A. Agrodolce.

Ogni volta che Sansa posava i suoi occhi azzurri -occhi dei Tully- sulla figura imponente di Sandor il Mastino, sentiva in bocca un sapore agrodolce.

Quell'uomo le incuteva sempre un certo timore perché, dopotutto, era un assassino ed era al servizio di Joffrey; però, allo stesso tempo, la fanciulla provava una sorta di empatia con lui.

Sandor la capiva e, soprattutto, la proteggeva.

E quando aveva visto il suo amato re affianco al Mastino, Sansa, cresciuta troppo in fretta, aveva finalmente compreso che avere un bell'aspetto non sempre rifletteva l'animo di una persona.



Spiegazioni, varie ed eventuali:
Finalmente pubblico anche in questo fandom!
Una raccolta dalla A alla Z su Sansa e Sandor.
Partiamo con il fatto che io adoro alla follia Sansa Stark.
Nei primi libri era abbastanza insopportabile e preferivo di gran lunga Arya, ma, andando avanti con i libri, Sansa ha tirato fuori il gene Stark.
Ora è tra i miei personaggi preferiti assieme ad Arya, Jon, Tyrion e, ovviamente, Sandor.
Amo questa coppia!
Li trovo davvero connessi fra di loro e mi piace che lui la chiami "uccellino" *-*
Non mi dispiacciono neanche Sansa e Tyrion, anche se la preferisco con il Mastino.
La cosa che mi piace è vedere Sansa, dapprima così vanitosa e superficiale, innamorarsi di uomini oggettivamente brutti, ma di grande onore come il Folletto e Sandor <3
Con Ditocorto, invece, non mi piace granché, soprattutto perché lui ama sua madre e Sansa sembra quasi essere un ripiego.
Okay, ora smetto di continuare con i miei gusti in fatto di coppie e chiudo xD
Spero vi possa piacere <3
Un bacione e Buon Natale *-*

B.

Non appena gli occhi di Sansa si erano posati su Joffrey, il suo pensiero era subito corso ad un loro ipotetico primo bacio.

Sarebbe stato bellissimo e carico di sentimento, proprio come accadeva alle principesse nelle storie che la vecchia Nan soleva raccontarle quando era più piccola.

Ma la realtà è diversa dalle favole e Joffrey, il bel principe biondo, si era rivelato un mostro.

Il Mastino, invece, aveva mostrato una sorta di animo gentile, benché continuasse a metterle paura con i suoi modi e la sua voce.

Quel bacio, che Sandor sembrò volerle scoccare, non arrivò, ma Sansa non seppe dire se quel atto incompiuto le avesse suscitato più sollievo o turbamento.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Ho adorato l'episodio 2x09 anche (e soprattutto) per la scena fra Sandor e Sansa  *-*
C'è stato un momento in cui Sandor si è fatto più vicino, proprio come nel libro, anche se avrei preferito vedere lei che cantava per lui e che gli accarezzava la guancia.
Sarà per un'altra volta!
Un bacione <3

C. Canto

Sandor aveva sentito dire che lady Sansa, oltre ad essere bella, possedeva un'altra dote degna di una futura principessa.

La voce della ragazza era delicata e morbida, si diceva, di una dolcezza non comune.

Il Mastino non ne era rimasto sorpreso: Sansa era un uccelletto chiuso in gabbia, ma il suo canto era pur sempre udibile ed incessabile.

Poi la sera dell'assedio l'aveva sentita cantare.

Stava cercando di tranquillizzare le donne, mentre gli uomini si facevano ammazzare fuori dalle mura del palazzo.

Sansa era un cucciolo fin troppo pregiato per re Joffrey e, proprio per questo, Sandor avrebbe fatto di tutto per aprire la gabbia di quell'uccelletto e farla volare via.

 
Spiegazioni, varie ed eventuali:
Un'altra lettera veloce, veloce prima che arrivi l'anno nuovo!
Grazie a tutti coloro che l'hanno letta ed un grazie speciale a Cherolain che l'ha recensita =)
Un bacione <3

D Ditocorto.

Il Mastino aveva notato le occhiatine che Ditocorto lanciava a Sansa.

Non si era mai fidato di quell'uomo.

Gli sembrava infido e meschino.

Sandor sapeva che Ditocorto rivedeva lady Stark nella figlia, perché anche ad un cane come lui arrivavano le voci di corridoio.

Il Mastino non sopportava che quel puttaniere approfittasse dell'innocenza di quella fanciulla: era già stata maltrattata a sufficienza.

E se Ditocorto non aveva ancora notato quanto lady Stark e Sansa fossero diverse, gliel'avrebbe fatto capire lui.

Con la spada.

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Buona Befana a tutti! =)

Spero che abbiate ricevuto tanti dolci, come me xD

Per il resto, ecco un'altra lettera dell'alfabeto SanSan.

Come ho già detto, Sansa non mi piace particolarmente con Ditocorto, ma ho voluto scrivere una riflessione del Mastino su di lui, perché anche Sandor avrà notato la “simpatia” che Lord Baelish nutre per Lady Stark.

Grazie a tutti coloro che seguono questa raccolta <3

Un bacione :3

E. Ebbrezza

L'uccelletto Stark era come il buon vino: fresco, dolce, ma che può darti alla testa.

Sandor comprese subito che sarebbe stato difficile mantenere fede al suo dovere e agire secondo i dettami del futuro re Joffrey.

Era impossibile arrecare danno a un esserino così indifeso come lady Stark, non c'era gusto ed era, soprattutto, sleale.

Sandor l'aveva capito subito che non ce l'avrebbe fatta.

Anche Sansa, la notte dell'assedio, fece notare che lui, il Mastino, non le avrebbe mai fatto alcun male.

E, prima di lasciarsi per sempre Approdo del Re alle spalle, Sandor non riuscì a comprendere se quel forte giramento di testa e quello strano peso allo stomaco fosse dovuto al troppo vino ingurgitato o a i dolci occhi di Sansa Stark.

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Aggiornamento veloce veloce, prima che i troppi impegni mi portino via tempo prezioso!

Questo capitolo è, ovviamente, collegabile alla penultima puntata della seconda serie, cioé la notte dell'assedio (una delle mie preferite!).

Grazie, come sempre, a tutti coloro che leggono/recensiscono questa storia <3

Un bacione e a presto ^-^

F. Fuoco

Sandor Clegane sembrava non aver paura di nulla, questo Sansa l'aveva notato subito; però, aveva il tipico lucchichio negli occhi di chi nasconde qualcosa.

Sandor era una corazza: forte, impenetrabile e fredda; ma Sansa, come tutti, conosceva la sua più letale debolezza.

Fuoco.

Lo stesso fuoco in cui Gregor Clegane l'aveva spinto da bambino.

Lo stesso fuoco che gli aveva sfigurato il volto.

Lo stesso fuoco dal quale cercava di fuggire in quel momento, mentre Stannis provava a far cedere i Lannister.

Lo stesso fuoco che l'aveva reso più vulnerabile, più buono e più umano di suo fratello.

E, per un solo preciso momento, Sansa ringraziò gli dei di avere a che fare con il Mastino e non con la Montagna che cavalca.

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Riesco ad aggiornare fra una pausa di studio ed un'altra, perché gli esami fanno schifo ù_ù

E dovrei aggiornare altre 208793 storie, ma pazienza xD

Beh, con la lettera “f”, la parola fuoco è la prima che mi è venuta in mente, perché Sandor è adorabile (?) quando mostra la sua paura verso le fiamme <3
E
Sansa si deve svegliare, perché, tra i libri e il telefilm, i miei feelings non ce l'hanno fanno più xD

Grazie mille a tutti, come sempre <3

Un bacio ^-^

G. Grazie

Sansa Stark l'aveva ringraziato con cortesia e rispetto, proprio di una vera lady e futura principessa.

Sandor, però, l'aveva zittita con poche parole di scortesia, proprie di un tipo come lui.

Odiava la pietà, soprattutto se era lei -colei che non riusciva a guardarlo negli occhi- ad usarla.

Uccidere quei ratti che avevano provato a violentare il suo uccelletto era stato un tale piacere e godimento, che accettare quel grazie sarebbe stato troppo perfino per lui.

Il Mastino amava uccidere e, allo stesso tempo, amava quella fanciulla tanto stupida e fragile.

Proprio per questo non poteva cambiare, proprio per questo doveva continuare a spaventarla e a respingere le sue gentilezze da lady.

Se solo Joffrey avesse notato che la sua adorata Sansa non provava terrore per la guardia che il re le aveva messo alle costole, l'avrebbe sostituito con qualcuno di molto più brutale, che non si sarebbe fatto soggiogare dal suo bel faccino.

Non avrebbe mai permesso che il suo uccelletto si spezzasse un'altra ala.

Spiegazioni, varie ed eventuali:
Finalmente anche la mia sessione esami è finita, per cui posso riprendere ad aggiornare le mie storie, questa compresa =D
Non c'è molto da dire su questa lettera: riprende la scena in cui Sansa ringrazia Sandor nella 2x07.
Io AMO quella scena nel telefilm come nel libro.
Ringrazio come sempre tutti <3
A presto, un bacione :3

H. Hug

Abbracciare qualcuno aveva qualcosa di magico.

Sansa l'aveva sempre sospettato: aveva visto l'effetto che provocava in Arya o in Bran l'abbraccio di sua madre.

Era qualcosa che trasmetteva calore e preoccupazione per la persona.

Ti faceva sentire amato ed apprezzato; era un dono, insomma.

Sandor Clegane non doveva essere stato abbracciato tante volte: probabilmente neanche se lo ricordava più l'ultimo abbraccio che aveva ricevuto.

Se fosse stato amato di più, il Mastino sarebbe stato una persona diversa, di questo Sansa ne era certa.

A differenza di Joffrey, che aveva avuto tutto, ma non aveva appreso niente.

La fanciulla si chiese se i suoi abbracci fossero simili a quelli di sua madre; dopotutto poteva aver ereditato anche quello da lei oltre agli occhi ed ai capelli.

Sansa questo non lo sapeva, ma, si appuntò nella mente, che, se avesse voluto fare un tentativo, aveva trovato qualcuno con cui provare.

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Visto che l'inizio della terza stagione si avvicina, come ingannare l'attesa se non pubblicando un altro momento SanSan?

Dopo aver visto la premiere -e alcune vecchie interviste- so per certo che Sophie Turner (alias Sansa Stark) è una SanSan convinta.

Brava ragazza <3

Non c'è molto da dire su questa lettera: mi piacerebbe vedere un abbraccio SanSan prima o poi (e non solo quello xD) e credo che Sandor abbia davvero ricevuto poco amore, per cui nessuno meglio della bella Stark può aiutarlo <3

Grazie, come sempre, a tutti <3

Un bacione e a presto :3

I. Ideale


Quando Sansa era ancora una bambina, la vecchia Nan le aveva raccontato innumerevoli storie su principi valorosi che sposavano bellissime principesse e vivevano felici e contenti.

Sansa, guardando i genitori, aveva sempre pensato che avrebbe avuto un futuro simile a quello della madre: felice e roseo.

Poi era arrivato Joffrey -bello e spietato-  e tutti i suoi sogni erano stati infranti e l'immagine del principe ideale e perfetto si era sgretolato facilmente.

Il Mastino, invece, che non possedeva affatto le fattezze dell'uomo ideale -con la sua faccia orribilmente sfigurata e gli occhi feroci di chi non vedeva l'ora di menar battaglia-, era riuscita a sorprenderla incredibilmente e Sansa si era dovuta ricredere sulle storie di Nan, perché la vita non era come quelle raccontate nelle ballate e nelle canzoni.

La vita era dura e per sopravvivere le persone diventavano dure.

E Sandor Clegane sicuramente non sarebbe mai stato bello né tantomeno potente, ma a Sansa bastò il ricordo di lui che la salvava durante la rivolta del Pane per capire che la corona avrebbe donato molto di più sui capelli neri e stropicciati del Mastino piuttosto che sui riccioli soffici e biondi di Joffrey.

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Ecco un altro motivo!

Beh, quando penso a loro, penso alla Bella e la Bestia, non posso proprio farci niente.

Spero davvero che Sansa si renda conto che la bellezza non è tutto (certo, è ancora piccola per pensare ad altro, ma prima o poi crescerà, no? xD).

Grazie a tutti <3

Un bacione forte ^O^

J. Jewel

Tutti avevano sempre paragonato Sansa ad un gioiello: bellissimo da guardare, fragile e quasi irraggiungibile.

Accanto a Joffrey, sarebbe stata il gioiello più bello della corona dei Lannister e la sua bellezza sarebbe diventata leggendaria come quella della regina Cersei.

Sansa aveva sempre adorato quei complimenti, era ubriaca delle attenzioni che tutti le davano e amava il modo rispettoso in cui la gente le rivolgeva la parola.

Proprio per quel motivo, non poteva apprezzare Sandor Clegane che la trattava come una fanciulla qualunque, senza nome né potere, come se fosse un'ingenua ragazza capitata chissà dove.

Non tollerava il suo modo di stritolarla come se fosse una servetta qualunque, quando le sole cose che Sansa meritava erano mani dolci e affettuosi che l'accarezzassero come se fosse stata una cosa preziosa.

Le ci erano volute settimane per capire che il Mastino, in realtà, le stava insegnando una lezione: la bellezza e la vanità non l'avrebbero portata da nessuna parte.

Doveva diventare furba per sopravvivere in quel covo di leoni, doveva imparare a parlare quando doveva e tacere quando occorreva.

E, soprattutto, capire che non era il Mastino -i cui modi lasciavano alquanto a desiderare- il vero nemico.

I Lannister, con le loro belle parole e i loro gentili sorrisi, erano il nemico e il Mastino, aiutandola a capire, sembrava aver scelto da che parte stare.

Spiegazioni, varie ed eventuali:

Sono tornata dalle vacanze e, prima di riprendere a studiare per gli esami di settembre (dannate sessioni esami!), pubblico un altro capitoletto di questa raccolta.

Ultimamente è andata un po' rilento, ma spero di aggiornare molto più fretta da adesso in poi =)

Grazie a tutti coloro che seguono ancora questa storia!

Un bacione e a presto :3