Una storia d'amore fra litigi e Misfatti

di Focosa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Solo sofferenza per Lily Evans ***
Capitolo 2: *** Amici preziosi ***
Capitolo 3: *** Disastro prima dell'esame ***
Capitolo 4: *** Gli ultimi esami, e un nuovo amico ***
Capitolo 5: *** Partenze e promesse ***
Capitolo 6: *** Ritorno ad Hogwarts ***
Capitolo 7: *** Professore o amico? ***
Capitolo 8: *** Troppo confusa ***
Capitolo 9: *** Una cena al chiaro di luna ***
Capitolo 10: *** Insicurezze ***
Capitolo 11: *** Il brivido di lasciarsi andare ***
Capitolo 12: *** Confidenze ***
Capitolo 13: *** Hogsmeade ***
Capitolo 14: *** Buttati e invitalo ***
Capitolo 15: *** Lumaclub ***
Capitolo 16: *** Il cervo ferito ***
Capitolo 17: *** Misteri svelati ***
Capitolo 18: *** Un momento in cui nessun altro c'era ***
Capitolo 19: *** Qualche attimo di tranquillità ***
Capitolo 20: *** Natale ad Hogwarts ***
Capitolo 21: *** Uno strano San Valentino ***
Capitolo 22: *** Pausa ***
Capitolo 23: *** La strillettera ***
Capitolo 24: *** Cercando di distrarsi ***
Capitolo 25: *** Recuperare i rapporti ***
Capitolo 26: *** La finale di Quiddich ***
Capitolo 27: *** Un altro anno è passato ***
Capitolo 28: *** In ginocchio ***
Capitolo 29: *** Cosa accadde durante il settimo anno ***
Capitolo 30: *** Uno sguardo al futuro ***
Capitolo 31: *** La fine di tutto... ***
Capitolo 32: *** FINALE ALTERNATIVO ***



Capitolo 1
*** Solo sofferenza per Lily Evans ***


Lily Evans era sul pianerottolo che portava all'ingresso della Sala Comune dei Grifondoro, si dirigeva verso il ritratto e dava la spalle alla persona che da tanto tempo era diventata la più importante per lei, l'unico vero amico che aveva ad Hogwarts. Ma non avrebbe mai più potuto appellarlo in questo modo.
Decisa più che mai, con il ricordo ancora
vivido di ciò che era accaduto quel pomeriggio, percorse gli ultimi passi che la separavano dal ritratto della Signora Grassa, non badando alle inutili suppliche di Severus Piton.
Pronunciò la parola d'ordine con quel poco di fermezza che gli era rimasta dopo la discussione, ed entrò nella propria Sala Comune lasciandosi alle spalle la più bella storia di amicizia che aveva avuto, forse per sempre!
Si era sentita così male solo quando sua sorella Petunia aveva deciso di rompere definitivamente i rapporti con lei.
Voleva pingere, solo piangere, senza essere vista da nessuno. Ma ovviamente le sofferenze per quella giornata sembravano non essere abbastanza.
James Potter si trovava al centro della stanza, esattamente fra lei e la scala che portava al dormitorio, come se la stesse aspettando.
Era l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento, più che mai.
Proseguì decisa a rintanarsi nel dormitorio ''Ti prego fa che non mi fermi. Ti prego fa che non mi fermi.'' continuava a ripetersi mentalmente, ma già si aspettava che lo avrebbe fatto.
«Ti posso parlare?»disse James.
Ecco appunto.
«No, Potter. Vorrei andare a dormire se non ti dispiace»
Ancora non capiva come faceva a trattenere ancora le lacrime, ma di sicuro non si sarebbe fatta veder piangere da quel odioso bulletto di James Potter.
«Ti prego, Lily»
Erano rare le volte che si chiamavano per nome e forse era per questo che Lily esitò.
«Che vuoi?»
«Volevo solo sapere come stavi, dopo quello che è accaduto oggi...»
«Tu pensi che dopo quello che hai combinato oggi basti fingerti preoccupato per sistemare le cose?»
«Ma di cosa...?»
«E non fare il finto tonto adesso. Sai benissimo che è solo colpa tua se ho litigato con Severus.»
«Colpa mia? Stai insinuando che è colpa mia se LUI ti ha dato della Schifosa Mezzosangue?»
«E di chi dovrebbe essere allora?»
«Beh, magari di Mocciosus, no?»
«Prima di tutto non devi chiamarlo in quelo modo... »
«... Ma lo hai fatto anche tu oggi...»
«Secondo, non è stato lui a cominciare quella discussione. Sei sempre tu che cominci. Tu che lo provochi. Tu che lo spingi a reagire in quel modo!»
«Lo stai difendendo, dopotutto?»
«No! Però...»
Non sapeva perchè se la stava prendendo con Potter. Quelle cose le pensava davvero, certo, ma sapeva anche che non erano vere.
Sapeva che se Severus pensava veramente ciò che ha detto, lo avrebbe detto comunque prima o poi, con o senza Potter.
Ma aveva bisogno di sfogarsi, e di certo un litigio in più con Potter non faceva la differenza.
«Pazzesco!» disse lui d'un tratto. «Io vengo qui a chiederti come stai, ad offrirti il mio supporto, e l'unica cosa che ottengo sono accuse infondate!» fece una breve pausa, durante la quale le scrutò attentamente e fastidiosamente il viso. «Beh, almeno ho avuto una risposta alla mia domanda. Le tue lacrime dicono che non stai affatto bene».
Non se ne era nemmeno accorta. E come poteva visto che la sua testa era piena di ben due fastidiose discussioni di cui una si era conclusa da poco e l'altra era ancora in corso.
Voleva piangere, da sola, e lo avrebbe scaraventato via pur di poter passare.
Ma non ce ne fu bisogno.
James fece uno dei suoi soliti ghigni alla ho-sempre-ragione e se ne andò.
Dopo qualche interminabile istante sola con i suoi pensieri, Lily salì le scale ed entrò nel dormitorio dove per fortuna tutte le sue compagne già dormivano.
Si gettò sul letto ancora vestita e scoppiò a piangere. E quello fu il pianto più interminabile, doloroso e straziante della sua vita.




Spazietto di Focosa:
Non è niente di che, lo so.
Ma è la mia prima FanFiction e non avevo grandi aspettative quando la scrissi.
E' già quasi terminata, saranno circa 30 capitoli. Comunque mi farebbe piacere ricevere delle recensioni.
Possono sempre essere utili per le prossime FanFiction che farò.
Grazie a tutti per aver letto, al prossimo capitolo :)

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Capitolo 2
*** Amici preziosi ***


James entrò nel dormitorio più deluso che mai, e con sorpresa trovò il suo migliore amico ancora sveglio.
E Sirius Black gli disse con un ghigno tremendamente simile ad uno dei suoi «Allora, le hai offerto una spalla su cui pingere?»
«Oh sì, eccome se gliel'ho offerta, Felpato. E sai una cosa? E' stato il più grande spreco di tempo della storia!»
«Mh, non le serviva?»
«L'ha rifiutata. E gliene sono grato. Che mi era saltato in mente?»
«Secondo me invece hai fatto bene a provare a consolarla» disse Remus Lupin.
«E tu non stavi dormendo?» replicò James.
«Dormire? Mi spieghi quale essere umano riuscirebbe a dormire con te e Lily che urlate e Peter che russa?» rispose scherzoso.
«Mh, hai visto di peggio» disse Sirius.
«Comunque, non cambiate discorso. Dimmi che ti ha detto, piuttosto!» continuò Remus.
«Beh, per farla breve... » iniziò mentre si svestiva «...ha dato la colpa a me per il fatto che Mocciosus l'ha chiamata, beh sapete come» fece una breve pausa per infilarsi il pigiama, «Assurdo, no?» concluse infine.
«Beh, ovviamente non è colpa tua se l'ha chiamata in quel modo. Ma devi ammettere che tutte queste cose te le dice perchè ce l'ha con te per come ti sei comportato oggi, e tutti gli altri giorni degli ultimi cinque. E ti ricordo che per quanto riguarda oggi, io ve lo avevo detto a voi due di non mettervi a scherzare su Piton» disse Remus.
«Oh, mi deludi Lunastorta» cominciò Sirius, scherzoso «Non solo ti metti dalla parte della Evans e di Mocciosus, ma cerchi anche di scagionarti dando la colpa ai tuoi unici e preziosissimi amici!» ed enfatizzò le ultime parole tirandogli un inevitabile cuscino in faccia!
«Sacco di pulci, come osi aggredire un Prefetto?!» disse Remus tirandogli addosso lo stesso cuscino. E per non essere colpito Sirius si abbassò e il cuscino finì addosso al povero Peter che dormiva beatamente.
«Eh, cosa? Che succede?» disse Peter che era evidentemente appena uscito dal mondo dei sogni. I tre scoppiarono a ridere.
«Beh comunque, Lunastorta, non mi interessa nulla se la Evans è incavolata con me per chissà quale misfatto che ho compiuto, che se la sbrogli da sola» riprese James.
«Ma di che cavolo state parlando?» disse Codaliscia, prima che Remus potesse ribattere. Ed ovviamente il grande intervento di Peter portò con sé altre nuove risate!
E al termine di queste, i Malandrini si ritrovarono già in viaggio verso il mondo dei sogni. O almeno tre di loro, perchè Ramoso era impegnato ad osservare un puntino sulla Mappa del Malandrino, non molto distante da lui, etichettato con il nome di Lily Evans.




Spazietto di Focosa:
So che il capitolo è corto e che avrei potuto benissimo allegarlo al primo,
però mi piaceva dare uno spazio solo ai Malandrini.
Spero vi sia piaciuto lo stesso. Magari vale il detto ''breve ma intenso''.
Ah, recensite. Grazie!

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Capitolo 3
*** Disastro prima dell'esame ***


Quel giorno, nel pomeriggio, tutti gli studenti del quinto anno dovevano affrontare gli ultimi esami scritti dei G.U.F.O. Per i Grifondoro le prime due ore dovevano svolgersi nei sotterranei, insieme ai Serpeverde, per l'ultima lezione di pozioni. Ovviamente quasi tutti i Serpeverde ne erano entusiasti, e non potevano lamentarsi dei loro risultati. Fra i Grifondoro invece c'erano già svariati studenti che avrebbero di gran lunga preferito gettarsi dalla torre di astronomia tanto erano negati in pozioni, o altri ancora che erano totalmente svogliati, meglio conosciuti con i nomi di James Potter e Sirius Black. Ma la cosa strana è che una di questi studenti era Lily Evans, che era tutt'altro che negata in pozioni. Anzi, era la più brava del corso insieme a Severus Piton. Il problema era proprio lui, non aveva la minima voglia di vederlo, ma sapeva che non poteva saltare le lezioni, tanto più se era l'ultima prima degli esami!
Nel tragitto che portava ai sotterranei incontrò Mary McDonald, l'ultima amica su cui avrebbe potuto contare a quanto pareva.
«Ehi Lily, immagino che oggi non ti siederai al solito posto»
In realtà Lily avrebbe preferito non parlarne minimamente, dato che il suo solito posto era a fianco a Severus. Non si capivano molto bene, ma almeno era una ragazza gentile che cercava sempre di aiutarla e sostenerla.
«Beh, no di certo. Perchè?» disse infine.
«Ecco, sai che io non sono molto brava in pozioni e visto che fra due giorni dovremo sostenere il G.U.F.O, mi chiedevo se potevi aiutarmi»
No, non si capivano affatto, ma almeno così avrebbe avuto qualcosa da fare.
«Certo, volentieri. Ti darò una mano durante la lezione. E se non andrai bene ti aiuterò anche domani!»
«Oh, grazie Lily! Sei un tesoro!» disse Mary, con una evidente nota di sollievo.
Entrarono in classe e si sedettero vicine. Lily teneva la testa bassa, non voleva incrociare lo sguardo di Severus. Poco dopo entrò il professor Lumacorno.
«Buongiorno ragazzi. Come sapete questa è l'ultima lezione di pozioni prima dell'esame, e mi spiace dirvi che molti di voi ancora non hanno raggiunto un livello accettabile. Oggi cercherò di aiutarvi il più possibile, ma vi dovete impegnare. Tutti quanti!» e pronunciò le ultime due parole fissando negli occhi prima James e subito dopo Sirius. Solo in quel momento anche Lily guardò verso James. E senza accorgersene cominciò proprio a fissarlo, a studiarlo attentamente. La sua mente subito si precipitò sulla discussione della sera prima, e sul fatto che si era un po' pentita di essersi sfogata con lui. Ma poi cominciò a pensare a fatti successi ancora prima. La scena di Severus appeso per la caviglia gli apparse difronte agli occhi, e cominciarono a rimbombarle nelle orecchie le parole ''Sporca Mezzosangue'' sentiva che una nuova ondata di lacrime era in arrivo... La sua mente stava viaggiando e solo in quel momento si accorse che tutti avevano già cominciato a trafficare con i propri calderoni.
«Ehi Lily, tutto bene?» disse Mary, riportandola definitivamente alla realtà.
«Sì scusa, ero sovrappensiero. A che pagina dobbiamo andare?»
«Pagina 107. Dobbiamo fare la Bevanda della pace»
«Immaginavo, Lumacorno mi ha detto che c'è quasi sempre ai G.U.F.O. Non è molto difficile stai tranquilla. Beh, prova a iniziare a farla, se sbagli ti correggo io!»
Mary mosse leggermente la testa per annuire ma era evidentemente nervosa. Ma Lily stava già pensando ad altro. Era tornata a guardare James, e nello stesso tempo sistemava gli ingredienti sul tavolo e cominciava a tagliuzzarne alcuni. I suoi occhi passavano costantemente dal calderone di Mary, al suo, e spesso si fermavano a guardare James, e fu sconvolta quando realizzò che quando ci metteva un po' di impegno era davvero abile nel preparare pozioni, quasi quanto lo era lei, con l'unica differenza che lui prendeva tutto sul ridere, e faceva costantemente battute sul colore delle pozioni di Minus e di altri studenti non lontani da lui... Distratta dall'osservare James e dall'aiutare Mary, sbagliò più di una volta, e quasi si spaventò nel vedere la sua pozione diventare di un colore verde scuro. Più tentava di rimediare all'errore, più la pozione diventava inguardabile, e gli sguardi del professor Lumacorno la mettevano stranamente a disagio! Passata un'ora e mezza Lumacorno disse: «Appena finite riempite una fiala con la vostra pozione e portatemela»
Sapendo ormai di non poter più sistemare il danno riempì la fiala, e poco dopo anche gli altri lo fecero. Poi Lumacorno cominciò a parlare.
«Prima che cominciate ad alzarvi vorrei dirvi che oggi alcuni di voi mi hanno veramente stupito, molto bravi signorina McDonald, signor Potter, e signor Black. Tutti gli altri sono andati più o meno come al solito, bene o male che sia. Ma se pensate di dovermi dire qualcosa, vi invito a rimanere» e Lily sapeva che quest'ultima frase era riferita principalmente a lei. Quindi restò seduta mentre tutti gli altri si alzavano, e vide Mary salutarla con un po' di dispiacere negli occhi.
Quando si alzò per andare dal Lumacorno, si accorse che non erano soli. Anche James era rimasto.
«Signor Potter, se lo lasci dire, mi ha davvero stupito!» cominciò il Professor Lumacorno, «Se mi prepara una pozione del genere durante l'esame può prendere un Accettabile, e anche di più!»
«Era proprio ciò che le volevo chiedere, lo sa?» Lily provò un brivido di terrore quando vide ricomparire sul suo volto quella sua espressione di autocompiacimento.
«Oh, molto bene. C'è altro che mi voleva chiedere?»
«No, signore. A quanto pare la Evans ha bisogno di aiuto, professore, è meglio non rubarvi del tempo»
Lily non ci credeva. L'aveva insultata, aveva insinuato che avesse più bisogno di aiuto di lui solo perchè una volta era andata male e lui bene. Lo odiava. E se si era sentita in colpa per la sera prima, ora non lo era più.
Dopo che James uscì, fu Lumacorno a parlare.
«Oh, il caro Potter. Si meriterebbe voti altissimi se non fosse per quel suo modo di fare!»
Lily preferì non rispondere, perchè insultare un compagno davanti ad un professore non era il massimo se eri in prossimità di un esame!
Così Lumacorno riprese a parlare
«Ma parlando di te, che ti è successo oggi? Non vorrai dirmi che l'ansia Pre-Esami ti fa andare così male!»
«Assolutamente no, Professore. Si tratta di faccende non scolastiche.»
«Ah, capisco perfettamente mia cara! Se è come penso io allora sei perdonata. Ma non credo che l'esaminatore possa chiudere un occhio»
«Certo, lo so. Le prometto che il giorno dell'esame sarò perfettamente lucida!»
«Molto bene. Beh, io ti consiglio di andare. Non avete l'esame di trasfiguarazione fra poche ore? Immagino che se sei così fra le nuvole in questo momento dovresti ripassare»
«Infatti volevo farlo! Arrivederci, Professore»
«Buona fortuna, mia cara!»
Sembrava strano che ormai l'unico che la capisse fosse il suo professore di Pozioni. Ma aveva ragione, doveva restare lucida se voleva passare anche in Trasfigurazione. E lei doveva passare a tutti i costi, o non avrebbe avuto possibilità di diventare un Auror!


 

Spazietto di Focosa:
Non ho molto da dire riguardo a questo capitolo. Spero che vi sia piaciuto.
Grazie mille per chi ha recensito i capitoli precedenti. 
Continate a lasciarne, grazie

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Capitolo 4
*** Gli ultimi esami, e un nuovo amico ***


Lily si stava dirigendo in biblioteca con la consapevolezza che aveva meno di due ora per ripassare tutto il programma di trasfigurazione, e che nel pomeriggio avrebbe dovuto sostenere l'esame di Antiche Rune a distanza di due ore da quello prima, e poi la sera quello di Astronomia.
Era super ansiosa.
Se almeno la pozione fatta poco prima le foss
e venuta discretamente avrebbe potuto prenderne un po' per calmarsi, dopotutto la Bevanda della Pace serviva a quello!
Ma sapeva che se la sarebbe dovuta cavare.
Entrò in biblioteca e prese i soliti libri che ormai conosceva abbastanza bene, tante erano le volte che lei e Severus avevano ripassato insieme quell'anno.
Cavolo, era passato solo un giorno da quando avevano litigato e già si era resa conto quanto si sentisse smarrita senza di lui.
Ce l'avrebbe fatta a superare gli ultimi esami scritti senza il suo sostegno?
Si sedette e cominciò a ripassare. Qualche minuto dopo, o forse era già passata mezz'ora, si sentì chiamare.
«Ehi Lily. Anche tu ripassi all'ultimo minuto?» all'inizio non aveva capito chi fosse, ma poi riconobbe Remus qualche tavolo distante.
«Oh, ciao Remus. Sì, visto come sono andata oggi alla lezione di pozioni, direi che ne ho bisogno»
«Non sei andata male. E' negli altri giorni che vai troppo bene»
«Beh, grazie. Comunque anche tu devi avere qualche insicurezza, altrimenti perchè ripassi?»
«Sì, forse qualcuna» disse sorridente e sarcastico.
Lily non si era mai accorta di quanto Remus fosse simpatico e gentile. Negli anni precedenti non avevano quasi mai parlato, per colpa della pessima compagnia che si era scelto, e Lily aveva sempre pesato che fosse come i suoi amici.
Aveva cambiato idea su di lui solo quando scoprì che anche lui, come lei, era diventato un Prefetto.
Una cosa che aveva notato su di lui era che aveva gli stessi modi di fare di Potter, solo che era gentile e spiritoso e non arrogante ed esibizionista!
Senza che se ne fosse resa conto si era seduto accanto a lei.
«Allora, serve aiuto in qualcosa?»
Iniziarono a ripassare insieme, e il tempo sembrava volare. Stava bene con lui.
Ogni tanto faceva battutine su ciò che era scritto sul libro, e Lily si accorse che era la prima volta che rideva negli ultimi due giorni!
Stava bene in sua compagnia. Certo, non era come era stato con Severus, ma con il tempo sarebbero potuti almeno entrare di più in confidenza.
Poco dopo, però, qualcosa aveva già distrutto quell'attimo felice. Qualcuno bussò alla finestra, guardarono e videro Sirius Black su una scopa, alle sue spalle James che si esibiva in una capriola in volo, e molto dietro di loro Peter li stava per raggiungere.
Remus si alzò e aprì la finestra, con un espressione un po' divertita e un po' di rimprovero.
«Che cavolo state facendo voi tre?»
«Non è evidente? Voliamo!» rispose Sirius
«Intendevo dire, perchè non siete qui a studiare?»
«Ci stai prendendo in giro, per caso?» disse James.
«Ma come fate a scherzare quando abbiamo un esame fra meno di 20 minuti?» disse Remus.
«Nello stesso modo di sempre» disse James.
«Sai, Remus, ultimamente stai diventando un po' noioso. Studi anche con la Evans!» aggiunse Sirius.
«Questo cosa c'entra? Comunque se non vi spiace io tornerei a studiare. Ci vediamo all'esame!» disse Remus mentre stava per chiudere la finestra.
«E dai, Lunastorta stiamo scherzando. Lo sai che se non lo facciamo prima di un esame poi siamo tesi!» disse James.
«Certo, è per via della tensione!» replicò Remus con sarcasmo.
Lily avrebbe tanto voluto andarsene. Avrebbe voluto ribattere più di una volta, ma era meglio far risolvere a Remus.
Alla fine Peter ruppe il silenzio. «Ehi ragazzi, io scendo... Comincio a perdere l'equilibrio su questa scopa!»
«Dai, diamogli una mano» disse Sirius rivolto a James e cominciò ad andare verso Peter. Ma James restò difronte alla finestra, occhi negli occhi con Lily.
Da sempre si perdeva dentro a quegli occhi verdi, e guardandolo Lily si accorse di quanto quelli di James erano profondi, misteriosi!
«Beh, ci vediamo giù Remus!» e quando interruppero il contatto visivo ad entrambi sembrava mancare qualcosa.
«Sarà meglio cominciare a scendere, Lily. Ormai non c'è più tempo per ripassare»

***

L'esame di Trasfigurazione andò alla grande sia per Lily che per Remus, James e Sirius andarono abbastanza bene poiché erano calmissimi, per Peter invece fu quasi un disastro.
Poche volte Lily e Remus si scambiarono occhiate, e parecchie volte James e Lily si fissarono a vicenda, ma mai contemporaneamente perciò non se ne resero conto.
Una volta terminato l'esame Lily andò a ripassare Antiche Rune, e anche l'esame di quella materia andò bene.
La sera si riposarono tutti, e poi affrontarono l'esame di Astronomia.
La settimana degli esami pratici passò in fretta, e nessuno ebbe difficoltà in nulla. Finalmente gli esami erano finiti, per la gioia di tutti, e restavano da godersi gli ultimi 10 giorni ad Hogwarts.
E quei 10 giorni si riempirono di monotonia sia per Lily che per i Malandrini.
I soliti battibecchi fra James e Lily. I soliti guai che combinavano. Le ultime fughe di James e Sirius ad Hogsmeade, e le ultime burrobirre. Tutto ad Hogwarts sembrava andare veloce e la fine dell'anno era sempre più vicina.





Spazietto di Focosa:
Ok, chiedo scusa se nel finale sono andata un po' troppo veloce,
però mi sembrava di diventare noiosa e ripetitiva.
Come sempre vi ringrazio per le recensioni.
Al prossimo capitolo

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Capitolo 5
*** Partenze e promesse ***


James, Sirius, Remus e Peter erano nel dormitorio, impegnati a preparare i bagagli.
Erano tutti dispiaciuti di dover lasciare Hogwarts, ma più di tutti Sirius, che avrebbe dovuto passare tre mesi di vacanze con una famiglia che odiava e da cui era odiato.
Anche se non aveva detto nulla a riguardo, James già lo sapeva e stava malissimo per lui. Avrebbe tanto voluto poterlo ospitare per sempre a casa sua. O meglio ancora avrebbe preferito restare ad Hogwarts con lui per le vacanze.
Non avevano ancora parlato da quando avevano iniziato a riempire i bauli, che ormai erano quasi tutti pieni. E James non ce la faceva più di tutto quel silenzio.
«Beh, che vi va di fare in queste ultime ore ad Hogwarts?» disse James per rompere il ghiaccio.
«I bagagli» disse subito Remus, che evidentemente temeva l'arrivo di qualche brillante idea di James.
«Oh, grande idea. Come ho fatto a non pensarci subito?» disse sarcastico James. «Tu hai qualcosa da proporre, Felpato?» continuò visto che nessuno diceva nulla.
«Mh, per ora nulla» disse con un evidente tocco di malinconia.
«Potremmo farci un ultimo giretto ad Hogsmead di nascosto e lasciare ''la nostra firma''. Solo se ti va, ovviamente!» propose impacciato Peter.
«Grazie per la partecipazione, Codaliscia. Comunque è ciò che abbiamo fatto negli ultimi 10 giorni. Ci vuole qualcosa di più!» disse James.
«Io direi di non fare nulla, che ne dici?» disse stancamente Remus.
«Uff... Ad ogni partenza sempre la stessa storia. Non si può nemmeno dare un saluto ad Hogwarts degno dei Malandrini!» disse James, che ormai rinunciò.
Prese la mappa del malandrino, disse «Giuro solennemente di non avere buone intenzioni» e quella si rivelò a lui.
Cominciò ad osservarla distrattamente nell'attesa che uno dei suoi amici desse un segno di vita, ma due nomi sulla mappa attirarono davvero la sua attenzione.
«Devo andare!» annunciò agli amici e sfrecciò via!
Corse fino al piano terra, e poi uscì nel giardino dove i puntini con i due nomi erano apparsi pochi istanti prima sulla Mappa, e si trovavano ancora lì.
Vide una Lily Evans furiosa, come lo era spesso con lui, rivolgersi freddamente ad un supplichevole Severus Piton.
Guardò la scena da lontano, e senza farsi vedere, ma con la bacchetta alla mano già istintivamente pronta a scagliare una fattura contro Mocciosus.
«Ti ho detto che non voglio più parlarne. Anzi ti avevo detto che non volevo più parlarti!» urlò Lily!
«Ma sono passate due settimane, pensavo...» cominciò Piton.
«...Che mi fosse passata? Beh, no! E non voglio che mi passi. Non è una offesa da poco quella che mi hai fatto. Ma non è solo per quello, è anche per il comportamento che hai avuto negli ultimi due anni nei miei confronti. Te l'ho già spiegato, Severus.» Disse lei irremovibile.
«Lily ti prego, ti ho già detto che mi dispiace, per tutto! Ma ora dimentica cosa è successo. Stiamo per tornare a casa, e...»
«Io non dimentico cose che stanno ancora accadendo.»
«Ma di che stai parlando?»
«Non ti accorgi che quegli atteggiamenti li hai ancora su di me? Non ti accorgi nemmeno più che tenti continuamente di darmi ordini? Colpa di quei tuoi amici, che ti hanno fatto il lavaggio del cervello. Ormai tu sei cambiato totalmente. Tutto è cambiato. Io sono cambiata» e dopo qualche istante di silenzio Lily prese velocemente la bacchetta e glie la puntò contro. «Ora vattene. Davvero, la tua presenza ormai mi da anche fastidio!»
E a quelle parole Severus si decise ad andarsene, ma dopo qualche passo si voltò e disse serio «I miei amici mi avranno fatto il lavaggio del cervello, ma anche Potter e i suoi amici lo hanno fatto a te. Rendetene conto, Lily!» e poi sparì oltre le mura del castello.
«E' questo l'atteggiamento di cui parlo!» urlò Lily istericamente, pur sapendo che non poteva averla sentita!
Aveva le lacrime agli occhi e nemmeno lei sapeva se erano di rabbia o di rimorso, ma non le importava.
E nemmeno a James importava la natura di quelle lacrime, perchè lui vedeva dolore in quelle lacrime, solo dolore.
E finalmente capì quanto doveva avergliene procurato lui stesso.
«Lily» disse senza volerlo, e quasi ebbe l'impulso di scappare come un bambino quando lei si voltò.
«Non è il momento per le tue battute, Potter» disse piangendo, perchè ormai non riusciva più a trattenere le lacrime.
James si avvicinò.
«Non sono venuto per fare battute. Ma per fare ciò che avrei dovuto fare l'altra sera!»
Lily non capiva e non voleva capire, voleva solo piangere.
James si stava dirigendo sempre più in fretta verso di lei.
Lei restò immobile, con le lacrime che le scorrevano sul viso, finchè James non glie le asciugò delicatamente con un dito. Si guardarono negli occhi, molto più a lungo di quanto non avessero fatto una settimana prima in biblioteca.
Lui ammirava sognante i suoi, lei si era ormai persa negli occhi profondi di lui.
E dopo un'istante interminabile Lily parlò, non riuscendo più a reggere quel silenzio.
«Che c'è, bastano due lacrime a sciogliere James Potter?» disse non smettendo di guardarlo negli occhi.
«Anche un Malandrino come me può essere sensibile» disse, anche lui dando più importanza al contatto visivo che alle parole.
Altro interminabile istante di silenzio, e poi negli occhi di James apparve la decisione.
«Lily, non so cosa sia successo di tanto grave fra te e Mocc... Severus. Ma promettimi che a chiunque ti faccia soffrire tu la farai pagare. E ti dico questo pur sapendo che sarò io il primo a farti soffrire molte volte!»
Lily non rispose a parole, poggiò la testa sul petto di James, altre lacrime le sfiorarono il viso ma nessuno dei due ci badò, e dopo qualche istante Lily annuì.
E la promessa fu sigillata non con una stretta di mano, ma con un lungo e sincero abbraccio.

 


Spazietto di Focosa:
So che ci sarebbe stato bene un bacio alla fine, però ho pensato che fosse un po' presto.
E in ogni caso non mi andava di cambiare, visto che alcuni su FB l'hanno già letta.
Quindi, questo è il capitolo.
Spreo vi sia piaciuto... Recensite! :D

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Capitolo 6
*** Ritorno ad Hogwarts ***


Era notte fonda e Lily era ancora sveglia, sdraiata sul suo letto.
Sapeva che non sarebbe mai riuscita a dormire quella notte. Era l'ultima che passava a casa sua.
Presto sarebbe tornata ad Hogwarts ed era eccitata come una bambina!
Le vacanze estive erano state bellissime, come sempre. I suoi genitori l'avevano portata al cinema, a teatro, al ristorante, e avevano fatto una settimana di vacanza al mare. Aveva ricevuto tantissime lettere, tra cui sei da parte di Mary e due da parte di Remus. Non aveva mai ricevuto lettere da parte sua e gli aveva fatto molto piacere.
Erano accaduti solo due fatti negativi, meglio conosciuti con i nomi Petunia e Severus.
Con Petunia ormai aveva imparato a convivere, ma vedere Severus in giro per il quartiere, dove un tempo spesso passeggiavano insieme, la metteva a disagio.
E poi era accaduto un altro fatto, e nemmeno lei sapeva se era positivo o negativo. Aveva pensato costantemente alle parole che James le disse l'ultimo giorno di scuola. E spesso era arrivata alla conclusione che tutto quello che si erano detti era stato solo un sogno.
Presto si fece mattina, e sentì i suoi genitori svegliarsi.
Qualche ora dopo stavano già caricando i bagagli in macchina, e presto sarebbero partiti per raggiungere la stazione di King's Cross prima delle 11.00. Giunta al Binario 9 e ¾ salutò i genitori e salì sul treno.
Scelse uno scompartimento vuoto e aspetto che gli altri studenti cominciassero a salire. Erano passati più di dieci minuti ed era ancora sola, poi vide passare Remus.
«Ehi, Remus!» urlò da una parte all'altra del corridoio esterno allo scompartimento.
«Ciao Lily! Come stai?» disse abbracciandola debolmente «Passate bene le vacanze?»
«Bene, grazie. Tu?»
«Eh, non bene, ma non male. Che risultati hai avuto hai G.U.F.O?»
«Oh, tutti sopra all'Accettabile! La materia in cui sono andata peggio è Astronomia, ho preso A. Le migliori Pozioni, Trasfigurazione e Difesa contro le Arti Oscure, ho preso E. Tutte le altre sono O. A te sono andati bene?»
«Sì, ho preso A in Astronomina, Storia della magia, non mi hanno mai entusiasmato. O in divinazione, cura delle creature magiche e pozioni. In tutte le altre, ho preso E!»
«Bene, sono contenta!»
Durante la conversazione erano rimasti sulla soglia della parta, e Lily non se ne era nemmeno resa conto. «Vuoi restare qui?» gli propose alla fine.
«Non saprei, non ho visto ancora nessuno dei miei amici. A te non dispiace se poi stiamo tutti qui, vero?»
Remus era visibilmente imbarazzato nel proporle di stare in compagnia dei Malandrini.
«No, non mi dispiace» disse poi. Così Remus si sedette.
Poco dopo passò James per il corridoio, seguito da Peter.
«Siete in ritardo» disse distrattamente Remus.
James era per metà sorpreso di aver visto Lily con lui e metà arrabbiato.
«Non ci dovevamo incontrare difronte alla barriera? L'unico ad essersi presentato è stato Peter»
«Tu non hai specificato quale lato» disse Remus. «Ok, scherzo. I babbani si stavano insospettendo perchè c'era troppa gente che girava davanti alla barriera, allora ho pensato che era meglio passare subito»
«Comunque, dov'è Felpato?»
«Io non l'ho visto, pensavo fosse con voi»
«Fantastico, il treno parte fra 5 minuti»
Ma non ebbero nemmeno il tempo di farsi prendere dal panico che delle urla, tipiche di un litigio, attraversarono tutto il corridoio. E i quattro si affacciarono a vedere.
«Non potete decidere anche chi devo frequentare ad Hogwarts! Non ho intenzione di stare attaccato tutto l'anno a Regulus, io sto con i miei amici» disse Sirius.
«Tu sei mio figlio, sei minorenne, e quindi posso decidere» disse una donna che Lily non aveva mai visto ma che James, Remus e Peter sapevano che era la madre di Sirius.
«Sono stato con loro per cinque anni, non vedo perchè dovrei mollarli ora»
«Ero convinta che saresti cresciuto, per questo ti ho lasciato stare con loro. Ma ora basta. In quanto figlio di una famiglia di Purosangue tu hai dei dei doveri verso la famiglia, non verso i tuoi stupidi amici»
A quel punto James era uscito dallo scompartimento correndo come una furia.
«Scusate l'interruzione, ma se non lo ha ancora capito, signora, Sirius è diverso da voi, non è un maniaco del sangue puro come tutti voi Black, e voi non dovete trattarlo come un verme solo perchè non seguirà le orme della famiglia»
«E chi saresti tu?» disse un uomo, con la voce molto forte. Era il padre di Sirius.
«James Potter» rispose con fierezza.
«Potter?» lo osservò e poi gli sferrò un pugno sul naso. Il sangue uscì a fiocchi. «Ringrazia che quel sangue è puro, altrimenti saresti conciato decisamente peggio»
Quando James e Sirius ritornarono nello scompartimento il treno era appena partito.
Sirius si sedette, il viso fra i capelli per nascondere lacrime di rabbia. James si sedette accanto a lui.
«Mi dispiace, James» disse poco dopo.
«E' un mio dovere, Sirius. Tu ricorda la mia proposta»
Lily non capiva, ma ancora una volta avrebbe voluto non essere insieme a loro.
Era come essere il terzo incomodo, anzi il quinto, perchè loro quattro erano come fratelli, mentre lei non era nessuno.
Per la prima volta sentì che voleva far parte del loro gruppo. Avrebbe voluto capire meglio la sofferenza di Sirius, capire cosa si nascondeva dietro alla malattia di Remus che ormai tutta la scuola pensava fosse una copertura, capire perchè James fingeva di essere tanto arrogante quando in realtà le aveva dimostrato già due volte di essere profondamente buono, capire perchè Peter sembrava la pecora nera del gruppo.
Ma finalmente capiva che essere uno dei Malandrini significava sostenere ed essere sostenuti.
Cominciava veramente a vederli sotto una nuova luce.
Forse quell'anno avrebbe portato dei nuovi cambiamenti, per ognuno di loro.

 

 



Spazietto di Focosa:
Beh, come al solito ho ben poco da dire. 
Rigurado alla ''proposta misteriosa'' spero di aver fatto intendere di cosa si tratta se non è così... Meglio, ci sarà l'effetto sorpresa!
Grazie mille a tutti quelli che hanno letto e recensito
Alla prossima :D 

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Capitolo 7
*** Professore o amico? ***


Nelle prime settimane ad Hogwarts Lily era stata quasi sempre con Mary o con i Malandrini, invitata da Remus.
La sua vita era davvero totalmente cambiata, ma ancora non la soddisfaceva.
Prima aveva un amico che era quasi un fratello, ora aveva una amica che non la capiva, un amico che aveva amici che non la capivano, e in più c'era James che sembrava aver già dimenticato la loro discussione dell'ultimo giorno del quinto anno. Ma nonostante tutto andava avanti, come aveva sempre fatto.
Quel giorno avevano lezione di trasfigurazione con i Corvonero, poi Incantesimi sempre con i Corvonero, Erbologia con i Tassorosso, ed infine Pozioni con i Serpeverde. Tutte materie in cui andava bene, e che l'avrebbero portata a diventare un Auror.
Alla fine di Pozioni Lumacorno disse «Innanzitutto vorrei dire apertamente che ci sono persone che stanno facendo notevoli progressi, complimenti davvero. Vorrei che la signorina Evans, e i signori Piton, Potter, Black e Lupin si trattenessero un momento. Tutti gli altri possono andare, ci rivedremo fra due giorni» aspettò qualche minuto per lasciare il tempo agli studenti di lasciare l'aula e poi cominciò «Bene, due di voi già sapranno che all'inizio di ogni anno faccio sempre una cenetta intima con degli studenti selezionati ed avrei piacere che veniate anche voi. Vi ricordo che potrete anche entrare a far parte del Lumaclub, Lily e Severus ne fanno già parte da due anni ormai» disse molto soddisfatto.
James e Sirius avevano uno sguardo confuso, si guardarono a vicenda, e poi James parlò.
«Quindi ora predilige me e Sirius. Perchè?»
«Oh non faccia il modesto, signor Potter. I suoi miglioramenti sono notevoli» disse Lumacorno.
Piton era evidentemente sconcertato.
«E per quanto riguarda Sirius?» continuò James
«Beh, anche lei ha fatto grandi miglioramenti, signor Black. E inoltre proviene da una famiglia...»
«Non c'è bisogno. Conosco già questa parte grazie» disse Sirius, rabbuiato «Mi dispiace, ma non ho intenzione di far parte del Lumaclub solo perchè sono un Black. Detesto la mia famiglia, e non lo nascondo» e detto questo se ne andò.
«Ma, io non capisco...» cominciò Lumacorno.
«Lasci stare, professore» disse Remus «E' evidente che non ha saputo di ciò che è accaduto sul treno»
«Remus!» disse James, con un tono di rimprovero «Non credo che ce ne sia bisogno. Beh, professore, penso che parteciperemo tutti quanti alla sua cena, ora se non le dispiace è meglio che vada. Arrivederci»
James se ne andò, e anche Remus dopo aver salutato sia il professore che Lily. Lumacorno si voltò verso Lily e Severus.
«Ma che cose è successo sul treno?»
«Praticamente...» cominciò Severus.
«Professore, penso che se lo dovrebbe far dire dal Professor Silente, lui di certo ne saprà di più. Oppure da qualcuno che era nello scompartimento insieme a Black quel giorno, ma dubito che qualcuno di loro aprirà bocca, io per prima non ho intenzione di dire nulla a nessuno, mi spiace»
«Tu eri nel loro scompartimento?» chiese Severus indignato.
«Sì» disse Lily, con un tono estremamente freddo.
Severus fece una smorfia.
«Beh allora, voi due verrete sicuramente, vero?» disse Lumacorno soprattutto per evitare di far scoppiare una lite.
«Certo» dissero Lily e Severus all'unisono. Poi Lily corse via, e Severus le andò dietro.
Dopo aver girato due corridoi la raggiunse e la fermò bruscamente.
«Da quando sei così amica di quei quattro?»
«Non sono affari tuoi»
«Veramente lo sono. Tu sei la mia migliore amica, o lo eri a quanto pare, e ti ricordo che loro sono quelli che mi hanno fatto passare i cinque anni peggiori della mia vita»
«Beh, a proposito di vite rovinate, sappi una cosa. Mi hai causato più sofferenza tu che mia sorella»
«Non lo dici davvero. Lo so che lo dici solo perchè ti hanno fatto il lavaggio del cervello»
«Ma ti rendi conto di quanto sia assurdo quello che dici? Se c'è qualcuno qui a cui è stato fatto il lavaggio del cervello sei tu! Fra un po' ti vedrò andare in giro a scagliare maledizioni a tutta la scuola. E comunque ne abbiamo già parlato, molte volte. Vorrei chiudere questo discorso, come ho chiuso questa amicizia»
Stavano praticamente urlando, e Lumacorno che li aveva sentiti li raggiunse.
«Che sta succedendo qui, eh?»
«Nulla, professore» disse Lily.
Fissava Severus con occhi freddi. Lui era sia arrabbiato che dispiaciuto.
«Sei cambiata, Lily. Ma aspetterò, spero che tornerai quella di prima»
«Non sarà più come prima» Un po' le era dispiaciuto dirlo, ma doveva essere realista.
Severus se ne andò, indignato. Lily rimase impassibile.
Poi Lumacorno disse «Mh, non hai altre lezioni per oggi, vero?»
«Ehm, no»
«Vieni, beviamo qualcosa!»
Entrarono nello studio di Lumacorno. Per Lily era un luogo familiare, dopo tutte le cene intime che il professore organizzava. Lumacorno prese due Burrobirre e cominciò a parlare.
«Sai che devi raccontarmi un bel po' di cose, vero? Ero convinto che fosse un litigio passeggero il vostro, invece sono più di tre mesi che non vi parlate, a quanto ne so»
«E' tutto il contrario di un litigio passeggero, professore, questa è la fine di un'amicizia»
«Su, non dire così. Sono convinto che presto vi chiarirete. Secondo me non voleva veramente chiamarti in quel modo»
«Non è solo per quello, è per il suo comportamento in generale. E' cambiato»
«Però è vero che anche tu sei cambiata, intendo in bene, naturalmente»
«Davvero?»
«Ma certo! Ero convinto che un litigio come quello di poco fa ti avrebbe sconvolta, invece sei rimasta quasi impassibile»
Lily ci pensò un momento, non ci aveva fatto caso.
«Ho fatto una promessa ad una persona. Ho promesso che non mi sarei fatta mettere i piedi in testa da nessuno»
«E chi te lo avrebbe fatto promettere?»
«Potter» Lily lo disse come se provasse vergogna, ma in realtà era perchè non sapeva se valeva più la pena mantenere quella promessa.
«Oh, capisco. Scusa se te lo chiedo, ma non hai passato cinque anni a litigare con lui?»
«Sì. Ma dopo quel che è successo con Severus lui è più comprensivo con me. Addirittura era stato il primo a cercare di consolarmi»
«Cavolo, da un momento all'altro tutti siete cambiati!»
Lily fece un debole sorriso, perchè solo ora si era resa conto di quanto tutta quella faccenda potesse sembrare assurda vista da fuori.
Restò con Lumacorno per un altro quarto d'ora, ma non parlarono più ne di Severus ne di tutti i cambiamenti che c'erano stati. Alla fine Lumacorno sembrava aver accettato il fatto che i suoi due studenti migliori non erano più la così detta ''Squadra di pozionisti'', e Lily aveva accettato il fatto che il suo professore era praticamente diventato uno dei suoi migliori amici.



 

Spazietto di Focosa:
HOLA!
Allora... Avrei voluto approfondire molto di più il rapporto fra Lily e Lumacorno
però vi dico subito che andando avanti con la storia non l'ho più fatto.
Mi sono concentrata più su Lily e James, perchè dopottutto la FanFiction è su loro.

Spero non vi dispiaccia.
In ogni caso mi farebbe piacere una recensiane, grazie!

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Capitolo 8
*** Troppo confusa ***


Era ormai tardo pomeriggio, ma il cortile di Hogwarts era ancora soleggiato e fuori faceva caldo, allora Lily decise di andare a leggere sul prato. Uscendo dallo studio di Lumacorno era passata a prendere un libro in biblioteca, e ora andava verso il portone che conduceva in giardino.
Lily ancora non lo sapeva, ma qualcun altro aveva avuto l'idea di passare il pomeriggio in cortile.
James adorava dormire sull'erba nelle giornate di fine estate ad Hogwarts.
Lily lo vide, era sdraiato contro un albero con la sacca dei libri e una maglia a fargli da cuscino, sembrava dormisse. Si sedette poco distante a gambe incrociate e cominciò ad osservare i suoi capelli scompigliati dal poco vento che c'era, gli occhiali leggermente storti, la camicia un po' sbottonata...
«Sai che è maleducazione fissare qualcuno, Evans?» disse ancora con gli occhi chiusi.
«E come facevi a sapere che ero io?»
Lily era diventata più rossa dei suoi capelli.
«Magia?» disse scherzoso.
«E da quando esistono incantesimi per guardare anche con gli occhi chiusi?»
Ovviamente Lily non poteva immaginare che fino a qualche minuto prima James stava osservando la Mappa del Malandrino e che sapeva per certo che non c'erano altre persone nelle vicinanze.
Per non dover rispondere a quella domanda, James le chiese semplicemente «Come mai sei venuta qui?»
«Per leggere»
«E i lineamenti del mio viso facevano parte della lettura?» disse con un sorrisetto malizioso.
Per risposta Lily gli lanciò il libro addosso.
«Ahia! Ma sei matta?»
«Dovresti essere contento, sto rispettando il patto» Lily lo disse in modo scherzoso, ma in realtà voleva verificare se ancora se ne ricordava.
«Le promesse fanno male» disse lui distratto, ma con sarcasmo.
Poi si avvicinò a lei, senza dire nulla.
Lily ebbe un brivido, ma non sapeva bene a cosa era dovuto. Forse era terrore che in realtà lui non fosse cambiato e che gli avrebbe fatto uno dei suoi soliti scherzi.
«Se ti faccio una domanda mi rispondi seriamente?» gli chiese Lily per rompere il silenzio.
«Dipende»
«Come mai d'un tratto ti stai dando da fare in pozioni?»
James fece una piccola smorfia e poi disse «Prima era l'unica materia che mi impediva di diventare un Auror»
«Vuoi diventare un Auror?» chiese sorpresa.
«Beh, all'inizio avevo intenzione di fare il giocatore di Quiddich. Ma poi mi sono reso conto che sarà più utile un Auror in più, visto che là fuori c'è un mago oscuro che diventa sempre più potente»
«E'... E' esattamente ciò che penso anche io. Penso che presto scoppierà una catastrofe, e ci sarà bisogno di gente che combatte»
Nessuno dei due sapeva perchè, ma stavano parlando di progetti futuri, progetti che a quanto pare li accomunavano. Ma nessuno dei due voleva farlo in quel momento.
«Sai cos'è la cosa che amo di più di Hogwarts?» chiese James distratto.
«Cosa?»
«Ti fornisce una protezione, sempre e comunque. Mi fa pensare che tutto sia ancora come quando eravamo bambini, anche se tutto è cambiato»
Lily la pensava nello stesso modo, anche se non aveva mai fatto un vero ragionamento al riguardo.
«Sai, penso di aver cambiato idea su di te, James»
«Forse sbagli»
«Come?»
«Sono davvero come pensi. Arrogante, menefreghista, pigro, un po' viziato, combina guai... Quello che ancora non hai capito è che c'è un motivo se lo sono»
Lily non capiva. Dopo cinque anni aveva finalmente smentito tutte le accuse che aveva fatto su di lui, e lui gli aveva detto che era giusto pensarle? James Potter era un vero e proprio mistero per lei. Probabilmente non lo avrebbe mai capito!
James sospirò forte, si alzò, prese la sua roba ed andò verso il castello.
«James!» urlò Lily quando lui era già distante «Ci verrai davvero alla cena di Lumacorno?»
James in realtà aveva intenzione di non andarci, o almeno così era d'accordo con Sirius e Remus, ma vedere Lily chiederglielo in quel modo, quasi come una supplica, gli fece cambiare idea.
«Certo! Ci vediamo»
«Ci conto» disse Lily in un sussurro.


Spazietto di Focosa:

Ebbene, ecco anche l'ottavo capitolo... Vi è piaciuto?!
Mi aspetto almeno una recensione, eh. Anche brevissima va bene!
Beh, ora vado, non vi voglio annoiare.
A presto! :D

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Capitolo 9
*** Una cena al chiaro di luna ***


Era passata una settimana e James non faceva altro che pensare a Lily e al loro discorso sul prato.
Si era pentito di due cose che aveva detto. La prima era la frase ''Sono davvero come pensi... Quello che ancora non hai capito è che c'è un motivo se lo sono'' perchè era come se si fosse tolto una maschera che lo proteggeva da cinque anni. La seconda era la promessa che sarebbe andato alla cena.
Non solo aveva già promesso ai suoi amici che sarebbe rimasto con loro, ma la cena sarebbe finita poco prima della mezzanotte, e quella non era una notte adatta per fare salotto con Lumacorno, visto che c'era la luna piena e come amico aveva il dovere di restare con Remus.
La decisione ormai l'aveva presa, non ci sarebbe andato.
Però lo aveva promesso, e anche Lily aveva fatto una promessa a lui tempo prima. E se non mantenendo la sua promessa anche Lily avrebbe deciso di fare lo stesso? E se Mocciosus l'avrebbe infastidita e lui non poteva far nulla?
Però non poteva, non poteva mettere da parte i suoi amici per una ragazza.
No, doveva dimenticarsi di Lily Evans una volta per tutte!
Però poteva sempre trovare un compromesso, doveva solo parlare con i Malandrini. Per ironia della sorte, appena entrò nella Sala Comune trovò Sirus, Remus e Peter seduti ad un tavolo.
«Che fate?» chiese.
«Organizziamo una piacevole serata» disse Sirius, a metà fra serio e sarcastico.
«Remus, pensavo che per distrarti potresti andare alla cena di Lumacorno» azzardò James, con 
nonchalance ma estremamente preocupato.

«Scherzi, vero?» disse indignato. Poi abbassò la voce ad un sussurro «E' di sera, lo stesso giorno della luna piena, per quanto possa farmi piacere partecipare a quella cena, non posso andare via per primo casualmente proprio quando sta per spuntare la luna. Anche se quasi certamente il professore sa, non posso rischiare di far insospettire i nostri compagni, già molti si stanno facendo varie teorie, lo sai»
«Ma ci saremmo noi a coprirti. Dopotutto se ce ne andiamo via prima penseranno che combiniamo uno dei nostri soliti disastri, ormai è questa l'idea che si sono fatti tutti»
«Forse perchè in parte è vera. Comunque non mi va di andare, James. Vai tu se vuoi»
James temeva che Remus avesse capito qualcosa.
«Oh, io ci andrò. Il problema è come convincerti a venire con me» disse, sicuro che ci sarebbe riuscito. E per enfatizzare la cosa lo fissò con un evidente ghigno stampato sul volto.
«Mi fai paura quando dici così. Se ti dico che ci penserò mi risparmierai la tortura?» fece Remus, un po' scherzoso ma preoccupato della scelta che stava per fare.
«Dipende. E' quasi un sì?»
«Oh, va bene, va bene. Vengo, contento? Ma me ne andrò via prima del dolce»
James era entusiasta.
«Ottima scelta, Lunastorta» disse mentre gli strofinava forte la testa.
«Ehi, non sono mica Felpato!»
Scoppiarono tutti e quattro a ridere, e tutta la sala comune si girò a guardarli.
La sera James, Remus e Sirius erano pronti per la cena. Sirius era stato costretto come Remus ad andare, ma in fondo non gli dispiaceva.
«A dopo Peter. Ci porteremo dietro qualcosa da mangiare se ci riusciamo» disse Sirius.
«Ricordati che devi essere davanti al Platano Picchiatore prima che spunti la luna, ma prima dovrai stare nella foresta perchè il Mantello servirà a noi» gli ricordò James.
«Ok, a dopo»
Remus era agitato per la luna piena. Sirius era agitato perchè temeva in un discorso sulla sua famiglia. James era agitato per Lily.
Quandò entrò la vide subito.
Aveva un vestito semplice, verde smeraldo, morbido e con le spalline sottili, e con delle ballerine in tinta, i capelli raccolti da una mezza coda.
James quasi si dimenticò dove si trovava.
«Oh, benvenuti! Aspettavamo proprio voi» li accolse il Professor Lumacorno. «Non abbiamo ancora iniziato a cenare»
«Scusi il ritardo professore» disse Remus.
«Fa niente, tranquilli. Vi ho tenuto tre posti vicini, so che siete molto amici»
Tutti e tre sorrisero debolmente, poi si sedettero.
James era vicino a Lily. Ad entrambi sembrò di andare in iperventilazione, ma si trattennero.
Iniziarono quasi subito a cenare, e chiacchierarono un po' su ciò che era accaduto quell'estate.
«Sirius, mio caro, cos'hai fatto di bello nelle vacanze?»
«La cosa più bella che mi è capitata è stato scrivere e ricevere lettere dai miei amici, nient'altro» disse molto freddamente.
«Ah... E tu Severus?»
«Oh beh, nulla di importante»
C'era molta tensione, per tutti. Lumacorno decise di passare agli altri.
«Marcus, avrai sicuramente fatto qualcosa di divertente, vero?» chiese ad uno studente di Corvonero, del settimo anno.
«Sono solo andato nella casa in campagna dei miei nonni»
«E che mi dici tu, Susan?»
«Sono andata in campeggio, in Irlanda»
La serata proseguì in questo modo per altri 20 minuti, poi Lumacorno passò al discorso ''Lavori dei propri sogni''
«Voi del sesto anno, avete già le idee chiare su cosa vorreste fare?»
«Auror!» dissero contemporaneamente James e Lily. Lily arrossì leggermente e James fece un sorriso.
«Oh, davvero un buon lavoro. Sirius, Remus, Severus, voi che mi dite?»
«Auror, anche io» disse Sirius.
«Anche per me, o comunque impiegato al ministero» disse Remus.
«Io non ho ancora deciso» fece Severus.
Lily fece una faccia contrariata, sapeva bene che Severus aveva già deciso la sua strada.
James si accorse della tensione e decise di cambiare discorso. «Qual'era il lavoro dei suoi sogni alla nostra età, professore?»
«Quello che sto facendo, James. Insegnare pozioni. Purtroppo dopo tanti anni insegnare diventa monotono»
Presto arrivarono alla seconda portata e Remus cominciò a guardare nervosamente l'orologio. Era quasi ora di andare.
«Qualche problema, Lupin?» disse Severus con un tono di fastidiosa sfida.
James si trattenne solo perchè erano in presenza di un professore, altrimenti gli avrebbe lanciato una fattura languelingua per farlo stare zitto una buona volta. Poi Lily sussurrò a Remus in modo che Severus non sentisse. «Ehi Remus, avete fretta di andare per caso?» Remus annuì.
«Professore, ci dispiace ma io, Remus, James e Sirius dobbiamo proprio andare» disse Lily.
Sia il professore che Severus, come anche tutti i presenti, rimasero a bocca aperta.
«Certamente, ma per quale motivo?»
«Non... Non le posso spiegare ora, professore»
«Va bene, se proprio dovete...»
«Arrivederci. E grazie mille per l'ottima cena» concluse infine Lily.
Usciti girarono un paio di corridoi poi Lily chiese a Remus
«Non puoi dirmi dove state andando, vero?»
«No, mi spiace»
«Non preoccuparti Lily, abbiamo già un prefetto a controllarci» disse Sirius, scherzoso ma distaccato.
James rimase indietro, e fece rallentare anche Lily.
«Grazie mille, ci hai fatto guadagnare tempo. Scusa se non possiamo darti spiegazioni»
Lily gli prese la mano, un po' impacciata ma decisa.
James ebbe la sensazione di volare.
«Non so perchè, ma mi fido di voi» lo guardò negli occhi «Mi fido di te!»
Quella fu la notte più bella di sempre per James. Aveva sfiorato il paradiso grazie a Lily, ed era spensierato perchè si divertiva come ogni notte di luna piena con Remus, Sirius e Peter. Forse era perchè ora era un cervo, forse era per le parole di Lily, ma per una volta non aveva conflitti interiori riguardo a lei!







Spazietto di Focosa:
Allora, vi è piaciuto?!
L'ho dovuto sistemare un po' all'ultimo minuto.
Come vedete non ho del tutto abbandonato ne Severus ne Lumacorno,
ma pian piano si andranno sempre a sfumare fino a finir quasi nel dimenticatoio.
Mi spiace, però ho dovuto dar spazio ai protagonisi.
Beh, vi ringrazio di tutte le recensioni... Continuate a lasciarne, mi raccomando ;)

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Capitolo 10
*** Insicurezze ***


I giorni seguenti furono i più vuoti e i più insignificanti di sempre.
Lily era rimasta sempre sola, aveva rivolto parola solo alle sue compagne di stanza la sera prima di addormentarsi, ma nient'altro. Nove giorni assolutamente privi di vita sociale.
Neanche per i Malandrini era accaduto nulla di entusiasmante dopo la notte sotto forma di animagus e lupo mannaro. Non avevano fatto un solo scherzo, nemmeno il più banale. James e Sirius ne risentivano.
«Possibile che i Malandrini siano a corto di idee per dei misfatti?» disse James.
«Forse avremmo più idee se una delle menti non fosse dirottato su qualcos'altro» replicò Sirius.
«Che intendi dire?»
«Sono il tuo migliore amico, James. E non sono uno stupido. Non puoi più negare. Ti piace Lily, vero?»
«Cosa? No. Semplicemente è cambiato il nostro rapporto. Abbiamo messo da parte le liti. Insomma, è conveniente per entrambi»
«Sì certo. Non sono uno stupido, te lo ripeto. Ramoso, dimmi la verità»
«La verità... La verità è che non lo so nemmeno io»
Sirius scoppiò a ridere, poi disse ancora ridendo «Ma come puoi non saperlo? O ti piace o non ti piace, non c'è molta scelta»
«Sì, mi piace. Però il vero problema è: Mi piace e basta o c'è qualcosa di più? E lei, mi odia ancora o inizia ad apprezzarmi?»
«Amico, tu sei innamorato cotto!» Sirius scoppiò a ridere.
James rimase serio per qualche istante, pensando. Pensando a Lily. Pensando a quante possibilità potesse avere.
Poi gettò al vento ogni suo pensiero e disse «Ho bisogno di distrarmi, Felpato. Andiamo ad Hogsmeade?»
«Sempre pronto» disse scattando in piedi felice di poter fare qualcosa.
Uscirono dal dormitorio lasciandolo vuoto. Presero il mantello dell'invisibilità e la Mappa del Malandrino e in meno di mezz'ora furono già ai Tre Manici di Scopa.
«Salve Rosmerta, ci dai due burrobirre?» disse James.
«Ciao James. Ciao Sirius. Due burrobirre in arrivo. Siete di nuovo sgattaiolati fuori da scuola?»
«Sì. Non lo avevamo ancora fatto dall'inizio dell'anno, ci mancavi» disse con un sorriso.
«Ecco le burrobirre, stai cercando di fartele offrire?»
«Assolutamente no, è la pura verità. Ecco a te i galeoni. Offro io, Sirius! Torniamo più tardi a prenderne altre!»
«Ok, a dopo»
«A più tardi, Rosmerta» salutò Sirius
Sorseggiarono un po' la loro burrobirra.
Poi Sirius disse «Andiamo da Zonko ora?»
«Certo, magari ci viene l'ispirazione»
Quando entrarono si diressero subito nel reparto che preferivano, quello delle cose che esplodono.
«Cerchiamo qualcosa che passi inosservato, che ne dici?»
«Ottima idea, peccato che abbiamo usato quasi tutto l'anno scorso»
Fortunatamente arrivò uno dei proprietari ad illuminarli.
«Ehi ragazzi, ben tornati! Venite venite, ho qualcosa di nuovo per voi. Niente che esplode, purtroppo, ma di sicuro passerà inosservato»
Li portò in una specie di cabina armadio.
«Da quando siete diventati un negozio di abbigliamento?» disse Sirius.
«Non scherzare. Questi sono dei veri gioielli per voi. Ci sono abiti che si restringono con il tempo, altri che quando parli con la gente iniziano a pungere... Non sono funzionanti sui babbani, non che non mi fidi di voi, ma il ministero ci tiene d'occhio. Di clienti fiduciosi ce ne sono pochi ormai»
«Mh, non è proprio nel nostro genere ma ne prendiamo un paio di quelli che pungono. Hai altro di nuovo?» disse James.
«Sì, certo. Materiale scolastico scherzoso. Abbiamo pergamene che si trasfigurano da sole in uccelli e volano da una parte all'altra dell'aula mentre scrivi, piume che prendono vita e ti fanno il solletico, inchiostro fasullo che per un po' se tenti di scrivere non funziona e se cerchi di scrivere più di una volta la stessa parola poi schizza da tutte le parti, tutte cose che passano inosservate»
«Wow, prendiamo uno di tutto, più due indumenti che pungono, e un po' di frisbee zannuti, la nostra scorta è finita da tempo» disse Sirius. «Questa volta pago io, James»
Uscirono soddisfatti, andarono a prendere delle burrobirre per Remus e Peter, e in meno di due ore avevano già distribuito i loro acquisti fra gli studenti di Serpeverde. Il giorno dopo si vedevano già i risultati.
Agli occhi dei suoi amici James sembrava tornato quello di sempre, ma in realtà nemmeno fare scherzi riusciva più a distrarlo da Lily. Aveva ragione Felpato? Si era davvero innamorato?




 

Spazietto di Focosa:
Ovviamente qualche Misfatto non poteva di certo mancare!
Allora... Vi è piaciuto il capitolo?!
Fatemelo sapere con una recensione. Ne voglio tante, eh ;)
Alla prossima!

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Capitolo 11
*** Il brivido di lasciarsi andare ***


Solo una settimana prima Grifondoro era prima in classifica, ed ora aveva meno di 200 punti. Gli scherzi dei Malandrini non avevano fruttato solo risate, e anche se c'era un Prefetto fra di loro non erano riusciti ad evitare una punizione.
Purtroppo ci finì dentro anche Lily, perchè come Remus non aveva denunciato subito la cosa alla McGranitt.
Avev
ano dato ai cinque, tre punizioni diverse. Remus sarebbe stato con Peter dalla McGranitt, Sirius avrebbe fatto un'ora di lezione in più di Pozioni, con la classe di suo fratello, e James e Lily avrebbero dovuto raccogliere le foglie dal giardino.
«Ce l'hai ancora con me?» chiese James.
«Ovviamente. E non so nemmeno perchè vi ho coperto»
In realtà Lily lo sapeva bene. Si stava affezionando a James, forse troppo.
«Lo dici solo perchè sei in punizione e ci hanno tolto 20 punti a testa»
«Questo per te è poco? Abbiamo perso 100 punti in un solo colpo, e dobbiamo ripulire tutto il giardino. Senza magia. In autunno, con tutte le foglie che stanno cadendo. A me non sembra affatto una cosa da poco»
«Beh, i punti si recuperano. E per le foglie, pensa a Gazza che lo fa di continuo senza magia»
Lily non disse nulla, ma andò a raccogliere le foglie il più lontano possibile da lui.
«Sinceramente, Lily, penso che tu ingigantisca sempre troppo le cose»
«E tu invece le minimizzi»
«Le minimizzo perchè ho visto di peggio. E perchè non sono un isterico stressato»
A quelle parole Lily lasciò cadere il rastrello e gli corse in contro come una furia.
«Cosa sarei io?» disse dandogli una spinta.
«Isterica, e non lo puoi negare perchè anche ora hai avuto questa reazione. E stressata, perchè in più di cinque anni che ti conosco non ti sei mai rilassata un momento»
«Non è vero, io mi rilasso spesso»
«Davvero? Quand'è stata l'ultima volta che invece di studiare sei uscita a divertirti, o che hai scherzato con i tuoi amici fino a collassare dal ridere?»
«Sinceramente è stato difficile con te e i tuoi amici che combinavate guai dalla mattina alla sera. E comunque io mi rilasso in altri modi»
«Certo, la colpa è nostra. Comunque quali sarebbero?»
«Beh, leggo ad esempio»
James sbuffò, quasi come se fosse un'offesa. Poi divenne più calmo.
«Secondo me non sai nemmeno cosa significhi veramente rilassarsi. Leggere lo puoi fare d'estate, quando non sai cosa fare. Secondo me per rilassarsi bisogna divertirsi. Ad esempio potresti prendere una scopa e volare»
«Non l'ho mai fatto, e non ho intenzione di iniziare solo perchè me lo hai detto tu» disse fredda, e facendo la superiore.
«Cosa? Non... Non sei mai salita su una scopa?» James sembrava quasi preoccupato.
«Solo al primo anno perchè era d'obbligo. Ma non ci sono più salita perchè facevo pena. Me lo avevi detto anche tu, non ricordi?»
James la guardava pensieroso.
«Bene, vediamo se dovrò rimangiarmi la parola» disse afferrandogli il braccio, e cominciò a correre.
«Dove andiamo? Dobbiamo ancora ripulire il giardino»
«Dopo!»
Andarono in un ripostiglio e presero due scope, poi ritornarono in giardino.
«Ora tu ti prenderai lezioni di volo e di divertimento da me, e non voglio sentire scuse» Lily non disse nulla e allora continuò «Ti ricordi almeno le basi?»
«Più o meno. Ma riesco solo a stare in equilibrio senza cadere»
«E' già qualcosa. Forza sali»
Lili lo vide talmente determinato che non riuscì a dire di no. Anzi, un po' di quella determinazione la invase. Salì sulla scopa e restò in equilibrio per qualche secondo, poi la scopa cominciò ad oscillare e James la afferrò. «La scopa rimane in equilibro solo se lo sei tu. Rilassati»
Dopo qualche minuto si vedevano già miglioramenti, e pian piano cominciava ad alzarsi sempre di più, ma rimaneva sempre sullo stesso posto.
«Bene, ora vola fino a quell'albero laggiù»
«Cosa? No, ti prego James. Cadrò di sicuro»
«Non cadrai, fidati. Comunque sarò dietro di te su quest'altra scopa, tranquilla»
Lily partì, molto titubante. Continuava a sbandare da una parte all'altra, ma non cadeva. Quando arrivò scese dalla scopa, e per poco non si metteva a baciare il terreno.
«James, basta. Per favore»
«Sali sulla mia»
«Cosa?»
«Sali e mettiti davanti. Guideremo entrambi, ok?»
«Non farai manovre assurde, vero?»
«Ti fidi di me?» lo chiese quasi speranzoso.
Lily salì, e partirono. All'inizio guidarono entrambi, poi dopo James guidò solo quando stava per sbagliare. Qualche minuto dopo disse «Guarda le mie mani» non erano nemmeno poggiate sul manico. Lily stava guidando completamente da sola.
«Oh mio dio. James, sto volando. Non ci credo. James, sto volando da sola!»
Era talmente eccitata che spinse ancora di più, e poi ancora, andavano sempre più forte. Si sentiva viva, come se fosse finalmente rinata.
«Ehm, non dovevamo pulire il prato?» disse scherzoso James.
«Fra poco! Mi sto divertendo troppo»
Qualche minuto dopo si decise finalmente a scendere. Quando atterrarono saltò addosso a James e lo abbracciò forte. «Grazie» gli sussurrò all'orecchio.



 Spazietto di Focosa:
''Oh mio dio. James, sto volando...''
Sì, stavo guardando Titanic. Qualcuno lo aveva notato?!
Scusate, ma la mia fantasia è facilmente influenzabile,
e poi non potevo non fare questo capitolo!

Vabbè, a parte i dettagli del mio sclero Post-Titanic... Mi lasciate una recensione? :D  

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Capitolo 12
*** Confidenze ***


Era sera tardi, e James si stava dirigendo alla Sala Comune. Era stanco, e si reggeva a malapena in piedi. Dopo una giornata di studio, quattro ore di allenamenti pomeridiani di Quiddich e un'ora passata a sistemare la Stamberga Strillante per la notte dopo, non desiderava altro che dormire.
Ma appena entrò nella Sala Comune qualcosa catturò la sua attenzione, e la stanchezza quasi svanì.
Una folta chioma rossa spuntava da dietro il divano.
«Che ci fai ancora sveglia?» le bisbigliò all'orecchio.
Lily ebbe un sussulto, e per poco il libro che stava leggendo non le cadde.
«James, mi hai spaventata» disse Lily, ma non sembrava affatto arrabbiata.
«Non hai risposto alla mia domanda» disse con un sorriso, e intanto si sedette accanto a lei.
«Non riesco a dormire»
«Beh, io non ho sonno» mentì «Vuoi che ti faccio compagnia?»
«Certo!»
Si guardarono per un po' negli occhi, e subito crebbe un'atmosfera di imbarazzo perchè entrambi volevano restare insieme ma non sapevano cosa dirsi. Poi Lily si voltò a guardare il fuoco, e disse «Allora, come sono andati gli allenamenti?»
«Molto bene. Credo proprio che vinceremo anche quest'anno»
«Bene»
Di nuovo imbarazzo. Poi James decise di fargli una domanda che si poneva da anni.
«Lily, scusa se sono indiscreto, ma cos'è che è successo fra te e tua sorella?»
Lily ebbe un tuffo al cuore, e fu come rivivere il momento in cui Petunia le aveva detto che tutti quelli come lei erano dei mostri.
«Scusa, forse non te lo dovevo chiedere» disse James che vedeva con preoccupazione il suo silenzio.
«No, tranquillo. E' solo che mi fa male ricordare l'accaduto, anche perchè in questa storia c'entra anche Severus» Lily tacque qualche secondo. «Praticamente, quando iniziavo a manifestare segni di magia Severus mi teneva d'occhio ed è stato lui a dirmi ciò che ero, ciò che sono. Ma mia sorella non ci voleva credere. Quando ha scoperto che era tutto vero mi ha detto che...» le scesero delle lacrime «... che ero un mostro. Che tutti i maghi e tutte le streghe lo erano. Pensavo di aver dimenticato, James. Ma ora questa cosa fa più male. Perchè fin da quando Severus mi ha detto che ero una strega io stessa mi sentivo un mostro. Allora gli chiesi se per i figli di Babbani era diverso, e lui mi disse che non lo era. Solo che ora... ora lui mi ha fatto capire che in realtà è tutto diverso. Me lo ha detto, James, c'eri anche tu. Io sono una Sporca Mezzosangue...» ormai stava delirando, e piangeva a dirotto.
James la afferrò, e la abbracciò. Lily poggiò il viso sul suo petto e pianse ancora più forte.
«Scusa se queste cose non te le ho dette quella sera del quinto anno»
James la zittì.
Lily non sapeva perchè, ma si sentì nascere un ''ti amo'' dentro di se, ma sapeva che era solo per gratitudine.
Poi si riprese, le lacrime erano cessate e lo guardò negli occhi.
Ma prima che potesse parlare James disse «Lo so che non stai davvero bene ora»
«Sto bene, giuro. Mi hai fatta stare bene»
James ancora non ne era convinto. Ma Lily si sentiva bene davvero, forse era perchè c'era lui.
«Ora posso farti io una domanda?»
«Certo»
Ci mise un po' a sceglierne una. Erano tanti i quesiti che si poneva riguardo a lui.
«Qualche mese fa mi hai detto che c'è un motivo se ti sei sempre comportato da sbruffone in questi anni. Qual'è?»
«Perchè mi piacevi, Lily. Perchè mi piaci»
Lily era senza parole. Pensava scherzasse, forse lo sperava. Perchè non era certa che per lei fosse la stessa cosa.
Ma prima che potesse dare una risposta, James la baciò. E lei rispose al bacio, ma se ne pentì.
«James. James, no!»
Ma James non si fermò. Era avido dei suoi baci.
Lily lo morse, e si pentì anche di quello.
«Scusa, io...»
Ma le scuse non bastavano, James si voltò e andò verso il dormitorio. Lo aveva ferito e umiliato, entrambi ne erano consapevoli. In più si sentivano entrambi in colpa. Lily per averlo rifiutato, e James per averla baciata. Si sentiva uno stupido perchè era convinto di piacerli. E Lily si sentiva altrettanto stupida perchè in realtà James gli piaceva davvero, ma se ne era accorta solo in quel momento.





Spazietto di Focosa:
Non so nemmeno io perchè ho fatto accadere ciò.
Cioè, sì lo so...
Avevo pensato che ormai dopo undici capitoli avreste voluto un bacio,
ma per la storia era ancora troppo presto.
Così ho trovato questa soluzione.
Non so se ho fatto bene, però a me è piaciuta e spero anche a voi!

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Capitolo 13
*** Hogsmeade ***


Passarono tre settimane da quando James baciò Lily, e anche se entrambi ancora ricordavano quella sera, nessuno dei due ne aveva più parlato.
Anche perchè non si erano quasi più parlati.
Ormai l'inverno era alle porte, e presto ci sarebbe stata una gita ad Hogsmeade.
«James, fra te e Lily è di nuovo tutto normale, vero?» gli chiese Remus.

«Dipende cosa intendi per normale. Ultimamente abbiamo avuto molti tipi di rapporti diversi, non so se mi spiego»
Ovviamente James aveva raccontato ogni cosa agli amici.
«Intendo dire, non siete ancora arrabbiati a vicenda per quella sera»
«Direi di no. Non io almeno»
«Bene, perchè l'ho invitata con noi ad Hogsmeade»
«Tu... cosa?» quasi lo urlò. «E lei cosa ha risposto?»
«Ha detto che se per te andava bene sarebbe venuta»
''Quindi è davvero tutto normale. Non ce l'ha con me!'' pensò James. Però avrebbe dovuto accertarsene, chiarire definitivamente. Avrebbe potuto farlo proprio ad Hogsmead, a quanto pareva era un bene che venisse con loro.
Il giorno della gita arrivò.
Lily li aspettava vicino ad una delle carrozze. Quando arrivarono e vide James gli si mozzò il respiro.
Si sedettero uno di fronte all'altra, erano a disagio e non ebbero il coraggio di guardarsi negli occhi. Si sforzarono di guardqare fuori, le altre carrozze, in paesaggio... Ma di tanto in tanto si lanciavano sguardi di nascosto.
Arrivati ad Hogsmeade andarono prima da Zonko.
Lily d'impulso li avrebbe rimproverati perchè pensavano sempre a fare scherzi, ma si ricordò che non era nella posizione di parlare. Remus, come sempre, l'aveva capita e restò fuori con lei.
«Lily, tutto bene?»
«Non proprio»
«Stai pensando a quella sera, non è vero?»
«James ti ha detto tutto?» disse Lily sconcertata.
«Noi Malandrini ci capiamo bene, Lily, ci siamo subito accorti che era turbato e lo abbiamo fatto parlare»
Lily preferì non dire altro. Anche se la incuriosiva la loro amicizia in quel momento voleva restarne fuori.
«Comunque sì, sono ancora un po' turbata riguardo a quella sera»
«Immagino. Proprio dopo che ti eri aperta con lui...»
«Non vi avrà raccontato anche questo?» sta volta era furiosa, non lo avrebbe tollerato.
«No, tranquilla. Ha solo detto che era una cosa alquanto profonda allora non abbiamo insistito»
«Ah, menomale. Non che non mi fidi di te, Remus, solo che non mi va che si sappia. Non so nemmeno se ho fatto bene a confidarmi con lui»
«Secondo me hai fatto bene. James ti piace, vero?»
Lily tacque.
Un po' per ragionare sulla risposta, un po' perchè era convinta che fosse stato James a convincere Remus a chiederglielo.
«Tranquilla, non glie lo dirò. James è un mio caro amico, ma anche tu lo sei»
Lily sorrise a quella affermazione, e ogni barriera fra i due si distrusse.
«Sì» rispose con un sussurro «Ma ora sono confusa»
Remus non disse nulla, e quel silenzio la faceva irritare.
«S-secondo te, è vero che gli piaccio?» chiese poi.
«Se lo conosco bene, non gli piaci... Di più!»
Lily morì e risorse in un istante. Si fece scappare un sospiro di sollievo.
«Dici che dovrei parlargli?» gli chiese poi.
«Credo di sì»
Ci fu qualche minuto di silenzio. Lily osservava James dalla vetrina del negozio.
Era decisa a parlargli, chiarire.
Doveva un grande favore a Remus per essergli stata accanto e averla convinta.
Quando i tre uscirono Peter propose di andare ai Tre Manici di Scopa. Poco dopo Lily prese da parte James.
«James, possiamo parlare?»
«Sì, certo»
Entrarono nel pub.
«E' riguardo a quel bacio»
James ebbe un sussulto, non era pronto a chiarire, ma doveva farlo.
«Volevo parlartene anche io. Vieni, prendiamoci un tavolo da soli» disse fingendosi calmo, con grande successo.
Si sedettero e James parlò prima che lei potesse pensare a cosa dire.
«Dunque, riguardo a quel bacio. So che è stato un errore dartelo, e mi dispiace»
Lily perse ogni motivazione, ogni speranza. Significava che ci aveva già ripensato? Doveva capire meglio.
«Beh, per me è stato un errore rifiutarlo. Però mi ero sentita a disagio, e...»
James fece un sorrisetto «Ho capito, non ti è piaciuto. Tranquilla non fa niente. Speravo solo che non cambiasse le cose fra di noi. Insomma, si stava creando una bella amicizia»
La situazione si era invertita. Ora James voleva soffermarsi sull'amicizia e Lily voleva di più. Perchè non erano mai in sintonia?
Ma nel porsi quella domanda Lily capì che un'amicizia era sempre meglio dei litigi che avevano avuto fino all'anno prima.
«Per me non è cambiato nulla. Voglio mantenere questa amicizia, davvero. Sono contenta che siamo d'accordo»
«Sì, anche io»
Sorrisero entrambi. Si sarebbero gettati alle spalle quel bacio, e la speranza di avere qualcosa di più di un'amicizia.
Per il momento.



Come vedete la grande quesztione del bacio si è risolta molto in fretta.
Beh, per loro in quasi un mese,
ma pur sempre in fretta e facilmente.


 

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Capitolo 14
*** Buttati e invitalo ***


Lily si stava dirigendo nella Sala Comune, per parlare con una persona.
Quel pomeriggio c'era stata la seconda partita di Quidditch della stagione, Grifondoro contro Corvonero.
Lily ancora si ricordava di ciò che accadde prima della partita.

***

Era con James e lo stava accompagnando agli spogliatoi, mancava un'ora all'inizio.
«Nervoso?»
«Un po'. I Corvonero non sono da sottovalutare quest'anno, io in particolare non devo sottovalutare il nuovo cercatore»
«Per una volta pensi di essere inferiore?»
Lily lo guardò un po' stupita ed un po' divertita.
«Cosa? No. Solo che proviene da una famiglia di giocatori che hanno fatto parte di squadre importanti, gli avranno dato milioni di suggerimenti. Io invece mi sono costruito tutto da solo. Poi in quanto al talento, si sa che sono io il migliore della scuola» disse con un sorrisetto.
«Modesto»
«Come sempre» Altro sorrisetto.
«Beh, se sei preoccupato prendi questo» e si sfilò un ciondolo dal collo.
«Dovrei mettermi una collana?»
«Dai, mettilo. E' un ciondolo porta fortuna. L'ho sempre messo a tutti gli esami, e mi sono sempre andati bene»
«Ma cosa c'entra, vai bene perchè studi tantissimo»
«E tu andrai bene perchè hai talento»
James si sentì bene e più sicuro dopo quel complimento. Abbracciò Lily e la tensione se ne andò completamente.
«Sta sera, quando probabilmente si festeggerà la vittoria di Grifondoro, vorrei parlarti» sussurrò Lily prima che James potesse sciogliere l'abbraccio. James annuì ed entrò nello spogliatoio.
«Buona fortuna» disse Lily, ma dubitava che l'avesse sentita perchè ormai era entrato.

***

Anche se non aveva ancora il coraggio di parlargli, il momento era arrivato.
Quando entrò nella Sala Comune regnava il caos. I tavoli e i divani erano stati spostati ai lati e tutti i Grifondoro erano al centro della sala a scatenarsi. Era come se avessero già vinto la coppa. Sarebbe stata un'impresa trovare James lì in mezzo. Ma per fortuna scorse Sirius, lui la urtò.
«Ehi Sirius, hai visto dov'è James?»
«No no no no no, non l'ho visto cara» disse barcollandogli addosso.
«Sirius, ma sei ubriaco? Cosa stai bevendo?»
«Whisky incendiario. La burrobirra non era abbastanza, abbiamo fatto una vittoria clamorosa 210 punti contro 70, ti rendi conto?»
«Sì, certo certo, però ora basta con il Whisky incendiario»
Lily gli portò via il bicchiere e andò cercare James.
«Sono stato grande, me lo merito» gli urlò dietro Sirius, ma poi ci pensò Peter a sorvegliarlo.
Lily fece due volte il giro della sala comune, poi si tuffò nella massa di gente. Quando ne emerse sbattè contro James.
«Oh, James. Finalmente ti stavo cercando»
«Scusa, forse dovevo restare vicino all'ingresso»
Lily tentò di rimandare il più possibile ciò che gli doveva dire.
«Era necessario tutto questo baccano per festeggiare?»
«Ehi, sei stata tu a dire che probabilmente i Grifondoro avrebbero dovuto festeggiare. Ecco i festeggiamenti!»
«Pensavo di più ad un brindisi e basta» disse ridendo.
Non sapendo più cos'altro dire, decise di buttarsi su ciò che gli avrebbe dovuto dire fin da quella mattina.
«Lily, di cosa dovevi parlarmi?» disse James.
Perchè quel ragazzo la anticipava sempre in tutto?
«Ehm, sì te lo stavo per dire... Lumacorno ha organizzato una festa per quelli del Lumaclub, e mi chiedevo se volessi venire con me. Insomma, farmi da cavaliere»
«Perchè me lo stai chiedendo?» disse cogliendola di sorpresa.
«Beh, perchè siamo amici, no?» fece una pausa ma James non parlò, allora proseguì «Certo, anche Remus è un mio amico, ma...»
«Va bene, vengo» disse in tempo. Lily non sapeva più cosa dire ed era diventata rossa.
«Quando sarà?» proseguì James.
«Fra tre sere»
«Il giorno del plenilunio?»
«Sì, perchè?»
«No, niente. Scusa, ora vado a cercare i miei amici» disse in fretta.
«Ok. Sirius è ubriaco a proposito»
«Fantastico!»
James si sarebbe occupato dopo di Sirius. Corse subito a cercare Remus. Quando lo trovò lo spinse subito in un angolo più appartato della Sala Comune.
«Ehi, che hai Ramoso?»
«Abbiamo un problema per la luna piena»
Remus divenne subito serio.
«Quale problema?»
«Nulla che non possiamo risolvere, tranquillo. Ho detto a Lily che l'avrei accompagnata alla festa per i membri del Lumaclub. Solo che mi ha detto dopo che sarà la sera del plenilunio»
«Non fa niente, James. Vai alla festa, non possiamo farla insospettire»
«Ma così non potrò starti accanto, non potrò aiutarti»
«Me la caverò, ci sono Sirius e Peter. Se vuoi puoi venire dopo» disse Remus, ma poi ci pensò meglio. «Però, trasformati appena entri nel passaggio. Potrei sentirti se ti avvicini da umano»
James annuì. Conosceva bene la preoccupazione di Remus di ferire uno dei suoi amici, e non gli piaceva.
«Sai, inizio a pensare che Lumacorno ce l'abbia con te» disse James tentando di sdrammatizzare.
«Perchè?»
«Perchè è la seconda volta che organizza qualcosa durante il plenilunio!»
Risero entrambi, molto a lungo.



So che sto ripetendo troppe volte le stesse situzioni,
non è per mancanza di ispirazione o fantasia,
è che semplicemente descrivo una situazione una volta nel ''momento sbagliato'',
e poi la ridescrivo nel ''momento giusto''.
Insomma, anche noi compiamo azioni simili in vari momenti della nostra vita
e a seconda delle situazioni cambiano le conseguenze.
Vabbè, mi sto arrampicando sugli specchi, ahahahah, meglio se sto zitta.
RECENSITE! :D

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Capitolo 15
*** Lumaclub ***


Era ufficialmente l'ultima settimana prima delle vacanze di Natale, anzi, mancavano solo tre giorni.
Ma in quel momento la preoccupazione di Lily non erano le vacanze, ma ciò che sarebbe successo quella sera. Fra meno di 4 ore lei e James sarebbero andati alla festa.
Era tutta la mattina che rovistava nel suo armadio. Si era fatta spedire tutti i suoi vestiti più belli e eleganti, ma nessuno le sembrava appropriato.
«Mary, quale mi consigli?»
«Te l'ho detto Lily, secondo me dovresti metterti quello verde. Ti valorizza gli occhi»
«Ma non posso, mi ha già vista con quello. L'ho messo alla cena di Lumacorno»
«Allora quello rosa»
«Ma mi fa sembrare una bambina, e poi è troppo corto per una serata»
Sapeva che ciò che la faceva sembrare una bambina era il suo comportamento in quel momento, ma non riusciva a farne a meno, avrebbe voluto essere perfetta quella sera.
«Allison, secondo te quale dovrei mettere?»
«Prova con quello blu, ti cadeva meglio sui fianchi»
«Non lo so, non mi convince»
«Allora rimane solo quello bianco»
«No, a questo punto è meglio quello blu»
«Dai Lily, mettiti quello blu. Scartando gli altri è l'unico che rimane» intervenne Mary, che era evidentemente stanca.
Alla fine mise quello blu, e indossò un ferma capelli a forma di fiore, un giglio. Insieme al vestito c'erano dei lunghi guanti bianchi che di solito non metteva perchè davano fastidio, ma decise che per una sera li avrebbe portati. Allison l'aveva truccata molto leggera. Era pronta. James la aspettava davanti al buco del ritratto. Quando la vide gli parve di trovarsi difronte ad un angelo vestito come una principessa.
«Sei stupenda»
«Grazie»
Si guardarono un po' negli occhi, poi andarono. Percorsero dei corridoi che James conosceva bene, ma che non aveva mai visto alla luce del sole.
«Lumacorno sceglie sempre un'ala riservata del castello per queste feste» disse Lily.
«A quante hai già partecipato?»
«Due feste. Ne fa solo una all'anno, prima delle vacanze natalizie. Ma fa molte cene in compenso»
Quando entrarono nel salone tutti li guardarono male.
Secondo James perchè erano invidiosi del fatto che Lily era così bella. E secondo Lily perchè erano invidiosi del fatto che grazie a James Grifondoro era prima nella classifica di quidditch. Ma sapevano entrambi il vero motivo.
«Non si sono ancora abituati a non vederci litigare» dichiarò James sottovoce.
Era quello il vero motivo, probabilmente.
Passò quasi mezz'ora, e non fecero altro che bere qualche drink, assaggiare dei dolci e salutare alcuni compagni.
«Ti annoi per caso?» chiese Lily.
«Solo un po'. Non è il genere di festa che mi si addice in realtà»
«Preferisci lo stile di feste di quando si vince una partita di Quidditch?»
«Beh sì» disse sorridendo.
Lumacorno arrivò a salutarli. «Lily, mia cara. Lasciatelo dire, sei stupenda»
«Grazie»
«James, sei davvero fortunato a fargli da accompagnatore»
«Lo so bene» disse facendo un sorriso a Lily.
«Vieni Lily, fra poco ci sarà la foto con i membri del Lumaclub. Con te e Severus sarà di certo degna di finire su una mensola»
James si irritò un po' a sentirlo nominare. Era geloso di lei.
«Faccio in un attimo, James»
Ci volle un po' prima che Lily tornò e nel frattempo James notò una ragazza evidentemente timida e spaesata.
«Ehi ciao, non fai parte del Lumaclub?»
«No, sono qui come accompagnatrice di Severus»
«Davvero? Sei di Serpeverde allora»
Non gli sembrava affatto una Serpeverde, ne dall'aspetto ne dagli atteggiamenti.
«No, io sono di Tassorosso»
James si stupì ancora di più, ma alla fine realizzò che non gli importava. ''Probabilmente è l'unica che riesca a farsi piacere uno come Mocciosus'' pensò.
Fortunatamente poco dopo arrivò Lily.
«Ehi scusa, ci ho messo un po', mi spiace»
«Non fa niente, stavo chiacchierando con l'accompagnatrice di Severus. Oh, a proposito, come ti chiami?»
«Emily»
«Beh, molto piacere. Io sono James»
«Ti conosco» disse lei facendo un debole sorriso, ma sincero.
James e Lily si allontanarono. Presero due bevande e si diressero in una zona più appartata del salone.
«Sono tutte così queste feste?» chiese James un po' annoiato.
«Più o meno. La cosa bella è che ci sono molte persone famose, tra cui ex studenti di Lumacorno. Sta sera doveva esserci Alastor Moody, mi avevano detto»
James non la stava esattamente ascoltando, e Lily stava praticamente blaterando solo per non far calare il silenzio e l'imbarazzo.
Decise di cambiare argomento, e si gettò a capofitto su qualcosa che la tormentava da tempo.
«James, posso fare un discorso abbastanza serio?»
«Sì, dimmi»
«So che ti ho detto che mi andava bene restare tua amica, ma penso di essermi pentita. Come mi sono pentita di aver rifiutato il tuo bacio. E ti ho mentito l'altra sera nella Sala Comune, in realtà non ti ho invitato a questa festa perchè siamo amici, ma perchè speravo nascesse qualcosa di più»
James pensava di sognare, perchè spesso aveva sperato di sentire quelle parole. Le accarezzò il viso, poi si fece prendere dall'impulso e tentò di baciarla.
Lily mise in fretta una mano sulla sua bocca.
«Aspetta, non ho finito» disse guardandolo negli occhi e sperando che capisse.
James per esperienza si fermò subito
«C'è un motivo, però, se avevo dei dubbi e quindi ti ho rifiutato»
«Quale?»
«Mi sono accorta che dopo cinque anni non so nulla su di te. So che nascondi delle cose, James, ma non so quali e nemmeno se sono così importanti da nasconderle perfino a me»
«Lily, puoi chiedermi qualsiasi cosa su di me e io ti risponderò con sincerità. Ma tutti i segreti che custodisco non mi riguardano, e mi dispiace non poterli svelare nemmeno a te»
Lily lo guardò negli occhi. Era confusa, tanto confusa.
Ma più lo guardava e più lo voleva. Ma era consapevole che non avrebbe potuto reggere troppi segreti.
«Non lo so James, io...»
«Sappi che se sono cambiato è solo per te. E se me lo chiedi cambierò ancora, e ancora, e ancora... Finchè tu me lo chiederai»
Lily quasi pianse a quell'affermazione. Non seppe resistere. Lo baciò. Non le importava quanto avrebbe sofferto per quei segreti, si rese conto che i suoi baci compensavano ogni cosa.



Allora, vi dico solo un paio di cose.
Primo: Non vi dimenticate di quella Emily, tornerà.
Secondo: Vi è piaciuto? Finalmente c'è stato il bacio tanto atteso, quello vero. 
Terzo: Recensite! <3

 

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Capitolo 16
*** Il cervo ferito ***


Quel bacio era come James se lo era immaginato la prima volta, e entrambi avrebbero voluto che non finisse mai.
Ma vedere dalla finestra la luna piena attirò l'attenzione di James. Si allontanò bruscamente da Lily, tanto da farla preoccupare.
«Qualcosa non va?» chiese lei.
«Sì, devo andare. Scusami»

«Ma perchè?»
«E' importante. So che vorresti che ti spiegassi di più, ma non posso, davvero»
Lily si sentiva come una fidanzata trascurata. E in effetti lo era. Si erano appena baciati in fin dei conti.
James non poteva non andare. Aveva promesso a Remus di stargli vicino, e da sempre i suoi amici erano al primo posto.
Ma non voleva lasciare Lily da sola, non in quel modo.
Le prese delicatamente il viso fra le mani, accarezzandogli le guance. I loro volti quasi si sfiorarono
«Lily ti prometto che da domani mattina appena mi sveglierò tu sarai il mio primo pensiero, e che non ti metterò mai al secondo posto. Ma questa cosa che devo fare ora è davvero importante»
Lily lo baciò.
«Vai James. So che non sei il tipo che bacia una ragazza e poi la lascia senza una ragione»
Si baciarono di nuovo, poi James sfrecciò via. Verso il Platano Picchiatore. Verso la Stamberga Strillante. E verso Remus.
Lily restò lì a guardarlo andar via. E subito dopo qualcosa, o meglio qualcuno, la fece sobbalzare.
«Ammirevole. Sei riuscita a cascare nella sua trappola»
«Severus! Che cosa vuoi?» disse quasi minacciosa.
«Farti notare quanto sei sciocca. Non ti rendi conto che sta andando dal suo amico lupo?»
«Sei ancora ossessionato dal ''mostruoso segreto di Remus''? Non ci posso credere»
«Guarda, là fuori c'è la luna piena e scommetto che se lo seguissi lo vedresti intrufolarsi nella foresta proibita, dove probabilmente si nasconde quel mostro»
«Sei paranoico, Severus. E' per questo che non voglio più avere nulla a che fare con te»
«Questo non mi interessa, comunque facciamo un patto. Tu vai a vedere quello che sta facendo il tuo fidanzatino, e se non sta tramando nulla io ti lascerò in pace. Per sempre!»
«Sai una cosa, Severus? Io ora vado a controllare, e lo faccio solo per sbatterti in faccia quanto tu ti stia sbagliando!»
«Bene! Ci godrò nel vedere che ho ragione»
«Sì, certo»
Lily uscì dal salone e corse a tutta velocità verso il giardino.
Vide James dirigersi verso il Platano Picchiatore. Non riusciva a spiegarsi perchè era lì, ma aveva fiducia in lui. Corse verso di lui, e rallentò quando fu abbastanza vicina. James aveva raccolto una pietra e l'aveva lanciata contro la corteccia. Con stupore di Lily il Platano Picchiatore si fermò e non si difese quando James scivolò nell'apertura che si trovava fra le radici. Lily corse per poterlo seguire.
Una volta scivolata nell'apertura si trovò in un tunnel, cominciò a percorrerlo.
James era qualche decina di metri davanti a lei, già trasformato in cervo, e non si era accorto si essere seguito.
Qualche istante dopo vide arrivare un topolino, Peter.
«James qualcuno ti sta seguendo, Remus lo sente. Chiunque sia devi portarlo via, Sirius non riuscirà a trattenerlo a lungo»
James si ritrasformò in umano e corse subito indietro. Poi incotrò Lily.
«Lily, perchè mi hai seguito? E' pericoloso andiamo via»
Quando cominciarono a correre sentirono l'eco di un ululato. Remus era appena entrato nel tunnel e li avrebbe raggiunti a breve.
Si sentivano ringhi, ululati, James continuava ad urlare «Corri, corri. Non fermarti!»
Lily era spaventata, non riusciva a pensare ad altro che scappare, anche se non sapeva da cosa. Uscirono dal tunnel e corsero verso il castello.
Ma Remus li aveva raggiunti. L'urlo di Lily invase l'intero cortile. Il Lupo Mannaro li stava attaccando.
«Lily, scappa. SCAPPA!» urlò James.
Lily ricominciò a correre.
Ma vide James trasformarsi in un cervo, ed andare verso il lupo.
Sebbene fosse impaurita Lily tornò indietro e cominciò a lanciare schiantesimi per proteggere James.
Dopo qualche tentativo riuscì a tramortirlo.
«James trasformati e portala via. Ci penso io a Remus» disse Sirius sotto forma di cane.
James prese Lily e cominciarono a correre. Ma Remus si riprese. Sentiva la presenza di umani, e la sua natura lo costrinse ad attaccare il suo migliore amico. Anche se Sirius tentò di fermarlo Remus li raggiunse e con una zampata buttò a terra James e tentò di morderlo. Sirius addentò Remus al collo. Lily si avvicinò a James e riuscì a sollevarlo. Erano quasi arrivati al castello. Pochi metri e sarebbero stati salvi. Ma Remus correva per raggiungerli. Lily trascinò dentro James e chiuse veloce il grande portone.
Si lasciò scivolare contro la parete, ansimante. Ma poi si spaventò vedendo James a terra sanguinante.



Ho la cattiva abitudine di rovinare i baci.
L'ho fatto due volte in questa FanFiction, e sto per rifarlo in un'altra.
Boh, sarà che farli baciare soltanto non mi basta!
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto... RECENSITE :D

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Capitolo 17
*** Misteri svelati ***


Lily correva spaventata verso l'infermeria. Piangeva dalla disperazione.
James era ancora all'ingresso, sanguinante. Non voleva pensare a cosa gli sarebbe successo se non avesse fatto in tempo. Entrò come una furia nell'infermeria, e informò Madama Chips dell'urgenza. Entrambe correvano per andare da James. Quando arrivarono Madama Chips chiese a Lily. «Cosa lo ha ridotto così?»
Lily non riusciva a parlare, era spaventata per James che ora era disteso privo di sensi in una pozza di sangue. Poi disse solo «L-lupo»
Lo portarono subito in infermeria. Madama Chips gli diede una soluzione per bloccare l'emorragia, quando pulì la ferita disse che era profonda ma che non capiva cosa l'avesse causata. Tentò di svegliare James che era ancora privo di sensi e debole. Gli diede un tonico e attese.
«Cosa ha visto, signorina Evans? Il lupo lo ha morso?»
«Non lo so. non l'ho visto. Io... La prego faccia qualcosa»
«Ho fatto tutto il possibile per ora. E' un'altra la cosa che mi preoccupa. Vada a chiamare la Professoressa McGranitt, presto!»
Lily corse di nuovo per i corridoi di Hogwarts. Non riusciva a pensare, voleva solo capire perchè Madama Chips non riuscisse a curarlo. Era sempre riuscita a curare ogni cosa.
Quando tornò in infermeria con la Professoressa McGranitt, James era più pallido che mai, ma si era quasi svegliato.
«Poppy, che cosa succede? Cos'ha il ragazzo?» chiese la McGranitt spaventata.
«Ha due costole rotte, ma non è questo l'importante. E' successo ciò che temevamo, Minerva. Il lupo ha colpito»
«No! Lo ha morso?»
«Ci sono tracce di graffi, ma potrebbe averlo anche morso»
«Non... mi ha... morso» disse James. Riusciva a stento a parlare.
«Come lo sai?» chiese Madama Chips.
James tacque. La McGranitt si avvicinò e chiede quasi in un sussurro.
«Che cosa sai di Remus Lupin?»
«Ogni... cosa. Io so... cos'è. E so... che non mi... ha... morso»
Lily non capiva. Non voleva capire.
La McGranitt era sconvolta. «Vado ad avvertire Silente»
Uscì quasi correndo. Madama Chips andò a prendere una bottiglia di un qualche medicinale da uno scaffale. «Oh no. L'Ossofast è finito» Madama Chips era quasi furiosa.
Poi si rivolse a Lily «Cara, stai tu qui con lui. Io devo andare al San Mungo a prendere altro Ossofast. Se perde troppo sangue dagli qualche goccia di questo, se perde i sensi fagli bere questo tonico» disse indicando le fiale sul comodino «Torno in meno di un ora»
Lily era spaventata non sapeva cosa fare, aveva paura di sbagliare qualcosa.
«Lily... Lily, ti prego... Vai dal Professor Silente... digli di non fare nulla. Digli di non espellere Remus. Ti... prego»
«Cosa? No, James. Devo restare qui con te»
«E' importante, ti prego»
«Non se ne parla! Glie lo potrai dire tu quando ti riprenderai, ora sei troppo debole e devo stare con te»
James si rassegnò, era troppo stanco per ribattere. Ma voleva fare qualcosa per Remus, era per colpa sua se ora rischiava di essere espulso.
Aveva ancora un po' di affanno, la schiena e le costole gli facevano male, ma si stava riprendendo.
«Da quando lo sapevi?» chiese Lily qualche minuto dopo.
«Del ''problemino'' di Remus? Lo abbiamo scoperto anni fa»
«Severus aveva ragione allora? Remus è un Lupo Mannaro?»
«E' un Lupo Mannaro, sì. Ma non ti devi fare ingannare dalle apparenze»
«Non devo farmi ingannare? James, ha cercato di ucciderti»
«E' la sua natura purtroppo. E' per questo che io, Sirius e Peter abbiamo deciso di diventare degli Animagus. Per stargli vicino»
«Animagus?»
Lily era confusa, ma ben presto tutto le fu chiaro. Il rumore di zoccoli nel tunnel, il cervo che combatteva contro il lupo...
«Sei tu! Quel cervo là fuori eri tu»
James annuì.
«Così era questo il grande segreto che mi nascondevi»
«Esatto»
Lily non disse nulla a James, ma era talmente sconvolta che per un momento pensò che avrebbe dovuto far di tutto per fare espellere Remus. Ma sapeva che non poteva fare questo ad un suo amico, qualunque cosa lui fosse.
«Lily, manterrai il segreto, vero?»
«Per sempre»

***

Quella stessa notte, poche ore dopo, Silente entrò nell'infermeria. Aveva un aria severa che spaventò molto James. Ma quando parlò era calmo.
«Signor Potter, di tanti atti incoscienti che tu e i tuoi amici avete compiuto questo è di gran lunga il peggiore. Spero che se ne renda conto. Doveva stare più attento a non farsi seguire dalla Signorina Evans»
«E'... è questo il problema? Non dovevo farmi seguire, e basta?»
«Madama Chips, Minerva, vi spiacerebbe lasciarmi solo con gli studenti?»
Quando le due donne uscirono Silente proseguì con il tono di un padre.
«James, io so tutto ciò che accade nella mia scuola. So benissimo qual'è stata la tua scelta, come quella di Sirius e Peter, quando avete scoperto ciò che Remus era veramente. So anche che Remus si sente in colpa per non avermi detto che ha acconsentito»
«Lei sapeva che siamo Animagus non registrati e non ha voluto impedircelo?»
«Sì. Modestamente, sono poche le cose che mi sfuggono. Ma in realtà, inizialmente, avrei voluto impedirvelo, ma sappi che io ho molto a cuore Remus. Credo che nessun altro preside lo avrebbe ammesso ad Hogwarts conoscendo le sue condizioni, ma questo è il minimo. Ho visto come stava ogni volta che si trasformava. Anche se gli avevo costruito un luogo dove potersi trasformare, anche se gli avevo dato un riparo, ho capito che aveva bisogno di più. Aveva bisogno di voi»
«Anche io pensavo che fosse così. Ma lui è sempre stato terrorizzato dal poterci ferire, ed oggi è successo. Non sarà più lo stesso d'ora in poi, anche se lei gli permetterà di restare ancora ad Hogwarts» James fece una pausa «Lei gli permetterà di restare ad Hogwarts, vero?» chiese spaventato.
«Ovviamente. E credo che con degli amici come voi potrà superare questa disavventura»
Fece l'occhiolino a James, poi se ne andò dicendo «Buonanotte!»
Lily e James si guardarono senza capire.



Non accorgendomi ho rischiato di cambiare il corso degli eventi.
Però nel prossimo capitolo ho rimediato.
In realtà nella mia mente non c'era l'intervento di Silente,
ma sarebbe stato poco credibile che il Preside venisse scluso.

Non preoccupatevi, questo non cambierà nulla nella storia.
Purtroppo Peter è ancora destinato ad essere il viscido traditore che è stato.

 

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Capitolo 18
*** Un momento in cui nessun altro c'era ***


Lily si era rifiutata di tornare al suo dormitorio e quella notte si addormentò con la testa appoggiata sul letto di James e le mai fra le sue.
Al loro risveglio trovarono Sirius e Peter.
«E voi che ci fate qui? Dov'è Remus?» chiese James quando li vide.
«Buongiorno anche a te. Comunque ci ha cacciati appena si è ritrasformato, ora è nella Stamberga Strillante a compiangere se stesso» disse Felpato.
«Lo avete lasciato solo?» James era indignato.
«Credimi se avessi visto la scenata che ha fatto te ne saresti andato anche tu. E poi dovevamo vedere come stavi»
«Starò meglio dopo che mi sarò accertato che Remus stia bene e che non faccia stupidaggini»
«Non ci vuole vedere, però magari vuole parlare con te» disse Peter.
«Benissimo, andiamo!»
«Sei pazzo, James? Hai due costole ancora rotte e sei debole» disse Lily.
«Sono passate sei ore, che sarà mai»
Si alzò dal letto e procedeva tenendo una mano sulla schiena e l'altra premuta sulle costole che anche se non erano più rotte facevano male.
«James, ti prego...» cominciò Lily.
Ma James se ne era già andato seguito dagli amici. In risposta fece apparire una rosa rossa sul comodino. Lily la prese e l'annusò in attesa del loro ritorno.
Tornò solo James, meno di mezz'ora dopo.
«Che è successo? Com'è andata?»
«Ha cacciato subito sia Peter che Sirius. Mi ha fatto entrare nella Stamberga Strillante solo per chiedermi come stavo. Dice che vuole stare da solo, e che è intenzionato a lasciare la scuola»
James era sia arrabbiato che sconvolto. Lily corse ad abbracciarlo.
«James stai tranquillo. Non lascerà la scuola, glielo impedirò. Te lo prometto»
Sciolse l'abbraccio e lo baciò.
Qualche ora dopo Lily era nel tunnel che portava alla Stamberga Strillante, alla fine si trovò di fronte ad una botola chiusa. Bussò.
«Chiunque tu sia vattene» disse Remus con una voce stanca e fredda.
«Remus, sono Lily. Aprimi ti prego!»
La fece entrare.
«Ti manda James?»
«No, volevo vedere come stavi»
«Ho appena rischiato di uccidere i miei migliori amici, come vuoi che stia?» disse quasi urlandogli contro.
«Remus non è accaduto niente, smettila di incolparti» rispose Lily con altrettanto ardore.
«James è ferito. Tu questo me lo chiami niente?»
«James ora sta bene»
«Tu non capisci. Lily rischiavo di ucciderlo, o peggio, rischiavo di infliggergli la mia stessa condanna. Hai visto che mostro sono, hai visto cosa sono in grado di fare anche ai miei migliori amici. Se lo avessi morso ora lui sarebbe come me»
«Sì, Remus, ho visto cosa sei, ho visto cosa sei in grado di fare. Tu... tu sei una persona straordinaria, e sei in grado di fare qualunque cosa per un amico»
Remus era stupito.
«Non lo pensi davvero. Dovresti essere impaurita, dovresti odiarmi per ciò che ho fatto a James»
«Non ti sei mai chiesto perchè i tuoi amici non ti hanno abbandonato quando hanno scoperto ciò che sei? Remus la realtà è che tu sei più bello dentro di quanto pensi»
Remus si sedette su un cumulo di coperte e cominciò a piangere. Lily si sedette accanto a lui abbracciandolo.
«Ma come fai ad essere così straordinaria Lily? James è fortunato»
«Non ne sono sicura»
«Forse hai ragione» fece Remus un po' più serio.
«In che senso?»
«Guardati, sei ridotta ad uno straccio»
Lily si ricordò in quel momento di avere ancora il vestito della festa. Ora però era pieno di fango e si era strappato. Risero entrambi. Poi Remus prese la bacchetta e disse «Repato» e poi «Targeo»
«Ecco. Come nuovo!»
Lily appoggiò la testa sulla sua spalla.
«Sei il mio migliore amico, lo sai?»
«E tu la mia migliore amica»
Restarono in silenzio per un po', poi Lily chiese «Com'è doversi trasformare in un Lupo Mannaro?»
Remus assunse un tono malinconico «E' come morire e dover rinascere sotto la forma di un demone. Non ti ricordi più chi sei e diventi un cacciatore di carne umana. E' stato orribile la prima volta»
Mentre parlava gli apparve il ricordo di quella notte.
«Mi spiace che sia capitato a te»
Lily lo abbracciò ancora più forte.
«Sai avevamo tutti paura che volessi abbandonare la scuola» disse Lily poco dopo.
«Ci avevo pensato. Forse è ancora la cosa più giusta. Silente si fidava di me, invece ora avrà di sicuro scoperto tutta la storia degli Animagus. Mi odierà. Meglio che me ne vada prima che mi cacci lui»
«Remus, Silente non ti odia. Lui non sa nulla» mentì Lily, senza nemmeno spiegarsi il perchè.
«Ci penserò. Ma ora puoi lasciarmi solo? Non farò nulla di sciocco tranquilla, solo vorrei stare solo»
«Va bene. Ci trovi in infermeria, o nella sala comune appena vuoi»
Lily gli diede un bacio sulla guancia e si avviò.




Come avrete intuito dal titolo,
questa scena è nata per illustrare quel ricordo che Remus accenna ad Harry.
Sono convinta che nella realtà Lily abbia fatto qualcosa di ancora più speciale
di ciò che ho descritto. Ma diciamo che questo può essere un inizio.

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Capitolo 19
*** Qualche attimo di tranquillità ***


Passò una settimana e tutto sembrava essere tornato come prima.
Lily e James si erano messi d'accordo per non far sapere a Remus, ne a Sirius e Peter, che Silente sapeva che erano Animagus.
Qualche giorno prima Lily vide Severus che con sfacciataggine gli chiese cosa aveva scoperto, e Lily fu felice di dirgli «Temo che dovrai lasciarmi in pace per
sempre, come mi hai promesso, Severus. Quella notte James era semplicemente andato a prepararmi una sorpresa. Ah, e per colpa tua è stata rovinata»
Severus non le credeva, ma non potè ribattere. Lily sperava che finalmente ogni tipo di rapporto con lui si fosse chiuso con quel discorso, e così sembrava essere.
Quel giorno, dopo pranzo Lily tornò nella sala comune, si stava dirigendo al dormitorio quando all'improvviso vide fluttuare nell'aria una rosa rossa. Si guardò in torno e c'erano solo i pochi studenti rimasti ad Hogwarts per le vacanze. Poi sentì qualcosa di invisibile prendergli le mani e condurla fuori dalla Sala comune.
Quando fu fuori James si tolse il Mantello dell'Invisibilità ed apparve ai suoi occhi.
«Ma che...?»
Ma James la zittì con un bacio, che sembrò durare un'eternità.
«Ti piace la rosa?» chiese James quando finalmente decisero di scollarsi l'uno dall'altra.
«Sì!» rispose Lily con un sorriso.
«Mh, non mi sembri convinta... Qual'è il tuo fiore preferito?»
«Il giglio»
Pochi secondi dopo la rosa che aveva in mano si trasfigurò in un giglio. Lily gli gettò le braccia sul collo e lo abbracciò stretto.
«Solo un abbraccio per averti donato il tuo fiore preferito?» disse James scherzoso.
Lily lo baciò con vigore.
«Meglio! Comunque volevo chiederti una cosa»
«Cosa?»
«Signorina Evans, vorrebbe concedere un appuntamento ad un ragazzo che le fa la corte da oltre cinque anni?»
Lily sorrise, lo abbracciò ancora poi disse «Ovviamente, Signor Potter»
James fece il ragazzo formale per circa 3 minuti poi disse «Queste cose non mi si addicono»
La prese per mano e cominciò a correre verso il giardino. Quando arrivarono al portone aperto la prese in braccio come si farebbe con una sposa e cominciò ad avanzare affondando i piedi nella neve che era caduta la notte prima.
«Dove andiamo?»
«Ho un bel programmino per oggi, stai tranquilla. Visto che ormai hai scoperto quasi tutto di me è arrivato il momento che ti mostri cosa fa un Malandrino nel tempo libero»
La poggiò a terra, le fece l'occhiolino e scomparve dietro al Mantello.
«James, dove stai andando?» chiese Lily vedendo le sue impronte che si allontanavano.
In risposta le arrivarono due palle di neve.
«Ehi!»
«Ecco una dalle tante cose che facciamo noi Malandrini» disse ancora sotto il Mantello.
«Non è valido così»
«Per me lo è» disse tirandogli altre palle di neve. «La cosa non valida è questa...» disse e poi si scagliò su Lily facendola sprofondare nella neve.
Lily rotolò sopra di lui e gli sfilò il mantello.
«Battiti alla pari se hai coraggio» disse buttandogli della neve dritta in faccia.
Continuarono così per un po', fino a quando non si stancarono. Ora erano sdraiati sulla neve l'uno accanto all'altro.
«Però... Non pensavo che fosse così stancante fare cose da Malandrini»
James fece un sorrisetto poi cambiò discorso. «Lily, cosa vorresti per Natale?»
«Non voglio che mi compri nulla, James»
«Dai sei la mia ragazza, devo comprarti un regalo»
Lily arrossì violentemente a quelle parole poi disse. «Non lo so. Sorprendimi! Tu invece cosa vorresti?»
«Mh, sorprendimi» disse con un sorrisetto che Lily ricambiò.
Poi James si alzò. «Beh, dobbiamo rimanere qui a poltrire o facciamo altro?»
Anche Lily si alzò.
«Guidami, hai detto di avere un programma per oggi»
«Mh, ti andrebbe di andare ad Hogsmeade?»
«Ma non abbiamo il permesso»
«Altra cosa da Malandrini: Noi ci diamo il permesso da soli» disse facendo l'occhiolino.
Gettò il Mantello dell'Invisibilità su entrambi e la condusse al passaggio della Strega Gobba. Giunti ad Hogsmeade fecero molte cose divertenti. Presero due Burrobirre da I Tre Manici di Scopa dove si sedettero a parlare per oltre un'ora, poi presero un'infinità di dolci da Mielandia, si sedettero su un muretto e continuarono a chiacchierare e a fare commenti sui gusti delle Gelatine Tutti i Gusti +1, e occasionalmente si tirarono qualche palla di neve. Senza che se ne rendessero conto si fece buio e dovettero ritornare ad Hogwarts.
«Sei stanca?» chiese James quando furono di ritorno.
«No» disse Lily dolcemente.
«Ti va di andare alla Torre di Astronomia?»
«A fare cosa?»
«Lo vedrai»
Salivano le scale mano nella mano. Senza farsi vedere James tirò fuori la bacchetta e fece un incantesimo. Quando Lily aprì la porta vide che la Torre era ricoperta di petali che formavano le parole ''Ti amo''. Lily saltò addosso a James e lo bacio.
«Ti amo anche io» sussurrò.
Quel momento magico durò un eternità, ma non si accorsero del tempo che passava tanto erano presi l'uno dall'altra. Ma Lily era talmente piena di emozioni che poco dopo fece emergere un pensiero che la tormentava da mesi.
«Ho paura di svegliarmi, James»
«Come?»
«Ho paura che questo sia un sogno, e che quando mi sveglierò tu tornerai ad essere il ragazzo arrogante di prima»
«Non sono più così, Lily» disse con un sorriso che la fece rassicurare.
«Sai, in fondo mi piacevi già prima che cambiassi» confessò Lily.
«Mh, vuoi che torni ad essere arrogante?» disse scherzando.
«No!» rispose Lily con un sorrisetto.
Si baciarono ancora. Ora erano distesi fra i petali. Poi James disse. «E' la prima giornata dedicata solo a noi, e senza problemi, ti sei accorta?»
Lily annuì.
«Darei ogni mia ricchezza perchè duri per sempre» riprese James.
Lily era rapita da quella sua improvvisa dolcezza, che un po' la spaventava perchè la convinceva sempre di più che fosse solo un sogno. Ma scrollò via ogni preoccupazione e si strinse a lui.




Beh, era da un po' che non caricavo dei capitoli.
Comunque, questa è l'ultima apparizione di Severus (Relativamente)
Per ora, come ho scritto anche nel titolo ci sarà un po' di tranquillità, breve, poi nascerà un nuovo problema.
Eheheh, state a vedere!

Ultimamente non ci sono state molte recensioni :( Rimediamo?

 

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Capitolo 20
*** Natale ad Hogwarts ***


Da tempo ormai tutta la scuola era addobbata per l'arrivo del Natale. Era un vero peccato che solo quelli che rimanevano potevano ammirarla, Hogwarts era davvero splendida in quel periodo dell'anno. Per Lily la cosa più bella era la Sala Grande, si sentiva molto l'atmosfera natalizia quando tutti gli studenti pranzavano e cenavano in un unico tavolo, pur essendo di case diverse.
Quella sera, a cena Lily si era seduta con Mary, Emily, ovvero la ragazza conosciuta alla festa, e alcune ragazze di Corvonero. Dall'altro capo del tavolo sedevano i Malandrini, che stavano segretamente organizzando qualche ''Misfatto Natalizio''. Lily li lasciò fare, dopotutto a Remus serviva un po' di svago. Quando gli amici non guardavano James le spediva bigliettini da un capo all'altro della tavolata. Questi prendevano la forma di un colibrì che svolazzavano fino a lei portandole messaggi del tipo ''Non ti farà piacere ciò che stiamo organizzando, tesoro'' oppure ''Vorrei che fosse ancora ieri'', cioè il giorno dell'appuntamento, oppure un semplice ''Mi mancano i tuoi baci''.
Le facevano molto piacere quei messaggi e rispondeva con altrettanta dolcezza. Ma qualcosa la distrasse da quella conversazione a distanza. Le ragazze avevano aperto l'argomento ''Regali di Natale'' e sinceramente era un argomento di cui voleva discutere, visto che non aveva idea di cosa comprare a James. Dopo aver ascoltato le proposte che si scambiavano le sue amiche chiese.
«Secondo voi cosa potrei regalare a James?»
«A James? E da quando siete così intimi da scambiarvi regali?» chiese una ragazza di Corvonero che da sempre aveva una cotta per l'abile e bellissimo cercatore.
«Beh, non litighiamo più come un tempo, siamo diventati amici» rispose Lily.
Non disse che erano ormai fidanzati, sarebbe stato uno scandalo e non voleva far girare pettegolezzi.
Fortunatamente non disse più nulla, e le altre cominciarono a darle dei consigli. Ma nonostante ciò, continuava ad essere molto confusa ''Se non gli compro qualcosa che gli piace penserà che non so nulla di lui'', pensò preoccupata.
Passarono tre giorni, e arrivò il 24 Dicembre. Lily non era ancora convinta del suo regalo, ma ormai non c'era più tempo. La notte aveva un po' d'ansia per il giorno dopo, ma anche tanta felicità ed impazienza. Quel misto di emozioni non portò che ad una conclusione: Sognò James, quella notte.
Il mattino dopo si svegliò all'alba, ai piedi del suo letto c'erano molti regali. Uno da parte di Mary, una collana. Uno da parte di Lumacorno, un kit per pozionisti di livello avanzato ricco di provette, ingredienti rari, e molti consigli. Poi, da parte dei suoi genitori, un libro uscito da poco della sua scrittrice preferita, più dei dolci fatti da sua mamma, e una cartolina dalla montagna, dove erano andati con Petunia. Un maglione da parte dei nonni paterni. Ricevette anche un bracciale da Remus. E infine arrivò a scartare il regalo più atteso, quello di James. In realtà c'era poco da scartare, il regalo era un mazzo di fiori composto da rose rosse, e con al centro un bellissimo giglio che sembrava regnare fra di loro. Era un regalo semplice ma le piaceva, ma poco dopo capì che il vero regalo non era quello. Aprì il biglietto che era allegato.

''Mia cara Lily,
Mentre stavo cercando il regalo perfetto per te mi sono messo a pensare.
Mi sono ricordato della prima volta che ho visto quei tuoi splendidi occhi verdi.
Ti ricordi? Eravamo sull'Hogwarts Express all'inizio del primo anno.
Già in quel momento mi ero follemente innamorato di te.
Ma ero un ragazzino timido e impacciato in realtà, e per farmi notare non ho saputo fare altro che fingermi uno sbruffone.
Lo sono stato per tutti questi anni, costantemente, sperando che prima o poi ti accorgessi quale fosse il vero motivo.
Ma tu non te ne sei accorta, e ci soffrivo.
Ogni volta che ti vedevo con Piton mi si lacerava il cuore, e per qualche istante mi sentivo inferiore a lui.
Ed è anche per questo se ho provato ad eccellere in discipline come il Quidditch, ma anche questo sembrava non ti importasse.
Tutti quelli scherzi che ti facevo era per sfogare il fatto che tu non mi accettavi.
Forse da qualche mese le avevi già capite queste cose, ma te le voglio dire ugualmente, perchè ho la sensazione che nonostante tutto tu non abbia mai veramente capito ciò che io ho sempre provato per te.

Con affetto, James''

Lily quasi si mise a piangere. Senza nemmeno cambiarsi corse fuori dal dormitorio, diretta alla stanza di James. Lo incontrò nella Sala Comune e piangendo gli saltò addosso e lo baciò con più vigore che mai.
«Sono una stupida, James. Non avevo capito niente»
James la zittì con un bacio. Poi disse «Non importa, Lily. E' stato meglio così, hai permesso al mio affetto di crescere sempre di più!»
«Scommetto che avrai riso del mio regalo» disse Lily un po' rossa.
Di certo il cervo intagliato a mano non era paragonabile alla lettera che aveva ricevuto.
«E' il regalo più bello che ho ricevuto, Lily. Per il semplice fatto che sei stata tu a regalarmelo»
Le scese una lacrima e lo baciò ancora. E ancora. E ancora.



Spazietto di Focosa:
Mi rendo conto che non aggiorno molto spesso, e probaiblmente è per questo che sto perdendo lettori.
Il fatto è che non sono molto entusiasta quando pubblico un capitolo di questa FF per il semplice fatto che li avevo già pubblicati tutti su Facebook mesi fa, e quindi so già più o meno cosa è stato apprezzato e cosa invece no.
In ogni caso mi impegno a finire di aggiornarla anche qui!
Recensite? :)

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Capitolo 21
*** Uno strano San Valentino ***


 Erano ancora nella Sala Comune a baciarsi di fronte al fuoco e non si erano accorti che Sirius li stava guardando.
«Fate con comodo» disse Sirius. E James si stupì nel notare che quelle parole erano quasi vuote, prive di emozioni.
«Scusaci Felpato» disse James con un sorriso. Poi notando che la sua espressione era rimasta vuota aggiunse «Ehi, ma cos'ha
i?»
«Nulla» disse fingendo un sorrisetto, ma era evidente che qualcosa non andava. Senza volere si fece anche sfuggire una piccola smorfia che confermò la cosa.
James si alzò mostrando tutta la sua autorità che aveva sempre avuto e lo guardò intensamente, quasi sfidandolo.
«Sirius, qualcosa non va?»
Sirius non prese affatto bene quel tono di sfida.
«Non c'è nulla che non va. Solo avrei piacere di rivedere il mio migliore amico di un tempo»
«Ma di che cavolo stai parlando?»
Fortunatamente la conversazione finì lì, e qualche ora dopo Sirius sembrava aver già ritrovato un certo contegno. James non capiva cosa poteva essergli successo, o forse non voleva. Lily suppose che avesse a che fare con la sua famiglia. Ricordò quello che accadde sul treno all'inizio di quell'anno ''Ma qual'era la proposta che gli aveva fatto James? Ha forse a che fare con me?'' si chiese.

***

Passò un mese, e l'unica novità era che ora Lily faceva da guardiana al Platano Picchiatore durante la luna piena. Le cose procedevano come sempre. I malandrini facevano i loro soliti misfatti e quando potevano James e Lily trascorrevano le serate e i pomeriggi insieme. A volte Lily riusciva a trascinarlo in biblioteca a studiare con lei.
Erano talmente presi dalla loro relazione che non si erano accorti che suscitavano invidia e gelosia in molti dei loro compagni. Severus era geloso ormai da tempo, molte studentesse erano invidiose perchè avrebbero voluto essere al posto di Lily, ma la cosa che meno si sarebbero aspettati era che Sirius era diventato estremamente geloso del suo migliore amico.
Quel giorno James era nel dormitorio insieme ai Malandrini e si preparava per una serata di San Valentino con Lily. Mancava solo Sirius all'appello, ma James immaginò che ne stava combinando una delle sue e non si preoccupò. Si diresse al giardino interno, luogo dell'appuntamento.
«Ehi, Lily. Ma sei in anticipo»
«Lo so, scusa. E' una bella serata, e non ce la facevo più ad aspettare dentro» disse un po' rossa.
James rispose con un sorriso e le porse un pacchetto. «Tieni! Non sapevo che cosa prenderti, così sono andato sul tradizionale»
Era una scatola di cioccolatini. Lily ne assaggiò uno, era buonissimo e super farcito di crema.
«Sono dolci quasi quanto te» disse lei.
James sorrise ancora poi disse «Sai, preferirei non diventare più rosso di te»
Risero entrambi, poi Lily lo abbracciò e James la baciò.
Quella sera preferirono stare all'interno della scuola. Passeggiando per i corridoi James sentì un rumore.
«Vieni di qua Lily, ho sentito qualcosa»
Appena svoltò l'angolo inciampo' in qualcosa di apparentemente invisibile. Velocemente James afferrò il Mantello dell'Invisibilità che stava celando...
«Sirius! Ma cosa ci fai qui?» poi osservandolo cambiò domanda «Ehi, ma cos'hai?»
Sirius era rannicchiato su se stesso, tremava leggermente e si mordeva violentemente il labbro per trattenere le lacrime. Senza dire nulla diede a James due fogli di pergamena, uno dei due ridotto molto male. James cominciò a leggere.

''Figlio,
ti informo che io e tuo padre abbiamo scelto la tua sposa.
E' una purosangue, ovviamente, e ora frequenta il quarto anno.
E' una Serpeverde quindi non la conosci.
Abbiamo deciso con la sua famiglia che vi sposerete al termine del tuo settimo anno.
La potrai incontrare, se vorrai, questa estate.

Cordiali saluti.''

Fin da quando lesse ''Figlio'' James fu preso da un fremito di rabbia. Quando Lily tentò di leggere la scansò violentemente, senza nemmeno accorgersene. Senza leggere la seconda lettera disse «Lily, vorrei parlare con Sirius. Ti spiace lasciarci soli?»
Lily era ferita da quelle parole, dopotutto era la loro serata di San Valentino, ma capì che James era preoccupato per Sirius, e anche se non capiva andò dicendo «Ok, ti aspetto nella Sala Comune»
Quando se ne fu andata James parlò, un po' arrabbiato.
«Perchè non me lo hai detto subito?»
«Sai, eri un po' impegnato»
«Non scherzare» disse anche se quello di Sirius non era affatto un tono scherzoso. Poi aggiunse: «E' per questo che avevi fatto quella scenata a Natale?»
«Scusa per quella scenata, ma ero arrabbiato per la lettera»
«Io invece sono arrabbiato con te. Sirius, ti avevo detto che saresti potuto venire a vivere da noi, dovevi dirmelo subito»
«Ho provato a dirtelo, ma come ti ho detto eri un po' occupato»
James lesse ciò che c'era scritto sul retro della lettera ''Da consegnare il 25 dicembre''. Ora James capì a cosa era dovuta quella scenata. Probabilmente Sirius, sconvolto, aveva pensato che l'amico aveva ritirato l'offerta visto che ormai il centro dei suoi pensieri era Lily. Ed infatti era proprio ciò che era successo. James decise di non dire nulla, ma riflettè molto su quella possibilità.
«Comunque dovresti leggere anche la seconda. E' il motivo per cui sono qui ora» disse Sirius con un tocco di malinconia.

''Sirius Black,
se non fai ciò che i tuoi genitori ti dicono non trascorrerai un altro anno ad Hogwarts,
e non vedrai mai più quei tuoi squallidi amici Babbanofili.
Aspetto una tua risposta diversa dalla precedente.
Hai un mese di tempo, o ti verremo a prendere da scuola questo stesso anno''

«Ma sono dei pazzi. Basta, tu ora gli comunichi che ti trasferisci. Non possono costringerti a sposarti, e men che meno a non proseguire la scuola» disse James che quasi tremava di rabbia.
«Grazie James, e scusa»
«No, scusami tu» disse James, e quelle parole racchiudevano una decisione che aveva appena preso.



Spazietto di Focosa:
Boh, io ogni tanto spunto fuori con un nuovo capitolo di questa FanFiction
Anche se so che nessuno se la sta più leggendo,
visto che ormai chi era interessato l'ha già letta tutta sulla mia pagina facebook, tempo fa!
Ma non fa niente, io la voglio terminare anche qui. Chi recensisce?! :D

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Capitolo 22
*** Pausa ***


Lily era nella Sala Grande, sdraiata sul divano vicino al fuoco.
Sebbene fosse notte fonda e fosse molto stanca stava ancora aspettando James.
''Gli ho detto che lo avrei aspettato, verrà di certo. E' solo impegnato con Sirius'' continuava a ripetersi.
Ma dopo due ore James non era ancora tornato. Tre ore. Quattro ore. Ormai mancavano due ore all'alba e Lily non ce la facev
a più a combattere il sonno.
''Se arriva mi sveglierà lui'' pensò, ma ormai aveva quasi perso la speranza.
Infatti James era già nel suo dormitorio.
Aveva attraversato la sala comune con Sirius sotto al Mantello, sebbene Sirius avesse cercato di incoraggiarlo ad andare da Lily.
James ormai era deciso, per un po' dovevano prendersi una pausa.
''Non è giusto trascurare i miei amici nel momento del bisogno. I miei sentimenti potranno aspettare. Spero anche i suoi'' pensò mentre le era passato accanto, invisibile agli occhi di lei.
«Te l'ho detto James, non c'è bisogno che la lasci solo per colpa mia» disse Sirius quando furono nel dormitorio.
«Cos'è successo? Vi siete lasciati?» era intervenuto Remus.
«Non ci siamo lasciati. Ci siamo solo presi una pausa»
«Diciamo piuttosto che tu hai deciso di prendere una pausa. Lei era lì che ti aspettava» disse Sirius.
«Lo so, l'ho vista benissimo» rispose James seccato. «Ma stavamo esagerando, avevamo perso di vista le altre cose importanti. E' giusto così, e domani glie lo dirò»
«Ma perchè vi siete lasciati?» chiese di nuovo Remus.
«Per via delle lettere» disse Sirius.
«Cosa centrano ora le lettere?» chiese Remus confuso.
«Nulla, non centrano nulla. Non è solo per le lettere, è per tutto» disse James.
Anche se gli amici stavano per parlare di nuovo lui andò a sdraiarsi nel letto, e a quel si rassegnarono.

Il giorno dopo, alla fine delle lezioni, James andò a parlare con Lily.
E senza dargli troppe spiegazioni le disse che dovevano prendersi una pausa.
Disse solo «E' una cosa importante, ma non ti posso spiegare. Non ora».
Fu un grande errore non darle spiegazioni. Lily era ancora ferita per essere stata mollata nel bel mezzo di un appuntamento.
Era troppo.
Non insistè nemmeno e se ne andò dicendo «Pensavo di essere davvero importante per te, e invece mi lasci alla prima difficoltà. E peggio senza darmi spiegazioni» Senza volerlo si era anche lasciata sfuggire qualche lacrima.
A James si era lacerato il cuore sentendo quelle parole, ma pensando a Sirius si convinse che doveva restare forte.

Passata una settimana, ad Hogwarts giravano già molte voci.
«Lo dicevo io che questa tregua fra di loro non sarebbe durata»
«Già commetto che fra poco ricominceranno a litigare»
«Non è possibile, io li ho visti insieme molte volte e sembravano più che amici»
«Non dire sciocchezze, quella ragazza non è fatta per lui»
«Infatti, è una ragazza troppo semplice»
«Stai a vedere che ora torna strisciando da Severus»
«Che approfittatrice!»
In particolare era Lily ad essere presa di mira, dopotutto quasi tutte le ragazze ad Hogwarts erano follemente innamorate di James.
Ma a lei non importava ne di essere sulla bocca di tutti, ne che altre ragazze facevano già la fila per James.
O almeno fingeva che non le importasse.
Molte volte Remus aveva tentato di parlarle, ma Lily faceva sempre la vaga e cambiava sempre discorso.
E ogni volta, dopo aver parlato con Lily, Remus tentava di convincere James di tornare con lei.
«Ancora non capisco perchè l'hai lasciata»
«Per la millesima volta Lunastorta, io non l'ho lasciata. Io le ho solo chiesto una pausa, non è colpa mia se non mi piarla più»
«Ah, si certo. La colpa è di Merlino infatti»
«In ogni caso ho le mie ragioni. Non ti sei accorto che ogni volta che voi avete bisogno di aiuto io sono con lei?»
«Non è assolutamente vero. All'ultima Luna Piena tu sei stato con me»
«Però ce la siamo portati dietro, anche se era rimasta a metà strada. E poi, non te l'ho detto, ma avevo pensato di preporle di diventare un animagus per stare con noi. E penso che non ci sia bisogno di ricordare la penultima Luna Piena?»
Remus divenne rigido al ricordo di quando per poco non ammazzava i suoi migliori amici.
«Lo ricordo bene, ma in quel caso non centra Lily. Non è lei il mostro»
«Questo è vero, ma io quella sera vi avevo mollati per andare da lei e dopo ero talmente incosciente da non accorgermi che mi aveva seguito. Ora, anche se la cosa era meno grave, è riaccaduto con Sirius. Non mi sono accorto cosa gli stesse accadendo»
«Ragiona come vuoi, James. Ma sappi che Lily sta soffrendo molto. Almeno di questo ti sei accorto, vero?»

James ebbe un sussulto di rabbia, ma poi sentì i sensi di colpa. Alla fine decise di non fare nulla e ignorare la cosa.



Spazietto di Focosa:
Dopo l'ultimo capitolo mi avete convinta ad anggiornare nuovamente e con un ritmo un po' più accelerato!
Ci stiamo volgendo pian piano verso la fine.
Vi preannuncio, e dico solo questo, che non sarà un finale netto.. Ci sarà un particolare sviluppo.
Diciamo che il finale è l'unica cosa che, modestamente, è DAVVERO perfetta xD


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Capitolo 23
*** La strillettera ***


Passò un mese dal giorno di San Valentino e James e Lily ancora non si erano rivolti parola.
''Ormai è passato un mese, dovrei rassegnarmi'' pensava spesso Lily in quei giorni.
James dal canto suo aveva altro per la testa. In quel mese erano arrivate ben due lettere dai genitori di Sirius.
La prima era una risposta ad un'altra lettera di Sirius e diceva
''Sirius,
non tolleriamo questa tua decisione di andartene.
Hai una settimana per ripensarci, se non lo farai prenderemo provvedimenti.''
La seconda diceva semplicemente: ''Se entro due settimane non rispondi verremo lì. Non metterti contro la tua famiglia'' quest'ultima era dovuta al fatto che Sirius aveva ignorato la precedente e non si era rimangiato la parola.

Quel giorno ricevette addirittura una Strillettera, e proprio nella Sala Grande.
«Ma che furbi. Ora tutti ascolteranno i fatti miei, come se ciò mi importasse» Sirius l'aprì e la perfida voce di sua madre echeggiò per tutta la sala.
«Sirius Black, ora mi sono veramente stufata. Tu non rinnegherai la tua famiglia, non ci darai questa umiliazione. Non osare andare a cercare riparo dai Potter, ti riporteremo a casa costi quel che costi» fece una breve pausa in cui la lettera vibrò e vi uscì fumo rosso da tutte le parti. Poi riprese voltandosi verso James. «E tu, Potter, non mi interessa se sei un Purosangue. Devi smetterla di inquinare la mente di mio figlio con le tue sporche idee» ora si rivolse ai Malandrini al completo «Voi quattro siete una VERGOGNA» e così detto la lettera cominciò a stracciarsi, ma non ebbe tempo di farlo.
«Ma taci, stronza... Reducto!» fece James, e la lettera esplose.
Sirius vibrava dalla rabbia e aveva praticamente accartocciato le posate a mani nude.
Si alzò e urlò «Che avete da guardare voi! Eh?» e così detto se ne andò.
Lily, che aveva sentito tutto, senza riflettere lo seguì.
Sirius era corso fuori, era più furioso che mai. Dava calci ad ogni cosa. Sassi, rami, alcuni alberi, qualunque cosa avesse davanti. Non si era nemmeno accorto di essere seguito.
Quando si calmò Lily parlò. «Questo centra con la mia rottura con James, vero?»
Evidentemente non aveva scelto le parole più adatte perchè Sirius divenne ancora più furioso.
«Senti tu, sono sei anni che sei sempre in mezzo ad ogni discorso, ad ogni cosa che facciamo, soprattutto da quando sei diventata Prefetto. James sarà pure rimasto affascinato da te, ma io non ne posso più!»
«Non hai risposto alla mia domanda» disse Lily cercando di ignorare lo sfogo di Sirius.
«Non ti impicciare dei fatti miei»
«Non mi sto impicciando, ti ho fatto una semplice domanda. E' per te se James mi ha lasciata?»
«No, dice che è per molte altre cose. Mi dispiace se vi siete lasciati. Beh, in realtà no, se fosse accaduto in un altro modo sarebbe stato un sollievo. Quel che conta è che io non centro, James è deciso su questa pausa fra di voi, e sono certo che tu presto ti dimenticherai si lui e tornerai da Mocciosus»
«Perchè tutta la scuola è dell'idea che tornernò ad essere amica di Severus solo per questo? Beh, sappi che non è così, ok? Io ci tengo veramente a James»
Sirius cominciava a sentirsi veramente in colpa per essersi sfogato su di lei.
«Mi spiace Lily, ma se pensi che io sappia cosa frulla nella mente di James allora ti sbagli. Scusa per ciò che ti ho appena detto, davvero. Non lo penso, non proprio»
«Non importa. E mi dispiace per quel che sta accadendo fra te e i tuoi genitori»
Lily cominciò ad andare.
«Aspetta! Io non so quali siano le intenzioni di James, ma se vuoi un consiglio dovresti dargli tempo. Lui ci tiene a te, lo sappiamo entrambi»
Lily si limitò ad annuire e poi se ne andò. Non sapeva se sarebbe riuscita ad aspettare una sua decisione, ed oltretutto era molto ferita dal suo comportamento. Ma ci teneva a James, e quindi si sarebbe sforzata di dimenticare se lui glie lo avrebbe chiesto.
Qualche giorno dopo infatti, precisamente il 27 marzo, Lily ricevette una lettera.

''Mia carissima Lily,
scusa tanto se ti sto scrivendo invece di parlarti faccia a faccia,
ma sarebbe più difficile e non riuscirei a dirti ciò che realmente penso senza ferirti.
Sai, come sempre i tuoi splendidi occhi mi confonderebbero le idee.
In ogni caso, volevo dirti che so che hai parlato con Sirius, e anche innumerevoli volte con Remus.
E' come ti hanno detto loro, l'ultima cosa che voglio è rompere con te,
ma devi capire che stavamo andando in una direzione sbagliata.
Questi mesi passati insieme a te mi avevano fatto dimenticare di altre cose importanti della mia vita,
e penso ti sia capitato lo stesso.
Forse abbiamo corso troppo,
o forse semplice abbiamo scelto un momento sbagliato.
Quel che è importante è che io non ho intenzione di lasciarti, non voglio nemmeno pensare a questa ipotesi.
Però è necessario che ci allontaniamo un po', per il momento.
Spero che per te vada bene, e che tu sia disposta ad aspettarmi come io ti ho aspettata per cinque anni.
Le circostanze sono diverse, è vero, ma spero che tu ci riesca ugualmente.

Con tutto l'affetto del Mondo, James''



Spazietto di Focosa:
Non ho molto da dire su questo capitolo.
Solo che, col senno di poi, ammetto che sarebbe stato bello se avessi scritto un po' di più su Lily e Sirius,
perchè me li immagino bene insieme.
Come amici ovviamente!

Poi vorrei chiedervi anche di recensire, vi prego.
Sono copletamente demoralizzata da questa mancanza di attenzioni!

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Capitolo 24
*** Cercando di distrarsi ***


 Passarono i giorni e Sirius non ebbe più notizia da Grimmuld Place, lui e James già cominciavano a sperare gioiosi che si fossero arresi.
«Visto che da un po' sembra essere tornata la tranquillità...» cominciò Sirius.
«No, per ora non ho ancora intenzione di tornare con Lily» lo interruppe freddamente James.
«Veramente stavo per dire ''potremmo farci un giro fuori da Hogwarts'' ma tanto tu hai altro per la mente»
«No, scusa Felpato. E' che non riesco a smettere di pensare a come potrebbe aver preso la storia della lettera»
«Tranquillo, è cotta di te e tu sei cotto di lei. Tornerete insieme presto. Anzi sbrigatevi, perchè mi sento alquanto in colpa per la vostra rottura, o pausa come preferisci chiamarla»
«Non dire sciocchezze. Comunque, dov'è che vorresti andare? Hogsmeade?»
«Uff, ma che noia, sempre ad Hogsmeade! Aggiorniamo un po' il repertorio, ti va?»
«Cos'hai in mente?»
«E' da tanto che non ci facciamo un giro sulle nostre Tornado al di fuori del campo da Quiddich»
«Già, le piccoline si sentiranno trascurate»
Si lanciarono pericolosi sguardi d'intesa. In quegli anni, tutti ad Hogwarts avevano imparato a decifrare certi loro sguardi, e quello significava una sola cosa: I Grifondoro stavano per perdere parecchi punti a causa di qualche loro misfatto.

Sorvolavano un piccolo paesino di montagna, bel lontano da Hogwarts e da Hogsmeade, a cavallo delle loro scope. Stavano facendo piovere coriandoli.
Sì, coriandoli. Dopotutto era passato da poco il periodo di carnevale.
Ma i Babbani del posto sembravano non pensarla nello stesso modo. Quando scesero e si mescolarono a loro infatti...
«Ma si può sapere cos'è tutto questo macello?» chiese uno spazzino che a quanto pare aveva appena finito di ripulire la via che ora era tempestata di coriandoli. «Sarà meglio che salti fuori chi di voi ragazzi è stato, o andrò da Sindaco» disse rivolgendosi ad un gruppo di ragazzi più giovani di James e Sirius.
«Ma perchè si scalda tanto? In questo periodo sarebbe uno scandolo non federe un po' di coriandoli in giro, è Carnevale!» disse Sirius con molta calma e disinvoltura.
«Giovanotto, sei per caso stato tu?»
«E anche se fosse?» intervenne James ridendo a crepapelle nel vedere l'uomo ormai colmo di rabbia
«Vorrei ricordare a voi ragazzini impertinenti che Carnevale è passato da un pezzo»
«E allora?» fece Sirius.
«Non farmi arrabbiare, sai. Ora voi prendete i miei attrezzi e ripulite tutto. Ehi, mi state ascoltando?» urlò l'uomo quando vide che James e Sirius se ne stavano già andando senza ascoltarlo.
Girarono un paio di vie e poi montarono sulle scope senza farsi vedere.
«Che noiosi questi Babbani, sono completamente privi di allegria» disse James
«Già, cambiamo paese?»
«Buona idea»
Fecero la stessa cosa in altri due paesi della zona, ma ogni volta, annoiati, se ne andavano lasciando le strade completamente ricoperte di coriandoli.
«Che peccato, si è già fatto buio. Torniamo ad Hogwarts?» disse Sirius.
«A me sono rimasti un po' di coriandoli, sganciamoli su Hogsmeade»
«Va bene, ma conserviamone un po' per la lezione di Storia della Magia»
Qualche ora dopo erano di ritorno ad Hogwarts, ma non fecero tempo a mettere piede all'interno del castello che già la McGranitt si dirigeva come una furia verso di loro.
«Potter! Black! Cosa vi salta in mente di andare a creare disordine fra i Babbani? Siete in grandi pasticci. Il preside ha imparato a tollerare le vostre scappatelle ad Hogwsmeade e i vostri giretti di notte per i corridoi, ma questa volta l'avete veramente fatta grossa! Sarete in punizione in aule separate per tutta la settimana, e 70 punti in meno a Grifondoro, a testa»
«Professoressa, sta togliendo punti alla sua stessa casa» disse James.
«Meno 10 punti per questo tuo comportamento, Potter. E sappiate che mi avete veramente molto delusa, ero convinta che gli avvenimenti di quest'anno vi avessero cambiati»
«Professoressa, ci conosce, sa benissimo che non cambieremo mai» disse Sirius.
«Purtroppo, Black»
Detto ciò la McGranitt sfrecciò via.
«Wow, la gente oggi non riesce proprio a tollerare l'allegria» disse James.



Spazietto di Focosa:
Beh, col senno di poi... avrei dovuto fare molti più capitoli come questo!
Vi è piaciuto? Per me era stato bello scriverlo xD
Forse è solo un po' troppo corto. Boh, a voi i giudizi

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Capitolo 25
*** Recuperare i rapporti ***


Il tempo passava e fra James e Lily non era ancora cambiato nulla, sebbene ora sembravano non esserci più problemi. Erano tornati alle loro vecchie abitudini, e James sembrava avere di nuovo lo stesso imbarazzo che aveva avuto nei suoi confronti nei precedenti cinque anni. 
Io suoi amici, Sirius prima di tutti, cercavano di convincerlo a fare la primamossa e farsi perdonare. Remus faceva la stessa cosa con Lily per cercecare di convincerla ad essere la prima a perdonarlo. Ma nulla sembrò funzionare. 

Quella mattina James, Sirius e Peter si dirigevano a Storia della Magia.
Remus si trovava in infermeria, dato che la notte prima c'era stata la Luna Piena e si doveva riprendere, e questa volta non fu concesso ai tre amici di stare con lui. Arrivarono in ritardo e c'erano tre posti vuoti, uno dei quali era vicino a Lily. Subito Sirius afferrò Peter e lo fece sedere accanto a lui, in modo da lasciare a James il posto a fianco a Lily. 
James lanciò un'occhiataccia a Sirius, che sembrava divertito dalla cosa. 
«P-posso sedermi?» disse impacciato ma cercando di mantenere uno dei suoi soliti sorrisi disinvolti. 
Lily sembrava sorpresa, sia per il fatto che le aveva rivolto parola sia per la stupida domanda che aveva fatto. 
«Certamente» rispose un po' confusa.
James stava pian piano arrossendo. Sirius dietro di lui tratteneva a stento le risate.
Passò un quarto d'ora e James non aprì più bocca. Lily cercava di ascoltare disinvolta la lezione, senza successo. Poco dopo Sirius lanciò un calcio a James, per convincerlo a parlare.
«Ehm, Lily?»
«Sì?»
«Io volevo chiederti se...
» non riusciva aparlare sapendo che li amici erano dietro probabilmente a ridere silenzionamente. Ma date le motivazione sifece coraggio «...se avevi da fare oggi» 
«No, perchè?» 
James sospirò poi disse «Vieni davanti al Lago Nero oggi pomeriggio, ti prego»
Lily lo guardò stupita, James intanto si era già perso da tempo nei suoi occhi e faticava a non arrossire. ''James non puoi arrossire davanti a tutti. Sei un Malandrino, per l'amor del cielo. Che figura ci faresti?'' continuava a ripetersi, ma dopo cinque anni e dopo essere stato fidanzato con lei non riusciva ancora a trattenersi ogni volta che incrociava il suo sguardo. 
«Va bene» disse Lily pochi secondi dopo, ma a James sembrava che fosse passata un'eternità. 
Preso dal panico si alzò e uscì dall'aula. Fortunatamente il professor Ruf sembrava non essersene accorto. 
L'ora dopo ad Incantesimi cercò di sedersi il più lontano possibile da Lily, e così fece anche a Divinazione e Erbologia. Ma per quanto cercasse di evitarla, il pomeriggio arrivò in fretta e seppur essendo nervoso e agitato si diresse alle sponde del Lago Nero. Non le aveva dato un orario preciso perciò si era preparato all'attesa, e si era portato dietro la Mappa del Malandrino. 
''Oh Merlino, fa che non peggiori le cose'' continuava a ripetersi.
Finchè non arrivò.
Cercò di diventare calmo e disinvolto nel minor tempo possibile, e tentò di replicare uno dei suoi classici sorrisetti leggermente maliziosi che le aveva sempre riservato.
Ma prima che Lily potesse raggiungerlo si alzò in piedi e le diede le spalle.
Appena la ragazza si fermò, senza darle il tempo di parlare, James disse «Ormai mi conosci, Lily. Sai bene come mi è facile rovinare sempre le cose più belle, sai bene quanto mi è facile sopprimere i miei sentimenti verso di te, sai bene quanto sono stupido. Quel che sto cercando di dirti, Lily è che...» ma non riuscì a trovare le parole in tempo che già Lily si era messa al suo fianco e aveva fatto scivolare la mano nella sua. Ora erano fianco a fianco, entrambi zitti a guardare un punto non definito del panorama. 
«Se stai cercando di chiedermi scusa, sei scusato. Se stai cercando di chiedermi di dimenticare, sappi che l'ho già fatto da tempo. James, so come sei e ti voglio esattamente così. Hai lasciato me per sostenere un amico, anche se sono rimasta molto ferita col passare dei giorni mi sono resa conto che fino a qualche tempo fa avrei dato tutto l'oro del Mondo per vedere una simile lealtà in te» 
James si girò di fronte a lei, le lasciò la mano per far scorrere le dita fra i suoi rossi capelli. 
«Ti ho sempre trovate strana, Lily. Penso che avevo ragione, sei la persona più strana e più straordinaria che abbia mai incontrato» 
La guardò ancora negli occhi, molto a lungo, poi la baciò ripetutamente. 
«Scusa» disse infine.


Spazietto di Focosa: 
TUTTO RISOLTO! Finalmente... 
Ma purtroppo ciò significa che ci stiamo avvicinando al finale, più o meno!
Vi ho sempre anticipato di aver fatto un finale piuttosto particolare, e spero molto che lo gradirete. 

Ps. Ora sono in vacanza, non so quanto vi possa importare xD Comunque appena torno metterò il seguito! 

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Capitolo 26
*** La finale di Quiddich ***


James e Lily si erano ormai accorti che quando le cose andavano bene fra di loro il tempo sembrava scorrere alla velocità della luce. Avevano a malapena il tempo di assaporare la loro storia. Non erano mai sazi l'uno dell'altra.
Marzo aveva lasciato da tempo il posto ad Aprile.
Ora Aprile stava cedendo il suo a Maggio, e ciò significava che la stagione di Q
uiddich stava per terminare. Mancava una sola partita che avrebbe decretato il vincitore della Coppa, e ad Hogwarts ormai non si parlava d'altro.
Grifondoro era prima in classifica e avrebbe dovuto sfidare Serpeverde.
I giocatori di Serpeverde erano molto intimoriti e ciò significava che avrebbero usato ogni forma di scorrettezza pur di vincere. La squadra di Grifondoro sembrava abbastanza sicura, specialmente James e Sirius, poiché avevano un ampio vantaggio.

Lily era già sugli spalti insieme a Remus e Peter.
Circa dieci minuti dopo la partita cominciò. Provò una forte emozione quando James entrò in campo, e senza volerlo cominciò ad urlare cori di incitamento assomigliando sempre di più a tutte le altre ragazzine che avevano una cotta per il cercatore più abile della scuola.
Una volta sceso in campo James, da giocatore ormai abbastanza esperto, escluse ogni sua emozione che non centrasse con il gioco e si mise alla ricerca del boccino. ''Devo prenderlo prima che i Serpeverde possano segnare, sarebbe un record!''
Dopo circa due minuti dall'inizio Grifondoro segnò i primi 10 punti, e un minuto dopo altri 10. Serpeverde era in grande difficoltà e alcuni Battitori avevano già cominciato a mirare a James, perchè sapevano che senza cercatore Grifondoro sarebbe stato in grandissimo svantaggio.
Fortunatamente Sirius andò subito in soccorso dell'amico mandando il bolide addosso ad un Serpeverde che in quel momento aveva in mano la Pluffa, che ora era stata recuperata da un Grifondroro.
Il gioco procedeva molto bene per la squadra scarlatta che ora era in vantaggio di 40 a 0. Sirius continuava a difendere l'amico ma tenendosi a debita distanza per permettergli di cercare il Boccino.
Meno di 15 minuti dopo l'inizio della partita James avvistò la minuscola pallina dorata e cominciò l'inseguimento. Il cercatore di Serpeverde partì quasi contemporaneamente a lui, ma purtroppo era più vicino. James accelerò più che potè e ora erano quasi testa a testa. Entrambi a darsi spallate l'un l'altro per disarcionare l'avversario, entrambi con la mano tesa, entrambi determinati ad afferrare il Bocciono. Alla fine proprio mentre un cacciatore Serpeverde stava per segnare James lo afferrò.
«Partita terminata. Girfondoro vince di 190 a 0»
Dopo due minuti di urli, alcuni di esulto e altri di rabbia, tutti i Grifondoro scesero in campo ad acclamare i giocatori che li avevano portati alla vittoria. Lily si sarebbe istintivamente gettata su James per baciarlo, ma la folla glie lo impediva.
Poco dopo scese in campo anche Silente.
«Sonorus... Un attimo di silenzio, ragazzi. Mi spiace interrompere i festeggiamenti ma c'è un annuncio importante da fare. Innanzitutto mi congratulo con Grifondoro per la straordinaria vittoria, eccellente. Inoltre vorrei annunciare che per la prima volta un cercatore ha fatto vincere la propria squadra per ben quattro anni di fila, ovvero James Potter. Pertanto io ora incido il tuo nome e la data di oggi su questa medaglia di riconoscimento alla tua bravura»
Finito quel breve discorso, il preside con un gesto fluido posò la bacchetta sul trofeo d'oro e subito comparve la scritta
James Potter - 19/05/1976
Il giovane era rimasto impietrito, non se lo aspettava affatto. Lo stesso preside che per sei anni aveva sopportato tutti i suoi misfatti, ora gli offriva un tale riconoscimento!
«Ragazzo mio, che aspetti a venire qui a ritirarlo?» disse Silente rivolgendogli un sorriso.
Tutti, eccetto la Casa sconfitta, applaudirono quando James ritirò il premio.
«Professore, non si potrebbe lasciare il premio nella sala dei trofei?»
Nella mente del malandrino già si prensentò l'immagine di miglialia di studenti delle prossime generazioni che passando in quella stanza di targhe etrofei leggevano il suo illustre nome!
«Certamente, sarai tu stesso a posizionarlo, ti va?»
James annuì sorridente.
«Molto bene. Lo farai più tardi con un po' più di intimità, ora i tuoi ammiratori ti stanno acclamando»
Ma a James importava ben poco di tutti coloro che avrebbero voluto congratularsi con lui. Corse da Lily, che ora si era spostata lontana dalla folla, e la sollevò e la baciò. Lily rispose con lo stesso entusiasmo.
Poi la prese per mano e corsero da Sirius, Remus, Peter e dal resto della squadra. Lo sollevarono in aria esultando e gridando «Evviva il nostro cercatore» e proseguirono in questo modo lungo tutto il tragitto verso la Sala Comune, e tutta la notte i Grofondoro festeggiarono senza quasi rendersi conto delle ore che passavano.


Spazietto di Focosa:
Se c'è qualcuno che l'aveva già letta su Facebook, confermo subito che ho fatto qualche cambiamento!
Nulla di ''grave'', ho soltanto aggiunto alcune frasi in certi punti per esprimere un po' meglio i concetti :)
Cooomunque...
come potete vedere, ora che le acque si sono calmate, tutto è tornato come prima del litigio.
Perfetto, non è vero?
* Fatemi sapere meglio cosa ne pensate! *

 

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Capitolo 27
*** Un altro anno è passato ***


I festeggiamenti per la vittoria di Grifondoro proseguirono ad ''intermittenza'' per un intera settimana. Ogni volta che James incontrava un gruppo di compagni quelli esultavano all'improvviso come se avessero vinto due minuti prima.
Ora tutti ammiravano il premio di James nella sala dei trofei, chi con orgoglio, chi con invidia.
Ormai giugno era arrivato
, e così anche gli esami finali a cui tutti ormai erano abituati. Anche questi passarono con grande velocità, e ormai mancava un solo mese all'inizio delle vacanze.


«Quest'anno è stato davvero molto intenso. Però è passato velocemente, non trovi?» aveva detto Lily quel pomeriggio.
«Già. O forse siamo noi che non ci siamo accorti del tempo che passava» aveva replicato James.
«Sì, è probabile. Mi sembra ieri che l'anno è iniziato, e noi eravamo insieme sul treno»
«Se è per questo io ricordo come se fosse ieri la prima volta che eravamo seduti insieme sull'Hogwarts Express»
«Anche io!»
Erano seduti sul prato, come ogni pomeriggio da quando era iniziata la primavera. Lily era stretta a James, la testa sulla sua spalla, e guardavano il sole tramontare su Hogwarts.
«Chissà come ci sentiremo fra un anno esatto. Mi spaventa l'idea che un giorno dovrò dire addio a questa scuola» disse Lily poco dopo.
«Anche a me. E' stato il covo dei Malandrini per tanto tempo, ci ha protetti. E' da sempre la nostra casa. Ma io credo che non si debba mai dire addio ad Hogwarts»
«In che senso?»
«Può sembrare stupido, ma per me Hogwarts ha una vita, ha un cuore. Quindi è come una cara amica, e non si deve mai dire addio ad un'amica»
Lily lo guardava con ammirazione, quasi come se non credette che quelle parole le stesse pronunciando proprio lui.
«James, da quando sei diventato un poeta?» disse con un sorriso.
«Più o meno dalla prima volta che sono affogato nei tuoi occhi» e le fece l'occhiolino.
Lily scoppiò a ridere. «Non smetterai mai di stupirmi»
«Beh, menomale. Almeno non ti stanchi di me»

«Non potrebbe mai accadre» disse baciandogli il collo.
Poco dopo Lily divenne più seria. «Mi scriverai questa estate, vero?»
«Certo, che domande fai? Anzi, se mi inviti verrò anche a cena»
«Potrei farlo, sai?»
«Non vedo l'ora!»
Parlando i loro visi si erano avvicinati e ora si baciavano. Quando si divisero Lily si alzò.
«Forza, Remus ci aspetta in biblioteca»
«No no no, Remus aspetta te in biblioteca. Io ho un importante appuntamento ai Tre Manici di scopa con una Burrobirra calda e fumante»
«Va bene, ma me ne devi portare un po' per più tardi, intesi?»
«Certo!»

Anche le ultime due settimane passarono, e ora gli studenti facevano la fila per prendere posto negli scompartimenti dell'Hogwarts Express.
James e Lily si sedettero l'uno accanto all'altra, e di fronte a loro sedevano Sirius, Remus e Peter. Dopo soli 15 minuti di viaggio il loro scompartimento era già ricoperto di ogni dolce conosciuto dai maghi. Sgraffignato, ovviamente, dalla cantina di Mielandia prima della partenza.
«Pensa Felpato, quando sarai da me sarà così ogni singolo giorno. Ci divertiremo da matti!»
«Peccato che i primi giorni di vacanze saranno rovinati»
«Sicuro che non vuoi venire direttamente da me? Le tue cose già le hai»
«No, tranquillo. Ho un conto in sospeso con la mia famiglia»
«Come preferisci»
Il viaggio sembrò più breve che mai, un'altra prova che quando le cose andavano bene il tempo scorreva troppo velocemente.
Senza che se ne rendessero conto il treno si era fermato e si ritrovarono già al Binario 9 e ¾.
«Beh, ciao ragazzi. All'anno prossimo!» disse Peter, che era sempre in imbarazzo ogni volta che c'era Lily con loro, come se la vedesse ancora come un'intrusa che lo metteva ancora di più in oscurità.
«Ciao Codaliscia! Mi raccomando non annoiarti troppo senza di noi» disse James.
E così Peter fu il primo ad andare.
«Sarà meglio che vada anche io, James. Magari faccio in tempo ad uscire da King's Cross senza farmi trovare dai miei genitori»
«Ok, buona fortuna Felpato. Ti aspetto» Si scambiarono delle pacche sulla schiena, poi Sirius fece la stessa cosa con Remus.
«Ciao Sirius. Avvisatemi quando sarete insieme voi due, così sarò invidioso» disse scherzando rivolto ai due amici.
Sirius annuì e se ne andò dicendo «Arrivederci anche a te Lily» e facendole l'occhiolino.
Ultimamente sembravano essere in buoni rapporti, anzi si poteva dire che stava veramente nascendo un'amicizia.
Poi James si rivolse a Remus «E tu Lunastorta, avvisaci se avrai bisogno di aiuto per il tuo ''piccolo problema peloso''» disse così perchè erano circondati dai loro compagni, ma sia Remus che Lily capirono.
«Ok, ciao ragazzi!» disse abbracciando Lily e contemporaneamente dando qualche pacca a James.
Ora i fidanzati rimasero soli.
«Se vuoi ti accompagno dai tuoi genitori» disse Lily.
«Ok, così li conosci. Sicura che i tuoi non ti stiano già cercando?»
Ma non fece tempo a dirlo che subito sia i genitori di James che quelli di Lily arrivarono ad abbracciarli.
James presentò Lily ai suoi genitori non appena finirono i saluti, e così anche i genitori di lei poterono conoscere James, ma solo di sfuggita perchè si stavano già dirigendo all'uscita con i bagagli della figlia. Lily chiacchierò un po' con i genitori di James, poi andò anche lei. Purtroppo si salutarono solo con un abbraccio, essendo imbarazzati dai signori Potter.
«Ricordati di scrivermi» disse Lily con un sorriso.
«Ricordati di invitarmi» rispose James con un occhiolino.



Spazietto di Focosa:
Mhh, non so che dire riguardo a questo capitolo
Una recensione?! :D

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Capitolo 28
*** In ginocchio ***


Era passato ormai un mese dall'inizio delle vacanze.
James e Sirius avevano passato tre settimane trattati come dei Re. Avevano la stanza completamente ricoperta di dolciumi di ogni tipo, e ogni pomeriggio uscivano nell'enorme giardino di casa Potter a giocare a Quiddich, ben lontani dagli occhi dei Babbani. La casa di campagna era un sogno per i due amici ora che p
otevano passare anche le estati insieme.
Ma negli ultimi giorni James non sembrava godersi a pieno quel divertimento.

«Rufus non ha ancora portato la risposta di Lily, vero?» chiese Sirius quel pomeriggio mentre si dirigevano al fiume.
«Devi proprio ricordarmelo, Felpato?»
«Dai, stai tranquillo, Ramoso. Quel vecchio gufo potrebbe essersi semplicemente perso»
«Strano, non mi risulta che il mio gufo sia vecchio o che si sia mai perso. Di sicuro i genitori di Lily non hanno acconsentito a farmi andare da loro» iniziò a fare il drammatico.
«Perchè dovrebbero, scusa? Siete fidanzati, hai tutti il diritto di farle visita»
«Ti ricordo che fino all'anno scorso io e Lily litigavamo come due furie. Ovviamente i suoi genitori lo sanno, e ora non acconsentono il nostro fidanzamento» era estremamente cupo nel pensarlo, ma non si levava quell'idea dalla mente. L'attesa lo stava uccidendo.
Arrivarono al fiume e Sirius si spogliò in fretta e si tuffò.
Quell'estate faceva davvero molto caldo, e spesso andavano lì a nuotare per rinfrescarsi.
«Forza vieni, così magari ti schiarisci le idee»
James si spogliò, ma invece di tuffarsi si sdraiò sulla riva del fiume a scrutare il cielo, nell'attesa di avvistare il suo gufo.
Si addormentò poco dopo, e al suo risveglio si ritrovò con una lettera sul petto.
Era di Lily.
Si illuminò, la lesse velocemente e poi...
«Sì, sì sì! Andrò dagli Evans» e con un urlò si tuffò nel fiume svegliando Sirius che anche lui ora stava riposando.

***

Tre giorni dopo James era giunto a Cokeworth, e ora percorreva una via alla ricerca del numero 7, dove abitava Lily. Fu accolto in casa da una donna molto elegante, la madre di Lily.
«Oh, benvenuto caro. Tu devi essere James! Lily ci ha parlato molto di te. Vieni, ti presento mio marito»
Il padre di Lily era una persona molto buona ma altezzosa, salutò James con un gentile ma distaccato «Benvenuto ragazzo» e stringendogli la mano.
Poco dopo Lily comparve in cima alle scale.
Non sapendo trattenersi si buttò addosso a James e lo abbracciò dicendo «Finalmente sei qui»
Fortunatamente entrambi seppero trattenere il desiderio di baciarsi.
Era alquanto indecoroso in quegli anni scambiarsi certi segni di affetto difronte ai genitori appena conosciuti del partner. Decisamente inappropriato.
«Vieni James, stavamo per prendere un tè, ne gradisci un po'?»
«Volentieri, grazie signora»
Dopo aver preso il tè, Lily gli fece fare il giro della casa.
«Ed ecco la mia camera» disse infine aprendo l'ultima stanza non ancora visitata.
Era piuttosto spaziosa, decorata con i colori della loro casa ad Hogwarts, il che gli ricordava molto la vecchia camera di Sirius a Grimmuld Place. Sulla scrivania c'erano vari kit avanzati per pozionisti e c'era un ampia libreria.
Cogliendolo di sorpresa Lily disse «James, c'è qualcosa che non va? Sembri strano»
In effetti James era molto taciturno da quando era arrivato.
«No, è solo che ho paura di non aver fatto una buona impressione sui tuoi genitori»
«Ma cosa dici? Ti sei comportato da perfetto gentiluomo da quando sei arrivato, ed è per questo che non ti riconosco»
«Non dico oggi. Insomma, tu non hai mai parlato male di me con i tuoi genitori negli scorsi anni?»
Questa era una domanda che lo tormentava da tempo.
Lily sospirò perchè ora le fu tutto chiaro. «Bh, ovviamente. Ma ciò che conta è che sanno che sei cambiato. E comunque non c'è bisogno che cambi il tuo carattere davanti a loro» disse Lily abbracciandolo, e poi baciandolo. Come sempre i suoi baci scacciarono ogni preoccupazione, ma non tutta.
«In realtà, Lily, c'è ancora una cosa»
«Cosa?»
«Magari è un po' presto per chiedertelo, ma...» e con gran stupore di Lily si inginocchiò. «Vorresti sposarmi?»
«James, io... Sì, assolutamente sì!» disse con le lacrime agli occhi. James la sollevò la fece volteggiare in aria e poi la baciò.
«Beh, ora dovremmo dare la notizia ai tuoi genitori»
«Sì, certo»
Scesero le scale mano nella mano. James era già più rilassato dopo la risposta di Lily, ma ancora gli spaventava doverlo comunicare ai suoi genitori.
Quando il signore e la signora Evans li videro arrivare capirono subito che dovevano comunicare qualcosa. Lily parlò cercando di esporre la cosa nel migliore dei modi e di non sembrare troppo euforica. Ci riuscì solo in parte.
«Mamma, papà, io e James abbiamo deciso di sposarci»
Rimasero quasi pietrificati. Poi il padre parlò.
«Lily cara, ma sei soltanto una bambina, hai solo sedici anni. Ti mancano due anni a diventare maggiorenne»
«No papà, nel mondo magico si diventa maggiorenni a diciassette anni»
L'uomo guardò la moglie poi disse di nuovo.
«Miei cari, non ho intenzione di impedirvi di sposarvi, ma vi prego di aspettare. Sedici anni è davvero un'età troppo giovane per il matrimonio»
«Oh, sì certo, signore. In realtà, Lily, io pensavo che avremmo potuto sposarci dopo essere usciti da Hogwarts. Magari, quando avremo entrambi un lavoro»
«Sentito papà? Cosa ne pensi?» disse Lily.
La stanza si colmò di tensione, soprattutto per i due ragazzi che ormai iniziavano a temere il peggio, ma erano ugualmente fiduciosi.
Il signor Evans si rivolse ancora una volta con lo sguardo alla moglie, poi disse «E va bene. Non c'è più nulla che vi trattenga» e si gettò ad abbracciare i due. Anche la madre si unì all'abbraccio, felice per la figlia.
James non aveva più alcun timore, e finalmente si sentiva se stesso.
Lily si sentiva come un fiore appena sbocciato.
Ormai era ufficiale. Erano davvero fidanzati. Quasi non ci credevano che fra circa un anno sarebbero diventati marito e moglie.



Spazietto di Focosa:
Anche se questo potrebbe sembrare un finale quasi lideale... No, non vi siete ancora sbarazzati di me!
Ci sono ancora un paio, o più, di capitoli!
Cercherò di caricarli il prima possibile, così porrò finalmente fine a questa FF ;D
Cooomunque, che ne pensate di questo capitolo?

 

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Capitolo 29
*** Cosa accadde durante il settimo anno ***


Il settimo anno fu per tutti il più bello mai vissuto ad Hogwarts.
Per i Malandrini era l'ultimo in cui avrebbero potuto fare Misfatti degni del loro nome in quel luogo che tanto amavano. E addirittura Remus sembrava divertirsi anche durante le sue trasformazioni nelle notti di luna piena.
James e Lily non dovevano più nascondere la loro sto
ria. Tutta Hogwarts, nessuno studente escluso, ormai sapeva che erano fidanzati ufficialmente e che presto si sarebbero sposati.

Ormai li si vedeva quotidianamente scambiarsi baci o semplici abbracci in pubblico, e spesso anche durante le lezioni, sebbene Lily cercava in tutti i modi di non farsi distrarre da James. Alcune studentesse si erano rassegnate al fatto che ormai James era e sarebbe stato per sempre di Lily.
I due fidanzati avevano appuntamenti quasi ogni sera, fatta eccezione per le varie nottate dedicate ai Misfatti, ai quali Lily aveva fatto abitudine, e per le notti di luna piena. L'appuntamento più bello fu quello del 14 febbraio, in cui Lily di notte fece introdurre James nel bagno dei Prefetti.
No, non accadde nulla di indecente.
In quegli anni si aveva ancora un minimo di giudizio per certe cose, almeno ad Hogwarts. Ma nonostante questo fu ugualmente una notte che si portarono a lungo nel cuore.

***

«Sst, fai piano James!»
Era mezzanotte passata, ma c'era il rischio che ci fosse ancora qualcuno in giro per Hogwarts.. Uno studente trasgressivo, o peggio un'insegnante.
«Ma dove mi stai portando, si può sapere?»
«E' una sorpresa. E abbassa la voce!»
Probabilmente James aveva già capito dove Lily lo stava portando, visto che conosceva a memoria ogni angolo di Hogwarts. Dopo aver girato innumerevoli volte fra i corridoi arrivarono davanti ad una statua e Lily disse «Ippogrifo ballerino»
Si stava voltando per chiedere una cosa a James ma quando lo vide con una strana espressione interrogatoria disse ridendo «Ci siamo ispirati alla canzone delle Sorelle Stravagarie» e anche James rise. Prima di entrare Lily gli chiese «Eri mai stato nel Bagno dei Prefetti?»
«Una volta, quando stavamo disegnando la Mappa del Malandrino»
James le aveva raccontato anche della creazione di quel loro piccolo gioiello. Ricordò la sua reazione a metà fra la furia omicida e l'ammirazione.
Poi entrarono. «Per la barba di Merlino! Lo hai fatto tu?» disse James.
Il bordo della vasca era delineato da tante candele e da tanti petali di rosa, e sulla superficie dell'acqua c'erano delle ninfee.
«Beh, fino ad ora sei sempre stato tu il romantico, volevo farti vedere di cosa sono capace io»
James non disse nulla, la tirò a se e la baciò. E distratta dal bacio Lily non si accorse che l'aveva presa in braccio, quasi senza sforzo.
«Allora è per questo che mi hai chiesto di mettere il costume?»
«Sì, esatto»
«Mh, fare il bagno vestiti è più romantico» disse James prendendo la rincorsa e tuffandosi con Lily in braccio.
«Tu sei pazzo!» disse Lily quando riemersero. Ma non appena finì di dirlo James la baciò di nuovo.
E continuarono a baciarsi finchè Lily disse «Mi stai per caso palpando?»
E in effetti lo stava facendo.
«Non ho il permesso di palpare una coscia alla mia futura moglie?» disse James ridendo.
«Futura, appunto. Tieni le mani a posto, Potter» Lily gli fece l'occhiolino.
«Comunque potrebbe anche essere una tecnica per disarmarti»
Lily non fece tempo a dire «Cosa?» che già James le sventolò davanti la bacchetta di salice che le aveva sfilato della tasca dei pantaloni.
«Ehi ridammela!»
James la lanciò e poi disse «Ma che razza di Auror vuoi diventare se non sai nemmeno non farti rubare la bacchetta?»
Come risposta Lily gli butto addosso un enorme schizzo d'acqua dicendo «E io che ti preparo una serata romantica, ma che mi era saltato in mente?»
«Di sicuro lo avrai fatto perchè mi ami follemente»
«Uhm, probabile»
Risero e si baciarono di nuovo.

***

Ed ovviamente non sono da tralasciare le meravigliose cene organizzate da Lumacorno. Non lo disse apertamente ma erano dedicate a Lily e a Severus, i suoi studenti migliori e a cui era più affezionato, visto che quello era il loro ultimo anno.
Lily, per ringraziarlo dei suoi insegnamenti e del suo prezioso sostegno, gli aveva anche regalato un pesciolino rosso e graziato al tempo stesso di una delicata magia che aveva eseguito senza alcun insegnamento. Era una cosa che Lumacornio apprezzava, quella di sbizzarrirsi usando solo le proprie capacità!
Ogni giorno, ogni istante, sembrava che Hogwarts stesse dando il meglio di se per dare ai ragazzi il suo ''arrivederci''.
Fu davvero un anno memorabile, e poco importava che ci sarebbero stati i M.A.G.O, o peggio che ormai era noto a tutti che il così detto ''Colui-Che-Non-Deve-Esser
e-Nominato'' aveva formato un esercito che si stava sempre più ingrandendo ed era pronto ad attaccare.
Non importava perchè per quell'anno si trovavano ancora ad Hogwarts, e potevano godere dell'ultimo anno di protezione.



Spazietto di Focosa:
Come al solito riconosco che non sia un capolavoro,
ma spero ugualmente di avervi emozionati almeno un po'! Fatemi sapere :)
Ah, no.. non è ancora finita!

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Capitolo 30
*** Uno sguardo al futuro ***


 - Il matrimonio.
Nervosismo. Agitazione. Tensione. Confusione. Panico.
Sì, era giunto il giorno del matrimonio.
Quel matrimonio aveva creato molto scalpore fra i parenti Babbani di Lily, poiché James aveva da poco compiuto 18 anni e la ragazza ne aveva ancora 17. Molti erano dell'idea che avessero fatto le cose in fretta per nascondere il fatto che Lily fosse già incinta, cosa ass
olutamente non vera. Ma a parte le voci che giravano fra le donne pettegole della città, quel giorno sembrava per tutti ''il giorno perfetto''.

La cerimonia si sarebbe svolta in una piccola chiesa che Lily frequentava ogni domenica da bambina, prima di scoprire di essere una strega. Era già affolla di parenti e amici. I due testimoni, Sirius per James e Remus per Lily, erano già ai loro posti.
James parlava con i suoi genitori, per combattere la tensione.
Lily invece era sulla macchina che l'avrebbe condotta in chiesa, la mano stretta a quella di sua madre e il cuore che le martellava sul petto per l'agitazione. Era un matrimonio tradizionale, come aveva chiesto Lily. Anche i maghi indossavano abiti assolutamente normali, la chiesa era decorata in modo adeguatamente normale, con una composizione di gigli per ogni panca. Ma la magia era nell'aria.
Quando Lily entrò accompagnata da suo padre James smise di respirare, si sentiva come un piccolo colibrì che volava spensierato.
Anche lei era agitata, ma allo stesso tempo ansiosa di diventare Lily Potter.
Il vestito bianco ondeggiava ad ogni suo passo, così come i suoi capelli che erano per metà raccolti in una specie di chignon. Dopo un interminabile minuto Lily fu all'altare al fianco di James.
Circa mezz'ora dopo due «Sì!» echeggiarono nell'aria. Seguiti poco dopo da un «Può baciare la sposa»

- La nascita di Harry.
Era la notte del 31 luglio 1980.
James era molto nervoso e non smetteva di chiedere informazioni ad ogni infermiera che passava: «Infermiera! Infermiera, mi dica cosa succede in sala parto, la prego»
«Per ora non le posso dire nulla, ma suo figlio non è ancora nato. Si rilassi, vuole che le faccio preparare un tè?»
«Cosa me ne faccio di un tè?» quasi urlò «Mi dica se posso entrare, piuttosto»
«Non ancora, mi spiace»
Questa se ne andò. Poco dopo chiese le stesse cosa ad un'altra infermiera, ma anche questa non disse nulla. ''Stupidi ospedali Babbani! Dovevo portarla al San Mungo'' pensò James alla quarta volta che gli fu negato di entrare. Andò ugualmente di fronte alla porta della sala parto, dove sentiva le urla straziate di Lily. Non seppe trattenersi per più di un minuto. Sfoderò la bacchetta senza farsi vedere e «Alohomora!» entrò di soppiatto nella sala.
Un'infermiera tentò di buttarlo fuori dicendo «Non è ancora il momento, stia fuori ci è solo d'intralcio»
Ma James non ci badò e si avvicinò per tenere la mano a Lily, che era pallidissima. «Amore mio! Stai bene?»
Lily si sforzò di annuire ma aveva le lacrime agli occhi dal dolore.
«E' dilatata, ormai si dovrebbe vedere la testa» disse l'ostetrica «E' tutto a posto, Signor Potter, se vuole può uscire. Stia tranquillo»
«Non ci penso nemmeno» rispose subito James trattenendosi dal dire ''Parli di meno, Babbano, deve far nascere mio figlio''
In poco più di un minuto Lily spinse altre tre volte, urlando ogni volta più forte.
Anche James era diventato pallido nel vederla così.
Fissava i bellissimi occhi di sua moglie, che ora erano stanchi, pieni di lacrime, quasi spenti. Li fissò finchè non senti il pianto di un bambino.
Harry.

- ''Nato da coloro che lo avevano tre volte sfidato''
Era da almeno dieci anni che si sentiva la minaccia di Voldemort in tutto il mondo magico.
Già alla fine del loro quarto anno James e Lily, così come molti loro altri compagni fra cui il resto dei Malandrini, avevano cominciato a pensare di diventare Auror per poterlo fronteggiare. Usciti da Hogwarts, all'età di 18 anni, James e Lily lo divennero.
Ma questo a loro non bastava.
Pochi mesi prima di sposarsi entrarono a far parte dell'Ordine della Fenice, una società segreta, fondata dal loro ex-preside, di cui avevano sentito parlare negli ultimi mesi del loro settimo anno.
Da quando ne entrarono a far parte si trovarono ben due volte faccia a faccia con Voldemort in persona, e con sorpresa di molti, sopravvissero.
E presto dovettero sfidare la sorte una terza volta.
***
Lily cullava il piccolo Harry, che aveva otto mesi, nella sala della casetta di Godric's Hollow dove abitavano.
James entrò in silenzio per non svegliare il piccolo.
«Hai trovato chi baderà ad Harry questa notte?» chiese Lily a bassa voce e con tono malinconico.
«Sì, Andromeda Black. E' una cugina di Sirius, una persona fidata» disse James e poi aggiunse «Sei sicura di volerlo fare, Lily? Silente ha detto che puoi restare con Harry se vuoi»
«Non ti lascio affrontare i Mangiamorte e Tu-Sai-Chi da solo, James. Non l'ho fatto le altre volte e non lo farò ora»
«Ma adesso e diverso. C'è Harry e...» ma si fermò notando la decisione impressa sul volto di Lily. Sapeva bene che non l'avrebbe convinta a tirarsi indietro. Poco dopo si smaterializzarono nel giardino di casa Tonks. Ted e Andromeda si prendevano già cura di loro figlia Ninfadora, perciò accolsero con piacere Harry per una notte. O forse per più tempo.
E dopo aver lasciato loro figlio fra le calorose braccia di Andromeda andarono al punto di incontro con gli altri membri dell'Ordine.
Erano arrivati tardi, un gran numero di Mangiamorte li avevano già attaccati facendo già qualche vittima.
James e Lily presero subito parte alla battaglia.
Dopo più di dieci minuti di acceso scontro James vide alcuni Mangiamorte scappare con alcuni ostaggi, parenti di alcuni membri dell'Ordine probabilmente. Subito i due li inseguirono.
Fra i Mangiamorte c'era Bellatrix Lestrange. Quando li vide questa toccò il Marchio Nero stampato sul suo braccio,
prima che Lily riuscì a fermarla.
Un istante, e una figura bianca avvolta da un mantello si smaterializzò difronte ai loro occhi.
Sapevano che Voldemort li voleva uccidere perchè erano riusciti a sfuggirgli ben due volte. James lanciò uno schiantesimo, Lily un Anatema che uccide, e subito cominciarono a correre l'uno verso l'altra per potersi proteggere a vicenda, e per potersi smaterializzare. Voldemort respinse i loro incantesimi con estrema facilità, e poi lanciò tre Anatemi che uccidono a raffica. I primi due li evitarono, il terzo però stava per colpire Lily. James, accecato dall'ira, cominciò a duellare contro Voldemort. Lily intanto si faceva strada verso il marito cercando di evitare gli incantesimi.
«James, dammi la mano» urlò disperatamente, allungando il braccio, mentre lanciava un sortilegio scudo.
Non appena le dita si sfiorarono Lily si smaterializzò. Giunti a destinazione prese fiato, e poi disse «Non possiamo abbandonare gli altri. Torniamo indietro, James, Tu-Sai-Chi ormai ci crede fuggiti»
«Non se ne parla. Stavi per morire, Lily. Torna da Harry, io vado dagli altri»
«James, no! Io non ti lascio combattere da solo. O ci andiamo insieme o torniamo entrambi da Harry»
James, con sguardo rassegnato, sfilò il Mantello dell'Invisibilità dalla tasca. «Sei sempre così testarda» disse avvolgendoglielo addosso.
La guardò scomparire.
«E tu?»
«Tranquilla, so che ci sarai tu a proteggermi se mi attaccano»
E così dicendo la prese per mano, e dopo un secondo tornarono nel vivo della battaglia contro i Mangiamorte.




Spazietto di Focosa:
E' un altro capitolo riassutivo, si.
Potevo benissimo unirlo a quello di prima ma ho voluto separare il prima e il dopo Hogwarts!!
Comunque spero che vi sia piaciuto...

Ps. E' triste dirlo ma il prossimo sarà il capitolo conclusivo çç

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Capitolo 31
*** La fine di tutto... ***


Era una fredda sera del 31 ottobre.
Lily era in cucina che scaldava il latte ad Harry assaggiando di tanto in tanto per sentirne la temperatura. James non aveva mai capito il perchè, ma si era sempre intestardita nel voler cucinare alla maniera babbana per suo figlio.
Mise il latte nel biberon ed andò verso la sala.
Quando entrò vide James con la bacchetta alla
mano far scaturire spruzzi di fumo colorati. Harry si stava divertendo nel cercare di prendere il fumo che di tanto in tanto assumeva la forma di qualche animale.
Lily si sedette sul divano al fianco del marito, stringendosi a lui, e osservò la scena divertita per qualche secondo, poi tornò alla realtà e disse «James, basta. Harry deve prendere il latte e dormire»
Annuì e ripose la bacchetta sull'altro capo del divano e ci si sdraiò dicendo «Hai ragione, scusami»
Dieci secondi, solo dieci, e si sentirono rumori da fuori la porta di ingresso. Qualcuno stava tentando di entrare e James aveva visto di chi si trattava.
«Lily, prendi Harry e corri! E' lui! Vai! Scappa! Io lo trattengo...»
Lily, d'istinto ubbidì.
James, non avendo avuto il tempo di riprendere la bacchetta, andò disarmato verso Voldemort. Gli afferrò il braccio che teneva la bacchetta e gli diede un pugno con l'altra mano. Ma non servì a nulla se non a farlo infuriare ancora di più.
«AVADA KEDAVRA»
Tutta la vitalità del Malandrino, la sua gioia di vivere, di restare allegro, di proteggere i suoi cari, si spensero.
E James Potter cadde a terra privo di vita.
    Lily era corsa su per le scale, con Harry stretto al petto. Non sapeva cosa fare, non sapeva dove andare per proteggere suo figlio. E in quel momento sentì il tonfo di un corpo, e in cuor suo già sapeva cosa significava.
James non c'era più, il suo amato James aveva dato gli ultimi istanti di vita per proteggere lei e loro figlio.
E lei era decisa a fare lo stesso per Harry. Per tutto ciò che gli rimaneva ormai che James era morto.
«Colloportus» fece pur sapendo che non sarebbe servito a fermare Voldemort, ma voleva prendere tempo.
Mise il piccolo Harry nel lettino e si inginocchiò davanti a lui.
Non sapeva perchè lo stava per dire, ma sentiva che sarebbero state le ultime parole rivolte al suo bambino.
«Harry sei tanto amato, tanto amato. Harry, mamma ti ama, papà ti ama...» non ebbe il coraggio di dire ''ti amava'' «Harry, sii prudente. Sii forte»
Lily piangeva, e anche il piccolo Harry sembrava aver capito ciò che stava per accadere. Una piccola lacrima sfiorò il suo fragile viso da neonato.
La donna non ebbe il tempo di asciugargliela perchè Voldemort entrò nella camera.
«No! Harry no, ti prego!"
«Spostati, stupida...spostati...»
«Harry no. Prendi me piuttosto, uccidi me, ma non harry...»
«E' il mio ultimo avvertimento...»
«Non harry! Ti prego... per favore...lui no! Harry no! Per favore... farò qualunque cosa...»
«Spostati...spostati, ragazza...»
Qualunque cosa avrebbe fatto sapeva che Voldemort avrebbe ucciso il suo bambino. Ma se l'alternativa era vivere senza suo figlio e suo marito, preferiva morire. Rimase immobile.
Un lampo di luce verde la colpì nel petto.
La vita abbandonò anche il corpo della dolce Lily Evans. E probabilmente ora sarà di nuovo con il suo James. Perchè neanche la morte è in grado di separare le anime.


 

- FINE -

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Capitolo 32
*** FINALE ALTERNATIVO ***


Spazietto di Focosa
Qualcuno si era accorto che non avevo ancora impostato la storia come 'completa' ?
...probabilmente nessuno...
Ma se qualcuno lo aveva notato, ecco spiegato il dilemma

FINALE ALTERNATIVO

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E se non ci fosse stata alcuna profezia?
E se Harry Potter non fosse ne il Prescelto ne il Bambino Sopravvissuto? Che ne sarebbe stato di Lily e James?
E se Severus si fosse dimenticato di Lily e avesse scelto un'altra?

Insomma... Cosa sarebbe accaduto se fossero stati semplicemente James, Lily ed Harry: una famigliola felice?



Era una fredda sera del 31 ottobre. Lily era in cucina che scaldava il latte ad Harry assaggiando di tanto in tanto per sentirne la temperatura. James non aveva mai capito il perchè, ma si era sempre intestardita nel voler cucinare alla maniera babbana per suo figlio.
Mise il latte nel biberon ed andò verso la sala. Quando entrò vide James con la bacchetta alla mano far scaturire spruzzi di fumo colorati. Harry si stava divertendo nel cercare di prendere il fumo che di tanto in tanto assumeva la forma di qualche animale.
Lily si sedette sul divano al fianco del marito, stringendosi a lui, e osservò la scena divertita per qualche secondo, poi tornò alla realtà e disse «James, basta. Harry deve prendere il latte e dormire»
«Hai ragione, scusami»
«E ricordati che abbiamo ospiti, preparati» disse prendendo in braccio Harry.
«Sono nostri amici, non si scandalizzeranno se non mi vedranno in abito da cerimonia»
Lily fece una piccola smorfia che significava qualcosa tipo ''Sì, hai ragione tu'' misto ad un ''Tanto ti costringerò a sistemarti'' e James sorrise divertito.
Si sdraiò sul divano ad ascoltarla cantare la ninna nanna per Harry. Lo rilassava sempre, lo faceva sentire bambino e di questo un po' si vergognava.
Senza accorgersi si addormentò e fu svegliato da un «Non dovresti mettere un camino in casa se poi non sei pronto ad accogliere gli ospiti»
Si voltò, guardò chi aveva parlato e poi disse ridendo «Non rompere, Mocciosus!»
Lentamente si alzò dal divano.
«Sedetevi pure! Cosa vi offro?»
«Della burrobirra, grazie»
Prima che riuscì a servirli Lily piombò giù dalle scale.
«Oh, James! Perchè non mi hai avvisata che erano arrivati?! … Ciao Sev!» disse abbracciando il suo migliore amico.
«Sinceramente, tesoro, avrei voluto essere avvisato anche io»
Lily fece un sorrisetto a quella affermazione e poi si rivolse alla ragazza che era con Severus.
«Ciao Emily! E' da tantissimo che non ti vedo, come stai?»
«Molto bene, grazie»
Emily, una ragazza dolce appartenuta un tempo ai Tassorosso, era l'unica persona che era riuscita a farsi avvicinare da Severus nel suo periodo più buoio. Era grazie a lei se ora lui non faceva parte dei Mangiamorte, cosa che sarebbe stato destinato a diventare. James e Lily le erano molto grati, perchè era sempre grazie a lei se Severus aveva dimenticato Lily, e tutto il rancore che aveva avuto verso James. In poche parole, quella ragazza era una Santa!
«Ecco le vostre Burrobirre!» fece James.
I quattro cominciarono a parlare del più e del meno finchè Lily annunciò «La cena è pronta»
I quattro piatti si servirono da soli in tavola, e cominciò la cena.
«Sapete, abbiamo una novità» disse Severus un po' più tardi.
«Davvero? Di che si tratta?» disse Lily.
«Beh ecco, noi abbiamo deciso di sposarci» disse timidamente Emily.
«Ma è meraviglioso, congratulazioni!» fece Lily
«E in più, pensavamo di chiedervi di fare da testimoni» aggiunse Severus.
«Ci farebbe molto piacere! Non è vero, Lily?!» disse James raggiante e commosso per il fatto che Severus si fosse spinto a tanto nel perdonarlo.
Lily rispose con un sorriso altrettanto raggiante e commossa si alzo ad abbracciarli.
Poi con le lacrime agli occhi, non potendosi più trattenere disse «Beh ora tocca a me, io devo...» ma fu interrotta da James che si portò un dito alla bocca e concentrò l'udito su qualcosa che stava accadendo fuori.
Lily si avvicinò a lui preoccupata e impugnando la bacchetta. Poi notò che stava sorridendo.
James si alzò e andò alla porta, e Lily lo seguì incuriosita.
«Non ricordavo di aver dato un party... Felpato!» disse James aprendo la porta.
«Cavolo, che cosa mi ha tradito?»
«La moto, tonto»
I due amici si abbracciarono. In quel momento si sentì un crac e dove un minuto prima c'era Sirius ora era comparso Remus.
«Almeno tu sei stato furbo» commentò James «Devo forse lasciare la porta aperta per Peter?!»
«Pff, lo sai che quel pigrone è già a letto a quest'ora. D'altronde sono già le nove e un quarto, è tardi per lui» disse Sirius. Tutti cominciarono a ridere.
Fu un po' scosso dal trovare Severus. Anche se si erano riappacificati era rimasto un certo rancore, causato più che altro dell'orgoglio dei due.
Lily sciolse l'abbraccio con Remus e poi cominciò a parlare «Bene, visto che ci siamo quasi tutti, come stavo dicendo, ho un annuncio da fare»
Tutti l'ascoltarono incuriositi, soprattutto James. Compiaciuta da tutto quell'interesse e allo stesso tempo imbarazzata Lily arrossì un po' e poi disse guardando James negli occhi «Sono incinta». In meno di un secondo Lily fu invasa dagli abbracci di Remus, Severus, Emily e Sirius.
Quest'ultimo poi andò da James, che era completamente sbiancato dicendo «Sapevo che non avresti resistito per più di un anno, fenomeno!»
James sorrise debolmente alla battuta poi corse ad abbracciare Lily, la sollevò, la fece volteggiare e poi la baciò.
Intanto Sirius, come se fosse casa sua, e un po' era come se lo fosse, servì a tutti dell'Idromele.
E tutti insieme brindarono, festeggiarono, gioirono... Finchè non furono interrotti da un pianto proveniente dal piano di sopra.
Il piccolo Harry si era svegliato.

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