Il cuore dell'oceano

di French18
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova casa ***
Capitolo 2: *** Abbracci ***
Capitolo 3: *** Cominciamo bene ***
Capitolo 4: *** Una lunga giornata ***
Capitolo 5: *** Festa ***
Capitolo 6: *** I problemi non finiscono mai ***
Capitolo 7: *** L'inizio dei giochi ***
Capitolo 8: *** Scherzi ***
Capitolo 9: *** Tra polvere e ricordi ***
Capitolo 10: *** Delusioni ***
Capitolo 11: *** Cambiamenti ***
Capitolo 12: *** Ballo in maschera ***
Capitolo 13: *** Un nuovo giorno ***
Capitolo 14: *** Sorprese e decisioni ***
Capitolo 15: *** Amici parte 1 ***
Capitolo 16: *** Amici parte 2 ***
Capitolo 17: *** Fiori, pupazzi e nuovi coinquilini ***
Capitolo 18: *** Chiamatemi JeyJey ***
Capitolo 19: *** La famiglia Sempry ***
Capitolo 20: *** Buone o cattive notizie ? ***
Capitolo 21: *** Un grande pranzo - ovvero di risate e figuracce ***
Capitolo 22: *** Finalmente Natale - ovvero di regali, renne e finti Babbo Natale ***
Capitolo 23: *** Tornare a casa ***



Capitolo 1
*** Una nuova casa ***


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Cap.1 - Una nuova casa

<< Allora è tutto chiaro ? La mattina bisogna svegliarsi alle 7 e prepararsi per andare alle lezioni. Il pranzo verrà servito alle 13, ora in cui finiranno le lezioni. Il pomeriggio siete liberi e potete uscire dall'istituto. Ovviamente potete andare solo in giardino. La cena sarà servita la sera alle 20. Alle 23 tutti dovranno essere nelle loro stanze. Il sabato e la domenica avete la giornata libera. Va bene ? >> mi rispiega per la seconda volta Dajar, la preside dell'istituto.

<< Sì, è tutto chiaro >>

Certo che è tutto chiaro. Sono finita in una specie di prigione !

<< Ok, ti accompagno alla tua stanza. Ehm, senti c'è un piccolo problema. Devi dividere la tua stanza con un ragazzo perchè le altre sono già tutte occupate. Per te va bene o hai qualcosa in contrario ? >>

<< No, va bene. Nessun problema >>

<< Perfetto ! Mi potresti ripetere il tuo nome ? Mi sono già dimenticata come ti chiami >> dice ridendo. La guardo perplessa e lei smette subito di ridere.

<< Elisabeth Marser >>

Senza aggiungere altro continua a camminare seguita da me che cerco di trascinare il borsone, davvero troppo pesante. Attreversiamo un lungo corridoio che sembra non finire mai. E' deserto. Gli altri ragazzi devono essere a lezione. Finalmente Dajar si ferma davanti ad una porta dove c'è una targhetta su cui c'è scritto il mio nome e quello del famoso ragazzo con cui devo dividere la stanza : Daniel Huited.

<< Eccoci a destinazione. Se hai bisogno di qualcosa vieni a cercarmi. Ho tantissimi impegni quindi non mi posso trattenere. Ciao !! >>

<< Ok, grazie. Arrivederci >>

Si volta e con passo spedito ripercorre il corridoio che abbiamo appena fatto sparendo dalla mia vista. Sospiro. Fisso la porta davanti a me. '' Non si apre da sola '' mi dice una vocina nella mia testa. Allungo la mano e abbasso la maniglia. Mi faccio coraggio ed entro. Non c'è nessuno. Mi guardo intorno. La stanza non è il massimo ma è accettabile. Lascio il borsone per terra e continuo a curiosare. Alla mia destra c'è una scrivania con due sedie. I letti sono in fondo alla stanza vicini ad una grande vetrata. Mi avvicino e rimango a bocca aperta. Il panorama è davvero stupendo. In lontananza vedo la spiaggia e l'oceano. Peccato che non possiamo uscire. Uff...

Accanto ad ogni letto c'è un comodino. Prendo il mio quaderno di disegno e la mia matita e gli metto nel comodino accanto alla finestra. Di fronte ai letti ci sono un armadio e una grande libreria dove però ci sono pochissimi libri. Apro la porta che si trova accanto alla libreria. Il bagno è piccolo ma per due persone va benissimo. Esco e richiudo la porta. Non so perchè ma sono impaziente di conoscere il mio coinquilino. Apro il borsone e inizio a tirare fuori i vestiti e a metterli nell'armadio. Quando ho finito mi tolgo le scarpe e mi distendo sul letto accanto alla vetrata. Spero sia questo il mio letto. Mi piace questo panorama. Tiro fuori il mio quaderno e guardo fuori. La mia mano si muove leggera sul foglio disegnando nei minimi particolari l'ambiente di fronte a me. Finito il disegno, soddisfatta, appoggio la testa sul cuscino. Chiudo gli occhi. Penso a mamma e papà. Come tutte le sere. Spero sempre di vederli comparire dalla porta sorridenti mentre mi abbracciano e mi promettono che non mi abbandoneranno mai. Ma questo può solo rimanere un sogno visto che i miei genitori sono morti in un incidente stradale tre settimane fa. Ero a casa quando si è presentato un signore a darmi la brutta notizia. Per una settimana non ho voluto parlare più con nessuno poi però visto che non ho nessun parente e sono ancora minorenne, si è presentata un' assistente sociale. Dopo due settimane hanno deciso di portarmi qui alla Corner's. La casa che accoglie chi non ha più nessuno. Inizio a piangere. Non riesco a smettere. Sono sola. E non cambierà mai niente. Con questa consapevolezza cado tra le braccia di Morfeo.

 

Ciao a tutti :)

Eccomi qui per imbarcarmi in una nuova avventura. Questo primo capitolo è solo di passaggio. Entreremo nel cuore della storia dal prossimo capitolo. Non so cos'altro dirvi. Beh, cercherò di postare i capitoli frequentemente. E a parte questo ...

Buona lettura.

Francesca

 

 

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Capitolo 2
*** Abbracci ***


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Cap.2 - Abbracci

Apro gli occhi e mi guardo intorno. Non so che ore sono ma deve essere sera perchè fuori è buio. Mi alzo in piedi barcollante e mi avvicino alla borsa. Tiro fuori il cellulare. Sono le nove e mezza. Cavolo ! Mi sono persa la cena. Uff. Ritorno a letto e mi accorgo solo adesso dei rumori che provengono dal bagno. Deve essere tornato Daniel. Dopo qualche minuto la porta del bagno si apre. Esce un ragazzo stupendo. Rimango a bocca aperta. Ne ho visti tanti ragazzi nella mia vecchia scuola ma mai come lui. E' alto, molto più di me che sono una nanetta. Ha i capelli castani tutti arruffati che gli danno un po' un'aria da bambino dispettoso. Ma non riesco a vedere il colore degli occhi. Indossa una tuta blu e una canottiera bianca che evidenzia i suoi muscoli. Sono finita in paradiso ?

<< Ciao. Sono Daniel >> ha anche una voce meravigliosa.

'' Finiscila di fare questa faccia da pesce lesso e rispondi '' dice la vocina nella mia testa.

<< Io... sono Elisabeth >>

<< A quanto pare dobbiamo abitare nella stessa stanza >>

<< Già >> dico arrosendo.

Ci fissiamo attentamente.

<< Quello è il mio letto >> mi dice infine.

Ecco ! Lo sapevo. Peccato mi piaceva stare vicino alla finestra. Mi alzo dal letto e inizio a togliere la mia roba dal comodino. Sento la sua mano poggiarsi sul mio braccio . Vengo attraversata da una scossa. Ci allontaniamo subito e ci guardiamo imbarazzati.

<< Non ti preoccupare. Se ti piace stare vicino alla finestra ti cedo il mio letto. Tanto per me è uguale >>

<< Davvero ? Posso stare qui ? >>

<< Si. Stai tranquilla >> mi dice sorridente.

<< Grazie. Mi piace tanto il panorama. Sai dirmi dove siamo ? >>

Daniel si siede sull' altro letto e mi fissa divertito.

<< Benvenuta in California ! >>

Mi avvicino alla finestra e guardo fuori. California. E' davvero tutto stupendo ma avrei voluto un altro motivo per venire qui.

<< Io vengo da New York tu ? >> gli dico sedendomi sul letto.

Inizia così la conversazione. Scopro che ha 17 anni come me. Viene da Seattle. Gli piace suonare la chitarra. Adora come me la cioccolata. Scopro che abbiamo molte cose in comune. Tra cui la passione per il disegno. Mi ha detto che i suoi genitori l'hanno abbandonato qui quand'era piccolo. Avevo pensato a tutto tranne all'abbandono. Parliamo fino a tardi fino a quando arriva la domanda che avrei voluto evitare. Dovevo aspettarmelo.

<< I tuoi genitori ? >> mi chiede un po' incerto.

<< Sono morti quattro settimane fa in un incidente stradale >>

Lo guardo per la prima volta negli occhi e finalmente scopro il loro colore. Verdi.

<< Mi dispiace >> mi dice triste.

<< Mi mancano tanto >> dico abbassando la testa. Calde lacrime iniziano a bagnarmi le guance. Non ci riesco. Non riesco ad andare avanti.

<< Ehi >>

Daniel si siede sul mio letto e mi abbraccia forte.

'' staccati è uno sconosciuto ! '' dice quella fastidiosa vocina nella mia testa.

Ma questa volta non ho voglia di ascoltarla. Ho tanto bisogno di qualcuno che mi abbracci forte. Rimaniamo abbracciati fino a quando non smetto di piangere. Esausta mi addormento tra le sue braccia. Per un momento mi sembra di tornare la bambina con l'orsacchiotto che aveva paura del temporale e si andava a nascondere nel letto dei suoi genitori che l'abbracciavano forte proteggendola da tutto e da tutti. In quei momenti ero serena e felice. Non avevo più paura. E adesso fra le braccia di Daniel provo la stessa cosa cosa. Forse finalmente non sarò più sola.

 

 

 

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Capitolo 3
*** Cominciamo bene ***


 

Cap.3 - Cominciamo bene

<< Ehi bella addormentata... Svegliati... >>

Uffa ! Voglio dormire ! Chi è che rompe già di prima mattina ? Apro gli occhi.

<< E tu chi sei >> chiedo sbadigliando.

<< Ciao mi chiamo Kate e sono la tua vicina di stanza >>

Ieri sera non ho fatto caso alle altre stanze. Riguardo questa ragazza che ha detto di chiamarsi Kate. E' alta e magra. Ha i capelli ricci e biondi. Sembra una modella. E' davvero bella. E' vestita con un' uniforme scolastica. Ha un' aria altezzosa e superiore. La tipica cheerleader della situazione. Mi alzo e mi dirigo verso il bagno. Daniel è sparito. Dove sarà andato ?

<< Comunque io sono Elisabeth >> dico presentandomi.

Sento che questa frase dovrò ripeterla molte volte.

<< Si, lo so. Quella nuova. Che sta per arrivare tardi alla sua prima lezione. Dai vestiti che abbiamo ... >>

Guarda l'orologio.

<< 10 minuti >>

Cavolo ! Devo sbrigarmi.

<< Torno subito >>

Afferro tutto quello che mi serve e poi mi chiudo in bagno. Perchè Daniel non mi ha svegliata ? Bah, adesso ho cose più importanti da pensare. Mi faccio una doccia veloce, indosso l'uniforme e mi guardo allo specchio.

Accettabile.

Esco dal bagno e trovo Kate seduta sul mio letto che si guarda intorno.

<< Bella stanza. Io dalla mia vedo solo edifici >>

Afferro lo zaino con i libri che mi hanno consegnato ieri.

<< Perchè sei venuta nella mia stanza ? >> le chiedo.

<< Per vedere se è tutto ok >> mi risponde vaga ma sento che c'è qualcosa sotto.

<< Senti a me non piacciono i giri di parole. Se devi dirmi qualcosa dillo e basta ! >> le dico un po' nervosa. Lei sbuffa.

<< Ok, sono solo venuta per vedere se stavi bene >>

Non capisco di che cavolo sta parlando !

<< Senti parla chiaro ! >>

<< Hai ragione, scusami. Ecco... Daniel non è, come posso dire, sincero. E' un bugiardo. Sono solo venuta per metterti in guardia. Stai attenta. Comunque questo è un consiglio da amica. Sta a te decidere se seguirlo o no. Ci vediamo in classe. Ciao >>

Mi fa un sorrisino falso ed esce.

E adesso questo cosa significa ? Per adesso non me ne frega niente. Meglio andare se non voglio arrivare tardi alla mia prima lezione.

Esco dalla camera, chiudo la porta e mi incammino verso la classe. Dopo qualche secondo mi fermo e mi guardo intorno. Non so dov'è l'aula. Perfetto ! E' un ottimo modo per cominciare. Non c'è nessuno nel corridoio. Questo può significare solo una cosa... SONO MOLTO IN RITARDO.

Continuo a camminare e finalmente incontro un ragazzo.

<< Ciao. Senti,mi potresti dire dove si trova l'aula 4 ? >> chiedo gentilmente.

<< Scusa. Non ho tempo >> mi risponde correndo via.

Uffa ! Ma sono tutti fuori di testa in quest'istituto ?!?

Incontro una ragazza. Ha uno sguardo amichevole. Assomiglia molto a Cyn, la mia migliore amica. Riproviamo.

<< Ciao. Senti, sai dov'è l'aula 4 ? >>

<< Certo. Finisci di percorrere il corridoio e poi giri a destra. Et voilà >> mi dice sorridente.

<< Grazie mille >>

<< Forse è meglio se ci sbrighiamo. O arriveremo tardi >> mi dice iniziando a camminare.

<< Ehi. Tu sei in classe con me ? >>

<< Certo. Io sono Laurel tu.... >>

<< Elisabeth >>

Ci incamminiamo verso quest'aula che sembra davvero irraggiungibile.

Finalmente arriviamo.

<< Ci vediamo dopo in mensa ? >> mi chiede la ragazza accanto a me.

Annuisco.

Forse non sarà così difficile farsi nuovi amici.

Entriamo.

Mi ritrovo in un'aula gigantesca. Ci saranno si e no 50 posti. Ci sono cartine, mappamondi, disegni...

L'aula è quasi piena di studenti. Non c'è ancora nessun insegnante. Laurel si dirige verso i primi banchi,si siede accanto ad un' altra ragazza e inizia a raccontarle qualcosa.

Mi vado a sedere lontano da tutti per stare un po' da sola ma ovviamente è impossibile. Si avvicina un ragazzo. Il tipico buffone di corte

<< Ciao Elisabeth ! Sono Lucas. Sicuramente ti avranno già parlato di me. Delle mie fantastiche imprese... >> continua a parlare senza sosta.

Ma respira almeno ?!?

<< Senti, non ho mai sentito parlare di te e comunque voglio stare da sola >>

<< Eddai ! Possiamo diventare amici >> dice sfoggiando un sorriso a 32 denti.

<< Hai sentito o sei diventato sordo ? Vuole stare da sola >> dice una voce alle nostre spalle. Daniel. Mi giro. Vedo il ragazzo di cui non mi ricordo il nome allontanarsi.

<< Ciao >> mi dice Daniel sorridente.

<< Perchè stamattina non c'eri ? >> chiedo senza salutarlo.

<< Dovevo fare una cosa >> dice distogliendo lo sguardo.

Sto per chiedergli cosa ma arriva la prof. Lui mi guarda un' ultima volta e poi si allontana per andarsi a sedere nell'ultimo banco in fondo.

Mi guardo intorno. Noto che tutti i ragazzi e le ragazze devono avere la mia età. Ovviamente si notano le ragazze ''cheerleader'', i ragazzi che si credono fighi ma non lo sono, gli intelligentoni. Assomiglia molto alla mia vecchia scuola.

<< Questo è il corso di biologia e per chi non mi conosce io sono Sara Tranwer. E' iniziato un nuovo anno scolastico e quindi ... >> dice continuando a parlare.

Odio biologia. Apro il quaderno e inizio a scarabocchiare. La prof. continua a spiegare ma vedo che nessuno la sta ascoltando. Kate e un'altra ragazza, che sono più avanti, stanno leggendo una rivista. L'altro ragazzo Lu.. Ah Lucas. Sta usando il cellulare e Daniel... mi sta fissando. Abbasso gli occhi sul mio quaderno. Non li rialzo fino a quando non sento il suono del campanello. Mi alzo e metto tutto nello zaino. Esco e vado a sbattere contro qualcuno. Alzo lo sguardo. Mi trovo davanti una ragazza dallo sguardo non molto cordiale. Sembra una specie di emo. Ha il ciuffo nero davanti agli occhi marcati con una pesante matita nera. Il suo sguardo mi fa rabbrividire.

<< Scusami, stavo andando di fretta >> dico mentre la aiuto a raccogliere i suoi libri.

<< Cerca di fare attenzione, addormentata ! >> mi dice con tono tagliente.

La guardo mentre se ne va. Ma ... Cosa cavolo gli ho fatto ? Fantastico ! E' il mio primo giorno e già sono sulla lista nera di qualcuno. Cominciamo bene.

 

Ciao :D

Come va ? Rieccomi qui con un nuovo capitolo ...

>.< Doh ! Non so cos'altro dire.

Vabbè ci sentiamo nel prossimo capitolo... =)

Ringrazio chi a messo la storia tra seguite e i preferiti.

Passiamo ai commenti.

 Lily97 : Ciao :D Mi fa piacere che trovi la mia storia interessante ^^ Cercherò di aggiornare presto. Ho già alcuni capitoli pronti. Ciao, a presto =)

 missFriki : Scusa se non ti ho risposto nello scorso capitolo. Spero che troverai interessanti anche gli altri. Bye :)

 

A presto

Francesca :)

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Capitolo 4
*** Una lunga giornata ***


 

Cap. 4 - Una lunga giornata

Finalmente posso tornare nella mia stanza. Sono stanchissima. Dopo biologia c'è stata la lezione di educazione fisica ( che mi ha distrutta ! ) e infine letteratura. Ho pranzato in mensa da sola visto che non conosco ancora nessuno. Laurel non è venuta in mensa e Daniel non l'ho più visto. Mi butto sul letto e sospiro. Solo adesso mi accorgo della suoneria del mio cellulare. Cavolo ! Dove l'ho messo ? Apro i cassetti, gli armadi ma niente. Il cellulare continua a squillare. Guarda sotto il letto e lo trovo. Che scema che sono. Come ha fatto a finire sotto al letto ? Rispondo.

<< Pronto ? >>

<< Liz ? Liz sei proprio tu ? >> mi chiede una voce tremolante.

Conosco benissimo quella voce. Cyn, la mia migliore amica. L'unica amica vera che avevo a New York.

<< Cyn ?!? Non ci posso credere ! Come stai ? >>

<< Oh Liz, mi manchi un casino. Non è la stessa cosa qui senza di te >>

<< Anche tu mi manchi molto >> dico con un nodo alla gola.

<< Come hai fatto ad avere il mio numero di telefono ? >> le chiedo curiosa.

Non so perchè ma quando mi hanno portata qui mi hanno cambiato il mio numero di cellulare borbottando che non avrei dovuto chiamare i miei amici. Che cazzata immensa ! Per fortuna in questo istituto si possono usare i cellulari.

<< La prof. di arte. Ha visto che soffrivo per la tua partenza e allora mi ha aiutata a rintracciare il tuo numero di telefono. Adesso basta parlare di me. Come te la passi lì ? >>

La prof. di arte ? Bah, lasciamo perdere. Inizio a raccontare del mio arrivo, del primo giorno e di Daniel. Cyn appena sente la storia dice che vuole essere informata assolutamente su gli sviluppi della nostra storia. Ci metto forse mezz'ora a ripeterle che non c'è nessuna storia. Ma lei è proprio cocciuta.Mi racconta le ultime cose successe a scuola. Parliamo per forse un' ora. Poi mi avverte che deve staccare che sua mamma la sta chiamando.

<< Ci sentiamo presto >> mi dice

<< Certo. Appena posso ti chiamo. Ti voglio bene Cyn. Mi manchi un casino ! >>

<< Anche tu. Forza Liz ! Tira fuori il leone che è in te ! >> dice scoppiando a ridere.

<< Hahaha. Vedo che il senso dell'umorismo non l'hai perso >> dico sarcastica.

Parliamo ancora qualche minuto e poi ci salutiamo.

Sorrido. Questa telefonata mi ha fatto ritrovare l'energia persa.

Mi avvicino alla vetrata e guardo fuori. Solo allora mi accorgo che siamo al pian terreno. Ieri sera non ci ho fatto caso. Apro la vetrata ed esco fuori.

Che bello ! Potrò uscire tutte le volte che voglio. Mi siedo sull'erba. Un colpo di tosse mi fa rendere conto che non sono sola. Mi volto e noto che alla mia destra, un po' più in là, c'è un ragazzo sdraiato a terra.

Non deve essersi accorto di me perchè sta guardando il cielo. Dopo qualche minuto decido di tornare dentro. Mi hanno già riempita di compiti. Mi alzo e mi accorgo dell'ape che continua a girarmi intorno. Solo questa mi mancava. Cerco di mandarla via ma mi punge.

<< Ahi ! >>

Che male ! Solo questa mi mancava ! Inizio a saltellare da una parte all'altra quando mi accorgo che il ragazzo di prima adesso è di fronte a me. E' l'opposto di Daniel. E' alto come me, i capelli sono neri e gli occhi marroni. Il dolore al dito mi fa tornare alla realtà.

<< Tutto ok ? >> mi chiede preoccupato.

<< Si. Mi ha solo punto un' ape >>

Lui mi prende la mano tra le sue. Sono davvero morbide.

<< Dobbiamo togliere il pungiglione. Vieni ti porto in infermeria >>

Mi lascia la mano. Entriamo nella mia stanza e usciamo.

Appena arriviamo in infermeria si avvicina una signora anziana con addosso un camice bianco.

<< Cos'è successo ? >>

<< Mi ha punto un' ape >>

La signora mi prende la mano e la guarda.

<< Ho quello che fa per te. Vieni >>

Mi porta in un'altra stanza. Mi fa sedere su una sedia e comincia a rovistare nei mobiletti accanto al muro. Mi volto e trovo il ragazzo di prima che mi sorride.

Rossa come un pomodoro mi volto e abbasso la testa. La signora continua a '' operare '' sulla mia mano. Dopo pochi minuti si alza e mi sorride.

<< Tutto apposto cara. Non preoccuparti >>

Mi alzo anch'io e raggiungo il ragazzo di cui non so ancora il nome.

<< Grazie. Buona giornata >>

La signora mi sorride e poi sparisce nell'altra stanza.

<< Grazie... >> dico verso il ragazzo lasciando la frase in sospeso.

<< Ah, si. Giusto. Io sono Matt Feptan >>

Mi dice guardandomi e attendendo forse una mia risposta.

<< Tu sei ? >> mi chiede.

Che figura da idiota !

<< Elisabeth Marser. Scusa, ho fatto la figura della stupida. Solo che tutte le persone che ho incontrato fino adesso non mi fanno presentare perchè dicono che sanno già chi sono >>

<< Capito. Ti accompagno alla tua stanza >>

In silenzio torniamo verso la mia stanza. Ci fermiamo vicino alla porta e iniziamo a chiacchierare. Mi avverte che questa sera ci sarà una festa in giardino per il compleanno di una ragazza dell' istituto. Non so se andarci ma un po' di svago mi può fare bene.

<< Beh, se vieni ci vediamo lì. Adesso devo andare. Ciao >>

<< Ok. Ciao >>

Apro la porta, entro e vedo Daniel disteso sul letto con le mani dietro la testa che guarda il soffitto.

<< Ciao >> mi dice continuando a tenere lo sguardo verso l'alto. Ricambio il saluto e chiudo la conversazione anche perchè non so cosa dire.

Guardo fuori. Sta diventando buio.

<< Com'è andata la giornata ? >> mi chiede Daniel voltandosi verso di me.

<< Difficile. Sono davvero distrutta ! >>

Ride.

<< Allora abituati perchè qui è sempre così >>

Torna il silenzio.

Decido di andare alla festa. Tanto non ho niente da fare. Apro l'armadio e guardo i miei vestiti. Cavolo ! Ho bisogno di una giornata di shopping. Prendo un paio di jeans neri e una maglietta rossa. Ai piedi metto le mie ballerine grigie. Entro in bagno e mi vesto. Lascio i capelli sciolti. Mi guardo allo specchio. Perfetta. Esco e prendo la mia giacca nera e la borsa.

<< Dove vai ? >> mi chiede Daniel mentre si alza e va verso la scrivania.

<< Alla festa che fanno in giardino. Tu vieni ? >>

<< No, ho da fare. Ci vediamo dopo. Divertiti >>

Annuisco un po' demoralizzata. Speravo in un sì.

Esco dalla stanza. La voglia di andare alla festa mi è passata.



Ciao a tutti ! :)

Eccomi qua. Allora... Ecco che entra in scena Matt, un personaggio molto importante per la storia. Elisabeth decide di andare alla festa. Cosa succederà ? Lo saprete nella prossima puntata xD

Ok, passiamo alle cose serie.

Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate.

Risposta ai commenti :

Allyson and Cassie : Ciao :) Sono contenta che ti piace la storia. Daniel è molto misterioso e... Non ti dico niente :P Capirai più avanti.

gaccia : Ciao :) Grazie per i commenti precendenti. Si, la ragazza della sveglia e assolutamente da mettere nella lista nera. Cercherò di postare ogni settimana.

Detto questo vi saluto.

Grazie a chi continua a leggere la mia storia.



 

Francesca

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Capitolo 5
*** Festa ***


 

Cap. 5 - Festa

Arrivo alla festa e rimango senza parole. Palloncini, striscioni, musica assordante e tavoli ricolmi di cose da mangiare. Ci sono già tantissime persone. Wow. Io mi aspettavo... non so neanch'io che cosa mi aspettavo. Cerco Matt ma non lo vedo da nessuna parte. Mi inserisco nella folla e mi guardo intorno. Qualcuno mi tocca la spalla. Mi giro con un sorriso che muore appena vedo chi ho davanti.

<< Ciao Lizzy ! Benvenuta alla mia festa >> mi dice Kate con un sorrisino falso.

La sua festa ? Se lo sapevo non venivo.

<< Ciao. Ehm, buon compleanno >>

<< Grazie. Ti piace ? Ho scelto io le decorazioni, la musica , la torta … >>

Inizia a farmi una lista delle cose che ha scelto.

<< Come hai fatto a prendere queste cose se non possiamo uscire ? >> le chiedo curiosa.

<< Ah sorry. Non ti hanno detto niente ? Una volta al mese possiamo chiedere di uscire e andarci a fare un giro >>

<< Non lo sapevo >>

Una volta al mese. Interessante. Mi sembra strano però che la preside il primo giorno non mi abbia detto niente di questa storia. Non mi fido molto di Kate, è meglio se mi informo da qualcun'altro. Appena torno in camera chiederò a Daniel come funziona questa cosa.

<< Beh, io devo andare a salutare gli altri. Divertiti. >> mi dice Kate avvicinandosi e stampandomi un bacio sulla guancia. Non faccio in tempo a girarmi che lei è già sparita tra la folla.

Continuo a cercare ma di Matt non c'è neanche l'ombra. Finalmente vedo un volto familiare.

<< Laurel ! >> grido cercando di farmi sentire.

Mi avvicino e noto che sta parlando con una ragazza.

<< Ciao Laurel >>

Finalmente si gira verso di me.

<< Elisabeth. Ciao. Come stai ? Superato il trauma del primo giorno di scuola ? >> mi chiede sorridente.

<< Sto bene, grazie. E' stata davvero una lunga giornata però sono sopravvisuta. >>

La ragazza che parlava con Laurel mi guarda.

<< Ciao. Io sono Sophie >>

<< Elisabeth >>

<< Allora ti piace la festa che ha organizzato Crudelia de Mon ? >> mi chiede Laurel.

<< Mi fa impazzire >> rispondo sarcastica.

Scoppiamo a ridere. Sophie ci saluta dicendo che deve andare a svuotare il tavolo con la roba da mangiare.

<< Posso chiederti una cosa ? >>

<< Dimmi >> mi dice sedendosi su una panchina.

<< E' vero che una volta al mese si può uscire da qui ? >>

<< Sì. E' una cosa che hanno aggiunto da poco però è molto utile. Io sono già uscita tante volte >>

<< Dove sei andata ? >>

<< Scusa, forse dovrei farmi gli affari miei >> aggiungo dopo pochi secondi.

<< In città. Ho comprato libri, vestiti, cd. Le solite cose >> dice alzando le spalle.

Sto per farle altre domande ma mi sento afferrare da due braccia.

Mi giro. E' Matt.

<< Finalmente ! Non ti trovavo più >> dico voltandomi.

<< Sono arrivato adesso >>

Un colpo di tosse.

<< Beh vi lascio ai vostri litigi amorosi. Ciao Liz, ci si vede >> dice andandosene e lasciandomi da sola con Matt. Litigi amorosi ? Divento rossa come un peperone.

<< Ehi stai bene ? Sei diventata tutta rossa >>

<< Vado a prendere un bicchiere d'acqua >> dico dirigendomi verso il tavolo delle bevande.

<< Vengo con te >>

Arrivo al tavolo e prendo un bicchiere d'acqua. Matt è ancora accanto a me e mi guarda divertito.

Finisco di bere e poggio il bicchiere sul tavolo.

<< Allora, cosa ti va di fare ? >> mi chiede.

Vorrei rispondere : andare a dormire. Questa festa mi ha già stufata.

<< Parlami un po' di te >> rispondo.

Iniziamo a parlare della nostra vita ma anche di cose stupide e senza senso.

Guardo l'orologio al polso.

E' mezzanotte ! E' meglio se torno nella mia stanza. Domani mattina mi devo anche svegliare presto. Mi guardo intorno. Ci sono ancora molte persone.

<< Io torno nella mia stanza. Sono davvero stanca >>

<< Ok. Ti accompagno. Cenerentola deve tornare al castello. E' quasi mezzanotte >>

<< Certo. Ma non credere di essere tu il mio principe ! >> dico facendo una smorfia.

<< Piccola impertinente ! >> mi dice tirandomi i capelli. Ridiamo.

<< Comunque non ti preoccupare. Resta pure qui >>

<< Sicura che non devo accompagnarti ? >>

<< Sicurissima >>

Lo saluto e ripercorro la strada fatta per tornare nella mia stanza.

Mi trovo nel corridoio. C'è poca luce ed è davvero spettrale.

Forza Elisabeth ! Sei solo una fifona ! Sento un rumore alle mie spalle. Mi volto ma non vedo nessuno. Aumento il passo. Quando sto per arrivare alla stanza vedo una persona che conosco benissimo. Daniel. Cosa sta facendo ? Mi nascondo dietro ad un armadio e cerco di vedere qualcosa senza farmi scoprire.

Daniel si guarda intorno. Bussa ad una porta. Esce fuori una ragazza. Appena vede Daniel si butta addosso a lui e lo abbraccia.

<< Mi sei mancato ! >> esclama la biondina trascinandolo nella stanza.

Io esco fuori dal nascondiglio e veloce me ne torno in camera. Mi cambio e mi infilo sotto le coperte. Chi è quella ragazza ? Perchè Daniel è entrato nella sua stanza ? Ma soprattutto perchè sono dannatamente gelosa di quella ragazza ?

 

Ciao a tutti :)

Chi sarà questa fantomatica ragazza ? E Daniel cosa c'entra con tutto questo ?

Ringrazio come sempre chi ha messo la storia tra i preferiti, le seguite e le ricordate.

Ringrazio anche i lettori silenziosi.

Risposta ai commenti :

 gaccia : Ciao :) Ti ringrazio per i commenti che mi fai in ogni capitolo :) Sì, il ragazzo nuovo sarà molto importante.

 Lady Catherine : Ciao :) Grazie per i tuoi bellissimi complimenti.

 Magiuggiola : Ciao :) No non mi sono ispirata a Fallen. Più avanti vedrai che la storia è completamente diversa. Grazie comunque per i tuoi complimenti :)

 Malbethy : Ciao :) Felice di sapere che continuerai a leggere la mia storia ^^

 

 

Bene, adesso vi saluto.

Ci sentiamo al prossimo capitolo.

Francesca.

 

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Capitolo 6
*** I problemi non finiscono mai ***


Ciao a tutti ! Volevo scusarmi per l'immenso ritardo. Ho avuto dei problemi con il computer (ç_ç), per fortuna adesso è tutto apposto. Spero di farmi perdonare con questo capitolo.

Ringrazio chi ha commentato lo scorso capitolo, chi ha aggiunto la storia ai preferiti,alle seguite e alle ricordate. Ringrazio anche i lettori silenziosi.

Vi lascio al capitolo. Ciao.

Francesca

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Cap. 6 - I problemi non finiscono mai

  

E' passata una settimana dalla festa di Kate. Io, finalmente, non sono più la novità dell'istituto. Adesso quando giro per i corridoi nessuno mi guarda o si ferma per presentarsi. Laurel e Matt sono diventati i miei migliori amici. Ogni tanto ci riuniamo nella stanza di Matt. Il suo conquilino ha lasciato l'istituto ed è partito per l' Italia. Quindi per adesso Matt ha la stanza tutta per sé. Una sera mi stavo annoiando e ho deciso di fare una riunione ELM. Elisabeth, Laurel, Matt. Si, lo so. E' abbastanza stupido però ci serviva un nome in codice per il gruppo e più di questo non siamo riusciti a fare. Abbiamo riso e scherzato. Poi siamo passati alle cose serie (si fa per dire).

Ho scoperto che Laurel ha la mia stessa età. Viene dal Canada. Sua madre è morta dopo che l'ha partorita e il padre non riuscendo a sopportare il dolore si è tolto la vita. Anche Matt ha raccontato la sua storia. Viene da Seattle. Dei suoi genitori non ha voluto dire niente. Ha raccontato ancora un po' della sua vita e poi BOOM ! Esce fuori che a Seattle andava a scuola con Daniel. Stessa scuola. Stessa compagnia di amici.

Ovviamente Laurel e Matt si accorgono del mio sobbalzo.

<< Ehi Liz. Che ti prende ? >> mi chiede Laurel.

<< Daniel andava a scuola con te ? >> chiedo curiosa avvicinandomi a Matt.

Matt spaventato dal mio sguardo si allontana.

<< Si, perchè ? >>

<< Devi dirmi tutto quello che sai su di lui ! >> esclamo.

<< No, Liz. Se vuoi sapere qualche cosa devi chiedere al diretto interessato. Io starò muto come un pesce. >>

<< Uffa ! E poi io voglio sapere … >>

<< Perchè vuoi sapere cose su Daniel ? >> mi chiede Laurel con uno strano sguardo negli occhi.

<< Io... ehm … ho detto Daniel ? Mi sono sbagliata >> dico imbarazzata.

<< No, hai detto Daniel. Abbiamo capito bene. Non cercare di fregarci >> dice Matt avvicinandosi insieme a Laurel.

<< Allora ? Cos'è questa storia ? >>

Che casino ! Ma quando imparo a stare zitta ?!?

<< Ecco... io … niente. Io niente. Era solo per curiosità ! >> sbotto alla fine.

In fondo è la verita. A me non piace Daniel.

<< Bah, non ti credo molto >> sussurra Matt.

Maledetta boccaccia ! Quando imparo a stare zitta ?!? Lasciamo stare il dilemma Daniel. Dilemma Daniel ? Si, sto diventanto davvero pazza ! Lo conosco a malapena da una settimana. Però l'immagine di quella ragazza bionda non vuole andarsene dalla mia testa.

<< Liz... tu cosa ne pensi ? >>

Scaccio via quei pensieri. Matt e Laurel mi stanno guardando come se fossi impazzita. E forse lo sono veramente.

<< Si >> rispondo.

<< Che vuol dire si ? Ti ho chiesto cosa ne pensi del corso di disegno che hanno aggiunto >>

<< Corso di disegno ? Fanno lezioni di disegno ? Ma è fantastico ! >> urlo emozionata.

Che bello. Finalmente qualcosa di interessante in questa scuola così monotona.

<< Si, corso di disegno. Hanno messo il foglio delle iscrizioni fuori dall'aula di biologia e... >>

Non lo faccio nemmeno finire di parlare che sono già fuori dalla sua stanza.

<< Ci vediamo domani. Buona notte >> dico chiudendo la porta.

Corro verso l'aula di biologia. Accanto alla porta c'è il foglio delle iscrizioni per il corso di disegno. Prendo la penna e scrivo il mio nome. Per adesso ci sono solo io.

Metto la penna al suo posto e decido di andarmene nella mia stanza. Sono davvero stanca. Sto percorrendo il corridoio quando incontro, sfortunatamente, Kate.

<< Oh, guarda un po' chi si rivede. La piccola Lizzy ! >> dice sorridendo.

Non rispondo e passo oltre.

<< Comunque per te io sono Elisabeth e non Lizzy. Cerca di inserirlo in quella zucca vuota che ti ritrovi >> dico dopo pochi secondi.

Mi volto verso di lei.

<< Non capisco cosa ti ho fatto >> aggiunge lei aggiustandosi i capelli.

<< Per adesso niente ma non voglio diventare tua amica. Quindi ciao >>

Ritorno sui miei passi ma vengo bloccata ancora dalla sua voce.

<< Lo sai vero che stai perdendo l'opportunità di diventare mia amica ? Lo sai che io sono gli occhi e le orecchie di questo posto ? So tutto di tutti e... >>

<< Amen >> dico io.

Ho già sentito troppe cazzate. Finalmente riesco ad arrivare alla mia stanza.

Apro la porta e quello che mi trovo davanti mi lascia a bocca aperta.

Daniel e la biondina dell'altra sera che si prendono a cuscinate mentre ridono e scherzano. La biondina sta saltando sul mio letto !! Cosa cavolo sta succedendo ?!?

Appena si accorgono di me smettono di ridire. La stanza diventa improvvisamente silenziosa. Guardo in faccia la ragazza bionda. E' davvero una ragazza carina. E' alta come me. Sono sicura che ha la mia stessa età. Ha due occhi azzurri stupendi. Ha una faccia simpatica. Continuo a guardarla e noto che è vestita con un pigiama con gli orsetti. Orsetti ? Elisabeth non distrarti !

La ragazza bionda sorride.

<< Dai vieni a giocare con noi ! >> urla buttandomi un cuscino in faccia.

<< Io... C-cosa... >> dico balbettando come una stupida.

Guardo Daniel per cercare di capire cosa sta succedendo ma lui ha lo sguardo perso nel vuoto.

<< Penso che andrò a farmi un giro. Chiamatemi quando avete finito >> sussurro uscendo dalla stanza. Decido di tornare nella stanza di Matt. Busso alla porta ma non mi apre nessuno. E' già andato a dormire ? Sono passati solo 5 minuti.

<< Matt ! >> grido continuando a bussare.

La porta rimane chiusa. Sto per bussare di nuovo quando una voce mi fa sobbalzare.

<< Signorina Elisabeth ! Cosa ci fa in giro a quest'ora ? >>

Mi volto e cavolo ! La preside.

<< Allora ? >> mi chiede di nuovo.

<< Ehm, niente. Ero... Non riuscivo a prendere sonno e ho deciso di andare a fare una passeggiata >> dico balbettando.

<< Una passeggiata ? Sono le 23.30. Lei a quest'ora dovrebbe essere nel suo letto. E poi non dica bugie. Una persona che va a fare una passeggiata non si mette a bussare come una pazza alle porte degli altri. E' vero o no ? >>

<< Si, è vero. Mi scusi. Torno nella mia stanza >> dico abbassando lo sguardo sul pavimento.

<< Non deve accadere più una cosa del genere. Buona notte signorina Elisabeth >>

dice voltandomi le spalle.

Come finire la serata ? Ricevendo una sgridata. Fa anche rima. Potrei scrivere uno slogan.

Torno nella mia stanza. E' vuota. I cuscini sono per terra insieme alle coperte del mio letto. Sbuffo. Ma non possono andare da qualche altra parte a fare queste cazzate ? Metto in ordine la mia parte di stanza. Daniel si arrangia. Metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte. Sto per addormentarmi quando sento la porta sbattere violentemente.

Mi sollevo per vedere cosa sta succedendo.

<< Oh, sei tornata. Bene ! >> mi dice Daniel incazzato.

E adesso che cosa gli ho fatto ?

<< Non riesci a farti i cazzi tuoi ? >> mi chiede avvicinandosi.

<< Adesso cosa ti ho fatto ? >> dico alzando la voce.

Sposto le coperte e mi alzo in piedi.

<< Cos'hai fatto ? Non sai tenerti la bocca chiusa. Sei uscita dalla stanza e sei andata a chiamare la preside >>

<< Cosa ? >>

<< Non negare. Mi ha detto che ti ha vista poco fa >>

<< Io non ho detto un bel niente ! >> grido.

Si avvicina ancora di più.

<< Allora quando sei uscita dove sei andata ? >>

<< Non sono affari tuoi ! >>

Ritorno nel letto e chiudo gli occhi. Lo sento mettersi nel suo letto e spegnere la luce.

<< Bene ! >> grida.

Vuole anche avere l'ultima parola ? No, se lo può scordare.

<< Perchè non hai chiesto di dividere la stanza con la tua amichetta ? >> gli chiedo acida.

Non risponde.

<< 1 a 0 per me >> bisbiglio per non farmi sentire.

<< Ehi, grazie. E' un'ottima idea. Domani andrò a parlarne con la preside >> sussurra dopo pochi secondi.

<< 1 a 1 >> aggiunge chiudendo definitivamente il discorso.

 

 

 

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Capitolo 7
*** L'inizio dei giochi ***


Ciao a tutti !!

Ringrazio chi ha messo la storia nei preferiti, nelle seguite e nelle storie da ricordare. Ringrazio anche i lettori silenziosi.

Passiamo ai commenti :

Malbethy : Ciao. Grazie per il tuo commento. Cercherò d'ora in poi di aggiornare presto :)

 shelly2010 : Ciao. Grazie per aver lasciato un commento in tutti i capitoli. Kate forse combinerà qualcosa. Chi lo sa. :P A presto.

 

Cap. 7 - L'inizio dei giochi

Ho passato davvero una brutta nottata. Non ho chiuso occhio. Mi sono addormentata solo verso le quattro. Sbadiglio. Sono in mensa con Laurel e Matt. Mentre loro chiaccherano spensierati io ripenso a ieri sera. Daniel non mi ha più detto perchè era arrabbiato con me. Io non ho fatto niente ! Forse la preside li ha beccati in corridoio e li ha messi in punizione. Però mi sembra davvero improbabile visto che anch'io ero nel corridoio.

<< Ehi Liz ! Hai fatto a botte con un panda ? Hai una faccia che fa paura >> mi fa notare Matt.

Laurel annuisce.

<< Non ho dormito bene >>

<< Cosa avete combinato ieri sera tu e Daniel ? Vi abbiamo sentito gridare >> dice Laurel mentre dà un morso al suo panino.

Cosa ?!? Ecco perchè tutti continuano a guardarmi.

<< Un piccolo litigio >>

Non mi va di raccontare quello che è successo. Evito anche di chiedere dov'erano loro ieri sera e cosa stavano facendo quando sono tornata e non mi hanno aperto.

Continuano a farmi 1000 domande.

<< Un piccolo litigio ? Bah, se lo dici tu. Però … >>

Mi alzo in piedi facendo cadere la sedia per terra. Tutti mi fissano. Ma si può sapere cosa vogliono ? Oggi è la giornata del '' fissiamo tutti Elisabeth'' ?

<< Sono cavoli miei di quello che succede tra me e Daniel >> dico nervosa uscendo dalla mensa.

Ho deciso. Oggi pomeriggio non ci vado alle lezioni pomeridiane. La testa mi sta scoppiando.

Mi sto dirigendo verso la mia stanza quando una voce mi fa voltare. L'amichetta di Daniel.

Ecco ci mancava solo questa !

<< Possiamo parlare ? >> mi chiede.

<< Io non ho niente da dirti >> dico voltandomi.

Quando dormo poco divento davvero scontrosa. La biondina però dice un nome che mi fa fermare.

<< Daniel >>

Deglutisco.

<< Cos'è successo ? >> chiedo preoccupata.

Maledizione ! Meno male che non me ne fregava niente di Daniel !

<< Vieni con me >>

Un po' tentennante la seguo.

Dopo pochi secondi capisco dove stiamo andando. In biblioteca.

Questa strada l'ho fatta tante volte in questi giorni. Hanno davvero una biblioteca rifornitissima. I pomeriggi in cui non devo studiare vengo sempre a rinchiudermi in biblioteca.

Entriamo e ci andiamo a sedere nel tavolo più lontano.

<< Allora ? >> le chiedo.

<< Non so nemmeno come ti chiami >> mi dice fissandomi intensamente.

<< Elisabeth >>

<< Io sono Emily. Bene le presentazioni le abbiamo fatte. Da dove vieni ? >>

Inizia a farmi domande su domande. Tesa come una corda di violino rispondo solo perchè voglio sapere cosa mi deve dire su Daniel.

Mi dice che ha 17 anni come me. Sembra molto più piccola. Non mi interessa. Sono qui per un altro motivo.

<< Allora ? Cosa dovevi dirmi di Daniel ? >>

Scoppia a ridere.

<< Hai risposto a tutte le mie domande solo per sapere di Daniel, vero ? >>

Sposto lo sguardo.

<< Perchè ieri sera sei andata a chiamare la preside ? >> mi chiede tornando seria.

<< Lo ripeto per l'ultima volta ! Io non ho chiamato nessuno ! >>

<< Ok, ti credo >>

Mi crede ? Mi conosce a malapena da 10 minuti.

<< Comunque non dovevo dirti niente. Volevo solo conoscerti un po' >>

Cosa ? Mi ha fregata !

<< Bene. >> dico cercando di rimanere calma.

Mi alzo e senza salutare me ne vado.

Quando entro nella mia camera vedo Daniel che sta leggendo un libro. Cerco di ignorare anche lui ma è un po' difficile visto che siamo nella stessa stanza a neanche due metri di distanza.

<< Non si saluta più ? >> mi chiede continuando a tenere gli occhi sul libro.

<< Ehi ma cos'è questo rumore ? Una zanzara ? >>

<< Ah-ah. Sei davvero spiritosa >>

<< Zzzz >> dico imitando una zanzara

<< Puoi stare zitta ? Sto cercando di studiare >>

<< ZZZZZZ >> continuo a ripete alzando la voce.

<< Si può sapere cosa vuoi ? >> dice chiudendo il libro e facendomi sobbalzare.

<< Chiedimi scusa >>

<< Scusa per cosa ? >>

Sbuffo e poggio la mia roba sul letto.

<< Per ieri sera. Mi hai accusata ingiustamente. Io non ho fatto niente >>

Silenzio. Bene. E' così orgoglioso che non vuole neanche chiedermi scusa.

Tolgo le scarpe e mi infilo nel letto. Chiudo gli occhi e mi addormento. Quando mi sveglio guardo l'orologio appeso al muro.

E' passata un'ora. Il mal di testa se n'è andato. Mi volto verso la scrivania. Daniel è ancora lì che studia.

Sentendo che mi sono alzata si gira verso di me.

<< La bella addormentata finalmente si è svegliata >>

Passo una mano nei capelli.

<< Venti minuti fa sono passati i tuoi amichetti del cuore. Come si chiamano ? Giorgia e Lucas ? Ah no Matt e Laurel >> e i loro nomi li dice con un tono di voce diverso.

<< La tua amica bionda invece come si chiama ? Emily. Che nome è Emily ? >> dico facendo il suo stesso gioco.

Si gira verso di me.

<< Non mettere Emily nei tuoi discorsi da bambinetta ! >> dice alterandosi.

<< Per fortuna ci sei tu che sei un vero uomo ! Ma fammi il piacere ! Non riesci neanche a chiedermi scusa >>

Non risponde. Ma è scemo o sono io quella strana ? Appena sente la parola scusa si blocca come una statua.

<< Mi spieghi cos'hai contro di me ? Ci conosciamo da poco e io non ti ho mai fatto niente >>

Mi siedo sul letto a gambe incrociate.

<< Scusa >> dice finalmente.

<< Scusami se mi sono comportato male ieri sera. Solo che quando ti ho vista uscire e poi abbiamo incontrato la preside pensavo avessi fatto la spia >>

<< E sentiamo. Cosa ti ha fatto cambiare idea >>

<< Tu non sei quel tipo di persona. Ecco che cosa mi ha fatto cambiare idea. Tu non faresti mai una cosa del genere >>

<< Da quanto tempo tu e Emily vi conoscete ? >>

Mi guarda. Forse non vuole raccontarmi niente. Poi però si siede sul suo letto e inizia a raccontare.

<< Da quando sono arrivato qui. Avevo 3 anni. Non mi ricordo molto. Era già passata una settimana da quando ero entrato nell' istituto. C'erano molti bambini ma nessuno mi piaceva particolarmente. Poi un giorno ho conosciuto lei. Emily. Siamo diventati subito amici. Era una bambina simpatica. Giocavamo sempre insieme. Crescendo il nostro legame è diventato sempre più forte. >>

Qualcosa non mi convince.

<< Aspetta. Matt mi ha detto che frequentavi la sua stessa scuola. Come... >>

<< Non sopportavo più di stare qua dentro così sono andato a chiedere alla preside se potevo frequentare una scuola pubblica. Magari quella di Seattle, visto che io vengo da li. Subito mi ha detto di no ma poi ci ha ripensato, non chiedermi come mai perchè non lo so, e mi ha detto che mi avrebbe fatto sapere qualcosa. E dopo pochi giorni finalmente mi ha dato il permesso di uscire. Ovviamente non potevo andare da solo così mi hanno affidato a un' assistente sociale. Questa storia è durata due mesi poi ho fatto a botte con un deficiente e mi hanno immediatamente rispedito qui. Adesso la preside ha deciso di non mandare più nessuno fuori. >>

<< E... è vero che si può uscire una volta al mese ? >>

<< Si, però c'è sempre qualcuno che controlla che vada tutto bene. E' abbastanza noioso uscire e sapere che c'è qualcuno che ti sta seguendo >>

<< Non ho ancora capito perchè ieri sera eri arrabbiato >>

Sbuffa.

<< Certo che sei proprio curiosa eh ? In 10 minuti sei capace di fare 10.000 domande >>

Gli faccio una smorfia.

<< Esagerato >>

<< Ero incavolato perchè non è la prima volta che la preside ci beccava a fare i cretini nel corridoio. Pensavo ci avrebbe messo in punizione e invece non ha detto niente. Ci ha solo rimproverati dicendo che non dovevamo disturbare gli altri che stavano dormendo. >>

Bah, che spiegazione del cavolo. Non ha senso. Mi sembra una di quelle storie che si raccontano ai bambini prima di andare a letto. Decido comunque di fidarmi.

<< Quindi adesso siamo di nuovo amici ? >>

<< E chi ti ha detto che io voglio essere tuo amico ? >> dice avvicinandosi a me e superando la distanza di sicurezza consentita. Si avvicina sempre di più e io come una deficiente chiudo gli occhi e cado nella sua trappola.

<< Oddio Liz ! Sei troppo buffa ! >> dice scoppiando a ridere.

Apro gli occhi.

<< Lo vuoi il bacino della buona notte ? >> canticchia prendendomi in giro.

Gli butto un cuscino adosso. Che stronzo ! Trova sempre il modo per fregarmi. Imbarazzata mi infilo sotto le coperte. Lui continua a ridere. Ridi pure Daniel. Ride bene chi ride ultimo.I giochi sono appena iniziati.

 

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Capitolo 8
*** Scherzi ***


Buongiorno ! :)

Mi scuso per il ritardo, ma avevo dieci mila cose da fare >.< Per fortuna adesso sono in vacanza e quindi posso riprendere a scrivere.

Ringrazio chi continua a leggere questa storia; chi l'ha aggiunta alle preferite, alle ricordate, e alle seguite.

Risposta ai commenti :

Lady Catherine : Ciao. I tuoi commenti mi lasciano sempre un sorriso, grazie per il tuo sostegno. Anche se sono stata io a inventare Daniel anche a me piace sempre di più :P...  Spero gradirai anche questo capitolo. A presto.

Auguro a tutti un Buon Natale (un po' in anticipo XD ) e un felice anno nuovo.

A presto.

Francesca

 

Cap. 8 - Scherzi

 

Mi giro e controllo se Daniel sta dormendo. Sorrido. Si, dorme come un ghiro. Cercando di non fare rumore esco dal letto e guardo l'orologio. Sono le 6.30. Entro in bagno e mi guardo intorno. Mi serve un secchio. Apro gli armadietti e controllo dappertutto. Finalmente lo trovo. Era dietro la porta ! Lo prendo e lo riempio di acqua fredda. Mi mordo le labbra per trattenere una risata. Chiudo il rubinetto e porto il secchio in camera. Mi avvicino al letto di Daniel e 1...2...3 Splash ! L'acqua fredda finisce addosso a Daniel che si sveglia gridando. Io scoppio a ridere.

<< Sei impazzita ? >> mi urla alzandosi e avvicinandosi all'armadio.

<< Sei proprio una stronza ! Perchè l'hai fatto ? >> dice mettendosi dei vestiti asciutti.

Non rispondo. Il mio cervello è troppo impegnato ad assimulare le immagini del corpo di Daniel. Elisabeth un po' di contegno ! Scuoto la testa.

<< Così. Mi sono svegliata e ti ho visto che dormivi come un bambino. Eri così tenero. La prossima volta ti faccio una foto >> dico scoppiando di nuovo a ridere.

<< Ah, è cosi ? Vieni qui piccola impertinente ! >> dice iniziando a rincorrermi. Salto da un letto all'altro. E' davvero veloce. Non ce la faccio più. Non so più dove scappare ma non voglio arrendermi. Continuo a correre e a saltare fino a quando il mio sguardo cade sulla mia ancora di salvezza. Veloce corro verso la finestra e scappo fuori. Scalza. Per fortuna ho addosso la tuta e la felpa. Che freddo !

<< Torna dentro ! >> mi grida con il fiatone.

<< No ! >> rispondo facendo una smorfia.

<< Chiedimi scusa ! >> dice mettendo un piede fuori.

<< Mai >> urlo.

Esce fuori. La nostra corsa continua. Poi improvvisamente la lampadina sopra la mia testa si illumina. Matt ! Come ho fatto a non pensarci prima ? La sua stanza non è distante. Intanto Daniel mette male i piedi e cade per terra. La mia risata diventa ancora più rumorosa. Rallento un po' il passo e vado verso la stanza di Matt. Daniel si sta rialzando e si sta avvicinando. Busso alla finestra del mio amico ma non apre nessuno. Dannazione ! Busso un po' più forte e finalmente davanti ai miei occhi compare Matt che sta sbadigliando.

<< Liz ? Che ci fai fuori ? >>

<< Fammi entrare. Dopo ti spiego >>

Mi fa entrare e chiude la finestra proprio mentre arriva Daniel.

<< Devo far entrare anche lui ? >> mi chiede con un sorriso.

<< No. Hai un foglio e un pennarello ? >>

<< Secondo cassetto >>

Prendo questi due oggetti e torno verso la finestra. Daniel continua a bussare; Matt non sa se tornare a letto o godersi la scena. Prendo il pennarello e sul foglio scrivo : GAME OVER !

Lo metto vicino alla finestra. Vedo Daniel sbuffare e andarsene.

Il primo match l'ho vinto io.

********************

 

Entro in mensa con Matt e Laurel. Per fortuna mi hanno perdonato per il mio stupido comportamento di ieri. Continuo a guardarmi intorno. Daniel è sparito da un po' e questo mi preoccupa. Ho paura di una sua possibile vendetta.

<< Nooo. Uffa ! >> dice sbuffando Laurel.

<< Cos'hai ? >> chiedo.

<< E me lo chiedi pure ? Guarda cosa si mangia oggi. Minestra. Bleah >> dice schifata.

<< A me piace la minestra >> dico attirandomi addosso gli sguardi delle persone vicine.

<< Mi piace la minestra e allora ? Non sono un alieno ! Giratevi e fatevi i cazzi vostri ! >> dico prendendo un vassoio.

Matt e Laurel sghignazzano. Sbuffo.

Mi avvicino alla cuoca e mi faccio riempire il piatto di minestra. Mi è sempre piaciuta la minestra. Anche quand'ero piccola e andavo all'asilo. Mi ricordo ancora gli sguardi schifati dei miei compagni. Che deficienti !

Vado a sedermi. Prendo il cucchiaio pronta per iniziare a mangiare.

Una spinta e la mia testa finisce nel piatto. Grido ! Chi cavolo è stato ? Mi giro e mi trovo davanti Daniel che non la smette più di ridere.

<< Bravo >> dico applaudendo.

La mensa intera sta ridendo compresi Matt e Laurel.

<< Davvero. Sei stato molto bravo. Non mi aspettavo un attacco del genere >> dico tirando fuori un fazzoletto per pulirmi la faccia.

Mi volto prendo il piatto e butto quello che è rimasto addosso a Daniel.

<< Ahahah. Adesso siamo pari. Così impari a farmi scherzi stupidi ! >> dice scoppiando a ridere.

Rido. Si, ha ragione. E' colpa mia. Sto per chiedergli scusa per lo scherzo stupido di questa mattina ma qualcuno grida : BATTAGLIA !

Inizia una vera e propria battaglia. Gente che grida, gente che si lancia addosso il cibo, gente che scappa. Rimango paralizzata sul posto. Cosa abbiamo combinato ? Una mano mi prende per il polso e mi tira giù. Daniel. Rimaniamo sotto il tavolo a guardarci negli occhi.

<< Hai visto cosa abbiamo combinato ? >> dico con un sorriso.

Non risponde.

Si avvicina sempre di più. Questa volta le sue labbra toccano veramente le mie. Un bacio a fior di labbra. Un bacio accennato. Un bacio che mi sta incendiando. Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi. Sto per parlare ma una voce acuta mi interrompe.

<< CHE COSA E' SUCCESSO QUI ? >> urla la preside entrando in mensa.

Silenzio.

Io e Daniel usciamo da sotto il tavolo e ci guardiamo intorno. La mensa è diventata davvero uno schifo.

<< Mi sa che siamo nei guai >> sussurro.

<< Non sa che siamo stati noi ad iniziare >> dice Daniel passandosi una mano tra i capelli.

<< Qualcuno vuole spiegarmi cos'è successo ? >> continua la preside mentre ci guarda uno a uno.

Nessuno risponde.

<< E' tutta colpa di Daniel e Elisabeth ! Hanno iniziato loro ! >> dice una voce.

Kate.

La preside si volta verso noi due. Merda. Lo sapevo che Kate è una stronza.

<< Ma bene ! Complimenti. Siete contenti adesso ? >>

<< Io si >> dice sicuro Daniel.

E' impazzito ? Decido di sostenerlo.

<< Anch'io sono contenta. Almeno abbiamo messo un po' di allegria in questo posto >> dico con voce sicura.

<< Venite in presidenza con me. Subito. >>

<< Non possiamo andarci a prendere una cioccolata calda ? Conosco un bar dove la fanno davvero buona >> dice Daniel facendo scoppiare a ridere le persone intorno.

<< Io preferisco una crêpe alla nutella >> dico facendo una smorfia da bambina capricciosa.

<< In presidenza ! Subito ! >>

La voce della preside non ammette repliche. Io e Daniel ci guardiamo e sorridiamo.

Seguiamo la preside e usciamo dalla mensa. Dopo pochi passi si ferma in mezzo al corridoio.

<< Anzi non vi voglio nel mio ufficio conciati così. Parliamo qui. Allora si può sapere che cosa vi prende ? >>

<< Adesso non dite più niente ? Avete perso la lingua ? >>

Rimaniamo ancora zitti.

<< Bene. Da domani dopo la cena andrete a pulire tutte le classi >> dice sorridendo.

<< Cosa ? >> chiedo incredula.

<< Hai capito bene Elisabeth. >>

<< Io non lo faccio >> esclama Daniel.

<< Bene. Allora potete iniziare da questa sera >>

<< M-ma tutte le classi ? >> dico balbettando.

<< Si, tutte le classi. Non ascoltate quindi voglio vedere dopo questa punizione come vi comporterete >>

Che stronza ! Darci qualcosa di più difficile, no ? Tutte le classi ! Uffa...

<< Bene. Adesso devo andare. >>

<< E..e quanta dura questa punizione ? >> chiedo preoccupata.

<< Ah non lo so. Dipende solo da voi >> dice andandosene.

Appena scompare dalla nostra vista io e Daniel scoppiamo a ridere. Una risata che dopo pochi minuti si spegne.

<< Però non c'è tanto da ridere >> dico tornando seria.

<< In effetti … Forse è meglio se andiamo a cambiarci >> dice guardando i suoi vestiti.

Non ha tutti i torti.

Torniamo in camera e dopo esserci cambiati ci mettiamo a chiacchierare come se non fosse successo niente. Per fortuna oggi pomeriggio non c'è nessuna lezione. Improvvisamente mi viene in mente una cosa che mi fa arrossire.

<< Ehi Liz stai bene ? Sei diventata tutta rossa >> mi chiede Daniel preoccupato.

<< Si, sto bene. Fa davvero caldo qui dentro >>

Sono davvero una bugiarda.

<< Fa caldo o stai pensando al mio bacio ? >> dice sghignazzando.

Le mie guance diventano ancora più rosse.

Lui si avvicina e mi da un altro bacio. Come quello che mi ha detto in mensa.

<< Questo che cosa significa ? >> chiedo confusa.

<< Forse è l'inizio di qualcosa >> sussurra vicino alle mie labbra.

<< O forse è l'inizio della fine >> dico come una cretina. Che stupida che sono. Le mie battute fanno davvero pena.

<< Mi è sempre piaciuta questa frase >> dice sorridendo.

Ok. Sicuramente questa è una candid camera. Adesso da dietro la porta sicuramente compare qualcuno che dice : Questa è una candid camera !!! E io faccio una figura di merda colossale.

Passa qualche minuto ma non succede niente.

Vedo Daniel alzarsi.

<< Dove vai ? >> dico mordendomi la lingua subito dopo.

Maledetta curiosità.

<< A farmi un giro. Vuoi venire ? >>

Vado o non vado ? Vado o non vado ? Ok, vado.

<< Ok >> dico firmando la mia condanna a morte.

 

 

 

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Capitolo 9
*** Tra polvere e ricordi ***


Ciao a tutti !

Eccomi qui con il nuovo capitolo :)

Ringrazio chi ha messo la storia nei preferiti, nelle ricordate e nelle seguite. Ringrazio anche i lettori silenziosi.

Commenti :

Malbethy : Ciao :) Grazie per il commento. Si, hai ragione. Daniel, in alcuni casi, bisognerebbe prenderlo a schiaffi. Vediamo cosa combinerà nei prossimi capitoli :P

Felicemente imperfetta : Ciao :) Grazie per aver iniziato a leggere la mia storia. Sono felice di sapere che la storia ti piace. A presto.

Lady Catherine : Ciao :) Come sempre ti ringrazio per i tuoi splendidi commenti. Non ti preoccupare per il ritardo :) In queste vacanze, tra una cosa e l'altra, sono entrata poco volte su efp. Si, si mi va bene se consigli la storia alla tua amica ^^ A presto. Ciao :)

 

Cap.9 - Tra polvere e ricordi

 

<< Dai muoviti ! Siamo in ritardo ! >> dice Daniel correndo per il corridoio.

<< Non è colpa mia. Laurel non mi mollava più >> dico con il fiatone.

Ci fermiamo davanti alla prima classe che troviamo. Con nostro disappunto notiamo che ci sta aspettando la preside. Ma non ha niente da fare ?

<< Siete in ritardo >> ci dice con un tono di voce acido.

Io e Daniel non parliamo. Siamo troppo impegnati a riprendere fiato.

<< Potete cominciare. Sono le... >> dice osservando l'orologio al polso.

<< Le 20.30 Direi che dovete stare qui fino alla 22.30 >>

Sbuffo.

<< Qualche problema signorina Elisabeth ? >>

<< No, nessuno >>

<< Beh, buon lavoro >> ci dice andandosene.

Entriamo in classe e rimaniamo a bocca aperta. Banchi sporchi, carta per terra, sedie per terra. Cos'è successo qui ? E' passato un uragano ?

<< Cosa cavolo è successo qui ? >>

Daniel si passa una mano tra i capelli mentre si guarda intorno.

<< Non ne ho idea >> mi dice.

<< Va beh. Mettiamoci all'opera nanetta ! >> aggiunge.

Iniziamo a raccogliere le carte e a pulire i banchi. Mettiamo a posto le sedie. Chiudiamo gli armadi e passiamo alla classe successiva.

Alle 22.30 abbiamo appena finito di pulire la terza classe. Finalmente, per questa sera, abbiamo finito. Mentre stiamo andando in camera spunta Laurel.

<< Ehi Liz ! Avete finito adesso ? Ti stavo venendo a cercare. Ti devo parlare >> mi dice mentre lancia uno sguardo a Daniel.

<< Ok, ho capito. Io sono di troppo. Me ne vado a letto. Buona notte >> dice lui sbadigliando.

Lo salutiamo e poi mi faccio trascinare da Laurel nella sua stanza.

Ci sediamo sul letto e lei mi guarda.

<< Allora ? Com'è andata ? >> mi chiede.

<< Da schifo ! >> dico disgustata.

Laurel ride. Io devo scontare una punizione e lei ride.

<< Dai domani è un altro giorno. Adesso cambiamo argomento. Ho una grande novità ! >>

Guardo Laurel ma penso a tutt'altro. Daniel non ha più accennato al bacio di oggi pomeriggio. Non capisco cosa significa ? Era anche quello uno scherzo ? Se è uno scherzo è davvero di pessimo gusto. Non si gioca con i sentimenti.

<< Ehi Liz ! Mi stai ascoltando ? >>

<< Eh ? Ah, si. Scusa. Dicevi ? >>

<< La preside ha detto che hai ragione tu. Bisogna dare un tocco di allegria all'istituto. Quindi ha deciso di organizzare dei giochi e di farci dipingere i muri con le scritte che vogliamo >>

<< E' impazzita ? >> chiedo stupita.

<< E non hai ancora sentito la parte migliore. La prossima settimana ci sarà un ballo in maschera ! >> grida emozionata.

<< Wow >> dico annoiata

Laurel sbuffa.

<< Wow ? Non ti piacciono queste feste ? >>

No. Io odio i balli in maschera. Una volta ne hanno organizzato uno nella mia vecchia scuola. A ogni ragazzo/ ragazza che partecipava veniva consegnato un costume e un foglietto con un numero. Quando scoccava la mezzanotte tutti dovevano togliere la maschera e baciare il ragazzo o la ragazza che aveva lo stesso numero sul foglietto. Cos'è successo a me ?

Ho beccato un costume da coniglio rosa e dovevo baciare il nuovo studente appena arrivato : un ragazzo brufoloso che viveva con la testa nei libri di scuola. Ovviamente mi sono rifiutata e me ne sono andata a casa più incazzata che mai. Quasi tutte le ragazze avevano beccato un principe azzurro e io un ...un... Lasciamo perdere.

<< No. Brutti ricordi >> dico scacciando via quei pensieri.

<< Dai ! Dai ! Devi assolutamente venire. Approfittiamo dell'uscita mensile per andare a comprare i vestiti. Per favore ! >> mi dice con gli occhi da cucciolo bastonato.

<< Va bene >> dico arrendendomi.

 

Nel buio della mia stanza mi chiedo perchè ho accettato !

Mi giro e rigiro nel letto. Non riesco a dormire. Io e Laurel abbiamo deciso che domani usciremo per andare a comprare i vestiti. I soldi ovviamente ce li dà l'istituto. Non mi convince molto questa storia. Finalmente dopo quasi un'ora chiudo gli occhi e cado in un sonno profondo.

 

<< Liz ! Sbrigati siamo in ritardo >>

Uff, chi è che rompe già a quest'ora ? Apro gli occhi. E chi poteva essere ?

<< Laurel ? >>

<< Si, Liz. Ti ricordi dove dobbiamo andare ? >>

Andare ? Dove dobbiamo andare ?

<< Dobbiamo andare in città ! Muoviti o perderemo il pullman ! >>

Finalmente capisco di cosa sta parlando. Veloce esco dal letto e mi vesto. Prendo la borsa e il cellulare e seguo Laurel.

<< Non dobbiamo avvertire qualcuno che stiamo uscendo ? >> le chiedo.

<< No. Ci ho già pensato ieri >>

Ieri ? Ma se non sapeva neanche se le dicevo si o no. Aspetta un attimo...

<< Ehi ! Avevi già organizzato tutto !! >> esclamo.

Mi fa una smorfia.

Finalmente raggiungiamo la fermata dell'pullman che si trova davanti al cancello dell'istituto.

Quando il pullman arriva saliamo e ci sediamo nei primi posti. Mentre sto per sedermi sento la suoneria del cellulare. Lo tiro fuori dalla borsa. Mi è appena arrivato un messaggio. Cyn.

'' Hey Liz ! Come va ? Qui è davvero una noia mortale senza di te. Tu come te la passi ? Come va con Daniel ? Si chiama così o ho sbagliato ? Sai che io con i nomi sono una frana. Fammi sapere.

Mi manchi.''

Le rispondo che anche lei mi manca e che con Daniel va tutto bene. Non aggiungo altro. Le dico solo della festa in maschera. Dopo che ho inviato il messaggio torno a guardare fuori. Laurel accanto a me si è messa ad ascoltare la musica dal suo ipod.

Il mio sguardo si perde sull'oceano. Sembra così vicino eppure è così lontano. Decido che la prossima uscita mensile la dedicherò per andare in spiaggia.

 

Abbiamo appena finito di girare il decimo negozio ! Mi fa male la testa. Laurel invece è ancora scattante come questa mattina. Per fortuna ha visto che è tardi e quindi ci siamo incamminate per tornare alla fermata dell'autobus cariche di borse e pacchetti.

Guardo il mio vestito e sorrido. E' davvero stupendo. Anche quello di Laurel è molto bello.

Quando arriviamo all'istituto ci salutiamo e andiamo nelle nostre camere. Io fra un'ora dovrò andare a pulire qualche classe. Solo l'idea mi fa rabbrividire. Daniel ovviamente in camera non c'è mai. Sicuramente sarà dalla sua amichetta Emily. E comunque a me non mi interessa con chi è.

Ritiro il vestito e i pacchetti vari. Mi sciacquo la faccia ed esco per andare a mangiare qualcosa in mensa. C'è poca gente. Mangio un panino al volo. Sono le 20.15

Inizio a incamminarmi verso una classe ma una porta attira la mia attenzione. La biblioteca.

Entro e noto che non c'è nessuno. Inizio a girare tra gli scaffali toccando le copertine dei libri. Guardo i titoli e un libro in particolare attira la mia attenzione. Le poesie di John Keats. Il poeta preferito di mia mamma. Lo prendo tra le mani, mi siedo per terra e inizio a sfogliarlo.

'' Una cosa bella è una gioia per sempre : si accresce il suo fascino e mai nel nulla si perderà.'' *

Sospiro. Leggo ancora, poi presa troppo dai ricordi decido di interrompere la lettura. Metto a posto il libro ed esco dalla biblioteca. Cerco Daniel dappertutto ma non lo trovo da nessuna parte. Adesso dove cavolo è andato ? Se vuole far pulire solo me può pure scordarselo. Torno nella biblioteca e mi faccio una scorta di libri. Mi siedo in un angolino e incomincio a leggere. A poco a poco le parole spariscono, le mie palpebre si fanno pesanti e mi addormento.

Quando mi sveglio mi accorgo che sono nel mio letto. Guardo l'orologio e sobbalzo. Sono le 7 ! Chi è che mi ha portata nella mia stanza ? Daniel ? Lui non c'è. Ovviamente.

Un po' stordita mi alzo perchè qualcuno ha bussato alla porta. Apro e sorrido.

<< Ciao Matt. Entra >>

<< Ciao Liz. No, sono solo di passaggio. Senti... sono venuto per chiederti una cosa... sai la festa in maschera...ecco... Vuoi venire al ballo con me ? >>

 

 

Note finali.

Cosa ne pensate ? Liz accetterà la richiesta di Matt ? E Daniel dove sparisce ogni volta ?

Finalmente tra poco ci sarà questo famoso ballo in maschera e ne accadranno di tutti i colori. E non aggiungo altro :)

* Questa frase è tratta dalla poesia Endimione del poeta inglese John Keats.

 

Con questo è tutto.

A presto.

Francesca

 

 

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Capitolo 10
*** Delusioni ***


Ciao ! :)

Ringrazio i lettori silenziosi, chi ha messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite.

Commenti :

Felicemente imperfetta : Anche a me piacciono le feste in maschera ma non ho avuto ancora l'occasione di parteciparvi. Escludendo le feste che facevano all' asilo dove ti vestivano da principessa o pirata xD Va beh non perdiamo il filo del discorso... Daniel sparisce perchè ... lo sapremo solo nelle prossime puntate :P La descrizione dei vestiti la metterò nel capitolo del ballo in maschera, giusto per aumentare un po' l'attesa. Credo di aver detto tutto ... Ciao, a presto :)

chipu : Se ti sei appena iscritta allora .... Benvenuta !!  Mi fa piacere sapere che la mia storia ti piace ^_^ A presto :)

Malbethy : Beh, grazie per tutti i tuoi complimenti ^_^ Mi fa piacere sapere che la storia non è noiosa. Anche a me piace Matt ma Daniel ha la precendenza :P Felice di sapere che continuerai a seguirmi :) A presto.

Vi lascio al capitolo.

A presto.

Francesca

 

Cap. 10 - Delusioni

 

<< Allora ? Vuoi venire al ballo con me ? >>

Accetto con un po' di esitazione. Al mio sì Matt sorride e scappa via felice. Scuoto la testa e sorrido. E' peggio di un bambino piccolo. Mentre sto per chiudere la porta spunta Daniel.

Non dice una parola. Mi passa accanto e va a chiudersi in bagno.

<< Daniel ! >> urlo vicino alla porta.

<< Cosa vuoi ? >>

<< Sei stato tu ieri sera a portarmi in camera ? >>

<< Sì >> mi risponde soltanto.

<< Sì ? >> ripeto io.

<< Sì ! Sei diventata sorda ? >>

Incazzata ritorno verso il letto. Mi preparo per la lezione di ginnastica mettendo una tuta blu con sopra una maglietta bianca. Lego i capelli in una coda alta ed esco dalla stanza.

Stupido Daniel ! Prima è carino e gentile e dopo diventa uno stronzo.

Mentre sto percorrendo il corridoio mi chiedo perchè sto andando verso la palestra visto che manca ancora un'ora all'inizio delle lezioni. Sveglia Elisabeth ! Non ho voglia di tornare in camera quindi mi dirigo verso la mensa.

<< Liz ! >> grida Laurel quando mi vede. E' accanto alle cose da mangiare. Mi avvicino.

<< Ciao anche a te Laurel >> dico mentre prendo il mio vassoio.

<< Pronta per educazione fisica ? >> mi chiede.

<< No >>

Scoppia a ridere. Il mio sguardo viene catturato da una cosa che mi fa brillare gli occhi.

<< Liz cosa hai visto ? >> mi chiede Laurel.

Veloce mi avvicino al bancone dei cornetti. Sto per afferrare l'ultimo cornetto al cioccolato ma qualcuno mi precede. Mi volto. E chi poteva essere se non Daniel ?

<< Hai già finito di fare i tuoi bisogni ? >> dico acida.

Inizia a mangiare il cornetto. A quella vista il mio cervello mette da parte l'acidità.

<< Me ne dai un pezzo ? >> dico quasi sbavando.

Io adoro i cornetti al cioccolato !

<< No >> dice allontanandosi.

Brutto stronzo !

<< Dai Liz. E' solo un cornetto ! >> dice Laurel mentre prende il suo vassoio e cerca un posto dove sedersi.

<< Un cornetto ? Quello era ''il cornetto ! >> dico sbuffando.

Si, lo so. Sembro una pazza. Ma io …. Lasciamo perdere. Il mio umore da grigio diventa nero.

Ci sediamo al tavolo accanto alla finestra. Mi guardo intorno e noto qualcosa che mi rovina la giornata definitivamente. Daniel che sta spezzando a metà il suo cornetto per darlo a Emily.

Cosa credevo ? Di essere importante per lui ? In fondo lei è la sua migliore amica, io sono solo la sua compagna di stanza. In quell'istante arriva Matt e si siede vicino a me.

<< Ehi Liz cos'hai ? >> mi chiede curioso.

Anche Laurel si volta verso di me.

<< Niente >>

<< Questa non è una faccia da niente >> mi dice Matt mentre mi passa una mano tra i capelli.

Il mio sguardo ricade su Daniel e Emily. Stanno ridendo. Allora quel bacio è stato solo un gioco !

Dovevo capirlo prima. Se crede che mi metterò a piangere per lui può scordarselo. Chiudo le mani a pugno.

<< Ragazzi ci vediamo dopo in palestra >> dico alzandomi.

Sto per uscire quando davanti a me compare Kate. Solo lei mancava.

<< Ciao >> mi dice con il solito sorriso falso.

<< Ciao >> rispondo senza entusiasmo.

<< Vieni al ballo in maschera ? >>

<< Si, vengo >>

Perchè questa domanda ? C'è qualcosa che non mi convince.

<< Perfetto. Grazie >> dice andandosene.

E adesso che cavolo avrà in mente ?

 

 ******

 

Pallavolo. Oggi si gioca a pallavolo. Perfetto. I due capitani della squadra sono Daniel e un altro ragazzo di cui non ricordo il nome. Ci mettiamo in fila per essere scelti. Alla fine rimaniamo solo io e Emily. Daniel mi fissa sorridente. Ma vuole davvero morire ?

<< E... >> inizia a dire.

Perchè fa tutto questo spettacolo ? Tanto sappiamo già che sceglierà Emily.

<< Emily >>

Visto ?

Ci posizioniamo nei rispettivi campi di gioco e iniziamo la partita. Dopo pochi minuti la mia squadra è in vantaggio. Ci manca solo un punto per vincere. Durante la pausa i miei compagni decidono di farmi fare la schiacciata che ci porterà alla vittoria. Che paroloni. Non stiamo mica giocando ad un campionato mondiale. Mi posiziono davanti alla rete. Davanti a me ho gli occhi azzurri di Daniel. Questa è la volta buona per riprendermi la rivincita.

Il prof. fischia. I mie compagni mi passano la palla... salto e con tutta la forza che ho, invece di buttare il pallone nel campo avversario, lo sbatto sulla faccia di Daniel che cade a terra.

<< Signorina Elisabeth ! E' impazzita ? >> mi urla dietro il professore. I miei compagni iniziano a insultarmi. A me va bene così. Ho ricevuto la mia piccola vendetta.

Daniel barcollante si alza e inizia a uscirgli sangue dal naso. Emily si avvicina a lui e, con il consenso del prof, lo porta in infermeria. Io vengo espulsa dal gioco. Uffa, quante storie. Ok... forse ho esagerato però non mi piace essere presa per il culo così.

Mi siedo sulla panchina e guardo gli altri giocare. Quando la lezione finisce torno nella mia stanza. Ci sono anche Emily e Daniel. Lei seduta sulla sedia e lui che si tiene un fazzoletto sotto il naso.

<< Sei impazzita ? >> mi chiede Emily quando entro nella stanza.

La ignoro.

<< Rispondimi ! >>

<< Emy puoi lasciarci soli due minuti ? >> dice Daniel.

Emily annuisce ed esce.

<< Allora ? >> mi chiede.

<< Allora cosa ? >>

<< Perchè l'hai fatto ? >>

<< Fatto cosa ? Io ho solo tirato la palla. >> dico ingenuamente.

Sbuffa ma non aggiunge altro. Vado in bagno e mi cambio di corsa visto che sono in ritardo per la lezione di disegno. Quando esco lui è ancora lì.

<< Dove vai ? >> mi chiede.

<< Non credo siano affari tuoi >>

Prendo tutto l'occorrente e apro la porta per uscire. La sua mano mi trattiene.

<< Ho fatto qualcosa di sbagliato ? >> mi chiede.

Fa lo stupido o è stupido ?

<< No, niente. Non ti preoccupare >> dico sarcastica.

<< Vabbè, fai come vuoi. Comunque prima ho incontrato la preside nel corridoio e ha detto che la nostra punizione è finita >>

Anche alla preside manca qualche rotella. Solo due giorni di punizione ? Bah, meglio così.

<< Ok, grazie per avermi avvertita >>

Mi lascia la mano.

<< Hai sentito che faranno un ballo in maschera ? Tu con chi vai ? >> mi chiede.

<< Tu con chi vai ? >> rigiro la domanda.

<< Con Emily >> dice senza esitazione.

Perfetto.

<< Io con Matt >>

<< Non puoi andare con quello stupido ! >>

<< E invece ci vado eccome ! E poi stupido sarai tu, non lui ! >> dico proteggendo il mio migliore amico.

<< Bene ! >> mi dice.

<< Bene ! >> ripeto uscendo e sbattendo la porta.

Stupido egoista ! Adesso non posso neanche frequentare chi voglio ?

 *****

 

Finita la cena mi chiudo in biblioteca. Non ho voglia di tornare nella mia stanza. Come ieri prendo due o tre libri e mi siedo in un angolino. Leggo fino a quando sento la porta aprirsi.

<< Possibile che sei sempre qui ? >> mi chiede Daniel entrando.

<< Possibile che devi sempre rompere le scatole ? >>

Sono venuta qui per rilassarmi e lui cosa fa ? Viene a infastidirmi anche qui.

<< Che ne dici di tornare in camera ? Non voglio portarti di nuovo in braccio. Sai... non sei così leggera come sembri >>

Lo ignoro e continuo a leggere. Non sento più nessun rumore. Alzo gli occhi dal libro e noto con disappunto che lui è ancora qui e mi fissa.

<< Cos'hai da guardare ? >> gli chiedo.

<< Sei buffa. Quando leggi arricci il naso >>

Abbasso gli occhi. Per oggi ho letto abbastanza. Meglio se vado a dormire. Rimetto i libri al loro posto e mi dirigo verso la porta.

Sento i passi di Daniel dietro di me, mi volto ma non faccio in tempo a parlare che le sue labbra sono già sulle mie. Forse passa un secondo o due. Non ne ho idea. So solo che ci ho messo un millesimo di secondo a dargli uno schiaffo. Ha gli occhi sbarrati. Sicuramente non se lo aspettava.

<< Non ti permettere mai più ! Se ancora non lo hai capito io non sono il tuo giocattolo ! >> dico correndo via da quella stanza.

 

 

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Capitolo 11
*** Cambiamenti ***


Salve !! :)

Come va ? A me va così così visto che ho tantissime cose da fare >.< sto impazzendo !! Va beh, passiamo alla storia che è meglio.

Ringrazio tutti, ma proprio tutti tutti quelli che continuano a seguire la storia.

Risposte ai commenti :

cussolettapink : Ciao nuova lettrice :D Felice di sapere che i personaggi ti piacciono.:) A presto.

Malbethy : Ciao :) Elisabeth sembra timida e ingenua però non si fa mettere i piedi in testa da nessuno ù_ù Hai ragione Emily dovrebbe farsi un po' i cavoli suoi xD A parte questo grazie come sempre per le recensioni che lasci *__* A presto :)

chipu : Addirittura meravigliosa ? *__* grazie mille... A presto :)

Allyson and Cassie : Ciao :) Grazie per i commenti ed ecco finalmente il capitolo. A presto :)

Hellawes4 : Ciao :) Anche a me a volte capita (molte volte ) di dimenticarmi le password dei miei vari account xD Quindi non ti preoccupare... Anch'io ogni tanto vorrei strozzare Daniel >.< Grazie per aver lasciato un commento. A presto :)

Adesso vi lascio al capitolo. (Mi scuso per possibili errori grammaticali )

Ciao ciao :D

Francesca

 

Cap. 11 - Cambiamenti  

 

<< Liz ! Liz aspetta ! >> urla Daniel correndo dietro di me.

Non lo ascolto. Continuo a correre fino alla porta della nostra stanza. Entro e mi vado a chiudere in bagno. Chi si crede di essere ? Io non sono un giocattolo ! Adesso esco e lo prendo a calci nel sedere. No, devo stare calma. Faccio passare qualche minuto e poi finalmente esco dal bagno. Trovo Daniel seduto sul suo letto.

<< Ti devo parlare >> mi dice.

Mi siedo sul mio letto e guardo fuori.

<< Tu non sei un giocattolo per me >>

<< Ah no ? >> chiedo sarcastica.

Sbuffa.

<< Quando sono stato a Seattle ho conosciuto una ragazza. Era davvero molto simpatica e carina. Siamo diventati subito amici. Dopo una settimana ci siamo messi insieme. Questa storia è durata 5 giorni... >> dice lasciando in sospeso.

<< E poi ? >> chiedo.

Mi mordo subito la lingua. Perchè non riesco a trattenere la curiosità ?

<< E poi mi ha lasciato. Mi ha detto che aveva fatto una scommessa con i suoi amici : '' Uscire con il ragazzo nuovo ''. >>

<< E questo cosa centra con me ? >>

Si alza e si siede sul mio letto. Mi prende le mani tra le sue.

<< Non voglio fare di nuovo la figura dello stupido. Quindi se vuoi prendermi in giro, per favore, dimmelo. >>

Quand'è che le nostre situazioni si sono invertite ?

<< Io non gioco con i sentimenti degli altri >> dico con una punta di acidità.

Sto per dire una cattiveria ma me la tengo per me. Io non sono quella ragazza ! Non può venire a raccontarmi queste cazzate.

<< Mi perdoni ? >> mi chiede con la faccia da cucciolo bastonato.

<< No >> dico seria.

Non ho intenzione di cedere così facilmente.

<< No ? >>

<< Quello che ti è successo in passato non è una scusa per trattarmi così >>

<< Ok, ho capito >> dice alzandosi e andando verso la scrivania.

A quante pare non gli fa né caldo né freddo. Prendo il pigiama e torno in bagno.

Velocemente mi cambio e torno in camera. Daniel è già nel suo letto. Anch'io mi metto nel mio letto e spengo la luce. Questo silenzio è davvero straziante. L'unica cosa che si sente è il vento che soffia fuori e i nostri respiri.

<< Troverò il modo per farmi perdonare >> sento dire quando sto per cadere tra le braccia di Morfeo.

Sto già dormendo o l'ha detto davvero ?

****

<< Liz che cosa hai fatto ieri sera a Daniel ? >> mi chiede Laurel sorridendo.

<< Perchè ? >>

<< Continua a guardarti >>

Mi volto e trovo i suoi occhi attenti ad ogni mia mossa. Sbuffo.

<< Non ho fatto niente. Non so cosa gli passa per la testa >>

Ed è la verità. E' da questa mattina che si comporta in modo strano.

Cerco di ascoltare la prof. di italiano ma è impossibile. Non riesco a concentrarmi.

Quando finalmente il campanello suona raccolgo tutte le mie cose e velocemente esco dalla classe.

Vado a sbattere contro qualcuno. Perfetto.

Alzo lo sguardo. Matt. Mi viene naturale sorridere.

<< Ciao Liz >> mi dice con un sorriso.

<< Ciao >>

Si abbassa verso il mio viso e io inizio a tremare. Cosa vuole fare ? Le sue labbra si fermano sulla mia guancia.

<< Sono felice di vederti >> mi dice.

Annuisco imbarazzata.

<< Beh, io … devo andare >> dico balbettando come una stupida.

Saluto e corro via verso il laboratorio di chimica. Sono in ritardo ! Per fortuna riesco ad arrivare in tempo. Mi siedo al mio solito posto.

<< Bene, ragazzi. Buongiorno... Come avrete notato ho posizionato su ogni bancone delle sostanze. Oggi faremo un esperimento >>

Un urlo di gioia esce da tutti i presenti. Non facciamo mai esperimenti.

<< Mettetevi a coppie >> ci dice il prof. mentre indossa il camice.

In quel istante spunta Daniel.

<< Mi scusi per il ritardo >> dice affannato.

<< Grazie per averci onorato della sua presenza signor Daniel. Si accomodi vicino alla signorina Elisabeth >>

Daniel sorride e viene a sedersi vicino a me.

Grazie mille prof !

Indossiamo tutti il camice e ascoltiamo le istruzioni del prof.

Quando finisce di parlare iniziamo l'esperimento.

<< Cosa dobbiamo fare ? >> mi chiede il signorino accanto a me.

<< Dobbiamo mischiare queste due sostanze. Dovrebbe uscire fuori una soluzione blu >>

Ci mettiamo all'opera. Dopo qualche minuto la soluzione della nostra provetta diventa blu.

Daniel continua a giocare con una bustina in mano.

<< Ehi ! Proviamo a mettere anche questo dentro >> dice aprendo la bustina.

Contiene una polverina verde.

<< Che cos'è ? >>

Non risponde. Prende la bustina e la svuota nella provetta. L'effetto è immediato.

Avete presente le esplosioni che fanno vedere nei cartoni animati ? Ecco, questa situazione è molto simile. Io e Daniel abbiamo tutta la faccia blu.

<< Che diavolo era quella roba ? >>

<< Non ne ho idea. L'ho trovata nell'armadio quando ho preso la provetta >>

Scoppia a ridere.

<< Tu sei pazzo ! >> dico e scoppio anch'io a ridere.

<< Daniel ! Elisabeth ! Che cosa avete combinato ?!? >> urla il professore.

<< In presidenza ! Subito ! >>

Uffa, ultimamente sono sempre in presidenza.

E sempre per colpa di Daniel !

Io e Daniel a testa bassa usciamo dalla classe.

<< Vieni con me >> dice prendendo la mia mano tra la sua.

Torniamo nella nostra stanza e lui inizia a cercare qualcosa tra i suoi vestiti.

<< Trovata ! >> dice tirando fuori una macchina fotografica.

Mi trascina sul letto e mi fa sedere tra le sue gambe.

<< Questo cosa significa ? >> gli chiedo.

<< Sorridi >>

Il flash della macchinetta mi acceca.

<< Sei impazzito ? Vuoi farmi diventare cieca ? >> dico voltandomi.

Poggia le sue labbra sulle mie e scatta un' altra foto.

Scoppio a ridere.

<< Dai, basta !! >>

Lui però continua a farmi il set fotografico. Finalmente poco dopo si ferma.

<< Contento ? >>

<< Si, molto. >>

Sorrido. E' davvero impossibile arrabbiarsi con lui.

<< Forse è meglio se andiamo a lavarci la faccia >> dico alzandomi.

Mi segue in bagno. Ci laviamo la faccia e poi usciamo dalla nostra stanza. Dobbiamo ancora andare in presidenza.

****

Ovviamente la preside ci ha rimproverati per l'ennesima volta. Per fortuna non ci ha dato nessuna punizione. Usciti dalla presidenza io sono tornata in camera e Daniel se n'è andato in mensa.

Sto per iniziare a fare i compiti di italiano quando qualcuno bussa alla porta. Vado ad aprire e mi trovo davanti Matt. Lo guardo bene in faccia e mi accorgo che è davvero conciato male.

<< Cos'è successo ? >> chiedo spostandomi per farlo entrare.

<< Uscita mensile, ho bevuto un bicchiere di troppo, mi hanno sbattuto fuori dal locale, mi stavano per investire, sono tornato qui sano e salvo >> mi dice telegrafico raccontandomi tutto quello che gli è successo.

Si sdraia sul mio letto e inizia a tossire.

<< Tutto bene ? >> chiedo preoccupata.

<< Si. >>

Mi avvicino e metto una mano sulla sua fronte.

<< Scotti ! Forse hai la febbre. Vado a vedere se c'è un termometro >>

Lui non mi fa andare via, mi afferra il polso e mi fa cadere addosso a lui. Sento la porta aprirsi ma non riesco a vedere chi è. Matt ha appena appoggiato le sue labbra sulle mie. Cerco di allontanarmi ma lui mi trattiene. Un' altra mano mi afferra e mi tira su. Daniel. I suoi occhi mi fanno capire che è arrabbiato e anche molto. Prende Matt dal collo della camicia e gli tira un pugno.

Iniziano a picchiarsi. Cerco in tutti i modi di fermare questa rissa ma... niente. Nessuno mi ascolta.

<< Daniel per favore basta ! >> dico tirandolo indietro.

Finalmente si calma.

Matt barcollante si alza e si dirige verso la porta.

<< Scusa Liz … Io non volevo >> dice uscendo.

Daniel si gira e mi fissa.

<< Contenta ? >> mi chiede.

<< Io non ho fatto niente ! E' stata colpa sua ! E poi perchè l'hai picchiato ? >>

Si avvicina e mi sussurra all'orecchio :

<< Perchè sono dannatamente geloso e odio chi tocca qualcosa di mio >>

Ok... un momento … CHE COSA HA DETTO ?!?

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Ballo in maschera ***


 

Cap. 12 - Ballo in maschera

 

Io sono cosa ?

Un altro schiaffo. Più forte del primo.

<< Io non sono di nessuno >> grido arrabbiata.

Lui si tocca la guancia e sbuffa.

<< Vedo che ti piace prendermi a sberle >> dice ridendo.

Mi volto e lo ignoro. Apro il cassetto del mio comodino e tiro fuori il mio quaderno dei disegni. Il disegno è l'unica cosa che mi rilassa.

<< E adesso cosa fai ? >> mi chiede Daniel.

Mi siedo sul letto e inizio a disegnare un paesaggio autunnale.

<< Sei davvero brava >> mi dice sedendosi vicino a me.

<< Stammi bene a sentire. Io non so cosa ti passa per la testa. Ti ripeto che io non sono un giocattolo. Hai capito ? Non mi interessa quello che ti è successo a Seattle >> dico continuando il mio disegno.

<< Va bene. Ho capito >>

Tutto qui ? Ha appena fatto una scenata di gelosia e per lui è tutto normale ?

<< Perchè hai picchiato Matt prima ? >>

<< Perchè ti ha baciata >> risponde senza esitazione.

<< E allora ? Io posso baciare chi voglio, giusto ? >>

Attimo di silenzio.

<< No >> mi risponde.

<< Bene. Spiegami. Illuminami con i tuoi pensieri >> dico sarcastica.

A questo non mi risponde, si alza e va a chiudersi in bagno.

<< Sei solo un fifone ! >> urlo per farmi sentire.

La porta si apre di colpo ed esce fuori Daniel incazzato.

<< Io non sono un fifone ! Solo che non so più cosa fare con te. Sto cercando in tutti i modi di abbattere quel muro che costruisci intorno a te. Prima sembri dolce e gentile e dopo ti arrabbi e costruisci un muro per difenderti. Io non so più come dirtelo Liz ! Tu mi piaci ! E' così difficile da capire ?!? >> mi dice con voce esasperata.

<< Io ti... piaccio ? >> chiedo insicura.

<< Ecco ! Lo stai facendo di nuovo. Adesso fai la timida e l'insicura e magari fra qualche secondo mi darai un altro schiaffo >>

Non rispondo. Ha ragione. Mia mamma mi sgridava sempre per questo comportamento. Diceva sempre che così allontano le persone da me. Aveva ragione.

<< Scusami >> dico andando in bagno.

Mi siedo per terra accanto alla porta. Che mi succede ? Dov'è finita la vecchia Liz ? Quella che viveva alla giornata senza pensare troppo alle cose ? Sparita.

Non so cosa fare. Daniel ha ragione. L'unica fifona qui sono io.

<< Liz >>

Daniel mi chiama ma non rispondo.

<< Scusami. Io non volevo dire quelle cose. Mi dispiace >>

Mi alzo e apro la porta.

Daniel mi guarda.

<< Scusami >> dice di nuovo.

<< Ho provato ad ignorarti ma non ci sono riuscito. Ho provato ad essere gentile e carino 24 ore su 24 ma non è nella mia natura. Sai qual è stata la mia parte migliore ? >> dice guardandomi.

<< Quale ? >>

<< La parte dove sono stato semplicemente me stesso >> dice sincero.

Lo capisco dai suoi occhi che, per una volta, non sta mentendo.

<< Quando abbiamo fatto quella foto insieme e ti ho vista sorridere per la prima volta ho capito che se voglio conquistarti devo essere semplicemente me stesso >>

Sono davvero senza parole. Quindi lui avrebbe fatto tutto questo solo per conquistarmi ?

<< Tu sei pazzo >> esclamo.

<< Di te >> aggiunge lui sorridente.

Scuoto la testa e sorrido.

<< Ricominciamo tutto da capo. Senza più segreti e bugie tra di noi. Sei d'accordo ? >> mi chiede.

Ci penso su dieci secondi. In fondo, devo ammettere, che Daniel mi piace. Credo sia la cosa giusta ricominciare.

<< Va bene >>

<< Ciao. Io sono Daniel Huited >> dice allungando la mano verso di me.

<< Ciao Daniel. Io sono Elisabeth Marser. Piacere di conoscerti >> dico stringendogli la mano.

<< Il piacere è tutto mio >> conclude lui.

 

 ******

Passiamo il resto della serata a farci domande.

<< E' vero che sei stato nella scuola di Seattle ? >> chiedo.

<< Si, è vero. Qual è il tuo animale preferito ? >>

<< Ma che domanda è ? Stavamo parlando di cose serie ! >>

Lui non risponde e aspetta la mia risposta.

<< Il leone >> dico arrendendomi.

<< Dove vai quando sparisci ? >> chiedo curiosa.

<< Sparisco ? >>

<< Si, quando non ci sei mai in camera o torni tardi >> aggiungo.

<< Non sapevo che la notte mi aspettavi >> aggiunge con uno sguardo malizioso.

Arrossisco.

<< Smettila di fare lo stupido ! >> dico dandogli un pizzicotto.

<< Ahi. Comunque vado in giro >> dice vago.

<< In giro dove ? >>

<< A volte vado in biblioteca. A volte a farmi una passeggiata in giardino. A volte vado a trovare Emily >>

Al nome Emily lo guardo male.

<< Che c'è ? Gelosa ? >> mi chiede scherzando.

Si. Molto. Troppo.

<< No >>

Mi guarda e non dice niente. Sicuramente sa che sto mentendo.

<< E perchè faresti queste cose ? >>

<< Non posso andarmi a fare un giro ? >> dice con voce incrinata.

Si, ha ragione. Adesso non posso fare la parte della mogliettina che vuole sapere tutto quello che fa il marito.

Continuiamo a parlare fino a mezzanotte.

<< Quindi andrai ancora al ballo con Matt ? >> mi chiede voltandosi.

<< Ehm sì. Non posso cambiare l'accompagnatore all'ultimo minuto. Non è educato >>

<< Capisco >>

<< Quindi … >>

Sto per fare un'altra domanda ma mi interrompe.

<< Forse è meglio andare a dormire >> dice infilandosi nel suo letto.

In effetti è mezzanotte passata.

<< Si. Hai ragione. Buona notte >> dico infilandomi nel mio letto.

 ******

 

Sono passate due ore ma non riesco a dormire. Uff.

<< Daniel ? Stai dormendo ? >> chiedo voltandomi verso di lui.

Che stupida. Sono le due di notte è ovvio che sta dormendo. Con mia sorpresa lo vedo voltarsi verso di me. Sbadiglia e poi si strofina gli occhi.

<< Non riesci a dormire ? >> mi chiede con la voce impastata.

<< No >>

Accende la luce e torna a fissarmi.

<< Se non vuoi dormire allora cosa vuoi fare ? >>

<< Ho fame >>

Lui mi guarda e poi scoppia a ridere.

<< Dovresti vedere la faccia seria che hai fatto quando hai detto '' ho fame''. Hahahah, sei troppo buffa ! >>

Continua a ridere fino a farsi venire le lacrime agli occhi.

Mi alzo, mi avvicino al suo letto e mi butto su di lui.

<< Smettila di prendermi in giro ! >> grido tirandogli i capelli.

<< Ahi ! Sei peggio di una bambina piccola ! Questo è il mio letto, tu lo stai invadendo e questa è violazione di domicilio >> esclama cercando di togliere le mie mani dai suoi capelli.

Dopo qualche secondo mi stanco di questo gioco stupido. Mi alzo per andarmene nel mio letto ma Daniel mi afferra la mano e mi trascina sotto le coperte.

<< Adesso mi prendo la mia vendetta >> sussurra avvicinandosi.

Mi lascia un bacio sul collo e io vado in tilt. Daniel si accorge della mia reazione e sorride.

La scia di baci continua. Sulle guance, sulle palpebre, di nuovo sul collo.

E io ? Io sto impazzendo.

Finalmente dopo tanta attesa le sue labbra si incontrano con le mie.

Quando ci stacchiamo sorridiamo. Daniel mi attira a se e mi abbraccia.

<< Dai vestiti. Andiamo in cucina >> dice sciogliendo l'abbraccio.

Si alza e si mette una t-shirt. Infila le scarpe e mi guarda.

<< A quest'ora ? >> chiedo.

<< Non avevi fame ? >>

<< Ok. Arrivo subito >>

Prendo una tuta e una felpa e mi chiudo in bagno. Mi preparo ed esco.

Usciamo e ci incamminiamo verso la cucina. Appena arriviamo Daniel mi guarda e si mette un dito sulla bocca.

Entriamo e ci avviciniamo alla dispensa e al frigo. Io apro il frigorifero e wow... Ci manca solo la bava alla bocca. Trovo una scatoletta di tramezzini al tonno. Prendo solo quelli e poi chiudo il frigo.

<< Solo quello prendi ? >> mi chiede Daniel.

Mi volto verso di lui e sorrido. Ha preso una busta che c'era sul tavolo. Adesso è stracolma di cose da mangiare.

<< Dai, torniamo in camera >> dice afferrando la mia mano.

Come due agenti segreti ci muoviamo veloci e silenziosi.

Torniamo nella nostra stanza ridendo come dei cretini. Poggiamo tutto sul suo letto.

Ci sediamo sul mio e silenziosi iniziamo a mangiare.

Ad un tratto Daniel dalla busta tira fuori una barretta di cioccolato.

<< Mia ! >> grido rubandogliela.

<< Ehi ! Anch'io ne voglio un pezzo >>

Mordo la barretta e sorrido sotto i suoi occhi spalancati.

<< Cattiva >>

Guardo la cioccolata e poi il suo viso da cucciolo bastonato.

<< Tieni >> dico spezzando la barretta a metà.

Sorride, prende la barretta e se la mangia velocemente.

<< La mangio subito perchè potresti pentirtene e riprendertela >>

Infatti stavo già cambiando idea. Finiamo di mangiare e mi lascio scappare uno sbadiglio.

Ritiriamo tutto e ci infiliamo nei nostri letti.

Finalmente dopo pochi minuti mi addormento.

 

 ******

Tre giorni dopo....

Sono passati tre giorni e sono cambiate molte cose. Io e Daniel siamo molto più vicini. Non litighiamo più. Matt è venuto a scusarsi per il suo comportamento dicendo che era ubriaco e non sapeva quello che stava facendo. Io e Emily non siamo diventate amiche ma ogni tanto ci ritroviamo a chiacchierare.

Questa sera ci sarà il ballo in maschera e io sono nella stanza di Laurel per prepararmi.

<< Liz sei bellissima >> esclama la mia amica battendo le mani.

Mi volto verso lo specchio e sorrido. Il vestito è davvero molto semplice ma bello. Assomiglia molto ai vestiti che indossavano le principesse nel medioevo. E' completamente nero. Sulla lunga gonna ci sono dei fiocchi sempre dello stesso colore. Dietro è fatto da uno di quei corsetti con tutti quei lacci che dopo un po' ti tolgono il respiro. I capelli sono sciolti. Non ho messo il trucco. Preferisco rimanere acqua e sapone. Laurel ha il mio stesso tipo di vestito però azzurro.

<< Anche tu stai molto bene >> dico voltandomi.

<< Sicura che non vuoi un po' di trucco ? >> mi chiede guardandosi allo specchio.

<< Sicura >>

In quell'istante bussano alla porta.

<< Il tuo cavaliere è arrivato >> dice Laurel sorridendo.

<< Ci vediamo dopo >> dico indossando la mia maschera .

Apro la porta e mi ritrovo davanti Matt nei panni di un principe.

<< Ciao Liz... wow … sei davvero bella >>

<< Grazie >>

Attraversiamo il corridoio e arriviamo in giardino. A quanto pare quasi tutte le coppie hanno avuto la nostra stessa idea per i vestiti. Le ragazze hanno abiti molto simili al mio.

Sono pochi quelli vestiti da coniglio o altri animali.

Prima di andare a ballare ci avviciniamo al tavolo del buffet e mangiamo qualcosa.

Non ho ancora visto Daniel e Emily.

La preside fa un discorso che non ascolta nessuno e poi iniziano i balli. Ballo con Matt. Dopo di lui altri ragazzi della mia classe mi invitano a ballare. Al quarto ragazzo non ce la faccio già più.

Il ragazzo mi fa fare una giravolta. Un'altra mano mi affera. Sollevo lo sguardo. Daniel.

<< Sono venuto a salvarti >> mi dice attirandomi a se.

<< Grazie >> dico appoggiando la guancia sul suo petto.

<< Sei bellissima questa sera >>

<< Anche tu >>

Continuiamo a ballare. Finalmente la musica viene sospesa per una pausa.

<< Ho male hai piedi >> dico lamentandomi.

E per fortuna mi sono messa solo le ballerine.

Daniel mi prende per mano e mi trascina verso una panchina. Ci sediamo e guardiamo le altre coppie.

<< Sono davvero stanca >> dico sbadigliando.

<< Di già ? >> sussurra Daniel giocando con la mia mano.

Annuisco e mi strofino gli occhi.

<< Vuoi tornare in camera ? >> mi chiede premuroso.

<< No, resto ancora qualche minuto >>

 ****

Il minuto si è trasformato in ora. Ho continuato a ballare. Con Daniel ho fatto tre balli poi Emily è venuto a cercarlo per ballare insieme. Mi gira la testa. Voglio tornare nella mia camera. Matt è sparito quindi non posso chiedergli di accompagnarmi.

Vedo spuntare Daniel dalla folla.

<< Daniel ! >> grido saltando.

La ragazza vicino a me mi guarda con odio. Forse ho rovinato il suo momento romantico con il suo ragazzo.

<< Scusa >> dico imbarazzata.

Mi avvicino a Daniel.

<< Mi puoi accompagnare in camera ? >>

<< Si, vieni >>

Mi prende per mano ed entriamo nella scuola. Percorriamo il lungo corridoio e arriviamo nella nostra stanza.

<< Stai bene ? >>

<< Si, mi gira solo un po' la testa. Non ti preoccupare >>

Mi butto sul mio letto e chiudo gli occhi.

<< E' stata davvero una bella serata >> dico togliendomi le ballerine.

Mi alzo, prendo il mio pigiama e corro in bagno. Con un po' di fatica riesco a togliermi il vestito e a mettermi il pigiama. Lego i capelli in una coda. Torno in camera e noto che Daniel si è già cambiato.

<< Sei molto bella anche così >> mi dice osservandomi.

Lo guardo e una strana idea mi passa per la testa.

<< Posso dormire con te ? >> chiedo imbarazzata.

Prima mi guarda con gli occhi spalancati poi sorride.

<< Certo >>

Ci infiliamo sotto il piumone. Daniel mi avvolge nel suo abbraccio. Con lui accanto mi addormento subito e cado in un sonno profondo.

 *************************

Ciao !!!

 Eccomi qua ! Finalmente questo è il capitolo del famoso ballo in maschera. Spero vi sia piaciuto.

Rigrazio chi continua a leggere e a commentare la storia. Ringrazio chi ha aggiunto la storia ai preferite, alle ricordate e alle seguite.

Passiamo ai vostri commenti stupendi *_*

Felicemente imperfetta : Ciao :) Cercherò di fare i capitoli un po' più lunghi... Grazie per aver commentato. A presto :)

Malbethy : Ciao Malb !! :) Per me va bene riguardo alla storia della revisione =) Grazie, come sempre, per aver lasciato un commento. A presto :)

chipu : Ciao :) Si io adoro Daniel *_* ( ed è un personaggio che ho inventato io xD ) Grazie per essere passata. A presto :)

cussolettapink : Ciao :) Eh si. Hai ragione. Un pizzico di gelosia ci vuole sempre :P Grazie per aver commentato. A presto :)

gaccia : Ciao :) Il nostro ragazzo finalmente si è dichiarato. Vediamo cosa ne pensa Liz... Grazie per aver lasciato un commento. A presto :)

Lady Catherine : Ciao :) Hai ragione Daniel forse ha esagerato. Liz non si fa mettere i piedi in testa eppure non riesce a rimanere arrabbiata troppo a lungo con Daniel. In fondo anche lei è attratta da lui. Grazie per aver commentato. A presto :)

Vi lascio al capitolo.

A presto :)

Francesca

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Un nuovo giorno ***


Ciao !!

Sono davvero in ritardo >.< Ho trovato un po' di tempo per pubblicare il capitolo. Faccio un saluto veloce e scappo. Risponderò ai vostri commenti nel prossimo capitolo.

A presto.

Francesca

 

Cap. 13 - Un nuovo giorno

 

<< Liz >>

<< Uh... ancora 5 minuti >> dico abbracciando il cuscino.

Aspettate un momento... Da quando il cuscino è caldo e respira ?

Apro gli occhi e mi trovo avvinghiata a Daniel stile koala.

<< Buongiorno >> sussurra dandomi un bacio sul naso.

Sbuffo.

<< Che ore sono ? >>

<< Le 6.30 Dobbiamo prepararci per le lezioni >>

<< No, voglio dormire >>

Mi rotolo dall'altra parte del letto e come una deficiente non mi accorgo che il materasso è finito. Crollo a terra come una pera.

<< Ahi >> dico borbottando.

Daniel scuote la testa sorridendo, si alza e si chiude in bagno.

Mi alzo e mi rimetto nel suo letto. Chiudo gli occhi e mi addormento.

 ******

 << Elisabeth Marser ! Alzati immediatamente da quel letto ! >> mi dice una voce.

Apro prima un occhio e poi un altro per abituarmi alla luce. Mi trovo davanti Laurel.

Guardo l'orologio e mi accorgo che sono le 7.30

Cavolo ! E' passata un'ora !

<< Hai visto Daniel ? >> chiedo a Laurel mentre esco dal letto.

Lei mi spinge verso il bagno.

<< Tu adesso ti prepari e poi mi devi raccontare TUTTO ! >> esclama chiudendo la porta del bagno.

Tutto ? Mi volto verso lo specchio e vedo la mia faccia fare una smorfia. Veloce mi lavo e mi vesto. Quando esco fuori trovo Laurel seduta sul mio letto.

<< Allora ? >> mi chiede.

<< Non so di cosa stai parlando >> dico confusa.

<< Cos'è successo con Daniel ? >>

<< Perchè ? >>

<< Quando sono venuta qui per dirti una cosa mi ha detto di farti dormire ancora un po' perchè eri stanca. Poi ti ha dato un bacio sulla fronte ed è uscito. Cos'è questa storia ? >>

Rimango a bocca aperta. Daniel … ha fatto... cosa ?

<< Beh, noi... non lo so >> dico attorcigliandomi i capelli con le dita.

<< Ti piace >>

Non è una domanda ma un'affermazione.

Annuisco imbarazzata.

Si alza e mi abbraccia.

<< Liz è grandioso ! Siete così carini insieme ! >> mi urla nell'orecchio.

<< Laurel noi.. non siamo … fidanzati >>

<< Ma lo sarete >> esclama felice.

<< Adesso ho capito perchè volevi sapere tutte quelle cose su Daniel. Furbacchiona ! >> aggiunge dandomi un colpetto sul naso con il dito.

<< Non dovevi dirmi qualcosa ? >> chiedo per distogliere l'attenzione da me.

Questa volta è lei a distogliere lo sguardo.

<< Ieri sera ho conosciuto un ragazzo al ballo >> dice e lascia la frase in sospeso.

<< e... >>

<< Abbiamo ballato e parlato un po'. Poi mi ha accompagnata nella mia stanza. E' così dolce. Dovresti vederlo Liz >> dice sospirando. Sembra in un altro mondo.

Scoppio a ridere e l'abbraccio.

<< Sono davvero contenta per te >> dico felice.

<< Ha detto che mi aspetta domani pomeriggio in giardino per fare una passeggiata >>

Prendo lo zaino e la trascino fuori dalla stanza.

<< Dai andiamo. O arriveremo tardi. >>

Finalmente ritorna nel mondo normale. Annuisce.

Quando entriamo in classe ci sediamo negli ultimi posti rimasti in prima fila. Disegno un po' sul mio quaderno e mi guardo intorno. La prof. sta interrogando due ragazzi quindi gli altri parlano e fanno casino.

Qualcuno mi lascia un bacio sulla testa. Con un sorriso a 32 denti mi giro e mi trovo davanti Daniel.

<< Ciao dormigliona >> mi dice prendendo una sedia e sedendosi vicino a me. Laurel è andata a rompere le scatole a Matt.

<< Ciao >> dico felice.

<< Ciao >> dice una voce familiare.

Mi volto e vedo Emily che si siede tra me e Daniel. Si gira verso di me e sorride.

Ritorno a scarabocchiare il mio quaderno. Mi perdo nei miei pensieri. Ad Emily piace Daniel ?

Mi da molto fastidio sapere che non posso stare da sola con lui. Sinceramente non mi va di avere Emily sempre in mezzo.

Daniel e Emily vicino a me chiacchierano tranquilli. Però riesco a sentire una nota di tensione nella voce di Daniel.

Sono stufa di essere ignorata. Mi alzo e mi vado a sedere accanto a Matt e Laurel.

<< Il momento romantico è finito ? >> chiede Laurel.

<< Lasciamo perdere >> dico sbuffando.

 *********

La giornata passa veloce e finalmente posso tornare nella mia stanza. Sono davvero molto irritata. Ogni volta che mi avvicinavo a Daniel spuntava Emily a rompere le scatole.

Faccio una doccia veloce e inizio a studiare per il compito in classe della prossima settimana.

Quando Daniel entra e mi saluta faccio finta di non aver sentito niente. Continuo a fissare il libro.

<< Ehi Liz cos'hai ? >> mi chiede avvicindandosi.

<< Niente >>

Sono una bugiarda.

Lui mi guarda intensamente. Forse non mi crede. Per mia fortuna si volta dall'altra parte e inizia a togliere i libri dal suo zaino.

Scambiamo poche parole. Lui è gentile e carino mentre io sono più fredda e distaccata.

Dopo cena mi richiede che cos'ho e non faccio in tempo a rispondere che il mio cellulare inizia a squillare.

<< Pronto ? >>

<< Elisabeth !!! >>

<< Ciao Cyn. Tutto bene ? >> chiedo guardando Daniel.

Lui distoglie lo sguardo.

<< Si,si. Sto bene. Ascolta. C'è un computer in quella scuola ? >>

Ci penso su due secondi.

<< Si, c'è ne uno in biblioteca >>

<< Ha la connessione ad Internet ? >>

<< Si ma perchè ? >>

<< Allora vai in biblioteca e connettiti al tuo vecchio profilo di messenger. Subito ! >> esclama staccando la telefonata.

Guardo il mio cellulare e mille pensieri iniziano a passarmi per la testa. Cos'è successo ? Perchè Cyn vuole che io vada su messenger ? Non so neanche se il programma è installato nel computer.

<< Daniel mi puoi accompagnare in biblioteca ? >>

<< Certo. Cosa devi fare ? >> mi chiede mentre iniziamo a incamminarci.

<< Non ne ho idea >> rispondo sincera.

************

Entriamo in biblioteca e ci dirigiamo verso l'unico computer presente in tutta la scuola. Mi siedo e lo accendo. E' davvero lento e ci mette una vita a caricare. Le mie dita tamburellano nervose sul mouse.

<< Cosa dobbiamo fare ? >> mi richiede Daniel.

<< Devo connettermi al mio profilo di messenger >> dico fissando lo schermo.

<< E che roba è ? >> mi chiede curioso.

A questa domanda capisco che il programma non è installato sul computer. Perfetto.

<< E' un programma dove puoi parlare con i tuoi amici e fare video chiamate >>

<< Ah, capisco. Mi sembra di aver visto qualcosa del genere quando sono stato a Seattle >>

Mi connetto ad Internet e, con l'aiuto di Daniel, scarico il programma. Per fortuna ci mette poco tempo. Apro messenger e mi connetto al mio account. Noto che Cyn è in linea. Mi arriva una richiesta di video chiamata. L'accetto. Passano pochi secondi e al posto dello schermo nero vedo tutti i miei amici di New York.

<< Oh mio Dio ! >> dico mentre le lacrime iniziano a scorrere sulle mie guance.

I miei amici iniziano a gridare e a saltare. Alcuni mi fanno ciao con la mano altri mi fissano e sorridono.

Cyn è seduta davanti al computer e tutti gli altri si sono appollaiati intorno a lei.

Sento lo sguardo di Daniel addosso ma sono troppo impegnata a guardare i miei amici. Ci sono proprio tutti : Nathan, Sofy, Christopher, Ashley e tutti gli altri. Tutti i miei compagni di classe e non. Anche qualcuno che ho conosciuto al parco quando la mattina andavo a correre.

<< Ciao Liz ! Come stai ? >> mi chiede la mia amica Mary.

Li guardo e altre lacrime scendono dai miei occhi.

<< Sto bene >> dico cercando di riprendere il controllo.

<< E quel figo da urlo accanto a te chi è ? >>

Sorrido. Sono sicura al 100% che questa è Alice. Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi.

<< Ciao Alice. Questo è il mio compagno di stanza Daniel >>

<< Compagno di stanza e fidanzato >> aggiunge.

Gli do una gomitata. I miei amici scoppiano a ridere.

<< Eh brava la nostra Elisabeth >> esclama Sofy.

Parliamo di tutto quello che è successo da quando ho lasciato la scuola a New York. Daniel rimane qui accanto a me ascoltando i nostri discorsi. Ogni tanto ride pure alle battute dei miei amici.

<< Mi mancate tanto >>

<< Anche tu ci manchi molto Liz >>

Continuiamo a sparare cazzate e a parlare. Quando ad un tratto Daniel mi sussurra qualcosa all'orecchio.

<< Cosa ? >> chiedo. Non ho capito cosa ha detto.

<< E' meglio se torniamo in camera. Sono le undici passate. Se ci becca qualcuno finiremo nei casini >>

<< Si. Hai ragione >>

Mi volto verso il computer e fisso i volti dei miei amici. E' dura non poterli vedere ogni giorno.

<< Io devo andare. Se ci becca qualcuno finiamo nei casini >>

<< Ah, va bene >> dice Cyn triste.

<< Dai non fate quella faccia. Ci sentiamo ancora. La prossima volta vi presenterò altre due persone. Va bene ? >>

<< Va bene. Ciao Liz >>

Uno dopo l'altro i miei amici mi salutano.

<< Ciao >> dico un'ultima volta e chiudo la video chiamata.

Spengo il computer e mi volto verso Daniel.

<< Scusa, non volevo interrompervi ma se ci becca qualcuno siamo nei guai. >>

Sorrido.

<< Non ti preoccupare >>

Silenziosi torniamo nella nostra stanza.

<< Quelli sono tutti i tuoi amici di New York ? >> mi chiede curioso.

Scuoto la testa e scoppio a ridere.

<< Quelli sono solo una parte >>

Daniel spalanca la bocca e mi fissa.

<< Wow. Io ho a mala pena quattro amici in croce >> sussurra sedendosi sul suo letto.

<< Io cosa sono per te ? >>

Non risponde.

<< Allora ? >> chiedo insistente.

<< Non sei mia amica >> mi dice serio.

Perfetto ! Lo sapevo che per lui io sono solo un giocattolo.

Mi volto verso la finestra e guardo la luna.

Daniel viene dietro di me e mi abbraccia.

<< Tu per me sei molto di più che un'amica >> sussurra.

Il mio cuore inizia a battere veloce.

<< Quindi... cioè.... ecco >>

<< Sei davvero buffa quando balbetti >>

Uff. Trova sempre il modo per prendermi in giro.

<< Adesso stiamo insieme ? >> chiedo mentre la mia faccia diventa più rossa di un pomodoro.

<< Anche adesso siamo insieme >> dice ridendo.

<< Non in quel senso ! >> dico ridendo con lui.

<< Intendi come fidanzati ? >>

<< Si >>

Il mio è stato un sussurro. Forse non mi ha neanche sentita.

<< Certo >>

Mi volto verso di lui e lo guardo.

<< Davvero ? >>

<< Si Liz... Stiamo insieme. Adesso è ufficiale. Contenta ? >> dice sogghignando.

Annuisco e avvicino le mie labbra alle sue.

Felici andiamo a dormire. Anche questa sera mi infilo nel suo letto. E' strano ma sento che da sola, nel mio letto, non riuscirei a dormire. Qui invece ho Daniel che mi stringe a se. Non potrei chiedere di meglio.

 **********

Il giorno dopo mi sveglio prima di Daniel. Mi vesto veloce e poi mi avvicino al suo letto.

<< Daniel svegliati. E' tardi >>

Mormora qualcosa e si gira dall'altra parte. Ecco una cosa che abbiamo in comune : siamo due dormiglioni. Sorrido. Gli do un bacio a fior di labbra e cerco inutilmente di svegliarlo.

Finalmente apre gli occhi. Un po' stordito si alza e si chiude in bagno. Sto preparando lo zaino quando qualcuno bussa alla porta. Mi ritrovo davanti Emily. Sto per dirle che Daniel è in bagno ma lei mi interrompe.

<< Posso parlarti ? >>

 

 

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Capitolo 14
*** Sorprese e decisioni ***


Hello ! :D

Allora com'era finito l'altra volta il capitolo ? Ah si. Emily vuole parlare con Elisabeth. Chissà cosa succederà :P

Non vi annoio troppo con le mie chiacchiere e passo subito a ringraziamenti.

Ringrazio i lettori silenziosi, tutti quelli che hanno aggiunto la storia alle seguite, alle ricordate e alle preferite. E ora passiamo ai commenti che, capitolo dopo capitolo, io adoro sempre di più :D

Malbethy : Ciao Malb :) Il capitolo migliore ? Non esageriamo xD Grazie per avermi lasciato il tuo contatto email. Se avrò bisogno di aiuto ti contatterò. Si, hai ragione. Emily è davvero fastidiosa >.< Spero che anche questo capitolo avrà lo stesso effetto come gli altri. Ciao, a presto :)

hermione04 : Ciao :) Grazie per aver lasciato un commento. Anch'io penso che Daniel sia akjsnjans xD Ciao, a presto :)

Felicemente imperfetta : Ciao :) Emily è sempre in mezzo come il prezzemolo xD Non so ancora quanto durerà la storia. Vi farò sapere più avanti. Grazie per essere passata. A presto :)

cussolettapink : Ciao :) Si, hai ragione. Anch'io preferisco il detto : pochi ma buoni ^^. Grazie per il commento. A presto :) Ciao

Lady Catherine : E invece il capitolo l'ho finito così xD Comunque... Si, Emily è molto fastidiosa ma forse nei prossimi capitoli cambierà. Boh, vediamo come continua :) Ciao !!

Bene ! Finalmente passiamo al nuovo capitolo. Buona lettura.

A presto.

Francesca

 

Cap.14 - Sorprese e decisioni

 

<< Ok. Avverto Daniel e arrivo >> dico socchiudendo la porta. E adesso cosa deve dirmi ? Sinceramente non mi interessa molto. E' da quando l'ho conosciuta che non mi sta molto simpatica.

Busso alla porta del bagno.

<< Daniel >>

Lo chiamo ma non risponde nessuno. Lo richiamo più volte ma non risponde mai. Preoccupata cerco di aprire la porta del bagno ma non ci riesco. E' aperta solo un po' e riesco a vedere Daniel con la schiena accanto alla porta. Sta dormendo.

Riesco ad infilare una mano nello spiraglio aperto. Afferro i suoi capelli e li tiro.

<< Svegliati ! >>

Lui apre gli occhi e sbuffa.

<< Uffa ! Perchè non mi lasci un po' dormire ? Sono stanco >> dice alzandosi e aprendo la porta.

<< Volevo dirti che >>

<< Dopo >> dice interrompendomi.

Mi attira a se e mi da un bacio. Beh, Emily può pure attendere.

Sto per parlare quando la mia testa sbatte contro la porta. Ma che diavolo... ?

Spunta Emily.

<< Ops, ti ho fatto male ? Scusami non volevo >>

Sto per insultarla ma Daniel mi precede.

<< Emily sei impazzita ? >> dice incazzato.

Lei sbuffa.

<< Ti ho detto che non l'ho fatto apposta >>

Daniel la ignora e si avvicina a me. Mi passa una mano tra i capelli.

<< Tutto ok ? >> mi chiede premuroso.

<< Si, non ti preoccupare >> dico sorridendo per fargli capire che va tutto bene.

Emily ci fissa con uno sguardo carico di odio.

<< Ti devo parlare. Ricordi ? >>

<< Si, andiamo >>

Lancio un'occhiata a Daniel che ci fissa preoccupato.

<< Torno subito >>

Usciamo dalla stanza e percorriamo il corridoio.

<< Allora ? >> chiedo con voce aspra.

<< Devi stare lontana da Daniel >>

<< Scordatelo >> dico fermandomi in mezzo al corridoio e guardandola.

Ma che problema ha ?

<< Bene >> dice tranquilla.

Tutta questa pagliacciata solo per dirmi che devo stare lontana da Daniel ? Senza salutare mi volto per tornare nella mia stanza.

<< Io non rinuncio a Daniel >> mi dice con una punta di acidità nella voce.

<< A presto ''Liz'' >> dice calcando la voce sul mio nome.

La vedo sparire dalla mia vista.

Sbuffo. Non torno nella mia stanza. Vado da Laurel.

Busso e dopo due secondi mi apre.

<< La odio ! >> dico entrando nella sua stanza.

<< Uhh, miss Emily ha colpito ancora ? >>

<< E' venuta a dirmi che devo stare lontana da Daniel e che non rinuncerà a lui ! >> dico sedendomi sul suo letto.

<< E tu cos'hai risposto ? >>

<< Che può scordarselo ! >>

<< E adesso cosa farai ? >>

Mi volto verso di lei e la guardo.

<< Niente >>

<< Come niente ? Vuoi farti fregare Daniel senza neanche combattere ? >>

<< Cosa dovrei fare ? >> chiedo mentre Laurel si viene a sedere accanto a me.

<< Allora … >> dice iniziando a illustrarmi le sue idee.

******

Prima fase del nostro piano. E' passato un giorno da quando Emily è venuta a parlarmi. Oltre ai miei problemi Laurel mi ha anche raccontato che ha incontrato il ragazzo del ballo e a capito che lui non è il suo tipo di ragazzo.

Quando entriamo in mensa noto che Daniel è seduto al solito tavolo e sta parlando con Emily.

<< Si entra in scena >> sussurra Laurel allontanandosi.

Faccio un passo e mi fermo. Tutto questo è davvero stupido. Sto per mollare tutto quando vedo Emily passare una mano tra i capelli di Daniel. Questa volta con passo deciso mi avvio al loro tavolo. Quando arrivo li saluto e mi siedo sulle gambe di Daniel.

<< Ciao >> dico baciandolo.

<< Ciao Liz. Com'è andata la giornata ? >> mi chiede.

<< Bene, sono solo un po' stanca. E a te ? >>

<< Tutto bene >> dice sorridendomi.

Mi volto verso Emily.

<< Ciao >> dico sorridendo.

Lei si limita ad alzare la mano in segno di saluto.

<< Andiamo fuori a fare due passi ? >> mi chiede Daniel.

<< Certo >>

Ci alziamo, salutiamo Emily e usciamo dalla mensa. Quando sto per uscire vedo Laurel sorridermi. Ce l'ho fatta !

 *******

Le giornate scorrono lente e monotone. Sono davvero stufa di questa situazione ! Sono stufa di dover continuare a combattere contro Emily. Non ce la faccio più. E' sempre attaccata a Daniel e riesce sempre a trovare qualcosa per avere la meglio. E questa cosa non mi va giù. Ne ho parlato con Laurel e lei mi ha detto che l'unica soluzione è parlare con Daniel. Ho rimandato per un bel po' di tempo questa soluzione ma capisco che non possiamo continuare così. Ho deciso che questa sera parlerò a Daniel.

 ********

Entro nella mia stanza. E' pomeriggio inoltrato e ho appena finito due ore di matematica. Uno schifo ! Io odio matematica. Appoggio lo zaino per terra. Il tempo di lavarmi le mani che il mio telefono inizia a squillare.

<< Pronto ? >>

<< Ciao Liz !! >>

<< Oh, ciao Cyn >>

<< Tutto bene ? Ho interrotto qualcosa ? >> chiede ridacchiando.

<< No, non ti preoccupare. Tutto bene >>

<< Ehm... ho una buona e una cattiva notizia. Quale vuoi sentire prima ? >>

<< La buona >> dico mentre tiro fuori i libri e li metto sulla scrivania.

<< Veniamo a trovarti >> mi dice.

Lascio perdere i libri.

<< Cosa ? >>

<< Sai, che mi avevi detto che una volta al mese puoi uscire ? >>

<< Si, e allora ? >>

<< Io e company abbiamo prenotato un volo per la California ! >>

Non rispondo. Mille cose da dire mi vengono in mente ma ne dico solo una.

<< Siete impazziti ? >> chiedo con la voce incrinata.

<< Non sei felice ? Veniamo a trovarti ! >> chiede un po' delusa.

<< Certo che sono felice ! Ma non potete abbandonare tutto per venire a trovarmi. La California non è dietro l'angolo >>

<< Certo che possiamo abbandonare tutto ! E poi ormai abbiamo già prenotato ! >> urla così tanto che sono costretta ad allontanare il telefono dall'orecchio.

<< Allora vi aspetto >> dico quasi commossa.

Sono davvero felice di avere degli amici stupendi.

<< E adesso passiamo alla cattiva notizia >> dice abbassando la voce.

Mi siedo sul mio letto e in quell'istante Daniel entra in camera.

<< Ciao >> mi dice appoggiando lo zaino vicino alla scrivania.

Mi limito a salutarlo con la mano.

<< Allora ? >> chiedo a Cyn.

<< Ti ricordi di Lucas ? >> mi chiede incerta.

E adesso cosa centra il mio ex ragazzo ?

<< Si, cos'ha combinato ? >>

<< E' qui e vuole parlare con te >>

<< Assolutamente no ! >> dico sicura.

Sento dei rumori dall'altra parte del telefono e poi niente.

<< Cyn ? >>

Intanto Daniel ha tirato fuori il suo libro di letteratura e sta facendo gli esercizi.

<< Ciao Liz >> dice una voce fin troppo familiare.

<< Lucas >>

<< Come stai ? >>

<< Passami Cyn, non ho nessuna intenzione di parlare con te >>

<< Quanto sei noiosa Liz. Sei ancora arrabbiata perchè ti ho lasciata per un'altra ? >>

<< Passami Cyn >> ripeto.

Altri rumori e finalmente sento la voce della mia amica.

<< Scusami Liz ma prima mentre parlavo con Ashley ha sentito che ti avrei chiamata e allora ha iniziato a rompere le scatole >>

<< Ti prego dimmi che non viene anche lui qui >>

<< No, non viene non ti preoccupare >>

Sospiro.

<< Beh, adesso è meglio se vado o perdo il pullman. Ciao Liz. Ci vediamo tra una settimana >>

<< Ciao Cyn, ci vediamo tra una settimana >>

A quelle parole Daniel si volta verso di me e mi guarda curioso. Chiudo la telefonata e ritiro il telefono.

<< Buone notizie ? >> mi chiede chiudendo il libro.

Annuisco.

<< Chi è Lucas ? >>

<< Un coglione >> rispondo semplicemente.

<< Devo parlarti >> aggiungo.

<< Dimmi tutto >>

Forza Liz, devi solo mettere insieme le parole e fare un discorso sensato.

<< Io non ce la faccio più >> dico solamente.

Bel discorso del cavolo ! Che stupida che sono !

<< Riguardo a cosa ? >>

<< Alla nostra storia >>

Vedo il suo volto rabbuiarsi.

<< Mi da fastidio avere Emily sempre intorno. Non ci lascia mai un momento da soli. Te ne sei accorto ? >>

Annuisce.

<< Non voglio essere una guastafeste ma devi decidere. Non possiamo continuare così. Devi parlare con Emily >>

Vedo dipingersi una strana espressione sul suo volto. E questo mi fa tentennare.

<< Quindi mi stai chiedendo di scegliere tra te e Emily >>

<< No, ti sto chiedendo di scegliere chi deve essere la tua ragazza e chi la tua amica >>

<< E non è la stessa cosa che ho detto io ? >>

<< No >>

<< Si, hai ragione >> dice alzandosi e dirigendosi verso la porta.

<< Vado subito a parlarle >> aggiunge uscendo.

Perchè non mi sento sollevata ? E se ho peggiorato le cose ?

Giro per la stanza a vuoto pensando a mille cose insieme. Decido di andare da Laurel. Quando mi trovo davanti alla porta della sua stanza mi accorgo che è aperta.

<< Laurel >> la chiamo entrando.

Forse non dovevo entrare quando ho visto la porta aperta o forse era meglio se rimanevo nella mia stanza penso quando vedo la scena che mi trovo di fronte.

Laurel e Matt che si stanno baciando. Sto per uscire quando si accorgono di me. Merda !

<< Ehm, scusatemi ho visto la porta aperta e … lasciamo perdere >> dico imbarazzata.

Veloce esco da quella stanza. Torno nella mia camera. E' tornato anche Daniel.

<< Ho parlato con Emily >>

Non dico niente.

<< E ho deciso che io voglio stare con te non con lei. Emily per me è e resterà sempre e solo un'amica >> dice sorridendomi.

Senza pensarci due volte mi avvicino a lui e lo abbraccio.

<< Scusami, sono un egoista ! Non avrei mai dovuto chiederti una cosa del genere >>

Lui mi stringe forte.

<< No, Liz. Ti capisco. Anche a me avrebbe dato fastidio avere un tuo amico sempre intorno a noi. Quindi non ti preoccupare >>

Mi lascia un bacio leggero e mi accarezza i capelli. Si allontana e si avvicina al suo zaino. Tira fuori un sacchetto pieno di biscotti. Ne tira fuori uno.

<< Biscotto ? >>

Scoppio a ridere e afferro il biscotto al cioccolato. E' mentre vedo Daniel sorridere che capisco di aver fatto la scelta giusta e che non posso rinunciare a lui.

 

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Capitolo 15
*** Amici parte 1 ***


C ap. 15 - Amici parte 1

 

 

Esco dall'ufficio della preside e fischiettando torno nella mia stanza. Quando entro inizio a saltellare e a fare giravolte. Daniel mi guarda sorridendo e io mi butto addosso a lui facendolo cadere a terra. Gli do un bacio sulla guancia e mi alzo.

<< A cosa devo tutto questo ? >> mi chiede alzandosi.

<< Sono felice. La preside mi ha dato il permesso per la mia uscita settimanale. Finalmente domani rivedrò i miei amici >> esclamo contenta. Mi siedo sul mio letto e Daniel accanto a me.

E' già passata una settimana dalla telefonata con Cyn. Ormai io e Daniel stiamo insieme ufficialmente e per fortuna Emily non ci ha più dato fastidio malgrado gli sguardi che mi riserva durante le poche lezioni che seguiamo insieme.

<< Vuoi venire con me ? >>

<< Mi piacerebbe conoscere i tuoi amici ma non voglio essere di troppo >> dice giocando con le dita della mia mano.

<< Stai scherzando ? >> chiedo alzando la voce.

<< Se ci tieni tanto andrò a chiedere un permesso alla preside >> dice passandosi una mano tra i capelli.

Mi alzo in piedi, lo faccio alzare e lo spingo verso la porta.

<< No, tu vai subito >>

Lui alza le mani in segno di resa e sorridente esce dalla nostra stanza. Torna pochi minuti dopo.

<< Allora ? >> chiedo curiosa.

<< Posso venire con te >>

<< Che bello !! >> esclamo battendo le mani.

Domani sono sicura che sarà una giornata stupenda.

<< Domani dove andiamo ? >> mi chiede avvicinandosi.

<< Ho parlato con Cyn e abbiamo deciso di incontrarci alla spiaggia >>

<< Perfetto. >> dice prendendo la mia mano.

<< Quindi oggi sei tutta mia >> aggiunge baciandomi.

Quando si stacca mi guarda divertito e io arrossisco.

Ci allontaniamo. Il mio sguardo si perde fuori dalla vetrata. Il bosco !

<< Possiamo andare nel bosco ? >> chiedo avvicinandomi alla vetrata.

<< In teoria... no >>

Sbuffo. Apro la finestra ed esco fuori. Mi siedo per terra e Daniel accanto a me. Rimaniamo in silenzio quando ad un tratto Daniel si alza.

<< Dai andiamo >>

Mi alzo e lo guardo curiosa.

<< Dove ? >>

<< Nel bosco, no ? >> dice con voce ovvia.

<< E... e se ci scopre qualcuno ? >> chiedo insicura.

Sbuffa e ritorna a sedersi per terra. Quanto sono stupida ? Se ci becca qualcuno : Amen ! Ci becchiamo un'altra punizione.

<< Ok andiamo >>

Si alza e mi prende per mano. Ci incamminiamo verso il bosco.

 

*Intanto qualcuno ha osservato tutta la scena*

 

 

E' stata davvero un pomeriggio bellissimo. Il bosco è davvero stupendo. E' il luogo perfetto dove potresti incontrare un folletto o una fata. Io e Daniel abbiamo girovagato un po' e quando ci siamo seduti, accanto ad un albero, ci siamo anche addormentati. Adesso stiamo tornando indietro. Scoppio a ridere per la battuta di Daniel. Usciamo dal bosco. Quando giro la testa verso la nostra stanza mi blocco. C'è la luce accesa e c'è qualcuno dentro.

<< Daniel fermati >> dico sedendomi per terra.

<< Che succede ? >> mi chiede seguendo il mio esempio.

<< C'è qualcuno nella nostra camera >> dico cercando di capire chi sono quelle due persone che stanno parlando.

Daniel alza un po' la testa e sussurra qualcosa.

<< Chi sono ? >> chiedo.

<< Emily e la preside >> dice alzandosi.

Emily e la preside ? Che cosa ci fanno nella nostra stanza ?

<< Forse è meglio se entriamo dall'altra parte >>

<< La stanza di Matt è a due passi dalla nostra. Andiamo da lui >>

<< Va bene >> dice con voce non molto convinta.

Riusciamo ad arrivare davanti alla vetrata della stanza di Matt. Iniziamo a bussare.

Finalmente compare Matt che ci fa entrare.

<< Che è successo ? >>

<< E' una lunga storia. Abbiamo bisogno del tuo aiuto >> dico lasciando la mano di Daniel che fino a quel momento era rimasta unita alla mia.

<< Emily è nella nostra stanza con la preside. Sospettiamo che ci abbia visto uscire per andare nel bosco e... >>

<< Un momento ! Siete andati nel bosco ? >> chiede Matt curioso.

<< Non è il momento per raccontare tutta la storia. Raccogli i libri di letteratura e seguici. Ho un piano >> dico sorridendo.

Chiamiamo anche Laurel. Anche lei munita di libri ci segue. Arriviamo davanti alla porta della nostra stanza ed entriamo. Fingiamo di essere stupiti.

<< Guarda, guarda. Cosa vi porta qui nella nostra stanza ? >> chiedo camuffando un po' la voce.

<< Signorina Elisabeth e signor Daniel non sono forse stata chiara all'inizio dell'anno ? E' assolutamente vietato andare nel bosco ! >> dice con voce stridula.

<< Bosco ? >> chiede Daniel.

<< La qui presente signorina Emily mi ha avvertita che avete lasciato la vostra stanza per inoltrarvi nel bosco >>

<< Noi siamo appena tornati dalla biblioteca >> dico voltandomi verso Laurel e Matt che annuiscono.

<< Dobbiamo fare una ricerca per la professoressa di letteratura e abbiamo pensato di iniziare subito >> aggiungo con voce angelica.

La preside si volta verso Emily che è diventata rossa come un pomodoro.

<< Ma... ma... io li ho visti uscire ! >> esclama.

<< Adesso andrò dritta dalla professoressa di letteratura e dalla bibliotecaria >> dice la preside uscendo. Emily si gira dall'altra parte.

La preside torna qualche minuto dopo sbattendo la porta.

<< La professoressa ha confermato per la ricerca e la bibliotecaria ha detto di avervi visto uscire dalla biblioteca poco fa >> dice osservando Emily.

La bibliotecaria Sophia è una donna anziana e un po' … come dire... non molto attenta a chi entra in biblioteca.

 

** Mezz'ora prima **

 

Entriamo in biblioteca e ci sediamo al primo tavolo. Apriamo i libri e facciamo finta di studiare. Sophia si avvicina a noi e sorride.

<< Ciao ragazzi. Cosa dovete fare ? >>

<< Ricerca per la professoressa Smith >>

<< Ah, capisco. E' da tanto che siete qui ? >> ci chiede aggiustandosi gli occhi sul naso.

<< Dalla pausa pranzo >> dico giocherellando con l'evidenziatore.

<< Che strano non vi ho visti entrare. Ah, giusto. Che sciocca che sono ! In quel momento ero andata a prendermi un caffè. Adesso è meglio se vi lascio studiare >> dice allontanandosi.

Laurel, Matt, Daniel ed io sorridiamo. Aspettiamo qualche minuto e poi, dopo aver salutato Sophia, usciamo.

 

<< Signorina Emily mi può spiegare ? >>

Emily diventa ancora più rossa di prima. Abbassa la testa e non dice niente.

<< Bene. E' in punizione ! >> dice la preside aggiustandosi la camicia.

<< In punizione ? Perchè ? >>

<< Per aver detto una bugia e per avermi fatto perdere tempo prezioso. Venga con me nel mio ufficio >> dice uscendo.

Emily ci passa accanto e senza proferire una parola se ne va.

  ***

E' sabato ! Apro gli occhi e guardo il letto accanto al mio. Daniel sta ancora dormendo. Guardo l'orologio e vedo che sono le 6.30 Mi avvicino al suo letto e inizio a gridare.

<< Svegliati dormiglione ! E' sabato ! >>

Daniel sbuffa e si gira dall'altra parte.

<< E' sabato ! E' s-a-b-a-t-o ! Sa-ba-to !!! >>

<< Vuoi fare silenzio ? Qui c'è gente che sta cercando di dormire >>

<< Dai muoviti ! Dobbiamo prendere il pullman per andare alla spiaggia ! Dai,dai, dai !! >>

Finalmente si alza.

<< Ti odio >> dice passandosi una mano tra i capelli.

Mi avvicino e lo abbraccio. Lascio un bacio sulla sua guancia.

<< Mi odi ancora ? >> chiedo.

<< Si >>

Altro bacio sul naso.

<< E adesso ? >>

Mormora qualcosa.

Concludo con un bacio sulle labbra. Quando mi stacco capisco, dalla sua faccia, di aver vinto.

<< Sei cattiva ! >>

Mi alzo e corro in bagno per cambiarmi. Quando esco anche Daniel va a cambiarsi. Finalmente siamo pronti per uscire.

Raggiungiamo il cancello della scuola. Proprio in quel momento arriva il pullman.

<< Ancora qualche minuto e perdevamo il pullman per colpa tua ! >> esclamo salendo.

<< Colpa mia ? >> dice indicandosi.

<< Si ! Sembri un bradipo ! Hai sempre sonno >> dico sedendomi nei primi posti.

<< Ah si ? Ha parlato quella che la mattina non si sveglia neanche con le cannonate ! >> dice sedendosi accanto a me.

Una coppia di anziani ci guarda e sorride.

<< Tu... tu … sei un orso. Non ho mai visto una persona ingozzarsi in quel modo come fai tu >> ribatto per avere l'ultima parola.

<< Ha parlato la signorina 'non mangio niente' ! Ti ho vista l'altro giorno mentre ti ingozzavi di cioccolato >>

<< Sei uno stupido ! >> grido guardando fuori dal finestrino.

<< Antipatica ! >>

<< Bradipo ! >>

<< Topo ! >>

Rimaniamo zitti per qualche secondo poi Daniel mi abbraccia.

<< Ti amo >> dice baciandomi.

Un applauso ci fa staccare imbarazzati. Sorridiamo e chiudiamo definitivamente il discorso.

 ***

Quando arriviamo alla spiaggia non c'è ancora nessuno. Un vento fresco scompiglia i miei capelli. Anche se è marzo fa ancora un po' freddo. Ci sediamo sulla sabbia e guardiamo l'oceano.

<< Facciamo il bagno ? >> chiedo.

<< Fa freddo >> dice Daniel lamentandosi.

<< Uff, quante storie >> dico alzandomi in piedi e avvicinandomi all'acqua.

Mi tolgo le scarpe e infilo i piedi nell'acqua.

<< E' gelida ! >> urlo tirandoli fuori immediatamente. Indietreggio e metto male i piedi. Sto per cadere quando sento un braccio intorno alla mia vita. Mi giro per ringraziare Daniel ma...

<< Diego ! >> urlo saltandogli addosso.

<< Sempre la solita pasticciona Liz ? >> mi dice abbracciandomi forte.

Un'altra persona si butta addosso a me facendomi cadere in acqua. Apro gli occhi. Cyn.

L'abbraccio forte e poi ci alziamo. Dietro Diego vedo anche Ashley e Mary. Abbraccio anche loro. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Che bello avere di nuovo i miei amici accanto. Mi infilo le scarpe e mi volto verso Daniel. Gli faccio segno di avvicinarsi.

<< Voglio presentarvi Daniel, il mio ragazzo >> dico intrecciando la mia mano alla sua.

<< Ciao >> dice Daniel un po' imbarazzato.

Diego inizia subito a chiacchierare con lui mentre Cyn, Ashley e Mary mi guardano in uno strano modo.

<< Che c'è ? >>

<< Eh brava la nostra Liz ! Guarda che bel ragazzo si è trovata ! >> esclama Mary.

Scoppio a ridere. Passiamo la mattinata a chiacchierare sugli avvenimenti dell'ultimo mese. Quando arriva mezzogiorno decidiamo di andare a pranzare in un ristorante accanto alla spiaggia. La giornata continua con scherzi e battute. Daniel è davvero felice. Continua a parlare con Diego e a ridere delle cazzate che dice Ashley.

<< Vado un attimo in bagno >> dico alle mie amiche. Loro annuiscono.

Sto per entrare nel bagno delle donne quando una voce familiare mi blocca. Mi volto.

<< Ciao Liz >>

Lucas.

 

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Capitolo 16
*** Amici parte 2 ***


Ciao a tutti :)
Mi scuso per l'enorme ritardo, anzi evito anche di perdermi in giustificazioni. Passo subito al capitolo.
A presto.
Francesca

 

P.s. Aspetto i vostri commenti sia positivi che negativi ;)

Cap.16 – Amici parte 2


<< Lucas >>
<< Ciao, Lizzy. Ti trovo bene >>
Mi sposto una ciocca di capelli e sbuffo. Decido di ignorarlo. Faccio un passo avanti e apro la porta del bagno delle donne . Sto per entrare quando lui mi afferra per un polso e mi blocca.
<< Non si saluta ? >>
<< Ciao. Ti ho salutato. Adesso lasciami. Subito ! >> esclamo.
<< E’ questo il modo di salutare un vecchio amico ? >> mi chiede mollando finalmente la presa.
Una donna grassottella esce dal bagno e ci guarda curiosa. Lucas si distrae e io ne approfitto. Mi allontano e ritorno dai miei amici.
<< Cosa diavolo ci fa qui Lucas ? >> sbotto irritata sedendomi al mio posto.
<< Lucas ? >> ripete Cyn.
<< Si, Lucas. L’ho appena incontrato davanti al bagno delle donne >> dico iniziando a giocare con la cannuccia del mio bicchiere.
Diego si alza e con lui le mie amiche.
<< Dove state andando ? >> chiedo preoccupata.
<< A spiegare, una volta per tutte, a Lucas come  stanno  le cose >> mi risponde Diego, sparendo subito dopo con le mie amiche.
Mi volto verso Daniel che fino a questo momento non ha detto niente.
<< Chi è Lucas ? >> mi chiede con una nota di irritazione nella voce.
<< Il mio ex fidanzato. Non sarai mica geloso ? >>
<< E invece, dannazione, lo sono >> dice acido.
Sbuffo e mi guardo intorno.
<< Non c’è niente da sapere comunque. La nostra storia è finita più di un anno fa, quindi non capisco perché ti stai facendo tutti questi problemi >>
<< Ah, giusto. Tu mi puoi rompere le scatole su Emily ma io non posso neanche sapere chi sono i ragazzi che ti girano intorno  >>
Daniel  sbatte la mano sul tavolo. Mi guarda e poi si alza, sparendo anche lui dalla mia vista.
<< Daniel  ! >>
Lo chiamo ma lui non torna indietro. Ma che cavolo ha ? La sua gelosia è stupida ! Tra me è Lucas è finita più di un anno fa ! E poi Emily gli stava davvero troppo vicino. Incazzata, anch’io mi alzo. Prendo la giacca e vado a vedere dove sono finiti  i miei amici. E magari anche Daniel. Trovo tutti i miei amici fuori dal locale, insieme a Lucas. Daniel non c’è. Dove cavolo è andato ?
<< Te lo chiedo per l’ultima volta. Cosa ci fai qui ? >> chiede Diego a Lucas.
Mi avvicino alle mie amiche che mi guardano preoccupate.
<< Perché hai litigato con Daniel ? >> mi chiede Cyn.
<< Non abbiamo litigato. Abbiamo solo discusso di una cosa. Poi lui si è incazzato, per non so quale motivo, e se n’è andato. Perché ? Lo avete visto ? >>
<< Si, ha preso il primo pullman che tornava al vostro istituto >> mi informa Ashley.
<< Che cosa ?!? >> esclamo.
Mary mi guarda e poi mi sorride.
<< Non ti preoccupare Liz. Vedrai che stasera farete pace ! >> esclama abbracciandomi.
Ricambio l’abbraccio ma mi stacco subito. Sono arrabbiata. Per colpa di Lucas, io e Daniel abbiamo litigato.
Mi avvicino e gli punto un dito contro.
<< Tu ! La devi  finire di rovinarmi la vita ! Hai capito ?!? La nostra storia è finita un anno fa. Fattene una ragione ! Smettila di rompermi le scatole ! Sono stata chiara ? >>
E senza aspettare una risposta mi volto verso i miei amici.
<< Andiamo >>
Ci lasciamo alle spalle il locale e torniamo in spiaggia. Ci sediamo e continuiamo a parlare come prima di questo imprevisto. La mia testa, però, è da tutt’altra parte. Sono preoccupata.
Non pensavo che Daniel se ne sarebbe andato senza aspettarmi. E poi…
<< Liz ! Hai capito cosa ho detto ? >> mi chiede Cyn.
<< Ehm, scusami Cyn. Non stavo ascoltando >>
<< Ho visto >> dice sarcastica.
<< Comunque abbiamo un problema >> continua.
<< Che succede ? >>
<< L’agenzia di viaggi mi ha appena telefonato. Sono stati annullati tutti i voli per questa sera. Causa maltempo. Mi hanno detto che si sta per scatenare davvero un brutto temporale. E adesso cosa facciamo ? >>
Guardo il cielo. Grossi nuvoloni all’orizzonte si stanno avvicinando.
Pensa Elisabeth, cosa puoi fare ? Pensa, pensa…
<< Trovato ! >> esclamo.
<< Avevi perso qualcosa ? >> mi chiede Diego.
<< Diego, per favore ! Evita queste battute >> gli dice Ashley.
<< Ho trovato la soluzione che fa per voi. Potete passare la notte nel mio istituto >> dico felice.
Ci pensano su qualche secondo e poi mi guardano sorridenti.
<< Hai ragione è una bella idea. Ok, accettiamo >> dice Mary.
<< Solo per questa notte >> aggiunge Ashley.
Ashley segue sempre le regole e mi sembrava strano che non avesse ancora detto niente.
Certe cose non cambieranno mai.

 ******************

Siamo tornati all’istituto verso le 7 di sera. Ho parlato con la preside che ha accettato di ospitare i miei amici per questa notte. Adesso sono nella mia stanza insieme a Laurel e Matt. Per fortuna hanno fatto subito amicizia. Io, invece, sto cercando Daniel. Stupido ! Dov’è finito ?

****************** 

Entro in mensa con i miei amici e ci sediamo al solito tavolo. Daniel ? Non l’ho ancora trovato. Ma quando lo becco potete stare certi che non la passerà liscia.
<< E’ un po’ triste ma il posto è messo davvero bene >> commenta Cyn iniziando a mangiare la sua zuppa e guardandosi intorno.
Annuisco.
<< Liz che hai ? E’ da questo pomeriggio che sei con la testa fra le nuvole.
<< Non preoccupatevi. Sto bene. Vado a prendere una boccata d’aria >>
<< Ma siamo rientrati adesso dal giardino. Sei sicura di stare bene ? >>
Uffa, quante domande. Lo so che si preoccupano per me però oggi non è proprio giornata.
<< Si ! Sto bene. Torno subito >>
Esco dalla mensa e vado in giardino. Mi siedo sulla panchina e sbuffo. Troppi pensieri. Non riesco a capire cosa ho fatto per far incazzare Daniel.
In quel momento inizia a piovere. Uffa, io volevo restare ancora fuori.
Aspetta … Nessuno mi obbliga ad entrare. Chiudo gli occhi e sento la pioggia scivolare sulla mia faccia.
Adoro stare così. Lo facevo sempre a casa. Mamma impazziva sempre quando mi vedeva sotto la pioggia in giardino. Senza un motivo scoppio a ridere. La cosa più divertente però era vedere papà unirsi con me in giardino. Inutile dire che mamma perdeva definitivamente le staffe.  
Rido ancora. Improvvisamente non sento più la pioggia sulla faccia. Apro gli occhi. La prima cosa che vedo è un  ombrello blu. La seconda cosa sono i capelli di Daniel.
<< Tu ! >> esclamo saltando in piedi.
<< Cosa ci facevi sotto la pioggia ? >> mi chiede.
Scoppio a ridere.
<< Davvero, Daniel ? Davvero ? Stai scherzando o sei serio ? >>
Lui mi guarda ma non risponde.
<< Oggi mi hai lasciata in quel locale da sola. Hai preso il pullman senza avvertirmi. Ti sei incazzato per non so quale motivo e adesso io dovrei dirti perché sono qui ? >> urlo sottraendomi dal riparo dell’ombrello.
Faccio un passo indietro. Lui continua a guardarmi e a non dire niente. Ad un tratto molla l’ombrello e si avvicina a me.  Avete presente le scene a rallentatore che mettono nei film ? Quei film romantici dove i due amanti litigano e poi fanno pace con un bacio. Ecco è la stessa cosa che sta succedendo adesso.
Daniel intrappola il mio viso e mi bacia.
Passa un secondo.

  • Mi devo staccare. Immediatamente !
Passano dieci secondi. Daniel lascia una carezza leggera sulla mia guancia.
  • Elisabeth staccati immediatamente ! Urla il mio cervello.
Passa un minuto. Daniel si stacca e mi lascia un delicato bacio sul naso.
  • Non puoi farsi sempre perdonare così ! Ancora il mio cervello.
<< Scusami per tutto quello che ti ho fatto o detto. Sono solo uno stupido. Accecato dalla gelosia per la paura di perdere la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto. Non dovevo lasciarti da sola in quel locale ma … Lasciamo perdere. Ti chiedo scusa. Sono uno stupido. Puoi perdonarmi ? Sono uno stupido ! >>
Il mio cervello mi abbandona definitivamente.
<< Hai detto troppe volte la parola stupido >> sottolineo prendendolo in giro.
<< Oh, grazie. La tua parte ironica è sempre presente vedo ! >>
<< Sempre >> dico scoppiando a ridere.
<< E’ bello sapere che ti faccio ridere. Sto diventando un buffone di corte ! >>  esclama iniziando a fare le smorfie. Ero arrabbiata con lui ma adesso non mi ricordo più perché.
Lo abbraccio.
<< Ecco ! Vedi ? Secondo me tu mi scambi per un pupazzo ! Mi abbracci, mi dai pugni, mi tiri i capelli. Ci manca solo che organizzi un thè party con i tuoi amici immaginari e mi offri il thè in una tazza di plastica >>
Continuo a ridere. Ma ben presto le mie risate si trasformano in singhiozzi.
<< Ehi, cos’hai ? >> mi chiede preoccupato.
<< Sono una stupida >>
<< Non ti ci mettere anche tu ! >> dice strappandomi un sorriso.
<< Oggi ho avuto paura di perderti. Non ti trovavo da nessuna parte. Pensavo non volessi più vedermi >>
Mi bacia.
<< Perdonami >> mi ripete per l’ennesima volta.
Annuisco.
<< Dai, entriamo >> mi dice abbracciandomi.

 ***************

Perché ? Perché ho accettato la proposta di Diego ? Ah, sì. Perché mi ha fatto gli occhi da cucciolo ferito e io come un baccalà ho abboccato. In cosa consiste questa proposta ? Riunirsi tutti nella mia stanza e raccontare storie da brividi. Maledizione !
<< Spegniamo la luce ! >> propone Laurel.
No ! NO ! NOO !
Ho paura. Non si vede ?
Il mio sorriso si è paralizzato nell’ istante in cui tutti hanno accettato la ‘’fantastica’’ proposta di Diego.
Ashley si alza e spegne la luce. Io terrorizzata mi avvicino di più a Daniel.
<< Chi inizia ? >>
<< Io ! Io ! Voglio iniziare io ! >> dice Diego alzando la mano. Si schiarisce la voce e inizia a parlare.
<< Era una notte buia e tempestosa >>
<< E ti pareva ! >> esclama qualcuno.
Io, intanto, mi faccio piccola piccola cercando di non pensare.
<< Una giovane fanciulla camminava nel bosco quando ad un tratto … davanti a lei spuntò un’ombra. Un mostro. Aveva un corpo alto e snello ma la faccia … la faccia era deformata … era percossa da profondi graffi. La bocca si contorceva in un inquietante sorriso e >>
<< Che cavolo ci faceva una ragazza da sola nel bosco, di notte ? >> esclama scettico Matt.
<< Ehi ! Non  interrompere la mia storia ! Dov’ero rimasto ? Ah, si. La ragazza iniziò a fare dei passi indietro e poi cominciò a correre. Lei correva veloce ma il mostro la stava raggiungendo. Stremata la ragazza rallentò il passo e venne raggiunta dal mostro che … >>
BOM !
Un boato assordante esplode nella stanza. La pioggia batte forte contro la vetrata. Il mio cuore, invece, non lo sento più battere. Tutti sobbalzano. Io mi rifugio tra le braccia di Daniel che mi stringe a sé.
<< Paura ? >> mi chiede scherzando.
Ma non lo sento. Sto tremando come una foglia. Lui mi passa le mani sulle braccia.
<< Ehi Liz. Respira. Non devi avere paura. Sono solo stupide storie. Non c’è niente di vero. Tranquilla >> mi dice lasciandomi un bacio sul collo.
<< Va bene >> sussurro.
Mi accoccolo meglio fra le sue braccia e chiudo gli occhi.
<< La ragazza venne uccisa dal mostro. Il giorno dopo il corpo fu ritrovato nel bosco. Quando i poliziotti arrivarono sulla scena del delitto notarono una cosa davvero terrificante. Il corpo della ragazza era straziato ma sul volto faceva capolinea un inquietante sorriso >>
Diego concluse la sua storia. Un silenzio innaturale scende nella stanza.
<< Fa schifo questa storia ! >> esclama Mary alzandosi in piedi e accendendo la luce.
Sospiro. Per fortuna è finita. Si, lo so. Sono una fifona.
<< No ! Perché ? Io mi sto divertendo >> dice Cyn.
<< Anch’io >> esclamano Laurel e Matt.
Quando finirà quest’incubo ?
La luce del lampadario trema e poi si spegne.
<< Cazzo, se n’è andata la luce ! >> esclama Daniel allontanandomi e alzandosi.
<< E adesso ? >> chiedo.
<< Forse è meglio andare a dormire >> aggiungo.
<< Uffa, quanto sei noiosa Liz ! Ci stiamo divertendo ! E poi … >> ma Ashley non  fa in tempo a concludere la frase che qualcuno bussa alla porta. Daniel a tentoni si  avvicina alla porta e la apre. Ci troviamo davanti la preside e alcune segretarie con delle candele in mano.
<< Buona sera. Mi duole informarvi che il contatore della luce è saltato. Adesso non possiamo fare niente. Domani mattina chiameremo qualcuno per far aggiustare il contatore. Ne approfitto per portare due studenti nelle loro camere : signorina Laurel, signor biondo seguitemi. Invito anche i nostri ospiti a seguirmi per mostrare la loro camera. Scusatemi per l’interruzione >>
Ci lascia un paio di candele e attende Laurel, Matt, Diego, Ashley, Mary e Cyn.
<< Buona notte a tutti >> dico alzandomi in piedi.
Loro ricambiano la buona notte e poi lasciano la stanza.
Daniel accende due candele. Una in camera e una in bagno.
Prendo il mio pigiama azzurro con le coccinelle e corro in bagno. Veloce mi cambio e torno in camera. Daniel è sparito.
<< Daniel ? >>
Qualcosa mi tocca la spalla. Lancio un grido disumano.
<< Scusami Liz. Volevo solo farti uno scherzo >> mi dice Daniel avvicinandosi.
<< Stammi lontano >> dice con voce strascicata.
Cerco di recuperare il respiro ma è davvero difficile.
<< Sei un idiota. Mi hai fatto venire un infarto ! >> gli grido contro.
Lui inizia a ridere.
<< Oggi mi hai insultato un po’ troppo. Non credi ? >>
Non rispondo e mi infilo nel mio letto. Lo vedo spegnere le candele e infilarsi nel letto.
Dopo neanche dieci minuti …
<< Daniel ? >>
<< Hum ? >>
<< Posso … dormire con te ? >>
<< Mi chiami sempre idiota ma vedo che ti piace dormire con questo idiota >>
<< Ho capito. Lascia perdere >> dico sospirando.
<< E invece non hai capito niente. Dai, vieni >>
Mi alzo e veloce mi infilo nel suo letto.
<< Sta diventando un vizio questo di infilarsi nel mio letto ? >> mi chiede.
<< Un bel vizio >> dico sbadigliando.

 *****************

<< Liz, mi mancherai >> mi dice Cyn piangendo.
Ashley ha gli occhi lucidi mentre Mary si asciuga con un fazzoletto gli occhi. Diego invece è sempre è il solito. Sta facendo il buffone con il suo compare di risate : Daniel.
<< Questa non è l’ultima volta che ci vediamo Cyn >> le dico abbracciandola.
Siamo davanti ai cancelli dell’istituto e stiamo aspettando il pullman che porterà i miei amici in aereoporto.
<< Ci sono le video telefonate, le e-mail, i cellulari >> dico facendole la lista delle cose che possiamo usare per sentirci.
<< Si, ma non è la stessa cosa >>
In effetti ha ragione.
In quell’istante il pullman si ferma davanti al cancello.
<< Beh, noi andiamo >> dice Diego abbracciandomi ancora una volta.
Dopo un altro giro di abbracci, e dopo aver salutato Daniel, salgono sul pullman.
<< A presto Liz ! >> mi grida Cyn dal finestrino.
<< A presto >> dico ormai quando il pullman è già lontano.

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Capitolo 17
*** Fiori, pupazzi e nuovi coinquilini ***


Buongiorno ! :) Allora, per comodità, ho deciso di rispondere alle vostre recensioni via e-mail. Aspetto i vostri commenti sia positivi che negativi. Bene, adesso vi lascio al nuovo capitolo.Ciao :)

 Francesca

 

Cap. 17 – Fiori, pupazzi e nuovi coinquilini

 

<< Allora ? >>

<< Allora cosa, Laurel ? >>

<< Come va la tua relazione con Daniel ? >>

Sbuffo.

<< Ma non stavamo studiando chimica ? >> chiedo mentre scrivo i dati di un problema.

E' da un'ora che siamo qui in biblioteca. Io ho quasi finito di studiare mentre Laurel … beh Laurel sta facendo tutto tranne che i compiti.

<< Uffa quanto sei noiosa ! Io ti dico sempre tutto >> esclama aprendo, finalmente, il quaderno.

La guardo di sottecchi e sorrido.

<< Certo ! Come la tua storia con Matt ? >> chiedo.

<< Ecco … io …. >> inizia titubante.

<< Oppure quella volta in cui … >> ma non riesco a concludere perché la mia cara amichetta mi interrompe.

<< E va bene ! Hai ragione Liz. >> conclude.

Sorrido vittoriosa. Laurel mi lancia un'occhiataccia.

<< Ah, ti diverti a mettermi in imbarazzo ? >> mi chiede.

<< Chi... Io ? Nooo >> dico scoppiando a ridere.

Dopo poco anche lei scoppia a ridere.

Mi alzo per andare a cercare un libro. Giro tra gli scaffali passando il dito sulle copertine. Corso di chimica... Fotosintesi clorofilliana... Trovato ! Ecco il libro sulla nomenclatura tradizionale.

Lo afferro e torno da Laurel. Anzi sto per tornare da Laurel quando qualcuno mi afferra e mi trascina dietro ad uno scaffale. E chi poteva essere se non lui ?

<< Daniel ! >> esclamo sorpresa lasciando cadere il libro per terra.

Lui, raccoglie il libro e poi mi lascia un leggero bacio sul naso. Senza aggiungere altro mi saluta e sparisce dalla mia vista. Ma...

Scuoto la testa e sorrido come una bambina alla sua prima cotta.

Torno da Laurel che mi guarda in un modo strano ma non dice niente.

Continuiamo a studiare per altri cinque minuti poi la mia amica richiede la mia attenzione.

<< Ok, sputa il rospo. Si può sapere cosa hai fatto ? Sei andato via con uno sguardo da '' Devo trovare il libro per la ricerca'' e sei tornata con uno sguardo da '' Oggi gli elefanti rosa sono molto carini ''. Liz ! Sembri su un altro pianeta >>

<< Cosa ? Scusa hai detto qualcosa ? >> chiedo scarabocchiando un foglio.

<< Oddio Liz ! Lasciamo perdere >> dice portandosi una mano sulla fronte.

<< Sei senza speranza >> aggiunge mentre inizia a ritirare libri e quaderni.

<< Ehi, dove stai andando ? >>

Mi guarda come si guardano i pazzi.

<< Sono le 7.30 Io voglio andare a cenare >> esclama.

<< E' già ora di cena ? >> esclamo saltando in piedi e raccogliendo le mie cose.

<< Bentornata su questo pianeta >>

Raccogliamo tutte le nostre cose, usciamo dalla biblioteca e torniamo nelle nostre stanze.

Quando entro nella mia stanza spero di trovare Daniel ma di lui non c'è traccia. Poi sento l'acqua scorrere in bagno. Appoggio tutte le mie cose sul letto e attendo che Daniel esca dal bagno.

Apre la porta ma non lo vedo in faccia perché sto osservando fuori dalla finestra.

<< Ehi, cosa ci facevi oggi in biblioteca ? Io … >> con un sorriso stampato in volto mi giro verso di lui. Il mio sorriso si spegne. Davanti a me non c'è Daniel.

<< Oh mio Dio ! E tu da dove sei spuntato ? >> chiedo al ragazzo che è appena uscito dal bagno.

Alto, capelli neri e occhi verdi. Indossa una semplice t-shirt e dei jeans neri.

<< Sono il tuo nuovo coinquilino ! >> esclama sorridente.

 ********

 

<< E Daniel dov'è ? >> mi chiede Laurel dopo che le ho raccontato tutta la storia.

<< In infermeria. Ha la febbre. Il ragazzo in camera con me è appena arrivato e non hanno trovato ancora una stanza per lui >> dico acida mentre prendo un'abbondante porzione di patate arrosto.

<< Una stanza ? >>

<< Si, stanno mettendo in ordine le stanze del secondo piano perché sono messe male. E siccome Daniel dovrà rimanere in infermeria per qualche giorno... >>

<< Tu dovrai dividere la stanza con il nuovo ragazzo >> conclude al mio posto Matt.

Annuisco.

Appena ho saputo di Daniel sono corsa in infermeria ma non mi hanno fatta entrare. Hanno anche un orario per le visite ! E quando sono entrata io era finito da un pezzo !

Ci accomodiamo al solito tavolo.

Iniziamo a chiacchierare del più e del meno quando al nostro tavolo arriva il mio nuovo coinquilino.

<< Ehi Liz ! Non mi presenti i tuoi amici ? >> mi chiede accomodandosi.

Lo trafiggo con lo sguardo. Lo conosco da neanche un'ora e si prende già tutta questa confidenza ?

<< Laurel, Matt... lui è Harry Stowel >>

Laurel e Matt gli fanno un cenno del capo.

<< Assomigli a Daniel Radcliffe >> dice Laurel fissando intensamente il nuovo arrivato.

<< Sarebbe ? >> chiede lui sgranocchiando un grissino.

<< L'attore che interpreta Harry Potter >>

<< Uhh. Allora farò colpo sulle ragazze ! >> esclama facendo l'occhiolino a Laurel.

Io e Matt diventiamo due pezzi di legno. Ma … chi si crede di essere ?

<< Oh, peccato che io ho sempre preferito Draco Malfoy >> conclude la mia amica iniziando a mangiare l'arrosto. Harry non replica e abbassa la testa.

Mi mordo le labbra per trattenere le risate.

1 a 0 per Laurel.

 ********

Dopo aver finito di mangiare torno nella mia stanza.

L'idea di non poter passare la notte con Daniel mi sta davvero mettendo di cattivo umore.

Prendo l'occorrente per la notte e poi mi chiudo in bagno.

Quel Harry è davvero antipatico. Una musica da discoteca mi arriva alle orecchie. Ma che diavolo sta succedendo ?

Appena esco dal bagno rimango a bocca aperta. Una decina di ragazzi e ragazze stanno ballando nella MIA stanza !

<< Ehi Liz ! Ho invitato un po' di persone. Non ti dispiace, vero ? >> mi chiede Harry avvicinandosi e mettendomi un braccio sulle spalle.

Ok, Elisabeth. Mantieni la calma e respira. Devo contare fino a 10.

1.

<< E' davvero troppo divertente >> esclama Harry.

2.

<< Dove hai preso quell'orribile pigiama ? >> mi chiede una ragazza che non ho mai visto.

3.

<< Uhh, possiamo uscire in giardino ! >> grida qualcuno.

4.

Mi avvicino lentamente allo stereo, spuntato da non so dove.

5.

Spengo lo stereo.

6.

Tutti si voltano per vedere cos'è successo.

7.

<< Liz ! Perché hai staccato la musica ? >> mi chiede il mio ''caro'' coinquilino.

8.

Tutti mi guardano male perché ho appena interrotto la loro festa.

9.

Ultimo respiro profondo.

10.

<< Uscite tutti immediatamente da questa stanza !! >> urlo aprendo la porta.

Mi guardano ancora male ma nessuno replica. Uno ad uno tutti escono dalla stanza.

Quando rimaniamo soli mi volto verso Harry.

<< TU ! Sei impazzito ?!? Come ti viene in mente di organizzare una festa nella mia stanza ! >> urlo.

Lui senza scomporsi si siede sul letto di Daniel.

<< Ti ricordo che questa è anche la mia stanza >> mi dice con un sorriso a trentadue denti.

Questo ragazzo è semplicemente... insopportabile !

<< Ancora per poco >> gli dico acida.

Mi infilo a letto e chiudo gli occhi.

La giornata era iniziata così bene.... ed è finita malissimo.

 ******

<< Come va ? >> gli chiedo preoccupata.

<< Meglio di ieri però mi sta scoppiando la testa >> dice lamentandosi come un bambino.

Matt e Laurel scoppiano a ridere.

<< Come va con il nuovo coinquilino ? >> mi chiede Daniel.

<< Lasciamo perdere. E' uno... >> ma non faccio in tempo a finire che il protagonista del mio discorso appare accanto a noi.

<< Strafigo ? Si, lo so >> dice passandosi una mano tra i capelli.

Mi volto e sorrido.

<< E' un coglione >> dico semplicemente tornando a guardare Daniel.

I miei amici scoppiano a ridere.

<< Adesso dici così ma anche tu cadrai ai miei piedi >> dice Harry che dopo aver preso un cerotto scompare dalla mia vista.

<< Contaci ! >>

Volevo stare ancora un po' di tempo con Daniel ma l'infermiera ci avverte che l'orario delle visite è finito.

<< Dai Liz, non fare quella faccia. Ancora qualche giorno e poi potremo scacciare quel … non mi ricordo come si chiama.. dalla nostra stanza >> dice strappandomi un sorriso.

 ********

Quando entro in mensa tutti si girano a fissarmi. ''E adesso che succede ? Non si può avere un attimo di pace ? ''

Laurel e Matt sono stati richiamati in presidenza, quindi oggi pranzerò da sola.

Arrivo al tavolo dove mangiamo tutti i giorni e capisco perché tutti mi continuano a fissare.

Sul tavolo è presente un grande mazzo di margherite. Un orso, un leone, un lupo e un castoro di peluche occupano le sedie. I ragazzi intorno a me iniziano a ridacchiare.

C'è solo una persona che può aver fatto tutto questo. Il mio ''adorabile'' coinquilino che purtroppo non è davanti a me. In questo momento lo strozzerei !

Prendo i peluche e li poggio per terra. Sono diventata rossa come un peperone. Ogni giorno ne succede sempre una. Io cerco di non attirare l'attenzione ma la sfortuna sembra avercela con me.

Tutti continuano a fissarmi. Ma non hanno niente da fare ?!?

Mi siedo e inizio a mangiare cercando di ignorare gli sguardi divertiti.

'' Harry questa me la paghi ! ''

Dopo aver finito di mangiare raccolgo i fiori e i pupazzi. Non voglio beccarmi un'altra punizione dalla preside.

Veloce mi dirigo verso la stanza 54. La stanza di Sofy.

Sofy è la ragazza più appiccicosa che io abbia mai incontrato in vita mia. Quando inizia a girarti intorno non ti molla più. Come lo so ?

Un paio di settimane fa ha iniziato a girarmi intorno dicendo di voler diventare mia amica. Questa storia è durata la bellezza di quattro giorni. Per fortuna, poi, ha trovato qualcun altro con cui fare amicizia.

Busso alla porta e mi viene ad aprire la compagna di stanza di Sofy.

<< Ciao, vorrei parlare con Sofy >> dico tenendo con fatica i peluche in mano.

<< Alexandra ! Chi è ? >> chiede Sofy spuntando in quel momento.

Mi guarda e poi mi salta addosso per abbracciarmi.

Tutti i pupazzi e i fiori cadono per terra.

<< Elisabeth ! Che bella sorpresa ! Come stai ? Cosa dovevi dirmi ? Per chi sono questi pupazzi ? E le margherite dove le hai prese ? Lo sai che le margherite sono i miei fiori preferiti ? Hai già finito la ricerca di chimica ? Io no... Mi puoi dare una mano ? Mi aiuti in un esercizio di italiano e... >>

<< Stop, stop. Ciao Sofy, posso entrare ? >> chiedo interrompendo il suo monologo.

<< Certo >>

Entro nella sua stanza. Appoggio i fiori e i peluche sul primo letto. Alexandra torna a studiare mentre Sofy mi guarda curiosa.

<< Allora... hai sentito del nuovo arrivato ? >> chiedo rimanendo vaga.

Sofy annuisce.

<< Harry Stowel. Viene dal New Jersey e ha 17 anni >>

Bene, è più informata di me.

<< Questi regali te li manda lui. Si è preso una cotta per te. E' molto timido e non aveva il coraggio di consegnarteli personalmente... >>

Sofy e Alexandra fissano prima me e poi i pupazzi.

<< Stai scherzando Elisabeth ? >> mi chiede pensierosa mentre osserva i pupazzi.

<< No, sono seria. >>

Ed ecco la reazione inaspettata.

Inizia a gridare e a saltellare.

<< E' fantastico ! Devo assolutamente ringraziarlo. Dov'è la sua stanza ? >> mi chiede scappando fuori.

Forse è meglio non dirle dov'è la stanza. Non vorrei che questo piccolo scherzetto mi si ritorcesse contro.

<< Che ne dici se te lo porto direttamente qui ? >> le propongo.

<< Si, si. Va bene. Corro a prepararmi >>

Saluto Sofy e Alexandra ed esco dalla stanza.

Fortunatamente incontro Harry nel corridoio.

<< Harry ! Amico mio ! Voglio presentarti una persona >>

Lui mi guarda in modo strano per la mia gentilezza verso di lui. Forse inizia a sospettare qualcosa e...

<< Ok >>

Bene.

<< Piaciuta la sorpresa in mensa ? >> mi chiede scoppiando a ridere.

<< Molto, sei stato davvero carino >> dico continuando a fingere.

Vediamo se adesso ti piace la mia sorpresa.

Arriviamo davanti alla stanza di Sofy. Non faccio neanche in tempo a bussare che lei è già schizzata fuori. Guarda Harry e poi gli salta addosso.

<< Grazie per i peluche ! E anche per le margherite ! Lo sai che le margherite sono i miei fiori preferiti ? Sei davvero un ragazzo carino ! Vieni dentro, ti faccio vedere la mia collezione di pupazzi ! >> esclama trascinandoselo dietro.

<< Mi raccomando Harry, divertiti >>

Scoppio a ridere e lui finalmente capisce che l'ho fregato.

****** 

Quando racconto tutto a Daniel non riesce a trattenere le risate.

<< Poverino, non sarai stata troppo cattiva ? >>

<< Nahh... >>

Per fortuna questa sera verranno aperte le stanze del secondo piano. Daniel uscirà dall'infermeria e Harry non metterà più piede nella mia stanza.

Percorrendo il corridoio vedo dei fogli rosa confetto appesi ai muri. Mi avvicino e non posso fare a meno di scoppiare a ridere. Il foglietto dice :

'' Festa di fidanzamento tra Harry Stowel e Sofy Burgan. La festa si terrà in giardino alle 18.30 Ci sarà un enorme buffet. Partecipate numerosi.''

 

 

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Capitolo 18
*** Chiamatemi JeyJey ***


 

Cap.18 - Chiamatemi JeyJey

 

<< Buongiorno >>

Un sussurro e un bacio sul naso.

<< Buongiorno >> dico sorridendo ma continuando a tenere gli occhi chiusi.

<< E' ora di alzarsi ! >> esclama Daniel sollevando le coperte.

Rabbrividisco. Fuori dalle coperte fa davvero freddo ! Ormai siamo a dicembre inoltrato. Il paesaggio fuori è ricoperto da tanta, tanta neve. Sembra tutto un grande foglio bianco. Non si riesce a distinguere più niente. Un altro brivido. Riacciuffo le coperte e torno a dormire.

<< Ma anche no >> dico voltandomi dall'altro lato.

<< Ma anche sì. E' sabato e sono le 9.30 di mattina. Dobbiamo andare a fare colazione >>

Uffa... ma dove trova la voglia di alzarsi e fare qualcosa ? Si sta così bene sotto le coperte.

<< Nooo >> dico come una bambina capricciosa.

Infilo la testa sotto il cuscino.

<< Bene, ti do altri 5 minuti >>

Anche la sua testa adesso è sotto il cuscino.

<< 50 minuti, vorrai dire >>

<< Liz … taci ! >>

Ridacchio e torno al mio adorato sonnellino. Troppo concentrata a ricordare cosa stavo sognando, non mi accorgo della porta che si apre.

Qualcuno si butta sul letto di Daniel e inizia a saltellare.

Ma che cavolo ….

<< Ma guarda, Romeo e Giulietta dormono anche nello stesso letto. Che cosa romantica ! >>

Questa voce...

<< Laurel ! Che cavolo stai facendo !?! >> grido mentre apro gli occhi.

Mi trovo davanti una scena davvero comica. Laurel ha ancora addosso il suo pigiama con i coniglietti. Dietro di lei un Matt assonnato è appoggiato alla porta.

Daniel si guarda intorno divertito.

La mia ''cara'' amica passa dal letto di Daniel al mio. Sempre saltellando. Matt si guarda intorno e poi entra chiudendo la porta.

<< Mi potete spiegare gentilmente che cosa succede ? >>

Laurel smette di saltellare e mi fulmina con lo sguardo.

<< Cosa succede ?!? Oggi dobbiamo assolutamente andare in città ! Dobbiamo ancora comprare sciarpe, stivali, cappotti, maglioni e poi... >>

Ah già, la gita in montagna. Fra una settimana esatta andremo tutti in montagna per cinque giorni. Non mi ricordo neanche come si chiama il luogo in cui andremo o l'hotel in cui alloggeremo.

Daniel e Matt scoppiano a ridere dopo aver visto la mia faccia sconvolta.

Afferro un cuscino e veloce corro verso il bagno. Laurel però ha intercettato il mio spostamento e si butta per terra attaccandosi alle mie gambe. Ovviamente cado per terra. Per fortuna il cuscino ha toccato terra prima di me e quindi atterro sul morbido.

<< Dove credi di scappare ? >> mi chiede Laurel non mollando le mie gambe.

Daniel e Matt si rotolano per terra ridendo come dei pazzi. Idioti !

Io non ci vedo niente di divertente in questa situazione! Vedo solo una ragazza disperata, che sarei io, che vuole dormire ancora un po' ma purtroppo degli idioti glielo impediscono.

Inizio a strisciare i gomiti per terra cercando di avvicinarmi al bagno. A quel gesto i due idioti (ho deciso di soprannominare così il mio caro fidanzato e Matt ) iniziano a piangere dal troppo ridere.

<< Va bene Laurel. Oggi andiamo in città a comprare quello che ci serve >>

Lei sorride e finalmente mi libera dalla sua morsa.

<< Hai fatto la scelta giusta Liz >> dice sorridente.

Ma che hanno tutti oggi da essere così felici ?

Approfitto di quel momento di distrazione. Lancio il cuscino in faccia a Laurel e veloce corro a chiudermi in bagno. Quando sento la serratura scattare rilascio un sospiro.

<< Liz ! Apri questa porta ! >>

Un pugno si abbatte sulla porta. Sbadiglio mentre mi siedo accanto alla vasca. Guardo le mie pantofole a forma di panda. Io non volevo neanche andarci in montagna. Troppi ricordi... Ma poi, Daniel e Laurel mi hanno convinto. Penso che sarà divertente. Passa qualche minuto. Ormai il sonno è passato.

Mi accorgo un po' tardi del silenzio che ha avvolto la camera. Che cosa avranno combinato ?

Tentennando, apro la porta. Se ne sono andati.

Un biglietto sulla scrivania attira la mia attenzione. Tre semplici frasi scritte frettolosamente. La prima è stata scritta da Laurel. Riconosco la sua calligrafia ordinata.

  Brava, sei riuscita a fregarmi ! Ma tanto ti torturerò fra qualche ora. Non vedo l'ora. Ahaha. Laurel :)

 

La seconda frase è di Daniel. La sua calligrafia invece è molto, anzi, troppo disordinata. 

Che bambina viziata ! :P Andiamo a chiedere il permesso alla preside per uscire. Preparati. Noi ti aspettiamo in mensa. Daniel

L'ultima frase, invece, è di Matt. Devo fare uno sforzo enorme per capire cos'ha scritto. Poteva scrivere più piccolo !

Grazie per lo spettacolo di prima. Non avevo mai riso così tanto. Sei uno spasso, Liz ! XD

Matt

E' bello sapere che c'è chi si diverte alle mie spalle. Lascio il biglietto sulla scrivania e mi avvicino all'armadio. Afferro un paio di jeans neri, una maglia grigia e il mio cappotto bianco. Ai piedi indosso i miei stivaletti. Prima di uscire guardo se ho dimenticato qualcosa. Ah, si ! La mia sciarpa blu. Mi guardo un'ultima volta nello specchio del bagno e poi esco dalla camera. Non faccio neanche pochi passi che mi accorgo di aver dimenticato il mio cappello di lana. Ma dove ho la testa oggi ? Dopo aver preso anche quello mi dirigo velocemente verso la mensa. Trovo Daniel, Matt e Laurel che mi attendono. Sono già pronti per uscire. Indossano tutti e tre i cappotti.

<< Finalmente ! Forza, andiamo >> esclama Laurel prendendomi sotto braccio e trascinandomi verso l'ingresso. Lancio uno sguardo disperato a Daniel ma lui scuote la testa e si volta dall'altra parte. Ma che stronzo !

 *****

Abbiamo girato la bellezza di 14 negozi. Si, avete capito bene. 14 negozi. Il trio di idioti ( eh sì, al gruppo ho aggiunto anche Laurel ) non mi ha detto che hanno chiesto un permesso speciale. Non siamo andati nella solita città ma in quella successiva. E' grande il doppio in quella in cui andiamo di solito.

Ho perso il conto di quanti vestiti ho provato. Ovviamente, non sono mancate le figure di merda. Per scappare da Laurel mi sono messa a correre fuori dal negozio e cos'è successo ? Ho beccato una lastra di ghiaccio e sono caduta per terra. Il risultato ? Tante risate da parte del trio degli idioti. Ma mi sono presa una piccola rivincita quando siamo entrati in bar per prendere una cioccolata calda. Il bello è che hanno fatto tutto da soli, io non ho fatto niente. La prima è stata Laurel. Mentre beveva la cioccolata, un po' troppo calda, si è bruciata la lingua. Per 10 minuti non è riuscita a dire una parola. Che sollievo per le mie orecchie. Matt è stato avvicinato da una signora che gli ha affidato suo figlio per qualche minuto. Il tempo di andare in bagno.

<< Hai la faccia da Piggley Winks >> gli ha detto il bambino.

<< E chi sarebbe ? >>

<< Il maialino di un cartone animato. Anzi ora che ci penso, tu sei più brutto >>

<< Piccolo str... >>

Per fortuna in quel momento è tornata la madre del bambino che dopo aver ringraziato Matt è uscita in fretta dal locale.

E infine Daniel.

Il cameriere del bar continuava a girarmi intorno e a fare battute. Facevano davvero pena ma io ridevo ad ogni cosa che diceva. Ho visto il fumo uscire dalle orecchie di Daniel.

Elisabeth 1 – Trio degli idioti 0

Quando torniamo all'istituto il trio degli idioti non ha più il sorriso di questa mattina.

<< E' stata davvero una bella giornata, vero ragazzi ? >> chiedo sorridendo.

Loro mi fulminano con lo sguardo e poi contemporaneamente gridano :

<< Liz... taci ! >>

 

 

Una settimana dopo...

 

<< Forza ! Salite tutti sul pullman >> ci dice la professoressa di matematica.

Il grande giorno è arrivato. Si parte !

Trascino faticosamente il mio trolley verso il pullman.

<< Lascia a me >> dice Daniel portando anche la mia valigia.

<< Grazie. Laurel e Matt ? >> chiedo.

<< Stanno arrivando >> dice passando le nostre valigie all'autista.

Sovrappensiero salgo sul pullman ma non faccio neanche un passo che un uragano dai capelli neri mi travolge.

<< Vieni, Liz. Andiamo a prendere gli ultimi posti in fondo ! >>

Poco dopo anche Matt e Daniel ci raggiungono.

Il viaggio trascorre tranquillo tra risate, scherzi e canzoni cantate a squarciagola. Dopo quattro ore di viaggio finalmente arriviamo a destinazione. Guardiamo tutti fuori con il naso attaccato ai finestrini.

Ci troviamo in un piccolo paesino fatto da case e piccoli negozi. Il tutto è circondato dalle montagne. E da neve, tanta neve.

Quando il pullman si ferma veloci indossiamo i nostri cappotti e scendiamo dal mezzo di trasporto.

Un passo e... affondiamo tutti nella neve. Dei gridi iniziano a diffondersi.

<< Le mie scarpe nuove !! >> grida qualcuno.

<< Che freddo ! >> grida una ragazza accanto a me.

La neve mi arriva fino ai fianchi.

<< Ragazzi ! Smettetela immediatamente di gridare ! Allora, adesso … L'autista non può proseguire oltre quindi prendete le vostre valigie. Dopo cercheremo l'albergo. Forza ! >>

L'autista non può proseguire oltre ?!? Mi chiedo come ha fatto ad arrivare fin qui !

Adesso capisco perchè in giro non c'è nessuno. E' impossibile muoversi con tutta questa neve !

Dopo aver preso tutti le valigie il pullman molto lentamente fa marcia indietro e ripercorre la strada fatta finora.

Con molta fatica trasciniamo le nostre valigie fino all'albergo. Per fortuna non è molto lontano. Quando entriamo veniamo accolti da una signora anziana e da una bambina.

La sala in cui siamo entrati e davvero molto accogliente. Il calore sprigionato dal camino acceso ci fa tornare la sensibilità delle dita dei piedi.

<< Benvenuti ! Avrete fatto un lungo viaggio quindi potete andare subito a riposare nelle vostre stanze. Tra due ore serviremo il pranzo. Quando arriverete vicino alle scale mia nipote Melody vi consegnerà le chiavi della vostra stanza. Buona permanenza all'hotel SunFlower. Ah, quasi dimenticavo. Non mi sono neanche presentata. Il mio nome è Millicent Ariel Bastfors. Ma voi potete chiamarmi semplicemente Milly >>

Dopo averci rivolto un sorriso si dirige verso una porta dove c'è scritto a caratteri cubitali : PRIVATO. Sicuramente sarà l'ufficio della signora Millicent...e … non mi ricordo più gli altri nomi.

<< Posso stare in camera con te ? >> mi chiede Laurel.

<< Certo. Inizia a prendere le chiavi della nostra stanza. Arrivo subito... devo solo dire una cosa a Daniel >> dico afferrando il mio trolley.

Annuisce e dopo aver preso la sua valigia si dirige verso Melody.

<< Daniel, ci vediamo dopo a pranzo allora >>

Mi guarda e poi prende il mio viso tra le sue mani.

<< Mi mancherà dormire con te >> dice lasciandomi un bacio leggero.

Una mano ci fa allontanare. Mi giro per vedere chi devo uccidere ma... i miei piani da killer svaniscono. Davanti a noi la preside e la professoressa di matematica.

<< Bene, bene ragazzi. Forse è il momento di mettere in chiaro delle cose :

  1. Non voglio vedere queste smancerie, o perlomeno non davanti ai miei occhi. Non state andando in guerra, vi rivedrete tra poche ore.

  2. E questo lo dico a tutti : scordatevi di girovagare dopo le undici di sera in giro per l'albergo. A quell'ora ognuno dovrà essere nella sua camera. SUA camera. Quindi niente scambi clandestini di stanze alle nostre spalle.

Bene, questo è tutto. Potete andare. Ah, voi no ! Signorina Elisabeth, signor Daniel... ho una notizia da darvi. Mentre eravamo in viaggio sono stata avvertita dalla professoressa di scienze, che come sapete non ha partecipato al viaggio, dell'arrivo di una coppia di gemelli. Un ragazzo e una ragazza della vostra età. Quindi stavo pensando che al nostro ritorno potrete tornare ad avere una camera separata. Mi spiego meglio... lei signorina Elisabeth si sposterà nella camera della nuova ragazza e nella camera del signor Daniel arriverà l'altro nuovo ragazzo. Se siete d'accordo io... >>

<< NO ! >> gridiamo all'unisono io e Daniel.

Ora tutti sono girati verso di noi per vedere che cosa sta succedendo.

<< Senta, ci scusi per la nostra sfrontatezza ma... noi stiamo bene così. E non vogliamo cambiare un bel niente ! >> dice serio Daniel.

<< Ma sono disponili altre stanze e …. >>

<< Stiamo bene così >> dico ripetendo le parole del mio ragazzo.

La preside stupita dal nostro comportamento si allontana senza aggiungere nient'altro. Daniel riprende il mio volto tra le sue mani.

<< Cosa ti stavo dicendo prima che la megera ci interrompesse ? Ah, si. Davvero Liz, mi mancherà dormire con te e … >> ma non finisce la frase che un urlo ci fa staccare.

<< ALLORA NON SONO STATA ABBASTANZA CHIARA ! HO DETTO NIENTE SMANCERIE !! E ADESSO FILATE NELLE VOSTRE STANZE. IMMEDIATAMENTE !! >> ci dice la preside tutta rossa.

Dopo aver sussurrato un ciao mi dirigo imbarazzata verso le scale. Quando arrivo al primo piano trovo Laurel ad attendermi.

<< Complimenti. Una scena da oscar !! >> grida saltellando.

<< Vuoi rivedere tutto ? >> mi chiede allungandomi una videocamera. Ha registrato tutto. Vedo scorrere le immagini davanti a i miei occhi ma non riesco a crederci.

<< Laurel ! Viene immediatamente a cancellare questa roba ! >> grido rincorrendola nel corridoio.

<< Sento che saranno cinque giorni fantastici ! >> urla aprendo la porta della nostra stanza.

 ********

Le camere sono piccole ma molto carine e colorate; comprendono un piccolo bagno e una camera da letto. Io, Laurel e altri ragazzi abbiamo la stanza con il balcone da cui possiamo vedere tutto il paese sommerso dalla neve. Sopra i nostri letti, quando siamo entrate, abbiamo trovato un sacchetto di biscotti. Il biglietto attaccato al pacchetto diceva : Benvenuti all'hotel SunFlower e buona permanenza. Davvero un pensiero molto carino ! Dopo aver fatto una doccia calda e chiacchierato un po', Laurel ed io abbiamo deciso di incamminarci verso la sala da pranzo. Il tempo è volato via. Infatti dopo un sostanzioso pasto abbiamo guardato l'orologio. Le due mezza del pomeriggio. La preside ci ha riunito per parlarci.

<< Ho visto che avete tutti finito di pranzare quindi vi do ancora qualche informazione e poi mi tolgo da piedi. So che non state aspettando altro. Potete visitare i negozi del paese e prendere la funivia per raggiungere la pista sciistica. Potrete affittare tutta l'attrezzatura su in montagna >>

Si sollevano dei mormorii che vengono subito messi a tacere dalla preside.

<< Aspettate ! Potrete andare in giro da soli a due condizioni : comportatevi bene e non fate cose stupide, ma soprattutto alle 19.30 dovete tornare in albergo. Alle 20 in punto verrà servita la cena. Bene, questo è tutto. Potete andare ! >>

In un secondo la sala è vuota e tutti si preparano per uscire.

<< Andiamo a fare un giro in paese ? >> chiedo a Laurel, Matt e Daniel.

<< Certo !! E poi se c'è tempo prendiamo la funivia >> esclama Laurel correndo verso le scale per andare a prepararsi. Saluto Matt e Daniel e corro anch'io a prepararmi.

 ******

<< Allora, noi andiamo ancora in giro per negozi. Voi cosa fate ? >> ci chiede Laurel abbracciata a Matt.

Abbiamo visitato alcuni negozi. Tutti molto carini e poi la gente qui è davvero molto gentile. Io però adesso voglio andare un po' a sciare.

<< Veniamo con voi >> afferma Daniel.

<< No, io voglio andare a sciare >> protesto. Se visitiamo tutti i negozi oggi nei prossimi giorni cosa faremo ? Ci gireremo i pollici ?

<< Fa un freddo cane. Non è meglio se andiamo domani mattina a sciare ? >> mi chiede Daniel.

Uffa, tutte le mie richieste non vengono mai prese seriamente !

<< Ok, allora ci vediamo in albergo. Non ho più voglia di andare in giro per negozi >>

<< Eddai Liz ! >> protesta Laurel.

<< No ! Per una volta potreste anche accettare le mie proposte ! Invece facciamo sempre quello che volete voi. Ciao, ci vediamo dopo >>

Mi volto e sto per fare un passo quando Daniel mi afferra per un polso.

<< Liz non essere stupida ! Non puoi andare da sola ! >>

<< Daniel ha ragione Liz. E' tardi ormai per andare a sciare >> continua Laurel.

'' Non essere stupida. Non puoi andare da sola''. Queste frasi mi feriscono più del previsto. I miei amici mi trattano come una bambina che non sa quello che vuole. Decidono sempre loro per me e io sono stufa. Con uno strattone mi libero dalla presa di Daniel e inizio a camminare. Alle mie spalle sento gridare il mio nome più volte. Veloce affretto il passo e mi avvicino alla funivia. Quando entro mi guardo intorno e noto che molta gente sta salendo. Meno male che è tardi ! Certe volte i loro discorsi mi fanno davvero saltare i nervi. Dopo pochi minuti la funivia si ferma e tutti iniziano ad uscire. Mi dirigo subito al negozio di attrezzatura di sci. Ma trovo una brutta sorpresa. Il negozio oggi ha chiuso prima per non so quale motivo. Mi guardo intorno ma non riconosco nessuno. Un fiocco di neve si posa sul mio naso. Alzo il viso verso il cielo e mi accorgo che ha ricominciato a nevicare. Un vento gelido mi investe e mi fa battere i denti. Molte persone vedendo che il tempo sta peggiorando e la temperatura scendendo decidono di salire sulla funivia e tornare in paese. Io, ovviamente, non lo faccio. Non ho voglia di tornare in albergo e sentirmi dire : Te l'avevamo detto. Mentre continuo a guardare i fiocchi che cadono lenti entro in un bar. Mi siedo al tavolino accanto al camino.

Una cameriera bionda e con delle lunghe tracce si avvicina e mi chiede cosa voglio ordinare.

<< Un thè, grazie >> dico togliendomi il cappotto e tirando fuori il cellulare.

2 chiamate perse e un messaggio. Le chiamate sono una di Laurel e una di Cyn. Il messaggio invece è di Daniel :

Liz, sei davvero andata a sciare ?

'' No, sono andata a passeggiare con un lupo e una bambina con un mantello rosso'' penso sarcasticamente. Continuo a leggere il messaggio.

Il tempo sta peggiorando, è meglio se torni in albergo. A dopo.

Certo che tornerò in albergo. Ma non ora ! Con un moto di stizza sbatto il cellulare sul tavolino.

<< Mademoiselle, je peux vous aider ? Y at-il quelque chose de mal ? >>

Francese. Un ragazzo francese con i capelli neri e una strana cresta bionda mi ha appena chiesto se va tutto bene.

'' Forza Elisabeth.... pensa alle lezioni di francese che facevi tempo fa.''

<< Très bien, merci >> rispondo imbarazzata.

<< Je me présente. Mon nom est Jonathan Junior Sempry >> mi dice eseguendo un baciamano.

<< Ma puoi chiamarmi semplicemente JeyJey >> mi dice con un inglese perfetto.

<< Ma... che cattivo ! Parli anche inglese ! >>

<< Certo, e anche tedesco, spagnolo e cinese >>

Scoppio a ridere.

<< Io mi chiamo Elisabeth Marser >>

<< Incantato di conoscerti Elisabeth. Ah, sta arrivando mia sorella >>

Guardo dietro di lui e vedo una ragazza bassa con lunghi capelli castani. Si avvicina a mio tavolo. Guarda prima il fratello e poi posa lo sguardo su di me. Sto per presentarmi ma JeyJey mi precede.

<< Questa è mia sorella Anne Maddeleine Sempry >>

La ragazza mi rivolge un lungo sorriso. Ma in questo posto sono hanno tutti dieci nomi ?

<< E lei è Elisabeth Marser >> dice Jonathan presentandomi.

<< Ciao >>

<< Salut ! >> mi risponde lei.

<< Mia sorella non parla ancora molto bene l'inglese >>

Sollevo le spalle e mi guardo intorno. Fuori è già buio.

<< Comunque... ho visto che sei qui da sola. Possiamo farti compagnia ? >>

Sto per rispondere ma il cellulare inizia a squillare.

<< Torno subito. Intanto accomodatevi >>

Afferro il cellulare e mi allontano un po' dal tavolo.

<< Pronto ? >>

<< Liz ! Sono Laurel, dove sei ? Fuori si è scatenata una bufera di neve. Siamo tutti preoccupati. Quando la preside non ti ha visto tornare con noi si è subito insospettita. Le abbiamo detto che sei rientrata prima perchè non ti sentivi bene... ma non so se ci ha creduto >>

<< Sono in un bar. Ho preso la funivia. Adesso torno in albergo e... >>

<< Mi spieghi come ? >> urla Laurel al cellulare.

Ma che domande sono ?

<< In funivia, ovviamente ! >>

<< Certo, in funivia. Peccato che la funivia è appena stata bloccata >>

Merda. E adesso cosa faccio ?

<< Laurel non ti preoccupare. Lo trovo un modo per scendere. Ci sentiamo dopo >>

<< Aspetta, Liz... Daniel vuole parlare con te e … >>

Non aspetto di sentire la voce di Daniel. Interrompo la telefonata. Non ho voglia si sentire Daniel che mi sgrida come una bambina.

Torno al tavolo e trovo Jonathan e Anne che chiacchierano in francese.

<< Qualche problema ? >> mi chiede Jonathan.

<< Ehm... in effetti sì >>

<< Cosa succede ? Forse possiamo aiutarti >>

<< Oui >> risponde Anne passandosi una mano tra i capelli.

<< Ecco ... io sono qui in viaggio con la scuola e... stiamo nell'albergo giù in paese. Devo tornare in albergo, solo che mi hanno avvertita che la funivia è stata bloccata >>

<< Simple, venez passer la nuit dans notre maison >> dice Anne.

Ho capito bene ? Mi ha invitata a casa loro per la notte ?

<< No, grazie. Non voglio essere di disturbo >>

I due si guardano in faccia e poi scoppiano a ridere.

<< Ma quale disturbo ! >> esclama il ragazzo davanti a me.

Contemporaneamente si alzano e indossano i cappotti.

<< Forza ! Andiamo. Casa nostra non è dietro l'angolo >>

Jonathan afferra il mio cappotto e mi aiuta ad indossarlo.

Usciamo dal bar e veniamo investiti dal freddo. Sento i due ragazzi vicino a me parlottare in francese. Iniziamo ad incamminarci. Il mio pensiero intanto va all'albergo giù in paese. Sono sicura che se Daniel fosse qui mi avrebbe già presa a sberle. Proseguiamo sulla neve fresca che scricchiola sotto i nostri piedi. Ci stiamo per inoltrare nel bosco. Ogni tanto vedo Anne che slitta sulla neve e Jonathan che la afferra al volo prima di cadere. La casa ancora non si vede e la neve continua a scendere copiosa. I due davanti a me affrettano il passo.

<< Elisabeth, manca ancora un po' di strada. Dobbiamo affrettare il passo o non arriveremo mai >> dice Jonathan venendomi accanto. Annuisco.

Mi guardo indietro e vedo ormai il bar e la funivia lontani.

Spero di aver fatto la scelta giusta.

 ******* 

 

Note dell'autrice :

Buongiorno a tutti ! Questo capitolo dovevo pubblicarlo una settimana fa ma ho avuto dei problemi con internet :/ Per fortuna adesso è tutto apposto. Il prossimo capitolo è quasi pronto quindi non dovrete aspettare molto. Voglio ringraziare Malbethy che ha commentato lo scorso capitolo e mi ha fatto notare che alcune cose non quadravano : la malattia di Daniel e l'arrivo del nuovo studente. Queste informazioni le ho lasciate un po' al caso. Non ho approfondito. Quindi cercherò di non ripetere più lo stesso errore ^_^. Ringrazio tutti quelli che continuano a leggere. Ringrazio chi commenta. Ringrazio chi ha aggiunto la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite. Aspetto di sapere che cosa ne pensate del capitolo.

A presto :D

 

Francesca

 

 

 

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Capitolo 19
*** La famiglia Sempry ***


 

Cap.19 - La famiglia Sempry

 

<< Manca ancora molto ? >> chiedo alzando il cappuccio del cappotto.

Non ha ancora smesso di nevicare, anzi sono sicura che tra poco si alzerà una bufera.

<< No, manca poco >> mi dice Jonathan.

<< Anne ! Fai attenzione a dove metti i piedi ! >> aggiunge poco dopo.

Anne stava di nuovo per cadere a terra.

<< Jonathan posso farti una domanda ? >> chiedo spostando l'ennesimo fiocco di neve dalla mia faccia.

Lui in risposta mi guarda male.

<< Se mi chiami JeyJey rispondo a qualsiasi domanda >>

Scoppio a ridere e Jonathan, ops, JeyJey con me.

<< Ok, JeyJey. Come mai avete tutti questi nomi ? >> chiedo curiosa.

Si passa una mano tra i capelli e dopo aver gridato per l'ennesima volta ad Anne di fare attenzione, mi risponde.

<< E' una tradizione da parte della famiglia di mia madre. Dovresti sentire i suoi nomi. La nostra è una famiglia molto antica. I miei bis-bis-bis nonni erano dei conti in Inghilterra e … >>

Lo interrompo, sorpresa.

<< I tuoi avi erano dei conti ?!? >> ripeto senza parole.

Un'ombra strana passa nei suoi occhi. Forse mi sono spinta un po' troppo in là.

<< Scusa non voglio essere un'impicciona. Solo che queste cose mi hanno affascinato sin da quando ero piccola. I conti, le principesse, le sale da ballo e... >>

<< Oh si, anche noi abbiamo una sala da ballo nella casa in Inghilterra >>

Poi, forse accorgendosi di avere detto troppo, si morde la lingua.

In fondo per loro io sono una sconosciuta.

<< Scusa se non mi sbilancio troppo ma ho già incontrato troppe persone che approfittano di noi. Nel senso... che vogliono diventare nostri amici solo perchè siamo ricchi e abbiamo una casa gigantesca in Inghilterra. Poi... >>

<< Alt ! Alt ! Guardami … Io sono semplicemente Elisabeth Marser. Sono così come mi vedi. Non indosso nessuna maschera e non ho secondi fini. Quindi se non vuoi più ospitarmi a casa tua, per la notte, dimmelo subito. Così torno indietro >> sbotto un po' incazzata.

Non capisco questo discorso. Perchè mi hanno invitata a casa loro se hanno il dubbio che io voglia approfittare di questa situazione ?

<< Calmati.... Io non volevo dire quello... e... Cavolo ! Senti, scusa ! Ti chiedo scusa se ti ho offesa in qualche modo e... Non possiamo cambiare argomento ? >> dice impacciato.

Sospiro e annuisco.

Mi allontano da Jonathan e mi avvicino ad Anne.

Con il poco francese che so, le chiedo se le piace leggere.

Giusto per ingannare il tempo. Dopo aver scoperto la sua passione per la lettura, iniziamo a parlare interrottamente.

E' davvero una ragazza simpatica. Ogni tanto sento il cellulare vibrare. Segno che mi è arrivato un messaggio. Ma non controllo chi mi scrive. Sono sicura al 100% che si tratta di Daniel ma voglio rimandare questa conversazione.

I minuti scorrono lenti fino a quando... davanti a noi compare una villetta a due piani molto carina. Tutte le luci sono accese.

<< Questa è la nostra casa delle vacanze. Apparteneva alla mia prozia Sophia >> mi dice Jonathan superandoci per suonare il campanello.

Anne dice qualcosa ma sono troppo presa dal paesaggio intorno a me.

<< Sta zitta Anne ! Anche tu dimentichi sempre le chiavi ! >> borbotta il ragazzo davanti a noi.

La porta si apre e si affaccia un signore vestito da maggiordomo dal volto stanco.

<< Madame, sono tornati >> dice con voce rauca a qualcuno.

Una signora dai corti capelli castani e grandi occhi color nocciola si avvicina e ci fulmina con lo sguardo. Ma prima di poter dire qualcosa Anne corre ad abbracciarla.

<< Maman ! >>

La donna le bacia la fronte e poi posa lo sguardo su Jonathan.

<< TU ! Non avete lasciato un biglietto, niente ! Siete spariti senza avvertirci ! Ma sono sicura che la colpa è tutta tua ! La mia piccola Anne non farebbe mai una cosa del genere. Potevate almeno dirci che andavate in paese ! >> grida la donna.

Jonathan si fa piccolo piccolo. Questa signora mi ricorda molto Molly Weasley penso con un sorriso.

<< Scusa mamma, non lo farò più >> dice imbarazzato.

Mi trattengo dal ridere perchè questa volta lo sguardo della signora si posa su di me.

<< Abbiamo un ospite vedo. Scusami cara se non mi sono ancora presentata. Ma questi due bricconcelli ne combinano sempre una >>

<< Mamma ! Non siamo dei bambini >> esclama il ragazzo pestando il piede per terra.

<< Bambini e anche capricciosi >> continua la donna.

Jonathan non risponde, entra in casa e sparisce dalla visuale.

La donna si avvicina a me e mi porge la mano.

<< Io sono Charlotte Aurore Sophie Sempry >>

Stringo la mano della signora Sempry con un sorriso.

<< Io sono semplicemente Elisabeth Marser >>

Il maggiordomo si lascia scappare una risata che camuffa con un colpo di tosse.

Che cosa ho detto ?!?

Anne si volta verso la madre e le spiega del mio problema con l'albergo.

<< Entra cara. Per questa sera sarai nostra ospite. Vieni, ti presento mio marito >>

Entro in casa e dopo aver attraversato un corridoio entriamo nel salotto. La legna brucia nel camino acceso. Un pianoforte si trova accanto alla finestra. Due grandi divani bianchi si trovano al centro della stanza. Attaccato alla parete si trova un maxi schermo che sta trasmettendo una commedia romantica. Sul divano accanto al camino è seduto un uomo che appena ci sente arrivare si alza.

E' più alto della moglie. Ma come lei ha capelli castani e occhi color nocciola. Qualche capello bianco si intravede sulla sua testa.

Appena mi vede si avvicina ed esegue un baciamano come aveva fatto Jonathan al bar.

<< Ma che bella sorpresa ! Un ospite molto carina >> dice facendomi diventare rossa come un peperone. La signora Sempry ridacchia.

<< Il mio nome è Pierre Sempry >>

Finalmente qualcuno con un solo nome.

<< Elisabeth Marser >> ripeto per l'ennesima volta.

<< Vado a dire al maggiordomo di preparare la cena >> dice l'uomo invitandomi ad accomodarmi. Mi siedo sul divano ma rimango rigida. Sono tutti gentili ma... c'è sempre il pensiero di Daniel che mi passa per la testa. E se quando torno in paese lui non vorrà più parlarmi ?

Scuoto la testa cercando di mandare via i pensieri negativi.

Jonathan ed Anne sono spariti su per le scale. La signora Charlotte è accanto a me e con un sorriso mi chiede della gita, dei miei amici e dei miei genitori. Sui miei genitori non mi soffermo molto perchè anche se è passato un po' di tempo la ferita non è ancora guarita. Mi mancano ogni giorno di più e vedere questa atmosfera felice mi fa tornare alla mente molti ricordi.

<< Vieni cara ti faccio fare un giro della casa e ti faccio vedere la tua stanza >> dice per farmi distrarre dai pensieri negativi.

Mi fa vedere le camere da letto, i bagni con la vasca idromassaggio e infine la mia stanza per la notte. Entro dentro e mi guardo intorno. Un enorme letto a baldacchino si trova accanto al muro. I miei occhi si illuminano. Accanto al letto c'è anche un piccolo comodino. Un enorme tappeto rosso si trova al centro della camera. Il lampadario sembra fatto da tanti piccoli cristalli. Ai lati delle finestre si trovano delle grandi e pesanti tende rosse legate con una corda gialla. Adoro questa stanza stile '800.

Quando chiudo la porta guardo l'orologio. Sono le 20.15 Spero di non aver messo nei guai i miei amici con la preside.

La signora Sempry mi trascina nella sala da pranzo. Mi siedo e noto che accanto alle pareti si trovano quattro camerieri. Wow, che servizio !

Nella stanza entrano anche Anne, Pierre e Jonathan.

La cena inizia in silenzio. I camerieri alzano i coperchi delle varie pietanze e rimango davvero a bocca aperta. Salmone, melone, pane, affettati, fettine di carne, pasta...C'è di tutto su questo tavolo !

Dopo qualche minuto di silenzio il signor Pierre mi chiede di dove sono.

<< New York >>

<< La grande fragola >> dice lui.

<< Papà, veramente si dice la grande mela >> lo corregge il figlio.

Scoppiamo tutti a ridere. Il signor Pierre imbarazzato borbotta qualcosa.

Quando arriviamo al dessert la signora Sempry mi sta raccontando di quando Jonathan, da piccolo, è caduto nel gabinetto.

<< Mamma ! Ma ti sembrano cose da raccontare ? >> chiede il diretto interessato.

<< Charlotte, nostro figlio a ragione. Dovremmo raccontare a Elisabeth del pugno che si è beccato da una bambina all'asilo. Lui l'ha baciata e la bambina gli ha dato un pugno >>

Scoppio a ridere mentre Jonathan dice :

<< Di male in peggio >>

<< Elisabeth ti piacciono le storie di fantasmi ? >> mi chiede Pierre.

Un brivido freddo scorre sulla mia schiena.

<< Non è il mio genere >> dico sperando di fargli cambiare idea.

<< Perfetto ! Perchè ho una storia davvero paurosa e per di più riguarda la nostra famiglia >>

''Come non detto'' penso.

<< Allora devi sapere che la prozia Sophie aveva tre fratelli e due sorelle. Tutti felicemente sposati. Solo lei non aveva ancora trovato l'amore. Abitava in questa casa da sola. Un giorno un uomo affascinante chiese a Sophie ospitalità per la notte. Fuori dalla casa c'era una tempesta. Pioggia e fulmini illuminavano il cielo. Sophie accolse l'uomo in casa sua. Questi appena entrato sferrò un colpo in testa alla prozia che cadde a terra. L'uomo corse nelle stanze per rubare gioielli e denaro. La prozia aveva sbattuto la testa per terra e aveva perso molto sangue. Quando l'uomo stava per uscire dalla casa con il suo bottino fu colto da un improvviso malore e cadde a terra. Morì pochi secondi dopo. La prozia fu salvata in tempo. Si dice che lo spirito dell'uomo non è mai uscito da questa casa. Il suo fantasma si aggira per le stanze >>

Troppo presa dalla storia non mi accorgo della mia mano che trema.

Come finire bene la serata.

<< Papà ! Hai terrorizzato la nostra ospite. Elisabeh lascia perdere queste vecchie storie. Servono solo per terrorizzare i bambini. Non c'è niente di vero >> mi dice Jonathan stringendomi la mano.

Cerco di sorridere ma mi viene fuori una smorfia.

La cena si conclude e dopo aver sentito Charlotte suonare il pianoforte ognuno si ritira nella sua stanza.

Accendo la luce della camera e mi guardo intorno. Adesso non mi ispira più l'idea di dormire qui.

Guardo fuori dalla finestra e vedo un'ombra. Cosa ?!? Sicuramente è un'allucinazione. Tolgo le scarpe e mi distendo sul letto. La luce della stanza inizia a tremare. Ma che cavolo ….

Spengo la luce e mi infilo sotto le coperte. Ad ogni rumore sobbalzo.

Sento il pavimento scricchiolare e dei colpi alla porta. Mi alzo e apro la porta. Non c'è nessuno. Le luci del corridoio si accendono e si spengono. Il mio cuore perde un battito. Veloce chiudo la porta e mi rannicchio accanto al letto. ''I fantasmi non esistono'' continuo a pensare.

Tiro fuori il telefono, compongo un numero e aspetto.

<< Pronto ? >>

<< D-Daniel, sono io >> dico con la voce tremante.

Un altro colpo mi fa sobbalzare.

<< Liz ! Dove diavolo sei ? >> mi chiede incazzato.

<< Ho paura >> dico quasi senza voce.

<< Liz, che ti prende ? Stai bene ? >>

<< S-si, sto b-bene >>

<< Dimmi dove sei che vengo da te >>

<< Ho incontrato delle p-persone che mi hanno o-ospitata in casa loro e... >>

<< Liz, dimmi dove sei >> mi dice interrompendomi.

<< Se prendi la f-funivia, arrivi vicino al bar e poi t-ti inoltri nel bosco. Fino ad arrivare ad una villetta a due piani >>

<< Arrivo >> mi dice semplicemente.

Stacca la telefonata. Guardo il display del cellulare fino a quando non si spegne.

Senza toccare niente, improvvisamente, la luce della camera si accende e si spegne.

Questa è la prima e l'ultima volta che ascolto una storia di fantasmi !

 

******

E' passata un'ora dalla telefonata con Daniel. Cos'ho fatto in quest'ora ?

Niente, mi sono rinchiusa ancora di più a riccio. I rumori sono diminuiti ma io continuo a tremare. D'un tratto la porta si apre e vedo un'ombra scivolare nella stanza. Ok, è ufficiale. Mi sta per venire un infarto. Quando sto per gridare mi accorgo della persona che ho davanti. Daniel.

Scoppio a piangere e corro tra le sue braccia che mi avvolgono. Dio, sembro una bambina !

Lui mi accarezza i capelli mentre io continuo a ripetere :

<< Scusa, dovevo ascoltarvi e non prendere la funivia da sola. Poi il signor Pierre ha raccontato quella storia di fantasmi … e.. e .. le luci si accendevano e spegnevano da sole. Si sentivano dei rumori strani >>

Lui con un dito mi solleva il mento e mi guarda negli occhi.

<< Liz, calmati. Sono qui >>

Intensifica l'abbraccio e lascia un bacio sui miei capelli.

<< Sono qui >>

Dopo aver appoggiato il suo cappotto su una sedia, si toglie le scarpe e si infila a letto con me.

Finalmente ho smesso di tremare come una foglia.

Daniel mi abbraccia da dietro e lascia un bacio sul mio collo.

<< Adesso dormi. Sono qui con te >>

Chiudo gli occhi e cerco di dormire ma è impossibile. Devo assolutamente chiarire con Daniel.

<< Scusa >> dico improvvisamente girandomi verso di lui.

<< Liz, lasciamo perdere >> dice secco per chiudere il discorso.

<< Scusa se non ho risposto ai tuoi messaggi >>

Sposto lo sguardo sulle mie mani.

<< Liz ti rendi conto di quello che hai fatto ? Sei salita sulla funivia e non hai più risposto alle nostre telefonate. La preside voleva a tutti i costi entrare nella stanza che dividi con Laurel per vedere come stavi. Ma Laurel continuava a ripeterle che non eri un bello spettacolo. E un'ora fa ho ricevuto una telefonata dove sento la mia ragazza balbettare e dire che ha paura. Ho pensato al peggio. Invece dopo aver preso la funivia, che è stata sbloccata subito dopo la bufera, e attraversato il bosco arrivo qui. E scopro che per fortuna stai bene e non sei fuori a congelare >>

Il silenzio avvolge la stanza.

Forse Daniel si è addormentato. Ma quando alzo gli occhi incontro i suoi.

Non so cosa dire.

<< Però anche voi mi dovete delle scuse >> sbotto irritata ripensando alle loro parole.

Questa volta è lui ad abbassare lo sguardo.

<< Si, su questo hai ragione. Dovevamo venire con te e non trattarti come una bambina. Però tu non dovevi reagire in questo modo ! >>

<< Oh, grazie ! E stavo lì a sentire voi che … lasciamo perdere >>

<< Pace ? >> mi chiede Daniel con lo sguardo da cucciolo indifeso.

<< Pace >> ripeto.

Lui sorride e poi torna ad abbracciarmi.

<< Adesso dormi >> sussurra.

Adesso che ho chiarito le cose, chiudo gli occhi e finalmente cado in un sonno profondo.

*******

Mi sembra di aver dormito solo per pochi minuti invece è già mattina. I raggi del solo illuminano la stanza. Adesso non sembra più un set da film horror.

Accanto a me non c'è nessuno. Daniel si è già svegliato.

Sbadiglio ed esco da sotto le coperte. Mi infilo le scarpe ed esco per andare in bagno. Dopo essermi sciacquata la faccia e aver aggiustato i miei capelli aggrovigliati, scendo nella sala da pranzo. Sono già tutti seduti e stanno facendo colazione. Daniel chiacchiera con Jonathan e Anne, il signor Pierre legge il giornale e la signora Charlotte mi sta venendo incontro.

<< Oh, cara. Vieni a fare colazione >> mi dice prendendomi la mano e trascinandomi nel posto accanto a lei.

<< Buongiorno >> dico a tutti.

Pierre mi rivolge un sorriso mentre Anne e Jonathan sghignazzano.

<< Hai dormito bene ? >> mi chiede Jonathan.

''Certo, una meraviglia'' penso sarcasticamente.

<< Bene >> dico mentre afferro un biscotto e inizio a mangiarlo.

Anne scoppia a ridere. Li guardo perplessa.

<< Scusaci Elisabeth, ma quella è l'unica camera degli ospiti. Ed è quella ridotta peggio. Dovevamo dirtelo prima di andare a letto e … >>

<< Quindi le luci e i rumori erano … >> lascio in sospeso la frase.

Jonathan annuisce.

<< In questo periodo i cavi dell'elettricità vanno fuori uso e quindi le luci si accendono e si spengono da sole. E i rumori provengono da fuori. C'è il ramo di un albero che con un po' di vento sbatte sempre contro il muro >>

Che... cosa ?!?

<< E i colpi alla porta ? >> chiedo imbarazzata.

<< Ero io. Volevo augurarti la buona notte ma mi ha beccato mia madre nel corridoio. Mi ha allontanato dicendo che molto probabilmente tu stavi già dormendo >>

Adesso mi è tutto più chiaro. Risultato ?

Sono una fifona.

<< E... e … gli scricchiolii del pavimento ? >>

<< C'è un topo che si diverte a girare per la casa >> dice il signor Sempry ritirando il giornale.

Mi mordo le labbra per non fare uscire brutte parole. Potevano dirmelo ieri sera di questi rumori !

<< Il tuo amico è arrivato qui poco dopo che eravamo andati a letto. Il maggiordomo gli ha aperto ed è venuto ad avvertirci. '' E' arrivato un amico della signorina Elisabeht '' ci ha detto >>

Arrossisco. Spero che Daniel non ha detto loro della telefonata di ieri notte.

<< Daniel ci ha spiegato che erano tutti preoccupati per te e quindi è venuto a cercarti. Che gesto dolce >> dice Charlotte con gli occhi a forma di cuoricino come nei cartoni animati.

Guardo Daniel che sta bevendo dalla sua tazza. Mi fa l'occhiolino e torna a mangiare biscotti.

Dopo aver finito di fare colazione arriva l'ora dei saluti. Mi sono davvero trovata bene con la famiglia Sempry e non mi dispiacerebbe rincontrarli.

La signora Charlotte mi abbraccia calorosamente; la stessa cosa fanno Anne e Jonathan. Il signor Pierre mi stringe semplicemente la mano. Usciamo dall'abitazione ma non facciamo neanche due passi che Anne mi viene addosso.

<< Elisabeth ! Stavo per dimenticarmi di darti questo >> dice passandomi una cartellina blu.

Apro la cartellina e trovo dei foglietti dentro e una cartina stradale.

<< Qui ci sono scritti i nostri numeri di telefono, l'indirizzo della nostra casa in Inghilterra e l'indirizzo della casa di New York. Visto che tu sei di lì potremmo incontrarci qualche volta >> mi spiega Jonathan.

<< E la cartina ? >>

<< Se vieni in Inghilterra con quella cartina non ti perderai e troverai subito la nostra casa >> dice timidamente Anne.

Sto per chiudere la cartellina ma un'altra cosa attira la mia attenzione.

Un piccolo portafortuna a forma di fiocco di neve.

<< Per ricordarti della serata passata insieme >> dice Jonathan distogliendo lo sguardo.

<< Grazie ragazzi ! >> esclamo abbracciandoli un'altra volta.

<< Adesso è meglio andare >> dice Daniel mentre afferra la mia mano.

Annuisco. Dopo aver rivolto un ultimo sguardo alla famiglia Sempry ci incamminiamo nel bosco.

Invece di fare velocemente la strada ci guardiamo intorno e giochiamo a palle di neve. Dopo una dura battaglia mi siedo per terra sulla neve fresca. Daniel sopra di me si tiene con le braccia per non pesarmi addosso. Mi guarda e sorride.

<< Sei bellissima >> mi dice lasciando un bacio sul naso, sulle guance e poi finalmente arriva alle labbra. Quando mi aiuta ad alzarmi ho le guance e il naso rossi per il freddo. Dopo alcuni minuti il bosco si interrompe.

Quando arriviamo alla funivia saliamo veloci perchè ci accorgiamo che è davvero tardi.

Arriviamo davanti all'albergo e...

<< Bene, lo sapevo io che non eravate nelle vostre camere come mi avevano detti i vostri amici. Per voi la gita si conclude qui. Uscirete da quell'albergo soltanto per salire sul pullman che ci riporterà all'istituto ! >> ci grida la preside.

Ecco come rovinare una giornata iniziata bene.

 

 

Note dell'autrice :

Ciao !! Allora, come stanno andando le vostre vacanze ? Le mie per adesso sono molto noiose.

Ringrazio juliet327 e Malbethy che hanno commentato lo scorso capitolo. Ringrazio tutti quelli che leggono la storia. E poi tutti quelli che l'hanno aggiunta alle preferite, alle ricordate e alle seguite.

Alla prossima... che sarà presto. Non ci saranno più pause di due mesi.

Ciao !!!

 Francesca

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Capitolo 20
*** Buone o cattive notizie ? ***


Buongiorno!

Eccomi, finalmente (direte voi), con il nuovo capitolo. Ho notato che le recensioni sono diminuite e ho perso lettori/lettrici nei preferiti, nelle seguite e nelle ricordate. Penso che la causa di tutto questo sia il ritardo. Quindi cercherò di pubblicare non dopo due mesi. Fatemi sapere se c'è qualcosa che non vi piace nella storia o cose del genere. Detto questo.. vi lascio alla lettura del capitolo. Ringrazio chi continua a leggere la storia, chi commenta, chi l'ha aggiunta alle ricordate, alle seguite e alle preferite. Ringrazio particolarmente Malbethy che mi segue sempre ;) Ma ringrazio anche Robstenina97, Frost17 e Fra1Dstyles per aver commentato lo scorso capitolo.

Quasi dimenticavo.. ho deciso di stabilire una data fissa per pubblicare : il venerdì. Bene, detto questo vi saluto.

A presto.

Francesca

 

Cap. 20 - Buone o cattive notizie ?

 

<< Cosa ?!? Stai scherzando spero ! >> urla Laurel buttando sul letto la spazzola che aveva in mano.

<< Niente scherzi, purtroppo >> dico mentre continuo a disegnare.

<< Perfetto ! Avete fatto una cazzata. Anzi TU hai fatto una cazzata... Non potevi aspettare per andare a sciare ? No, ovviamente. La signorina deve correre su in montagna mentre sta arrivando una bufera e... >>

<< Senti, pensala come vuoi. Ma anche voi non siete stati molto gentili con me. Abbiamo fatto tutto il giorno quello che volevate voi. L'unica volta che ho detto qualcosa avete bocciato la mia proposta. Rifarei tutto da capo... e poi ho conosciuto delle persone fantastiche >>

<< Lasciamo perdere. Adesso devo andare, Matt mi sta aspettando. A dopo >> dice Laurel con voce irritata.

Dopo aver preso la borsa apre la porta della stanza ed esce fuori.

Oggi andranno tutti a sciare e poi si fermeranno a mangiare in una locanda. Solo io e Daniel rimarremo in albergo. E' la punizione per essere scomparsi ieri. Guardo fuori dalla finestra e vedo che ha ripreso a nevicare ma non forte come ieri sera. Vedo tutti i ragazzi seguire la preside e la professoressa verso la funivia.

Mi guardo intorno e sbuffo. Non posso certo rimanere tutto il giorno chiusa in camera. Dopo aver ritirato il blocco da disegno esco dalla stanza e scendo al piano inferiore. Trovo Melody seduta sul divanetto rosa confetto che guarda un cartone in tv. Mi siedo accanto a lei.

Stanno trasmettendo la Bella e la Bestia.

<< Anche a te piace questo cartone ? >> mi chiede la bimba accanto a me.

<< Lo adoro. Quando ero piccola guardavo sempre e solo la Bella e la Bestia >> dico con un sorriso.

Continuiamo a guardare la televisione in silenzio.

<< Melody, tesoro, puoi venire a darmi una mano ? >> dice una voce alle nostre spalle.

Ci voltiamo e troviamo davanti a noi Millicent, direttrice dell'albergo e nonna di Melody.

Ai suoi piedi ci sono degli scatoloni da cui escono delle decorazioni.

Melody dopo aver visto i pacchi salta in piedi iniziando a battere le mani. Millicent intercetta il mio sguardo curioso e sorride.

<< Tra due giorni sarà Natale e noi di solito decoriamo un piccolo abete che prendiamo ogni anno su in montagna >>

<< Posso aiutarvi ? >> chiedo speranzosa.

Ho sempre adorato fare gli alberi di Natale.

<< Ma certo >>

Iniziamo a tirare fuori tutte le decorazioni. Palline, stelle filanti, candele... Tra una cosa e l'altra mi sono dimenticata che tra pochi giorni è Natale.

Aspetta. A Natale si fanno i regali. Ma io non ho ancora un regalo per Daniel. Devo assolutamente andare a comprare qualcosa.

<< Scusa >> mi dice Melody attirando la mia attenzione.

<< Si ? Scusa mi ero distratta >>

<< Puoi mettere questa pallina blu lì in alto ? Io non ci arrivo >> mi dice porgendomi la pallina.

Dopo una mezz'oretta l'albero è pronto.

<< Uhhh, la nostra Lizzy adesso fa la sguattera ? Ti hanno già assunta come cameriera ? Congratulazioni ! >> dice una voce alle mie spalle.

Mi giro e vedo Kate. E' da un po' di tempo che non rompeva più le scatole. Ma come si dice...

A volte ritornano.

<< Kate, come mai non sei andata a sciare ? >>

<< Mi annoia sciare ! >> esclama guardandosi le unghie.

Dopo avermi fissato un'ultima volta si dirige verso le scale e sale verso il piano superiore. Mi volto verso Melody e Millicent.

<< Bene, aspetta non so ancora come ti chiami >> mi dice la signora.

<< Elisabeth >>

<< Grazie, Elisabeth per il tuo aiuto. Come posso sdebitarmi ? >>

Scuoto la testa.

<< Non si preoccupi. E' stato divertente >>

<< Posso offrirti una tazza di the... Non accetto un no come risposta. Dai vieni nella mia ''reggia''. Melody vuoi venire anche tu ? >>

<< No, vado a vedere cosa sta facendo mamma >> dice allontanandosi.

La ''reggia'' è niente di meno che la stanza con la traghetta : RISERVATO AL PERSONALE.

Quando entro mi guardo intorno e rimango a bocca aperta. La stanza è tappezzata da tantissime foto di tutti i tipi. A colori o in bianco e nero. In cornici piccole e grandi. Accanto alla finestra si trova una scrivania invasa da fiori e pupazzi. La donna mi invita ad accomodarmi

<< Non fare caso al disordine. Purtroppo non sono mai stata una persona ordinata >>

Mi siedo sul piccolo divano accanto al muro mentre Millicent tira fuori una teiera e un vassoio. Lentamente versa il the nelle tazzine e poi me ne porge una. Ringrazio e inizio a sorseggiare la bevanda calda. Torno a guardarmi intorno imbarazzata. Io non dovrei essere qui.

<< Mi scusi, posso farle una domanda ? >>

<< Ma certo >> mi risponde tranquilla mentre si siede accanto a me.

<< E' suo marito l'uomo in quelle foto ? >>

Millicent si volta verso le foto.

<< Si, mio marito Thomas >> dice con voce spenta.

Forse è meglio non chiedere altro.

<< Sai, l'altro giorno ho visto la scenata fatta da quella signora isterica. La vostra preside. Che cercava di dividere te e il tuo … ragazzo ? >>

<< Oh, si. Ecco.. Daniel è il mio fidanzato >>

Io sposto lo sguardo verso la tazza e la donna scoppia a ridere.

<< Mi ricordate molto me e Thomas da giovani. Siete così carini >>

<< Ehm, grazie >>

Noto una foto in bianco e nero che mi incuriosisce.

Una giovane Millicent seduta su un'altalena spinta da un ragazzo che deve essere Thomas. Un ragazzo alto dai capelli neri e gli occhi scuri. La giovane Millicent invece ha capelli biondi, ora resi bianchi dal passare del tempo, e gli occhi azzurri.

E' un'immagine stupenda perchè trasmette tranquillità. Si, lo so. E' alquanto improbabile che una foto trasmetta tranquillità. Ma questa lo fa. Un leggero venticello scuote i capelli di Millicent. Sul suo volto un'espressione felice ed innamorata. La stessa espressione compare sul volto di Thomas.

Anche Daniel ed io trasmettiamo quest'immagine quando siamo insieme ?

Persa nei miei pensieri non mi accorgo che qualcuno è appena entrato. Un colpo di tosse mi fa voltare. E' entrato un uomo dai capelli biondi e gli occhi scuri. Mi guarda curioso.

Millicent si alza dal divano e fa le presentazioni.

<< Elisabeth questo è mio figlio Stefan. Stefan lei è Elisabeth. E' nostra ospite nell'albergo >>

L'uomo mi porge la mano che io stringo volentieri. Dopodiché si rivolge a sua madre.

<< Mamma, devi venire un attimo in cucina. E' successo un pasticcio ! >>

<< Oh mamma mia. Non vi si può lasciare da soli un attimo ! >>

<< Io... Allora tolgo il disturbo >> dico incamminandomi verso la porta.

<< Grazie per avermi ospitata nel suo ufficio e per avermi offerto il the >>

La donna sorride.

<< Grazie a te per la tua compagnia >> mi dice.

Nel momento in cui sto per uscire la sua voce mi ferma.

<< Aspetta ! So che ieri avete combinato qualche marachella e per questo dovete rimanere qui in albergo. Ma sarebbe davvero triste vedervi mangiare da soli. Quindi che ne dici se oggi, tu e il tuo ragazzo, vi unite a noi per il pranzo ? Così avrò l'occasione di presentarti tutta la mia famiglia >>

<< Beh, non vorremmo essere di troppo >>

<< Bene, lo prendiamo per un si >> mi dice Strefan.

<< Ve bene, allora ci vediamo dopo >>

Esco dall'ufficio e salgo le scale per tornare in camera mia.

Quando sto per aprire la porta della stanza due braccia mi afferrano alla vita stringendomi in un abbraccio.

<< Ciao Daniel ! >> esclamo felice.

Lui in risposta mi lascia un bacio sulla testa.

<< Ciao, dove sei stata fino ad adesso ? >>

<< Ho aiutato la signora Millicent ad addobbare il salone per Natale, poi mi ha invitata nel suo ufficio per prendere una tazza di the >>

Apro la porta e trascino Daniel dietro di me.

<< Siamo stati invitati a pranzare con tutta la famiglia di Millicent >> dico mentre ordino un po' le cose sul mio letto.

<< Come mai questo invito ? >> mi chiede.

Ripenso ai discorsi di prima e non posso fare a meno di sorridere.

<< Sa di quello che abbiamo combinato ieri, non vuole vederci mangiare da soli e quindi... ci ha invitato a mangiare con loro >>

<< Capito >>

Mentre aggiusto le cose nel cassetto mi capita tra le mani la mia agenda.

La apro e veloce sfoglio le pagine fino ad arrivare al 3 gennaio 2013. Il giorno del mio compleanno.

Mancano solo due settimane.

<< Daniel, devo parlarti >> dico seria.

Ci sediamo entrambi sul mio letto. Io continuo a fissare l'agenda nelle mie mani, lui invece fissa me.

<< Su Liz, cosa devi dirmi ? >> mi dice con tono scherzoso.

<< Tra due settimane è il mio compleanno e … >>

<< Beh, perchè fai quella faccia ? Non dovresti essere felice ? >>

Mi sposto una ciocca di capelli dietro la testa.

<< Compirò 18 anni e secondo il testamento dei miei genitori, quando avrei raggiunto la maggiore età, sarei entrata in possesso della casa di famiglia >>

<< Liz, non capisco dove vuoi arrivare >>

Attendo qualche secondo. E' inutile girarci intorno.

<< Io voglio tornare a New York >>

 

 

Note dell'autrice :

Eccoci alla fine di questo capitolo. Cosa ne pensate ? Come la prenderà Daniel questa notizia ?

Manca ancora qualche capitolo alla fine di questa storia ma non ne sono sicura. Comunque fatemi sapere i vostri pareri nelle recensioni.

Ciao !!

Francesca

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 21
*** Un grande pranzo - ovvero di risate e figuracce ***


Ciao !! E come vi avevo promesso eccomi puntuale. Allora passiamo direttamente ai ringraziamenti. Ringrazio chi continua a leggere la storia, chi recensisce e chi l'ha messa nelle seguite, nelle preferite e nelle ricordate. Ringrazio soprattutto juliet327, chipu e Malbethy per aver commentato lo scorso capitolo. Cosa dirà Daniel della decisione di Elisabeth ? Bene, non vi faccio perdere altro tempo e vi lascio al nuovo capitolo. Al prossimo aggiornamento.Ciao ;)

 Francesca

 

Cap.21 - Un grande pranzo - ovvero di risate e figuracce

<< New York ? >>

<< Sì, anche se i miei genitori non ci sono più, lì c'è la mia casa, la mia vita e anche i miei amici >>

Cerco di decifrare la sua espressione ma non ne ricavo niente.

<< Voglio finire i miei studi e andare all'università. Non voglio rimanere qui. Anche se ho conosciuto persone fantastiche come Laurel e Matt. Ma soprattutto ho conosciuto te. Che fin dal primo giorno mi hai sostenuta e incoraggiata ad andare avanti. Certo, ci sono stati anchedei brutti periodi ma siamo sempre andati avanti. Io e te. Quindi adesso ti chiedo di non trattenermi qui >>

Ancora silenzio.

<< Non dici niente ? >>

<< Cosa devo dire ? Tanto ormai hai già deciso >> mi dice.

Inizio a giocare con un filo della mia maglia.

<< Devi dirmi qualcos'altro ? >> mi chiede alzandosi.

<< No >>

Lui mi guarda un'ultima volta e poi si volta per andarsene.

<< Bravo, scappa ! Non affrontare i problemi ! >> urlo tirandogli dietro un cuscino.

<< Affrontare i problemi. E dimmi, in che modo dovrei affrontare i miei problemi ? Cosa devo dirti ? Sono felice che vuoi andartene, spero che incontrerai un altro ragazzo, tanti auguri e figli maschi ! >>

Scuoto la testa. Infondo ha ragione anche lui. Eppure ci deve essere una soluzione.

Aspetta, certo che c'è una soluzione ! Perchè non ci ho pensato prima ?

<< E se... >> dico lasciando la frase in sospeso.

Daniel si volta verso di me.

<< E se.. ? >>

<< E se tu venissi con me a New York ? >>

Ecco. L'ho detto. Mi alzo e lo raggiungo.

<< Allora... che ne dici di partire con me ? >>

Mi abbraccia senza dire niente. Questa sua incertezza mi fa paura.

<< Ci penserò, ok ? >>

<< Va bene >>

Il cuore batte forte. Chiudo gli occhi assaporando questo momento.

Forse non tutto è perduto.

 * * * * * *

<< Venite, accomodatevi. Tra poco il pranzo sarà pronto. Grazie per aver accettato il mio invito >> ci dice Millicent.

Abbiamo accettato l'invito a pranzo di Millicent e adesso stiamo per conoscere il resto della famiglia. Daniel ha stretto subito amicizia con il piccolo fratellino di Melody, Peter. Adesso siamo in una grande sala che non avevo mai visto. Un tavolo al centro della stanza è già stato apparecchiato. Inizio a contare i posti e ... 18 posti ?!? Io pensavo fosse un pranzo tranquillo con al massimo sei persone.

<< Tutto bene ? >> mi chiede Daniel.

Mi soffermo un attimo a guardarlo. Indossa una camicia bianca con una cravatta nera e un paio di jeans neri. Oggi ha tirato su i capelli con il gel. In conclusione oggi è davvero... mozzafiato. Forse mi sono soffermata più di un attimo a guardarlo perchè si lascia scappare un sorrisetto malizioso.

<< Liz, non guardarmi in quel modo. Tra poco mangiamo. Non sono io il dessert >>

Divento rossa come un pomodoro.

<< Oggi sei... >> inizio a dire ma lui mi interrompe.

<< Bellissimo ? Si, modestamente >>

<< Veramente volevo dire che oggi... >> dico avvicinandosi e muovendo le mie dita sul suo petto.

Mi avvicino al suo orecchio e sussurro :

<< Oggi sembri più stupido del solito ! >>

Velocemente mi allontano e mi accomodo nel posto accanto al caminetto.

<< Liz ! >> sento gridare qualche secondo dopo.

 * * * * * *

Il pranzo è iniziato già da venti minuti e io sono sempre più felice di aver accettato questo invito. Millicent ci ha presentato i suoi cinque figli : Christopher, James, George, Juliet e Anastasia. A seguire tutti i nipoti : Sophia, Peter, Annabelle, Elena, Ryan e Melody, che ho già conosciuto. Ah, quasi dimenticavo. E ovviamente erano presenti anche le mogli e i mariti dei figli di Millicent : Nicole, Natalie, Diego e Robert. Ho perso il conto di tutti i ciao che ho detto. Tra un pasto e l'altro ho anche giocato con il piccolo Ryan. Ha solo due anni. Due grandi occhi azzurri e i capelli biondi. Ha un visino così tenero.

Sono seduta per terrra con Ryan che mi gira intorno cantando una filastrocca. Fino a che mi salta adosso e mi abbraccia forte. Ricambio l'abbraccio. Tutti scoppiano a ridere.

<< A quanto pare Elisabeth è attratta dai ragazzi biondi >> dice Millicent continuando a ridere.

<< Izzy >> mi chiama Ryan.

<< Sì ? >>

<< Ta con te quel bimbo grande biondo come me ? >>

<< Si, Ryan. Lui è il mio fidanzato >>

<< Fidantato >> ripete lui guardandosi la punta delle scarpe.

Come si fa a resistere ad un bambino così dolce ?

<< E se divento io il tuo fidantato ? >>

<< Uhm, io sono d'accordo. Prova a chiedere a Daniel. Vieni andiamo >>

Mi avvicino a Daniel.

<< Io voglio essele il suo fidantato >> dice Ryan tutto contento.

<< Mi dispiace, ma io non voglio lasciare questa peste >> dice invece il mio fidanzato.

Mi afferra per un braccio e mi fa sedere sulle sue gambe. Tutti ci guardano attentamente.

Che imbarazzo !

Ryan ci guarda un'ultima volta e poi solleva le spalle.

<< Posso dalle solo un bacino ? >>

<< Solo uno, però >> dice Daniel in modo scherzoso.

Guarda te, se devo essere contesa tra un bambino di 2 anni e un ragazzo di 17 !

Dopo questo momento torniamo tutti a tavola per mangiare la terza portata. Tra chiacchiere e risate il pranzo passa veloce. Finalmente arriviamo al dessert. Una grande torta preparata da Juliet.

<< E' buonissima ! >> esclamo dopo il primo morso.

Un flash mi abbaglia. Guardo davanti a me e vedo Daniel con la macchinetta fotografica in mano.

<< Uffa, ma ti stai divertendo ? >>

<< Tu non sai quanto ! >>

Alle 15.45 il pranzo si conclude. Mamma mia, mi sento come un tacchino ripieno. Dopo aver salutato tutti, Daniel ed io decidiamo di ritirarci nelle nostre stanze. Quando entro nella mia camera trovo Laurel che si sta togliendo la giacca.

<< Ciao, come è andata ? >>

<< Bene >> mi dice con un tono di voce freddo.

E' ancora arrabbiata con me. Perfetto.

<< Tu e Daniel invece dove vi siete imboscati per tutta la mattinata ? >> mi chiede con un sorriso.

<< Oh, Laurel >>

Corro ad abbracciarla. Se tornerò a New York penso che sentirò molto la sua mancanza. Adesso che ci penso... Daniel non mi ha ancora dato una risposta. Meglio pensare ad altro. Passo il pomeriggio a raccontare a Laurel della famiglia di Millicent. Quando arriva l'ora di cenare, la figura del tacchino ripieno si ripropone nella mia mente. Per fortuna la cena è più leggera del pranzo. Anche questa passa velocemente. Il tempo mi sta davvero scivolando via dalle mani. Mi sembra di non avere più neanche un minuto per fare tutte le cose che voglio.

Siamo rimasti in pochi ormai ancora seduti a tavola. Quando sto per alzarmi vedo Anastasia, la figlia di Millicent, avvicinarsi al nostro tavolo.

<< Ciao, posso sequestrarvi per qualche secondo Elisabeth ? >> chiede rivolta ai miei amici.

Laurel annuisce mentre Matt si starà chiedendo chi è questa signora.

Mi alzo e seguo Anastasia fino alle porte della cucina.

<< Cosa devi dirmi ? >> chiedo curiosa.

<< Oggi anch'io ho fatto delle foto. Alcune sono venute davvero bene e volevo regalartele come ricordo di questa giornata >> dice porgendomi una busta bianca.

<< Grazie mille >> sussurro felice.

<< Adesso ti devo lasciare, vado a vedere cosa sta combinando quella peste di Ryan. Ciao >>

Dopo aver salutato veloce mi dirigo in camera mia e apro la busta bianca.

Alcune foto ? Qui ce ne saranno come minimo venti ! Sorrido guardando le foto con me e Ryan, oppure io che parlo animatamente con George. E poi mi capita in mano un immangine particolare. Non me ne sono neanche accorta che mi hanno fatto una foto. Ci siamo io e Daniel che ci guardiamo sorridenti senza fare caso alla gente intorno a noi. Le nostre mani sul tavolo sono intrecciate. E' stupenda questa foto.

Guardo ancora un'ultima volta tutte le foto e poi le conservo nella mia borsa. Sposto la tenda della finestra e guardo fuori. Una stella cadente !

Corro fuori raggiungendo la stanza di Daniel e bussando forte. Mi apre subito ma non fa in tempo a chiedermi che cosa succede che io lo trascino nella mia stanza. Più precisamente lo trascino fuori sul balcone.

<< Cavolo, Liz ! Sei impazzita ! Si muore di freddo e sta anche nevicando >> dice passandosi le mani sulle braccia.

<< Smettila di lamentarti e guarda il cielo. Prima è passata una stella cadente >> esclamo super felice.

<< Anch'io voglio vederne una >>

Mi abbraccia da dietro e appoggia la testa sulla mia spalla.

Passano alcuni minuti ma non si vede più niente, solo il cielo stellato. Proprio mentre Daniel si distrae vedo un'altra stella cadente.

<< Guarda ! Ce n'è un'altra ! >>

<< Merda ! Me la sono persa di nuovo. Penso che le stelle vogliono brillare solo per te >>

Scoppio a ridere per l'ultima frase.

<< Ma non dire cazzate ! Tu ti distrai e te le perdi >> dico convinta.

Mi da un bacio sulla guancia.

<< Hai espresso un desiderio ? >> mi chiede curioso.

Attimo di silenzio.

<< Me ne sono dimenticata >> dico imbarazzata.

<< Ah, e poi sono io quello che si distrae >>

Torniamo a guardare verso il cielo. Passa un'altra stella cadente. E questa volta anche Daniel riesce a vederla.

Infreddoliti torniamo dentro.

<< Hai espresso un desiderio ? >> chiedo sfregando le mani tra di loro per riscaldarle.

<< Si >>

<< Che cosa hai desiderato ? >>

Lui si avvicina e mi guarda attentamente.

<< Ho desiderato di non impazzire quando continuerò a vivere con una piccola peste dagli occhi verdi ogni giorno, 24 ore su 24 >>

<< Quindi ... >>

<< Si, ho deciso di partire con te >>

<< Daniel, io ti amo ! >> grido saltandogli al collo, abbracciandolo e riempiendolo di baci.

<< Se sapevo che avrei ricevuto questo trattamento ti avrei detto sì già stamattina >> dice ridendo del mio assalto.

Lo faccio stare zitto con un bacio. Intanto fuori un fiocco di neve si è appena posato sulla strada. Ha smesso di nevicare.

Forse la bufera è finalmente finita.

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Capitolo 22
*** Finalmente Natale - ovvero di regali, renne e finti Babbo Natale ***


Freddo :S Ho appena visto un pinguino nella mia stanza xD Passiamo ai ringraziamenti, che è meglio. Wow ! 51 persone hanno aggiunto la storia alle seguite, 12 alle ricordate e 26 alle preferite. Sono davvero felice *-* Ringrazio anche i lettori silenziosi, chi commenta e chi continua a seguire la storia. Ok, dopo tutti questi ringraziamenti vi lascio al capitolo.

Buona lettura :D

A presto ;)

Francesca

 

Cap.22 - Finalmente Natale - ovvero di regali, renne e finti Babbo Natale. 

 

<< Cosa dobbiamo fare ?!? >> esclamo buttando la camicia sul letto.

<< Uffa, quanto sei noioso ! E' solo uno spettacolo che durerà al massimo 20 minuti >> mi dice lui tranquillo mentre costruisce aeroplani di carta.

<< Matt, hai capito che dovremo travestirci da renne ? >>

Mi guarda come se stessi parlando un'altra lingua e poi scatta in piedi.

<< Cosa dobbiamo fare ?!? >> inizia a gridare.

Mi passo una mano tra i capelli. Ha accettato l'incarico senza neanche sapere cosa deve fare.

Se la situazione non riguardasse anche me, penso che mi farei una risata.

Ad un tratto Matt si blocca e mi guarda.

Ok, inizia a farmi paura.

<< Adesso andiamo dalla direttrice dell'albergo e … >>

<< Lasciamo perdere. Sarebbe scortese ritirare la nostra offerta di aiuto >> dico interrompendolo.

Indosso la mia felpa grigia, guardo un'ultima volta il mio compagno di stanza e poi esco.

<< E adesso dove vai ? Non capisci che è una situazione disperata ? >>

<< Vado a farmi un giro >>

Vado dalla mia piccola peste.

<< Buon Natale, Matt >>

Chiudo la porta e attraverso il corridoio. Sto per bussare alla porta delle ragazze ma una voce mi chiama. Mi volto e vedo davanti a me George, il figlio di Millicent.

<< Finalmente ti ho trovato. Mia madre ti sta cercando per rifinire i dettagli dello spettacolo. La puoi trovare nel suo ufficio >>

Mi guarda attentamente e poi scoppia a ridere.

<< Dovresti vedere la tua faccia, figliolo >>

Perfetto, ho appena fatto la figura del cretino.

<< Lei non capisce, dovremo vestirci da... >>

<< Oh, si che capisco. Dovrete vestirvi da renne. Non è la prima volta che mia madre organizza una cosa del genere. Diciamo che dai 3 anni fino ai 16 ci ha obbligati a partecipare a questo spettacolo. Anzi, come lo chiama lei. Il banchetto di Babbo Natale. Buona fortuna >>

Queste parole sono davvero incoraggianti. Scendo al piano inferiore per sapere cosa mi deve dire la signora Millicent. Non faccio neanche in tempo a finire le scale che una mano ruvida si posa nella mia e mi trascina con se.

<< Ragazzo dov'eri finito ? Abbiamo tante cose da rivedere >> mi dice Millicent sospingendomi verso il suo ufficio.

La giornata è appena iniziata ma io non vedo l'ora che finisca.

 

* * * * 

 << Cosa ne pensi di questa sciarpa ? >> mi chiede Laurel mostrandomi una normale sciarpa grigia.

<< Ehm...carina ? >>

<< Liz ! Non mi sei di nessun aiuto. Ho comprato questa sciarpa per Matt, ma più la guardo e più non mi convince >>

<< E allora non la guardare >>

Mi trafigge con lo sguardo. Apro la finestra ed esco sul balcone. In giro non si vede nessuno.

Saranno tutti nelle loro case per prepararsi al pranzo di Natale. Magari qualche bambino starà ancora aprendo i suoi regali.

Ad un tratto sento qualcuno che parla. Guardo sotto e vedo Daniel con degli scatoloni in mano. Compare anche Millicent. Dove staranno andando ?

<< Daniel ! >> lo chiamo.

Lui si guarda intorno spaesato e io cerco di trattenere una risata. Poi guarda verso l'alto. Sorride. Il mio cuore inizia a battere velocissimo e le mie guance si tingono di un rosso accesso.

Dannazione ! Perchè mi fa sempre questo effetto quando mi sorride ?

Dopo avermi guardato un'ultima volta segue la donna.

Torno dentro e chiudo la finestra.

<< Che cosa stanno combinando Matt e Daniel ? >> chiedo a Laurel.

<< Ah, non ne ho idea. Grazie ancora per il regalo, Liz >>

<< Grazie per cosa ? E' solo un portachiavi a forma di tartaruga >>

<< A me piace >> dice mettendosi le mani sui fianchi.

<< Anche a me piace il tuo regalo >> le dico guardando la camicia che mi ha regalato.

Muove la mano come per scacciare un moscerino.

<< Mi dispiaceva per il tuo armadio, costretto a vedere sempre i soliti jeans e le solite felpe >>

Ahaha, ma che amica spiritosa !

<< Nel mio armadio non ci sono solo i ''soliti jeans e le solite felpe'' ! Vado a vedere se scopro qualcosa >> dico aprendo la porta.

<< Buona fortuna >> mi dice Laurel con tono irrisorio.

Esco in corridoio e vedo qualcuno di spalle. Aspetta ma quello è... Babbo Natale ?

Ma che cavolo...

Torno nella mia stanza con una faccia da pesce lesso.

<< C'è Babbo Natale nel corridoio >> dico a Laurel.

Lei scoppia a ridere.

<< Si, certo. Babbo Natale. Liz, mi sa che ti sei fatta contagiare troppo dallo spirito natalizio >>

La prendo per un braccio e la trascino in corridoio.

Babbo Natale è ancora lì.

Ci avviciniamo.

<< Ehm... scusi... >>

Il ragazzo si gira e ci guarda. Mi sembra di averlo già visto da qualche altra parte.

Lui sbarra gli occhi, raccoglie il sacco che aveva appoggiato per terra e poi scappa via.

Io e Laurel ci guardiamo. Che giornata strana. Prima Daniel e Matt, adesso Babbo Natale. Non mi stupirei se da un momento all'altro spuntassero i folletti.

 

* * * * *

<< Merda ! Ho incontrato Liz e Laurel nel corridoio. Ancora qualche secondo e mi riconoscevano >> mi dice Matt togliendosi la barba bianca.

<< Abbiamo messo i costumi cinque minuti fa e tu già ti fai scoprire ? >>

<< I costumi ?!? Ma se tu hai solo un un cappello da renna in testa ! >>

<< Ehi, ho anche il naso rosso ! >> esclamo indicandomi il naso.

<< Wow >> mi dice battendo le mani.

Alla fine Millicent ha cambiato i ruoli. Matt farà Babbo Natale mentre io e altri quattro ragazzi faremo le renne.

<< Dai, muoviti. Tra poco inizia il pranzo e dobbiamo ancora finire di vestirci >> gli dico mentre mi infilo il mio cappello da renna.

Prevedo una figura di merda.

* * * * * 

Tra poco inizierà il pranzo e Laurel è entrata in fase : Cosa mi metto ?

Io invece sono già pronta per uscire. Ho indossato una leggera maglia grigia e dei jeans scuri. Un po' di trucco e i capelli legati in una coda. Infondo, non stiamo andando ad una sfilata di moda. La mia compagna di stanza esce dal bagno e … forse Laurel non sa la differenza tra pranzo di Natale e sfilata di moda. Indossa un vestito verde che le arriva al ginocchio. Sulle spalle ha messo un golfino bianco. I capelli sciolti e un trucco leggero.

<< Bene, adesso puoi andare a cambiarti >> mi dice.

<< Cosa ? Io scendo così >>

Dopo cinque minuti di tira e molla scendiamo al piano di sotto. Questa volta ho vinto io.

Quando arriviamo nella grande sala da pranzo però mi pento di non essermi vestita meglio. Tutte le ragazze indossano vestiti corti e colorati. Solo io indosso maglia e jeans. Amen.

I tavoli sono stati attaccati tra di loro. Adesso ci sono delle lunghe tavolate. Un piccolo palcoscenico è stato montato accanto al muro. Laurel si ferma a parlare con una ragazza lì accanto.

Mi sto per incamminare verso un tavolo quando sento qualcuno che mi chiama.

<< Lizzy ! >>

Riconosco subito questa voce. Il piccolo Ryan.

Sta correndo verso di me. Mi abbasso sulle ginocchia e gli do un bacio sulla guancia.

<< Buon Natale, Lizzy ! >>

Sorrido.

<< Buon Natale, Ryan. Allora, hai ricevuto tanti regali ? >>

<< Un orsacchiotto, un libro di favole... >>

Mi fa una lista completa di tutti i regali che ha ricevuto. Poi ad un tratto scappa via dicendo che deve andare a controllare cosa stanno combinando le renne e Babbo Natale.

Ma... di che cosa sta parlando ?

Laurel mi spinge verso un tavolo. Tutti si siedono. Di Daniel e Matt neanche l'ombra. Inizio a preoccuparmi. Noto che ad un tavolo c'è anche tutta la famiglia di Millicent. Le luci della sala si spengono ma si riaccendono subito dopo, puntate solo contro la parete. Millicent compare nella zona illuminata.

<< Buon Natale a tutti. E' tradizione della nostra famiglia e dell'albergo di esibirci in uno spettacolo natalizio prima del pranzo. Tra qualche minuto tra i tavoli inizieranno a girare … beh... è meglio che non dico altro. Buona visione >>

Le luci si spostano verso il palcoscenico. Mi guardo intorno per vedere se arriva Daniel, ma... niente.

Sul palcoscenico improvvisato salgono cinque persone con un cappello da renna e un Babbo Natale con un sacco in mano. Le renne sono girate di spalle. Una musichetta natalizia invada la sala. Le renne si girano e prendendosi a braccetto iniziano a ballare. Intanto Babbo Natale apre il suo sacco e tira fuori tanti pacchetti incartati. La musichetta si interrompe. I cinque ragazzi-renna si mettono in cerchio su un ginocchio con le braccia aperte. Mi guardo intorno e vedo i sorrisi della gente. In effetti è stata davvero un'idea carina questa dello spettacolo.

Babbo Natale si schiarisce la voce e inizia a parlare.

<< A Natale... ehm.. ogni scherzo vale >>

Una delle renne gli da un pugno su una gamba. Qualcuno scoppia a ridere.

<< Ehm, scusate. A Natale i bambini ricevono i doni... ma solo se sono stati buoni. I bambini cattivi non avranno regalini … >>

<< Laurel, ma questa non è la voce di Matt ? >> sussurro sporgendomi verso di lei.

<< E' la stessa cosa che stavo pensando io >>

Dopo altre due frasi, finalmente, la poesia finisce. Le luci si riaccendono. Tutti applaudono mentre le renne corrono via. Le stranezze non sono ancora finite ?

Millicent torna sul piccolo palcoscenico.

<< Ringraziamo questi ragazzi che si sono offerti volontari per il nostro piccolo spettacolo. E adesso la consegna dei regali. Si, abbiamo fatto un regalo ad ognuno di voi. Certo, non sarà molto ma è un pensiero fatto con il cuore. Ancora auguri di Buon Natale >>

Le renne iniziano a girare con dei pacchetti in mano.

Babbo Natale si toglie la barba. E' Matt. Laurel si batte una mano sulla fronte e sussurra qualcosa come : Il solito cretino, come ha fatto a sbagliare una semplice poesia.

Delle mani si posano sui miei occhi.

<< Buon Natale >> mi sussurra questo all'orecchio.

<< Buon Natale anche a te, Daniel >> dico scostando le sue mani.

Mi ritrovo davanti Daniel con un cappello da renna. Come ho fatto a non accorgermene prima ?

Mi consegna due regali.

<< Uno è da parte dell'albergo, l'altro è da parte mia >>

Tiro fuori dalla tasca dei jeans un pacchettino colorato.

<< E questo è il mio regalo per te >>

Lui lo prende e lo guarda attentamente. Scoppio a ridere.

<< Cosa c'è da ridere ? >>

<< Sei così tenero con questo cappello ! >> esclamo abbracciandolo.

Dopo aver chiacchierato ancora qualche minuto si allontana perchè deve consegnare altri regali. Apro il pacchetto di Millicent e trovo un biglietto di auguri e dei biscotti al cioccolato. Poi passo al pacchetto di Daniel. Contiene un braccialetto nero con un piccolo ciondolo a forma di D. Questo braccialetto mi ricorda tanto... Oh, cavolo ! Ci siamo fatti lo stesso regalo. Infilo subito il braccialetto e continuo a guardare il ciondolo.

Buon Natale, Daniel. 

* * * * * 

Finisco di consegnare i regali e poi apro quello di Elisabeth. Trovo un braccialetto nero con un ciondolo a forma di E. Alla fine ci siamo fatti anche lo stesso regalo. Sorrido, né valsa davvero la pena questo spettacolo. Adoro vedere la mia piccola peste sorridere.

Buon Natale, Elisabeth.

 

 


 


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Capitolo 23
*** Tornare a casa ***


Cap.23 – Tornare a casa

 

<< E' stato un piacere conoscerti, Elisabeth. Abbiamo passato dei bei momenti insieme e poi devo ammettere che... >>

Millicent si interrompe e mi guarda sorridendo.

<< Che... >> chiedo curiosa.

<< Che il tuo ragazzo con il cappello da renna è davvero carino >>

Scoppio a ridere.

<< Ho provato a farglielo indossare di nuovo... ma non mi ascolta. Mi continua a dire : Altro che ragazzo carino e coccoloso, sembro un cretino. Però sono riuscita a fargli una foto >>

Le faccio vedere la foto che ho fatto due giorni fa a Daniel con il cappello da renna.

<< E ovviamente ho chiesto a sua figlia di farmene una copia, che ho deciso di regalare a lei >>

Millicent prende la foto che le porgo.

<< Grazie, Elisabeth. Questa foto finisce nel mio ufficio >>

Dopo aver salutato tutti prendiamo le nostre valigie e usciamo fuori dall'albergo. Aiutiamo l'autista del pullman a ritirare i nostri bagagli poi iniziamo a salire sul mezzo. Daniel è dietro di me che sta salutando ancora una volta Millicent.

Una volta seduti, guardo fuori per l'ultima volta cercando di memorizzare più particolari possibili.

Accanto a me si è appena seduto Daniel che mi prende una mano.

<< Pronta per tornare a casa ? >> mi chiede.

Si riferisce sicuramente all'istituto. Mi viene fuori una smorfia strana.

<< Io tornerò a casa solo tra qualche settimana. Quando sarò a New York nella casa dei miei genitori >> dico con tono incolore.

 

 ****

 

<< Ti rendi conto ? Un falò sulla spiaggia. Non è una cosa stupenda ? >>

E' questa la frase che Laurel continua a ripetermi da due giorni. L'altro ieri quando siamo tornati dalla gita siamo stati avvertiti che per Capodanno andremo a fare un falò sulla spiaggia.

Non è il periodo adatto perchè fa davvero freddo ma tutti vogliono andarci perchè poi ci saranno anche i fuochi d'artificio.

<< Laurel, anch'io ero presente quando ce l'hanno detto. Quindi potresti smetterla di ripeterlo ? >>

dico seria.

Da quando siamo tornati sono ogni giorno sempre più nervosa. Ho chiesto più volte alla preside un colloquio ma mi ha sempre detto che ha molte cose da fare e di riprovare dopo le feste.

Ma io non voglio aspettare. Tra pochi giorni sarà il mio compleanno e appena mi lasceranno il permesso voglio tornare subito a New York, a casa.

C'è solo un piccolo problema. Daniel non ha ancora compiuto 18 anni. Il suo compleanno è il 12 febbraio. Due sono le possibili scelte che posso fare.

La prima, stavo pensando che posso tornare a New York e poi Daniel mi raggiungerà. Ma non mi ispira molto. Preferisco averlo accanto quando tornerò a casa.

La seconda invece è aspettare che Daniel compia gli anni e poi partire insieme.

Ne parlerò con lui. Per adesso voglio solo godermi questi ultimi giorni di questo anno che sta per finire.

 

 

<< Liz, non ti senti bene ? Oggi non hai mangiato niente >> mi dice Matt.

Scuoto la testa e sorrido.

<< No, sto bene. E' solo che ultimamente ho troppi pensieri per la testa >>

Lui si alza e si viene a sedere vicino a me.

<< Sai, vero, che sei hai qualche problema puoi parlarne con me ? >>

<< Si,si. Lo so. Però non sono sicura di quello che mi frulla per la testa. Quando riuscirò a dare un nome a questa ''cosa'', se avrò dei problemi, ti dirò tutto >>

Lui sorride e mi scompiglia i capelli.

Mi sento in colpa. Ho detto una bugia. So benissimo cos'ho...

E' da un po' che mi chiedo come sarà tornare a casa. Lo so, avevo detto che non ci avrei più pensato ma è più forte di me.

Certo ci saranno i miei amici, Daniel ma... i miei genitori no.

Un bacio sulla guancia mi distoglie da i miei pensieri.

<< Tutto bene ? >> mi chiede Daniel sedendosi.

Anche Laurel arriva con un vassoio pieno di cibo.

<< Certo >>

Altro sorriso.

Altra bugia.

 ****

 

Manca un giorno solo a Capodanno. Tutti sono in fermento e non vedono l'ora di andare in spiaggia.

Io e Daniel siamo appena rientrati da una passeggiata in giardino.

Appena chiude la porta si gira verso di me e mi guarda in un modo strano.

<< Liz, sputa il rospo. Cosa ti succede ? >>

Mi giro verso l'armadio e inizio a mettere a posto i miei vestiti.

<< Cosa dici ? Sto benissimo >>

Lui non risponde e rilascio un sospiro sollevata. Forse non mi farà altre domande.

<< Basta ! Non prendermi per stupido ! Si vede da un miglio che c'è qualcosa che non va ! >>

Io continuo a ripiegare le mie maglie.

Lui mi afferra per un braccio e mi fa voltare verso di se. E in quel momento guardandolo negli occhi non riesco più a trattenermi.

Calde lacrime iniziano a scendere dai miei occhi. Daniel mi avvicina a sé e mi abbraccia.

<< Ti prego, Liz. Non farmi preoccupare. Dimmi cos'è che ti preoccupa >>

Tiro su col naso e continuo a stringerlo forte.

<< Ho p-paura di non essere a-abbastanza forte. Voglio tornare a casa ma h-ho paura di n-non riuscire a n-non pensare a loro. Stare in quella casa mi... mi ricorderà tutti i momenti che ho vissuto con loro. Io...io.. >>

Non riesco a finire la frase.

Daniel continua a passare la sua mano sulla mia schiena.

<< Shh...Adesso calmati. Prendi un bel respiro..>>

Mi fa staccare da lui.

<< Dai, facciamolo insieme. Un bel respiro >>

Dopo averlo fatto mi sento già un po' meglio.

<< Bene, adesso ascoltami attentamente. I miei genitori mi hanno lasciato qui quand'ero molto piccolo. Non ho un ricordo di loro. Non ho niente. Ma tu sì. Ed è per questo che quando tornerai a casa dovrai avere sempre il sorriso e continuare a pensare a tutte le cose che hai detto o fatto con loro. Non vorrebbero mai vederti così triste. E poi non dimenticare che io sarò con te >>

Dopo aver finito di parlare porta le sue mani sulle mie guance per eliminare le ultime lacrime. Poi si apre in un grande sorriso.

<< Grazie ! >> esclamo abbracciandolo di nuovo.

<< La mia piccola Elisabeth >> sussurra vicino al mio collo dopo averci lasciato un bacio.

Passa qualche minuto, poi mi viene in mente una cosa.

<< Daniel ? >>

<< Mh.. >>

<< Hai voglia di suonare qualcosa con la chitarra ? >>

Annuisce e si volta verso l'armadio.

<< Come mai questa richiesta ? >> dice mentre tira fuori la custodia della chitarra.

Passo una manica della maglia sulla mia faccia per asciugare le ultime lacrime.

<< Me lo avevi promesso tempo fa... >>

Lui senza dire niente si siede sul letto, tira fuori la chitarra e inizia a strimpellare qualcosa per vedere se lo strumento è accordato. Poi, finalmente inizia a suonare. La melodia all'inizio sembra una ninna nanna ma poi diventa sempre più veloce e ritmata.

Daniel suona per cinque o sei minuti, non ne sono sicura. Perchè per me il tempo si è arrestato.

Quando finisce di suonare non dico niente mi limito a spostare lo sguardo da lui alla chitarra.

<< Allora, sono stato così pessimo ? Perchè non dici niente ? >> mi dice con la faccia da cucciolo bastonato.

Pessimo ?!? E' fantastico in tutte le cose che fa ma in questo momento ho solo una cosa da dirgli.

<< Quanto sei sciocco, Daniel ? >> gli dico scoccandogli un bacio sulla guancia.

 ****

 

Toc. Toc.

<< Avanti >>

Entro nell'ufficio della preside. Lei mi guarda con aria scocciata.

<< Posso parlarle ? >> chiedo sperando in una risposta affermativa.

<< Si, certo. Siediti. Allora ? Cosa mi devi dire di così importante che non può essere rimandato ? >>

<< Volevo sapere se dopo che avrò compiuto 18 anni posso andarmene da qui e tornare a casa mia o.... >>

Lei non mi fa finire neanche la frase ma mi azzittisce con un gesto della mano.

<< Mi hai fatto perdere tutto questo tempo solo per chiedermi una cosa banale. E' ovvio,tesoro, che una volta raggiunta la maggiore età potrai andartene e fare quello che vuoi >>

Questa donna è davvero....'' simpatica''.

<< Bene, grazie per l'informazione >>

Mi alzo e dopo aver salutato esco dall'ufficio. Scommetto che se non le avessi detto niente quando sarei dovuta partire mi avrebbe creato dei problemi.

Appena metto un piede fuori vengo trascinata via da Laurel che grida come una pazza.

<< Muoviti, Liz !! Tra due ore dobbiamo andare in spiaggia e tu sei ancora conciata così !! Forza, c'è molto da fare !! >>

Non oppongo resistenza perchè so che sarebbe tutto inutile.

Seguo Laurel nella sua stanza.

<< Laurel, ti avverto. Io non metto niente di scollato o vestitini leggeri >>

<< Certo, certo >> sussurra mentre cerca qualcosa nel suo armadio.

Tira fuori dei jeans chiari e una grande felpa con sopra uno scoiattolo.

<< Allora, cosa ne pensi ? Questa sera voglio mettere queste cose ma non mi convincono >>

Sospiro felice.

<< Per una serata davanti ad un falò, secondo me, va benissimo. Ma come mai chiedi consiglio a me ? Non mi avevi definita : il mostro della moda ? >>

Lei arrossisce. E' la prima volta che la vedo arrossire. Cosa bolle in pentola ?

<< Matt, mi ha chiesto di essere la sua ragazza. Questa sera sarebbe il nostro primo ''appuntamento''>> mi dice.

<< Sono così felice per voi !! >> esclamo abbracciandola.

Lei ricambia l'abbraccio ma poi mi guarda seria.

<< Ehi, non pensare di scampartela !! Dobbiamo ancora occuparci di te !! >> urla cercando di afferrarmi. Riesco a sfuggire alla sua presa e ad uscire dalla stanza.

<< Ci vediamo stasera !! >> dico chiudendo la porta alle mie spalle.

Uff, salva per un soffio.

 

 ***

<< Pronta ? >>

<< Uhm, io sono nata pronta ! >> dico cercando di essere convincente.

<< Liz, per favore. Lascia da parte il tuo macabro umorismo. Non fai ridere >> mi dice Laurel.

<< Laurel ha ragione >> le dà corda Matt.

Ma... ma … che cattivi !

Finalmente Daniel ci raggiunge.

<< Pronto ? >> chiede questa volta Matt.

<< Certo, io sono nato pronto ! >>

E a quel punto è impossibile non scoppiare a ridere.

<< Bene, dopo questa possiamo pure smetterla di chiederci come fanno a stare insieme questi due >> esclama Laurel continuando a ridere.

Io e Daniel sbuffiamo e dopo ci giriamo andando verso il pullman che ci porterà in spiaggia.

Mi sento afferrare per un braccio.

<< Laurel... ma che fai e.. >>

<< Senti, Liz. Dopo Matt ed io, quando ci saranno i fuochi d'artificio, andremo a farci un giro >>

<< Un giro ?!? Laurel che stai dicendo ? >>

<< Uffa, allora l'ultima volta che siamo stati in spiaggia abbiamo visto una macchina che non funzionava più. Matt gli ha dato un'occhiata ed è riuscito a metterla a posto. Quindi, andremo a farci un giro >>

Sbuffo.

<< Cavolo, Laurel ! Ti rendi conto di quello che dici ? E' troppo pericoloso >>

Laurel non mi ascolta più, si gira e raggiunge gli altri.

 

 ***

Continuo a guardarmi in giro nervosa tenendo sotto controllo Laurel. Non posso farle fare una sciocchezza simile.

<< Tutto bene ? >> mi chiede Daniel.

<< Uhm, si. Mi stavo solo guardando intorno. Non vedo l'ora che sia mezzanotte >>

Daniel annuisce.

Passiamo il pomeriggio a rincorrerci e a giocare sulla spiaggia. Il sole pian piano inizia a calare.

<< Che bello ! Ci siamo quasi >> esclamo felice.

<< Non sapevo che i fuochi ti mettessero così di buon umore >>

Non rispondo ma continuo a saltellare felice.

La serata passa più velocemente di quanto pensassi. Mangiamo tutti accanto al falò. Laurel è sempre vicina a me. Forse ha cambiato idea su quello che vuole fare.

Qualcuno inizia a gridare che manca poco.

<< Forza, facciamo il conto alla rovescia ! 10 ! 9 ! 8... >>

Il conto alla rovescia finisce, in cielo iniziano a sparare i fuochi d'artificio.

Daniel mi bacia e mi augura un buon anno nuovo.

E poi... BUM !! Un botto pazzesco !

Ci voltiamo e ….

 

 

 

Angolo dell'autrice :

 

Toc, toc... Ok, so che vorreste ammazzarmi ma questa volta non è colpa mia per il ritardo. Ho avuto qualche problema con il sito che non accettava più il mio profilo e non mi faceva entrare O__o

Vabbe, lascio perdere le giustificazioni. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Cosa pensate sia successo ? Sono aperte le scommesse. Sono di fretta quindi rimando i ringraziamenti al prossimo capitolo che pubblicherò presto, promesso.

Nel frattempo vi auguro un Buon Natale e un felice anno nuovo.

Ciao !!

 

Francesca

 

 

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