Ritiro invernale per l'Inazuma Japan

di fubuki yuri
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Salve a tutti,
Vi presento la mia primissima fanfiction su Inazuma Eleven.
Piccola premessa: questo racconto era stato concepito come one shot, ma vista la sua lunghezza ho deciso di dividerlo in più capitoli; in ogni caso prevedo di cavarmela con 3/4 capitoli... cinque al massimo.
Altra piccola nota: non sono presenti oc! Protagonisti assoluti di questa storia sono i giocatori dell'Inazuma Japan, anche se (come noterete) mancano alcuni personaggi (es: Toramaru, Tobitaka ed altri)... non chiedetemi perchè non li ho inseriti nella trama! si vede che non mi stanno simpatici XD
Detto ciò vi auguro buona lettura... fatemi sapere cosa ne pensate!
*fugge inseguita dalle fan inferocite di Toramaru & co*



Il pulmino Inazuma si arrestò dinnanzi ad uno chalet in legno che pareva essere stato adagiato su una distesa sconfinata di neve e attorniato di rigogliosi sempreverdi al preciso scopo di ricostruire fedelmente lo scenario di una cartolina d'auguri natalizia.
"Eccoci arrivati, ragazzi!" Annunciò il signor Veteran tirando il freno a mano ed estraendo la chiave dal blocchetto d'avviamento del veicolo "Questo sarà il vostro alloggio per i prossimi giorni; benvenuti a residenza Coldbreeze!"
"Siamo sicuri di essere nel posto giusto?!" Chiese Endou con gli occhi sgranati e l'espressione incredula "Non posso credere che la federazione calcistica giapponese metta a nostra disposizione una reggia come questa!"
"Invece è proprio così, Mamoru! La villa, la palestra e il campo da gioco sul retro dell'abitazione sono tutti vostri!"
"Wow!" Commentò Kazemaru, seduto accanto al capitano "Certo che la federazione non bada a spese!"
"Ci mancherebbe!" Esclamò Tsunami balzando in piedi pronto e deciso a saltare giù dal pullman per darsi all'esplorazione dello chalet e del complesso del quale ques'ultimo faceva parte "Siamo la nazionale giapponese; meritiamo questo ed altro! Dico bene Tachimukai?"
"Ehm... non saprei..." Balbettò in risposta il timido portiere di riserva della squadra "Io mi sarei accontentato anche di una sistemazione più spartana."
"Sciocchezze!" Ribatté il surfista agitando la mano noncurante, come a voler scacciare qualcosa di fastidioso "Io dico di goderci il soggiorno in questo posto incredibile senza fare troppe storie!"
"Giusto!" Concordarono Kabeyama e Kogure mentre il compagno dai capelli rosa si lanciava all'esterno della vettura trascinando per il braccio un impotente Tachimukai.
"Ehi, aspettatemi!" Protestò Endou seguendoli insieme a gran parte della squadra.
"Guardateli!" Ridacchiò Fudou "Sono felici come dei bambini la mattina di Natale!"
"Vorresti farci credere che non sei entusiasta quanto loro di trovarti in questo posto?" Lo rimbeccò Sakuma con il sopracciglio inarcato.
Il moro arrossì bofonchiando qualcosa di incomprensibile, ma sicuramente pungente, in risposta prima di alzarsi e scendere dal pullman.
"In realtà è molto più contento di quanto non voglia dare a vedere." Fece Kidou divertito per poi guadagnare l'uscita insieme a Sakuma "Gouenji, Fubuki: voi non venite?"
"Arriviamo!" Replicò la prima punta dell'Inazuma Japan.

Dal canto suo, Shirou Fubuki taceva sorridendo estasiato e perso com'era nella contemplazione dei fiocchi pallidi di neve soffice che precipitavano dal cielo color indaco in una danza soave e leggiadra fino a planare dolcemente sul suolo già imbiancato.
Il paesaggio e il clima del luogo nel quale erano approdati sembravano essere in tutto e per tutto simili a quelli di Hokkaido, l'isola che gli aveva dato i natali e che era stata teatro della maggior parte degli episodi più importanti e significativi, tristi o felici che fossero, della sua vita.
Non c'era niente in quel posto, a partire dai riflessi cangianti prodotti dai raggi del sole timido che rilucevano sul terreno ricoperto di cristalli candidi fino alla sensazione data dai peli che si rizzavano sulle braccia a causa del freddo, che non sapesse di familiare e che non richiamasse alla sua mente un susseguirsi ininterrotto di ricordi; per la prima volta dopo tanto tempo il lupo dei ghiacci si sentiva a casa.

"Sembi felice."
La voce di Gouenji lo distolse dai propri pensieri richiamandolo alla realtà.
Sorrise al biondo decidendosi finalmente ad abbandonare la sua postazione sul sedile di coda  del mezzo di trasporto della squadra.
"Lo sono."
"Posso capirlo." Annuì Shuya "Sei nel tuo habitat naturale."
"Mi fai sembrare una specie di animale selvatico!" Rispose scoppiando in una di quelle risate che i suoi amici avevano imparato ad associare solo ed unicamente alla persona, nonché alla personalità, di Shiro Fubuki; una risata mite e gentile dal suono carezzevole e argentino.
"Andiamo, o ci perderemo tutto il divertimento!"
Scesero dal pullman e raggiunsero i compagni fermi di fronte al portone d'ingresso della villa.

"Si gela!" Si stava lamentando Tsunami "Non mi sarei mai aspettato un freddo simile!"
"Da queste parti gli inverni sono particolarmente rigidi." Replicò Hiroto attraverso la sciarpa che gli nascondeva gran parte del viso "Inoltre sembra  che questo sia l'inverno più freddo degli ultimi vent'anni."
"Che fortuna!" Commentò Midorikawa sarcastico.
"Non so voi, ma ho una gran voglia di cioccolata calda." Intervenne il portiere della Inazuma riscuotendo immediatamente in consenso di Kabeyama.
"Io invece non vedo l'ora di mettere ai piedi lo snowboard." Sospirò Fubuki lanciando uno sguardo alle piste che si intravedevano dietro il profilo della villa.
"Snowboard." Ripeté Tsunami pensoso "Sarebbe una specie di surf sulla neve, giusto?"
"Sono due sport molto diversi tra loro." Rispose Endou, che in passato aveva avuto modo di cimentarsi sia con lo snowboard che con la tavola da surf "Anche se per entrambi è necessario essere dotati di un grande equilibrio."
"Quello non mi manca di certo!"
"Nemmeno a me." Affermò Kogure con decisione "E sono sicuro che, con l'aiuto di un buon insegnante, diventerei un asso con lo snowboard!"
"Ehi Fubuki, potresti dar loro una mano!" Propose Kazemaru "Proprio come hai fatto con noi."
"Ottima idea!" Approvò Tsunami euforico mentre Kogure saltellava eccitato e impaziente di intraprendere quella nuova esperienza.
"Insegneresti anche a me, Fubuki?" Domandò timidamente Tachimukai.
"Anche a me!" Si aggiunse Midorikawa.
"In effetti anche a me non dispiacerebbe imparare." Disse Hiroto "Ci aiuterai, Shirou?"
"Certo!" Sorrise il neo-insignito istruttore "Sarà divertente!"

In quella, il signor Veteran raggiunse il gruppetto e, finalmente, estrasse dalla tasca del pesante giaccone la chiave che permetteva l'apertura della porta di residenza Coldbreeze.
"Alla buon ora!" Borbottò Fudou "Qui fuori si congela!"
"Ti ha mai detto nessuno che il tuo continuo brontolare ti rende incredibilmente simile ad una pentola di fagioli, Akio?" Sbuffò Sakuma varcando la soglia della villa.
"E a te non hanno mai detto che sei insopportabilmente petulante?!"
I due attaccarono a punzecchiarsi sotto gli sguardi indifferenti e ormai abituati dei compagni  che sembravano più interessati ad osservare l'interno della casa e il suo arredo con gli occhi spalancati per la meraviglia; nessuno si aspettava tanto sfarzo, per quanto l'aspetto esteriore dello chalet apparisse particolarmente promettente.
"Incredibile!" Articolò Kogure guardandosi attorno con aria quasi smarrita "Tutto questo è solo per noi?!"
"Per voi e per lo staff della Inazuma che arriverà domani." Precisò l'autista.
"Stando a quanto mi ha detto mia sorella Haruna sarà lei stesso ad andare a prendere il Mister e le ragazze; non è vero, signor Veteran?" Chiese Kidou.
"Infatti." Confermò l'uomo "Partirò domani mattina di buon'ora per raggiungerli a Tokio ed accompagnarli qui."
"Con un po' di fortuna arriverete prima che faccia buio."
"Lo spero!"

Intanto Endou e gli altri si erano dati all'esplorazione dell'abitazione in tutta la sua considerevole estensione.
"Avete visto com'è ben fornita la dispensa in cucina?"
"Non posso crederci: in bagno ci sono sauna e idromassaggio!"
"La camera con il letto a due piazze è prenotata!"
"Non ci provare, Tsunami!"
"Potremmo giocarcela alla morra cinese!"
"Io passo! Mi accontento della stanza con il televisore a schermo ultrapiatto."
"Cosa?! C'è uno schermo ultrapiatto?!"
"Si, con lettore dvd e tv satellitare."
"Sapete, in fin dei conti potrei anche cedervi il letto a due piazze."
Kidou intercettò lo sguardo divertito di Gouenji, che come lui seguiva in silenzio i battibecchi dei compagni, e sorrise; si preannunciava un ritiro decisamente spassoso.
"Perchè invece di bisticciare non inauguriamo il campo da calcio sul retro della casa con una bella partita d'allenamento?" Propose Endou ponendo fine alle diattribe.
"Siiiiiiii!!!" Acconsentirono immediamente Tachimukai, Kogure e Kazemaru.
"Mi sembra un'ottima idea." Approvò Hiroto mentre Gouenji e Kidou annuivano concordi.
"Contate anche noi!" Aggiunse Sakuma indicando sé stesso e Foudou.
"Io invece preferirei arbitrare." Disse Kabeyama "Il viaggio per arrivare fin qui mi ha stancato e non me la sento di giocare."
"Come preferisci, Heigorou." Replicò il capitano "Quanto a voi, Midorikawa e Fubuki: siete dei nostri, vero?"
"Certo!" Confermò l'ex alieno.
"Veramente io speravo di fare qualche pista con gli sci o con lo snowboard." Rispose incerto l'altro.
"Ma puoi farlo domani! Andiamo Shirou, non farti pregare!"
"Ma io..."
"La neve non scappa mica!" Diede man forte Kazemaru "Anzi, se stanotte nevicasse, domani sciare sarebbe ancora più divertente!"
"Gioca con noi, Fubuki-kun!" Fece eco Tachimukai "Se partecipi possiamo fare un sei contro sei."
"E va bene! Mi avete convinto!"
"Evviva!" Esultò il portatore della maglia numero uno aprendo la strada al resto del gruppo verso il campo da gioco, dove, dopo aver indossato le divise della nazionale, si divisero in due squadre da sei giocatori ciascuna.
Nella prima, capitanata dallo storico portiere della Raimon, militavano Kazemaru e Midorikawa come centrocampisti, Hiroto e Fubuki in attacco nonché Kogure a difesa della porta.
Il team capitanato da Tachimukai poteva contare invece sulla bravura di Tsunami nel ruolo di difensore, il genio di Gouenji come punta d'attacco e la presenza rassicurante alle spalle di quest'ultimo di tre fuoriclasse come Sakuma, Fudou e Kidou.

x
 
I giocatori si disposero in campo mentre i capitani lanciavano una moneta per stabilire quale tra le due squadre avrebbe aperto il match.
"Testa!" Decretò Kabeyama "Palla alla squadra di Endou."
Non appena i due portieri ebbero occupato la propria posizione tra i pali della rispettiva porta, Heigorou fischiò il calcio d'inizio e la palla passò immediatamente dai piedi di Fubuki a quelli di Hiroto che prese ad avanzare verso la metà campo avversaria.
Il rosso avanzò driblando agilmente Gouenji ed effettuando un  passaggio al lupo dei ghiacci che bloccò un pericoloso tentativo da parte di Fudou di sottrargli palla per poi ripassare al compagno di squadra.
"Non penserai di avere vita facile!" Sogghignò Kidou intervenendo in scivolata per distrarre l'avversario che, impegnato a proteggersi dal suo assalto, non poté evitare di farsi rubare palla da Sakuma.
"Non ci ho sperato neanche lontanamente." Sorrise di rimando Kiyama per poi ripartire di corsa all'inseguimento del pallone che era passato in possesso di Fudou.
Kazemaru si lanciò verso il moretto mentre Midorikawa marcava Sakuma che procedeva di pari passo con il compagno; Fubuki nel frattempo cercava di rientrare in difesa, ma era ancora parecchio lontano dalla propria porta quando Fudou, trovandosi di fronte ad un Kogure più che determinato ad impedirgli di tentare il goal, effettuò una finta per passare a Gouenji.
"Preparati Endou! TORMENTA DI FUOCO!"
Il tiro partì preciso e potente e con una rapidità sorprendente raggiunse la barriera costituita dalla mano del colosso del portiere sfidandola e mettendola a dura prova prima di arrestarsi dinnanzi alla sua invalicabile possenza.
"Ottimo tentativo, Gouenji! L'ho parata per un soffio!"
"La prossima volta non sarai così fortunato." Ammiccò il biondo in risposta.
"Lo vedremo!" Sorrise Endou rilanciando verso il centro campo, puntando su Kazemaru.

Il gioco proseguì ininterrottamente tra colpi di scena e ribaltamenti entusiasmanti fino all'arrivo del signor Veteran che, esortando i ragazzi a rincasare per preparare la cena, sancì la fine della partita amichevole.

"Non è giusto!" Si lamentò Kogure mentre si dirigevano agli spogliatoi "Un altro goal e avremmo pareggiato!"
"Non penso proprio che sareste riusciti a superare la mia difesa formidabile!" Replicò Tsunami scettico.
"Veramente ci siamo riusciti ben due volte!" Lo canzonò l'altro "Prima con la meteora dirompente di Hiroto e poi con il grande vortice di Fubuki e Kazemaru."
"Come se tu non ti fossi fatto fregare per ben tre volte!" Bofonchiò il surfista indispettito prima di infilarsi sotto la doccia.
"E' stata una partita bellissima!" Fece Endou ancora su di giri "Siamo stati tutti bravissimi! Non vedo l'ora che sia domani mattina per riprendere gli allenamenti!"
"Non avevo dubbi." Ironizzò Kazemaru scambiandosi un'occhiata divertita con Kidou.
"A me invece viene da piangere al solo pensiero di dovermi allenare all'aperto con questo freddo." Commentò MIdorikawa rabbrividendo all'idea.
"Non fa così freddo." Osservò Fubuki cercando lo shampo nella baraonda all'interno del proprio borsone.
"Forse per te che sei una specie di ghiacciolo umano! Io sto congelando!"
"Vedrai che domani durante gli allenamenti non avrai freddo." Intervenne Hiroto "Basta muoversi per scaldarsi!"

Una volta che tutti si furono fatti la doccia e rivestiti, il gruppo al completo fece ritorno alla villa, dove trovarono Kabeyama e l'autista del pulman completamente assorbiti dal tentativo di cucinare qualcosa di commestibile per il pasto serale.
"Cosa diamine è successo qui?!" Sbottò l'ex capitano della Gemini Storm guardando con aria di disapprovazione la cucina disastrata, il pavimento sommerso di farina e i due cuochi improvvisati totalmente ricoperti di polvere candida "E' per caso scoppiata una bomba?!"
"Stavamo cercando di preparare la cena." Giustificò il signor Veteran "La situazione ci è un po' sfuggita di mano."
"Un po'?!" Ripeté Midorikawa con il sopracciglio inarcato e le mani sui fianchi "Con tutto il rispetto, signore, mi sembra che siate totalmente in preda al chaos."
"Ehm... ecco... noi..."
"Andate a darvi una ripulita, da questo momento assumo io il comando!"
"Ma..."
"Andate!" Intimò il ragazzo con una risolutezza quasi minacciosa e un'espressione che ricordava vagamente quella dell'alieno Reize.
A quel punto Kabeyama e Veteran decisero saggiamente di astenersi dall'obiettare e si defilarono in tutta fretta.
"Molto bene."
Gli occhi dei presenti erano tutti puntati sul centrocampista e nessuno osava fiatare.
"Adesso mettiamoci all'opera!" Decretò con fare dittatoriale "Sakuma, Fubuki e Kazemaru: apparecchiate la tavola! Endou, Tsunami e Kogure: a pulire le patate! Hiroto e Fudou: sistemate il disastro provocato da quei due impiastri e Tachimukai occupati di loro assicurandoti che restino il più lontano possibile dalla cucina! Quanto a Kidou e Gouenji, voi mi aiuterete a preparare gli onigiri!"
"Un momento!" Esordì Fudou indignato "Se pensi che io sia disposto a sgobbare come uno sguattero solo perchè lo dici tu..."
Midorikawa si voltò di scatto a fronteggiarlo, fulminandolo con lo sguardo.
"... vado a prendere la scopa!" Concluse il moro con un timbro di voce insolitamente acuto che provocò uno scoppio di risate generale.
"E voi cosa avete da ridere?! Al lavoro, scansafatiche!"
Al che tutti si affrettarono ad obbedire.

"Vorrei tanto sapere perchè dobbiamo essere proprio noi a pelare patate!" Mugugnò Endou insoddisfatto mentre martoriava il tubero che aveva tra le mani nel tentativo di pulirlo.
"Già, me lo chiedo anche io!" Diede man forte Tsunami chinandosi a raccogliere un quantitativo non precisabile di tovaglioli di carta che aveva appena fatto cadere.
"Shhhh! Abbassate la voce!" Li redarguì Kogure guardandosi attorno circospetto "Potrebbe sentirci!"
"Chi?!" Chiesero perplessi gli altri due.
"Midorikawa! Non so voi, ma non ci tengo a farlo arrabbiare! Quello è matto e pericoloso, ve lo dico io!" Rispose il ragazzino "Si può sapere perchè vi agitate tanto adesso?!"
Tsunami ed Endou gesticolavano animatamente indicando qualcosa alle sue spalle.
"Dietro di me? Cosa?!"
"E così sarei matto, eh?!"
Kogure si voltò lentamente trovandosi di fronte all'ex alieno dai capelli verdi, che lo squadrava con espressione omicida.
"Io... ehm, non intendevo... cioè: non volevo dire... Endou? Tsunami? un aiutino?"
"Nemmeno per sogno!"
"Buona fortuna, Yuuya!"
"Grazie tante! Begli amici che mi ritrovo!" Sbottò prima di iniziare a correre, inseguito da Midorikawa che sembrava avere intenzioni bellicose.

In mezzo a tanta confusione, Kidou e Gouenji appallottolavano mucchietti di riso discorrendo tra loro del più e del meno.
"Vi serve una mano?" Sopraggiunse Hiroto che aveva appena terminato di rimediare ai danni provocati da Veteran e Kabeyama "Non ho niente da fare e preferirei evitare che sia Midorikawa a trovare un modo per tenermi occupato."
Gli altri due sorrisero di rimando invitandolo ad unirsi a loro nella preparazione degli onigiri.
"Grazie, ma posso sapere una cosa?" Domandò il rosso guardando le polpettine già pronte disposte su un vassoio "Come mai metà degli onigiri che avete preparato ha la tipica forma triangolare mentre gli altri somigliano a... come dire...fogli di carta accartocciati?"
L'attaccante di punta dell'Inazuma scoppiò a ridere.
"Semplicemente perchè Kidou è del tutto incapace di dare al riso la giusta forma! Per questo gli onigiri che ha fatto lui hanno un aspetto orribile!"
"Non sono orribili!" Protestò lo stratega della squadra assumendo un cipiglio offeso ed indignato che aveva del ridicolo "Sono solo diversi!"
"Vorrai dire informi!"
"Io li trovo carini." Fece Hiroto conciliante.
"Ma se hai appena detto che somigliano a fogli di carta accartocciati!"
"Stavo solo scherzando!"
"Allora? A che punto siete con gli onigiri?" Chiese Midorikawa avvicinandosi dopo aver provveduto ad appendere Kogure all'attaccapanni in salotto.
"Siamo a buon punto." Replicò Gouenji "Hiroto ci sta aiutando."
"Bene!" Sentenziò il centrocampista esaminando con fare critico il risultato del loro lavoro "Questi sono veramente brutti! Spero che il sapore sia migliore del loro aspetto, perchè sono davvero deformi!"
Il biondo prese a ridere senza ritegno mentre Kiyama batteva colpetti consolatori sulla spalla di Kidou, improvvisamente rabbuiatosi.

Pochi minuti più tardi la cena era pronta, e la combriccola si riunì attorno alla tavola apparecchiata e imbandita.
"Itadakimasu!" Berciò Endou per poi gettarsi a capofitto sul cibo.
"Sembra tutto buonissimo!" Disse Tachimukai entusiasta.
"E' vero! Anche se devo dire che quegli onigiri hanno una forma veramente strana!"
"In effetti sono proprio bruttini." Concordò il portiere di riserva.
"Già! Ehi Kidou, perchè quell'aria affranta?"
"Avete offeso la sua dignità di chef." Spiegò Hiroto mentre Gouenji rideva dell'espressione depressa assunta dal compagno.

Salvo il piccolo incidente diplomatico, la cena si svolse piacevolmente tra chiacchiere e risate; consumata l'ultima portata, il gruppo si disperse.
Kabeyama e il signor Veteran furono incaricati da Midorikawa di lavare i piatti e Kogure di rassettare la cucina; naturalmente nessuno degli interessati osò contestare ma si accinsero immediatamente ad eseguire i compiti assegnati mentre i compagni di squadra furono liberi di svagarsi come preferivano.

"Cosa stai guardando, Kazemaru?" Chiese Fubuki raggiungendo in salotto l'amico dai capelli color turchese che, rannicchiato contro la spalliera del divano posto di fronte al televisore  acceso, sbirciava lo schermo attraverso le fessure tra le dita delle proprie mani serrate davanti al viso.
"Un film dell'orrore." Rispose con un filo di voce "La maschera di cera."
"Ma lo conosco! L'ho già visto; è carino."
"Carino?! E' un bagno di sangue!"
"E' un horror." Fece spallucce l'albino.
"Non avrei mai dovuto iniziare a guardarlo; ho paura!"
"E' solo un film, Ichirouta."
"Lo so, ma sono ugualmente terrorizzato! Potresti restare a guardarlo insieme a me?"
"Io veramente contavo di andare a letto presto."
"Ti prego Shirou, non abandonarmi!" Lo supplicò il corridore con gli occhi lucidi "Se rimango solo morirò di paura, lo so!"
"E va bene." Sospirò l'altro rassegnato prendendo posto accanto al compagno.
"Evviva! Grazie!"
Così si misero a guardare il film, Kazemaru stringendo convulsamente il braccio di Fubuki che tentava di tanto in tanto di liberarsi da quella morsa dolorosa, senza successo.
"Ma se lo trovi così spaventoso perchè non cambi canale?"
"Non potrei mai!" Replicò il velocista "Se non scopro come finisce il film continuerò a pensarci e ripensarci e questa notte non chiuderò occhio!"
"Capisco! Ma, scusami se te lo dico, mi stai bloccando la circolazione."
"Oh, scusami Shirou! E' la tensione!"

In quella sopraggiunsero Tsunami, Tachimukai e Kabeyama, quest'ultimo sorreggendo una ciotola ricolma di pop corn.

"Noooo! Non potete occuparmi il televisore! Sul sesto canale trasmettono i campionati di wind-surf!" Fece il surfista sgomento.
"Hai sentito Kazemaru? Forse potresti cambiare canale." Colse la palla al balzo Fubuki.
"Neanche per sogno!" Ribatté deciso il numero dieci "Mi dispiace Tsunami, ma se vuoi vedere il windsurf dovrai chiedere a Fudou di lasciarti usare il megaschermo nella sua camera."
"Io in camera di quello lì non ci entro nemmeno morto! Chissà cosa trama entro quelle mura! C'è chi dice che abbia una piantagione di banane sotto il letto."
"Sono solo calunnie!" Protestò Fudou, apparso silenziosamente da non si sa dove, facendo sobbalzare i compagni.
"Ma si può sapere da dove sei spuntato?!"
"Sono sempre stato qua! In ogni caso scordati di guardare il tuo stupido wind-surf sul mio prezioso televisore, Tsunami!"
"Nessuno ti ha chiesto niente, mangiabanane!"
"Come mi hai chiamato?!"
"Ma cosa state guardando di tanto interessante?" Domandò Tachimukai ai due seduti sul divano, cercando di sovrastare il baccano prodotto da Fudou e Tsunami che avevano preso a litigare tra loro.
"Un film horror."
"Non sapevo che ti piacesse quel genere, Kazemaru."
"Infatti non mi piace per niente."
"Allora perchè stai guardando?"
"Ho visto l'inizio." Spiegò l'interrogato "Devo sapere come finisce!"
Il portiere rivolse un'occhiata perplessa a Fubuki che rispose con un'alzata di spalle.
"Perchè non vi sedete? Se lo guardiamo insieme avrò meno paura."
"Non saprei, Kaze-kun." Tentennò Tachimukai "Non amo i film che fanno paura."
"Nemmeno io, in effetti." Rincarò Kabeyama.
"Non ditemi che avete paura di un film!" Intervenne Tsunami improvvisamente dimentico della lite in corso con il numero otto  "Siete dei fifoni!"
"Non siamo fifoni!"
"Dimostratelo!" Li sfidò Fudou "Guardate il film fino alla fine, se ne avete il coraggio!"
"Sempre se non siete troppo conigli!"
"Vi farò rimangiare tutto!" Esclamò l'ex giocatore della Fauxshore "Heigoru, siediti e passami i popcorn!"
"Ma io..."
"Non possiamo lasciare che si prendano gioco di noi in questo modo! Ne va del nostro orgoglio!"
"Si, ma..."
"Ci hanno chiamato conigli!"
"E va bene!" Acconsentì il difensore sedendo ai piedi del divano "Ma i popcorn li tengo io!"
"Voglio proprio vedere quanto resisterete prima di darvela a gambe!" Ghignò Fudou sistemandosi sul sofà tra Fubuki e Tsunami.
"Chi stai infastidendo questa volta, Akio?" Chiese Sakuma facendo la sua comparsa insieme a Kidou, entrambi attirati dagli schiamazzi dei compagni.
"Vedo che state guardando un film del terrore." Soggiunse il rasta mentre il moro rispondeva alla domanda dell'amico con un gesto decisamente poco fine.
"Vi unite a noi?" Li invitò Tachimukai "Ci sono anche i popcorn!"
"Ho sentito la parola popcorn?!"
Endou arrivò di corsa dal piano superiore, percorrendo le scale ad una velocità che aveva del soprannaturale.
"Si, stavo appunto dicendo a Yuuto che stiamo guardando un film e..."
"Se ci sono i popcorn guardo il film insieme a voi!" Interruppe il capitano spaparanzandosi accanto a Kabeyama seguito da Kidou mentre Sakuma e Fudou si contendevano il posto sul divano più vicino al bracciolo.
"C'è posto anche per noi?" Fece Midorikawa arrivando in quel momento con Hiroto.
"Certo!" Rispose Kazemaru stringendosi per fare posto all'ex alieno.
"Io vado a preparare altri popcorn!" Disse il rosso lanciando un'occhiataccia a Kabeyama ed Endou che in poco meno di due minuti avevano svuotato la ciotola.

A distanza di poco meno di mezz'ora la scena che si prospettò agli occhi di Kogure, giunto in salotto alla ricerca di una vittima sprovveduta da sottoporre ad uno dei collaudati scherzi del suo vasto repertorio, fu la seguente: Kazemaru e Midorikawa, spalla contro spalla, seguivano il film terrorizzati sobbalzando ogni tre secondi e coprendosi gli occhi a vicenda mentre ai loro piedi Endou e Kabeyama bisticciavano per il possesso della ciotola con i popcorn che Hiroto sgranocchiava indisturbato approfittando della distrazione dei due compagni; Tsunami dormiva con la testa sulla spalla di Fudou che fissava lo schermo del televisore ostentando un'espressione annoiata, nonostante il suo continuo mangiucchiarsi le unghie delle mani tradisse un certo nervosismo, la qual cosa non era passata inosservata agli occhi di Sakuma che sghignazzava incapace di darsi un contegno.
"Cosa state facendo?" Chiese Yuuya a Kidou che, ad eccezione di Tachimukai e Fubuki, sembrava essere l'unico a non avere seri problemi mentali.
"Stiamo guardando la maschera di cera." Replicò il ragazzo "E' un film dell'orrore."
"Voglio vederlo anche io!" Dichiarò Kogure dimenticando le intenzioni che l'avevano spinto a raggiungere i compagni.
"Non è un programma adatto ad un ragazzino della tua età." Fece presente Tachimukai.
"Guarda che ho solo qualche anno meno di te!" Ribatté l'altro offeso.
"In ogni caso il film è iniziato da un bel po'; è appena finito il primo tempo!"
"Non importa! Basta che mi facciate un riassunto di quello che mi sono perso."
"In pratica ci sono due pazzi che vogliono ricoprire di cera chiunque capiti sotto tiro." Sintetizzò Kidou "Per il momento sono già stati sterminati due terzi del cast del film."
"Raccapricciante!" Commentò il più giovane rabbrividendo mentre, sul maxi-schermo, uno dei personaggi principali veniva decapitato brutalmente.
"Già! Pensa che alla fine si salvano solo la protagonista e suo fratello!" Lo informò Fubuki.
"Grazie tante, Shirou!" Reclamò Midorikawa "Già che ci sei dicci come finisce il film!"
"Muoiono gli assassini ma si scopre che avevano un altro fratello, che poi sarebbe il tizio che ha accompagnato la protagonista fino alla cittadina abbandonata." Rispose candidamente il lupo dei ghiacci, non cogliendo l'ironia nel tono adottato dall'amico.
Nella stanza calò il silenzio e gli occhi di tutti si posarono sull'albino.
"Perchè mi guardate in quel modo?"
"Io lo ammazzo." Disse Fudou spezzando il silenzio.
"Questa volta hai tutta la mia approvazione." Assentì Sakuma.
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"Io lo tengo fermo e tu lo uccidi, d'accordo Akio?"
"Ci sto!" Accettò il centrocampista avventandosi su Fubuki e iniziando a fargli il solletico.

Inutile a dirsi, di lì a poco scoppiò una guerra a colpi di solletico senza precenti.
"Si può sapere cos'è questo pandemonio?!" Comparve Gouenji, curioso di sapere a cosa fosse dovuto il chiasso che da tre quarti d'ora a quella parte gli impediva di prendere sonno.
"Aiuto Shuya, mi stanno uccidendo!" Implorò Fubuki scosso dalle risate dovute all'azione combinata di Sakuma e Fudou, ben decisi a tramortire il compagno a forza di solletico.
"Volete lasciarlo stare, voi due?!"
"Scordatelo! Se lo merita!"
"Muoio!" Gemette Shirou paonazzo come non mai, contorcendosi e ridendo senza controllo.
"Cosa può aver fatto di tanto terribile per meritarsi una punizione simile?" Domandò il cannoniere impietosito.
"Ha osato svelarci il finale a sorpresa del film che stavamo guardando!"
"E vi sembra un motivo valido?!"
"Certo!"
"Si! Io ho ucciso per molto meno!"
"Badate che se muore ci toccherà trovare qualcuno che lo sostituisca in campo!"
"Non è un problema!" Replicò Fudou indifferente.
"Aspetta, e se Kudou lo sostituisse con quello scimmione di Someoka?"  Si bloccò Sakuma, atterrito "Sarebbe una disgrazia!"
"Non hai tutti i torti! Forse ci conviene tenere in vita questo nanerottolo; sarà anche un guastafeste ma preferisco lui al sosia malriuscito di King Kong!"
"Allora smettete di torturarlo!"
"Sei il mio eroe, Shuya!" Ansimò Fubuki con il respiro affanoso, accasciandosi tremante sul divano.
"Che ti serva di lezione, Shirou!"
"Puoi giurarci!"
"Adesso posso sapere che film stavate guardando?"
"La maschera di cera." Rispose Endou "Non è ancora finito! Resta a guardarlo insieme a noi, Gouenji!"


Quando, due ore più tardi, il signor Veteran si levò dal proprio letto per procurarsi un bicchiere d'acqua in cucina, trovò i famosi e celebratissimi giocatori dell'Inazuma Japan addormentati in salotto, chi sul divano e chi sul pavimento.
"E pensare che hanno fatto tanto rumore per accaparrarsi le camere migliori!" Ridacchiò superando l'ammasso di corpi avvinghiati costituito da Endou, Tachimukai e Midorikawa per poi procedere verso la cucina, attento a non inciampare nella gamba di Tsunami che penzolava scompostamente dal divano.
"Buonanotte, piccoli campioni!"

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Capitolo 2
*** 2 ***


Ciao a tutti!
Mi scuso per il ritardo nell'aggiornare questa storia, ma dovete sapere che sono quasi tre settimane che non riesco a concludere il capitolo in modo decente... continuo a scrivere e a cancellare! Alla fine, visto che il tempo passa e la fanfiction prende polvere, ho deciso inserire quello che ho scritto anche se è più breve rispetto a come lo volevo e non mi piace.
Vi prometto che il prossimo capitolo sarà migliore!
Intanto ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno letto il capitolo precedente e soprattutto chi ha commentato... GRAZIEGRAZIEGRAZIEEEE!!! mi avete resa felicissima!
Vi lascio alla storia!



L'alba era giunta da poco quando il signor Veteran si apprestò a partire alla volta di Tokio per recuperare lo staff dell'Inazuma Japan e condurlo fino a residenza Coldbreeze.
La luce tenue e rosata dei primi raggi di un sole pallido e neonato stentava ad insinuarsi tra le tende che coprivano le finestre del salotto dove ancora riposavano i membri della squadra.
L'uomo si avvicinò il più silenziosamente possibile ad uno dei ragazzi, facendo attenzione a non disturbare il sonno degli altri.
"Kidou?" Chiamò a mezzavoce.
Il giovane stratega si mosse lentamente impiegando qualche istante per destarsi del tutto e, nascosti dalle lenti degli inseparabili occhiali da aviatore, i suoi occhi scarlatti si schiusero mettendo a fuoco la sagoma dell'autista.
"Scusami se ti ho svegliato, Yuuto." Bisbigliò Veteran "Ma sto partendo e volevo avvisarti."
"Ha fatto bene, signore."
"Per le prossime ore resterete in questa casa senza potervi affidare alla presenza di adulti responsabili."
"Non deve preoccuparsi! Dopo tutto siamo più che in grado di badare a noi stessi."
"Ne sono convinto." Assentì il conducente del pulmino Inazuma "Ma mi sentirei più tranquillo se tu accettassi di assumere la responsabilità di tenere d'occhio i tuoi compagni per evitare che si caccino nei guai."
"Se serve a rassicurarla le prometto che lo farò."
"Speravo che lo dicessi! Ora posso partire senza preoccupazioni." Sorrise l'uomo "Sei un ragazzo con la testa sulle spalle e so di poter fare affidamento su di te."
"Non la deluderò, signore."
"Ne sono certo! Adesso devo andare, ti auguro una buona giornata!"
"Altrettanto, e faccia buon viaggio!" Rispose Kidou seguendolo con lo sguardo finchè non ebbe oltrepassato la soglia della villa e la porta non si fu chiusa alle sue spalle.
Uno strano e sottile senso di inquietudine si fece strada in lui mentre ripensava alla promessa che aveva appena acconsentito a mantenere; razionalmente sapeva che di lì a quella sera, quando Veteran avrebbe fatto ritorno accompagnato dal Mister e dalle sue collaboratrici, era piuttosto improbabile che si verificassero incidenti o disastri di portata tale da mettere in serio pericolo i giocatori della nazionale giapponese, ma questa confortante consapevolezza non riusciva a zittire le voci congiunte del pessimismo e dell'ansia.

"A cosa stai pensando tanto intensamente, Yuuto?"
"Jirou!" Sobbalzò il ragazzo bruscamente distolto dal proprio rimuginare "Non credevo fossi sveglio!"
"Questo rompiscatole mi ha tirato un calcio." Disse Sakuma indicando Fudou, ancora addormentato di fianco a lui, e assestandogli una gomitata per ripicca.
Al che il centrocampista spalancò gli occhi e saltò in piedi come una molla, brontolando qualcosa di incomprensibile in una lingua che suonava vagamente simile al tedesco.
"Buongiorno Akio!" Ridacchiò Kidou osservando divertito l'espressione stralunata dipinta sul volto del compagno.
"Sei stato tu!" Fece quest'ultimo additando Sakuma con aria accusatoria "Mi hai dato una gomitata!"
"Te la meritavi."
"Stavo dormendo!" Protestò il moro indignato.
"Se è per questo ero anche io nel mondo dei sogni quando hai avuto la bella idea di prendermi a calci!"
"L'avrò fatto senza volerlo! Non posso controllare i movimenti del mio corpo quando dormo!"
"E io non posso controllare i miei istinti  omicidi quando vengo svegliato a suon di calci!"
"Ma è possibile che voi due non abbiate niente di meglio da fare che litigare a quest'ora del mattino?!" Intervenne Kazemaru sbadigliando infastidito "Stavo dormendo così bene!"
"Anche io prima di essere svegliato dal vostro parlottio!" Rimarcò Kogure stiracchiandosi.
"Parlate per voi!" Ribatté Tsunami "Ho la schiena a pezzi! Vorrei sapere chi me la fatto fare di dormire su questo dannato divano!"
"E io cosa dovrei dire?! Ti faccio presente che ho trascorso la notte sul pavimento!" Disse Midorikawa con voce ancora impastata dal sonno.
"Usando il sottoscritto come cuscino, tra l'altro!" Puntualizzò Hiroto.
"Ho dovuto ingegnarmi visto che Tachimukai si è accaparrato tutti i cuscini disponibili!"
"Ho il collo delicato!" Si giustificò il portiere "Mi viene la cervicale se non riposo nella posizione corretta."
"Secondo me sono tutte scuse!"
"Lasciamo perdere!" Conciliò il rosso "Visto che siamo tutti svegli, diamoci una mossa e prepariamoci per gli allenamenti!"
"Non proprio tutti, a dire il vero." Precisò Fubuki "Il capitano dorme ancora."
Gli occhi di tutti si puntarono su Endou che ronfava indisturbato a dispetto della confusione che lo circondava.
"Non si smentisce mai!" Sospirò Kazemaru scuotendo il capo contrariato.
"Vorrei sapere come riesce a dormire in mezzo a questo trambusto!" Commentò Sakuma quasi ammirato.
"Ci vuole ben altro per disturbarlo quando dorme, credimi!"
"Qualcuno lo svegli!" Tagliò cordo Fudou, ancora di cattivo umore a causa del brusco risveglio.
"E come, di grazia? Non si sveglia neanche con le cannonate!"
"Fate largo!"
Goenji si fece strada tra gli amici trasportando una pentola che aveva provveduto a riempire d'acqua fredda.
"Non vorrai...?!"
"E invece si!" Rispose il bomber deciso per poi avvicinarsi al portiere della Raimon e svuotare su di lui l'intero contenuto del recipiente.
Seguirono istanti di silenzio teso; tutti fissavano Endou pietrificati in attesa di una sua reazione.
Il giovane aggrottò le sopracciglia nel sonno e strizzò gli occhi apparentemente infastidito prima di... girarsi su un fianco e riprendere a russare con rinnovato vigore!
"Non posso crederci!" Mormorò Shuya attonito.
"Nemmeno io!" Fece eco Kabeyama con gli occhi sgranati per l'incredulità.
"Io invece non mi stupisco più di nulla; lo conosco troppo bene." Replicò il corridore dai capelli turchesi "Arrenditi Goenji, non sai con chi hai a che fare!"
"Inizio a rendermene conto." Assentì l'attaccante sconcertato come mai era apparso prima di quel momento "Vado a fare colazione! Ho bisogno di mettere qualcosa sotto i denti."
"Colazione?!" Scattò in piedi Endou, perfettamente sveglio "Qualcuno ha detto colazione?!"
"Non è possibile!" Articolò difficoltosamente il biondo.
"Perchè mi guardi in quel modo, Shuya? Non startene lì impalato! Andiamo a fare colazione e poi subito ad allenarci! Non perdiamo tempo!"
Il cannoniere rivolse uno sguardo interrogativo a Kazemaru, troppo frastornato per pronunciare parola.
"Lascia perdere Shuya, ci sono cose che vanno al di là della comprensione umana." Disse Ichirouta battendo delicati colpetti sulla schiena del compagno in segno di solidarietà.
"Di cosa state parlando?"
"Niente di importante, Endou! Andiamo a mangiare!"
"Ottima idea, ho una fame!" Approvò il capitano entusiasta seguendo i compagni in cucina "Ehi, ma... qualcuno sa dirmi perchè sono tutto bagnato?!"

A distanza di poco meno di un'ora la squadra al completo era riunita nei pressi del campo da gioco annesso all'abitazione e la sessione di allenamento fuori sede ebbe ufficialmente inizio.
Mentre Tachimukai ed Endou si alternavano a difesa della porta mettendo alla prova le proprie abilità nel tentativo di parare i tiri di Goenji, Fubuki ed Hiroto, difensori e centrocampisti si esercitavano nei passaggi e nei dribbling in una sorta di caotico tutti contro tutti.
La seconda fase dell'allenamento invece, secondo le istruzioni impartite da Kudou, si svolse incentrata sulla messa a punto di nuove tecniche speciali e sul perfezionamento di quelle già collaudate.
"Sono soddisfatto!" Dichiarò Kabeyama quando, finalmente, giunse l'ora di fare ritorno alla residenza per consumare il pranzo "La mia nuova tecnica difensiva è quasi ultimata!"
"L'allenamento da i suoi frutti!" Commentò Endou allegro "Anche la tecnica combinata di Fudou e Kazemaru sembra essere quasi completa."
"Il mister sarà sicuramente soddisfatto dei nostri progressi!" Affermò convinto Midorikawa "Chissà, forse dopo aver constatato quanto siamo migliorati deciderà che non è il caso di esagerare con gli allenamenti intensivi!"
"Io non ci conterei troppo." Replicò Sakuma "Kudou non è il tipo da andarci leggero con gli allenamenti! Scommetto che non appena arriverà ci metterà sotto senza lasciarci un attimo di tregua, come al solito."
"Può darsi, ma visto che non sarà qui prima di stasera possiamo prenderci il pomeriggio libero!" Stabilì Tsunami "Ci meritiamo un po' di svago, no?"
"Assolutamente!" Concordò Kogure.
Fubuki sorrideva con lo sguardo rivolto verso le piste innevate a poca distanza dalla villa, pregustando il momento in cui avrebbe potuto saggiarle con lo snowboard.
"Non stai più nella pelle, vero Shirou?" Fece Kidou interpretando i pensieri del compagno che annuì di rimando.
"Porta ancora un po' di pazienza! Tra poco potrai finalmente mettere la tavola ai piedi!"
"Non prima di avermi aiutato a preparare il pranzo!" Saltò su Midorikawa, nuovamente calatosi nel ruolo di despota implacabile al servizio della buona cucina.
Il lupo dei ghiacci sospirò rassegnandosi all'idea di attendere ancora un paio di ore mentre l'ex capitano della Gemini Storm iniziava ad impartire ordini e direttive prima ancora di aver varcato l'ingresso di casa.





"Sono distrutto!" Sbuffò Fudou lasciandosi cadere pesantemente su una delle sedie disposte attorno al tavolo appena apparecchiato da Hiroto e Kidou "Penso di non aver mai lavorato tanto in vita mia!"
"A chi lo dici!" Esclamò Tachimukai occupando il posto accanto "Mi fanno male le mani per tutte le verdure che ho affettato!"
"Non voglio più vedere una singola, dannata carota per i prossimi trecento anni!"
"Quante storie!" Li rimbrottò Midorikawa togliendosi il grembiule da cucina indossato fino a quel momento "Dovreste essere contenti di esservi resi utili e comunque dovevate solo pulire e tagliare gli ortaggi per il ramen!"
"Ti sembra poco?!"
"Sei davvero senza cuore, Ryuuji-kun!"
"L'importante è che siamo riusciti a preparare il pranzo senza far esplodere la cucina!" Intervenne Hiroto sedando la discussione sul nascere "Non so voi, ma io muoio di fame!"
"Anche io!" Diede manforte Kabeyama.
"Allora ognuno al proprio posto!" Fece l'ex alieno dai capelli verdi esortando i compagni a sedere a tavola "Il pranzo è servito!"




Una volta consumato il pasto e terminato di sparecchiare, i ragazzi si alzarono da tavola sollevati all'idea di poter finalmente disporre di un intero pomeriggio di libertà e divertimento.
"Io vado alle piste!" Annunciò Fubuki, smanioso di ricongiungersi al suo amato snowboard.
"Non così in fretta!" Lo frenò Midorikawa bloccandolo mentre indossava il giaccone invernale "E' il tuo turno di lavare i piatti!"
"Ma...!"
"Niente ma! Oggi spetta a te e a Kazemaru!" Lo interruppe il centrocampista "E tu non fare quella faccia, Ichirouta! Sai bene che ognuno deve fare la propria parte!"
"Se mi lasci andare adesso prometto che mi occuperò delle faccende domestiche al posto tuo per tutta la durata del ritiro!" Tentò di corromperlo l'albino.
"Bel tentativo Shirou, ma adesso vai a lavare i piatti!"
"Ti pregooooooo!"
"Non mi incanti con l'espressione da cane bastonato!"
Fubuki abbassò il capo sconfitto e depresso avviandosi in cucina seguito da un Kazemaru quanto mai scontento.
"Ci vuole fermezza!" Borbottò serio Midorikawa "Fermezza e disciplina!"
Annuì convinto allontanandosi a passo marziale mentre Hiroto e Sakuma facevano del loro meglio per soffocare le risate.

Quando, alfine, i due incaricati al lavaggio delle stoviglie portarono a compimento quella che sembrava un'impresa ai limiti della sopportazione alla noia, gli altri componenti dell'Inazuma Japan erano già usciti a divertirsi da almeno una mezz'ora.
"Non ci hanno neanche aspettati!" Bofonchiò Kazemaru indispettito.
"Sicuramente ci staranno attendendo alle piste!" Disse l'altro più che mai impaziente di raggiungere gli amici.
Senza ulteriori indugi, i due indossarono le proprie tenute invernali e lasciarono l'abitazione per dirigersi verso i campi da sci, con gli snowboard in spalla.
Il primo in cui si imbatterono una volta giunti ai piedi delle discese innevate fu Gouenji, che sedeva imbronciato su una panchina esposta ai raggi del sole timido di quel gelido pomeriggio.
"Dove sono gli altri?" Lo interrogò Ichirouta salutandolo con un cenno.
Per tutta risposta il biondo indicò un tratto di pista ove risultavano perfettamente distinguibili, seppur in lontananza, le sagome di Endou e diversi altri compagni.
"Come mai non sei con loro?" 
"Non me la cavo molto bene sulla neve." Replicò l'attaccante seccamente, quasi infastidito dalla sua stessa ammissione.
In quel momento Kidou e Sakuma giunsero zigzagando elegantemente con le proprie tavole tra gli sciatori sparsi sulla pista, preceduti dal capitano della Inazuma che apriva la strada ruzzolando in caduta libera, incapace di riacquistare il perduto equilibrio.

"Fubuki! Kazemaru!" Esclamò il portiere massaggiandosi il didietro dolorante non appena la sua corsa priva di controllo si fu conclusa in un goffo capitombolo ai piedi dell'atleta dalla chioma azzurra "Le piste sono fantastiche! Dovete provarle!"
"Purché non siate imbranati come Endou!" Precisò Fudou congiungendosi al gruppetto dopo aver percorso l'ultimo tratto del tracciato sciistico con impeccabile abilità "Ha travolto un gruppo di bambini che facevano lezione di sci e seminato il panico tra tutti!"
"Non sapevo che foste così bravi con lo snowboard." Osservò Kazemaru rivolto al centrocampista e a Sakuma, sovrastando le proteste di Endou.
"Abbiamo imparato quando ancora frequentavamo la Royal Academy." Spiegò Jirou "Tutti gli anni ci portavano in montagna e ci impartivano lezioni di sport invernali."
"Adesso capisco perchè ve la cavate così bene."
"Ma non bene quanto Fubuki!" Intervenne l'estremo difensore della nazionale "Quando lo avrai visto all'opera, Fudou, ti passerà la voglia di prendere in giro gli altri!"
"Ma davvero?" Fece l'altro squadrando il giocatore di Hokkaido con interesse "Sono curioso di vedere di cosa sei capace, pallidone!"
Il compagno non lo ascoltava neanche, troppo preso dalla smania di mettere la tavola ai piedi dopo tanto tempo.
"Perchè non facciamo qualche discesa, Shirou?" Lo esortò il numero due "Tanto per scaldarci."
"Certo!" Acconsentì la prima punta dell'Hakuren fremente.
Non aveva ancora mosso un passo in direzione dello skilift che il vociare caotico prodotto da Kogure, Tsunami, Tachimukai, Midorikawa ed Hiroto, intenti a sgolarsi nel tentativo di attirare la sua attenzione, lo indusse a fermarsi.
"Ti stavamo cercando, fratello!" Disse il surfista "Devi insegnarci a surfare sulla neve, ricordi?"
"Surfare sulla neve?" Ripeté Fubuki sconcertato.
"Hai promesso di darci lezioni di snowboard!" Gli rammentò Tachimukai.
L'espressione dell'albino mutò radicalmente.
"Non te ne sarai dimenticato!" Fece Midorikawa rivolgendogli uno sguardo severo.
"No! E' solo che speravo di fare qualche discesa prima di iniziare con le lezioni." Azzardò guardando Kazemaru in cerca di sostegno.
"Ma puoi farlo dopo!" Obbiettò il portiere della Fauxshore "Ti prego Fubuki-kun!"
"Per favoreeeeeee!" Diederò man forte gli altri quattro.
"Va bene." Sospirò il ragazzo rassegnato prima di essere trascinato dagli amici verso il pendio adibito all'esercizio dei principianti.
"Povero Shirou!" Commentò Kidou "Sembra che la sfortuna oggi non gli voglia dare tregua!"
"Era così impaziente di fare snowboarding!" Aggiunse Sakuma.
"Vorrà dire che ci raggiungerà più tardi!" Sorrise Endou salutando con la mano il gruppetto che si allontava "Che ne dite di tornare in pista?! Ho proprio voglia di fare un'altra discesa!"
"Certo che sei autolesionista!" Replicò Fudou "Non ti è bastata la figuraccia di poco fa?!"
"Nemmeno per sogno!" Ribatté il moretto facendogli una linguaccia per poi correre in direzione dello skilift.








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Capitolo 3
*** 3 ***


Cristalli di neve soffice ed eterea precipitavano dal cielo argenteo che sovrastava la folla di sciatori ed amanti degli sport invernali i quali, incuranti della temperatura rigida, rumoreggiavano entusiasti mentre compivano le loro acrobazie sulle piste, senza sapere di essere seguiti dallo sguardo invidioso di un giovane calciatore dai capelli grigi.
Da oltre un'ora a quella parte, lo snowboard di Fubuki giaceva inutilizzato sul suolo imbiancato e, se solo non fosse stato più che sicuro di avere a che fare con un oggetto inanimato, l'albino avrebbe giurato di sentire una vocina proveniente dalla tavola che lo esortava ad accomiatarsi dai suoi cosiddetti allievi per correre verso una qualsiasi pista e lanciarsi a capofitto in una discesa a rotta di collo.
"Sto impazzendo." Mormorò il lupo dei ghiacci lanciando l'ennesima occhiata malinconica allo snowboard.
"Hai detto qualcosa, Shirou?"
"Niente di importante Hiroto, parlavo con la mia tavola." Rispose al rosso che lo squadrava con l'aria di essere seriamente preoccupato riguardo alle sue condizioni di salute mentale.
"FUBUKI-KUN, GUARDAMI!"
Le grida di Tachimukai, che dall'alto della collinetta asservita alla pratica dei principianti si sbracciava in equilibrio precario sul proprio snowboard, richiamarono l'attenzione dei due a valle.
"Sono pronto a scendere!" Annunciò il portiere con fare determinato.
"Ricordati quello che ti ho detto sulla frenata!" Si raccomandò l'ex giocatore dell'Hakuren.
Yuuki annuì in risposta per poi darsi la spinta ed iniziare la discesa.
"Se la cava bene!" Commentò Hiroto osservandolo.
"Decisamente!" Concordò Shirou mentre gesticolava nell'intento di suggerire al compagno di frenare.

"Come sono andato, sensei?" Chiese Tachimukai eccitato, arrestandosi di fronte agli amici.
"Molto bene! Tu ed Hiroto avete fatto enormi progressi nell'arco di pochissimo tempo!"
"Abbiamo avuto un buon insegnante." Replicò l'ex alieno sorridendo compiaciuto.
"FATE ATTENZIONE LA' SOTTO!" Urlò Tsunami interrompendo la conversazione "STO ARRIVANDO!"
"Ehi! Guarda che è il mio turno!" Protestò Kogure guardando il surfista in cagnesco.
"Nemmeno per sogno, scricciolo!"
"Scendo prima io!"
"Non se ne parla!"
"Sono più bravo di te!"
"Non credo proprio! Comunque sono più vecchio, quindi scendo per primo!"
"NO!"
"SI!"
"NO!"
"SI!"
"NO!"
"VOLETE DARVI UNA MOSSA?!" Sbottò Midorikawa alle loro spalle "Se non vi decidete a scendere vi butto giù entrambi e, se sopravvivete alla caduta, vi darò da fare così tante faccende domestiche da farvi rimpiangere gli allenamenti intensivi di Kudou!"
Kogure e Tsunami si scambiarono uno sguardo terrorizzato e, in tutta fretta, si scagliarono contemporaneamente giù dal pendio.
"Uno alla volta!" Tentò inutilmente di fermarli Fubuki, ma era troppo tardi.
I due, animati dalla paura di incorrere nell'ira del compagno dai capelli verdi, percorsero un paio di metri traballando goffamente sulle tavole che portavano ai piedi per poi scontrarsi tra di loro e completare la discesa rotolando rovinosamente.

"Siete tutti interi?" Si accertò Shirou raggiungendoli preoccupato.
"Più o meno!" Rispose Yuuya dolorante tentando di districarsi dall'intrico di braccia, gambe e snowboard al quale aveva dato vita insieme a Tsunami.
"Come siamo andati?" Domandò quest'ultimo come se nulla fosse stato.
Il giovane istruttore si astenne dal replicare mentre Hiroto inarcava il sopracciglio, con un'espressione che parlava da sè.
"Manca solo Ryuuji-kun." Osservò Tachimukai volgendo gli occhi verso la figura del centrocampista, immobile sull'orlo del declivio.
"Cosa fa?! Non scende?!"
"Chiedeteglielo voi, se ci tenete! Io ho troppa paura di lui; è sadico e pericoloso, non mi stancherò mai di sostenerlo!"
"Non esagerare, Kogure! Midorikawa è un bravo ragazzo!" Obbiettò Kiyama "Certo, spesso si comporta da tiranno e a volte mi spaventa un pochino ma..."
"Un pochino?!" Saltò su Tsunami indignato "Quello fa venire i brividi, altrochè!"
"Non posso negare che sia leggermente inquietante." Ammise il rosso "Ma è un ottimo amico, un elemento prezioso per la squadra e vuole molto bene a tutti noi!"
"Se lo dici tu!"
"Comunque ha uno strano modo di dimostrarlo!"
"Ehm... Ragazzi?" S'intromise Fubuki "Non vorrei interrompervi, ma sembra che Ryuuji abbia qualche difficoltà!"
"Come mai non ci raggiunge?" Fece Tachimukai "Pensate che si sia verificato qualche problema con la tavola?"
"Spero di no!" Disse Hiroto per poi rivolgersi al diretto interessato "Ehi Ryuuji, tutto bene?!"
"No!" Giunse la replica.
I due attaccanti dell'Inazuma si guardarono in apprensione.
"Qual'è il problema?" Chiede Shirou sforzandosi di mantenere la calma.
"Non posso muovermi."
"Perchè?!"
Midorikawa bofonchiò qualcosa di indistinto in risposta che, ovviamente, non giunse alle orecchie dei compagni.
"Cosa?!"
"Come hai detto?!"
"Parla più forte!"
"Dannazione!" Imprecò il ragazzo arrossendo e prendendo fiato per gridare "NON POSSO SCENDERE PERCHE' HO PAURA, VA BENE?! HO UNA FIFA BLU! ADESSO AVETE SENTITO?!"
"Forte e chiaro!" Ribatté Tsunami guadagnandosi un'occhiata omicida da parte del numero tredici che, sull'orlo di una crisi nervosa, faceva del suo meglio per ignorare la consapevolezza di aver attirato su di sé lo sguardo di qualsiasi essere dotato di un minimo di udito nel raggio di una decina di chilometri.
"Cosa faccio adesso?!"
"E' semplice." Replicò Tachimukai "Metti in pratica quello che ci ha insegnato Fubuki-sensei e scendi."
"Non posso! Non ci riesco!"
"Puoi farcela, Ryuuji!" Intervenne il lupo dei ghiacci "So che puoi riuscirci!"
"Ho troppa paura di farmi male!"
"Forse non l'hai notato fratello, ma ti trovi in cima ad una collinetta alta pochi metri!" Si spazientì Jousuke "Non potresti farti male nemmeno se lo volessi!"
"Invece si! E so che se dovessi infortunarmi perderei il mio posto nella nazionale giapponese, come è successo nel corso del Football Frontier International!"
"Ma si può sapere di cosa stai parlando?! Dici cose senza senso!"
"Fidati di me Ryuuji, non corri nessun rischio!" Fece Fubuki con maggior tatto.
"Tanto non puoi andare peggio di Tsunami e Kogure!" Diede manforte Hiroto "E se non si sono fatti male loro non succederà niente nemmeno a te!"
"Ehi!"
"Grazie tante, fratello!"
"Scusatemi, non intendevo offendervi!"
"Non mi convinci nemmeno tu, Hiroto! Da qui non mi muovo!" Tagliò corto Midorikawa.
"Se Ryuuji-kun non viene giù da lì dovremo trovare qualcun'altro che si occupi dei mestieri di casa e della cucina." Sentenziò l'estremo difensore della Fauxshore con aria pensosa "Credo che Kabeyama sarebbe contento di cucinare per tutti."
Non aveva neanche finito di pronunciare il nome del compagno difensore che il giovane dalla capigliatura color pistacchio si precipitò giù dal colle percorrendo il tratto che lo separava dagli amici nella frazione di un secondo, in perfetto equilibrio sullo snowboard.
"Non permetterò mai a quell'impiastro di Heigorou Kabeyama di mettere le mani sulla MIA cucina!" Affermò orripilato "Dovrebbe passare sul mio cadavere!"
"Penso che non ce ne sarà bisogno." Sorrise trionfante Tachimukai.
"Sei un genio, Yuuki!" Gli strinse la mano Hiroto "Un autentico genio!
"Bella discesa, Ryuuji!" Si complimentò Shirou "Sapevo che ce l'avresti fatta!"
"Farei qualsiasi cosa per proteggere la mia cucina dalle grinfie di Kabeyama." Rispose il centrocampista "Guardate, arrivano gli altri!"
Endou e il resto della squadra si avvicinavano impacciati negli scarponi da snowboard che, ad ogni passo, sprofondavano nella spessa coltre di neve che rivestiva il suolo.
"Come procedono le lezioni?" Si informò Kazemaru una volta raggiunti i compagni.
"Benissimo!" Replicò allegramente Tsunami "Grazie agli insegnamenti di Fubuki siamo diventati tutti assi del surf sulla neve!"
"Si chiama snowboarding!" Precisò Kogure "Comunque stai esagerando! Dal modo in cui sei sceso dalla collina non mi sei sembrato propriamente un asso!"
"Senti chi parla! Mi pare che tu non sia andato molto meglio di me, piccoletto!"
"Dobbiamo perfezionarci, ma se non altro abbiamo acquisito le basi." Fece Kiyama stroncando il bisticcio sul nascere "Shirou è un ottimo maestro!"
"Allora siete pronti per venire con noi sulle piste!" Esclamò Mamoru entusiasta "Facciamo qualche discesa tutti insieme!"
"Io passo!" Declinò Midorikawa "Per oggi ne ho avuto abbastanza! Preferisco tornare alla villa per riposare."
"Vale anche per me." Disse Hiroto e Yuuya, Yuuki e Yousuke parvero essere dello stesso avviso.
"Va bene, allora ci vediamo più tardi a casa!" Acconsentì il capitano dell'Inazuma Japan "Troverete Heigorou e Shuya ad attendervi."
Il biondo attaccante, infatti, aveva salutato gli amici poco prima per fare rientro alla residenza dove Kabeyama, per nulla propenso ad esporsi al gelo e alla neve per il solo gusto di calcare le piste con lo snowboard, era rimasto per tutto il pomeriggio intrattenendosi con fumetti e videogiochi.
"A più tardi!" Si congedò l'ex giocatore della Gemini Storm "Mi raccomando di tornare in tempo per la cena!"
"Saremo puntualissimi!" Assicurò Kazemaru salutandolo mentre si allontanava insieme agli altri quattro compagni.

"L'ultimo che arriva allo skilift lava i piatti per una settimana!" Esclamò Endou dirigendosi verso la sciovia alla velocità massima consentitagli dall'ingombro degli scarponi che indossava.
"Ma quello non si stanca mai?!" Chiese Fudou sgomento.
"Si vede che non lo conosci ancora bene!" Ridacchiò Ichirouta per poi apprestarsi a seguire il portiere.
"Sei pronto Shirou?" Si rivolse Kidou all'albino "La neve aspetta solo te!"
"Pronto?! Non aspettavo altro!" Sorrise Fubuki afferrando la propria tavola e lanciandosi  in corsa verso gli impianti.
In pochi minuti il gruppetto raggiunse l'apice della pista rossa, ovvero quella di difficoltà intermedia.
Shirou avrebbe voluto cimentarsi con quella nera, più impegnativa, il cui percorso si articolava lungo il fianco scosceso dell'altura sulla quale si trovavano, partendo dalla sua vetta per snodarsi fino ai piedi di un torrente, attraversabile mediante un ponte mobile,  che delimitava l'inizio della pista rossa ; tuttavia, non volendo separarsi dagli amici, rinunciò al proposito dal momento che la forte pendenza che caratterizzava quella discesa avrebbe sicuramente rappresentato un ostacolo e un rischio per chiunque non fosse stato più che esperto e ben allenato in fatto di discipline invernali.
"Devi assolutamente scendere per primo, Shirou!" Berciò concitato Mamoru richiamando l'attenzione del compagno "Quando Fudou vedrà di cosa sei capace la finirà di darsi tante arie."
"Ammesso e non concesso che mister Lupo dei ghiacci sia all'altezza della sua fama!" Sottolineò provocatorio il centrocampista chiamato in causa.
"Certo che lo è! Nessuno batte Fubuki quando si tratta di snowboarding e sci!"
"Questo è tutto da vedere!"
L'attaccante dell'Hokkaido seguiva il battibecco del tutto impotente e rosso in viso per l'imbarazzo; perchè non la smettevano di parlare di lui come se non fosse stato presente?!
"Se il tuo amico è davvero così bravo, perchè non lo dimostra?!"
"E' proprio quello che sta per fare! Non è vero, Shirou?"
"Io veramente..." Tentò il ragazzo.
"Faremo una gara di snowboard!" Lo interruppe Fudou "Il primo che arriva a valle vince! Ci stai, pallidone?!"
"Ovviamente!" Dichiarò Endou con decisione "Non abbiamo paura di te!"
"Ma io..." Obbiettò Fubuki.
"Stai per fare una figuraccia, Akio!" Concluse il portiere.
"Lo vedremo!" Ribatté l'altro disponendosi con il proprio snowboard sull'orlo del pendio e facendo segno all'avversario di fare altrettanto "Quando vuoi tu, lupacchiotto!"
"E' proprio necessario?" Sospirò l'albino.
"Certo che lo è!" Rispose il primo difensore della Raimon incitandolo a prendere posto al fianco di Fudou.
"Iniziate la discesa al mio segnale!" Intervenne Sakuma divertito dalla situazione "Pronti... Partenza... VIA!"

I due sfidanti partirono contemporaneamente acquistando velocità dopo solo pochi tratti di pista.
Fudou, forte della sua innegabile abilità,  avanzava rapido e sicuro sul terreno innevato, anticipando Shirou di diversi metri che, dal canto suo, procedeva con movimenti eleganti e fluidi ma in modo quasi flemmatico, con l'aria di chi intendeva godersi la discesa in tutta tranquillità.
"E tu saresti un fenomeno dello snowboard?" Lo schernì Akio convinto della propria superiorità e sicuro di avere la vittoria in tasca "Scusa se te lo dico ma non mi sembri un granchè! Dovresti essere molto più veloce per battermi!"
"Hai ragione." Fece l'altro sorridendo "Forse dovrei aumentare un po' l'andatura."
Sotto gli occhi dei compagni di squadra che seguivano la competizione dall'alto, il giovane diede una spinta alla tavola ed eseguì un salto acrobatico grazie al quale guadagnò velocità e si portò accanto al contendente.
L'espressione sul volto di Fudou lasciava intendere quanto fosse stupito ma, dal momento che il centrocampista non aveva alcuna intenzione di lasciarsi superare con tanta facilità,  accellerò prontamente con l'intento di rimettere distanza tra se stesso e l'albino.
"Sei davvero veloce!" Sorrise quest'ultimo seguendo l'esempio del compagno "Ti faccio i miei complimenti!".
Con un nuovo salto sorpassò lo sfidante e proseguì ad una velocità vertiginosa fino alla fine del tracciato sciistico, dove si arrestò con un'aggraziata piroetta sullo snowboard.
"Sei grande Shirou!" Mamorou si sgolava sbracciandosi forsennatamente dall'alto della pista rossa "Gliel'hai fatta vedere a quello sbruffone!"
Fudou, per tutta risposta, gli rivolse un gesto della mano decisamente poco educato mentre raggiungeva il lupo dei ghiacci con aria imbronciata.
"E' stato divertente!" Disse questi sorridendo all'avversario "Sei molto bravo, Akio!"
"Vedi di non darti troppe arie, pallidone!" Ribatté l'altro piccato "Hai vinto per pura fortuna e puoi star certo che mi prenderò la rivincita!"
Lanciò uno sguardo sprezzante al compagno di squadra per poi dargli le spalle e avviarsi verso lo skilift.
Fubuki si trattenne qualche istante, seguendo perplesso le mosse dell'amico prima di decidersi a seguirlo.


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