Overexposed.

di bubuf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sophie's simply life. ***
Capitolo 2: *** You're an asshole. ***



Capitolo 1
*** Sophie's simply life. ***


Ennesima mattina nuvolosa autunnale in quel di Londra. Una sveglia prese a suonare in una delle tante case di una famiglia di ceto medio, gli Ward, ma a breve finì con un tonfo sul pavimento. Sophie Ward emise alcuni versi incomprensibili e a malincuore si alzò dal letto. Preferiva svegliarsi da sola perché non sopportava che le si parlasse a prima mattina, tantomeno che le si facesse alcuna domanda.
Fortunamente era presto, quindi ebbe il tempo di farsi la doccia e di scegliere i vestiti. Non la si poteva catalogare come una di quelle oche che pensavano solo allo shopping e ai vestiti, ma le piaceva comunque curarsi. Si specchiò per passare uno strato di matita nera sulla lima inferiore dell’occhio, e vide riflessa una ragazza con dei lunghi boccoli castani con qualche riflesso biondo che profumavano di fragola, occhi verdi incorniciati da lunghe ciglia nere e labbra carnose. Era certamente una ragazza carina, ma non di quelle stangone piene di trucco che facevano voltare le teste nei corridoi. Anzi, a volte passava inosservata per via della sua statura, che sfiorava il metro e sessanta.
- Sooooophieeeee, muoviti o farai tardi. – Una voce giungeva dalla cucina posta al piano inferiore appartenente alla madre di Sophie, Margareth Ward. Ella era una rispettabile donna, e medico come suo marito, William Ward.
- Sììì màà. – Urlò spazientita prendendo lo zaino e percorse velocemente le scale. Una volta scesa al piano inferiore, prese velocemente una fetta di toast appena riscaldato, diede un bacio alla madre e uscì a passo veloce da casa. Appena varcata la soglia l’aria Settembrina le solleticava il viso, mentre ella continuava ad addentare il toast e a camminare verso scuola.
Non appena raggiunto l’istituto, intravide una testa piena di riccioli castani, appartenenti al suo migliore amico. Un sorriso comparve sul suo volto, e mano a mano che si avvicinava riusciva a catturarne i dettagli. La figura alta e slanciata era fasciata da dei jeans chiari, una camicia nera e una pashmina. Non appena rientrò nel campo visivo del ragazzo, egli sorrise, e anche i suoi occhi verdi lo fecero.
- Ciao Harry! – Sophie diede un bacio al riccio, che continuava a sorridere.
- Ciao Soph. – Ricambiò il moro.
- E gli altri? – Chiese la ragazza. Per “altri” non potevano che essere Louis Tomlinson, Liam Payne e Niall Horan e Emily Standson. Erano un gruppo molto affiatato, e le due ragazze erano molto amiche. Nessuna delle due era finita nel letto degli altri, nonostante fossero dei puttanieri, eccetto Niall e Liam, perché c’era un grande rispetto reciproco. Anche se, secondo Sophie, Emily e Niall erano fatti l’uno per l’altra: tutti l’avevano capito tranne loro due, anche dopo quattro anni di amicizia.
- Louis e Liam sono andati a prendere un loro amico che oggi inizierà a frequentare la nostra scuola. Gli altri due sono lì.- E indicò i due biondi che parlavano amichevolmente e si dirigevano nella loro direzione.
- Allora? E' arrivato? – Chiese Emily dopo aver scoccato un bacio sulla guancia di Sophie.
- Tra poco arriva. Ma perché è stato espulso? – Chiese Sophie dubbiosa e cercando risposta nei due maschi presenti.
- Che io sappia ha provocato un incendio nel laboratorio di chimica fuori dall’orario scolastico. Toh, eccoli.- Rispose Niall facendo un cenno con la testa verso tre ragazzi che si dirigevano verso di loro.
Sophie seguì il suo cenno e sorrise alla vista dei volti famigliari di Louis e Liam, ma rimase colpita, e non solo lei, dal terzo.
Egli aveva una maglia nera molto attillata che mostrava i muscoli e lasciava ben poco all’immaginazione, un jeans a vita bassa che lasciavano trasparire i boxer neri e la pelle olivastra. Ma la cosa che la colpì davvero furono il suo sorriso e i suoi occhi castano scuro, che riuscì ad ammirare meglio non appena si avvicinò.
- Ciao. – Salutò i suoi amici.
- Ciao Zayn. – Salutò Niall, seguito da Emily.
- Ci conosciamo? – Continuò il moro scrutano Sophie. Le parve di avere gelatina al posto delle gambe.
- N-no. Sophie, piacere. – Porse la mano a Zayn, che però non gliela strinse.
- Zayn Malik, bambolina. – Ammiccò. Sophie rimase interdetta ritraendo la mano.
- Noi andiamo, ciao belli. – Disse Niall, portandosi con se Harry, Louis e Emily, che si voltò con sguardo pieno di scuse per averla lasciata lì con il ragazzo nuovo e Liam. Con Zayn Malik e Liam.
Si accorse che tutte le ragazze lo stavano guardando, anzi mangiando con gli occhi, e sicuramente non per aiutarlo a muoversi nella scuola.  Rimase a guardarlo mentre scherzava con Liam, e lui se ne accorse ben presto.
- Cazzo guardi, bambolina? – Chiese guardandola e, senza attendere risposta, se ne andò seguito da un Liam impegnato a spiegargli il suo orario ritirato il pomeriggio prima.
Poco dopo suonò la campanella, seguita dagli sbuffi di gran parte degli alunni.
 

 






Ok.. Ehm.. Ciao!
Dopo un anno sabbatico ho deciso di ritornare e scrivere questa storia che ormai mi tormentava da giorni. Spero di non aver fatto pena.. Vi prego, ditemi se ne è valsa la pena o se devo ritirarmi ahahah.
Feds.

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Capitolo 2
*** You're an asshole. ***


- Che palle. – Borbottò Sophie mentre camminava al fianco di Emily.
- Che c’è? – Chiese l’amica fermandosi al suo armadietto e uscendone il libro di chimica.
- Michael rompe le ovaie. – Sbuffò la bruna. Michael Cooper, giocatore di football che non perdeva mai occasione per dire che aveva un “bel culo”.
- Coglione. E di Zayn? Che te ne pare?- la bionda chiuse con uno scatto il suo armadietto.
Sophie ci pensò prima di rispondere. Pensò alla sua sfacciataggine, a quando l’ha chiamata bambolina, a quando non le ha stretto la mano e quando le si è rivolto con sgarbatezza. E dentro di lei salì un moto di rabbia, che sperava riuscisse a soffocare la sua attrazione verso quegli occhi, quelle labbra carnose..
Stronzo. - Commentò Sophie e, appena girò l’angolo, pensò che il nuovo arrivato fosse appena tornato da una battuta di pesca, dato che aveva un polipo attaccato alla faccia. Un polipo con i capelli biondi e lunghe gambe, che se ne infischiava di dar spettacolo.
Per Sophie fu come avere un pugno in pieno stomaco, ma pensò che ciò fu dovuto alla fame, e si diresse in mensa con l’amica.
- Non perde tempo il vostro amico.- Decretò Emily sedendosi al fianco di Niall.
La sua fama era arrivata fino a qui. Tu non lo conoscevi? – Chiese il biondo a Sophie.
- No.. Ma di che fama parli? - Sperò che non riguardasse il letto e cosa si fa sopra di esso.
- Zayn è un puttaniere incredibile. Va a tutte le feste organizzate da quelli di questa scuola e di quella vecchia. Se si facesse dare il reggiseno di tutte quelle che s’è fatto, potrebbe aprire un negozio di intimo. – Decretò Liam ridendo e sedendosi al fianco di Emily, intervenendo nella discussione.
- Liam, non mi dipingere così, dai. Mi piace divertirmi. – Disse una voce seducente alle spalle di Emily, e non le servì girarsi per capire chi fosse. Era lui. In tutta la sua bellezza. E aveva un succhiotto sul collo. Si sedette, con sorpresa di Sophie, proprio al suo fianco.
- Come ti sembra la nuova scuola? - Chiese flebilmente la bruna cercando di instaurare un discorso con il nuovo alunno.
- Bella. Ma la maggior parte delle ragazze me le sono già fatte. Quindi punto quelle che conosco da poco. – Ammiccò facendola arrossire. Sophie si sentì.. Strana. Certo, aveva avuto qualche ragazzo in passato, ma lui era diverso. Era un puttaniere, e lei vergine. Lui aveva molta esperienza e lei era casta e pura. E la cosa le pesava in quel momento. Sentì il bisogno di uscire fuori.
- Ehm.. Devo andare. A dopo ragazzi. – E li liquidò quasi fuggendo da quella sala. Doveva fuggire da lui.
Andò velocemente al proprio armadietto, e quando lo chiuse le venne quasi un infarto. Michael era appoggiato alla parete affianco, e la fissava.
- Ciao bella. – Sorrise languido, e non le piacque affatto.
- Ciao Cooper. Che vuoi? Lasciami perdere. – Disse freddamente e fece per andarsene, quando venne bloccata per il polso e strattonata verso il petto del tipo.
- Avanti Ward, sciogliti un po’. – Disse lasciando scivolare una mano sul sedere della ragazza, e prima che potesse mettere in pratica qualche mossa vista in chissà quale film, si sentì libera, e vide Cooper letteralmente spiaccicato contro la parete.
- Sparisci - Ordinò una voce fredda, appartenente a Malik. L’aveva salvata. Preso in contropiede, Michael andò via borbottando insulti.
- Stai bene?- chiese avvicinandosi. Le sembrava.. Preoccupato?
- Sì, grazie.- Sussurrò debolemente. Sentiva le gambe molli, e la vicinanza con lui non aiutava.
- Allora per sdebitarti - Le si avvicinò pericolosamente e riusciva a sentire il suo alito di menta e Marlboro - dovresti farmi qualche servizietto. - Bum. La magia di quel momento spezzata in un attimo. Lei non sarebbe stata un’altra tacca sulla sua cintura.
- Cosa? Non esiste proprio. – Disse dura, allontanandosi da lui.
- Che cazzo, ti ho salvata e manco ringrazi. Fattelo mettere in culo da Cooper la prossima volta, nana del cazzo. – Disse per poi lasciarla lì nel corridoio, da sola. Sentì gli occhi pungerle e passò dieci minuti buoni nel bagno.
- Cazzo. - Imprecò asciugandosi le lacrime mentre dava uno sguardo al display del telefono, rendendosi conto di essere in ritardo per la lezione di filosofia, e iniziò a correre verso la classe.
- Ward, sei in ritardo. - Disse la professoressa con modo di fare acido. Si vede che non scopava da molto.
L’unico posto libero è quello - continuò e indicò, purtroppo per Sophie, la sedia affianco a quella di Malik
Seguire la professoressa che spiegava qualcosa riguardante Froid era molto difficile, specialmente se si aveva Malik affianco, che tra l’altro era troppo impegnato a messaggiare e scrutare le ragazze della classe, ignorando completamente l’insegnante.
Appena la campanella suonò, la mora tirò un sospiro di sollievo, e fece per “fuggire” dalla classe, ma purtroppo per lei non aveva un buon equilibrio, e cadde praticamente fra le braccia di un Malik che stava raccogliendo le proprie cose.
- Cazzo bambolina, lo so che sono irresistibile, ma un po’ di contegno. – la schernì il pakistano ridendo.
- Zitto kebabbaro. - disse acida Sophie per poi fuggire dall’aula.
Quell’anno sarebbe stato decisamente lungo.





Feds's corner.
HOLAAAAA. Ecco il secondo capitolo. Un pò stronzo Malik, eh? E molto, ma molto, fine.
Anyway, ringrazio le due persone che hanno messo la storia fra le "seguite" e quella che ha recensito. Love u so much!
Recensite, please.
Bye.

Feds.

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