Mi sei scoppiato dentro al cuore di _Barbie_ (/viewuser.php?uid=196014)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hurt ***
Capitolo 2: *** Di nuovo amici ***
Capitolo 3: *** Confessioni ***
Capitolo 4: *** Sorprese ***
Capitolo 5: *** Problemi ***
Capitolo 1 *** Hurt ***
Guardavo la pioggia che cadeva attraverso le grandi finestre della mia camera d’albergo .
L’orologio sul mio comodino segnalava le 6:50, solo pochi minuti e l’avrei rivisto.
Improvvisamente bussarono alla porta e immersa nei miei pensieri corsi ad aprire.
Ed eccolo lì, la perfezione fatta persona.
Quando i suoi occhi di ghiaccio trovarono i miei il sorriso più bello di sempre comparve sul suo volto.
<< Buongiorno principessa >> mi augurò posando le sue labbra sulla mia guancia
<< Buongiorno anche a te >> risposi,completamente rossa in viso.
<< Sei pronta? >>
<< Sì, andiamo >>.
Mentre camminavo al suo fianco per i corridoi dell’hotel, notai che era stranamente silenzioso e il suo sguardo era assente. << Qualcosa non va? >> gli chiesi
<< No, va tutto bene >> rispose, in modo decisamente poco convincente. Alzai un sopracciglio e incrociai le braccia al petto, lui scoppiò in una meravigliosa risata e disse << ok, ok a te non posso mentire, mi conosci troppo bene, si tratta di…….. >> mi balenò subito un nome in mente
<< Megan >> dissi e lui si limitò ad annuire << che ha fatto stavolta? >> chiesi esasperata.
<< Niente di particolare, i suoi soliti capricci da bambina viziata >> sapevo che non mi stava dicendo la verità, che c’era qualcosa di più serio sotto, glielo leggevo negli occhi, ma prima che potessi aprire bocca lui aprì la portiera della sua macchina e disse << Dopo di lei, signorina >>. Per tutto il tragitto rimanemmo in silenzio e decisi di non toccare più l’argomento “ Megan ” fino a quando lui non si sarebbe sentito pronto per farlo. Dopo venti minuti di strada arrivammo sul set, faceva terribilmente freddo, Ian si tolse la sua giacca e la posò sulle mie spalle
<< Stai tremando >> disse avvolgendomi con le sue braccia
<< Grazie >> risposi, anche se non ero sicura che fosse il freddo a farmi tremare.
Ci dirigemmo verso i camerini, dove incontrammo Paul ,nelle vesti di Stefan Salvatore, che ci accolse con un sorriso a trentadue denti e rivolgendosi a Ian chiese, indicandomi << glielo hai detto?>>
<< Detto cosa? >> mi intromisi curiosa
<< No, Paul non l’ho ancora fatto, grazie per averlo chiesto >> rispose sarcastico .
<< Oh credevo che…… >> cercò di spiegare l’altro, ma fu interrotto dalla voce squillante di Julie che con tempismo perfetto urlò
<< Forza ragazzi, aspettiamo solo voi per girare. Nina, tesoro, non sei ancora pronta e neanche tu Ian, correte a prepararvi >> prima di entrare in camerino mi voltai e dissi ai fratelli Salvatore << voi due mi dovete delle spiegazioni >>.
Finimmo di girare verso sera,ero esausta e non vedevo l’ora di ritornare in albergo per rilassarmi con un bagno caldo. Ma non prima di aver parlato con Ian e Paul, che mi avevano evitata per tutto il giorno.
<< Nina >> chiamò una voce alle mie spalle
<< che ci fai ancora qui?! Io e gli altri abbiamo deciso di andare a bere qualcosa, ti unisci a noi? >> mi chiese Candice
<< Tranquilla ci sarà anche lui, senza quella serpe velenosa, così potrete restare un po’ da soli >> aggiunse poi trascinandomi fuori dagli studi. Il locale che avevano prenotato era molto lussuoso, forse anche troppo per una semplice serata passata tra amici.
La musica riempiva armoniosamente tutta la sala regalando ai presenti un senso di pace.
Un cameriere alto e brizzolato ci accompagnò al nostro tavolo, dove c’erano i nostri colleghi ad attenderci.
Delle iridi di ghiaccio catturarono la mia attenzione, gli sarei corsa subito incontro se non fosse stato per la sua ragazza che gli stava appiccicata gelosamente.
<< Cosa dicevi a proposito della serpe velenosa? >> chiesi sottovoce a Candice
<< Mi dispiace, Ian mi aveva detto che non sarebbe venuta >>
Poi rivolgendosi a Megan disse << Come mai sei qui?>>
<< Avevo voglia di stare con il mio ragazzo, disturbo? >>
“ Ma non avevano litigato? ” pensai
Mi accorsi che Candice stava per rispondere con un “ sì ” così mi affrettai a dire << No, certo che no >>.
Presi posto il più lontano possibile dai due “ piccioncini ”, accanto a Paul e a Torry.
Almeno per una sera non volevo pensare a lui o tantomeno a lei che possedeva la cosa che desideravo di più al mondo : l’amore di Ian;
Volevo divertirmi e godermi quella cena con i miei amici.
E per un po’ ci riuscii, almeno fino a quando due bellissimi diamanti non catturarono la mia attenzione, come una calamita. Rimasi a fissarlo a lungo, fregandomene dei presenti e anche della sua ragazza. Il suo sguardo era impenetrabile a differenza del mio che esprimeva chiaramente tutto l’amore che provavo per lui, possibile che non riusciva a capirlo? Ad un tratto Megan prese il suo volto tra le mani e lo baciò senza una ragione, il mio cuore si frantumò in mille pezzi.
Avevo bisogno di allontanarmi da lì, così mi alzai bruscamente e mi precipitai fuori.
Inizia a correre, lasciando che le lacrime mi bagnassero il viso.
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Capitolo 2 *** Di nuovo amici ***
Iniziai a correre, lasciando che le lacrime mi bagnassero il viso.
Non avevo idea di dove stavo andando, correvo e basta, lontano da lui, dalla sofferenza, dall’amore.
All’improvviso qualcuno mi afferrò il polso e mi attirò a sé.
Quando incrociai i suoi occhi di ghiaccio il mio cuore perse dei battiti.
Non riuscivo a dire una parola, ero completamente paralizzata.
Nessuno dei due parlò per un tempo che a me parve eterno.
Poi, semplicemente ,mi baciò. Non so perché lo fece e al dire il vero, in quel momento, non mi importava.
Quando le nostre bocche si incontrarono l’intero mondo si limitò a scomparire.
Quanto avevo atteso quel momento e allora perché tutto mi sembrava terribilmente sbagliato? Lo allontanai bruscamente.
<< Perché? >> gridai completamente accecata dalla rabbia
<< Perché cosa? >>
<< Perché lo hai fatto? Perché mi hai baciata? Perché mi hai fatto sentire come se fossi l’unica per te, se poi dovrai ritornare dalla tua ragazza >>
<< Nina >>
<< Sei davvero così stupido, da non capire che ti amo? >>
<< Nina >>
<< Smettila di ripetere il mio nome >> urlai tra i singhiozzi e lasciai che le mie gambe, ormai troppo fragili, cedessero.
Era passata una settimana da quando gli avevo confessato i miei sentimenti, una settimana esatta da quando non ci rivolgevamo più la parola.
Eravamo diventati due estranei.
Lavorare con lui era diventato impossibile, il feeling che si era creato fin da subito,aveva lasciato il posto all’imbarazzo.
Tutti si accorsero del nostro cambiamento e non facevano altro che chiedermi che cosa fosse successo.
Io rispondevo sempre la stessa cosa : che si sbagliavano,che era tutto normale e poi cambiavo subito argomento.
Solo Candice e Paul sapevano la verità, loro erano gli unici con cui potevo confidarmi.
Ben presto il cast smise di farmi domande e tutto sembrava andare “ bene “ fino a quando Julie e Kevin non mi convocarono nel loro ufficio.
<< Dobbiamo parlare di te e di Ian, signorina >> disse Kevin
<< Non so cosa sia successo tra di voi, e né mi interessa, ma il vostro atteggiamento sta mandando a monte l’intero show. Darò a te e ai tuoi colleghi un periodo di vacanza, nel quale mi aspetto che tu e Somerhalder risolviate la questione. >> continuò. << Mi dispiace, Kevin. Non avrei mai voluto che i miei problemi personali interferissero con il mio lavoro. Sistemerò tutto, te lo prometto >> così dicendo uscii dal suo ufficio e mi precipitai al camerino di Ian.
Mi feci coraggio e bussai.
Quando la porta si spalancò non mi ritrovai di fronte l’uomo che amavo, bensì la sua ragazza.
<< Ah, sei tu! >> disse acida
<< Anche io sono felice di vederti,Megan. Stavo cercando Ian è qui? >>
Dopo avermi fulminata con lo sguardo urlò << Amore, c’è una visita per te >> Poco dopo comparve sulla soglia in tutto il suo splendore.
<< Nina >> disse, era sorpreso di vedermi, in fondo come biasimarlo.
<< Ho bisogno di parlarti >> gli risposi, lui annuì e dopo aver chiuso la porta mi seguì nel giardino degli studi.
Fui io la prima a parlare.
<< Ian, non possiamo semplicemente cancellare quella sera e fingere che non sia successo niente? Ho bisogno di riavere al mio fianco il mio migliore amico. >> dissi tutto di un fiato.
<< Ma certo, mia piccola Dobrev >> rispose abbracciandomi
<< Mi sei mancato >> << Anche tu mi sei mancata >> Soffiò sui miei capelli
<< Lo sai che Julie e Kevin ci hanno concesso una pausa?
Potremo fare una vacanza tutti insieme >> proposi
<< Io ho un’idea migliore, potremmo andare da qualche parte soltanto io e te. In nome dei vecchi tempi, ci stai? >>
<< A patto che decido io la destinazione >>
<< D’accordo >>
<< Perfetto >>
Angolo autrice:
Buonasera,
volevo innanzitutto scusarmi per l’enorme ritardo, e poi ringraziare chi ha recensito, chi ha inserito la storia nelle preferite o nelle seguite, e chi legge in silenzio.
Grazie di cuore.
Buona lettura e a presto. XO XO Littlegirl96 |
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Capitolo 3 *** Confessioni ***
Parigi.
Era
questa la destinazione che scelsi.
Mi aveva sempre affascinato, forse perché era considerata la
città dell’amore.
Quando ero piccola la guardavo con aria sognante sulle fotografie,
sperando che un giorno avrei camminato per quelle strade, mano nella
mano con
l’uomo dei miei sogni.
Ed eccomi qui, con l’uomo che amo, nella città che
amo.
E
allora perché mi sento così triste?
“ "
<< Nina? Mi stai ascoltando? >>
chiese
Ian ridestandomi dai miei pensieri.
<<
Sì >>
risposi con
un filo di voce
<<
Va tutto
bene? >>
questa era
la domanda che continuava a farmi da quando eravamo partiti, o meglio
da quando
ci eravamo “chiariti”.
<<
Smettila di
chiedermelo. Sto bene >>
<<
Sono solo
preoccupato per te. Non voglio vederti soffrire. Ti voglio bene, sei
l’amica
più cara che ho e ….. >>
<<
E’ questo
il problema, Ian. Sono solo una tua amica e mi vuoi bene, come ad una
sorella. Non
fraintendermi, non ti sto
incolpando, non posso costringerti ad amarmi, solo, cerchiamo di non
parlarne,
di fare finta di niente,ok? Perché ci sto provando, sto
provando a
dimenticarti. Tutto sarebbe più facile, se non ti dovessi
vedere ogni giorno,
ma non posso stare lontana da te, nonostante tutto,tu mi fai stare
meglio. Sei
una delle poche persone di cui mi fido. >>
<<
Vieni qui,
principessa >>
disse
abbracciandomi
<<
Allora cosa
ti va di fare stasera >>
<<
Noleggiamo
un film? >>
<<
Questo
significa che mi costringerai a rivedere, per la centesima volta
“ I passi
dell’amore “ ? >>
<<
Esatto >>
<<
Ian, ma
stai dormendo? >>
<<
Lasciami in
pace >>
borbottò
con
la voce impastata dal sonno
<<
Ma non puoi
perderti questa scena. Qui lui, le chiede di sposarlo >>
<<
Significa
che il film sta per finire, questa sì che è una
buona notizia. >>
<<
Sei
crudele >>
dissi
mettendo su un finto broncio
<<
Dai
principessa, lo sai che questi film mi annoiano a morte. >>
Ad
un tratto
il telefono di Ian prese a squillare.
<<
Salvato dalla campanella >>
scherzai
Lui si spostò in un’altra stanza e io ritornai con
lo sguardo sullo
schermo del televisore.
Poco dopo,
il mio collega ricomparve sulla soglia del soggiorno
<<
Principessa, purtroppo dobbiamo andare.
Era
mia madre, mia sorella sta tornando a casa, sono mesi che non ci
vediamo e
vorrebbe che io l’andassi a trovare. Spero non ti dispiaccia >>
<<
Certo
che
no, non preoccuparti. Io finirò le
“vacanze” con Candy e Paul >>
<<
No,
tu verrai con me >>
<< Co….
Cosa, dalla tua famiglia? >>
era impazzito forse?
<<
Sì,
domattina farò i biglietti, partiremo nel pomeriggio >>
<< Ian,
non so se è il caso, io sarei solo di
troppo >>
<<
Nina ti
avevo promesso che saremmo stati insieme per queste settimane e io
mantengo le
mie promesse. E poi tranquilla, ho già avvisato mia madre e
non vede l’ora di
conoscerti. >>
<<
Si è fatto
tardi, sarà meglio che torni nella mia stanza
. Notte
principessa >>
aggiunse poi, baciandomi
sulla fronte
<<
Ian
>>
<< Sì? >>
<<
Ti andrebbe
di restare qui con me stanotte? >>
lo
avevo
detto davvero?
<<
Ma
certo,
principessa >>
fece per
andare sul divano, ma io lo fermai
<<
Intendevo
lì con me >>
e indicai
l’enorme baldacchino
Lui
non disse nulla, si stese semplicemente sul letto e io, prendendo posto
accanto
a lui, mi addormentai fra le sue braccia.
Aprii
svogliatamente gli occhi, il caldo familiare che mi aveva accompagnato
per
tutta la notte aveva lasciato il posto al freddo. Mi stiracchiai per
svegliarmi
completamente, il letto sembrava così grande e vuoto senza
… Ian.
Le lenzuola profumavano ancora di
lui.
Guardai il posto che aveva occupato per tutta la notte, sul cuscino
c’era un biglietto, lo presi e lo lessi tutto d’un
fiato.
“ Buongiorno
principessa, dormivi così bene che non ti ho voluto
svegliare. Sono andato,
come ti avevo accennato ieri, a prendere i biglietti per il
Mississippi. A
dopo. I
“
Mi
trascinai fuori dal letto per dirigermi verso il bagno, avevo
decisamente
bisogno di un bagno caldo.
Riempii la vasca di sali profumati e acqua bollente e mi
immersi
all’interno di essa.
Chiusi
gli occhi e
svuotai la mente da ogni pensiero.
Entrai in uno stato
di dormiveglia, che fu presto interrotto dalla voce melodiosa del mio
collega.
<< Nina >>
<< Sono in bagno >>
<<
Ho prenotato un ristorante, potremmo fermarci a mangiare lì
e poi andare
direttamente all’aeroporto >>
<<
Va bene >> gli urlai e poi ritornai in quello stato di
dormiveglia, in
cui ero caduta poco prima.
“ Toc-toc-toc “ si sentì
udire poco dopo.
<< Che
c’è ancora? >>
chiesi esasperata
<< Siamo
in ritardo e tu sei chiusa lì dentro da
un’ora >>
Uscii dalla vasca controvoglia e dopo aver indossato l’intimo
ed essermi
coperta, quel tanto che bastava da rendermi
“presentabile” agli occhi del mio
migliore amico, con un asciugamano, aprii rumorosamente la porta del
bagno e mi
diressi all’armadio.
<< Finalmente, ma non sei ancora pronta?
>>
esclamò
“ irididighiaccio
"
Ma
non gli prestai molta
attenzione perché avevo un grande dilemma da risolvere: che
cosa avrei dovuto
indossare? Non avrei avuto il tempo di cambiarmi prima di arrivare a
casa di
Ian.
Volevo
essere semplice, ma non banale, elegante, ma senza esagerazioni; dovevo
essere
perfetta per quell’incontro.
“ Frena
Nina! Non devi mica fare buona impressione sui
genitori del tuo ragazzo, un jeans e una t-shirt andranno bene ”
Optai
per un vestitino vintage fin sopra al ginocchio e un paio di ballerine,
poi rientrai in
bagno per vestirmi e truccarmi.
<< Lo stai facendo a posta
per caso? A fare tardi, intendo. >>
<< Somerhalder, smettila di lamentarti. Sono pronta.
>>
dissi andandogli incontro
<< Ce l’hai fatta! >>
<< Sì, ma devo ancora preparare la valigia
>>
<<
Sei incredibile! Vado a fare una doccia >>
<< Non metterci troppo! >> scherzai
facendogli una
linguaccia
<<
Molto divertente >> rispose imitando una risata
Presi la valigia e cominciai a buttarci dentro vestiti,
l’ordine non era
decisamente il mio forte.
Mentre ero intenta a
litigare con essa, che non aveva nessuna intenzione di chiudersi,
squillò il
cellulare di Ian.
<<
Telefono >> gli urlai
<<
Rispondi tu, principessa, >>
Presi il suo iphone e feci quello
che mi aveva chiesto.
<< C’era da aspettarselo che lui era con te
>> disse una
voce stridula dall’altra parte del telefono
<< Megan, non è come pensi. Noi …
>>
<< Non c’è bisogno che tu dica
niente, quello che fa Ian non è più
affar mio, avevo chiamato solo per sapere se per noi due
c’era ancora una
speranza, ma a quanto pare.. >> cominciò a
piangere e in quel momento,
capii che per quanto impossibile da immaginare anche lei aveva un cuore
e che
anche lei provava dei sentimenti.
<< Ma sappi, ragazzina,
che
io non mi arrenderò, anche se mi ha lasciato per una come
te, farò di tutto per
riconquistarlo e se anche non dovessi riuscirvi, farò in
modo che lasci anche
te. >>
Tu-tu-tu-tu
“ Anche
se mi ha lasciato per una come te”
Perché Ian non mi aveva
detto che aveva lasciato Megan… per me?
Questo significava che lui mi …
<<
Hey principessa,
chi era? >>
mi
comparve, all’improvviso, di
fronte
<<
Avevano
solo sbagliato numero >>
mentii: volevo sentirlo dire spontaneamente dalla sua bocca, che
aveva mollato la sua ragazza per la sua migliore amica; e poi non mi
fidavo di
Megan, e se mi avesse mentito?
<<
Allora sei
pronta, possiamo andare? >>
<< Sì
andiamo >>
Atterrammo
nel Mississippi dopo un paio di ore di volo.
Per tutto il tempo finsi
che non fosse successo niente e, forse anche per merito delle mie
capacità
recitative, lui non sospettò nulla.
Dopo
aver preso un taxi arrivammo a casa di Ian, dove lì ad
attenderci nel giardino
trovammo sua madre.
<<
Tesoro >>
esclamò lei
correndogli incontro e abbracciandolo
<<
Mamma lei è
Nina >>
mi presentò
indicandomi
<< Nina,
finalmente ti conosco.
E’ un piacere conoscerti. Ian non faceva altro che
parlarmi di te >>
<<
Mamma >>
la
rimproverò imbarazzato
<<
Anche per
me è un piacere conoscerla, signora >>
<<
Oh ti
prego, chiamami Edna, il termine “signora” mi fa
sentire così vecchia, e dammi
pure del “tu” >>
<<
Come vuoi,
Edna >>
<<
Entrate,
sarete stanchi. >>
<< Mamma,
dov’è
Robyn? >>
chiese,
posando le nostre valige nel soggiorno
<<
Dovrebbe
arrivare da un momento all’altro >>
rispose
lei
<<
Oh, che
sbadata, venite vi faccio vedere le vostre stanze. Ve ne ho preparate
due
perché non sapevo come volevate organizzarvi. Ma Nina
può sempre spostarsi
nella tua e viceversa, se preferite >>
Io e Ian ci
guardammo negli occhi, davvero sua madre credeva che io fossi la sua
ragazza?
Ian fece per dire qualcosa, ma fu interrotto dal suono del campanello.
<<
Oh
devono
essere arrivati >>
disse Edna correndo ad aprire, seguita a ruota da noi due
<<
Mamma! Da
quanto tempo. >>
la salutò
Robyn, cedendole la bambina che aveva in braccio
<< Fratellino
ci sei anche tu >>
Mentre stava
per abbracciarlo, un’altro bambino, di circa quattro anni
,
la
precedette lanciandosi tra le braccia del mio migliore amico <<
Zio,
nonna
dovete venire a vedere i miei nuovi giocattoli >> esclamò
trascinando i due fuori e lasciando
me e Robyn da sole.
<<
Oh che
maleducata, tu devi essere la ragazza di mio fratello. Piacere di
conoscerti,
io sono Robyn >>
si
presentò
lei
<<
Anche per
me è un piacere, ma io e Ian non stiamo insieme. Siamo solo
amici >>
le
spiegai
<<
Vedo
come vi
guardate, mio fratello è pazzo di te. Ti ama davvero. Sai,
sei la prima ragazza
che porta qui. >>
a
quella confessione il mio cuore perse dei battiti.
<<
Spero che
mia sorella non ti abbia importunato troppo >>
comparve all’improvviso lui
<<
No, affatto
>>
non era il
caso di spiegargli quello che mi stava dicendo Robyn
<<
Ti andrebbe
di fare una passeggiata con me? >>
mi
invitò lui e io non ci pensai due volte ad
accettare.
<<
Questo posto è meraviglioso >>
<<
Sì, lo è.
Senti Nina io devo confessarti una cosa. >>
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Capitolo 4 *** Sorprese ***
<< Senti Nina, devo confessarti una cosa >>
Il mio cuore perse dei battiti.
<< Ti ascolto >>
<< Io e Megan ci siamo lasciati >> disse
<< Mi dispiace >> mentii
Ma ero stanca di mentire e le cose sarebbero andate diversamente stavolta.
Puntai i miei occhi nocciola nei suoi color ghiaccio.
<< No, non mi dispiace per niente. Io … io. Ian io ti amo. Ti amo da … ti amo dalla prima volta che ti ho visto. Amo tutto di te: i tuoi occhi, le tue labbra, la tua cicatrice sul mento, tutto. Sei il mio primo pensiero la mattina e l’ultimo la sera. Sei tutto ciò che voglio. Tutto ciò di cui ho bisogno. Lo so che mi consideri solo un’amica, ma conosco tutte le tue canzoni preferite. So che soffri il solletico,che il tuo film preferito è “ Il laureto “, che al mattino mentre mangi i cereali guardi Moke sulla portoncina che dà al terrazzo, che ami la spiaggia, che vorresti vivere alle Hawaii e so che tu ami lei quanto io amo te, e per quanto mi faccia soffrire non posso farci niente. >> gli confessai d’un fiato
<< Nina… >>
<< Non dire niente di prego, sono stata fuori luogo. Sono solo una povera stupida >> << Hey no, principessa, guardami. Lo sai perché ho lasciato Megan? >> accennai un no, con la testa
<< Per te. Sei la donna più incredibile che abbia mai conosciuto. Eri sempre lì per me, ogni volta che ne avevo bisogno. Ti guardavo e ogni giorno che passava i miei sentimenti nei tuoi confronti crescevano. Sei stata un’amica, una sorella, ma adesso vorrei che fossi la mia compagna. Anche io ti amo, principessa >> Senza pensarci due volte mi fiondai sulle sue labbra, quanto avevo atteso quel momento, quanto avevo sognato quelle parole.
<< Zio, la cena è pronta >> ci corse incontro il suo nipotino
<< Sì, campione, arriviamo. >>
<< Cosa stavate facendo? >> chiese innocentemente.
Mi morsi il labbro inferiore per trattenere una risata.
<< Niente, stavamo parlando di questa meravigliosa giornata >> “ spiegò” Ian, in fondo era davvero una meravigliosa giornata.
<< Zio, ma Nina è la tua fidanzata? Perché se non lo è, vorrei chiederle di diventare la mia ragazza. >>
Mi abbassai alla sua altezza e gli lascia un bacio sulla guancia.
<< Sarebbe un onore per me >>
<< Cosa? >> scherzò Ian
<< Che c’è? geloso Smolder? >>
<< Sì sono geloso da morire >> disse attirandomi a sé, ma fummo nuovamente interrotti, questa volta da sua madre
<< Ragazzi, allora? la cena si fredda >>
<< Sì, mamma, arriviamo. E complimenti per il tempismo perfetto>>.
Entrammo in casa e ci dirigemmo verso la cucina, dove presi posto accanto a Ian.
<< Mamma, lo sai che lo zio e Nina si stavano baciando. Ma poi lei ha detto che preferiva stare con me. >> raccontò il piccolo.
<< Frena pulce, Nina è proprietà privata del sottoscritto >>
<< La smetti di fare il bambino >> lo rimproverai
<< Nina hai visto che avevo ragione? >> disse Robyn facendomi un occhiolino.
<< Cosa state tramando voi due? >> si intromise il mio uomo
<< Niente che ti riguardi, fratello >>
Ad un tratto suonarono alla porta ed Edna corse ad aprire.
<< Ian c’è una visita per te >> urlò sua madre dal soggiorno, si sentì un rumore di tacchi e sulla soglia della cucina comparve … Megan. << Non ci credo ti sei portata dietro anche lei >> gracchiò << Che cosa vuoi Megan? >> pronunciò serio
<< Sono venuta per fare la pace, mi sembra ovvio >>
<< Mi dispiace, ma credevo di essere stato chiaro. Tra noi è finita, per sempre >>
Oh andiamo, mi hai scaricato davvero per una come lei. Io sono cento volte meglio. E’ solo una bambina. >>
Sapevo che non dovevo lasciare che le sue parole mi ferissero, ma una lacrima ribelle, scappò dai miei occhi.
<< Come osi. Non devi permetterti di nominare Nina mai più, mi hai sentito, mai più. E adesso esci subito fuori da casa mia. >> urlò << Sta tranquillo me ne vado. Ma voglio dire un’ultima cosa a Nina. Goditela finché puoi, io me lo riprenderò, puoi giurarci. Lui ama me, povera illusa. >>
Questo era troppo.
Mi alzai e corsi in giardino,mentre le lacrime avevano ormai ricoperto il mio viso.
Qualcuno mi afferrò per il polso e mi avvolse con le sue possenti braccia.
<< Shhh… amore, hey. Non ascoltare le sue parole.
Ti prometto che la pagherà.
Io ti amo.
Nina credimi.>> mi prese la mano e la posò sul suo petto << lo senti il mio cuore? E’ tuo, principessa. Sei la prima a cui lo dono, perciò, ti prego abbine cura. >>
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla.
Rimanemmo in quella posizione, per non so quanto tempo.
Ore, giorni, mesi, anni forse e poi mi baciò.
Un bacio dapprima casto, lento, che poi divenne sempre più passionale.
Mi prese per mano e mi portò nella sua stanza, dove consumammo per la prima volta il nostro amore.
<< Principessa, sei contenta di ritornare ad Atlanta? >> mi chiese Ian. Dopo aver salutato la sua famiglia, ci eravamo diretti in aeroporto per ritornare alla nostra vita di sempre.
<< Sarei contenta di andare o fare qualsiasi cosa, purché ci sia tu al mio fianco.>>
<< Per sempre, amore mio >> soffiò sulle mie labbra
La voce di una hostess attirò la nostra attenzione.
<< E’ il nostro volo, piccola >>
Mi alzai svogliatamente dalle sue ginocchia e feci per prendere la valigia, ma lui mi batté sul tempo.
<< Faccio io >> disse
<< Un gesto degno di un vero gentlemen >> scherzai
Dopo un paio d’ore di volo atterrammo ad Atlanta, dove prendemmo un taxi che ci portò dritto nell’albergo dove alloggiavamo. << Buonasera signor Sammerholder, signorina Dobrev, queste sono le vostre chiavi >>
<< Ma sono solo un paio, tu ne sai niente? >> guardai curiosa Ian
<< Ho pensato, che prendere due stanze sarebbe stato uno spreco, così.. >>
<< Andiamo>> dissi, scuotendo la testa.
Inserii le chiavi nella serratura e rimasi senza parole alla vista della stanza, o meglio della suite.
<< Ian, ma.. >>
<< Ti piace? >>
<< E’ fantastica, ma.. >>
<< Niente ma. Forza andiamo, gli altri ci aspettano >>
<< Candice! >> urlai fiondandomi fra le braccia della mia migliore amica
<< Nina! Quanto mi sei mancata. >>
<< Anche tu! Candy, tanto >>
Julie e Kevin fecero il loro ingresso nella sala
<< Ragazzi, bentornati. Prima di iniziare la riunione, vogliamo farvi conoscere la nuova arrivata >>
<< La nuova arrivata? >> chiesi a Candice
<< Neanche io ne so niente >> rispose
<< Vieni pure >>incoraggiò Julie alla misteriosa ragazza Quando entrò, per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva, non potevo crederci.
Cercai allarmata il volto di Ian, che guardava furioso verso la direzione della ragazza: Megan |
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Capitolo 5 *** Problemi ***
Sera anime,
vi chiedi umilmente scusa per l’enorme ritardo.
Ma mi hanno
ricoverata in
ospedale e non ho avuto modo di aggiornare. Vorrei ringraziare coloro
che hanno
recensito la storia, coloro che l’hanno aggiunta nei
preferiti o nelle seguite
e colore che la seguono in silenzio. Grazie. Buona lettura. XO XO
Little girl.
Cercai
allarmata il volta di Ian che guardava furioso nella direzione della
nuova
arrivata: Megan.
<< Che ci fa lei
qui? >>
urlò il mio uomo contro i produttori
<< Te
l’ho detto, è la nuova arrivata >> rispose Julie
<< Ma….
>>
<< Niente ma, Ian.
Megan è
ufficialmente entrata a far parte della nostra grande
“famiglia” che ti piaccia
o no. Sarà compito tuo e degli altri metterla a proprio
agio. Non mi interessa
se è una tua ex. Dovete tenere la vostra vita sentimentale
fuori dallo show.
Chiaro ? >> e
così dicendo Kevin si allontanò
seguito a ruota da Julie.
<< Ti avverto
Megan se resterai qui ti
renderò la vita impossibile. >> la
minacciò freddo Ian
<< Hai sentito
Kevin faccio parte del
cast ora che ti piaccia o no. >>
<< Sarai di nuovo
mio, amore >> aggiunse, poi
mi guardò con aria di
sfida e accarezzò la sua guancia con la mano, che lui
scostò bruscamente.
<<
Quando
capirai che io non tornerò mai
con te, eh?
Adesso sto con Nina, io la amo e se proverai a ostacolare il nostro
amore,ti giuro che non risponderò delle mie azioni >>
Mi ritrovai sei paia di occhi puntati addosso, imbarazzata abbassai lo
sguardo.
Non avrei voluto che i nostri amici scoprissero della nostra
relazione in quel
modo, ma ormai era
fatta.
Megan
di tutta risposta mi riservò un’ occhiataccia e se
ne andò.
<< E
così voi due state insieme eh? >> ci chiese Paul
per smorzare la
tensione.
<< Sì,
stiamo ufficialmente insieme >>
confermò Ian, posando le sue labbra
sulle mie.
<< E quando
pensavi di dirlo alla tua
migliore amica? >>
Candice incrociò le braccia al petto, fingendosi
offesa.
<< Scusa Candy,
saresti stata la prima
a saperlo, giuro >> le risposi
abbracciandola
<< Non voglio le
scuse, voglio i dettagli che mi racconterai
stasera di fronte a una buonissima pizza.
E sì, Sommerhalder stasera Nina sarà mia, quindi
trovati un’altra
compagnia. >>
<< Sarà
difficile visto che
condividiamo la stessa stanza. >>
<<
Allora
trovati un posto dove passare
la notte >>
<< Sei una
rompiscatole, ma suppongo
che questo tu già lo sappia >>
Candice fece una
linguaccia a Ian.
A
volte sembravano proprio due bambini.
<<
Siete ancora qui. Correte
sul set, subito >>
ci
sgridò Julie.
La presenza
di Megan non era un grosso problema, come credevo.
Il
suo ruolo non era importante e quindi si limitava a recitare qualche
battuta
ogni tanto.
Girammo
fino a tarda sera, ero stanchissima e la cosa peggiore fu che non vidi
Ian per
tutto il giorno.
Non avevamo scene insieme
ed eravamo così impegnati che correvamo da una
parte all’altra senza mai fermarci.
Ma finalmente avevamo
entrambi finito di lavorare e io vagavo per i corridoi in cerca di lui.
Quando
finalmente lo trovai mi fiondai fra le sue braccia.
<< Principessa, mi
sei mancata >>
mi
sussurrò
<< Anche tu mi sei
mancato >>
Mi avvicinai pericolosamente al suo viso, e chiusi gli
occhi aspettando
un suo bacio, che non tardò ad arrivare.
<< Nina, Ian >> disse sorpreso
Kevin, dopo essere
rimasto in silenzio per qualche minuti, aggiunse freddo << domani mattina
vi voglio nel mio
ufficio alle 8:00, puntuali >> e dopo
averci augurato la buona notte se ne andò.
<< Che cosa
vorrà secondo te? >> chiesi ad Ian
<< Farci una
predica sul fatto che per
il bene dello show non dobbiamo stare insieme. >>
<< Forse ha
ragione, forse quello che
proviamo è sbagliato. Ian forse stiamo sbagliando >>
<< No, no.. hey
principessa guardami,
come può un sentimento così forte che lega due
persone essere sbagliato. Sai
una cosa? Sono stanco di ascoltare le critiche della gente. Qualcuno
è contro
il nostro amore, chi se ne frega. La cosa importante siamo io e te,
chiaro? >>
<< Sì,
hai ragione >> e lo pensavo
sul serio, aveva
ragione.
Ci
amavamo era questo l’importante.
Guardai controvoglia l’orologio e sbuffai.
<< Oh no! >>
<< Che
c’è? >> chiese
allarmato Ian
<< Devo andare,
prima che Candice mi
uccida >>
<< Devi andare per
forza? >>
<< Sì,
amore. Domani sarò solo tua,
promesso >>
<<
Cosa?
>>
<< Andiamo
Som, non arrabbiarti. La conosci
Candice >>
<< No, come mi hai
chiamato? >>
Ripensai a quale nome avevo usato per sbaglio, ma poi mi
resi conto che
lo avevo chiamato “amore”.
Sorrisi e gli avvolsi il collo con le mie braccia.
<< Amore >> ripetei
<< Ti amo,
principessa >>
<< Anche io ti amo
>>
Inserii la
chiave nella serratura, che scattò.
Non appena varcai la soglia della mia stanza, trovai Candice intenta a
bere una lattina di coca-cola.
<< Come hai fatto
ad entrare? >>
<< Il ragazzo
della reception ha una
cotta per me, gli ho promesso un appuntamento >>
<< Sei incredibile
>>
<<
Ti
ascolto >>
Posai la borsa,
mi tolsi la giacca e dopo aver preso un pezzo di pizza iniziai a
raccontare << Eravamo a casa
della sua famiglia e
… >>
<<
Aspetta
hai conosciuto
la sua famiglia? >>
<< Sì,
posso continuare? Lui mi detto che aveva lasciato Megan e io gli ho
risposto
che non mi dispiaceva affatto e che lo amavo.
Lui mi ha rivelato che ero io il
motivo per cui si erano lasciati e mi ha chiesto di diventare la sua
ragazza >>
<< Wow, a quando
le nozze? Io sarò la
tua damigella,vero? >>
<< Candice
frena, stiamo insieme da
neanche una settimana >>
<< Lo so
è solo che sembrate così
innamorati. Ma con Megan che cosa farete? >>
Megan, per un
attimo, avevo dimenticato della
sua esistenza.
<< Non lo so >> dissi sincera
<< Non
preoccuparti, andrà tutto bene >>
<< Grazie Candy >>
Un
incessante e odioso rumore mi svegliò bruscamente.
Posi fine a quella tortura e mi rimisi a dormire.
<< No,
principessa. Devi svegliarti.
Dobbiamo parlare con Julie e Kevin, ricordi? >>
<< Ian, sei qui >>
<< Sì,
ho cacciato la bionda poco fa. Ti
ho portato la colazione. >>
<< Sei un tesoro >>
Dopo
aver divorato la ciambella, corsi in bagno per farmi una doccia.
Mi rilassai lasciando scorrere l’acqua calda sul
mio corpo.
<<
Sei
sicura di voler restare sola lì
dentro? >> mi chiese
maliziosamente Ian
<< Grazie, ma ho
già finito >> risposi,
uscendo dal bagno poco
dopo.
<< Che peccato >>
Mi vestii velocemente e insieme al mio ragazzo mi
incamminai per gli
studi.
Arrivammo dopo venti minuti di strada.
Augurammo
un buon giorno allo staff ed entrammo nell’ufficio dei nostri
produttori.
<< Oh, ragazzi, vi
aspettavamo. Vi
abbiamo convocati perché ieri ho visto una cosa che non mi
è piaciuta >>
cominciarono
<< Veniamo al
dunque Kevin. Sappiamo
che state insieme.
Da
vostri capi vi diciamo che non ne siamo contenti. Per il bene dello
show non
dovete stare insieme.
Mi dispiace, ma se volete continuare a far parte del cast
dovrete lasciarvi.
>>
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