Nonie. ♪

di BeatifulLife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***




1 Capitolo.

C'era stato qualcosa tra loro al di là dell'amicizia. Non una semplice cotta. Ma un amore profondo, raro tra due sedicenni. Ma tutto finì la mattina di un 29 febbraio, il Sole era coperto dalle nuvole che minacciavano una furente grandinata.
Nonie sapeva cosa avrebbe detto a Louis; indossò un maglione rosa a strisce bianche, i soliti, vecchi jeans scoloriti e sfrangiati dalla bicicletta e per finire le sue immancabili supra bianche, le sue due migliori amiche ancora immacolate nonostante avessero 4 mesi. Era forse per il semplice fatto che Nonie se ne prendeva cura come se fossero state sue figlie? La piccola sedicenne afferrò la borsa a tracolla rossa ciliegia scese quasi correndo al piano terra e lasciò giacere la borsa su una sedia bianca e Nonie si sedette al tavolo accanto alle due sorelline, mangiò un pancake ancora caldo e, dopo aver finito, salutò Enne e Anna, le gemelline di 2 anni e Maura e Jeremy, i genitori. Afferrò la borsa e aprì la porta. Nonie si preparò ancora una volta il suo discorso nella mente e, con la testa tra le nuvole, uscì di casa. Camminò per un isolato e poi raggiunse la fermata del pullman. Era ancora vuota. Come ogni mattina, pensò Nonie, era arrivata in anticipo. Tirò fuori dalla borsa il suo Jane Austen e, presa dalla lettura, non si accorse dell'arrivo di Louis. Era lì che si incontrarono due anni prima, nella fermata della corriera per il liceo classico che frequentavano entrambi. Nonie arrivò presto felice di prendere la corriera per la prima volta, non sapeva che il pullman sarebbe arrivato alle 8.05 così lei si trovava alle fermata già dalle 7.45, ma ben presto si accorse di non essere sola. Gli occhi blu oceano di Louis William Tomlinson non erano difficili da visualizzare.
« Ehi bella addormentata! » Esclamò lui risvegliando Nonie dai suoi pensieri.
La ragazza ripose il libro nella borsa e osservò il suo ragazzo
« Louis... ti devo parlare » Disse Nonie torturandosi le mani e abbassando lo sguardo. Il sorriso di Louis scomparve delle sue bellissime labbra e i suoi occhi si velarono di lacrime, come colpito da un martello pneumatico si preparava per il dolore.
« Io non mi sento più a mio agio con te, non credo di amarti quanto tu ami me, non..i..io...tu... » Fece una pausa non molto lunga per mandare via il groppo che incatenava la gola. « Non sento la necessità di stare con te. » Gli occhi di Nonie sfornavano calde lacrime e la sua bocca era contratta in un ghigno dolorante per trattenere i singhiozzi che volevano farsi sentire.
« Perché piangi? Non ne hai il motivo. Sono io che sto male, non vedi? » Ribatté Louis con il viso sporco di sentimenti sotto forma d'acqua.
Nonie non riuscì a trattenersi e si lasciò sfuggire un singhiozzo.
« Io invece ti amo e lo farò per sempre, aspetto solo che tu capisca che non possiamo stare lontani, abbiamo bisogno l'uno dell'altra. » Continuò Louis appoggiando la sua mano sulla spalla
di Nonie.
Intanto gli studenti cominciarono ad arrivare e la fermata si riempì di ragazzi ancora assonnati, di ragazze intente a sistemarsi il trucco e coppiette che si scambiavano i rispettivi aliti mattutini. Nessuno faceva caso a quei due giovani che piangevano perché non era andata a finire bene, magari non si sarebbero scambiati l'anello nuziale, ora tutto questo era l'inizio della fine.
Perché è difficile innamorarsi così intensamente di una persona e pretendere di dimenticarla, perché Nonie aveva solamente paura dell'amore, quell'emozione nuova che la costringeva di piangere per il ragazzo che aveva lasciato esattamente otto mesi prima.
Quel 29 settembre l'aria era frizzante e i 17 anni di Nonie si facevano sentire, si sentiva più matura e pronta a vivere la vita nel pieno delle sue energie.
E se i ricordi di otto mesi prima potessero continuare a tormentarla?
E se non era riuscita a dimenticare Louis?
E se Louis non ci sarebbe più stato per lei?
Aveva paura ma doveva andare avanti, per il suo bene.



NONIETTIAMO INSIEME. ®

Prima di tutto scusate per il banner scadente ma era la prima idea che mi era venuta. Ok, intanto comincio col dire che è da qualche mese che non pubblico niente per problemi sentimentali, visto che l'amore fa male. Un paio di giorni fa ho pensato ''Perché non mettere nero su bianco ciò che sto vivendo con una fanfiction?'' e così poi la mia idea pazza ha preso vita. Lasciate una recensione. Grazie per aver letto. LOL. .Claudia Twitter: @sonosoloclaudia

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



2 Capitolo.

La campana della fine delle lezioni suonò finalmente e Nonie fu libera di andare all'asilo a prendere le gemelle.
Nel cancello della scuola infantile era appoggiato un ragazzo che Nonie riconobbe subito.
Il ragazzo che andando via aveva portato con se una metà del cuore di quella povera ragazza.
I due giovani si guardarono per degli istanti poi entrambi abbassarono il viso per osservarsi le belle scarpe che indossavano.
La metà del cuore di Nonie cominciò a battere come impazzito, ma la ragazza continuò a fissare le sue belle supra bianche fino al suono della campanella.
I bambini cominciarono ad uscire e le gemelle individuarono subito la sorella più grande.
« Oggi abbiamo giocato con la plastilina! » Esclamò Enne alzandosi sulle punte dei piedi per dare un sonoro bacio sulla guancia di Nonie.
« Sophie mi ha dato un calcio nella schiena » Disse Anna mettendo il broncio e lasciandosi accarezzare dalla sorella.
« Non l'avrà fatto a posta. » Risposte Nonie prendendo per mano le gemelle e portandole lontano da tutti i bambini.  Lanciò un ultimo sguardo in direzione 
di Louis che chiacchierava con la sorella minore.
Nonie e le gemelle arrivarono a casa e mangiarono velocemente per andare a fare il riposino pomeridiano nel lettone di Jeremy e Maura.
Nonie aprì il suo facebook e si mise a chattare con alcune sue vecchie amiche che frequentavano licei diversi.
Verso le cinque Maura rincasò e andò a svegliare le gemelle.
Nonie decise di andare a fare un giro al parco, si vestì e mise una camicetta a quadri, i jeans e le supra bianche. Si diede una veloce lavata, raccattò una borsa 
blu elettrico dall'armadio e vi infilò dentro l'estremo necessario.
Uscì osservando il Sole che si appoggiava sui tetti delle case e scompariva dietro i palazzi, l'aria era fresca e pulita , nel cielo giocavano a rincorrersi alcuni 
uccelli, le nuvole bianche assomigliavano a zucchero filato.
Nonie sorrise istintivamente. Arrivò al parco, si sedette tra l'erba e tirò fuori dalla borsa il cellulare e tramite wi-fi si connesse su facebook.
Dopo una mezz'oretta mise via il cellulare e prese in mano l'ultimo romanzo rosa che era intenta a leggere. Passò delle ore a sfogliare quelle pagine che quasi 
non si accorse che qualcuno le stava battendo sulla spalla.
« Ehi piccola creatura meravigliosa! » Disse un ragazzo con gli occhi verdi e dei ricci piuttosto... femminili.
« Ciao ragazzo che non conosco! » Disse Nonie sorridendo alzando un sopracciglio squadrando il ragazzo e notò che portava anche lui una camicia a quadri, 
jeans scoloriti e supra bianche.
Nonie si mise a ridere e la sua risata risuonò per tutto il parco ormai vuoto.
« Mi correggo: Ciao gemellino » Esclamò Nonie stringendo la mano di quel ragazzo.
« Mi chiamo Harry. Harry Styles. » Disse dandosi un sacco di arie.
« Mi chiamo James. James Bond » Ribatte Nonie con fare giocos.
Harry rise e due tenere fossette fecero capolinea sulle sue guance.
« Come ti chiami? » Harry fece una faccia da stupido mollò la mano di Nonie che teneva ancora stretta.
« Nonie » Sentenziò la ragazza prima di raccogliere le sue cose e andarsene.
Harry guardò la ragazza uscire dal parco. Ora aveva capito cosa fosse il colpo di fulmine.
Si portò una mano al cuore dove ormai il nome Nonie era inciso con un pennarello indelebile.
Se non era amore quello, cosa poteva essere? 
Non aveva mai provato un emozione simile!
Nonie tornò a casa all'ora di cena quando ormai anche Jeremy era tornato.
Harry Styles. Quel nome non lo avrebbe dimenticato.
Come ogni mattina si svegliò presto e dopo aver infilato una maglietta, jeans scoloriti e supra bianche accompagnò sue sorelle a scuola e poi andò 
alla fermata del pullman.
Era ancora vuota ad accezione di quella singola persona che aveva rubato metà cuore di Nonie.


NONIETTIAMO INSIEME. ®
Son riuscita a caricare anche il secondo.
Anche se non ci son state recensioni. Va bene.
Grazie per aver letto e mi fareste veramente felice che lasciaste una piccola recensione anche meno 10 parole, solo per sapere che avete letto.

.Claudia
Twitter: @sonosoloclaudia

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***




3 Capitolo.

Nonie si guardò intorno, era appoggiata al cancello dell'asilo.
L'aria profumava d'autunno e una leggera brezza penetrava tra la maglietta verde smeraldo della ragazza.
Nonie sospirò e abbassò lo sguardo. Anche se non lo avrebbe ammesso facilmente stava cercando il suo ex ragazzo in mezzo alla folla.
Ma di Louis non c'era traccia.
''Dove sei Is Lou?'' Pensò Nonie accigliata.
Guardò i bambini uscire dalla porta principale e, dimenticandosi un attimo di Louis, cercò
 con lo sguardo Anna ed Enne. Le due gemelle corsero incontro alla sorella dopo aver strizzato gli occhi per individuarla.
« Ciao Nonietta » Disse Enne grattandosi una guancia sporca di tempera verde acqua, color occhi di Louis. 
Pensando a Louis, Nonie alzò lo sguardo e assottigliando gli occhi, finalmente lo vide.
Aveva una maglietta di Batman e dei pantaloni neri, scarpe nere e lo sguardo rivolto verso l'ingresso in cerca della sorella minore.
Nonie abbassò lo sguardo dopo essere arrossita violentemente.
« Guance rosse! » Sussurrò Anna ad Enne e poi insieme emetterono una risata divertita.
La diciassettenne le ignorò e rialzò lo sguardo per osservare Louis e notò con stupore che il ragazzo la stava guardando.
Louis alzò una mano e fece un mezzo sorriso. Nonie avvampò ancora e istintivamente alzò una mano e sorrise di rimando. 
Dopo aver portato le gemelle a casa cucinò tre hamburger e mangiò insieme alle bambine chiacchierando allegramente.
Quando verso le cinque Maura rincasò, Nonie si preparò e uscì.
Quel pomeriggio le nuvole coprivano il sole e il vento soffiava forte penetrando nella camicetta bianca di Nonie e raggiungendo le ossa 
scaturendo dei brividi in tutto il corpo.
La ragazza arrivò al parco, si sedette su un' altalena e tirò fuori dalla borsa il romando rosa che aveva cominciato a leggere il pomeriggio precedente.
Aspettava Harry, sperava sbucasse dal nulla.
« Ciao Nonie. » Disse una voce alle spalle della ragazza.
Il giovane non aveva dato buca a quell'appuntamento non chiesto.
« Ciao Harry. Harry Styles. » Disse Nonie osservando il ragazzo riccioluto che si sedeva nell'altalena adiacente a quella di Nonie.
« Qual buon vento ti porta qua? » Chiese Harry comportandosi come un aristocratico moderno.
Nonie rifletté un attimo e poi capì.
« Per dimenticare. » Rispose in tono asciutto; abbassò lo sguardo, mise il segnalibro nel
 romanzo, chiuse il libro, lo ripose nella borsa e sfidò Harry guardandolo negli occhi verdi smeraldo.
« Dimenticare... Cosa? » Chiese Harry dilatandole pupille. 
« Il mio ex. » Rispose Nonie senza abbassare lo sguardo.
Sembrò come se anche l'aria di fosse fermata a fissare Nonie, la piccola ragazza che per sfuggire dalla triste realtà si rifugiava nelle pagine dei libri 
come fossero stati la sua unica salvezza.
Harry deglutì a vuoto e fissò Nonie.
« Tu perché vieni qua? » Chiese la ragazza cancellando l'imbarazzo che si era venuto a creare tra i due.
« Per vedere te, mi sembra ovvio! » Esclamò Harry sorridendo e dando vita alle sue tenere fossette sulle guance.
Nonie prese la risposta per buona e sorrise di rimando, pensando ,ancora amaramente, al cenno di saluto di Louis quella mattina.
« Che scuola frequenti? » Chiese Harry curioso.
« Classico, tu? » Rispose Nonie scacciando dalla sua mente il pensiero di Louis.
Per quanto tempo avrebbe finto ancora di essere felice?
I due giovani restarono a chiacchierare del più e del meno fino all'ora di cena e poientrambi, facendosi cullare dalla leggera brezza della notte, 
tornarono nelle rispettive case.
Ma i destini dei due ragazzi ben presto si sarebbero uniti.



NONIETTIAMO INSIEME. ®
Doncastà boys.   XDXD
Ok, torno normale.
Se riuscite a farmi un banner migliore vi do una caramella. AHAHAHA.
No seriamente. Una. Caramella. O un uovo di pasqua per capodanno? Fate voi:3
Anche se nessuno mi legge... e non recensisce.

.Claudia
Twitter: @sonosoloclaudia
    

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***




4 Capitolo.

Quel 2 Ottobre l'aria profumava di aranci e mandarini, il Sole sorgeva calmo e in lontananza qualche nuvola bianca macchiava il cielo mattutino, alcuni 
stormi di uccelli volavano sopra la testa di Nonie, mentre la ragazza sedeva in una panchina della fermata del pullman. Leggeva un romanzo rosa già letto
 in precedenza.
Quasi non si accorse dell'arrivo di Louis che prese posto nella panchina accanto a lei.
Il ragazzo aveva delle cuffiette nelle orecchie e ascoltava musica a tutto volume battendo il palmo della mano sulla gamba per tenere il ritmo.
Nonie continuò a leggere nascondendo il viso poiché le sue guance erano ardenti e non per via del Sole cocente.
La fermata cominciò a riempirsi dopo pochi minuti. L'autobus arrivò e dopo un attimo di tensione le porte si aprirono e gli studenti cominciarono a salire, 
essendo solo una trentina i posti non erano tutti occupati, ma quel giorno, per Nonie, fu una vera tragedia quando vide che l'unico posto libero era... accanto 
a Louis.
« Posso? » Chiese con voce sommessa indicando il sedile vuoto.
Nonie e Louis si fissarono per degli istanti e poi Louis fece sì con la testa.
Avrebbe potuto dire no?
La ragazza si diede la risposta da sola: Sì, era al quanto imbarazzante sedersi accanto al proprio ex ragazzo e così pensò Nonie, doveva essere anche per lui.
Arrivarono a scuola e Nonie prese la sua borsa che, tuttavia, aveva dimenticato aperta mettendo dentro il romanzo. Dallo zaino cadde il diario scolastico della
 ragazza e Louis lo afferrò prontamente, ma quando rialzò lo sguardo Nonie non c'era.
Il ragazzo strinse tra le mani l'oggetto e scese dal bus raggiungendo il suo migliore amico.
« Ciao Liam! » Disse Louis dandogli una pacca sulla spalla.
Liam gli sorrise e diede un colpettino sulla tetta del ragazzo occhi mare. 
« Ciao Is Lou » Esclamò Megan, la ragazza di Louis.
Il ragazzo scansò Liam e andò a depositare sulle labbra della ragazza un tenero bacio, con una mano le sfiorò la guancia e con l'altra... si accorse di tenere tra
 le mani il diario di Nonie.
Lasciò che le labbra di Megan si staccassero dalle sue e poi cercò con lo sguardo la sua ex ragazza.
Nonie fissò Louis, il cuore della ragazza aveva emesso un sonoro crac e questo significava solo che era finita.
Nonie capì che Louis non sarebbe più stato suo, che lui l'aveva dimenticata, aveva dimenticato tutti qui 'ti amo' detti tra un bacio e l'altro. 
Aveva dimenticato quelle stupide e amare lacrime di quel maledetto 29 Febbraio.

« Voglio 25 bambini. » Disse Louis accarezzando la pancia della sua bellissima ragazza.
Nonie sorrise e si avvicinò alle labbra del suo bellissimo ragazzo.
« Siamo dei teneri coniglietti. »Disse soffiando le parole sulle labbra di Louis e poi lo baciò. Ogni volta la solita familiare scossa. Ogni volta come la prima 
volta.
Era il suo migliore amico, era suo fratello, era suo padre ed era il suo ragazzo contemporaneamente. 
« Saresti stupenda anche dopo aver sfornato 25 bambini, miei figli, tuoi figli, i nostri pargoletti – Disse Louis sfiorandole naso con naso e accarezzandole
le guance – Sei la cosa più bella che mi vita mi ha offerto. Ti amo piccola Nonie » Sussurrò Louis lasciandole un tenero bacio sul mento.
Quella sera dormirono abbracciati sul tetto di casa Tomlinson, le coperte e i cuscini erano superficiali, tutto il posto, in effetti, era scaldato grazie al cuore 
dei due ragazzi che battevano all'unisono pompando amore.” 

Nonie fissò ancora Louis che teneva tra le mani il suo diario viola.
Li separavano alcuni metri, ma Nonie non riuscì a muoversi, il cervello non aveva tempo per comandare il corpo della ragazza.
Perché Nonie lo aveva lasciato? Aveva paura dell'amore, era una sensazione nuova così antica e preziosa che lei non si curava del potere che trasmetteva 
alle persone.
Nonie avrebbe potuto dire che aveva lasciato Louis per vari motivi, ma nessuno di questi sarebbe stato vero. 
E allora perché mentire? 
NONIE AVEVA PAURA DELL'AMORE.
Come la gazzella ha paura del leone, come la mosca ha paura della rana, come l'acqua ha paura della siccità.
Nonie respirò lievemente e poi... cadde a terra priva di sensi.


NONIETTIAMO INSIEME. ®
Ciao ragazze.
Grazie per le recensioni che avete lasciato, mi avete fatto davvero felice, ve ne son grata.
Se volete recensite anche qua. Lol.
Ciao meravigliose.♥

.Claudia
Twitter: @sonosoloclaudia

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