Me, you and Josh

di Ludos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Life is better now. ***
Capitolo 2: *** Volleyball match. ***
Capitolo 3: *** Party rock is in the house tonight ***
Capitolo 4: *** It's all like a dream ***
Capitolo 5: *** He made ​​me forget Josh but is a liar. ***
Capitolo 6: *** Like Romeo and Giuliette. ***
Capitolo 7: *** A special day. ***
Capitolo 8: *** Sex in mom's room. ***



Capitolo 1
*** Life is better now. ***



Questo è il link del capitolo precedente:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107

My life is better now.

Una bambina dai ricci neri e gli occhi verdi si è trasferita con la mamma, Danielle una bellissima donna italiana, a Hollywood dal lontano stato del Tennesee. Si signori, questa famiglia è stata abbandonata dal padre per una “fughina” con la sua segretaria , Jo, una donna hot e di 23 anni. Danielle ha pianto giorni e giorni finché la sua bambina non le disse:
“Mamma smettila di piangere. Non ti voglio più vedere così. Papà tornerà!” la mamma rise si asciugò le lacrime e abbracciò sua figlia. Dopo qualche giorno Danielle trovò lavoro come sceneggiatrice e cominciò a scrivere copioni, e i suoi copioni oggi sono i più grandi film degli anni ’90 e di oggi; così nel lontano 2001 le due donne forti si dovettero trasferire ad Hollywood. Trovarono una bella casetta nel quartiere più “in” di tutta la città, e così iniziò una nuova vita per Danielle e la bimba con i ricci neri.
Un bel giorno di sole quella bambina andò a giocare in giardino dove c’erano tutti i figli di grandi registi e manager.  Non erano normali quelle bambine con cui la bimba dai ricci neri cercava di fare amicizia: 3 di loro avevano vinto “Little Miss America”; 4 bambine sapevano cantare come usignoli; e la bimba dai ricci neri? Che sapeva fare? Oh, lei non lo sapeva ancora che avrà una voce meglio di Whitney Houston; allora si allontanò ed andò a sedersi sotto un salice, ad ammirare quei rami cadenti dell’ albero che non aveva mai visto prima.  Ad un certo punto si sentì fissata e si girò verso quegli occhioni grigi che la guardavano. Era una bimba curiosa, capelli biondi e lisci, fisico minuto (mentre lei era cicciottella), occhi grigio-azzurri; ma comunque sembrava simpatica così la bimba dai ricci neri le sorrise.
11 ANNI DOPO…
Finalmente la campanella è suonata!
Non ce la facevo più a sentir parlare di teoremi, equazioni impossibili e problemi problematici! Aspettate, non fraintendetemi, io adoro la matematica, ma dopo due ore anche il più patito della matematica e nerd sarebbe scoppiato. Infilo velocemente i libri nello zaino e mi dirigo verso il mio armadietto, ci infilo i libri che non mi servono e prendo quelli che invece devo prendere per fare i compiti. Fatto ciò vado verso l’uscita e aspetto la mia migliore amica al solito posto, finalmente è venerdì!
Io sono Josefina, ma tutti mi chiamano Josy. Frequento la Hollywood School of Arts insieme a Audrey, la mia migliorissima amica, lei pratica tutti i tipi possibili e immaginabili di danza e io canto (molto più rilassante, odio balzare da una parte all’altra della sala, stare tutta dritta o muovere il culo; a seconda del tipo di danza ovviamente).  Io e Audrey siamo come il giorno e la notte, la luna e il sole, il bianco e il nero, il buio e la luce; si, insomma, avete capito.
Io ho una massa indefinita di ricci neri come la pece, occhi più verdi del prato che al sole diventano quasi dorati. Invece Audrey è praticamente perfetta. Capelli lisci e biondi, occhi azzurrissimi che al sole diventano grigi, in viso non ha un difetto, è alta e slanciata; la perfezione fatta a persona.
Sono circa 5 minuti che aspetto quella scema di BooBoo (il soprannome che ci siamo date a sei anni); non arriverà MAI. Dovrò impegnare il mio tempo . . . e qual è il miglior passa tempo? Guardare i ragazzi carini che ci sono nel cortile della scuola. Vediamo po’… ecco quelli sono Liam “perfetto” Payne, Harry “Hodegliocchifantastici” Styles, Zayn “Badboy” Malik, Niall “Quantosonodolcioso” Horan e Louis “Sonoungranfigo” Tomlinson; loro sono i One Direction e sono così bravi che entro fine anno si iscriveranno per partecipare a X-Factor, come farò anch’io.  Poi… vediamo, vediamo chi c’è . . . eccolo, Josh Hutcherson. Il ragazzo più bello del mondo, quando lo vedo sembra sempre che abbia in torno una luce angelica. Lui è uno dei pochi ragazzi qui alla HSA che ha le tre “B”: bello, buono e bravo. È il capitano della squadra di pallavolo maschile. È la mia ossessione da sempre ormai, da quando abbiamo lavorato insieme per il progetto di scienze alle elementari. Ma il mio vero amore è la cioccolata! Okay, scherzavo. Vedo una massa di capelli biondi che si avvicina, è Audrey.
“Audreeeeey! Sempre in ritardo!” urlo abbracciandola
“Ciao... Scusami ma in mezzo a quel branco di animali non addomesticati è difficile uscire.” Sbuffa Audrey, io sorrido.
“Allora, che hai intenzione di fare oggi pomeriggio?” le chiedo.
“Fino alle quattro ho le prove di danza, poi... tu oggi non hai delle selezioni di pallavolo?”
“È  verooooo...” Dico sbattendomi una mano in fronte, io faccio anche pallavolo! “me ne ero completamente dimenticata!”
“Allora ci vediamo alle... cinque davanti casa tua?”
“Sì, perfetto. Così ho anche il tempo di farmi una... Aaaaaaah”
“Ma che cazz...”
Un ragazzo mi è venuto a sbattere, così per non cadere afferro un braccio di BooBoo, ma presa alla sprovvista Audrey cade insieme a me. D’istinto Audrey afferra la maglia del ragazzo, che cade di fianco a noi.
Ci troviamo a fissarci senza dire una parola.
Poi ci alziamo in silenzio.
“Si dice scusa.” Sbotta Audrey.
“Si, scusa.” e se ne va come se non glie ne fregasse di meno.
“Wow, che gentile.” Ironizzo.
“Già...”
“Ma chi era? Non è il...”
“Si, è Josh, il capitano della squadra di basket. Quello che di solito ci si struscia contro Brooke.” Ah, Brooke sarebbe il capo cheerleader, quella troietta, la piccola “Little Miss America” bleah che ribrezzo.
“In realtà stavo per dire 'il ragazzo che gioca nella squadra maschile di pallavolo' però... Ahahah” esclamo sorridendo.
“Eh si, sono dettagli... Ahahah Vabbè, andiamo a casa che è tardi!”
“Ciao, BooBoo.” Le dico mentre mi rimetto lo zaino. “Ciao, BooBoo, ci vediamo dopo.” E mi stampa un bacio sulla guancia.
Io salgo in motorino e torno a casa. Prendo la borsa per pallavolo e mi avvio verso la palestra. Non mi va di riprendere il motorino, così cammino con le cuffie nelle orecchie. Una canzone dei Green Day e mi isolo dal mondo. Un quarto d’ora e sono arrivata, saluto un po’ tutte e poi vado nello spogliatoio.

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Capitolo 2
*** Volleyball match. ***


Allorra! Questo capitolo è il continuo di quello che ho scritto io, e questo è il seguito:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510
 

Volleyball match.
 

Mi levo i vestiti di scuola e mi infilo la divisa di pallavolo. Pantaloncini corti blu, canottiera bianca con dietro il mio numero fortunato: 11 e la felpa aperta blu, ginocchiere e scarpe da ginnastica.
Esco dallo spogliatoio e vado a fare riscaldamento con le altre. La palestra è un campo regolamentare di pallavolo, le pareti sono bianche e il pavimento è blu. Ci sono molte porte, una delle quali porta al campo di pallavolo maschile, ma stranamente i maschi sono con noi a fare riscaldamento, chissà come mai…
“Ehi.” Sussurro al capitano della mia squadra, non mi sente.
“Ehi Kris.” Insisto, non mi sente.
“Kristen!” dico a voce normale, finalmente mi sente.
“Josy, che c’è?”
“No, niente Kris, solo che … Perché diavolo ci sono i ragazzi a fare allenamento con noi?”
“Calma, oggi ci sono le selezioni anche per loro. Faremo una partita maschi contro femmine e una mista. Poi il presidente dirà i nomi di chi può andare alle gare nazionali.”
“Ah, ho capito…” dannazione! E se io e Josh capitiamo nella stessa squadra ad una partita mista? Oddio, non ci voglio pensare!
“Ragazze pronte per la partita!” Urla il Mister. Ci disponiamo in campo. Io ovviamente sto alla battuta e Kris è sotto rete. Palla alle ragazze. Palleggio finché non sento il fischio di inizio, allora lancio la palla in aria, salto e schiaccio. Appena ritocco terra sento il suono secco della palla che cade per terra, è punto. Continuo così e faccio altri 3 punti ma alla quarta schiacciata hanno capito il mio gioco e la rimandano dalla nostra parte, un incompetente invece di alzare a Kris alza la palla a me così tento di schiacciare e faccio punto. La partita continua con questo ritmo ma al terzo set i ragazzi si ‘svegliano’ e cominciano a giocare bene, merda. Perdiamo 20 a 25 al terzo set. 10 minuti di riposo e poi si riprende a giocare. I Mister formano le squadre miste e ovviamente capito con Josh. Quel ragazzo perfetto stava nella mia stessa squadra, UN SOGNO!
“Ehi tu.” Dice guardandomi.
“Chi? Io?”
“No, il muro!” Dice ironicamente.
“Ch-ch-che c’è?”
“Allora cerca di alzare a me se sei brava anche a ricevere e non solo a battere.” Cosa?!?! Ma come si permette. Io sono una delle più brave nella squadra! Ah che faccia tosta! Adesso gliela faccio vedere io a quel, a quel coglione!
“Tranquillo non è colpa tua se non sai battere e fare punto.” Dovete vedere la faccia di Josh! Dopo il suo comportamento di oggi non credo più che sia così perfetto…
Comincia la partita e va bene, ovviamente la mia squadra vince 25 a 18. Adesso il presidente deve fare le squadre.
“Per la squadra femminile abbiamo:” Annuncia il presidente, tutte sono in agitazione.
“Kristen, Abbigale, Susan, Margaret, Joanna e Josefina” annuncia. Appena ho sentito dire il mio nome mi sono subito rilassata. Sii! Sono in squadra! Il Mister dice che possiamo tornare a casa così andiamo in spogliatoio a cambiarci. Io prendo la borsa senza cambiarmi, cuffie nelle orecchie e via si ritorna a casa. Sono le quattro ho il tempo di fare una doccia e mangiare qualcosa. Salgo le scale e davanti alla porta della mia camera c’è un post-it di mia mamma: ‘Torno domani sera, rimango a dormire in ufficio, devo finire il copione di ‘Detention’ buona notte amore. Ps: NON DARE FESTE.’
“Dai mamma ti pare che faccio una festa?!” dico tra me e me mentre stacco il post-it dalla porta e lo accartoccio. Mi spoglio e mi lancio sotto la doccia. Appena esco sono le quattro e mezza! Cavolo! Mezz’ora per prepararmi?? Non ce la farò MAI. Mi levo i capelli dall’asciugamano e me li lascio bagnati sulle spalle così si asciugano meglio; mi infilo mutande e reggiseno e in intimo scruto l’interno del mio armadio cercando un’illuminazione dal grande Buddha. Poi il colpo di genio! Shorts di jeans un po’ strappati scuri, canottiera grigia di Abercrombie & Fitch e scarpe da ginnastica. Vado in bagno mi trucco, un trucco leggero come se non fossi truccata per niente. Sono le cinque suona il campanello. Prendo il cellulare e mi precipito verso la porta.







Allora? Che ne pensate? Sia del capitolo che del nostro metodo dei link? Se non vi piace fatecelo sapere!

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Capitolo 3
*** Party rock is in the house tonight ***



Questo capitolo è il seguente di quello della mia amica.

Questo il primo capitolo: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107

Il secondo è il mio intitolato:"Life is better now."

Il terzo è anche il mio ed è:"Volleyball match"

Il quarto è quello della mia amica:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510&i=1

BUONA LETTURA BELLISSIMIIII!!! <3


Party rock is in the house tonight.
 

“Daiiii!! Ti pregooo!!! Andiamociii!! Ti preeegooo!!” dico insistente a Audrey mentre mi fa entrare a casa sua, anche suo padre è impegnato con il film ‘Detention’.
“NO,NO e NO”
“E daiii!!! Lo vedo nei tuoi occhi che ci vuoi andare!”
“Okay… va bene… forse un pochino…” dice Audrey mentre apre l’armadio. “Ma non so che mettermi!” esclama girandosi verso di me.
“Tranqui BooBoo! Ci penso io a te!” dico e scoppiamo a ridere. “Vediamo… vediamo… O MIO DIO! Che bello questo dico tirando fuori un abito da sera e girandomi con esso in mano verso la mia amica.
 È celeste, la parte di sopra è senza spalline e stretta, in vita c’è un ghirigoro color argento. La gonna invece è di tulle azzurro che termina sopra il ginocchio.
“Devi essere impazzita! Non me lo metterò MAI!”
“Oh, vabbè! Muori allora!” dico riposandolo nell’armadio; il quale scruto ancora un po’. Un abito incellofanato attira la mia attenzione; lo prendo e lo tiro fuori è bellissimo. Sono letteralmente a bocca aperta.
 È un abito nero e viola molto corto con il corpetto di stoffa viola con sovrapposto uno strato di pizzo nero e impreziosito da perle nere intorno al decolté e un fiocco in vita. La gonna è di tulle nero e viola.
“Questo, questo è perfetto!” dico e mi giro verso Audrey per farglielo vedere.
“Mi hai beccata… questo è il vestito per il ballo di fine anno.”
“Quindi ci vai?!?” esclamo incredula.
“Si.” Sospira. BooBoo non voleva venire al ballo perché non le piace tanto vestirsi tutta in tiro e sarebbe stata sicura che Brooke e le Barbie (è così che si fanno chiamare lei e le sue seguace) ci avrebbero preso per il culo ed avrebbero detto che siamo lesbiche perché saremo andate da sole; ma io ci sarei andata, non avrei mai permesso a quella lì di rovinarmi il ballo.
“Allora questo deve rimanere I-NE-DI-TO!” dico mentre lo rimetto nell’armadio. Mi ritrovai scoraggiata, perché gli altri vestiti non mi ispiravano; poi, il colpo di genio.
“Audrey…”
“Che succede Josy?”
“No, niente. Vieni con me!” dico mentre la prendo per mano e la porto fuori casa sua.
“Dove stiamo andando?” Chiede BooBoo.
“A casa mia, ho un vestito perfetto per te!” Entriamo in casa e saliamo in camera mia. Apro la cabina armadio e mi dirigo dove ho tutti i vestiti da sera. Ne tiro fuori uno blu scuro attillato.
“Tieni, questo mi va stretto, e a te dovrebbe andare.”
“Grazie BooBoo, non dovevi… Ma a che ora è la festa?”
“Alle 8 penso.”
“Non penso, è alle 8! Ce l’ha urlato dietro!”
“Ah, è vero! Che ore sono ora?”
“Leeeeeee… sette e mezza. Cazzo!”
“Abbiamo 30 minuti?!?!” dico in preda all’ansia, non voglio arrivare tardi.
“Naaaah! Anche di più!”
“Okay! Allora ci prepariamo?”
“Let’s go baby!” urla Audrey e cominciamo a correre da una parte all’altra per la casa e, dopo tre quarti d’ora, siamo pronte.
Audrey ha il vestito che le ho prestato con delle decolté dello stesso colore. Il trucco non è molto complesso ed è sui toni del blu ed argento, le labbra sono color rosa shocking con il lucidalabbra che sembra che le labbra siano carnose.
E io invece ho in vestito nero con le spalline sottili e delle decolté nere. Il mio trucco è sui toni del nero e anche un po’ di marrone, le labbra rosso fuoco. I capelli sono piastrati e raccolti in una lunga treccia; e ho una porchette con dentro cellulare mio, quello di Audrey e le chiavi mie e quelle di Audrey.
Prendo le chiavi del motorino e il casco in più il quale tiro a BooBoo; chiudo la porta di casa e ci dirigiamo verso il garage. Mi metto il casco e salgo sul motorino e Audrey sale dietro di me.
“Tesoro, sai dov’è casa di Josh?” mi chiede. In quel momento si ferma una macchina scura vicino al vialetto della mia casa; abbassano il finestrino.
“Andate alla festa di Josh?” ci chiedono. Noi scendiamo dal motorino e ci avviciniamo alla macchina scura.
“Si, perchè?” chiede Audrey.
“Noi andiamo lì ma non sappiamo la strada e dobbiamo arrivare a casa di Josh il prima possibile. Dobbiamo suonare.”
“Noi sappiamo la strada.” Dico.
“Davvero?!” chiede incredulo quel ragazzo che non riesco a riconoscere.
“DAVVERO?!” sbotta BooBoo subito dopo quel ragazzo.
“Eh, si… Io… io ci sono stata già un paio di volte…” dico.
“Okay, quindi seguiteci.” Esclama Audrey, e ritorniamo verso il motorino, saliamo e metto in moto. Dopo dieci minuti arriviamo e parcheggio davanti al vialetto di Josh.
“Come mai sai dove abita Josh?” chiede Audrey.
“Ehm…” non le posso dire che lo conosco da quando andavamo alle elementari insieme e che la madre di Josh mi invitava quasi sempre a casa sua e che mi sono innamorata di lui da quel giorno in cui la maestra di divise in coppie per fare il progetto di scienze. Non posso svelarle i miei sentimenti per Lui, Josh Hurcherson.
JOSH’S POV.
*Prima della festa a casa di Josh con e il tipo del parco con gli occhi verdi (Thomas).*
“Carina quella mora.” Dice Tom...
“Chi? Josy?” dico.
“NON SO COME SI CHIAMA LA TIPA, IDIOTA!”
“Dici quella con i ricci neri, belle bocce, occhi verdi?”
“Si, quella che stava insieme a quella bionda, altrettanto bella.”
“Eh, esatto quella! Come si chiama?”
“Chi?”
“Come chi! Quella mora.”
“Josefina Gilbert. Andava alle elementari con il nostro Joshua. Sai Tom, il mio piccolino aveva una cotta per quella bella bambina!” dice mia mamma mentre mi pizzica la guancia e mi da un bacio.
“Mamma!” mi lamento.
“Che c’è?”
“Non devi chiamarmi piccolo.”
“Vuoi che ti rimandi la festa?”
“No mamma! Puoi chiamarmi anche pinguino se vuoi!”
“Bene. Notte pinguino, io vado a cena con un dei colleghi. Non combinare casini tesoro.” Dice mentre mamma apre la porta.
“Non fare tardi!”
“Io sono grande e vaccinata! Faccio ciò che voglio. Più tosto tu! Non vare sesso, niente canne e niente sbronze che non ti riesci a mantenere in piedi.” Dice e se ne va.
“OOOOH PICCOLO PINGUINO! TESORO!” esclama Tom per prendimi in giro.
“Ma smettila stupido!”
“Dicevamo. Avevi una cotta per JOSEFINA E?!”
“Ahahah zitto! Ho fatto sesso con Brooke. Taci mio piccolo verginello! ”
“Okay, amico, non ti scaldare. È che non ho trovato quella giusta…” Dice Tom mentre scende dal tavolo della mia cucina e si va a sedere sul divano e continua dicendo. “E la bionda come si chiama?”
Sospiro e poi rispondo. “Audrey, Audrey Anderson.”
“Non dirmi che avevi una cotta anche per lei?”
“Eeeeh già! Alle medie.” Un momento di silenzio e poi…
“Idea… e se…” dice Tom con una strana luce nei suoi occhi verdi.
“Mi fai paura…”
“E se facessimo una scommessa?”
“Ovvero?”
“Dovrai uscire con tutte e due, farle innamorare di te e farci sesso.”
“Con tutte e due?”
“No, con mia nonna!”
“Okay, okay, calma amico. Limite di tempo?”
“Fino al ballo.”
“Ma io al ballo ci andrò con Brooke.”
“Non ti ho chiesto di lasciare quella sorca per quelle due! Devi solo farci sesso.”
“Ah, si, SOLO!”
“Non dirmi che hai paura di non farcela!”
“Oh, stai parlando con JOSHUA HUTCHERSON, non se te ne sei reso conto?! Quanto ci giochiamo?”
“100 bigliettoni.”
“Troppo poco. Sono due, ricordi?”
“150.”
“Sono due. Non una e mezzo.”
Tom sospira. “200?!”
“Ci devo fare sesso, ti ricordo.”
“250 dollari ti vanno bene?? Cazzo è la mia paghetta!”
“Va bene amico.”
“E se ci mettiamo qualche complicazione?” dice una voce che conosco molto bene, è Brooke.
“Oh, ciao tesoro.” Dico dandole un bacio.
“Aspetta… cosa? Che complicazione?” dice Tom.
“Ah, no, niente di importante… Solo che qualcuno potrebbe mettesi tra le due ragazzine e far fare un po’ di fatica al mio tesoruccio.” Esclama Brooke.
“Si… sono d’accordo. Vai avanti…” Dice Tom con un sorrisino.
“Un ragazzo deve cercar di farle innamorare di lui… un ragazzo come… come… TU THOMAS! Col tuo bel visino e i tuoi occhietti verdi. Ce la farai?”
“Ovvio.” Dopo di che il campanello suona e comincia la festa. Non verranno mai Josy e Audrey.
Fine JOSH’S POV.
“Ragazze, grazie di averci salvato l’ingaggio.” Dice un ragazzo dietro di me, salvata in pieno.
“Oh, di niente…” dico girandomi e chi mi ritrovo davanti i One Direction. Com’è possibile che ci stiano ringraziando. Aaaah! Certo. Gli abbiamo portati qui!
“Josefina giusto?” mi chiede Payne.
“Si, ma preferisco che mi chiamino Josy.”
“E tu sei Audrey?” chiede Tomlinson.
“Si.” Dice Audrey trattenendo il fiato.
“Bene ecco… volevamo chiedervi se Josy volevi cantare una canzone con noi e Audrey, se volevi fare un po’ di scena con una coreografia.” Ci chiede Styles.
“Err… certo! Perché no?” dico.
“E tu?” chiede Horan.
“No, non ho i vestiti adatti, magari un'altra volta, eh?”
“Vabbè, ciao bellissime.” Ci salutano. Io e Audrey ci guardiamo e iniziamo a urlare! O mio Dio! I One Direction avevano parlato con noi, NOI. Dopo esserci ricomposte suoniamo al campanello. Ed è proprio Josh che ci apre.
È così sexy! Jeans neri, camicia fuori dai pantaloni con le maniche alzate e una cravatta blu. Capelli perfetti.
“Finalmente siete arrivate! Stavamo aspettando solo voi!”(cazzata) esclama facendoci entrare. La casa è piena di gente che parla e balla; ce n’è altrettanta nel giardino e anche al piano di sopra. Molto probabilmente c’è gente che scopa di sopra. Io e Audrey non sappiamo come giostrarci, che fare. Di solito non ci invitano alle feste.
Rimaniamo in quella massa di animali ormai sbronzi e fuori controllo per circa un quarto d’ora e poi di dirigiamo verso la porta per tornare a casa ma proprio mentre stavo posando la mano sulla maniglia…
“Okay, ragazzi ora rallentiamo un po’ e abbiamo bisogno di una straordinaria voce per questo pezzo, Josy, vieni a cantare con noi!” dice Malik.
“Audrey se vuoi non ci vado. Non mi va di lasciarti sola.”
“Cogliona, zitta e vai! Fagliela vedere alle Barbie!”
“Grazie…” dico e le stampo un bacio sulla guancia, poi corro verso il palco, mi rimediano un microfono e iniziamo a cantare Total Eclipse of the Heart (http://www.youtube.com/watch?v=Af0p3K42NZw). Mente canto vedo un ragazzo che si avvicina a BooBoo e iniziano a ballare. È stato fantastico è da tanto che non mi esibivo davanti a tanta gente. Appena finito di cantare con loro, continuano con i lenti e io scendo dal palco. Mi dirigo verso una bottiglia di birra non ancora aperta; li trovo anche un apri bottiglie e mi apro la birra e comincio a sorseggiarla.
“Sei stata davvero brava Josy.” Sento una voce dietro di me. Mi giro.
“Ah ciao ‘vedi di alzare a me se sei brava non solo a schiacciare’. ” Dico e dopo sorseggio un po’ di birra.
“Si, scusami, pensavo non fossi brava come dicono.”
“Se, certo come no…”
“Okay, allora per farmi perdonare vorrei chiederti umilmente se vuoi uscire con me.”
“Scordatelo. Non esco con quelli che se la credono.”
“E dai! Un’ uscita, poi ti lascio in pace.”
“Ci sono almeno 100 ragioni per non uscire con te!”
“Me ne bastano 20.”
“Perché proprio venti”
“Guarda la birra.”
“E allora?!”
“E’ da 20 cl.” cazzo… mi maledico per aver preso quella birra.
“Riuscirai mai a trovare 20 motivi per non uscire con me prima di innamorarti?" Esclama Josh con fare sicuro.
“Pff… di chi scusa? Di te?!” sono già innamorata fradicia di te.
“Allora se non riesci a trovarli tutti uscirai con me.”
“Limite di tempo?”
“Finché non ti innamorerai.”
“Eh come farai a capire che mi sarò innamorata di te?”
“Fidati io me ne accorgo.”
“Sei così insolente.” Dico mentre gli lascio la birra in mano e me ne vado.
“Ne mancano ancora 19!” Mi urla dietro. Provo a cercare Audrey ma non la trovo. Esco e vado verso il mio motorino, e chi ci trovo Audrey mentre parla con un ragazzo, sembra quello che le ha chiesto di ballare. Quindi mi metto in mezzo a loro due con gli occhi rivolti verso il ragazzo.
“Si, sei tanto carino e buono ma ora dobbiamo tornare a casa, ciaoo” Dico salutandolo e si allontana.
“Grazie di avermi salvata da quello! Non mi si staccava più!” mi ringrazia BooBoo. Così saliamo sul motorino e la porto a casa.

 

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Capitolo 4
*** It's all like a dream ***


Vorrei dire due parole prima di farvi leggere il mio capitolo. Vorrei ringraziare le 161 persone che hanno letto il primo capitolo del punto di vista di Josy. Le 63 persone che hanno letto il secondo capitolo sempre del punto di vista di Josy e le 46 persone che hanno letto il terzo capitolo del JOSY'S POV.
Vorrei inoltre ringraziare le 3 persone che hanno recensito i capitoli, ElizabhetCooper che ha messo la mia storia nelle sue preferite e FalceRegina  che ha messo la mia storia nelle seguite. Un bacio a tutte e un grazie enorme. BUONA LETTURA.
Questo è il capitolo precedente a questo che state per leggere: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1293878

 


It's all like a dream.

Il week-end lo passo a casa a fare i compiti del mio corso avanzato di matematica, biologia, chimica e fisica. Per caso si nota che mi piace tutto ciò che è scienza? Inoltre faccio anche i gorgheggi e le prove per il saggio di fine anno per canto e di recitazione. Beh in effetti non è che ami molto la recitazione ma mia mamma vuole propormi di fare la protagonista del film che sta scrivendo, quindi ho accettato anche per cominciarmi a far conoscere non solo come cantante ma anche come attrice. Ah si, devo anche trovare dei motivi per non uscire con quell’angelo di Josh… Non ce la farò MAI. Insomma, io voglio uscire con lui, ma voglio. È complicato…
*Lunedì mattina*
“TEEEEEESOOOOROOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!! C’È AUDREY ALLA PORTA!” mi urla mamma.
“ECCO, ECCO ARRIVO!”
“Ciao tesoro. Divertiti a scuola, ecco il pranzo.” Dice dandomi un sacchetto di carta marrone con dentro il mio pranzo: un panino al tonno, una mela e le mie Haribo.
“Grazie mamma.” Dico dandole un bacio sulla guancia. Prendo le chiavi del motorino ed esco di casa.
“BOOBOOOO!” Urla Audrey appena mi vede.
“Ciao BOOOBOOO!!” Ricambio l’urlo.
“Dov’è la tua moto?” chiedo.
“A riparare.”
“Bene… credo dovremmo andare a piedi…”
“E perché mai?”
“Il motorino è senza benzina…”
“Ah…” dopo un po’ che discutiamo se prendere l’autobus o no sentiamo un rombo di motori. Ci giriamo e vediamo delle moto bellissime una blu e una rossa e sopra quelle moto indovinate chi c’è? Eh beh, Josh e Tom ovviamente!
“Ehi bellezze, avete bisogno di un passaggio?” ci chiede Josh.
“No grazie, facciamo da sole. Non abbiamo bisogno di compassione.” Risponde Audrey; poi guarda l’orologio, sono le 8 meno 10 e dobbiamo essere a scuola alle 8. Io la guardo come ‘Ti prego, ti prego, ti prego, non posso fare un’altra volta tardi…’ quindi esclama: ”Ma visto che è tardi accettiamo volentieri.”
“Bene.” Sorride Tom. “Audrey, vuoi farmi il piacere?” continua.
“Il piacere lo faccio alla professoressa di storia.” Sbotta mentre sale con una faccia. Io scoppio a ridere.
“Vuoi salire o posso più tardi?” dice Josh ridendo.
“Vuoi stare calmo! Ora arrivo! Che ansia!” dico con tono scocciato e salgo dietro di lui e mi stringo forte. Ho sempre avuto paura delle moto o forse l’ho fatto perché ho sempre desiderato.
“Siamo arrivati, ora ti puoi staccare.” Dice Josh dopo 10 minuti.
“Fai poco il simpatico. Non lo sei per niente.” Dico levandomi il casco e dandoglielo. Mi incammino verso la mia classe di matematica.
“Mancano 18 motivi bella!” Mi urla dietro. Io sorrido. Entro nella scuola e mi dirigo correndo verso la mia classe di matematica. Ovviamente arrivo in ritardo. Busso alla porta.
“Avanti.” Dice la professoressa Hogan.
“Scusi il ritardo prof. Ho avuto un contrattempo.”
“Non fa niente, va a sederti vicino al tuo compagno di studi.” Dice indicando verso un ragazzo con gli occhi verdi come i miei e i capelli ricci e neri come i miei. È molto strana la somiglianza a quel ragazzo che stava parlando con Audrey la sera della festa. Arrivata al posto infondo alla classe mi siedo vicino a lui.
“Piacere Josefina, ma tutti mi chiamano Josy.” Dico sfoggiando un bel sorriso.
“Molto piacere, sono Thomas, per gli amici Tom.”
“Zitti là in fondo!” ci riprende la professoressa.
Finalmente è finita la lezione! La prof. ci ha lasciato un compito da fare in coppie per la prossima settimana.
“Allora? Quando ci vediamo per il compito?” mi chiede Tom mentre si appoggia vicino al mio armadietto. MALEDIZIONE COM’E’ FIGO. Josy, calmati, è un po’ un coglione.
“Quando vuoi…” dico con non curanza.
“Venerdì pomeriggio?”
“Scusa non posso. Faccio allenamento di pallavolo fino alle 4 e poi di solito esco con Audrey.”
“Allora giovedì?”
“Scusa ma ho le prove di canto e poi devo fare i compiti.”
“Mercoledì?”
“Ho le prove di recitazione.”
“O MIO DIO! Ma quanto sei impegnata? Hai il tempo per respirare?” mi chiede incredulo.
“Eh…” Sospiro. “Sabato pomeriggio cerco di ritagliarmi uno spazio per te.”
“A che ora passo?”
“mmmmh… alle 4.”
“Okay, ci vediamo.” Dice e se ne va. Sospiro, chiudo l’armadietto e vado verso la classe di biologia.
“Josy!” mi chiama una voce che potrei riconoscere anche col casino della discoteca, è Audrey.
“Tesoro!” Mi giro.
“Dobbiamo parlare.” Dice con faccia seria.
“Oddio, mi fai preoccupare. E di cosa?”
“Di Josh.” Merda…
“Piccola, scusa ma devo proprio andare. Faccio tardi a Biologia.” Le dico e me ne vado. Cosa mi vorrà chiedere? Avrà scoperto la scommessa fatta con Josh? L’unica cosa che so è che devo trovare al più presto altri 18 motivi per non uscire con Lui. Mentre faccio questo ragionamento vado a sbattere contro qualcuno.
“Scusa…” Gli chiedo senza guardarlo in faccia.
“Josy?” chiede quella voce.
“Si?” dico alzando lo sguardo e un angelo mi appare davanti a me. Sto per svenire.
“Guarda chi c’è! Josh ‘vanitoso’ Hutcherson.” Dico strafottente.
“-17 baby, quando te ne mancheranno 16 sarai già cotta.” Come cavolo fa a non capire che sono COTTA A PUNTINO ORMAI. I maschi sono proprio stupidi…
“Se, ti piacerebbe.” Dico.
“No, non mi piacerebbe. L’ho praticamente ottenuto.”
“Arrogante.” Dico e me ne vado.
“-16” dice. 
Entro in classe di biologia e dimentico la mia conversazione con Josh.
JOSH’S POV.
*Josh becca Audrey che esce dal bagno delle ragazze. Un attimo prima ha parlato con Tom.*
“Audrey!” dico.
“Ciao Mr. Popolarità.” Sbuffa Audrey.
“Come sei bella oggi.”
“Cosa vuoi Hutcherson?”
“Niente… ti volevo solo invitare ad uscire…”
“E cosa ci guadagnerei io?”
“Tu niente. Io molto.”
“Già hai ragione. Ciao Josh.” Dice mentre se ne va.
“Tu in effetti non ci guadagni niente, che ti costa.” Le urlo dietro. Lei torna indietro.
“Mi costa sopportarti.”
“Fammi questo favore, ti prego.”
“Eh… Okay, okay. Quando?”
“Sabato pomeriggio.”
“Dove?”
“Al parco.”
“Con te? Pff MAI.”
“E allora dove?”
“Fatti vedere alle 4 davanti casa mia. Puntuale.” Dice Audrey e se ne va. Faccio un gesto di vittoria.
Fine JOSH’S POV.
Finalmente le lezioni pomeridiane. Mi dirigo verso l’aula di canto. Non vedevo l’ora che arrivasse questa lezione. Entro in classe e tutti mi applaudono e non capisco perché. Anche la prof. è lì che applaude con aria soddisfatta. Io arrossisco.
“Perché questi appalusi?” chiedo.
“Beh signorina ho saputo il successo della tua esibizione alla festa di Josh venerdì sera.” Dice la prof. soddisfatta.
“Ah, beh non era niente di che alla fine.” Dico con modestia.
“Niente di che?? SEI STATA FANTASTCA!” Sbotta Liam alzandosi in piedi. Poi quando capisce che ha fatto una figura di merda di risiede tutto rosso. Io sorrido.
“Ha ragione Liam, Josy tu sei stata fantastica.” Dice Harry.
“Ragazzi così mi fate arrossire.” Dico.
“Perché non cantate un pezzo adesso? Come esercitazione.” Dice la prof.
“Per me va bene.” dico. Così ci alziamo in piedi e discutiamo un po’ su cosa cantare poi optiamo per Cough Syrop dei Young the Giant (http://www.youtube.com/watch?v=UAsTlnjvetI) .
Mentre cantiamo  vedo i visi degli altri incantati e anche la professoressa non è da meno. Appena finita l’esibizione di alzano tutti in piedi, le ragazze con le lacrime agli occhi, e applaudono. Una sensazione bellissima, sapere di aver trasmesso qualcosa di forte agli altri. Finita la lezione ho cercato di evitare il più possibile Audrey per non affrontare con lei il discorso Josh, nella speranza che domani se ne dimentichi. Torno a casa a piedi, ma fatti neanche due metri sento una voce, è Tom sulla sua moto blu. Quant’è figo.
“Hai bisogno di un passaggio tesoro?”
“Non sono il tuo tesoro e comunque no grazie. Preferisco piantarmi un coltello in gola.”
“Come si gentile col tuo compagno di studi!”
“Oggi non è giornata Tom.”
“Conosco io un posto che ti può far tornare il sorriso.” Dice.
“Lo conosco anch’io!”
“Davvero?”
“Si, si chiama casa!” Esclamo continuando a camminare.
“Dai, fidati, vieni con me.”
“Devo fare i compiti.”
“PUOI LASCIARE STARE I COMPITI PER UN MINUTO E FIDARTI?!” mi chiede.
Sospiro: ”Okay…”
“Sali.” Dice passandomi un casco. Me lo metto e mi stringo forte a lui. Sempre per quella famosa fobia, o forse no…
Dopo un buon quarto d’ora arriviamo. Siamo su una spiaggia che non ho mai frequentato, è tranquilla e appartata. Il mare è bellissimo anche d’autunno; beh gli autunni qui ad Hollywood non sono così freddi come in Europa quindi è bello andare al mare anche ad Halloween per esempio. Scendiamo dalla moto e andiamo a sederci sulla spiaggia.
“Parlami di te.” Interviene Tom per spezzare l’imbarazzante silenzio che si era creato.
“Beh, non c’è molto da dire. Da piccola io e mia madre siamo state abbandonate da quel verme di mio padre e quindi ci siamo trasferiti qui. Adoro cantare da sempre e Audrey è la mia migliore amica da tanti e tanti anni or sono. Invece, parlami di te.”
“Ah, su di me non c’è davvero molto da dire.” Dice e poi si zittisce. C’è qualcosa che mi vuole nascondere. Dopo un po’ iniziamo a giocare sulla spiaggia.  Mi rotolo nella sabbia e anche lui. Poi come un sacco di patate mi prende e mi butta in acqua e io me lo trascino con me. Giochiamo un po’ in acqua e poi…
“Josy, vorrei tanto darti un bacio.” Dice lentamente mentre si avvicina alle mie labbra e io lo lascio fare. Per la prima volta Josh in quel momento non era nei mei pensieri. Eravamo solo io, Tom e il mare; e non più io, Tom, il mare e Josh. Le mie labbra finalmente toccano le sue. Le mie mani attorno al suo collo, le sue attorno alla mia vita che mi stringono forte a se. Le nostre menti vuote da ogni pensiero e le nostre lingue che si incrociano appassionatamente. Ci stacchiamo. Ci sorridiamo e ricominciamo quel gioco di lingue.
 
 

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Capitolo 5
*** He made ​​me forget Josh but is a liar. ***


Capitoli precedenti:

Chapter One: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107&i=1
Chapter Two: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651
Chapter Three: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1
Chapter Four: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510&i=1
Chapter Five: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1287177&i=1
Chapter Six: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1293878&i=1
Chapter Seven: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1294238&i=1
Chapter Eight: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1296143&i=1
E il nono capitolo è il mio. BUONA LETTURA!


 


He made ​​me forget Josh but is a liar.

*Sabato pomeriggio, ore 5.*

Finisco le mie prove di canto e poi salgo velocemente in camera a darmi una sistemata prima che arrivi Tom. Non riesco a credere che quando sto con Tom Josh svanisce dalla mia mente; non era mai successo con nessun ragazzo prima d’ora. Però ho un sentimento strano addosso. Come se non fossi pulita; ma non fuori, dentro. Forse sarà perché Tom interessa più ad Audrey che a me; ma questo non lo saprò mai visto che cerco di non incrociarla per dimenticare l’argomento Josh. Non ne voglio parlare. Non so che mi voglia dire BooBoo, so solo che mi mancano 10 motivi per non uscire con quello. Allora vediamo ho detto che è… Ops! Il campanello, dovrebbe essere Tom. Scendo velocemente le scale, mi sistemo i capelli e apro la porta.
“Ehi, ce l’hai fatta! Credevo non venissi più.” Dico sorridendo.
“Eh si, scusa per il ritardo, ma ora sono pronto a studiare!”
“Certo. Accomodati.” Dico spostandomi dall’entrata e facendo un gesto con la mano per invitarlo ad entrare.
“Wow… che bella casa.”
“Grazie.” Dico timidamente e poi ci andiamo a sedere al tavolo della cucina, l’uno difronte all’altra.
“Senti per quel bacio…” diciamo contemporaneamente. Poi scoppiamo a ridere.
“Parla prima tu.” Continuiamo insieme.
“No, tu.” Sempre contemporaneamente.
“Allora parlo io?” Sempre insieme e scoppiamo in una fragorosa risata.
“Prima le signore.” Dice sorridendo Tom.
“Grazie… allora. Credo che sia stato tutto uno sbaglio.” Dico seriamente.
“Davvero?!” chiede incredulo.
“Si.”
“Anch’io…”
“Tu credi?” dico alzandomi dalla mia sedia e sedendomi vicino a lui.
“Si, credo sia stato tutto uno sbaglio.” Dice lentamente mentre si avvicina sempre piè a me. Ci guardiamo intensamente. I nostri occhi verdi sono diventati ormai un tutt’uno. Sento il suo respiro sulla mia pelle. Siamo così vicini che sento la sua colonia. Il cuore per un momento si ferma.
“Anch’io.” Dico lentamente rapita dal suo sguardo.
“Già penso dovremo finire la ricerca e non vederci più.” Siamo sempre più vicini.
“uhm… uhm…” dico annuendo e poi un attimo. Le nostre labbra si toccano. Non si può più tornare indietro.
Ci stacchiamo.
“Wow…” esclama Tom. In effetti è stato anche per me un bacio fantastico. Il migliore mai ricevuto.
“Voglio portarti in un posto.” Dico.
“E la ricerca?!”
“Si da il caso che l’abbia già fatta l’anno scorso. A causa di uno sbaglio visto che ero mancata e ho capito una cosa per un’altra.”
“Forte.” Dice sorridendo.
“Allora andiamo?”
“Si, ma guido io!” dice Tom avviandosi correndo verso la porta di casa.
“Okay… okay…”
*10 minuti dopo.*

“Ecco siamo arrivati.” Dico indicando tutto il paesaggio vicino alla mia casa sul lago.
“Dove siamo? In paradiso forse? Sembra di stare in un film.” Dice Tom a bocca aperta.
“Dai vieni.” Dico mentre comincio ad andare sul piccolo ponticello in legno; mi levo le scarpe e mi siedo. La stessa cosa fa Tom.
“Siamo a pochi chilometri di distanza da Hollywood, sulle rive del lago Spoiler. Lì giù c’è una casa di proprietà mia e di Audrey. Ci venivamo sempre da piccole e ci divertivamo a giocare alle principesse in quella casa sulla quercia più grande.” Dico sospirando.
“Mi mancano quei tempi…” sospiro ancora.
“Dev’essere bello avere un’amica d’infanzia con cui puoi parlare di tutto.” Dice Tom.
“Si, le dico sempre tutto. Tranne…”
“Tranne?!” dice Tom con troppo entusiasmo. Un po’ troppo per voler solo parlare.
“No, niente…” dico. Non mi fido ancora di lui. Potrebbe anche essere una spia delle Barbie, ma non credo.
“Okay…” dice Tom. Un po’ di silenzio e poi comincia a calare il sole. Un tramonto bellissimo. Poi sento delle voci, sembrano quelle di Audrey e Josh. Mi alzo e mi rimetto le scarpe.
“Vieni con me.” Dico a Tom. Lui si alza e si mette le scarpe.
“Sbrigati!” Gli dico prendendolo per mano e trascinandomelo dietro di me. Mentre camminiamo verso quelle voci cominciamo a ridere e scherzare. Ad un certo punto inciampo in una radice e casco proprio su di lui. Ci guardiamo negli occhi.
“Scusa… io… io non volevo.” Dico timidamente.
“Non fa niente.” Mi aiuta a rialzarmi e continuiamo a camminare.
“BOOOBOOOO!!!” sento urlare. È Audrey che corre verso di me e mi abbraccia.
“Ehi piccola!” dico ricambiando l’abbraccio. Ci stacchiamo e ci teniamo le mani. Scruto com’è vestita.
“EHI BOOBOO! Come siamo belle!” esclamo mentre la faccio girare su se stessa.
“Ahahahahah ho saputo soddisfare i suoi gusti signorina Gilbert?” mi chiede ridendo. Scoppio a ridere.
“MI STAI PRENDENDO PER IL CULO?!?! SEI STUPENDA!” Le urlo. Mentre io e Audrey parliamo Tom si avvicina a Mr. “sono perfetto” Hutcherson.

JOSH’S POV.

Tom mi si avvicina e andiamo lontano dalle ragazze in modo che non ci potessero sentire.
“Sono io che avrei dovuto farmele. Non tu.” Dico quasi incazzato.
“Ehi amico! Sono le regole.”
“Vaffanculo. Vuoi proprio farmele sudare?”
“Ovvio.” Lo guardo malissimo.
“Hai scoperto qualcosa?” gli chiedo.
“E mi pare ovvio. C’è qualcosa che non ha detto ad Audrey.”
“E cosa?!” chiedo impaziente.
“Non lo so. Non me lo ha detto. E anche se me l’avesse detto non te lo direi MAI. Non voglio farti vincere.”
“Fottiti.”
“Amico! Piano con le parole.”
“Devi finirla con Josy. Comincia a provarci con Audrey.”
“Chi mi obbliga? Perché qui non vedo nessuno.” Dice con strafottenza.
“Io.” Dico avvicinandomi a lui con un espressione di sfida.
“Okay… okay…” dice.
“Bene, torniamo dalle signore.”

Fine JOSH’S POV.

Contemporaneamente, mentre i ragazzi parlano…

“Tesoro ma sei un pochino fradicia…” le dico mentre vedo una chiazza più scura di tutti gli altri vestiti.
“Err… Josh…” mi nasce un po’ di invidia. Sarei dovuta essere io lì con Josh. Ma forse non è colpa di Audrey, forse è Josh che sta facendo il doppio gioco.
“Ah… capisco…” dico con gli occhi lucidi. Non potevo piangere. Lei avrebbe capito tutto. Ritiro le lacrime dentro, sorrido.
“Che ci fate qui?” chiedo.
“Ah, niente. Josy, dobbiamo parlare.” Adesso non mi posso inventare nessuna scusa. Doveva succedere, prima o poi. Sinceramente?! Avrei preferito poi.
“Che ne dici se di sediamo?” le propongo.
“Perfetto!” dice e ci sediamo sul prato lontano da Tom e Josh in modo che non possono sentirci.
“Allora, dimmi tutto.” Le dico.
“Hai presente Josh?”
“Noooo! Non ho presente il più popolare e strafottente della scuola!” le dico con ironia e lei scoppia a ridere.
“Eh, ecco. Lui ti piace?” ecco… la domanda che non mi sarei mai sognata di rispondere.
“Lui?!?! PFFFF! Era una battuta vero?!” spero di farle capire che mi sta sulle palle. Per finta, ovvio…
“Perfetto!” dice con troppo entusiasmo.
“E a te invece…?”
“No, no, no. MAI!” dice. Mi fido. È così evidente che non le piacerà mai! Ma…
“E perché sei QUI nel nostro posto con lui?”
“Mi ha chiesto di uscire… da amici si intende… Ehi! Potrei farti la stessa domanda!” sbotto a ridere. La sua faccia è comica.
“Ahahah avevamo appena finito di fare la ricerca e… ci siamo baciati. Due volte. Una volta lunedì pomeriggio e la seconda volta dopo la ricerca. Scusa…”
“TI PARE CHE TI SCUSI??!?! Sono felicissima per te!”
“Davvero?!” E allora perché mi sento così sporca dentro…
“Sii!!”
“Ma credo di farla finita. Non mi sento bene con lui.” Grandissima cazzata. La verità è che non mi piace veramente lui.
“Ah… okay. Quindi non ti dispiace se ci provo?!” e scoppiamo a ridere.
“Ti pare?! Ahahahah”
“Mi sento meglio ora.” Sospira BooBoo.
“Anch’io BooBoo.” E ci abbracciamo.
“Josy, andiamo?” mi chiede Tom.
“Okay, ciao BooBoo!” urlo e mi allontano verso la moto di Tom.

*Lunedì a scuola.*

È bello entrare dall’entrata principale e essere salutata da tutti. Quando tutti ti riconoscono per i corridoi e non perché hai fatto una figuraccia in mensa; ma perché hai un talento straordinario. Mentre passo da una classe all’altra sento sempre che qualcuno dice: ‘Ehi Josy!’ o ‘Ciao Josy’ oppure ‘Come va bella?’ ma la sensazione più bella è quando i One Direction ti invitano a cantare con loro o si fermano davanti a te e iniziano a conversare. Ma ho una sola priorità ora: devo ASSOLUTAMENTE parlare con Tom. Voglio che questa farsa finisca una volta per tutte. Mentre passo dall’aula di Biologia a quella di recitazione sento qualcuno chiamarmi. Io mi giro e chi mi ritrovo davanti? Liam ‘perfetto’ Payne che mi sorride.
“Ciao Liam!” dico felice.
“Ehi Josy!”
“Come va?”
“Bene. Tu?”
“Anch’io.”
“Ho saputo che tu e Tom Miller… insomma…”
“Lo sa già tutta la scuola vero?!”
“Eh si!”
“Merda… Beh, non mi importa niente…”
“Perché?!” troppo entusiasmo nella sua voce. Perché da un paio di giorni a questa parte ad ogni affermazione che faccio sono tutti entusiasti?! Che palle.
“Non mi piace veramente lui.” Dico. Poi la campanella. “Oddio! Liam scusa. La campanella! Faccio tardi a recitazione.” Dico.
“Okay, ci… ci vediamo!”
“Si, ciao!” gli stampo un bacio sulla guancia e me ne vado. Ho avuto l’impressione che sia arrossito. Continuo a camminare verso l’aula poi una voce…
“Josy!” mi sento urlare. È Josh. Okay, Josy, calmati.
“Ciao.” Dico.
“Come stai?”
“Che ti importa? Tu più tosto! Non provare a far star male la mia amica che farò un modo che in futuro non potrai avere figli.”
“Lo so che non lo faresti mai.” Dice avvicinandomisi così tanto che sento il suo dopo barba.
“Scommettiamo?” dico.
“Basta scommesse.” Dice sempre più vicino tanto che i suoi occhi mi stregano. Io arrossisco. Poi mi si avvicina all’orecchio e sussurra: “So che sei pazza di me.” Io arrossisco ancora di più.
“Di la verità.” Poi esclama staccandosi dal mio orecchio. “Lo vedo. Sei rossa come un pomodoro.”
“Io? Noo!” esclamo. Io cuore mi batte fortissimo. Non riesco a replicare.
“Ti devo dire un segreto.” Dice Josh con una strana luce negli occhi.
“Ovvero?”
“Vieni con me!” Dice prendendomi per mano e trascinandomi non so dove.
“Ma faremo tardi a lezione!” Gli dico.
“Oh siamo i più bravi della classe! Non succederà niente se facciamo un po’ di ritardo!” vabbè mi fido. Arriviamo nel cortile della scuola, in un posto isolato, dove non c’ero mai stata. È pieno di scritte sbolcinate, fatte da innamorati.
“Allora che devi dirmi?” gli dico impaziente.
“Questo.” Mi si avvicina e mi bacia. Un bacetto a stampo niente di appassionante. Ma ho sempre sognato questo momento. Ci stacchiamo.
“Perché l’hai fatto? Non ti vedevi con Audrey? Lo sai benissimo che ho baciato Tom. Perché l’hai fatto!” dico dandogli uno spintone sulla palla.
“Ma proprio non te ne sei accorta?” lo guardo con un’espressione interrogativa. “Ti ha usata!”
“Cosa?!?” Oh mo che lo vedo mi sente.
“Si, voleva farmi del male solo perché sapeva che tu mi piaci da sempre.”
“Davvero?”
“Si. Da quando la maestra ci mise in coppia per quel progetto di scienze.” Mi dice.
“Te ne ricordi ancora?”
“Si.”
“Aspetta un attimo … ma … se ti piaccio da sempre …. Perché ti sei messo con Brooke?”
“Per attirare la tua attenzione.”
“Davvero? Ma è finita adesso?”
“Si, si, è finita.” Tiro un sospiro di sollievo.
“Beh sai anche tu mi piaci da sempre.”
“Davvero?” Suona la campanella, era l’ultima ora. Saluto Josh e gli dico che ne avremmo parlato un’altra volta. Devo aspettare Audrey al solito posto ma prima devo trovare Tom per lasciarlo. Poi una massa di capelli ricci neri che mi si avvicina. ‘Comincia lo spettacolo!’ dico tra me.
“SEI UN LURIDO BASTADRO!” gli urlo per poi darli uno schiaffo. Tutti si girano verso di noi.
“Che ho fatto?”
“Come se non lo sapessi?!” mi guarda con un’espressione interrogativa. “Mi hai presa in giro! Non farti più vedere!” Dico e me ne vado. Audrey mi corre dietro urlando il mio nome. Io mi giro e la abbraccio. Inizio a piangere.
“Che è successo piccola?” mi chiede.
Tiro su col naso e poi: “Tom… mi ha usata.” Dico.

“Perché? Che ha fatto?”
“Io non gli piacevo veramente!” Continuo piangendo.
“Josy…” sento una voce e poi una mano sulla mia spalla. È Liam. Ormai mi è sempre vicino.
“Non è il momento.” Gli dico bruscamente.
“Scusa… ti chiamo più tardi se vuoi parlare.” Dice Liam.
“Non ha bisogno di una star per parlare. Lei ha me.” Gli dice Audrey.
"Calmati! Io non le ho fatto niente.” Dice e se ne va. Mi asciugo le lacrime e torno a casa.








Spazio Autrice:

Tan tan tan tan Liam è forse interessato a Josy??

Tom capirà mai perchè Josy lo ha schiaffeggiato??

Io riuscirò mai a farvi recensire i miei capitoli visto che non riesco a capire se vi piace o se vi fa schifo la mia storia???

No, seriamente. Non riesco a capire se la nostra storia bella o brutta. Ah, e se avete dei consigli sulla storia non esitate e esprimervi! :'))

CIAO BELLISSIMIII!!! Alla porssima!! :'))

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Capitolo 6
*** Like Romeo and Giuliette. ***


Capitoli precedenti:

Chapter One: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107&i=1
Chapter Two: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651
Chapter Three: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1
Chapter Four: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510&i=1
Chapter Five: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1287177&i=1
Chapter Six: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1293878&i=1
Chapter Seven: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1294238&i=1
Chapter Eight: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1296143&i=1

Chapter Nine: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1297729
Chapter Ten: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1340890

 

Like Romeo and Giuliette.


Sento il telefono vibrare. Lo prendo in mano. Un messaggio, è un numero che non conosco, chissà chi è! Mi rigiro nel letto a pancia sotto. Lo apro e lo leggo: “Ciao, spero tu stia meglio. Ah, a proposito, sono Liam.” Istintivamente sorrido. Sono passati 5 giorni dall’episodio con Tom e ho pianto fino a ieri, a scuola è un disastro; non che mi importasse di Tom sia chiaro, ma mi sono sentita fregata. Aggiungiamo il fatto che non ho più sentito Josh dopo la sua dichiarazione e VIVA LA VITA! Rispondo velocemente a Liam: “Ehi! Come hai fatto ad avere il mio numero? Comunque sto bene grazie :D” blocco il cellulare e mi rimetto a leggere. Dopo neanche due minuti rivibra il cellulare, è Liam: “Liam sa e vede tutto! ;)” scoppio a ridere e riprendo la mia lettura. Dopo 5 minuti un altro messaggio. Non è Liam è un altro numero che non ho: “Che fai oggi pomeriggio? Josh”. JOSH HA IL MIO NUMERO!? Come cavolo avrà fatto? Gli rispondo: “Niente di entusiasmante, resto a casa a leggere. Tu?” mi risponde: “Niente neanch’io, ti va di vederci?” gli rispondo: “Con molto piacere. Ma decido io dove andiamo.” Mi risponde: “Va bene, passo a prenderti alle 6?” rispondo: “Le 6 vanno benissimo. Ciao” scrivo. Mi catapulto nella doccia con la musica a palla dello stereo. Esco dalla doccia che sono le 5 così con calma mi scelgo i vestiti: calze nere, pantaloncini scuri, canottiera nera con i baffi bianchi, camicia a quadrettoni neri, rossi, bianchi e grigi. A tutto aggiungiamo le mie converse nere. Ora tutti in bagno a truccarsi! Finisco di truccarmi, sono le 5:30 e sono pronta. Sento suonare il campanello, dev’essere Josh ed è in largo anticipo. Scendo le scale e sento delle voci provenire dalla cucina, mi metto ad origliare:
-Ecco Josh, vedi qui devi entrare con lo skateboard, apri il tuo armadietto, vieni quasi pestato e poi arriva la mia bambina. Josy.- dice mia mamma.
-Certo, certo.- dice lui con una faccia del tipo: “Quando arriva Josy a salvarmi?”. Decido di entrare come se avessi appena sceso le scale, faccio un balzo sulla porta ed esclamo:
-Ho sentito la porta suonare, mamma è arrivat…- e mi fermo, come se fossi sorpresa di vedere Josh lì.
-Josy!- esclama mia mamma alzandosi. -Non vedi che stiamo parlando di lavoro? E saluta l’ospite.-Dice con un torno da “mamma cattiva” che non fa mai.
-Si,si. Ciao Josh.- dico sorridendo. Lui ricambia con un gesto con la mano. -Mamma, ti posso parlare?-
-Certo.- dice la mia mammina e la porto in soggiorno. -Allora cosa c’è?-
-Ti ricordi quel ragazzo di cui ti parlo sempre? E che ti ho detto che ci esco insieme? Oggi?-
-Certo e allora?-
-Quel ragazzo è Josh!- dico. Lei con faccia sorpresa esclama un “Ok, ok vi lascio andare.” E finalmente io e Josh usciamo dalla mia ‘bellissima e stupendissima’ casa. Andiamo verso la sua moto.
-Allora signorina, dove vuoi che la porti?- mi chiede lui intento a passarmi un casco.
-Guido io.- dico ridandogli il casco e andando a prendere il mio motorino. Lui mi segue e sale dietro di me tenendosi alle maniglie del passeggero. Dopo un po’ arriviamo vicino al cancello dell’insegna Hollywood.
-Cosa ci facciamo qui?- mi chiede Josh sorpreso.
 -Andiamo ad ammirare il panorama.- dico intenta ad oltrepassare il cancello con la scritta enorme: “NON OLTREPASSARE”.
-Cosa diamine fai? Ci arresteranno.-
-Naah lo faccio sempre quando voglio stare da sola. Non succederà niente.- dico mentre salto dall’altra parte. -Allora vieni?- dico ed assumo un’espressione di sfida. Così Josh prende la rincorsa ed oltrepassa il cancello.
-Josy. Hai le calze bucate.- “Merda..” penso così vado dietro un cespuglio e comincio a levarmi le calze ormai bucate perché si sarebbero sfilacciate e le lascio in una busta che ho lasciato lì per le altre calze che mi si sfilacciano. Mi rinfilo i pantaloncini e trovo un barattolo di Nutella di una settimana fa non ancora aperto e una bottiglia di birra e una di vodka. Prendo con gesto sicuro la bottiglia di birra e la Nutella e mi avvio verso una delle “O” di Hollywood e mi ci siedo. Josh mi segue a ruota e si siede accanto a me.
-Woow…- esclama sorpreso. -Il panorama è mozza fiato.-
-Eh già… ci vengo quando sono triste.-
-L’ho notato dalle bottiglie di vodka, birra, le scatole di gelati e barattoli di Nutella che sono sparsi qui.- dice ridendo. Scoppio a ridere a ruota. -Cosa ridi? Guarda che inquini!- dice Josh mentre apro la bottiglia di birra. Butto via il tappino e ne prendo un sorso e la passo a Josh. Poi apro la Nutella e ne prendo un ditata e anche lui lo fa e continuiamo così mentre conversiamo. Cominciamo a parlare della lezione di recitazione su Romeo e Giulietta.
-Che parte ti ha dato la prof.?- chiede.
-Uhm.. Giulietta. E a te?-
-Romeo.- dice. Sorrido, “questo implica dei baci” penso ed assumo un’espressione maliziosa.
-Penso che dovremo provare la parte della festa.- dice lui posando la bottiglia di birra e scendendo dalla “O”. Io poso la Nutella e mi aiuta a scendere ma inciampo come al mio solito e gli cado nelle sue braccia con i suoi occhi che mi fissano intensamente e i miei che vengono acchiappati dai suoi come se gli occhi di Josh fossero calamite.
-Scusa…- sussurro e mi allontano da lui. -Che scena vogliamo provare?- chiedo.
-Che ne dici della festa in maschera?- mi chiede lui, e io annuisco. Josh mi si avvicina e inizia a recitare.

-Se credete ch’io profani con la mano più indegna questa sacra reliquia (peccato umili del resto), le mie labbra rosse come sue timidi pellegrini cercheranno di rendere morbido l’aspro contatto con un tenero bacio.-esclama Josh prendendomi la mano e cercando di baciarmela.
-Buon pellegrino, voi fate un grave torto alla vostra mano, che non ha fatto altro che dimostrare un’umile devozione.-dico e levando la mia mano a malincuore da quella presa e da quelle labbra così perfette continuo allontanandomi da lui. -Anche i santi hanno le mani, e le mani dei pellegrini le toccano; palma contro palma: infatti è questo il bacio sacro dei palmieri.- Josh mi si avvicina.
-Ma i santi e i palmieri non hanno labbra?-chiede e tenta di baciare…
-Si, pellegrino, labbra che servono per la preghiera.-… ma rispondo prontamente e mi allontano ancora.
-Oh, allora dolce santa, lascia che le tue labbra facciamo come le tue mani; esse pregno, tu esaudiscile in modo che la fede non si muti in disperazione.-dice raggiungendomi.
-I santi non si muovono, eppure esaudiscono coloro che li pregano.-dico guardandolo negli occhi.
-Allora non muoverti, così che la mia preghiera sarà esaudita.[mi lascia un dolce bacio come quello dell’altro giorno] Ecco, le tue labbra hanno tolto il peccato dalle mie.- dice lui.
-Allora le mie labbra portano il peccato che hanno tolo.-dico sorpresa e scossa da quel bacio pieno di brividi.
-Il peccato dalle mie labbra? O colpa dolcemente rimproverata! Rendimi il mio peccato!-si riavvicina a me e mi bacia di nuovo, questa volta un bacio più passionale. Le sue mani mi stringono i fianchi e le mie si intersecano nei suoi capelli; i nostri corpi sono un tutt’uno, le nostre labbra si accarezzano e le nostre lingue si muovono sinuose l’una con l’altra. Ci stacchiamo, ma non troppo.
-Voi baciate come insegna il libro.-sussurro guardandolo negli occhi e sfiorando le sue labbra. Sorride.

-Oh, grazie, grazie, lo so!- esclama allontanandosi da me. Ok, Josh era tornato in se.
-Oh, molto modesto mio caro Romeo!- dico mentre vado a prendere una ditata di Nutella. Lui mi segue e mi guarda.
-Cosa c’è?- gli dico. Lui fa spallucce e io mi guardo il dito nutelloso e gli spalmo la mia nutella in faccia.
-Voi! Giovane Giulietta, cosa avete osato fare??- dice. Io mi giro. Lui prende una ditata di Nutella.
-Josy.- mi chiama e io mi giro. Appena mi giro mi spalma la Nutella sulle labbra.
-Dovrei pulirmi, ora.- dico.
-Oh, no, vi prego! Potrei pulirle io. È questo che fa un pellegrino, no?- dice avvicinandosi alle mie labbra.
-Prima voglio la mia scena del balcone.- Dico porgendoli la guancia.
-Okay, okay.-  dice prendendomi in braccio e posandomi in piedi su una delle “O” dell’insegna. -Ecco il tuo balcone.- Dice. Poi sale sul mio “balcone”.
-Non posso aspettare. Io ti amo e voglio che nessun’altro possa fare quel che ti ha fatto Tom. Tu da ora sei mia- Mi bacia. Un altro bacio passionale. Si stacca.
-Mmmh, Nutella!- dice lui ridendo. Lo spingo un pochino.
-Chissà perché!- e scoppiamo a ridere. Finiamo la birra e guardiamo il tramonto. Poi mi porta a casa. Entro e non trovo nessuno. Salgo le scale e trovo sulla porta della mia camera un post-it: “Non portare quel ragazzo nella tua camera. Divertiti tesoro. Baci mamma.” Mi preparo la cena e vado a dormire.




Scusate l'attesa e l'inconveniente dei dialoghi che non si leggevano. Spero sia piaciuto il capitolo :D

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Capitolo 7
*** A special day. ***


Capitoli precedenti:

Chapter One: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1275107&i=1
Chapter Two: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1276651
Chapter Three: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282397&i=1
Chapter Four: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1282510&i=1
Chapter Five: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1287177&i=1
Chapter Six: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1293878&i=1
Chapter Seven: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1294238&i=1
Chapter Eight: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1296143&i=1

Chapter Nine: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1297729
Chapter Ten: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1340890

 Chapter Eleven: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1351620

A Special Day.

Mi avvicino al mio armadietto per prendere i libri dell’ultima ora: canto. Stranamente non ho incontrato né Audrey, né Tom, né Josh, né Liam durante tutto il giorno. Poso i libri di matematica e prendo quelli di canto. Sento qualcuno appoggiarsi agli armadietti vicino al mio; chiudo lo sportellino e vedo Josh che mi sorride.

-Ciao tesoro.- dice lasciandomi un leggero bacio sulle labbra. –Ti riaccompagno io a casa?- mi chiede.

-Vorrei tornare con Audrey.- dico fredda e distaccata. Come se non stessimo insieme.

-Certo… certo... ora vado che faccio tardi a lezione.- esclama girandosi e andandosene non so dove. Comincio a camminare verso la mia classe immersa nei pensieri: “Dovrei dire ad Audrey che ora sto con Josh oppure no… Beh prima o poi se ne accorgerà! Poi Josh oggi sembrava strano… forse sono stata un po’ troppo dura…” Una voce mi fa tornare alla realtà.

-Booboo!- era Audrey.

-Booboo!!- esclamo. Glielo dico o no? –Sei sparita! Oggi torniamo a casa insieme? Poi magari vieni a casa mia e resti anche a dormire! Come ai vecchi tempi!- le propongo.

-Sarebbe fantastico! Io voglio i marshmellows nella cioccolata calda!- è tornata la mia Booboo di sempre!

-Ahahah ma certo! Non ti posso negare i marshmellows nella cioccolata!- e scoppiamo a ridere.

-Ora vado nell’aula di danza! Ci vediamo al solito posto alla fine di quest’ora.- dice e se ne va, ma… ma… quella non è la direzione dell’aula di danza! Si sta avvicinando a un ragazzo ma non riesco a riconoscerlo… Boobo deve raccontarmi un po’ di cosette! Continuo a camminare verso la mia aula di canto.

-Josy!- urla qualcuno, mi giro.

-Ciao Harry!- dico sorridendo.

-Ti va di andare insieme all’aula?-

- c-c-erto…- dico un po’ balbettando. Chissà che vorrà?

-Allora… come va?-

-Bene, grazie e a te?-

-Oh, bene grazie! Ti vedi con qualcuno?- mi chiede tranquillamente senza sguardi maliziosi, non riesco a capire se lo chiede per se stesso o per qualcun altro.

-Eh si, scusami Harry, ma non sei proprio il mio tipo anche se non uscissi con nessuno…- dico un po’ imbarazzata.

-No! No! Che hai capito? È non mi piaci. Senza offesa ovviamente.-

-No, ma che offesa!-

-Allora ciao.- dice allontanandosi verso i suoi amici. Entro in classe.

-Josy.- mi chiama la prof.

-Si?- dico avvicinandomi.

-La canzone che porterai all’esame finale l’hai scelta?-

-Uhm… ehm… non proprio.-

-Devi sbrigarti a darmi lo spartito della canzone, la fine della scuola è quasi arrivata e l’orchestra deve provare.-

-Certo signorina, mi scusi, spero di essere ancora in tempo. Sono molto indecisa se cantare una canzone moderna oppure una di quelle classiche…-

-Io ti propongo di restare sulle sponde del moderno. Insomma, devi anche provare ad entrare ad X-Factor quest’anno, quindi…-

-Posso andare?-

-Certo. RAGAZZI ZITTI TUTTI INIZIA LA LEZIONE!- urla la professoressa per aver la nostra attenzione. –Oggi sentiremo le canzoni date per casa. Allora… iniziamo da… Styles. Allora che ci fai sentire?-

-“Viva la vida” dei Coldplay.- dice Harry avviandosi verso la cattedra. La professoressa digita veloce la canzone sul suo programma con le basi delle canzoni ed Harry inizia a cantare. Finito di cantare la prof. fa le solite critiche e poi va a posto.

-Bene, bene, ora chiamiamo… Horan non ha il voto. Che ci canta?-  

-“Skyscraper” di Demi Lovato.- e anche Niall inizia a cantare, sembra un angelo. Finita la performance va al posto.

-Quindi… Si, ecco. Malik interrogato. Quale canzone ha preparato?-

-“Somenights” dei Fun.- Cavolo Zayn che interpretazione meravigliosa ha fatto e poi quella canzone è fantastica! La professoressa non ha trovato un errore.

-Dopo Malik abbiamo… Tomlinson, prego venga alla cattedra. Che ci canta?-

-“Caught Syrup” dei Young The Giant.- Esclama Louis tutto contento.

-Bene, bene… chi altro c’è…- *Drin* -La campanella. Siete liberi di andare.- esclama la professoressa così prendo le mie cose ed esco dalla mia classe.

-Josy! Josy!- mi sento chiamare. È Liam.

-Ciao Liam!- dico sorridendo.

-Che fai dopo la scuola?-

-Passo un po’ di tempo con Audrey.-

-Ah… Ok… allora ci vediamo.- dice Liam andandosene. Faccio per chiamarlo di nuovo ma non mi escono le parole, così mi dirigo verso il solito posto ad aspettare Audrey. Scruto bene il cortile della scuola per cercare Josh o Audrey ma nessuno dei due si fa vivo. Poi una massa di capelli biondi! Finalmente Audrey!

-BOOBOO!- urlo.

-Ciao BooBoo!- esclama lei.

-Allora?! Andiamo?-

-Ovvio! Solo che prima dobbiamo passare a casa mia per prendere le mie cose per la notte, ti pesa?-

-Oh si! Guarda mi pesa tantissimo fare 2 metri in più!- dico ironica, scoppiamo a ridere e ci avviamo verso la moto di Audrey e andiamo a casa sua. Prende tutto in due secondi. Pigiama, spazzolino, vestiti, dentifricio. Si scorderà sicuramente qualcosa! Usciamo velocemente da casa sua e andiamo a casa mia.

-Che canzone canterai per lo spettacolo?- mi chiede Audrey una volta in camera mia.

-Non lo so ancora… tu su cosa ballerai?- le chiedo.

-Neanch’io lo so. Pensavo a “Hall of Fame.”-

-Bella quella! Ma cosa farai? Balletto classico o moderno o quello in cui fai salti tipo Step Up!-

-Ahahahah MA CHE PROBLEMI HAI!?? Si chiama Break Dance!- dice lanciandomi un cuscino.

-Ah, è così che la metti??- dico dandole un altro cuscino in faccia e iniziamo una lotta a cuscinate spietata, molto spietata. Finita la battaglia ci infiliamo il pigiamone e sistemiamo il grande materasso gonfiabile vicino al mio letto. Poi andiamo in cucina e prendiamo tutto ciò che ci serve per passare una serata in camera senza uscire; ovvero: Nutella, birra, succo, biscotti, gelato, panna, caramelle, marchmellows, cioccolata e patatine. Mentre sistemo le ultime cose nella camera e lasciare un piccolo spazio per giocare a “Just Dance 2” (anche se so che mi straccerà) e cantare con “WE SING” Audrey si mette comoda e da uno sguardo ai miei CD. Poi prende un CD e o mette nello stereo.

-Che CD hai messo?- le chiedo.

- “RED” di Taylor Swift.- mi risponde.

-Perché con canti una di queste canzoni?- 

-Non so… Non penso che risaltino la ma voce.-

-MA TU SEI IMPAZZITA! Queste canzoni te la risaltano e come! Su, canta.-

-Questa no, non mi piace particolarmente.- dico, poi prendo il CD e scruto le altre canzoni. Mi avvicino allo stereo e metto la traccia 09. –Questa è bella!- esclamo prendendo un microfono e inizio a
cantare e a interpretare la canzone come se stessi su un palco. Nel mentre Audrey si muove con naturalezza schioccando le dita e battendo le mani e assecondandomi quando interagisco con lei seduta sul materassino gonfiabile in pigiama. Finisce la canzone, spegniamo lo stereo e accendo la Wii. Lancio un telecomando ad Audrey che lo prende al volo.

-Prego scelga la canzone.- dico.

-Con piacere!- Audrey gira un po’ le canzoni e poi ne sceglie una.

-No! TOXCI, no!- dico con tono lamentoso, questa canzone non la so proprio ballare.
Finalmente si fa sera, è ora di cena e mia mamma non è ancora tornata; così prendiamo le schifezze e le mangiamo. Poi stanche ci sdraiamo nel mio letto e iniziamo a parlare. Dopo un po’ sento un telefono vibrare.

-Err… BooBoo, il telefono.- dico porgendoglielo.

-Grazie!- mi dice sorridendo e poi inizia a parlare. -Pronto? Ah, ciao! Io sto bene, tu? Dove sono? A casa di Josy, perché? Una festa? Sta sera? Brooke ci vuole assolutamente?- dice guardandomi confusa.

-Passalo a me.- sussurro. Audrey mi passa il suo cellulare e prima di mettere l’apparecchio all’orecchio guardo chi sia. Poi lo choc! È Tom che l’ha chiamata. –Senti, non siamo interessate, mi
dispiace.- dico sicura.

-C’è anche Josh, non vuoi salutare il tuo ragazzo?- dice Tom.

-No, non ci tengo grazie, ora sparisci e non farti sentire per tutta la sera.- dico attaccando.

-Ma ti pare che Brooke vuole assolutamente alla sua festa. Mah…- dice Audrey.

-Eh infatti c’è qualcosa che puzza…- dico.

-Quella sei tu!- dice Audrey ridendo.

-Ehi! Mi sono lavata sta mattina!-

-Ci credo poco!- dice Audrey e scoppiamo a ridere.
È arrivata anche mezzanotte.

-Ehi! La cioccolata che mi hai promesso?- mi chiede.

-Andiamo a farla!- dico.

-ALLA CUCINA!- urla Audrey uscendo correndo dalla camera e quasi ruzzolando per le scale. Scoppiamo a ridere e andiamo a preparare la cioccolata. La beviamo con calma e poi andiamo a letto.









ECCOMI QUI ANCORA A SCOCCIARVI CON I MIEI CAPITOLI! Questa storia non finirò mai! Muahahahaha! *-* Peace <3

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Capitolo 8
*** Sex in mom's room. ***


Arriviamo davanti al vialetto di casa mia Audrey parcheggia il motorino nel garage con il mio, mentre Louis parcheggia la macchina in un posto libero non molto lontano dal mio giardino. Appena chiuso il garage corriamo verso i ragazzi per aiutarli a scaricare la spesa. Ognuno prende una busta e ci dirigiamo verso casa mia ridendo e scerzando. Arrivati davanti la porta mi infilo una mano nella tasca destra dei jeans. Cazzo non ci sono. Assumo un'espressione preoccupata e inizio a frugarmi freneticamente nelle tasche. "Porca Brooke" (la puttana della scuola, non so se ricordate) penso. Audrey vede la mia espressione, -che succede?- mi chiede preoccupata anche lei con un fil di voce. -non trovo le chiavi...- le rispondo anch'io a bassa voce. Anche Booboo inizia a frugarsi nelle tasche per vedere se magari le aveva lei. -io non le ho...- dice Audrey. -cazzo! Vorra dire che la festa la faremo a casa tua!- dico. -che succede gente?- dice Liam sbucando da non so dove. -Josy s'è persa le chiavi!- dice Niall come con tono accusatorio, ma stava scherzando. -le tue chiavi di casa?- dice poi Liam frugandosi in tasca. Io lo guardo con espressione interrogativa. -eccole qui!- sclama mostrandole come un trofeo. Io le prendo come se fossero delle sacre reliquie e salto a dosso a Liam dicendo: -grazie, grazie ,grazie! Mi hai salvata!! Dove le hai trovate?- -ti erano cadute mentre pagavi.- -io ti amerò a vita!- -meglio così!- Infilo le chiavi nella serrature a appena apro la porta e Audrey, Liam, Louis e Niall si catapultano in casa come bisonti; io invece con calma mi piego, praticamente a 90, e prendo le mie buste. Sento una mano che mi tocca il culo. Mi alzo di scatto lasciando le buste per terra con la mano pronta per lasciare una cinquina sulla guancia del maniaco. -ma come ti permett... Ah, ciao Josh!- dico rimettendo la mano lungo il fianco. Lui mi si avvicina e mi mette le mani sui fianchi, mi guardiamo e poi mi bacia. -ciao amore.- dice dopo che ci siamo staccati. La cosa che ho sempre desiderato, essere il suo amore, la sua piccola, il suo tesoro. -ci vieni alla festa?- gli chiedo prendendolo per i bordi della camicia e avvicinandomelo fin quando non spno riuscita a sentire la sua colonia. -ovvio, non potrei mai perdere la mia piccola che canta.- dice dandomi poi un bacio. -uhm.. Bene! Ma non so che cantare!- dico lascandoli la camicia. -troverai qualcosa. Ora vado faccio tardi agli allenamenti di pallavvolo. Ciao!- cazzo... Pallavvolo! Nelle ultime settimane avevo scordato di farlo! -uhm.. Ok, ciao tesoro.- dico allntanandomi a prendere le buste. -vuoi una mano?- dice Liam aiutandomi a prendere una busta. -graize.- gli dico gentile. Entriamo e iniziamo a preparare tutto per la festa. Dopo 2 orette buone suona il campanello. -chissà chi è...- dico andando verso la porta. Vedo dallo spioncino due ragazzi uno riccio occhi verdi e uno con la barbetta sexy. Sono Harry e Zayn. Li faccio entrare e ci aiutano a sitemare le ultime cose e poi sfoniti ci buttiamo su i divani. -che cazzo canto...- dico in cerca di un consiglio. -cantiamo.- mi corregge Louis. -ovvio! cantiaMO... Ahahah- dico ridendo. -che ne dici di "wake me up when september ends"?- propone Harry. -qualcosa di più rock!- esclamo. -più rock dei green day!- esclama Audrey. -no, ma dico una cosa più movimenta. Tipo... Tipo... "Me against the world" dei Simple Plan.- dico. -allora facciamo quella?- dice Niall. -se volete voi...- i ragazzi si guardano e poi annuiscono. -vabbè! Ora dobbiamo proprio andare a prepararici. Se volete rimanere rimanete, se dovete andare andate. Ci vediamo più tardi alla festa.- dice Booboo spingedomi su per le scale. Ci mettiamo circa 1 ora per prepararci. Io ho un semplice vestito nero con le paiettes e tacchi tutti sbrilluccicosi e Audrey ha un bel vestito verde scuro stretto che le abbraccia tutto il corpo anche lei con tacchi sbrilluccicosi. Scendiamo le scale e ritroviamo i ragazzi che ci fissano. -che c'è? Ho qualcosa tra i denti?- dico preoccupata. -no, no, sei bellissima...- dice Liam. Arrivo davanti a lui e gli lascio un bacio sulla guancia. Il campanello suona e si sente una marea di casino. Che la festa abbia inizio. *3 o 4 birre più tardi...* Fortuna che reggo bene l'alchool perchè ora devo cantare. Inizia la base e canto la canzone. Audrey è qui sotto al palco. Comincio ad essere a mio agio e a interaggire con Louis, Liam, Zayn, Harry e Niall. Mi giro un attimo e puff! Audrey è sparita; vabbè finisco di cantare e poi vado a cercarla, magari è andata a prendersi da bere. Finita la canzone scendo dal palco e vado a cercare Booboo. -Josy!- una voce mi chiama. È quella di Josh, mi giro e lo bacio. Ci stacchiamo, mi prende per mano e mi porta al piano di sopra in camera di mia madre dove c'è silenzio e tranquillità. Voleva portarmi a letto? Beh non aspetto altro da quando ho scoperto cos'è il sesso perciò sono pronta e non sono vergine il che mi da una marcia in più dato che non sanguinerò. -Ti amo.- mi sussurra all'orecchio. Ok, sono partita proprio per la tangente. Mi bacia freneticamente e mi fa sbattere all'armadio, le nostre mani finiscono sotto i vestiti, gli sfilo la maglietta, lui mi bacia sul collo. Poi mi adagia sul letto e mi si struscia a dosso. Siaml ancora vestiti ma tutti questi "impicci" amdranno via tra un attimo. Via anche i pantaloni per Josh che resta in boxer. Il suo corpo perfetto è sul mio. Continuiamo a baciarci. Via il mio vestito restiamo tutti e due in intimo. Ci infiliamo sotto le coperte e anche quelle ultime cose che ci tengono vincolati alla "castità" se ne vanno. Iniziamo a muoverci freneticamente. Dio ho sognato questo momento da sempre. *scusate ma ho aggiornato da Ipad. Amamtemi anche se il capitolo è un po' na merda... Mi dispiace ma non posso mettere il capitolo precedente quindi ormai avete i link della storia della mia amica andate a leggere l'ultimo capitolo il 6.*

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