Asia!
"Asia, vieni!
Dobbiamo andare a casa!"
"Dai,
mami, altre dieci minuti! Perfavore!" Era la vocina di bimbatta di sei
anni, abbastanza alta per la sua età. Aveva dei capelli lunghi e rossicci,
legati in una coda e degli occhi di un colore strano...particolare...come un
gatto!
I genitori non si erano
mai spiegati da chi avesse preso, anzi, avevano pensato che la madre di
questa bambina, avendo i geni del gatto glieli avesse trasmessi. Ma
probabilmente non era così...
"Tu, Aoyama,che
dici?? Dai, stiamo altri dieci minuti anche noi!" Disse la madre di quella
bambina sorridendo, con il suo solito sguardo ancora da bambina.
Era una signora di ventun'anni
dai capelli lunghi e rossi, come la figlia ma non legati. Il suo nome
era Ichigo. La famosissima Ichigo, protettrice della Terra e componente dell'ex
gruppo "Tokyo mew mew". Oramai le cinque paladine si erano lasciate e avevano proseguito la loro
vita senza dare più notizia alle altre...Ma comunque erano
felici!
"No, lo
sai che quando dico una cosa deve essere quella! Punto e basta!" Rispose
Aoyama, il marito di Ichigo, acido come sempre. Ormai da quando era nata quella
bambina si era traformato, anzi, da quando l'aveva vista...forse perchè non le
somigliava ma, comunque, l'aveva sempre trattata male.
"Ma, tesoro, la
conosci! Si metterà a strepitare! E poi ha chiesto solo dieci minuti!" Ribattè
lei cercando di stare calma e di far cambiare idea al
marito.
"Bene, intanto che
stavamo parlando il tempo è passato, quindi vai, prendila e portala
qui" Ordinò lui. (che ameba stronza nda)
"Ok..." Rispose l'ex
mew mew, poco convinta, conoscendo la reazione della
bambina.
Così le andò
vicino le disse:
"Dai, su Asia!
Papà ha detto di andare!" e detto questo si abbassò e le prese
la manina ma, lei, abilmente, si liberò dalla presa e continuò a giocare
decisa a non andarsene. Giocare con le amiche e sporcarsi tutta era il suo
hobby preferito!
"Piccola!
Dai! Lo sai che papà si arrabbia!" la supplicò la
madre.
Il "papino" vedendo che
la bambina
non accennava a muoversi le andò vicino e la prese per il polso con la forza. Ma la
bambina, ormai abituata al comportamento di suo padre, che più che altro
sembrava un conoscente, iniziò a urlarè.
"ZITTA! E VIENI!!
VEDI CHE POI NON TI PORTO PIU'!" Urlò Aoyama,arrabbiatissimo.
La piccolina, dal carattere testardo, si avvinò
al polso del padre e gli tirò un morso fortissimo che lo costrinse a
lasciarla e a lanciare un'urlo. Asia ne approfittò di quel momento per fare
quello che sognava da sei anni, ovvero da sempre,
SCAPPARE!
E questo fece, corse verso un boschetto
lì vicino, il più veloce che potè e in poco tempo seminò sua madre che la
inseguiva sull'orlo delle lacrime e urlando "Ti prego, amore delle mamma! Vieni
qui!" Ma lei non voleva.
Anzi, a sua madre voleva un bene
dell'anima e per qualche secondo, vedendola così, era un pò esitante.
Però si convinse ad andare più veloce, vedendo il padre con uno sguardo quasi
assassino che si limitava a correre.
I genitori però si
arresero non vedendola più e Aoyama disse: "Non ti preoccupare, quando vorrà
tornerà"
"Ma...è troppo
piccola!!!" Ribatte la povera Ichigo
"Shh...Zitta e
andiamo."
Asia aveva sentito
tutto e tirò un sospiro di sollievo. Non sapendo cosa fare, la bambina si
incamminò per il bosco sperando di trovare qualche aiuto.
Camminò per ore e
ore ma niente...non c'era nessuno...
"E ora che
faccio?? è tutto buio quasi quasi mi metto sotto quest'albero, almeno mi riposo
un pò." Detto ciò si sedette e, in pochi minuti, si
addormento.
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"Che bello essere
tornato sulla Terra dopo ben sei anni...Chissà come si è fatta la micetta?? Bah!
Le devo fare una visitina!!!" Icredibile ma vero, Kisshu, dopo ben sei anni, era
tornato in quel posto pieno ti meraviglie...Gattina compresa
(-_-...ossessionato...nda)
"Spero che questo
bosco sia il posto giusto per lasciare la mia navicella...Ehi! Ma cosa è quella
cosa dietro quell'albero??"
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