La città di cristallo

di Queen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Caoitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


LA CITTA’ DI CRISTALLO

LA CITTA’ DI CRISTALLO

 

“Vi era un tempo in cui, in una dimensione diversa dalla nostra, umani e pokemon convivevano insieme, questo regno aveva la sua capitale in una splendida città di cristallo, Cristal City. Il regno era governato da una famiglia reale,la cui regina era dotata di straordinari poteri anche grazie all’ausilio di una pietra speciale, che conferiva al possessore un enorme potere. Un giorno uno dei servitori del regno architettò una congiura contro la famiglia reale organizzando un esercito formato dai pokemon e dagli umani più spietati. Scopo di quest’uomo era quello di salire al potere eliminando la famiglia reale e di impossessarsi del potere della pietra. Gli eserciti della due fazioni si sfidarono, e subito l’esercito del male ebbe la meglio. Per proteggere il regno dal far cadere in mani sbagliate la pietra la regina decise di creare una barriera a protezione del palazzo usando tutti i suoi poteri. Da quel momento cadde in una specie di coma dal quale non si risvegliò più. A quel punto il palazzo era salvo e con essa anche l’enorme potere celato dalla pietra, ma per quanto tempo sarebbe durato? Così mentre l’esercito nemico continuava, con vaghi tentativi, a cercare un modo per entrare, il re, vedendo nella figlia l’unica possibilità di salvezza in quanto aveva in se i poteri della madre, decise di mandarla in un’altra dimensione, cosi che un giorno sarebbe tornata a salvare il suo regno…”

 

TORNANDO AI GIORNI NOSTRI…

Misty: Ash sei uno stupido!

Ash: Se io sono uno stupido, tu cosa sei? La regina degli stupidi?

Misty: Ma come ti permetti… ora ti faccio vedere io!

Brok: Tu non fai vedere un bel niente a nessuno…ve la volete smettere?

Ash: Non è colpa mia, è lei che esagera sempre su tutto…

Misty: Cosa?!? Ma allora sei per davvero uno stupido! Solo tu potevi sbagliare strada leggendo la cartina! Chissà dove siamo finiti ora!

Brok: Avanti Misty, ora calmati, vedrai che ritroveremo la strada per arrivare alla prossima città!

Ash: Già e vediamo di sbrigarci…

Misty: Adesso hai anche fretta? Ti ricordo che è colpa tua se siamo finiti in questa situazione!

Ash: Si ho fretta, voglio arrivare alla prossima città per vincere una nuova medaglia!

Misty: Medaglie, medaglie e sempre medaglie… possibile che non hai altro per la testa? Sai pensare solo a te stesso, non pensi mai a cosa vorrebbero fare gli altri?

Ash: certo che penso solo a questo! Dopo tutto è questo lo scopo del mio viaggio! Se a te non va bene sei libera di andartene, nessuno ti obbliga a restare, a volte vorrei tanto non averti rotto la bici, così ora non saresti costretta a viaggiare con me!

In quel momento Misty si sentì cadere il cuore in pezzi, quelle parole dette da Ash l’avevano lasciata come pietrificata, non avrebbe mai pensato che potesse pensare quelle cose di lei, rimase talmente stupita da quella reazione che non trovò neanche la forza per reagire e rispondere, avrebbe voluto solamente scoppiare a piangere, ma non poteva farlo, almeno non davanti a lui…

In quel momento ritornò Brok , che si era allontanato un attimo per vedere se riusciva a ritrovare il sentiero, dato che tanto non riusciva a calmare i due.

Brok: Ei ragazzi credo di aver ritrovato il sentiero, ma ora è buio, e non riesco a vederlo bene, quindi per stasera ci accampiamo qui…. Ei ma mi ascoltate? Cosa vi è successo?

Ash: … niente… cmq faremo come hai detto tu…

Durante la cena Ash e Misty non proferirono parola, Brok tentò invano di attaccare discorso,  ma i due si rifiutavano di alimentare la conversazione rispondendo con poche parole alle domande dell’amico.

La notte non trascorse tranquilla per nessuno dei due: misty non riusciva ad addormentarsi, aveva ancora in mente il volto di Ash, e nella sua testa rimbombavano ancora le sue parole.

Misty:” non ci posso ancora credere, sono 5 anni che viaggiamo insieme e lui per tutto questo tempo mi ha considerato sempre un peso, ma perché questo mi fa stare così male? Sono convinta che le stesse cose detto da Brok non mi farebbero lo stesso effetto, ma perché con lui è diverso? Ke mi sia innamorata di lui?”

Intanto anche Ash non stava passando una notte tranquilla…

Ash” Accidenti non riesco a prendere sonno”

Infatti ogni qualvolta che provava a chiudere gli occhi gli compariva davanti l’espressione di Misty, dopo che aveva sentito le parole da lui pronunciate.

Ash” Forse oggi ho esagerato… non avrei mai dovuto dire quelle cose, questa volta Misty se l’è presa davvero male, ed ha ragione! Ed ha ragione anche quando dice che sono uno stupido! Basta, ho deciso, domani le chiederò scusa e rimetterò le cose a posto!”

Tornando da Misty, finalmente si era addormentata, ma non era tranquilla; si agitava nel sonno, stava facendo un sogno strano: nel sogno vedeva una strana città con al centro un magnifico palazzo di cristallo, ad un certo punto l’atmosfera si faceva buia, iniziava a sentire le grida di paura della gente, poi vedeva una bambina nel palazzo con in mano una pietra che piangeva, ad un certo punto arrivava un uomo che la prendeva in braccio e stringendola forte le diceva: “ vedrai, andrà tutto bene…” poi continuava dicendo: “… ora tu pensa ad andare, e ricorda che sei la nostra unica speranza…” poi una luce e più niente. Misty si svegliò di soprassalto, e non fece in tempo a richiudere gli occhi che subito le parve di sentire una voce, chiamarla. Si alzò e si girò verso i suoi amici, ma vide che stavano dormendo ( Ash si era appisolato da un po’). Credendo di aver immaginato tutto si stava per rimettere a dormire che subito sentì di nuovo quella voce chiamarla.

Misty: Chi sei?

Voce: Chi sono non ha importanza… è ora che tu torni qui… segui la mia voce…

Misty si alzò, non sapeva perché ma sapeva che doveva seguire quella voce, si stava dirigendo verso Ash per informarlo, ma poi pensò: “ A cosa serve? Tanto a lui non importa se io così di punto in bianco me ne vado… anzi non potrò fargli che un favore!”

Così raccolse le sue cose e si allontanò con il volto rigato dalle lacrime. Si diresse in un bosco, fino ad arrivare ad un magnifico laghetto alimentato da una cascata.

Misty: Adesso dove devo andare?

Voce: Entra nella cascata…

Misty: Nella cascata?

Voce: Fidati di me…

Arrivò nei pressi della cascata arrampicandosi per la parete rocciosa, e quando fu abbastanza vicina allungò timorosamente il braccio verso l’acqua. L’acqua non scorreva molto violentemente e l’azione non le fu difficile. Dopo un primo strato d’acqua sentì che la sua mano stava per venire risucchiata da un qualcosa che si trovava dietro la cascata e subito la ritrasse indietro.

Voce: Non aver timore, entra.

Senza contestare Misty si fece coraggio ed entrò. Una volta dentro venne risucchiata da quella cosa che si trovava dietro la cascata, vide una luce e poi più niente.

Intanto si era fatta mattina, Ash e Brok si alzarono quasi simultaneamente poi Brok voltandosi in direzione del posto dove doveva esserci Misty si accorse che non c’era.

Brok: Ei Ash Misty ti ha detto che si sarebbe andata a fare un giro?

Ash ( che ancora non si era accorto di nulla): No perché?

Brok: Vedi… non c’è!

Ash rimase sbalordito dalle ultime parole pronunciate dall’amico. Brok vedendola faccia di Ash disse: Ash, stai bene? Sai dove è andata Misty? Sai quando tornerà?

Ash “ … è tutta colpa mia…”

Brok: Ash mi senti?

Ash “… sicuramente se ne è andata per quello che le ho detto ieri sera..”

Brok: Ash, mi vuoi rispondere?

Ash: Si Brok ti ascolto: no non so dove è andata… ma non credo che tornerà!

Brok: Cosa dici? È successo qualcosa?

Ash: No… cioè, si…

Poi Ash racconto quello che era successo la sera prima all’amico.

Brok:… in effetti hai proprio esagerato, ma come hai potuto dirle quelle cose?

Ash: Non me lo dire, mi sento un verme!

Brok:Chissà dove sarà ora…

Ash: Forse potrebbe aver bisogno del nostro aiuto, magari si trova in difficoltà…

Ash era visibilmente preoccupato, e Brok, che lo aveva capito subito cercò di consolarlo.

Brok: Non fare quella faccia, vedrai che starà bene! Ora la andiamo a cercare e poi riprendiamo il viaggio ok?ma ora abbandona quell’espressione da cane bastonato, non ti si addice proprio!

Ash fece un sorriso e poi con la testa accennò ad un si come risposta. I due raccolsero tutta la loro roba e iniziarono le ricerche di Misty. Dopo un po’ di tempo arrivarono nei pressi di una cascata, dove  c’era videro un vecchio pescatore.

Brock: Ash, proviamo a chiedere a lui, magari ha visto Misty!

Ash: ottima idea!

Così…

Ash: Scusi signore, possiamo farle una domanda?

Pescatore: Certo dimmi pure giovanotto!

Ash: Ha per caso visto…

Poi dallo zaino tirò fuori una  foto di gruppo che li raffigurava e si mise a fissarla.

Ash: E’-E’ questa qui: una ragazza di media statura con i capelli  rossi e gli occhi azzurri come l’oceano…

Poi rimase in silenzio sempre a guardare quella foto.

Pescatore: Em… forse se me la fai vedere potrei aiutarti…

Ash: E’? A, si, mi scusi, ecco!

Il vecchio prese la foto e iniziò guardarla attentamente.

Pescatore: Um… certo ora ricordo! Si, si deve essere proprio lei!

Ash: L’hai vista per davvero? Sei sicuro di non sbagliarti? Avanti dicci tutto!

Pesatore: Si ne sono sicuro, p successo qualche ora fa, l’ho vista poco prima dell’alba, che si stava avvicinando alla cascata, si è arrampicata alla parete rocciosa, poi…

Ash:… Poi?

Pescatore: poi ci è entrata dentro!

Ash: Ne è poi uscita?

Pescatore: Che io sappia…no!

Brock: Bene Ash, non ci rimane che andare!

Ash: Già… grazie mille signore!

Pescatore: Di niente ragazzi!

Così i due ragazzi si diressero verso la parete e si arrampicarono fino ad arrivare in prossimità della cascata.

Brock: Bene ora che siamo qui… cosa facciamo?

Ash: Che domande… cerchiamo di superare la cascata!

Brock: Già chissà perché non ci ho pensato…cosa hai detto? Ma sei diventato matto? Guarda che attraversare una cascata non è come varcare una porta… potresti essere spinto giù dalla corrente! Secondo me la cosa migliore è tornare indietro ed organizzare un piano d’azione!

Ash: Si così magari mentre noi ce ne stiamo qui a confabulare, Misty  corre chissà quale pericolo… no! Io vado, se vuoi  vieni con me, altrimenti, torna indietro a fare il tuo piano d’azione!

Detto così si avvicinò alla cascata, mise dentro un braccio, subito sentì una forza che lo risucchiava, ma non ci fece caso, e ci si gettò dentro.

Brock: Ei, Ash aspetta è imprudente non sappiamo cosa ci… accidenti è andato… quanto è testardo… Ash asettami che arrivo!

Detto così si gettò anche lui nel flusso d’acqua.

 

Intanto Misty stava riprendendo conoscenza. Non riusciva a capire cosa fosse successo, le sembrava di aver sognato tutto. Quando apri gli occhi però comprese che non stava sognando… Si trovava in un letto a dir poco gigante, in una stanza enorme,  con una grande finestra che dava su un terrazzo. Si sentiva confusa, ma non del tutto smarrita, quei luoghi le sembravano familiari, non era la prima volta che entrava li, ma non riusciva a ricordare dove li aveva visti prima…

Voce: Ti sei svegliata finalmente…

La voce era quella che l’aveva guidata fino alla cascata, e proveniva dal fondo della stanza… Misty si girò in quella direzione e vide un uomo che se ne stava seduto in una sedia nascosto nella penombra della stanza.

Misty: Ora puoi dirmi chi sei?

Voce: Certo, anche se rimarrai un po’ sconvolta da quello che sto per dirti… perché vedi… io sono tuo padre!

Misty: No… non è possibile… i miei genitori sono morti quando io ero piccola con un incidente stradale.

Voce: Già, quelli da cui ti abbiamo fatto rinascere sulla terra per poterti salvare dal pericolo che minacciava questo mondo…

Misty: Ma cosa significa tutto questo?

L’uomo si alzò e si diresse verso di lei. Ora le era visibile, era un uomo alto e robusto, con i capelli neri e gli occhi azzurri… azzurri come i suoi…

Voce: So che tutto questo ti sembra strano… ma devi credere a ciò che ti dico… vedi molti anni fa questo era un regno pacifico e tranquillo, ma poi un giorno uno dei nostri più fedeli servitori si ribellò, ed iniziò una guerra contro di noi per prendere il potere, così tua madre decise di sacrificarsi per proteggere il palazzo e le persone che riuscirono a salvarsi rifugiandosi qui, e lo fece usando tutti i suoi poteri per creare uno scudo protettivo intorno al palazzo…

Misty: Tutto questo è incredibile… ma dov’è mia madre, perché non è qui con te?

Voce: Vedi… come ti ho detto, tua madre creò uno scudo intorno al palazzo usando tutti i suoi poteri… e così facendo cadde in un sonno profondo dal quale ancora non si è destata…

Misty: … p-perché mi avete fatta tornare?

Voce: Semplice: poco prima che ti mandassi sulla terra il cristallo che si trovava tra le mani di tua madre scomparve…

Misty: Ed io cosa centro con tutto questo?

Voce: Vedi… prima dell’accaduto ti vidi piangere vicino al corpo inerme di tua madre, poi vidi una luce e subito dopo il cristallo sparì… io credo che lei abbia voluto farti avere il cristallo, per questo motivo decisi di non dire niente a nessuno e di mandarti sulla terra finché la situazione qui non sarebbe migliorata… ed ora è giunto il momento, già da un po’ di tempo gli attacchi sono diventati meno frequenti, e gira voce che da un po’ di tempo quell’infame traditore sia sparito, così ho deciso di farti tornare, così ora con l’aiuto del tuo cristallo riusciremo a mettere fine a tutto questo per sempre.

Misty: Ma io non ho quel cristallo, e non so neanche dove potrei trovarlo…

Voce: Vedrai, sono sicuro che lo troverai… mi fido di te…

Misty: Grazie per la fiducia che riponi in me… avrei un ultima domanda…

Voce: Dimmi tutto!

Misty: Potresti farmi vedere mia madre?

Voce: Ma certo seguimi!

Così si avviarono per un corridoio lunghissimo, poi salirono delle scale, a Misty tutto sembrava così familiare, sapeva di aver già camminato per quei corridoi, nella sua mente affioravano come flash dei ricordi…poi arrivarono davanti ad una porta sorvegliata da due guardie, che ad un cenno dell’uomo si affrettarono ad aprire la porta.

Misty “ Però mio padre deve essere una persona importante se quegli uomini ad un suo solo cenno hanno eseguito l’ordine”

Quando le porte si spalancarono Misty vide un’enorme salone illuminato appena da una luce debole che entrava da una finestra posta molto in alto. Al centro della stanza vide una persona… una donna sdraiata su di un letto avvolta da una fioca luce che sembrava addormentata. Subito seguì il padre e si diressero li. Appena arrivata non potè fare a meno di notare l’incredibile somiglianza con la donna… il padre vedendola con quell’espressione così sorpresa disse: Ti somiglia vero? In effetti sei identica a lei… se non fosse per gli occhi… li aveva di un colore verde,  un verde bellissimo, che brillava come uno smeraldo…- il suo volto si rattristò un po’, poi, però, ritornò in se e dopo una pausa continuò - … ma dopo tutto dovevi pur prendere qualcosa da me…

Guardia: Maestà, sono stati avvistati degli sconosciuti che si aggirano per la città, cosa facciamo?

Voce: Arrivo subito, aspettatemi fuori… scusa, ma devo andare, il dovere mi chiama!

Misty (incredula per quello che aveva sentito) : Maestà? Quindi tu saresti re? Ma se tu sei un re… io essendo tua figlia…

Re: … Sei una principessa, esatto, perché non te lo avevo detto prima?

Misty: No… comunque ti dispiace se resto ancora un po’ qui?

Re: No,no, resta pure… a dopo!

Misty: Va bene…

Quando il re uscì Misty ritornò vicino al letto della madre.

Misty: Mi sembra tutto così irreale… eppure è tutto vero, non è un sogno… io dovrei salvare questo regno? Che poi sarebbe il mio regno… ma come faccio a ritrovare quella pietra…sono così confusa… ti prego madre aiutami…

In quel momento una lacrima scese dal suo viso e cadde su quello della madre…

Misty: Ora è meglio che vada, farò un giro del castello, chissà che non ricordi qualcosa di utile.

Così usci ed iniziò a girovagare per quei corridoi senza una meta precisa. Ed iniziò a pensare, ma la prima cosa che le venì in mente fu Ash.

Misty: “ Chissà cos starà facendo ora… sicuramente si starà dirigendo verso la prossima città per conquistare una medaglia… no si sarà neanche accorto della mia assenza… dopo tutto io ero solo un peso… ma non è il momento di pensare a questo…ho cose più importanti a cui pensare ora….”

 

Ma cosa era successo ad Ash e Brock? Torniamo indietro di un po’…

I due ragazzi erano appena usciti dalla “cascata”, ma il luogo dove si trovavano non sembrava affatto una di quelle caverne umide che era solito trovare dietro una cascata, anzi, si trovavano in un boschetto distesi su un morbido prato verde. Quando Ash vide ciò che lo circondava  non poteva credere ai suoi occhi…

Ash: Brock, è normale trovare un boschetto ed un prato dietro una cascata?

Brock (che ancora non si era accorto di niente): Che razza di domande fai? Certo che non è normle…. (poi alzando gli occhi e guardandosi intorno) ei ma dove cavolo siamo finiti?

Ash: E’ quello che vorrei sapere anche io…

Poi si avvicinò a dei cespugli li scostò e vide che poco distante da loro  c’era una città con al centro un palazzoche sembrava fatto di cristallo.

Ash: Brock… vieni qui …se questo boschetto ti è sembrato strano… ora cosa mi dici?

Brock: Perché cosa c’è? (poi guardando nella direzione in cui stava guardando Ash) Questa poi… sembra che dietro quella cascata ci sia un intero mondo! Ma come è possibile?

Ash: Non lo so… però visto che siamo qui ci conviene andare a vedere nella città, magari anche Misty si trova li…

Così fecero, scesero da quella piccola collina e si avviarono verso la città. Quando arrivarono iniziarono a girovagare tra le case in cerca di qualche indizio che potesse portarli da Misty… beh… case, più che altro ruderi visto che a causa delle numerose guerre combattute della città non rimaneva un gran che.

Brock: Ma cosa è successo qui? Sembra che si sia combattuta una guerra… dalla collina non sembrava così mal ridotta questa città…

Ash: Già… chissà dove può essere Misty… sempre che si trovi qui…

Brock: Vedrai che la troveremo…

Ad un certo punto degli uomini vestiti da soldati comparvero da dietro i resti di una casa minacciandoli con delle spade…

Soldato1: Fermi dove siete stranieri!

 Soldato2: Fate un altro passo e siete morti…

Brock: Ei calmi, calmi, non abbiamo cattive intenzioni…

Ash: Già, noi veniamo… in pace

Soldato1: Questo sarà il nostro sovrano a deciderlo… ora seguiteci fino palazzo senza fare domande!

Così i quattro si avviarono. Quando arrivarono vennero scortati fino ad una stanza. Li, in fondo sopra ad un piano rialzato c’era il trono dove il re li stava attendendo. Appena furono abbastanza vicini stava per iniziare a far loro delle domande quando il suo sguardo cadde su Ash rimase a fissarlo per un po’ e per tutto il tempo che lo guardò sul suo volto comparve come un’espressione di rabbia…” No, non può essere… come può essere qui? Possibile che… “ poi i suoi pensieri furono interrotti da un soldato.

Soldato2: Maestà, questi sono i due individui che si aggiravano per le rovine della città!

Re: …Bene, ditemi i vostri nomi, da dove venite e quali sono le vostre intenzioni.

Ash: io sono Ash e lui è Brock, siamo alla ricerca di una nostra…

Improvvisamente Ash si bloccò

Brock: Ash finisci la frase, non fare il maleducato proprio davanti ad un re….

Poi guardò nella direzione che l’amico stava fissando e rimase anche lui a bocca aperta… da una porta dietro al trono uscì Misty, che rimase anch’essa sorpresa.

Misty: Ash… Brock… cosa ci fate qui?

Re: Misty, conosci queste persone?

Misty: Si, sono miei amici… quando ero sulla terra viaggiavamo insieme…

Re: Bene, liberateli, gli amici di mia figlia sono anche nostri amici…

Brock:Figlia? Misty è sua figlia?

Re: Si perché? Dimenticavo voi non siete al corrente della storia..bene preparatevi perché è una lunga storia…

Voce: Forse dovresti farli riposare… tanto abbiamo tutto il tempo per discutere… inoltre credo che i nostri ospiti siano stanchi…

Il re si voltò e dalla porta dalla quale era uscita Misty uscì… la regina

Re: C-come è possibile, ditemi che non sto sognando…

Misty: Madre siete proprio voi?

Regina: Si… ed proprio grazie a te…

Misty: Grazie… a me?

Regina: Si… è stata la tua lacrima a farmi svegliare dal mio sonno…

Re: E lo scudo?

Regina: Non preoccuparti… ho fatto uno speciale incantesimo, che ha fatto si che lo scudo possa rimanere intatto anche senza il mio continuo controllo, e poi gli attacchi sono cessati da qualche tempo no?

 Re: Già sono così felice che tu ora sia qui…finalmente la famiglia si è riunita, dobbiamo festeggiare, questa sera ci sarà un banchetto, al quale, naturalmente siete invitati anche voi!

Brock: Grazie mille sua altezza!

Regina: Cosa state aspettando, portate i nostri ospiti alle loro stanze, questa sera vi racconteremo tutta la storia

Soldato1: Subito vostra altezza, avanti seguitemi.

Ash e Brock non ebbero neanche il tempo di scambiare due parole. Le stanze di Ash e Brock si trovavano vicine prima di entrare per prepararsi per la cena Brock vide Ash con un’aria triste e gli disse: Ei cos’è quella faccia scura? Hai visto? Sta bene, non ne sei felice?

Ash: Certo che domande… ma vedi….

Brock: Non ti preoccupare vedrai che a cena le potrai parlare e chiarirete tutto e tornerete amici come prima!

Ash: Se o dici tu…

Brock :Certo che lo dico io… avanti ora corri a prepararti…

Ash: Ok… Brock…

Brock: Si?

Ash: Sei un vero amico, grazie!

Brock: Ma figurati… avanti ora vai!

 

Intanto anche Misty era andata in camera sua per prepararsi. “ Lo sapevo, ce l’ha con me… non mi ha neanche guardata, però perché allora sarebbe venuto? Questo significa forse io conto qualcosa per lui? Calma Misty, non correre… sicuramente sarà stato Brock a convincerlo… eppure non credo che se era veramente arrabbiato avrebbe attraversato una cascata per me… ma non voglio illudermi… meglio se ora inizio a prepararmi che si sta facendo tardi…”

Intanto nella sala dei sovrani…

Regina: Tesoro cos’hai? È da quando siamo rientrati che non dici una parola… non dirmi che non sei felice di vedermi?

Re: Cosa? Ma scherzi? Sono felicissimo che tu sia qui… è solo che…

Regina: Fammi indovinare… ti da fastidio la sua presenza…

Re: Più che altro vorrei sapere perché  è qui e quali sono le sue intenzioni…

Regina: Non dirmi che sei ancora fissato con quella storia? Ancora non hai capito che è destino e che tu non puoi niente per impedirlo?

Re: Non mi importa niente, sai bene che sono contrario a questa storia, e sai bene cosa ne penso…

Regina: Si, si la solita storia… ma ora non pensarci. Cambiando argomento… da quanto tempo è che non passiamo un po’ di tempo insieme?

Re: Ora che ci penso… è veramente tanto…

Regina: Già… avanti vieni qui…

Poi i due si baciarono.

 

Così la sera si riunirono per cenare. Insieme alla famiglia reale e ai nostri amici cerano una decina di funzionari del regno. Quando la cena stava per volgere al termine …

Brock: Allora maestà, ora può spiegarci dove siamo e cosa sta succedendo qui?

Re: Già, hai ragione Brock: allora dovete sapere che…

E il re racconto loro tutto. Finito il racconto Ash si alzò da tavola…

Ash: Scusate se mi allontano, ma ho bisogno di una boccata d’aria...

Così dicendo si alzò e uscì dal salone.appena fuori uscì nel terrazzo di una finestra che si trovava subito dopo l’uscita e rimase li a riflettere.

Intanto a cena…

Misty “ Questo è il momento adatto, devo parlare con Ash…”

Così ,senza farsi vedere uscì.

Misty “Ora non mi resta che trovarlo…”

Ma la ricerca fu breve, infatti lo vide subito affacciato al balcone immerso nei suoi pensieri. Poi si avvicinò silenziosamente a lui…

Misty: Scusa… ti disturbo?

Ash: No,no vieni pure!

Misty: Allora, come ti sembra questo posto?

Ash: Non è niente male se non fosse per le case diroccate ed il silenzio spettrale che regna in questo enorme palazzo…

Misty: Già è quello che penso anche io… ma prima non era così credimi… era  molto più bello e pieno di vita, anche se non lo ricordo molto bene…

Ash: So quello che vuoi dire… anche io stando qui a guardare quel che resta della città ho avuto la sensazione che prima fosse molto più bella… ma la mia è solo una sensazione, invece il tuo è un ricordo…

Misty: Già… “ accidenti e ora cosa gli dico, mi sento così imbarazzata”

Ash: Misty…

Misty: Si Ash…?

Ash: Pechè te ne sei andata via così senza dirci niente? Ci siamo preoccupati tantissimo…

Misty: … vedi Ash… non credevo di farvi soffrire, pensavo che se me ne fossi andata a te non sarebbe importato niente visto che tu mi avevi detto che per te ero soltanto un peso…

Ash: Hai ragione, è stata colpa mia… mi sento un verme, non avrei mai dovuto dirti quelle cose, avevi ragione, sono uno stupido ed anche un egoista…

Misty non poteva credere che la persona che stava parlando fosse proprio Ash, non poteva credere che quel poco tempo passati separati lo avesse fatto maturare così in poco tempo…

Misty: Dai Ash, non colpa tua… a volte quando si è arrabbiati si dicono cose che non si pensano… e poi la colpa è anche mia… sono stata io, non avrei mai dovuto dirti quelle cose…

Ash si avvicinò poi a Misty e fece una cosa cosa che la ragazza non si sarebbe mai aspettata da lui… la prese e la strinse forte tra le sue braccia… Misty per un primo momento rimase confusa da quel gesto, poi ricambiò l’abbraccio. Poi, sempre rimanendo abbracciati Ash  le sussurrò all’orecchio: No, la colpa è solo mia, non avrei mai dovuto essere così egoista, non ho mai pensato che facendo così avrei rischiato di perderti… quando non ti ho vista questa mattina mi sono sentito morire pensando a quello che poteva succederti, e soltanto li ho capito quanto importante tu sia per me… ti prego perdonami se non l’ho capito prima…

Misty non riusciva ancora a credere a quello che aveva sentito, eppure era tutto vero, era li tra le braccia di Ash, ma la cosa a cui non riusciva a credere era la dolcezza con la quale Ash le aveva detto quelle parole, così

Si allontanò da Ash quanto bastava per guardarlo negli occhi, e lo baciò. Rimasero abbracciati in quel balcone ancora per un po’, poi ognuno si diresse nella sua stanza consapevoli del sentimento che quella sera era sbocciato tra di loro ma inconsapevoli di quello che il destino aveva in riservo per loro.

FINE PRIMO CAPITOLO

 

Bene il primo capitolo è concluso, spero che vi sia piaciuto, mi raccomando non risparmiatevi le critiche e commentate, in caso vi sia piaciuto, non vi preoccupate, sto già lavorando per il secondo capitolo.

p.s perdonatemi per gli eventuali errori grammaticali.

 

 

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Capitolo 2
*** Caoitolo 2 ***


CAPITOLO 2

 

Eccomi tornata con il secondo capitolo, volevo cogliere l’occasione per ringraziare quelli che hanno inserito una recensione, vi ringrazio molto, mi ha fatto molto piacere ricevere i vostri commenti sulla fic. Bene spero che questo capitolo possa piacervi, quindi per non farvi perdere tempo, vi lascio alla lettura.

P.s: Mi raccomando continuate a mandarmi i vostri commenti, belli o brutti che siano!

 

CAPITOLO 2

Il giorno seguente si ritrovarono tutti per decidere sul da farsi.

Re: Bene, questo è il momento buono per attaccare e sconfiggere definitivamente il nemico, ora che la regina si è svegliata e mia figlia è tornata abbiamo ottime possibilità di vittoria inoltre in questo momento l’esercito nemico sembra aver abbassato la guardia anche per il fatto che il  traditore, loro capo, sembra essersi dileguato quindi secondo me non c’è momento migliore per un attacco.

Funzionario1: Sono d’accordo con il re, inoltre i nemici non si aspettano di certo un nostro attacco, quindi potremmo contare sul fattore sorpresa!

Funzionario2: Non sono d’accordo, anche se il momento sembra favorevole bisogna sempre tenere conto che il nostro esercito è composto da molte unità in meno rispetto a quello nemico… senza contare che i nostri nemici possono contare sui poteri dei loro terribili pokemon.

Mentre la discussione continuava i nostri 3 amici se ne stavano seduti in disparte.

Ash: Come sarebbe a dire che i vostri nemici possono contare sui poteri dei pokemon e voi no?

Misty: Vedi Ash, devi sapere che in questo regno i pokemon non venivano allenati e non combattevano tra di loro, convivevano con gli umani, così quando è cominciata la guerra il l’esercito del regno si è ritrovato a combattere contro un esercito formato da umani e pokemon che erano stati addestrati per combattere… è per questo che hanno avuto sempre la peggio.

Ash: Qui non si allenano pokemon? Scusa se te lo dico ma questo mondo è proprio noioso! Non è vero pikachu?

Pika pi!( nota: ebbene si c’è anche lui! Scusatemi se lo faccio apparire solo ora…)

Brock ( in tono scherzoso): Ash, ma come osi dire queste cose in presenza della principessa?

Ash: Oh, è vero! Mi scusi sua altezza!

Misty: Dai Ash, non fare lo stupido… e la stessa cosa vale per te Brock…

Brock: Scusaci Misty… ma non riusciamo ancora a credere che tu sia una principessa…

Misty: Vi capisco… vi confesso anche io ancora non riesco a crederci…a volte mi sembra che tutto questo sia un sogno…

Ash (appoggiando la sua mano su quella di lei): Eppure è tutto vero…, non è un sogno…

Misty: Già…

Brock: Ei, voi due, pensavo che aveste litigato… allora cosa è successo?

Misty: Niente… assolutamente niente..

Ash: Già…è vero… abbiamo solo fatto pace… tutto qui…

Brock: Sicuri? Avete solo fatto pace?

AshMisty: Ma certo…

Brock: Se lo dite voi…

Quando la riunione finì il re chiese ad Ash e Brock di rimanere ancora un attimo perché voleva parlare con loro. Spinta dalla curiosità rimase anche Misty.

Brock: Susi se le faccio questa domanda… ma cosa avete deciso? Io no è che ci ho capito molto…

Re: Semplice, attacchiamo… non sappiamo ancora quando, comunque tra un po’ c’è un’altra riunione con il generali dell’esercito per decidere l’attacco… è proprio per questo che vi ho chiamati, vedete qui sicuramente sarete in pericolo quindi è meglio per voi due che ve ne torniate sulla terra…

Ash: E Misty? Qui non è pericoloso anche per lei?

Re: Abbiamo bisogno dei suoi poteri per vincere questa battaglia, e poi lei è mia figlia, e appartiene a questo mondo, mentre voi ci siete capitati per caso… però se volete restare fate come volete, io vi ho avvisato, qui correte un serio pericolo, pensateci e poi fatemi sapere, ora scusatemi, ma devo andare, mi stanno aspettando… mi raccomando, pensateci bene…

Poi se ne andò.

Misty: Vi prego non offendetevi per le sue parole… è solo nervoso per la battaglia ed è preoccupato per voi… troppa gente ci ha già rimesso per questa guerra e non vuole che altri innocenti corrano dei rischi…

Ash: Non preoccuparti Misty abbiamo capito le intenzioni di tuo padre, ora però ho bisogno di riflettere, me ne vado in camera… a dopo…

Brock: Aspettami Ash, vengo anche io! A dopo Misty!

Misty: Si… a dopo…

Poi rimase li a guardarli mentre si allontanavano. “ Ash non aveva una bella cera… devono essere state le parole di mio padre… più tardi andrò a trovarlo.” Così pensando si ritirò anche lei in camera.

Più tardi Ash si trovava in camera sua e stava pensando…

“ … in fondo ha ragione lui, forse dovremmo andarcene… ma Misty? Se me ne andassi come riuscirei a vivere sapendo che lei è qui a combattere e a rischiare la sua vita? Ma come potrei essere utile io? Diventeremo solo un peso per il re… già il re… non so il perché ma è come se ce l’avesse con me, mi guarda sempre in modo strano… ma cosa vado a pensare… comunque mi sento molto confuso, non so proprio cosa fare…”

Toc Toc…

“ bussano alla porta… chissà chi è…”

Misty; Ash, ci sei? Sono Misty, posso entrare?

Ash: certo, vieni pure avanti…

Misty: Ciao… ti disturbo?

Ash: Ma figurati… tu non disturbi mai…

Misty: …come sei dolce…

Poi si gettò tra le sue braccia e si baciarono.

Misty: … Ash, allora cosa hai deciso? Te ne andrai?

Ash liberò Misty dal suo abbraccio e si diresse verso la finestra, poi dopo un attimo di pausa passato a contemplare il paesaggio ( come se ci fosse qualcosa da vedere oltre alla città semi distrutta) e disse…

Ash: Tuo padre ha ragione, qui io e Brock siamo inutili oltre che in pericolo…

Misty sentì nascere dentro di lei una grande tristezza ed iniziò a fissare il pavimento. “ ha deciso di andarsene… dopo tutto ha ragione, vorrei tanto dirgli di restare, ma non posso certo chiedergli di rimanere qui a rischiare la sua vita per me…”

Poi si fece coraggio ed iniziò a parlare…

Misty: Quindi… hai deciso di andartene…

Ash: Aspetta, io non ho finito… vedi tuo padre non sa una cosa…e cioè che io qui ho trovato la cosa più importante della mia vita… Misty non ho intenzione di andarmene di qui se tu non sarai al mio fianco…

Misty rimase come pietrificata da quelle parole, non sapeva cosa dire e rimase in silenzio…

Ash: Beh? Non hai niente da dire?

Dagli occhi di Misty iniziarono ad uscire delle lacrime, ma non erano lacrime di tristezza, erano lacrime di felicità…

Misty: Sei uno stupido Ash… sei proprio sicuro di voler rimanere qui rischiando così la vita e tutto questo… per me?

Ash: Credimi Misty in vita mia non sono mai stato più sicuro di niente…io voglio restare qui con te, e farò di tutto per rendermi utile…

Misty: Oh Ash…

E si gettò fra le sue braccia. I due iniziarono, a baciarsi, poi, senza rendersene conto, si ritrovarono sul letto l’uno sopra all’altra, smisero di baciarsi e si guardarono negli occhi, entrambi sapevano bene cosa stavano per fare, si sorrisero e ricominciarono a baciarsi. Poi Ash iniziò a togliere i vestiti a Misty, anche lei fece la stessa cosa e… ( beh, potete immaginare cosa sia successo…)

Si era ormai fatto tardi e i due stavano riposando. Dormivano l’una tra le braccia dell’altro. il primo a svegliarsi fu Ash. Era un po’ confuso,ma quando vide Misty che riposava tra le sue braccia e con la testa appoggiata al suo petto ritorno in se e iniziò a passare delicatamente la sua mano tra i capelli di Misty facendo attenzione a non svegliarla. Poco dopo, però si svegliò anche lei.

Ash: Ti sei svegliata finalmente…

Misty: E’ da tanto che sei sveglio?

Ash: No, però  ora è meglio che ci rivestiamo, si sta facendo tardi, poi se no ci vedono si fanno strane idee…

Misty: Non mi va di rivestirmi, voglio restare ancora un po’ qui con te, inoltre non è così tardi, possiamo anche restare qui ancora un po’… e poi non dirmi che ti darebbe fastidio la divulgazione della nostra storia…

Ash: A me no dispiacerebbe affatto andare giù ed urlare a tutti che tu sei la mia ragazza…ma penso che a tuo padre non andrebbe giù il fatto che tu abbia una storia con me…

Misty: Come mai hai detto che solo a mio padre darebbe fastidio? Perché non hai citato anche mia madre o chiunque altro?

Ash: Sinceramente non saprei… è solo che ho la certezza che tuo padre sarebbe contrario… però no so cosa ne potrebbero pensare gli altri… ma sono sicurissimo che a tuo padre non andrebbe giù!

Misty: Strano… anche io ho la stessa sensazione… chissà perché…

Ash: In effetti è strano… ma ci penseremo un’altra volta, ora vestiamoci che è tardi!

Misty: Ancora una cosa… poco fa hai detto che sono la tua ragazza…

Ash: Si, perché non lo sei?

Misty: Io non ricordo che tu me l’abbia mai chiesto…

Ash:  Ce ne era bisogno? Pensavo che non servisse…

Misty: E invece serve… avanti muoviti!

Ash: Ah, si ecco un attimo… dunque… Misty, vuoi essere la mia ragazza?

Misty: Ora va decisamente meglio, certo che lo voglio!

Poi si baciarono.

Ash: Allora per adesso teniamo nascosta la nostra storia a tutti?

Misty: Forse sarebbe meglio, sempre che la cosa non ti dia fastidio…

Ash: No, no, va benissimo, non vorrei trovarmi ad affrontare le ire di tuo padre… ora però vestiamoci!

Misty: E va bene, io però insisto, secondo me non è così tardi.

Ash: Forse…ma io vorrei passare prima a parlare con Brock per vedere cosa ha deciso e poi  volevo parlare con tuo padre per comunicargli la nostra decisione…

Misty ( scherzando): Allora buona fortuna!

Ash (anche lui scherzando): Ne avrò proprio bisogno…

Più tardi nella stanza di Brock…

Toc Toc

Brock: Chi è?

Ash: Brock sono Ash! Posso entrare?

Brock: Certo entra pure!

Ash: Scusa se sono venuto così tardi, comunque tu cosa hai deciso per quanto riguarda quello che ci ha detto il re?

Brock: Sai Ash, ci ho pensato a lungo, e ho deciso di rimanere, non importa che io qui sia in pericolo, ma non mi sembra giusto andarmene e lasciare qui Misty da sola a rischiare la vita… gli amici servono nel momento del bisogno, e non credo che ci possa essere un’altra situazione dove Misty possa avere più bisogno di noi… tu cosa ne pensi?

Ash: Sono perfettamente d’accordo con te, dunque è deciso, si resta! Bene ed ora scusami, vado ad avvisare il re della nostra decisione, a dopo!

Brock: Aspetta Ash, vuoi che ti accompagni… è inutile, è già andato… caspita quanta fretta!

Così Ash andò in giro finché non trovò un soldato che lo scortò dal re.

Soldato: Ecco in quella stanza troverete il nostro sovrano.

Ash: Grazie mille per avermi accompagnato….

Si diresse verso la stanza indicata dalla guardia, ci si fermò un attimo davanti, prese coraggio e bussò.

Ash: E’ permesso?

Re: Avanti entrate… (poi quando vide Ash) …ah, sei tu, cosa vuoi?

Ash: Sono venuto a dirle cosa abbiamo deciso io e Brock...

Brock: Avanti, dimmi…

Ash : Ebbene… restiamo.

Re: Ne siete sicuri? Guardate che io vi ho avvisato, nessuno potrà pensare a proteggere anche voi, quindi vi invito a rivedere la vostra decisione…

Ash: Mi dispiace, ma ormai abbiamo deciso, no ci importa se qui saremo in pericolo…

Re: Se allora è questa la vostra scelta io non ho niente da ridire… ora, se vuoi scusarmi, ho alcune faccende da sbrigare…

Ash: Mi scusi ma avrei una cosa da chiederle…

Re: Avanti di pure…

Ash: Vorrei chiederle il permesso di scendere in battaglia…

Re (cercando di reprimere una risata): E tu vorresti combattere? D un po’ ragazzo… quante volte hai maneggiato una spada?

Ash: Lo so forse è azzardato per uno come me andare in battaglia, però sento che devo farlo.

Re “Non ditemi che… no,  è impossibile… comunque è meglio metterlo alla prova…”

Si diresse verso la parete alla sua destra, e prese due spade che si trovavano appese al muro, poi si avvicinò ad Ash e gli diede una delle due armi. Ash la prese anche se ancora non riusciva a capire il perché di quel gesto. Afferrata la spada guardò il re con un’aria interrogativa. Subito quest’ultimo prese la parola.

Re: Perché mi guardi con quella faccia? Non eri tu quello che voleva combattere? Avanti fammi vedere ciò che sai fare…

Ash non sapeva cosa dire, così si limitò a sguainare la sua spada e a prepararsi al combattimento. Il re fece lo stesso.

Re: Niente male come inizio… sei riuscito ad impugnarla dalla parte giusta…

Poi i due iniziarono a combattere… ma lo scontro no durò a lungo, infatti dopo un paio di colpi il re, con un’abile colpo, aveva già disarmato Ash.

Re: Sei ancora convinto di voler scendere in battaglia? Io fossi in te ci ripenserei e me ne andrei di qui finché sono in tempo…

Poi si girò e si diresse verso la porta.

Ash, che nel frattempo si trovava in ginocchio sul pavimento e fissava la spada caduta a due, tre metri da lui, improvvisamente venne travolto da un’improvvisa sicurezza e voglia di lottare. Si alzò e raccolse la sua arma e la puntò in direzione del re che lo guardava stupito.

Ash: Cosa c’è, non mi concede la rivincita?

Re: Sei senza vergogna è? Comunque se è un’altra sconfitta quella che vuoi… ti accontento subito…

Subito lo scontro riprese, questa volta durò di più dell’altro e i sue avversari sembravano alla pari, finché Ash non sfoderò un colpo d’alta scuola che privò il re della sua spada.

Quando Ash vide l’avversario disarmato rimase stupito, neanche lui sapeva come avesse fatto, in vita sua non aveva mai maneggiato una spada e ora aveva eseguito un colpo difficile anche per un professionista. Comunque lo stesso stupore di Ash era quello che si poteva notare sul volto del re… come poteva quel ragazzino saper maneggiare così bene una spada? Nel frattempo Ash aveva riacquistato u po’ della sua sicurezza.

Ash: Come stavamo dicendo, vorrei combattere al fianco del vostro esercito… sempre che lei me lo permetta…

Re: Se proprio insisti… fai come ti pare, io ti ho avvertito… ma dopo tutto la vita è la tua, gestiscila pure come ti pare…

Ash: Bene la ringrazio…

Detto così ripose la spada nel fodere e la riconsegnò al re, poi si diresse verso la porta ed uscì. Il re era rimasto li ancora incredulo, e continuava a fissare la porta dalla quale il ragazzo era uscito. Finché non udì una voce…

Regina: Però, è in gamba il ragazzo non trovi?

Re: E tu qui cosa ci fai? E poi mi ha battuto solo perché mi ha preso alla sprovvista, se no avrei potuto batterlo…

Regina: Si, come no… comunque che mi dici, sei ancora fissato con quella ridicola storia?

Re: Non dire che è ridicola… e poi ormai è una questione di principio, io non posso permettere che…

Regina: Si, si, tanto è sempre la solita storia, secondo me sbagli…

Re: Sei tu che sbagli, io non permetterò che la nostra reputazione venga così infangata…

Regina: Sei veramente testardo, pensala come vuoi, comunque te ne accorgerai presto del tuo sbaglio…

 

Intanto Ash era tornato da Brock per riferirgli l’accaduto…

Brck: Cosa? Hai deciso di arruolarti nell’esercito? Ma sei impazzito tutto d’un tratto?

Ash: Aspetta, non ti ho ancora detto una cosa: quando l’ho detto al re, lui mi ha sfidato ad n duello con la spada…

Brock: Fammi indovinare… hai accettato?

Ash: Certo!

Brock: E ti pareva… avanti dimmi cosa è successo…

Ash: Nell primo scontro mi ha battuto facilmente…ma poi ho sentito crescere in me una gran voglia di combattere, così gli ho chiesto una rivincita, e indovina un po’? non so come ma con un colpo da maestro l’ho disarmato,e ho vinto… così gli ho dimostrato che posso  cavarmela anche in battaglia… beh cosa ne dici?

Brock: Dico sei proprio scemo… vuoi farti ammazzare? Guarda Ash che questa è una guerra, non è un incontro di pokemon… qui sei tu a scendere in campo, e potresti anche lasciarci la pelle…

Ash: Brock so perfettamente ciò a cui vado incontro… tuttavia sento che ce la posso fare, sento una strana forza dentro di me, vedrai, non corro alcun rischio!

Brock: Mi sforzerò di crederti… comunque io resto dell’idea che tu non dovresti partire…

Misty: Eilà salve ragazzi, scusate l’intromissione, ma la porta era aperta… comunque cosa sono quelle facce serie? Di cosa stavate parlando?

Ash: Ciao Misty…

Brock: Vedi Misty…il nostro caro amico Ash, si è appena aruolato nell’esercito di tuo padre ed è deciso più che mai a scendere in battaglia… per favore cerca di farlo rinsavire…

Misty: Cosa hai fatto? Scusa non credo di aver capito bene… hai intenzione di combattere? Ma che sei impazzito?

Ash: Ma Misty cerca di capire… Brock questa me la paghi…

Misty: Non minacciarlo… a proposito Brock, ricordami di ringraziarti quando avrò finito con lui…ma ora potresti lasciarci soli per un attimo?

Brock ( che vedendo la reazione di Misty si era quasi pentito di aver detto tutto alla ragazza): C-certo, ma cerca di lasciarlo in vita ok?

Poi si affrettò ad uscire dalla stanza. Poi Misry si mise a sedere su una sedia li vicino rimase un attimo in silenzio ed iniziò a parlare.

Misty: Ti prego Ash… dimmi che non è vero, che è tutto uno scherzo, non avrai veramente intenzione di combattere…

Ash: No, non è uno scherzo…

Misty: Ma perché lo hai fatto?

Ash: Vuoi sapere perché? Ebbene l’ho fatto per te, non potrei mai sopportare l’idea di te che combatti e rischi la vita mentre io me ne sto qui al sicuro a guardare…

Misty: Ma non capisci? È un mio dovere… io sono la principessa di questo regno, se non lo proteggo io chi dovrebbe farlo? Sono io quella che deve essere disposta a sacrificare la sua vita pur di difenderlo… non tu… Ash, questa guerra non ti appartiene, perché vuoi comunque rischiare la vita combattendola?

Ash: E vero tu hai ragione ma se combatto questa guerra non è perché ho a cuore le sorti di questo paese, bensì lo faccio pechè nel profondo del mio cuore io sento che devo proteggerti…

Misty: Ash ma come farai a proteggere me se non sei neanche capace di badare a te stesso… scusa se te lo dico ma non mi risulta che tu sia un veterano di qualche guerra…

Ash: forse hai ragione ma sento una forza in me che diventa sempre più potente… per esempio oggi …

E le raccontò dello scontro con suo padre…

Misty: Se sei così sicuro… non penso che riuscire a convincerti di fare il contrario… quindi non insisterò…però stai attento, se ti succedesse qualcosa io…

Ash non le diede il tempo di finire la frase che la baciò. Poi quando si staccarono le disse…

Ash: Non pensare a questo e sappi solo che finché tu sei al mio fianco nessuno potrà mai farmi del male…Ora non pensarci più però e scendiamo di sotto,, Brock ci starà aspettando!

Misty: Ok…

Così scesero nel salone di sotto, lo stesso nel quale la sera precedente avevano cenato, e si  riunirono a Brock.

Brock: Allora come è andata, Misty, sei riuscita a farlo rinsavire?

Misty: No…

Ash: Credimi sono deciso più che mai a scendere sul campo di battaglia!

Brock: cero che sei duro di testa…

Intanto il re si era alzato dal suo posto e aveva iniziato a parlare…

Re: Ascoltatemi tutti, devo comunicarvi ciò che è stato deciso oggi nella riunione con i generali… attaccheremo il nemico tra una settimana, per avere modo di preparare l’esercito. I dettagli dell’attacco vi verranno svelati due giorni prima per evitare che qualcuno possa tradirci svelandolo al nemico…

Detto così si rimise a sedere. La serata trascorse tranquillamente. Quando finirono di cenare Ash, Misty e Brock si stavano dirigendo nelle loro camere, quando furono fermati dal re.

Re: Scusate se vi disturbo, ma devo parlare con mia figlia e con Ash…

Misty: Cosa hai da dirci padre?

Re: Per quanto riguarda la battaglia… in questa settimana tu, piccola mia, ti allenerai con tua madre che ti insegnerà come sfruttare al meglio i tuo poteri, mentre tu, seguirai un allenamento speciale con uno dei migliori spadaccini del regno… non pensare che è strano, l’apparenza inganna… inizierete domani capito? Bene ora devo andare.

Brock: Accidenti Ash ti allenerai con il migliore spadaccino del regno..

Ash: A qunto pare dovrò dare una bella lezione anche a lui…

Misty: Non ti sembra di esagerare? Cerca di non darti tutte queste arie…

Ash: Ei, stavo solo scherzando…

Brock: Forse è meglio se andaste a dormire voi due… domani vi aspetta una dura giornata…

Misty: Hai ragione, allora buona notte, ci vediamo domani!

Ash: Ok, a domani!

Poi ognuno si diresse verso la sua camera, e si addormentò

 

Il mattino seguente Misty andò in cerca della madre. Quando la trovò vide che si trovava in una grande stanza con il soffitto altissimo completamente vuota.

Regina. Ti stavo aspettando Misty, sei pronta ad iniziare?

Misty: Si, anche se non so cosa devo fare…

Regina: Non ti preoccupare, fai quello che ti dico… allora ora concentrati, cerca di sentire l’energia che scorre dentro di te…

Poi allunga il braccio e cerca di scagliare quell’energia…

Misty: Sembra un po’ difficile.. se proprio sicura che io possa farcela?

Regina: Certo, sei mia figlia… avanti ora prova!

Misty fece esattamente tutto quello che le aveva detto la madre, iniziava a sentire l’energia che fluiva in lei, allungò il braccio… ma dalla sua mano uscì solamente una nuvoletta di fumo…

Misty: Non credo che doveva essere questo il risultato vero?

Regina: In effetti… ma non ti preoccupare, va benissimo, vedrai è solo questione di pratica, avanti riprova…

 

Intanto Ash era stato scortato da una guardia in una stanza non completamente vuota visto che c’era qualche armatura qua e la per ornamento e delle spade appese ad un muro. Comunque non vedeva nessuno, c’era solo lui…Ad un certo punto senti il rumore di una porta che si apriva, si girò nella direzione nella quale aveva sentito il rumore, e vide che da una porta posta dietro un angolo dietro di lui che non aveva notato, uscì un vecchietto che teneva in mano due spade.

Ash: Scusi sto cercando uno spadaccino, mi hanno mandato qui perché devo allenarmi…

Vecchio: A allora tu dovresti essere… scusa ma non mi ricordo il tuo nome…

Ash: Mi chiamo Ash, sa dirmi dove posso trovare questo spadaccino?

Vecchio: Ma certo… sono io!

Ash non poteva crederci, quel vecchietto che si teneva a mala pena in piedi era uno dei più abili spadaccini del regno?

Vecchio: Cosa c’è ragazzo, non dirmi che non mi credi… guarda che non dovresti mai giudicare le persone dalle apparenze, perché non mi fai vedere cos sai fare?

Ash era rimasto troppo sorpreso e non rispose. Si limitò a prendere la spada che i vecchietto gli stava porgendo, e si preparò a combattere.

Ash: “ Ma tu guarda come devo essere preso in giro io, mi sarei aspettato di tutto ma questo no! Comunque prima lo sistemo e poi vado a lamentarmi dal re per questo scherzetto..”

Vecchio: Cosa aspetti ad iniziare? Non avrai paura di un povero vecchio?

Ash Ora ti faccio vedere io…

 E si gettò sull’avversario che però schivo il colpo con un’agilità inaspettata.

Vecchio: Sei troppo impulsivo, cerca di ragionare…

Ash: Chi sarebbe troppo impulsivo? Se ti prendo…

E riprese a colpire il suo avversario che però riusciva a pararsi da tutti i suoi colpi con grande agilità. Poi con uno scatto improvviso il vecchietto si spostò dietro la schiena del ragazzo e gli diede una botta in testa con il manico della spada.

Ash: Ai! Ma sei impazzito? Mi hai fatto male…

Vecchio: Cosa vuoi che sia in confronto a quello che dovrai affrontare! Comunque… non combatti male è solo che sei lento nei movimenti, troppo impulsivo e agisci senza pensare a quello che potrebbe fare il tuo avversario, invece dovresti prevedere le sue mosse…comunque da oggi no combatteremo più, penseremo a risolvere questi tuoi difetti e l’ultimo giorno di allenamento potrai sfidarmi. Hai capito ragazzino?

Ash: Non chiamarmi ragazzino…

Vecchio: Aventi non fare storie ed iniziamo subito l’allenamento…

 

La sera, quando entrambi avevano finito di allenarsi si ritrovarono in camera di Brock per parlare di quello che avevano quel giorno…

Brock: Allora come è andato l’allenamento?

Misty: Benissimo, all’inizio non riuscivo a fare un gran che però a fine giornata andava già molto meglio!

Brock: E tu Ash perché non dici niente?

Ash: Cosa dovrei dire… il mio maestro è un vecchio che non fa altro che rimproverarmi, non fa altro che dirmi: sei un ragazzino, concentrati, non essere impulsivo… e nel frattempo ogni volta che sbaglio mi da delle botte in testa… lo detesto…

Misty e Brock scoppiarono in una sonora risata.

Misty: Ti sta bene… finalmente hai trovato qualcuno che può metterti la testa a posto…

Brock: Già è vero… oh Ash non so cosa darei per vedere uno dei tuoi allenamenti…

Ash: Grazie, grazie, che razza di amici…

 

Il giorno della battaglia si stava avvicinando, ed i nostri amici continuavano ad allenarsi, Misty ormai riusciva a gestire in pieno i suoi poteri, e anche Ash era migliorato, seguiva tutti i consigli del suo maestro e migliorava a vista d’occhio.

Così arrivò l’ultimo giorno di allenamento…

Vecchio: Bene ragazzino, è ora che tu mi faccia vedere ciò che sai fare…

Ash: Finalmente, non vedevo l’ora…

Così iniziarono a combattere, entrambi riuscivano a prevedere i colpi dell’avversario colpi dell’avversario e nessuno dei due riusciva ad avere la meglio sull’altro, finché il vecchio schivando il colpo riuscì ad arrivare alle spalle di Ash e con la stessa rapidità aveva sferrato il solito colpo che avrebbe colpito Ash alla testa, ma Ash si abbassò e schivò il colpo sbilanciando così l’avversario, Ash non perse l’occasione e sferro un’abile  colpo con il quale spazzò via la spada dalle mani del vecchio.

Ash: Ei ho vinto… ah,ah ti ho battuto! Ora casa hai da ridire è?

Vecchio: Lo ammetto sei stato bravo… non immaginavo che potessi essere diventato così bravo in così poco tempo… mi ricordi un ragazzo che ho allenato molti anni fa… però on ricordo bene chi fosse… sai com’è alla mia età si dimenticano le cose…ora però vai a riposarti domani ti attende una dura prova…

Ash: Va bene… ma che combatte anche lei?

Vecchio: No, non ho più l’età per combattere… ma ora vai!

Ash: D’accordo… ancora una cosa… grazie di tutto…

Il maestro non rispose, si limitò a sorridergli poi Ash usci di corsa e si diresse nella sua stanza a riposare. Intanto era già stato divulgato il piano di battaglia, sarebbero partiti all’alba e avrebbero attaccato di sorpresa l’accampamento nemico. Tutto era ormai pronto e l’inizio della battaglia era ormai prossimo.

FINE SECONDO CAPITOLO

 

 Anche questa è fatta! Spero di non avervi annoiato, comunque ora inizio il terzo capitolo, che dovrebbe essere l’ultimo. Bene ora vi lascio, alla prossima!

P.s. Please perdonatemi gli eventuali errori grammaticali!

 

 

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Rieccomi tornata

Rieccomi tornata! Prima di tutto volevo ringraziare tutti quelli che hanno recensito la mia facfic, 1000 thank you!!! Poi volevo dire a Maximanf89 che siccome anche io amo molto la saga di Star Wars mi sono ispirata proprio a Yoda  per il vecchietto!

Bene ora che ho fatto i dovuti ringraziamenti vi lascio a questo capitolo, che dovrebbe essere l’ultimo, dipende dalle idee che mi passano per la testa (che in questo momento sono tante), comunque buona lettura!

 

CAPITOLO 3

 

Mancavano poche ore al sorgere del sole e nel palazzo c’era già molto movimento. La tensione era alta, quella sarebbe stata la battaglia decisiva, la battaglia con la quale avrebbero finalmente, dopo molti anni di battaglie, sconfitto il nemico.

Intanto Ash era già da un po’ che era sveglio, si sentiva agitato, tra poco sarebbe sceso sul campo di battaglia, iniziò a sentire un po’ di paura, ma era normale, d'altronde chi non avrebbe paura combattere una guerra? Ad un tratto sentì bussare alla porta.

Ash: Chi è?

Misty: Ash sono Misty…

Ash: Avanti entra!

Misty: Ciao, scusa se sono venuta così senza avvisarti… allora sei nervoso?

Ash: Si molto, e ti confesso che inizio anche a provare un po’ di paura… e tu come ti senti?

Misty: Esattamente come te…

Poi ci fu un attimo di silenzio

Misty: Ash se sono qui è per un motivo ben preciso…

Ash: Avanti dimmi tutto!

Misty: So quanto ti sei allenato per  poter affrontare questa guerra… ma io volevo chiederti ugualmente di non combatterla, ti prego Ash, non voglio che ti succeda qualcosa…

Ash: Sapevo che era questo quello che mi dovevi dire… comunque ormai ho deciso, non ti lascio andare da sola…

Misty: Non dire scemenze, sei ancora in tempo a ritirarti…

Ash: Forse… ma non ho intenzione di farlo!

Dopo aver udito quelle parole, Misty non riuscì a trattenere le lacrime e si gettò tra le braccia di Ash.

Misty: Ma che vuoi farti ammazzare?

Ash: Non ti preoccupare, finché saprò che tu sei al mio fianco non mi succederà niente, vedrai, tornerò tutto intero!

Misty: Dici davvero?

Ash: Certo, e ti dirò di più, Quando tutto questo sarà finito e dovremo tornare a casa, varcheremo il portale che ci ha portato qui mano nella mano…

Misty: E poi?

Ash: E poi… ci faremo un bel bagno nella cascata! Scherzo… e poi staremo insieme per sempre… ma mi devi promettere che anche  a te non succederà niente.

Misty: Io telo prometto, ma tu mi devi giurare che tutto quello che hai detto accadrà per davvero!

Ash: Te lo giuro sul mio onore.

Misty: Allora sto tranquilla!

Poi i due si guardarono negli occhi e si baciarono. Quando si staccarono Misty si diresse verso la porta si fermò li davanti e poi si girò verso di Ash…

Misty: Ricorda che me lo hai promesso…

Poi si rigirò e uscì.

Ash rimase un po’ li a guardare la porta dalla quale la ragazza era uscita, poi si diresse verso il suo letto, prese le sue pokeball e Pikachu ( che stava dormendo) e uscì dalla sua stanza  per dirigersi in quella dell’amico Brock.

Ash: “Chissà se è sveglio…”

Si avvicinò alla porta e busso.poi sentì una voce che lo invitava ad entrare. Aprì la porta e vide Brock che stava seduto su una sedia vicino alla finestra.

Brock: Sapevo che eri tu, sei ancora deciso a combattere?

Ash: Si…

Brock: Lo sapevo… comunque dimmi come mai sei venuto qui!

Ash: Volevo chiederti un favore, potresti tenere tu i miei pokemon? Vedi non vorrei portarmeli per far correre loro dei rischi inutili…

Brock: Ma certo, come potrei non farlo?

Ash: Ti ringrazio sei un vero amico…

Brock: Figurati. Ash…

Ash: Si?

Brock: Forse penserai che sono un codardo, per il fatto che non vengo con voi… è che non sapendo combattere so che sarei solo un peso per tutti, e non vorrei creare problemi a nessuno...

Ash: Brock, nessuno pensa che tu sia un codardo credimi, ti capisco benissimo anche io preferirei non combattere, ma non posso…

Brock: Lo fai per Misty, vero?

Ash arrossì vistosamente, Brock aveva colto nel segno, ma come aveva fatto ad indovinare? Comunque ora non sapeva cosa rispondere, lo aveva proprio preso alla sprovvista.

Brock: Ho indovinato vero? E dimmi… ora state insieme vero?

Ash: “ Ora cosa faccio, non posso di certo negarlo… ma perché nasconderglielo, Brock è il nostro migliore amico… non credo che lo andrà dicendo in giro…” In effetti è vero… stiamo insieme…scusa se non te lo abbiamo detto prima, ma vedi per ora sarebbe meglio che la cosa non si sappia in giro…

Brock: Lo sapevo che sarebbe successo, sono così felice per voi… e non preoccuparti per non avermelo detto prima, sicuramente avrete avuto i vostri motivi, quindi non fa niente!

Ash: Ti ringrazio Brock!

Brock:Ma di cosa! Ora vai a prepararti, tra poco dovrai combattere, mi raccomando però… torna tutto intero!

Ash: Contaci!

E se ne ritornò in camera sua. Qui iniziò a preparasi, indossò l’armatura che gli era stata consegnata. Era di un colore simile all’argento, e aveva un lungo mantello nero, poi prese la spada che gli aveva dato il vecchio maestro e si diresse nel luogo dove a tutti i soldati era stato detto di trovarsi per ricevere le ultime raccomandazioni prima della battaglia.

Re: Vi ripeto il piano; ci avvicineremo silenziosamente all’accampamento nemico posto dall’altra parte della collina e lo distruggeremo, sarà un attacco a sorpresa, quindi l’attacco non dovrebbe durare a lungo… ora andate, e buona fortuna!

In mezzo alla confusione dei soldati che prendevano posto, Ash riuscì a trovare e a raggiungere Misty: anche lei indossava un’armatura anche se più leggera della sua per permetterle dei movimenti più rapidi.

Ash: Eccoti, è un po’ che ti cerco.

Misty: Ti stavo cercando anche io…

Ash: MI raccomando, fai attenzione…

Misty: Anche tu, e ricorda la promessa… ora andiamo.

Così si apprestarono a seguire il resto dell’esercito. Si erano divisi in diverse unità che avrebbero raggiunto l’accampamento circondandolo senza dare al nemico il tempo di contrattaccare.

Camminarono per un bel po’, finché ogni gruppo non raggiunse il proprio posto, avevano accerchiato l’accampamento, che si presentava deserto: non un soldato di vedetta ne qualcuno in giro… regnava un’atmosfera spettrale. A questo punto ogni battaglione era pronto, bastava un solo segnale e si sarebbe scatenato l’inferno…

Ad un tratto si udì la voce di un soldato: - ALLA CARICA!- . Poi una parte dell’esercito si catapultò sull’accampamento appiccando il fuoco su tutte le tende. L’altra parte stava in guardia aspettando una risposta dall’esercito nemico… ma non successe niente, non si vide nessun soldato scappare dalle tende infuocate in preda al terrore, a quel punto capirono che l’accampamento era deserto. Tutti i soldati uscirono dai loro nascondigli, guardandosi gli uni con gli altri, abbassando così la guardia. Ad un tratto si udì un ruggito proveniente da una collina che si trovava proprio sopra l’accampamento e quasi contemporaneamente arrivò un potentissimo fuoco bomba che spazzo via una decina di soldati. Tutti guardarono nella direzione da dove era arrivato il potente attacco e videro che era stato lanciato da un Charizard ( grosso il doppio di uno normale secondo il parere di Ash). Poi spostando lo sguardo dietro al pokemon  scorsero un esercito pronto alla battaglia nel quale si potevano distinguere le sagome degli umani e di alcuni pokemon, dopo qualche secondo di attesa l’esercito iniziò a scendere minaccioso dalla collina.

Generale: Uomini preparatevi a fronteggiare il nemico, riprendete i vostri posti di combattimento!

Tutti i soldati eseguirono l’ordine e si prepararono ad accogliere il nemico con le dovute maniere, la vera battaglia iniziava ora.gli attacchi dei pokemon vennero fronteggiati con facilità dalla regina e da Misty, mentre entrambi gli esercito avevano risentito dell’urto causato dall’attacco, dove caddero soldati dell’una e dell’altra parte. Comunque anche se inferiore di numero il nostro esercito stava avendo la meglio su quello nemico. Ad un certo punto sulla collina dalla quale era sceso l’esercito comparve una figura incappucciata.

Quando la regina lo vide rimase stupita, non poteva credere ai suoi occhi… quell’individuo emanava tantissima negatività, ma non assomigliava colui che molti anni prima aveva scatenato la guerra… poi si avvicinò a Misty.

Regina: Misty, qullo lassù dovrebbe essere il nostro nemico, anche se cambiato d’aspetto emana la stessa negatività di sempre, è lui che devi combattere, vai qui ci penso io!

Misty: Ok!

Così dicendo Misty si apprestava a dirigersi verso quella figura, un soldato nemico che l’aveva vista stava per colpirla, Misty non si era accorta di niente e continuava la salita della collina. Fortunatamente Ash era poco distante di li e appena vista la scena si affrettò a raccogliere una spada che si trovava per terra e la tirò al soldato che stava per ferire Misty e lo colpì in pieno. Misty si accorse di tutto solo quando sentì la urla del soldato per il colpo subito, alzando lo sguardo, vide che era stato Ash a salvarla, fece un cenno per ringraziarlo e poi seguitò per la sua strada. Ash, che non riusciva a capire perché stesse andando in quella direzione, guarò un po’ più in su e vide sulla cima della collina una figura incappucciata, e pensò che quello fosse il capo dell’esercito e che Misty si stava dirigendo la per batterlo. “ Non posso lasciarla andare da sola, potrebbe aver bisogno del mio aiuto”. Così decise di seguirla, si libero di alcuni soldati che gli sbarrarono la strada e iniziò anche lui la salita della collina.

Intanto Misty era arrivata.

Individuo: Dunque ci si rivede principessa… consegnatemi la pietra, arrendetevi e avrete salva la vita…

Misty: Prima cosa: io non la pietra che cerchi… seconda cosa: io non mi arrenderò mai, quindi preparati ad affrontarmi…

In quel momento arrivò anche Ash.

Ash: Misty, eccomi sono venuto a darti una mano…

Individuo: Guarda chi si rivede… possibile che tu debba sempre intralciare i miei piani?

Ash: Ma cosa vai dicendo, io non ti conosco, e non ho mai intralciato i tuoi piani!

Individuo: Dunque non ricordi niente? Poco male, non importa…

Ash: Cosa dovrei ricordare? Avanti parla!

Individuo: Silenzio! Dunque principessa… hai detto che tu la pietra non ce l’hai… quindi neanche tornando qui sei riuscita a trovarla… ed io che ti i ho lasciata tornare di proposito…

Misty: Cosa vuoi dire, spiegati meglio!

Indiviuo: E’ semplice…

Poi si tolse il cappuccio, quando videro quel viso Ash e Misty ci rimasero di stucco.

AshMisty: Gary?

Gary: Non proprio, diciamo che il corpo è quello del vostro amico, me ne sono impadronito quando ho saputo che eri stata mandata sulla terra da tuo padre, così ho pensato di seguirti e per tenerti d’occhio, è per questo che ho scelto questo corpo essendo vostro amico me ne sarei restato nascosto qui dentro finché non avresti trovato la pietra e al momento giusto sarei saltato fuori e te l’avrei presa… ma non pensavo che anche tu fossi venuto sulla terra, dato che hai sempre combattuto con l’elmo non ho mai potuto vedere bene il tuo viso,se non in rare occasioni, così non ci avevo fatto molto caso invece ora che ti ho osservato combattere e che ti guardo bene negli occhi mi accorgo che sei proprio tu… se l’avessi notato prima ti avrei ucciso da un bel pezzo…

Misty: Ma come è possibile, tu menti, mio padre ha detto che a scatenare la guerra era stato uno dei suoi funzionari…

Gary: A si quel povero vecchio… ma non avete ancora capito? Io sono un essere parassita che vive nutrendosi dell’energia del corpo che lo ospita, quel poveraccio non ha fatto niente, si è solo dovuto piegare alla mia volontà…

Misty: E ora che cosa ne hai fatto?

Gary: L’ho ucciso quando ho deciso di impadronirmi di questo corpo, qui mi ci trovo molto meglio…

Ash: Hai intenzione di uccidere anche Gary?

Gary: Perché no… quando mi sarò stufato di lui potrei anche farlo

Ash: Lascia subito il suo corpo…

Gary: Se no cosa fai, mi uccidi?Ah, ah… ora basta ho perso fin troppo tempo (poi puntando il dito contro Misty) ora tu verrai con me, visto che non sai dov’è la pietra te lo farò ricordare io…

Ash: Non provare a toccarla altrimenti sarò peggio per te!

Gary: Forse non ti ricordi niente… ma la fissa di fare l’eroe non ti è affatto passata…

Detto questo iniziò a concentrarsi e dalle sue mani creò dei fasci di luce che poi scagliò verso Misty. La ragazza fu colta di sorpresa da quell’attacco e non ebbe il tempo di contrattaccare, ma non fu colpita, al suo posto il raggio catturò Ash, che nel frattempo si era frapposto tra Misty e il suo avversario.

Misty: Ash!

Gary:  Già perché ti sei intromesso tra me e la  mia preda? Comunque non mi lamento, potresti tornarmi utile… ora è meglio andare…SOLDATI RITTIRATEVI! Questa battaglia l’hai vinta tu, ma non cantare vittoria, la prossima volta non ti andrà così bene!

Ash: Misty non ti preoccupare, vedrai che riuscirò a scappare e tornerò…

Gary: Bene è il momento di togliere il disturbo… alla prossima!

Appena finì di dire la frase scomparve nel nulla insieme ad Ash. Misty cadde a terra dalla disperazione.

Misty: “ E’ colpa mia, è solo colpa mia se lo hanno catturato, avrei dovuto prestare più attenzione alle sue mosse e non farmi prendere alla sprovvista… sono stata una stupida…”

Nel frattempo l’esercito nemico era scappato e i soldati stavano festeggiando la vittoria, intanto la regina aveva raggiunto Misty per complimentarsi con lei, dato che pensava che era stata lei a mettere in fuga il nemico. Quando arrivò vide che la figlia stava in ginocchio a terra e piangeva.

Regina: Misty cosa è successo? Abbiamo vinto, perché fai quella faccia, non hai sconfitto il nostro nemico?

Misty: No, io non ho sconfitto proprio nessuno… vedi voleva catturarmi, ma Ash mi ha protetto e ora è stato catturato al posto mio…

Regina: Ma questo è terribile… ma dimmi ti ha detto qualcosa?

Misty: Si, ha detto di essere un essere che si nutre dell’energia vitale del corpo che lo ospita e che non è stato il funzionario ad architettare tutto, ma lui, inoltre insisteva a dire che conosceva Ash, cioè che aveva già combattuto contro di lui, ma non è che sono riuscita a capire gran che… tu sapresti spiegarmi cosa significavano quelle parole?

Regina: Piccola mia torniamo a palazzo, e di tutto a tuo padre lui saprà darti tutte le spiegazioni che cerchi…

Così Misty si alzò incuriosita e si incamminò con la madre e l’esercito verso il palazzo.

 

FINE TERZO CAPITOLO

Si lo so questo doveva essere il capitolo finale, ma ho dovuto spezzarlo perché mi è bazzicata in mente un’ideuzza che lo avrebbe allungato di molto, comunque non preoccupatevi, concluderò la storia molto presto, per ora vi saluto, ciao a presto!

P.s. Come al solito, perdonatemi gli eventuali errori grammaticali!

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Finalmente ci siamo, ecco a voi l’ultimo capitolo dalla mia fanfic

Finalmente ci siamo, ecco a voi l’ultimo capitolo dalla mia fanfic. Prima di iniziare volevo ringraziare, come al solito, tutti quelli che hanno inserito una recensione, e volevo dire a Maximanf89 che questa volta si è sbagliato, non mi sono ispirata al professor Raptor per quell’essere parassita, bensì ad un film che ho visto un bel po’ di tempo fa con Denzel Washington nel quale lui era un poliziotto che dava la caccia a questo essere che si trasferiva da persona a persona tramite un contatto (bastava che lui sfiorasse qualcuno che entrava nel corpo di questi) ma aspetta di vedere cosa ho in serbo per questo parassita...  E comunque non ti preoccupare mi fa piacere che tu cerchi di capire le idee che inserisco nella fic. Bene ora vi lascio, ci sentiamo a fine capitolo, buona lettura!

 

CAPITOLO 4

 

L’esercito era appena tornato a palazzo, Misty si stava dirigendo con grande decisione verso la sala del trono dove era sicura che avrebbe trovato il padre; il momento della verità era vicino. Molte domande giravano nella sua testa, tra cui: è vero quello che diceva quell’essere, e cioè che Ash aveva già combattuto contro di lui? E se questo era vero, perché suo padre gli aveva tenuto nascosto questa storia? Era talmente presa da queste domande che le frullavano continuamente in testa che no si accorse che Brock le stava parlando….

Brock: Misty, come è andata la battaglia? Da quello che vedo mi sembra bene! Ma dov’è Ash? non è qui con te? È rimasto in dietro con gli altri soldati?

Misty: Brock, non è il momento adatto, ora ho una faccenda importante da risolvere ( poi entrando nella stanza del trono) ne riparliamo più tardi ok?

Il povero Brock non ebbe il tempo di rispondere che si ritrovò con la porta sbattuta in faccia.

Brock: O-ok…

Dentro la stanza del trono…

Re: Oh, Misty, sono felice di vederti, mi hanno detto che te la sei cavata bene in battaglia, ma perché quella faccia strana?

Misty: Avrei un po’ di cosa da dirti… la prima è che non è stato il tuo fedele funzionario a organizzare tutto… bensì un essere parassita che si nutre dell’energia vitale del corpo che lo ospita, e che ora si è impadronito del corpo di Gary, uno degli amici che avevo sulla terra…

Re: Mi è sempre sembrato strano infatti che lui avesse potuto arrivare a tanto… e ora dov’è?

Misty: Lo ha ucciso…e se non facciamo qualcosa anche Gary farà la stessa fine…

Re: Capisco… bene ora vado a riferire questi fatti al consiglio, e cercheremo di trovare un modo per salvare questo tuo amico…

Misty: Un attimo, non ho finito… c’è ancora una cosa che vorrei sapere…

Re: Avanti dimmi tutto…

Misty: Mi hai per caso tenuto nascosto qualcosa del mio passato, qualcosa che riguarda Ash per caso?

Re: Perchè mi fai questa domanda?

Misty: Vedi quell’essere ha detto più volte che Ash aveva intralciato i suoi piani molte volte in passato…

Re: … Evidentemente era una scusa per distrarvi, come puoi pensare che anche Ash fosse originario di questo mondo? È assurdo non ti pare? Non dirmi che hai creduto alle sue parole…

Misty: Non credo che possa aver detto una bugia, dovevi vedere la sua faccia, era vistosamente sorpreso e preoccupato per la sua presenza… e non era una falsa…

Re: Ti dispiace se ne riparliamo più tardi? Ora sarai sicuramente stanca, vai a riposare, anche perché ora il nemico potrebbe tornare all’attacco in qualsiasi momento… quindi dobbiamo essere pronti ad ogni evenienza, ora se vuoi scusarmi devo convocare il consiglio.

Misty: Io non combatterò più…

Re: Cosa hai detto? E come mai ora questa decisione?

Misty: Mi chiedi anche come mai? Ho visto cadere in battaglia molti soldati, un mio amico rischia la vita per colpa di un essere che si è impossessato del suo corpo, Ash si è fatto catturare a posto mio e tu ti ostini a non volermi raccontare la verità, io non ho intenzione di tornare a combattere… a meno che tu non mi dica la verità!

Re: Se la metti così mi vedo costretto a dirti tutto… vedi quel mostro ha ragione… conosce Ash perché anche lui faceva parte di questo mondo… però non era proprio uno di noi… infatti lo trovammo che era ancora un bimbo, solo proprio davanti a quel portale che collegai nostri due mondi,  ed è in quella occasione che scoprimmo questo collegamento, poi i nostri studiosi fecero delle ricerche e scoprirono che quel portale portava sulla terra . Abbiamo girato a lungo per cercare la sua famiglia, ma era evidente che era un terrestre, ma nessuno ebbe il coraggio di varcare quella porta per riportalo a casa, avevano tutti troppa paura di quello che avrebbero potuto trovare dall’altra parte… così decidemmo di tenerlo con noi qui a palazzo. Fin da piccolo dimostro di aver talento con la spada, e quindi lo facemmo addestrare dal vecchio maestro. Tutti però lo evitavano per via delle sue origini terrestri, era la prima volta che ne vedevamo uno, e non sapevano quale poteva essere la sua natura, avevano paura che da un giorno all’altro si sarebbe potuto rivelare malvagio… continuavamo a tenerlo qui con noi perché, in caso di guerra, grazie alla sua bravura con la spada, ci sarebbe potuto tornare utile, ma nessuno aveva il coraggio di parlargli, tutti lo temevano… per questo motivo si faceva sempre poco in giro, e non parlava mai con nessuno, se ne stava sempre da solo ad allenarsi con la spada…

Misty: Tutto questo è molto triste… però non riesco a capire perché non mi ci hai detto niente prima?

Re: Vedi… una persona rimase colpita dal carattere schivo e riservato del ragazzo, questa persona eri tu. Tutto questo mistero che lo avvolgeva ti affascinava, e ciò ti spinse a conoscerlo. Inizialmente non riuscivi a proprio a comunicare con lui, ma poi riuscisti ad aprire il suo cuore, e diventaste amici. La cosa non mi interessava più di tanto finché non venni a sapere una che quello che c’era tra voi era diventato un qualcosa che andava molto più in la della semplice amicizia… questo non potevo permetterlo, la figlia del re che aveva una storia con un terrestre… questo avrebbe provocato sicuramente uno scandalo, ne andava del mio onore… in più il prestigio e la stima, di cui la nostra famiglia godeva nei confronti delle altre famiglie nobili, ne avrebbe sicuramente risentito ed io non potevo permetterlo; feci di tutto per impedire la vostra relazione, ma non ci riuscii chiesi più volte a quel terrestre di lasciarti, ma fu inutile…

Misty: Aspetta un momento… è per questo che hai mandato anche lui sulla terra? Per far si che non ci potessimo più vedere e ci dimenticassimo l’uno dell’altra?

Re: No… dopo l’inizio della guerra decisi di mandare solo te sulla terra per proteggerti, però sapevo anche che facendo così avresti perso provvisoriamente la memoria, ma questo non era un problema, dato che tornando qui, a poco a poco, l’avresti recuperata, il problema era che così ti saresti ricordata anche di lui… e allora feci una cosa che sul momento mi parve la migliore soluzione, feci in modo di farti perdere completamente ogni minimi ricordo su di lui… e ti spedii sulla terra a sua insaputa. Quando venne a sapere ciò che avevo fatto mi chiese di mandare anche lui sulla terra, ma io non lo accontentai. Qualche tempo dopo scoprii che anche lui era riuscito in qualche modo a raggiungerti. Temevo che i suoi ricordi non potessero essere cancellati, invece, a quanto pare, durante il suo trasferimento deve essersi verificato qualche problema visto che la sua memoria fu completamente azzerata. Così entrambi siete rinati sulla terra, pensavo che non l’avrei più rivisto ma dopo 15 anni me lo sono ritrovato al mio cospetto, così per caso…

Misty: Non avrei mai potuto credere che tu potessi essere capace di questo… sacrificare l’amore di due giovani solo per l’onore…

Re: Ti prego non rimproverarmi… è stata una scelta difficile… ma almeno ora il nostro onore è salvo… avresti preferito vivere in una famiglia coperta dal disonore? Ora vado, dobbiamo organizzarci per la prossima battaglia…

Misty: Un’ultima cosa… volevo dirti che il destino è destino… puoi anche opporti come ti pare, ma non puoi cambiarlo… non è stato un caso che io abbia incontrato Ash sulla terra, che sia riuscito ad arrivare qui… e che ora io e lui stiamo insieme… come vedi doveva accadere ed è accaduto, puoi anche mandarci spedirci su un lato e sull’altro dell’universo… ma se siamo destinati ad amarci, tu non potrai fare niente per impedirlo…

Detto questo si diresse verso la porta dalla quale era entrata ed uscì.

( scusate se mi intrometto… lo so vi ho assillato per 3 capitoli con questa storia, chissà cosa vi sareste aspettati… ma ho preferito dare più importanza all’onore, mi sembrava la cosa più normale, pensate un po’ a cosa sarebbe accaduto in una delle famiglie reali della storia se la figlia del re avesse una relazione con uno del popolo… altro che scandalo… comunque spero che la trovata vi sia piaciuta… n.d Queen)

Il re non rispose, si girò e uscì dalla stanza. Poi fece comunicare a tutti i suoi funzionari che poco dopo si sarebbe tenuta una riunione. Intanto Misty se ne era tornata in camera sua. Era stanca, ma non riusciva a prendere sonno, nella sua mente rivedeva in continuazione la scena in cui Ash si era posto tra lei e il fascio di energia, e questo la faceva stare male… poi  sentì bussare ala porta.

Brock: Misty, sono Brock, posso entrare?

Misty: Entra pure…

Brock: Ho saputo quello che è successo ad Ash, e pensavo che avresti potuto avere bisogno di me, quindi se vuoi sfogarti, fai pure, sono venuto qui per questo… e non preoccuparti, so di quello che c’è tra di voi…

Dopo aver sentito quelle parole, Misty si getto tra le braccia dell’amico ed iniziò a piangere. Pianse per un bel po’ di minuti, poi si calmò.

Brock: Ora va meglio?

Misty: Si grazie, ne avevo bisogno…

Brock: Te la senti di dirmi cosa è successo? Sinceramente io non è che ci ho capito molto…

Misty: Si… vedi quell’essere voleva catturami, e per proteggermi Ash mi ha fatto da scudo con il suo corpo ed è stato catturato al posto mio, quel mostro ha detto che poteva tornargli utile… anche se ancora non ho capito in che modo…

Brock: E’ terribile… se mi capitasse tra le mani non so cosa potrei fargli, avanti dimmi com’è il suo aspetto e io lo vado a cercare, per dargli una bella lezione!

Misty: Sono sicura che non puoi sbagliarti, basta che trovi Gary che trovi anche lui…

Brock: Gary??? Cosa centra lui ora?

Misty; Hai ragione, scusa, non ti ho ancora detto che in nostro nemico è un lurido essere parassita che si nutre dell’energia vitale del corpo che lo ospita e che ora si trova nel corpo Gary…

Brock: Cosa??? Non stai scherzando vero?

Misty: No… si è impadronito del suo corpo quando ha saputo che mio padre mi aveva mandato sulla terra… e ora abbiamo anche questo problema, dobbiamo  cercare di sconfiggerlo senza fare del male a Gary…

Brock: Se non sbaglio ora tuo padre ha convocato un consiglio… andiamo a vedere cosa decidono…

Misty: Sono appena stata da mio padre e non ho intenzione di rivederlo…

Brock: Perché che cosa è successo?

Misty esitò un attimo, poi iniziò a raccontargli tutto quello che il padre le aveva detto.

Brock: … Quindi se ho capito bene… anche Ash è già vissuto qui?

Misty: Si…

Brock: Ragazzi che storia… è quasi incredibile…

Misty: Già, eppure è tutto vero…

Brock: Chi l’avrebbe mai detto…

Misty: Ora è meglio che tu vada, rischi di perderti il consiglio… senti fammi un favore, quando ha finito, torna qui per dirmi cosa si è deciso…

Brock: Certo, puoi contarci! Tu però ora riposa, sarai stanca… a dopo!

Misty: Ok, ciao!

Dopo che l’amico se ne fu andato, Misty, si stese sul letto, ora che si era sfogata si sentiva meglio e si addormentò quasi subito.

 

Erano passate tre ore, ed il consiglio si era da poco concluso.

Brock: “ ci andrò domani da Misty, ora starà ancora riposando, ed è meglio non disturbarla…”

Così fece, infatti il giorno dopo si presentò alla sua porta…

Toc, toc…

Misty ( che si era svegliata proprio in quel momento): C-chi è?

Brock: Sono io, ricordi dovevo dirti quello che era stato detto al consiglio…

Misty: Ah, già, entra pure!… il consiglio si è appena concluso?

Brock: Ma cosa dici? Il consiglio c’è stato ieri sera…

Misty: ma per quanto tempo ho dormito?

Brock: Parecchio, considera che è giorno da un bel po’…

Misty: Ah, comunque dimmi tutto quello che è stato detto…

Brock: Allora: per quanto riguarda il nostro nemico principale, hanno fatto una ricerca, e si è scoperto che l’unico modo per poterlo fermare è farlo uscire dal corpo che lo ospita e costringerlo a rivelare la sua vera forma, non può stare per più di un po’ di minuto fuori da un corpo altrimenti per lui è finita, inoltre è inutile ucciderlo mentre si trova in un corpo, perché si trasferirebbe in quello della persona più vicina senza dare nell’occhio, e poi così potremmo salvare anche Gary… per quanto riguarda una prossima battaglia, è sicuro che ci sarà, anche se non si sa quando, c’è chi dice che sarebbe meglio attaccarli ora che sono deboli,e chi dice che sarebbe meglio aspettare che siano loro a fare la prima mossa per farli cadere in una trappola simile a quella che ci hanno teso loro…

Misty: Mio padre cosa dice?

Brock: Il re preferirebbe aspettare che siano loro a fare la prima mossa, ma non intende farli cadere in una trappola, preferisce affrontarli faccia a faccia… e sembra che sarà questa la strategia che si userà, quindi l’esercito si sta già preparando per stare in allerta pronte a fronteggiare qualsiasi pericolo.

Misty: Bene… ora scusami ma vorrei andare ad allenarmi, voglio essere pronta per quando rivedrò quel mostro…

 

Passarono un bel po’ di giorni, ma del nemico nessuna traccia, un giorno però…

Vedetta1: Vedi qualcosa nella tua direzione?

Vedetta2: …No… anzi si! Vieni a vedere, laggiù guarda, cosa può essere?

Vedetta1: Fammi vedere… Non mi voglio sbagliare… ma laggiù c’è un esercito fermo…

Vedetta2: E lo dici con questa calma? Presto corri ad avvisare il re, io rimango di guardia!!!

Vedetta1: Si, si hai ragione, corro!

Intanto nella sala del trono…

Funzionario1: Sua maestà, non possiamo aspettare che siano i nostri nemici a fare la prima mossa… dobbiamo attaccarli ora che sono deboli…

Funzionario2: Come sono deboli loro lo siamo anche noi, anche se abbiamo vinto la scorsa battaglia, il nostro esercito ha subito delle perdite e non possiamo mandarlo allo sbaraglio così! Sono d’accordo con la scelta del re…

Ad un certo punto la porta si apri ed entrò la vedetta.

Vedetta: Sire, abbiamo avvistato l’esercito nemico, si è fermato poco distante dall’entrata ovest della città!

Re: Bene… signori, credo che non ci sia più motivo di litigare! ( poi rivolgendosi alla vedetta) andate ad avvisare i soldati, che si preparassero a partire…

Vedetta: Si signore!

Così se ne andò ad eseguire l’ordine ricevuto.

Poco dopo Misty aveva già saputo della battaglia, si era preparata e stava raggiungendo il resto dell’esercito, lungo il corridoio incontrò Brock

Brok: Ei Misty, per fortuna ti ho trovata… volevo dirti di stare attenta e… mi raccomando, libera Ash e Gary…

Misty: Ceto, ci puoi contare… ora vado… ci vediamo al mio ritorno…

Brock: Ok…

Dopo un po’ si ritrovò con l’esercito nello stesso salone dove si erano trovati l’altra volta.

Re: Bene, questo sarà lo scontro decisivo, questa volta sarò al vostro fianco, scenderò anche io in battaglia, bene, ora andiamo, il nemico ci sta aspettando, coraggio uomini, diamo loro una bella lezione!

Soldati:SIIII!!!!!

L’esercito si incamminò verso l’entrata ovest, quando arrivarono ci fu un attimo di esitazione da parte di entrambi gli schieramenti, durante il quale le due parti si squadrarono come se volessero trovare i punti deboli dell’avversario che avevano di fronte, regnava il silenzio… all’improvviso si sentirono le grida dei rispettivi capi degli eserciti che incitarono i propri soldati ad andare alla carica, e in men che non si dica i due eserciti si trovarono a combattere…

Misty, come l’altra volta, cercava con l’aiuto della madre, di rendere vani gli attacchi dei pokemon, ma con lo sguardo stava cercando Gary… ad un certo punto lo vide… stava guardando la battaglia in disparte, vicino ad una roccia…

Subito la ragazza cercò di raggiungerlo, ma venne fermata da alcuni soldati che le si erano parati davanti… stava per affrontarli quando sentì una voce.

Re: Vai qui ci penso io…

Misty: Grazie…

Re: Non perdere tempo, ora vai e sconfiggilo…

Così Misty riuscì a raggiungerlo.

Gary: Guarda chi si rivede… allora sei riuscita a trovare la pietra?

Misty: E se anche fosse…credi che la darei a te?

Gary: Questo vuol dire che ancora non sei riuscita a trovarla… mi toccherà portarti via con me e questa volta non ci sarà nessuno a proteggerti…

Misty: Maledetto… dov’è Ash?

Gary il tuo amichetto è al sicuro nel mio rifugio… ora vieni con me di tua spontanea volontà  oppure ti ci devo portare con la forza?

Misty: Penso che dovrai usare la forza… non ho intenzione di seguirti di mia spontanea volontà…

Gary: Sapevo che avresti risposto così… proprio per questo mi sono portato un mio vecchio amico…

Da dietro la roccia comparve un cavaliere con armatura elmo e mantello nero.

Gary: Siccome non ho voglia di combattere sarà lui a farlo a posto mio…

Misty: Come vuoi… ma ricordati che appena avrò finito con lui sarai tu il mio avversario… ed ora fatti sotto!

Il cavaliere nero sguainò la spada e si mise in posizione di combattimento. Misty esitò un po’, poi lanciò contro di lui un raggio di energia, che però fu evitato con un rapido scatto, poi toccò a lui attaccare e lo fece con un gran colpo di spada, dal quale Misty si parò grazie ad una spada di energia da lei prodotta.

Gary: Come inizio non è male, non credevo che fossi tanto brava visto che l’altra volta ti sei fatta sorprendere tanto facilmente...

Misty: Ora te lo faccio vedere io chi si fa sorprendere…

Detto così si abbasso per evitare un altro colpo di spada del suo avversario, poi, rialzandosi, gli lanciò un forte raggio di energia che il cavaliere evitò in parte, ma fu comunque colpito sul volto coperto dall’elmo, indietreggiò un po’ tenendo una mano sul suo viso. Quando lo alzò Misty vide che metà dell’elmo era andato distrutto e che l’altra metà si stava sgretolando. Quando il suo volto fu completamente libero, Misty vide una cosa che non di darebbe mai aspettata…

Gary: Sorpresa! È vero, ti ho mentito, il tuo amichetto non si trova nel mio nascondiglio… vedi ho pensato che mi sarebbe stato più utile da guerriero che da ostaggio…

Misty: Come hai potuto fare una cosa del genere?

Gary: Semplice con l’ipnosi… anche se all’inizio non è stato molto semplice, non riuscivo a controllare la sua mente, allora ho pensato di fargli tornare la memoria… sai bene quanto ha sofferto in passato e un animo così carico di rancore è semplice da controllare, e questo è il risultato, un cavaliere perfetto, privo di sentimenti e spietato…

Misty: Vedrai riuscirò a farlo tornare in se…

Gary: Ah, ah, ah, provaci quanto vuoi… tanto è impossibile.

Misty: Questo è da vedere…

Gary: Avanti, falla fuori!

Il cavaliere nero non si attardò ad eseguire l’ordine, e ricominciò il suo attacco. Misty fece ricomparire la sua spada di energia per pararsi dai colpi dell’avversario, ora si limitava solo a difendersi e non attaccava, non avrebbe mai potuto fare del male ad

Ash…

Misty: Ash, svegliati, guardami bene, sono Misty, non puoi farti comandare da un lurido parassita… torna in te!

Ma continuava ad attaccarla, era come se non sentisse le sue parole…

Misty: Cerca di ricordarti di me non puoi avermi dimenticata…

Ma ancora niente. Ad un certo punto Misty inciampò con un sasso e cadde a terra, Ash ne approfittò, stava per colpirla, Misty istintivamente chiuse gli occhi… l’unica cosa che sentì fu il rumore di due spade che si scontravano. Alzò gli occhi e vide suo padre che stava fronteggiando Ash.

Re: Tutto a posto?

Misty: P-padre…

Gary: Chi si rivede… ne è passato di tempo…

Re: Ti conviene lasciarci in pace se non vuoi fare una brutta fine…

Gary: Questo dovrei dirtelo io… cavaliere nero sconfiggi prima questo impiccione e poi finisci la ragazza…

Ash ricominciò a combattere contro il re, all’inizio erano alla pari… poi lo scontro iniziò ad essere a favore del cavaliere nero. Il re riuscì a sferrare un bel colpo al suo avversario… ma questi riuscì ad evitarlo e lo colpì, poi cadde a terra dolorante.

Misty si avvicinò al padre per accertarsi delle sue condizioni.

Misty: Come stai?

Re: N-non preoccuparti non mi ha colpito in un punto vitale… però ora non sono più in grado di proteggerti… dovrai cavartela da sola… non esitare a colpirlo, ora lui non è in se, e non si farà scrupoli ad attaccarti…

Misty: Lo so bene…

Poi si alzò lentamente.

Misty: Ora basta mi hai stufato… ho cercato di farti tornare in te con le buone maniere… ma visto che non è servito a niente dovrò ricorrere a quelle cattive…

Detto questo alzò il braccio verso di lui e generò un grosso fascio di energia che lo spazzò contro la roccia. Ash  scivolò a terra, l’urto sembrava averlo fatto svenire. Misty si avvicinò con cautela e si chinò verso di lui

Misty : Mi dispiace aver dovuto ricorrere a tanto… ma era l’unico modo per fermarti senza doverti far del male…

Poi si abbassò ancora di più e lo baciò.

Misty: Ora devo sbrigarmela da sola.

Si alzò e con passo determinato si diresse verso Gary.

Misty: Bene finalmente potremmo scontrarci noi due a soli…

Gary: Non vedevo l’ora…

Misty: “Devo cercare di farlo uscire dal corpo di Gary…”

Misty: Non dirmi che hai intenzione di combattere in quelle condizioni…

Gary: Perché cosa ho che non va?

Misty: Niente… è solo che sei un codardo… non dirmi che hai paura di affrontarmi con il tuo vero aspetto…

Gary: Bada a te ragazzina… nessuno è mai sopravvissuto dopo aver visto il mio vero aspetto… non ti conviene provocarmi…

Misty: Sono solo storie… di la verità senza un corpo che ti trasporti non sei capace di fare niente…

Gary: Ora stai esagerando…come ti permetti di prendere in giro me… uno dei demoni più potenti di questo mondo….

Misty: Tu saresti uno dei più potenti? Ma fammi il piacere… casomai il più ridicolo…

Gary: Ora ho capito cosa vuoi fare… vuoi farmi uscire da questo corpo perché sai che non posso vivere a lungo fuori, spero che ora avrai capito perché mi serve la pietra… così non avrò più bisogno di farmi ospitare da un altro corpo,va bene, ti accontento subito, tanto mi bastano pochi minuti per farti fuori…

Un’aura nera iniziò a uscire dal corpo di Gary. Quando fu completamente fuori, il corpo del ragazzo cadde svenuto a terra. Guardò il corpo cadere per accertarsi che stesse bene, e quando ritornò con lo sguardo alla nube nera vide che questa stava assumendo la forma di un umano… la sua metamorfosi non era  completa: aveva le sembianze di un uomo, con i capelli lunghi di un argento che brillava, le orecchie a punta e gli occhi rossi… rossi come il sangue.

Demone: Spero che ora tu sia contenta… ecco il mio vero aspetto…

Misty rimase impressionata da quell’apparizione: aveva l’aspetto di un uomo ma quegli occhi lo rendevano inquietante, avvertiva talmente tanta malvagità provenire da quell’essere che ne rimase terrorizzata.

Demone: Allora come mai ora non fai più la spaccona come prima?

Misty: …N-non parliamo, pensiamo a combattere!

Entrambi gli eserciti avevano smesso di combattere per assistere allo scontro: entrambi si scagliavano contro dei fasci di energia. Misty sembrava molto affaticata; si stava impegnando al massimo, ma a quanto pare con scarso risultato, il suo avversario al contrario sembrava non impegnarsi affatto.

Demone: Allora tutto qui? Non dirmi che non dei capace di fare meglio…

Misty: “ Non ce la faccio più, ma devo resistere, non posso mollare ora..”

Demone: Perché non ricorri al potere della pietra? Così almeno lo scontro si potrebbe fare interessante…

Misty: Ma sei sordo o cosa? Ti ho detto che io quella pietra non ce l’ho…

Demone: Bene allora ti dovrò eliminare, tanto non mi servi più…

Improvvisamente generò un fascio di luce molto più potente rispetto a quelli che aveva lanciato prima, Misty riuscì a spostarsi, ma ne fu ugualmente sfiorata al braccio destro. Questo le provocò una vistosa ferita, cadde a terra in ginocchio tenendosi il braccio ferito.

Demone: E’ la tua fine preparati a soccombere!

Un raggio partì dalle sue mani, Misty chiuse gli occhi in attesa di ricevere il colpo di grazia, ma ancora una volta qualcuno si mise di mezzo salvando così per la seconda volta nella stessa battaglia la vita alla ragazza. Alzò gli occhi e vide cadere a terra il corpo di un cavaliere, si avvicinò e vide che era stato Ash  a farle da scudo con il suo corpo… lo prese tra le sue braccia ed iniziò a piangere.

Misty: Come è possibile… la tua mente era controllata…

Demone: Non ci posso credere… deve essere accaduto con il tuo stupido bacio… comunque peggio per lui… se l’è cercata…avrebbe dovuto continuare a servirmi, invece di buttare la sua vita per salvare quella tua… tutto questo è patetico…

Misty: Stai zitto tu…

 Ash aprì leggermente gli occhi…

Ash: M-Misty, stai bene?

Misty: Si, ma tu guarda come sei ridotto… perché lo hai fatto?

Ash: Non potevo permettergli di farti del male… Ahhh

Misty: Non parlare… risparmia le tue energie…

Ash: Non credo che servirebbe a molto… quel demone mi ha conciato proprio male… ormai non c’è più niente da fare…

Misty: Ti prego non dire così…

Ash allungò a fatica una mano e la appoggiò sulla guancia di Misty.

Ash: Mi dispiace, ma credo che non potrò mantenere le promesse che ti ho fatto…

Poi chiuse lentamente gli occhi, Misty sentì scivolare la sua mano dalla guancia e capì che ormai Ash era morto…

Misty: No Ash ti prego apri gli occhi, non puoi lasciarmi!

Ma ormai era troppo tardi…

Demone: Che razza di stupido, con il suo stupido gesto ha solo ritardato la tua morte, è stato inutile… ora preparati, ho già perso fin troppo tempo…

Mirty: Non ti permetto di parlare così di Ash…

Improvvisamente il corpo di Misty iniziò ad emanare un’aura azzurra.

Demone: Ma cosa sta succedendo?

Misty: Te la farò pagare cara per quello che hai fatto…

La luce divenne talmente accecante che abbagliò tutti i presenti… quando la luce sparì Misty vide che davanti a lei c’era una pietra azzurra, allungò una mano e la prese.

Demone: Finalmente, eccola… dammi subito quella pietra…

Misty si alzò lentamente, poi allungo verso il demone il braccio con la pietra.

Misty: Vuoi la pietra eh? Vieni  a prenderla se ne sei capace…

Poi si concentrò e sprigionò un raggio di energia potentissimo. Il demone fu colto di sorpresa ma riuscì comunque a scagliare un altro raggio per contrastare l’attacco. I due raggi si scontrarono, ma quello del demone sembrava essere più potente…

Demone: Arrenditi, non vedi che neanche con l’ausilio della pietra riesci a vincere?

Misty: Ma come non l’ahi capito? Credi forse che io abbia usato tutto il suo potere?

Demone: Cosa vorresti dire?

In un batter d’occhio il raggio sprigionato da Misty divenne molto più potente. Il demone cercò di aumentare la sua potenza, ma fu tutto inutile… il raggio lo colpì in pieno e lo disintegrò.

Era finita. Dopo molti anni di attesa, finalmente la guerra era finita. L’esercito vincitore stava festeggiando, mentre quello nemico se l’era data a gambe levate.

La regina si avvicinò  al re per vedere come stava, poi entrambi si diressero verso la figlia. Quando arrivarono da lei videro che stava piangendo in ginocchio vicino al corpo inerme di Ash, si avvicinarono per cercare di consolarla.

Misty: Non doveva finire così, non è giusto…

Regina: Misty, non disperarti, pensa che il suo sacrificio non è stato vano…

Re: Già se non ci fosse stato lui quel raggio ti avrebbe colpita e per tutti noi sarebbe stata la fine.

Regina: Ora torniamo a palazzo, è inutile che stiamo qui…

Quando arrivarono, Brock li stava attendendo, sapeva già l’esito della battaglia, e era anche a conoscenza della morte di Ash, quando vide Misty le andò incontro per consolarla, quando lo vide anche lei gli andò incontro ed iniziò a piangere tra le braccia dell’amico. Brock cercava di trattenere le lacrime, ma non ci riuscì e iniziò anche lui a piangere. Prima che riuscirono a calmarsi passo molto tempo.

Brock: Su, ora basta piangere, tanto a cosa servirebbe…

Misty: Hai ragione, ma non posso farne a meno…

Brock: “Vorrei far qualcosa per aiutarla, questo è stato un duro colpo per lei…”

Poi Misty si allontanò dall’amico.

Brock: Dove stai andando ora?

Misty: Brock, ti ringrazio per quello che hai fatto per me… ma ora ho bisogno di passare un po’ di tempo da sola…

Brock: D’accordo, ma ricorda che se hai bisogno di qualcosa sai dove trovarmi…

Misty: Ok…

E se ne andò in camera sua. Passo un po’ di tempo a ripensare a tutti i momenti trascorsi con Ash, poi la sua attenzione fu attratta dalla pietra che aveva ancora con se…

Misty:  “ Questa pietra ha dei poteri veramente eccezionali, ha distrutto quel demone in sol colpo… ma chissà come avrò fatto a farla apparire… forse è stato per la rabbia che avevo dentro… il desiderio di vendicare Ash era talmente forte che sono riuscita a fare uscire il cristallo dal mio corpo… deve essere andata proprio così… e se questa pietra potesse…”

 

Intanto Brock, dopo che Misty se ne era andata, aveva chiesto in giro informazioni su dove avevano portato Gary, alla fine aveva scoperto che si trovava in una stanza e che ora stava riposando. Decise di andarlo a trovare. Rimase un po’ di tempo li ad aspettare che si svegliasse, poi finalmente aprì gli occhi…

Brock: Finalmente ti sei svegliato, come ti senti?

Gary: Ho un gran mal di testa… ma dove sono? E tu cosa ci fai qui?

Brock : Forse non ci crederai… ma siamo in un’altra dimensione, parallela alla nostra…

Gary: Mi stai prendendo in giro?

Brock: No, no ascoltami bene senza interrompermi…

Brock gli raccontò tutta la loro avventura da quando erano arrivati fino a quel momento e gli disse anche della morte di Ash…

Gary: N-non ci posso credere, A-Ash non può essere morto…

Brock: Eppure è la verità…

Qualche lacrima iniziò a scendere dagli occhi di entrambi. Poi ci fu un momento di silenzio, poi Gary cercò di cambiare discorso…

Gary: … Ora come faremo a tornare a casa? Sempre che sia possibile…

Brock: Questo è un problema che non ci siamo mai posti… se te la senti potremmo andare dalla regina a chiederglielo…

Gary: D’accordo, cos’ vedrò come p fatto questo mondo…

I due uscirono e si diressero verso la stanza del trono.

 

Intanto anche Misty  si stava dirigendo verso la sala del trono, e ci arrivò prima degli altri due.

Regina: Misty, vedo che stai meglio… ma dimmi hai qualcosa da chiederci?

Misty: Si… madre ti prego ascoltami bene, questa pietra ha dei poteri straordinari giusto?

Regina: Si, perché?

Misty: Vedi stavo pensando… magari questa pietra potrebbe anche far tornare in vita le persone…

Re: Fammi capire bene, vorresti usare la pietra per far ritornare in vita Ash?  Cosa ne pensi cara?

Regina: non sono sicura che funzionerà… comunque si può anche tentare perché no… però ricorda che facendo così rischi di  mandare distrutta la pietra…

Misty: Cosa vuoi dire?

Regina: Vedi questo potrebbe richiedere molta energia… e non so se la pietra riuscirà a sopportare un simile sforzo… quindi pensaci bene prima di fare questa scelta…vuoi veramente rinunciare ai suoi poteri?

Misty: Ci ho già pensato è ho deciso… proviamo…

Re: D’accordo, seguitemi ho fatto portare il corpo del ragazzo al piano di sotto…

Misty: Come mai?

Re: Visto quello che ha fatto per noi, pensavo che meritasse una degna sepoltura…

Poi improvvisamente si sentì bussare.

Regina: Avanti entrate!

Brock: Scusate se vi disturbo…  Misty  ciao, allora come stai? Ti sei ripresa?

Misty: Si, e non sai cosa ho in mente… forse c’è un modo per far resuscitare Ash… ma voi cosa ci fate qui?

Gary: Volevamo sapere una cosa ma…

Brock: …ma in questo momento è più importante quello che hai detto tu…

Gary: Allora cosa aspettiamo? Andiamo!

Misty: Un attimo… non esultate troppo… non è sicuro che funzioni…

Brock: Se non proviamo non lo sapremo mai… andiamo!

Misty: Ok… madre, padre, avanti venite!

Tutti e cinque si diressero nella stanza indicata dal re. Quando entrarono videro che su una lastra di pietra retta da un piedistallo c’era Ash. Misty esitò prima di avvicinarsi, poi sentì qualcuno metterle una mano sulla spalla.

Regina: Avanti Misty, fatti coraggio, ora tocca a te…

Misty fece un respiro profondo ed iniziò ad avvicinarsi. La vista del corpo privo di vita di Ash le spezzava il cuore. Quando fu vicino a lui, prese la pietra con entrambe le mani e si concentrò. Iniziò a sprigionare una luce blu che fece brillare il corpo di Ash, la luce durò a lungo, e quando tutto finì Misty vide che tra le sue mani non aveva più una pietra lucente, ma bensì un comunissimo sasso, poi ritorno con lo sguardo sul corpo di Ash per vedere se aveva funzionato, ma quando lo vide si accorse che era tutto come prima, ne un movimento, ne un qualcosa che poteva farle capire che era vivo. Si avvicinò ancora di più per vedere se respirava, ma ancora niente.

Misty: Ti prego Ash, dimmi qualcosa, cosa farò io senza di te…

Poi si avvicinò al suo viso e lo baciò.

Misty: Apri gli occhi… fallo per me…

Niente, neanche un segno di vita. Allora Misty perse ogni speranza, si allontanò di corsa piangendo, subito la seguirono Brock, Gary e la regina, per tentare di consolarla, il re stava per fare lo stesso ma vide qualcosa di strano, il corpo si stava movendo, molto lentamente, però si muoveva. Rimase li a guardare finché Ash non si mise a sedere.

Re: Allora ha funzionato…

Ash. D-dove sono? Cosa ci faccio qui? Non dovevo essere morto? A proposito e il demone?

Re: Fino a pochi secondi  fa lo eri… ma Misty è riuscita a riportarti in vita… ah e il demone è stato distrutto…

Ash: Misty? E dov’è ora?

Re: Vedi non vedendo segni di vita da parte tua è corsa piangendo credo in camera sua…

Ash: Devo andare subito a dirle che sto bene…

Re: Aspetta un attimo, credo che io e te abbiamo dobbiamo parlare… so che hai recuperato la memoria…

Ash: E se anche fosse?

Re: Ci tenevo a farti sapere che mi dispiace averti fatto soffrire, credimi mi dispiace…

Ash: Ora posso andare?

Re: No, ho ancora una cosa da dirti… ora che tutto questo è finito hai intenzione di tornare a casa vero?

Ash: Si, anche se in passato ho vissuto qui io sento di appartenere a questo mondo… e poi ci sono molte cose che devo fare sulla terra…

Re: Ti capisco, ma dimmi, hai anche intenzione di portare con te Misty vero?

Ash: Certo che domande, sempre che lei voglia… tanto può tornare sempre qui ogni volta che vuole…

Re: Non credo che sia più possibile… vedi c’è una cosa che non vi ho mai detto, prova a pensarci … La pietra era entrata nel corpo di Misty, poi quando l’ho mandata sulla terra il portale si è chiuso, questo perché la pietra si è allontanata con lei, poi vi ritrovate nelle vicinanze del passaggio che si trova sulla  terra e questo misteriosamente si riapre ed è rimasto aperto fino ad ora… per questo ho motivo di credere che il portale reagisca all’energia della pietra… non sei d’accordo?

Ash: Si, ma dov’è il problema?

Re: Forse tu non lo sai… ma la pietra ha perso ogni potere…

Ash: Ma come è successo?

Re: Come credi di essere tornato in vita? Misty è ricorsa a tutti i poteri della pietra per salvarti… e ciò che rimane è solo un sasso…

Ash: Quindi ora il portale si è chiuso?

Re: No, non ancora… credo che il portale non si chiuderà subito dovrebbe essere ancora sotto l’influsso della pietra…

Ash: Quindi possiamo ancora tornare sulla terra…

Re: Si, ma non potrete più tornare indietro… quindi è per questo che ti rifaccio la domanda… hai intenzione di portare con te Misty? Non occorre che tu mi risponda ora… pensaci bene prima, sei sicuro di volerla allontanare dal suo regno solo perché ora siete attratti l’uno dall’altra? E se poi vi accorgeste che quella tra di voi  era solo una cotta tra ragazzini? Perderebbe te e non potrebbe più tornare qui… non credi che soffrirebbe per questo? Pensaci bene…

Ash non rispose, si allontanò per andare nella camera della ragazza, per dirle che ora stava bene. Ma non poteva fare a meno di pensare alle parole del re… sapeva che aveva ragione, ma non poteva pensare di non vederla più…

 

Intanto in camera di Misty:

la ragazza stava lunga sul letto e piangeva, intorno al lei c’erano Brock, Gary e la Regina.

Regina: Su piccola mia, non fare così… sapevi che poteva anche non funzionare…

Brock: Già, almeno ci hai provato…

Misty: Si, ma io ero certa che avrebbe funzionato, ero sicura che sarebbe tornato in vita… e invece…

 Ad un certo punto si sentì qualcuno bussare alla porta…

Regina: Ecco tuo padre… spero che almeno lui riesca a tirarti su il morale… avanti, entra pure…

La porta si aprì, ma dietro non c’era chi tutti si aspettavano, videro Ash… tutti rimasero a bocca aperta.

Brock: Ash…sei proprio tu?

Ash: Si in carne ed ossa amici! Chi si vede, Gary, allora sono riusciti a salvarti!

Gary: Già…

Poi i due corsero ad abbracciarlo, Misty era rimasta sbalordita, era ancora distesa sul letto, non riusciva a crederci.

Misty: A-allora ha funzionato…

Si alzò dal letto e si diresse verso Ash, che nel frattempo era stato liberato dall’abbraccio dell’amico, e l’abbracciò.

Intanto la regina si era avvicinata a Brock e a Gary.

Regina (a bassa voce): Forse è meglio togliere il disturbo…

Brock: (sempre a bassa voce): Ha ragione… andiamo fuori…

E senza fare rumore uscirono.

Misty: Non sai quanto mi sei mancato… credevo che non ti avrei più rivisto…

Ash: Mi sei mancata anche tu…

Ash non stava ricambiando l’abbraccio, e aveva risposto in modo freddo…

Misty: Cosa hai?

Non rispose, si liberò dall’abbraccio di Misty e si diresse verso la finestra.

Ash: Ti ringrazio per quello che hai fatto per me… ma volevo dirti che domani all’alba farò ritorno sulla terra…

Misty: Va bene… mi sembra un po’ presto però se sei ansioso di tornare sulla terra partiamo domani…

Ash: Forse non hai capito, partiamo io Brock e Gary… tu resterai qui, non puoi lasciare la tua famiglia…

Misty: Ma cosa vai dicendo, tanto potrò tornare qui quando vorrò…

Ash: No, non puoi…

Misty: Come sarebbe a dire?

Ash: Vedi il portale funzionava con la pietra, sparita pietra sparisce il portale… abbiamo giusto il tempo di tornare a casa

Misty: Quindi tu vorresti dire che non ci rivedremo più…

Ash: Esatto, quindi cerca di dimenticarmi… ora scusa ma devo andare a prepararmi…

Misty: Aspetta un momento… ti presenti qui, dopo che io avevo perso ogni speranza di rivederti solo per dirmi questo? Non sai cosa ho passato in queste ultime ore?

Ash: Non dirmi che preferiresti lasciare la tua famiglia, il tuo regno solo per me?

Misty: Si, è questa la mia intenzione…

Ash: E’ facile dirlo ora che le cose tra noi andavano bene, ma se un giorno dovremmo lasciarci, tu avresti perso tutto per sempre, e io non voglio essere la causa della tua sofferenza…

Misty: Perché credi che le cose debbano andare male? Io non sono del tuo stesso parere…

Ash: Pensala come ti pare, ma credi davvero di voler stare insieme a me per tutta la vita? E se un giorno scoprissimo che quella che c’era tra noi era solo una semplice infatuazione tra due ragazzi, cosa succederebbe poi?

Misty: Io non lo so…l’unica cosa che posso dirti è che ti amo…

Ash: Mi ami? Quante volte sei stata innamorata per potermi dire che mi ami?

Misty: Questa è la prima volta ma…

Ash: Vedi? Come fai a sapere che è amore allora?

Misty: Semplice, perché tu sei tutto per me… me ne sono resa conto quando ti ho perso… in quel momento è stato come se il mio cuore si fosse spezzato… anzi, credo che se fosse stato trafitto da una freccia avrei sofferto di meno… ed è inutile che cerchi di nasconderlo, so bene che tu provi la stessa cosa per me, se no non avresti dato la tua vita per salvarmi… ma se è questo che vuoi fa pure, vattene…

Quando Misty finì di parlare Ash uscì dalla stanza. Quando fu fuori si appoggiò alla porta, e delle la crime rigarono il suo viso, se le asciugò e si diresse da Brock e Gary per informarli dell’imminente partenza.

 

Il giorno seguente all’alba i tre ragazzi si stavano recando da i due sovrani per salutarli e per ringraziarli della loro ospitalità.

Brock: Ash come mai Misty non è con noi?

Ash: Perché dovrebbe essere con noi?

Gary: Non ritorna sulla terra?

Ash: E cosa dovrebbe tornarci a fare, qui è a casa…

Brock: Si ma…

Ash: Niente ma, non voglio parlarne…

Quando arrivarono i sovrani li stavano attendendo.

Regina: Mi dispiace che dobbiate partire così presto…

Brock: Già, ma Misty dov’è, non viene nemmeno a salutarci?

Regina : Mia figlia ha detto che preferiva stare in camera sua…

Brock: Mi dispiace, mi sarebbe piaciuto salutarla…

Intanto il re si era avvicinato ad Ash.

Re (a bassa voce): Quindi hai fatto la tua scelta…sei sicuro che sia quella giusta?

Ash ( sempre a bassa voce): …Si … potrebbe farmi un favore? Quando ce ne saremo andati via potrebbe dare questo biglietto a Misty?

Re: Certamente…

Gary: Ora sarà meglio andare, non vorrei trovare il portale chiuso…

Regina: Va bene, buona fortuna!

Così si congedarono dai sovrani e si avviarono verso l’uscita. Ash non disse una parola, camminava a testa bassa in fondo al gruppo, Brock lo vide e non poté fare a meno di notare il suo stato d’animo.

Brock: Sei ancora in tempo per dirle di venire…

Ash: Ma di cosa stai parlando?

Brock: Ma di Misty! Di la verità, perché non è venuta neanche a salutarci? Scommetto che tu ne sai qualcosa…

Ash: Si, ieri sera le ho detto che saremo partiti senza di lei…

Gary: Ma perché lo hai fatto?

Ash: Vedi se avrebbe varcato quel portale non avrebbe più rivisto la sua famiglia… ve l’ho spiegato ieri cosa è successo dopo che la pietra ha perso i suoi poteri no?

Brock: Si ma non ci hai detto che le avevi detto di non venire…

Ash: Cerca di capirmi, io l’ho fatto per lei…

Gary: Brock, in fondo Ash ha ragione. Pensa un po’ se ci seguisse e poi si pentisse di averlo fatto…

Brock: Forse hai ragione… spero proprio che non sia qualcun altro a pentirsi…

 

Intanto Misty, appena aveva visto che i suoi amici erano usciti dalla stanza entrò da un altra porta.

Regina: Ah, sei qui Misty? Sei proprio si cura di non volerli salutare?

Misty si avvicinò alla vetrata che dava proprio dalla parte in cui Ash e gli altri si erano incamminati.

Misty: Si…

Re: Misty, devo darti una cosa…

Misty: E cosa?

Re: Veramente Ash mi aveva detto di dartelo dopo che se ne fosse andato…

Misty prese il biglietto che gli aveva dato il padre ed iniziò a leggerlo attentamente.

 

Mia cara Misty,

quando leggerai questo biglietto io sarò già tornato sulla terra… lo scrivo perché ci tenevo a dirti che dirti quelle cose ieri sera ha fato più male a me che a te, credimi… io non so se avrei potuto mai renderti felice, ma almeno ora so che lo sarai, è per questo che non mi pento di averti parlato così.

Ma la cosa che più ci tenevo a diti è che avevi ragione quando mi hai detto che io per te provavo le stesse cose che provavi tu per me… Misty, anche io ti amo… spero che potrai perdonarmi per averti fatto soffrire,

 

tuo Ash”

Appena finì di leggere la lettera non riuscì a trattenere le lacrime.

Misty: Oh Ash…

Re: Devi sapere che sono stato io a dire ad Ash di scegliere se portati con lui o lasciarti qui…

Misty: Perché lo hai fatto?

Re: Volevo che lui capisse quello che veramente provava per te… volevo sapere se ti amava veramente… dopo tutto sarà lui a prendersi cura di te…

Misty: Cosa vorresti dire?

Regina: Quello che tuo padre sta cercando di dirti è che ci mancherai…

Misty: Continuo a non capire…

Re: Avanti che mi hai capito. Ho sbagliato una volta ad intromettermi tra voi due… non ho intenzione di farlo ancora… vai con lui!

Misty: Ma la mia roba, devo andare in camera a preparare la mia roba, non farò mai in tempo a raggiungerlo…

Regina: Abbiamo fatto preparare noi le tue cose…

Toc toc

Regina: Ecco, sono arrivate…

Misty: Io, non so che dire…

Re: Non devi dire niente, pensa solo a correre, non sono lontani se parti ora li raggiungi di sicuro.

Misty corse verso i suoi genitori e li abbracciò.

Misty: Vi voglio bene, non vi dimenticherò mai…

Re: Non perdere tempo… altrimenti non lo raggiungi!

Misty: Grazie, grazie per tutto quello che avete fatto per me, vi porterò per sempre nel cuore!

Poi si girò aprì la porta prese la sua roba e corse fuori…

Regina: Sei sicuro di quello che hai fatto?

Re: Si, e so non soffrirà, lui le vuole molto bene, non hai visto pur di non farla soffrire era disposto a non rivederla più…

Regina: Già, è quello che penso anche io…

 

Intanto Ash e gli altri avevano quasi finito la salita della collina, ed erano vicinissimi al portale, poi improvvisamente sentirono una voce…

Misty: AAAAASSSSHH! Aspettami!

Ash si girò, non poteva credere che quella fosse proprio la voce di Misty, eppure era proprio lei. Quando fu abbastanza vicina gli si lanciò addosso, Ash si sbilanciò e cadde a terra.

Ash: Cosa ci fai qui?

Misty: Ho deciso di venire con te…

Ash: Ma Misty, e la tua famiglia…

Ma non poté finire la frase perché Misty lo zitti appoggiando un dito sopra le sue labbra.

Misty: Shhhh! Non parlare, ormai ho deciso così, non ho intenzione di perderti un’altra volta… e poi sono stati proprio i miei genitori a dirmi di seguirti… e on provare a dirmi che non sei sicuro di farmi felice… no importa se le cose tra di noi vadano bene o male… almeno potremo dire di averci provato… no?

Poi si avvicinarono e si scambiarono un tenero bacio.

Nel frattempo Brock e Gary erano arrivati fino in cima alla collina, e stavano osservando divertiti la scena. Poi Brock si girò un attimo per controllare il passaggio e vide che si era ristretto.

Brock: Accidenti! Presto Gary, fai venire qui subito Ash e Misty, dobbiamo sbrigarci o rimarremo qui per sempre… il passaggio si sta chiudendo!

Gary: Ash, sbrigatevi, il portale si sta per chiudere.

I due si staccarono.

Ash: Ti amo Misty.

Misty: Ti amo anche io Ash.

Poi si alzarono e si sbrigarono a raggiungere i loro amici.

Brock: Bene, ora possiamo andare!

Misty però si era fermata a guardare la città per imprimere nella sua mente ogni minimo particolare. Il sole stava sorgendo, e la sua luce a contatto con essa la faceva brillare creando un bellissimo effetto.

Poi, Ash le si avvicinò.

Ash: Sei proprio sicura che vuoi lasciare tutto questo?

Misty: Sicurissima… ora l’unica cosa che voglio è stare con te…

Gary: Non vorrei disturbare…ma io avrei un po’ fretta…

Ash: Avanti, andiamo…

Bock fu il primo a passare, seguito da Gary. Ora toccava ad Ash e Misty varcare il portale. Ash prese la mano di Misty, poi i due si scambiarono uno sguardo di intesa e attraversarono insieme il portale, entrambi con la certezza che si sarebbero amati per sempre.

 

FINE

 

Bene, finalmente questa fanfic è terminata! Spero che vi sia piaciuta! Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto, Queen.

 

P.s. Scusate se ve lo dico per la quarta volta… ma perdonate I miei errori grammaticali! ^ ^”

 

 

 

 

 

 

 

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