It had to be you

di Tabita
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


It had to be you

It had to be you

 

1

 

Mi chiamo Ronald Weasley e credo che già questo possa spiegare molto della mia vita.

Per prima cosa il cognome: un Weasley ha già una dose di sfiga innata nel suo DNA.

Per non parlare del nome... Volete proprio sapere perchè mia madre mi ha chiamato così? Da Ronald Lovepotion, il suo scrittore di romanzi rosa preferito. Quando a 8 anni ne sono venuto a conoscenza, ho tentato di affogarmi nel calderone di Bill. Poi però Charlie mi ha ripescato per una caviglia, malgrado le proteste dei gemelli...  In ogni caso, da un Ronald non può venire nulla di buono. Una volta sono andato a controllare in biblioteca se esistessero Ron famosi: beh, non ce ne sono.

Analizziamo la mia situazione: sono il sesto di sette figli. Non il primo, l'unica femmina, quello più intelligente, no, semplicemente il sesto.

Sono il migliore amico del ragazzo che ha salvato l'intero mondo magico alla tenera età di un anno e che, con tutta probabilità, lo salverà definitivamente a 17.

Ah, sono anche il migliore amico della strega più brillante e intelligente dell'universo conosciuto. Anzi no, sono innamorato cotto della strega più brillante e intelligente dell'universo conosciuto, ma lei mi crede solo un amico, anche perchè, diciamocelo, per quale motivo si dovrebbe mai voler mettere con un Weasley, per di più con me? Ovviamente sono talmente codardo che non ho il coraggio di confessarle i miei sentimenti e così mi accontento di averla come amica. Tralasciando poi il fatto che continuiamo a litigare per delle cazzate...

Ma di una cosa sono sicuro: odio farmi seghe mentali alle 7.03 di domenica mattina. Perchè l'unica mattina in cui posso dormire fino a mezzogiorno mi sveglio all'alba e comincio a dissezionare la mia vita? Perchè? Ormai sono sveglio da più di mezz'ora e mi sono già stufato di stare a letto a fissare Neville russare. Improvvisamente mi ricordo che ieri mi è arrivata la nuova rivista di Quidditch a cui mi sono abbonato, "Pomi d'ottone e manici di scopa", ma che non sono ancora riuscito a leggerla per colpa della punizione della McGranitt. Devo averla lasciata giù su una poltrona... Mi alzo e, facendo attenzione a non svegliare nessuno, mi dirigo verso la Sala Comune.

Sono a più di metà della scala quando sento un singhiozzo: allarme. Mi arresto immediatamente e controllo accuratamente la stanza. Alla fine scopro che il pianto proviene da una specie di cespuglio castano, che sobbalza al ritmo dei singhiozzi: Hermione. Hermione che piange... Forse è meglio che vada via. So che un baldo cavaliere dovrebbe sempre consolare la sua dama, ma è una cosa che mi mette a disagio. Odio vedere la gente che piange, e se li conosco è anche peggio. Quindi ora, con calma, mi giro e torno di sopr-

-Ron!- mi chiama una voce piagnucolante e nel giro di un nano-secondo mi ritrovo un'Hermione piangente avvinghiata al mio collo. Ma da quand'è che è diventata così veloce?

-G-Gr-Grazie... Hai s-s-sentito che p-p-pi-piangevo e sei v-venuto a co-co-consolarmi!-

-Beh... di niente- rispondo, lanciando un'occhiata di nostalgia alla mia rivista. So perfettamente che sto mentendo, ma già piange, se le do un'altra delusione, questa si trasforma in una fontana! Mi sento in dovere di aggiungere qualcosa: -Che è successo?- chiedo.

-...E'...E' -otto!!-

-Scusa? Non credo di aver capito- oltre a lavarmi completamente il pigiama non riesce nemmeno a farsi capire... per la barba di Merlino...

-E' morto!-

Il mio cuore perde un battito.

-Chi?- domando con urgenza.

-Gr-Gr-Grattastinchi!- esclama con voce isterica, cercando di rompermi l'osso del collo.

Il gatto! E' morto il gatto. E io che credevo fosse una cosa seria. Cioè, un po' mi dispiace, per carità, era pur sempre il gatto di Hermione, anche se io non lo sopportavo. Pensavo fosse stato ucciso un membro dell'ordine, o magari un suo parente... Insomma, il gatto mi sembra uno dei mali minori, e piantatela di guardarmi come un insensibile! Sono solo realista, ecco cosa...

-S-Stamattina l'ho sc-sc-scosso e non s-si è m-mosso! Po-po-povero Gr-grattastinchi!! Non gli a-avevo dato n-ne-nemmeno la b-b-buonotte!-

Cerco di assumere un tono maturo e dico: -Mi dispiace... Che ne dici se ci sediamo un po'?-

Lei annuisce con il viso immerso nella mia maglietta e così ci spostiamo goffamente sul divano.

-T-ti spiace se ti a-ab-abbraccio ancora un p-po'?-

-Certo che no- rispondo, abbracciandola a mia volta.

Vi ricordate quello che ho detto a proposito sull'effetto che mi fa la gente che piange? Dimenticatelo. Avere Hermione tra le mie braccia è l'esperienza più inebriante della mia vita...

Pian piano i singhiozzi si calmano e lei riemerge dal mio petto.

-Grazie Ron. Sei stato così carino...-

Improvvisamente il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Posso contare le scie che le lacrime le hanno lasciato sulle guance. Ha gli occhi rossi e gonfi, ma per me è bellissima.

Così senza nemmeno pensare la bacio.

E in quel bacio mi sembra di morire e risorgere insieme.

Quando mi stacco incrocio il suo sguardo, il tipico e incomprensibile sguardo alla Hermione. E ovviamente vado nel panico: che cazzo ho fatto?!

Schizzo in piedi e comincio a blaterare: -Io... mi dispiace, non volevo... Non avrei proprio dovuto, cioè...-

Hermione stringe immediatamente le labbra e assume quel tono da prefetto-perfetto che  mi fa imbestialire, ma questa volta insieme c'è anche un'altra sfumatura che non riesco a capire.

-Già, certo... Non avresti dovuto. Ora devo andare di sopra- aggiunge secca, mentre corre verso le scale del dormitorio femminile senza voltarsi indietro.

Oh merda...

 

 

TAAAADAAAAN!! Dopo secoli e secoli sono tornata! Ci terrei a precisare un paio di cosine  sulla ff. E' stata liberamente ispirata dal film "Harry ti presento Sally" con Meg Ryan e Billy Crystal (stupendo! Se non l'avete ancora visto, correte ad affittarlo!), specialmente da una frase, che sarà posta nel capitolo finale della mia ff. In ogni caso tutta la vicenda ricorda il film: due amici che si amano, ma non lo sanno. Il titolo deriva dalla splendida canzone di Frank SInatra, che, tra l'altro, si trova nella colonna sonora del film.

Ma ora basta parlare... che ne dite di lasciarmi una recensioncina piccina piccina?

Baci

Tabita

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Il capitolo è dedicato alla mia

Il capitolo è dedicato alla mia tesora Pinkstone, per il suo entusiasmo e il suo supporto! GRAZIE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

2

 

Respira lentamente

Ho baciato Hermione.

Lascia perdere, inspira... espira....

Io - Ho - Baciato - Hermione.

Piantala!! Pensa solo a respirare!!!

Ho baciato Hermione e mi è piaciuto un sacco!!!!!

Ok, questa storia dei respiri non funziona.

Dopo che ho bacia- dopo che è successo, mi sono rifugiato nel dormitorio, per paura di incontrare Hermione. Ora sono qui a letto a tormentarmi.

Avete mai avuto giramenti di testa, nausea, tremori alle mani, tachicardia e aritmia tutti insieme?

No? Beh, non siete mai stati innamorati allora.

Come ho potuto fare una cosa del genere?? Lo desideravo da secoli, ma non dovevo farlo! Punto! Oh mamma, credo di stare per vomitare...

-Ron, sei già sveglio?-

Per poco non mi viene un infarto: il mio povero cuore già troppo provato non può sopportare questo tipo di spaventi...

Guardo Harry: è seduto sul bordo del letto che si pulisce pigramente gli occhiali nel bordo del pigiama. Ma come fa ad essere così tranquillo??!

-Ron? Ci sei?-

Il mio migliore amico mi sta sventolando una mano davanti al naso.

-Sì, uhm... sì-

-Stai bene? Sei bianco come un cencio!-

Non posso dirgli la verità: è troppo... imbarazzante, così decido di mentire: -Io... sì. Ho solo un po' di... di... malditesta!-

Ok, come bugiardo faccio schifo. Evidentemente lo capisce anche Harry, che mi rivolge uno sguardo sospettoso.

-Andiamo giù a fare colazione?-

Se mangio qualcosa credo che potrei rimettere anche il pranzo di Natale di 2 anni fa. E poi probabilmente ci sarà anche Hermione e io devo evitarla.

-No... non ho molta fame...-

-Tu non hai fame??-

Il Bambino-Che-E'-Sopravvissuto potrebbe non sopravvivere ancora per molto se continua con queste domande altamente irritanti...

-Beh, sai... il malditesta toglie l'appetito. Avrei bisogno di un po' d'aria fresca...- improvviso.

-Allora vestiti che ci vediamo all'ingresso tra 20 minuti! Anch'io ho voglia di fare una passeggiata nella neve!- grida Harry, correndo giù per le scale del Dormitorio, gaio e felice.

Odio le persone felici. Ancora di più odio passeggiare con persone felici. Ma forse questo mi toglierà Hermione dalla testa...

Mezz'ora dopo mi ritrovo intabarrato fino alle orecchie (non dopo che Neville, preso da pietà, mi abbia fatto notare che, invece della divisa stavo indossando l'abito da cerimonia... indovinate a chi stavo pensando?) a cercare di farmi strada in 60 centimetri di neve, facendo finta di ascoltare Harry, che mi spiega per filo e per segno tutte le tattiche di Quidditch.

Improvvisamente una voce svagata e leggera ci raggiunge da dietro: -Salve Harry! Salve Ronald!-

No! Non Luna Lovegood! Per carità, è una tipa a posto (oddio, "a posto" è una parola grossa...), ma non credo di riuscire a reggere le sue stranezze ora...

-Dovete stare molto attenti a camminare nella neve, così, senza protezioni! Dei Nitarsalli potrebbero impadronirsi dei vostri piedi!-

Appunto.

Non faccio in tempo a ingoiare la rispostaccia che avevo una mezza idea di dire a Luna, quando una furia mi spintona per terra, urlando: -TU!!!!!!!!!! CHE LE HAI FATTO?????????????-

Ora potrei dire che è stato un spietato mangiamorte assettato di sangue, ma purtroppo è stata mia sorella Ginny. E devo ammettere che c'è qualcosa di profondamente umiliante nel farsi sgridare dalla propria sorella minore... Soprattutto quando non riesci a spiccicare parola un po' perchè cadendo hai ingoiato tanta di quella neve da congelarti le viscere, un po' perchè lei ha la stessa espressione furente di tua madre.

Quando finalmente riesco a riacquistare l'uso delle corde vocali, le grido: -Ma di che accidenti stai parlando??? A chi ho fatto che cosa???-

-A Hermione!!!!!!! Di chi vuoi che stia parlando, razza di imbecille che non sei altro??- strilla la mia adorata sorellina, facendo così voltare ogni singolo studente presente nel parco.

Ovviamente arrossisco fino alle orecchie e tutto quello che riesco a fare è borbottare imbarazzato: -Questi non sono fatti tuoi...-

Ginny mi rivolge uno sguardo omicida: -Ah, non sarebbero fatti miei? Lei è mia amica e tu, purtroppo, sei mio fratello!-

Devo rispondere. Non posso, ma devo. Se mia sorella lo viene a sapere da Hermione, sarà anche peggio... Devo solo evitare che alla fine lei mi uccida e vi assicuro che non sarà facile.

Decido di raccontare il più velocemente possibile: -Stamattina ho trovato Hermione che piangeva perchè Grattastinchi è morto. Io, beh..., la stavo consolando quando...-

Non ce la faccio. Non posso dirlo. Devo.

Non posso. Devo.

Su, Ron, prendi un bel respiro profondo e...

-quando l'ho baciata-

Se prima ero rosso, ora emano talmente tanto calore da sciogliere la neve intorno a me. La notizia deve aver scioccato leggermente Ginny: mi fissa incredula e la sua mascella è a pochi centimetri da terra, tanto la bocca è spalancata.

Prima che mi aggredisca per aver fatto una cosa così stupida, mi affretto ad aggiungere: -Ma le ho chiesto scusa! Lo giuro! Le ho detto che mi dispiaceva!-

-Ho fatto bene, no?- chiedo titubante.

Mia sorella mi guarda a metà tra lo sprezzante e il triste: -Oh Ron, sei talmente stupido...-

E corre vie verso il castello.

Harry, che fino a questo momento era sembrato interessatissimo alle sue unghie, mi domanda esitante: -Ma... sul serio hai baciato Hermione?-

A fatica reprimo l'istinto di uccidere brutalmente il mio migliore amico.

-No, per scherzo!!- urlo sarcasticamente.

-Sì che l'ho fatto! Ma mi sono scusato! Miseriaccia, mi sono scusato!! Perchè è arrabbiata con me???-

Per chi non l'avesse capito, sto perdendo la calma.

-Questo lo dovresti capire tu- mi risponde Luna, strabuzzando i suoi occhi a palla.

E, prima che io possa anche solo realizzare ciò che ha detto, si allontana leggera nella neve.

Fantastico. Davvero fantastico. Questa sì che sarà una giornata da ricordare.

 

 

Un altro capitolo è finito... Innanzi tutto in ringraziamento davvero di cuore a KarmiGranger, Evan88, Alessandra, Rupertmania, Pinkstane, Vichan e Giuly Weasley per aver recensito!!! Grazie ragazze!!!

Che ne dite di lasciare una racensione?

Baci

Tabita

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Capitolo 3
*** 3 ***


3

3

 

Mancano tre giorni a Natale e Hermione ancora non mi parla. O per meglio dire, non mi parla se non per quelle rare volte in cui è costretta e vi assicuro che lascia trasparire tutta la sua freddezza. Come stamattina, quando mi ero fermato un nano-secondo ad allacciarmi la scarpa: -Ronald, se ti spostassi dal centro del corridoio, magari riuscirei a non arrivare in ritardo ad Incantesimi come fai tu di solito.-

Ma è mai possibile che fra di noi ci sia sempre qualcosa che non va?

Il fatto è che non riesco a smettere di pensare a lei.... Ad esempio, adesso dovrei essere concentratissimo sulla mia pergamena di Trasfigurazioni, ma non riesco a far altro che fissare Hermione sferruzzare berretti natalizi dall'altro capo della Sala Comune.

-Secondo me dovresti parlarle- afferma Harry improvvisamente, senza staccare gli occhi dal libro.

-Parlare a chi?-

Il mio migliore amico assume la sua migliore espressione esasperata.

-A Hermione!-

-Fino a prova contraria è lei che non mi vuole parlare. E se non ha problemi lei, perchè dovrei averne io?- borbotto tormentando la mia povera piuma.

- Se tu provassi a chiederle scusa, magari...- azzarda Harry, ma io lo interrompo prima che possa proseguire.

- Io mi sono già scusato!! Non ho la benchè minima intenzione di umiliarmi un'altra volta!-

-Così vuoi passare il Natale senza parlare con Hermione?-

Lo detesto quando centra in pieno il problema. Almeno quanto detesto l'idea di essere lontano da lei...

-Tu sai per caso cosa fa?-

-Ginny aveva invitato anche lei a passare le vacanze alla Tana, ma lei ha detto che per quest'anno è meglio che trascorra un po' di tempo con i suoi-

-Ah...-

Natale senza Hermione...

-Comunque è stata invitata anche lei alla festa dell'ultimo dell'anno del Ministero, magari la vedremo lì...-

Quasi dimenticavo: l'evento dell'anno, la festa di Capodanno. Il Ministero della Magia per la prima volta ha organizzato un un party in piena regola, con tanto di richiesta  di abito da cerimonia e schifezze varie. Io e Harry siamo stati invitati per i "servizi resi al ministero" bla bla bla... Poi si ballerà... Non so se vi ricordate come è andato a finire l'ultimo (nonchè unico) ballo a cui ho partecipato. Io purtroppo sì. Anche se credo che peggio di così la situazione con Hermione non possa andare...

- Di che stavate parlando?-

Come al solito, Ginny compare improvvisamente intromettendosi nella conversazione.

-Dei programmi di Hermione per le vacanze- risponde Harry, lanciandomi un'occhiata obliqua.

-Io le ho chiesto di passarle da noi, ma finchè qualcuno (e per qualcuno io intendo una persona il cui nome inzia per "R" e finisce per "onald")  non la pianta di fare l'imbecille cronico...-

-Te l'ho detto, amico- torna alla carica Harry -con le ragazze ci devi parlare: a loro piace-

L'affermazione non è piaciuta molto a mia sorella, che ribatte acida: -Parli di noi come se fossimo una strana specie di animali-

-Beh, dovete ammettere che siete un po' strane ..-

-CHE COSAAAA?????- strilla Ginny

Povero Harry, mai dire una cosa del genere davanti alla mia cara sorellina...

Sebbene potrebbe rivelarsi divertente vedere Ginny che sbrana qualcuno che non sia io, mi allontano per dare loro un po' di privacy e me ne vado a gironzolare per il castello.

Sono tutti impegnati a impacchettare le ultime cose per partire per le vacanze di Natale.

Tutti felici. Tutti allegri.

 Tranne me.

Continuo a passeggiare in giro finchè all'improvviso vedo Hermione dirigersi frettolosamente verso la biblioteca.

 Senza pensarci più di tanto decido di seguire il consiglio di Harry: passare il Natale con Hermione vale un'umiliazione in più.

La rincorro e posandole una mano su una spalla dico con quella che dovrebbe essere una voce sicura e sexy: -Hermione, ti potrei parlare un momento?-

Lei si gira, mi squadra come se fossi un mollusco e infine mi risponde: -Non posso, ho molto da fare-

-Solo un secondo, è importante...-

Spero solo che la mia voce non sia suonata troppo implorante, ma in ogni caso  sembra funzionare: malgrado l'espressione seccata, Hermione accetta di ascoltarmi.

-Ti do cinque minuti: vedi di muoverti-

Ma come è dolce la mia Hermione...

Ho appena pensato "la mia Hermione"??? Da quando la considero "la mia Hermione"?????

Non - mi - devo - distrarre.

 Devo trovare le parole giuste per scusarmi.

-Ehm...-

Che non sono queste.

Per il vostro bene, se volete che una persona a cui tenete vi perdoni, preparatevi un discorso. Non agite d'istinto o rischierete di rimanere a boccheggiare davanti alla donna dei vostri sogni come un pesce rosso.

-Io... ecco, volevo parlarti...-.

Sì, purtroppo sì. Questo è tutto quello che riesco a dire...

-Lo sapevo già, Ronald. Ti spiacerebbe sbrigarti? Sono molto impegnata- risponde Hermione, mettendosi le mani sui fianchi con fare aggressivo e cominciando a battere impazientemente il piedino a terra.

-Sì, ok...-

Un bel respiro profondo Ron, vai che ce la puoi fare!

-Noi... non ci parliamo più da un po', no? Da quando... insomma, da quando è morto Grattastinchi-

Azzardo un'occhiata al suo viso: inintelligibile. Ritorno a guardarmi interessatissimo le mani, che, tra parentesi, stanno cominciando a tremare lievemente.

-Mi dispiace per questo. E per quello che ho fatto-

A questo punto nei miei sogni Hermione si scioglieva in lacrime, mi abbracciava e mi diceva che non c'era niente da perdonare perchè mi amava alla follia. Invece nella realtà mi fissa impassibile come se non avessi neanche smesso di parlare.

Continuo titubante.

-Quindi... che ne dici se ce ne dimenticassimo e tornassimo amici?-

Concludo il tutto con un sorriso, o per meglio dire, con una smorfia sghemba che pretende di essere un sorriso.

Dopo quello che mi è sembrato un secolo, Hermione mi risponde, ma non come mi sarei aspettato.

-Per te, allora, non è successo niente?-

Che miseriaccia di domanda è?? Io vengo qui, le chiedo scusa e lei, invece che ringraziarmi, salta su con queste domande strambe?

-No, cioè sì!-

Calma Ron, calma...

-Voglio dire... perchè dobbiamo continuare a pensarci? La vita è breve, è meglio guardare avanti!-

Forse non avrei dovuto terminare con la frase che dice sempre mia madre...

Hermione sembra sconvolta (avrà riconosciuto il detto di mia mamma??)

-Tu non puoi baciarmi e poi pretendere di far finta di niente!!!!!-

-Come se fosse stata tutta colpa mia!! Eri lì che piangevi per quel tuo dannato gatto e ti sei praticamente avvinghiata a me!!! Mi hai costretto a consolarti!!-

Forse ho un po' esagerato.

- STAI DICENDO CHE HAI AVUTO PIETA' DI ME?!-

-No, aspetta, scus-

Prima che riesca a finire la frase, Hermione mi rivolta la faccia con una sberla.

-Mi fai schifo, Ronald Weasley!! SCHIFO!!! Non voglio vederti mai più!!!-

Dicendo questo, corre via lungo il corridoio deserto.

E io rimango immobile, ammutolito, senza neanche la forza di tastarmi la guancia rossa e dolorante, a guardarla mentre si allontana, maledicendomi per aver sprecato l'unica occasione che avevo per riaverla vicino.

 

 

 

Eh, già... so che state pensando... "Ma è mai possibile che quei due litighino sempre?" La risposta è sì XD Ma non preoccupatevi, la soluzione arriverà presto presto, il prossimo capitolo, credo. Volevo ringraziare di cuore Vichan, Giuly Weasley, Rupertmania, Evan88 e la mia tesora Pinkstone (grazie a te!! Che curiosità... stai tranquilla, tra poco avrai tutte le risposte! un abbraccio).

Buon Anno a tutti!!

Mi lasciate una recensione?

baci

Tabita

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Capitolo 4
*** 4 ***


Per prima cosa mi volevo scusare

Per prima cosa mi volevo scusare per la lunga assenza... ma finalmente sono riuscita a terminare l'ultimo capitolo! Parlando della fanfic, più avanti in questo capitolo ci sarà una frase in blu: è la battuta che recita Harry Burns alla fine di "Harry ti presento Sally". Ascoltando questa battuta, mi è venuta l'ispirazione per la storia, quindi ho deciso di metterla in bocca a Ron.

Questa storia è dedicata a Jacopo e credo che lui indovini il perchè ;)

 

 

4

 




Why do I do, just as you say, why must I just, give you your way
Why do I sigh, why don't I try - to forget
It must have been, that something lovers call fate
Kept me saying: "I have to wait"
I saw them all, just couldn't fall - 'til we met
It had to be you, it had to be you
I wandered around, and finally found - the somebody who
Could make me be true, and could make me be blue
And even be glad, just to be sad - thinking of you
Some others I've seen, might never be mean
Might never be cross, or try to be boss, but they wouldn't do
For nobody else, gave me a thrill - with all your faults, I love you still
It had to be you, wonderful you, it had to be you

 

( "It Had To Be You" di Frank Sinatra)

 

 

-Su, Ronnie, fa' sentire alla tua mamma se hai la febbre... Ma tu scotti!!!! Avrai per lo meno 39°C! Per la barba di Merlino, come farai per la festa di stasera?-

Non guardatemi così.

Non c'è niente di strano nel prendere uno dei Fondenti Febbricitanti di Fred e George per evitare una festa di S.Silvestro, ecco.  Chi non l'ha fatto almeno una volta?

E no, non lo faccio perchè non voglio rivedere Hermione. Come vi è potuta balzare per la testa un'idea del genere?

Assurdo, ecco cos'è.

Come se tutta la mia vita girasse intorno a lei...! Tsz!

Semplicemente non ho voglia di uscire, partecipare ad un banchetto preparato dai migliori elfi domestici d'Inghilterra, assistere ad uno spettacolo pirotecnico e incontrare tutte quelle persone barbose, tra cui il cercatore e il portiere dei Cannoni di Chudley... Voglio dire, ci sarà un sacco di gente intorno a loro, probabilmente non riuscirei neppure a vederli, no? Senza contare tutta quella confusione.

-Mamma, non lo so, potrei peggiorare...- rispondo, con la mia migliore voce da cane bastonato

-E' questo che mi preoccupa! Non c'è neanche il tempo perchè una bella pozione poderosa faccia effetto: tra un'ora dobbiamo essere a Londra! Oh Ronald mi dispiace, ma temo di non poterti lasciar venire con noi...-

Assumo un'espressione adeguatamente contrita.

-Che peccato...-

-So che ci tenevi così tanto a questa festa! Ma non sarà niente di che, te l'assicuro! Sta' qui tranquillo al caldo e vedrai che per domani sarai come nuovo. Non preoccuparti, ti lasceremo solo per poco: non faremo tardi stasera!- termina di rassicurarmi mia madre, facendomi un buffetto sulla guancia e scappando a prepararsi.

Mia sorella compare improvvisamente sullo stipite della porta, squadrandomi con sguardo furioso.

-Già, che peccato che il mio povero fratellino smidollato si sia buscato questa brutta febbre improvvisa e non possa venire!-

-Dai, Ginny, lascialo stare...- mi difende svogliatamente Harry, che, ovviamente, la segue dappertutto.

-Ma ti rendi conto di quello che sta facendo?! Sei il suo migliore amico, dovresti dirgli qualcosa!- esplode mia sorella di rimando.

-Ascolta, non sono fatti miei...-

-Fate pure come se io non ci fossi!-  sbotto io scocciato - E comunque Harry ha ragione: sono fatti miei. Solo miei, capito? Adesso puoi pure andartene, tanto non ho intenzione di ascoltarti-

Ginny sembra senza parole dalla rabbia: mi fissa per quello che mi sembra un secolo e poi con una stranissima calma dice:

-Perfetto. Fa' un po' come vuoi. Però ricordati che non sono solo fatti tuoi, ok? C'è di mezzo anche Hermione.-

A sentire pronunciare il suo nome, percepisco un brivido scendermi giù per la schiena, ma lo ignoro. Alzo le spalle con fare strafottente verso mia sorella, che senza aggiungere una parola se ne va di sopra a prepararsi.

Harry rimane appoggiato al muro e si guarda le mani evidentemente imbarazzato.

-Allora sei sicuro? Voglio dire, a parte la storia di Hermione, sarà divertente la festa...-

-Non lo sto facendo per lei! Perchè lo pensate tutti?!- replico contrariato.

-Già certo...- annuisce il mio migliore amico poco convinto, ma fortunatamente aggiunge subito: - Sarà ora che vada a cambiarmi- e sparisce per le scale.

Dopo un'ora mamma, papà, Bill, Harry e Ginny sono radunati di fronte al divano, dove io mi sono sdraiato con espressione patita.

-Mi raccomando Ron, fa' il bravo, riposa e vedrai che domani starai benissimo! Non ti lasceremo solo per molto, non preoccuparti- mi dice mia madre, afferrando il vaso della metropolvere.

-Accidenti, Arthur! Non ce n'è quasi più! Ti avevo detto di comprarne dell'altra!-

Mio padre assume un'espressione allo stesso tempo contrita e preoccupata: -Ehm... Devo essermene dimenticato, Molly... -

A quanto pare mamma non ha voglia di litigare la sera di capodanno, perciò liquida la faccenda in fretta: -Va beh, dovrebbe bastare appena per tutti quanti...  Attenzione! Prendetene solo lo stretto necessario!-

Così uno ad uno entrano nel caminetto e svaniscono, lasciando un vaso vuoto e me.

Non che a me dispiaccia. Era quello che volevo, no?

La cosa positiva è che ho la casa tutta per me. Magari a molti di voi sembra una cosa comune, ma provate a vivere con sei fratelli, poi mi venite a raccontare.

Prima di tutto inghiotto l'altra metà del Fondente Febbricitante e all'improvviso mi sento molto meglio.

Posso fare qualunque cosa voglio. Ad esempio mangiarmi tutto il semifreddo di zucca avanzato da ieri. Mi dirigo verso il frigo, estraggo l'imponente bacinella e la poso sul tavolo insieme ad un cucchiaio. Poi ci ripenso e dal frigo prendo anche della panna montata con cui ricopro completamente il dolce. Questa sì che è vita!

Venti minuti e mezzo chilo di semifreddo dopo, mi ritrovo a fissare la parete della cucina domandandomi che cosa potrei fare ora. Alla fine decido fare un po' di manutenzione alla mia scopa e di rileggere quell'articolo sui Cannoni di Chudley che avevo visto.

Ma anche quello dopo un po' mi annoia. Non riesco a credere che sia così dannatamente noioso stare a casa. Comincio a gironzolare per casa, cercando qualcosa da fare. Mi fermo davanti alla libreria. In alto, semi nascosto e completamente coperto di polvere scorgo "La storia di Hogwarts" e non posso fare a meno di pensare ad Hermione.

Una serie di immagini mi invade la mente...

Hermione che spalanca la porta del mio scompartimento sull'Espresso di Hogwarts il primo anno...

Hermione spaventata e piangente sotto un lavandino durante l'attacco del Troll di montagna...

Hermione che mi guarda preoccupata mentre uno dei pezzi degli scacchi stregati della McGranitt mi sta per mangiare...

Hermione che trova il coraggio per rubare alcuni ingredienti dalla dispensa di Piton...

Hermione concentrata, avvolta nei fumi della pozione polisucco nel bagno di Mirtilla Malcontenta...

Hermione pietrificata sul letto dell'infermeria...

Hermione che abbraccia contenta quel mostro di Grattastinchi...

Hermione che schiaffeggia selvaggiamente Malfoy...

Hermione bellissima che entra nella Sala Grande al braccio di Krum al Ballo del Ceppo...

Hermione grondante d'acqua, appena uscita dal lago...

Hermione che afferma di sentirsi un po' ribelle...

Hermione agitatissima che ripassa prima dei GUFO...

Hermione che arrossisce per un mio complimento...

Hermione, Hermione, Hermione, sempre Hermione...

Improvvisamente tutto mi è chiaro: io la amo. Niente più sotterfugi, scuse, menzogne. Semplicemente, la amo.

E glielo devo assolutamente dire adesso o non ne avrò più il coraggio.

Folgorato, mi precipito verso il vaso della metropolvere, ma purtroppo è vuoto. Miseriaccia, come farò a raggiungere Londra?! Mi guardo intorno nella disperata ricerca di una soluzione e i miei occhi cadono sulla copertina della rivista che stavo leggendo, dove campeggia la foto di una Firebolt.

La scopa di Harry! Sicuramente non se la prenderà se la prendo in prestito un attimo. Spero.

Mi precipito in camera mia a prenderla salendo i gradini di tre in tre e senza aspettare un secondo inforco la Firebolt, ritrovandomi a volare fuori dalla finestra.

Avete mai percorso 30 chilometri a bordo di una scopa la notte del 31 dicembre con addosso solo pigiama, vestaglia e ciabatte? Vi posso assicurare che non è piacevole. Ma devo parlare ad Hermione. Ora o mai più.

Proprio quando credo che morirò congelato da un momento all'altro, avvisto il Ministero della Magia e scendo in picchiata. Mentre entro nella cabina telefonica e digito il numero, controllo nervosamente l'orologio: mezzanotte meno un quarto.

Le porte dell'ascensore si spalancano e io mi precipito attraverso la Hall del Ministero verso l'imbocco di un ampio scalone che evidentemente porta alla sala dove è stato organizzato il party. Nella corsa, perdo una ciabatta e mi ritrovo a saltellare per evitare il contatto tra il mio piede e il freddo marmo del pavimento. Ma non mi fermo. Oh, ci vorrà molto più di una pantofola per fermarmi questa volta... Arrivo alla sommità della scala con il fiatone e mi fermo per cercare Hermione con lo sguardo. Dopo qualche minuto di disorientamento la vedo vicino al tavolo dei drink, stupenda, con un lungo vestito blu e i capelli raccolti sulla sommità della nuca. Mi tuffo tra la folla, cercando di farmi strada a suon di gomitate e ignorando le occhiate stranite di coloro che si accorgono del mio "peculiare" abbigliamento.

Dopo quelle che mi sembrano ore di sofferenza, riesco ad avvicinarmi a lei, ma proprio all'ultimo momento inciampo nell'orlo di una veste e mi sbilancio, urtandola.

-Ma che... RON!!! Che diavolo ci fai qui?!-

E' talmente sconvolta dal vedermi lì che si dimentica che non avrebbe mai più voluto parlare con me.

- Io volevo dirti una cosa, Hermione...-

Purtroppo però alla fine se lo ricorda...

- Davvero? Beh, si dà il caso che non me ne importi proprio nulla! - esclama, cercando si allontanarsi da me, ma, non potendo lasciarmi scappare questa occasione, la trattengo per un polso.

-Che accidenti stai facendo?! Lasciami immediatamente!-

-Ascoltami solo un secondo, poi potrai fare quello che vuoi-

Credo si trattenga a stento dall'estrarre la sua bacchetta e lanciarmi una fattura orcovolante, ma fortunatamente si limita a guardarmi con aria di sfida.

Non so come, con una voce che non sembra nemmeno la mia, dalla mia bocca escono le parole: - Io ti amo, Hermione...-

Non è stato più di un sussurro, ma lei ha capito benissimo. Mi sta fissando totalmente sbalordita, con la bocca leggermente aperta dalla sorpresa. Poi si ricompone, si schiarisce leggermente la voce tremante e, come se stesse parlando di scuola, mi chiede: - E io come dovrei rispondere ad una cosa del genere?-

- Che ne dici di  "ti amo anch'io"?- rispondo con un mezzo sorriso ed un'incoscienza mai vista.

-Che ne dici di "me ne vado"?-

Hermione libera il suo polso dalla mia presa e comincia a gesticolare con l'evidente presupposto di restare calma, anche se i suoi occhi stanno cominciando a riempirsi di lacrime.

-Ron, capisco che sia la Notte di San Silvestro e che tu ti senta solo... ma io non sono la tua ruota di scorta, quindi...-

No no no. Non voglio che pensi questo. Non voglio che ci siano ancora fraintendimenti tra noi. Così mi metto a parlare senza neppure sapere bene che cosa sto dicendo.

- Ti amo quando hai freddo e fuori ci sono trenta gradi. Ti amo quando ci metti un’ora a ordinare un sandwich. Amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo. Mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf e sono felice che tu sia l’ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera. E non è perché mi sento solo. E non è perché è la notte di Capodanno. Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile! -

Rimango quasi senza fiato: questo non è un discorso da Ron Weasley. Devo ammettere che sono un po' orgoglioso di me.

Leggermente allarmato, vedo che Hermione comincia davvero a piangere.

Puntando l'indice contro di me, singhiozza: - V-Vedi Ronald? Qu-questo è tipico di te! Dici delle c-cose del genere e mi rendi impossibile odiarti!-

Fermamente deciso a non ascoltare il mio cervello, le poso una mano sul fianco del collo e mi avvicino lentamente a lei, talmente lentamente che lei potrebbe andarsene in qualsiasi momento. Ma rimane ferma a guardarmi con quei suoi occhi grandi, luccicanti di lacrime. Così, col cuore che mi rimbomba nelle orecchie, finalmente la bacio.

E' così... così...

Non ci sono parole per descriverlo... Credo che nemmeno Hermione-so-tutto troverebbe i termini per rendergli giustizia.

Intanto è scoccata la mezzanotte e intorno è tutto un festeggiamento. Purtroppo una strega corpulenta ci urta e siamo costretti a separarci.

Hermione, per riempire quel momento un po' imbarazzante, si sistema la frangia con una mano e si guarda intorno.

-Ti sei accorto che sei in pigiama e vestaglia?- mi fa notare, divertita.

Mi gratto la testa con una mano e sorrido, arrossendo.

-Beh, sai, ero un po' di fretta...-

Lei scoppia a ridere e, scuotendo la testa, dice: -Sei sempre il solito, Ron...-

Con il sorriso ancora negli occhi, li alza verso i miei. Con una leggera alzata di spalle, come se non ci potesse fare nulla, sussurra: -Ma io ti amo...-

Mentre ci stiamo baciando, abbracciati, penso confusamente che Harry dopotutto aveva ragione: questa festa non è poi così male...

 

 

Non c'è niente da fare... Era inevitabile che prima o poi mettessi l'ultima scena di "Harry ti presento Sally" in una mia fic... La adoro! E poi ci sono parecchi parallelismi tra Harry/Sally e Ron/Hermione :)

Volevo ringraziare veramente di cuore tutte quelle che hanno recensito il terzo capitolo! Quindi un grandissimo grazie a karmyGranger, Mione09, Rupertmania, Chichi, Giuly Weasley, Vichan, Pinkstone, Emma94 e Alessandra!

Ora aspetto solo il vostro parere... mi lasciate una recensionicina?

Baci

Tabita

 

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