For The First Time

di MadisonHope_AR
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10, pt. 1° ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10, pt. 2° ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 19 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


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     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠   
Care lettrici,
come molte di voi hanno notato, i capitoli di questa FF non sono più 18 
L. 
Per via di un terribile errore dal cellulare ho eliminato la FF, ma, fortunatamente, ho salvato tutti i capitoli su una USB, quindi, nei prossimi giorni, tornerà tutto come prima. 
Voi non immaginate come io mi sia sentita subito dopo, ho perso il lavoro di più di sei mesi!!! 178 recensioni, eliminate!!!
Spero che le lettrici che più mi seguivano torneranno a leggere questa FF con piacere. Cercherò di avvisarne alcune tramite i vecchi messaggi nella casella postale. 

Abbiate un po’ di pazienza, vi voglio bene! *-*


     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠     ͠          ͠ 



- Tesoro, scendi un attimo giù! Devo parlarti - 
- Madison mi hai sentita? – continuò  mia madre, Lily, dal piano inferiore.
Mi buttai, letteralmente, sul divano, pronta ad ascoltarla – Dimmi pure – dissi fingendo un sorriso
- Ascolta Maddie, ora che andrò via, sarai sola e penso che qui sia un posto un po’ troppo, come dire, isolato! No? –
- E allora? – chiesi agitata
- E allora non va bene! - 
-Non voglio venire con te in quella tristissima cittadina! In più ho scuola fra due settimane- 
- Infatti, non verrai con me, ma ti trasferirai! – disse con grande entusiasmo che io, però, non ricambiai. Non volevo andarmene da Edmond St.
- Cosa? No! Non se ne parla! - 
- Ho già deciso! Sarai molto più vicina al centro, quindi anche più vicina ai tuoi amici! La scuola dista a meno di due isolati e in più non sarai MAI sola - 
- In che senso “MAI sola?”- 
- Condividerai l’appartamento con il figlio del collega con il quale partirò, il figlio di Joe, quelli che abitano un po’ più avanti, penso che tu già lo conosca … - disse così perché sapeva perfettamente che io già lo conoscevo. Ci costringevano a giocare insieme già da piccoli, ma non ci avrebbero costretto a condividere anche un appartamento! I nostri genitori erano colleghi già da prima che noi nascessimo ed io ho sempre pensato che fra i due ci fosse del tenero. In fondo ora erano entrambi soli …
“Con Zayn Jawaad Malik, Medaline Rose Ryan non condividerà proprio niente!” pensai … 
- Non posso andare a casa dei nonni? E da zia? Non posso andare da lei? - 
- Dove vuoi che ti mettano, sull’armadio?  - disse ridendo
- Andrò da Beki! - 
- Basta Maddie, non si discute! Piuttosto, prepararti i bagagli, dopodomani incominciamo a portare un po’ di roba, poi la mattina successiva, prima di partire, ti accompagno lì! - 
- Ok, mi trasferirò! Ma non andrò a vivere con Zayn! Trovami un altro appartamento - sbraitai
- Ci è stato reso disponibile dall’azienda, e andrà più che bene! In più lui è un bravo ragazzo, quando vi conoscerete meglio, vedrai che andrete anche d’accordo - 
- Ma scherzi? Non siamo mai andati d’accordo in 17 anni! Mai! Le cose non cambieranno! - 
- Nah, non essere pessimista! – Mi alzai dal divano e corsi in camera mia. Inviai un messaggio di SOS a  Bek, la mia migliore amica, e poi optai per una corsetta all’Hyde Park per scaricare tutto lo stress. 
Misi la tuta , la quale metteva in risalto il mio fisico molto magro, legai i miei capelli tinti di biondo, levai tutto il trucco dai miei occhi verdi e poi mi avviai verso il parco. 
Come avrete già letto abito a Londra e mi chiamo Medaline, per tutti Madison, preferibile, no? Ho 17 anni, 18 il 10 dicembre, e per la mie età, non sono molto alta, 1.69. ancora quattro mesi e poi finalmente sarò maggiorenne! Yeah! Vivo solo con mia madre ormai da quattro anni. Mio padre morì quando io avevo 10 anni e mezzo. Gli uomini che frequentarono mia madre non mi erano mai piaciuti. Ora diceva di essere single e di non esser interessata a nessuno, ma, non le credevo molto. Sono figlia unica e non ho molti amici. Il problema è che sono timida e poi, soprattutto nella mia scuola, non ci sono parecchie persone simpatiche e aperte a fare nuove amicizie. Anzi, non ce ne sono proprio! Nella mia scuola, che in realtà è un collegio privato che racchiude diversi licei, ci sono solo persone di alta società e figli di papà con i quali non faccio altro che litigare. Io dovevo andare alla scuola pubblica! Sempre detto … 
La mia famiglia economicamente stava bene, anzi, molto bene! Io sono sempre stata costretta a partecipare a tutti quegli eventi mondani ai quali ci invitavano! Il bello è che tutti coloro che frequentavano la mia scuola, e che poi incontravo lì, si divertivano! Io non ci riuscivo e come me erano anche Beki , Zayn e il suo gruppetto di amici, solo che loro, beh, erano andati su una brutta strada …
Mia madre e il padre di Zayn erano soci di una grande ditta e infatti si spostavano sempre per lavoro. Fino ad allora i loro viaggi duravano massimo una settimana e non erano molto frequenti, quindi mia madre mi lasciava star da sola, ora, invece, dovevano star via quattro mesi poiché gli uffici a Londra erano stati chiusi, quindi io avrei dovuto condividere casa con … quello là!
Vedete Zayn Jawaad Malik, 19enne, ed io, non siamo mai andati d’accordo. Quasi nel mio stesso periodo, lui attraversò momenti difficili: il divorzio dei suoi genitori e la scomparsa della madre. Zayn si chiuse in se stesso, parlava solo con il suo gruppetto. Incominciarono a bere, a drogarsi e da lì non la finirono mai, cosa che il padre di Zayn non sapeva. Lui era convinto che il figlio avesse superato il brutto momento. Non avevo paura di Zayn, sapevo che lui non avrebbe mai toccato una donna neanche con un dito. Il problema erano i suoi atteggiamenti verso di me e tutto il resto delle ragazze del mondo. Magari con me la cosa era pochino diversa perché alla base c’era odio. Con le altre ragazze Malik andava sempre d’accordo, ovviamente, solo quelle che le piacevano. Si dà il caso che per piacere a Zayn bastava avere un bel fisico, e quelli, nella nostra scuola, di certo non ne mancavano. Le ragazze erano tutte innamorate di lui, capitano della squadra di basket. Le usava, e questo era ben chiaro, però a loro non importava. La cosa fondamentale era poter raccontare alle proprie amiche le loro serate. 
Tornai dalla mia corsetta stanca morta, feci una bella doccia e poi vidi per l’ennesima volta il mio film preferito “Pirati dei caraibi” insieme alla mia immancabile ciotola di arachidi! Il giorno successivo, giovedì, stetti con mia cugina che era ritornata dal suo viaggio in America dopo mesi. Facemmo una lunga passeggiata e poi una sosta all’Hard Rock. Il giorno seguente portai alcune valigie nel nuovo appartamento e poi mi dedicai allo shopping in Piccadilly Circus insieme a mia madre. Tornai a casa e finii di chiudere gli ultimi bagagli, mi sarebbe mancata quel posto … Il nuovo appartamento era su due piani, le stanze erano davvero piccole a parte la cucina e il soggiorno che occupavano tutto il piano terra.Ovviamente, io e coso avevamo due camere e due bagni separati. Tutto sommato non era male, era arredato anche molto bene! 





Care nuove lettrici, ammetto che i primi capitoli di questa FF non sono molto avvincenti, ma, prometto che man mano la storia e la forma in cui è scritta, migliorano! Come ho già scritto nell'introduzione, questa è la seconda volta che pubblico questa storia. Ero arrivata al 18° capitolo (T_T -178 recensioni :'() e la storia era diventata mooolto più coinvolgente. Beh, vi chiedo un pizzico di fiducia, spero che vi piaccia. 
Un bacio, 
- Alex :))

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


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-Allora buon viaggio, buon lavoro e, perché no, divertiti! Sicura che tornerai per Natale? -
-Sicurissima! Non mancherei mai per i tuoi 18 anni! – Mi abbracciò fortissimo per un’ultima volta, mi diede un bacio sulla fronte e rientrò nella Lancia dirigendosi verso l’aeroporto insieme a zia Jess. Mi voltai verso il portoncino del mio nuovo appartamento e, di mal voglia, ci entrai trascinandomi dietro le mie due valigie. Ero stanca, parecchio stanca ed erano ancora  le otto e mezza del mattino. Misi entrambe le valigie ai piedi delle scale e poi corsi dì su per dormire un altro po’. Feci una doccia gelida con la musica di sottofondo a tutto volume. Uscii dal bagno e dalla stanza in intimo con ancora i capelli bagnati per andare in cucina a prendere dell’acqua. All’entrata incontrai l’ultima persona che volevo vedere quella mattina.
- Malik … che angoscia rivederti! -
- Per me ovviamente è sempre un piacere, soprattutto se ti fai trovare così! – disse squadrandomi dalla testa ai piedi. Magari in quel momento, intenta ad ammirare quanto fosse sexy quella mattina, mi ero dimenticata di essere praticamente semi-nuda in sua presenza. Aveva un maglioncino blu e del jeans a vita bassa, scuri. Le sue solite Ray-Ban nere, il capelli perfettamente conciati e la barba un po’ lasciata andare. Si, era figo! Continuava a fissarmi con ancora in spalla un borsone/valigia pieno di roba.
- Sapevo che venissi nel pomeriggio -
- Oh ma io voglio farti compagnia- disse sarcastico ridacchiando e chiudendo la porta con un piccolo colpetto di piede. Non lo risposi, ormai già ero nelle scale.
Scesi nuovamente al piano terra ma questa volta il tipo seminudo era lui, in boxer, appoggiato alla cucina, con il cellulare fra le mani. Approfittai del momento per guardarlo un po’ meglio, aveva un fisico da dio greco. Tossii prima di entrare in cucina e lui alzò velocemente lo sguardo
-Non prendiamolo per vizio stare in intimo in casa, per favore. Non sei un bello spettacolo - 
- Si Ryan, dimmi anche che ti dispiace vedermi così e poi magari ci credo – disse facendo la sua solita risatina, che non era una risata coinvolgente né molto animata, ma incredibilmente sexy e molto affascinante, alle volte anche fastidiosa!
- Sei solo un atteggiato del cazzo, Malik. Non so se ti sopporterò a lungo -ammisi
- Farò di tutto pur di farti arrabbiare, lo giuro, tranquilla! – lo fulminai con lo sguardo e lui andò verso il soggiorno
– Bel culo Ryan! – disse mentre cambiava stanza ed io lo inseguii. Si buttò sul divano e mise le gambe sul tavolino che io abbassai urtandole con le ginocchia.
- Che ti sia ben chiaro Malik, con te non voglio averci nulla a che fare! Fai conto che in quest’appartamento sei da solo, l’unica cosa che ti chiedo è di non creare caos al piano terra! Le tue battutine sottili su di me, te le puoi anche tenere insieme ai tuoi ambigui apprezzamenti. Se viene qualcuno a casa … - mi fermò, altro ennesimo motivo per odiarlo!
- Ryan, già mi stai facendo agitare, e non sono ancora passate ancora 12 ore dalla nostra “convivenza –  disse con molta calma per poi andarsene in camera sua
Salii in camera mia e scesi solo quando coso mi avvertì che erano arrivate le pizze. Stavamo mangiando attorno al bancone della cucina stessa, quando mi incominciò a fissare con i suoi occhi scuri e penetranti
- Che cavolo hai da guardare? -
- Ed io che stavo persino per farti un complimento … - disse ridacchiando
- Vallo a raccontare a qualcun altro! -
- Tu aggredisci le persone che non ti vanno giù, sempre. Non dai l’opportunità di cambiare -
- Anche al fatto che tu voglia cambiare, non credo -
- Mi piacciono i tuoi occhi, il tuo viso. È perfetto, il neo più su del labbro lo rende ancora più particolare! Ecco cosa volevo dirti -
-Grazie – dissi fredda e lui alzò le braccia come a dire “vedi!!!”
- Manco ti avessi detto che mi fai schifo … - disse poi ridacchiando – sei fidanzata Ryan? – io scossi la testa
- Ecco perché sei così acida. Dovresti farti una scopata, Mad! Aiuta parecchio … In più se continui così rimani zitella – disse ridendo
- Si dà il caso che non mi comporti così con tutti. Che dire, non riesco ad andare d’accordo con le persone che mi fanno schifo! -
 - Ti faccio schifo, ma arriverà il momento nel quale tu mi chiederai di baciarti … - io risi – Scommettiamo? – aggiunse
- Va bene! Tanto non succederà mai. Massimo sarai tu a chiedermelo, Jawaad – dissi stringendogli la mano.
- Non esserne così sicura. E comunque non chiamarmi Jawaad, mi da fastidio, lo sai … -
- Si, lo so, ed è per questo che continuerò a chiamarti così! -
- Sei proprio una bambina Medaline, o Rosy, come preferisci? -
- Vaffanculo Malik – dissi salendo al piano superiore





“Colazione da Starbucks? Dai che domani partirò <3 Vengo da te per le dieci” Messaggio ricevuto da Alex alle 8:24 il 4/09/2011.  
Mia cugina, Alex, che era appena tornata dall’America, l’indomani sarebbe nuovamente partita per la Grecia. Bella vita! “
Vengo per le dieci” Diedi un occhiata all’orologio che segnava le 8:45. Era presto così mi buttai nuovamente il cuscino in faccia e … senza volerlo presi sonno.
Il campanello suonò. “Fa che quel idiota di Malik sia già sveglio” pensai ancora mezza dormendo.
- Harry, cazzo bussi! Sai dove sono le… wow! Ciao bella, tu sei?-  Abbassare la voce no, eh Malik?
- Che t’importa io chi sono! C’è Madison? -
- Te la chiamo subito … -  Caperbola! (?) Mi ero del tutto dimenticata di dover andar a fare colazione con Ale
In quel momento Jawascemo aprì la porta della mia camera. 
- C’è un acidella, insomma, una tua simile, che ti asp…- lo bloccai
- Lo so! Si dà il caso che tu non abbia rispetto per chi dorme e quindi sono costretta ad ascoltare la tua straziante voce fin dal mattino! – urlai 
- Ma se aspetti qualcuno perché cazzo dormi? Comunque buongiorno anche a te! – urlò sbattendo la porta della mia camera. Poiché non aveva poi tutti i torti, non gli urlai dietro, piuttosto mi sbrigai a prepararmi e in meno di cinque minuti scesi. 
- Scusa Ale! Davvero, ero stordita e ho preso sonno … -
- Non fa niente dai … piuttosto sbrighiamoci, sono quasi le undici! Mi stavi facendo morire al sole, infatti, ho deciso di entrare – disse uscendo di casa mia. Lo Starbucks più vicino era ad un isolato di distanza così decidemmo di andare a piedi.
- Visto con quale tesoro di ragazzo vivo? – dissi sarcastica e lei rise
- Dai … magari anche tu sei stata un po’ brusca con lui ora che ti è venuto ad avvisare - 
- Io mi sono comportata così con lui solo perché è lui che si comporta così con me, sempre! -
- È un Don Giovanni! Però è figo … - ammise 
- Si, ho sentito che già ci ha provato anche con te … è una testa marcia! - 
- Però è una bella testa!- io la guardai male
- Non prenderti una “capata” per Malik, sà! È un coglione -
- Stavo scherzando, Mad. Ora cambiamo discorso, di lui già mi hai abbondantemente parlato quando siamo andate all’Hard Rock, e all’Hyde Park, e mentre visitavamo la National Gallery, e mentre facevamo il giro sul London Eye, mentre tornavamo a casa, e adesso! Sicura di non aver preso tu la “capata” per questo?- disse ridendo.
- Ha-ha sei simpatica come un lampione che non illumina! – (?) – io con te mi sfogo perché lui mi fa arrabbiare – mi stoppò.
- Mad stai ricominciando, basta! Ho capito, ero sarcastica ! -

- Sono a casa! – dissi giusto alzando un po’ la voce mentre poggiavo la borsa sul divano e mi dirigevo verso la cucina. 
- Lo sai che non m’importa che sei tornata, vero? Allora perché mi avverti? - disse acido entrando in  cucina.
- Sai com’è, quando vivi con un idiota, meglio avvisare! Non vorrei trovarmi nessuno nudo davanti! - 
- Ci sono ragazze che pagherebbero per … - 
- Shhh per favore! Ho già capito! Tieniti questa cazzata per te. Io non faccio parte di quella categoria, ok? -
- Incomincio a pensare che tu non faccia parte della specie femminile in generale, Ryan … - lo fulminai
- E anche se fosse? Problemi? Sei anche tu un omofobo del cavolo? – lui rise
- Sarebbe uno spreco … sei così sexy Mad – disse avvicinandosi pericolosamente ma io lo allontanai 
- Sei anche incoerente. Non sono un maschiaccio ? Ho deciso, scriverò un libro intitolato “i milleuno motivi per i quali ti odio” e lo dedicherò a te! -
- Sono così importante che mi dedicheresti un libro? Così mi lusinghi … E comunque, oltre ad essere acida e asociale, sei anche permalosa. Insomma, stavo scherzando, sei tutto tranne che un maschiaccio - 
- Lo so che ti sarà difficile ma cerca di comprendere questo discorso : Madison e Jawaad, non hanno confidenza. Madison non vuole scherzare con Jawaad. Quest’ultimo non deve rompere le scatole!- 
- Sei pesante Madison … parecchio!- mi aveva stufata
- Non esci mai di casa? Che c’è, anche il tuo gruppetto oramai non ti accetta più? -
- Ti ricordo che la Forever Alone qui sei te! Solo perché non ti vado giù, non significa che io sia un uomo perso. Ho molti amici e sinceramente, se non vuoi farne parte, non m’importa! - 
- Vaffanculo Malik! -
- Sbaglio o non è la prima volta che una nostra conversazione finisce così? 2 a 0 per me, Medaline! - 
- Di certe cose riesci a mantenere il conto, di tutte le tue troiette l’hai perso per caso? Jawaad? -  sentii la sua risatina mentre si infilava la giacca
- Per questa volta te la do vinta. Stasera vengono dei miei amici qui. Se puoi farmi l’immenso favore di sparire almeno fino alla mezza, te ne sarò grato a vita!- 
- Non è nei miei interessi farti felice. Questa è anche casa mia e ci sto quando mi pare! Che c’è, forse sono amiche e non amici? Forse, hai paura che Madison ti sputtani davanti a tuo padre? Non mi abbasso ai tuoi livelli … -
- Sarà una serata fra ragazzi, cara – disse uscendo da casa.

 



Molto, come dire, demenziale! Hahahaha 
Sul serio, i primi tre-quattro capitoli probabilmente li scriverei di nuovo, ma non vedo l'ora di pubblicare finalmente il 19° quindi ... No:3
Ho apprezzato TANTISSIMO il fatto che alcune delle mie vecchie lettrici mi stiamo nuovamente seguendo e spero che man mano si aggiungano le altre, anche perchè poi probabilmente non riuscirò più ad avvisarle T_T
Beh spero che il capitolo vi sia piaciuto. Un bacio,
- Alex :)  

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


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Nel pomeriggio andai fuori città insieme a Derek e Scott, i miei cugini più grandi di 3 e 5 anni, per fare un bagno a mare. 
Non tornai molto tardi, il viaggio durò solo quaranta minuti , alle otto meno dieci, contemporaneamente a Malik, mi ritrovai fuori il portoncino.
- Che dici: apri la porta, oppure vuoi continuare a contemplare il tuo squallidissimo portachiavi della Guinness?- gli chiesi ironica
- Speravo avessi afferrato il concetto e quindi saresti tornata direttamente domani – sbuffò aprendo finalmente la porta
- Speravo tu avessi afferrato il concetto “QUESTA CASA NON È SOLO TUA!” - dissi imitando la sua voce
Posò sul bancone della cucina diverse bottiglie fra cui riconobbi la Guinness, uno spumante e della Vodka
- Vi divertirete molto, eh? – dissi sarcastica afferrando la bottiglia di Vodka liscia. 
- Se te ne andrai, probabilmente sì, e anche parecchio! - 
- Oh ma perché mai dovrebbe andarsene? Buonasera a tutti, scusate se mi sono intrufolato - 
- Hey Harry, hai fatto bene ad entrare … - il ragazzo  gli sorrise e poi si avvicinò a me 
- Piacere, Harry – gli strinsi la mano e accennai un mezzo sorriso – Madison – dissi
- Ti unisci a noi stasera? – chiese
- No! – dicemmo contemporaneamente io e Malik. Io lo fulminai con lo sguardo e poi aggiunsi un – Forse … -per infastidirlo.
- Dai, rimani con noi. Ci divertiremo e mi piacerebbe fare tua conoscenza – disse sorridente.
- Styles, con l’acidella qui non attacca. È inutile che ci provi! – Oh Malik …
- Non ci sto provando mica! – disse imbarazzato – Mi farebbe piacere e penso anche ai ragazzi - 
- A me no … - disse ridendo Malik, poi si avvicinò a me – Scherzo dai … se vuoi stare con noi ………………. Va bene! – Non so perché, ma mi sentivo in difficoltà. Mi sarei sentita ancora più in difficoltà se avessi accettato. Sarei stata l’unica ragazza … Non era perfettamente quel che volevo, però … 
- Magari mi unirò a voi più tardi, ora ho un po’ da fare. A dopo – dissi salendo le scale. Arrivata al piano superiore, mi accorsi di aver dimenticato la mia borsa giù. Scendendo nuovamente al piano terra sentii pronunciare il mio nome in cucina, così mi fermai ad ascoltare, la curiosità mi stava divorando! 
- Mi meraviglio di non averla mai notata a scuola è … è … -
- Bella? – chiese con tono ovvio Malik
- Sì, è moolto bella. Quindi, hai detto che non ci vai d’accordo? Giusto? -
- Styles, lascia stare Maddie. È una brava ragazza, anche se una gran sfracassa coglioni …  - 
- Perché, che fa? – chiese ridendo
- Mah niente … è sempre acida con me! - 
- Da quanto è che vi conoscete? - 
- Dalla nascita -
- E tu non me l’hai mai presentata? Giuro, non riesco a credere al fatto di non averla mai notata -
- Harry, ti ho avvisato, lasciala stare! E comunque a scuola è sempre un po’ isolata, tutta per i fatti suoi. Raramente ci ho parlato e mi sembra che a volte c’eri anche tu. Magari non ti colpiva perché non è solita vestirsi da puttanella, ha un look tutto suo … non è per niente male! Inoltre prima era mora, ecco perché non la cagavi di striscio! - 
- Anche a te non piacciono le more … - 
- Mai detta una cosa simile. Poi lei è sempre bella, mora o bionda che sia – era davvero Malik a parlare? 
- Magari sotto sotto ti piace per come ne stai parlando, te la stai persino difendendo-  disse per infastidirlo Harry e Zayn rise 
- È bella, è affascinante, sexy … è come ti pare, ok? Ma non è il mio tipo … Diciamo solo che per via sua non riuscirò a completare il giro fra le ragazze della scuola, ma, poco m’importa, oramai questa storia mi ha quasi scocciato!- 
- Solo una scopata non va bene? Come con tutte le altre ragazze? – Il loro discorso fu interrotto dall’entrata di altri buzzurri nel nostro appartamento. Si salutarono e poi sentii Harry dire – Raga, dovreste vedere la coinquilina di Zayn, è un vero schianto! – rise
- Sta qui con noi stasera? – chiese Louis, quello che dicevano fosse omosessuale
- Boh, non lo so! Non guardare me! È una tipa strana, un po’ chiusa, non so se le piacerebbe stare con noi. Harry gliel’ha chiesto quindi, se vorrà unirsi a noi, scenderà! – disse Zayn. La sua voce era sempre più vicina, segno che si stava avvicinando alle scale. Continuai a scendere queste ultime come se fossi appena arrivata in quel preciso posto e infatti, mentre giravo l’angolo per entrare in cucina, urtai Malik.
- Sempre la finezza di un elefante? Ma dove cavolo corri!? – mi lamentai e lui fece finta di niente continuando a salire.
- Odio quel ragazzo – sussurrai e subito dopo sentii più voci dietro di me che avevano ricominciato a parlare
- Ciao … - dissi una volta che incominciarono a fissarmi
- Ciao! Io sono Louis! E loro sono Niall e Liam – 
- Piacere, Madison – dissi un po’ freddina stringendo le loro mani. Presi la mia borsa e risalii in camera. Nelle scale rincontrai nuovamente Malik 
- Hey vuoi che ordini qualcosa anche per te? – mi chiese
- Perché tutta questa gentilezza? – chiesi ridendo – e comunque no, grazie! Non ho fame - 
- E tu perché mi hai addirittura ringraziato, da quando? – ridemmo entrambi – Oh Dio! Stai ridendo! – disse coprendosi la bocca con una mano e indicandomi con l’altra.
- Già… ora ne sono convinta: sei un coglione Malik! - 
- E tu sei carina quando ridi – disse per poi fare una faccia come per dire “l’ho detto sul serio?”
- Lo sapevo già … - gli feci la linguaccia e poi proseguii verso la mia stanza.
Feci una doccia, mi vestii e misi a posto la mia camera che fino a dieci minuti prima aveva il letto matrimoniale cosparso di roba.
                                      
Ero sola soletta nella mia camera, non sapendo che fare, leggevo il libro di letteratura inglese che ci aveva assegnato la professoressa, una vera angoscia! Io frequentavo il liceo delle belle arti insieme a quella banda d'idioti che era al piano di sotto. Adoravo la mia scuola, intendo ovviamente le materie che vi praticavo! Oltre alle materie standard come l’inglese, la matematica, biologia, francese o spagnolo etc, studiavamo: canto (la mia passione), danza, strumento, abbigliamento e moda, arte, teatro, etc … Il bello del mio liceo era che, a parte le materie standard, gli altri corsi, non bisognava farli TUTTI, per forza! Almeno quattro. Le ore di lezione mattutine erano cinque,pausa pranzo e  poi nel pomeriggio ce ne erano altre quattro che venivano dedicate a questi corsi. Ogni ora si cambiava aula, la vera classe era quella di inglese, con la quale si facevano le gite o stage. Inoltre, il venerdì, il sabato e la domenica, erano festivi. Avevamo stesso nel college dei nostri appartamenti che occupavamo tutta la settimana visto che, essendo non proprio nel centro della città, non per tutti era facile raggiungerlo. Ci si poteva rimanere anche nel finesettimana, ma era praticamente vuoto! Il primo giorno, quando si assegnavano gli appartamenti, io pregavo sempre di non capitare con i membri della squadra delle cheerleader. Loro erano le mie peggior nemiche, soprattutto Frances, il capo paperone, nonché miglior puttanella del mio coinquilino. Le materie che più odiavo erano la matematica e educazione fisica.  Io ero, e sono tuttora, l’antisport in persona! La cosa peggiore era che vi dovevo fare quattro ore settimanali! Poveri gli sfigati che facevano parte della squadra di basket, loro avevano cinque ore di allenamento in più pomeridiane ogni settimana! L’unica cosa che riuscivo a praticare erano le mie corsette nei più bei parchi di Londra.
     
Sentii delle risate al piano terra e così decisi di abbandonare il libro sullo scaffale e di scendere dagli altri
- Ti sei decisa a scendere! – disse Harry ed io sorrisi, poi inventai una scusa.
- Emm … devo prendere dell’acqua! - 
- Daai! Siediti! – Niall Horan mi stava parlando? A momenti sarebbe potuta scoppiare la terza guerra mondiale, lo sentivo!
- D’accordo -  
- Che ne dite di mangiare la torta? – disse Niall e gli altri si buttarono su di lui.
- Basta pensare al cibo! – incominciarono a ridere come degli idioti e fecero ridere anche me. Pensavo che le loro serate consistessero solo non bere, fumare, giocare a carte …
Mangiammo la torta che era davvero buona, parlammo per un'oretta dopodiché ognuno tornò alla propria dimora. Harry era moto simpatico, avevo parlato soprattutto con lui. Mi ero … divertita!  Sì, mi ero divertita e non avevo mai immaginato fosse possibile in loro compagnia! Ci andavo abbastanza d’accordo, a parte che con Zayn, ovviamente … 

-Allora domani verrai a mare con noi?  - mi chiese Harry
- Emm … non saprei … -
- Sì, dai! Vieni Mad – insistette Louis
- Ok, verrò! -
- Allora ci vediamo domani! Alle undici saremo tutti qui!Notte bellissima! – 
- Va bene Styles, notte! - disse per poi chiudere scorbuticamente la porta Malik
- Notte Jawascemo - 
- Notte Medaline - 




Hooooola gente! Sono di nuovo qui, già! Non ho mai pubblicato così tanti capitoli in così poche ore, mi sembra assurdo! 
Stò rileggendo ogni capitolo moooolto velocemente, quindi, perdonate gli eventuali errori :3
A presto :)


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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


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“I'm still alive but I'm barely breathing, 
Just prayed to a god that I don't believe in, 
'Coz I got time while she got freedom, 
'Coz when a heart breaks 
no it don't break even. 
Her best days will be some of my worst, 
She finally met a man that's gonna put her first, 
While I'm wide awake, she's no trouble sleeping, 
'Coz when a heart breaks 
no it don't break even, even no.

Non c’è niente di meglio che alzarsi con i “The Script” che cantano “Breakeven”. NIENTE.
 Spensi la mia sveglia e dopo essermi preparata per il mare, scesi al piano terra. 
- Buongiorno Malik – era seduto a fianco al bancone della cucina che beveva il suo caffè e invece di rispondermi, mi fece un segno con la testa. Suonò il campanello - Vado io – disse, ed io annuii. I ragazzi erano in anticipo di un’ora???
- Che ci fai qui, Hammond? – Hammond? Aveva detto Hammond? O forse Harold?
- C’è Madison? – riconobbi subito quella voce, infatti, corsi alla porta, scaraventai via Malik e mi buttai fra le braccia della mia migliore amica, Rebecca Hammond! (Beki).  Incominciammo a ridere come due psicopatiche e a piangere dalla gioia. Non ci vedevamo da tre mesi.
- Non dovevi tornare fra una settimana? Il giorno prima dell’inizio scuola? – dissi ancora immersa fra le lacrime e le sue braccia
- Sì, però papà è voluto tornare prima perché fra due giorni zia Janette parte per la Germania e poi la rivedremo fra un anno! Mi sei mancata un casino! Ho tante cose da raccontarti -
- Anche tu mi sei mancata tantissimo Bek! Ma … come sai che abito proprio qui, ora? -
- Ho chiamato tua madre perché volevo farti una sorpresa. Abbiamo preso un last minute, papà ha programmato tutto l’altro ieri!!! -
- Sono contentissima! Bella Roma?-
- Stupenda! L’Italia è un posto fantastico! –salimmo in camera mia. Non andai a mare con i ragazzi, insomma, la mia Bek era molto più importante! Sfortunatamente non ebbi il tempo di sfogarmi e di raccontarle quanto il mio odio nei confronti di Malik fosse aumentato in soli due giorni, visto che lei mi parlò del viaggio e di un ragazzo che vi aveva conosciuto e che ora si era trasferito qui a Londra. Insomma, non volevo inondarla con i miei problemi appena arrivata.
- Quindi questo Andrea ora è qui? -
- Si! Vive qui! Lui era in vacanza a Roma, come me! -
- Avete preso lo stesso volo? Che coincidenza … -
- Si! Infatti, è stata una fortuna tornare prima, così il viaggio non l’ho fatto da sola. -
- I tuoi non sono di gran compagnia? – risi
- Mh … no, Mad! Per niente! -
- Quando me lo farai conoscere? -
- Stasera, visto che verrai con me al T6… -
- Mi sono persa la parte in cui tu m’invitavi ed io accettavo? Scordatelo! Al T6 ci vanno persone come… Malik- dissi schifata
- Che t’importa chi c’è! Dai Mad, non puoi abbandonarmi del momento del bisogno! Voglio sapere come ti sembra. Il T6 è la birreria dello zio e mi ha detto che, se ci vogliamo andare, stasera lui ci mette in lista e ci fa entrare, anche se siamo minorenni!-
-  Ah va bene, va bene! Ci verrò! -
- Brava ! Senti zia io ora devo andare a casa ad aiutare i miei… ti passo a prendere stasera con il motorino alle nove e mezza! Fatti trovare pronta “Ciao!” –





Un po’ di vento in spiaggia è sempre gradito! La cosa bella di St Waterloo Beach era che la spiaggia era enorme, quindi, anche se parecchio affollata, si stava larghi. In più era piacevole farci lunghe passeggiate visto che nella sabbia non ci si sprofondava. Era molto pianeggiante e, a  differenza di altre, non bisognava fare una salita per arrivare dall’acqua alla sabbia asciutta. Un po’ più giù delle palafitte dove c’erano i bar, sorgevano i campi da beach volley e basket, dove solitamente anche noi partecipavamo ai tornei. Io ero steso giusto un po’ più su del bagnasciuga, ero così rilassato che quasi prendevo sonno. L’acqua era gelida, infatti, salii prima dei ragazzi.
 - Harry smettila prima che ti prenda a pugni! Sei gelido! – Come al solito Styles si stendeva su di me invece che sulla sua asciugamano e incominciava a toccarmi i capelli
- Va bene bro! Prima che ti ha detto Frances?-
- Voleva scopare, infatti l’ho mandata a fanculo. Non deve rompermi le palle prima dell’inizio dell’anno scolastico! -
- Zayn, sicuro di sentirti bene? -
- Ha-ha! Harold, sei un burlone! No, il problema è che mi sono scocciato di tutte queste puttanelle. Una volta ogni tanto ovviamente non fa male neanche a me una scopata, ma ora ho bisogno di una persona al mio fianco. Di una presenza femminile! Anche solo un’amica con qui parlare! Non deve essere per forza la mia ragazza … -
- Hai tante amiche! -
- Harry se per questo anche tu hai tante amiche … non so se mi hai capito! Con loro ci ho scopato, non gli parlerei mai dei miei problemi o robe varie! -
- Quindi se ho capito bene: stai cercando una ragazza che ti voglia bene con la quale aprirti. Vuoi chiudere i rapporti con tutte quelle ragazze tenendotene solo alcune per scopate occasionali?- era sconvolto
- Ci sei andato vicino… Se trovo una ragazza perfetta, non avrò bisogno più di nessun altra -
- Tu vuoi avere una relazione seria! – urlò stupito
- E allora? Harry, non puoi rimanere un puttaniere a vita! -
- Hai detto che ti serve una ragazza con cui parlare … Hai Madison 24 ore su 24 in casa tua, cavolo! -
- Madison? Ma scherzi? Con quella a malapena riesco ad ottenere un discorso che non si concluda con un “Vaffanculo”! A questo punto parlo con l’asociale della Valsanjack -
- Perché hai accettato di trasferirti se non la sopporti? -
- Perché il posto mi è più comodo! Parcheggiare la macchina e la moto in centro è un casino! Lì sto a due passi! -
- A chi vuoi darla  a bere? Continuerai ugualmente a uscire con la moto! La verità è che non volevi stare solo! -
- Se non volevo stare solo andavo semplicemente insieme alle mie sorelle da zia! No? -
- No! Perché poi tua zia ti avrebbe dato degli orari da rispettare! In più non puoi portarci nessuna ragazza, ed è anche lontanina dal centro! -
- Basta per favore! Cambia discorso – dopo pochi secondi ricominciò a parlare
- Stai bene? –
- In che senso “stai bene?” -
- Non so, hai detto che hai dei problemi di cui parlare con una ragazza che devi trovare! Fra noi del gruppo ci confidavamo, ci aiutavamo sempre … Ti è successo qualcosa?Mi sembri strano -
- Niente di nuovo Harry… Sempre i soliti problemi con le mie sorelle, con gli zii e quella roba. Voi mi siete sempre stati vicini ed io ve ne sono grato! Mi avete aiutato a risolvere i problemi familiari, ma l’ultimo problema io voglio risolverlo e con voi non mi sembra del tutto impossibile  … -
Io avevo tre sorelle, Donya Walika e Safaa, tutte più piccole rispettivamente di 2-5 e 11 anni.
Donya ormai era grande e al fatto che io cambiassi spesso ragazza era abituata. Anche se andavamo d’accordo, lei non mi avrebbe mai perdonato se avesse saputo che io usavo diversi tipi di droga …
 Quando avevo cominciato? Quando i miei divorziarono e mia madre scappò di casa. Per un periodo addirittura tutti pensarono che l’avesse uccisa mio padre, cosa poi smentita. Io stavo cercando di smettere, lo giuro! Sbagliavo sempre nei momenti di rabbia, quando, per calmarmi, ne facevo uso … I miei zii avevano scoperto tutto quando una sera la polizia ci portò in caserma e ci fece venir a prendere dai familiari, da allora mi disprezzavano!
 Walika aveva 14 anni e per quanto io la considerassi piccola, non era per niente ingenua. Lei aveva capito tutto, solo che faceva finta di non sapere per non iniziare ad odiarmi o ad aver paura di me, probabilmente!
 Safaa era quella che mi commuoveva di più. Nacque un anno prima del divorzio dei miei ed ora, ad otto anni, mi rattristiva quando spesso diceva – Tornerà la mamma, vero? Io voglio vederla, non la ricordo!-
Avevo un bel rapporto con tutte tre, però la situazione non era delle migliori …
- Che dici, Zà! Accadeva quando passavamo tutti dei momenti difficili. Liam, da quando si è fidanzato, non ha toccato più niente! Niall non ne ha più il motivo, Louis non l’ha mai fatto e tu ed io … -
- E tu ed io? Ecco il problema, Harry … Dobbiamo uscirne, entrambi! Io non ce la faccio più a esser girato il volto dai miei zii materni e da altri coetanei solo perché sanno cosa combiniamo! I ragazzi sono pronti ad aiutarci ed io accetterò il loro aiuto. Confrontarsi con il sesso opposto inoltre è un’altra cosa che mi aiuterà! Avere dell’affetto da parte di una donna è… tanto! -
- Tralasciando che né e me né a te è mai interessato cosa pensano i nostri coetanei… Prenditi l’aiuto da chi ti pare e conta anche su di me! Penso sia la cosa giusta da fare! Però alle ragazze non rinuncio – risi alla sua affermazione e gli diedi una pacca dietro la nuca
 –Facciamo piccoli passi, no? -
- Si … Ah e ricordati che questa famosa ragazza poi la voglio esser presentata per primo! -
- Lì sorge il problema amico, devo prima conoscerla! – ci mettemmo a ridere poi fummo interrotti da una delle riflessioni fuori luogo di Lou che era appena arrivato sul bagnasciuga e si sedette a fianco a noi
- Vi rendete conto che se in seconda superiore studiavamo e non ci facevamo bocciare ora avevamo finito da un pezzo!? -
- Ti ricordo che è stata la condotta a fregarci, non lo studio! – dissi io e lui si stese a fianco a me facendo spallucce
- Ragazzi stasera allo 081? –chiese Niall, cacciando il suo panino dalla borsa
- Oramai siamo diventati di casa lì dentro! – Liam
- È l’unico locale di Edmond St dove non ci trovi le tredicenni- Harry
- Non dobbiamo andare per forza ad Edmond St! Londra è immensa. In più stasera ci va anche quella snob di Frances. Non mi va più di vederla per oggi! Prima mi ha fermato a parlare per tre ore e …  –Lou
-Mi associo a Lou!- dissi
- Allora T6? Scusate, ma sono stanco e non mi va di allontanarmi parecchio …-
-Vada per il T6 Styles! – dissi, e tutti acconsentirono



 

Attacchi improvvisi di fame alle tre del pomeriggio, ovvio, non avevo mangiato nulla da quando mi ero svegliata!
Ero stesa sulla freschissima erba dell’Hyde Park a leggere un libro al quanto demenziale, uno di quei soliti Best Sellers che si trovano nelle edicole. Infatti, era proprio lì che lo avevo comprato. Oramai la mia lista di libri da leggere era finita, ne avevo così tanti che la mia libreria quasi equivaleva a una biblioteca intera! Leggere era una delle mie passioni più grandi.
Ero stesa sotto un pino sulla mia tovaglia da pic-nic che solitamente usavamo io e Bek per i nostri pomeriggi passati a studiare lì. Misi tutto in borsa e mi diressi verso il Cafè Nero più vicino, la mia pancia aveva una maledetta voglia di quei magnifici e gustosissimi browine al cioccolato!
Erano le tre e mezza quando finalmente arrivò la mia ordinazione. Ero comodamente seduta a un tavolo vicino un finestrone che affacciava su Trafalgar Squere. L’aria condizionata era fortunatamente accesa e a volte, quando entravano i clienti, una ventata d’aria calda mi aggrediva. Dopo aver divorato i miei due browine e aver bevuto il mio caffè, continuai a leggere quel libro che, pur essendo al quanto demenziale, stava incominciando ad appassionarmi. Come al solito, mentre leggevo, il tempo volava, infatti, in un batter d’occhio si fecero le quattro e mezza e finalmente avevo finito il libro.
Presi la mia borsa di Prada, pagai il conto lasciando una piccola mancia, e uscii dal  Cafè.
Come al solito avevo la fortuna di incontrare Jawaad fuori la porta, così non ero costretta a cercare le chiavi nella mia borsa extralarge. 
- Ciao Mad! – mi salutarono Louis e Harry che erano insieme al signorino, ed io ricambiai
- Chi non muore si rivede – disse il coglione aprendo la porta
- Perché non muori te? -
- Le risposte te le prepari o ti vengono così al momento? -
- Queste stupide frasi fatte le usi per abitudine o ti programmi il momento in cui dirle? -
- Sempre la risposta pronta-
- Sei un coglione! Questa è una risposta che con te va bene SEMPRE! -
- Mammamia oh! La finite!? Piuttosto … stasera esci con noi? – mi chiese Harry avvicinandosi a me
- Ho altri programmi, mi dispiace! – salii al piano superiore, feci una doccia con shampoo, misi un po’ a posto la camera, vagai un po’ su Facebook e alle nove e mezza precise fui già pronta, cosa più unica che rara!
Scesi al piano di sotto dove stavolta trovai solo Zayn mezzo svestito, con indosso solo i jeans neri.
- Non trovi che io sia stramaledettamente sexy? – disse a braccia aperte invitandomi a risponderlo male. Se ci trovava gusto nel farmi alterare, allora avrei fatto il suo stesso gioco
- Oh sei molto più che sexy – dissi sarcastica 
-Anche tu lo sei, piccola Batman – disse avvicinandosi e squadrandomi per bene
- Io sinceramente ti trovo molto altezzoso! –
- Taci nana. Piuttosto, dove ti avvii ? – si allontanò
- Che t’importa dove vado -
- In caso che Harry insista per vederti – disse ridendo
- Oh, quindi uscite anche voi … -
- Siamo tornati prima da mare appositamente! Ci vuole troppo tempo per arrivare alla spiaggia -
- In effetti siete stati poco – Lui fece spallucce e poi salì di sopra per finire di prepararsi, probabilmente. La visione di Jawaad-stra-figo a torso nudo sparì dal mio fianco.
Andai a cambiare le scarpe di sopra. Qualche giorno prima avevo comprato delle bellissime scarpe alte e così pensai che fossero meglio di un paio di semplicissime ballerine nere. Avevo una maglia a mezze maniche rosa pesca scuro con sopra lo stemma di Batman nero, dei jeans non molto chiari ma stretti e 15 cm in più al piede che portavo con gran disinvoltura.
Beki era arrivata e corsi subito da lei senza avvertire Malik, perché avrei mai dovuto avvisarlo, a lui non importava!





È UFFICIALMENTE PASSATA LA MEZZANOTTE. BUONA VIGILIA A TUTTI! :D
OTTIMA NOTIZIA: Ho ritrovato i miei vecchi bunner in un file Word, sono contentissima :') 
Beh, anche questo capitolo non è niente di che, ma spero ugualmente che vi sia ... piaciuto...
Ora passo al 5° capitolo. 
A mooolto presto.
- Alex :))
 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


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Eravamo sedute al tavolo 29 del T6 che aspettavamo le nostre seconde ordinazioni. Il T6 era la classica birreria/pub londinese, tutta fatta in legno e con un piccolo palco per le esibizioni di canto e cabarèt che anche quella sera, come quasi tutte le altre, stavano avendo luogo . C’era sempre il solito odore di tabacco e birra e le luci, che solitamente erano più fioche, quella sera davano un’ottima illuminazione. C’ero entrata l’anno prima, quando avevo sedici anni, insieme a mio cugino Tom. Magari ci avevano presi per una coppia quindi, anche se ero più piccola, stando con lui potevo entrare, oppure, erano così convinti che fossi più grande da non chiedermi i documenti. Tutti mi davano della 19enne!
Andrea si era allontanato da pochi minuti per salutare dei suoi amici e così finalmente eravamo rimaste da sole, io e Bek! Andrea era un ragazzo molto carino, alle volte anche simpatico ma per me parlava troppo! Non che non mi piacessero le persone chiuse e zitte, però lui era sul serio TROPPO logorroico! Non faceva parlare, era questo il problema! Già avevo riferito a Bek quel che pensavo e lei era rimasta indifferente. Si vedeva da un miglio che gli piaceva, contenta lei …
Arrivarono le nostre Guinness alla spina e proprio mentre iniziai a sorseggiarla, girandomi distrattamente verso l’entrata, notai cinque ragazzi entrare. Ti pareva che i cinque geniacci di Harry, Louis, Niall, Liam e Malik quella sera non andassero al T6!
- Oh che palle! Con tanti locali in tutta la città proprio qua dovevano venire! -
- Su Mad che t’importa! A proposito, come va con Jawaad I’m-sexy-and-I’m-Know-it Malik? -
- Il problema è proprio lui, non tanto gli amici! Sta arrivando Andrea, te ne parlo dopo magari!  - lei annuì distrattamente visto che oramai i suoi occhi già erano persi in quelli del ragazzo che si era seduto a fianco alla sua poltroncina.
- Posso rubarmela un attimo, Mad? Torniamo fra poco, dieci minuti! In tanto fatti un giro se ti va! -
- Oh si tranquilli, fate pure con calma! – Si alzarono e quando Bek si voltò verso di me le mimai un –Dopo voglio i dettagli, zia!-
e lei ridacchiò come una cretina. Si vedeva dalle loro facce che ci sarebbero voluti più di dieci minuti ed era per questo che odiavo uscire con le coppiette!
Eran da più di cinque minuti che ero seduta a quel tavolo come una perfetta eremita, così, decisi di farmi un giro per il locale che era su due piani e bello grosso. Mi avvicinai al bancone dove dietro c’erano bottiglie di tutti alcolici illuminati da lucine blu e scattai una foto per Instagram, era davvero fantastico! Lasciai anche un’ottima recensione al locale su ForSquere e nel frattempo ordinai un po’ d’acqua. Dopo andai più vicina al palchetto per ascoltare meglio le voci delle persone che nel locale si proponevano di cantare e, mente mi avviavo verso quest’ultimo, dovetti passare vicino al tavolo dei ragazzi che, fortunatamente, non mi notarono poiché troppo occupati a giocare a carte, a parte Zayn che non stava giocando, ma aveva l’I-phone fra le mani. Mi lanciò una delle sue occhiate più pervertite per poi riaggiungersi al gioco.
Ero seduta a pochi metri dal palco da una decina di minuti e per il momento già avevano cantato tre persone. Una piccola luce si proiettò su di me e il tizio che era sul palco mi chiese se volessi cantare. Ecco che avevano toccato il mio punto debole. Il canto era la mia passione, ed ero anche molto brava, il problema era che mi vergognavo di cantare in pubblico. Quando ero sul palco e più di tre persone mi ascoltavano, la timidezza si impossessava di me!  Sussurrai un – No, no! – quando due ragazzi mi avevano già spinta sul palco. – Dai, non fa niente se sei stonata! Come ti chiami? – stonata un corno, bello! Studio canto da cinque anni!
 - Madison … -     - Signori e signore ora si esibirà Madison in …. WHERE IS THE LOVE? – La cosa brutta era che decidevano loro cosa tu dovessi cantare.  Devo ammettere riuscivo a cantare bene ogni genere musicale ma, personalmente, non amavo reppare! Appena iniziai a cantare si girarono tutti verso di me, persino Malik&Co che avevano il tavolo vicinissimo al palco si voltarono.




ZAYN POV.

- Scopa!!!!!!! – Niall già stava esultando, non si era accorto dell’ultima carta rimasta sul tavolo. Incominciammo a ridere tutti di lui che si sentì come lo sfigato della situazione. Appena finimmo di ridere una voce angelica incominciò a cantare una delle mie vecchie canzoni preferite dei “The Black Eyed Peas”. Ci girammo tutti per capire chi fosse e una volta che scoprimmo la ragazza in questione fosse Madison, ci guardammo tutti in faccia al dir poco scioccati. Alcuni di loro incominciarono a fare gli stupidi mandando fischi e battendo le mani mentre Harry era completamente a bocca aperta. La scena era incredibilmente divertente ma ugualmente chiusi la bocca a Harry sollevandola per il mento.
- Si vede da un miglio che ti piace la Ryan – gli sussurrai nell’orecchio e lui parve distogliere lo sguardo da lei immediatamente
- Eh? – era completamente fulminato, aveva persino la testa fra le nuvole. Incominciai a ridere come un idiota mentre gli altri continuavano a battere le mani. Appena finì di cantare tutto il locale le fece un grande applauso e lei scese dal palco andandosi a sedere a fianco al bancone degli alcolici.
- E così, Styles è rimasto al quanto affascinato dalla Ryan? – Lou incominciò a mandare zeppatine e tutti dicemmo in coro un
– Ohhooo!- che mandò Harry su di giri
– Non è vero ragazzi, finitela immediatamente!- disse già più agitato
- Sicuro Harry? Sai com’è, Zayn abita con lei, potrebbe darti una mano visto che non è una tipa facile … - aggiunse Niall
- Figuratevi se ho bisogno di un aiuto per certe cose! E poi, no … non mi interessa – disse poco convinto Harold
- Allora non ti dispiacerà se ora vado a salutare la mia bella coinquilina- dissi io alzandomi e lui mi fulminò con lo sguardo. Ognuno dei ragazzi si tratteneva dalle risate, avevano capito che lo stavo facendo per metterlo alla prova.
- No … per niente! Vai pure! Non m’importa, davvero! –
- Ho capito Hazza! Non c’è bisogno di continuare, non ti agitare- mi avviai verso la Giulietta della situazione(?) e immediatamente mi sentii otto occhi puntati addosso



MADISON POV.

“Posso rubarmela un attimo, Mad? Torniamo fra poco, dieci minuti! Col cazzo dieci minuti, è passata quasi mezz’ora!” pensai, dopo aver provato a  chiamarla svariate volte. Avevo consultato da pochi minuti il mio oroscopo mi consigliava di aprire le porte del mio cuore al primo che mi desse piccole attenzioni visto che quello era il lui giusto. Diceva che dovevo abbandonare un po’ la mia rabbia e cercare di rilassarmi. Appena notai che Malik stava camminando nella mia direzione pensai “ Col cavolo che apro le porte del mio cuore”
 - Qual cattivo vento ti ha portato fin da me? – sbottai nervosa appena lui si sedette sullo sgabello a fianco al mio
- Quanto hai bevuto, Ryan? Hai gli occhi e le guancie rosse, in più ti tremano le mani -
- Solo due birre -
- Solo? Hai idea di che ci metto qui dentro nelle birre, tesoro? – disse ridendo. In effetti mi stava incominciando a girare un po’ la testa e avevo parecchio sonno
- Vuoi che ti accompagni fuori? -
- Perché cerchi di fare il gentile? -
- Cazzo Maddie, come sei acida! Ma schiatta qua sopra e tieniti in corpo tutta quella merda che ti sei bevuta! – magari cercava solo di darmi una mano. Lo bloccai per un braccio giacché se ne stava andando
- Hai ragione. Scusa… Ora mi accompagni fuori visto che non ho la minima idea di dove sia l’uscita? – lui mi accennò un sorriso e prese le mie mani fra le sue iniziando a camminare. 


ZAYN POV.

Quando passammo vicino il nostro tavolo per uscire, Harry mi guardò malissimo.
- Visto che gentleman? Ti ho aperto anche la porta!- dissi una volta che fummo sul retro accendendomi una sigaretta
- Ma fumi sempre? Questa la prendo io! – si fregò la mia sigaretta ed aspirò del fumo
- Non sapevo tu fumassi – dissi prendendomela nuovamente e facendo un tiro
- E invece si! – disse fregandosela nuovamente. Mi arresi e gliela lasciai.
- Si vede che non ti senti bene sei diventata più pallida del solito -
- Già. Ho persino freddo -
- In effetti c’è un po’ di umidità, però non fa tanto freddo … - Mi levai il maglioncino nero rimanendo solo con la t-shirt dei Red Hot Chili Peppers bianca e dei jeans non molto scuri, e glielo porsi. Mi ero vestito un po’ più pesante proprio perché la serata era più umida ma non avevo freddo. – Mettitelo -
- No, ma ché! Rimettitelo che fa freddo! -
- Non ho freddo! Muoviti, mettilo prima di prenderti un qualcosa – lo mise ed io risi per quanto le stava largo. Avevo le spalle molto più larghe delle sue, era come minimo di quattro taglie più grosso!
- Oh che carina che sei! Ancora più sexy, Ryan! Stasera mi stai levando il fiato– le sussurrai all’orecchio appena la abbracciai e mi sentii gli occhi dei miei amici sempre più addosso. La porta era in vetro trasparente quindi vedevano benissimo tutto quello che stava succedendo.
- Ora mi spaventi Malik, mi sa che anche tu hai bevuto – io risi
- So essere gentile con le persone che mi parlano ma che non mi mandano a fanculo ogni tre quarti, sai? – rise anche lei e poi si sciolse dal mio abbraccio guardandomi e dicendomi la sua solita frase – Sei un coglione, Malik – le sorrisi
- Era da poche ore che non me lo dicevi e già mi mancava! – la strinsi di nuovo a me ma lei non si mosse, unica cosa, poggiò la sua testa sulla mia spalla.
- It’s okay not to be okay! Sometimes it’s hard … - Iniziai a canticchiare a bassa voce ma lei mi bloccò
- Zayn, perché stai canticchiando “Who You Are”, proprio ora? -
- Jessie J da stamattina mi ha stregato! -
- Hai una bellissima voce, proprio non capisco perché ti ostini a frequentare cucina! -
- Perché lì non faccio nulla, mangio! -
- Nulla per nulla vieni a fare canto! Il professor McEvoy ti vuole bene come un figlio, sarebbe contentissimo se tu ricominciassi!- Lasciai canto dall’inizio della terza superiore, quando m’incominciai a chiudere ancora di più in me stesso e il canto era diventato una sorta di sfogo. Cantavo solo quando ero da solo. Gli altri non volevo che mi ammirassero o che si complimentassero con me. Mi dava fastidio!  Coglione? Sì, lo ero. Magari Mad non aveva poi tutti i torti.
- Posso venire con te a casa o hai una puttanella da portarti e quindi devo aspettare per forza Beki che sarà chissà dove a fare chissà ché con quel logorroico del cazzo? - mi chiese mettendo finalmente la sua mano dietro il mio collo e incominciando a massaggiarmi la nuca, oh se era piacevole!
- Sì che vieni con me, però ti avviso, ho la moto! -
- Va bene! Ora entriamo dentro? – io annuii, presi una sua mano e la guidai fino al nostro tavolo facendola sedere sul divano fra me e Harry. Tutti mi guardarono trattenendo una risata, erano sicuri che io lo avessi fatto per far ingelosire Harry, quello che non ne era sicuro però ero io! Insomma, ero partito con quell’intenzione! Quando poi mi disse - Hai ragione. Scusa … Ora mi accompagni fuori visto che non ho la minima idea di dove sia l’uscita? – mi sembrò sincera e per la prima volta non mi venne contro. Io andavo d’accordo quasi con tutte le ragazze, l’unica con la quale non riuscivo a parlare era lei, ma solo perché era acida con me. In quel momento ne approfittai per farle capire che se lei non mi fosse più venuta contro, neanche io l’avrei più fatto. Aveva la testa poggiata sulla mia spalla e ancora il mio maglione addosso.
- Sicura che non vuoi andare ora? – le sussurrai poggiando una mia mano sul suo ginocchio
- Altri cinque minuti, se Bek non torna, ce ne andiamo! - si lasciò andare all’indietro e in quel momento era come se fra me e Harry non c’era seduto più nessuno. Vidi lui che la fissava con due occhi come se le volesse saltare addosso e mi diede al quanto fastidio. Non ero geloso! Mi dava fastidio il fatto che Harry avesse sempre gli stessi pensieri per la testa.
Dopo una decina di minuti che avevo parlato con i ragazzi, mi voltai verso Mad e notai che aveva quasi preso sonno
- Andiamo! – lei annuì e si alzò subito dopo di me
- Ci vediamo domani raga, io e Mad andiamo! – tutti ricambiarono e salutarono anche Mad.



MADISON POV.

- Poggia qui il casco – disse indicandomi la sella aperta. Lo poggiai  dentro il bauletto e poi notai che mi fissava
- Perché hai il vizio di fissarmi in questo modo? – lui rise
- Stai un po’ meglio, vero? Hai ripreso il colorito … -
- Sì, in effetti non mi gira più la testa come prima -
Salii in camera mia, mandai un messaggio a Bek per avvisarla, mi lavai e poi rimasi in intimo per dormire dato il calore che c’era sempre nella mia stanza. Stavo per andare a chiudere la porta quando dei crampi assalirono tutta la mia pancia e dal dolore mi raggomitolai sul letto
- Hey, tutto ok? – Zayn si trovava a passare fuori la mia porta e notò che ero tutta accovacciata sul letto
- Crampi! – dissi e subito mi venne vicino
- Allo stomaco, vero? – annuii ancora  in preda al dolore – Dammi le mani -
- No, non mi muovere che poi mi fa male tutto – lui prese ugualmente le mie mani e mi fece stendere. All’inizio sentii un dolore cane poi stetti meglio quando iniziò a massaggiarmi la pancia delicatamente
- Meglio? – Mi sussurrò nell’orecchio
- Mh … -          - Traduci “Mh”! -
- Si, Malik, si! – dissi a voce più alta
- Nervosetta la ragazza – disse avvicinandosi pericolosamente. I nostri nasi erano a meno di due centimetri di distanza
- Non provarci neanche, Malik! Ricordati che perderesti la scommessa! -  lo vidi un po’ perplesso
- Stai ancora a pensare a quella scommessa? Io me ne ero già dimenticato. In più non abbiamo neanche un pegno per chi la perde, quindi, una volta che hai vinto tu, che succede? -
- Allora precisiamo che se vinco io, tu uscirai il sabato sera stesso con il WorkingClub della scuola! –Il club dei secchioni sfigati! Era la prima cosa che mi era venuta in mente
- Cosa? No! -
- Perché no? Hai paura di perdere? -
- Assolutamente no! Se vinco io però, tu esci con me il sabato sera stesso! -
- Perché, vuoi uscire con me? -
- Preferisci fare le audizioni per le cheerleader?  -
- Penso che riuscirò a sopportarti per un sabato sera! -
- Ne ero sicuro! Mannaccia e te e questa scommessa, ti avrei già baciata – disse ironico
- Ha-ha -
- Sul serio, non stavo per baciarti! Anche se così vicina, in intimo, stesa vicino a me, fai un certo effetto… -
- Sei sempre il solito … -
- Coglione? – disse ridendo e fece ridere anche me
- Si, esattamente. Sei un coglione, Malik! -
- Lo sapevo già! Insomma, io ti faccio un complimento e mi devo sentir dire pure che sono un coglione, bah …-
- Malik … -        - Dimmi -
- Grazie. Ti devo un favore -
- Se mi lasci dormire qui vicino a te non mi devi più niente -
- Fa quel che ti pare, tanto già sto mezza dormendo -
-Okey – detto questo si levò la maglia e rimase solo con dei pantaloncini corti della tuta. Io mi stesi su un fianco dandogli le spalle e lui mise un suo braccio sul mio fianco. Prendemmo sonno così, il risveglio però non fu altrettanto piacevole …






 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


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- Buongiorno Ryan – disse stiracchiandosi
- Buongiorno Malik – gli risposi sorridente mentre mi diede un bacio sulla fronte
- Grazie per ieri sera – dissi e lui mi sorrise. Cominciò ad accarezzarmi un fianco, io lo abbracciai e lui mi strinse forte
- Sai che si dorme bene al tuo fianco? – disse ridacchiando e subito dopo si sciolse dall’abbraccio. Vidi il suo viso avvicinarsi al mio, misi una mano sulla sua guancia e appena le sue labbra sfiorarono le mie, chiusi gli occhi per poi lasciarmi andare completamente.

- Levati di dosso, maniaco!- Urlai sedendomi sul letto. Fortunatamente era solo stato un brutto sogno! Malik, che fino a pochi secondi fa mi stava ancora abbracciando, sobbalzò e mi guardò malissimo
- Ora sono persino diventato un maniaco? Solo perché ti stavo abbracciando? –
- Oh, scusa se ti ho svegliato! Era solo un brutto sogno … – lui assottigliò gli occhi, quasi mi voleva picchiare, si stese nuovamente sul letto e sospirò
- Sognavi me che ti violentavo? – disse ridacchiando
- In un certo senso … -ammisi e lui mi guardò stranito  - Non ci pensare Malik, era solo un sogno!-
- Si dice che quel che sogniamo è quel che in realtà desideriamo - disse con un ghigno in faccia
- E allora quando da bambina sognavo il lupo che mi mangiava? Volevo morire? Non penso proprio, soprattutto perché non ero ancora costretta a vivere con te! -
- Sei sempre la solita acidella – disse incominciando a farmi il solletico. Io lo bloccai e poi lo fulminai con il solo sguardo. Tutto, ma non il solletico!
- Non rompere già di prima mattina e vedrai che forse non ti risponderò così -
- Senza offesa, ti preferisco mezza sbronza. Sei più gentile, stai agli scherzi e non urli – disse alzandosi
- Figurati se mi offendo per via di uno come te. Senti, per favore, esci dalla mia stanza che mi devo cambiare! -
- Davvero non ti sopporto più! –
- Mi sa che me ne farò una ragione di vita – Mi alzai dal letto e dopo averlo fatto accomodare fuori, chiusi la porta a chiave. Insomma, con Malik non si sa mai!  
Ero stata troppo … cattiva? Lui era Zayn Jawaad Malik, quindi, era istintivo per me trattarlo male!  Insomma, era vero che la sera prima mi aveva aiutato, ma ciò non poteva eliminare i fastidi che mi aveva procurato in diciassette anni!  In parte mi sentivo in colpa per come lo avevo cacciato, forse avrei dovuto solo ringraziarlo per tutto quello che aveva fatto per me. Mi aveva dato il suo maglione, mi aveva abbracciata e poi si era preoccupato di accompagnarmi a casa. Devo ammettere che nel momento in cui lui mi abbracciò, non mi allontanai, non solo perché faceva freddo e perché ero mezza ubriaca, ma sentivo che per quanto mi stesse aiutando, meritava di essere abbracciato. Oltretutto il suo profumo era così profumato(?) che era piacevole stare fra le sue braccia muscolose. Avevo deciso, mi sarei data una calmata, ovviamente, solo quando non faceva emergere il coglione che era in lui …
L’iPad stava suonando, mia madre mi stava video chiamando su Skype. Dopo giorni si era ricordata di avere una figlia? Di solito non la chiamavo mai perché avevo paura di interrompere una delle sue riunioni di lavoro o robe del genere
- Hey mami! Tutto bene?-
- Tesoro! Finalmente ho trovato un minuto per chiamarti. Tutto bene. Tu? Come ti trovi nella nuova casa? -
- Hmm … benino. Diciamo che il mio coinquilino non è dei migliori … -
- Mh… non andate d’accordo? –mia madre aveva una faccia quasi … DELUSA (?). C’era da aspettarselo, lei amava Zayn!
- No! – sospirai – Com’è il tempo a Luton? - continuammo a parlare per una decina di minuti quando poi lei disse
- Ascolta tesoro … i Coogan, quelli che abitano un po’ più avanti del Green Park, come ogni anno, la prima domenica di settembre, cioè domani mattina, per le 10, hanno organizzato il brunch. Hanno invitato sia noi, che Joe con la sua famiglia. Joe già ne ha parlato con i figli. Tu devi andarci! Non voglio fare brutte figure! Katie, la signora Coogan, mi chiede sempre di te! Muore dalla voglia di vederti! Non ammetto un “no” come risposta, tesoro! Zia Jess si assicurerà che tu sia presente visto che anche lei ci andrà!-
- Ahh va bene! – continuammo a parlare per pochi minuti nei quali lei mi indicò cosa mettere, poi ci salutammo.
Mia madre mi estenuava ogni volta che un qualcuno ci invitava a qualche evento, il che accadeva minimo una volta a settimana! In più lei ci teneva che io indossassi i vestiti che mi comprava stesso lei per queste occasioni, perché, fosse stato per me, avrei scelto outfit più semplici, ma ugualmente eleganti.


ZAYN POV.

Non sapendo che fare mi buttai sul letto. Presi il cellulare e tentai svariate volte di chiamare Harry che però non mi rispose. Volevo andare a fare una corsetta con lui ma evidentemente dormiva ancora. Notai che avevo un messaggio non letto da Jenny Coogan e così lo aprii “ Hey Zayn! Non vedo l’ora di rivederti al brunch! A domenica, baci x       J.:)”. Mi maledissi mentalmente per essermela scopata una volta. Quella ragazza era azzeccosa e snob, due validi motivi per essere odiata dal sottoscritto! Dopo pochi minuti mi chiamò Lou
- Dimmi Tomlinson -
- Passeggiata per il centro! Ti va? -
- Dieci minuti sotto casa mia, Lou! -
- Va bien! A dopo! -
Infilai una canotta bianca, dei jeans chiari e le scarpe, mi aggiustai i capelli, presi le Ray-Ban, il cellulare, il portafogli, l’accendino, le sigarette e scesi subito giù dove c’era già Tommo che mi aspettava.
- Dì la verità! Ci hai messo dieci minuti solo per aggiustarti i capelli! -
- Inizi già con le tue battutine? – dissi dandogli una pacca sulla spalla e cominciando a camminare
- Amico siamo quasi vicini di casa! Non c’è bisogno di farmi uscire venti minuti prima di casa se poi non sei pronto! – disse ridendo - Allora, come va? - aggiunse
- Tutto sommato, niente male! Te? -
- Non mi lamento! Ma i Coogan hanno invitato anche te al brunch? -
- Sfortunatamente si! Anche a te? -
- Hanno invitato chiunque! Menomale, così non sarò solo … Jenny e i suoi fratelli minori mi sono antipatici una cifra! -
- A chi lo dici! Però la cugina non è niente male -
- Sabrina? – disse spaventato ed io scoppiai a ridere
- Tommo, stai fuori? Intendo Rebecca, la 23enne!-
- Ma se li porta male! Sembra che ne ha trenta! -
- Ma zitto! -
- Invece di guardare un po’ quella figona di coinquilina che ti ritrovi! -
- Non andiamo d’accordo – dissi accendendomi una sigaretta e Lou rise
- Bhè ieri sera a tutti noi non è parsa così la cosa. Insomma, sembravate una coppietta! – scoppiai a ridere
- Voi state fuori! Volete farmi passare un guaio simile? -  
- Capirai che guaio! Era simpatica l’altra sera a casa vostra!-
- Con me si comporta in modo diverso da ben diciassette anni, Lou! Ormai penso di conoscerla anche un pochino, no? È acida con me e continuerà a esserlo per il resto della sua vita! Non chiedermi il perché- magari lo sapevo anche. Mi odiava visto che ero stato con tutte le ragazze della scuola, perché alle volte a scuola l’avevo fatta incazzare, perché più volte mi ero drogato-ubricato, e perché ero me!
- In pratica la conosci dalla nascita! – io annuii
- Pensa che quando alla madre si ruppero le acque era nel giardino e il marito non c’era. Noi eravamo i vecchi vicini di casa. Eravamo nel giardino, e quando abbiamo sentito le sue urla, mio padre è corso da lei. L’ho accompagnata anch’io all’ospedale visto che a casa non c’era ne mia madre né le mie sorelle. La scena in macchina mi è rimasta impressa.  Penso di esser stato traumatizzato! Per questioni di minuti, Madison non nasceva nella mia macchina. Sono stato uno delle prime persone a vederla appena nata. Fino a quando non iniziò a parlare mi era persino simpatica -
- Zayn, dimmi che scherzi. Davvero non vai d'accordo con la tua strafighissima coinquilina?-

- Lou, quante cavolo di volte hai intenzione di farmi ancora la stessa domanda?-
- Se fossi in te, ora che convivete, un pensierino ce lo farei-
- Ma anche no!-
- Sicuro che non sei tu il gay fra noi? –
- Louis, non ho più voglia di tutte queste puttanelle. Io ho bisogno di una ragazza che mi voglia bene, sto cercando di cambiare- 

- L’ho detto che in questi giorni sei cambiato! – Non volevo ammetterlo a tutti. Solitamente di queste cose ne parlavo solo con Harry. Lui era come un fratello per me! Gli altri erano ugualmente i miei migliori amici, ma in nessuno riponevo la fiducia che avevo in Harry
- La verità è che sotto questa maschera da bad-boy, c’è un orso buono, un romanticone, indifeso e in cerca di affetto!-
- È difficile da spiegare Lou … -
- Ti conosco bene Zayn! Lo so che non vuoi che ti si smascheri! So che è la verità, e sinceramente, ti auguro di trovare una brava ragazza al più presto! – gli sorrisi e lui mi abbracciò. Adoravo i miei amici quando cacciavano fuori il loro lato affettuoso e comprensivo
- Domani al brunch quindi  ci provi con la Ferguson? –Ecco il mio solito amico Lou, che era proprio come una ragazza, voleva sempre “inciuciare”!
- Probabile … devo sperimentare anche lei, no? – Louis rise
- Farò santa la ragazza che ti metterà la testa a posto! -
- Fino a quando non la trovo, è lecito spassarsela! -
- Scommetto che questa teoria l’hai buttata giù con Harry! -
- Probabile anche questo – scoppiammo a ridere entrambi
- Prima ho sentito Liam, stasera stanno organizzando in un night club la serata – io feci spallucce
- Facciamo quel che vi pare - Spensi la mia sigaretta ed entrambi entrammo nel Cafè Nero
- Magari inviti anche Madison – disse per stuzzicarmi
- Se ti sta così simpatica perché non la inviti tu? -
- Hai solo paura che in un night club se la possano fregare! – disse ridendo ed io lo fulminai con lo sguardo. Perché tutti volevano costantemente parlare di lei? Fortunatamente arrivò un cameriere definito da Louis un “figaccio” e così cambiò discordo. Io me la ridevo di brutto!




MADISON POV.

“Dimmi che i Coogan ti hanno invitato al brunch! M.” mandai un messaggio a Bek
“Le nostre famiglie non vanno d’accordo. Ricordi? B.”
“Domani sarà una luuuuunga mattinata! M.”
“Se vuoi ci si vede domani pomeriggio! B.”
“Facciamo anche stasera?”
“Se mi sento meglio si! Mal di testaaaa :S”
“Vedi di riprenderti! Ci sentiamo dopo xx”
Ti pareva che a Bek passava il mal di testa? Nah … Passai il sabato sera in casa quando fuori Londra era piena di gente! Che amarezza! Solitamente il sabato uscivo sempre, se non con Beki, con i miei cugini e i loro amici. Ordinai pizza e gelato e stetti tutta la serata con Leonardo Di Caprio. Malik uscì di casa verso le nove lasciando per la casa una scia di “One Million”, il mio profumo maschile preferito, infatti, dopo che lui mi aveva preso in giro per più di un quarto d’ora mentre si vestiva dicendomi -Sembri una di quelle asociali che è stata appena mollata dal ragazzo e che affoga la sua rabbia nel gelato-, quando scese le scale gli saltai addosso da dietro e mi misi sulle sue spalle. Gli scompigliai i capelli - per questo gesto mi stava per uccidere - e mi appropriai del suo profumo. Stranamente invece che mandarmi a quel paese, rise per poi andare ad aggiustarsi nuovamente i capelli. Disse che Louis e Harry volevano che mi unissi a loro ma non volevo rovinare la serata in un night club a Malik, infatti, rifiutai.
Tornò verso le tre, io avevo preso sonno sul divano, quando sentii delle voci fuori la porta.
- Allora grazie della serata Zayn, ci si vede? – la voce era di una ragazza matura, aveva come minimo trent’anni
- Perché no! – Intravidi dal pezzo di vetro colorato che era sulla porta le ombre. Di questo ero certa: lei lo baciò! Rimasero fermi a baciarsi per minuti interi, poi rientrò ed io feci finta di dormire.
- Si vede che sei sveglia! – disse dandomi una spintarella sul fianco
- Stavo cercando di riposare, ma delle voci mi hanno svegliato -
- Non ti chiederò scusa – disse ridacchiando
- Ma io farò finta che tu lo abbia appena fatto per non mandarti a fanculo! – lui rise
- Persino Leonardo Di Caprio ti ha lasciato sola e hai preso sonno? – disse scherzando
- La ragazza pur di liberarsi di te non si è fatta accompagnare a casa? -
- Abita nella palazzina di fronte! Devi sempre essere acida, non accetti che io scherzi!-
- Scherzi nei momenti sbagliati della giornata -
- Fammi una tabella oraria, che magari la rispetto! – disse facendomi il solletico
- Chi ti da questa confidenza! – dissi ridendo
- Dopo diciassette anni, alle volte me la prendo e basta! -
- Domani verrò anch’io al brunch! – lo avvisai una volta che ebbe finito di torturarmi
- Vieni con me?-
- Sì. Farò questo sforzo! -
- Nessuno ti costringe! – mandò giù un bicchiere d’acqua
- Io sono costretta! Non voglio prendere la tube o il bus con i tacchi! –dissi ridendo
- Notte acidella – salì al piano di sopra mentre io presi sonno sul divano.




 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


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-Arriveremo mai nel cortile dei Coogan, Ryan? -
- Mi stai stressando da quando mi sono alzata! Dammi un secondo!!! – dissi finendo di aggiustarmi il trucco nello specchietto centrale dell’auto di Zayn, mentre lui era appoggiato alla portiera. Per scendere dal suo suv a sei posti del cavolo con quei tacchi stavo per slogarmi una caviglia
- Per colpa della tua ansia stavo per farmi male! La prossima volta prendiamo la Bentley! – dissi chiudendo la porta e lui fece spallucce
- Sei tu l’idiota che non sa scendere da un’auto. E poi sai che ti dico? La prossima volta vengo con la Ducati, così tu e il tuo vestitino rimanete a piedi! – Sì, alla fine avevo indossato il vestito. Non quello che mi aveva consigliato mia madre poiché era a casa mia e mi annoiavo di andarlo a prendere, quindi mi dovetti arrangiare con un vestitino corto, rosa chiaro (http://images.asos.com/inv/media/8/4/9/9/2229948/image4xl.jpg).
Malik aveva una polo della Lacoste grigia con dei jeans chiari non molto stretti e un maglioncino della Ralph Lauren sulle spalle. Si era cambiato tipo 3000 volte e alla fine per non arrivare tardi gli indicai io i vestiti da mettere. Fortunatamente non dovemmo passar a prendere le sorelle che ci avrebbero raggiunto con la zia.
- Metterò i jeans! Taci e cammina! Non vai più di fretta, ora? -
- Visto che siamo in ritardo, arriviamoci con classe, no? – mi tirò indietro per un braccio e incominciò a camminare al mio fianco
- Dovevamo essere qui 10minuti fa! Non un’ora fa! Come sei fiscale, Malik … -
- Potevo dormire dieci minuti in più!- disse ridendo come un coglione
- Ma stai sempre a lamentarti? Io non ti ho detto niente quando hai passato quasi un’ora nel bagno ad aggiustarti i capelli e un’ora precisa solo per decidere cosa mettere! Sei peggio di una ragazza, Malik! -
- Mi sono cambiato solo due volte! – si difese ed io lo fulminai con lo sguardo
- Taci prima che ti picchi! -
Attraversammo tutto il salone per poi arrivare alla veranda che portava nel giardino molto ampio. Quest’ultimo era quasi tutto ricoperto da un gazebo, pieno di tavoli e persone con la puzza sotto il naso. Era tutto imbandito, pieno di vasi di fiori e con un pianista che suonava in sottofondo. Al centro del giardino, tutto ricoperto dal prato, c’era una fontana fantastica che cambiava colore a secondo della luce. Sì, era fantastico! Ci guardammo un po’ intorno. Io cercavo mia zia e la signora Coogan, Malik, probabilmente, qualche puttanella, i suoi amici, le sorelle, e qualche puttanella!
- Zaaaaayn! – Istinto omicida fra 3, 2, 1 …
- Ryan – disse già fra le sue braccia con quella sua voce stridula. Io non le risposi. Frances Vanessa Walk, capo delle cheerleader, figlia della migliore amica di mia madre, nonché miglior troietta di Malik. Penso che questo vi basti!
- Come mai la sfigata non risponde? – chiese a Malik
- Lo chiedi a me? – si levò le sue sporche mani dal collo ed incominciò a camminare nella direzione dei Coogan. Io lo seguii e insieme li salutammo. Dopo aver salutato mia zia, andai insieme a lui dalle sorelle. Donya, per quanto ci frequentassimo poco, mi era simpatica! Quando era con le sorelle, chi non conosceva Zayn, avrebbe potuto pensare che fosse un ragazzo delizioso per come le abbracciava e le faceva divertire.  Chi non lo conosceva, magari sottolineamolo!
Eravamo seduti tutti ad un tavolo: io, Malik&Co., le sorelle di Malik, Jenny Coogan e purtroppo anche Frances e Rebecca, la cugina troia di Jenny. Io parlavo solo con Donya, il suo fidanzato - del quale Malik era geloso e la cosa ci divertiva -, Louis e Jenny. Quest’ultima non mi era simpatica poiché molto altezzosa. Ogni tanto mi capitava di dover rispondere male alle zeppatine che mi mandava Malik per farmi innervosire, e devo dire che ci riusciva benissimo. In fin dei conti, non fu tragica come mattinata.
- È dura vivere con mio fratello – disse ridendo Donya
- Ci devo fare l’abitudine visto che dobbiamo convivere per altri quattro mesi – sospirai e poi, contemporaneamente a Donya, incominciai a fissare Jenny che sembrava  gelosa della cugina, Rebecca, che stava flirtando con Zayn. Evidentemente lui non si era filato di striscio Jenny da quando avevamo varcato la soglia di casa Coogan. Ci guardammo in faccia e incominciammo a ridacchiare
- Mio fratello non cambierà mai! - sussurrò con un tono di sconforto
- Vieni a prendere altra aranciata con me? – le chiesi e lei annuì alzandosi e prendendo anche il suo bicchiere. Stavamo parlando mentre il cameriere riempiva i nostri bicchieri di cristallo con della spremuta d’arancia, quando vedemmo passare Zayn e Rebecca, mano nella mano, che si dirigevano verso l’uscita. Incominciammo a ridere pensando che Zayn fosse davvero incorreggibile. Era forse la disperazione e la rassegnazione che lui non sarebbe mai cambiato, che ci portava a ridere? Chissà …
Dopo pochi secondi rientrò solo Zayn che sussurrò nell’orecchio di Donya che sarebbe rientrato fra poco, poi le lascio un bacio sulla guancia e le disse – Sei bellissima! - in effetti, Donya era bellissima! Aveva dei lunghi capelli scuri, la pelle molto chiara, dei gran occhi verdi e un fisico da paura!
- Zayn, fratello mio, Becca te la potevi risparmiare. Quand’è che la finirai? – disse, con in faccia un espressione al quanto disgustata, Donya. Rebecca non era brutta, solo che si portava un po’ male i suoi ventitre anni, tutto qui!
- Sono fatto così – disse ridendo mentre Donya gli dava dei colpetti sul braccio
- Vanne fiero! – dicemmo in coro e poi scoppiammo a ridere entrambe. Lui ci fulminò con lo sguardo e poi andò dalla sua “amata” Rebecca.
- È un caso perso!- disse guardandolo uscire la sorella
- Mi disgusta! – dissi
- A chi lo dici! – una voce stridula si unì a noi. Era Jenny. Io e Donya incominciammo a ridere e a testa bassa tornammo al nostro tavolo. Ma la coerenza? Bah
- Tesoro, Harry vuole che oggi andiamo a mare con loro, che ne dici? – disse Nicola, il fidanzato di Donya, a quest’ultima
- Dai Malik, non puoi dirci di no! – disse Harry guardandola con occhi da cucciolo
- Style,s con me non funziona così! – Donya chiese al fidanzato cosa dovessero fare con loro e dopo aver scoperto che avevano organizzato un torneo di basket, quindi lei sarebbe rimasta sola aspettando che finissero, invitò anche me.
- Dai Mad, vieni! – insistette Niall, ed io accettai. Meglio stare con Donya che a casa, nuovamente sul divano! Inoltre la mattina avevo ricevuto un messaggio da Bek che diceva “Oggi pomeriggio esco con Andrea. Ti chiamo stasera per raccontarti tutto. Scusa se rimarrai sola tesoro, ci vediamo domani, promesso! XX”.


Eravamo stese sui nostri asciugamani a St Waterloo Beach, io e Donya. Eravamo appena salite da mare eppure già eravamo asciutte, c’era un’afa incredibile e i ragazzi avevano persino il coraggio di giocare a Basket. Parlando avevamo scoperto di avere un sacco di passioni in comune: il canto, i TheScript, correre, Di Caprio, disegnare, Di Caprio, pizza, e ancora Di Caprio…
- Hey, bella – Ti pareva che Malik non doveva interromperci … si buttò su Donya che rabbrividì dal freddo visto che il fratellone era appena salito da mare
- Vaffanculo Zayn! Sei tutto bagnato! -
- Invece di ringraziarmi con tutto questo caldo! – mi schizzò dell’acqua ed io lo fulminai con lo sguardo. Si sedette dietro la mora e allungò un braccio verso la sua borsa
- Oh mamma … le due acide stanno facendo amicizia, presto impazzirò! Un’alleanza contro di me – disse ridendo mentre si metteva le Ray-Ban nere
- Tu invece sei sempre il simpaticone della situazione?  - gli disse Donya sedendosi fra le sue gambe e lui la abbracciò. Erano tenerissimi vicini. Io avevo sempre sognato di avere un fratello maggiore!
- Avete già finito il torneo? – chiesi
- No, io ho fatto a cambio con Noran, fa troppo caldo! -
- Dicci pure che hai notato l’atterraggio di Frances, Jenny e Rebecca su questa spiaggia. Sii più onesto fratellone! – disse Donya, prima indicandole, e poi buttando un po’ di sabbia che si appiccicò sul petto di Zayn.
- Sei una stronza!- disse incominciano a farle il solletico e lei per fermarlo lo abbracciò
- Ti voglio bene, mi manchi un po’ a casa, sai? -
- Ti voglio bene anch’io. E credimi, stando in casa con Mad, sento la mancanza anche di Walika che canta di prima mattina mentre si asciuga i capelli nel mio bagno! – disse ridendo e spettinandomi i capelli. Io gli feci la linguaccia, lui, dopo essersi levato gli occhiali, mi prese in braccio e mi buttò in acqua. Io lo tirai in acqua con me e lui mi buttò sotto. Fortunatamente riuscii a risalire subito e gli abbassai la cresta buttandoci dell’acqua sopra
- Che bastarda! -  io risi come una pazza e dopo un po’ mi ritrovai seduta sulle spalle di Malik
- Tirami immediatamente giù o ti tiro i capelli, Malik! – così mi buttò violentemente in acqua e per un pelo non ne bevvi più di un litro
- Fai schifo!-  dissi poi guardandolo mentre se la rideva
- Perdonami – disse attirandomi un po’ più del solito a lui
- Staccati di dosso, bastardo! – dissi cercando di fare forza con le mie mani sul suo petto pur di liberarmi dalla presa. Ovviamente non ci riuscii e per far sì che mi lasciasse dovetti dargli un bacio sulla guancia. Mi sedetti sulla mia asciugamano e notai Malik che si avvicinava nuovamente con la sua camminata da sex-symbol, il suo fisico scolpito, bagnato, pieno di tatuaggi, il suo solito sorriso malizioso stampato in faccia, il costume nero a pantaloncino giusto un pochino più a vita bassa e i capelli spettinati. Ok, in quel momento a chiunque sarebbe venuta la voglia di saltargli addosso, però, avevo un certo contegno. Si avvicinò e si rimise gli occhiali che aveva poggiato sulla mia asciugamano. Ora era ancora più bello, caperbola!
- Anche se mi piace essere guardato, se mi fissi sempre così ti salto addosso, Ryan -
- Sei un coglione, Malik -
- Ti imponi di dovermelo ricordare  almeno una volta al giorno? – disse ridendo. Io sorrisi e stavo per stendermi quando lui si sedette dietro di me e mi tirò a se. Così mi ritrovai seduta anch’io fra le gambe di Malik, il quale ogni tanto mi faceva il solletico sui fianchi ed io gli tiravo piccoli schiaffi sulle braccia
- Che vuol dire questa scritta? – chiesi a Zayn, indicando un tatuaggio che aveva sul petto
- È il nome di mio nonno, Walter, in arabo. Ce l’ha anche Donya sul polso! – oh dimenticavo, i Malik erano di origini pakistane!
Mi fece vedere anche gli altri suoi tatuaggi. Aveva: una foglia di felce dietro il collo; una mano con le dita incrociate sull'avambraccio destro; un microfono sull'avambraccio sinistro; il simbolo dello Yin e Yang sul polso sinistro; la carta da poker sul lato destro dell'addome; un cuore sul lato destro della pancia con sopra le iniziali dei nomi delle sorelle “ D W S”; la scritta “sii fedele a quello in qui credi” più giù della clavicola; un teschio più giù del precendete; la scritta “Forever young” dietro la schiena; un’altra con scritto “British Power” con su la corona sul braccio destro. Dodici tatuaggi? Ero completamente sbalordita.
Io avevo tatuato il nome di mio padre “Daniel”, più giù della nuca tendente verso destra, un’ancora piccola sul polso destro, e la frase di una poesia sul fianco, tipo quello della Megan Fox!
- Belli! L’unico che non avevo notato era quello sulla schiena, è coperto dai capelli! -
- I tuoi sono tutti stupendi, ma, non credi di averne troppi?  - lui scosse la testa ed io mi appoggiai nuovamente su di lui
- Ne farò altri – disse solo ed io mi immaginai uno Zayn ricoperto completamente di tatuaggi, magari alcuni fatti anche su altri.
Dopo una ventina di minuti Malik si alzò e andò a flirtare con delle ragazze che lo avevano salutato poco prima. Parlai per tutto il resto del pomeriggio con i ragazzi poi prima di andar via andammo al bar a prendere un caffè. Ci divertimmo a sentire i commenti a volte un po’ maliziosi, a volte invece un po’ maligni, dei ragazzi, su tutte le ragazze che passavano. Tutte puntualmente salutavano sorridenti Harry Zayn e Liam.  Ci burlavamo di loro che oramai si erano mezzi innervositi. Sì, ci divertimmo!







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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


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Una settimana dopo, lunedì 09/09/2011. Ore: 9:10 Primo giorno di scuola.

“I'm still alive but I'm barely breathing,
 
Just prayed to a god that I don't believe in, 
'Coz I got time while she got freedom, 
'Coz when a heart breaks 
no it don't break even.”
-Ahh!- sospirai adirata e tirai un  pugno sulla mia sveglia che immediatamente smise di suonare. Nemmeno l’angelica voce di Danny O’Donoghue avrebbe potuto far diventare il mio risveglio piacevole.
Erano le otto e trenta, orario di entrata solitamente. Il primo giorno, però, tutte le sezioni dalla 2° alla 5°, entravano un’ora più tardi.
- Vuoi venire con me? – disse Malik entrando in camera mia mentre si abbottonava i bottoni della camicia sui polsi– Che cavolo fai ancora nel letto, Mad!? Sono le 9 e 15! Fra un quarto d’ora dobbiamo essere lì! – UN QUARTO CHE? Sobbalzai dal letto e mi diressi immediatamente verso l’armadio.
- Mh… non sei per niente male, Ryan … -disse Malik squadrandomi. La notte dormivo in intimo visto che la mia stanza, pur se il tempo nell’ultima settimana era peggiorato, era sempre molto calda, e ora mi ritrovavo semi nuda davanti a lui. Non era la prima volta e di sicuro sarebbe risuccesso. Non gli diedi peso anche perché ero in netto ritardo. Come mio solito, per alzarmi presto la mattina, mi tartassavo di sveglie. Ne inserivo minimo sei! Conoscendomi, sarei arrivata all’esasperazione e mi sarei alzata da quel maledetto letto. Essendo però andata a dormire molto tardi, probabilmente, le prime sveglie non le avevo neanche sentite! Fortunatamente, la sera prima avevo già fatto la doccia, lo shampoo e la valigia, quindi ora dovevo solo vestirmi.
- Mi passa a prendere Bek! Come mai vuoi arrivare in orario oggi? –dissi cercando le camicie in tutto l’armadio e correndo dal bagno a quest’ultimo
- Nah, mi fermerò prima al bar di fronte con i ragazzi! – io annuii, solito di Malik&Co!
Infilai velocemente la camicia bianca con le maniche a tre quarti, annodai la cravatta blu e misi la gonnellina dello stesso colore con delle calze. Odiavo la divisa, fortunatamente sia per i ragazzi che per le ragazze ce ne erano di diverse … Mentre mi lavavo i denti riempii la mia borsa nera borchiata di tutte le cavolate che mi portavo sempre dietro quali: gomme, specchio, MP3, occhiali da sole e tanto altro... In fine, misi anche dei libri che avrei posato subito nell’armadietto. Infilai le ballerine blu, misi un velo di trucco, presi la valigia e corsi giù dove mi aspettava già Bek in auto con suo padre.
Arrivammo con un – Elegantissimo ritardo – come lo definì Malik, mentre stavo chiudendo l’ombrello all’entrata del college
- Cavolo, se sei arrivato persino tu, allora siamo serio in ritardo – disse Bek ridendo. Becca, nell’ultima settimana, non l’avevo proprio vista dato che era stata impegnata fra  il cambio di casa, visita da parenti austriaci e febbre. Infatti, mi portavo ancora dentro tutto la rabbia che mi provocava quotidianamente Malik.  Il nostro rapporto, più che esser migliorato, era PEGGIORATO di parecchio. Nei giorni precedenti avevamo litigato visto che: dopo le sue cene con gli amici non metteva a posto, aveva sempre la musica con il volume a mille e non riuscivo a dormire o leggere in camera mia, quando tornava tardi faceva rumori assurdi in casa e una volta mi aveva persino schizzato con il tubo dell’acqua quando ero sul balcone e mi ci aveva chiuso fuori tutta bagnata per più di venti minuti mentre gli urlavo dietro. Ah dimenticavo, una sera lo trovai steso sul divano con Rebecca addosso che gli leccava il collo. La scena fu così disgustosa ed imbarazzante che per il giorno successivo non gli rivolsi la parola, non so perché!
Presi posto fra Bek e Styles, dietro di me c’era Malik. Il preside stava effettuando il suo discorsone ai studenti del quinto anno. “Il mio ultimo-primo giorno, un po’ triste come cosa …” pensai. Per quanto alle volte lo odiassi, quel college era fantastico. Otto ore al giorno e weekend libero!
- Bene, ora potete recarvi alla bacheca dove abbiamo appena esposto gli elenchi di persone per ogni appartamento. Ritirate le chiavi sul bancone all’ingresso, posate le valigie e poi alle 11 inizieranno le lezioni! -
C’era un ammasso di persone vicino a quella maledetta bacheca, così io e Bek rimanemmo sedute per altri dieci minuti ad aspettare che sfollassero
- Tesoro, non mi hai ancora parlato della tua convivenza con Malik – disse Bek ridacchiando
- Oh, davvero non ti ha raccontato di quanto andiamo d’accordo? – disse quella voce fastidiosa che spuntò dietro le mie spalle improvvisamente. Mi stava sventolando un mazzo di chiavi in faccia
- Che vuoi ? –dissi acida
- Siamo coinquilini anche qui tessssoro! Ho preso delle chiavi anche per te “cioccolatino” – un senso di disgusto mi stava invadendo. Non sapevo se fosse perché dovevo stare sotto lo stesso tetto di Malik anche lì, o perché lui mi aveva appena chiamato “cioccolatino”. Rabbrividii e poi lo guardai scioccata
- Anche Bek è con noi, vero? – dissi tirando via dalle sue mani le mie chiavi
- No, lei mi sembra che sta con Frances. Buona fortuna, Hammond – disse ridacchiando e allontanandosi . Corremmo ai quadri scansando persone a destra e manca. Il preside formava gli appartamenti estraendo da ogni classe cinque o sei persone a caso, in base alla capacità degli appartamenti .
5° C “Walk, Hammond, Ollions, Payne, Tracoski”-“ Noran, Tomlinson, Malik, Petter, Collins e  Ryan” Dopo aver letto deglutii e quasi svenni.
- Guarda il lato positivo, tu sei nel 214 e io nel 215. In caso di qualcosa corri da me! – io risi e di malavoglia presi il mio borsone seguendo i miei amatissimi coinquilini sotto il porticato che portava agli appartamenti attraverso il parco che circondava la scuola
- A quanto pare, il destino ci vuole sotto lo stesso tetto, Ryan! – disse Malik avvicinandosi mentre si fumava una sigaretta
-  È sfiga Malik, altro che destino! – lui alzò gli occhi al cielo e sbuffò. Per il resto del tragitto parlai con Petter e Collins. Petter, Allison Petter, era una ragazza molto carina e socievole. Amanda Collins, invece, era tutt’altro che socievole, ma dicevano che una volta aver fatto sua conoscenza, diventava simpatica. Andava molto d’accordo con Malik, che, stranamente, da quel che si diceva, non se l’era ancora scopata.
Dopo aver posato la valigia nella mia camera, riscesi al piano terra e mi sedetti con Louis, a fianco al bancone americano, per prendere un caffè. Scherzando e ridendo passarono dieci minuti quando all’improvviso si aprì nuovamente la porta d’ingresso, sentimmo delle voci ridacchiare e due persone parlare in una lingua strana. Entrarono in cucina Malik e un altro ragazzo dalla pelle ambrata
- Wau i Jawaad che parlano pakistano! – disse Lou che poi venne fulminato dal loro sguardo
- Idiota, non esiste il pakistano! È l’urdu! E poi non chiamarmi Jawaad! – sbottò acido Malik
- Mad, lui è Ashan Jawaad Noran, il cugino di secondo grado del nostro Zayn e si è da poco trasferito qui da Bradford! – disse Lou e io porsi la mano a questo tipo che era troppo imbambolato a fissarmi per rendersi conto che gli stessi porgendo una mano
- Piacere tutto mio – disse stringendola – tu quindi sei la figona che abita con mio cugino. Eh si, sei bella come dicono! – disse con in faccia stampato lo stesso ghigno di Malik
- E tu sei uguale a tuo cugino, o sei gentile per educazione? -
- Ah, quindi sei anche acida come diceva. Volevo solo essere gentile … Mi piacciono le ragazze difficili come te-
- E a me non piacciono i tipi cascamorti come te – dissi fingendo un sorriso e andando verso il frigo per prendere un po’ d’acqua
- Già ti ha messo nella lista nera, Ashan! – disse ridendo Malik che venne risposto in quella sottospecie di arabo da Ashan

- Non lo sopporto più! Se prima lo odiavo, ora lo detesto! È sempre acido, scontroso, disordinato, arrogante… -continuai per un’altra decina di secondi ad elencare solo aggettivi negativi su Malik - Non solo ho dovuto cambiare casa, ora mi devo pure adattare allo stile di vita di quella sottospecie di bipede! – sbraitai chiudendo violentemente la porta del mio armadietto e attirando l’attenzione da parte di chi si trovava a passare
- Ti rendi conto che mi ha chiuso fuori dal balcone per venti minuti dopo avermi bagnato con il tubo dell’acqua?! Potevo prendere una broncopolmonite per via sua!- Incominciammo a salire le scale che portavano alla segreteria per ritirare i nostri orari
- Magari scherzava? -   prendemmo i nostri orari che erano poggiati su un bancone fuori la segreteria e riscendemmo
- Che modi di scherzare sono mai quelli! Ah, voglio andarmene! –  Bek mi guardò come se io stessi dicendo eresie
- Ti chiederò un parere su Malik solo quando avrai capito la sua vera essenza, visto che verrai a stare da me per questo weekend! Cambiando discorso, mi fai copiare mate? Aveva assegnato venti esercizi, ma non li ho fatti – entrammo in classe
- Ma neanche io! Lì copieremo da Ollions, oggi me li faccio dare! Ah e questo weekend sono impegnata – io annuii  presi posto a fianco alla finestra. Bek si sedette al banco davanti
- Siediti vicino a me! – gli dissi con faccia da cucciolo
- No Mad, voglio stare vicino alla finestra, e già so che non mi cedi il posto! – disse ridacchiando
- Che cos’è che devi fare questo weekend?-
- Emm.. poi ti spiego – perché era in difficoltà?


ZAYN POV.

Ero in ritardo di più di quindici minuti… Entrai in classe dopo aver bussato e salutai quella grande BRAVA RAGAZZA della prof di inglese che l’anno prima stavo persino per scoparmi.
- Iniziamo bene l’anno scolastico, Malik! – sentivo il suo sguardo addosso – Si sieda vicino alla signorina Ryan – feci spallucce e raggiunsi la mia coinquilina all’ultimo banco
- Minchia che palle. Anche qui! – sbottò
- Non è colpa mia se neanche più la Hammond vuole starti vicino quindi questo è l’unico posto libero! – lei mi congelò con il solo sguardo. Dopo qualche minuto Beki si girò scambiando un’occhiata a Madison e poi fissandomi velocemente
- Perché la tua amica mi fissava?  -
- Malik e Ryan, tacete!- ma non rompere il cazzo, troia! Lanciai un’occhiata a Madison in cerca di una risposta
- Tranquillo Malik, non le interessi – rispose ridendo e mi infastidì parecchio
- Non lo ha ancora capito, ma mi ama!- dissi scherzando e finalmente stette al gioco
- L’ho sempre pensato anch’io,  guarda caso … sei un coglione, Malik! –
- Malik e Ryan! Se vi riprendo anche solo un’altra volta dovete filare fuori senza che vi avvisi! -  stavo per risponderla con una mia battutina quando mi bloccò nuovamente. Quanto la odiavo?
- Meglio che stia zitto, Malik! Ed anche lei, Ryan, neanche la sua condotta è delle migliori, e andare dal preside il primo giorno non la aiuterebbe! -
- Stavo dicendo … Io sono troppo per lei, e penso che l’abbia capito. Infatti, mi guarda da lontano – mi incominciò a guardare male, segno che stava per urlarmi addosso – Quindi … - continuai – Che ne dici di presentarla ad Harry? – mi buttai lì per cambiar discorso
- Stai sminuendo Harry? Ti credi migliore di lui? Questa è una cosa che dovrebbe sapere … -disse ridacchiando - Comunque non sono due caratteri compatibili, sono come me e te! Anche se si conoscono non si frequenterebbero MAI– aggiunse fredda guardandomi
- Non conosci Harry, è un bravo ragazzo… - dissi ghignando e ripensando al fatto che evidentemente Beki non le avesse ancora detto che aveva accettato di uscire con Harry
- MALIK! RASSEGNATI! BEK NON VUOLE FREQUENTARE STYLES! ORA VOGLIO SEGUIRE LA LEZIONE, FINISCILA CON QUESTE CAZZATE. CHIARO? – disse  giusto di un tono più alto e la prof, la Sander, si girò verso di noi come una belva!
- Fuori! Per tutta l’ora– gridò fissandoci
- Ma ha detto che non ci avvisava! – dissi stupito
- Malik la faccio sospendere se entro tre secondi non è fuori da questa classe -
- Io e il preside abbiamo tante cose da dirci – dissi ridacchiando e alzandomi dalla sedia seguito dalla Ryan. Incominciò a camminare ed io la seguii
- Perché mi insegui? Non hai detto di dover andare a parlare col preside?  - arrivammo in segreteria e lei che aveva già le idee ben chiare si iscrisse ai quattro corsi: grafica, abbigliamento e moda, canto e strumento. Io mi prenotai il posto a grafica, poi, quando lei se ne andò, mi iscrissi anche a canto, strumento e cucina. Volevo ricominciare! Il mio cambiamento comprendeva anche questo!




MADISON POV.

Entrai negli spogliatoi femminili dopo aver ritirato la divisa per fare educazione fisica. Di solito impiegavo un po’ più di tempo delle altre per cambiarmi, così incominciai a prepararmi. Infilai gli short rossi e  la canotta bianca con sopra lo stemma della scuola. Legai i capelli, misi una felpa e le trainer. Chiusi in un armadietto le mie cose e misi la chiave nei pantaloncini. Mi diressi verso la palestra, dove, appena suonò la campanella, arrivarono anche le papere, parte dei LakestDrills e altri alunni che andarono verso gli spogliatori.
-Walk, devi stare sotto rete! Non a centro campo! – Mr. Patrick, coach della squadra di basket e nostro prof di educazione fisica, continuava a dare stupide indicazioni di come dovevamo metterci in campo. Era una partita maschi contro femmine ed ovviamente noi stavamo perdendo. Malik era in panchina che se la rideva insieme a Tayler Walk, il fratello di Frances. Dalla parte opposta del campo mi arrivò una pallonata addosso. Momenti di panico nei quali non sai come acchiappare quella maledetta sfera di cuoio e hai paura che ti faccia male, allo stesso tempo! Mai capitato? Il professore fischiò per interrompere la partita
- Ryan e Collins! Non pensate che se non migliorerete vi darò la sufficienza come le altre volte! Se non noto un miglioramento entro la prossima lezione, sarò costretto a farvi fare dei corsi pomeridiani nel gruppo delle cheerleader! Malik e Walk, tre giri di campo, ora! Basta ridere! –
- Anche quattro – rispose Malik ridendo.  I due infilarono una felpa e incominciarono a correre mentre tutte le ragazze erano imbambolate a contemplare il latoB di Malik. Io ero fin troppo scioccata per pensare al suo di dietro, non volevo entrare a far parte delle cheerleader!

- Se non noto un miglioramento entro la prossima lezione, sarò costretto a farvi fare dei corsi pomeridiani nel gruppo delle cheerleader! – dissi a Bek imitando la voce profonda del coach mentre riempivamo i nostri vassoi con il cibo spazzatura che serviva la mensa
- In effetti sei una frana. Mi piacerebbe aiutarti ma, neanche io sono un granché! – feci spallucce mentre mi sedevo al nostro solito tavolo vicino ad una vetrata che affacciava nel parco attorno al college. La mensa era enorme e al centro c’era il tavolo più grande dove sedevano la squadra di basket e quella di nuoto. Era il tavolo al quale ogni cheerleader sognava di sedersi, cosa più unica che rara, visto che a quel tavolo non si sedeva una ragazza da più di quattro anni.
Avendo iniziato le lezioni alle undici, e avendole finite all’una, avevamo un’ora e mezza libera. Dopo pranzo andai in teatro, dove, seppur le lezioni sarebbero iniziate dopo 40 minuti, già c’era parte della classe e il professor McEvoy
- Buongiorno signorina Ryan, si fermi qui, per oggi faremo lezione in teatro – mi disse ed io annuii sorridente. La prima lezione di canto si faceva tutti insieme, la classe era di massimo otto persone e le lezioni venivano svolte massimo due alla volta.
- Oh ma sto avendo una visione o il ragazzo che vedo entrare in teatro è Zayn Malik? Pensavo che questa Malik iscritta fosse tua sorella, Zayn …- disse sorridendogli mentre lui si avvicinava
- Mia sorella va in quarta, ha un altro professore – disse con tono piatto
- Hai deciso di unirti nuovamente a noi?  - lui annuì e poi uscì dal teatro per andare dai suoi amici. Non ci potevo credere che Zayn si fosse nuovamente iscritto a canto!

Quattro e mezza! Finalmente!
- Let me hold you For the last time  It's the last chance to feel again – Stavo percorrendo il corridoio che portava all’androne quando, mentre passavo fuori le aule di canto, sentii una bellissima voce cantare uno dei miei duetti preferiti “Broken Strings” accompagnata dal pianoforte. Mi affacciai nell’aula da dove proveniva il suono e vidi un sorprendente Malik che suonava e cantava. Sorrisi nel vederlo per la prima volta sereno e intento a fare quel che più gli piaceva, dopo il basket, ovviamente. Un’altra motivazione per la quale lasciò canto era proprio la squadra, con tutti quegli allenamenti, non aveva il tempo di partecipare ai musical.  Infatti, rimasi sorpresa nel rivederlo a lezione. Me ne andai e appena entrai nell’androne, quell’antipatica di Frances mi venne addosso.
- Hey Ryan, vedi di migliorare in educazione fisica, nel mio gruppo non voglio depresse del cavolo! -
- Solo perché non vado a letto con il primo che capita non significa che io sia depressa, Frances -
- Mi stai dando della troietta per caso? -
- Sei sempre stata così perspicace? -
- Tu, Madison Rose Ryan, sei solo invidiosa! Sei acida e scontrosa. In oltre sei anche sola come un cane. Solo tua madre ti accetta, magari anche Rebecca oramai non sopporta più il tuo caratteraccio. Povero Zayn che è costretto a vivere con te -
- Ma come ti permetti, tu non mi conosci minimamente! E poi, se a Zayn do tanto fastidio, può andare anche dalla zia -
- Ti comporti male con lui perché hai paura di poterti innamorare? Ammettilo a te stessa che è così. Hai paura di provare un qualcosa per un ragazzo! Non hai mai provato nulla per i tuoi ex. Da quando tuo padre è morto ti sei chiusa verso il mondo maschile e hai cominciato a fare la stronza. Bah, almeno non ti fai i film mentali che tu possa mai piacergli, la cosa sarebbe assurda –
- Tu sei solo un’ignorante e una grande stronza! Non sai come mi sento io a dover vivere senza una figura paterna e ti permetti anche di parlarne! Se pure tu avessi ragione, non sono cazzi tuoi, troia! – le voltai le spalle e me ne corsi al mio appartamento. Mentre attraversai il parco ricominciò a piovere e così infilai la felpa che avevo fra le mani. Nel cortile c’ero solo io, tutta bagnata, seduta su una panchina sotto un pino, piangendo.

- Entrare in casa quando fuori piove è troppo da ragazza normale? – chiese quella faccia da schiaffi di Malik sotto l’ombrello
- Già -
- Stai bene?  - mi chiese preoccupato
- Abbastanza … - Si sedette al mio fianco e mi coprì con l’ombrello
- Non me la conti giusta, Ryan. Hai gli occhi rossissimi, che hai combinato?  - scoppiai a piangere e lui mi prese per una mano e con l’altra mi asciugava le lacrime
- Che ti hanno fatto ? – chiese ancora più preoccupato
-  Zayn, non è successo niente di così preoccupante-
- Ho visto che prima Frances ti ha  parlato. È successo qualcosa con lei? – io annuii mentre lui mi accarezzava la testa e i capelli, la cosa mi faceva stare più rilassata
- Ricorda che non si piange MAI. è uno dei tanti modi per sfogarsi ma fra questi c’è anche parlare … tu vuoi parlarne? – lo guardai negli occhi e quando annuii lui mi … abbracciò??? Stavo per darmi un pizzico per capire se fosse un sogno o la realtà.  Le sue braccia mi tenevano stretta ed io mi sentivo molto più tranquilla. Riuscivo a sentire tutto il suo profumo, “One Million”, il mio preferito. Probabilmente era da tanto che qualcuno non mi dimostrava il proprio affetto a parte Bek
- Grazie! – dissi appena mi distaccai dall’abbraccio, lui mi sorrise
- Non devi ringraziarmi … Mi dispiace veder piangere una bella ragazza come te -
- Sei strano -
- Perché? -
- Perché sei strano! A volte mi viene voglia di farti fuori, altre volte invece… -
- Invece? – disse ridacchiando e lasciandomi un bacio sulla guancia
- Altre volte invece sei un bravo amico, Malik – buttò a terra l’ombrello dato che aveva smesso di piovere e poi mi fissò
- Ora mi dici che è successo con Frances? –gli raccontai tutto in una decina di minuti. Malik già conosceva gran parte della mia situazione familiare, infatti, mi capì facilmente. Si fece scappare anche una risatina quando seppe che Frances lo aveva messo mensionato
- Persino io che c’ho scopato, posso dirti che è e una stronza, non è una novità. Ti posso assicurare però, che con lei, di te, non ne ho parlato. Comunque, non devi dargli retta Mad! È vero, io e te non andiamo d’accordo, ma non ti comporti così con tutti. Io giuro che capisco come ti senti. È da quando mia madre se ne è andata che ho tutte queste ragazze fra i piedi, ma con loro non è amore, anche perché, anch’io ho paura di soffrire … lo ammmetto – gli sorrisi e lui mi strinse di più la mano
- Frances è un’idiota. E comunque, sei la più bella ragazza che io conosco. È solo invidiosa – mi abbracciò e mi asciugò le ultime lacrime
- Grazie, Malik–
- Ora, alziamoci e andiamo avanti come abbiamo sempre fatto! – si alzò dalla panchina e poi fece alzare anche me tenendomi per mano - Ovviamente sappi che, in caso di problemi, con me puoi parlarne. Piuttosto, da stamattina la sto cantando, conosci “Broken Strings”, vero?- io annuii
- Se ti riferisci a quella che cantavi oggi nell’aula di McEvoy, sì, la conosco perfettamente – dissi ridendo
- Mi hai sgamato? Solitamente, dopo le lezioni, mi chiudo lì e canto. Ma questo rimane fra noi, ok ? – io annuii
- Però ora la canti con me -
- Cosa? -
- Hai capito benissimo, Ryan! Dà la zampa!- mise le mie mani attorno al suo collo e le sue sui miei fianchi. Incominciò a cantare a bassissima voce “Broken Strings” e trasportò anche in un lento. Nel frattempo aveva ricominciato a piovere. In quel momento era il Malik buono, quello che ti veniva voglia di abbracciare, quello che ogni volta che ti dava un bacio sulla guancia o ti stringeva la mano, ti faceva sorridere. Quello che si faceva voler bene, il Malik simpatico, quello che purtroppo non prevaleva. 
- Let me hold you for the last time It's the last chance to feel again – finimmo di cantare, le nostre mani erano intrecciate e I nostri nasi oramai si toccavano. Una parte di me stava per eliminare tutte le distanze fra le nostre labbra, l’altra si stava ricordando del solito Malik, che magari sarebbe stato un buon amico, magari …
- Zayn! Noi andiamo a casa di Louis, vieni anche tu? Oh, ciao Mad! – Harry ci interrupe e noi ci sorridemmo a vicenda. Ognuno prese la sua strada, io andai da Bek, e lui da Louis …



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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


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ZAYN POV.
 
-Tu stavi per baciare Madison!!! -
- Pensavo di aver detto basta con la droga! – dissi sarcastico mentre poggiavo la mia giacca tutta bagnata nei sedili posteriori    - Basta dai! Già te l’ho detto tremila volte da quando sono entrato in auto, non la stavo per baciare - aggiunsi
- Se è vero che tu non stavi per baciare Madison, allora io sono una bella bionda! –  
- Tu sei una bella bionda, riccio! – ridemmo entrambi e lui mi diede un colpetto sulla nuca
- Seenti… tu non mi hai ancora spiegato com’è che hai invitato la Hammond ad uscire! Non era la tua peggior nemica? Non fa parte della tua stupida categoria “ragazze da evitare”?-
- Era da evitare fino a quando non ha raggiunto finalmente una terza e un fisico da paura! In quest’estate è cambiata tantissimo! -
- Io la vedo sempre uguale, è sempre stata carina Becca! Infatti è stata insieme a Liam per un periodo, se non dimentichi, è da quando si sono lasciati che ci odia! Comunque, ieri come l’hai convita ad uscire con te? – per raccontarmi tutto ci impiegò più di dieci minuti, riassumere non era il suo forte! In poche parole lui l’aveva incontrata per due giorni di seguito in città. Le aveva sempre chiesto di uscire ma lei aveva rifiutato. Incominciò a flirtare con lei che, ad un tratto, accorgendosi di essere quasi pedinata da Hazza, ha accettato dicendogli che magari così avrebbe capito che fra loro non sarebbe nato mai niente.
-Vuoi scopare con la Hammond? – chiesi sbalordito
- No! Voglio che sia una semplice uscita fra “amici” – feci spallucce, non era la prima volta che le sue uscite con amiche finivano in una scopata. Magari, visto che si trattava di Becca, può darsi che le cose sarebbero andate secondo il programma prestabilito.
- La Hammond è troppo difficile persino per te! È questa la verità- dissi scherzando e lui rise
- Forse… - 
- Sai, penso che non l’abbia ancora detto a Madison -
- Non ne avrà ancora avuto l’occasione … Piuttosto, i ragazzi sabato hanno delle cene in famiglia. Se Beki esce con me, penso che Mad sarà sola. Perché non le fai compagnia tu?  - non avevo la minima idea di cosa dirgli e, cambiando discorso …
- A proposito di Mad, ma non avevi preso una sbandata per lei!?-
- La sbandata è destinata a finire prima o poi, no? E comunque, anche se lei probabilmente ci odia ancora, a me è tanto simpatica. Visto che più di una scopata non ci sarebbe altro, e sapendo che dopo essermela solo portata a letto lei probabilmente non parlerebbe più, forse meglio lasciar stare. Giusto? – io feci spallucce e lui si concentrò nuovamente sulla guida
- Tu invece la ragazza psicologa l’hai trovata? – iniziò a ridere e per poco non lo picchiavo
- Finiscila di ridere prima che ti mandi a fanculo! Comunque no -
- Con Madison va meglio? -
- Prima l’ho aiutata ma non so ora come si comporterà con me -
- Ah, quindi hai fatto tu lo psicologo – lo fulminai con lo sguardo
- La finisci?- lui rise
-Ok, scusa. Dicevo, per quanto a volte lei ti abbia scocciato perché era acida con te, sei troppo un bravo ragazzo per lasciarla in lacrime nel parco della scuola -  gli sorrisi
- Un po’ ti piace! - aggiuse
- Non dire stronzate, Hazza! Probabilmente sarebbe una brava amica -
- Se non sbaglio, dicevi che questa sottospecie di – mi guardò come a chiedermi perdono – PSICOLOGA, non doveva essere per forza la tua ragazza. Una brava amica, perché non va bene? -
- Harry, per favore, non mettermi altri casini in testa! – dopo una trentina di secondi ricominciò a  parlare
- Zayn, eravate a meno di due centimetri di distanza! Dimmi che non ti piaceva in quel momento! – io risi
- Ancora con questa storia? – chiesi. Spense il motore e chiuse le sicure per non farmi scendere dall’auto. Mi fissava e pretendeva una risposta
- Sono innamorato di te, le altre non le guardo tesoro. Ora posso scendere? -  dissi sarcastico
- Sono serio Zayn! -
- Da quando in qua tu ed io parliamo di certe cose? -
- Da quando certe cose non riesci ad ammetterle a te stesso e poi dici di avere “troppi casini in testa”–
- Non lo so cosa provavo. Stavo bene, tutto qui. Mi piaceva molto starle vicino, ma ciò non significa che lei mi piaccia, ok? -
- Puoi uscire! – disse sorridente – Ah Zà … mi puoi fare un favore? -  io annuii e lui si avvicinò a me
- A casa mia, c’è ancora un borsone pieno di QUELLA ROBA … Visto che ora siamo al college, ho paura che mia madre quando va a fare le pulizie nella mia stanza lo trovi. Posso portarlo da te? -
- Se proprio devi … -
- Allora domani pomeriggio vengo da te! – io annuii e poi entrammo in casa di Lou dove c’erano anche gli altri ragazzi.


MADISON POV.
- Hey Woldorf, che ci fai qui tutta sola? – Bek era seduta sul divano nel soggiorno del mio appartamento
- Ti aspettavo …  Ti prego non iniziare a chiamarmi di nuovo Blair che mi uccido – risi. Bek era uguale a Blair di “Gossip Girl”, solo fisicamente, intendo.
- Devo parlarti. Sali anche tu, devo cambiarmi -
- Anch’io devo parlarti di una cosa Mad, però promettermi che non mi picchierai -disse seria mentre mi cambiavo
- Che hai combinato? – spensi il fono e mi appoggiai alla mia scrivania
- Styles! – disse solo ed io la guardai interrogativa
- E allora? -
- Ho accettato di uscire con lui – incominciai a ridere come una pazza, mi stesi addirittura sul letto mentre singhiozzavo
- Tu e Styles! Dov’è finita la Rebecca che li odia più di quanto odi il rosa! – Non la sgridai più di tanto perché magari non ero in posizione di poter dirle niente. Io, Madison Rose Ryan, desiderando anche solo per un secondo le labbra di Malik, ero andata contro i miei principi più sani!
Mi raccontò per qualche minuto di tutto quel che era successo nei giorni precedenti e rimasi sbalordita da tutto quel che aveva fatto Harry pur di esser accettato. Mi ricordai di quando conobbi meglio Bek, in seconda superiore, dopo poco che Liam la tradì. Fu forse anche il nostro odio contro i cinque che ci unì ancora di più?
- Io non sono minimamente interessata a Styles! Lo giuro! -
- Che sciocca che sei Bek! Fossi stata in te lo avrei mandato a quel paese e lo avrei minacciato di denuncia per altri ed eventuali disturbi! – scoppiò a ridere e dopo continuammo ancora per qualche minuto a parlare di questa situazione assurda quando poi arrivammo a parlare di me
 - In queste due settimane ho conosciuto meglio i ragazzi, Louis, Harry e Niall non sono poi così male. Liam non mi parla probabilmente perché sono tua amica, mentre Malik, è Malik -
- È impossibile che quel Don Giovanni di Malik non ci abbia provato con te!-
- È di questo che ti volevo parlare, infatti … Cioè, non pensare male, non ci ha provato con me! Penso… - mi guardò seria e confusa allo stesso tempo, poi si sedette vicino a me
- Madison Rose Ryan, che mi nascondi? -
- Poco fa, come anche poco meno di due settimane fa quando eravamo al T6, stavo per baciare Malik -
- Ma sei fuori? Ti rendi conto di quel che stavi per fare, vero? Vedi di non lasciarti abbindolare da lui! È un cretino, drogato, gran puttaniere ed egoista!  Uno stronzo, in poche parole! Come la sua comitiva -  Bek non avrebbe mai cambiato idea…
- Sei fuori te se pensi che io sia anche minimamente interessata a lui. Sul fatto che sia egoista un po’ mi sto ricredendo, Bek. Ultimamente mi ha sempre aiutato,  lo devo ammettere!-  
- Ti ha aiutato? Questo stamattina non l’hai proprio detto! Ed io poi dov’ero? -
- Bek cavolo, calmati! - lei sbuffò ed io le diedi un pizzico (?)
- Quando siamo  andati al T6 ero mezza sbronza, mi ha aiutato e poi mi ha accompagnato a casa. Poco fa, invece, è successa una cosa con Frances e lui mi è venuto vicino per aiutarmi … Inoltre la settimana scorsa sono anche andata a mare con loro e Donya, mi sono divertita – ovviamente volle sapere tutto quel che era successo al T6 e poco prima con Frances
- L’importante è che non ricapiti, lo dico per te tesoro, non voglio che soffri per un essere come lui! -
- Tranquilla, fra me e Malik più di un’ eventuale amicizia non ci potrebbe mai esser nulla. Comunque, è questa la grande cosa che devi fare nel weekend da non poter venire da me? -
- Nel weekend viene mia cugina Angie per vedere la nuova casa. Scusa se ultimamente non ci stiamo vedendo molto, davvero, sto impazzendo! I miei stanno incominciando a programmarmi le giornate, il che non va bene!  Ma in fondo tu sei insieme a Malik&Co. -
- Finiscila, idiota! Mi manchi! – ci abbracciammo e passammo il resto del pomeriggio insieme

Giovedì mattina. 13:45.
- Permettiti ancora di fare commenti sulla mia ragazza nello spogliatoio e giuro che ti faccio diventare ancora più basso, sfigato- Brad, un bulletto della squadra di nuoto, aveva messo contro il muro un povero ragazzo e sentivo che a momenti lo avrebbe picchiato. Ero appena entrata nel corridoio della palestra, dove c’erano i diversi spogliatoi, per aspettare Bek
- Hey Brad, lascialo stare! – Malik, appena uscito dallo spogliatoio, buttò a terra il suo borsone e si avvicinò con molta calma ai due
- Zayn, non t’intromettere! -
- Ho detto lascialo stare! Solo perché oggi ti girano non puoi prendertela con lui. In quello spogliatoio chiunque stava facendo apprezzamenti su Nicole, te la pendi solo con lui perché sai che è più debole? Nicole ha un bel culo! Ora picchia anche me! -
- Zayn non ti… -non lo fece continuare ma lo mise nella stessa posizione nella quale lui poco prima aveva messo quel povero ragazzo che li guardava spaventato 
- Non mi piace ripetere le cose troppe volte. Ascoltami bene, avvicinati un'altra volta a lui, e te la vedrai con me, Brad … intesi? Devi finirla– lui annuì e Malik lo lasciò andare
- G-g-g-grazie! – disse balbettando il ragazzo mentre si aggiustava gli occhiali
- Di niente …  -
- Richie Simond, secondo anno -
- Simond, se Brad ti da ancora fastidio dimmelo, chiaro? – il ragazzo annuì e poi se ne andò salutandolo
- Un ammirevole e soprattutto inedito Malik! – dissi facendolo sobbalzare mentre raccoglieva il suo borsone da terra
- Che ci fai qui? -
- Aspetto Beki -
- Il coach Patrick ha notato la tua assenza a lezione. Mi dispiace per te, mi sa che ti farà fare l’anno in compagnia di Frances-
- A costo di esser bocciata, ma io non mi unisco alle cheerleader -
- Non avrò mai il piacere di vederti con quelle minigonne rosse? – disse ridacchiano e io gli risposi con un – NO!- moolto categorico!
- E se io ti aiutassi? -
- Spiegati meglio … -
- Devi migliorare almeno in uno sport fra: pallavolo, nuoto, basket, calcio o al percorso della corsa ad ostacoli. Io me la cavo in tutti, se vuoi, ti aiuto -
- E tu cosa ci vai a guadagnare?  - dissi con aria sospettosa
- Non posso essere semplicemente gentile? –
- Ripeto: tu cosa ci andrai a guadagnare? Sai, non voglio sorprese dopo aver accettato il tuo aiuto - 
- Lo so che sabato non hai niente da fare visto che Beki deve uscire con Hazza. Sempre se non ti sei già scaricata l’ennesimo film con Di Caprio, ovvio - 
- E allora? -
- E allora sabato esci con me -
- Sei a corto di puttanelle o cosa? Perché mai io e te dovremo uscire insieme? -
- È solo un compromesso!  Ti aiuto, se esci con me. Comunque dovremo rimanere insieme a casa… -
- Chiama Frances ed esci con lei! Io sto con Di Caprio -
- Ho capito, non fa niente. Piuttosto, oggi pomeriggio io ho gli allenamenti, vieni qui alle sei -
- Perfetto! Grazie Malik! -

- Signorina Di Caprio è in ritardo di un quarto d’ora!-  disse Malik che mi stava aspettando fuori la porta della palestra
-Che burlone che sei! -
- Sei serio in ritardo! -
- Ah, come sei fiscale! Su, muoviti! -
DOPO DUE ORE E MEZZA
- Maddie… Abbiamo provato con la pallavolo e stavi per rompermi il naso. Abbiamo provato con il basket e mi hai tirato il pallone di cuoio in testa. Abbiamo provato con il calcio e ti sei quasi slogata una caviglia. Non hai voluto provare la corsa ad ostacoli, e, concludendo, abbiamo provato i 50 m stile libero ma ci hai messo più del tempo dovuto. Sei una frana! -
- Questo già lo sapevo! –dissi schizzandogli dell’acqua visto che eravamo ancora nella piscina
- Mi dispiace, ma mi sa che indosserai il gonnellino rosso anche tu!-
- Sarò costretta ad unirmi a loro!? – chiesi disperata e lui annuì con uno sguardo malefico
-Già, me ne farò di risate negli intervalli delle partite! -
- Vaffanculo! – sospirai adirata e quando riaprii gli occhi, trovai Malik che mi sorrideva
- Grazie Zayn -
- Mi dai almeno un abbraccio visto che non vuoi uscire con me? – risi e poi lo abbracciai
- Uscirò con te sabato -
-Chi ti dice che l’offerta è ancora valida? -
- Non fare il prezioso, Jawaad! -






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Capitolo 10
*** Capitolo 10, pt. 1° ***


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-Stai sbadigliando veramente tanto… Tu e la Mitch avete fatto le ore un po’ troppo piccole evidentemente! -
- Chi ti dice che era la Mitch? – chiese mentre versava in una ciotola del latte e caffè con i cereali
- Malik, mi è letteralmente passata davanti stamattina mentre se ne andava alle sette e mezza! -
- E tu eri già sveglia? – presi il mio caffè e poi mi girai verso di lui che era ancora fra le braccia di Morfeo
- Stamattina Bek è voluta andare a correre! Sono riuscita a tornare giusto due minuti prima che iniziasse a piovere -
- Piove! Che bello – disse sarcastico – Che facciamo oggi pomeriggio? -
- Emm … stasera! Che facciamo stasera? – dissi per correggerlo. Insomma, non era in programma il pomeriggio insieme!
- Che c’è? Oggi pomeriggio devi stare con Becca per aiutarla a prepararsi per l’appuntamento più importante della sua vita? -
- Cavolo, se l’appuntamento più importante della vita di Bek fosse questo con Harry, sarei seriamente preoccupata per lei. Inoltre penso che Harry sia molto più “emozionato” di Bek - 
- Harry emozionato al fatto di dover uscire con una ragazza? Parliamo di Styles, vero? -
- Così sembra … - lui rise e scosse la testa allo stesso tempo, poi si concentrò di nuovo su di me
- Vabbè, allora è Bek che deve aiutare te! – disse malizioso ed io gli diedi un piccolo pugno sul braccio
- Ma per favore!  - scoppiai a ridere e lui fece una faccia delusa che mi face ridere ancora di più
- Ho deciso. Oggi pomeriggio vieni con me, in un posto … -
- Che posto? – chiesi curiosa
- Se te lo volevo dire già lo avrei fatto, no? -
- Speriamo che queste ventiquattro ore passino velocemente! – dissi alzandomi dallo sgabello che era a fianco al bancone americano
- Tranquilla tesoro, quando ci si diverte il tempo passa velocemente. Basta che tu metti un po’ da parte l’odio e vedrai che andremo anche d’accordo …  Dammi fiducia-
- MAI! E non chiamarmi tesoro, ebete! -  
- D’accordo, bionda – lo fulminai e lui rise come, a punto, un ebete!

- Possibile che non sei ancora pronta? – mi chiese un Malik esasperato,  seduto sul mio letto, che mi guardava mentre mi aggiustavo i capelli. Si alzò e mi raggiunse vicino allo specchio posizionandosi dietro di me. Incominciò ad aggiustarsi i capelli e rimase lì per almeno quindici minuti. Trovai il lato positivo della cosa, non mi aveva più messo ansia. Aveva indosso uno dei miei suoi maglioncini preferiti della Tommy Hilfiger blu e dei jeans a vita bassa. Sempliciotto, ma ugualmente molto affascinante.
- Sei molto carina – disse improvvisamente mentre mettevo il profumo ed immediatamente pensai a cosa potessi mai avere fra i capelli: un ragno, una formica… Oppure il trucco già si era sciolto! O magari voleva solo farmi un complimento?
- Grazie – dissi poco convinta . Corsi nuovamente vicino allo specchio e vidi che era tutto a posto. Converse nere, jeans chiaro, maglia a mezze maniche bianca dei Red Hot Chili Peppers e una zip nera un po’ larga aperta da sopra alla quale Malik aveva chiuso i due laccetti sopra con un fiocco. Capelli perfettamente legati, matita e mascara a posto, lucidalabbra idem e lo smalto bianco non era ancora scardato. Perfetto.  Mi girai verso di lui e gli accennai un sorriso
- Ti va bene se prendiamo la Vespa? -
- Hai anche una Vespa? -
- La Mini Cooper e la Vespa sono di mio padre, ma ovviamente, le ha lasciate qui- mi porse il casco e mi portò… al bowling? Ovvio che aveva scelto la Vespa, lì non c’era mai posto per le auto e in più aveva smesso di piovere. Mi avrebbe preso in giro tutto il pomeriggio, ero una frana!

- Un 44 e un … - mi guardò come per chiedermelo mentre io sceglievo le palle da bowling
- 38 -
- Un 44 e uno squallidissimo 38 per la nana – lo guardai male e il vecchietto dietro il bancone rise
- Ahh! Voi fratelli vi prendete sempre in giro! – si voltò per prenderci le scarpe ed io e Malik ci guardammo interrogativamente. Come posso IO, bionda, non molto alta, di pelle e occhi chiari, essere sorella di Malik, alto, moro, di pelle ambrata e occhi quasi neri! Non avevamo neanche pochi tratti del viso simili!
- La vecchiaia gioca brutti scherzi – mi sussurrò all’orecchio ed io ridacchiai attirando l’attenzione del vecchio
- Ecco a voi! Divertitevi! -
Fortunatamente il bowling non era molto affollato di pomeriggio, infatti, era più piacevole! Occupammo un tavolo proprio di fronte alla pista dove avremo giocato e poi andammo a prendere da bere
- Coca? – annuii e dopo un minuto lui me la porse
- Tieni, offro io -
- Oh grazie, ma come sei gentile! -
- Io sono sempre gentile! – ridacchiai e lui sbuffò
- Ti odio! Ormai ne sono certo! – si sedette al nostro tavolo ed io presi posto di fronte
- Oh mio Dio! Zayn Malik non mi sopporta! Penso davvero di aver trovato l’ennesima buona motivazione per concludere qui la mia vita! – dissi con tono da stupida oca
- La verità è che fra noi la più stronza qui sei tu, con i tuoi principi del cavolo, secondo i quali non possiamo andare d’accordo poiché sono uno stronzo. Okkey,  per te magari sono uno stronzo perché cambio sempre ragazza, fumo, bevo eccetera … Ma a te questo cosa importa? Perché non mi valuti quando siamo solo tu ed io? Tipo adesso!- lo disse con così tanta calma che probabilmente non sarei riuscita a ricambiare nella risposta
- Ultimamente ci sti… - mi bloccò, per questo probabilmente lo avrei picchiato!
- Ultimamente IO ti parlo di più, e non azzardarti a chiedermi il perché! Ti ascolto, ti aiuto, cerco di scherzare, t’invito ad uscire ma tu? Tu no! Tu sei … -
- Zayn nessuno te l’ha chiesto!  -
- Vaffanculo Madison! Questa volta te lo dico io! – prese la sua palla da bowling e si avviò verso la pista. Mi sentii male, e di certo lui non aveva tutti TUTTI i torti. Rimanere lì o andare a giocare? Era uno di quei momenti in cui hai paura di quel che potrebbe succedere anche solo alzandoti da una panca. Non sapevo che dirgli ma di certo stando zitta non avrei migliorato la situazione. Dopo due minuti di riflessione mentre bevevo la Coca-Cola mi avvicinai di nuovo a lui
- Zayn … - si voltò verso di me e mi finse un sorriso
- Che c’è? Vuoi giocare? Prova!-
- No io … Ahhh … mi dispiace -
- Senti magari ho sbagliato anch’io. Però, davvero non ce la faccio più ad esser sempre lo stronzo della situazione anche quando cerco di migliorare – avete presente quei momenti in cui inspiegabilmente stai per piangere, però per trattenerti incominci a sentire una sottospecie di dolore in gola? Così! Così mi sentivo, ed era una sensazione tremenda
- E su questo hai ragione. Ascolta, prima io non volevo dire quel che alla fine ho detto! Anzi, quando eravamo al T6 o nel parco della scuola, io davvero non sapevo come ringraziarti, sei stato molto gentile. Poi non pensavo t’importasse tanto o almeno a me non… -
- Non te fregava un cazzo, vero? – Ed ecco Madison sventolare bandiera bianca. Abbassai la testa e sospirai in segno di resa. Quando la rialzai dagli occhi scivolarono poche lacrime e lui che poco prima mi stava guardando con le braccia incrociate e un espressione al quanto arrabbiata, mise le mani in tasca e scosse la testa. Perfetto, mi sentivo una di quelle bambine viziate che piange per ottenere la nutella! (?)  Non che in quel momento mi importasse ma fortunatamente misi dell’ottimo mascara che non si sciolse subito! Odiavo quelle macchie nere che si formavano sul viso!
- Madison non volevo arrivare a questo, lo giuro – mi si avvicinò e mi alzò il viso. Tolse le lacrime che avevo sulle guance e ricominciò a parlare. Il suo tono di voce era rimasto freddo, effettivamente, ora ero completamente io dalla parte del torto
 - Hai ragione, a me non è mai fregato nulla di quello che pensa la gente di me, tuttora non m’importa! Con te è diverso magari. Ti conosco fin dai primi cinque minuti dopo la tua nascita. Fino a quando non hai imparato a parlare mi baciavi persino, e ora, visto che devi fermarti, per principio, alle mie apparenze, io non posso far nulla per cambiare. Lo ammetto anche a te in caso che questo mio “improvviso cambiamento” ti stia facendo pensare che stia impazzendo. Sto cercando di cambiare! Sto cercando di cambiare in tutto! Non voglio più tutte queste donne dietro.  Ammetto anche che è da quando viviamo sotto lo stesso tetto che voglio cambiare. Nell’ultimo anno ho vissuto perlopiù in un appartamento con Niall e Liam, la soluzione a tutti i casini, sebbene ci aiutassimo e andavamo d’accordissimo, era diventata la droga! Ultimamente, lasciando stare che io abbia meno problemi in tutto, quando sono al nostro appartamento, scherzare con te è quasi una distrazione. Non sento più il bisogno di usare quella roba! Parte del merito è anche tuo   - Basta piangere, gli sorrisi, presi coraggio e senza pensarci due volte sul fatto che avrebbe potuto allontanarmi all’istante, misi le mie braccia attorno al suo collo e lo abbracciai. Tenevo gli occhi stretti dal nervosismo che in parte passò quando finalmente sentii le sue mani calde toccarmi la schiena. Mi rassicurai in modo incredibile e inspirai un po’ del suo fantastico profumo. Era arrivata l’ora di dire le giuste parole ed essendo stata poco prima una frana nell’esporre quel che seriamente pensavo, incominciai ad agitarmi di nuovo. Dopo più di un minuto sciolsi l’abbraccio e poggiai le mie mani sulle sue spalle
- Scusa. Se sono ancora perdonabile ti prometto che cercherò di conoscere e accettare il Malik che cerca di pormi una mano da quasi un mese. Mi hai aiutato e sappi che se hai bisogno di qualcuno a cui confidare tutti questi problemi, io ci sono. L’importante è che non tocchi più quella roba … Mi perdoni?- la sua espressione cambiò lentamente. Passò da quasi arrabbiato a indifferente, mezzo sorriso e poi un sorriso pieno, probabilmente il più bello che lui mi avesse mai rivolto.
- Per ripicca potrei dirti di no, ma poi sarei seriamente tanto stronzo come dicevi. E poi come posso non perdonare una bella bionda come te? – rise e mi trasportò nuovamente fra le sue braccia. Questa volta l’abbraccio fu molto più caloroso e lo concluse con un bacio sulla fonte. Ora che ci pensavo, magari era da tanto che avevo bisogno di un suo abbraccio. Gli diedi un bacio sulla guancia e il solito Malik disse - Questo me lo devo segnare –
- Segnatelo! Fai quel che ti pare, però adesso insegnami a giocare -
- Non sai giocare a bowling? – mi chiese sconvolto
- Non te l’ho detto perché avresti riso di me! -
- Avanti schiappa prendi una palla da bowling che ti aiuto, come sempre … - gli feci la lingua mentre iniziavo a ridere
- Aspetta però, prima mi abbracci di nuovo -
- Non mi sembra vero! –disse ridendo mentre si avvicinava e mi stringeva fra le sue braccia. Dopo che mi diede un bacio sulla guancia incominciai a ridere
- Ti avviso, sono una ragazza abbastanza affettuosa, quindi facci l’abitudine! -
- Perfetto, mi piace il profumo dei tuoi capelli -
- A me il tuo profumo in generale -
- Beh sì, in effetti, sono irresistibile in tutti i sensi – disse scherzando mentre si scioglieva dall’abbraccio –Prendi la palla da bowling rossa e vieni qui … -
Mi insegnò a giocare e diventai abbastanza brava, il secondo duello lo vinsi io addirittura!
- 30 a 27! L’allieva ha superato il maestro, bello -
- Complimenti al maestro, allora! – mi scompigliò i capelli e dopo andai a buttare tutte le lattine che erano sul nostro tavolo
- Stasera usciamo, vero? – gli chiesi e lui annuì
- Certo che usciamo – mise un braccio intorno al mio collo ed io poggiai la testa nell’incavo di quest’ultimo mentre ci dirigevamo verso il bancone per posare le scarpe
- Ah ragazzi. Scusatemi per prima, forse ho frainteso. Complimenti per la splendida ragazza, figliolo – disse il vecchio ridendo e ridemmo anche noi come due coglioni
- Si, grazie! Arrivederci! – fuggimmo da lì dentro e corremmo a casa per prepararci




 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10, pt. 2° ***


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Chi lo avrebbe mai detto che mi sarei divertita così tanto nel mangiare una semplice pizza al Tourist in compagnia di Malik? Emm… probabilmente nessuno, ecco la risposta. In effetti, nessuno sapeva della nostra quasi amicizia. Perché sì, ora il nostro rapporto era diverso, ma non sapevo se poterlo considerare un AMICO!
Avevamo appena finito di mangiare, erano le dieci, c’eravamo fermati a chiacchierare seduti al nostro tavolo. 
- Avvicinati un po’ a me – disse prendendo il cellulare dalla tasca della sua giacca blu. Ci facemmo un sacco di foto utilizzando la fotocamera interna e tutti i tipi di filtri possibili e immaginabili
- Se mi dai il tuo numero, te le passo su WhatsApp -
- Facevi prima a dire che volevi il mio numero – lui rise ed arrossì leggermente
- Zitta e segnamelo! – ci scrivemmo a vicenda i numeri e aggiungemmo una foto alla rubrica
- Buonasera ragazzi. Desiderate altro o volete che vi porti il conto? – io scossi la testa e lui chiese il conto
- Scusate se mi permetto di chiedervelo, ma, state insieme? – chiese quella finta bionda della cameriera ed io dissi un – NO!- categorico, mentre lui si limitò a scuotere la testa
- Ah ok. Sai, non è la prima volta che ti vedo da queste parti, ho sempre pensato che sei molto carino. Se ti va, in settimana vieni qua e beviamo una cosa insieme – disse quella mezza sciacquetta a Zayn, ed io desiderai di sparire sul momento!!!
- Ah … sì, perché no! Mi farebbe piacere. Comunque, Zayn - gli disse sorridente mentre gli stringeva la mano
- Piacere, Jasmine. Ora levo il disturbo, vi porto il conto– annuimmo e  fortunatamente la sfacciatissima bionda sparì in meno di due secondi
- E così hai fatto colpo su una tinta bionda (?)-
- Cos’hai contro le altre tinte bionde, tinta bionda? – risi e poi scossi la testa
- Assolutamente nulla! Stavo scherzando… -
- Gelosa, Ryan? –   
- Psz… ma per favore! -
- Bene, perché tanto la mia tinta bionda preferita sei tu! – gli diedi un colpetto sulla spalla e poi poggiai la mia testa su di essa mantenendomi con una mano sul suo braccio
- Ecco a voi il conto!  - disse nuovamente l’occhialuta ed io sobbalzai facendole un sorriso più che falso
Dopo venti minuti di litigi per decidere chi dovesse pagare finalmente tornò la biondina a prendersi i soldi. Insomma, io dicevo che non era un appuntamento, ma una semplice uscita fra coinquilini. Non doveva pagare per forza tutto lui, ma alla fine vinse.
- Buon continuo di serata. Ci vediamo, Zayn – disse tutta sorridente e lui ricambiò
- Tu ci sei sempre? – lei annuì – allora a presto! – aggiunse il moro e poi uscimmo dal locale
- Era carina – dissi mentre camminavamo ancora intenta ad abbottonare gli ultimi due bottoni del mio trench beige e facendo attenzione a non far scivolare dal braccio la mia borsa abnorme. Avevo indossato un jeans abbastanza stretto, delle scarpe alte e una camicia di Burberry. Lui invece aveva una camicia bianca con al collo uno sciarpone blu e dei jeans
- Sì, moolto carina! –disse annuendo ed io risi. La tinta bionda era alta, abbastanza magra, con le lentiggini e molto curata.
Mi aggrappai al suo braccio e, mentre camminavamo verso una meta non ancora prestabilita, notai più volte che dietro di noi c’erano due ragazzi mori e alti. Non c’era da spaventarsi, insomma, eravamo nel pieno centro di Londra e tutte le strade erano molto affollate il sabato sera. Ma c’era qualcosa in quei due che non mi convinceva, continuavano a fissarmi in modo strano! Inoltre mi sembrava di averli già visti altrove
- Zayn, hai notato questi due dietro di noi? Sai chi sono? – gli sussurrai all’orecchio e lui ridacchiò
- Già lì ho visti, tranquilla. Te lo spiego dopo chi sono – Si accese una sigaretta ed io presi un tiro da lui. Dopo un quarto d’ora di passeggio, nel quale mi sentii decisamente a disagio dato che tutte le ragazze mi guardavano male, decidemmo di entrare in un locale, il “White and Silver”, nel quale potevano entrare solo maggiorenni, quindi, fingemmo che io fossi la sua ragazza. Era principalmente un bar, però, nel finesettimana, apriva la sala con la pista da ballo per attirare più persone. Essendo appena le undici non c’erano molte persone, perlopiù coppiette e ragazzi soli seduti al bar. Ci sedemmo su dei sgabelli a fianco al bancone principale del bar e ordinammo due drink. Mentre aspettavamo le nostre ordinazioni, nel locale entrarono quei due che ci “inseguivano”
- Zayn ci sono di nuovo quei due. Sbaglio, o uno di loro è Brian Okoski? -  lui rise e mi guardò sbalordito
- Tu lo conosci? -
- Di vista si, perché? -
- Non so se dirtelo – disse ridendo e la mia curiosità aumentò
 - E daaaai Malik!- dissi imitando una bambina petulante
- Quel tipo uscì con una ragazza che sapeva interessava a me, è stata la sua ragazza per un bel periodo. Ora gli piaci tu, e sto godendo come un pazzo visto che sei qui con me! L’ha detto nello spogliatoio in settimana… –Io piacevo a Okoski ? Ma che minchi*! No, non era il mio tipo… carino, sì, ma troppo egocentrico!
- Che c’è? Sei rimasta scioccata alla notizia che piaci a quel tipo? E non sei rimasta alla notizia che piaci a me … psz… -
- Cosa? – dissi scioccata e lui rise
- Stavo scherzando, bella. Tu sei la mia coinquilina, e, se vuoi, posso liberamente dirti che è maledettamente bello vederti camminare per casa in mutande – Era capitato in settimana, ma avevo il costume addosso! Malik doveva sempre esagerare!
- Sei un coglione – lui rise e si alzò dallo sgabello per darmi un bacio sulla guancia. Poi rimase alzato davanti a me con le mani sulle mie cosce
- Ti sta guardando veramente male. Vuoi farlo impazzire, per caso? – dissi ridendo e lui annuì Aprii un po’ le gambe per farlo avvicinare di un passo in più a me e gli diedi un abbraccio che subito ricambiò. Il barman levò dal bancone i nostri drink che avevamo già finito e i due incominciarono a fissarci interrottamente. Spostai leggermente la testa e lui poggiò la sua fronte sulla mia. Incominciammo a ridere e dopo un po’ chiusi istintivamente gli occhi quando vidi la sua testa avvicinarsi. Le sue mani s’intrecciarono con le mie, sentii del calore improvviso nella pancia e poi …
sobbalzai quando sentii una mano toccarmi frettolosamente la spalla
- Ciao … - dissi a Brian che ci guardava con aria soddisfatta
- Ciao Maddie, hey Malik, come va fratello? -
- Tu ed io fratelli? Mi sono perso qualcosa? Scusa Okoski, noi stavamo andando via. Ciao eh!- lui annuì e ci inseguì con lo sguardo fino a quando non fummo fuori ed entrambi scoppiammo a ridere. Sembravamo due ubriachi che a stento si mantenevano in piedi.
- Hey bionda, che ne dici se torniamo a casa? Stasera, non so perché, sono particolarmente stanco -
- Va bene! Ah e comunque permettiti di chiamarmi ancora una volta bionda, e per me, sarai Jawaad per tutto il resto della mia vita- mise un braccio attorno al mio collo e rise
- D’accordo tinta bionda -
- Sei insopportabile, Jawaad! -
- Sapessi tu!- disse sorridente mentre mi guardava.
Incominciammo a camminare e più avanti, ci trovammo davanti una scenetta “comica”
- Ciao Maggie, questo è il nostro primo appuntamento così ho pensato di portarti queste – disse un ragazzo, all’apparenza un po’ imbranato, aggiustandosi gli occhiali e ponendole velocemente delle rose
- Oh, grazie Diuk – lei arrossì prendendo le rose e poi si guardò intorno non sapendo che fare. Noi guardammo altrove per fingere di non essere interessati e appena fummo più avanti scoppiammo a ridere. Questo era uno degli aspetti più belli dello stare con Zayn, riusciva a farmi ridere, SEMPRE.
- Completamente sbagliato portare delle rose al primo appuntamento!- dissi gesticolando e lui una volta che ebbe finito di ridere rimise il suo braccio attorno al mio collo
-Oh perché? Insomma, il problema, più che le rose, era il suo abbigliamento … Aveva la cravatta! Perlopiù su una t-shirt! Che orrore -
- Neanche lei era un granché, insieme si compensavano. L’aspetto è una cosa secondaria -
- Magari si conoscono da tempo … Insomma, non è una tragedia portare delle rose ad una ragazza! -
-  Io morirei se qualcuno mi regalasse delle rose al primo appuntamento! Sarò un insensibile maschiaccio, ma, gliele tirerei dietro! Insomma, la cosa mette in imbarazzo totale. Nel primo appuntamento devi cercare di far sentire a proprio agio la persona con cui esci! -
- Ed io che avevo pensato di comprartene cento! Mh… menomale che non l’ho fatto, allora – disse e ridemmo entrambi
- Non sei divertente! In più, il nostro non è un primo appuntamento quindi, la cosa è diversa! – lui fece spallucce e poi sorrise
- Quanto poteva mai avere quel ragazzo? 16-17 anni? Non ci sanno proprio fare con le ragazze … -
- Tu che avresti fatto? – chiesi ridacchiando
- Anche se non ci trovo nulla di tragico, non porterei delle rose al primo appuntamento. Di sicuro non metterei nessuna cravatta e poi penserei solo a cento modi per farla divertire -
- Potresti dare lezioni private ai ragazzi – dissi per prenderlo in giro ma lui mi rispose seriamente, la cosa un po’ mi sconvolse
- Non penso di poter spiegare, il mio è un talento naturale! -  era sicuro di se, magari un po’ troppo!
- Che modestia, Malik – dissi aprendo la portiera dell’auto
- Hey Mad , ti andrebbe di venire con me alla festa di compleanno di Donya in settimana? Mi ha detto di invitarti-
- Oh, va bene! -

Salii le scale e mi fermai fuori la porta di camera mia. Mentre leggevo il messaggio di Bek mi tolsi le scarpe. “Se prima lo odiavo, ora lo detesto!  Oh Mad, quanto ti capisco ora! A te com’è andata?” Beh, evidentemente non era andata poi così bene a lei. Ridacchiai e, mentre stavo per entrare in camera mia, delle mani calde mi toccarono i fianchi
- Malik! Mi hai fatto spaventare! -
- Siamo solo tu ed io in casa… chi potrebbe mai essere! -
- Lascia perdere… Devo mettermi un attimo il pigiama, a dopo – gli chiusi la porta in faccia e il poverino ci rimase male
- D’accooordo… penso che andrò a dormire … -
- Beh, buonanotte allora! -
- Notte … -
- Ah, Malik! -
- Dimmi … -
- Sono stata bene con te stasera – dissi aprendo la porta e lui mi sorrise
- Anch’io. Notte, bella – gli sorrisi e chiusi la porta.  M’immersi nella vasca per una decina di minuti e poi infilai il mio pigiamino dell’Intimissimi primaverile. Adoravo cambiare pigiama. C’è chi ha la passione per le borse, e chi per i pigiami! “Perché non mi rispondi? Dimmi che Zayn ti faccio saltare in aria Malik non ti ha fatto del male” ridacchiai, anche se alla sua battuta infelice, c’era solo da piangere
“Finiscila di essere così razzista, Bek :P Comunque è stata una serata tranquilla…”
Uscii dalla mia camera e mi diressi al piano di sotto per prendere dell’acqua
- Anche tu non riesci a dormire?Ci sono parecchie zanzare -  sussultai nuovamente dallo spavento
- Malik, stasera hai deciso di farmi prendere un colpo? – dissi appoggiandomi alla sua porta che era aperta. Lui era steso sul suo letto e … leggeva? Malik, leggeva? Non lo facevo tipo da libri, a parte i fumetti di Topolino, non pensavo leggesse!
- È un porno o stai leggendo davvero un libro intelligente? – lui rise e levò subito di mezzo il libro
- Non lo scoprirai mai! – feci qualche passo avanti e lo guardai disgustata
– Ok, era un porno!  -
- Hey, per chi mi hai preso? Non mi riduco a tanto…  È “Il venditore di armi”. Già letto?  - Malik che leggeva “Il venditore di armi”? Sì, probabilmente non si sentiva bene…
- No, però è nella mia lista -
- Vieni qua!- disse spalancando le braccia ed io sorrisi
- Okkey… - mi stesi al suo fianco e lo abbracciai lasciandogli un bacio nel collo. Quando mi stesi, mi resi conto che una sua mano era sotto la maglia del mio pigiama e le sue dita mi facevano il solletico attorno all’ombelico. Misi le braccia attorno al suo collo e gli sussurrai all’orecchio di levare quella maledettissima mano che mi faceva venire i brividi. La spostò dietro la schiena mentre una mia mano era occupata fra i suoi capelli, l’altra era sotto la sua maglia. Eravamo a pochi centimetri di distanza e la voglia di baciarlo mi invase nuovamente come quel lunedì pomeriggio. Il suo viso si stava avvicinando al mio e riecco quel calore nella pancia che poi si trasformò in mille farfalle. Non era possibile. Ripeto, non era possibile che Malik mi stesse facendo venire le farfalle nello stomaco! Chiusi chi occhi e assaporai per la prima volta le sue morbide labbra. Quel bacio, che all’inizio era a stampo, si trasformò in un intreccio fra le nostre lingue. Continuammo per qualche minuto ma la prima  a staccarsi fui io, non avevo più fiato! Lo abbracciai e gli lasciai tanti baci sulla guancia. Lui non aprì gli occhi, ma continuava a sorridere, la cosa faceva sorridere anche me. I nostri nasi si toccarono di nuovo e lui mi diede un ulteriore e veloce bacio a stampo. Si allontanò un po’ e fece un piccolo sbadiglio
- Ho sonno. Dormi qui vicino a me?  – disse ridacchiando e trascinandomi sotto le sue lenzuola
- Solo perché mi scoccio di attraversare tutto il corridoio, Jawaad-
- Potevi inventare una scusa migliore – disse ridendo mentre mi abbracciava e fece ridere anche me
- Taci! – gli diedi un bacio sulla guancia e poi lo abbracciai
- Non me lo aspettavo da te, Mad – mi disse nell’orecchio probabilmente riferendosi al bacio
- Te l’ho detto che ci sono ancora cose che non sai di me! -
- Ho tempo per scoprirle, no? -
- Mh… buonanotte! -
- Notte – dopo dieci minuti che riposavamo abbracciati abbassò un po’ di più la mano che io gli rialzai all’istante
- Malik! Non ti allargare! – lui ridacchiò
- Scusa! – Mi girai di spalle e lui subito mi trascinò di nuovo vicino a lui e poggiò un braccio sul mio fianco.
Mi addormentai con il sorriso sulle labbra. Contenta di quel bacio che probabilmente fu il più bello che qualcuno di avesse mai dato fino a quel momento, ma, allo stesso tempo, mi sentivo una cogliona, una GRAN COGLIONA! 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


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ZAYN POV.

Mi svegliai verso le nove per via di una chiamata da Harry. Come ogni domenica mattina che si rispettava, se non si doveva partecipare a nessun evento, ci si riuniva tutti nel cortile della villa dei Styles per giocare a basket. Ci allenavamo e scherzando ci parlavamo delle sere precedenti.
Io cosa avrei detto? Non ne avevo la minima idea. Probabilmente ne avrei parlato solo con Harry ed eventualmente anche con Liam, come al solito.
Levai il mio braccio dal fianco di Madison, e, cercando di non svegliarla, levai le sue mani dal mio collo. Mi fermai un secondo a guardarla mentre dormiva e mi venne da sorridere. Era l’unica che si faceva trovare la mattina successiva! Sul viso aveva accennato un sorriso e il cuscino si era appropriato del profumo fantastico dei suoi capelli.
Feci una doccia veloce e non tolsi la barba anche se mi era cresciuta più del solito. Sistemai i capelli, infilai la tuta di basket con una felpa, presi al volo una mela e poi salii in sella alla moto diretto verso casa Styles.
- Ciao Zayn! Sei arrivato per primo, Harry è sulla terrazza –
- Ciao Katy, corro subito da lui!- la famiglia Styles era come una seconda famiglia per me, eravamo cresciuti insieme
- Hey bro, pancake? - scossi la testa e lui si sorprese
- Zayn rifiuta i MIEI pancake? Che ti è successo, su parla … -
- Niente di che. Riassumendo, com’è andata con Rebecca? – risi. Non volevo neanche immaginare la faccia di Harry quando avrebbe saputo che avevo baciato Madison.
“Buongiorno bionda! Sono da Hazza, come al solito. Spero di non averti svegliato! A dopo
J  x” Nel frattempo le mandai un messaggio per farle capire che non me ne ero assolutamente scappato.
- Non avvelenarmi la mattinata per favore. Non ne voglio parlare! – ridacchiai senza farmi vedere e lui mi guadò male
- Non voglio neanche immaginare cosa sia successo… Vi sarete presi a mal parole per tutta la serata! – lui fece una faccia come a dire “più o meno” ed io lo guardai incuriosito. Scosse la testa per farmi capire che seriamente non aveva voglia di parlarne ed io feci spallucce.
- Bro, com’è che ero l’unico a non sapere che hai invitato Mad a uscire e che lei ha pure accettato?- Lo sapevo che sapeva tutto … (?)
- Perché in questi giorni, dopo che mi hai portato quella roba a casa, non ti ho più rivisto! -
- Allora com’è andata almeno me lo dici! -
- Tutto sommato, è andata bene -
- Spiega meglio questo “bene” – Gli raccontai quel che le dissi nel pomeriggio e lui mi guardò confuso

-Non capisco perché tutto d’un tratto ti è venuta la voglia di dirglielo-  disse mentre spalmava la nutella su un pancake - Quindi hai trovato questa “ragazza”? È Madison? – Hazza pensava che io stessi impazzendo, ne ero sicuro
- Non lo so ancora …– Volle, ovviamente, che gli raccontassi cosa facemmo la sera precedente, ma mi fermai al punto in cui le dissi “Notte”.
- Voi si che avete passato una bella serata, ve la siete spassati. Insomma, siete diventati amici, no? -
- Io le voglio bene, ma questo non ho ancora il coraggio di dirglielo. Insomma, è raro quando lo dico alle mie sorelle! – dissi ridendo – Però non so se lei mi considera come un amico. Soprattutto dopo quello che è successo dopo che le ho dato la buonanotte -
- Cosa è successo!?!?!?!? – sembrava una bambina che voleva sapere cosa sarebbe successo nel prossimo episodio del “Il mondo di Patty”
- L’ho baciata – sorrise, poi, come se avesse saputo cosa sarebbe successo nel prossimo episodio e non potetti far a meno che rovinargli il momento
- Io penso che, ora che l’ho baciata, lei si allontani ancora di più. Insomma, ho paura che lei si sia sentita presa in giro. Non era mia intenzione! – In quel momento fui troppo impulsivo, ma la cosa che mi sorprese fu che lei non mi respinse, anzi, ricambiò! Fra di noi c’era attrazione fisica, ma entrambi sapevamo che più di un’amicizia, non sarebbe nato MAI nulla. La mia domanda ora era: le andava bene essere amici?  O dovevamo rimanere sempre nel nostro limbo(?) Il rapporto di odio/amore che avevamo era diventato una pazzia.
 Il pomeriggio prima, dopo averle parlato, e tutta la serata, prima del bacio, c’eravamo comportati come due veri amici, ma ora non avevo la minima idea di come si sarebbe comportata. Avevo seriamente paura che lei si fosse sentita presa in giro, che il suo odio fosse in parte ritornato. Io volevo solo una semplice amicizia, ma chiunque in quel momento l’avrebbe baciata. Era TROPPO perfetta e le sue labbra erano TROPPO vicine alle mie
- Mh… secondo me, se si formerà quest’amicizia, pian piano, t’innamorerai di lei! -
- Credimi Harry, mentre la baciavo, stavo benissimo, sentivo di volerla bene. Magari è stato il bacio più bello degli ultimi quattro anni, ma, io e Madison non staremo MAI insieme! -
- La cosa che mi fa innervosire di te è che ogni volta che parliamo ammetti una cosa nuova. Ora hai detto che l’hai baciata e che la vuoi bene. La prossima volta, ammetterai che Madison TI PIACE!-
- Ma infatti lei mi piace! Mi piace tantissimo, ma questo non fa una piega. Non siamo fatti per stare insieme -
- Questa è una stronzata che ti stai inventando sul momento perché evidentemente, anche se vorresti, non ti senti pronto ad esprimerle tutti i tuoi sentimenti! Magari hai ancora voglia si spassartela … Io ti consiglio di rifletterci e magari di parlarne con lei – ci fu un silenzio, che poi fu interrotto subito da Harry che con una faccia spaventata disse -Oddio, fermateci, ultimamente stiamo parlando troppo di queste cose sdolcinate! Facciamo un passo indietro, per favore. Allora, hai detto che in settimana andrai da questa Jasmine, com’è? E Madison che ha detto di lei? -
– Ha detto che è carina, cosa che effettivamente è. Non mi è sembrata gelosa, se è a questo che vuoi arrivare -
- Le ragazze di oggi sanno nascondere bene la loro gelosia, Malik -
- Harry, basta! – incominciammo a ridere come due coglioni e poi continuammo a parlare di Jasmine. Probabilmente sarei andato da lei in serata. I ragazzi arrivarono con una ventina di minuti di ritardo, avevano avuto tutti una notte un po’ impegnativa e ce ne facemmo di risate mentre giocavamo. Liam disse che in quei giorni doveva parlarmi, ne avrei approfittato per raccontargli tutto. Inoltre, da Harry, ora era ospite sua cugina, Mary. Era una riccona altezzosa e menefreghista. Persino Harry non la sopportava! Cercò per tutto il tempo di esser calcolata da un qualcuno di noi, che si e no eravamo una ventina, ma non ci riuscì. Piuttosto, fu cacciata con un – Mary, ti sta chiamando mia madre! – di Harry.



MADISON POV.

-“Buongiorno bionda! Sono da Hazza, come al solito. Spero di non averti svegliato! A dopo
J  x”- lesse Derek imitando la voce di Malik
- Derek! Ma i cazzi tuoi? – strappai il mio cellulare dalle sue mani e risposi frettolosamente al messaggio di Malik “Oggi penso che sarò tutto il giorno fuori con Bek, Scott e Derek e Tom. Ci vediamo stasera
J x”
Continuai la mia colazione mentre ero sotto lo sguardo curioso dei miei due pettegoli cugini che mi erano venuti a svegliare per andare a fare una passeggiata
- Da quando in qua Malik ha il tuo numero? -  chiese Tom
- Da quando siamo coinquilini. Potrebbe servirci! – bugia
Uscimmo per una passeggiata veloce, ma alla fine passammo tutto il pomeriggio insieme al centro commerciale. Ci raggiunse anche Bek, con la quale, sarei uscita la sera per parlare un po’ di quel che era successo. Ero curiosa di sapere cosa aveva combinato Styles! E… non sapevo come dirgli che io e Zayn ci eravamo baciati.
 Si, perché insomma, noi ci eravamo baciati! E a me era piaciuto! La cosa era assurda ma sapevo che sarebbe finita così. Nel pomeriggio si era creata una quasi amicizia fra noi ma, ovviamente, la cosa non poteva rimanere così. Dovevamo per forza rovinare tutto. Fra me e Malik più di un amicizia non ci sarebbe mai stato nulla. Mi sentivo una gran cretina a non averlo respinto, insomma, per lui ero solo l’ennesima ragazza che aveva portato in camera sua e che poi aveva baciato. Me lo sarei dovuto aspettare, tutti questi cambiamenti improvvisi non potevano essere così RADICALI!  
Fortunatamente già avevo detto a Beki che avevo accettato di uscire con lui, ma mi ero giustificata dicendo – Solo perché lui ha cercato di aiutarmi! Devo sdebitarmi in qualche modo … -

Come ho già detto, passammo il pomeriggio da Harrods e tornai a casa verso le nove, giusto in tempo per prepararmi e riuscire con Bek.
- Ciao Zayn – Era appoggiato alla porta della cucina con indosso solo i pantaloni che messaggiava
- Hey Maddie – mi rispose con un grande sorriso ,che quasi mi fece svenire, mentre si aggiustava i capelli – Ti va di uscire stasera? – mi chiese ed io che stavo salendo le scale, mi fermai su un gradino e mi girai a guardarlo
- Non posso, mi dispiace. Io… devo uscire con Bek! -
- D’accordo tranquilla, io starò con i ragazzi e poi andrò a conoscere quella famosa Jasmine –
- Buona fortuna allora … - dissi frettolosamente e poi continuai a salire le scale
- Ah Mad! -
- Dimmi! – mi girai nuovamente verso di lui e mi parve in difficoltà
- Per ieri sera… io, mi dispiace, ecco, non… -
- Lo so! Sta tranquillo, ho capito! Non è successo nulla – pensai che forse era meglio buttarla giù così, anche se, non era proprio quel che pensavo!
- Perfetto  -
Corsi in camera mia, feci una doccia, asciugai velocemente i capelli e mi vestii. Misi un maglioncino un po’ largo bianco a strisce blu, dei jeans chiari e le mie Superga blu. Mi truccai leggermente, presi la sciarpa, il giubbino e la borsa e poi mi diressi a piedi verso casa di Bek. Quella domenica fortunatamente non pioveva, né faceva tanto freddo. Fare due passi a piedi era piacevole.
- Oh, ciao Madison. Entra, Rebecca si sta finendo di preparare. Sali pure  -
- Grazie Carol, salgo da lei! – la nuova casa di Beki era fantastica e molto più spaziosa. Terza porta sulla destra…
- Bek sono arrivata! – poggiai la mia borsa sul suo letto e mi affacciai alla porta del bagno, dove si stava lisciando i capelli con la piastra
- Hey, tesoro! – impiegò un’altra mezzora per prepararsi. Dopodiché ci mettemmo a parlare un po’ sedute sul suo letto
- Su, dove andiamo stasera?-  disse improvvisamente alzandosi e incominciando ad infilarsi le scarpe
- Avevo pensato di andare al T6, è un posto abbastanza tranquillo. Dobbiamo parlare di un sacco di cose! Sono curiosa… Incomincia a raccontami di ieri sera, su!!! -
- Non dicevi che il T6 è frequentato da troppe persone come Malik? – disse ghignando
- Ho cambiato idea – dissi ridendo e lei mi diede una spintarella sul braccio
- Non c’è gran che da raccontare! Siamo due caratteri opposti! Sembrava tanto che si divertiva a farmi innervosire! È un ragazzo incoerente. Poi, non molto esplicitamente, mi ha persino chiesto di baciarlo! Che mente bacata che si ritrova, oh! -
- Secondo me sei partita troppo con il presupposto che la serata doveva andare male -
- Forse … Meglio così, comunque! Almeno non mi infastidirà più, o almeno spero! – risi, non potevo fare altro. Rebecca non cambiava mai idea. Se non gli andavi giù, non gli andavi giù! – Malik che ha combinato, invece? – ecco quella domanda che incominciò a vagare interrottamente nei miei pensieri: dovevo dirglielo? Se glielo avrei nascosto mi sarei sentita male!  Le incominciai a raccontare quel che era successo nel pomeriggio e la sua reazione mi diede  conferma che non le avrei mai detto ciò che era successo la sera
- Mad, cazzo! Non puoi lasciarti abbindolare da Malik! È un coglione, non pensare neanche che lui stia realmente cercando di cambiare. E poi, anche se fosse, scoparsi la Mitch è un modo per cambiare? A me non sembra! Devi vedere che scommessa avrà fatto con quella banda di coglioni per la quale ora deve riuscire a portarti a letto o anche solo a baciarti. Ci scommetto che lui  ha provato a baciarti, ne sono più che sicura! Vero? – tanti brividi mi oltrepassarono la spina dorsale. Non sapevo più se credere a Bek o a Zayn. Magari aveva ragione lei… perché mai mi avrebbe baciato altrimenti …
- No, Bek, lui non mi ha baciata! -
- Beh fai attenzione, perché a breve cercherà di farlo! – sospirò e poi si sedette sul suo letto – Mad ti va se rimaniamo qui per stasera? Mi sta venendo un mal di testa incredibile e non me la sento di uscire … - Le avevo mentito ed ora non avevo neanche più il coraggio di guardarla in faccia
- Neanche io mi sento un granché, Bek. Facciamo così, ci vediamo domani a scuola, ok?-  lei annuì e mi abbracciò. Mi ricordava molto me quando lei era ancora innamorata di Liam. Era così accecata  dall’amore che avrebbe accettato subito di rimettersi con lui se io non le avessi aperto gli occhi!

Uscii da casa Hammond e proprio in quel momento passò un bus. Lo presi al volo e andai a farmi un giro a piedi in centro. Quando ero nervosa, camminare mi aiutava a scaricare tutto lo stress.
Controllai l’ora, era quasi la mezza. Venni presa da un attacco di fame improvvisa, in fondo, non avevo ancora cenato. Entrai in un bar molto conosciuto della zona e mangiai un Brownie al cioccolato. Mi avviai verso casa, il quartiere dove provvisoriamente abitavo era in una strada che andava verso il centro, in dieci minuti sarei arrivata. Mentre camminavo sentii una portiera chiudersi e dei passi dietro di me. Mi venne un po’ l’ansia visto che ero sola ma cercai di mantenere la calma. Guardai a terra e vidi un ombra dietro di me. Aumentai il passo con la speranza che non se ne accorgesse, ma una mano fredda e grande mi bloccò per il polso
- Brian lasciami! – lo riconobbi subito appena mi voltai. Era mezzo ubriaco e la paura mi assalì
- Sapevo che ti avrei incontrata se avessi aspettato qui! – disse con un sorriso da maniaco stampato in faccia
- Ti denuncio se non mi levi immediatamente le mani di dosso! – in quel momento allentò un po’ la presa del mio polso senza lasciarlo. Riuscii a liberarmene e a correre fino al portone di casa che oramai era a pochissima distanza. Sfortunatamente nei pochi secondi in cui cercai le chiavi lui mi raggiunse e mi sbatté contro la porta incominciandomi a baciare nel collo. Urlai ma in quel momento Malik evidentemente non era in casa e per mia sfortuna non passava nessuno da quelle parti!
- Brian basta! Smettila per favore – cercai di allontanarlo facendo forza con le mani ma lui era troppo pesante e non ci riuscii

ZAYN POV.
- Raga sono quasi le undici! Mi dispiace ma stasera devo andare, ho appuntamento con Danielle … - disse Liam alzandosi dal tavolo 22 dell’Irish Pub
- Io ho promesso a John che sarei andato con lui al T6 sul tardi. Quindi ora lo raggiungo – si aggiunse a Liam anche Louis
- Io stasera devo tornare prima perché per “punizione” devo andare a prendere mia sorella minore da Nando’s e devo portarla a casa  -disse Niall alzandosi
- La piccola Nadia si fa rispettare Nialler – dissi ridendo e lui annuì frustato
- Siamo rimasti solo io e te, bro! – mi disse Harry mente io finivo di bere la mia birra
- Che ne dici di raggiungere gli altri al bar di fronte? – proposi ma lui scosse la testa
- Nah. Piuttosto, io devo tornare a casa fra un po’. Ho appuntamento fuori casa con una ragazza,i miei, mia cugina e le mie sorelle saranno fuori fino a tardi. Ho tempo all’incirca fino alle due per spassarmela! –
- Non mi hai ancora detto com’è andata con Beki -
- Non è andata male, peggio! Prendeva ogni mio scherzo sul serio, è acida e permalosissima. Però, sono rimasto affascinato da lei! È la persona più follemente carina che abbia mai incontrato – disse ridacchiando
- Giura!? -
- Giuro! – si alzò prendendo i suoi guanti che usava per guidare dal tavolo – Ci vediamo domani bro. Mi dispiace che stasera ognuno se ne è dovuto andare presto. Conosci tanta gente, fatti un giro, magari trovi qualcuno o QUALCUNA – disse ridendo ed io gli diedi una pacca amichevole sulla spalla
- Andrò al Tourist! – lui mi sorrise e mentre salivamo sulle nostre moto mi disse – Attento a non farti sgamare da Mad con Jasmine, eh! -
- Vaffanculo! – lui rise, io misi in moto e me ne andai.

- Non mi aspettavo che venissi stasera!- disse Jasmine sedendosi al mio tavolo e poggiandoci due bicchieri con del Martini Bianco. Il Tourist era più frequentato in settimana. Soprattutto la domenica, c’erano pochi clienti, così potette sedersi a chiacchierare con me. Sentivo addosso tutti gli occhi delle sue colleghe sulla trentina fin da dietro il bancone
- Ho visto che lo ordini spesso – mi disse sorridente ed io ricambiai
- Si, grazie. Sarei venuto in settimana ma stasera ero libero e poi qui c’è meno gente -
- Già. Sei di qui, vero? Insomma, ti vedo spesso, ma non sembri di qui… (?)- io ridacchiai leggendo nel suo sguardo un po’ di imbarazzo nei miei confronti
- Emm… si! Io sono di qui, ma ho origini pakistane – lei annuì
- Io sono di origini russe -  fra me e me stavo morendo dalle risate ripensando al commento di Harry e Niall sulle ragazze russe… oh, vi lascio immaginare!
- Frequenti ancora la scuola? Quanti anni hai? -
- Mi sono ritirata dalla scuola un anno fa. Ora ho quasi diciannove anni. Tu, invece? -
- Io ne ho diciannove ed essendo stato bocciato una volta sto frequentando ancora il liceo delle belle arti -
- Figo! Anch’io volevo andare a quel liceo, ma mia madre non me lo permise! – continuammo a parlare tranquillamente per una mezz’ora dopodiché mi accompagnò all’uscita
- Grazie della chiacchierata – disse
- Oh, grazie a te. Se mi dai il tuo numero, prometto di chiamarti presto. Magari andiamo a fare un giro insieme -
- Si, perché no! – le sorrisi e presi il suo cellulare. Le memorizzai il mio numero e lei fece lo stesso con il mio.
- Allora a presto. Buonanotte! – le diedi un bacio sulla guancia e lei mi abbracciò. Era una ragazza molto dolce quando voleva, intelligente, simpatica. Sì, mi piaceva. Stavo bene con lei e la cosa pensavo fosse reciproca
- Buonanotte, Zayn – mi sussurrò a fior di labbra e poi mi baciò velocemente. Le sorrisi e me ne andai anche se era appena mezzanotte.
Arrivai a casa e, non sapendo che fare, accesi il computer. Quando aprii il cassetto dove avevo il portatile trovai anche un pacco di siringhe e pensai bene di metterle insieme alle altre nel borsone di Harry. Salii sull’armadio e cacciai fuori il borsone poggiandolo poi sulla mia scrivania. Tutto d’un tratto sentii delle urla provenire da fuori e subito mi affacciai alla finestra. Vidi un ragazzo trattenere con le spalle al muro una ragazza e probabilmente quella era
- Mad! Oh Brian, ora ti ammazzo con le mie mani! – urlai mentre scendevo frettolosamente le scale. Aprii il portone e trovai Madison inginocchiata a terra con Brian che le tappava la bocca con una mano e che con l’altra la toccava ovunque. La stava baciando con foga nel collo e lei lacrimava. Non ci vidi più dalla rabbia e gli tirai un pugno sulla mascella facendolo stendere per terra. Dissi a Madison di entrare dentro mentre io fuori continuavo a picchiarlo fino a quando non gli ruppi totalmente un braccio, il sangue scorreva incessantemente dal suo naso e probabilmente era addirittura castrato a vita
- Vattene stronzo! Permettiti di anche solo guardarla un’altra volta e morirai per mano mia – se ne scappò ed io corsi dentro. Lei era accasciata a terra, vicino il divano, che piangeva ed era abbastanza sudata. Tremava e aveva gli occhi rossissimi
- Mad, va tutto bene, sta tranquilla  - la abbracciai e lei mi strinse forte. Dopo qualche minuto che era ancora stretta a me la presi in braccio e la portai al piano di sopra. Entrai in camera mia visto che era più vicina e la adagiai lentamente sul letto.
- Vuoi del ghiaccio? Dell’acqua? Dove ti fa male?! – lei mi indicò il polso mentre continuava a piangere e tremare
- Mi fa male il collo ma non voglio del ghiaccio ne acqua, voglio solo che mi abbracci– la abbracciai di nuovo stendendomi di fianco a lei e finalmente la smise di tremare. I suoi abbracci erano i più belli che una ragazza mi avesse mai dato, erano pieni di affetto e sentivo che si tranquillizzava quando la circondavo con le mie braccia
- Ci sono io qui, non devi aver più paura. Non lo vedrai per un sacco di tempo, si dovrà andare a fare una plastica facciale ora- lei rise un po’ e mi strinse ancora di più a se – Tranquilla, ti sei solo spaventata, ora va tutto bene! -
- Grazie Zayn. Se tu non lo avresti fermato probabilmente mi avrebbe violentato li a terra -
- Per te questo ed altro -
- Ultimamente senza di te non so come farei in momenti del genere. Grazie, davvero -
- Non devi ringraziarmi – sciolse il nostro abbraccio e incominciò a toccarsi la zona del collo che le faceva male
- Quello lo denuncio! – le baciai anch’io il collo nel punto in qui le faceva male e lei mi accarezzò la nuca fino ad abbracciarmi di nuovo. Rimanemmo fermi ad abbracciarci per più di cinque minuti poi lei si alzò dicendo
- Ora va molto meglio. Faccio una doccia veloce, mi sento ancora il suo profumo addosso, mi sento male – la preoccupazione le si leggeva ancora negli occhi
-Maddie -
- Mh … - si asciugò le ultime lacrime e poi mi sorrise. Io mi alzai dal letto e le andai più vicino
- Devi stare tranquilla -
- Si, lo so. Però ho ancora la scena negli occhi… Inoltre ho fame  - 
- Ti preparo un toast? – Volevo essere gentile ma, non sapevo fare altro che un toast!
- Se non ti scoccia mi faresti un favore enorme! -
- Vado giù a prepararne due, allora-



MADISON POV.

Entrai nella vasca che era piena d’acqua moolto calda e mi ci immersi quasi completamente.
Ripensavo alle parole di Zayn nel pomeriggio precedente
 Ti ascolto, ti aiuto, cerco di scherzare t’invito ad uscire ma tu? Tu no! “
 “
Vaffanculo Madison! Stavolta te lo dico io!”
 “Sto cercando di cambiare! Sto cercando di cambiare in tutto!”
 “Come posso non perdonare una bella bionda come te?” ripensai a quanto ci divertimmo quella sera e a quando mi baciò.
Ripensai alle parole pungenti di Bek “
Mad, cazzo! Non puoi lasciarti abbindolare da Malik! è un coglione, non pensare neanche che lui stia realmente cercando di cambiare. E poi, anche se fosse, scoparsi la Mitch è un modo per cambiare? A me non sembra! Devi vedere che scommessa avrà fatto con quella banda di coglioni per la quale ora deve riuscire a portarti a letto o anche solo a baciarti”. Pensai di nuovo a quando Zayn poco prima mi disse “Mad, va tutto bene, sta tranquilla” “Ci sono io qui, non devi aver più paura” “Per te questo ed altro”. Ed infine pensai a tutte le altre volte in cui mi aveva aiutata.
Nella mia testa regnava il caos, non avevo la minima idea di chi credere. Uscii dalla vasca e infilai l’intimo. Misi il pigiama e andai in camera di Zayn dove lui già mi stava già aspettando con due toast e dell’acqua. Stavo per andarmi a sedere vicino a lui quando notai che sulla sua scrivania c’era un borsone enorme
- E questo cos’è? – lui mi guardò terrorizzato e in gran difficoltà. Scattò in piedi ed io subito mi avvicinai al borsone per capire cosa ci fosse. La prima cosa che vidi furono siringhe, acqua distillata, corde, polveri e tante piccole fialette. 
“Anche se fosse, scoparsi la Mitch è un modo per cambiare? A me non sembra! Devi vedere che scommessa avrà fatto con quella banda di coglioni per la quale ora deve riuscire a portarti a letto o anche solo a baciarti” le parole di Bek rimbombavano di nuovo nella mia testa. Evidentemente era vero, non voleva cambiare. Mi stava prendendo in giro! Lo guardai in faccia e mi fece schifo, tanto, schifo. Non mi sentivo più al sicuro stando nella sua stessa stanza, non riuscivo a guardarlo neanche più, mi aveva riempito di bugie e per colpa sua io avevo mentito a Bek.
- Complimenti Zayn, mi fai schifo! – gli urlai e lui si coprì la faccia con una mano
- Mad lasciami spiegare … -
- Lasciarti spiegare cosa? Che sei riuscito a prendermi in giro? Che in realtà non vuoi cambiare? Che baciarmi era tutta una scommessa? Che se Brian non mi inseguiva e non mi faceva urlare, probabilmente quando sarei entrata qui ti avrei trovato tutto fatto? -
- Maddie il borsone non è mio! -
- Si certo! È mio, non lo sapevi? Ma per favore -
- Pensavo che ora,  anche minimamente, ti fidassi di me. Dubiti che io stia cercando di migliorare? Ma brava! Chi ti ha messo queste cose in testa, Beki per caso? Perché non fai quel che ti senti di fare per una volta! Ragiona da sola, per te! Pensi davvero che io ti abbia baciata per una scommessa? Pensi che non mi importi di te? Ti sbagli, mi importa eccome …. – deglutii e lo guardai negli occhi
- Di chi è il borsone? – dissi più calma
- Di Harry! La madre se lo lascia a casa potrebbe scoprirlo … Non a caso c’è il suo nome ricamato sopra -
- Scusa, di nuovo … -
- Ti rifaccio le ultime due domande, pensi davvero che io ti abbia baciata per una scommessa? Pensi che non mi importi di te? – Era dispiaciuto, ed io ancora di più per quel che gi avevo detto. Volevo tornare di una mezzora indietro nel tempo, quando ero fra le sue braccia. Me ne pentii amaramente di tutto quel che avevo detto e ora ne ero sicura, non avrei più dato retta a tutto quel che mi diceva Bek. Per quanto io la volessi bene, lei non avrebbe mai cambiato idea su Zayn. Avrebbe saputo tutto, anche del bacio! Io lo volevo bene, ed era solo merito suo se in quel momento non mi trovavo nel letto di Okoski.

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


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Sentire quelle gallinelle sghignazzare già di prima mattina mi dava sui nervi. Avere educazione fisica alla prima ora, mi dava sui nervi. Arrivare in ritardo e perlopiù tutta bagnata dalla pioggia, mi dava ulteriormente sui nervi.
Sospirai adirata e poi chiusi le mie cose in uno dei vari armadietti dello spogliatoio femminile della palestra. Avevo messo la tuta ed ora ero pronta per un’entusiasmante torneo di pallavolo! Yuppi!
Stavo per uscire dallo spogliatoio, quando Frances mi bloccò per il braccio e mi lanciò un pacchetto trasparente con dentro un’altra tuta.
- Sarebbe? -
- La tua divisa. Da oggi sei dei nostri. Meglio che ti sbrighi a cambiarti, non mi piacciono le ritardatarie a lezione – probabilmente sbiancai, sarebbe stato IMBARAZZANTE, per non dire altro …
Le cheerleader avevano il permesso di fare i propri allenamenti anche durante le ore di educazione fisica. Presi la divisa fra le mani e la osservai disgustata. La campanella suonò e non avevo più tempo, mi affrettai ad indossare la minigonna e il top striminzito, entrambi rossi. Presi quelle schifose palle di fili bianchi che loro chiamavano con il ridicolo nome di “pompon” ed uscii dallo spogliatoio.
- I miei occhi m’ingannano o quella è Madison con la divisa delle cheerleader? – mi girai di scatto e mi ritrovai l’intera squadra di nuoto e quella di basket che mi fissavano il latoB. Malik era davanti a tutti, insieme a Brad e Liam, mi sorrideva malizioso, quasi soddisfatto
- Payne, non è giornata! – dissi acida e tutti continuarono a camminare mentre Zayn mi venne vicino
- Io penso che… -
- Taci, Zayn! Non voglio commenti, sono già troppo sconvolta -
- Oh perché … ti dona questa mini divisa -
- Non ti è arrivata la parte in cui dicevo niente commenti? -
- Dai non farla troppo lunga, oramai ti devi stare. Sono solo otto mesi, passeranno -
- Spero solo che ne uscirò viva  -
- Tu sculetta e vedi che ne uscirai viva! -  
- Era per caso un consiglio? – lo guardai confusa e lui rise
- Non ci pensare troppo - rise e corse via dagli altri
Come si era conclusa la sera prima con Zayn? Beh, c’eravamo chiariti. Avevamo eliminato quel bacio che per entrambi non significava nulla. In quel momento avevamo seguito il nostro istinto ed era stato bello, ma non saremo mai stati insieme! Ora eravamo finalmente amici. Mi aveva persino confidato di aver baciato Jasmine, ma non stavano ancora insieme. Sinceramente, non ero del tutto sicura che lui la volesse come partner. Quella mattina ero andata a scuola con lui in moto e nel tragitto aveva incominciato a piovere, proprio quando eravamo bloccati in un po’ di traffico. Una tragedia!
Entrai in palestra. In un campo si allenavano i ragazzi con il coach, e nell’altro io e le papere. Di solito si allenavano al piano superiore, nel loro campo, ma evidentemente quella mattina avevano voglia di umiliarmi, quindi …  Incominciammo a fare strecing e dopo un po’ irruppe Harry nel nostro campo
- Buongiorno ragazze! -
- Ciao Harry – oddio com’erano fastidiose quando squittivano in coro!!! Persino Harry se ne rese conto e ridacchiò, mi salutò con la mano ed io ricambiai
- Non ti alleni? – gli domandò quella brava ragazza di Kessy
- Sono infortunato da ieri pomeriggio – sorrise e mi mimò un – Buona fortuna! – gli sorrisi di malavoglia e finalmente se ne andò
- Tu parli con Styles? – ora ci si metteva anche Jade Ollions a rompere i coglioni? Lei era una delle coinquiline di Bek, era l’unica secchiona nel gruppo delle cheerleader, eppure, riscuoteva un bel “successo”
- Problemi a riguardo? -
- Assolutamente … -
- Jade, non parlare con quella. Piuttosto, concentratevi! – squittì Frances e la mia voglia di picchiarla aumentò. “QUELLA”? Ma chi cazzo era lei? Sorvolai facendo finta di non averla sentita e continuai a fare le stupide cose che diceva con molta classe.
- Hey Frances, Zayn ti ha già invitata alla festa di inizio campionato? -
- Oh ragazze, andiamo con calma, in fondo, non è stata ancora stabilita una data -
- T’immagini se finisce come negli ultimi due anni ? – ridacchiò Jade e lei la fulminò
- No di sicuro! Quest’anno mi inviterà, ne sono sicura … -
- Ultimamente lo stai vedendo? -
- A dire la verità è da tanto che non ci incontriamo, insomma, capitemi … - rise un po’ e poi si concentrò sulla figura di Zayn che passava salutando, cioè, salutando me, non lei!
- Avete visto, mi ha salutato! -
- Emm … A dire il vero ha salutato lei – disse una papera indicandomi
- Ma figuriamoci se salutava lei, Kessy, ti consiglio di andare a fare l’ennesima visita oculistica, salutava me!- Io le ascoltavo stupita per capire a quanto la stupidità umana potesse mai arrivare  e ogni secondo mi stupivo sempre di più. Di certo non stavo lì a risponderle, sarebbe stato tutto tempo perso!
- Avete notato che quest’estate Zayn è diventato ancora più stupendamente perfetto? Insomma, non che prima non lo aveva, ma … ha fatto un fisico che… wau - disse Frances e le altre incominciarono a guardarlo come se fosse un dio greco. Sì, era un figo, ma non ero solita a sbavargli dietro… Ero superiore a certe cose, un po’ di contegno!
Dopo un’ora intera passata ad ascoltare i vari commenti su Harry, Zayn e compagnia bella, finalmente, suonò la campanella.
- Ecco la mia cheerleader preferita! – Zayn mi stava aspettando fuori la porta degli spogliatoi dopo essersi cambiato. Fu comica la scena nella quale Frances era convinta stesse aspettando lei .
- Finiscila! – prese il mio borsone e gentilmente lo portò lui
- Ti sei divertita? -
- Lavare i bagni di un aeroporto sarebbe stato più entusiasmante -  mi guardò interrogativo e disgustato, allo stesso tempo
- Immagino … abbiamo entrambi inglese, giusto? -  annuii e lui mi sorrise – Perfetto -
- Zayn, ma da quando in qua esiste la festa d’inizio campionato? -
- Da un paio d’anni, questa è la prima volta che la facciamo qui a scuola. Di solito l’abbiamo sempre fatta in trasferta -
- L’avevo intuito – aprii la porta del mio armadietto e ci intasai, letteralmente, il borsone. Lui aveva l’armadietto di fronte al mio e dopo un paio di minuti mi venne nuovamente vicino
- Scommetto che Frances ha detto che io l’avrei invitata alla festa, vero? -
- Sì, questa è solo una parte di tutte le cose che ha detto su di te -
- Che illusa … Perché non ci vieni tu con me? -
- Mi stai invitando alla festa? –
- Così sembra, bionda … -
- Beh vedremo, non ti assicuro niente - mi lasciò un bacio sulla guancia e poi raggiunse i suoi amici
- Madison! –
- Oh cavolo, Bek! Mi hai fatto spaventare … -
- Malik ti ha appena dato un bacio sulla guancia? -
- E allora?- mi guardò confusa mentre apriva il suo armadietto e poi mi rispose sbalordita
- Perché?! -
- Perché siamo amici -
- COSA? -
- Scusa Bek, ora abbiamo lezione! Ne parliamo dopo -
Entrata in classe mi sedetti vicino a Beki in un banco per due. Alla mia destra, un po’ più in là, c’era seduto Zayn che prendeva in giro la Sander con Harry.
Per una parte dell’ora furono interrogati proprio loro due che come al solito spararono un sacco di cazzate. Sbirciando un po’ dal libro, però, riuscirono ad accaparrarsi il 6. L’interrogazione si concluse con uno dei soliti doppi sensi della prof
- Ragazzi, voi l’avete già fatto una prima volta? – i due si guardarono a vicenda scioccati, mentre il resto della classe scoppiò a ridere
- Intendevo dire l’avete già fatto una prima volta, il compito! – i due scossero la testa e affondarono nelle risate per tutto il resto dell’ora. La campanella suonò ma la professoressa ci fermò ulteriormente in classe
- Ho un avviso per coloro che frequentano i corsi di francese. Fra due settimane, se i vostri genitori firmeranno la liberatoria, partirete per due settimane a Parigi. Potete ricevere ulteriori informazioni alla segreteria, ora andate -  guardai immediatamente Bek, alla quale si erano già illuminati gli occhi. Sarebbe andata a Parigi, la sua città preferita. Io, sfortunatamente, frequentavo i corsi d’italiano.

- Giuro, non ci posso credere che andrò a Parigi, insomma, i miei non sanno ancora nulla, ma di sicuro ci andrò! – Fortunatamente a mensa Bek era così entusiasta di dover andare a Parigi che si dimenticò dell’argomento “Zayn”. Avevo un altro po’ di tempo per pensare come glielo avrei detto.

- Oh quindi anche Harry e Niall andranno a Parigi? – dissi a Zayn che era steso sul mio letto mentre io ero comodamente seduta su una poltroncina. Erano le sette, eravamo nell’appartamento della scuola a chiacchierare.
- Esatto. Harry è infortunato, quindi lo stesso non può giocare. Potrà andarci senza pensieri -
- Anche Bek ci andrà, sai? -
- Che ti ha detto Beki su Hazza? – disse ridacchiando
- Emm… beh, diciamo che non è il suo tipo! – dopo qualche minuto passato a parlare, lui si alzò e si avvicinò a me
- Esci stasera? – scossi la testa – Vieni con noi, allora! -
- No, cioè, mi piacerebbe, ma penso che starò un po’ con Scott e Derek -
- Come vuoi, io vado a casa di Louis, ci vediamo dopo … -

- Oh Derek, non dirmi che ti piace di nuovo Beki -
- Scott! Avevi promesso di non dirlo, però! -
- A te piaceva e ri-piace Bek? Ed io non ne sapevo nulla? -
- Fai schifo, Scott! – disse il povero Derek sbranandolo con il solo sguardo
- Dai diglielo! Nutre un interesse nei confronti di Bek, tutto qui – Quando uscivo con loro, ogni volta c’era una novità! Erano quasi le otto, ci stavamo divertendo mentre passeggiavamo per le vie illuminate del centro quando …
- Cambiando discorso … ma quello non è Malik? – E menomale che doveva andare a casa di Louis. Mi girai di scatto e vidi subito Zayn con le spalle contro le mura del Tourist, le sue mani attorno ai fianchi di Jasmine, le mani di lei sulle sue guancie e le loro labbra unite. Era strano che Zayn stesse baciando una ragazza in pubblico! Insomma, di solito le sue ragazze le portava in un appartamento o in un locale moolto appartato. Era raro persino vederlo camminare per strada con una ragazza, figuriamoci vederlo baciarne una! Di solito era sempre insieme al suo gruppone di amici, non insieme alle russe bionde. Mi fermai a osservarli per pochi secondi nei quali non si staccarono e nella mia testa vagarono diversi pensieri
- Mad, perché lo stai guardando così? Non sarai mica gelosa? – mi rigirai subito verso quel coglione di Scott e gli tirai una pacca sulla spalla
- Ma che cavolo dici!? Fai uso di droghe per caso? -
- No, però se vuoi, chiedo proprio a Malik di procurarmele -
- No, Scott, non fare queste battute. Non è vero, lasciatelo stare! -
- Te lo difendi pure, adesso? – disse Derek ridendo
- Siamo amici! - mi guardarono scioccati
- Solo amici? Sicura, Mad? – mi chiese Scott
- Si … Sì, solo amici … -




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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


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-Balli? Anche? – dissi molto sorpresa a Malik che in quel momento stava ballando la breakdance al centro del palco. In teatro, ovviamente, a parte noi due, non c’era nessuno. Era ora di pranzo, ma avevamo ben pensato di passare un po’ di tempo insieme ed andare a fare delle “prove” extra. Beki mi aveva quasi urlato contro quando le avevo detto che non avrei mangiato con lei, ma ugualmente non le diedi spiegazioni. –Non ho fame!-, dissi per liberarmene, e da lì capì che c’era un’altra motivazione. Girò i tacchi e se andò. Conoscendola, entro la serata stessa si sarebbe fatta viva nuovamente …
- Diciamo che ci provo, ma non sono un valido ballerino – incominciò a far volteggiare anche me e finimmo stesi uno sull’altra per terra a ridere
- Sei una frana. Ora anch’io posso dirtelo! – dissi beffandomi di lui e passando una mano fra la sua cresta
- È la prima volta che ballo davanti ad una ragazza, ritieniti importante ora! – mi sedetti fra le sue gambe e lui poggiò la sua testa sulla mia spalla
- Ma io sono importante – lui sorrise e mi abbracciò
- Non immagini quanto – sussurrò al mio orecchio
Quella mattina ero andata a scuola con lui. La sera precedente non lo avevo sentito rientrare, infatti, non mi aveva ancora raccontato cos’era successo. Ancora non capivo perché mi avesse mentito dicendomi che andava da  Louis …
- Che avete fatto ieri sera? –
- Ah … niente di che. Ci sono stati vari cambiamenti di programma. Ci siamo visti sul tardi, abbiamo dormito tutti da Harry. Sono uscito presto perché prima ho incontrato un’ amica -
- E lei chi è?  -
- Non t’interessa – si alzò e mi allungò le sue mani
- Già non vuoi parlarmi più dei tuoi fattacci? Sono così pessima come ascoltatrice?  - mi alzai anch’io e lui rise mettendo un suo braccio attorno al mio collo
- Sei perfetta. Però ora non ho voglia di parlarne – sbuffai e lui propose subito di iniziare a cantare “Nobody’s Perfect” di Jessie J, era una dei nostri tanti cantanti preferiti in comune.
- Ryan e Malik! Mi avete sorpreso! – urlò dalla gioia McEvoy entrando in teatro una volta che finimmo di cantare. A seguire, entrarono Harry e Liam che lo guardarono abbastanza confusi. Zayn si grattò la nuca, era chiaramente in difficoltà. McEvoy ci portò nella sua aula e incominciò a cercare fra i fogli sulla sua cattedra
- Voglio assolutamente che voi cantiate questa alla manifestazione che faremo il mese prossimo! – disse porgendoci il testo di “Read All About It”. Zayn mi guardò come per chiedermi cosa volessi fare, ma io ero un po’ confusa.
- Altrimenti si becca la quarta insufficienza, signor Malik … - aggiunse McEvoy, Zayn annuì e prese il foglio. Uscì dall’aula ed io lo seguii
- Questo che significa? -
- Significa che canteremo insieme, però questo i miei amici non devono saperlo fino al giorno in cui dovrò salire su quel fottutissimo palco, ok? – gli sorrisi e annuii. Lo abbracciai tenendolo stretto a me e lui rise
- Ci tenevi così tanto a cantare con me? -
- La verità è che ho sempre voluto cantare, ma da sola non ci sarei mai riuscita. Grazie grazie grazie! – lui mi abbracciò ridendo e mi diede un bacio sulla fronte. Arrivammo di nuovo in teatro dove c’erano Harry e Liam ad aspettarlo ed io nascosi a Zayn il foglio con su il testo. Salutai tutti e tre, e poi andai alla ricerca di Bek
- Ah Mad, stasera c’è la festa di Donya, vieni con me, giusto?  - mi disse Malik prima che uscissi dal teatro, annuii e corsi all’armadietto della mia migliore amica
- Becca! -
- Ciao Madison, come sei carina oggi… – disse guardando la mia maglia larga dei Red Hot Chili Peppers che mi aveva sempre invidiato, e i miei jeans neri, un po’ strappati, di Zara.
- Oh Bek… non fare così! Che ne dici se oggi andiamo a fare shopping insieme? Io devo anche comprare un regalo per Donya -
- Donya Malik? – io annuii e lei ridacchiò
- Oramai sei entrata nella loro cerchia! -
- Ma quale cerchia e cerchia, Bek! Non dire stupidaggini, piuttosto, oggi vieni con me? -
- Scusa Mad, ho parecchi compiti. Devo preparare un’interrogazione con la Sander. Ci si vedee!- chiuse il suo armadietto e se ne andò dandomi le spalle – Oh Bek, ti odio quando fai così! – dissi stringendo i denti e pensando a quanto alle volte fosse poco comprensiva
- Potresti sempre uscire con me, però -  disse Malik dietro di me che era appoggiato con le spalle all’armadietto a fianco al mio. Risi e poi mi girai verso di lui che mi prese una mano
- Perché no! -
- Oh guardate, Zayn e la Rayn, assieme – disse Frances ridacchiando insieme alle sue amichette, ma io non la risposi, ero troppo impegnata ad abbracciarlo
- Beh Fran, preferisco stare con lei che con te ...– disse Zayn subito dopo aver sciolto l’abbraccio. Mi afferrò per mano e mi accompagnò fino all’aula di fotografia portandomi sulle spalle.  Salutammo Walika che si trovava a passare proprio per lì e poi continuammo a scherzare fino al suono della campanella. Donya frequentava il liceo linguistico mentre Walika lo scientifico. Nel college c’erano diversi indirizzi …
- Buona lezione nanerottola bionda -  
- Ti ricordo che ci sono solo quasi venti centimetri di differenza fra noi!-
- Solo? Beh almeno puoi mettere le scarpe altre quando esci con me -
- Forse è l’unico lato positivo dell’uscire con te! -
- blablablablabla.. Ci vediamo dopo -
Verso metà lezione andai al bagno e appena entrai nello spazio in comune fra ragazzi e ragazze, dove c’erano i lavandini, trovai una Megan Axton  seduta a fianco ad un lavandino, e uno Zayn Malik che era troppo impegnato a baciarla per accorgersi che io li stessi fissando sconvolta. Nel mio petto sentii lo stesso piccolo “dolore” che provai la sera prima nel vederlo baciare Jasmine. Non ero gelosa, ma in parte mi dispiaceva! Il lupo perde il pelo, ma non il vizio (?) Era pur sempre Malik, aveva pur sempre 19 anni, quindi era libero di spassarsela come gli pareva, ed inoltre non era il mio ragazzo, quindi, non me ne doveva fregare più di tanto! Avevo un latin lover come amico! Strano che lo stessi dicendo, ma era così.
Entrai nel bagno e mi accesi una sigaretta. Ogni tanto una non faceva male! Mi aiutava a scaricare tutto lo stress. Uscii e quando aprii la porta, FINALMENTE, si accorsero di me. Zayn mi fissò un po’ in imbarazzo, aprì la bocca come se volesse dire qualcosa, ma io lo precedetti
- A dopo, Zayn - lui rise e ricambiò il saluto. Quando arrivai in corridoio, sentii altri passi dietro di me. Mi girai e vidi Zayn, scossi la testa ridendo e pensando a quanto fosse incorreggibile sotto certi punti di vista. Prima che entrassi in classe mi mandò un bacio con la mano ed io feci lo stesso



ZAYN POV.

- Hey Liam, sai dov’è Hazza?- entrai nella sua stanza nell’appartamento di fronte al mio. Scosse la testa mentre cercava un qualcosa nel suo armadio, e poi mi fermò proprio quando stavo per chiudere la porta
- Hey amico, entra! È da tanto che tu ed io non parliamo. Qualche novità? -
- Emm … cosa vuoi sapere di preciso?- mi stesi sul suo letto e lui si sedette su una sedia di fonte
- Sai se Harry è uscito con Rebecca? -
- Ahh! Sì, si, sono usciti insieme. Ma a te non interessa, vero? Insomma, è passato un sacco di tempo … -
- Ultimamente Danielle ed io non andiamo più d’accordo come prima. Inoltre quando vedo Beki in classe o nei corridoi, rimango a fissarla come un idiota. Harry non me lo aveva detto che ci era uscito, mi ha accennato qualcosa Lou - 
- Lascerai presto Danielle, vero … ? – annuì un po’ dispiaciuto ed io mi sedetti sul letto mettendogli una mano sulla spalla
- È una bravissima e bellissima ragazza, ma se pensi che sia la cosa giusta da fare, non perdere altro tempo a illuderla -
- Da quando sei così profondo e sensibile? – disse sorpreso
- Non sei divertente, sono serissimo. Piuttosto, mi sa che devo parlarti anch’io -
- CHI È LEI?! – urlò sorridente e a momenti mi spaventò
- Frena, frena, frena!!! – dissi gesticolando in modo stravagante  -Penso di aver trovato una vera amica, con lei… sto bene! Mi diverto, le voglio tanto bene, l’aiuto e soprattutto mi distraggo -
- Hai intenzione di dirmi chi è o devo indovinare? -
- Madison -
- Wau Non me lo aspettavo, davvero! Beh il primo amore non si dimentica mai. Se non mi sbaglio, ti eri già invaghito di lei qualche anno fa, giusto? – Ed ecco Liam che svelava quello che avevo cercato sempre di mantenere per me! In terza, per un piccolo periodo, lei mi piacque molto, soprattutto fisicamente. Non mi avvicinai mai a lei, sapevo che mi avrebbe respinto, così, continuai ad ignorarla
- Ricorda che tutto quello che viene detto in queste quattro mura, rimane in queste quattro mura! -
- Oramai quando parlo con te, la cosa è sottointesa – rise e mise una mano sulla mia spalla - Ho visto che ci vai molto più d’accordo ora! Non sareste una brutta coppia, sai? -
- Cosa? No,no! Noi siamo amici. Niente di più, niente di meno. Solo amici -
- Però lei ti piace! -
- Sì, ma non fa una piega! Rimarremo sempre e comunque amici -
- Anche se la cosa non mi convince … va bene! – gli raccontai di quel che avvenne il primo giorno di scuola, del pomeriggio al bowling, della serata insieme, del bacio e di domenica sera. Poi incominciai a parlargli di Jasmine e lì volle che gli spiegassi tutto per filo e per segno.
- Sabato hai baciato Madison, e la sera dopo Jasmine? -
- Non significa nulla Liam! Io e Mad non potremo mai stare insieme, mentre Jasmine m’interessava -
- Perché, ora non t’interessa più? -
- No -       - Come no!? -
- Ieri sera sono andato al Tourist e mentre mi baciava mi sono accorto di non provare nulla per lei. Non volevo illuderla, e così abbiamo chiarito. Parlando poi è saltato fuori il suo ex, Jarred. Al quanto pare lei ci tiene ancora, ma lui si è fidanzato. Le darò una mano a farlo ingelosire, ma nessuno deve sapere niente di noi, quindi, shh! -
- Non siete mai stati insieme, giusto?-
- No, mai! L’ho conosciuta da pochissimo -
- Mh… e Megan? Ho saputo di una sveltina nel bagno delle ragazze, Malik! -
- Ma quale sveltina! L’ho solo baciata -
- Vabbè dai, ho capito, ora hai occhi solo per la Ryan – si alzò, prese velocemente la sua giacca dalla sedia e uscì salutandomi con la mano senza darmi il tempo di replicare.



MADISON POV.

- Quindi andiamo da Harrods? – dissi infilandomi il casco che mi aveva dato Zayn. Lui annuì e mise in moto. Il primo negozio in cui entrai fu la gioielleria più fornita di tutto il grande magazzino. Già avevo le idee ben chiare su cosa volessi regalare a Donya, infatti, dovetti solo entrare a pagare. Era una collana-bracciale in acciaio della Breil che lei notò mentre sfogliava Cosmopolitan sulla spiaggia. Rimase come minimo dieci minuti a fissarla! Uscii in meno di cinque minuti, nel frattempo Zayn aveva comprato le sue amate sigarette. Lui entrò in due o tre negozi, io invece in una decina. Era un ottimo consigliere e porta buste
- Devo portarti più spesso a fare spese con me, Malik – dissi mentre ci incamminavamo verso l’uscita. Arrivati proprio a quest’ultima, incontrammo Beki con Megan, Amanda e Allison
- Bek! -
- Hey Maddie – Lo disse in modo così freddo e distaccato che quasi rabbrividii! Zayn salutò velocemente tutte e quattro e poi uscimmo da Harrods quando erano quasi le otto.
- Sai Zayn, a volte non so come fai. Insomma, stamattina stavi baciando Megan, e ora la saluti così … come se niente fosse-
- Lo sanno che non m’interessano neanche minimamente. Inoltre ormai mi hanno scocciato, infatti è da tanto che non sc…  -
- Ho capito già! Davvero, non c’è bisogno che continui – dissi disgustata
- Davvero ti faccio così schifo? -
- Si!-
- Migliorerò, allora -
- Zayn, io lo dico per te. Poi decidi tu cosa fare! -
- Cercherò di seguire il tuo “consiglio”-
- Sei sicuro? -  dissi ridendo e moolto dubbiosa
- Sicurissimo se ho te! – disse molto convinto
- Non sono mica la tua ragazza – dissi confusa
- No, ma sei una mia amica. Tutto il tempo che buttavo con loro, lo passerò con te, e magari mi divertirò di più -
- Queste tue improvvise decisioni di cambiamento mi stupiscono davvero molto, Jawaad -
- Sei fiera di me, bionda? – disse ridendo
- Sei un coglione, Zayn! -
- Oh, quanto mi mancava! -

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


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“Womanizer, woman-womanizer, you're a womanizer, 
Oh womanizer, oh you're a womanizer, baby 
You you you are, you you you are 
Womanizer, womanizer, womanizer (womanizer)
La Spears risuonava in tutto il locale che era completamente strapieno di gente già alle dieci e mezza. Andai a dare gli auguri alla festeggiata e dopo iniziai a cercare un po’ di gente che conoscevo. Zayn mi aveva abbandonata, non so dove fosse andato, probabilmente a scoparsi qualche brava ragazza. “Cercherò di seguire il tuo consiglio. Tutto il tempo che buttavo con loro lo passerò con te, e mi divertirò di più” Si, certo Malik … Non doveva importarmi più di tanto, ma la sua incoerenza non mi dava fastidio, di più! Inoltre due sere prima lo avevo sgamato mentre baciava Jasmine e non capivo ancora perché lui non voleva dirmelo.
- Mi meraviglio come Malik ti abbia lasciato sola soletta - disse il riccioluto facendomi il solletico sui fianchi
- Ah… Ciao Harry -
- Eri sovrappensiero? – annuii mentre lui mi squadrava dalla testa ai piedi
- Bel vestito, Madison – era solo un semplice tubino nero
- Zayn? – chiese guardando dietro di me, in cerca del suo amico
- Me lo stavo chiedendo anch’io – rise e poi mi porse la mano
- Andiamo a ballare - gli diedi la mano e insieme andammo al centro della pista. Nelle due ore successive parlai molto con Niall, la sua -credo- fidanzata, con Louis e Harry, con delle ragazze che mi presentò Donya e stranamente anche  con Liam, che STRANAMENTE, mi fece molte domande su Bek. Bek … non avevo la minima idea di cosa le stesse prendendo!
Erano le undici e mezza, i ragazzi erano andati al bar ed io ero rimasta a parlare con Eleonor e Jessie, le ragazze appena conosciute, su dei comodissimi divanetti rossi. Zayn non si era ancora fatto vivo e non so perché mi stavo incominciando a preoccupare. Mi alzai dai divanetti e poco più avanti del bar finalmente lo vidi. Era seduto su delle poltroncine e stava baciando in modo al quanto casto … Jasmine!
“Vieni con me alla festa? – Sì, certo!” Si… certo! Insomma, non doveva di certo rimanere con me TUTTA la serata, ma se voleva andarci con Jasmine, bastava dirlo … Magari stavo esagerando. Magari il suo “invito” era sottointeso solo come un semplice passaggio in auto. Magari non avrei dovuto neanche farmi tutti questi problemi. Magari Jasmine era la sua ragazza ma lui non voleva dirmelo. Perché non voleva dirmelo?! Incominciavo a farmi troppe seghe mentali …
Distolsi lo sguardo nel preciso momento in cui si staccarono e Zayn si alzò dalla poltroncina. Mi girai e feci finta di non aver visto nulla. Se lui non voleva che io sapessi, beh, avrebbe continuato a pensare che io non sapessi nulla!
- Cugina! -
- Scott, che ci fai qui? – dissi del tutto sorpresa
- Donya ci ha invitati, c’è anche Derek – me lo indicò e lo vidi in compagnia di una ragazza. Guardai Scott interrogativamente e lui ridacchiò
- Al quanto pare ha trovato una ragazza “perfetta” – disse e poi risi anch’io. Ero contenta per Derek, ma a lui non interessava più Bek? Bah …
 Mi sedetti nuovamente al fianco di Eleonor e Jessie portando con me anche Scott, poi arrivò Donya e ci trasportò tutti in pista a ballare sulle note di “We Found Love” di Rihanna.
- Finalmente ti ho ritrovata – riconobbi immediatamente il suo profumo quando mi mise le mani sui fianchi
- Ma vaffanculo Zayn! Sei tu che te ne sei andato – dissi a voce più alta per sovrastare la musica. Mi girai verso di lui e gli diedi un piccolo pugno sulla spalla destra
- Hai ragione, scusa! Ero andato da dei miei amici – Bugia 1. Mi prese per il polso e mi portò al bar
- Harry, Louis, Niall e Liam a dire il vero erano lì con me! – dissi indicando i divanetti
- Conosco anche altre persone, sai? Ero con i ragazzi della squadra di nuoto! – Bugia 2
- Oh, ed io che pensavo tu stessi scopando con qualcuna- dissi schietta
- Siamo stati fra ragazzi - Bugia 3
- Non hai parlato per più di dieci minuti con nessuna ragazza, quindi? -
- No … ma che ti importa Mad!? -
- M’importa. Sei un bugiardo, Malik! – mi guardò interrogativamente e la voglia di picchiarlo aumentò - Pensi che io sia deficiente?  Zayn, siamo nello stesso locale. Se ti vengo a cercare, poi me ne accorgo che sei in compagnia di Jasmine –lui ridacchiò in modo nervoso mentre si grattava la nuca a testa bassa
- Non capisco perchè me lo stavi nascondendo -
- Hey, lei non è la mia ragazza! La sto solo aiutando a far ingelosire il suo ex, è per questo che non te l’ho detto! Non è nulla d’importante … - Mi rassicurai, non so perché, ma quando disse che non era nulla di serio, mi tranquillizzai.   
- Ah… potevi dirmelo, però! -
- Ti stavi preoccupando, Ryan? – disse avvicinandosi pericolosamente e mettendo le sue mani dietro la mia schiena
- Beh quando ho visto che non tornavi dopo due ore sì, lì mi stavo preoccupando – ridemmo entrambi e poi lo abbracciai. Quando si staccò dall’abbraccio, mi mantenne stretta a lui e fece toccare le punte dei nostri nasi. Mi poggiò con la schiena a fianco al bancone del bar e intrecciò due delle nostre mani. Incominciò ad avvicinarsi sempre di più e quando arrivò ad una distanza quasi impercettibile fra di noi chiuse gli occhi e mi baciò. Non mi passò neanche per l’anticamera del cervello di distaccarmi da lui, mi piaceva baciarlo e dovevo ammetterlo, ma fra noi non sarebbe mai nato nulla, e questo già lo sapevamo entrambi. Fu un bacio lungo ma abbastanza casto. Le sue mani ormai erano incollate sui miei fianchi e le mie dietro al suo collo, che giocherellavano con i capelli.  Quando ci distaccammo lo abbracciai di nuovo e lui mi lasciò dei baci nel collo. Poggiò la sua fronte sulla mia e prima di distaccarsi completamente mi diede un bacio sulla guancia.
- Zayn, avevamo pensato, ti piacerebbe portare la torta? – disse Jade Ollions una volta che si avvicinò del tutto a noi
- Si… va bene! – Zayn si alzò dallo sgabello e andò verso la cucina. Jade rimase a fissarmi e ridacchiò.
- Sai dov’è Beki? - Ultimamente avevo notato che lei e Beki erano diventate più amiche quindi pensai che lei potesse saperlo
- Probabilmente è a casa. Tu invece sei qui, a spassartela con Malik. Penso proprio che a Bek non farà piacere vedere queste – disse facendomi vedere in lontananza le foto che aveva fatto a me e Zayn – Che c’è … sei senza parole? Ora che la tua ex migliore amica potrà finalmente sapere che te la fai con il tipo che le piace, non sai più che dire? Oh, forse non sapevi neanche che le piace? Mi sa che da quando lo stai frequentando, ti sei persa un bel po’ di cose … Ma forse di questo è meglio che ne parliate fra voi . Baci tesoro!!! – Ero rimasta impalata come una cretina mentre Jade sputava tutte quelle cattiverie. Sì, perché non era possibile, non le credevo! Jade era sempre stata una pettegola bugiarda, ed io non volevo pensare che Beki fosse stata così egoista. Voleva allontanarlo da me perché ne era innamorata? Avrei dovuto scoprirlo al più presto …


- Hey Mad, devo chiederti un favore – disse il moro appoggiandosi con le spalle sull’armadietto a fianco al mio
- Dimmi tutto -
- Devi aiutarmi in italiano! Dopodomani ho un’interrogazione e non so nulla -
- Non sono una cima in italiano, penso che dovresti chiedere a qualcun altro -
- Hai la sufficienza con la Hilmatz, quindi vai benissimo. Non voglio un 10, semplicemente non voglio il recupero, quindi tu mi aiuterai, vero? -
- Vedrò cosa posso fare … -
- Grazie, bionda. Oggi pomeriggio quindi stiamo insieme a casa nostra? – disse dirigendosi già verso la classe d’inglese, io gli annuii e lui mi mandò un bacio con la mano.  
Sentii la porta dell’armadietto alle mie spalle chiudersi  violentemente, evidentemente Bek era arrivata. Mi girai immediatamente verso di lei e mi appoggiai su un fianco al mio armadietto
- Bek – faceva finta di non sentirmi visto che aveva le auricolari nelle orecchie. Mi diede le spalle e se ne andò. In quel momento non ci vidi più dalla rabbia e la rincorsi
- Ma ti sembra un atteggiamento da ragazza normale il tuo? – le urlai levandole una cuffietta
- Oh, buongiorno Maddie – suonò la campanella e il corridoio si riempì immediatamente di persone che correvano verso la propria aula
- Ascolta, tu ed io oggi pomeriggio ci vediamo, ok? Dobbiamo parlare … -
- Io non ho nulla da dirti Mad -
- Veramente pensavo avessi molte cose da dirmi. Insomma, che ti piaceva Zayn io non lo sapevo mica fino a quando non me lo ha detto Jade … -
- Fra migliori amiche ci si dovrebbe capire al volo … non pensavo di dovertelo dire! -
- Ma ti stai rincoglionendo Bek? Lo chiamavi di tutti i colori, lo disprezzavi, lo odiavi a morte! Come cavolo avrei dovuto capire che ti piace. Non ti riconosco più! Sei stata meschina ed egoista a volermi far allontanare da lui solo perchè ti piace -
- E tu sei stata molto sincera a dirmi che siete solo amici quando poi vi baciate in pubblico -
- Non puoi parlare di sincerità se sei stata la prima a mentire! E poi noi non stiamo insieme, siamo solo amici! -
- Ascolta Mad, non voglio più perder tempo a parlare con te … ho lezione ora. Ciao eh! -  Era uno di quei momenti in cui non riconosci più una persona a te molto cara. Quei momenti in cui senti di aver perso una piccola parte di te. Quei momenti in cui ti chiedi quale sia stato il tuo errore. Quei momenti in cui ti chiedi se sia tu a sbagliare, o lei, Bek, che era sempre stata la tua migliore amica … Quegli atteggiamenti non me li sarei mai aspettata da lei.


- E ora riparlarmi un po’ del sistema di governo italiano – dissi e Zayn, sfinito, si buttò all’indietro stendendosi sul suo letto
- Basta. Per favore. Sto parlando da più di due ore. Penso di essere preparato più che sufficientemente -
- D’accordo. Io vado, allora -
- Aspetta! Vieni qui, parliamo un po’  - mi sedetti a fianco a lui che era comodamente steso e incrociai le gambe
- Di che vuoi parlarmi? -
- Non lo so … ti vedo un po’ nervosa oggi. È successo qualcosa?  -
- Nulla di cui io abbia voglia di parlare, ecco. Non prendertela, ma, m’innervosisco ancora di più se ci penso -
- Allora facciamo così, usciamo, così ti distrai – scossi la testa un po’ assonnata e lui subito scattò in piedi e cercò di farmi alzare
- Non voglio sentire obbiezioni. Sono le sei, Londra è piena di gente, non possiamo rimanere in casa! Vestiti comoda che fra una mezz’oretta usciamo. Preparati anche la valigia che dopo andiamo direttamente al college -
- Mi dici almeno dove andiamo ?  - scosse la testa e poi mi chiuse fuori dalla sua stanza. Sbuffai e poi risi appena sentii Malik urlarmi dall’altra stanza – Se sei ancora lì fuori ti conviene sbrigarti, oppure ti faccio venire in ciabatte! – Mi rassegnai e andai a cambiarmi. Infilai un jeans chiaro, una t-shirt bianca, la mia felpona grigia dell’Hard Rock di Madrid e le converse bianche. Legai i capelli in una coda alta, truccai leggermente gli occhi, presi la borsa e raggiunsi Malik al piano terra.
- Io direi di andare a trovare il vecchietto del bowling – dissi appena entrai nella Mini Cooper e lui scoppiò a ridere incominciando a guidare – o meglio a correre - nella direzione opposta a quella del bowling
- Rallenta … -
- Non incominciare a fare come Walika o mio padre, ti prego! – mi girai verso di lui e incominciai a fissare il suo profilo . Era perfetto nelle sue piccole imperfezioni. La barba, la cresta e il blu del maglione gli donavano. In più, il fatto che fosse molto concentrato sulla guida gli dava un pizzico di fascino in più. Pensai anche a quanto le ragazze che s’innamoravano di lui solo per il suo aspetto fisico fossero superficiali, Zayn si era rivelato un bravo amico e lo volevo bene.  Gli sorrisi e lui per un attimo si girò a guardarmi confuso, poi si riconcentrò sulla guida
- Perché mi fissi e ridi? -
- Non sto ridendo. Sto sorridendo, è diverso -
- È una cosa positiva? – gli diedi una piccola spintarella sulla spalla e poi incominciai a guardare fuori dal finestrino
- Sai Mad, forse oggi Beki usciva con Liam – disse una volta che aveva finito di parcheggiare l’auto
- Cosa? -  mi girai immediatamente verso di lui che, aprendo la portiera, quasi si spaventò per quanto urlai
- Shhh! Che urli? Non lo sapevi? – scossi la testa e lui mi guardò dubbioso – Non vi parlate più? – chiusi gli occhi e sospirando scossi nuovamente la testa – E perché?  -
- Non chiedermelo! È di questo che non ho voglia di parlare – lui fece spallucce e uscì dall’auto, io lo seguii. Quando uscii, mi avvicinai a lui e insieme camminammo fino a Trafalgar Square. Arrivati alla piazza, notai che nel grande spazio – che solitamente era libero – di fronte alla National Gallery, c’era una pista di pattinaggio.
- Wau! Non l’avevo mai vista -
- Infatti l’hanno montata ieri, andiamo dai – mi prese per mano e si incamminò vero la pista
- Spero tu stia scherzando – dissi ridacchiando ma lui scosse la testa e continuò a camminare
- Io pattinavo da bambina, non sono sicura di esserne ancora capace! – ammisi… 
Dopo pochi minuti mi ritrovai con dei pattini al piede, che mi mantenevo vicino alle murate di plastica che circondavano la pista
- Dai Mad! Vieni!!! – disse Zayn dal centro della pista attirando l’attenzione di qualche bambina pestifera nei paraggi
- E se cado? – sbuffò e mi venne vicino. Intrecciò le nostre mani e incominciò a pattinare all’indietro
- Sbaglio o sei ancora in piedi? -
- Solo perché mi stai mantenendo -
- Non ho detto che ho intenzione di lasciarti – disse avvicinandosi giusto un po’ di più a me. Io ero concentrata a guardare due ragazzi, a me molto familiari, che stavano entrando nella pista.
- Zayn, ma quello è Liam? – lui si girò e subito dopo mi diede conferma
- Si è lui. Magari è qui con Becca – continuò a guardare Liam alle mie spalle e poi ritornò a fissare me – Sì, c’è anche lei… e loro, beh, si stanno baciando – rimasi sconvolta da quel che mi riferì, ma non mi girai per non darle soddisfazione. Avevo capito dove voleva arrivare la Hammond, la conoscevo fin troppo bene
- Fai finta di non averli visti, ok? Non li salutare! – gesticolando le mie mani si “sciolsero” dalle sue e incominciai a reggermi da sola, lo notai solo dopo
- Perché?  ­-
- Te lo spiego in macchina. Per favore, non li fissare -
- D’accordo. Certo che è strano, dopo tanti anni si piacciono ancora -
- Perché … A Liam piace Bek? -
- Sì, ha addirittura lasciato Danielle … A Beki ? – scossi la testa un po’ confusa. In quel momento mi dispiaceva più per Liam che per lei
- Non so dirtelo, ultimamente non la capisco più – dissi un po’ vaga e lui capì al volo
- Lo sta usando per qualcosa, vero? -
- Lascia stare … Davvero, è complicato!-
- Madison voglio saperlo! Non è giusto che Liam s’illuda per quella cretina, ok? -
- Zayn, a Rebecca piaci tu, capito ora? – sulla sua faccia comparì un’espressione che era un mix fra disgustato e confuso che faceva morir dal ridere, ma rimasi ugualmente seria
- E lei crede di potermi fare ingelosire così? – io annuii e lui scoppiò a ridere
- Beh, se lei farà soffrire il mio amico, è giusto che almeno ora soffra anche lei – disse e poi si catapultò sulle mie labbra chinando di poco la testa. Mentre mi baciava prese le mie mani e le portò dietro al suo collo. Mise una sua mano su un mio fianco e l’altra dietro la mia schiena. Approfondì il bacio schiudendo le labbra ed io feci lo stesso. Rimanemmo fermi così per svariati attimi e il piacere aumentava man mano che il tempo passava. In parte non ero d’accordo sul fatto di baciare in continuazione un mio amico, ma l’importante era che nessuno dei due si stesse illudendo. Istintivamente lavai la mia mano sinistra dal suo collo e gli accarezzai più volte la guancia. Incominciò a sorridere mentre era ancora sulle mie labbra e appena si staccò da me incominciammo a ridere entrambi come due coglioni. Rimisi entrambe le mie mani dietro al suo collo e lui mi strinse di più a se tenendo le mani sui miei fianchi. Fece combaciare le punte dei nostri nasi e in quel preciso istante incominciammo a ridere entrambi, di nuovo
- Stiamo impazzendo, aiuto – dissi guardandolo negli occhi
- Sei tu che mi fai impazzire – mi diede un morso sul labbro inferiore e un bacio a stampo molto veloce
- Lo sai che questo è sbagliato? Insomma, no! Non puoi baciarmi quando ti pare, noi non stiamo insieme -
- Lo so… Tu sei solo Madison la mia coinquilina assurdamente figa – mi disse sorridente mentre aveva le mani ancora sui miei fianchi
- Perfetto, tu sei solo Zayn il mio coinquilino bello e dannato Malik -
- Bello e dannato? – disse scoppiando a ridere ed io annuii
- Esattamente, bello e dannato! Ora muovi il tuo bel culo e andiamocene -  lo presi per mano e iniziai a pattinare verso l’uscita, dove c’erano ancora Bek e Liam
- Bel culo? Ma che dici, il mio culo è molto più che bello – disse ridacchiando ed io lo guardai perplessa. Ma quanta autostima aveva quel ragazzo? Levammo i pattini e rimettemmo le nostre scarpe molto velocemente. Stavamo per andarcene quando …
- Hey Zayn, Mad! – Liam ci salutò dalla pista sorridente, mentre Bek non disse nulla, ci guardò solo molto disgustata. In quel momento la odiavo come non mai.
- Ci vediamo domani a scuola Payne! Divertitevi … - disse Zayn mentre mi portava via tenendomi per mano. Sinceramente sarei rimasta lì a dirgliene dietro di diverse, ma forse l’indifferenza di Malik fu una soluzione migliore.
- Se prima non potevo vederla, ora la odio completamente -  disse Zayn mentre camminavamo e mettendo un braccio attorno al mio collo. Non commentai, anzi, cambiai discorso. Fino a quando arrivammo al college, ci divertimmo ancora molto, poi andai a fare un bel bagno caldo per rilassarmi un po’ e devo dire che riuscì molto bene.  Tornai in camera e mentre m’infilavo sotto le coperte mi arrivò un messaggio. ZAYN, che voleva ora?
“ Buonanotte bella, a domani x” Wau, lo aveva persino scritto in italiano. Ero forse riuscita a far imparare qualcosa a Malik? Mi sentivo fiera di me stessa.
“ A domani, bello. Buonanotte xx”


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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


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UNA SETTIMANA DOPO …

-Ci vediamo fra due settimane. Divertitevi e non molestate troppo le francesi – dissi sciogliendomi dall’abbraccio di Hazza e Niall. Io e Liam li avevamo accompagnati all’aeroporto, dove c’era il ritrovo con gli altri studenti. Presero le valigie e poi si avviarono verso l’ombrello rosso di Mrs Franklin che proprio quest’ultima manteneva alto per fa sì che gli studenti la seguissero.
- Ora è da tanto che non parliamo. Dimmi un po’, tu e Madison state insieme? – risi, e quasi sputai via tutto il caffè che proprio in quel momento stavo sorseggiando. Eravamo seduti sotto il porticato del Cafè Nero in Trafalgar Square, erano le nove e quella mattina avevamo deciso di non andare al college.
Nell’ultima settimana, Liam aveva saputo che io interessavo a Beki, ma, ugualmente, la aiutò a mandare avanti il suo “piano” per farmi ingelosire solo perché voleva riconquistarla. Allo stesso tempo sperava vivamente che io mi fidanzassi con Madison, perchè poi avrebbe avuto più opportunità con Beki. Lo venni a sapere da quel pettegolone di Louis.
Harry, invece, aveva cominciato a uscire con una ragazza che conobbe alla festa di mia sorella e si era completamente dimenticato della Hammond. Stessa cosa per Niall che stava frequentando una bella biondina. Era periodo di conoscenze, ed era seriamente moolto strano vedere tutti i propri amici innamorati …
Io e Madison avevamo legato ancora di più. I miei amici dicevano che parlavo sempre di lei anche quando non c’era, ma io non me ne accorgevo neanche … di sicuro lo facevano per prendermi in giro!
Madison e Rebecca non si erano rivolte più parola da quella mattina nei corridoi e, tutto sommato, neanche io e Liam, a parte qualche saluto sfuggente. Molto probabilmente era la vipera che gli aveva detto di allontanarsi da me, faceva parte del suo “piano”. Ero abbastanza arrabbiato con Liam e da un momento all’altro probabilmente avrei ceduto.
- No, no! Io e Mad siamo solo amici -
- Amici che passano insieme tutte le mattinate, tutti i pomeriggi, e magari … dormite anche insieme, no? -
- Ti interessa così tanto?  - dissi ridacchiando per sdrammatizzare, ma lui mi guardò serio in cerca di una risposta – Liam, non stiamo insieme, ok? Non è colpa mia se quella stupida della Hammond si è messa in testa di doverla lasciare sola. In più sto bene con lei, non vedo il motivo per il quale non possa uscirci … -
- Presto t’innamorerai di lei come ai vecchi tempi … ne sono sicuro. Scommetto che già sei diventato geloso o possessivo nei suoi confronti -
- Ti farebbe così comodo se io mi fidanzassi con Madison? O queste informazioni servono alla vipera? Sveglia, Liam! Rebecca ti stà solo usando, lo sai perfettamente! Non puoi farti prendere in giro così – accesi una sigaretta e aspirai del fumo mentre Liam fece finta di cascare dalle nuvole
- Cosa c’entra ora Rebecca?  - lo disse con la sua calma inaudita che mi urtò parecchio
- C’entra! Lo sai benissimo che io e Madison non siamo fidanzati. Passiamo insieme tutti i giorni. Andiamo a scuola insieme, facciamo colazione insieme, abbiamo quasi tutti gli stessi corsi, usciamo insieme il pomeriggio e se voglio andare a dormire da lei, o se lei dorme da me, non ci sono problemi. Ora sei soddisfatto? Va a dirglielo alla Hammond che la mia non è una trovata per farla ingelosire. Io a Madison ci tengo sul serio, e di Beki non me ne frega minimamente. Poi, vedrai come lei perderà l’interesse persino nei tuoi confronti. Probabilmente lei vorrebbe far ingelosire me, e allo stesso tempo fartela pagare per qualche anno fa, quando la tradisti! Ci rimarrai una merda, e allora non venirmi a cercare! Io te lo avevo già detto. Non pensare che mi faccia piacere doverti dire queste cose. Tu già ci sei arrivato, ma sei così accecato da Beki che ti stai facendo maltrattare. Sei come un fratello per me, non ti direi queste cose se non ne sentissi il bisogno -
- Io … - balbettò a testa bassa - hai ragione, Zayn –
- Lo so … Vuoi un consiglio? Lascia stare Rebecca! Sei un bellissimo ragazzo e per Londra, con tutte le ragazze che ci sono, hai solo l’imbarazzo della scelta – annuì, ancora a testa un po’ bassa. Poi mi fissò e mi sorrise di poco
- Hai ragione, lo farò, cercherò un’altra ragazza. Non voglio litigare con te per colpa di Rebecca. Lei non mi merita e per come si sta comportando, non merita neanche te e Madison! Deve rimanere sola -
- Ah, vedo che ora hai capito – dissi ghignando e lui mi sorrise un po’ in difficoltà
- Scusa, Zayn. E grazie … -

- Mancano ancora cinque minuti – dissi a Liam guardando l’orologio che segnava le tre e venticinque. La campanella sarebbe suonata a breve e noi stavamo aspettando Madison nella mia auto visto che pioveva.
- Cosa provi per lei?  - le domande improvvise di Liam spesso mi spiazzavano
- Lei chi ? – chiesi fingendo di non capire che stesse alludendo a Maddie
- La ragazza che stiamo aspettando, Zayn -
- Passo – dissi scherzando e lui mi diede un colpetto sulla spalla
- Sii serio -
- Posso dirti che per lei sto provando quello che non ho mai provato per nessuna ragazza, ma non posso dirti di preciso cosa provo -
- È uno Zayn Malik romantico questo, o sbaglio? -
- No … è solo Zayn Malik confuso -
- Spiegati meglio … -
- Ti ripeto che io e lei siamo amici. Il problema è che andiamo troppo d’accordo. Ho quasi nostalgia dei tempi in cui ci odiavamo. La verità è che … ho paura! -
- Hai paura di innamorarti di Madison? – mi sentii il suo sguardo addosso ma continuai a guardare avanti fuori dal finestrino e a tenere le ginocchia poggiate sul volante. L’unica cosa che feci fu annuire, perché era la verità. Con Madison mi sentivo bene e a mio agio. Non facevo del sesso con una ragazza da quasi due settimane perché seriamente preferivo stare con lei e non ne sentivo più il bisogno e non toccavo il borsone di Harry da quando mi ero trasferito in casa con lei. Stando in compagnia mi divertivo e non pensavo solo a tutti i problemi che si venivano a creare nella mia vita.  Inoltre, fisicamente c’era un’attrazione reciproca che complicava ancor di più le cose. Era da una settimana che non la baciavo e ne sentivo un bisogno dannato. Quando la baciai alla festa di Donya e alla pista di pattinaggio, fu come dare i primi baci da ragazzini, quando ci si sente male dalla gioia. Provai qualcosa nel baciare una ragazza dopo tanto tempo e fu una sensazione fantastica. Insomma, mi stavo innamorando di Madison, e la cosa NON ANDAVA BENE, PER NIENTE, BENE. L’unica soluzione sarebbe stata allontanarsi un po’, ma non sapevo quanto avrei resistito.
- Tu SEI INNAMORATO di Madison! -
- Beh la parola innamora… -
- Oh mio Dio! Non ci credo … Zayn Malik si è innamorato, questo è un evento! Sono contento per te, amico. Madison è davvero una brava ragazza e …-
- Liam, taci!– mi guardò curioso appena iniziai a fissarlo anch’io – Il fatto che io mi stia innamorando di lei, per me, non è tanto positivo. Insomma, io non ho voglia di impegnarmi e in più ho paura di perderla o di sbagliare in qualcosa -
- Ti stai facendo tutti questi  problemi  solo  perché fino a qualche  settimana  fa , l’idea di avere una fidanzata, ti era  moolto lontana … Insomma, è da tanto che non  hai  una relazione seria -
- Hai ragione. Il problema è che io sono consapevole di non volermi impegnare. La perderei solo … -
Fingemmo di parlare di moto appena Mad, aprì la portiera, e dopo aver chiuso velocemente l’ombrello, entrò in auto.

- E poi si è messo ad urlare contro Frances … è stato divertente! Dovevi esserci! – ed ecco Madison che, come tutte le volte che non andavo al college la mattina, il pomeriggio doveva raccontarmi, PER FILO E PER SEGNO, tutto quel che era successo. I suoi monologhi potevano durare anche ore se non la fermavo!
Erano le otto, eravamo a casa nostra e avevamo appena finito di parlare con mio padre e Lily. Madison era in cucina che si preparava un toast, mentre io ero steso sul divano in soggiorno con un mal di testa incredibile.
- Domani verrai, vero? Poi non dimenticarti che ha detto Mr. McEvoy che dobbiamo provare insieme quel pezzo  - disse mentre si sedeva comodamente sulle mie cosce
- OmioDioMadioson! Taci un secondo! – mi coprii la faccia con un cuscino e la sentii ridacchiare
- Davvero parlo così tanto? – disse poggiando il piatto, dove prima aveva il toast, sul tavolo. Io annuii e lei si stese completamente su di me abbracciandomi
- Tu che hai fatto stamattina? – disse poi mentre si sciolse dall’abbraccio e poggiò entrambi gli avambracci incrociati sul mio petto nudo per guardarmi meglio negli occhi. Ero rimasto imbambolato a fissarla nei suoi occhi chiari e dopo pochi secondi non l’avevo ancora risposta.
- Zayn … ? -
- Ah … Emm … sono stato tutto il tempo con Liam a Trafalgar Square -
- Di che avete parlato? È successo altro con Rebecca? -
- No… diciamo solo che Liam ora non si farà più prendere in giro dalla Hammond  -
- Buon per lui – in quel momento incominciò ad accarezzarmi la guancia destra provocando un piccolo solletichio con le dita. Continuava a sorridermi e il fatto che fosse completamente stesa su di me, in quel momento, di sicuro non aiutava a scacciar via dalla mia testa tutti i pensieri più impuri che stavo facendo … Avevo voglia di baciarla, ma non l’avrei fatto, me l’ero imposto. Passò una mano fa la mia cresta ed io deglutii istintivamente visto che mi trovavo in difficoltà. Di solito non permettevo a nessuno di toccarmi i capelli, ma lei lo faceva in un modo talmente delicato e rilassante che non potevo fermarla. Non resistetti e misi le mani sulle sue cosce che erano quasi completamente scoperte visto che aveva indosso solo dei pantaloncini corti e una canotta. In casa, pur se fuori pioveva, faceva sempre caldo.
- Ah Zayn, ti ho già detto stamattina chi ho incontrato nei corridoi? -
- No, chi? -
- Sam! – disse tutta sorridente mentre io invece m’incupii leggermente
- E chi è Sam? – dissi scettico
- Pensavo di avertelo già detto … è un tipo che mi hanno presentato Eleonor e Jessie al compleanno di tua sorella -
- Penso di aver capito chi è -
- Si chiama Sam Adams -
- Adams … - sbottai acido sovrappensiero
- C’è qualcosa che non va? -
- No … - dissi un po’ insicuro – Avete parlato? -
- Si! E … mi ha invitato ad uscire sabato– io ridacchiai e poi la fissai giusto un po’ più serio. Stavo per andare a spaccare la faccia ad Adams, era questione di minuti …
- E tu hai accettato? – lei annuì sorridente
- Ovvio, è così carino – disse con tono, appunto, ovvio
- Sì, come un cucciolo di pitbull -
- Cos’hai contro i pitbull, simpaticone?  - Il mio cellulare iniziò a squillare e lei si alzò visto che dovevo salire al piano di sopra per recuperarlo
- Niente, fin quando hanno la museruola - dissi mentre salivo le scale mezzo ridendo, in realtà, dal nervosismo
- Sei pessimo! –mi strillò dal piano inferiore inconsapevole che la persona pessima fosse proprio Sam Adams. Lo conoscevo perfettamente, e il fatto che dovesse uscire con lei, non mi piaceva affatto. Insomma, quel coglione non poteva uscire con Maddie, era un puttaniere nato che si era trasferito da poco da New York.

 “1 chiamata persa da Lou” Lo richiamai e decidemmo di andare a fare due passi con altri nostri amici. Mi dovevo distrarre. NON POTEVO PENSARE COSTANTEMENTE A LEI. BASTA.
Infilai una t-shirt, presi il necessario e corsi giù per le scale
- Io esco – dissi velocemente prima di uscire
- Dopo andrò da Eleon… -
- OK, ciao - 

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


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- Champagne, signorina Ryan? -
- No, Mr. Charles, grazie -
- Stavamo dicendo … E così la mia cara Lily si è dovuta trasferire a Luton per quattro mesi. Una donna come lei deve sentirsi davvero … in gabbia, in una città del genere! – disse con il suo solito fare aristocratico Mat Charles, un imprenditore bancario, amico d’infanzia di mia madre.
- Da quanto mi sta dicendo ultimamente invece, è un posto molto tranquillo e tutto sommato, non è poi così pessimo. Ci sono anche molti luoghi d’incontro e paesaggi piuttosto carini. È un bel posto! -
- Ma questo è palese. È comunque una cittadina britannica, è ovvio che abbia il suo fascino. È possibile che lei si senta in gabbia perché è lontana dalle sue compagnie e dai SUOI luoghi di incontro … -
- Con lei è partito anche il signor Malik, lavorano per la stessa azienda -
- Oh, sì, ricordo perfettamente Joe. Compagni da una vita! – disse prima di sorseggiare l’ennesimo bicchiere di champagne quel grosso rompi p..scatole che ogni volta mi fermava a parlare per ore e ore. Il problema era il modo pesante e snob con il quale esponeva i suoi noiosissimi monologhi. Come al solito fingevo di divertirmi mentre la voglia di tentare il suicidio aumentava e aumentava e aumentava... Speravo solo che non si aggiungesse a noi anche la signora Charles o il figlio, in quel caso davvero avrei tentato il suicidio. Che dire, la mancanza di simpatia e vivacità era un punto debole di tutta la famiglia.
Ero al Gran Galà già da un’ora e per il momento non era ancora arrivato nessuno che io conoscessi a parte la famiglia Charles che, come avrete ben capito, non era proprio quella con la quale preferivo stare!
Zayn era venuto con me, ma dal momento in cui eravamo entrati in sala, l’avevo perso di vista. Era da lunedì sera che lo sentivo più freddo e distaccato nei miei confronti. Erano passati due giorni nei quali ogni volta che mi avvicinavo a lui, si allontanava! Alle volte anche usando scuse inutili pur di uscire dalla mia stessa stanza. Se avevamo parlato per più di dieci minuti consecutivi nelle ultime quarantotto ore, era già troppo!
- Henry, figliolo, ti ricordi della splendida Madison, la figlia di Lily? -
- Certamente padre, Madison – disse facendomi un segno con il capo e sorridendomi. Nel momento in cui Henry mi stava baciando una mano sentii una forte pressione sui fianchi
- Buonasera Mr. Charles, Henry! – subito riconobbi la sua voce profonda e il suo fantastico profumo. Mi girai a fissarlo come per ringraziarlo di vero cuore
- Scusate signori, me la rubo per un po’! – disse Malik poi afferrandomi per mano subito dopo che i due ricambiarono il saluto
- Grazie, ti devo un favore enorme, Malik - gli sussurrai all’orecchio mentre cercavamo i nostri nomi su un tavolo
- Puoi sdebitarti anche immediatamente…-
- Che vuoi? -
- Fingi un improvviso malore, e fuggiamo! Non ho mai passato un mercoledì sera peggiore– disse ridacchiando ed io gli diedi una spintarella sulla spalla mentre mi sedevo al suo fianco
- Siamo stati a eventi peggiori -
- Effettivamente …  Se sei sul punto di tagliarti le vene, però, ricorda che possiamo andare a fare un salto all’Irish Pub- ridacchiai al pensiero di fuggire dal Gran Galà per andare all’Irish Pub, il mercoledì sera!
- Sai, ultimamente sei strano, Zayn – dissi dopo pochi secondi di silenzio
- Dici? - avevo intenzione di continuare a parlargli ma, sfortunatamente, il suo dannatissimo cellulare squillò e lui andò fuori per parlare
- Invitano davvero chiunque al Gran Galà oramai … mi sa che devo parlare un po’ con gli organizzatori – cinguettò Frances, sedendosi al nostro stesso tavolo. A momenti sarebbero dovuti arrivare anche Louis, Liam, Donya, Nicola e altri
- Potrei dire la stessa cosa di te ora che sei arrivata, non trovi? E poi penso che a nessuno degli organizzatori dell’AM interessi tu chi voglia o meno al Gran Galà. Inoltre ci vengo da più anni di te, probabilmente -
- Fortunatamente, nessuno t’inviterà alla cerimonia d’inizio campionato di venerdì. Almeno lì non dovrò sopportarti -
- A dire il vero, stavo pensando di accettare l’invito di Zayn e andare con lui – dissi giusto per farla innervosire ma, data la situazione, non sapevo se avrei davvero accettato. Inoltre me lo aveva chiesto un po’ di tempo prima e non ero convinta che la proposta fosse ancora del tutto valida …  
- Z-Zayn ha invitato te!? – le sorrisi falsamente
- Così sembra, tesoro – rimase del tutto scioccata e si riprese solo quando Zayn tornò fra noi
- Buonasera ragazzi. Chi di voi vuole partecipare al torneo di Croquet, domenica? – disse Henry sedendosi al nostro tavolo insieme a dei suoi simili.
- Domenica ho una partita, Charles. Parteciperò alla prossima, forse – disse Malik ed io lo guardai interrogativamente
- Tu giochi a Croquet? – dissi e poi scoppiai a ridere pensando a Zayn con l’abbigliamento tipico di chi gioca a Croquet
- Sì, e sono anche abbastanza bravo. Mi spieghi cosa ti fa così ridere? -
- Tu che giochi a Croquet! – mi guardò assottigliando lo sguardo ed io smisi di ridere immediatamente pur di non essere picchiata. Passammo il resto della serata a parlare con tutti i figli di papà presenti in sala. Zayn tornò al college molto presto, probabilmente prima fece tappa con Liam in qualche locale. Quando rientrai nell’appartamento, già stavano tutti dormendo.



ZAYN POV.

- Forza ragazzi, vi voglio più concentrati! Hey Zayn, anche tu! – Ci richiamò per l’ennesima volta il coach Patrick.
Avere gli occhi di Madison addosso durante tutto l’allenamento non mi faceva concentrare. Mi giravo costantemente a guardarla e spesso mi veniva da sorriderle. Ero riuscito a distaccarmi da lei fisicamente, solo fisicamente. Nei miei pensieri invece ricorreva in ogni minuto di ogni ora di ogni... Insomma, avete capito... Quasi mi provocava rabbia il fatto che lei riuscisse a farmi questo effetto.
La sera prima, al Gran Galà, sentivo che stava per parlare del mio improvviso distacco, infatti, mi salvai simulando una chiamata. Mi sentivo uno stupido bambino a fare certe cose ma, non avrei MAI detto a Madison “Sto cercando di allontanarmi da te perché oppure corro il rischio di saltarti addosso”
Provai nuovamente a fare dei tiri liberi e ne centrai solo pochi. Il coach fischiò e ci mandò tutti negli spogliatoi, era stata una giornataccia. Presi la mia felpa dall’appendiabiti e mi avviai verso l’uscita della palestra
- Buongiorno! – disse sorridente afferrandomi per il polso e saltandomi avanti appena mi raggiunse
- Buongiorno – dissi continuando a camminare e accennandole un sorriso. Non la guardai per più di due secondi negli occhi, non le avrei resistito, ne ero sicuro
- Vieni alle prove oggi? -
- Che prove? – chiesi sovrappensiero
- Zayn! Già te ne sei dimenticato? Quelle per lo spettacolo… -
- Sai Madison, ripensandoci, non penso sia una buona idea cantare allo spettacolo. Insomma, non fa per me, non è una cosa che ho voglia di fare e se non la prendo sul serio, ho paura che poi tu ti possa trovare in disagio, quindi… meglio che chiedi a McEvoy se ti trova un altro partner per cantare … Ci vediamo dopo, bella – dissi e poi entrai velocemente negli spogliatoi, senza darle occasione di replicare. Sentivo che passare ulteriore tempo con lei avrebbe solo complicato di più le cose.
- Hohoo! È arrivato il fidanzatino di Madison, ragazzi. Hey capitano, oggi, quattro e mezza, The Queen’s Walk Street, all’entrata del City Hall, porto anche delle mie amiche, ci stai? – disse Brad
- Vaffanculo, fidanzatino di Linda! Comunque sì, ci sto, che facciamo? -
- Un caffè sul Thames -



MADISON POV.

- Professor McEvoy, per favore, canto con chi vuole lei, ma non con Tod! – ero rimasta delusa da Zayn. Aveva preso un impegno e non lo aveva rispettato. Aveva cambiato idea in un batter d’occhio! Avevamo già fatto le prime prove, erano andate bene e ci eravamo anche divertiti. Stava cercando di allontanarsi da me ed io non capivo quale fosse il motivo.
- Potrei cantare io con lei – disse Sam alzandosi da una poltrona del teatro posta in prima fila sotto il palcoscenico, dove al momento c’eravamo io e il professore. L’intera classe era seduta lì nelle prime file e stavamo facendo delle prove generali.
- Adams, sicuro che non ci abbandonerai come ha fatto il tuo amicone Malik?  - Sam ridacchiò mentre saliva le scalette del palco
- Sicurissimo Mr. McEvoy. E poi … io e Malik non siamo molto amici -
- Allora diamoci da fare! -

- E così preferisci Londra alla Grande Mela? -
- Esattamente – disse Sam molto sorridente mentre passeggiavamo su una sponda del Thames. Dopo scuola avevamo deciso di andare a fare due passi e in quel momento ci stavamo dirigendo verso lo Starbucks più vicino
- Dopo di lei, Miss Ryan – mi disse sorridente aprendomi la porta e facendo tintinnare quella specie di scaccia sogni che era appeso alla parete
- Oh, grazie mille, Mr. Adams – ridacchiò e poi cercò con lo sguardo un tavolo libero
- Che coincidenza, c’è anche il tuo amico – disse fingendo un sorriso e guardando un punto ben preciso alle mie spalle. Mi girai e vidi Zayn, che mi fissava, seduto ad un tavolo con delle ragazze e diversi ragazzi, tra i quali riconobbi solo Louis e Brad. Una ragazza era seduta proprio vicino a Zayn e cercava di ottenere delle piccole attenzioni da parte sua probabilmente; si stava agitando tutta su quella sedia… Provai una stana sensazione nel vederli parlare così cordialmente, così vicini e così sorridenti. Mi sentivo come uno di quei cani guardia ai quali appena invadi la proprietà ti saltano addosso(?) Insomma, sicuramente lui non era di mia proprietà, ma pensare che fino a qualche giorno prima passavamo intere giornate insieme e che ora invece era freddo nei miei confronti, mi faceva stare male. Mi mancavano i suoi abbracci, la sua risata, il doverlo riprendere di continuo per l’eccessiva quantità di sigarette che fumava e, per quelle poche volte che era capitato, mi mancava anche vederlo sorridere appena sveglio. Mi mancava il suo profumo, la sua guida un po’ troppo spericolata, le sue mani sui miei fianchi, i nostri occhi che spesso diventavano come delle calamite e, anche se lui non l’avrebbe MAI saputo, mi mancavano incredibilmente le sue labbra sulle mie. Non ne ero innamorata, ma ugualmente m’ingelosivo se qualcuna ci provava con lui anche solo per il suo aspetto, cosa che accadeva, ahimè, troppo spesso. Vidi Louis salutarmi da lontano e così pensai di avvicinarmi a loro
- Andiamoli a salutare – dissi e vidi improvvisamente scomparire il sorriso dal volto di Sam
- Se proprio devi … - lo presi per mano e lo trascinai con me fino al loro tavolo
- Hey Mad! – disse Lou molto sorridente salutandomi con la mano
- Louis!!! Zayn -
- Ciao Mad – mi disse sorridente, dalla sua espressione, direi che era anche un po’ in difficoltà. Fissò in modo strano la mia mano che teneva ancora stretta quella di Sam e sorrise quasi appena io la lasciai. Poi mi guardò negli occhi e lì trovò già diretti nella sua direzione. Guardò malissimo Sam che si girò altrove pur di evitare una rissa, probabilmente…
- Unitevi a noi! – disse Louis, che venne fulminato dallo sguardo rimproverante del suo amico, scostando una sedia dal tavolo. Mi sedetti al suo fianco e alla mia sinistra si aggiunse Sam.



ZAYN POV.

- Quindi tu proseguirai gli studi? – dissi a Benedetta, una ragazza italiana che mi aveva presentato poco prima Brad. Mi erano sempre piaciute le italiane, molto solari. Era molto simpatica e anche carina, ma avevamo interessi del tutto diversi, non mi sarebbe mai potuta piacere. Lei annuì, io finii di bere il mio caffè e poi mi girai per l’ennesima volta a guardare velocemente Madison che era seduta fra Lou e Adams. Lo avevo sempre odiato a morte, ora ne avevo un motivo in più! Quando mi girai i nostri sguardi si incontrarono e quasi rabbrividii. Le sorrisi e lei ricambiò per poi abbassare lo sguardo e riunirsi al discorso di Lou e Sam che, al quanto pare, andavano molto d’accordo. Dopo una mezz’oretta Brad, Ashan, Benedetta e le sue amiche andarono via. Io ne approfittai per uscire a fumare una sigaretta. Quando rientrai Mad mi guardò confusa
- Penavo fossi andato via – disse
- No, ero uscito per fumare una sigaretta.Torni con me? – lei mi sorrise, mi stava per rispondere quando …
- Veramente la accompagno io! – disse Sam. Non lo guardai male, peggio
- Come preferisce lei - dissi e probabilmente la misi in difficoltà, ma poco m’interessava, Adams non aveva nessun diritto di prendere decisioni
- Emm … a dire il vero io andrò con Lou da Zara quindi, non verrò con nessuno dei due -
Fuori lo Starbucks, arrivati al momento dei saluti, Sam diede un bacio sulla guancia a Madison. Riamasi pietrificato nel guardarli, venni assalito da un'improvvisa gelosia. Non mi era mai capitato prima, mi sentivo male. Diedi una pacca sulla spalla a Lou e salutai Mad con la mano, come un perfetto imbecille.
- Vai a casa? – mi chiese, io annuii
- Vuoi che venga a farti compagnia, dopo? -
- Come ti pare – vidi nei suoi occhi del dispiacere nel sentire le mie risposte così fredde, ero un bastardo, non l’avrei più fatto, ma ero troppo stupidamente orgoglioso per chiederle immediatamente scusa
Io e Adams continuammo a camminare assieme per un paio di minuti dirigendoci al parcheggio delle moto, dopodiché, lui cambiò strada ed entrò in un negozio. Arrivato al parcheggio, entrai in un minimarket vicino per comprare del dopobarba. Quando uscii, nel parcheggio, trovai Sam in compagnia di una nana rossa, Sally Janson, ovvero, la sua ex. Lei era seduta sulla sella della moto e lui la stava baciando appassionatamente. Avrei potuto seguire il mio primo istinto e andare lì a picchiarlo fino a quando il suo setto nasale non fosse stato completamente rotto, ma, contai fino a dieci e pensai che scattare una foto e aspettare che i due avessero finito per avvicinarsi, sarebbe stato un gesto molto più furbo. Non voleva che nessuno sapesse di lui e Sally? Non lo avrebbe saputo nessuno, a parte Madison. Una delle tante cose che più m’infastidiva era il doppiogiochismo. Se era fidanzato, avrebbe dovuto invitare Madison ad uscire il pomeriggio, magari in settimana, non il sabato sera! Finirono di amoreggiare, lei tornò da T&Co., il negozio dove lavorava e dove poco prima era entrato Sam, lui mise in moto e se ne andò.

Up in the bar all smoking cigars
While we were drinking Irish whiskey straight from the jar
Talkin' 'bout them better days are not that far
Whoever's coming back to mine you better bring the guitar” (Good ol’ days- The Script)

Il campanello suonò, abbassai il volume dello stereo, infilai velocemente un pantalone e andai ad aprire.
 
La figura femminile che mi ritrovai davanti non era né Madison né altre mie amiche. La donna che mi stava fissando con le lacrime agli occhi era una delle ultime che io volessi vedere in quel momento.
- Z-Z-Z-Zayn, amore della nonna, come sei cresciuto. Sei … bellissimo – Disse tirando su con il naso. La guardavo delusa e lacrimai mentre sulla soglia di casa lei piangeva disperatamente. Elizabeth, mia nonna materna, se così la potevo ancora definire, se ne andò via pochi mesi dopo la scomparsa di mia madre, e da allora, non si fece più vedere né sentire.
- Zayn, per favore, dì qualcosa – disse avvicinandosi ed io le feci segno di rimanere fuori
- Ricordi di quella mattina quando io e papà ti accompagnammo all’aeroporto? Ero convinto che dopo due settimane ti avrei rivista, e così anche le mie sorelle. È per caso un vizio di famiglia partire, scomparire, non avvisare nessuno di niente?! Sai quanto abbiamo sofferto la scomparsa della mamma, quindi, penso che tu riesca ad immaginare quanto abbiamo sofferto a perdere te, che stavi riuscendo a colmare il nostro vuoto. Ci hai cresciuti e ci hai abbandonato. Non rispondevi più al telefono, non sapevamo neanche se eri viva o morta! -
- Zayn, io capisco che tu sia arrabbiato. Però devi sapere come sono andate le cose! -
- Non voglio sapere proprio nulla, ok? Non voglio più soffrire per voi e sopratutto non voglio che le mie sorelle soffrano. Sei pregata di tornare al paese dove sei stata per gli ultimi sei anni -
- Zayn, io non sapevo che tua madre era dai nostri parenti in Canada! Quando gli ho fatto quella sorpresa, IO, sono rimasta sorpresa nel trovarla lì -
- Non m’interessa! I telefoni esistono anche in Canada, potevi avvisarci e rassicurarci, dirci anche che nostra madre era viva! -
- È stata lei a chiedermi di non farlo! Mi ricattò dicendomi che se ne sarebbe scappata altrove -
- Ma perché era scappata!? Per caso non era consapevole di avere quattro figli? -
- Eravate tutti in affidamento a tuo padre, lei non poteva mantenervi -
- Non diciamo stronzat*, Walika e Safaa stavano con lei perché erano troppo piccole. Mio padre le pagava gli alimenti! Avevo tredici anni circa, mi ricordo tutto bene! Come sei arrivata qui!?-
- Mi ricordavo l’indirizzo di casa vostra, fuori il bauletto della posta c’è scritto di portare tutto qui, quindi, ho pensato che vi foste trasferiti. Tuo padre è in casa? -
- Ci sono solo io. Papà è partito per quattro mesi e Donya e Walika sono con altri parenti. Però siamo sicuri che lui torna – abbassò la testa continuando a piangere
- Levo il disturbo. Quando vuoi, io sono alla vecchia casa -
- Ciao – chiusi violentemente la porta e corsi in camera mia. Mi buttai sul letto e, probabilmente, fra un pianto e l’altro, presi sonno. In quel momento sentivo il bisogno di una persona, o meglio di Madison, al mio fianco. Mi resi conto di quanto lei fosse importante per me, eppure, continuavo ad impormi di non dovermene innamorare, o meglio, mi imponevo di doverla dimenticare. La nostra era destinata a rimanere amicizia.  

- Ci vediamo domani mattina, notte Sam – disse Mad al piano di sotto facendomi svegliare. Probabilmente aveva incontrato nuovamente Sam per strada, eravamo QUASI vicini di casa
- Buonanotte – chiuse il poltrone e la sentii salire le scale
- Zayn! Dove sei? – disse ancora nelle scale
- Sono in camera – urlai e dopo pochi secondi lei era vicino la porta che mi fissava. Aprii gli occhi che probabilmente erano tutti rossi e la guardai velocemente per poi richiuderli
- Hey, ti è successo qualcosa ?- si sedette al mio fianco e mise una mano sulla mia spalla – Zayn … -
- Non è successo nulla di cui abbia voglia di parlare. Per favore, puoi lasciarmi solo per un po’? -
- D’accordo. Almeno mi dici se ti è successo qualcosa, se stai bene… -
- Ti sembra che io stia bene? Non ho voglia di parlarne! -
- Vedi di calmarti, hai capito? Sono nella stanza a fianco se hai bisogno -
- Mad… -
- Che vuoi? - sbottò arrabbiata
- Scusa – se ne andò lasciandomi un piccolo sorriso che mi fece stare un po’ meglio. Avevo solo voglia di andare a riposare, gliene avrei parlato in un altro momento.







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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


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“L’utente da lei chiamato, non è al momento raggiungibile. La preghiamo di richiamare più tardi”
Era la sesta volta che chiamavo Sam e mi rispondeva la segreteria. Lo stavo aspettando a casa, dovevamo andare insieme alla cerimonia. Mi aveva invitata il giorno prima a lezione e non pensavo se ne fosse dimenticato. Ero già pronta da un pezzo e lui era in ritardo di ben trentacinque minuti, mi stavo iniziando a preoccupare.
Avevo passato l’intero pomeriggio con mia nonna che non vedevo da un sacco di tempo. Pur avendo quasi sessantacinque anni, quella donna, sembrava una diciottenne. Passare un pomeriggio in sua compagnia dall’estetista e al centro commerciale, era come passare del tempo con una coetanea. Mi aveva consigliato anche il vestito da indossare quella sera. Era abbastanza corto, in raso rosso, senza bretelle, con una piccola fascia sotto il seno, la parte inferiore a balze e la scollatura a cuore. Anche le vertiginosissime decolté erano rosse e con il tacco ed il plateau nero.
Il mio cellulare iniziò a squillare: Sam.
- Hey, ti sto aspettando, dove sei? - dissi
- Oh Mad, mi dispiace veramente tanto ma, non mi sento molto bene e non ce la faccio a venire. Davvero, mi dispiace. Spero tu voglia vedermi comunque domani sera -
- Oh ... mi dispiace. Ci vediamo domani – chiusi la chiamata e misi il cellulare in borsa.
Mi dispiacque davvero che Sam mi diede buca, ma ugualmente decisi di andare alla festa. Insomma, non avevo impiegato due ore per prepararmi e per poi rimanere a casa. Ero sola? Non mi importava. Avrei comunque incontrato altri miei amici lì. Chiamai un taxi e mi diressi verso la palestra della scuola.
Zayn era andato a casa di Louis nel pomeriggio e da allora non era più tornato. Non sapevo se lo avrei incontrato lì. Dalla sera precedente era sempre nervoso e con gli occhi gonfi. Quella mattina entrò in cucina e come al solito mi salutò. Visto che era venerdì non andammo a scuola. Io andai dalla nonna e lui da Louis, non ci parlammo molto. Gli era successo qualcosa e questo era ovvio, però aveva detto che non aveva voglia di parlarne, quindi, avrei aspettato che lui mettesse in mezzo l’argomento.
Lasciai il mio cappotto e la borsa nell’armadio all’ingresso ed entrai. In tutta la palestra, che era molto addobbata e piena di luci, risuonava “What Goes Around” di Justin Timberlake. Arredata, sembrava ancora più grande di quanto fosse normalmente. Al centro c’erano la pista e la postazione del DJ e tutt’attorno tanti tavoli e banconi con tanto cibo e bevande. Scesi i venti scalini dell’entrata secondaria, che per quella sera probabilmente era diventata l’unica e la principale, e finalmente fui vicino ai banconi del cibo. Mi guardai un po’ attorno e vidi Eleonor, con indosso uno splendido vestito verde, che mi salutava. Mi avvicinai subito a lei, la abbracciai e poi incominciammo a parlare. Era davvero molto simpatica e andavamo un sacco d’accordo. Mi parlò di lei ed Harry che, al quanto pare, si stavano iniziando a frequentare
- Hey Mad, a proposito di Styles&Co., guarda chi sta scendendo le scale – disse ridacchiando. Molto velocemente mi girai e potetti ammirare subito scendere velocemente le scale Louis, Liam, Brad, Ashan e Zayn. Quest’ultimo aveva un jeans e una giacca nera con sotto una camicia bianca. I suoi capelli erano come al solito perfettamente conciati e lui era come al solito tremendamente sexy.
- WOW – sentii dire ad El appena anche loro arrivarono vicino al bancone dei cocktail. Ridacchiai e poi mi girai nuovamente a guardarli. Mi meravigliai del fatto che ognuno di loro venne da solo e non in compagnia della brava ragazza di turno. Li seguii con lo sguardo, o meglio seguii con lo sguardo Zayn, e li vidi arrivare da un gruppetto di ragazze. Fra queste subito riconobbi quella Benedetta del giorno precedente. La notai proprio perché si catapultò fra le braccia di Zayn e incominciò a scattare un milione di fotografie.
- Prima o poi se ne accorgerà se continui a fissarlo, Mad! – disse El ed io distolsi immediatamente lo sguardo da lui
- Perché non vai a salutarlo? – aggiunse prima di iniziare a sorseggiare il suo drink
- Non penso sia una buona idea … - le spiegai quel che era successo la sera precedente e i suoi comportamenti in quella giornata
- Per me questo non significa che ti odia! Magari è solo un momento difficile. Guarda, ora lui è lì, a meno di quattro metri da noi, stranamente tutto solo, che prende da bere… Perché non ne approfitti? -
- Te lo ripeto, non penso sia … - non feci in tempo a finire la frase che El già mi aveva abbandonata. Mi avvicinai al bancone e ordinai da bere, poi mi girai verso di lui che era al mio fianco e che mi stava fissando con il suo solito sorrisetto stampato in faccia.
- Complimenti Ryan, sei molto carina stasera – disse prima di mandar giù tutto il contenuto del bicchiere
- Grazie – presi il mio cocktail e mi girai per andare verso i tavoli ma fui fermata da Malik che mi prese per il polso
- Emm…  Mad! Ti va di ballare? – ridacchiai dal nervosismo. Tutto, ma non ballare! Quando ballavo, mi sentivo a disagio e sotto gli occhi di tutti, soprattutto se era un lento il ballo in questione.
- Scherzi? – lui rise e mi prese per mano
- No! Hey, mi hai già visto ballare, penso che tu abbia capito che anch’io sono una frana, ma non m’importa. Stai tranquilla -
- Tu non sei una frana -
- Shh, ah! Dettagli -
- D’accordo – gli sorrisi e lui cominciò a camminare verso la pista tenendomi per mano. Mi fece fare una giravolta e poi mi avvicinò molto più di quanto aspettassi a lui. Incominciammo a ballare sulle note di “I’m Yours” dei “TheScript” e mi venne spontaneo poggiare la testa sulla sua spalla. Era una delle più dolci canzoni che avessero ed era una delle mie preferite in assoluto.
- Sei venuta qui da sola? – mi sussurrò all’orecchio
- Dovevo venirci con Sam, però non si è sentito bene, quindi sono venuta da sola … Tu?-
- Me lo aspettavo che già ti avesse invitata Sam, infatti, dovevo venire qui con Benny. Poi avevo deciso di non venirci più. Infine Lou mi ha costretto, quindi sono venuto da solo. Ma sinceramente non do peso a certe cose  -
- Neanche io – dopo pochi secondi ci ritrovammo entrambi a canticchiare “I’m Yours” ed io lo guardai stupita
- Tu ascolti i TheScript!?!? -
- Già! Se tu la smettessi di entrare in camera mia e di urlare “abbassa il volume della tua schifosissima musica”, probabilmente arriveresti anche ad ascoltare le loro canzoni -
- Potresti mettere direttamente quelle così non entrerei in camera tua, non trovi? Comunque non mi aspettavo che ti piacessero … loro spesso sono così sensibili e così … romantici! -
- Con questo cosa vorresti dire? Se voglio, so essere molto romantico – disse ridacchiando ed io mi accorsi di quel che avevo appena non volutamente insinuato
- Intendevo solo dire che ascolti tutt’altri generi di musica -
- Per questa volta te la faccio passare – gli sorrisi e strinsi le mie braccia attorno al suo collo. Lo abbracciai e finalmente mi risentii a casa. Il suo profumo era mischiato a dell’odore di sigarette e dopobarba, era fantastico.
- Mi sono mancati i tuoi abbracci in questi ultimi giorni, sai?- dissi e lui mi strinse ancora più forte a se e incominciò ad accarezzarmi la schiena
- Emm… scusate se v’interrompo  - disse una vocina molto simile a quella di …
- Che vuoi Frances! – dissi acida e lei mi sbranò con lo sguardo
- Ballare con lui, se permetti … - a Zayn scappò una piccola risata nel vederci una contro l’altra
- Chi ti dice che io voglia ballare con te? – le fece la lingua e poi le scompigliò i capelli scherzosamente. Mi staccai da lui proprio quando la canzone finì e incominciò una dal ritmo un po’ più veloce. Che dire, lui riusciva a mascherare il suo odio e a buttarsi alle spalle tutte le cattiverie di Frances, io no di certo!
- È tutto tuo – mi fece uno dei suoi sorrisi più falsi prima che io andassi via.
Mi aggiunsi al tavolo di Eleonor che mi presentò altre sue amiche molto simpatiche: Janette, Khristie e Daisy. Verso la metà della serata si aggiunsero alcuni ragazzi al nostro tavolo fra cui anche Louis, Ashan e Zayn. Incominciammo a fare alcune battutine su dei ragazzi della squadra avversaria che stava festeggiando con noi e Ashan ci presentò persino il più figo: Jacob, il capitano. Inutile dire che i ragazzi, sentendosi pienamente minacciati dalla sua presenza ed essendo in pieno alla gelosia e quindi anche alla poca sportività, non si fecero scappare l’occasione per prenderlo in giro.
- Verrò con molto più piacere alla partita questa domenica– dissi a Zayn che, seduto alla mia sinistra, stava bevendo l’ennesimo drink
- Hai fatto l’abitudine a stare con le papere? – disse ridacchiando mentre messaggiava su WhatsApp con Harry
- No, ma almeno c’è il “licantropo” -
- Sai, potrai parlarci più facilmente, è un panchinaro, è scarso il licantropo – disse ghignando mentre riponeva il suo cellulare nella tasca della giacca
- Di sicuro gioca meglio di te -
- Magari gioca meglio a carte, è questo quel che fanno in panchina, sai? -
- E com’è che è il capitano, allora?-
- Sono un po’ tutti scarsi in quella squadra, non c’è granché da scegliere. Il capitano non deve essere per forza il migliore. Hanno messo lui perché ha più fascino degli altri, probabilmente … Almeno ha qualcosa in più -
- Ora si spiega perché tu sei il capitano, scarsone! – dissi scherzando più sottovoce
- Sei una burlona, Ryan. La nostra è un’ ottima squadra. Comunque ho sempre detto di essere bravo, non di essere il migliore – gli sorrisi e poi lui uscì fuori per fumare.
- Guarda che carini che eravate mentre vi abbracciavate! – mi disse El con una Canon in mano
- Ci hai fatto una foto? Penso di aver capito perché piaci a Styles, tu sei fuori! – lei rise scuotendo la testa e poi insistette per farne delle altre. Verso la fine della serata, quando finimmo di ballare, le due squadre furono chiamate sul palco a stappare delle bottiglie di champagne. Zayn fece volare via il tappo mentre Jacob fu aiutato perché non riusciva a stapparla. Ovviamente lo prese in giro anche su questo; Zayn alle volte sapeva essere più che odioso!
In fin dei conti fu una bella serata, feci nuove conoscenze e mi divertii più di quanto mi aspettassi.

Io ed Eleonor ci stavamo dirigendo verso la sua auto, visto che abitava a meno di un isolato da me, mi avrebbe dato un passaggio. All’incirca erano le due di notte.
- Mad, aspetta!- Prima di entrare nella Smart di El mi voltai e vidi Zayn che correva sotto un ombrello nella mia direzione. Aveva iniziato a diluviare
- Io rimango qui per stanotte. Perché non vieni anche tu? Almeno non stai sola – disse un po’ affannato dalla corsetta
- Oh … io … - mi voltai per un secondo verso El che era già salita in macchina. Precisamente era: tutta sorridente, con i pollici all’insù e annuiva con la testa molto velocemente. Era al quanto divertente!
- Sì, vengo con te… - dissi e poi mi girai nuovamente verso El – A domani, grazie comunque – lei sorrise e mi fece un occhiolino molto ambiguo

- Louis non c’è? – chiesi appena entrammo mentre accendevo la luce
- No, però mi sa che la Petter e la Collins già sono di sopra che dormono -
Salii le scale e andai in camera mia. Presi il pigiama che avevo nell’armadio e poi feci una doccia molto velocemente. Come al solito volevo scendere in cucina per prendere dell’acqua, ma nelle scale, appena passai fuori la porta di Malik, un qualcuno mi prese di peso e mi portò fino al suo letto scaraventandomi da sopra e iniziando a farmi il solletico
- Vaffancul* Malik, finiscila! – urlai mentre lui continuava a torturarmi
- Shh! Stanno dormendo – gli diedi una piccola spintarella all’indietro. Era quasi completamente seduto a cavalcioni sulle mie gambe
- Idiota! – dissi e poi tremai appena sentii un tuono moolto forte
- Ryan, hai paura dei tuoni? – chiese quasi ridacchiando
- No … - mentii
- Puoi dirlo! Non c’è nulla di strano. Anche Donya ha paura dei tuoni, infatti, in inverno, da bambino, ero costretto a condividerci il letto praticamente sempre! Allora? -
- Giusto un po’… - si guardò per pochi secondi attorno, poi prese il piumone che era ai piedi del letto e me lo buttò addosso ricoprendomi tutta, dalla testa ai piedi. Si infiltrò anche lui sotto la coperta e riprese a farmi il solletico
- Basta! Ti prego! – lui rise e poi mi scompigliò i capelli
- Hai mai visto quel film … “TED”! Hai mai visto “TED”? Quel film nel quale, quando piove, l’orsacchiotto va a dormire con John, il migliore amico …? -
- Si Malik, sì. Però c’è una bella differenza fra noi e “TED”. Io non dormo qui, e tu non sei il mio orsacchiotto -
- Io sono John, tu sei l’orsacchiotto – risi alla sua strana affermazione
- Scherzi, Malik? -
- No! Ti conviene dormire qui, oppure morirai dalla paura -
- D’accordo, dormo qui, ma non chiamarmi più orsacchiotto! Notte! – dissi stendendomi e abbassando di poco la coperta
- Buonanotte Mad -

“- Frances è un’idiota. E comunque, sei la più bella ragazza che io conosca. È solo invidiosa –
Ripensai a quel momento nel vialetto più volte in tutta la notte. Mi ricordai anche di quando iniziammo a cantare e della prima volta che mi baciò. Mi era sempre stato vicino, addirittura cercò di farmi rimediare all’insufficienza in educazione fisica. Pensai ai pomeriggi di qualche giorno prima, passati per la città. Incominciavo a volerlo davvero bene, ma ugualmente molti dei suoi comportamenti non mi erano ancora chiari. Perché aveva cercato di allontanarsi da me ultimamente?
Aprii gli occhi e lo vidi dormire tranquillamente al mio fianco. Come al solito era stupendo. Lo immortalai, un Malik così bello e, soprattutto, così tranquillo, era più che raro. Gli diedi un bacio sulla guancia e poi mi rimisi sotto le coperte abbracciandolo. Sentii un suo braccio muoversi e poggiarsi sul mio fianco, mentre la sua mano calda arrivò dietro la mia schiena.


Mi svegliai verso le undici e mezza ed incominciai subito a prepararmi per raggiungere Eleonor da “Biagio”, un ristorante italiano in Piccadilly. Zayn era a fare una corsetta, mi aveva scritto un bigliettino. Feci una doccia veloce e dopo parlai al cellulare con mia madre per pochi minuti. Misi un jeans, delle converse nere borchiate e una t-shirt nera col teschio. Mi truccai leggermente, presi al volo la borsa e corsi fuori. Stavo per chiudere il portone quando un’anziana signora sulla sessantina si avvicinò a me con fare dubbioso, magari anche un po’ confuso, direi.
- Buongiorno signora, cerca qualcuno? -
- Si! C’è Zayn in casa? -
- No, Zayn è uscito, mi dispiace -
- Tu abiti con lui?-
- Sì, momentaneamente. Lei chi è? -
- Digli che è passata di nuovo Elizabeth -                     
- Certo. Ora mi perdoni, ma devo scappare, buongiorno! -
- Ciao -
Arrivai per prima al ristorante, presi un tavolo e aspettai El per ordinare. Dopo non molto tempo arrivò, pranzammo e poi passammo il resto del pomeriggio a chiacchierare sedute su un leone di Trafalgar Square. Verso le quattro mi chiamò Sam e ci mettemmo d’accordo per quella sera, lui sarebbe venuto a prendermi alle otto e poi saremo andati a fare una passeggiata. Infatti, verso le sei, mi incamminai verso casa.



ZAYN POV.

Levai gli auricolari dalle orecchie appena arrivai fuori di casa. Presi le chiavi dalle tasche della tuta, ed entrai.  Avevo corso per ben due ore ed ero esausto. Mi buttai sul divano e accesi la TV.
- Madison! Sei in casa!? – urlai dal pianoterra ma non mi rispose, probabilmente era uscita.
Salii in camera mia e trovai un suo bigliettino a fianco al mio: “Sono a pranzo con El, un bacio. Mad
J
Il mio cellulare iniziò a vibrare: Donya
- Dimmi Donya -
- Hey fratellone, qui c’è Safaa che vuole vederti. Che ne dici di venirci a trovare? Mangi qui con noi -
- Certo, d’accordo. Arrivo fra un’oretta. A dopo -
- A dopo -
Feci una doccia e mi vestii. Entrai nel garage, presi le chiavi dell’auto e mi diressi verso Acton Town. 
Erano precisamente le due del pomeriggio quando varcai la porta di casa Malik/Lenninghton e sentii una voce a me purtroppo familiare. Continuai a camminare per il corridoio per poi fermarmi sulla soglia della porta della cucina. Erano tutti seduti ad un tavolo e proprio lei mi era di spalle. Appena mi videro, tutti fecero silenzio e incominciarono a fissarci, mentre lei continuava a parlare. Tutti sapevano quanto io fossi arrabbiato con lei, nessuno sapeva quale sarebbe stata la mia reazione.
- E così ho chiesto alla signora Coogan che ho fortunatamente incontrato nel supermercato – concluse la sua frase
- Zayn! –urlò contenta Safaa correndo verso di me a braccia aperte. La presi in braccio per abbracciarla e poi la rimisi a terra. Elizabeth si girò per guardarmi e poi subito abbassò lo sguardo. Donya subito mi corse vicino, mi prese per il polso e lentamente mi portò in camera sua.
- Mi hai fatto arrivare fin qui per parlare per caso? Dì la verità, dopo tutto quel che ci ha fatto, vorresti che io la perdonassi? – era una della prime volte che urlai a Donya
- Zayn, calmati! Non l’ho invitata di certo io, è arrivata cinque minuti fa! -
- E invece di cacciarla voi la fate accomodare? -
- Safaa le ha aperto la porta e… -
- Non m’interessa. Quella donna deve andarsene -
- Zayn è pur sempre nostra nonna! -
- Ascolta, io non voglio essere cattivo con voi. Volete vederla? Stateci insieme quanto vi pare! Io, me ne vado. Sono un essere insensibile che non è in grado di perdonare. Sai altri due giorni che succederà? MAGARI TORNA NOSTRA MADRE, e tu, dopo sei anni, hai il coraggio di riaccettarla qui come se niente fosse? Scusate, io non ci riesco -
- Se non fosse per Safaa e Walika io tutto questo non lo farei! Zayn, per favore, pensaci!-
- Scordatelo – sbraitai e chiusi la porta della sua stanza velocemente. Scesi le scale e mi diressi direttamente verso la porta. Walika mi corse dietro e mi abbracciò.  La strinsi a me dopo tanto tempo e le diedi un bacio sulla testa
- Va tutto bene, stai tranquilla – le sussurrai e lei mi sorrise. Mi abbracciò di nuovo e poi tornò in cucina dopo avermi dato un bacio sulla guancia. Venne da me la piccola Safaa con sotto il braccio la sua bambola preferita che le avevamo regalato per il compleanno.
- Andiamo a prendere il gelato? –
- Hai già mangiato? – lei scosse la testa ed io mi piegai sulle ginocchia per arrivare alla sua stessa altezza
- Allora che ne dici di una cotoletta con le patatine e gelato? -
- Dico che ti voglio bene – disse saltellando qua e là nell’entrata. Risi e presi il suo giubbino dalla piccola cabina armadio. Riferii tutto a Donya e poi portai Safaa da Barnein’s, il suo ristorante preferito. Appena salimmo in auto, mi costrinse ad ascoltare le canzoni di Justin Bieber alla radio, fortunatamente, il tragitto non era molto lungo.
Dopo averla fatta saziare, la portai al parco per fare una passeggiata. Ci sedemmo sul morbido prato dell’Hyde Park e incominciammo a fare diversi giochi con le carte. Ad un certo punto si sedette sule mie gambe e stranamente si lasciò accarezzare i capelli
- Zayn … posso farti una domanda? -
- Dimmi, tesoro -
- Ora che è tornata la nonna, tornerà anche la mamma? Hai detto così a Donya prima -
- Oh no Safaa … io, questo … non lo so! Vorresti rivedere la mamma, vero? -
- Io non la ricordo  –ed ecco che in me risalivano la rabbia e la tristezza una volta che Safaa disse queste parole
- Era bella? – mi chiese ingenuamente
- Era bellissima come te – lei mi sorrise e mi abbracciò di nuovo  - Andiamo a casa? – poi mi chiese
- Sì, certo – La presi per le mani e la feci alzare. Camminammo mano nella mano fino all’auto e poi la riaccompagnai a casa.
Erano le sei e dieci quando finalmente rientrai in casa. Ero distrutto, mi sentivo in colpa per tutto ma sapevo che non avrei potuto far niente per cambiare le cose. Provai a chiamare Madison ma mi rispose la segreteria. Sentivo il bisogno di raccontarle tutto, ma lei non c’era. Pensai che probabilmente, dato l’orario, fosse già uscita con Sam…
  


MADISON POV.

- Sì, ciao, ci sentiamo – chiusi la chiamata con zia Jess ed entrai in casa. Corsi al piano superiore, fra meno di un’ora e mezza sarei dovuta uscire e mi ci voleva un po’ di tempo per prepararmi. Sentii dei rumori provenire dalla stanza di Zayn
- Non pensavo fossi qui! –dissi spalancando la porta della sua stanza e trovandolo seduto a terra, con le spalle poggiate al letto, con una bottiglia di non so che fra le gambe e quello stramaledettissimo borsone di Harry a fianco
- Complimenti Zayn, menomale che eri cambiato! –dissi disgustata quasi piangendo dal dispiacere
- No, hey, non è come sembra! -
- Sei uno stronzo Zayn, questa roba ti fa male! Quando diamine lo capirai – urlai avvicinandomi a lui e puntandogli il dito contro
- Maddie ho solo preso questa bottiglia dal borsone, io, te lo giuro, non avevo intenzione di toccare nulla- guardai meglio la bottiglia e notai subito la scritta “Vodka Mexico Blue”. Mi piegai sulle ginocchia e lo guardai negli occhi
- Giuramelo -
- Te lo giuro. Ho solo preso la bottiglia – feci un respiro di sollievo e lo strinsi a me mettendogli le braccia attorno al collo
- Non devi preoccuparti Mad, non succederà più, è una promessa -
- Lo spero – mi sedetti fra le sue gambe allontanando la bottiglia da noi. Presi le sue braccia e le misi attorno alle mie. Intrecciai le mie e le sue dita e mi poggiai con la testa sulla sua spalla
- Dimmi la verità, quanto hai bevuto? -
- Mh… sei arrivata in anticipo, al momento neanche un bicchiere – guardai il bicchierino che era pulito e poi la bottiglia che era ancora chiusa
- Perché l’hai presa? -
- Avevo bisogno di un qualcosa che mi facesse distrarre per un po’ -
- Cosa ti sta succedendo? Posso sapere? -
- È di questo che volevo parlarti ... – disse passandosi una mano fra i capelli - Giovedì sera, quando tu eri a fare spese con Louis, io sono tornato a casa ed è venuta a trovarmi, anche se con poco successo, mia nonna … -
- E allora? -
- Vedi, forse tu non lo sai, ma lei scappò pochi mesi dopo mia madre -
- Oh … no, questo non lo sapevo. Com’è che si chiama? -
- Elizabeth -
- È per caso una signora sulla sessantina, con i capelli bianchi, gli occhi verdi … -
- Sì, è così. Perché? -
- Perché questa mattina è venuta qua che ti cercava quando sei andato a correre. Mi ha detto di dirti che è passata -
- Voleva tentare di parlarmi nuovamente. Io l’ho cacciata quando è venuta qui! Sono troppo arrabbiato con lei per riuscire a perdonarla. Era diventata come una madre per noi, sapeva quanto avevamo sofferto e ha fatto la stessa cosa della figlia. Non ci ha mai chiamati! Mai! -
- Mi dispiace davvero tanto. Non so che dirti … -
- Oggi, quando sono andato da mia zia, era lì. Donya ha detto che dovremo riaccettarla solo per il bene di Walika e Safaa, ma io non ci riesco. Mentre parlavamo, ho ipotizzato un possibile ritorno di mia madre e Safaa, che ci ha sentiti, ha pensato davvero che lei tornerà. Mi ha detto che vorrebbe vederla perché non la ricorda -
- Zayn io penso che se Walika e Safaa sentono di poterla riaccettare, non puoi fermarle. Tu la puoi pensare in modo diverso perché sei più grande, ma mettiti nei panni di Safaa che non la ricorda minimamente, eppure, sa che quella è sua nonna. È ovvio che voglia starci insieme -
- Infatti le ho detto che loro possono passare tutto il tempo che vogliono con lei, ma io non ci sarò -
Passammo un’altra mezz’ora a parlare del più e del meno in modo molto piacevole. Improvvisamente il mio cellulare cominciò a squillare e Zayn me lo sfilò dalla tasca.
- Sam! – leggemmo contemporaneamente, poi lo guardai e quasi iniziai a ridere
- Me ne sono completamente dimenticata – dissi e lui ridacchiò
- Non gli rispondi? -
- Sto pensando a una scusa, non mi va di uscire, preferisco stare qua con te -
- Oh ma così mi lusinghi. Tranquilla, faccio io – prese il mio cellulare dalle mani e si alzò da terra
- Hey Sam, ciao, sono Zayn – gli saltellavo dietro cercando di recuperare il mio cellulare ma non ci riuscii
- Ah sì, Mad mi ha detto di dirti che stasera non potrà più venire perché non si sente molto bene. Poverina, ha la febbre. Ha detto che le farà molto piacere se v’incontrerete un altro giorno – gli saltai sulle spalle e riuscii a farlo sedere sul letto. Mi sedetti davanti a lui a gambe incrociate e cercai di tirare via il cellulare con scarsi risultati.
- D’accordo. Ciao Sam, ciao  - chiuse la telefonata e mi passò con molta tranquillità il cellulare – RINGRAZIAMI! – disse
- No, ora penserà che l’ho fatto per vendicarmi -
- Lui ti interessa? –
- No. Siamo solo amici -
- Ah bene, perché ho visto che si stava frequentando di nuovo con la sua ex, Sally -
- Davvero? – dissi sconvolta e lui mi guardò curioso
- Già, ho anche una foto prova se non mi credi! -
- Perché gli hai fatto una foto? -
- Oh insomma Mad, si vede da come ti guarda che non vede l’ora di saltarti addosso. T’invita ad uscire, al ballo della scuola … Una volta che vi foste messi insieme, perché è a questo che voleva arrivare, ed io ti avrei detto che lui si frequenta ANCHE con Sally, mi avresti creduto  se non avevo la foto? -
- In parte … -
 - Ecco… -
- Sam non sarà mai il fidanzato! – dissi ridendo una volta rielaborata la sua assurda domanda. Malik parve tirare un respiro di sollievo ed io gli diedi un colpetto sulla spalla.
- Posso vedere la foto, giusto per curiosità? – lui annuì e prese il cellulare dal comodino. Cercò la foto e poi me lo passò. Quei due stavano quasi per scopare su quella sella, altro che bacio …
Alzai lo sguardo e vidi Zayn incantato a guardare un punto fisso. Quando distolse lo sguardo, trovò me che gli porgevo il cellulare e che allo stesso tempo gli sorridevo come un ebete
- Perché mi guardi così? – Perchèseiunfigoporcatrota!
- Perché sei bello, John -
- Lo so già – si alzò dal letto e quando fu sul punto di uscire dalla stanza gli corsi dietro e mi aggrappai a lui come una scimmietta
- Che fai? – mi chiese ridendo
- Sono o non sono un orsacchiotto con la febbre? Non voglio stare sola - mi poggiò di nuovo sul letto e incominciò a farmi il solletico
- Ora devi sopportarmi! –pur di farlo smettere mi nascosi sotto le coperte ma non servì a molto visto che si ci intrufolò anche lui
- Zayn, per favore, basta!!! – lui rise e poi si fermò
- D’accordo – era quasi completamente sopra di me e fra i nostri nasi c’erano pochi centimetri di distanza. Quella maledetta vicinanza non mi faceva capire più nulla. Mi rivolse uno dei suoi sorrisi più dolci e mi accarezzò una guancia. Man mano lo vedevo sempre più vicino. Misi una mano dietro al suo collo, lo attirai di più a me, e senza pensarci ancora due volte su, lo baciai. Il contatto fra le nostre labbra non durò più di tre secondi, eppure, in quel minuscolo arco di tempo mi sentii avvolta da una strana sensazione. Fu come cascare nel vuoto, al di sotto di me non sentivo più nulla. Appena ci distaccammo lui sorrise e intrecciò le nostre mani
- Posso dirti una cosa? Però non offenderti … -
- Dimmi -
- Non ho mai ricevuto un bacio peggiore – disse e poi scoppiammo entrambi a ridere come due coglioni. Ripresi il suo bel faccino fra le mani e lo baciai nuovamente. Mi diede vari morsi sul labbro inferiore e così anch’io schiusi le labbra. Non so quanti minuti rimanemmo letteralmente incollati, so solo che probabilmente in un film sarebbe stata una di quelle scene che mi fanno venire il voltastomaco. Odio vedere le persone baciarsi troppo appassionatamente.
Più passava il tempo, più la voglia di non staccarsi dalle sue labbra aumentava, stava diventando come una droga. Era incredibile il modo in cui riusciva a farmi rilassare anche solo toccandomi i capelli. Riusciva a farmi provare delle sensazioni nuove. M’irrigidii quando sentii salire al di sotto della mia t-shirt la sua mano, e probabilmente se ne accorse. Mise le mie gambe attorno ai suoi fianchi e intrecciò nuovamente due delle nostre mani. Utilizzava la sua mano libera per mantenersi e non crearmi peso addosso. Ad un tratto squillò il telefono di casa.
- Se è di nuovo Sam, lunedì lo picchio – sussurrò appena si staccò da me ed io risi
- Vado a prenderlo io – dissi riferendomi al telefono. Si stese al mio fianco ed io mi alzai. Presi il telefono dalla mensola in corridoio, anche se oramai aveva smesso di squillare, e lo portai con me in stanza. Zayn mi chiese di passargli il cellulare dal comodino e quando lo presi in mano, cliccai il tasto centrale per controllare l’ora. Aveva ricevuto  un messaggio da Sharon.
- Hai ricevuto un messaggio da una certa Sharon – dissi stendendomi accanto a lui che subito afferrò il cellulare e lesse il messaggio. Non potetti fare a meno di sbirciare, fu più forte di me! “Hey bello, che ne dici se in questi giorni prendiamo un caffè insieme? È da quasi un anno che non ci vediamo! Baci” Non so di preciso quante ne dissi mentalmente a quella poverina ma in quel momento mi diede un sacco fastidio il fatto che lui stesse massaggiando con una ragazza.
- Chi è? -
- Una vecchia fiamma. Gelosa? – disse con tono scherzoso, ma ugualmente m’infastidì
- Gelossisima! – dissi stando al gioco ma probabilmente lui pensò che sul serio fossi “gelossissima”
- Sul serio? – non proprio
- NO! -
- È una -
- Si a questo ci ero arrivata anch’io – dissi ridacchiando e lui mi fulminò con lo sguardo
- T’importa così tanto? -
- Voglio solo sapere chi è -
- È una -
- Ah … ho capito! Una della TANTE – mi diede un piccolo colpetto sul braccio ed io ridacchiai. Probabilmente se non era così impegnato a risponderle mi avrebbe picchiato sul serio
- ERA, una delle tante … -
- Ora non hai più fascino e sono diminuite? -
- Sono loro che non m’interessano più -
- Non che prima t’interessassero … – dissi acida e lui mi fece la lingua
- Sei proprio una gelosona, Ryan -
- Ti piacerebbe! – il telefono squillò nuovamente e Zayn tentò con scarsi risultati di afferrarlo
- Pronto - risposi
- Ciao Madison, sono Sam, come stai? -
- Hey Sam! Emm … giusto un po’ meglio – vidi Zayn trattenersi dal ridere e quasi mi venne voglia di picchiarlo
- Oh… beh, vuoi che ti venga a fare compagnia? Sei sola, no? Magari vuoi compag… -
- No Sam, sono con Zayn a dire il vero. Se non ti dispiace ora ho solo voglia di dormire, quindi, a domani. Buonanotte –
- Che ha detto? – mi chiese Malik mentre posava i telefoni sul comodino
- Voleva venire a farmi compagnia – lui ridacchiò, si rimise quasi su di me e iniziò ad accarezzarmi la guancia
- Tu gli hai detto che è arrivato un po’ tardi, vero? -
- Avrei dovuto? -
- Sì, perché ora sei SOLO MIA – rimasi sconvolta da quelle parole. Magari ognuno di noi le aveva interpretate in modo diverso, magari ci avevamo dato diverso peso, ma fatto sta che quando le disse io quasi mi … emozionai! Il che era del tutto assurdo! Anche se mi sentivo stupida a baciarlo senza un motivo, senza aver chiarito diverse cose, senza esser sicura di provare davvero qualcosa per lui, fu quel che continuammo a fare. Ci sedemmo entrambi al centro del letto, io sulle sue gambe. Mise le sue mani gelide al disotto della mia t-shirt, lungo la schiena. Fu costretto a levarle quando gli sfilai la maglia, cosa che subito dopo fece anche lui
- Però fa un po’ freddino -  disse a pochi centimetri dalle mie labbra
- Hai ragione –presi il piumone che era alle mie spalle e lo tirai fino alle nostre teste. Mi tirò giù sotto le coperte con lui e poi mi abbracciò. Presi sonno tra le sue braccia, con la testa poggiata nell’incavo del suo collo.




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Capitolo 19
*** Capitolo 18 ***


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PER FAVORE, LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE IN BASSO, GRAZIE!

Otto giorni dopo.

- Mi sembri una bambina gelosa dei suoi giocattoli quando fai così, Mad! – disse El mentre cercava nel suo armadio un vestito da mettere alla grande cena dei Davys che si sarebbe tenuta quella sera
- Io non sono gelosa, d’accordo? Non riesco a spiegarmi questi suoi improvvisi cambiamenti – dissi per poi scuotere la testa in segno di disapprovazione a un vestito che lei mi stava mostrando
- Maddie, è appena tornato da due giorni di trasferta. È stanco! Vedrai che appena sarà più rilassato tornerete a passare più tempo insieme – chiuse l’armadio e si sedette davanti a me, sulla sedia accanto alla scrivania.
- Io non lo vedo per niente stanco! È abituato a questo tipo di ritmi -
- Allora devi aspettare che la sua euforia totale si calmi! Inoltre ora è più che felice perché fra meno di due ore torna il suo fratellone Harry e … -
- Perché ha conosciuto una ragazza! Potrebbe essere … -  continuai la sua frase e lei mi guardò in cagnesco
- E se anche fosse così? – sbuffai dandomi una spinta all’indietro e stendendomi sul suo letto. Afferrai un grande peluche che aveva sul letto e lo strinsi più forte che potevo.
Ormai parlare di Zayn con Eleonor mi portava solo ad avere altri dubbi.
Era domenica, a momenti Zayn sarebbe venuto a prendere me ed El a casa di quest’ultima e insieme saremo andati a prendere Harry. Avevamo deciso di fargli una piccola “sorpresa” e dopo aver parlato con la sua famiglia, avevamo deciso che saremo andati a prenderlo noi.
La domenica precedente, alla partita, io ed Eleonor durante l’intervallo parlammo proprio di loro due, Zayn e Harry.
El, ammise che senza Harry stava incominciando a deprimersi e mi raccontò delle loro chiamate notturne. Io, invece, le raccontai di quel che era successo la sera prima e di quel che mi aveva detto. Per via di alcuni suoi discorsetti che ipotizzavano me e Zayn come coppia perfetta, finimmo per parlare anche delle mie paure.

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- Voglio che tu mi dica cosa ne pensi davvero – dissi mentre lo guardavo uscire dal campo
- Sarò sincera, ma non devi prendertela. Io lo dico per il tuo bene – annuii girandomi verso di lei e dedicandole tutta la mia attenzione
- Io penso che tu non possa vivere con la costante paura di innamorarti di un ragazzo e poi perderlo! Fino ad oggi hai solo avuto dei piccoli flirt, ovvio, ognuno nell’età più adolescenziale ha avuto i cosiddetti “fidanzatini”. Ma prima o poi le cose cambieranno e avrai voglia di trovare l’uomo della tua vita. Beh, credimi, se non ti fiderai di lui, non lo troverai MAI! Non puoi pensare sempre al fatto che lui ti lascerà o che ti tradirà … Da brava amica ti dico che, secondo me, anche se Zayn ha fatto i suoi sbagli, è un bravissimo ragazzo. Lo conosco da tanto tempo quanto conosco Donya! Non abbiamo mai avuto troppa confidenza, ma ci siamo sempre parlati amichevolmente. Ho capito dal primo momento che me ne hai parlato che hai paura di innamorartene -
- Penso che tu abbia pienamente centrato il problema. Inoltre, visto che stiamo parlando di Zayn, sono ancora più confusa. Non mi sembra vero tutto questo cambiamento in così poco tempo. Lo voglio bene, di questo sono sicura, ma non sono convinta di provare qualcosa di più. Devo ammettere che quando sono con lui non mi faccio tanti problemi. Riesce a farmi sentire così bene che non penso a tante cose … - El mi abbracciò ed io la strinsi forte a me
- Cosa pensi di fare? -
- Non lo so … - sussurrai e lei ridacchiò
- Beh, pensaci, perché sta venendo qua! -

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Mentre parlavamo, mi diede il suo polsino porta fortuna ed io cercai di incoraggiarlo per continuare al meglio la partita che alla fine si concluse con un pareggio. Io andai a pranzo con El e lui con la squadra. Entrambi esausti, passammo la serata sul divano a guardare un film. Mi abbracciò e ci addormentammo vicini.
Dal giorno dopo, invece, incominciammo a vederci per sole poche ore ogni giorno. Ci beccavamo nel corridoio di scuola, a lezione, per casa mentre lui si preparava per uscire, agli allenamenti e poi avevamo cenato insieme a casa una o due volte. Quando lui era a casa, puntualmente io uscivo con Donya, El e Janette.  Lo sentivo meno presente.  Inoltre, venerdì e sabato era stato in una cittadina vicina per la partita di campionato settimanale che, per fortuna, vinsero.
- Non penso di provare qualcosa di più speciale per Zayn – disse ridicolizzando la mia voce. Presi il peluche e glielo tirai dietro ridendo.
- Smettila se non vuoi che Harry sappia di quanto blateri su di lui! – dissi sedendomi sul letto e puntandole il dito contro. Lei immediatamente mi si lanciò, letteralmente, addosso, per poi stritolarmi con un abbraccio al dir poco soffocante
- Non penso che lui stia frequentando nuovamente qualche troietta. Magari sono solo i vostri impegni che hanno fatto modo che non stesse mai insieme. È successo per quattro giorni, non significa che sarà sempre così – disse calma una volta che si era scrollata di dosso
- Hai ragione … -


ZAYN POV.

- RAGAZZE SBRIGATEVI! – urlai dal salotto di casa Calder e subito dopo le vidi correre giù per le scale
- Finalmente! – aggiunsi, ed Eleonor mi diede una piccola spinta per farmi uscire velocemente di casa.
-Taci – disse mentre chiudeva a chiave il portone.
Appena salimmo in auto, vidi Mad, che era seduta al mio fianco, afferrare la busta che era sul cruscotto. Avevo completamente dimenticato di nasconderla. Conteneva due biglietti per il concerto dei The Script al quale volevo invitarla. Sapevo quanto teneva ad andarci ed era tutto esaurito già da qualche mese. Tramite degli amici di mio padre ero riuscito a ricavare due biglietti.
-Posta?– chiese girando la busta fra le mani
- Sì, posta – accesi lo stereo e la canzone che già era in riproduzione era una di quelle che Mad definiva “frastuono”. Infatti, la vidi subito allungare un braccio verso lo stereo per cambiare. Mise un canale radio a caso e improvvisamente in tutta la mia auto incominciò a risuonare “GANGNAM STYLE”. Inutile dire che incominciarono a ballare come due cretine e che quando provai a cambiare, mi assalirono.
- Due idiote nella mia auto … - Mad mi diede un colpetto sulla spalla ed io le feci la lingua.
Nell’ultima settimana eravamo stati poco tempo insieme per via dei nostri diversi impegni e soprattutto negli ultimi tre giorni mi era mancato passare più tempo in sua compagnia. Qualche minuto dopo partì un pezzo della Swift e cominciarono a cantare in coro a squarciagola per darmi fastidio. Per mia fortuna arrivammo pochi minuti dopo. Scendemmo dalla macchina e aspettammo all’entrata principale dell’aeroporto, dove già c’erano diversi genitori.
- Sarebbero dovuti arrivare più di una ventina di minuti fa – disse la signora Hammond avvicinandosi a me e le ragazze
- Buongiorno signora Hammond – dissi e lei mi sorrise – Magari stanno impiegando più tempo del dovuto per scendere e recuperare i bagagli – aggiunsi e lei annuì
- Madison, è da tanto che non mi vieni a trovare a casa – disse poi poggiando una mano sul braccio di Mad –Appena torna Lily, venite a prendervi un tè da me! -
- Oh, d’accordo – disse e poi abbassò lo sguardo che rialzò appena El urlò – Eccolo!!! -
Io corsi da Harry, che non ci aveva ancora visti, come se fossi la sua fidanzata che non rivedeva da più di un anno. Gli saltai sulle spalle e gli spettinai i capelli. Lui subito mi riconobbe e mi abbracciò appena gli scesi di dosso
- Hey fratellone, come va? – disse appena si staccò da me. Non feci in tempo a risponderlo che Mad lo abbracciò stringendolo forte.
- Oh c’è anche la piccola Mad – disse sorridente mentre la abbracciava – Mi fa piacere che siate venuti voi, ragazzi!-
- Guarda chi c’è – disse Maddie indicando El alle sue spalle
- Hey – disse arrossendo come una ragazzina. El lo abbracciò e lui le balbettò qualcosa nell’orecchio che non riuscii a sentire. Rimasero abbracciati per così tanto che nel frattempo anche Mad mi abbracciò. Le diedi un bacio sulla fronte e subito dopo mi accorsi di Beki che ci fissava da lontano. Stranamente ci salutò con la mano e noi, STRANAMENTE, ricambiammo.
- Non l’hai proprio più sentita? – sussurrai a Mad e lei scosse la testa con un pizzico di tristezza. Mi prese per mano e mi portò verso l’auto dove già c’erano Harry, El, e le quattro valigie. Due settimane, quattro valigie. Harry era la perfetta prova che non solo le donne portano tutta la propria casa con se quando partono!
Accompagnammo El e Harry a casa facendo anche una piccola sosta a casa dell’ultimo.
Appena tornammo a casa corremmo a cambiarci poiché fra meno di un’ora dovevamo essere alla grande villa dei Davys per la loro annuale e famosissima cena che sarebbe durata dalle otto di sera fino alle otto della mattina successiva, considerato tutto il cibo che come tradizione servivano.


MADISON POV.

- Non vedo Lou – disse Malik porgendomi un bicchiere di prosecco ed io iniziai a guardarmi attorno
- Guarda chi c’è lì – dissi indicando dietro di lui. El e Harry, che era del tutto a pezzi per via del viaggio, erano appena entrati nella sala del buffet insieme mentre ridevano e si tenevano per mano
- Sono una bella coppia ma mi fa strano veder innamorato un mio vecchio socio – disse ridendo ed io scossi la testa in segno di frustrazione. Poco prima Niall ci aveva fatto conoscere la ragazza che stava frequentando e scoprimmo che Liam era tornato insieme a Danielle. I migliori amici di Malik erano tutti un po’ impegnati. Era a corto di “soci”, più o meno… Di certo a Malik non mancavano amici!
- Ho trovato Lou! – dissi facendolo voltare nella mia stessa direzione. Proprio in quel momento, Louis ci vide e ci fece segno di avvicinarci a lui e al ragazzo con il quale stava parlando. Attraversammo tutta la sala e, appena arrivammo da loro, Zayn strinse la mano del ragazzo a me sconosciuto e toccò un braccio di Lou, che in quel momento emanava inspiegabilmente felicità da tutti i pori, in segno di saluto
- Mad, lui è Josh. Josh, Mad – disse Lou. Strinsi la mano a quel ragazzo che fisicamente era molto carino e aveva degli occhi chiari da incanto.
- Piacere tutto mio – disse Josh per poi baciarmi la mano. Arrivò il cameriere e mentre ci serviva altro da bere notai Zayn che fissandomi fece una smorfia. Lo guardai interrogativamente e lui si avvicinò a me ridacchiando
- Che ragazzo galante, Josh. Scommetto che ora inizierà uno dei suoi sproloqui sulla società attuale -
- Secondo me deve essere un tipo interessante, invece -
- Allora fra un po’ vi lasciamo soli, così vi conoscete meglio – disse per poi ricomporsi appena il cameriere andò via. In effetti, Josh era un tipo molto logorroico, però, a differenza di altre persone, parlava di cose abbastanza interessanti.
- Ragazzi, perdonateci, io e Zayn torniamo subito. Andiamo a salutare degli amici. Voi continuate pure a parlare – disse Louis portandosi via anche Zayn

- Infatti, in settimana, andrò anch’io alla presentazione della nuova collezione estiva di Versace – disse Josh, concludendo un suo discorso che era durato più di quindici minuti, probabilmente. Se lo avesse detto in principio, di sicuro avrei dato più ascolto al suo sproloquio. Appena finì di pronunciare quelle parole io quasi mi illuminai e feci un sorriso a trentadue denti.
- Wau, ma è fantastico. Non sai quanto t’invidio – dissi più che sincera e lui sorrise con aria soddisfatta
- Beh, se vuoi, posso farti riservare un posto accanto al mio -
- Puoi farlo? – dissi prima di entrare nell’euforia più totale. Lui annuì ed io incominciai a ridere dalla gioia
- Fantastico! Non ci posso credere, grazie! -
- Di niente. Per me sarà un piacere stare in tua compagnia. Domani ti chiamo e ci mettiamo d’accordo per l’orario – In quel preciso instante pensai a quanto fosse stato sempre fin troppo gentile negli ultimi venti minuti Josh. Insomma, ormai ero abituata a tipi come Malik che, solo quando voleva lui, sapeva diventare il ragazzo più dolce e affettuoso della Terra. Josh, invece, almeno con me, era sempre, forse anche troppo, gentile. Fu questa la mia prima impressione su di lui. Era molto attraente, chiacchierone, moolto gentile e alle volte anche giusto un pochino invadente. Ci scambiammo i numeri di telefono e subito dopo tornarono Zayn e Louis.
- Non vedo l’ora – dissi sorridente e Zayn e Lou mi guardarono interrogativamente
- Di fare che? – chiese Zayn
- Andrò alla presentazione della nuova collezione di Versace con Josh -
- Ah … - aggiunse solo per poi concentrarsi a guardar dietro di me – ci sono anche Ashan e Brad! – disse poi sorridente
- Oh, buonasera Madison. Siamo coinquilini eppure è raro che ti veda – disse Ashan dopo aver salutato tutti
- Sì, per mia fortuna è così – dissi seria per poi ridacchiare e dargli due baci sulle guancie
- Sei splendida – disse squadrandomi dalla testa ai piedi
- Oh grazie. Ti dona la camicia -
- Lo so – disse con fare snob e poi, dopo una decina di minuti nei quali continuammo a parlare, Brad lo trascinò da alcune ragazze con se.
Ci accomodammo ai tavoli, dove passammo tutto il resto della serata. Quando mi alzai da quella comodissima sedia per andar via, mi sentii gonfissima, quasi non ce la facevo a camminare. In fin di tutto però ci divertimmo e non fu così noiosa come gli anni precedenti.
- Simpatico Josh, eh? – disse Malik nel bel mezzo della nostra conversazione mentre eravamo in macchina sulla strada per il ritorno a casa
- Sì, è simpatico. È molto chiacchierone, però è interessante quel che racconta -
- Ti prego, dimmi che scherzi che ogni tanto quasi mi abbatto mentre parla – disse ridendo e coinvolse anche me in una piccola risata
- Finiscila! È un bravo ragazzo, si vede. Ognuno ha i suoi difetti -
- Dici così solo perché ti ha invitata a quell’evento -
- Dici così solo perché sei geloso -
- Hai detto così solo per cambiare discorso, ti conosco – disse guardandomi e ridacchiando
- Ma sta zitto e guarda sulla strada -
- Sai, alle scuole medie tutti pensavano che fosse gay -
- Ma non lo è … - dissi in modo più interrogativo che affermativo
- Ah, penso di no. Dicevano che lui l’avesse capito nello stesso periodo di Louis, infatti, è da allora che sono amici -
- Sinceramente, non mi sembra di averlo mai visto né tantomeno di averne sentito parlare, alle medie!
- Ovvio, tu e il tuo gruppetto di amici eravate sempre così distaccati da tutto e tutti … -
- Dici così solo perché non interessavi a nessuna delle mie amiche. Tu combinavi sempre guai, noi eravamo semplicemente più tranquille -


- Buongiorno – dissi ancora molto assonnata appena entrai in cucina dove c’era già Zayn seduto al bancone che prendeva il caffè mentre sfogliava una rivista sportiva. Alzò velocemente lo sguardo e mi sorrise
- Oh buongiorno Mad – chiuse la rivista e la allontanò di poco da lui, poi mi versò dal caffè in una tazzina e me lo porse appena mi sedetti al suo fianco
- La prossima volta voglio esser servita la colazione in camera – dissi accennando ad un sorriso mentre mi stiracchiavo
- A dire il vero ci stavo pensando, poi sei arrivata – rispose ridacchiando – Ora che me lo hai detto, scordatelo che in futuro lo farò -
- Non ce la faccio ad andare a lezione oggi. Non sono riuscita a chiudere occhio tutta la notte – dissi alzandomi per prendere i cereali nella dispensa. Anche Zayn si alzò e si avvicinò a me
- Tu invece quasi mi sei mancata stanotte – mi disse sottovoce nell’orecchio per provocarmi. Io risi e poi gli diedi una piccola spinta per allontanarlo da me – Sei un coglione, ricordi? -
- Certamente – disse ridendo. Mi abbracciò stringendomi da dietro e mi diede un bacio sulla guancia – Muoviti a prepararti, che fra un quarto d’ora andiamo – io annuii e lui salì al piano superiore per vestirsi rimanendomi addosso un fantastico odore di dopobarba che io amavo.


- Signorina Ryan! – mi riprese il prof di biologia – Stamattina vedo che ha molta voglia di chiacchierare. Le andrebbe di andare a fare due chiacchiere col preside? -
- Mi scusi – dissi accennando un sorriso e lui riprese a spiegare voltandosi verso la lavagna per scrivere uno schema
- Quindi quella di oggi è una delle ultime prove che faremo per lo spettacolo? – mi chiese
Janette, la ragazza che mi presentò El al compleanno di Donya. Oramai io, El, Janette, Khristie e Daisy passavamo molto tempo insieme, soprattutto a scuola. Mi trovavo bene con loro e avevamo molti corsi in comune.
Khristie sbuffò, annoiata dal fatto che stessimo continuando a parlare del corso di teatro quando lei aveva delle cose “urgentissime” da dirci. Io annuii e poi tornammo a seguire la lezione. Anch’io oramai ero annoiata dal dover partecipare a tutti quegli spettacolini, ma preferivo il corso di teatro a quello di cucina. Dopo meno di cinque minuti qualcuno bussò alla porta e in classe entrò Bek. Come al solito il professore fece una polemica sui nostri “enormi” ritardi prima di farla entrare in classe. Alla fine Beki prese posto in seconda fila sulla destra, davanti a me. Mi ricordai di tutte le risate che ci facevamo durante le ore di biologia per via del professore che aveva un accento più nordico e la cosiddetta “zeppola” in bocca.
Ripensai a quando disse in modo talmente freddo da farmi gelare lì sul posto -
Non voglio più perder tempo a parlare con te… Ciao! – e a quanto mi sentii sola subito dopo. Ripensai a quando sfruttò Liam e lì mi risalì la rabbia. In fine, mi chiesi perché Bek avesse fatto tutto quello. Non ero ancora capace di trovarne un motivo, ma, al di là di tutto, forse un po’ mi mancava. La conoscevo da cinque anni e non avrei mai pensato di perderla così, per un ragazzo …
Anche lei si era fatta dei nuovi amici, ma quel giorno in classe non erano presenti. Forse questo era l’unico aspetto positivo del nostro distacco: ognuna era riuscita a fare amicizia con altri.

- Perché il fatto che Zayn sappia cantare ti fa così ridere!? – chiesi per l’ennesima volta a Donya che era quasi piegata in due dalle risate
- Oh, per favore. Mio fratello non è per niente capace. Da quando il suo timbro di voce è cambiato è praticamente inascoltabile. Lo sentivo cantare tutte le mattine sotto la doccia, era terribile, credimi! – disse afferrando la mela del suo vassoio e dandole un morso
- Beh, allora rimarrai stupita quando lo sentirai cantare allo spettacolo – dissi e lei sgranò gli occhi
- Ha riaccettato di cantare? – disse stupita ed io annuii più che contenta
- Proprio una mezz’ora fa - aggiunsi
- Spero che non manderà tutto a rotoli. Non è da lui mettersi in ridicolo in questo modo -
- Tu fratello ha una gran voce. Confermi, Khristie? – chiesi alla rossa che in quel momento stava prendo posto al nostro tavolo con Daisy e Janette. Lei annuì e Donya rise guardandoci come se fossimo pazze.
La mensa quel giorno era molto affollata e noi eravamo riuscite ad occupare il tavolo migliore, quello vicino alla porta d’ingresso. Vidi Bek, da sola, con un vassoio in mano, mentre cercava un posto libero. Le feci segno con la mano di avvicinarsi e appena arrivò al nostro tavolo la invitai ad aggiungersi a noi. Lei, in piena difficoltà, accettò.
- Oh guardate chi entra in mensa, ragazze. Fernando Youlk – disse Daisy per poi quasi sprofondare sulla panca
- Carino – commentò Janette e Donya la fissò interrogativamente
- Solo!? – chiese scherzosamente la Malik e tutte scoppiarono a ridere. Io e Bek spontaneamente ci fissammo ridacchiando. Youlk era un bellissimo ragazzo, ma ciò non toglieva che era un po’ imbranato. Spesso ci aveva provato con Bek e, beh, in quei casi, le risate non mancarono.
- Hey Donya, Nicola sta entrando in mensa, ti conviene smetterla di fissare Fernando in quel modo – disse ridendo Khristie
- Ha-ha Oggi Nico non c’è, quindi, posso divertirmi a fare qualche battutina in più con voi, ok? -
- Mi sembra giusto – disse Daisy, la quale amava pettegolare sui ragazzi.
Mi girai nuovamente verso la porta d’ingresso in mensa e vidi entrare Walika e Zayn che chiacchieravano e ridevano. Walika salutò Donya con la mano e poi raggiunse le amiche, mentre Zayn, quando passò a fianco al nostro tavolo, diede un bacio sulla guancia a Donya e si sedette momentaneamente al suo fianco. Le chiese una cosa sottovoce e lei annuì ridacchiando, dopodiché lui si rialzò e prima di andarsene mi lanciò un bacio. Io gli sorrisi e quando mi girai verso Bek la vidi con la testa più bassa, concentrata a finire il suo piccolo piatto di pasta al sugo.
- Eleonor? – chiesi per spezzare quell’aria di tensione che si stava creando
- È nel parco con Harry. Se ci fai caso, oggi al “gran tavolo” manca Styles – disse mentre fissava Zayn che da in piedi  parlava con le cheerleader al tavolo a fianco – Da quando sta frequentando El, mio fratello è diventato single – aggiunse ironicamente riferendosi a Harry
- Ringrazia che non devi sederti obbligatoriamente al loro tavolo, tesoro – disse Donya poggiando una mano sulla mia spalla e facendomi distogliere lo sguardo da suo fratello che quella mattina, come tutte le altre del resto, era incredibilmente sexy …
- Già – dissi con la testa un po’ fra le nuvole
- Odio quando parla con le oche – disse riferendosi a Zayn mentre lo seguiva con lo sguardo verso un altro tavolo, quello della squadra di nuoto.

Erano le sei di sera, ero appena tornata dalla mia quarta lezione di guida. Incominciai a frequentare i corsi già da prima di compiere diciotto anni in modo tale da poter subito guidare una volta compiti. Avrei dovuto seguire per altre dieci/undici volte il corso e poi sarei passata alla pratica.
Zayn era all’allenamento e quindi in casa ero sola. Da quando vivevo con Malik, le volte in cui rimanevo a dormire al college si potevano contare. La mattina andavamo sempre insieme e mi era molto più comodo, molto meno stress. Ero seduta sul divano, con un plaid sulle gambe e una cioccolata calda fra le mani, mentre guardavo l’ultima puntata della terza serie di Dr House che avevo già visto come minimo tre volte e mentre davo un’occhiata veloce alla Home di Facebook dal mio cellulare. Ad un tratto quest’ultimo iniziò a vibrare: Josh.
- Hey, Josh! -
-Hey Mad, che fai? – sul serio mi aveva chiamata per sapere cosa stessi facendo?
- Io sono a casa, tu? -
- Oh, anch’io e mi chiedevo se ti andasse di prendere un tè insieme -
- Ah, sì, perché no! -
- Perfetto. Allora fra un’ora ti passo a prendere, d’accordo? -
- D’accordo. A presto -


ZAYN POV.
- Quindi voi non state INSIEME – dissi ad Harry mentre mi cambiavo la maglia nello spogliatoio
- Non ufficialmente – disse con molta tranquillità ed io lo guardai sorpreso – Non guardarmi così – si lamentò ed io risi
- Non me lo aspettavo da una testa vuota come la tua, Harold – dissi e lui mi diede un colpetto sulla spalla per poi sospirare
- Neanche io! Lei è entrata nella mia vita all’improvviso ed è riuscita a conquistarmi, io di certo non l’ho cercata – disse e poi mi fissò – Tu invece che mi dici? Mad? -
- Io … -
- Tu? Dai, Malik, ammettilo una volta per tutte che ti interessa! -
- Lo ammetto – dissi mentre riposi una canotta nel borsone
- L’hai ammesso?  - risi appena vidi la sua faccia sconvolta e poi annuii
- Sento che lei è l’unica a … - Harry non mi diede il tempo di finire la frase che incominciò ad urlare
- OMIODIONONLODIRE! Può bastare così! – disse ridendo mentre prese il suo borsone e se lo mise in spalla. Feci lo stesso anch’io ed insieme ci incamminammo verso il parcheggio delle moto.
- Comunque, sono contento per te – disse Harry mentre s’infilò il casco
- Ed io per te – dissi pur non riuscendo a credere che quella situazione fosse vera mentre salii in sella alla mia moto. Lui mi sorrise ed io aspettai che finisse di sistemare le sue cose per mettere in moto.
- Stasera vi vedete? – chiesi e lui annuì
- Voi che fate? -
- Non lo so. Dopo cena, di solito, guardiamo la TV insieme.  È piacevole chiacchierare un po’ sul divano. Penso che stasera le dirò del concerto -
- Così poi sarà così felice che ti darà l’ennesimo bacio prima di addormentarsi al tuo fianco. Che romanticone che sei diventato, Jawi – disse prendendosi gioco di me
- Fanculo, Harold – lui rise e poi entrambi mettemmo in moto
- Sono geloso, non prendertela – disse
- Oh, anch’io, non sai quanto -
- Buona serata bro –disse ridacchiando e poi le nostre strade si divisero.

- Mad! – la chiamai per l’ennesima volta aprendo la porta di camera sua. Non c’era. Andai verso la cabina armadio per controllare se fosse lì, ma, quando passai fuori la mia stanza, notai un bigliettino sulla porta.
“Sono uscita con Josh. Baci, Mad”




SPAZIO AUTRICE

Care lettrici, che dire, essere arrivata nuovamente al 18° capitolo per me è un sogno.
Ieri ho contattato Erika per chiederle se è possibile recuperare la mia vecchia storia. Lei, gentilmente, mi ha risposto. Recuperare la storia è possibile ma ci sono diversi sistemi di backup abbastanza complessi da setacciare …
Io potrei recuperare le recensioni tramite il Google Cache(si scrive così? Bho) Service, ma, da quel che ho letto, è una cosa troppo informaticamente complessa, per me :’) Proverò!
Quindi ho deciso che, mentre cercherò un modo per recuperare almeno le recensioni, continuerò ugualmente a scrivere con la speranza che anche le mie vecchie lettrici tornino a seguire questa FF, per me è moolto importante. In caso che non riuscirò a recuperare un bel niente, quelle 178 recensioni le porterò sempre nel mio cuore aha :’)
Sono ugualmente CONTENTISSIMA che io abbia delle nuove lettrici che sono anche molto simpatiche,  infatti, colgo l’occasione per ringraziarvi di vero cuore.
In parte, ho trovato anche il lato positivo del dover ripubblicare tutta la storia. Ho riletto capitolo per capitolo e AMMETTO che ho trovato degli orrori grammaticali che spero di non fare più perché c’è da mettersi seriamente vergogna! T_T (Spero di averli eliminati tutti :3)
Detto questo, ringrazio come al solito tutti coloro che hanno aggiunto questa storia in una delle diverse categorie, a chi ha recensito e anche a chi mi ha mandato un semplice messaggio. Siete di graaande incoraggiamento, ve ne sono grata!
Ovviamente, ora non aggiornerò più ogni giorno perché  mi serve del tempo per scrivere il 19° capitolo che sperò vi piacerà! Sono ancora moolto indecisa su cosa far succedere :3 *qualcosadimalefico*
SCUSATE LO SPROLOQUIO! ^^
Passate un buon capodanno, divertitevi e non vi dimenticate di lasciare una piccola recensione che alla piccola Alex fa sempre piacere ;)
Grazie ancora, a presto (spero), un bacioneee!
- Alex <3

(1 delle mie 4783489728947238904623890 foto preferite di Mr. Malik <3)

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-"Gli One Direction fanno schifo."
La mia reazione:
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J

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Capitolo 20
*** Capitolo 19 ***


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ZAYN POV.

- Harry, cavolo, smettila di ridere! – dissi più arrabbiato del solito, facendo cadere dalla ciotola alcuni popcorn che stavo mangiando con molta foga per via del nervosismo 
- Zayn, non è colpa mia se sembri una tredicenne in difficoltà con il suo primo fidanzatino – lo sentii dire da lontano. Si stava preparando per il suo appuntamento con El e nel frattempo cercava di farmi compagnia e mantenermi calmo … più o meno!
- Non sono in difficoltà! Sono solo … -
- Geloso? – disse prendendo il cordless in mano, probabilmente
- No, Hazza. Non sono geloso – abbassai i piedi dal tavolino sul quale poi posai la ciotola oramai vuota. Cominciai a camminare nervosamente avanti e indietro dalla porta d’ingresso fino alla TV che era accesa e sintonizzata sul primo canale mentre con una mano mi scompigliavo freneticamente i capelli
- Perché non la chiami? – disse cercando di cambiare di poco il discorso e già sapendo che non avrei mai ammesso che forse, magari, un po’ geloso lo ero …
- Sì, certo! Per dirle cosa? Come stai? – dissi ironico e lui sbuffò
- Potresti fingere di non aver letto il biglietto e chiederle semplicemente dov’è! Già che ci sei poi le chiedi anche quando torna e c… -
- Harry il biglietto era sulla porta di camera mia, sa che è impossibile che non l’abbia letto! -
- Beh, allora l’unica cosa che posso dirti è che sulla BBC2° inizia Dr. House fra meno di dieci minuti. Ti farà un’ottima compagnia mentre aspetti che lei torni -
- Divertitevi Hazza – dissi rassegnato e lui ridacchiò ancora
- Daje Zayn! Non ti ho mai sentito così. È evidente che le interessi, muoviti a fare il primo passo, cavolo! Come devo dirtelo? -
- È complicato! Ok? -
- Mettila come ti pare, però vedi di non fartela portare via da un tipo assurdo come Josh! Ci sa fare più di te, caro! -
- A domani -
- Notte bro – disse per poi attaccare e mettere fine alla chiamata che era durata più di un’ora. Poggiai sul tavolino la busta con i biglietti per il concerto e poi andai in cucina a riempire per la terza volta la piccola ciotola di popcorn. Tornai in soggiorno e mi sedetti nuovamente sul divano poggiando le gambe ricoperte da un caldissimo plaid sul tavolino. Il nervosismo riusciva persino a farmi sentire freddo quando invece in quell’appartamento si moriva dal caldo. Il tempo sembrava non passare mai e l’unica cosa che continuavo a chiedermi era quando fosse mai tornata. Mentre guardavo per l’ennesima volta la quinta puntata della terza stagione di Dr. House, stavo addirittura iniziando a prepararmi un folle e ipotetico discorso da farle, ma sapevo che non avrei mai trovato il coraggio per dirle tutte quelle cose fin troppo sdolcinate. Forse concentrarmi sull’intestino del paziente che House aveva letteralmente fra le mani, mi avrebbe aiutato a non pensarci troppo … 

- Zayn … – sentii pronunciare il mio nome in un sussurro, in modo molto dolce. Sentii qualcuno accarezzarmi una guancia. Aprii gli occhi ancora molto assonnato e appena realizzai che al mio fianco c’era Mad, le sorrisi. Mi stiracchiai e poi sospirando mi buttai all’indietro poggiandomi nuovamente con la schiena alla spalliera del divano. La guardai accennando un sorriso e lei mi abbracciò
- Com’è andata? – chiesi
- Abbiamo semplicemente chiacchierato e preso un caffè, tutto qui-
- Wau, è andata così male?  – dissi ridendo e lei mi guardò stupita
- Tu cominci a spaventarmi, lo sai? –
- Dai, parla! Perché sei rimasta delusa da quest’ appuntamento? -
- La prima cosa da mettere in chiaro è che questo non è stato un appuntamento. Abbiamo semplicemente chiacchierato seduti ad un bar! -
- Se però fosse andato bene, di sicuro lo avresti definito un appuntamento. Scommetto che ha chiacchierato solo lui – dissi ridendo e lei mi guardò quasi come per confermare quel che avevo detto – Prevedibile da un tipo come Josh …  - aggiunsi
- Comunque, non lo avrei mai definito un appuntamento! -
- Non capisco come faccia ad  interessarti –dissi fingendomi disinteressato
- Questo è la seconda cosa da mettere ben in chiaro: io non sono mai stata interessata a lui e mai lo sarò! Infatti, il nostro NON è stato un appuntamento – tirai quasi un respiro di sollievo nel sentire quelle parole che messe tutte insieme suonavano così bene!!!
- Ti pentirai di aver detto questa cosa quando capirai che lui è il tuo unico vero amore – dissi ironicamente mentre mi sedevo più compostamente sul divano e lei mi fissò dubbiosa
- Zayn … Josh è gay! – scoppiai a ridere nel vederla sputare con una certa rabbia quella verità. In fondo c’era da ammettere che Josh non era un brutto ragazzo, in parte, era un peccato che non fosse attratto dal sesso opposto!
- Che ha combinato? Da cosa l’hai capito? -
- Ci ha sfacciatamente provato con un cameriere! Gli ha dato il suo numero e ci ha tenuto a precisare che io sono una sua amica! Le ordinazioni poi ce le ha servite una ragazza. Chissà, probabilmente il poverino sarà rimasto così traumatizzato dall’accaduto, che non ha avuto più il coraggio di presentarsi al nostro tavolo. Comunque, questa ragazza aveva una scollatura piuttosto accentuata e un petto molto prosperoso, lui manco un’occhiata ci ha lanciato! Inoltre ne ho avuto la conferma quando… – io continuai a ridere per tutto il tempo che lei impiegò a raccontarmi cosa fosse successo. Ad un tratto si alzò e si sedette sulle mie gambe mettendo un braccio attorno al mio collo e mi sorrise – Per il resto della serata poi ha solo parlato! Sono state le due ore più lunghe della mia vita, infatti, non andrò più con lui alla presentazione di Versace, ho inventato una scusa … Insomma, parlerebbe per tutte le tre/quattro ore!  -disse per concludere – Non me ne va bene una – disse ridendo pur se era quasi triste nel doverlo ammettere.  Ci fu un attimo di silenzio nel quale lei continuò a guardarmi negli occhi ed io le sorrisi, poi, entrambi ci voltammo a guardare la TV appena un qualcuno strillò come un matto
- Ahh ma che ti guardi! – disse appena notò un uomo steso a terra e tanto sangue. Afferrò il telecomando e velocemente cambiò canale, poi si sedette di nuovo sulle mie gambe
- Che ore sono? – chiesi e lei controllò velocemente sul display del suo cellulare
- Le nove e venti – disse
- Che ne dici di andare a mangiare qualcosa fuori? Il frigo è completamente vuoto, domani ci tocca fare la spesa -
- Pensandoci, ho una strana voglia di cibo/spazzatura! – disse ridendo
- Allora vado a cambiarmi – dissi dandole dei leggeri colpetti sulle cosce per farle capire che doveva alzarsi
- Perché ti cambi? Sei così sexy con la tuta – disse disinvoltamente mentre mi alzavo dal divano
- Io sono SEMPRE sexy, Miss Ryan – dissi avvicinandomi e lei ridacchiò
- Hai perfettamente ragione, Mr. Malik.Ora muoviti, che ho fame – disse per poi attirarmi a se e darmi velocemente un bacio sulla guancia. Prima di andare in camera a cambiarmi presi velocemente dal tavolino la busta con i biglietti ed appena entrai in camera mia la infilai  nel portafogli. Infilai velocemente un paio di jeans, una t-shirt bianca e una felpa rossa. Finii di prepararmi in pochi minuti e poi scesi da lei che era seduta a fianco al tavolo con le gambe accavallate mentre leggeva una stupidissima rivista di gossip
- La smetti di comprare/leggere queste stronzat*? –dissi avvicinandomi a lei
- È uscito con il quotidiano – disse acida alzando lo sguardo – Ce l’hai fatta! Sei peggio di una ragazza, Malik – aggiunse
- Non è la prima volta che me lo sento dire – dissi cercando su una mensola le chiavi dell’auto
- Perché non andiamo a piedi? -
- Scherzi, vero Mad? – lei scosse la testa e mi prese per un polso
- Siamo a due passi dal centro, impieghiamo più tempo per trovar parcheggio che ad andare a piedi -
- Uffa – dissi e lei si girò rimproverandomi con lo sguardo
- Dai, Zayn! Non cominciare a lamentarti come un bambino -



MADISON POV.

Camminammo sotto braccetto, come due vecchietti, per meno di venti minuti, fino ad arrivare a Piccadilly Circus. Per tutto il tempo chiacchierammo del più e del meno in modo molto piacevole. Dopo aver passato un pomeriggio incredibilmente stressante in compagnia di Josh, passare del tempo con Zayn era così rilassante che quasi poteva essere paragonato ad un massaggio o ad un bagno in una Jacuzzi. Adoravo stare con lui, riusciva a capirmi, il più delle volte mi appoggiava e spesso riusciva a farmi ridere anche su degli argomenti che normalmente mi facevano innervosire. Entrammo del Burger King che era stranamente semivuoto, riempimmo i nostri vassoi e poi andammo a sederci ad un tavolo un po’ appartato. Mangiammo i panini e dopo gli imboccai le patatine con il ketchup e la maionese.   
- Domani pomeriggio uscirò con Donya, gliel’ho promesso, mi dispiace – Disse mentre con le mani portava entrambe le mie gambe sulla sua coscia sinistra
- Oh, non fa niente. Mi accompagnerai a fare spese un altro giorno -
- Non riuscirò mai a scamparmi questo pomeriggio da Harrods, vero? -
- No! – dissi ridendo mentre gli portavo alla bocca un’altra patatina. Risi appena notai che aveva una piccola macchiolina di maionese sulle labbra e lui mi guardò interrogativamente – Aspetta, piccolo di mamma, sei un po’ sporco – dissi ancora ridendo e afferrando un fazzolettino per pulirlo. Tolsi velocemente la maionese dalle sue morbide labbra e gli sorrisi – Ora sei perfetto – aggiunsi e lui rise mentre prese dalla tasca dei jeans il suo cellulare. Rispose ad un messaggio di Hazza e ci scattammo una foto insieme che  poi mi inviò. Continuammo a parlare, a ridere e scherzare, poi, una volta che notammo parte dello staff pulire i tavoli che oramai erano tutti vuoti, controllammo l’orario: 23:50. Il tempo era decisamente volato e purtroppo era arrivata l’ora di andarcene visto che in settimana il Burger King chiudeva prima. Ci alzammo dal tavolo sotto lo sguardo stanco dello staff, portando con noi anche i vassoi e svuotandoli nel cestino più vicino. Zayn aprì la porta e mi lasciò uscire per prima, la richiuse e poi mi prese per mano. Quel gesto mi sorprese così tanto che subito alzai lo sguardo per guardarlo meglio in volto e lo vidi fissarmi sorridente, quasi rideva. Lasciai la sua mano e lo strinsi di più a me cominciando a camminare con un braccio dietro la sua schiena. Mise un braccio sulle mie spalle e mi diede un bacio fra i capelli. Parlando, cominciammo a camminare senza prestabilire una precisa meta, ci stavamo avvicinando a Trafalgar Square.
- Mi dispiace che sia stato annullato tutto, davvero – disse riferendosi al fatto che lo spettacolo che stavamo preparando oramai da settimane e settimane, era stato annullato per via di un improvviso ricovero in ospedale di Mr. McEvoy
- Mi dispiace per Mr. McEvoy ma d’altra parte, ne sono quasi felice. Mi scoccia fare tutti questi spettacolini -
 Eravamo a pochi metri dai leoni di Trafalgar Square che era, stranamente, vuota. C’era solo un bel gruppo di vecchietti che cantava vicino alla grande fontana che era come al solito in funzione e illuminata da qualche luce blu interna. Faceva un po’ freddo, ma non c’era vento né tanta umidità. Il cielo era pieno di stelle e la luna era completamente piena. La National Gallery era chiusa ma ugualmente molto illuminata all’esterno. Era davvero strano essere lì, eppure non sentire alcun rumore a parte i vecchietti che cantavano in coro accompagnati da poche chitarre classiche.

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- Vieni con me – mi sussurrò Zayn nell’orecchio per poi prendermi per mano e cominciare a camminare verso il museo. Salimmo tutte le scale laterali e arrivammo sotto gli archi, da lì la visuale era ancora più bella! Ci avvicinammo a una delle tante colonne e cominciammo ad ammirare il cielo stellato. Mise le mani sui miei fianchi, poi mi abbracciò stringendomi da dietro. Intrecciai le mie mani con le sue e gli diedi un bacio sulla guancia
- Oh! L’hai vista? – disse indicando il cielo e alludendo ad una stella cadente, probabilmente
- No, ero troppo concentrata a guardare te, Malik – dissi ridacchiando, girandomi verso di lui e mettendo le mie mani sulle sue spalle
- Devo confidarti una cosa, Ryan – disse avvicinandosi forse un po’ troppo. Istintivamente indietreggiai di un passo e la mia schiena si poggiò alla colonna
- Dimmi – dissi con il suo stesso tono di voce basso e lui sorrise leggermente
- Non ho mai passato una serata così bella e così tranquilla solo, con una ragazza . Probabilmente non te l’ho mai detto … - proprio quando cominciai ad agitarmi, quando ero sul punto di svenire tra le sue braccia, quando il mio cuore cominciò a battere in modo irregolare, lui si fermò. Io gli sorrisi, più che entusiasta di quel che mi aveva già detto
- Non mi hai mai detto cosa? - misi una mano fra i suoi capelli scompigliandoglieli e lui quasi rise.
 Poggiò la sua fronte sulla mia, dopodiché avvicinò le sue labbra al mio orecchio destro e disse sottovoce – Ti voglio bene – In quel momento volevo sembrare il più neutrale possibile, ma non riuscivo a togliermi quel sorrisone dalla faccia. Non me lo aveva mai detto prima, non che io l’avessi fatto. Eppure, era da un mese o più che avevo cominciato a volerlo bene sul serio, sempre di più. Persino dire “Ti voglio bene” oramai è diventato molto comune. Spesso, le persone lo dicono ad altre che nemmeno conoscono. Invece, quando Zayn lo disse, per me fu una gioia immensa. Insomma, oramai era ovvio che entrambi ci volessimo bene, ma nulla è paragonabile all’emozione che si prova quando ce lo si sente dire direttamente da una persona che si considera così importante. Importante, ecco come ormai lo consideravo. Senza di lui probabilmente non avrei mai passato giornate così belle, non avrei mai conosciuto così tante persone simpatiche, non avrei mai scoperto un lato così stupido e incoerente di Bek e, probabilmente, non avrei mai capito l’importanza e la bellezza di avere un VERO amico uomo, un amico, il mio migliore amico. Il mio migliore amico per il quale stavo cominciando a provare dei sentimenti nuovi, mai provati per nessun ragazzo prima di allora.
Lo abbracciai, o meglio, gli saltai addosso, quasi in lacrime dalla gioia. Mi scrollai di dosso e gli sorrisi
- Anch’io ti voglio bene Zayn, non t’immagini quanto – dissi entusiasta. Lui era contento, glielo si leggeva negli occhi. Mi mise nuovamente con le spalle al muro, intrecciò le nostre mani e mi baciò molto più appassionatamente delle altre volte. Portò le mie mani attorno al suo collo e poggiò le sue sui miei fianchi facendo combaciare quasi perfettamente i nostri bacini. Sentii le sue labbra aprirsi in un sorriso più volte. Io ero in uno stato di confusione assoluta, infatti, probabilmente sembrai anche … poco partecipe, se così si può definire. Ero confusa. Un minuto prima mi aveva detto per la prima volta che mi voleva bene ed ora mi stava baciando riuscendo a farmi sentire il nulla sotto i piedi. Continuavo a chiedermi se volesse significare qualcosa in più, o era uno dei tanti baci che ci eravamo già scambiati altre volte. Provavo un qualcosa per lui che non sapevo neanche definire, lo volevo bene, se non di più.
Sentii le sue labbra, stanche, staccarsi. Mise le braccia rigide sul muro alle mie spalle, non dandomi così la possibilità di muovermi e mi guardò come per chiedermi quale fosse il problema
- Scusa – dissi
- No, scusa t… -
- Shh – lo zittii appena presi il suo volto fra le mani. Vidi le sue labbra morbide e umide socchiuse, vidi i suoi occhi guardarmi in modo dolce, come mai mi aveva guardata nessuno, e capii che forse per lui ne valeva la pena di rischiare, senza sapere cosa provasse di preciso, se i nostri sentimenti erano uguali. Lo baciai dolcemente e lui non subito ricambiò, probabilmente un po’ per ripicca. Senza smettere di baciarlo presi le sue braccia “smontandole” dal muro e misi le sue mani dietro la mia schiena stringendomi così di più a lui. Appena mi staccai dalle sue labbra, poggiai le mie mani sulle sue spalle e lui mi sorrise per poi mettermi di nuovo con la schiena contro il muro. Prese il mio viso fra le sue mani e riprese a baciarmi. Rimanemmo lì a baciarci per svariati minuti, fermi in quel posto che in quel momento sembrava anche più bello di quanto già fosse normalmente. Ad ogni suo bacio, un brivido precorreva tutta la mia schiena e sentivo il mio corpo andare a fuoco dall’emozione. Si staccò dalle mie labbra e passò al mio collo. Creò una lieve pressione in un piccolo punto che poi cominciò a mordicchiare e a succhiare lentamente. Le mie mani erano immerse completamente fra i suoi capelli morbidi, forse quasi più dei miei. Alzò la testa e cominciò a guardarmi negli occhi, inconsapevole che così facendo rischiava di farmi svenire tra le sue braccia muscolose. Avvicinai il mio viso al suo facendo toccare i nostri nasi e ad un certo punto lui cominciò a tastarsi la tasca.
- Che c’è? – chiesi ridacchiando e ci lui infilò una mano
- C’è una cosa nella tasca che mi dà fastidio. Penso di aver capito cos’è – disse ridendo per poi sventolarmi in faccia una busta che già vidi una volta nella sua macchina – Perché non la apri tu? – aggiunse, ed io la presi in mano
- Sinceramente, volevo dirtelo in un modo migliore e magari anche in una situazione diversa ma, sono a corto d’idee e il tempo stringe – disse un po’ imbarazzato mentre si passava una mano fra i capelli ed io rompevo la busta su un lato. Non capivo a cosa si stesse riferendo ma mi aveva reso ancora più curiosa di scoprire il contenuto di quella famosa busta.
Appena la aprii, tirai fuori due foglietti rettangolari neri. Li girai e appena vidi la foto dei The Script e la scritta #3TOUR non capii più nulla. Mi coprii la bocca con una mano e feci qualche passo all’indietro, quasi piangevo.
- Non è possibile! Non sono veri! Sono esauriti da mesi ormai! –
- Beh, invece, ti assicuro che sono veri – disse continuando a fissarmi e a ridere
- Io ci vado. Sarei molto felice se tu… - non lo lasciai finire la frase che già lo stavo stritolando e ricoprendo di baci
- Si si si si si si! Si! Assolutamente sì! Verrò con te – dissi cercando di calmarmi e mettendo le mie mani sulle sue spalle – Grazie, Zayn – aggiunsi, dopo aver preso fiato
- Di nulla – mi diede un bacio sulla guancia e poi continuò a fissarmi. Non potevo ancora crederci, ero troppo euforica. Cominciai a saltellare e poi lo abbracciai di nuovo
- Non vedo l’ora, davvero. Ma come hai fatto ad averli? -
- Me li han venduti degli amici di mio padre. Loro conoscono gli organizzatori – continuammo a parlare e a programmare quella giornata fin dalla mattina anche se mancavano ancora sette giorni! Dovevamo essere lì come minimo tre ore prima e Greenwich non era proprio nel centro della città. Mentre parlavamo, ci incamminammo verso casa passando di nuovo per Piccadilly dove incontrammo anche dei suoi amici che, nel vederlo passeggiare per il pieno centro della città, mano nella mano con una ragazza, quasi sgranarono gli occhi e, ovviamente, non si risparmiarono battutine imbarazzanti.



ZAYN POV.

- Oh Ashan, smettila prima che ti stenda a terra! – disse Louis che quella mattina era molto agitato, come una ragazza nel suo “periodo NO” del mese
- D’accoooordo! – disse Ashan buttando il pacchetto di sigarette sul tavolo e portandosene una alla bocca. Tutti continuammo a ridere alla sua battuta sul cameriere, considerato da Louis un “bel finocchietto”.
Arrivò finalmente Niall e si aggiunse al nostro tavolo sedendo a fianco a Danny, un nostro compagno di squadra
- Buongiorno a tutti, ragazzi! Che mi sono perso? – chiese l’irlandese e Lou fulminò il mio povero cugino con lo sguardo
- Non è successo nulla, Horan, tranquillo – disse Harry giocherellando con una bustina di zucchero. Io continuavo a ridacchiare sotto i baffi, infatti, Niall se ne accorse e mi guardò interrogativamente mentre si sfilava i guanti
- Meglio che sorvoliamo – dissi sedendomi più compostamente e lanciandogli un’occhiata. Capì al volo che si trattava di una situazione “delicata” e, mimando, quando Lou si distrasse, mi fece segno che dopo gliel’avrei dovuto dire.
Eravamo tutti al Best Cafè a fare colazione. Erano le nove di martedì mattina. Non andammo al college visto che era la festa del santo patrono del quartiere
- Madison? – mi chiese Liam
- Dorme ancora, penso. Era stanca e non è voluta venire – dissi per poi accendere una sigaretta
- Ah amico! Beato te che a diciannove anni vivi con una figona – disse Brad per poi aspirare del fumo. Lui non andava molto d’accordo con i suoi genitori ed era figlio unico, ci considerava la sua famiglia – Ora andate d’amore e d’accordo, vero? – aggiunse ed io annuii mentre mandavo un messaggio a Donya - Beh si vede - commentò ancora Brad sorridente
- In che senso “si vede”? – chiesi
- Sembri il suo ragazzo, Zayn. Quando girate per strada mano nella mano e tu la guardi in quel modo così innamorato poi, siete troppo carini. Sì, vi ho visti anch’io ieri – disse ridendo ed io non sapevo più che dire, ora tutti mi fissavano sorridenti, compreso Hazza, al quale non avevo detto ancora nulla - Sono contento per te, Zayn! Hai trovato finalmente una ragazza che ti voglia bene. Dico sul serio, ora però ammettilo che lei ti interessa – aggiunse Brad
- Sì m’interessa, e anche tanto, non ho problemi a dirlo – ammisi, e ovviamente cominciarono a fare gli stupidi
- Complimenti, cucciolo – concluse Lou allungando un braccio e scompigliandomi i capelli – Sono contento per te – aggiunse
- Sì, Zayn. Siamo tutti contenti per te! – disse in modo euforico Brad – Ma ci hai scopato? – aggiunse in modo molto poco delicato
- Oh ma quanto poco romanticismo. Fatti i cazzi tuoi, no? - disse Lou e Brad sbuffò buttando la testa all’indietro, avendo già capito che in presenza di Lou non avrebbe mai saputo nulla – Si vogliono bene, ma si stanno ancora conoscendo. È una cosa seria! Lo faranno quando entrambi si sentiranno pronti! – aggiunse Lou come una vera e propria ragazza
- Questa merd* non si può sentire, Lou!- sbottò acido Brad e Tommo lo fisso dicendo in modo freddo – INSENSIBILE! Quand’è che maturerai un po’ anche tu? E poi che t’importa? – io risi, la scena era troppo esilarante
- Ho solo chiesto! – si difese Brad alzando le mani e Lou lo guardò male – Fai finta che non ti abbia detto nulla! – aggiunse, poi, rivolto a me che continuavo a ridere
- Ecco a voi le ordinazioni, ragazzi – disse Holly, la cameriera. Un tempo usciva con noi, era l’ex fidanzata di Erik, un altro membro della squadra che quella mattina era insieme a noi seduto al tavolo 14, alla mia sinistra. La povera Holly dovette persino sopportare lo sguardo dispiaciuto di Lou per tutto il tempo che mise sul tavolo le nostre ordinazioni. Tommo sperava che saremo stati serviti dal finocchietto, e probabilmente, anche Erik …
– Questa è pura infamità, ragazzi! – disse quando, quella mattina, riuniti tutti all’entrata del Regent’s Park, decidemmo di andare a fare colazione proprio al Best Cafè.
- Buongiorno ragazzi, anche voi qui? – disse alle mie spalle una voce molto squillante che purtroppo mi era familiare. Sentii delle mani poggiarsi sulle mie spalle. Posai il cucchiaino nel piattino del caffè e velocemente mi tolsi le sue mani di dosso.
- Buongiorno Fran – dissi annoiato tornando a girare nel mio caffè. Kessy, una delle cheerleader, si avventò su Niall e cominciò a fargli il solletico dopo avergli stampato due grossi bacioni sulle guancie  lasciandogli così il segno del suo rossissimo rossetto. Riuscì a far perdere la pazienza persino ad un tipo buono e pacato come Horan, che, esausto, se la staccò di dosso pregandola di lasciarlo in pace. 
- Hey Brad, ci vediamo stasera? – chiese squittendo Frances mentre lui si risedeva al suo posto dopo averla salutata
- Ho preso impegni – disse distaccato e finalmente le due se ne andarono altrove.
Continuammo a parlare e a scherzare per quasi più di un’ora, senza muoverci dal bar. Organizzammo la serata nel nostro solito appartamento dove non ci radunavamo oramai da tempo. Si trovava alle spalle di un parco, non proprio in centro, ma era abbastanza facile da raggiungere con le auto. Era di proprietà di un vecchietto di Acton St. che ci aveva visti crescere nel campetto di calcio a fianco alla sua casa. Quando ci facemmo più grandi, non avendo figli, ce lo affidò e ci diede il permesso di ristrutturarlo all’interno, cosa che facemmo tutti insieme in più di due mesi.
- È la prima volta che ci facciamo entrare anche delle ragazze! – disse Dan alludendo ad Eleonor, Mad, Danielle, Kate, ovvero la ragazza che stava frequentando Niall, e Khristie, un’amica di Mad ed Eleonor che morivamo dalla voglia di presentargli.
- Già, vedrai che crolla qualcosa quando varcano l’entrata – disse scherzando Youlk, Fernando Youlk, che era seduto al suo fianco – mi dispiace, ma io non ci sarò – aggiunse, giustificandosi dicendo che aveva l’allenamento di nuoto e ricordandolo così anche ad Erik, che confermò la sua assenza.
- Anch’io non ci sarò – disse Brad mentre scriveva un qualcosa sul cellulare
- Se non vieni con noi, allora quali sono questi impegni? – chiese Dan e lui quasi rise
- Beh… conoscete tutti Serena Seddes, no? – disse facendo sollevare così un boato di urli e fischietti dal nostro tavolo, sembravamo dei ragazzini. Serena era una bella ragazza, anche molto intelligente, quando voleva … Ciò che la rovinavano erano le sue amicizie, oramai era anche lei sulla brutta strada. Io la conobbi anni prima fuori una birreria e passammo insieme una notte, poi non la sentii più, ma continuai a vederla per la scuola.
- Tommo, che stai facendo? – chiesi stranito appena vidi Lou contare in modo curioso sulle dita
- Io non vengo! – disse attirando l’attenzione di tutti – Sei ragazzi, sei ragazze. Già so come andrà a finire – disse istericamente facendo ridere tutti
- Dai Tommo, vieni! Non ti abbiamo mai lasciato da solo, lo sai che non succederà – disse Harry e Lou sospirò
- Ah, d’accordo, verrò! Ma se mi ritroverò a guardare un film da solo con dei popcorn in mano, dimenticatevi di me con delle coppiette per i prossimi sessant’anni! -

- Quindi le hai anche detto del concerto? – mi chiese Hazza facendosi largo fra la folla e cercando di non perdermi. Entrambi stavamo tornando a piedi al Regent’s per raggiungere la mia moto e le vie del centro erano già molto affollate
- Sì. Era contentissima -
- Zayn ora devi solo dichiararti – disse ridacchiando il riccio
- Aspetterò ancora un po’ – dissi infilandomi il casco – le do un altro po’ di tempo per rifletterci – aggiunsi salendo in sella alla moto
- Siamo sulla stessa barca, allora – disse ed io rimasi molto sorpreso dalla sua affermazione
- Harry Styles intende dichiararsi ad una ragazza? -
- Potrei dire la stessa cosa di te, fratello! – disse ridendo mentre s’infilava il giubbino antivento. Lo riaccompagnai a casa e come al solito per tutto il tragitto diede i numeri imprecando verso le numerose ragazze o vecchiette che, non sapendo guidare, più volte ci avevano quasi investito. Era divertente portarselo dietro.

Io e Mad andammo a fare la spesa appena tornai a casa, dopodiché, andammo a casa di mia zia, avremo pranzato lì con loro.
- Madison! – disse euforica mia zia appena la vide entrare in cucina dopo di me – Da quanto tempo! Come sei bella. Allora? Tutto bene? –continuò mentre la abbracciava e baciava sulle guancie che erano diventate un po’ rosse. Era troppo perfetta, troppo!
- Si, tutto bene, grazie. Lei come sta? -
- Bene, tutto bene. Diamoci del tu, bella. Chiamami pure Adele – continuarono a parlare per minimo un quarto d’ora, nel frattempo arrivarono anche le mie sorelle
- Hey Mad, vieni un secondo in camera mia? Voglio farti vedere una cosa – disse Donya trascinandosela con se fino al piano superiore e lasciando in cucina solo me e la zia. Io ero appoggiato al marmo a fianco ai fornelli mentre lei girava con un cucchiaio di legno la salsa nella pentola sul fuoco
- Sai Zayn, ti vedo meglio, ultimamente. Sei cambiato – disse ad un tratto cominciando a guardarmi sorridente. Era da tanto che non mi guardava in modo così felice, così fiera di me
- Che intendi dire? Non sei la prima che me lo dice, in effetti … - dissi ridacchiando. Sembrava che tutti coloro che mi conoscevano da tempo, si fossero messi d’accordo per dirmi le stesse cose
- Ti vedo meglio! Più rilassato, più sorridente! Fumi anche di meno. Sei qui da quasi un’ora e non sei ancora uscito fuori – disse ed io rimisi l’accendino in tasca. C’erano vizi che non andavano via così facilmente, purtroppo! – Sono felice per te – disse accarezzandomi velocemente una guancia e tirandomi un pizzicotto, io le sorrisi – Spero anche che tu abbia smesso di usare tutta quella roba – aggiunse più seria
- Mi sono promesso di non toccarla mai più, e ci sto riuscendo -
- Ed io sono fiera di te, tesoro – disse per poi abbracciarmi. In quel momento mi sentii più che soddisfatto. Finalmente mia zia, che oramai era come una madre per me e le mie sorelle, era tornata ad essere fiera di me,  a guardarmi e a sorridermi come anni prima. Stava andando tutto per il verso giusto, mi sembrava di essere in un sogno
- E di lei cosa mi dici? – mi chiese appena le sentimmo ridacchiare nel corridoio. Io sorrisi e probabilmente i miei occhi s’illuminarono, come al solito
- Noi … - iniziai e poi non continuai la mia frase visto che entrarono in cucina
- Poi mi racconti tutto. Voglio sapere anch’io – mi disse sottovoce prima che loro finissero di chiacchierare, io ridacchiai e poi le stampai un bacio sulla guancia
 – Ah ti voglio bene, zia – le dissi nell’orecchio e lei mi diede un bacio sulla guancia
Per il pranzo tornarono a casa anche zio Bob, Blake e Lorenzo, i loro figli. Lorenzo era nato nello stesso giorno di Walika, mentre Blake era di pochi mesi più piccola di me. Purtroppo non lì vedevo spesso, loro frequentavano un altro college.
Dopo pranzo io uscii con Donya. Mad, dopo esser andata alla scuola guida, raggiunse Khristie, Janette, Daisy e altre sue amiche in centro.
Camminammo per tutto il pomeriggio avanti e indietro per il Queen’s Walk per poi fermarci allo Starbucks a fianco al City Hall per prendere un frappuccino. Era da tanto che non passavamo così tanto tempo insieme, infatti, fu molto piacevole e il tempo passò in fretta. Fu uno di quei pomeriggi che vorresti non finissero mai, Donya era la mia vita, l’unica che mi era SEMPRE stata vicina. Parlammo un po’ di tutto, lei mi chiese persino se io avessi un minimo interesse nei confronti di Madison. Io feci un po’ il vago, ma lei capì che la risposta era “SI”, riusciva a leggermi nel pensiero.



MADISON POV.

- Ah! Stracciato! DI NUOVO! 3-0 per me, biondo! – sentimmo urlare Liam dall’interno dell’appartamento. Io e Zayn eravamo appena arrivati dopo quasi venti minuti di auto. Era un luogo molto appartato e all’esterno sembrava un bellissimo cottage di montagna
- Non cresceranno mai – disse Zayn ghignando dopo aver bussato
- Ma sta zitto, che tu sei il peggiore! – dissi e lui fece il finto broncio mentre chiudeva il suo ombrello. Aveva cominciato a piovere da più un’ora e non sembrava voler smettere!
- Buonasera ragazzi !– disse Lou appena aprì il portone di legno e facendo così uscire una ventata di aria calda - Mad, favoloso il tuo maglioncino. Preso da Zara? – aggiunse subito dopo avermi abbracciato ed io annuii per poi andare a salutare tutti gli altri, Zayn si era già buttato sul divano con uno joystick in mano.
Era un posto molto accogliente, molto più grande di quanto sembrasse dall’esterno, fatto per lo più in legno, con uno splendido camino, dei grandi divani rossi, uno schermo gigante al quale era collegata la Wii e una Playstation,  una tavola spaziosa che poteva diventare anche un tavolo da ping-pong, le finestre alte con le tendine, un bagno, e la cucina con la dispensa piena di qualsiasi cosa. Di fronte ai divani, a fianco al camino, c’era una splendida veranda che affacciava nel parco, s’intravedeva anche un laghetto in lontananza.
Apparecchiai la tavola insieme a Danielle, Khristie e Kate, mentre lo chef Louis finiva di preparare il suo fantastico antipasto. Hazza ed El erano andati a prendere le pizze e tornarono in meno di mezz’ora.

- Tu che farai, Mad? – mi chiese Harry. Mentre mangiavamo, cominciammo a parlare dei nostri piani futuri per conoscerci meglio
- Studierò giornalismo - risposi
- Oh, una giornalista sportiva? Ti ci vedo a bordo campo, potrei concederti qualche esclusiva nel dopopartita – disse scherzando Harry
- Penso che mi occuperò di moda, è questo il mio campo! -
- Già t’immagino mentre parli di tendenze estive con Giorgio Armani e Roberto Cavalli! Magari a qualche evento nella fantastica Milano – disse Lou fissandomi ed io risi
- Sarebbe un sogno – dissi
- Mad, ma hai una voglia nel collo? – mi chiese Lou strizzando gli occhi prima di portare alla bocca un altro pezzo di pizza. Vidi Zayn seduto di fronte ridacchiare e indicarmi un punto preciso nel suo collo
- Oh, no, non è niente … - dissi, in chiara difficoltà, mentre mi coprivo con la sciarpa il succhiotto che proprio Zayn mi aveva fatto la sera precedente. Non pensavo che fosse ancora lì, non ci avevo fatto caso da quella mattina, l’avrei coperto con del trucco. Tutti ridacchiarono un po’ sotto i baffi, ma, fortunatamente, Kate riuscì a far concentrare tutti su altro …
- Tu, Zayn? Che farai? – gli chiese. Lei avrebbe continuato gli studi alla facoltà di lingue
- Io spero di riuscire a continuare la mia carriera come cestista. È il mio sogno -
- Ce la farai, capitano! – disse Niall
- Oh siamo seduti a tavola con tre futuri famosissimi cestiti!- disse ridacchiando Khristie alludendo a Zayn, Danny e Harry
- Sinceramente spero di non diventare così famoso – disse Danny e Kate lo guardò interrogativamente
- Una volta esser diventato un grande giocatore, si perde tutto … La propria vita privata scompare, per non parlare del tempo libero! Preferirei giocare nella seconda squadra, seguire il mio sogno, guadagnare il mio mensile e avere tempo per stare con la mia famiglia e i miei amici senza esser paparazzato ad ogni mossa. Penso sia così anche per i ragazzi – disse Harry e Zayn e Dan annuirono
- A proposito di sogni e seconda squadra! Fra qualche settimana verrà ad assistere alla partita il vicepresidente dei Manchester Eastsydesd, si dice che sia in cerca di nuovi talenti – disse Danny e Zayn quasi si illuminò
- Non lo sapevo. È un’ottima opportunità! Dobbiamo giocare alla grande! – disse Harry felice della notizia
- Puoi tornare a giocare? – gli chiese Zayn ed Harry annuì
- Da domani torno in campo, capitano! Il pomeriggio venite da me e ci alleniamo, devo recuperare -

Dopo aver passato quasi più di due ore a chiacchierare, giocare a carte e alla Wii, ci accomodammo tutti sui divani per guardare un film scelto da Lou e definito da Zayn fin troppo “strappalacrime”. Gli unici che lo seguirono realmente furono Lou, Danny e Khristie. Questi ultimi due andavano d’accordo, ma non avevano l’aria di una futura coppia, come tanto speravano i ragazzi.
El prese sonno fra le braccia di Harry prima della metà del primo tempo. Anche Liam e Danielle si addormentarono. Niall e Kate passarono quasi tutto il tempo a scambiarsi delle carezze e dei baci, erano troppo dolci insieme, “quasi diabetici” commentò Zayn. Lui per tutto il tempo mi abbracciò, a momenti dormicchiava, ad altri rispondeva ai messaggi di Harry che, dall’altra parte del soggiorno, non osava muoversi pur di non svegliare El. Sbadigliai un po’ assonnata mentre poggiavo sul tavolino l’ennesima rivista che avevo interamente sfogliato. Mi strinsi di più a Zayn che mi sorrise e stranamente mi diede un bacio a stampo facendo rimanere incollate le nostre morbide labbra per svariati secondi. Sentii le mie guancie andare a fuoco mentre le sue dite le accarezzavano in modo così delicato. Rimasi sorpresa da quel gesto. Non pensavo l’avesse mai fatto anche in presenza di amici dato che la nostra non era una vera e propria relazione e loro avrebbero potuto pensare il contrario … Appena si allontanò di poco dalle mie labbra aprì gli occhi e mi sorrise, io ricambiai e gli accarezzai più volte le guancie. Mi guardai un po’ attorno e notai che avevano preso tutti sonno, persino Lou. L’unico che fingeva chiaramente di dormire era Hazza, che, ad occhi chiusi, stava ancora ghignando dopo averci visti, probabilmente …
- Sto per addormentarmi –dissi sottovoce a Zayn mente portava entrambe le mie gambe sulle sue ginocchia
- Idem – disse per poi prendermi per mano
- Vuoi andare a casa? – mi chiese, ed io annuii nuovamente dopo aver controllato il suo orologio che segnava l’una meno dieci.
Ci infilammo le giacche e nel frattempo si svegliarono anche tutti gli altri che s’incominciarono a preparare per andar via. In casa rimasero solo El e Harry che si sarebbero trattenuti un altro po’. Impiegammo più tempo del previsto per tornare a casa visto che cominciò addirittura a nevicare. Io presi sonno dopo i primi dieci minuti di tragitto. Arrivati a casa, Zayn mi prese in braccio e mi portò fino in soggiorno. Rimanemmo per una decina di minuti ad osservare a fianco alla finestra il giardino che man mano diventava sempre più bianco, dopodiché, salimmo nelle rispettive stanze. Infilai il pigiama e poi mi stesi sul letto cercando di coprire interamente la testa con il piumone. Fuori aveva ricominciato a piovere e i tuoni si facevano sentire! Mi rigirai più volte nel letto, ma non riuscii a prender sonno. C’era solo una soluzione: John. Mentre camminavo verso la sua stanza, mi sentivo come una stupida bambina che aveva paura dei mostri sotto il letto. Aprii la porta della sua stanza e notai che era ancora sveglio. Era steso sotto le coperte, con il cellulare fra le mani.
- Hey, Ted – disse ridacchiando
- Ho bisogno di te, John! – dissi correndo verso di lui che, ridendo, aprì le braccia e mi trasportò sotto le coperte. Presi finalmente sonno fra le sue braccia, fra le braccia del MIO John.










SPAZIO AUTRICE

Perdonatemiiiiiiiiiiiiii!!! Posso dire solo questo, ormai!
Mi rendo conto che sono in un ritardo al dir poco PAZZESCO!
Ho avuto problemi con la scuola, taante interrogazioni, taaaaaante verifiche! Come se non bastasse, in quest’ultima settimana, ho preso l’influenza e tuttora non sto molto bene. Inoltre, ora mi ritrovo a dover condividere il PC fisso con mio fratello visto che il portatile serve a mio padre per lavoro questo mese! Perdonatemi, vi voglio bene! *-* aha
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto nonostante a me in primis non faccia impazzire. L’ho… come dire … partorito! Per diversi giorni sono stata indecisa su cosa scrivere, infatti,  mi son trovata più volte a cancellare anche 2-3 pagine di Word :/
Ringrazio come al solito tutte coloro che hanno aggiunto questa ff in una delle diverse categorie(vi ringrazio anche per non aver eliminato questa storia da una delle diverse categorie, visto il tempo che ho impiegato per aggiornare), tutte coloro che mi hanno mandato un piccolo messaggio, e ancor di più coloro che hanno recensito. Mi fa moooolto piacere :D
Ora mi dileguo, domani finalmente andrò di nuovo a scuola!!! Mi mancano i miei amici :’)  
Un bacione enorme a tutte, non dimenticatevi di lasciare anche solo una piccola recensione ;)
- Alexx


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