Un Alfabeto di Twin Princess

di briciolaFINE93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A come... Anello! ***
Capitolo 2: *** B come... Bello! ***
Capitolo 3: *** C come... Calma! ***



Capitolo 1
*** A come... Anello! ***


A come... Anello!
Boomo

 


Ormai, erano mesi che Boomo viveva con Perla, nel Regno dell'Oceano.
Lei si cacciava sempre nei guai per aiutare gli altri, e lui, salvandola, ci rimetteva sempre la pelle. Ma lui era contento così, l'amore gli imponeva di seguirla ovunque e di proteggerla.
Era innamorato di lei, sì, l'amava con tutto il cuore, ma lei non se me accorgeva mai. Lo considerava un semplicissimo amico. Ma a lui non bastava, così, provava in tutti i modi a dimostrarle che per lui era importante. 
Andò nel Regno di Tana Tana e prese dei fiori, ma appena in acqua, persero tutti i petali colorati.
Così, provò con dei cioccolatini, ma con l'acqua si erano tutti sciupati.
Ma lui non voleva mollare, no, ma per essere più sicuro, fece un salto nel Regno della Luna. Lì, chiese a tutte le veggenti di consigliargli un regalo da fare alla sua amata. 
-Dei fiori colorati, anzi, delle rose rosse- disse la prima, ma non andava bene, ci aveva già provato.
-Prova con della cioccolata, le donne adorano i dolci- rispose alla seconda, ma neanche quella poteva andare.
-Un anello, sì, è proprio quello che ci vuole!- gli consigliò la terza. Lui allora, andò nel Regno dei Gioielli e comprò un bellissimo anello con un rubino incastonato.
-P..Perla- la chiamò, una volta tornato -Q..questo anello è per te- disse porgendogli il gioiello. Perla rimase semplicemente a bocca aperta, era stato molto gentile.
-Grazie mille- disse prendendolo tra le mani.
-C'è solo un piccolo problema- disse guardandolo. Boomo si riprese dai suoi pensieri.
-Quale?- chiese agitato.
-Che le mie dita sono minuscole, non mi starrà mai questo anello. È perfetto per una principessa della terra ferma, io sono troppo piccola- rispose dolcemente. Boomo si spiaccicò una mano in faccia, effettivamente non ci aveva pensato.
-Sono uno stupido!- esclamò affranto. Perla gli mise una manina sulla spalla.
-No, sei dolcissimo- ribattè sorridendo, poi gli diede un bacio sulla guancia. Gli fece l'occhiolino e si allontanò. Boomo scivolò sul fondale marino, il cuore gli batteva all'impazzata.
-Perla- sussurò sognante.

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Capitolo 2
*** B come... Bello! ***


B come... Bello!
Bright


Bright era uno dei due ragazzi più ammirati, all'Accademia Reale. Sì, e l'altro era Shade.
Le ragazze gli chiedevano di uscire, e lui gentile com'era, rispondeva sempre di sì. Però c'era una cosa che non si spiegava, il fatto che quelle che uscivano con lui, una settimana dopo scomparissero.
Comunque, con i suo capelli color del grano, quegli occhi dolci e attraenti rossi, quelle labbra rosee e vellutate, sembrava il ragazzo ideale. Inoltre, il suo temperamento calmo e dolce, il suo carattere gentile ma determinato, e il fatto che facesse scherma, lo facevano apparire un tipo interessante. Ma ahimè, aveva un difetto, un difetto irritante agli occhi di una certa ragazza: era ottuso. Non riusciva a capire che lei era cotta di lui, che lo amava e lo adorava.
Ma un giorno se ne sarebbe accorto.
...
-Fine!- esclamò Rein mentre camminavano nel corridoio dell'accademia.
-Sì?- chiese Fine, girando la testa verso la sorella. Ma appena vide la sua espressione, fece un passo indietro.
-No ti prego!- mormorò sconvolta.
-Hai visto com'era bello oggi Bright? Quando fa quello sport lì, di cui non ricordo il nome, è stupendo. Le goccioline di sudore splendono come brillanti!- iniziò a raccontare Rein. Nei suoi occhi battevano due cuoricini, l'aria era diventata dolce e un'aura rosa, faceva da contorno al viso di Rein.
Fine roteò gli occhi scocciata, quando attaccava a parlare non la smetteva più. Così per una decina di minuti, Rein continuò a parlarle di quanto fosse splendido Bright. Fine ascoltava mezza addormentata il discorso, ma quando vide Bright avvicinarsi alle spalle di Rein, si rianimò e iniziò a indicarle di girarsi.
-E poi, i suoi occhi sono come due rubini che- continuava a parlare Rein. Ormai Bright era dietro di lei ad ascoltare la conversazione. Fine continuava a fare segni e a dirle di tagliare corto, ma la sorella continuava indisturbata.
-Insomma, Bright è perfetto! È magnifico, stupendo! Bastano solo due parole per descriverlo: bello e bellissimo! Quanto vorrei che mi considerasse un po' di più- concluse Rein sospirando. Guardò un attimo la sorella che aveva una faccia impaurita, le faceva segno di girarsi.
-Bèh? Che c'è?- chiese confusa, sistemandosi la manica grigia. Fine non rispose, la prese per le spalle e la fece girare. Rein rimase impietrita, Bright era lì che sorrideva e tratteneva una risata.
-Ehm... io vi lascio soli. CIAO!- urlò Fine correndo via.
-Eheh! C..ciao Bri..Bright- salutò Rein ridendo nervosa. Lui continuava a sorridere come uno stupidino, mentre lei voleva solo sprofondare cento metri sotto terra.
-Ciao Rein- disse ad un tratto lui. Le prese la mano e gliela baciò delicatamente. Lei arrossì violentemente e ritrasse la mano. Provò a correre via, ma lui la tenne per le spalle.
-Perchè vai via?- le chiese stupito. Lei si girò impaurita, non sapeva cosa dire o fare.
-E..ecco...io- provò a rispondere, ma le parole le morivano in bocca. Bright le lasciò le spalle e sorrise nuovamente. 
-Vieni- le disse prendendole la mano. 
La portò in giardino, e si sedettero su una panchina, in mezzo alle rose.
-Sai, io non sono un ragazzo timido, anzi, ma a volte non so come comportarmi- iniziò a dire, guardando davanti a sè, non riusciva a guardarla in faccia. Rein non capiva il senso del discorso, ma continuò ad ascoltare curiosa.
-Però io ci ho provato, ho provato a fartelo capire- concluse guardandola negli occhi. Se prima Rein era confusa, in quel momento non ci capiva davvero niente.
-Non capisco, cosa hai provato a farmi capire?- chiese stranita. Lui sorrise e tornò a guardare davanti a sè.
-Che ti amo. Perciò non dire che non ti considero- rispose dolcemente. Rein lo guardò a bocca aperta, non credeva alle proprie orecchie.
-Puoi ripetere?- mormorò a bassa voce. Lui le prese le mani e la guardò dritta negli occhi.
-Ho detto che ti amo, e sappi che tu sei bellissima- disse sorridente. Rein lo guardò seria un momento, tanto da spaventarlo, ma poi si riprese e sorrise raggiante. Lo abbracciò di slancio, facendolo cadere a terra.
-Anch'io ti amo- esclamò felice. Arrossì pensando a come erano messi, lei sopra di lui, per terra, molto, troppo vicini. Bright le prese il viso fra le mani e la baciò con una dolcezza incredibile, come solo lui era in grado di fare. Chiusero entrambi gli occhi, lasciandosi avvolgere dal calore e dal profumo dell'altro, gustando a pieno quel sapore zuccherino.
-Ehm ehm! Scusate, ma io dovrei passare- disse Shade interrompendoli. In effetti, erano distesi in mezzo al sentiero che portava alla serra. Si alzarono velocemente, rossi come peperoni maturi, e si scusarono con Shade, che non la smetteva di ridere per le loro facce.
Intanto, da dietro una siepe di rose, Fine malediva Shade per averli interrotti. Poi sorrise, felice per la sorella, e scomparse dietro alla siepe.
 

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Capitolo 3
*** C come... Calma! ***


C come... Calma!


Mirlo era una ragazza molto tranquilla ed educata.  Non perdeva mai il controllo, non si arrabbiava, non sbuffava e non gridava. Anche il suo aspetto, il suo modo di vestire e di camminare emanavano tranquillità e dolcezza. Con i suoi capelli perfettamente allineati, quei suoi grandi occhi viola, e le paffute guance rosate, sembrava una bambola di porcellana. Poi, l'abito azzurro come le gocce d'acqua, le calzava a pennello. E a proposito di pennelli, lei era un'ottima pittrice. Sfogava la sua rabbia, la sua frustrazione, nella pittura, in modo da non apparire mai scortese o stressata. In oltre era molto timida, e spesso non riusciva a relazionarsi bene con gli altri. Aveva paura di aprirsi con qualcuno e di sembrare assillante, ma le sorelle gemelle erano riuscite a renderla più sicura di sè. Nonostante ciò, però, rimaneva una ragazza sensibile e riservata.
All'accademia, passava la maggior parte del tempo a dipingere nostalgica il paesaggio del Regno della Goccia, che le mancava tanto. Ma non lo dava a vedere, e quando era in compagnia dei suoi amici sorrideva e rideva felice. Era molto ammirata nell'accademia, tutti i  ragazzi più sensibili la ammiravano, anche se preferivano restare nell'ombra. Perchè lei era bella, gentile, brava, e molto dolce. Ma la sua dote principale era la calma, solo una volta era esplosa veramente.
...
-Scusami tanto Mirlo!- si scusò Noche mettendosi a piangere. Mirlo sorrise raggiante.
-Non ti preoccupare, non è successo niente- rispose lei educatamente. Purtroppo, durante una partita di calcio, Noche le era caduto sopra accidentalmente.
-Bene, allora riprendiamo la partita!- esclamò euforica, Fine. Annuirono e ricominciarono a giocare.
Nel pomeriggio, le ragazze avevano in programma, di andare a mangiare insieme un gelato.
-Accidenti ragazze! Sono così felice, Bright mi ha dato un bacio questa mattina!- esclamò sognante Rein. Fine roteò gli occhi.
-Ti bacia tutte le mattine!- ribattè scocciata Fine.
-Guasta feste!- mormorò irritata Rein. Tutte le ragazze scoppiarono a ridere contagiando anche lei.
-Secondo me, Fine dice così perchè è gelosa- disse Altezza sorridendo. Fine la guardò stranita.
-Gelosa io? A me non piace mica Bright!- disse muovendo freneticamente le mani. Le altre si guardarono complici.
-Ma intendevamo, che sei gelosa del fatto che Rein venga baciata, quando il tuo amore non ti calcola- continuò Sophie con aria da so-tutto-io. Fine le guardò imbarazzata.
-E...e chi sa..sarebbe, il mio amore?- chiese tremante.
-SHADE!- urlarono tutte insieme. Fine arrossì vistosamente e loro si misero a ridere.
-Non è vero!- urlò alzandosi imbarazzata. Urtò il gelato, che cadde sopra la gonna di Mirlo.
-Scusami Mirlo!- disse cercando di smacchiare la gonna. Mirlo la aiutò sorridente.
-Ma no tranquilla, non è niente di grave- sorrise raggiante. Fine ricambiò il sorriso, e così continuarono a chiacchierare. Dopo un'ora, decisero di tornare in accademia, così uscirono dalla gelateria.
-Che buono il gelato al cioccolato!- esclamò sognante Fine. Le ragazze si misero a ridere.
-Ehi! Che ho detto?!- chiese offesa.
-Tanto a te piace tutto!- rise Rein. Fine incrociò le braccia al petto, offesa, facendole ridere di più.
-Così impari nanetto!- disse qualcuno lì vicino. Le ragazze curiose, girarono l'angolo e guardarono la scena. C'erano sei ragazzi, due tenevano fermo un ragazzo basso e moro, due passavano bottigliette d'acqua al ragazzo più grande, che le rovesciava sulla testa del poveretto, e poi le buttava per terra.
-Ti piace l'acqua?- gli chiese beffardo. Gli rovesciò l'ennesima bottiglietta d'acqua sul capo, poi la gettò alle sue spalle.
Le ragazze guardavano la scena perplesse, nascoste per bene.
-Cosa potremo fare?- chiese Lione. Le ragazze si misero a pensare.
-Non saprei, tu Mirlo che ne dici? Mirlo? Mirlo!- la chiamò Altezza. Mirlo se ne stava a guardare quei ragazzi con una vena che le pulsava sulla tempia.
Uscì allo scoperto, allarmando le amiche. Si mise vicino al ragazzo più grande e gli toccò una spalla.
-Che vuoi, ragazzina?!- le chiese sgarbatamente. Lei cercò di mantenere la calma.
-Cosa state facendo?- chiese gentilmente. Lui si mise a ridere.
-Mi sembra ovvio, gli faccio la doccia- rise beffardo. Mirlo guardò le cinque bottigliette per terra.
-E perchè butti la plastica per terra?- chiese cercando di sembrare educata.
-Perchè voglio, ragazzina- rispose ridendo l'altro. Ma appena la guardò negli occhi si zittì immediatamente. Aveva le fiamme negli occhi, stava davvero per scoppiare.
-NON SI SPRECA L'ACQUA! E POI ESISTONO I BIDONI DELLA SPAZZATURA! COSÌ INQUINI L'AMBIENTE, IDIOTA!- gli urlò in faccia.
-Perciò ti prego di raccogliere le bottigliette, grazie- concluse educatamente. I ragazzi la guardarono a bocca aperta, poi raccolsero tutte le bottiglie e corsero via.
-Tsk! Ignoranti!- esclamò indignata. Le amiche le si avvicinarono allibite, lei abbassò il volto.
-Scusate, non volevo essere maleducata- si scusò imbarazzata. Le amiche si misero a ridere.
-Hai fatto bene!- esclamarono in coro.




Ok... lo so che fa schifo, ma con Mirlo non mi veniva in mente proprio niente D:
Comunque... non uccidetemi ma sto lavorando ad una mini ff di Natale che mi richiede parecchio tempo perchè è un po' complicata.
Se avete due minuti continuate a leggere che vi spiego l'idea della mini ff, altrimenti potete anche evitare di leggere, tanto non parlerò di altro.
Per quelle che sono interessate:
La mia idea consiste in una One-shot natalizia con protagonisti i nostri 4 eroi. Non sarà proprio una One-shot autoconclusiva, ma l'inizio di una vera e propria ff. Quindi se vi piacerà l'inizio la continuerò, altrimenti comunque la One-shot avrà una specie di finale che però potrebbe lasciarvi con un po' di domande.
Credo che la posterò domani  ^-^

Bacioni Semi-Natalizi
Erika

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