Eternal Flame

di SummerBreeze
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** An American in Paris ***
Capitolo 2: *** The way we were ***
Capitolo 3: *** The Date ***
Capitolo 4: *** The day after tomorrow ***
Capitolo 5: *** Tears and rain ***
Capitolo 6: *** Stuck in a moment you can’t get out of ***
Capitolo 7: *** I gotta tell you something ***
Capitolo 8: *** The ties that bind ***
Capitolo 9: *** The Fantastic Four ***
Capitolo 10: *** Wherever you will go... I'll be with you ***



Capitolo 1
*** An American in Paris ***


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Eternal Flame.

 

CAPITOLO I: An American in Paris

Esco dall’aereoporto in fretta e furia, sono tremendamente stanca: le ore di viaggio, e il fusoriario e quelle scomodissime quanto belle Loboutin tacco 12 ai piedi, mi hanno completamente distrutta. Nonostante stessi in prima classe, non sono comunque riuscita a dormire: sarà che ho bevuto almeno 8 caffè nel giro di una decina d’ore.

Appena fuori chiamo un taxi, e mi ritrovo davanti ad uno spettacolo mozzafiato: la città ricoperta da un soffice mantello di neve e illuminata da miliardi di lucine. Sarà proprio per questo che definiscono Parigi la ‘Ville Lumière’. Ormai, da quando lavoro come PR per la società McDougall sono stata in svariati posti: a Londra per organizzare un compleanno del principe Harry, a Milano per una sfilata di moda, a Tokyo per... No, a Tokyo per vacanza.
Ma nessuno di questi regge il confronto con Parigi, la città incantata! Tutto mi colpisce: l’architettura, le strade e i viali, i musei e quell’accento francese dei parigini tremendamente sexy.

Intanto il mio taxi arriva, ed io sprofondo sui sedili, comunicando al tassista con un francese impeccabile (grammaticalmente parlando, un po’ meno per quanto riguarda la pronuncia), il luogo di destinazione, ossia il Four Seasons di Parigi.
Dato che mi ha spedita oltreoceano, il mio capo voleva che io godessi di ogni comfort possibile e immaginabile: evidentemente non sapeva che mandandomi qua, mi ha fatto un enorme favore.

E’ vero che sono a Parigi per lavoro ma... Sono pur sempre a Parigi!

“Nous sommes arrivès, mademoiselle” mi informa il tassista con tono molto formale, dopo circa un quarto d’ora

“Merci. Combien le dois-je? (Grazie. Quanto le devo?)”

“120 €” mi risponde rivolgendomi un sorriso traditore. Tra il dollaro e l’euro non cambia moltissimo, quindi è come se avessi pagato 120 $ di taxi, e questo è un prezzo alto pure per New York!

“Il est un vol! (E’ un furto!)” esclamo inviperita

“Oh no, mademoiselle” mi risponde contrariato “Elle est Paris! Je le souhaite un bon séjur! (Le auguro un buon soggiorno)” continua mentre gli porgo il denaro, riluttante. Non ho voglia di litigare proprio adesso... Ciò non toglie che avrei voglia di prendere a cazzotti stò Paperon de Paperoni dei miei stivali!

“Voleur! (Ladro!)” concludo mentre scendo dall’auto

“Américains” commenta disgustato appena chiudo la portiera.

Mi addentro all’interno dell’hotel, e anche qui lo spettacolo è bellissimo: questo posto sprizza lusso da ogni angolo! L’arredamento è ricercato, e gli oggetti sfarzosi. Certo, non sarà il Ritz, ma possiamo considerarlo un validissimo sostituto.

Vado alla reception per informarli del mio arrivo e farmi dare la chiave della mia stanza, poi un uomo anziano, mi fa cenno di seguirlo. Arriviamo di fronte ad una grande porta in legno, e dopo avermi consegnato le chiavi e avermi augurato una buona permanenza, sparisce nuovamente tra i corridoi. Appena apro, mi rendo conto che la mia camera, non è proprio da meno dell’hotel: i mobili sono in stile classicheggiante, e proprio al centro c’è un enorme letto matrimoniale a baldacchino dall’aspetto comodissimo, che aspetta solo che io ci sprofondi.

Decisamente, amo Parigi!

Due settimane e mezzo dopo

“Come? Non esiste! Miss Binet ha richiesto esplicitamente richiesto che tutti i costumi siano bianco candido, non bianco sporco! Ok, so benissimo che la differenza non è molta, ma questo è un discorso che vale per gente normale come me e lei! Ma quando sei una ricca ereditiera francese, i modi di vedere le cose cambiano, ed io non ho assolutamente intenzione di sentire strillare nuovamente quell’ister... Cioè mademoiselle Binet. Appena li avrete recuperati, chiamatemi per confermare gli indirizzi a cui dovete inviare ciascun costume. La ringrazio moltissimo” sbuffo e anche sonoramente, direi. Giuro che se sento dire ancora a qualcuno che sono fortunata ad aver ottenuto proprio la direzione dei preparativi di Cecìle Binet, non sarò più responsabile delle mie azioni! Ho avuto il privilegio di organizzare degli eventi importantissimi e redditizi, ma nessuno è mai stato esasperante tanto quanto questo.
La signorina, infatti, oltre ad essere indegnamente ricca è anche molto pretenziosa! I suoi urli farebbero impallidire pure lo zio Earl quando si cimenta in uno dei suoi concertini country (anche se in realtà, sembra più un corista alpino).

“Ehi Scarlett, tutto ok?” Missy! Oh, la mia intrepida salvatrice! Grazie a Dio è arrivata, altrimenti sarei impazzita

“Non direi, dato che hanno sbagliato il colore dei costumi! La Binet li voleva bianco candido, mentre loro li hanno presi bianco sporco”

Missy mi guarda con aria perplessa “Scusa il bianco non è nemmeno un vero colore! Quante cavolo di tonalità esistono?”

“Credimi, non lo so. Ma di una cosa sono certa: sono troppe!” mormoro esasperata

La mia collaboratrice mi guarda nuovamente, ma adesso il suo sguardo è un misto tra preoccupato per un mio possibile esaurimento e compassionevole “Fai una pausa” mi esorta benevola “Sono in grado di badare a questo inferno per almeno un’ora”

Improvvisamente sento un’irrefrenabile voglia di baciarle i piedi, ma mi limito soltanto a “Grazie mille Missy, non sai quanto ti amo!” lei mi guarda smarrita “In un modo molto platonico e metaforico” preciso nella speranza che non chiami la neuro. Forse era meglio baciarle i piedi.

 

“Insomma Meredith, calmati!” Ovviamente, se a stressarmi non è il lavoro, ci pensa la mia migliore amica! Adoro Meredith e sa che può contare su di me... Ma ho davvero bisogno di un momento di pace, è chiedere troppo?

“Calmarmi? Tu mi dici di calmarmi?” sbotta un po’ esaurita

“Si, ti dico di calmarti”

“Non puoi dirmi di calmarmi, Scarlett! Forse tu non ti rendi conto della gravità della situazione! Io ed Andrew ci siamo sposati a Las Vegas” Aspetta aspetta aspetta. Sposati? Lei ed Andrew? Quando sono partita da New York tre settimane fa, non sapevo nemmeno che stessero insieme! E adesso si sono sposati?

“H-h-hai detto spo-posati?” balbetto incredula

“Si, sposati! Sei sorda, forse?” senti un po’ da che pulpito viene la predica, miss ‘Calmarmi!’

“No, sono shockata, che è diverso. Ma guarda un po’! Ti lascio da sola e single per 2 settimane e mezzo e ti ritrovo sposata con un tuo ex di vecchissima data? Non ti sembra di correre un po’?”

“Io ero a Las Vegas per presentare la mia nuova linea di moda, e alla presentazione ovviamente c’era anche lui... Ci siamo ubriacati e poi sposati, infine abbiamo fatto sesso. Tutto questo nel giro di 3 o 4 ore” mi racconta con tonalità un po’ malinconica

“Vi siete fatti una sveltina” preciso con saccenza

“Come scusa?” mi chiede incredula. In effetti non è che la mia precisazione c’entri granchè, ma... Ultimamente sono un po’ per i fatti miei, se non si fosse capito

“Dico, se avete fatto tutto questo in così poco tempo, il vostro non era sesso, ma una semplice sveltina”

“Io ti dico che mi sono sposata, e tu pensi alla sveltina!?” esclama indignata

“Bè... Si” rispondo con estrema pacatezza. Intanto sono arrivata ad una caffetteria dall’aria decisamente promettente ed entro per ordinare la mia tanto sospirata tazza di caffè europeo per godermi la mia tanto sospirata non-pausa.

“E che faccio?”

“Tu lo ami?”

“Bè, considerato che stiamo insieme da circa due mesi, sì” Come cosa? Loro due stavano insieme e lei non si è nemmeno degnata di dirmelo? Adesso quella incavolata sarei io, ma dato che ci tengo alla mia incolumità, ma anche ai miei timpani, decido di lasciar correre.
”Stavate insieme da due mesi?”

“Si! Ha pure dormito da noi, mentre tu eri chissà dove per organizzare chissà cosa”

Decisamente mi sono persa qualcosa “Capisco” Intanto l’impiegato mi ha appena porto il caffè, ed io mi accingo a pagare, prendere il resto e uscire. In tutto questo, ovviamente Meredith non ha smesso di parlare nemmeno un secondo, ed io sono rimasta ad ascoltarla tutto questo tempo, nella speranza che il mio orecchio non si fondesse col cellulare.

Continuo a camminare mentre sorseggio il mio caffè, e ascolto la mia amica che imperterrita continua a sproloquiare, ed è proprio qui che accade l’impensabile: il tacco a spillo dei miei stivali si incastra sul ‘canale’ (o spazietto) che c’è tra una pietra e l’altra del marciapiede, ma fortunatamente ho evitato un’imbarazzantissima caduta, ritrovandomi tra le braccia di uno sconosciuto, con ancora tutto in mano! Sono proprio brava, eh?

“Tutto bene signori... Scricciolo?” alzo lo sguardo verso lo sconosciuto, o meglio, verso Lucas.

Aspetta un po’ LUCAS? Mi sa tanto che sto seriamente cominciando a riconsiderare l’idea di mollare la presa del mio caffè, ma considerato che ne ho estremamente bisogno, lascio stare. Certo che Parigi mi sta proprio trasformando in un angioletto! Però, guardandolo meglio devo ammettere che è proprio... Bello. Oddio, starò sbavando?

“Lucas!” esclamo sorpresa “Che bello rivederti. E essere tra le tue braccia... No aspetta, non fraintendere! Trovo bello essere tra le tue braccia perchè ho evitato la caduta più imbarazzante della mia vita e...” noto il suo sguardo da sufficienza “Sto esagerando, non è così?”

“Esatto, sempre la solita pazza, eh?” commenta con un certo sarcasmo, che trova risposta nella mia occhiata omicida “Tutto bene?”

“Oh, si adesso si. Aspetta, non fraintendere di nuovo! Sempre perchè ho evitato la caduta e...”

“Scarlett” mi riprende “Non c’è bisogno di sproloquiare”

Sproloquiare? Io non sproloquio mai, tranne quando sono nervosa, ma io non sono nervosa! Non avrei motivo perchè lui è Lucas, ed io sono Scarlett... Tra noi due è stato quel che è stato, ma ormai io ho ventitrè anni, e dall’ultima volta che ci siamo visti sono passati sei anni e... Oddio, sto di nuovo sproloquiando. Forse Lucas ha ragione, sono pazza.


Finalmente eccomi qua con Eternal Flame, il seguito di Sugar&Spice.
Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto! Il titolo è quello di una delle puntate dell’ultima serie di Sex and the City, ovvero quando Carrie va a Parigi.
Il modo di scrivere non è più narrativo come nella FF precedente, ma soggettivo... Infatti la protagonista indiscussa, questa volta sarà sempre e solo Scarlett. I personaggi saranno sempre gli stessi, quindi Lucas, Scarlett, Meredith, Andrew e anche Seth.
Se  qualcuno tra di voi non ha mai letto Sugar & Spice, non ha bisogno necessariamente di farlo: l’unica cosa che c’è da sapere, è che Lucas e Scarlett sono stati insieme durante i tempi del liceo e che purtroppo si sono lasciati in malo modo.
Andrew e Meredith, sono i rispettivi migliori amici dei due, e Seth è il migliore amico innamorato di Scarlett fin dalle superiori, nonchè suo corrente (e storico, considerato che stanno insieme da ben 5 anni) fidanzato.

Alla prossima!

 

SummerBreeze

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Capitolo 2
*** The way we were ***


Nuova pagina 2

Eternal Flame.


CAPITOLO II: The way we were

 

“Ecco qua il caffè” annuncio mentre gli porgo un fumante biccherone di caffè americano. Si, se non si fosse capito, amo variare.

“Grazie, ma non credo che mi basterà per perdonarti per l’enorme macchia sul mio maglione!” starà forse alludendo a quando gli ho accidentalmente versato il resto del mio caffè sul suo maglione? E’ che non ho proprio saputo resistere, dopo l’ennesima derisione “E’ l’ultimo modello di Ralph Lauren” piagnucola come un bambino che ha appena rotto il suo giocattolo

“Ti pagherò il conto della lavanderia, o a limite ti posso anche comprare un maglione nuovo! E ancora più bello di questo! Contento, adesso?” lo rabbonisco mentre gli do un buffetto sulla guancia. Ah, quanto adoro prenderlo in giro!

“Quanto sei simpatica” commenta ironico odio. Ah ah, uno a zero per Scarlett, colpito e affondato. Ok, siete anche voi dell’idea che questo lavoro mi sta portando sull’orlo di un esaurimento? “Allora, racconta! Cosa ci fai a Parigi? Possibilmente senza sproloquiare nervosamente” segnamo sul contatore un pareggio

“Sono qui per lavoro, precisamente per dirigere l’organizzazione del compleanno di Cecìle Binet, la corrente fiamma del figlio del mio capo”

Lucas mi guarda stupefatto “E come mai le tue orecchie ancora non sanguinano? Gli acuti della Binet farebbero impallidire una cantante lirica” allora gli urli di quella squilibrata sono famosi!

“Diciamo che Meredith mi tiene in costante allenamento, quindi le mie orecchie terranno duro per un bel po’”

“Poveretta, riesce ancora a sopportarti dopo tutto questo tempo?” domanda ridacchiando, e questa domanda gli fa guadagnare un’altra occhiata omicida, due nel giro di circa 20 minuti. Se continua così, la prossima volta non mi limiterò a versargli i resti di un caffè bollente addosso!
“Ci sopportiamo benissimo a vicenda. Tanto che viviamo insieme in un appartamento nell’Upper East Side di Manhattan”

“Devo dire che ne hai fatto di strada, Scricciolo” osserva compiaciuto
”Mi sono diplomata al Benjamin Franklin con il massimo, ho conseguito una laurea a Stanford summa cum laude e come se non bastasse ho un lavoro da PR in una delle società più ambite d’America. Di strada ne ho fatta eccome” concludo soddisfatta. Dovrei solo impegnarmi per essere un po’ più modesta

“Ma hai sempre qualche piccola carenza in modestia” nota giustamente. Non gli sfugge proprio nulla, eh?

“Bè, nessuno è perfetto” constato un po’ offesa. Poi il mio sguardo cade sull’orologio e mi accorgo che si è fatto decisamente tardi, e Missy starà sicuramente implorando pietà. Quindi a malincuore dovremmo dirci nuovamente addio “Devo assolutamente andare, la mia pausa è quasi finita”

Lucas poggia una mano sul petto, quasi addolorato “E mi lasci così?”

“Devo lavorare” gli spiego, quasi dispiaciuta. Ok, è sempre il solito odioso ma... E’ così... Bello che quasi mi dispiace. Decisamente, devo smetterla

“Sei senza cuore” afferma, assumendo un’espressione offesa

“Morirò per i sensi di colpa. Come potrò farmi perdonare?” cinguetto disperata

“In effetti un modo ci sarebbe” mi sussurra avvicinandosi in maniera decisamente pericolosa: infatti il suo viso è a pochissimi cm di distanza dal mio e lo sta sfiorando con le sue dita. Ma proprio mentre si accinge a baciarmi, il mio dannato cellulare riprende a squillare, facendoci sobbalzare.

“E’ Missy, la mia collaboratrice” mormoro imbarazzata, guardando il display “Devo andare”

“Usciamo! A cena” esordisce mentre faccio per andarmene. Uscire, io e lui? Sta forse parlando di un appuntamento? Non abbiamo avuto un appuntamento nemmeno quando stavamo a West Palm Beach, cosa lo spinge a volerlo adesso?

“Bè... Va bene” in fin dei conti, che sarà mai?

“Venerdì sera?”

Annuisco col capo “Si, può andare. Io alloggio al Four Seasons, nella suite”

“Ti tratti bene, eh? Verrò da te alle 8:00”

“A venerdì, allora. Au revoir” lo saluto con un cenno della mano, mentre mi allontano, e lui ricambia. Ho un appuntamento con... Lucas, ancora non riesco a crederci. Immagino già una cena a lume di candela in chissà quale ristorante! Ma no, che vado a pensare! In fin dei conti sarà una cena tra vecchi amici, no? Anzi deve, perchè non può essere altrimenti! Spero solo che il cielo la mandi buona!

 

Prendo il mio cellulare e comincio a comporre nervosamente il numero di Meredith, vista la mia incontenibile voglia di sfogarmi con qualcuno, ossia la mia migliore amica.

“Mmh” mugugna assonnata “Pronto?”

“Era ora!” sbotto impaziente “Premettendo che hai risposto dopo ben 20 squilli, ma fa niente... Come va? Anzi, momentaneamente non mi interessa perchè avrei più bisogno di dirti come va a me! E sai, non va affatto bene! Pensavo che venire qua a Parigi sarebbe stata una bella esperienza, invece spero solo di svegliarmi e rendermi conto che sia solo un incubo! Qua, tutti tranne Missy sono davvero degli incompetenti! Nessuno fa quello che dico e perdiamo solo tempo, ma in compenso abbondano gli strilli di Miss Ugola d’oro. Sono disperata” concludo piagnucolando

“Scarlett?” chiede un po’ incerta. Come Scarlett? Insomma, ho parlato per 2 minuti di fila senza nemmeno respirare, e lei nemmeno sa se sono io? Che razza di migliore amica!

“E chi vuoi che sia, mio zio Earl? Certo che sono io!” rispondo indispettita

“Bè, scusami tanto se non riesco a riconoscerti dato che fino a 5 minuti fa, prima di essere svegliata da una valanga di parole, stavo beatamente dormendo!” ribatte leggermente incavolata. Calcolando che tra qui e New York ci sono 6 ore di differenza, e qui sono appena le 15... Da Meredith dovrebbero essere le 9:00 del mattino. Ops... L’avrò fatta grossa?

“Da te sono le 9, vero?” chiedo timorosa

“Si, esatto. Proprio le 9 del mattino, ed io sono tornata circa 3 ore fa”

“Ok, allora ti lascio dormire” le rispondo lievemente offesa

“Ormai mi hai svegliata, i tuoi sproloqui hanno lo stesso effetto di un litro d’acqua ghiacciata” mi dice rassegnata, e anche se questa è un’offesa bella e buona, come al solito lascio perdere. Avrò tempi migliori per attuare vendette “Dicevi?”

“Che sto letteralmente impazzendo”

“Ah” esclama per niente stupita “E dove sta la novità?”

“Sei davvero una pessima consolatrice, sai?” la rimprovero indispettita

“Scarlie, dài! Da quando sei in Francia non fai altro che lagnarti dell’incompetenza dei tuoi dipendenti! Cosa c’è di nuovo?”

“Una cosa ci sarebbe” rispondo con l’aria di una che ha buone nuove

“Spara” mi esorta tutta eccitata

“Lucas” mormoro timidamente, e tutto ad un tratto sono costretta ad allontanare il cellulare dall’orecchio per via di un urlo assordante che rischia seriamente di perforarmi il timpano. Ehi, ho semplicemente detto ‘Lucas’ e non ‘Ho baciato Johnny Depp!

“Oh mio Dio! Non ci credo! E che avete fatto? Vi siete baciati? Avete fatto sesso? Sei incinta forse? Perchè non me l’hai detto prima? Avanti dài!!!” e poi sono io la pazza esaurita che sproloquia?

“Abbiamo parlato, non non ci siamo baciati nè fatto sesso, quindi non sono rimasta incinta. Contenta, adesso?”

“Che schifo” commenta delusa “Ed io che mi aspettavo chissà quali scintille”

“Bè, abbiamo un’appuntamento” già percepisco la sua espressione maliziosa, ed anche un urlo che arriverà tra 3...2...1... Eccolo qua. Come al solito allontano il cellulare per precauzione “Merry ma ultimamente hai stretto amicizia con Cecìle Binet? No, perchè sai, avete entrambe il maledettissimo vizio di gridare!” sbotto un po’ nervosetta

“Avete un appuntamento, scusami se è poco”
“Non farti strane idee! Sarà semplicemente un’appuntamento tra amici” oltre alle urla, pure le risate assordanti “Che ridi?”

“Amici? E quando mai voi due siete stati amici?”

“Direi poche ore fa. Avanti Meredith, sono fidanzata da 5 anni e prossima al matrimonio”

Meredith sbuffa sonoramente “Che palle” oh oh, sentite da che pulpito viene la predica!

“Ehi!” ribatto molto molto contrariata “Devo forse ricordarti che tra le due, quella sposata sei tu?”

“Si, ma il mio matrimonio non è affatto moscio come il tuo fidanzamento!” mi sa tanto che Meredith ha proprio intenzione di essere soffocata “Alla fine ho scoperto che il mio matrimonio a Las Vegas non era valido, perchè il prete in realtà non era un prete. Ma comunque Andrew ha detto che vuole sposarmi veramente, con una vera cerimonia in chiesa e un vero ricevimento!” esclama contenta come una bambina “Saremo una vera coppia sposata, ti rendi conto?”

“E poi la pallosa sarei io”

“Si, e lo sei infatti. Comunque, qua c’è Jacobs che minaccia di mozzarmi la testa se parlo o urlo ancora una volta, quindi chiudo”

“Au revoir Madame Jacobs”

“CHE?” domanda inorridita, come se l’avessi presa a parolacce

“Ciao Meredith”

“Ciao ragazza pallosa! E mi raccomando, tienimi informata”

“Oh, sicuramente. Ciao!”

Ripeto, che il cielo la mandi buona!



E anche il secondo capitolo è andato. In questi giorni (o meglio, notti x°D) ero così ispirata che mi sono data un po’ alla pazza gioia, e sono arrivata a scrivere addirittura fino al 5° capitolo... Ma non cantate vittoria, sono parecchio suscettibile riguardo le mie creazioni.
Momentaneamente i primi capitolo sono incentrati su Scarlett/Lucas e Meredith qualche volta per telefono... Ma anche gli altri entreranno in scena, prima o poi u_u! Prima di rispondere alle recensioni, volevo ringraziarvi per quelle 6 che avete lasciato al primo capitolo! Davvero, non credevo di ricevere così tanti consensi, grazie mille!

Stella: Si, sinceramente l’idea del sequel mi frullava in testa già da un bel pezzo, così ho pensato di realizzarlo! Daltronde il finale di S&S è un po’ triste, quindi volevo che i protagonisti si riscattassero. Grazie per i complimenti!

Valentina89: Anch’io preferisco il racconto soggettivo, posso esprimere meglio i pensieri e i sentimenti dei personaggi, e inoltre si scrive più facilmente.
GinTB: Anche se non hai recensito S&S l’hai fatto qua, e poi sono comunque contenta perchè so che ti è piaciuta!
Lasagne80: Eh già, pensavo proprio che iniziare con qualche colpo di scena avrebbe reso la storia più interessante! Soprattutto quello di Meredith & Andrew (vedi che alla fine la povera Mer ha trovato il suo amore?), insieme mi piacciono tanto. Per quanto riguarda il caffè, ovviamente è la principale fonte di vita di Scarlett forever and ever!
Costy24: Che combino io? Che combina Scarlett, piuttosto! Comunque a detta di Meredith insieme sono mosci, ma Scarlett troverà un modo per ravvivare la situazione... Di brutto. Ok basta, non voglio sbilanciarmi. Per il finale... Bè, staremo a vedere XD!

Kikka_hachi: No, assolutamente non voglio farti morire u_u! Giammai! E come ha già anticipato Meredith, Scarlett e Seth sono mosci! A buon intenditor...  Sono contenta che ti siano piaciuti l’incontro tra Lucas e Scarl e il matrimonio dei due pettegoli!

 

<3

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Capitolo 3
*** The Date ***


Nuova pagina 1

Eternal Flame.


CAPITOLO III: The Date

 

E ricominciamo col nervosismo. Lucas sarà da me tra circa un’ora, ed io sono ancora in accappatoio con i capelli bagnati e non ho la minima idea su cosa mettere! C’è una moltitudine di abiti buttata a casaccio sul mio letto, ed io non riesco a decidermi perchè ognuno di essi non mi sembra adatto alla situazione! Insomma, è una normalissima cena tra me e Lucas, eppure io sono nervosa come una 14enne che non sa cosa mettere al suo primo appuntamento! Quindi sarà meglio chiamare i rinforzi, ossia la mia supergirl Meredith!

“Ehi, ma che sorpresa!” esclama per niente convincente “Ci siamo soltanto sentite un’ora fa. Devo proprio mancarti da morire, eh?”

“Ah ah ah, adesso basta. Piuttosto, dimmi cosa mettere perchè sono in crisi!” piagnucolo disperata

“Povera cucciola” commenta con sarcasmo, sarcasmo che non aiuta affatto!

“Meredith, non mi serve il sarcasmo! Voglio che tu mi dica cosa mettere!” sbotto alquanto nervosa

“Vediamo un po’... Trovato! Metti il vestito bustier nero di Dolce & Gabbana, le decolletè Jimmy Choo nere e quella bellissima pochette argentata sempre di Dolce & Gabbana che hai sapientemente pensato di fregarmi!” minuto di silenzio, in cui rimango allibita. In un istante, lei ha saputo trovare l’abbinamento perfetto, senza neanche guardare ed io sono stata 3 ore a sclerare avendo tutto sotto gli occhi “Che c’è, non va bene?”

“Non va bene? E’ perfetto! Oh essere sublime, mia salvatrice, amica del cuore...” esclamo con le lacrime quasi agli occhi, che fanno molto cartone animato “Grazie DeeDee, ti adoro!”

“Scarlett, non chiamarmi mai più DeeDee!” mi sa che dalla sua tonalità di voce sembra un tantino irritata. Sarà perchè DeeDee le ricorda quando la chiamavo così davanti a tutti alle elementarti semplicemente per umiliarla?

“Scusa” mormoro falsamente pentita, perchè in realtà è stato divertente

“Usa il preservativo” mi raccomanda con la classica voce da mammetta apprensiva. Che poi non c’è niente da raccomandare, quante volte glielo devo ripetere che è solo una cena tra amici?

“MEREDITH!”

“Ehi, non è colpa mia se così conciata ti salterà addosso” ora ho capito, che razza di stronza! Ha trovato quest’abbinamento, in modo che Lucas mi tenga gli occhi puntati addosso.

“TU!” ribatto esasperata “Sei una...”

“Essere sublime, tua salvatrice nonchè migliore amica?” continua al posto mio “Sì, lo so, l’hai appena detto. Bè, se non ti va di indossare quello che ti ho consigliato, trova qualcos’altro! Ma io non posso più aiutarti perchè improvvisamente sento la voglia irrefrenabile di coccolare il mio adorato non maritino. Ci sentiamo dopo, ciao!” senza nemmeno darmi il tempo di ribattere, chiude la conversazione, lasciandomi sola e disperata.

Giuro che la prossima volta, prima di farle un complimento, vedrò quali sono le sue vere intenzioni! Tsk, che razza di amica!

 

Sono le 20:00 in punto, ed io sono già stranamente pronta: alla fine ho optato per quello che mi ha suggerito Meredith, dato che se avessi cominciato a cercare nuovamente un abito per la serata, sarei ancora in accapatoio. Spero solo che quello scemo non faccia i suoi soliti commenti sarcastici che mi mettano in imbarazzo, ma considerato che lui è uno stronzo patentato, le mie speranze sono vane.

TOC TOC.
Ed eccolo qua, puntuale come al solito, ed io mi avvio verso il patibolo, meglio conosciuta come porta d’ingresso. Ma appena apro, c’è soltanto uno strano silenzio.

“Cos’è, hai perso l’uso della parola?” chiedo chiudendomi la porta alle spalle

“E anche quello della mascella, considerato che fra un po’ cascherà per terra” ok, sono seriamente perplessa. E tutto questo per dirmi che...?

“E perchè dovrebbe?”

“Dico, ma ti sei vista? Sei...” il suo commento, ovviamente mancava “Bellissima”

Sorrido lievemente imbarazzata, anzi ferocemente imbarazzata, ringraziando il creatore o la creatrice dei fard “Grazie” mormoro ricomponendomi

“Non c’è di che. Benissimo! Dato che so che sei una grandissima fan della cucina francese, ti porterò in un ristorantino dove servono cose come escargot, o foie gras!” esclama tutto contento, mentre io mi limito ad annuire poco convinta. Fan della cucina francese? Senza offesa, ma non ho mai smaniato per mangiare lumaconi o patè di fegato d’anatra. Improvvisamente però, Lucas scoppia a ridere

“Cos’hai da ridere?”

“Credi davvero che ti avrei fatto mangiare lumaconi o patè di fegato d’anatra? Per vederti vomitare dopo solo un boccone? Non esiste, devi tenerti in salute per dopo” quel ‘dopo’ decisamente mi preoccupa “Cibo italiano?” il mio volto si illumina improvvisamente, in quanto grande fan del cibo italiano. Ora si che cominciamo a ragionare!

 

Finita la nostra cenetta assolutamente non romantica, nonostante l’atmosfera del ristorante fosse ‘rose -luci soffuse – musica smielata suonata col violino’, Lucas decide di riportarmi a casa... A piedi. Il che è un’impresa, considerando che ai piedi ho delle scarpe che potrebbero anche essere scambiate per dei trampoli, ma lui ha insistito tanto... In cambio della passeggiata, mi ha concesso di bere un mio tanto amato biccherone di caffè.

“Ed ecco a lei, i giardini del Trocadero e la Tour Eiffel illuminata da miliardi di lucine”

“E’ bellissima” sospiro incantata

“Oh, anche tu” improvvisamente il caffè mi va di traverso, ma cerco di non farglielo notare

“Con me non attacca” rispondo, secca

Noto nel suo sguardo una punta di sarcasmo “Cosa dovrebbe attaccare? Ti faccio dei complimenti perchè te li meriti, e non per ottenere chissà cosa... Sempre la solita maliziosa, eh?”

Mio malgrado, arrossisco: e questa volta non ci sarà più un fard, a salvarmi “Non è colpa mia se sei subdolo”

Mette il broncio, rivolgendo il suo sguardo da un’altra parte “Così mi offendi”

“Non sai quanto mi dispiace” gli dico mettendomi le mani sul petto, come se fossi ferita

“Il tuo umorismo spicciolo non mi tange, Davis”

“Ah, no? Allora come mai improvvisamente hai messo il broncio?”

“Sei schifosamente stronza, lo sai?” io annuisco ridacchiando “Bè, in ogni caso siamo arrivati al Four Season, ma preferisco accompagnarti fino in camera, sai... Il pericolo potrebbe nascondersi dietro ogni angolo”

“Allora dovresti scortarmi fino al mio letto” mi lancia un’occhiata inequivocabilmente maliziosa “Non fraintendere! Dovresti accompagnarmi fino a letto, e poi andartene!”

“Oh, si certo...”entriamo nella hall che ormai è priva di gente, se non il personale di turno, e saliamo sull’ascensore. Poi appena arrivati, attraversiamo il corridoio, ritrovandoci proprio davanti alla porta della mia camera “Eccoci qua”

“E’ il momento di salutarci” dico con un po’ di tristezza... In fin dei conti, nonostante tutto, mi mancherà!

“Mi raccomando, Scricciolo, fa la brava” conclude smorzando un sorriso triste. Io faccio per abbracciarlo ma lui mi coglie di sorpresa baciandomi... sulla guancia! Inutile dire che le mie povere guance, arrossiscono violentemente per l’ennesima nel giro di pochi minuti, particolare che a Lucas occhio di lince, non sfugge “Ehi, adesso arrivi anche ad arrossire per un bacino?”

“No, è che improvvisamente sento caldo” ribatto nervosamente “Insomma, perchè credi che dovrei arrossire per un bacio sulla guancia? Un bacio sulla guancia è un bacio sulla guancia, un gesto assolutamente platonico tra amici, quali siamo e...” mi blocca con un altro bacio, e questa volta non sulla guancia. Un bacio dal quale potrei benissimo staccarmi, ma non voglio stranamente farlo.

So che è sbagliato, che non dovrei, ma ora come ora, delle conseguenze me ne frego.
E pian piano, vado indietreggiando lentamente verso la porta della mia camera, giusto per aprirla e trascinarci dentro.

 

Tadah! Volevo innanzitutto dirvi che in realtà a Scarlett è venuto un mancamento d’aria e Lucas le stava facendo la respirazione bocca a bocca XD. Ovviamente non ci crederete mai.

Allora, capitolo postato in netto anticipo per la giuoia della cara Costy24, per farle mettere l’anima in pace prima della sua partenza.

Cooomunque, la vostra scrittrice oggi è stranamente di poche parole, di conseguenza, passiamo alle recensioni!
Stella: Me veramente lusingata per i tuoi complimenti, davvero ç_ç! Certo, una miriade di persone (cooome no) mi hanno detto di essere fantastica e bravissima, ma grazie lo stesso **! Ormai Scarlett e Meredith contagiano un po’ tutti...Veramente soltanto me & te, ma fa niente XD. Grazie mille ancora!
Costy24: Spero che adesso la tua curiosità sia stata soddisfatta! Come vedi, niente sorprese, tutto è filato veramente liscissimissimo! Mi raccomando, fa buon viaggio e prendi sole anche per me (considerato che ci metto una vita ad abbronzarmi seriamente .__.)! E grazie anche a te per i complimenti (sottintesi XD).

Lasagne80: Eh si, devo ammettere che Scarlett e Seth non sono tanto pieni di vitalità, mentre con Lucas l’atmosfera si surriscalda di continuo... Come all’appuntamento XD. Mer e Andy avranno taaaanto di cui parlare, adesso :p

Ran91: Se Lucas e Scarlett si sposeranno... E’ un segreto. Che ovviamente si scoprirà solo alla fine... E ancora c’è taaaaanto tempo.

Kikka_hachi: No, sinceramente no... Sarà perchè odio Gigi D’Alessio dal profondo del mio cuore è_é. Sono contenta che l’idea dell’appuntamento ti sia piaciuta, e comunque... Non è finita qui.

Ma non sbilanciamoci troppo :°D.

 

<3

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Capitolo 4
*** The day after tomorrow ***


Nuova pagina 1

Eternal Flame.


CAPITOLO IV: The day after tomorrow

DRIN DRIIIN DRIIIIIN.

Un trillo sempre più assordante, arriva dritto alle mie orecchie, facendo in modo che mi svegli.
Con un colpo che è tutto, meno che aggraziato, colpisco la sveglia sul comodino in modo da farla zittire. Quasi rimpiango l’odiosissima sveglia a forma di gallina che papà mi ha comprato.

Mi giro dall’altra parte del letto per uno stiracchiamento in puro stile ‘Scarlett Davis’, ma qualcosa, anzi qualcuno me lo impedisce: Lucas che se la ride di gusto. A questo punto, mi chiedo davvero se soffra di una strana sindrome della risata facile.

“Ce l’hai ancora con le sveglie, a quanto vedo”

“Mmmh, si. Non è colpa mia se rompono le scatole al momento meno opportuno” ride nuovamente, ecco, lo sapevo “Tu eri già sveglio?”

“Già, considerato che ti muovi continuamente”

Lo guardo, offesa “Ho bisogno dei miei spazi, IO!”

“Allora non ti basterebbe nemmeno un letto a 3 piazze!” commenta con il suo odiosissimo sarcasmo. Uffa, ma è colpa mia se oltre ad essere agitata di giorno, lo sono pure la notte? Ragione per cui, metto il broncio anch’io e mi giro dall’altra parte. Ma non faccio neanche in tempo, che lui mi tira per un braccio buttandomi giù “Vieni qui” mi sussurra dolcemente prima di baciarmi.

Ancora stento a credere che tutto questo sia vero: io sono qui, fra le sue braccia e lui mi sta baciando e coccolando, e questa notte abbiamo fatto sesso. Non può essere vero! Io sono Scarlett, e lui è Lucas e... Mi sembra di vivere in un sogno.

Butto un’occhiata all’orologio “Devo alzarmi” mormoro a malincuore

“Cosa? Ma è sabato!” ribatte contrariato

“Bè, quella rompipalle della Binet oggi compie gli anni e stasera a Parigi ci sarà la festa dell’anno. Non posso non lavorare” anche perchè se non lo faccio, mi ritroverò la mia urlatrice DOC preferita e tutto l’esercito francese che mi aspettano all’uscita dell’hotel per picchiarmi a sangue. Per la serie ‘Mortal Kombat mi fa un baffo’.

“Ci vediamo più tardi?”

Annuisco col capo “Oggi stacco alle 16! Se mi vieni a prendere...”

“Ci penserò su. Torno a dormire, finalmente” Ancora? Ma dico, allora le vuole prendere! Ma dato che è troppo tardi per picchiarlo, mi ‘limito’ soltanto a tirargli un cuscino addosso.

“Vado a fare una doccia”

“Vuoi compagnia?” Finalmente a ridere questa volta sono io

“Ma non ti stanchi mai?”

“Di stare con te? Non credo proprio” mi giro verso di lui, e sorrido, come una vera e propria stupida. E’ da ieri sera che l’ho stampato in faccia, e non vuole proprio saperne di andarsene, ma sono felice, come non lo ero da... Forse troppo tempo. Mi butto nuovamente sul letto, e ci scambiamo un altro lunghissimo bacio “Ehi, ma non dovevi lavorare, tu?”

“Bè, posso sempre arrivare più tardi”

 

“Allora, vediamo un po’ se c’è tutto: catering?”

“Arriverà alle 18:30 per sistemare cibo e bevande” mi risponde prontamente Missy, il mio piccolo genietto

“Sofà e poltrone bianco candido situati nel privè?”

“Ci sono!”

“Inviti?”

“Consegnati tutti”

“Costumi?”

“Idem”

“Luci stroboscopiche, soffuse e colorate?”

“Impiantate” oh come la amo!

“Abbiamo... Finito?” mormoro incredula alle mie orecchie. Finiti gli strilli che perforano le orecchie, gli impiegati incompetenti, i fornitori distratti... Finito tutto! Improvvisamente ho una grandissima voglia di saltare addosso a Missy, sempre in maniera molto platonica, ovviamente.

“Dio, quasi stento a crederci! Domani tornerò a casa!” improvvisamente, il mio sorriso a 32 denti, diventa un sorrisetto stentato. Domani tornerò a casa, il mio soggiorno in Francia è automaticamente finito. Grandioso. Intanto il mio cellulare comincia a squillare, e questa volta non è Meredith, è Seth. Benvenuta nella realtà, Scarlett!

“P-pronto?” balbetto timorosa

“Amore? Cavolo, allora sei ancora viva! E’ da ieri che non ti sento, e stavo cominciando a preoccuparmi” improvvisamente sento un enorme groppo allo stomaco, provocatomi dai sensi di colpa “Smiley, ci sei?”

“Sisisi, ci sono” mi affretto a rispondergli nervosamente “E’ che sono felice di risentirti, tutto qui”

“Anch’io, non sai quanto! So che sei a lavoro, quindi non voglio stressarti troppo ma... Le nostre madri fanno pressioni per la chiesa... Pensavo la Cattedrale di San Patrizio, quella sulla 5th Avenue, una volta mi hai detto che ti sarebbe piaciuto sposarti lì e...”

“Seth, è perfetta” lo interrompo prima che possa dire qualcos’altro “Davvero. Ora devo proprio andare, ma ci sentiamo stasera, ok?”

“Va bene. Smiley?”

“Dimmi”

“Ti amo” chiudo la conversazione, sconvolta, con il viso completamente rigato dalle lacrime.
Io ho un fidanzato. Un bellissimo, dolcissimo fidanzato, che mi ama da morire. Un fidanzato che tra qualche mese sarà la persona con cui passerò il resto della mia vita, con cui avrò dei figli e creerò la mia famiglia. Ma cosa diavolo avevo in testa, quando pensavo di poter stare con Lucas?
Sono una stupida. Stupida Scarlett! Stupidissima e adultera Scarlett!

Sono intenzionata a chiarire questa situazione, perlomeno con Lucas. In fin dei conti, sono stata io ad averlo illuso, e per questo mi faccio ancora più... schifo. Si, mi faccio schifo! Perchè per colpa della mia dannata impulsività, non mi sono resa conto che stavo per ferire 2 persone, tremendamente importanti per me. E adesso è arrivato il momento della resa dei conti.
”Scarlett, tutto ok? Quando mi hai chiamato avevi una voce...”

“Noi due dobbiamo parlare” gli tiro giù il braccio, facendolo sedere sulla panchina “Senti, io mi sono resa conto che abbiamo sbagliato, fin dall’inizio. O almeno, io ho sbagliato”

“Sbagliato cosa?” il suo tono di voce si è fatto improvvisamente serio e irritato, e questo non è affatto un buon segno

“Noi due, la nostra... ‘Storia’. E’ una partita persa in partenza, non due non possiamo stare insieme! Sto con Seth da 5 anni, e sono fidanzata ufficialmente con lui da 1 anno. Fra qualche mese ci sposiamo”

“Non vedo dove stia il problema, lascialo!” oh, si certamente! La fa facile lui, come se Seth fosse qualcosa che potrei usare quando mi serve e gettare quando non mi va più

“E ti sembra facile?”

“Venire a letto con me e tradirlo, ti è sembrato facilissimo, però” ecco, lo sapevo. Se già mi sentivo un rifiuto umano, lui ci mette la sua per peggiorare la situazione

“Lasciarlo, mi dici? E a che pro? Lucas questa notte io andrò via dalla Francia, capisci? Me ne ritorno a New York e tu?! Starai qui. E ancora una volta saremmo costretti a separarci... E’ stato difficile allora, figuriamoci adesso!”

“Hai ragione” mormora con una calma disarmante “Io lavoro qua, e tu in un altro continente... Non può funzionare” si gira da un’altra parte, a fissare la Tour Eiffel

“Ehi” gli sussurro prendendogli la mano e stringendola “Mi dispiace”

Lui si gira verso di me, e mi fissa. I suoi bellissimi occhi azzurri, hanno un’espressione indifferente, che mi spezza il cuore “L’hai detto anche tu. Questa storia, è una partita già persa in partenza”


Hmmm, improvvisamente credo che vogliate linciarmi. Ma avanti! Pensavate davvero che tutto si sarebbe risolto in 3 capitoli u_u? Troppo facile! Comunque, adesso che siamo in vacanza cercherò di aggiornare più spesso, ma non vi prometto nulla, considerato che mio fratello ha la maturità e mia sorella un esame all’università. Praticamente il mio povero pc è sotto sequestro XD.
Comunque, per circa 2 capitoli, il nostro gnoccone preferito (cioè Lucas XD), si farà i cavoli suoi per dare spazio al ‘Ritorno a New York’ di Scarlett, dato che dovrà subire le conseguenze delle sue azioni.


Stella: Ora dubito fortemente del fatto che tu pensi ancora che io sia fantastica x°D! Ma i miei 15 minuti di fama sono stati belli lo stesso! Comunque sì, PincoPanco e PancoPinco hanno passato la notte insieme, ma ahimè come hai visto non è filato tutto liscio (ragione per cui, tu adesso mi odi)

Kiakkina/Kikka_hachi: Bè, insomma... Momentaneamente Lucas + Scarl non è uguale a LOVE, piuttosto direi uguale a storia che come al solito non ha una valida conclusione. Almeno la notte prima, non si sono guardati nelle palle degli occhi. Ti ringrazio per i complimenti (e ti ringrazio in anticipo per le parolacce che mi scriverai XD)

Lasagne80: Bravaaa! Hai indovinato *-*! O sono prevedibile, o tu mi conosci troppo bene. Facciamo la prima x°D. Comunque ci saranno non pochi guai (questo è scontato), ma almeno i nostri cari pettegoli saranno sempre pronti ad aiutare la poveretta.

Costy24: Bè, direi che questo è il regalo per l’Epifania (quella che si porta tutto via, comprese le vostre speranze). Ok, battutaccia x°D.

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Capitolo 5
*** Tears and rain ***


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Eternal Flame.


CAPITOLO V: Tears and rain


How I wish I could surrender my soul;

Shed the clothes that become my skin;

See the liar that burns within my needing.

How I wish I'd chosen darkness from cold.

How I wish I had screamed out loud,

Instead I've found no meaning.

 

I guess it's time I run far, far away; find comfort in pain,

All pleasure's the same: it just keeps me from trouble.

Hides my true shape, like Dorian Gray.

I've heard what they say, but I'm not here for trouble.

It's more than just words: it's just tears and rain.

{Tears and rain @ James Blunt}

Sono tornata a New York da circa una settimana.
Da quando sono arrivata, non ho fatto altro che buttarmi sul lavoro e i preparativi del matrimonio, e l’unico momento di tregua che mi sono concessa è proprio adesso: sono seduta sulla finestra, ad osservare la pioggia che scende giù, proprio come le lacrime che stanno rigando il mio viso.

Piango. E’ l’unica cosa di cui ho veramente tanto bisogno.
Pensavo che quello con Lucas è stato soltanto... Un incidente di percorso. Insomma, ero a Parigi la città dell’amore, l’atmosfera era perfetta, lui non lo vedevo da tempo e alla fine mi sono lasciata trascinare dagli eventi. Ma alla fine, so benissimo che la mia è soltanto una forma di auto-convinzione: posso mentire a tutti, ma non a me stessa.
Ci ho provato, ho sperato affinchè le menzogne si trasformassero in verità, in modo che tutto sarebbe tornato alla normalità... Ma alla fine il mio sforzo è stato assolutamente vano.

Sono cosciente del fatto che facendo così, commetto un errore: insomma, io amo Lucas, dovrei prendere il primo aereo per Parigi e dirglielo, mollare tutto e tutti ma... Io non sono più la Scarlett di West Palm Beach.
Mollare il mio lavoro, il mio fidanzato, i miei amici per cosa? Per stare con lo stesso ragazzo che quando gli ho detto che dovevo andar via non ha avuto nessuna reazione? Dovevate vedere la sua espressione: fredda, indifferente, come se non gliene importasse nulla.

Dite che dovrei mollare la mia vita, la mia stabilità, per lui? No. Le favole e i lieto fine non esistono, o almeno, io non ci credo più. Trovare il proprio principe azzurro, è un lusso che spetta a pochi.

Meredith ha trovato il suo Principe Azzurro, e anch’io ne ho trovato uno, che però... Non è il mio.

Ma ormai ho deciso: a giugno, lui sposerà comunque la Principessa e avranno il matrimonio perfetto che entrambi progettano da mesi. A giugno diventerò la futura signora Stewart.

Quel che è stato è stato, e adesso devo farmene una ragione e andare avanti.

“Ehi ciao” mugugna Meredith che sembra essersi appena alzata, ed io in fretta asciugo le lacrime con la manica per evitare che mi veda piangere “Come mai così mattiniera?”

“Non riuscivo a dormire”

“Piangevi?” mi chiede avvicinandosi spaventosamente al mio viso, per osservarlo meglio

“No, no. Perchè dovrei?” dico girandomi di scatto verso la finestra

“E’ successo qualcosa, in Francia. Qualcosa che tu non vuoi che io sappia. Sei stata troppo vaga riguardo il tuo appuntamento con Lucas, ed io so che è successo qualcosa tra di voi”

Mi giro e le rivolgo un sorriso: è assurda l’intuitività di questa ragazza, capisce sempre tutto. O semplicemente sarà il fatto che mi conosce così bene che non so nascondergli più nulla “Io...”

“Siete stati a letto insieme”

La guardo shockata, come cavolo ha fatto? Insomma, va bene essere intuitiva, ma così si esagera! O magari qualcuno gli ha spifferato qualcosa “Chi te l’ha detto?”

“Ho tirato a indovinare” naturalmente la stessa cosa vale anche per me. La conosco troppo bene, non può nascondermi niente... E decisamente la cosa mi puzza

“Meredith, chi te l’ha detto?” le domando nuovamente con tono leggermente incazzoso

“Bè...” tentennamento. Questo significa che qualcuno ha spifferato qualcosa, ed ho il nome del possibile linguacciuto che mi frulla in testa “Andrew” ecco, appunto.

“Oddio! Ma è peggio di mia zia Pearl!” che sarebbe la moglie di zio Earl. Per la serie Dio li fa e poi li accoppia. I Davis sono tutti strani, anche il mio papino Keith lo è... Ma momentaneamente non credo che ci interessi “Tuo marito è l’essere più pettegolo dell’intero pianeta! Gliel’ha detto Lucas?”

“Si, gli ho chiesto io di chiamarlo... E perchè lui stava morendo di curiosità. E anch’io. Un pochino” anche in questo caso, Dio li fa e poi li accoppia, ma ciò non le evita un’occhiataccia di disapprovazione in puro stile Scarlett “Ma l’abbiamo fatto anche perchè ti abbiamo visto strana in questi giorni!”

“Buongiorno Amore, ciao Splinter (Scheggia)” altra occhiataccia in stile Scarlett “Ehi, che c’è?”

“Pettegolo” commento disgustata, anche se devo ammettere che è uno dei tanti lati di Andy che adoro. Insomma, lui è meglio di una rivista rosa!

“Dote di natura” asserisce con un certo charme, baciando poi la sua signora. Ma quanto sono carini, insieme?

 

“Amore, chi avresti intenzione di invitare al matrimonio?” Penso che durante i preparativi di questo matrimonio, ci sia stato uno scambio di ruoli. Infatti Seth organizza il tutto, mentre io mi limito ad annuire. Simpatico.

“Bè, tutti i miei parenti. Ma zio Earl, zia Pearl e i loro figli Brandon e Brenda cerca di tenerli lontani dai tuoi... Potrebbero essere un po’ strani, ecco. E tienili lontani dall’orchestra, non vorrei che zio Earl improvvisasse uno dei suoi soliti concerti country”

“Earl, Pearl, Brandon e Brenda? Che fantasia!” E come dargli torto? Diciamo che i Davis del Tennessee sono abbastanza singolari. Quei rari Natali che passavamo insieme, erano sconvolgenti: avete mai sentito Jingle Bells cantata, o meglio, ruttata in coro dai vostri cugini? Senza contare che mia cugina Brenda aveva la strana abitudine di staccare le orecchie dei suoi peluche a morsi, molto stile Mike Tyson. Peccato che mia cugina adesso ha appena compiuto 14 anni, e tutto questo avveniva circa 7 anni fa.

“Già, in compenso la fantasia per fare stranezze, di certo non gli manca”

“Mi piacerebbe tanto conoscerli” rido istericamente. Vuole davvero procurarsi un trauma volontariamente?

“Non mancherà l’occasione, tranquillo”

Lui sorride e mi bacia dolcemente “Non posso crederci che soltanto fra 4 mesi saremo sposati” mi dice felicissimo

“Già, non ci credo neanch’io” il mio tono piuttosto, è sconvolto. Diciamo che ancora il fatto ‘rassegnarsi e andare avanti’ è ancora work in progress. Datemi tempo.

Intanto bussano alla porta, così io e Seth andiamo ad aprire: e indovinate chi mi ritrovo davanti? Ma la mia adorata nonnina: Isobel Davis! Mia nonna è sempre stata il mio mito, nonostante abbia 70 anni, certe volte è più energica di me.

“Tesoro, ciao!” esordisce soffocandomi/abbracciandomi “E tu dovresti essere il suo moscio fidanzato” energica e parla-a-sproposito, oserei aggiungere

“No, sono soltanto Seth. Piacere di conoscerla Miss Davis”

“Piacere non ricambiato! Ma guarda? Hai visto mia nipote? E’ peggio di un cadavere, che le hai fatto?” fin troppo parla-a-sproposito!

“Nonna, nonna... E’ tutto ok. Sto benissimo!”

“Non si direbbe, cara mia” commenta lanciando un’occhiata da sufficienza a Seth

“Amore, io ritorno a lavoro. A dopo” dice stampandomi un bacio, sotto gli occhi disgustati di mia nonna

“E quello lo chiami bacio?”

“NONNA!” la rimprovero esasperata “Smettila, su!”

“Signora Davis” la saluta Seth con impeccabile formalità

“Mr. Moscio” risponde la mia nonna a tono. Insomma, ogni volta che viene qua, deve necessariamente metterci la sua! Io adoro mia nonna, per carità, ma certe volte esagera!

“Nonna, perchè lo hai trattato così?”

“Ma Amore, ti sei vista? Mi deprimi! Piuttosto che vederti così, preferirei rotolare tuo zio Earl sul materasso ad acqua che ha appena acquistato! Il che è disgustoso, considerate le sue dimensioni...” lo zio Earl non si smentisce mai “Ma tornando a te, che è successo? C’entra il fatto che devi sposarti con lui e ti vien voglia di tagliarti le vene già da adesso?”

“Nonna...”

“Senti, Scarlett non ti vedo da settimane e adesso ti ritrovo in stato pietoso! Sputa il rospo”
Le racconto tutto brevemente, scoppiando inevitabilmente a piangere.
La nonna è sempre la nonna, e nonostante lei abbia 70 anni, non ragiona per niente con la mentalità retrograda di un tempo. So benissimo di poter parlare di ciò che mi pare, e lei è sempre pronta ad ascoltarmi e a darmi consigli, seppur la maggior parte delle volte, siano poco ortodossi. “Scarlie, se c’è una cosa che ho imparato vivendo, è che non sempre gli imprevisti o gli incidenti di percorso portano a qualcosa di male. Andare a letto con quel ragazzo, per te è stata una botta di vita che non prendevi da tempo, e ti ha reso felice! Questo errore, ti è servito per non compierne altri in futuro, e sposare Seth, è un errore. Ogni tanto sciogliersi, e rompere i piani prestabiliti, fa bene”

“Io non ci credo più ai lieto fine, nonna”

“Ma con lui, sai a prescindere di non poter avere un lieto fine, perchè non lo ami. Datti una possibilità, magari non sarà Lucas, ma chi ti dice che non troverai un principe azzurro, qua? Metti in atto un piano B, Scarlett, perchè quello A si è rivelato un fallimento”

“Grazie nonna” sibilo, e questa volta la stritolo io

“E lascialo” mi raccomanda “E quando lo fai... Non è per caso che potresti registrarlo? Dico così, tanto per farsi 2 risate in compagnia e...” si accorge che la sto guardando molto, molto male “No, eh? Ti voglio bene Piccola”

“Anch’io, nonna... Anch’io” Ve l’ho già detto che è il mio mito? Perchè se si, ve lo ripeto ancora. In realtà non so ancora se metterò in atto quel dannato piano B, ma parlarne con lei mi ha sicuramente fatto bene.

 

Benvenute a New York! In questo capitolo, avete conosciuto meglio la ‘vera’ vita di Scarlett, e la sua famiglia alquanto strana x°D, tipo zio Earl, zia Pearl e i cugini Brandon e Brenda (ok, confesso di aver rubacchiato i nomi da Beverly Hills 90210, ma dato che Earl e Pearl sono similissimi... xD), ma soprattutto nonna Isobel, che suppongo diverrà il mito delle odiatrici accanite del povero Seth.

Considerate questo un capitolo di transizione, perchè da quello successivo in poi ci sarà una svolta... Ma non vi dico se è positiva o negativa, per saperlo dovrete aspettare /me sadica.

Passiamo alle recensioni!

 

Kiakkina: Spero che adesso tu ti sia ripresa del tutto, soprattutto dopo i ‘pensieri struggenti’ (no comment x°D) di Scarlett! Mi spiace che il mio sadismo ti abbia provocato sofferenze, ma io mi diverto così tanto XD... Scherzo! Un basino!

Costy24: Tu... In Inghilterra? Me misera e tapina y__y! Voglio andarci anch’io ç__ç! Però il fatto che sequestri un pc solo per leggere la mia storia mi lusinga parecchio xD, quindi ti perdono per essere andata in Inghilterra senza di me xD.

Stella: Linciarmi non credo sia possibile, c’è di mezzo un’impedimento chiamato monitor, ma volendo potresti anche insultarmi come nessuno ha mai fatto... Ok, lascia perdere i miei poveri deliri da squilibrata. E ti ringrazio perchè mi adori, mi commuovi ç_ç.

Lasagne80: Ti hai mai detto nessuno che potresti fare la psicologa x°D? Praticamente hai capito tutto di questa FF, visto che è tutta una complicazione! Comunque, come hai visto, i due piccioncini sono ritornati all’attacco... Con un aiuto in più! Andy da bravo pettegolo, ha raccolto informazioni in anticipo da Lucas, mentre nonna Isobel ha offeso Seth a più non posso. Eh si, Scarlett per la sua ‘riabilitazione’ potrà contare su molte persone.

<3

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Capitolo 6
*** Stuck in a moment you can’t get out of ***


Nuova pagina 1

Eternal Flame.


CAPITOLO VI: Stuck in a moment you can’t get out of

 

“Scarlie? La colazione è pronta, dài”

Una voce non ben distinta, cerca di svegliarmi dal mio stato di catalessi profonda. Il mio sonno ultimamente si è fatto davvero pesante, ancora più di prima! Apro gli occhi così lentamente che farei sembrare una lumaca Flash Gordon, e mi accorgo che Meredith mi sta fissando amorevolmente aspettando che io mi svegli.

Da quando sono entrata nella fase ‘Depressa d’amore’ mi sta decisamente viziando, trattandomi come una vera e propria bimba piccola. Non che mi dispiaccia essere coccolata, ma se a dedicarmi le attenzioni di una madre è la mia amica del cuore, direi che c’è da preoccuparsi.

“Mmmh, buongiorno Mer”

“Finalmente hai aperto gli occhi. Quasi non ci speravo più” improvvisamente un odore nauseabondo, pervade le mie povere narici facendomi emettere un verso disgustato. Che prodotti usa adesso Meredith? Neutro Impuzz? “Che c’è?”

“Meredith, che cosa hai messo? E’ disgustoso”

“Scarlett, è il profumo alla vaniglia che mi hai regalato tu, insieme alla linea bagno coordinata! E fino a qualche giorno fa ne andavi pazza” benissimo! Adesso anche le cose che mi piacciono cominciano a nausearmi. Se il buongiorno si vede dal risveglio, si prospetta una giornata vomitevole

“Capisco. Andiamo a fare colazione?” meglio sviare il discorso, prima che Meredith riprenda i panni della mia seconda madre

“Ho preparato i pancakes, i cereali al cioccolato che divori solitamente e il caffè”

Comincio a ridere “Certo. Ringrazia Andrew per la colazione da parte mia, appena lo vedi”

Mi tira un pizzicotto, guardandomi quasi offesa. Ehi, mica è colpa mia se a cucinare è un’autentica frana! L’altra volta stava mandando a fuoco la cucina, semplicemente per bollire un po’ d’acqua sul pentolino “Fallo tu stessa, lui è di là”

“Allora ammetti che sei una frana, eh?” altro pizzicotto “AHIO!”

“Buongiorno Scheggia” la sua è un’allusione sarcastica al fatto che sono lenta? “Ecco a te una fantastica colazione, amorevolmente non preparata da Meredith”

Tutto ha l’aria decisamente buona, senza contare il profumino che emanano i pancakes, ma non so perchè, all’improvviso mi si è chiuso lo stomaco “Grazie Andy, ma mi sono accorta di non avere molta fame. Prendo il caffè, e vado immediatamente a fare la doccia, tra un’ora devo essere in ufficio”

Mi accorgo che i due fidanzatini provetti, si scambiano un’occhiata preoccupata, ma nello stesso tempo d’intesa. Meglio non fare troppe domande.

 

“Dovremmo usare qualcosa di veramente eccentrico, aggressivo con stampe animalièr. Insomma, stiamo parlando della presentazione della collezione primavera/estate di Roberto Cavalli! E chi è più eccentrico e strano di Roberto Cavalli? Senza offesa, eh” vedo il mio capo e tutta la direzione osservarmi compiaciuti, e annuire. Anche questa è fatta!

“Perfetto, Scarlett. Dirigerai tu l’organizzazione” vorrei salire sul tavolo e fare una standing ovation per me, ma credo proprio che chiamerebbero la neuro ed io finirei il resto dei miei giorni in una clinica psichiatrica. Che forse è la cosa migliore

“Brava Scarlètt” ma perchè i francesi devono per forza mettere l’accento sull’ultima sillaba? Da quando lavoro qua, questa Josephine non fa altro che chiamarmi Scarlètt! E poi anche lei ha un profumo assolutamente disgustoso... E poi mi chiedo pure se il profumo se lo sia spruzzato addosso come se fosse deodorante, si sente troppo! Mi sa che il mio naso ultimamente è un po’ sensibile.

“Grazie Josephine. Ma scusa, che profumo usi?”

“Il nouveau profumo di Valentino, pourquoi?”

“Mi... Piace. E tanto, non sai nemmeno quanto!” Josephine mi liquida con un sorrisino tirato, e sparisce insieme al ticchettìo continuo dei suoi tacchi.

Intanto il mio telefono comincia a squillare.

“Ciao Amore! Puoi parlare?”

“Si, ho appena finito una riunione! Sai, dovrò organizzare la festa per la presentazione della nuova linea di Cavalli! Non sei contento?”

“E me lo chiedi? Però mi raccomando non affaticarti troppo, come in Francia” già, la Francia. Quanti ricordi... Assolutamente indimenticabile, eh “Indovina chi ho incontrato in tribunale? La mia amica, Kristin” oh si, la stronzissima biondina che ci provava con lui tutto il tempo! Anche lei, indimenticabile. Chissà in quale scandalo sarà coinvolta, o a quale giornale vorrà fare causa per averle scattato foto mentre faceva chissà quali schifezze

“Oh, che bello” si sarà capito che la mia dose di entusiasmo è molto scarsa?

“Abbiamo deciso di andare a cena fuori, dopodomani. E quindi mi chiedevo se saresti potuta venire anche tu, sai lei non ha fatto altro che chiedere di te” si, ha chiesto per caso se sono morta in qualche tragico modo?

NO! Non esiste “Va bene! E’ un ristorante formale? Così decido che mettermi”

“Tu staresti benissimo con qualsiasi cosa” che adulatore, però mi sa che è sincero. E no, non lo dico per scarsa modestia! “Comunque si, il ristorante è abbastanza elegante. Non troppo... Potresti metterti uno degli abitini da sera che hai”

“Ok, perfetto! Grazie”

“Di nulla. A dopo, ti amo”

“Si, anch’io” o almeno questo, è quello che vorrei.

 

Sbuffo per l’ennesima volta. Come si fa ad ingrassare così tanto in sole 6 settimane? Non riesco ad entrare più nei vestiti, vi rendete conto? Sono passata dalla taglia 42 (talvolta anche 40, ma in casi moooolto rari) alla 44 in pochissimo tempo! E non ho nemmeno mangiato così tanto.

Quindi dovrò uscire per andare a comprare degli altri vestiti, che palle. Ok, io adoro fare shopping, ma... In alcuni casi preferirei starmene a casuccia, anche perchè di vestiti ne ho a palate.

“Ehi, dove vai?”

“A fare shopping, Mer. Mi accompagni?”

“Naturale!” lo shopping è una delle cose a cui Meredith non rinuncerebbe mai, nemmeno se fosse in punto di morte! Che viziata, tsk “E che devi comprare?”

“Un vestito nuovo. Seth dopodomani mi porta a cena fuori con l’amichetta squillo Kristin, e il nuovo aitante fidanzato”

“Ma di vestiti ne hai un sacco! Perchè comprare uno nuovo?”

“Perchè indovina un po’? I miei vestiti mi stanno stretti! Sono ingrassata di 1 taglia in 6 settimane”

Lo sguardo di Meredith si fa serio, e anche un po’ perplesso “Capisco”

“Andiamo da Sak’s, ok?”

“Va bene, andiamo” il resto del tragitto continua in totale silenzio. Molte volte Meredith fa per dirmi qualcosa, ma improvvisamente si zittisce. Il suo silenzio non mi piace, ha intuito che qualcosa non va, e sinceramente vorrei tanto capire cosa.

“Meredith? Si può sapere cosa c’è che non va?”

Lei mi sorride tristemente, poi mi stringe la mano “Scarlie, hai per caso un ritardo?”

La guardo strana “Si, di un bel po’ ma lo sai... Io non sono mai regolare”

“Tesoro, riflettici bene. Hai un ritardo, sei perennemente stanca e assonnata, gli odori forti ti nauseano, di prima mattina ti si chiude lo stomaco, ieri hai pure vomitato ...”

“E allora?” ma dove vuole arrivare?

“Scarlett, ma davvero non ci arrivi?” ma arrivare dove?

“No, quindi saresti così gentile da spiegarmi?”

Mi prende pure l’altra mano “Non mi sembra il caso, adesso, per strada. Torniamo a casa, come vestito posso prestarti quello mio di Nina Ricci bianco con i bordi viola scuro, che veste largo sotto”

Altro silenzio imbarazzante e preoccuparmi. Per quanto lei abbia cercato di farmi capire, mi sento terribilmente idiota, perchè davvero continuo a non capire. Finalmente arriviamo a casa.

“Allora? Si può sapere che cos’hai?”

“Cos’hai tu, piuttosto. Scarlett, sei incinta”

“CHE COSA?” oddio, ha ragione... Il ritardo, la nausea, il vomito. Come ho fatto a non pensarci prima? Le mie gambe cominciano pericolosamente a tremare, e mi dirigo verso il divano per poi sprofondarci. Sono... incinta? Va bene che fra 3 mesi devo sposarmi, però... E’ così presto.

Senza contare che non faccio sesso con Seth, da troppo tempo quindi il padre sarebbe... Oddio, non ci credo, non può essere vero.

“Stai bene?”

“N-no, n-non credo” sibilo prima di scoppiare a piangere come una fontana

“Bè, sono cose che capitano! E poi vi sposerete fra 3 mesi, Seth ne sarà felice!”

Alzo lo sguardo verso Meredith “Di avere un figlio che non è suo?”

“Oh mio Dio. Il padre è...” non riesce a continuare la frase nemmeno lei, tanto è sconvolta

“Il padre è Lucas” Merda.


Tadaaaah. Mh, mi sa che questa non ve l'aspettavate.
In effetti è una notizia un po' spiazzante, non trovate? Siccome temo di spifferare qualcosa più del dovuto, passo direttamente alle recensioni XD.

Kiakkina: Ahh, sapevo che nonna Isobel vi sarebbe piaciuta! In effetti è adorabile, così dolce, ma soprattutto affabile! Ovviamente scherzavo XD. Però è davvero una mita! Mi sa che la beatifichiamo come Santa Isobel, protettrice dei disperati d'amore. Un basiino
Lasagne80: Bè, ormai conoscendo Scarlett, sai bene com'è fatta. Adora complicarsi la vita in ogni modo possibile e immaginabile, fortunatamente ci sono la nonna, Meredith e Andy ad aiutarla. Comunque a prescindere dal fatto che conosci bene i personaggi della storia, sei davvero molto intuitiva, giuro!
Stella: Oddio, si vede che stasera guarderò sotto il letto o dentro l'armadio per vedere se ci sei tu con un'accetta, pronta a linciarmi XD! Coooomunque, grazie mille forever and ever per i complimenti **!

<3

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Capitolo 7
*** I gotta tell you something ***


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Eternal Flame.

CAPITOLO VII: I gotta tell you something

 

“Scarlett, guarda che stai benissimo! Non si vede nemmeno che sei... Insomma, ingrassata, ecco. Che poi mica tanto, sai?”

Mi giro verso Andrew e gli sorrido dolcemente. Poverino, con la ‘buona nuova’ ho messo nei casini anche lui. Continuo a guardarmi allo specchio, incerta... Non ho nessuna voglia di andare a quella cavolo di cena con quella stronza presente! Anche perchè non sarei nello spirito adatto per rispondere a tono alle sue frecciatine, considerato che ho ben altro a cui pensare.

Ma non posso dare buca a Seth all’ultimo minuto, poi vorrebbe sapere il perchè, e non posso di certo esordire con ‘Sai in Francia sono stata a letto con Lucas, che si è rivelato essere il padre del bambino che porto in grembo! E tutto questo a soli pochi mesi dal matrimonio’. Decisamente, meglio di no. Il problema è che prima o poi dovrò dirglielo, ma non credo che stasera sia il momento adatto.

“Grazie, ma... Continuo a non piacermi lo stesso”

Lui mi abbraccia da dietro “Ehi, non dire idiozie. Sei la persona meno modesta che conosco, non puoi non piacerti! Scarlett, guardati. Anche se sei incinta, qualcosa cambierà, ma noi ti staremo sempre vicini. Non può piovere per sempre”

“Ti voglio bene Andy” sussurro con la voce rotta dal pianto

“Si, anch’io Scheggia, anch’io. E adesso smettila di piangere, ti si rovinerà il trucco. E stasera, voglio sapere tutti i dettagli su quella oca bionda”

Scoppio a ridere, forse veramente per la prima volta da quando sono tornata da Parigi.

“Ehii! Anch’io voglio unirmi all’abbraccio di gruppo” dice Meredith non appena entra in stanza. Senza staccarci, io e Andy ci dirigiamo verso lei per coinvolgerla... Che bello poter contare sui tuoi amici quando hai bisogno, soprattutto se sono meravigliosamente strani come loro due.

 

Sono in un ristorante giapponese dal nome impronunciabile, insieme a Seth, quella gran brava ragazza di Kristin e indovinate un po’? Lucas! Dico, non viene da ridere anche a voi?

Perchè quella stronza, è la nuova fiamma del suddetto biondino... Si sono conosciuti a Parigi la settimana scorsa! Infatti durante tutta la cena, non ha fatto che raccontarci il loro primo incontro e il loro primo appuntamento nei minimi dettagli. A detta sua, sono pure innamoratissimi dopo solo pochi giorni. Beata ingenuità.

Ovviamente, ho dovuto subire un’ora e mezza di chiacchere senza senso, e pure a stomaco vuoto! Dato che siamo al ristorante giapponese, e non c’è niente che non contenga frittura o pesce crudo. Alimenti toccasana, per una ragazza che teoricamente dovrebbe essere incinta... Anzi, che al 99% lo è. Seth non bada più di tanto a me, è troppo occupato a ridere alle battute deficenti di Kristin.

“E allora gli ha detto: Mark, non voglio quelle scarpe, esigo quelle di Frada. Frada, capito? Ma dico, è totalmente idiota! Come si fa a sbagliare il nome della grandissima Mietta Prada?” Ah, certo. Si lagna di quella che dice Frada al posto di Prada, ma lei sbaglia completamente nome. Pensavo che essendo una modella, almeno conoscesse i nomi degli stilisti, ma evidentemente è così stupida che non le riesce nemmeno quello

“Si chiama Miuccia, Kristin” la correggo spazientita “Hai presente MiuMiu? Si chiama così proprio per Miuccia Prada, e non Mietta. Non mi sembra che tu sia tanto diversa da quella”

“Parla l’esperta” mi canzona divertita. Mi canzona, lei? Ma come si permette!? Non ha un QI abbastanza alto per farlo

“Non sono un’esperta, ma almeno le informazioni basilari le ho. E tu nonostante faccia la modella da anni, ancora non hai nemmeno imparato il nome di una stilista di fama mondiale. Un esempio lampante di intelligenza, eh? E per la cronaca, lampante significa evidente” noto che Seth mi lancia un’occhiataccia malefica, Lucas che a stento soffoca una risata e che Kristin mi guarda notevolmente offesa. Che bel quadretto “Che c’è? Colpa mia se è scema?”

“Scarlett, ti prego, smettila” certo, e mi rimprovera pure. Ok, io avrò esagerato, ma dopo un’ora e mezza, mi sto totalmente rincoglionendo

“Difendila quanto vuoi, io sono satura. Esco un po’ fuori, ok?”

Vado a passo spedito verso la terrazza del ristorante, ho davvero troppo bisogno di prendere un po’ d’aria, quell’atmosfera era veramente soffocante. Sapevo che venire non è stata una buona idea.

Però devo ammettere che devo essere grata a quell’oca, perchè se non avesse parlato costantemente e senza fermarsi mai, si sarebbe notato fin troppo il mio silenzio: in più avere Lucas davanti e Seth accanto è stata una vera e propria tortura.

“Ehi ciao” infatti, ecco Lucas “Tutto ok?” oh si, va tutto benissimo! Soprattutto dopo tutti gli sproloqui della tua ragazza “Ti ho vista strana, dentro”

“Va tutto benissimo”

“Non mentire, sai che per quanto ci provi, con me non puoi. Dentro eri silenziosa e stizzita, oltre tutto. Ti da fastidio il fatto che io stia con Kristin?” fosse solo quello, caro mio. Certo che però sei un tantino egocentrico, ti pare?

“Perchè, ci stai veramente?”

Mi fissa e scoppia a ridere “E’ troppo stupida, no”

“Allora è brava a letto”

“Bè... Si” Anche tu sei bravo, ma a mettere incinta la gente. Porca miseria, era la nostra prima volta e hai fatto centro! “Ma non è questo il motivo del tuo star male. Oltretutto non hai mangiato”

“Non posso mangiare pesce crudo”

“Ah no?” mi guarda stranito “Eppure pensavo che ormai, facendo parte dell’elìte newyorkese, mangiassi cibi che vanno di moda, tipo il sushi o cose simili” ma di che sta parlando? Non mi chiamo Kristin, IO!

“Farò anche parte dell’elìte, come dici tu, ma non seguo le mode. Il pesce crudo non mi piace, e momentaneamente non posso mangiarlo... Mi provoca la nausea”

“Sei delicata di stomaco? Eppure quando stavamo insieme, ingerivi qualsiasi cosa che contenesse grassi e fosse buona” mi sa che la biondina lo sta contagiando, perchè è scemo pure lui! Possibile che non ci arrivi?

“No, Lucas. Non sono delicata di stomaco”

“E allora cosa?”

Sorrido sommessamente, come se ci fosse qualcosa per cui sorridere. Per carità, quando questo bambino verrà al mondo, sarò la persona più amorevole di questa terra nei suoi confronti, ma al momento non sono granchè entusiasta di essere madre, o almeno, di stare per diventarlo “Sono incinta, Lucas” gli dico con una tranquillità e pacatezza sconvolgente

Lui mi guarda attonito “I-i-incinta?”

Credo. Insomma, i sintomi ci sono tutti”

“Immagino che Seth sia al 7° cielo. State per sposarvi e avrete anche un figlio... Cavolo, che rapidità” e adesso la sua voce sembra colma di stizza. Allora è geloso!

“Errore”

“Non vi sposate più? O vuoi abortire?”

Scuoto la testa con veemenza “Nè l’uno, nè l’altro” so benissimo che dovrei dirglielo e non farlo stare sulle spine, ma una notizia simile non penso sia facile da digerire tutta ad un botto, quindi tanto vale cercare di farglielo capire.

“E allora cosa?”

Glielo dico. Devo farlo. Espira, inspira! Oddio non c’è la faccio! Cioè, vorrei ma sembra che le parole si siano fermate in gola “In realtà è una cosa strana da spiegare, anzi in effetti non lo è, dato che è una conseguenza di alcune azioni commesse. Potresti anche capirlo da solo, è solo che...”

“Scarlett, la smetti di sproloquiare e spiegarti come un libro chiuso? Sei tesissima, sfogati!”

Inspira, espira. Non posso più tenermi questo peso “Lucas, io...” ecco, le parole si sono fermate ancora

“Tu cosa?”

“Tu... Tu saresti il padre” ecco l’ho detto. Soltanto che lui rimane la davanti a me, freddo, senza nemmeno muovere un muscolo, nè commentare. L'aggettivo giusto è proprio impassibile.  



Ma buon pomeriggio! Altro capitolo col finale un po' enigmatico, e ben due di fila! Mi sa che stavolta Stella mi lincia davvero x°D.
A grande richiesta, dopo ben due capitoli di assenza, Mr. Carter è tornato di nuovo tra noi, anche se la reazione finale lascia un pochino perplessi.
Io come al solito non mi sbilancio troppo, non voglio rivelarvi assolutamente nulla u_u! Comunque, volevo dirvi che tra soltanto 3 capitoli, la risposta alla domanda "Fanfiction completa?" sarà "Maccertochessi!". Infatti nel 10° (e ultimo) capitolo ci sarà proprio il gran finale!
Magari se mi convinco scriverò un epilogo, ma è molto molto incerto, anche perchè il finale mi piace parecchio così.
Penso di essermi dilungata abbastanza, quindi passiamo alle recensioni!

Kiakkina:
Saltellavi per la stanza fischiettando x°D? Ok, credo che dopo la reazione di Lucas sarai cascata per terra (ma no!! Davvero, dimmi che non sei cascata per terra o mi farai sentire in colpa °_°). Comunque mi ricordi un po' me quando in Sailor Moon, Bunny e Marzio si sono messi insieme! Ho fatto il trenino e chissà quante standing ovation x°D. Mi sa che mi sono umiliata abbastanza u_ù/.
Un bacione!
Fruminella89: Benvenuta nell'angolo recensioni, mon cherìe! Sono contenta che leggi la storia fin dall'inizio, che hai recensito ma soprattutto che la notizia ti abbia un po' sconvolta, anche perché l'intento era proprio quello. Ebbene, devi sapere che la scrittrice, cioè io, è un po' sadica e fin troppo sproloquiosa... Come adesso :°D.
Spero davvero di rileggerti!
Lasagne80: Prepara pop-corn, patatine, e ogni schifezza malignamente buona perché gli avvenimenti che seguiranno saranno... Decisamente da pop corn.

Comunque l'idea di Scarlett incinta ha fatto ridere anche me. Ti immagini suo figlio? Sarebbe uno schizoide caffenomane con la fobia dei piccioni x°D. Magari biondo e bello come il padre :Q__. Ok, forse è meglio smetterla!
A Crazycotton: Un'altra nuova recensitrice, dev'essere la mia giornata fortunata! Comunque carissima, benvenuta anche tu! Non sai quanto mi faccia felice il fatto che tu abbia letto entrambe le storie e che ti siano piaciute **! Come disse Will Turner in Pirati dei Caraibi I (che poi sarebbe la Maledizione della Prima Luna) 'ad un artigiano fa sempre piacere che venga apprezzato il suo lavoro' (l'ho visto così tante volte, stò film che so le battute a memoria). Non sarò un'artigiana, ma che hai apprezzato mi fa taaaaanto piacere! E grazie per i complimenti! Spero di rileggere ancora anche te!
Ran91: Si, in effetti il colpo di scena 'Sono incinta' è un po' scontato, ma ho cercato di inserirlo in un momento in cui nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Ora, come dici tu, è tempo di vedere la reazione di Lucas!
 

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Capitolo 8
*** The ties that bind ***


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Eternal Flame.

CAPITOLO VIII: The ties that bind

 

Lui sta ancora fermo, davanti a me: è immobile e pure silenzioso. Saranno passati 2 minuti da quando ho ‘sganciato’ la bomba e lui ancora non ha reagito, mi fissa e basta... E la sua espressione è tremendamente enigmatica. Ma non capisce che così facendo, mi provoca un infarto? Sto qui inerte, ad aspettare che lui dica qualcosa, e invece no, preferisce rinchiudersi in un atroce silenzio che lentamente mi sta uccidendo.

“Ti decidi a dire qualcosa?” sbotto infine, dandogli un calcio nello stinco. Non c’è la facevo più a stare al suo gioco

Lui sobbalza lievemente, poi urla dal doloreAHIO! Scusami tanto se sono rimasto atterrito! Un figlio non era di certo nei miei programmi momentanei! E poi scusa, come fai ad essere incinta? Insomma, abbiamo usato le precauzioni necessarie” sta controbattendo, e non è un buon segno

“Lo so, ma evidentemente proprio la prima volta in cui siamo andati a letto insieme, qualcosa doveva andare storto. E’ destino”

“E sei anche sicura che io sia il padre?” va bene che è spaventato, ma così non mi aiuta! Dall’improvviso silenzio alle domande indagatrici! Ha tutto il diritto di avere spiegazioni, ma... Adesso sta spaventando me

“Considerato che io e Seth non facciamo sesso da... Ormai neanche lo ricordo più”

Ridacchia sotto i baffi, che ovviamente non ha. Ha il viso sempre liscissimo, chissà se si fa la ceretta. Ok, sproloquio stupido “Che fesso”

“Tu che mi hai ingravidato con tanto di preservativo saresti più intelligente, invece?”

“Bè, almeno io ho avuto la decenza di portarti a letto”

“Pervertito” commento per niente divertita

Il suo viso si è fatto nuovamente serio, altro bruuuutto segno “Allora, cos’hai intenzione di fare? Se fossi incinta, dico”

“Cosa vogliamo fare, considerato che in teoria questo bambino l’abbiamo concepito in 2. Tu vuoi che abortisca?”

“Lo faresti?” lurido, schifoso e stronzissimo verme! Come può pensare anche lontanamente che io faccia una cosa simile? Non sono religiosa, ma quella che è dentro di me, nonostante sia piccolissima e galleggiante, rimane comunque una forma di vita, che diventerà mio figlio! E non voglio ucciderla

“ASSOLUTAMENTE NO!” sbotto furiosa “Sei impazzito?”

“Non dico che non voglio averlo, penso solo che sia... Presto. Avanti Scarlett, ho 24 anni e sono agli inizi della mia carriera da giornalista!” giuro che se continua lo strangolo

“E’ capitato, ok? Presto o tardi che sia, avrò questo bambino e ne subirò le conseguenze. Rinuncio anche al mio lavoro, se è necessario. E se ti sembra presto, sei anche libero di farti la tua vita e la tua carriera. Non abbiamo bisogno di te” improvvisamente mi sento pervasa da un grande istinto materno. In fin dei conti si tratta della vita del mio possibile figlio, ma nonostante tutto sentirgli dire tutto questo mi distrugge, tanto che una lacrimuccia traditrice mi riga il viso

“No, non esiste! Si concepisce in due e quello è nostro figlio, quindi mi prenderò cura di lui o lei” tiro un respiro di sollievo, pensavo davvero che facesse lo stronzo. Ma mi sbagliavo “Hai fatto il test?”

“Non ancora”

“Andremo direttamente dal medico per un controllo, facciamo di mattina, così non stai troppo in ansia” e detto questo, mi stringe tra le sue braccia. Non so perchè, ma mi sento improvvisamente al sicuro “Andrà tutto bene, Scricciolo”

“Lo spero”

 

Inutile dire che questa notte non sono affatto riuscita a dormire, sfido io.

Da domani la mia vita, a prescindere da quale sia il risultato del test, cambierà di brutto: veramente è già cambiata da quando sono andata in Francia, ma questa sarà davvero la svolta decisiva.

Ho preso in considerazione l'idea lasciare Seth: la nonna ha ragione, anche se non credo ai lieto fine, devo comunque darmi una possibilità. Molto probabilmente il mio amore non sarà Lucas, ma ho ancora ventitrè anni... Prima o poi arriverà. E poi non posso rendere me stessa e una persona a cui tengo in maniera esagerata così infelici a vita, soltanto per il mio stupido egoismo.

Però questa è una decisione contrastata e sofferta perchè sicuramente comporterà la perdita di Seth, che nonostante il fidanzamento, rimane comunque il mio migliore amico da ben 6 anni. Non so che fare, di preciso. Ci penserò su quando avrò tempo.

Che casino, che immane, abnorme casino.

Mi giro nuovamente, e guardo l’ora segnata sull’orologio nel mio comodino: sono le 05:44. Tanto vale alzarsi, ho bisogno di caffè... Anche se le donne incinte forse non dovrebbero berne, ma questo per me è praticamente impossibile.
Mi ricordo quando andavo al 3° anno di liceo, e la mamma mi aveva proibito di bere caffè, l’aveva addirittura nascosto nello sgabuzzino, luogo in cui io non mettevo mai piede, ma alla fine sono riuscita a trovarlo lo stesso, e a berne chissà quanto. Anche quella notte non ho dormito.
West Palm Beach e la vita al vecchio caro zio Benjamin, mi mancano veramente tanto... E stranamente, mi mancano anche i miei genitori.

Mi avvicino all’enorme vetrata della cucina, accorgendomi che proprio in questo momento, sta sorgendo il sole: fortunatamente, nonostante lo smog delle automobili, posso ancora godere di questo spettacolo meraviglioso. Certo, vederlo da una casa di fronte alla spiaggia aveva un suo certo fascino, ma mi accontento.

“Ehi” mormora Meredith, stropicciandosi gli occhi “Come mai sei sveglia?”

“Potrei farti la stessa domanda, sai?”

“Oggi devo fare un colloquio di lavoro. Se tutto andrà bene, lavorerò come amministratrice del reparto vendite da... Indovina un po’? Da Ralph Lauren!” Meredith è instancabile! Ha una linea di moda tutta sua, e adesso vuole pure fare questo lavoro... Chissà dove la trova, tutta questa energia!

“Sei sconvolgente” commento sarcastico

“Invidiosa. Piuttosto, quand’è che hai l’appuntamento?”

“Lucas viene qui alle 08:00” sospiro, profondamente “Vado direttamente da un dottore”

“Avete pensato a cosa farete nel caso in cui tu sei davvero incinta?”

Scuoto la testa “No. Vorrei lasciare Seth, ma non so se ce la faccio” Meredith mi sorride lievemente, poi mi abbraccia forte.

Farai la cosa giusta” mi sussurra all’orecchio

 

Sono con Lucas nella sala d’aspetto del Dottor Stone da circa 10 minuti e fortunatamente non c’è quasi nessuno. Nè io, nè lui osiamo proferire parola, siamo rimasti in silenzio sia durante il tragitto che adesso. Se dovessi dire qualcosa, sicuramente andrebbe a finire in uno sproloquio senza senso, quindi tanto vale tacere e aspettare che venga il mio turno.

Anche perchè non so quanto Lucas sia disposto ad ascoltare fiumi di parole alle 08:30 del mattino.

“Ehi, va tutto bene?” si rivolge a me con un lieve sorriso

“No, veramente no. Sono tremendamente nervosa” infatti giocherello con la mia collana continuamente, cosa che sono solita fare (oltre a sproloquiare) quando sono nervosa

“Te l’ho detto! Comunque vada, andrà tutto bene” mi prende la mano che gioca con la collana, e la stringe saldamente, incastrando le sue dita con le mie. Io smorzo un sorriso, e poggio la mia testa sulla sua spalla “Se è maschio mi piacerebbe Dorian” lo guardo sconvolta: come può chiamare Dorian, nostro figlio? “Scherzavo” ah, ecco

“Dorian è orrendo. David?”

“David? No, non mi piace!”

Anche adesso lo guardo malissimo “Lo dici solo per contraddirmi”

Lui ridacchia divertito “Forse. E se lo chiamassimo Lucas Jr?” sempre il solito egocentrico

“No! Se venisse fuori come te, lo manderei in un collegio svizzero maschile!” lui mi guarda, offeso, e per rabbonirlo gli schiocco un bacio sulla guancia “Ti piace Hazel?”

“Con quale coraggio proponi di chiamare nostra figlia Nocciola (Hazel)? E poi sei tremendamente egocentrica, Hazel è il tuo secondo nome” almeno se lo ricorda ancora! E comunque senti da che pulpito viene la predica

“Miss Davis? E’ il suo turno” sospiro profondamente, poi io e Lucas ci dirigiamo nell’ufficio del Dr. Stone. Forza e coraggio, Scarlett, puoi farcela.



Buondì! Rieccomi con l'ottavo aggiornamento!
So di essere abbastanza veloce, ma non penso la cosa vi dispiaccia x°D.
In fin dei conti la storia è già stata scritta tutta, quindi perché farvi penare più del dovuto? Comunque, ho deciso che scriverò pure un epilogo, così saprete che fine avranno fatto i personaggi (e adesso LODATEMI :°D).
Nel prossimo capitolo, ossia il penultimo, si decideranno le sorti della storia, ed ogni vostra perplessità troverà risposta:
1) Lucas starà con Scarlett?
2) Scarlett riuscirà a mollare Seth? (è un vero mistero, considerando la sua concezione di cosa giusta o non).
Saprete tutto prossimamente u_ù/.
Comunque, a dispetto delle vostre previsioni (secondo le quali Lucas sarebbe morto di crepa cuore, povero ciccio), il nostro baldo biondino è vivo e vegeto, ma con qualche perplessità in più e un livido sullo stinco!
Passiamo alle recensioni.

Kiakkina: Uhhh, per fortuna sei sana e salva (e senza palle x°D)!
Comunque sì, ormai il countdown è quasi al termine, ma mancano ancora 3 capitoli, visto che ho aggiunto anche l'epilogo! Che donna dal cuore grande che sono u__U (Scarlett mi ha immischiato la sua non modestia, anzi. E' stata lei a prenderla da me .__.!). Un bacione grande grande!

Fruminella89:
Ho sempre il potere di lasciare le persone senza parole.
Il più delle volte perchè sparo idiozie a non finire, o peggio, le faccio. In questo caso è per ben altri motivi, per fortuna! Anche questo capitolo rimane un po' in sospeso come i due precedenti, ma non ci sono rivelazioni poi così shockanti, quindi magari, almeno questo lo leggerai tranquilla x°D. Un bacio!

Haci:
Innanzitutto benvenuta, e poi grazie mille per il complimento! Alla fine Lucas l'ha presa in maniera meno drastica, ma c'è rimasto abbastanza di sasso. Spero di rileggerti ancora!

A Crazycotton:
Niente infarto, solo un po' di stato catatonico x°D. Meglio così per tutte, Scarlett compresa! Grazie ancora per i complimenti e... Pirati dei Caraibi rules x°D!

Lasagne80: La bomba è già scoppiata, ma gli effetti si vedranno nel prossimo capitolo, quindi mi sa che mangerai pop corn ancora per un bel po' x°D (ma con cautela, altrimenti fai indigestione u_u).

Bacioni a tutti <3.

 








 

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Capitolo 9
*** The Fantastic Four ***


Nuova pagina 1

Eternal Flame.


CAPITOLO IX: The Fantastic Four

 

Entriamo nell’appartamento di Lucas, ed io comincio a guardarmi un po’ in giro.

Cavolo, oltre ad essere grande e luminoso, è pure perfettamente in ordine! Bè, lo è anche casa mia, ma solo e soltanto per merito di Meredith, che è una maniaca dell’ordine e della pulizia.

“Benvenuta a casa mia. Sei la prima donna che mette piede qua dentro, oltre la domestica” lo guardo stranita: la prima donna? E tutte quelle che si è fatto dove le ha portate?

“La prima? E le tue... Chiamiamole amiche passeggere?”

“L’ho comprata un anno fa, ma subito dopo sono stato trasferito per qualche mese in Connecticut e poi mi hanno spedito a Parigi. Non ho avuto tempo di portarci nessuna, tranne te” faccio spallucce e continuo il mio giro turistico della casa, sniffando l’aria. Sto cercando qualche traccia di caffè, considerato che in un’intera mattinata, ne ho bevuto soltanto 3 bicchieri “Sembri un cane da tartufo. Che cerchi?”

“Indovina?”

Scuote la testa disperato “Scarlett, non puoi bere in maniera eccessiva il caffè! In teoria non dovresti neanche berne! Il dottor Stone non ti ha raccomandato altro”

“Ma ne ho bevuto solo 3 bicchieri” ribatto assumendo la mia solita espressione da cucciolo implorante, quella a cui non resiste nessuno

“Niente scuse. Piuttosto adesso chiamo Meredith e glielo dico!” metto il broncio ed esco dalla stanza “Non mettere il broncio con me, lo dico per il tuo bene!”

“Il caffè non uccide nessuno”

“Il tuo stomaco sì! Hai un’infezione, Scarlett!” ah, a proposito. Da alcuni risultati delle analisi, abbiamo scoperto che non sono incinta, ma che la mia è un’infezione allo stomaco, dovuta ai miei pasti decisamente non sani, rari e soprattutto fuori orario. Il ritardo invece è dovuto all’eccessiva accumulazione di stress delle ultime settimane. Non dico di non esserci rimasta male, perchè in effetti mi ero già abituata all’idea di avere un marmocchietto per casa, ma... Meglio così. Per avere un figlio, c’è sempre tempo

“Uffa” chiedo solo un po’ di caffè, è troppo? Intanto Lucas si siede sul divano, e comincia a ridacchiare “Che c’è?”

“Sei assurda!”

“Che ci posso fare? Adoro il caffè, senza sono... Disperata e infelice” bè, lo sono anche senza di te, ma questo preferisco non dirtelo

“Scarlett, devo dirti una cosa” me lo dice con fare un po’ serio, e preoccupato. Chissà cosa dovrà dirmi... Oddio aspetta, magari è lui quello incinto!

“Hai ammazzato qualcuno?”

“No!”

“Sei incinto?”

“Scarlett, no” risponde esasperato, forse sto esagerando con la deficenza

“Hai...” mi blocca poggiandomi un dito sulle labbra

“E’ importante, quindi taci” annuisco con la testa, e faccio segno che le mie labbra sono cucite. O almeno credo! In realtà sembravo un piccione in preda a crisi epilettiche “Io veramente...” ma non fa neanche in tempo a finire la frase, che il suo cellulare squilla. Merda! “E’ Kristin, dovevamo vederci”

Quella stronza fa tutto al momento sbagliato! “Bè, ok! Tanto mi sono ricordata di avere un impegno, devo andare immediatamente. Ciao, eh!” mi dirigo in fretta e furia verso la porta, sbattendola.

 

Oggi è il cosiddetto ‘giorno delle verità’. Ho deciso che parlerò a Seth della mia decisione, e se è il caso, gli racconterò tutta la verità su Parigi: anche se farà tremendamente male, voglio essere sincera con lui. Naturalmente, dipende tutto dalla sua reazione.

“Ehi Smiley, dovevi dirmi qualcosa?” Ok, ci siamo. Espira, inspira. Niente, non ce la faccio a calmarmi, è più forte di me... Soprattutto adesso che sono consapevole del fatto che questa è l’ultima volta che mi chiama Smiley, che verrà sostituito da qualcosa di molto più stucchevole, tipo razza-di-stronza oppure sua viscidanza o cose simili.

“Si, dobbiamo parlare di noi” asserisco con innaturale serietà, noto anche che anche la sua espressione è diventata seria. Wow, un buon segno, decisamente “Seth, io...” no, non ce la faccio.

“Tu cosa?”

Le parole si riufiutano di uscire dalla mia bocca “Io sto male, decisamente tanto male! Ho un virus allo stomaco!”

Seth mi guarda preoccupato “Amore e che aspettavi a dirmelo?”

“L’ho saputo stamattina, sono andata dal dottore. Sai, la mamma mi ha immischiato la mania dei controlli di routine” questa è la balla peggiore che io abbia mai detto, considerando che mia madre non la sento quasi mai

“Non sapevo sentissi tua madre” nemmeno io, sai?

“Mi ha chiamata ieri, ho dimenticato di dirtelo”

Il mio fidanzato mi rivolge uno sguardo guardingo, ha capito benissimo che qualcosa bolle in pentola. Insomma prima gli dico che devo dirgli una cosa su di noi, e subito dopo ho cambiato discorso. Decisamente in questi casi, non sono brava a fingere “Smiley, è tutto ok? Sei strana”

Ha fiutato qualcosa, lo sapevo. Ma mi manca il coraggio, non ci riesco mollarlo a pochi mesi dal matrimonio! Ma devo farlo “Bè, veramente...”

E mentre sto per aprire bocca e fiatare, ecco tutto ad un tratto Lucas che irrompe nella mia stanza. Aspetta, lui che ci fa qua? “Scarlett, devo parlarti”

“Lucas, non è il momento”

“Oh, adesso capisco” arguisce giustamente Seth, guardandoci sospettoso “Ecco perchè sei strana. Il vecchio amore ritorna in città, e Scarlett fa la strana... Speravo che stando con me, questa cosa non sarebbe successa”

Incastrata! E non posso nemmeno difendermi in qualche modo, considerato che ha ragione “Allora che dovevi dirmi?”

“Vorrei parlare con te, in privato”

“Eh no, caro. Io sono il suo fidanzato, ricordi?”

“E va bene. Non sposarlo” e fu così che a Scarlett prese un collasso di quelli allucinanti. Lui arriva qui chiedendomi di non sposare Seth. E perchè?

“Come, scusa?” gli domanda il mio forse fidanzato con aria di sfida “E perchè mai?”

“Io non voglio lasciarti andare ancora una volta, non senza nemmeno averci provato. Il fatto che ci siamo incontrati di nuovo... Insomma, non dovrebbe farti capire qualcosa?” Sospiro profondamente, osservando lo sguardo di Seth.

“Scarlett, ma davvero stai a sentirlo?”

“Tutto sta a te, Scarlett. Cosa vuoi che faccia? Posso benissimo uscire da quella porta e sparire per sempre, se me lo chiederai”

Merda. E adesso che faccio? “Esci subito da lì, ok? Ciao e grazie” esclama Seth nervosamente, spintonandolo

“Seth, lascialo stare” gli afferro leggermente il braccio, bloccandolo “Non farlo”

“E questo che significa? Scarlett, tu chi scegli?”

Sospiro, profondamente e chiudo gli occhi. Ci siamo. L’attimo che cambierà completamente tutta la mia vita, che deciderà le sorti della mia felicità. Riapro gli occhi e sospiro nuovamente “Io non ti amo, mi dispiace”

“E me lo dici solo adesso?” nella sua voce sento qualcosa che mi strazia ulteriormente il cuore. Delusione. Io l’ho deluso, ho sbagliato e lui ne paga le conseguenze

“Seth, mi dispiace davvero. Potremmo parlare? Ho bisogno di spiegarti le cose per come stanno”

“Io ti aspetto di la, ok?” sorrido debolmente verso Lucas, facendo di sì col capo

“Cosa dovresti spiegarmi?”

“Hai diritto a delle spiegazioni, ti pare? Ti ho comunque mollato a qualche mese di distanza dal matrimonio. Io ho solo bisogno di non essere interrotta, ok? Qualsiasi cosa tu debba dirmi, fallo dopo, perchè poi non avrei il coraggio”

“Ti ascolto” mormora cercando di mantenersi calmo

“Mi dispiace di averti deluso, Seth. Ho fatto tutto in maniera tremendamente egoistica, ho pensato che illuderti sarebbe stato meglio che ferirti, ma non mi sono resa conto che facendo così avrei danneggiato entrambi, non solo me stessa. Io credevo di amarti, ma quando ho rivisto Lucas... Puff! E’ tutto crollato come un castello di sabbia”

“Tu l’hai sempre amato, non è così? In questi 6 anni, dico”

“Io...” so di fargli male, ma ormai tanto vale essere sincera “Sì”

“Vi siete incontrati in Francia, immagino. E’ da quando sei tornata che eri strana... E tra voi due è successo qualcosa”

“Sì” lui resta in silenzio, e sbuffa. Fa male, tremendamente male “Mi odi?”

“Seth, il tuo ragazzo, quello che hai piantato a pochi mesi dal matrimonio, sì. Seth, il tuo migliore amico, quello per cui sei e sarai sempre la sua Smiley... Lui non ti biasima”

“Chiedo troppo se chiedo di poter avere comunque il mio migliore amico?”

“Chiedi troppo, momentaneamente. Ma... Magari un giorno, chissà”

“Posso abbracciarti?”

Lui si avvicina stringendomi forte forte. Mi mancherà da morire, ma sono comunque contenta che non sia finita con urli e rancore.

“Ciao Smiley” mormora uscendo dalla porta. Questa volta è finita davvero.

 

“Va tutto bene, Scricciolo?” mi domanda Lucas abbracciandomi da dietro. Anche lui, mi era mancato da morire

“Oh, adesso sì”

“Mi dispiace, per Seth” lo guardo con aria sospettosa. Se a lui dispiace per Seth, io amo i piccioni!

“Sisi, certo”

“Soltanto perchè c’è rimasto male, poi non è che me ne importi granchè. In fin dei conti io ho riavuto te” gli afferro il colletto avvicinandogli il suo viso al mio, e poi lo bacio. Ho già detto che mi è mancato da morire? Perchè sarei in grado di ripeterlo all’infinito.

“Ti amo, Scricciolo” mi sussurra all’orecchio

“Mi amo anch’io” ma sfortunatamente, ad interrompere il nostro ‘love moment’ sono Meredith e Andrew

“Ehhhhi, genitori modello!” esordiscono in coro “Allora? Aspetti un bambino?”

“No, ma in compenso aspetto un’infezione” battutaccia pessima, lo so “Anzi, in realtà ce l’ho già”

Entrambi mi guardano sbigottiti, e anche un po’ delusi “Come no? Insomma... I sintomi parlavano chiaro”

“Stentavo a crederci anch’io, ma ho fatto delle analisi, e dal risultato hanno dedotto che ho un virus. Dovuto ai miei ritmi frenetici e irregolari e al troppo stress... Non è proprio un bambino, ma dentro lo stomaco ho comunque qualcosa” altra battutaccia, mi sa che se continuo così mi daranno un premio

“Ed io che pensavo di avere un piccolo caffeinomane a cui insegnare la divina arte del pettegolezzo” sospira Andrew sognante “Pazienza. Avrete tempo”

Lucas mi cinge la vita con le braccia “Avremo tutto il tempo del mondo”

“E questo? Che significa?” chiede Meredith perplessa

“Significa staremo insieme. E questa volta non scappi” è assurdo con quale disarmante naturalezza abbia detto questa frasi. Sono così felice, che stento ancora a crederci. I due pettegoli ci osservano sbigottiti, quasi temo che gli occhi gli usciranno dalle orbite

“E significa anche che i Fantastici 4 sono di nuovo insieme” esclama Andrew compiaciuto. Ha proprio ragione: i Fantastici 4 sono di nuovo insieme e adesso non ci separa più nessuno!


Il capitolo più mieloso di tutta la FF, tra l'altro che è quasi volta al termine.
Scusate per il ritardo, ma mi sono messa a modificare un po' di cose nell'ultimo capitolo, e solo adesso mi sono ricordata che il penultimo nemmeno c'era x°D.
Comunque! Scarlett non è incinta (in effetti volevo che lo fosse, ma avrebbe scombinato tutto, quindi la biondina avrà tempo), ma in compenso non ha più Seth (e linciatemi pure, ma a me dispiace tanto per lui) che alla fine ha fatto un'uscita di scena dignitosa e tristissima) ed ha ritrovato Lucas.
I Fantastici Quattro sono di nuovo insieme e il 10° capitolo (che è di ben 7/8 pagine, quindi armatevi di pazienza) concluderà degnamente questa storia, e con qualche novità in più!

Lasagne80: Ehh, alla fine Scarlett ha lasciato il moscio (sigh) e non è incinta. Come ho già detto stavo per cambiare idea, ma avrebbe scombussolato tutto e... Non mi sembra il caso x°D (nè per me, nè per voi u_u). Un bacione!

Kiakkina: Non si trattava di un semplice ritardo, ma di un'infezione! A forza di mangiare schifezze, fare un ritmo di vita sregolato ma soprattutto a bere tutto quel caffè (e te lo dice una che dipende dal caffè come lei x°D) è logico che ti becchi qualcosa! E alla fine i tuoi desideri sono stati esauriti (la battuta delle ovaie fa un po' senso, ma è comunque divertente x°D).

A Crazycotton: Purtroppo manca solo un capitolo + l'epilogo! Mi dispiace, ma dopo 28 capitoli (considerando quelli di Sugar&Spice) mi sembrava pure l'ora di dar loro un po' di pace XD!

Costy24: Bentornata, cherie! Com'è andata in Inghilterra (INVIDIAAA >_>)? Comunque il povero Lucas non poteva essere biasimato... Doveva pur prendersi le sue responsabilità, ma sentirsi dire di star per diventare padre quando sei single a 24... Penso sia una bella batosta!

<3
 

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Capitolo 10
*** Wherever you will go... I'll be with you ***


Nuova pagina 1

Piccolo avvertimento! Questo capitolo è alquanto lunghetto, quindi mettetevi comode, ingerite una grande quantità di caffè x°D e preparate i pop corn! Scherzavo :°D. Buona lettura!

CAPITOLO X: Wherever you will go... I’ll be with you

 

If I could, then I would,

I'll go wherever you will go

Way up high or down low, I'll go wherever you will go

And maybe, I'll find out

A way to make it back someday

To watch you, to guide you, through the darkest of your days

If a great wave shall fall and fall upon us all

Then I hope there's someone out there

Who can bring me back to you...

 

Run away with my heart

Run away with my hope

Run away with my love

 

I know now, just quite how,

My life and love may still go on

In your heart, in your mind, I'll stay with you for all of time

{Wherever you will go @ The Calling}


Un anno e mezzo dopo.

 

Un’altra notte insonne, per Scarlett, dopo tanto tempo.

La colpa non è da attribuire al caffè, considerato che da quando ha scoperto di avere quel virus ha cercato di moderarsi, ma al fatto che tra poche ore sarà Scarlett Hazel Isobel Carter, decisamente lungo, ma suona abbastanza bene.

Finalmente il giorno tanto atteso, bramato e sognato è arrivato.

 

Una sfarzosa Lexus argentata, si ferma davanti ad un’elegante palazzina marrone chiaro.

E’ una tiepida mattina di settembre, e nonostante siano le 08:00 e l’autunno sia quasi alle porte, il sole splende alto nel cielo limpido e azzurro. Durante questo periodo, New York è semplicemente perfetta.
Il ticchettìo delle Louboutin rosa scuro di Meredith, abbinate perfettamente al suo vestito (avete presente quello di Summer al matrimonio di Julie Cooper, nell’ultima puntata della prima serie di OC? Quello!) risuona per tutto il corridoio  del condominio semideserto, poi si ferma davanti alla porta dell’appartamento di Scarlett, che una volta era anche suo, ma questo prima che si sposasse con Andrew 3 mesi fa. Sospira, preparandosi psicologicamente alla situazione instabile che tira oltre quella porta: infatti Charlotte, la madre di Scarlett giunta a New York per l’occasione, l’ha chiamata circa mezz’ora fa implorandola di raggiungerla a casa di sua figlia, dato che quest’ultima era in una situazione alquanto disperata.

“Meredith!” esordisce la donna sollevata “Grazie al cielo! Scarlett è dì la”

“Si... Sento” mormora sconcertata, sentendo al di là della porta, la sua amica cantare qualcosa di decisamente insensato “Quanto caffè ha bevuto?”

“Ho irroneamente provato a darle della camomilla. Ma l’ha agitata ancora di più” ebbene sì, Scarlett è immune alle proprietà rilassanti della camomilla! E’ decisamente fuori dal comune, non credete? Ma se così non fosse, non sarebbe Scarlett.

“Vado da lei” la ragazza si dirige lentamente verso la porta dell’amica, per poi aprirla

“Mer!” esclama tutta contenta, abbracciandola fortissimo

La mora risponde con lo stesso calore all’abbraccio, seppure sia un po’ disorientata “Ehi... Sei radiosa! Pensavo di trovarti isterica e intrattabile, invece sei isterica e felice”

La bionda la guarda accigliata “Intrattabile? E perchè mai? Meredith forse non ti rendi conto che sto per sposarmi con Lucas! Insomma, io lo amo da morire e... Non so, non vedo l’ora di passare il resto della mia vita con quell’idiota rompi palle” un modo non proprio ortodosso per definire quello che sarà tuo marito, ma Scarlett e il romanticismo non sempre vanno a braccetto “Però... Ho paura”

“Tu che hai paura? Scarlett l’Impavida? Naaaaa! Lo ami, che hai da aver paura?”

La bionda fa spallucce “Non lo so, ma... Ho aspettato questo giorno per 1 anno e 4 mesi, e adesso che è arrivato... Ho paura!”

Meredith la abbraccia, accarezzandole i capelli “Tesoro, andrà tutto benissimo!”

“Hai ragione!” esclama sorridente

“Ora fila a prepararti, prima che tua madre ti sgozza”

La ragazza ridacchia e si dirige a passo spedito verso il bagno. Meredith ha assolutamente ragione! Loro si amano, che c’è da aver paura? E’ vero che la loro relazione per quanto bella, non è mai stata rose e fiori: passavano da momenti di amore folle ed esagerato, a quelli di odio e astio.
Non c’è mai stata una gran stabilità, sono sempre passati da un eccesso a un altro, ma forse è per questo che ama stargli accanto.

L’idea di stare insieme per il resto della loro vita la terrorizza, eppure la rende piena di gioia perchè per loro due, vivere sotto lo stesso tetto da marito e moglie non sarà affatto facile. Nonostante siano diversissimi, la testardaggine li accomuna scatenando tanti piccoli battibecchi eppure litigare con Lucas le piace tanto! In tutta la sua vita, non ha mai conosciuto uno come lui, che è stato in grado di tenerle sempre testa, senza lasciarsi ammaliare dal suo volto angelico.
Decisamente, il loro matrimonio è una sfida che vale assolutamente la pena di affrontare, ma soprattutto che non vede l’ora di affrontare.


Lucas si guarda allo specchio, aggiustantosi la cravatta, poi da un’occhiata a tutta la sua figura, e vestito così si sente davvero un idiota. Non è la prima volta, considerati gli innumerevoli parties che i suoi genitori tenevano quando abitavano ad Albany, però... Preferisce di gran lunga il classico abbinamento jeans e t-shirt. Ma data l’occasione, jeans e t-shirt possono decisamente andarsi a fare benedire.

Chissà come sarà vestita quella sclerotica della mia fidanzata’ pensa sorridente. Fidanzata...
Può definirla tale ancora per un paio d’ore, perchè dopo sarà sua moglie. Dio, ma ci pensate?
Lucas sposato! Con una ragazza fissa per tutta la vita... Non è da lui. Ma considerato che quella che sposerà, è la ragazza più meravigliosamente strana che esista, non ci perde proprio niente.

Ricorda la prima volta che si sono incontrati, o meglio scontrati, e di come Scarlett ha dato prova della sua ineguagliabile irascibilità, aggredendolo come nessuno aveva mai osato fare. E tutte le loro liti, il loro primo bacio che l’aveva mandata in tilt, i loro rarissimi momenti di tranquillità, quella schifosa vacanza a Miami che ha dato inizio al loro vero rapporto... Incredibile pensare che la loro vita insieme risale ai tempi in cui erano solo due liceali.

E’ assurdo il modo in cui è cambiato, Scarlett lo ha aiutato a crescere e maturare, ma soprattutto in qualche modo gli ha fatto capire cosa significa amare. Lei, il suo punto fermo, di riferimento, la sua metà, senza il quale non sarebbe niente. Insieme, è come se si fossero completati.

“Lucas, sei pronto?” mormora Lawrence Carter, il suo austero e indaffaratissimo papà, facendo sbucare la testa dalla porta

“Si, ho fatto” l’uomo gli si avvicina, dandogli una pacca compiaciuta sulle spalle

“Emozionato?”

Il ragazzo annuisce col capo “Sì, un po’”

L’uomo lo squadra e poi sorride “Ancora stento a credere che tu ti sia sistemato per davvero!”

“Prima o poi doveva toccare anche a me”

Ed intanto entrano nella stanza anche Charlize e Kate Carter, rispettivamente la madre e la sorellina undicenne di Lucas. Per la prima volta, la famiglia Carter al completo si trova dentro a una stanza.

“Amore, sei bellissimo!” esclama la donna abbracciandolo

“Ehi Lucas, ti piaceva quel vaso orrendo posato per terra?” domanda la bimba dai capelli biondi e boccolosi, che somiglia tantissimo al fratello

“Naaa, è un regalo del matrimonio di zia Audrey. Scarlett lo odia”

“Benissimo, perchè l’ho appena rotto”

Il ragazzo ridacchia e poi si inginocchia, stringendola forte a se “Sei il mio mito, sai?” le sussurra all’orecchio

“E come non potrei? A proposito, dove vai in viaggio di nozze?”

“In Europa, come prima tappa Parigi” ci sono già stati entrambi, ma non hanno avuto il tempo di visitarla decentemente, ma soprattutto come coppia “E in Grecia”

“Che romantico! E quando diventerò zia?” i non coniugi Carter si voltano di scatto a guardarla allucinata “Che c’è? Non siete ansiosi di diventare nonni, voi?”

Casa Davis è davvero tutto un fremito ”Scarlieee! Stanno per arrivare i parenti!” avvisa Charlotte tutta eccitata

Scarlett tira su la lampo del vestito e si avvicina allo specchio, ma indugia un po’ prima di guardarsi, è ancora un po’ impaurita “Arrivo” risponde

Meredith e Andrew entrano nella stanza, e l’aggettivo più adatto per definire le loro facce, è folgorate, perchè Scarlett è una visione: indossa un abito bianco semplicissimo senza spalline, dalla gonna molto larga in stile principesco e nel corpetto vi sono dei ricami con delle pietrine di un bianco leggermente più scuro a quello dell’abito. I suoi capelli sono lunghi e mossi, lasciati sciolti.

Ma ciò che la rende così incantevole, è soprattutto il suo sorriso.

Un sorriso radioso, felice e rilassato. Un sorriso stampato sul viso di Scarlett da tanto tempo, lo stesso che la rendeva così unica e solare al liceo.

“Sei incantevole, Scheggia” mormora Andrew sinceramente colpito

“Guardati allo specchio” la esora Meredith, ma l’amica risponde con un sorriso imbarazzato “Devo trascinarti io?”

“Nono, devo farcela da sola” la bionda si avvicina allo specchio con passo deciso e osserva minuziosamente l’immagine riflessa con i suoi occhioni color nocciola, e sorride decisa.

Adesso, la paura non c’è più.

“E’ permesso?” domanda una vecchia signora dall’aria molto elegante, picchiettando alla porta

“Nonna!” esclama Scarlett euforica, andandole lentamente incontro. Eh, il vestito è un bell’impiccio

“Amore, sei da togliere il fiato! Meno male che il tuo fidanzato non sia moscio come quello lì, altrimenti sarebbe rimasto stecchito all’altare” Meredith e Andrew scoppiano a ridere, mentre la bionda scuote la testa contrariata

“Nonna Davis, lei è il mio mito” si congratula Andrew sinceramente colpito

“Ti ringrazio, Andy. Allora, andiamo di là? C’è quel ciccione di mio figlio Earl che muore dalla voglia di essere sparlato. Ma soprattutto, dimmi un po’ che è successo a quell’idiota di Costance Vane l’altro ieri sera” dice prendendolo a braccetto

“Oh signora sapesse!” esclama sconcertato, andandosene. Scarlett e Meredith scoppiano a ridere

“Avrei uno scoop anch’io” mormora Meredith timidamente

“Ah si? E qual’è?”

“Sono incinta!” esclama eccitatissima

Scarlett assume un’espressione da pesce lesso e l’abbraccia fortissimo “Oh mio Dio! Abbiamo un piccolo pettegolo in arrivo! Andrew lo sa?”

“No, sei la prima a cui l’ho detto”

“AH AH! So qualcosa che lui non sa!” dice compiaciuta

“Acqua in bocca, almeno per ora, ok? Adesso andiamo di là, muoio dalla voglia di vedere tua zia Pearl” Meredith la prende per mano e insieme vanno in salotto, dove tutti i Davis al completo la aspettano

“Per tutte le mucche del Tennessee, Nocciolina! Sei come pioggia durante la siccità!” esclama lo zio Earl stupito

“Traduzione per chi non è mai stato in Tennessee?” le sussurra Meredith all’orecchio

“Sei bellissima! In Tennessee non sopravviveresti nemmeno un secondo”

“Meno male che ci sei tu!”

“Oh, tesorino! Lasciati guardare!” si intromette l’eccentrica zia Pearl, fasciata da uno strano vestito rosa, che mette in risalto l’enorme chioma platinata. Afferra la nipote per un braccio e la squadra dalla testa ai piedi “Sei meravigliosa!”

Scarlett arrossisce lievemente, un po’ imbarazzata “Grazie zia Pearl” la donna la stringe fortissimo a se dandole delle pacche sulla schiena “Sembra solo ieri, che facevi spaventare i polli della fattoria del vecchio Tuck” tutti i presenti scoppiano a ridere, tranne Scarlett il cui unico obiettivo è riuscire a liberarsi da quella stretta soffocante

 “Mammaaaaa” strilla una bambina dalla voce piagnucolosa “Brandon mi ha ricoperto di carta igienica!”

Meredith rivolge uno sguardo allucinato a Scarlett, che momentaneamente è troppo intenta a ridere... Va bene che i Davis del Tennessee sono fuori dal comune, ma così si esagera “Siete strani, tremendamente” commenta Meredith sconvolta

“Siamo i Davis, no?”

“Allora, cominciamo ad avviarci? La cerimonia avrà inizio tra circa mezz’ora, e la cattedrale di St. Patrick non è poi così vicina” li esorta Charlotte dirigendosi verso la porta

“Amore, vuoi che ti accompagno io?”

“No, grazie Pà. Ho chiesto ad Andrew di accompagnarmi. Non è così, testimone?” il riccio annuisce col capo, e Scarlett schiocca un bacio sulla guancia all’uomo “Ti voglio bene”

“Anch’io Principessa, anch’io...” le sussurra abbracciandola.

Nonostante i suoi non siano stati esattamente dei genitori modello, vuole comunque loro un bene dell’anima. Se oggi Scarlett è una donna così meravigliosa, è anche merito loro.

 

Lawrence Carter sta alla guida della macchina nera dello sposo, mentre Charlize non fa altro che sbaciucchiarselo “Mamma...” sbotta disperato “Non ti si rovina il trucco?”

“Ehi, stai diventanto un ometto!” Lucas inorridisce sentendo la parola ometto “Sono così emozionata! Tu no?”

“No!” esclama stizzito “Perchè dovrei?”

“Perchè forse stai per fare il passo più importante della tua vita?” domanda Lawrence con un certo sarcasmo, rivolgendo uno sguardo divertito al figlio “Anch’io ero nervoso” ammette

“E poi Scarlett è proprio un bel tipetto” commenta Charlize “Eh Tesoro, hai trovato proprio la tua anima gemella. Mai vista una ragazza che ti tenesse testa in quel modo”

“Mi ricordo quella volta a West Palm Beach, quando lei cercava di convincerti a recuperare quel debito in storia” aggiunge l’uomo divertito “E’ stata con te per circa 6 ore, minacciandoti che ti avrebbe picchiato se non avessi imparato la lezione”

“Già” mormora divertito, ricordando l’accaduto. Se solo i suoi genitori sapessero il modo in cui l’ha convinto a comprare un pouff zebrato per ‘dare un tocco trash al salotto’ citando le sue stesse parole.

E’ stato soprattutto quel suo caratteraccio che inizialmente l’ha portato ad invaghirsi di lei, e successivamente innamorarsi perdutamente.

“Scarlett è simpatica” aggiunge la piccola Kate, rivolgendosi al fratello in tono confidenziale “Un po’ pazza, ma tanto simpatica. Quando siete venuti da noi negli Hamptons, ha fatto la simulazione di morte di un piccione. Ma non le dire che te l’ho detto”

Lucas la guarda un po’ perplesso, vista la sua affermazione, ma scoppia a ridere. Oltre ad avere un bel caratterino, è pure psicopatica... Si prospetta una ‘tranquilla’ vita insieme.

“Siamo arrivati” annuncia Lawrence parcheggiando nei dintorni della cattedrale, ormai colma di persone. Lucas da un’occhiata distratta all’orologio: le 10.45, la cerimonia inizierà esattamente tra 15 minuti. Considerato che Scarlett è la diretta discendente del ritardo, ci sarà da aspettare.

 

“Allora signore!” inizia Andrew con tono cerimoniale “La messa comincia fra circa 5 minuti, e considerato il traffico... Arriveremo leggermente in ritardo. Solo leggermente, tranquille”

“Le spose devono farsi attendere” Meredith rabbonisce l’amica alquanto nervosa “E poi tu sei sempre in ritardo, no?”

“Si, hai ragione” concorda la bionda cercando di calmarsi

I tre entrano nella Lexus, e cominciano tranquillamente il tragitto.

“Nervosa?” domanda Andrew

“Se potessi torcere il collo a un piccione, lo farei” risponde Scarlett con fare molto pacato

“Cominciamo veramente bene” asserisce deglutendo

Dopo circa 10 minuti, lo sguardo di Andrew comincia a farsi seriamente preoccupato “Che c’è?” domanda Meredith ansiosa

“La macchina... Qualcosa non va” mormora impaurito

“COSA NON VA?” sbotta Scarlett nervosamente, ma riceve risposta dall’auto che improvvisamente si ferma “Oh. Mio. Dio”

Andrew esce fuori ed apre il cofano “Le candele, sono andate a farsi benedire”

“Oh, dovrei farmi benedire anch’io! MA DA UN PRETE, E NELLA MIA CERIMONIA!” urla la bionda al colmo dell’agitazione “E ora che si fa?”

“La cattedrale è a 3 isolati da qui”


”Ehi Lucas! Ma si può sapere che fine ha fatto Scarlett?” domanda Charlotte seriamente preoccupata

“Signora Davis, e lo chiede a me? Non lo so” risponde il biondo a tono

“Non sarà mica scappata col testimone!” ipotizza Pearl Davis, eccitata dall’alone di mistero che avvolge l’eccessivo ritardo della sposa

“Non credo. Scarlett si trova con il testimone, e sua moglie” dice Lucas un po’ infastidito. Nel Tennessee devono proprio avere un’immaginazione alquanto fervida

“Oh” esclama Pearl un po’ delusa

Scarlett, dove cavolo sei?

 

Intanto Scarlett si trova seduta su una pacchina di fronte alla macchina, sbuffando sempre più nervosamente ogni minuto che passa. Maledettissima sfiga, almeno il giorno del matrimonio, poteva pure risparmiarla!

“ANDREEEEEEEW!” urla indispettita “Allora?”

“Allora siamo a piedi! Di meccanica ci capisco... Praticamente niente” mormora sconfitto

“Se avessi dedicato la tua vita a cose più maschie del pettegolezzo, a quest’ora sarei in chiesa!” ribatte incavolata

Andy la guarda malissimo e sta per risponderle a tono, ma Meredith lo frena “E’ tremendamente nervosa, Amore...”

Improvvisamente lo sguardo di Scarlett, si illumina. Proprio in quel momento, passa una carrozza vuota con tanto di cocchiere. Una cosa abbastanza insolita per New York, ma come disse Orazio ‘Carpe diem’! La ragazza comincia a correre più velocemente che può verso il mezzo “Mi scusiiiii!” grida agitando goffamente le braccia

“Che ha intenzione di fare?” domanda Andy stupefatto, Meredith risponde facendo spallucce

“Dica, signorina” risponde il cocchiere con fare molto formale

“Mi presterebbe la sua carrozza?”

 

Lucas guarda l’orologio per l’ennesima volta. Le 11:40 ‘Merda’, pensa.

 

“Come prego?”

“Guardi come sono conciata! Devo sposarmi, e la mia macchina ha deciso di fermarsi al momento sbagliato! La prego!” supplica la ragazza congiungendo le mani

“Bè... Fanno 100 $”

“Oh, le risulta che le spose camminino con i soldi appresso?!” ribatte Scarlett stizzita

“Senta, non trasporto gente gratis, io!”

“Aspetta un po’! Tu sei il ladro tassista francese!”

L’uomo la guarda confuso “Oh, la simpatica americana che mi ha aggredito!”

“Non può farmi lo sconto? Insomma, sto per sposarmi!” lo supplice esasperata

“Non se ne parla”

Scarlett sbuffa disperata, ma il suo sguardo si illumina quando vede che accanto al cocchiere vi è uno scatolo Converse “Per chi sono quelle scarpe?”

“Per mia figlia, oggi compie gli anni. Voleva delle scarpe eleganti ma...”

La ragazza sorride maliziosamente “E che misura porta?”

“Misura 39” Bingo! Qualcuno lassù le vuole veramente bene

“Facciamo così. Io le do le mie Louboutin bellissime, costosissime ed elegantissime, usate soltanto oggi per solo un’ora e lei mi da le Converse di sua figlia... E un passaggio alla cattedrale di St. Patrick!

“Costosissime quanto?”

“450$ le bastano?”

“Affare fatto” conclude soddisfatto.

 

“Lucas, che vuoi fare? Insomma, Scarlett è in ritardo di un’ora”

“Non lo so, signor Davis, non lo so...” risponde preoccupato

“Tesoro, il prete si è innervosito parecchio” gli comunica la madre

“E cosa vuole che faccia? Sarà sicuramente successo qualcosa”

“E’ arrivata la sposa!” annuncia Kate sottovoce “In carrozza...”

“Carrozza?” si domandano i 3 perplessi

Lucas rivolge il suo sguardo verso la navata centrale, e vede la sua raggiante quanto trafelata quasi moglie, che si appresta a porgere il braccio al padre, pronto per accompagnarlo all’altare.

Intanto Meredith e Andrew si dirigono rispettivamente accanto a Isobel e Zack (il fidanzato di Ray, nonchè caro amico di Lucas di Albany), i testimoni, sotto le occhiatacce perplesse degli invitati, ma soprattutto di zia Pearl.

Ora tutto può avere inizio.

Al posto della solita marcia nuziale, Scarlett ha voluto che ci fosse I’ll be di Edwin McCain suonata al violino (la stessa musica che i musicisti suonano quando in Cinderella Story, Sam e Austin cominciano a ballare nel gazebo).

Lucas guarda compiaciuto, ma nello stesso tempo meravigliato, la sua bellissima e sorridente Scarlett, che insieme al padre si dirige verso l’altare; appena i due arrivano presso l’abside, Keith Davis schiocca un bacio sulla guancia alla figlia e va a sedersi, mentre Lucas conduce per mano la ragazza all’altare.

“Ma si può sapere che è successo?” sussura alla ragazza

“E’ una lunga storia che comincia con un’auto sfasciata e finisce con un paio di Converse rosa. Spiegazioni a dopo la cerimonia, ora sono impaziente di sposarmi!”

Il prete fissa i due ragazzi amorevolmente, e poi inizia la cerimonia con tono solenne “Dato che ora ci siamo tutti” introduce lanciando una frecciatina sarcastica alla sposa “Direi che possiamo cominciare. Fratelli carissimi, siamo qui riuniti per unire in matrimonio Scarlett Hazel Isobel e Lucas Liam. Non ho avuto la fortuna di conoscere questa giovane coppia, ma oggi ho appreso molte cose: innanzitutto che la sposa è una gran ritardataria, e che lo sposo è un giovane mooolto paziente” tutti gli invitati scoppiano a ridere, ma non fragorosamente. Siamo sempre in una chiesa! “Ma mi è bastato solo uno sguardo, per capire quanto siano innamorati. Tutti dicono che il giorno del matrimonio sia il più bello della vita di una coppia, ma... Per voi, mi auguro davvero che sia così. Insomma, di giorni da vivere ne avrete tantissimi, e spero che ogni singolo attimo di questi, sia sempre bellissimo”  Lucas e Scarlett si scambiano un sorriso e poi si rivolgono nuovamente verso il prete, che continua il suo sermone e la cerimonia.

Dopo circa un’ora, ecco il momento più atteso “Carissimi Lucas e Scarlett  siete venuti insieme nella casa del Padre perchè  il vostro amore riceva il suo sigillo e la sua consacrazione davanti al ministro della Chiesa e davanti alla comunità. Voi siete già consacrati mediante il Battesimo. ora Cristo vi benedice e vi rafforza con il sacramento nuziale, perchè vi amiate l'un l'altro con amore fedele e inesauribile e assumiate responsabilmente i doveri del matrimonio. Pertanto vi chiedo di esprimere davanti alla Chiesa le vostre intenzioni. Siete venuti a contrarre matrimonio in piena libertà, senza alcuna costrizione, pienamente consapevoli del significato della vostra decisione?”

I due si scambiano uno sguardo complice, poi in coro rispondono “Si”

“Siete disposti, nella nuova via del matrimonio, ad amarvi e onorarvi l'un l'altro per tutta la vita?”

“Si”

“Siete disposti ad accogliere responsabilmente e con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?”

“Si”

“Se dunque è vostra intenzione di unirvi in matrimonio datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso.”

Lucas prende la mano destra tremante di Scarlett e comincia ad esprimere il consenso con voce ferma, ma emozionata “Io Lucas Liam Carter prendo te Scarlett Hazel Isobel Davis come mia sposa e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita, finchè morte non ci separi”

Adesso è il turno di Scarlett “Io Lucas Scarlett Hazel Isobel Davis prendo te Lucas Liam Carter come mio sposo e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita, finchè morte non ci separi” la ragazza con la coda dell’occhio, nota sua madre, zia Pearl, Meredith e addirittura anche Andrew che piangono come delle fontane.

“Perchè piangi?” sussurra Andrew alla moglie

“Potrei farti la stessa domanda” risponde singhiozzando “Si sta sposando la mia migliore amica!”

“L’aria qua dentro è tremendamente viziata, mi bruciano gli occhi. Non sto piangendo”

Meredith ridacchia, tirando su col naso “E allora perchè singhiozzi?”

“Chiamala pure solidarietà femminile”

“Amore, sono incinta” gli confessa Meredith tra un singhiozzo e l’altro, e Andrew comincia a piangere ancora di più

“Lo sapevo”

Meredith lo guarda perplesso “Come facevi?”

“Sono un pettegolo, no? E sono tremendamente felice!” esclama schioccandole un bacio sulla guancia.

Intanto il sacerdote benedice gli anelli, portati il momento prima da Kate, e poi consegna l’anello di Scarlett a Lucas “Scarlett” dice prendendole con dolcezza la mano sinistra “Ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre del Figlio e dello spirito Santo” e infila il piccolo anello d’oro bianco sull’anulare sinistro di sua... Sì, di sua moglie.

Scarlett ‘l’anti-romantica’ suo malgrado, comincia a piangere. Ehi, se piange Andrew perchè non dovrebbe farlo lei? “Lucas” sussurra prendendogli la mano sinistra “Ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre del Figlio e dello spirito Santo” pronuncia la formula di fretta, perchè la sua voce si è incrinata

“Con il potere conferitomi dallo Stato della Chiesa, io vi dichiaro marito e moglie” poi si rivolge a Lucas in tono confidenziale “E baciala!!!”

Il ragazzo scoppia a ridere, poi afferra dolcemente il viso di Scarlett con le mane e lo avvicina al suo per baciarla.

“Ehilà miss Carter” le sussurra non appena si sono staccati

“Ciao Scemo”

“Se io sono scemo, tu sei stupida” ribatte in tono provocatorio, naturalmente Scarlett raccoglie

“Stronzo”

“Idiota”

“Cazzone”

“Piagnona”

La ragazza fa una faccia offesa, poi scoppia a ridere “Ti amo”

“Ti amo anch’io”

I due si prendono per mano e percorrono la navata, dirigendosi verso l’uscita.

Paure, dubbi, incertezze? Solo un lontano ricordo.

Adesso ci sono soltanto lei e Lucas, e una lunga vita davanti che trascorerranno insieme, e non vede assolutamente l’ora di farlo.
Perchè nonostante tutte le difficoltà che hanno dovuto affrontare e che affronteranno, il loro amore è come una fiamma: a volte arde splendente, altre si affievolisce, ma non si spegne mai. Proprio come una Fiamma Eterna.



Mamma mia. Dio, ancora non riesco a credere che sia finita, e questa volta per davvero! So che manca ancora l'epilogo, ma questo rimane comunque l'ultimo capitolo di una storia che è iniziata il 19 Febbraio 2007.
Non so quanto tempo c'ho messo a scrivere questo capitolo e modificarlo, perché volevo che fosse uno di quelli che lasciano il segno, il finale perfetto di una storia d'amore nata tra due liceali astiosi.
Vuoi o non vuoi, dopo 5 mesi, ti affezioni ad ogni singolo personaggio.
In ognuno di loro c'è un po' di me: sono sclerotica, dipendente dal caffè e ambiziosa come Scarlett, pettegola come Mer e Andrew, stronza come Lucas, dal consiglio facile come nonna Isobel.
E se vi state chiedendo se qualcuno di loro è in qualche modo ispirato a qualcuno che ha fatto parte della mia vita, o ne fa parte... Direi di sì.
Meredith è dolce e amorevole come la mia migliore amica; nonna Isobel non assomiglia proprio a mia nonna, perchè la mia è affetta da demenza senile, quindi non è che sia perfettamente lucida, però... Nonostante tutto, quando ho bisogno di una spalla su cui piangere, lei è sempre pronta a stringermi tra le sue braccia e consolarmi; e Lucas? Sì, è ispirato a qualcuno, ma non voglio fare nomi. E purtroppo, tra noi due non c'è stato un happy ending come tra Lucas e Scarl, ma... In qualche modo, gli sono grata.
Come ultima cosa, perchè non voglio trattenervi ulteriormente... Grazie.
Grazie per il vostro supporto e  per ogni singola recensione che avete scritto, perché il modo in cui reagivate agli avvenimenti che accadevano a Scarlett mi ha fatto veramente sorridere.
Grazie a tutte voi, mie adorate recensitrici.
Quasi quasi mi viene da piangere ;____;!

Kiakkina: Beh, anche a me l'idea di avere un piccolo stronzo o caffenomane sarebbe piaciuta, ma... Alla fine il loro happy ending l'hanno avuto, e non mancherà l'occasione di avere figli! E comunque sono contenta che ti sia piaciuta l'uscita di scena di Seth *___* (poveretto, però u__u).

Lasagne80: Sicuramente, Seth si riscatterà! Nonostante tutto sono affezionata anche a lui <3. Bè, adesso i fantastici 4... Saranno i fantastici 5! Visto che Meredith è incinta di un piccolo pettegolo!

A Crazycotton: Il vero amore trionfa sempre! O almeno, in questa fanfiction sì.
Personalmente non sono di quest'avviso, ma... C'est la vie! Comunque, mancheranno anche a me... Sia questa storia, che voi!

Costy24: Sono contenta che in Inghilterra sia andata bene! /Me lusingata da tutti i tuoi complimenti *___*. E nel senso buono, ti amo anch'io x°D! Anzi, amo tutte voi (la monogamia a volte è un problemaccio). AH AH! Alla fine sono riuscita a farti dire qualcosa di vagamente carino su Sethhhh <3! Dev'essere proprio Natale :°D.

<3


SummerBreeze.


 

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