Tutti i cuori sono fatti in marzapane

di jesuisstupide
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gwendolyn e Gideon ***
Capitolo 2: *** Nulla ***
Capitolo 3: *** Amicizia o amore? ***
Capitolo 4: *** Dal Paradiso all'Inferno ***
Capitolo 5: *** Traditrice ***
Capitolo 6: *** Lacrime ***
Capitolo 7: *** Pensiero ***
Capitolo 8: *** Ti ho amata ***
Capitolo 9: *** Ricordi ***



Capitolo 1
*** Gwendolyn e Gideon ***


1. Gwendolyn e Gideon.

Ho sempre amato le storie d'amore strappalacrime nelle quali la protagonista viene crudelmente abbandonata dall'uomo che ama. Mi piacevano, le trovavo divertenti.
Ma ora non più, non ora che so come ci si sente. È un dolore anche fisico. Come se mille schegge appuntite mi trafiggessero il cuore.
Gwendolyn e Gideon.
Gideon e Gwendolyn.
Dannazione! I loro nomi vicini suonano anche bene.
Scoppio di nuovo a piangere.
Il mio principe se ne è andato sul suo cavallo bianco con un'altra principessa. E a me non resta che recitare la parte di una delle stupide sorellastre di Cenerentola.
Perchè?
Mi ha lusingata, mi ha corteggiata, mi ha fatta innamorare tutto solo perché ero il rubino? E ora sta con Gwen solo perché si è scoperta essere lei la gene-portatrice?
Sì, deve essere così.
Chi mai preferirebbe lei a me? Io sono più bella, più intelligente, più educata, più fine, più elegante, più atletica, più aggraziata. Migliore in tutto, perfetta e Gideon non mi merita.
Tiro inelegantemente su col naso.
Sono assolutamente la migliore.
Ma dentro di me una voce si alza dicendo:
- Ripetitelo, Charlotte, perché sai nulla cambierà -

SPAZZIETTO MIO:
come si è capito questo pezzo è incentrato sui pensieri di Charlotte quando scopre dell'amore tra Gwendolyn e Gideon. Mi sono chiesta cosa l'abbia spinta ad ubriacarsi. Lo so che nella maggior parte dei casi Charlotte è una vera vipera, ma a me alla fine dei libri mi fa un po' pena. A voi no?

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Capitolo 2
*** Nulla ***


2. Nulla.

Pochi attimi bastano per uccidere due persone con un solo affondo? Lord Alistar era riuscito nell'impresa.
Con quell'unico maledetto affondo ha ucciso Gwendolyn, la mia amata Gwenny, e con lei sono morto anche io.
Ora capisco Romeo e tutti quegli altri suicidi. Vedere la donna che ami morta dona al corpo una scarica di adrenalina stupefacente. Con un'energia sorprendente, che non credevo di avere, inchiodo il braccio di quell'assassino alla parete, per poi gettarmi accanto al freddo corpo della mia amata.
Non sarò mai più felice, il mio futuro è morto è morto con lei.
Mi viene quasi da ridere. Ho finto di averla imbrogliata per proteggerla, perchè non morisse ed ora è qui tra le mie braccia, senza vita. E non ho neanche potuto dirle che l'amavo.
“Ti amo, Gwenny, ti prego, non mi lasciare” esclamo.
Ma il suo battito è ormai cessato, ormai non può più sentirmi.
In questo stato sconvolto, disperato, piangente, stringendo al petto il corpo della donna che amo, salto ritornando al presente. Ma non mi importa di come mi presento.
Senza Gwen nella mia vita esiste solo il nulla più totale

SPAZZIETTO MIO:
ecco Gideon. Quando Gwen muore cosa pensa il nostro diamante? Ho pensato che debba aver provato un gran dolore; la donna che amava era morta senza che lui avesse potuto dichiararsi, si era fatto odiare per proteggerla e lei era morta. Doveva essere veramente disperato.

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Capitolo 3
*** Amicizia o amore? ***


3. Amicizia o amore?

“È solo che hai paura di innamorarti di Raphael”
Non c'è alcun pericolo, Gwen. Sono già innamorata.
Ma non posso permettere che un fidanzato mi faccia sragionare, non ora che tu hai più bisogno di me, che vivi tutto questo casino, non ora che tu soffri così per amore.
I miei desideri personali non valgono quanto te. La nostra amicizia vale più di un ragazzo, anche dell'uomo più strepitoso dell'universo. Non c'è neanche bisogno di pensarci; tra l'amore e l'amicizia la scelta è obbligata.
E anche se il mio cuore dovesse spezzarsi per questa mia scelta sopporterò il dolore fino a quando non smetterò di soffrire.
Dopotutto ogni cuore è fatto di marzapane.

SPAZZIETTO MIO:
il terzo personaggio della mia raccolta è ovviamente Leslie. Sono stata a lungo indecisa se metterla per prima, per ultima o tra le altre, ma alla fine ho preferito Charlotte e un'altro personaggio (che non rivelerò) per le storie di apertura e chiusura. So che il capitolo è molto corto, ma spesso i pensieri sono sintetici, ma densi di significati. Spero vi piaccia.

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Capitolo 4
*** Dal Paradiso all'Inferno ***


4. Dal Paradiso all'Inferno.

Felice.
Stamattina ero così felice.
Con Leslie, con la mia piccola mignonne ero stato così bene. Addirittura non vedevo l'ora di tornare a scuola. E io odio la scuola.
Ma poi lei con poche parole, con sguardi gelidi, con indifferenza aveva ucciso il mio cuore. Mi aveva fatto cadere all'Inferno.
“Come ha già detto la vita a volte è ingiusta.”
La colpa è tutta di Gideon e di quegli inutili Guardiani, Leslie crede che le sia nemico, perché sono il fratello di uno stupido viaggiatore del tempo; la caccia al tesoro riguardava il loro stupido segreto, segreto di cui non mi interessa assolutamente niente.
Mi aveva usato; non era mai stata veramente interessata a me, ma soltanto al mio aiuto.
Di solito ero io a far soffrire le ragazze, quindi non avevo mai sofferto per amore
Fa male. Molto, molto male.

 

SPAZZIETTO MIO:

scusate per il ritardo, ma ho avuto dei piccoli problemi tecnici (il mio computer ha dato forfait). Dopo Leslie si parla (ovviamente) di Raphael. Il momento del libro in cui ho inserito i suoi pensieri è lo stesso in cui ho ambientato quelli della sua ragazza. Non è una delle mie performance meglio riuscite, ma spero piaccia comunque.
Grazie a tutti quei santi che hanno recensito, leggere i commenti aiuta sempre la mia autostima.

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Capitolo 5
*** Traditrice ***


5. Traditrice.

Scaravento il bicchiere a terra. Il suono del vetro infranto mi dona un benessere fisico.
Si sposa.
Quella traditrice si sposa.
Vado in cucina e fracasso un numero imprecisato di piatti, ma questa volta neanche il rumore mi aiuta. La rabbia cresce e non passa.
Credevo mi avrebbe aspettato, che avremo finito per stare insieme per sempre, nonostante le litigate, nonostante le nostre gelosie.
E ora lei si sposa.
Mi butto sul divano, svuotato dalla rabbia, ed inizio a trangugiare tutti gli alcolici che ho in casa; voglio dimenticare, sto soffrendo troppo e non riesco sopportarlo.
Mi premo le mani sul volto per non vedere quel cartoncino bianco che ai miei occhi è più pericoloso di un razzo atomico.

     - Grace Montrose    
   e   
Nicholas Shepherd
sono lieti di invitarla al
loro matrimonio... -

E, con il cuore spezzato, senza più trattenermi, io, Falk De Villiers, scoppiò a piangere.
 

SPAZZIETTO MIO:
Falk è uno di quei personaggi più ignorati della saga e personalmente trovo crudele che la Gier non abbia approfondito la relazione tra lui e Grace (coppia che mi ha fatto tanto sospirare nei libri). Credo però di aver reso Falk un po' troppo OOC; mi dispiace, ma credo che tutti possano avere dei momenti di debolezza, anche i più inflessibili.
Grazie a tutti quelli che recensiscono, o anche solo leggono, le mie cavolate.

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Capitolo 6
*** Lacrime ***


6. Lacrime.

Mi aveva solo umiliato, urlato contro, mi aveva fatta sentire la peggiore delle criminali.
Mi lascio scivolare lungo il muro, senza forze, affondo il viso nelle ginocchia e piango.
Come avevo potuto pensare, anche solo per un attimo che fosse cambiato, che fosse nuovamente interessato a me, che mi amasse più di quanto tenesse alla sua stupida Loggia.
Io lo avevo amato subito, appena lo avevo visto, ragazzino, la prima volta che papà mi aveva portata a Temple; sorrideva sempre ed era così alto e bello, con quei riccioli castani e quegli strepitosi occhi da lupo.
Amore a prima vista.
E questo sentimento è rimasto dentro di me, alimentato dai frequenti incontri alla Loggia, ma solo al liceo riuscii a mettermi con lui.
Alla fine c'eravamo lasciati, per un motivo stupido. Avevo sofferto tanto per quella separazione, ma alla fine è passata, ho smesso di soffrire, grazie a Nicholas.
Ma Nicholas è morto e Falk è tornato a tormentarmi, se possibile più affascinante di prima. E mi sono accorta di amarlo ancora.
Il mio pianto si fa più forte; piango per Paul, per Lucy, per Gwen, per me e per il io amore impossibile.
E le lacrime scorrono senza poterle fermare.

SPAZZIETTO MIO:
questo è facile da capire, soprattutto in relazione al capitolo precedente. Mi sono sempre chiesta come Falk e Grace si fossero conosciuti. Questo capitolo non mi soddisfa pienamente, ma spero che piaccia almeno un po', che su una scala da 1 a 10 si meriti un 6.
Grazie a
EllaMasen che recensisce sempre e aiuta la mia autostima

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Capitolo 7
*** Pensiero ***


7. Pensiero.

Sospiro appoggiandomi stanca alla parete della cella, carezzandomi il ventre leggermente gonfio.
Guardo attraverso le grate della finestra di fronte a me aspettando che lui arrivi come ogni volta, scavalcando il muro, venendo da me per portarmi via con sé.
Sono giorni che non vine a trovarmi, da quando ci hanno scoperti e mi manca.
Mio padre è furioso, la badessa è furiosa, le consorelle sono furiose; gli unici calmi siamo padre Gian Petro Baribi ed io, anche se sospetto che costui mi creda uscita di senno, soprattutto quando ho rivelato da dove venisse l'uomo che amo.
Fermo la mano esattamente al centro del mio ventre, sorridendo. Sono così felice, non vedo l'ora di poter dare la splendida notizia al mio amato.
Sento la porta della cella aprirsi ed ecco entrare io padre, subito seguito da un frate dall'aria severa, che mi scruta impassibile. Mi forzano a bere una strana sostanza dal sapore disgustoso che i fa bruciare il corpo.
Urlo. Non riesco più a controllarmi.
L'ultimo mio pensiero lucido: Robert e il nostro bambino.

 

SPAZZIETTO MIO:
in questo capitolo si parla di Elisabetta Madrone, la figlia del Darth Vader che tormenta Gwen e che alla fine viene mangiato da Xemerius. Nel libro si parla molto poco di Elisabetta, ma quel poco che c'è scritto mi ha toccata profondamente; io credo che fosse seriamente innamorata del Conte di Saint Germain e ho cercato di rendere gli ultimi pensieri lucidi di questo personaggio.

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Capitolo 8
*** Ti ho amata ***


8. Ti ho amata.

Appoggio la testa contro il muro della mia cella, la cella in cui i Guardiani da ME creati mi hanno rinchiuso, nelle segrete degli edifici a Temple che IO ho donato alla MIA associazione.
Mi hanno definito come un'essere egoista! Egoista! Io!
Che assurdità!
Se sapessero la verità non mi giudicherebbero.
Quando ho scoperto i due cronografi, quando ho capito che i “segreti” erano due ho provato una tale gioia.
Avrei potuto... sarei stato in grado... l'avrei salvata.
Chiudo gli occhi e stringo la mano destra sul pezzo di vetro che ho trovato in un angolo della mia prigione. Sollevo il braccio, portandolo all'altezza del cuore e mi colpisco.
Il mio pensiero mentre muoio ti raggiunge, mia amata Elisabetta.
Non ti ho abbandonata, ti ho amata davvero.
E ora ti raggiungerò

 

SPAZZIETTO MIO:
dopo Elisabetta Madrone ecco il suo innamorato, il tanto detestato Conte di Saint-Germain. Non mi è simpatico, non lo amo, né provo compassione per lui come ne provo per Charlotte, ma ho voluto sperare che amasse seriamente Elisabetta, almeno quanto ama sé stesso. Il capitolo non mi piace particolarmente, ma lo pubblico lo stesso.
Avverto già che il prossimo capitolo sarà anche l'ultimo.

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Capitolo 9
*** Ricordi ***


9. Ricordi.

Sono seduta sul tappeto, letteralmente circondata da un mare di fotografie, lettere e documenti. In ciascuna di esse c'è una parte di te, un tuo ricordo.
Mi hai lasciata sola, senza nient'altro che il tuo sorriso impresso sulla pellicola e qualche documento con la sua firma, rigorosamente vergata a mano con inchiostro nero “come ali di corvo”, come eri solito ripetere.
Le lacrime mi scorrono lungo le guance, senza che io possa fermarle. Non ho mai pianto così tanto in tutta la mia vita, o almeno da quando ne ho memoria.
Il mio pianto si fa più forte, addirittura singhiozzo.
Disperata, mormoro il tuo nome, come un invocazione, nella speranza che ti riporti da me.
Perché non mi hai ascoltata? Perché non ti sei preso cura di te stesso? Ma soprattutto, perché te ne sei andato, lasciandomi sola?
Perché, Lucas?
“Mamma” mi sento chiamare.
Scatto in piedi, mi asciugo le lacrime e mi sistemo i capelli scomposti prima che Grace apra la porta.
Un ultimo sguardo dietro di me, prima di chiudere a chiave il luogo dove conservo tutti i ricordi del mio grande amore.
Non mi hai lasciato altro. Solo ricordi.

 

SPAZZIETTO MIO:
ed ecco l'ultimo capitolo della mia piccola raccolta. I pensieri di Lady Arisa: nei pochi attimi in cui i nonni (o bisnonni che dir si voglia) di Gwendolyn sono stati mostrati insieme si è intuito il profondo amore che li legava e ho quindi deciso di immaginare cosa la fredda Lady Arisa abbia provato alla morte del marito.

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