continua sorridendo a 32 denti.
-Okay, non sono capace di trattenere la mia felicità. Comunque, si chiama Zayn, Zayn Malik e non frequenta la nostra scuola.- Mi dice tutto velocemente, troppo felice di parlarmi di lui.
-Quindi io starò...- Le dico dubbiosa.
-No,no! Sta venendo anche un suo amico. E' un tipo molto dolce, bello, simpatico...- Cerca di convincermi.
-Va bene, va bene, tranquilla.- Le sorrido mentre ci dirigiamo al centro commerciale.
 
Mi racconta ogni minima e piccola cosa di questo Zayn. Deve essere proprio un bel tipo. Mi ha parlato anche del suo amico, un certo Liam Payne. Da come ne ha parlato, sembra essere un bel tipo anche lui. Beh. tra un po' li conoscerò.
Arriviamo al centro commerciale e ci postiamo all'entrata aspettando i ragazzi. Già, non sono ancora arrivati.
-Dovrebbero essere qui a momenti.- E' troppo in ansia.
-Va bene, adesso fai un bel respiro e ti calmi okay?- Le dico, poggiandole le mani sulle spalle. Lei annuisce un pò meno tesa.
Dopo qualche secondo mi volto e scorgo due figure maschili avvicinarsi. Devono essere loro. Sì, da come me li ha descritti Erika devono essere per forza loro. Quello di sinistra, dalla pelle ambrata, deve essere Zayn Malik. Ha dei capelli neri i quali sono portati all'insù; il profilo della mascella è perfetto, viene accennata solo un po' di barba. Scendendo giù il mio occhio cade sui vestiti: indossa una maglietta aderente completamente bianca ricoperta da un giubbotto di jeans chiaro aperto, con le maniche risvoltate. Grazie ad esso, quando porta la sua mano destra nei capelli, posso notare, man mano si avvicina, del braccio pieno di tatuaggi. E poi, dei semplici pantaloni neri ricoprono quelle gambe perfette. E' davvero bello. Okay Erika, hai davvero dei bei gusti.
Non riesco a fare a meno di notare l'altro ragazzo, Liam Payne, completamente diverso dal primo ad eccezione della capigliatura. Infatti, il modo in cui alza il ciuffo è lo stesso, solo che i suoi capelli sono un po' più corti rispetto a quelli del moro. Essi sono di un castano chiaro, che va sul biondo. Riesco a notare facilmente anche il suo dolce nasino. Payne indossa una maglietta grigia aderente a maniche lunghe e dei jeans stretti scuri.
Mentre li squadro dalla testa fino ai piedi io ed Erika non ci parliamo e restiamo a guardare loro che sono quasi già vicino a noi. All'improvviso Zayn dice qualcosa a Liam e quest'ultimo ride in una maniera dolcissima. Quando ride strizza gli occhi. Erika ha ragione, è davvero dolcissimo. Finalmente arrivano.
-Ehilà Erika!- Dicono i ragazzi all'unisono, felici di rivederla. Lei ricambia completamente contenta. Da un momento all'altro salterebbe di gioia. Zayn per primo le schiocca un tenero bacio sulla guancia e Liam ripete la stessa cosa per secondo. E' diventata completamente rossa e mi scappa un sorriso. Zayn ed Erika si scambiano teneri abbracci e parole dolci mentre Liam si avvicina a me. Che faccino.
-Ciao.- Mi sorride dolcemente. -Io sono Liam e tu come ti chiami?-
Mi sento completamente a mio agio fin da subito e gli rispondo con contentezza e tranquillità, tendendogli una mano.
-Ciao, io mi chiamo Emily.- Lo vedo afferrare dolcemente la mia mano, per poi stringerla appena.
-Sei l'amica di Erika giusto?- Mi domanda sorridendomi. Ma và?
-Si,si. Ci siamo conosciute stamattina a scuola.. Sai sono nuova di qui.-
-Infatti, perché non ti ho mai vista in giro.- Gli scappa una leggera risata e non posso fare a meno di seguirlo. Entrambi non sappiamo cosa dire e Liam vedendo il mio sguardo su Zayn ed Erika mi dice con ironia:
-Scusami, ma il mio amico Zayn quando vede Erika dimentica delle persone che gli stanno accanto, anche di me.- Sbuffa, per poi sorridere.
-Zayn, ma sono modi questi?!- Richiama il moro con una pacca sulla spalla e subito dopo si volta verso di noi, focalizzandoci finalmente. 
-Ops, scusatemi...- Dice in imbarazzo portandosi la mano destra alla testa. -Tu sei?- Si avvicina scrutandomi e sorridendomi con fare sexy.
-Sono Emily, l'amica di Erika, piacere.- Mi presento con gentilezza e lui prontamente tende la mano verso di me e io l'afferro dolcemente.
-Io sono Zayn Malik, Emily.- Si presenta anche lui, sfoggiando una voce abbastanza sexy e un sorriso suadente. Wow.
-Okay, visto che vi siete già presentati, che dite di entrare?- Proferisce parola Erika facendoci cenno di entrare. Facciamo come ci dice, pronti per divertirci.
 
Il tempo passato insieme ai ragazzi è stato bellissimo. Siamo entrati in tutti i negozi di abbigliamento e ci siamo provati una valanga di roba per poi comprarne un bel po'; abbiamo mangiato delle crepes, fatti delle foto e chi più ne ha, più ne metta. Nella maggior parte delle volte Zayn ed Erika camminavano un po' distanti rispetto a me e a Liam costretti a stare insieme. Che poi non è stata una vera e propria costrizione anche perché mi sono divertita davvero tanto con lui. La sua presenza non mi dava affatto fastidio. Mi trovo molto bene. E' un ragazzo così dolce. Mi ha raccontato tantissime cose. Innanzitutto, và matto per Toy Story, infatti quando ha visto una piccola giostra di Woody voleva salirci su, e gli occhi gli brillavano; poi è completamente innamorato della cantante Leona Lewis - ha tutti i suoi cd a casa -; la sua band preferita sono i One Republic, ha una tartaruga di nome Archimede, il suo colore preferito è il viola e poi... parlava tanto e non la finiva più! Ha l'abitudine di parlare frettolosamente! Tutto sommato però è stato molto divertente conoscerlo.
Di Zayn so solo che è fissato con la moda e con il look. Non un capello deve stargli fuori posto.
Usciamo da quel grande edificio e un venticello di aria fresca mi colpisce. Constato che è buio. Sono le 19:30 i ragazzi decidono di accompagnarci a casa. Al ritorno i ragazzi camminano un po' più avanti rispetto a me e ad Erika, rimaste di poco indietro per parlare e non farci sentire.
-Allora, com'è andata? Ti sei divertita?- Mi chiede Erika con un sorriso che va da un'orecchio all'altro.
-Si, si, mi sono divertita tanto. Sono davvero dei ragazzi simpatici.- Le rispondo sorridendole.
-E Liam, Liam? Cosa mi dici di lui?- Che curiosa! Rido e lei mi segue.
-Beh, non male... in tutti i sensi! Mi sono sentita subito a mio agio con lui.-
-Mi fa piacere. E comunque ero sicura che ti sarebbe piaciuto.- Sta per dire qualcos'altro ma viene interrotta da un'altra voce.
-Ragazze, che ci fate lì dietro? Venite qui, camminiamo insieme.- Ci interrompe Zayn. Spostiamo lo sguardo ai ragazzi e facciamo come ci dice, formando due coppie. La coppia Zayn e Erika e la coppia Liam e Emily.
Intanto arriviamo di Erika, la quale apre la porta d'ingresso di casa sua e posa le buste. Mentre scherziamo uno squillo ci interrompe. E' il cellulare di Zayn. Prende il telefono e comincia a parlare.
-Si, si, okay, arrivo subito.- Pronuncia quelle parole e riattacca. -Scusate ragazzi ma devo scappare.- Il suo tono di voce si abbassa e diventa preoccupato, poi rivolge lo sguardo all'amico.
-Liam, ti dispiace se accompagni solo tu Emily a casa?- Dopo aver guardato lui, il suo sguardo si poggia su di me.
-Certo, tranquillo. Vai amico.- Lo rassicura Liam guardandolo serio. Velocemente Zayn ci saluta tutti e si allontana con passo veloce. A quel punto io e Liam salutiamo Erika e ci dirigiamo verso casa mia. Mi insegna parecchie scorciatoie e in meno di 10 minuti siamo già arrivati. Saliamo i tre piccoli scalini e apro la porta, poi Liam mi aiuta a posare le buste all'ingresso.
-Come mai Zayn era così preoccupato?- Domando a Liam, il quale alza le spalle.
-Beh, non saprei, sarà successo qualcosa a casa.- Mi risponde dubbioso.
-Speriamo tutto bene.- Accenno un sorriso a lui ricambia; poi continuo -Ehm, comunque ti ringrazio per avermi accompagnata a casa.-
-Di nulla.- Mi sorride dolcemente. Ma quanto è dolce questo ragazzo? Mi verrebbe voglia di tirare quelle guanciotte che si ritrova ai lati della bocca.
-Allora... ci vediamo.- Dico con un pò di imbarazzo. Perché mi sto vergognando? A questa mia affermazione lui sembra rimanerci un po' male, ma mi risponde - Oh... Okay, ci vediamo.-
A quel punto gli sorrido, per poi voltarmi ed entrare in casa. Lui resta immobile. All'improvviso la sua voce mi blocca costringendomi a fermarmi.
-Ehi, aspetta!- Mi ritrovo inconsapevolmente a sorridere e successivamente mi volto.
-Si?- Domando, chinando di poco la testa di lato.
-Senti... se vuoi..- Fa delle piccole pause poi prende un respiro profondo e continua - Se vuoi possiamo vederci un'altra volta..- E' particolarmente in imbarazzo. La dolcezza di questo ragazzo è infinita. Dovrebbe mangiare meno miele. Ma che cavolo dico?
Mi ritrovo a sorridere e ad annuire. -Per me va bene.- e intendo come amici. Spero non intenda male. Questa mia risposta deve essergli piaciuta molto, poiché sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi. Questo ragazzo si fa il bagno con il miele, ne sono sicura. Smettila Emily.
-Okay, perfetto! Questo il mio numero.- Sono completamente sorpresa ma prendo velocemente il mio cellulare e scrivo il suo numero. Stessa cosa fa lui con il mio.
-Dai, adesso vado che è tardi. Ci sentiamo Emily.- Sembrava non aspettasse altro.
-Okay. Ciao Liam.- Si avvicina e mi regala un dolcissimo bacio sulla guancia. Sorridiamo per poi voltarci. Mi chiudo la porta alle spalle. Mi viene da sorridere e mi mordo il labbro inferiore. Sono sicura che diventeremo amici io e quel dolcioso  Payne. 

 

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