Stepbrothers and something else..

di _Becky
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Surprise! ***
Capitolo 2: *** First encounters. ***
Capitolo 3: *** Undeniable attraction (for her) ***
Capitolo 4: *** A night of fun ***
Capitolo 5: *** Found out! ***
Capitolo 6: *** Hormones. ***
Capitolo 7: *** Jealousy ***
Capitolo 8: *** Hand over. ***
Capitolo 9: *** Damn risky ***
Capitolo 10: *** Fights and meetings. ***
Capitolo 11: *** A safe haven is in your arms! ***
Capitolo 12: *** Stupid. ***
Capitolo 13: *** What you really want from me? ***
Capitolo 14: *** Confusion. ***
Capitolo 15: *** You're mine! ***
Capitolo 16: *** Caught in the middle. ***
Capitolo 17: *** When everything was going in the right direction .. ***
Capitolo 18: *** Best wishes and nasty surprises. ***
Capitolo 19: *** Promise. ***
Capitolo 20: *** I love you. ***
Capitolo 21: *** Inconditional love. ***
Capitolo 22: *** Fucking perfect/The end of lie. ***
Capitolo 23: *** Time to say goodbye. ***
Capitolo 24: *** Hope is the last to die. ***
Capitolo 25: *** Love is stronger than everything ***
Capitolo 26: *** The happy ending..and e new beginning. ***



Capitolo 1
*** Surprise! ***


CAPITOLO 1

“No,no,no e no!” esclamai portandomi le mani alle orecchie in modo infantile per non ascoltare.
“Kate,ascoltami,ti prego!” mi disse mia madre.
“Come puoi? Mi hai detto che hai sempre amato papà,perché gli fai questo?!”
“Kate,amore mio,papà non c’è più da 8 anni. Io lo amavo,lo amo e lo amerò sempre,ma ho solo 35 anni,ho diritto di rifarmi una vita anche io,o no?Penso che lui sarebbe felice..o no?” l’ultima frase la disse in modo più incerto,vicino a una crisi di pianto ed io mi resi conto che stavo esagerando.
“Si,hai ragione mamma. Hai il diritto di rifarti una vita,ma ti prego,non mi tagliare fuori,ne morirei. Scusami.” Annuì e mi abbracciò forte.
“Non lo farei mai”.
Mia mamma,Savannah,mi aveva appena detto che il suo compagno,Tom,insieme a suo figlio sarebbero venuti a vivere in casa nostra.
Già sapevo da un po’ che si era fidanzata,ma che venissero a vivere con noi,no,non potevo accettarlo. Tom non avrebbe mai potuto rimpiazzare mio papà,che ero morto quando faceva il militare,in missione in Afghanistan.
Lo avevo già conosciuto Tom,ed era una bravissima persona,mi era sembrato perfetto per la mamma,e infondo facevano una bella coppia.
“Lo sai che Tom ha un figlio della tua età,no?Solo un anno più grande di te”
“Si,lo so” dissi ancora fra le sue braccia.
“Penso che andrete d’accordo”
“Si,lo penso anche io! Quando verranno?”
“Esattamente tra un’ora. Quindi,tesoro,che ne dici di dargli una bella accoglienza?”
“Si,mamma” le sorrisi ed andai in camera mia.

   ** 
 


Il campanello fece sobbalzare me e mamma dal divano,che ci eravamo quasi mezze addormentate.
Mamma si alzò e si lisciò il vestito che aveva in dosso,più emozionata che mai. Era da tempo che non la vedevo così.
I miei pensieri invece si concentrarono sul figlio di Tom: chissà com’era. Ma sicuramente uno sgorbio da faccia di pesce lesso.
'Ok,Kate,non iniziare a fare la ragazza acida che sei quasi sempre',mi intimai,e m’incamminai con mamma verso la porta.
Aprì ed io vidi un Tom sorridente; aspetta,ma dov’era il figlio?
Salutò mamma con un bacio a stampa e poi si avvicinò a me abbracciandomi calorosamente. Già lo adoravo.
“Ciao Kate”
“Ciao Tom” gli sorrisi.
Vidi Tom girarsi ed assumere un’aria scocciata,come se stesse ripetendo la stessa cosa per la millesima volta. Forse per via dello sgorbio.
“Entra,Zayn!” lo sentii dire e subito dopo entrare un ragazzo.
La saliva che stavo per ingoiare mi andò di traverso facendomi tossire.
Alla faccia dello sgorbio!
Pelle ambrata,il viso era contornato da tratti orientali che lo rendevano al quanto sexy e un ciuffo più alto di lui che lo facevano davvero perfetto. No,un difetto non l’aveva! Jeans scuri,maglia nera,converse e una giacca di pelle nera.
Mia mamma lo strinse in un abbraccio che stranamente lui ricambiò solo in parte.
“Ciao Savannah”. E che voce,Dio mio!
Mi feci avanti con il mio miglior sorriso e gli tesi la mano.
“Ciao,io sono Kate”
Lui mi guardò con aria di sufficienza,per poi scansarmi e passare,guardando la casa dal salotto e dicendo: “Bella casa”.
Mi girai guardandolo incredula. Con che razza di animale maleducato avrei dovuto vivere?!

 


Ciaaaaaao! Eccomi cimentata in una nuova avventura,la mia prima storia che sia una FF. Spero vi piacerà! Vabbè il primo capitolo è di introduzione,e abbiamo capito subito che Kate ne è rimasta affascinata,ma anche sorpresa dal suo essere maleducato! Vi anticipo che Kate ha un bel caratterino e Zayn le darà filo da torcere! Recensite e ditemi quello che pensate,con tutta la sincerità possibile! Al prossimo capitolo! Baci baci! x
 

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Capitolo 2
*** First encounters. ***


CAPITOLO 2

La cena fu un vero e proprio disastro. Non perché successero casini tipo bruciature di pollo o altro,ma semplicemente per l’imbarazzo che si venne a creare. Tom e mamma non sapevano come aprire un discorso senza balbettare e arrossire; quel figaccione del mio ormai fratellastro,non spiaccicò una parola,e quando gli venivano poste delle domande rispondeva con dei semplici monosillabi; anche io provai a fare conversazione,ma quando vidi una smorfia sul suo volto strinsi la forchetta tra le mani per trattenere il mio istinto omicida,che mi urlava di prenderlo per il colletto di quella bella maglia nera e dargli un paio di pugni sul suo volto misterioso e bellissimo. Per quanto potessi negare,era evidente che mi attraesse,come era evidente che fosse un emerito stronzo.
“Allora” iniziò Tom. “Visto che ho già iscritto Zayn nella tua stessa scuola,da domani potreste iniziare ad andare insieme. Ha detto di aver conosciuto qualche estate fa dei ragazzi che frequentano proprio la vostra scuola,quindi,non avrà problemi a socializzare”.
“Fantastico!” disse con ironia. “Vado con la sorellina” continuò,guardandomi quasi con disprezzo e sorridendo con amarezza.
A quelle parole boccheggiai,sorpresa quanto irritata e ferita dalla sua frase.
Che problema aveva con me? Erano appena 3 ore e mezza che si erano trasferiti,-dopo aver posato bagagli eccetera- e già mi odiava. Si,perché ne ero sicura,lui mi odiava.
“ZAYN!” lo ammonì immediatamente Tom,guardandomi con aria dispiaciuta. Gli sorrisi come per dirgli che non faceva niente,anche se così non era.
Zayn lo guardò,prese il tovagliolo dalla tavola portandoselo alla bocca e pulendosi gli angoli. Poi lo posò.

“Con permesso” disse ancora ironicamente e dopo aver raggiunto le scale le salì di tutta corsa,sbattendosi la porta della sua nuova camera alle spalle.
 

                                                **

Il mattino dopo la voglia di andare a scuola era pari a quella che avevo il pomeriggio di fare i compiti,cioè zero,ma comunque dovevo per forza andarci,visto che dovevo fare anche da guida a quel cretino: si,perchè lui quello era.
Dopo essermi preparata e messa un velo di fondo tinta e matita,tanto per non sembrare uno zombie di prima mattina,scesi giù in cucina per fare colazione.
“Buongiorno” dissi sbadigliando,trovando già mia madre a fare dei toast e il cretino seduto..sul MIO sgabello intento a bere il latte,appoggiato sulla credenza,e già perfettamente preparato.. e bellissimo.
“Buongiorno tesoro” mi rispose sorridente mia mamma,mentre il cretino,ovviamente,non mi degnò nemmeno di uno sguardo.
“Tom?” chiesi,ignorando volutamente Zayn che era seduto ancora sul mio sgabello. Forse era una cosa stupida,ma prima che papà morisse,nei nostri momenti di pazzia,avevamo assegnato agli sgabelli i propri proprietari. Quello a sinistra era suo,quello al centro –dove era seduto Zayn- era mio e quello a destra di mamma. Non era una cosa d’importanza,ma oltre alle foto,era l’unica cosa che mi era rimasta dei momenti con lui.
“Eccomi” manco a dirlo,Tom entrò in cucina sorridendo e dandomi un bacio sulla guancia. “Però già devo scappare,ho già fatto colazione. Ciao ragazzi,ciao Savannah”
Mia madre gli lanciò uno sguardo pieno di affetto e lui si sporse a baciarle la fronte per poi uscire di casa.
Presi un bicchiere di latte e i cereali avvicinandomi a Zayn e poggiandoli sul “bancone”.
“Scusa,potresti spostarti?Questo è il mio posto”
Lui in risposta scrollò le spalle e mi rispose ancora sgranocchiando,senza girarsi nemmeno a guardarmi. “Ci sono altri due sgabelli,non vedo perché dovrei spostarmi io”
“Perché quello sgabello è mio.” Risposi acida. Già lo ero molto spesso,poi ci si metteva pure lui con i suoi comportamenti idioti,andavamo bene.
Lui finalmente si girò a guardarmi e iniziò a ridere.
“Che cavolo ridi?” sbottai.
“No,fammi capire..” disse lui,ruotando completamente il corpo sullo sgabello e parandosi di fronte a me,sempre seduto. “Da quanto in qua gli sgabelli hanno dei proprietari?”
Lo fissai per un attimo incredula. Era bello,bello da morire. Pantalone beige,maglia blu e nike blu. Però era anche stronzo,stronzo da morire.
“Da quando l’ho deciso io!”
Lui mi guardò di sottecchi. “Peccato che oggi ti sia andata male,non te lo lascio il posto,perché stavolta sono io a deciderlo.”
Aprii la bocca ad O , mentre lo vidi sogghignare e tornare a girarsi e riprendere a sgranocchiare i biscotti.
“Brutto idiota maledetto,sposta subito quel culo da li sopra,prima che ti prenda a calci!”
In tutta risposta lui rise apertamente.
“Sai,mi hai quasi spaventato!” esclamò girandosi e guardandomi di nuovo,per poi scoppiare a ridere.
“Coglione” sibillai,lasciando la colazione li sopra e andando al piano di sopra per prendere la borsa.
“Come scusa?”
“Ho detto che sei un C.O.G.L.I.O.N.E !” Scandii per bene le parole.
“Kate! Cosa sono queste parole? Smettetela di litigare,ragazzi!” ci ammonì mia mamma.
Sentii solo un altro brusìo seguito da una frase: “Che caratterino”.
‘E che cosa credevi Zayn? Che fossi una cretina?’ pensai tra me e me per poi prendere la borsa e tornare giù ad aspettare i miei 4 coglioncelli,ovvero i miei migliori amici,e sperare che almeno con loro,quel cretino di Zayn,si comportasse bene.
 

I’m back!
Eggià,sono tornata con il nuovo capitolo. Premetto che è cortissimo,ma mi rifarò con il prossimo,promesso!
Ma che maleducato è quel ‘cretino’ – come lo chiama Kate-  di Zayn! Non solo la fa dannare con i suoi comportamenti,ma le da anche corda quando lei fa l’acida,perché si diverte! E si sa che Kate non aspetta altro che riempirlo di parole,anche se lei stessa ha detto che la attrae e questo è innegabile.
Chi saranno i 4 amici di Kate? Lo scoprirete nella prossima puntata! AHAHAHA. No,si sa,dai! E’prevedibile. Comunque se non avete capito lo scoprirete nel prossimo episodio. Okey,la smetto di stare in modalità beautiful e ritorno in me stessa.
Vi prego recensite,una critica,un complimento,mi va bene tutto,ma mi da una motivazione per continuare. GRAZIE alle persone che l’hanno già messa nelle seguite. Vi voglio già bene! Vi saluto,e con me anche Kate e Zayn! Ciao ciao! xx
 

 
 

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Capitolo 3
*** Undeniable attraction (for her) ***


 CAPITOLO 3

Quando mi arrivò uno squillo sul cellulare,mi affrettai ad uscire di casa e ad urlare un “ti aspetto fuori” a Zayn,che era andato a prendere la borsa di sopra.
“Buongiorno” sorrisi radiosa ai miei 4 amici,coloro che non mi avevano mai lasciata sola,nemmeno per un minuto. Harry,il pervertito,il perché si capisce dal soprannome. Liam,chiamato mamma chioccia per i suoi modi di spargere consigli quasi materni e saggi per tutti. Louis,il matto,per i suoi modi decisamente bizzarri di fare e Niall,l’incontenibile,per il suo modo di mangiare animalesco; sembrava uno stomaco senza fondo.
Vidi Louis sgranare gli occhi,per poi venire verso di me con le braccia allargate a mo’ di abbraccio.
Allargai anch’io le braccia aspettando che venisse più vicino.
“Lo so che ti sono mancata” sghignazzai,ma quando lui mi superò rimanendomi come una cretina con le braccia aperte e raggiungendo Zayn,abbracciando lui,il sorriso da perfetta scema mi si mozzò.
Che stava succedendo?
“Non ci posso credere! Zayn! Come stai amico? Che ci fai qua?” gli disse con un sorriso che gli andava da un orecchio all’altro e stringendo la mano a Zayn a mo’ di braccio di ferro.
“Tutto bene,Lou! Come che ci faccio qua? Non vi ha raccontato niente la mia ‘sorellina’?” pronunciò quella parola quasi con disprezzo,facendomi socchiudere gli occhi dall’irritazione.
“No,per la verità,ma avrà tutto il tempo..” mi lanciò uno sguardo storto,mentre io mi chiedevo come facessero a conoscersi,ma poi mi tornarono in mente le parole di Tom. Li aveva conosciuti in estate.
Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi che tutti gli altri corsero ad abbracciare Zayn e tornarono verso di me.
“Bell’addormentata nel bosco? Noi vorremmo andare a scuola” mi sorrise Liam.
“Ehii” protestai,ignorando la sua affermazione e rivolgendomi anche agli altri tre. “Non mi avete salutata!” misi il finto broncio e iniziai ad incamminarmi da sola.
“Kaatee!” sentii chiamare il mio nome da più voci.
“No,non m’interessa. Potete rimanere con il vostro amichetto” risposi indispettita io,in fondo era quello che stavano facendo.
Sentii strattonarmi per il braccio fino a tirarmi indietro e 4 ragazzi a me conosciuti mi abbracciarono,facendomi sorridere,mentre l’antipatico restava a guardare la scena a braccia conserte,scocciato.
“Allora?Vogliamo restare tutto il giorno qui o vogliamo andare?” sbottò irritato Zayn. Era appena arrivato e già rompeva.
I miei amici si staccarono da me e tutti insieme c’incamminammo verso la scuola.
Un anno mi divideva da loro. Loro facevano il quinto anno ed io il quarto. Ci conoscevamo da piccoli e non ci eravamo mai separati.
Tanta fu la sorpresa per i ragazzi quando scoprirono che Zayn era nella loro stessa classe e iniziarono a dirsi ‘batti cinque’ come i bambini di tre anni. Mi portai una mano alla fronte esasperata,prendendo i libri dal mio armadietto,salutando gli altri ed entrando in classe.
All’uscita cercai di scovare Zayn,per chiedergli se sarebbe venuto a casa con me. In realtà Harry,Niall e Louis non venivano mai con me all’uscita,anche se dovevano passare dinanzi a casa mia,perché erano troppo impegnati con le ochette della scuola,a fare chissà che,mentre Liam era l’unico che tornava sempre in mia compagnia.
Cercai tra la folla di ragazzi e quando intravidi un ciuffo familiare mi avvicinai senza neanche pensare a dove fosse e cosa stesse facendo.
“Ehi” chiamai quando fui arrivata davanti a lui. In compenso mi ritrovai 4 paia di occhi a fissarmi.
Ah,ecco cosa stava facendo! Stava appoggiato bellamente all’armadietto,ed era contornato da Cristal – l’oca più oca delle oche - , Britney,sua fedele amica,anzi,schiava, e Courtney,l’altra schiavetta.
In tutta risposta il cretino sbuffò evidentemente scocciato,mentre le altre mi guardavano con disprezzo,come se avessi interrotto chissà cosa.
“Che vuoi?”
“Ehm..” iniziai piuttosto imbarazzata dalla situazione,poi mi ripresi. “Volevo chiederti se tornavi a casa con me”
Le ochette strabuzzarono gli occhi e aprirono la bocca ad O,per poi voltarsi a guardare Zayn.
“No” rispose solo, ed io,irritata,feci una smorfia prima di voltarmi ed andarmene raggiungendo Liam all’uscita. Prima sentii qualche parola uscire dalla boccaccia di Cristal,che poi chissà che aveva fatto con quella bocca,ma non riuscii a capire cosa,ma sentii chiaramente la risposta di Zayn: “E’la mia sorellastra. Viviamo insieme”. Lo disse talmente con tanto disprezzo che sarei tornata volentieri indietro a tirargli un paio di ceffoni,ma trattenni l’impulso,stringendo le mani a pugno e avvicinandomi a Liam.
“Ehi eccoti!Pensavo ti fossi persa”
“Sono andata a domandare a quell’idiota,coglione,stronzo di Zayn se venisse con noi,ma,impegnato com’era a fare il figo con quell’oca di Cristal e le sue servette mi ha degnato solo di un monosillabo,ovvero,no. Quando me ne stavo andando,ho sentito qualche parola detta da Cristal,e la sua risposta, che è stata ‘è la mia sorellastra,viviamo insieme’,ma con tanto di disprezzo. Che cazzo ha contro di me? Cosa? Questa gliela faccio pagare!” sbottai,iniziando a camminare con Liam al mio fianco che aveva un’espressione..incredula!
“Wow. Non ti ho mai visto sbroccare così.”
“C’è sempre una prima volta a tutto.” Risposi stizzita. “Da oggi in poi con lui sarà guerra”.
“Ehi,ehi. Io ho conosciuto Zayn qualche estate fa,e ti assicuro che è un bravo ragazzo.Bhè,forse ha un debole a fare lo stronzo,ma tutto questo disprezzo,secondo il mio parere,è solo perché non ha ancora accettato la situazione che si è venuta a creare,pensaci! Per me è così!”
“Ma questo non gli da’ il diritto di rivolgersi a me con tanto disprezzo! Io non gli ho fatto niente! Ma soprattutto non deve permettersi di trattarmi come uno straccio davanti a quella stronza. Lo sai quanto la odio,e a questo punto,sto iniziando ad avere dubbi anche sulla simpatia che ho per Zayn,se mai ce l’abbia mai avuta,e credo di no. Meglio così,ma da oggi in poi si farà a modo mio. Non cercherò più di fare conversazione,né di instaurare un rapporto. Lui mi tratta come una pezza? Lo farò anche io con lui. Ricambio con la stessa moneta.”
“Non ti facevo così agguerrita!” esclamò ancora Liam,senza togliersi l’espressione incredula dalla faccia.
“Ti ho detto che esiste una prima volta a tutto!” gli strizzai l’occhio. “Ci vediamo domani,ciao Lì” gli posai un bacio sulla guancia prima di aprire il cancelletto con le mie chiavi ed entrare in casa.
Non c’era nessuno. Tom era a lavoro e mamma anche,così preparai un panino a volo e lo mangiai,salendo poi per le scale fermandomi dinanzi alla mia camera.
Di fronte alla mia c’era la camera di Zayn. Una profonda curiosità s’impossessò di me e decisi di entrare,tanto non mi avrebbe vista.
Quando la aprii mi portai la mano alla bocca,incredula.
Vestiti e scarpe da tutte le parti: a terra,sul letto,sulla sedia dove c’era la scrivania,sulla scrivania stessa. Ma che aveva in mente?! Quella era ormai camera sua e lui doveva sbrigarsela.
Chiusi nuovamente la porta uscendo ed entrando nella mia,dove misi le cuffiette nelle orecchie,ed entrai nel mondo dei sogni.

Il campanello mi fece svegliare di soprassalto,anche perché quell’essere fuori dalla porta,di cui non potevo ancora identificare il proprietario,non era la prima volta che suonava,e continuò imperterrito anche quando scesi a velocità di un bradipo le scale imprecando e promettendo che chiunque fosse stato lo avrei sbranato.
Mi ero svegliata di pessimo umore.
Aprii la porta e di fronte mi trovai un Zayn che mi fissava palesemente incazzato.
Mi spostai e lui passò chiudendosi la porta alle spalle.
“Sto da un quarto d’ora qui fuori a suonare come un cretino,che cazzo stavi facendo?” urlò come un matto guardandomi e gesticolando.
“Ma che cosa vuoi? Sono cazzi tuoi cosa cazzo stessi facendo io? Ora sei entrato,non rompere”. Dissi,gettandomi letteralmente sul divano,prendendo il telecomando abbandonato sulla vetrinetta li vicino e iniziando a fare zapping.
“Che stronza!”
A quelle parole mi alzai dal divano,avvicinandomi pericolosamente a lui.
“Senti,'io-sono-un-figo-da-paura' , se non vuoi più rimanere fuori,la prossima volta,al posto di fare il coglione con quelle tre oche,te ne vieni via con me. Hai capito? Se non vuoi farlo,allora,saranno cazzi tuoi quando rimani fuori!” sogghignai,avevo avuto la mia rivincita.
Feci per allontanarmi ma lui mi bloccò circondandomi la vita con un braccio e facendomi avvicinare ulteriormente.
Improvvisamente iniziò a fare troppo caldo. Il mio cuore perse i battiti e poi riprese la sua corsa,quasi come se volesse uscirmi dal petto. Una scarica di brividi mi attraversò,facendomi tremare.
‘Smettila Kate,è solo schifosamente bellissimo,stupendo,sexy,sensuale,non deve farti nessun effetto’ , m’intimai. Ma facile a dirsi,più che a farsi!
Lo vidi ghignare.
“Che c’è sorellina? Gelosa?”
Boccheggiai e deglutii in cerca d’aria e soprattutto di parole.
Purtroppo dalla mia bocca non uscì nessun suono,ma solo una smorfia,anzi,direi più una supplica a lasciarmi andare,altrimenti non avrei resistito e avrei fatto stronzate.
Non so come,ma fortunatamente la mente si ricollegò alla bocca per un attimo,facendone uscire un monosillabo: “No”.
In tutta risposta lui ghignò,come a volermi dire che lo aveva perfettamente capito che avevo detto una stronzata colossale.
Forse suonai decisa,o probabilmente,no. Ma una cosa era sicura: era uno stronzo,con una bellezza disarmante,ma pur sempre uno stronzo.

 
I’m baaaaaaaack! Yeeeeeeeaaaaaaaaah!
Okey,la smetto subito. Domani inizia la scuola,contente? Vi mancava? A me no,per niente çç . Vabbè,non vi faccio deprimere dai.
Come vi è sembrato questo terzo capitolo? Troppo affrettato,oppure va bene? Non so,ditemelo voi çç
Kate credeva di essersi presa una bella rivincita,ma in realtà si è presa solo una tachicardia causata dall’avvicinamento di Zayn Malik – fisicamente,intendo- . Povera,povera Kate! E stronzo,stronzo Malik,non si smentisce mai. E Liam?lo avete visto? Dolce come sempre hroihgro
Voglio solo precisare che so che alcuni dei ragazzi non hanno l'età per andare ancora a scuola,ma non sapevo come collegare le cose,quindi,perdonatemi çç
Vabbè,vado,và.. Alla prossima! Ciao ciao anche da Zayn e Kate.

 

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Capitolo 4
*** A night of fun ***


CAPITOLO 4

«Fermi tutti» gridò Harry alzando le mani dopo aver guardato il suo blackbarry con un misto di sorpresa e eccitazione allo stesso tempo.
Ormai erano passati tre mesi dall’ultima volta che io e Zayn ci eravamo parlati,da quel famoso giorno.. Ora ci limitavamo a varcare la porta di casa uno avanti ad un altro per andare a scuola con i ragazzi,a cui ovviamente dava retta,tranne che a me.
E quella mattina era l’ennesima,almeno fino a quando Harry non sbroccò.
«Che succede Harry?» chiesi io interrogativa,mentre gli altri si limitarono ad alzare le sopracciglia aspettando che parlasse.
«Stasera,sabato 22 febbraio,siamo invitati al “Black yeah”,ovvero,la discoteca più IN di Londra!»gridò eccitato,mentre gli altri sbarrarono gli occhi.
«OH.mio.Dio» scandì per bene le parole Louis,sbarrando quegli occhi dal colore cristallino.
«Per chi sono i biglietti?» chiesi sorpresa anche io.
«Per tutti e sei!» gridò lui. Sembrava un ragazzino, o forse,lo era.
A quel punto ci girammo tutti verso di Zayn,anche lui era stato invitato.
«C-cioè..Anche io sono stato invitato?»domandò,convinto di aver capito male,battendosi un dito sul petto come ad indicarsi.
«Si,amico,anche tu!»
Sghignazzò e fece una smorfia del tipo ‘non male come benvenuto’ e iniziammo a camminare verso scuola.
«Wow» commentai io. «Non sono mai stata invitata in una discoteca lussuosa.»
«Pensa che me l’ha inviato il dj , ovviamente secondo ordini superiori. In giro corre voce che abbiano mandato l’invito a tutti i ragazzi e ragazze di Londra. La discoteca è grandissima e può ospitare migliaia e migliaia di persone. Diciamo che è una sorta di conoscenza. Vanno tutti li; Ballano,si scatenano e la gente si conosce. Fantastico,no?»
«Si,vero» risposi sorpresa.
«Kate..» sentii chiamarmi. Louis.
«Si?» gli risposi girandomi verso di lui,che intanto mi aveva preso sottobraccio allontanandoci un poco dai ragazzi.
«Ehm,senti..Io..Io,mi sto..frequentando con una ragazza..» disse,ed io capii che era in difficoltà da come guardava ancora camminando,anche se lentamente,le sue scarpe.
«Davvero? Oh mio Dio,ma è una cosa bellissima!» sorrisi gettandogli le braccia al collo.
«Ehi,ehi,ehi,mi strozzi!» disse lui sogghignando.
«Continua» lo incitai io.
«..Ecco,stasera la porto in discoteca e..vorrei che tu la conoscessi,anche per dirmi cosa ne pensi..»
«Ti piace?» gli risposi io seria.
«Tantissimo» disse lui ancora piuttosto imbarazzato.
«Allora sarà perfetta per te!» lo abbracciai e gli schioccai un sonoro bacio sulla guancia. «Non vedo l’ora di conoscerla!»
«Fantastico!» gridò lui eccitato,tornando verso i ragazzi,che avevano già attraversato il cancello della scuola.
Louis era fantastico. Era simpaticissimo,capace di sdrammatizzare le situazioni più spiacevoli,ma era anche un ragazzo in grado di dare consigli stupendi ed aiutarti in qualsiasi momento. Era ora che trovasse una ragazza in grado di amarlo davvero,senza prese in giro.

Le cinque ore di scuole terminarono con la lentezza di un bradipo,ma finalmente quando suonò l’ultima campanella tirai un sospiro di sollievo.
Quel pomeriggio Liam non sarebbe venuto con me,aveva da fare! – testuali parole- , chissà cosa,poi! Così m’incamminai verso casa,sentendo anche vari rumori dietro di me,ma non osai girarmi per una paura che mi attanagliava lo stomaco e così mi limitai ad affrettare il passo. Quando finalmente fui dentro tirai un sospiro di sollievo,ma qualcosa mi turbava. Quando avevo sbattuto la porta ,quest’ultima aveva urtato qualcosa,di morbido,forse..
Un secondo dopo sentii il campanello suonare,e quando aprii mi trovai davanti un Zayn con il naso sanguinante che stava imprecando a voce bassa.

Ops..

Aveva una mano sul naso e guardava il sangue scorrergli fino al polso. Lo guardai e non riuscii a trattenere una fragorosa risata,così buttai la testa all’indietro e scoppiai a ridere come una cretina,mentre lui continuava a guardarmi serio.
«Che cazzo ti ridi?» disse lui passandomi di fianco e urtandomi una spalla,e piuttosto arrabbiato andò in cucina.
«Ma..ti ho sbattuto la porta in faccia?» dissi chiudendo la porta e seguendolo a ruota accostandomi allo stipite della porta,mentre trafficava nei cassetti in cerca di un qualcosa che io già sapevo,ma che certamente li non avrebbe trovato.
«Oh,no! E’sceso un cocco da cielo e mi ha spaccato il naso,che dici?» disse lui sarcastico,mentre io continuavo a ridere come una cretina..
«Allora,i rumori di passi dietro di me..» dissi ritornando improvvisamente seria.
«Si,ero io,cretina!» mi guardò sprezzante senza lasciarmi terminare la frase,tenendo ancora la mano sotto al naso e trafficando nei cassetti.
«Non potevi semplicemente chiamarmi?Facevamo la strada insieme..» dissi titubante.
«No» rispose semplicemente lui.
«Bhè,allora accontentati del naso sanguinante» dissi staccandomi dallo stipite della porta pronta a salire in camera mia. Poi mi ricordai una cosa e mi riaffacciai.
«Ah,Zayn. La cassetta del pronto soccorso è nella stanza da letto di mia mamma,in un bauletto più grande» sogghignai e mi fiondai sopra sentendo in commento solo un «E quando cazzo avevi intenzione di dirmelo?»
Questa sì che era una rivincita. Involontaria,ma sempre rivincita.

**

Erano le 21 e 30 ed io ero quasi pronta per la serata in discoteca: tubino beige,che arrivava poco sopra il ginocchio,scarpe blu notte e giubbino blu notte. I capelli erano sciolti,con le punte ondulate. Mi guardai allo specchio e mi rimase un’unica cosa da fare:truccarmi.
Non mi era mai piaciuto,mettevo giusto quel poco per sembrare un essere umano. Così con un poco di fondotinta chiaro,matita e mascara ero ufficialmente pronta per la serata. Ero emozionatissima,avrei conosciuta la ragazza di Louis,e sinceramente avere un’amica mi avrebbe fatta felice. Non che non ne avessi,anzi,ma erano più compagne,che amiche.
Mi preparai a scendere giù,dove avrei aspettato i ragazzi che sarebbero venuti a prenderci con io-sono-figo-Malik. Presi un bel respiro e iniziai a scendere le scale.
Sceso anche l’ultimo scalino,mi guardai nello specchio di fronte,constatando che quella sera ero più o meno carina. Quando spostai lo sguardo dallo specchio al divano,trovai Zayn seduto,girato verso di me,con la bocca aperta,ma che appena incrociai il suo sguardo chiuse subito,seguito da uno sbattere le palpebre più volte.
«Che c’è?» chiesi irritata.
Lui a quella domanda sembrò riprendersi e scrollò le spalle.
«Niente. Dove sono i ragazzi?»
«Non ne ho idea. Li chiamo»
Feci una veloce telefonata a Niall,il quale mi disse di iniziare ad uscire perché erano quasi arrivati davanti casa nostra.
Infilai il giubbotto e sgusciai fuori seguita da Zayn.
Solo quando arrivarono i ragazzi e Zayn andò verso di loro per salutarli mi accorsi di come era vestito e di quanto fosse bello: Pantaloni blu notte,camicia bianca sbottonata,che lasciava intravedere parte del petto – perfetto – e converse bianche e blu. I capelli erano messi nel suo solito ciuffo alto più di lui e il suo bel viso era quasi come illuminato,o era solo qualche visione dato il suo effetto su di me.
Mi riscossi dai miei pensieri solo quando mi accorsi che un paio di occhi blu come il mare mi stava passando una mano davanti al viso più volte.
«Smettila,ti ho visto!» sbottai mentendo.
«Si,certo. Direi che eri più impegnata ad AMMIRARE un certo Z..»
«Zitto,stupido coglione. Non pronunciare quel nome altrimenti prendo la mia mazza da baseball e te la schiaffo in testa,rovinandoti la serata!»
Niall sbarrò gli occhi.
«Perché sei sempre così cattiva con me? Io ho fatto una constatazione!» sporse il labbro all’infuori come un bambino di due anni e uno sguardo da cucciolo bastonato. Non era possibile essere arrabbiati con lui.
«Sto scherzando!» dissi gettandogli le braccia al collo. Anche con i tacchi non arrivavo alla sua altezza. E comunque per la cronaca,non stavo mentendo,avrei fatto volentieri quello che gli avevo detto,ma era troppo adorabile per dirglielo.
Dopo avermi stretta a sua volta fece un passo indietro guardandomi dall’alto a basso.
«Wow,sei proprio stupenda stasera» esordì.
«Grazie» sorrisi impacciata e anche un po’imbarazzata. Cosa al quanto strana.
Salutai gli altri che mi dissero esattamente la stessa cosa.
«E’inutile che mi guardate,io non glielo faccio un complimento. Anche perché non penso quello che gli avete detto voi.»
Lo guardai con gli occhi socchiusi dall’irritazione.
«Ma chi cazzo lo vuole un complimento da te,Malik! Sai quanto me ne frega?!» gridai chiudendo le mani a pugno.
In tutta risposta lui iniziò a ridere di gusto con gli altri 4 coglioni.
Che cavolo si ridevano quei cretini?
«Andiamo o restiamo qua?» dissi incrociando le braccia,iniziava a far freddo,e il giubbotto purtroppo non mi copriva anche le cosce in parte scoperte.
Annuirono e ci avviammo.
 
L’interno della discoteca era semplicemente spettacolare. Dire che era ‘grandissima,enorme,stra-mega-grande’ era una bugia. Era davvero immensa. Il bancone era di legno,poi c’erano vari piani,dovevano essere privè,e una pista di ballo immensa. La discoteca era ricoperta interamente dal parquet,e le ringhiere delle scale per salire ai piani superiori erano grigio metallizzate. Sembrava più una nave da crociera,a dire il vero.
«Wow»
«Wow»
«Wow»
«Wow»
«Wow»
5 wow in una sola volta. E di chi potevano essere se  non miei,di Niall,Liam,Harry e Louis? Solo io-sono-figo non disse nulla,dava l’impressione di essere già stato in un posto del genere,e forse,era così.
Uno dei cinque d presenti,o forse tutti e cinque,fecero partire una canzone e la pista iniziò velocemente a riempirsi.
I ragazzi sparirono in un attimo ed io mi ritrovai smarrita,cercarli sarebbe stato come cercare un ago in un pagliaio,così mi avviai verso un divanetto ancora libero.
Qualcuno però mi fermò afferrandomi il polso con la mano. Mi girai pronta a prendere a schiaffi chiunque,ma sospirai di sollievo e mi calmai quando vidi Louis , che mi sorrideva,seguito –e lo avevo intuito dalle loro mani intrecciate- da una ragazza molto carina: minuta,ma non troppo,capelli color carota – lui e la fissazione con le carote,anche la ragazza con gli stessi capelli doveva trovarsi! Il solito! – lunghi e mossi. Si,era una bella ragazza,ed insieme erano la perfezione. Mi sorrideva impacciata ed io le sorrisi di rimando.
«Louis!» dissi sorridendo
«Ehi Kate! Lei è  Abbey,la mia..» esitò un attimo puntando il suo sguardo su quello della ragazza che annuì arrossendo. «..ragazza.» terminò lui con un sorrisone a 32 denti.
«Piacere di conoscerti Abbey,io sono Kate!» le sorrisi porgendole la mano che lei strinse.
«Il piacere è mio..» disse ancora imbarazzata.
«Ehm,scusate ragazze,devo andare un attimo a sgridare Liam,mi sembra stia esagerando con i drink e non è da lui,arrivo tra 5 minuti»
«Fa’pure Louis,ad Abbey ci penso io» gli sorrisi e presi Abbey sottobraccio portandola a sedere  con me sul divano in pelle. Iniziammo a parlare del più e del meno,di come si fossero conosciuti lei e Louis,mi parlò addirittura della sua vita,la quale era monotona fino a quando non aveva incontrato Louis e stravolto la vita. Provai una sensazione di grande simpatia nei suoi confronti e anch’io le raccontai degli ultimi avvenimenti.
Stavamo ancora chiacchierando,ridendo a vedere Louis che tirava da mano il drink a Liam che esattamente un secondo dopo se lo riprendeva. Che strana scena; di solito era Liam a togliere i drink a Louis,ma probabilmente quella sera il signorino alias mamma chioccia voleva divertirsi e Louis sembrava aver davvero messo la testa a posto.
Sorrisi divertita insieme ad Abbey,quando in lontananza scorsi un ciuffo inconfondibile,contornato da sei o sette ragazze,che lo accarezzavano quasi fosse fatto di porcellana.

Che schifo.

Un moto di rabbia mi salì fino allo stomaco facendomi ribollire,ma che cazzo faceva? Con sei o sette ragazze,che gli sbavavano pure addosso,poi? Come si permettevano quelle sgualdrinelle?
Mi accorsi troppo tardi che non ero arrabbiata con lui,ma con tutte le ragazze che aveva intorno. Non dovevano toccarlo.
Mi scusai con Abbey e con Louis che era appena tornato e mi avviai verso il banco dei drink per reprimere la mia rabbia con uno di quei cosi alcolici,anzicchè andargli  a fare una scenata di gelosia in piena regola,che poi io non ero gelosa. No,proprio no.
«Una vodka alla fragola» ordinai,intenta a berne solo un bicchiere e poi andare a ballare,volevo divertirmi anche io.
Intanto che il bar-man preparava la mia ordinazione continuai a guardare Malik e le sue sgualdrinelle,che sarebbero passate a fargli ben altro da lì a 5 minuti.
Che schifo al quadrato.
Lui si girò per un nanosecondo verso di me,forse si era sentito osservato. Girai immediatamente lo sguardo e quando il bar-man mise la vodka sul bancone bevvi tutto d’un sorso.
 

**

Cinque bicchieri di vodka dopo,mi ero scatenata a ballare in mezzo alla pista con alcuni ragazzi che mi si strusciavano addosso,ma che io non avevo intenzione di levarmeli da torno.
Sentivo perennemente lo sguardo di Zayn addosso,ma non me ne poteva fregar di meno.
Continuai a ballare con almeno una decina di ragazzi per 45 minuti abbondanti,poi l’illuminazione.
Un cubo sopra il soppalco della pista vuoto. Ero ubriaca fradicia e non stavo nemmeno sfiorando il pensiero che mi avrebbero presa per una di quelle.
Senza vergogna salii sul cubo seguita da fischi di approvazione di almeno la metà della discoteca,e tutti si girarono e fermarono per guardare me.
«Woh,woh,qui c’è qualcuno che vuole divertirsi per bene..»  disse uno dei dj ed io sorrisi come una cretina.
«Puoi giurarci» dissi tra me e me,per poi iniziare a ballare.
Forse ero sensuale,non lo so,ma i ragazzi continuavano a fissarmi con la bocca spalancata e gli occhi sgranati e da tutto quello io,ne traevo solo bene,o almeno quello pensavo da sbronza.
Tolsi i miei tacchi alti almeno 12 cm iniziando a muovermi leggermente,passandomi la mano tra i capelli e sciogliendoli dalla coda di cavallo che avevo fatto temporalmente 10 minuti prima,scuotendo la testa a destra e a manca in un gesto provocatorio.
Vidi Malik in mezzo al pubblico che mi guardava sbigottito,almeno così pareva,ci vedevo doppio.

Soffri Malik,soffri.

Sempre mantenendo il suo sguardo continuai a muovermi il più provocante possibile,mentre qualche ragazzo urlava parole poco caste su di me,ma non ci feci caso,continuavo a guardare Zayn.
Gli feci un sorriso provocatorio guardandomi e puntando lo sguardo su una cosa particolare: la lampo.
Guardai di nuovo nella sua direzione,ma lui non c’era più: sparito.
Un’ombra di delusione si fece spazio in me ma continuai la mia opera. Proprio quando misi le mani sulla lampo sentii una voce familiare poco più distante da me.
«Togliti razza di maniaco,non ti azzardare a toccarla!»
La sua voce.
Guardai e rimasi ancora più frastornata di quanto già lo ero vedendo che spinse un tizio che stava venendo verso di me,già con le mani allungate,spingendolo e facendolo cadere in pista,poi si avvicinò a me.
Cercai di fargli capire che non me ne fregava niente di lui,che non lo stavo facendo per lui,continuando a ballare attaccata al cubo e con le mani sulla lampo,pronta a sfilarmi il vestito in qualsiasi momento.
«Oltre me,hanno già visto tutti abbastanza. Scendi subito di li!» gridò lui furioso. Era ancora più bello così.

Mi piaceva,arrabbiato.

Gli sorrisi maliziosa.
«Non se ne parla» riuscii a dire con la voce impastata a causa dell’alcool,continuando ancora ballare,senza prestare la minima attenzione alle parole che diceva,mi stava sbraitando contro.
All’improvviso sentii un sussurro e poi la terra mancare sotto ai piedi.
«Ora basta».
Realizzai solo all’uscita della discoteca che si fossero girati tutti,e non erano pochi,verso di noi,guardandoci con un misto fra sorpresa e divertimento. E altrettanto io mi accorsi solo in quel momento che ero in braccio a lui,che mi sorreggeva tenendomi un braccio sotto le ginocchia e un altro dietro la schiena,mentre io gli avevo allacciato le braccia al collo.

Non così vicini,ti prego..

I miei ormoni iniziarono a ballare la hola,la parte razionale era andata a farsi fottere.
Continuò a camminare con me in braccio,imprecando a voce bassa. Peccato che lo sentissi comunque.
«Ma guarda come mi sono ridotto. A fare da balia a questa mocciosa che non sa contenersi.. Le ci vorrebbe proprio una bella lezione..»

E dammela questa lezione,Zayn..

“E dammela questa lezione Zayn. Anzi,la darei io a te,e non immagini quali lezioni siano..» dissi ridacchiando poi come una cretina,con il viso schiacciato contro la sua spalla e gli occhi socchiusi. No,la sbornia non la reggevo,e la mia boccaccia dava voce ai miei pensieri più nascosti.
Non so se lo sognai,ma sentii una sonora risata.
«Dormi,ragazza ribelle,che domani ti sentirai uno schifo..»
Non riuscii più a rispondere,sentii solo il tocco leggerò con cui mi posò sul materasso –ma eravamo già arrivati a casa?- e poi mi addormentai davvero.

La sua voce mi aveva fatto da carillon.

 
I’m baaaaaaaaaaaaaaack,yeah! Sempre la solita pacatezza e calma,mi dicono.. Okey,okey. A me questo capitolo piace particolarmente,ma forse mi sto solo sbagliando e fa schifo D: Deve piacere innanzitutto a voi,altrimenti che lo faccio a fare?
Mhh,in questo capitolo abbiamo visto una Kate un po’gelosetta –perché,le piace,si è capito,è attratto da lui fisicamente – e un Zayn un po’ infastidito. Per cosa poi? Non si sa. E la ragazza di Louuu? Vi aspettavate fosse Eleanor? Naaah,troppo scontato. E comunque posso anticiparvi che diventerà una grande amica di Kate,Abbey. *-*  E Liam che fa l’ubriacone con Louis che gli toglie i drink da mano?! Si sono per caso scambiati i ruoli?! Non che Liam non beve eh u.u ..
Preciso che il nome black yeah,è stato inventato da me in un momento di sclero assoluto,e non penso che esista una discoteca IN a Londra con quel strano nome,poi! AHAHAH. E niente,bho. Recensite. Ditemi cose belle,brutte,come volete,ma recensite altrimenti mi sento sola çç

Vi lascio un piccolo spoiler del prossimo capitolo,baaacii,da Kate ,Zayn and me.
[..] Quando mi svegliai avvertii un gran mal di testa con conseguenti giramenti e conati di vomito. Mi sentivo proprio male e non ricordavo proprio un bel nulla della sera precedente. [..] Mi alzai diretta al bagno con la lentezza di un bradipo,ma quando arrivai alla porta essa si aprì ed io sbattei contro qualcuno..Il petto di qualcuno..Quel qualcuno..Alzai lo sguardo e vidi Zayn Malik in tutta la sua bellezza con solo in dosso un boxer. Non poteva farmi questo.

 
 

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Capitolo 5
*** Found out! ***


CAPITOLO 5

La luce del sole filtrava attraverso le finestre che la sera precedente avevo dimenticato di chiudere,dandomi non poco fastidio agli occhi ancora chiusi; com’era possibile?
Quando mi svegliai del tutto avvertii un gran mal di testa con conseguenti giramenti e conati di vomito. Mi sentivo proprio male e non ricordavo proprio un bel nulla della sera precedente: Discoteca,due chiacchiere con Abbey,Zayn contornato da ragazze e una vodka alla fragola. I miei ricordi si limitavano solo a quel cerchio di cose.
Non potevo aver fatto qualcosa di sbagliato,eppure non ricordavo niente. Non potevo aver bevuto una sola vodka per avere quest’effetto ‘lapsus’.
Però sapevo solo che se mi ero ubriacata non era stata certo colpa mia…Ma certo! Zayn,le ragazze,la mia reazione omicida e la voglia che avevo di andare li e spaccare la faccia a quelle sgualdrinelle e digliene quattro a lui.
Però i miei ricordi,ancora una volta,si limitavano a quelle cose.
Forse avevo esagerato con i drink.
Maledetto Zayn,sempre artefice dei miei problemi da tre mesi a quella parte.
Intanto che la mia mente cercava di elaborare più volte le possibili cazzate che era probabile avessi fatto, i giramenti di testa aumentarono,così come la fitta lancinante alla tempia.
Così mi alzai, diretta al bagno con la lentezza di un bradipo,ma quando arrivai alla porta essa si aprì ed io sbattei contro qualcuno..Il petto di qualcuno..Quel qualcuno..Alzai lo sguardo e vidi Zayn Malik in tutta la sua bellezza con solo in dosso un boxer. Non poteva farmi questo.
Mi allontanai di un passo guardandolo dall’alto al basso per poi deglutire.
Cazzo Kate,reagisci.
«Levati.» Riuscii a dire con la voce impastata sia dal malessere fisico che dal brusco risveglio.
Lui incrociò le braccia al petto,non curandosene di star davanti ad una ragazza con solo dei miseri boxer addosso e il suo fisico capace di far andare in iperventilazione qualsiasi ragazza.
Forse era per questo che era diventato famoso a scuola.
Ghignò.
«Non vuoi darmi più quelle lezioni?» calcò troppo sulla parola ‘quelle’,ed io lo guardai inarcando un sopracciglio.
Cosa voleva dire?
«Che lezioni?» sussurrai a malapena.
«Quelle che dicesti di voler darmi,ieri..» si avvicinò mettendomi una mano sul fianco.
Diventai cupa e in cerca d’aria,causa: la sua vicinanza. Che cazzo avevo detto da ubriaca fradicia?
«Non ti seguo.» Riuscii a sussurrare. «Ora fammi passare che mi sento uno schifo!»
Lui ghignò ancora,scatenando in me pensieri veramente omicidi,ma che purtroppo non riuscii a mettere in pratica,conciata com’ero.
Feci un passo in avanti scollandomi il suo braccio dal fianco e chiudendomi in bagno per darmi una sistemata.
«Sappi che sarò molto contento se vorrai darmele..Oppure le do’ io a te,si,mi sembra più legittimo..» urlò ridacchiando dalla porta.
Feci finta di non sentirlo e aprii il rubinetto.
 
Quando ebbi finito di darmi una sistemata,vestirmi e legare i capelli in una coda e sentirmi decisamente meglio,scesi giù in cucina per fare colazione.
Mamma era al lavoro ma aveva lasciato un post-it sul frigo,che io andai a leggere.
«Sono al lavoro,ma prima ho preparato la colazione a te e Zayn. Non litigate. Un bacio,vi voglio bene.» ripetei le parole di mamma,leggendole.
«Che mammina affettuosa!»
La voce di Zayn mi fece sussultare,facendomi girare. Era di nuovo seduto sul mio sgabello a fare colazione –stavolta vestito,fortunatamente-,maledetto!
«Quante volte ti devo ripetere che quello è il mio sgabello?» urlai.
«Ehi,ehi,piccola isterica,non urlare! E meno male che sei in post-sbronza. Eppure sei vivace,più di ieri sera..»
Mi avvicinai puntandogli il dito contro.
«Non fare il misterioso,dimmi subito le cazzate che ho detto e fatto ieri sera. Sono stufa di queste tue frecciatine del cazzo!»
Lui rise.

Non ridere,cazzo,per la mia sanità mentale.

«Subito!» aggiunsi.
Lui si alzò dal mio sgabello fronteggiandomi,ed io fui costretta ad alzare lo sguardo per guardarlo. Cavolo,se era alto.
«Da dove vogliamo partire? Allora..» disse incrociando le braccia al petto. «..Ah,si. Partiamo dal fatto che quando mi hai visto con quelle sei o sette ragazze..E quello lo ricordi,ne sono sicuro..Dicevo,quando mi hai vista con loro sei andata in tilt. Ti ho visto,sai..» ghignò.
Maledetto! Perché mi faceva quell’effetto?
«..Poi hai bevuto una vodka. E un’altra..E un’altra..E un’altra..Erano cinque,le ho contate!»
Sbarrai gli occhi.
Maledetta anche me. Peccato che il peggio doveva ancora arrivare.
«Ad un certo punto ti ho persa di vista.» disse facendo spallucce.
«E..?»
«Niente. Eri andata sul cubo a divertirti. Menomale che sono arrivato io,altrimenti avresti fatto peggio delle spogliarelliste e stamattina ti saresti trovata nel letto di uno stronzo che non teneva le mani a posto,ma poi ci ho pensato io,tranquilla! » mi strizzò l’occhio.
Arrossii immediatamente,non credendo alle mie orecchie.
«Sul c-cubo?» ripetei,sperando di aver capito male.
«Si,sul cubo. Poi te l’ho detto,sono arrivato io e ti ho portata via,e tu per strada hai detto che mi avresti dato tu delle lezioni..e non immaginavo che tipo di lezioni..Peccato che l’ho capito molto bene!» sghignazzò,facendomi avvampare.
«Senti,ero ubriaca e non mi sono resa conto di quello che dicevo,tutto qua!» dissi accompagnando con dei gesti le mie parole.
«Sisi,certo..»
«E poi non sono così pervertita da fare ciò,mi dispiace!»
«Oh,ma dai,non fare la santarellina,Kate! Ieri sera ho fatto appena in tempo a fermarti,-e in modo che non avrei mai nemmeno sognato di fare-,  che avevi  una mano sulla lampo del tuo vestito già abbastanza corto e stavi per togliertelo. Dovresti anche ringraziarmi per averti portata via da quel branco di pervertiti,altrimenti avrei dovuto prendere a botte tutti e quanti cazzo ne erano che ti guardavano!»
«Il mio vestito non era corto!» esclamai.
Da brava cogliona cui ero,delle cose sottointese che c’erano nella sua frase,ero andata a cogliere la più banale. Tipico di me.
Lui arcuò un sopracciglio.
Poi ricordai che il mio cervello,oltre a ‘..il tuo vestito già abbastanza corto’ , aveva recepito anche un’altra parte della sua frase: ‘Dovresti anche ringraziarmi per averti portata via da quel branco di pervertiti,altrimenti avrei dovuto prendere a botte tutti e quanti cazzo ne erano che ti guardavano!’
Lo guardai truce.
«Perché mi hai portata via,Zayn? Visto che mi disprezzi tanto,perché non hai continuato a divertirti con le sgualdrinelle con cui eri? Perché mi hai fermata?»
Troppe domande non recepite immediatamente dalla mia mente si affollarono tra loro,creandomi un caos e una sensazione con una sola risposta che mi ronzava in testa,gridandomi: ‘Geloso,geloso,geloso.’
La scacciai subito,perché era evidentemente impossibile quell’ipotesi.
Incrociai anch’io le braccia al petto aspettando una sua risposta. Nel frattempo lo vidi deglutire,forse non si aspettava quella domanda.
«P-perché..Bhè..Perchè Savannah mi aveva raccomandato di tenerti d’occhio e a debita distanza dai guai.» disse velocemente.
Non so perché,ma quelle parole,per la prima volta,mi sembrarono una vera e proprio balla.
Mia mamma che chiedeva a lui di tenermi d’occhio? Si era sempre fidata di me,cavolo! Non è che aveva iniziato a dubitare? Ci avrei parlato appena tornata da lavoro.
«Ok» dissi solamente,con un velo di delusione che mi aveva oltrepassato lo stomaco schiacciando pesantemente l’ipotesi appunto,impossibile,fatta.
Lo scansai prendendo la colazione,sedendomi sullo sgabello di papà -ormai era impossibile sedermi sul mio,visto che Zayn se ne era riappropriato,e di litigare non mi andava- e iniziando a mangiare. Una volta finito sciacquai la mia tazza e quella di Zayn e poi salii velocemente in camera mia. Con Zayn non parlai più.
 
«..Voi siete usciti dalla porta,tu ancora in braccio a lui,tutta frastornata,e lui arrabbiato ma anche sollevato per averti portato via,si vedeva! Quando Zayn si è chiuso la porta alle spalle il dj ha fatto: ‘Wow. Sembra che al bel principe abbia dato fastidio vedere altri ragazzi al cospetto della sua bella principessa,e ha ben pensato di portarla via!’ Davvero,non sai Kate! E’stato uno spettacolo vedervi! Non sai la sorpresa che scorgeva negli occhi di Louis!»
Risi.
«Giuro che io non ricordo niente,però mi vergogno lo stesso. Non uscirò di casa per il resto della vita!» dissi mettendomi il cuscino in faccia,come se qualcuno avrebbe potuto vedermi.
Ero da più di un’ora al telefono con Abbey,la ragazza di Louis. La sera prima ci eravamo scambiate il numero di telefono e lei il giorno dopo mi aveva chiamata per raccontarmi dei particolari della sera precedente.
«Ma dai,non farla tragica!» rispose lei.
«Non doverla far tragica? Spero tu stia scherzando! Stavo quasi per spogliarmi davanti a tutta Londra,solo per..solo per..»
Balbettai cercando di fermarmi quando mi accorsi che stavo per dire una cazzata.
«Solo per..?» incalzò Abbey.
«Niente.» scattai io,ripensando un attimo alle parole dette prima da Abbey. «Ma poi ciò che ha detto il dj è completamente sbagliato!» replicai.
«Perché?»
«Perché ha insinuato che Zayn fosse geloso!»
«Ma è palese che lo fosse!Altrimenti non ti sarebbe venuta a prendere sul cubo,rimettendoci la faccia!»
«No,non è così. Prima lui ha detto che l’ha fatto solo perché mamma glielo ha chiesto. Anche se a dirti la verità,mamma si è sempre fidata di me. Non ha mai chiesto a nessuno di tenermi d’occhio..»
«Per me è solo un’enorme cazzata che ti ha detto per pararsi il culo.»
«Tu dici?»
«Decisamente!» esclamò lei.
«Bhè,in ogni caso ne parlerò con mamma. Lo chiederò direttamente a lei. Se mi ha detto una cazzata..Bho,non lo so cosa faccio. Anche perché credo che sia evidente che io ne sia attratta.»
«Si,è evidente. Ma è evidente anche che lui sia pazzamente attratto da te!»
Mentre pensavo alle parole di Abbey suonarono alla porta.
«Non lo so Abbey,non credo. Comunque hanno suonato alla porta,ci sentiamo più tardi per farti sapere,okay?»
«Okay,ciao!» mi salutò lei.
Adoravo quella ragazza e la sua spontaneità.
Andai di sotto ed aprii,trovandomi mamma davanti.
«Tesoro,scusami se ti ho disturbata. Ma stamattina ho dimenticato qui le chiavi e ho dovuto per forza suonare il campanello» disse lei dandomi un bacio sulla guancia.
«Nessun problema,mamma. Senti,dovrei chiederti una cosa..» dissi titubante mentre la seguivo in cucina.
«Certo tesoro,dimmi.»
«Hai detto tu ieri a Zayn di tenermi d’occhio e a debita distanza da guai in discoteca?»
Mia mamma mi guardò interrogativa.
«Io? No,amore mio. Lo sai che ho completamente fiducia in te.»

Scoperto.

1 a 0 per me,Malik,pensai.
«Ma,Za..Ehm,okay,grazie!» dissi ripensandoci. Le sorrisi e lei di rimando e salii in camera mia buttandomi sul letto e componendo il numero di Abbey che rispose al secondo squillo.
«Kate? Spara.»
«Mamma non ha detto niente a Zayn» dissi tutto d’un fiato.
«Beccato!» rispose lei. «La mia teoria è confermata!»
Scossi la testa.
Ed anche la mia teoria era confermata: quella ragazza era una grande.
 

 


I’m baaaaaaaaaaaaack!
Okey,so’che dovrei smetterla con questa pagliacciata del i’m back,però mi fa sentire tipo ‘yeah’ (?)
AHAHAHAH ,abbiate pietà di me,dopo tre ore di studio consecutivo sto tutta come si dice a Napoli ‘stunat’ ovvero,stordita! AHAHAH,quindi,perdonatemi! çç
E bè? Allora? Come avete trovato questo capitolo? Vi anticipo che inizierà già a cambiare qualcosa dal prossimo capitolo,non in meglio,né in peggio,semplicemente da due adolescenti in..crisi ormonali! Si,l’ho detto,yeah! Però non vi aspettate troppo eh!
Intanto se vi fa piacere (a me si) recensite,così non mi sento sola *-*
Vi voglio bene!
Taanti,taanti,taanti saluti da Zayn,Kate and me. Alohaaaa!

 

 

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Capitolo 6
*** Hormones. ***


CAPITOLO SEI

«AHAHAHAH,ma dai,basta Kate,mi stai facendo morire dal ridere e sinceramente non lo reggo alle 7 e 30 di mattino!» esclamò Abbey tenendosi ancora le mani sotto la pancia per le risate.
Da qualche giorno a questa parte aveva iniziato a venire con noi di mattina,la sua scuola era poco distante dalla nostra,e doveva deviare direzione solo alla vista del cancello della nostra.
Ero di buon umore quella mattina e avevo voglia di scherzare con tutti. Quando mi ci mettevo poi,sapevo essere davvero spiritosa,tanto che a volte mi meravigliavo anche io per le mie ottime battute,e mi congratulavo con me stessa per iniziare così la giornata.
«Ehi,ma in questi giorni voi due non mi date proprio retta!» si lamentò Louis. «Siete sempre al telefono oppure una volta a casa di una,e un’altra  a casa dell’altra,non starete mica architettando qualcosa?» continuò ancora.
«Ma chi?noi? No,no,vai tranquillo per la tua strada Louisino pane e vino!» esclamai.
Lui scosse la testa.
«Tu me la fai diventare come te!» disse riferendosi a me,aspettando che lo raggiungessimo e dando un veloce bacio sulle labbra ad Abbey.
Spalancai la bocca. «Mi crederesti capace di questo?» dissi in modo ironico.
«E di molto altro..» rispose lui,iniziando a ridere fragorosamente.
Iniziai anche io a ridere,sapevo che stava scherzando.
Davanti a me c’erano Liam,Niall,Harry e un Zayn palesemente assonnato.

No,Kate.Non fare cazzate.


Affrettai il passo.
«Ehilà Zayn!» urlai dandogli una pacca – nemmeno leggera- sulla spalla.
Lui si girò e mi lanciò un’occhiataccia.
«Ma dico io..COSA CAZZO HO FATTO DI MALE PER MERITARE QUESTO?!» urlò a sua volta guardando i miei 4 migliori amici,che trattennero a stento una risata.
«Ma rilassati! Sei sempre così scontroso,così rigido,così..» mi fermai per trovare la parola adatta. «..incazzato!» trillai.
«Tu sei sempre così di buon umore,così entusiasta di tutto,così..» si fermò per cercare la parola adatta,forse,o mi stava semplicemente prendendo in giro. «..stronza!»
Sbarrai gli occhi chiudendo le mani a pugno. Che stronzo!
«Ti odio!» gli urlai,affrettando il passo e camminando in disparte davanti a tutti,come una bambinetta di due anni.
«Com’è affettuosa..» scherzò lui con gli altri ragazzi.

Maledetto. Questa me la paghi.
 


La giornata di scuola passò lentamente come sempre e quando tornai a casa fu un vero sollievo.
Mangiai e subito dopo andai a studiare,per quel poco che ci assegnavano.
Quando ebbi finito,il mio stomaco iniziò a protestare,così decisi di andare di sotto a sgranocchiare qualcosa di buono.
Aprii la porta della mia stanza,e di fronte a me apparve uno spettacolo vero e proprio: Zayn dormiva beato sul suo letto.
Forse aveva dimenticato di chiudere la porta,perché era completamente spalancata.
Per  un attimo sorrisi intenerita e pensai di richiudergliela,ma la mia fama di vendetta non si poteva placare.
Così entrai,e cercando di non cadere fra tutte quelle cianfrusaglie che conteneva la sua camera che ancora aveva imparato a tenere in ordine, mi avvicinai al suo letto.
Però un qualcosa attirò la mia attenzione: sulla scrivania erano riposte 2 confezioni di lacca e due confezioni di gel; ecco come faceva il ciuffo.
Ghignai alla mia idea.
Mi avvicinai piano a quest’ultima e fortunatamente riuscii a prendere il tutto senza commettere nessun atto da imbranata quale ero,ovvero,senza fare cadere niente e mi avviai in camera mia. Li riposi in un bauletto dove tenevo tutte le cose di quand’ero bambina;li non li avrebbe trovati. Poi rientrai di nuovo in camera sua avvicinandomi al suo letto.
Era bellissimo. Non aveva quell’aria rigida che assumeva sempre; bensì era rilassato e sembrava quasi un angelo. Il mio angelo.
Sorrisi ancora come le peggiori delle cretine,ma quell’attimo di tenerezza era durato abbastanza a lungo.

E vendetta sia!


Mi chinai un poco su di lui,facendo uscire dalla mia bocca un sonoro «Boom!» che lo fece sobbalzare e cadere dal letto.
Iniziai a ridere a crepapelle; Zayn spaventato era un qualcosa di indescrivibile!
Mise una mano sul petto,ancora a terra,con l’altra appoggiata al copriletto mentre cercava di riprendersi.

La calma che precede la tempesta.


Non riuscivo più a fermarmi,battevo le mani sulle gambe per poi riportarle sotto la pancia,mi stavo divertendo troppo.
Lo vidi guardarmi più che omicida,tanto che ritornai seria,spaventata dalla sua espressione.
Si alzò piano,sorridendomi,in un’espressione che di amichevole aveva ben poco.
«Sei una stronza! E COME CAZZO TI SEI PERMESSA di entrare nella mia stanza?»
Feci spallucce. «La porta era aperta!»
«E perché cazzo non mi hai lasciato in pace?»
«Perché no!» ghignai.
Si avvicinò a me con aria minacciosa ed io indietreggiai,fino a sbattere contro il legno della porta.

Cazzo,Kate! Perché cavolo hai chiuso la porta quando sei entrata?!



Deglutii.

“Non farmi male,non farmi male,non farmi male”


La mia vocina interiore continuava a ripetere queste parole,spaventata a morte.
Lui invece m’intrappolò mettendo entrambe le braccia ai lati della mia testa e poggiandoli contro la porta.
«Ti sei divertita?»
Deglutii.
Mantieni la calma e rispondi con sicurezza,Kate!
«Non sai quanto..» sghignazzai,ma in realtà stavo perdendo aria per la sua vicinanza.
«Bene. Ora mi diverto io…» sussurrò al mio orecchio.

Dio,no! Sarei morta.
Strofinò il naso contro il mio collo ed istintivamente,buttai un poco indietro la testa per fargli spazio.
Perché lo stavo assecondando?
Lo sentii trattenere una risata sul mio collo.
Sapeva che effetto mi faceva.
Chiusi istintivamente gli occhi.
Poi scese un po’più giù,lasciando un bacio,e risalì un’altra volta,lasciandone altri su tutto il mio viso: occhi,fronte,guance..
Arrivò all’angolo della bocca,depositandone uno anche li,ed io non potei fare a meno di assaporare quelle sensazioni che si stavano scatenando nel mio stomaco; Altro che farfalle,c’erano le tigri e i leoni che litigavano tra di loro.
Feci leva su quel briciolo di dignità che mi era rimasta,appoggiando le mani sul suo petto,nell’intento di allontanarlo,con scarsi risultati.
«Basta..» ansimai,spingendo debolmente le mani sul suo petto. Il mio corpo tradiva le mie stesse parole.
Lui non sembrò badarci e con un gesto repentino mi sollevò da terra,appoggiandomi alla scrivania la vicino.

Ora potevo morire.


Con una mano mi teneva saldamente il fianco,mentre con l’altra risaliva la mia schiena sotto la maglia,alzandola insieme ad essa.
Non era arrivato ancora nessun bacio vero,nessuna carezza vera e propria,ma io potevo già sentirmi estremamente coinvolta. Così senza pensarci due volte allacciai le braccia al suo collo,e la sinistra andò ad infilarsi tra i suoi capelli,attirandolo più vicino.
Volevo un bacio. Volevo lui.
I suoi baci sul collo diventarono più bollenti,non si limitavano più ad essere casti,ed io mi sentii morire.
Me la stava facendo pagare,lo sapevo,ma la parte cosciente di me in quel momento era offline.
All’improvviso il suono del mio cellulare che avevo in tasca fece sobbalzare entrambi.
Mi allontanai da lui scendendo dalla scrivania,cercando di riprendere fiato: era Abbey.
Per quanto bene le volessi aveva scelto il momento sbagliato per conversare.
Guardai Zayn che mi stava fissando incuriosito. Gli feci un cenno come per dire ‘devo andare’,come se gli dovessi delle spiegazioni,poi! E mi rifugiai in camera mia.
                            
«..Cioè,tu mi stai dicendo che…Che cogliona che sono!» disse lei,quasi esasperata.
Le avevo raccontato tutto. All’inizio avevo cercato di negare,ma aveva capito immediatamente che fosse successo qualcosa.
Risi.
«Non preoccuparti,dai!» la rassicurai. «Non mi hai disturbata!»
«Non ti ho disturbata? VI ho disturbati e interrotti,mentre facevate quello che desideravate da 3 mesi.»
«Abbey,non è così! L’ha fatto per farmela pagare per lo scherzo che gli ho fatto!»
«A proposito: Innanzitutto,complimenti per lo scherzo,devo provarlo con Louis,però se mi vuole uccidere,posso dare la colpa a te? E dire che l’hai fatto a Zayn e mi è piaciuto?»
Risi ancora. Quella ragazza era ingestibile.
«Certo che puoi. Tanto il MIO Louis non mi dice niente!» esclamai,calcando sulla parola MIO,volendo vedere una sua reazione.
«Ehi ragazza,tieniti il tuo Pakistano-faccio-morire-le-ragazze,che Louis è mio!» trillò!
«AHAHAH,stavo scherzando!»
«Lo so! E comunque non cercare di sviare il discorso..Com’è stato?» domandò entusiasta.
«Abbey!!!» la ammonii. Un po’ di tatto? Ci somigliavamo in questo. «Non è successo niente di eclatante!»
«NON E’ SUCCESSO NIENTE DI ECLATANTE?! Ti rendi conto che se mi facevo gli affari miei e non chiamavo in questo momento sareste dovuti essere a..»
«Frena! Non c’è bisogno che lo dici! ..E poi io lo stavo giusto per allontanare!»
«Si,per caso con un ‘basta’ ansimato e una leggera spinta al petto?»
Bingo.
Come faceva a saperlo?
Non mi diede il tempo di replicare che continuò. «Se ti starai chiedendo come faccio a saperlo,te lo spiego subito! Ho fatto la stessa cosa io con Louis,ma non è servito a molto!»
«Ma quindi tu e Louis…?» domandai scioccata senza continuare la frase,aveva capito perfettamente.
«Ma dai,sei rimasta all’età della pietra,Kate? Hai scoperto l’acqua calda!»
Mi ammutolii.
Possibile che una ragazza in apparenza ingenua e timida,già avesse concluso tutto e subito? Anche se devo ammettere che si vedeva lontano un miglio che lei e Louis erano innamorati pazzi.
«Ehi,sei rimasta scioccata?» rise lei.
«Effettivamente..Ma vabbè,comunque hai fatto bingo..»
«Lo so. Succede sempre così! E finalmente vi siete decisi! Ci sono voluti tre mesi per saltarvi addosso!»
«Abbey,ti ho già ripetuto che lo ha fatto per vendicarsi.»
«Ed io ti ripeto che quella era una scusa bella e buona per saltarti addosso!»
Scossi la testa. «Io penso di no..»
«Pensi male,mia cara amica! Devi sviluppare ancora un po’ quel cervello in fatto di relazioni e comportamenti di ragazzi!»
«Ecco,appunto. In quel campo non so niente.»
«Io si! Quindi,fidati di una che ne sa più di te!»
Risi ancora. «Okay..»
«KAAAAAAAAAAATE,DOVE CAZZO HAI MESSO LA LACCA E IL GEL? LO SO CHE SEI STATA TU!»
La voce di Zayn dal corridoio mi fece sobbalzare e poi scoppiare a ridere.
«Scusa Abbey,c’è un pazzo di la che sostiene che io abbia preso la sua roba. Vado a difendermi,anche se in effetti è così. Un bacio!»
«Ho notato..Vai,vai,e magari approfittatene anche..Litigando,litigando..»
«ABBEY!» la richiamai io.
«Okay,okay,la smetto. A più tardi,un bacio!»
 
Ed ora a noi due,Zayn e capelli.
 
 
«Si,Zayn?Cosa ti serve?» sbattei le palpebre più volte teatralmente,facendo la finta ingenua.
Mi puntò il dito contro. «Ridammi la mia lacca e il mio gel!»
Portai le mani ai fianchi. «Non so di cosa tu stia parlando.» dissi ancora sorridendogli in modo provocatorio.
Il suo sguardo diceva che se non l’avessi smessa mi avrebbe incenerita di sicuro.
«Lo so che sei stata tu a nascondere tutto! Stupidi scherzi da demente!»
Spalancai la bocca ad O. «Come mi hai chiamata razza di idiota?»
«DEMENTE» scandì bene le lettere lui,avvicinandosi di più a me con la testa,facendola penzolare da un lato e dall’altro.
«TU!»urlai,mettendogli un dito sul torace. «Sei un grandissimo idiota. Ed anche coglione. Ma soprattutto stronzo. Se prima avevo fatto un pensiero sul dirti dove ti avevo nascosto quella stupida roba che metti nei tuoi stupidi capelli,ora me l’hai fatto passare. Quindi..»sorrisi ironica. «Fottiti!» E mi dileguai giù per le scale.
Incredibile! Un’ora prima stavamo per fare chissà cosa e l’ora dopo stavamo litigando a morte insultandoci nei peggiori dei modi!
Perché i ragazzi erano così complicati?!

 
 

I’m baaaaaaaaack!

Allooors?Come vi è sembrato questo capitolo?Vi avevo già anticipato che i due ragazzacci si sarebbero comportati come ragazzini in crisi ormonale…

Spero di non aver deluso le vostre aspettative çç
Be’,se volete dirmelo,scrivetemi una recensione,mi fa sempre felice riceverle e poter parlare con voi!
A proposito…Per chi volesse conoscermi e fare amicizia –a me farebbe tanto piacere- il mio contatto twitter è: @Petersavedme
Quindi se volete contattatemi! Un bacio e al prossimo capitolo!
Taaanti saluti da Zayn,Kate and me. xx

 
 

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Capitolo 7
*** Jealousy ***


CAPITOLO SETTE
 
Il resto della giornata trascorse tranquillamente,come i quattro giorni seguenti.
Io e Zayn non ci eravamo più parlati,scontrati e tantomeno discusso su ciò che era accaduto,e sinceramente mi stava bene così; non avevo nessuna intenzione nemmeno di parlargli io. Cosa avrei dovuto dirgli,poi,se mi avesse fatto una domanda sconveniente? Che mi attraeva? Che ogni volta che si avvicinava il mio cuore batteva come un forsennato? Che lo avevo lasciato fare perché lo desideravo? Che ero pazzamente attratta da lui? Be’,forse tutte queste cose però,le sapeva di già. Ed ero stata io a farmene accorgere.

La mattina mi alzai di soprassalto al suono della sveglia,che mi fece innervosire non poco,urtando i miei poveri nervi ancora mezzi addormentati.
Un risveglio così non era per niente un buon inizio giornata.
Quando succedeva che quella maledetta sveglia suonasse così vicina e forte mi faceva svegliare d’obbligo di malumore; Peccato che dopo sarebbero dovuto essere gli altri a sopportarmi.
Mi alzai sbadigliando e iniziai a prepararmi.
Quando fui di sotto c’era mamma che trafficava ai fornelli e il cretino ti-faccio-morire-baby era seduto come suo solito a fare colazione..sul mio sgabello!
Lo guardai di traverso,quando lui con ancora il bicchiere di latte alla bocca ruotò la parte superiore del corpo e mi guardò.
Meglio non rispondere,né mettermi ad urlare di prima mattina,pensai.
Lui sorrise ed io in un nanosecondo avevo già pianificato il suo omicidio,che avrei fatto sembrare un incidente.
Quando uscimmo fuori per dirigerci a scuola,feci un segno di saluto ad Abbey,che capì a volo di quale umore fossi,ed andai verso il mio coglioncello preferito.
«Haaaazzaaa» dissi in tono piagnucoloso,avvicinandomi a lui a braccia aperte e circondando i suoi fianchi  con il mio abbraccio e accoccolandomi al suo petto.
Lui mi diede un bacio affettuoso fra i capelli,abbracciandomi a sua volta.
«Buongiorno piccola»
 Intanto gli altri iniziarono a camminare.
«Ho bisogno di coccole» dissi ancora ad occhi chiusi e mezza addormentata.
«Oh,quante ne vuoi…» rise.
«Ehi!» protestai,capendo a volo il doppio senso e dandogli un piccolo colpetto sul petto. «non fare il deficiente,soprattutto quando sono di malumore! Non ti conviene,lo sai..» lo avvisai,senza staccarmi un secondo da lui.
«Okay,mi arrendo» disse lui ridendo.
Mi prese il volto fra le mani,guardandomi,poi mi rivolse uno dei suoi sorrisi sexy.
«Ti voglio bene!» sussurrò poi,strofinando la punta del suo naso contro il mio,pericolosamente vicini.
«Anch’io,non sai quanto..» gli risposi sibilando con gli occhi chiusi.
Adoravo stare con lui. Non mi faceva mai sentire a disagio o fuori posto. Faceva sempre battutine che poteva evitarsi,questo è vero,ma era un grande amico.
Non mi spaventava stare così vicina a lui,né far sfiorare i nostri nasi,o le nostre fronti,perché sapevo che nessuno dei due provava un sentimento più forte dell’amicizia.
«Se non vi dispiace…» una voce familiare arrivò alle nostre spalle. «..Vorrei andare a scuola.»

Zayn.

S’intrufolò in mezzo a noi staccandoci e ghignando,dopo aver detto quella frase con un misto tra l’irritato e lo scocciato.
«Ehi!» protestò Harry. «Che hai,amico?non potevi iniziare ad andare? A proposito,dove sono gli altri?» chiese.
Lui fece spallucce. «Saranno già a scuola ormai..»
Aggrottai la fronte.  «E tu che ci facevi qui?»
«Aspettavo che finiste di fare i fidanzatini per andare a scuola.» disse,quasi con disprezzo.
Ma cosa stava insinuando? cosa voleva davvero da me? E poi i suoi cambi d’umore? Mi facevano letteralmente andare in tilt.
«Questo vuol dire che hai origliato?» domandai scioccata.
«Non ho origliato,vi stavo aspettando e ho sentito,tutto qua.» rispose come se fosse la cosa più naturale del mondo.
«Non ne avevi il diritto!» urlai.
«Ah si,scusami,miss segretezza! Volevi che le vostre cose da fidanzatini che vi dite restassero segrete?!»
Spalancai la bocca.
«Ma che cavolo stai blaterando?!» urlai ancora,indignata.
«Smettila,amico! Nessuno si stava dicendo niente di sconvolgente! Lascia stare Kate!» s’intromise Harry,prendendo le mie parti.
Lui aprì la bocca per dire qualcosa,poi la richiuse guardandomi di traverso,e per un attimo ebbi la netta sensazione che stava per dire qualcosa di non molto conveniente,per nessuno dei due.
«Hai ragione» aggiunse poi. «Andiamo» sorrise ad Harry,dandogli una pacca sulla spalla,incamminandoci insieme a scuola.
Quella giornata era iniziata decisamente male.

Passai le ultime tre ore di lezione massaggiando con Abbey,dopo avergli raccontato l’accaduto,e fu tutto un “E’geloso” di lei, e di un “Non dire cazzate,per favore”,mio.
Quella ragazza era incredibile! Se aveva una sua teoria per lei era quella giusta,anche se io non pensavo fosse così. Qualunque cosa succedesse tra me e Zayn,lei diceva che Zayn era geloso.
Ma geloso di chi e di cosa,poi?
Di me? Non penso.
Di Harry? Nemmeno.
O forse si. Be’,Harry era..Harry! Ricciolino sexy,con un sorriso capace di far morire qualsiasi ragazza gli si avvicinava,si vociferava che a letto era una bomba. Era simpatico,pagliaccio,burlone,estroverso,solare,generoso e chi più ne ha più ne metta.
Zayn era…Un angelo sceso in terra. Misterioso,bellissimo, da far morire chiunque anche con un solo sguardo –ahimè,io compresa-,strafottente,prepotente,arrogante,presuntuoso e particolarmente egocentrico e vanitoso.
Ecco,era quello il punto: Harry aveva solo pregi,Zayn con il carattere che si ritrovava,solo difetti.
Ma comunque erano inutili paragoni; Harry era solo un amico e Zayn,be’,Zayn era solo..il mio fratellastro, e la cosa mi attorcigliava lo stomaco in una morsa fastidiosa,che cercai di scacciare in tutti i modi.
Solo quando sentii qualcosa spezzarsi tornai alla realtà.
La punta della penna era in frantumi,e l’inchiostro si stava rovesciando sul mio quaderno degli appunti di letteratura.

Cazzo.

Quello che non vidi,però,era ciò che avevo incosciamente scritto…
La vibrazione del mio cellulare mi fece trasalire: un altro messaggio di Abbey.
“Ti dico che è geloso,Kate! Cavolo,deve andare in giro con un foglio scritto ‘sono geloso. Nessuno deve toccarti oltre me’,per fartelo capire?!”
Lo dicevo io che quella ragazza era irrimediabile.
“Uffa,Abbey,si,magari. Così riuscirei davvero a capire ciò che pensa! E comunque non è così,punto”.
Digitai velocemente la risposta e gliela inviai. Con mio grande sollievo,cinque minuti dopo la campanella suonò,annunciando la fine delle lezioni.
Mi avviai al mio armadietto stizzita per le parole di Abbey e i comportamenti di Zayn,andando a sbattere contro qualcuno.
«Che cazzo fai bamboccia?Guarda dove cammini!»

Crtistal.

«Cammino dove cazzo mi pare,Cenerentola!» la presi in giro
«Non chiamarmi così!» rispose lei,con aria altezzosa.
«Hai ragione,ti chiamo con il tuo nome di battesimo: P.u.t.t.a.n.a.» scandii le parole,e le sorrisi nel vederla boccheggiare.
Qualcuno alle mie spalle mi afferrò un braccio.
«Kate,dai,lasciala stare. Vieni.»
La guardai di traverso e mi allontanai con Liam,sentendo in sottofondo un «la odio!»
Be’,la cosa era reciproca.
 
«Allora?Come vanno le cose in casa?» mi domandò una volta usciti dal cancello principale Liam.
«Mh,abbastanza bene. Tom e mamma si amano,io gli voglio bene,anche se,lo sai,nessuno potrà mai rimpiazzare papà»
«Si,lo so,e sai anche tu che adesso Jason sarebbe felice rivedere tua madre felice»
«Si,lo sarebbe..» constatai io pensierosa,mentre guardavo distrattamente a terra.
«E con Zayn?Come va?» riprese lui,distogliendomi dai pensieri.
Alzai lo sguardo. «Va’.» Risposi semplicemente.
«Fa ancora lo scorbutico con te?»
«Oh,quello sempre. Ed è anche presuntuoso,arrogante,egocentrico,vanitoso,egoista,e chi più ne ha più ne metta,però sembra che se ne sia fatto una ragione. Della situazione,intendo..»
«Ho capito» rispose lui sorridendomi.
Lo adoravo quando sfoggiava quel bellissimo sorriso.
Arrivati davanti casa lo salutai ed entrai. Avevo una fame da lupi.
Mentre preparavo il panino,sentii alcuni tuoni.
Finii di metterci il prosciutto e mi avvicinai alla finestra addentandolo.
Il cielo era coperto di nuvole,stava per piovere.
Qualcosa,o meglio qualcuno attirò la mia attenzione.
Girai la testa di lato e quello che vidi per poco non mi fece soffocare col panino: Cristal e Zayn che parlavano.
Molto vicini.
Davvero vicini.
Davanti casa mia.
Quell’oca me l’avrebbe pagata.
E lui..Oh se me l’avrebbe pagata!
Era casa mia. Perché l’aveva portata?
Lui si guardò in giro con un’occhiata furtiva ed io mi ritrassi dalla finestra sperando non mi avesse vista,e continuai a mangiare con violenza il panino,come se così potessi strozzarlo.
Dopo aver mangiato mi chiusi in camera a studiare letteratura,l’unica materia che adoravo.
Finalmente con lo studio riuscii a distrarmi un po’ e a non pensare a nient’altro; O almeno finchè il cretino non ebbe la geniale idea di entrare senza bussare.
Feci finta di non vederlo tenendo ancora la testa china sul libro.
«Mi aiuti con letteratura?»
«Per prima cosa..» iniziai,ancora senza guardarlo «è buona educazione bussare,prima di entrare in camera di qualcuno.»
Lui ignorò la mia affermazione.
«Mi aiuti con letteratura?»
«No.» sputai acida.
«Che ti costa?» rispose lui sbuffando.
Solo allora alzai lo sguardo e lo vidi accostato sullo stipite della porta,ancora la mano sulla maniglia.
Sbuffai. «Ok»
«Vado a prendere il libro» disse lui scomparendo dalla stanza.
Due minuti dopo ritornò con il libro e la sedia della sua scrivania,sedendosi vicinissimo a me.
Mi sarebbe servita una dose di tranquillante per reggere la sua vicinanza e non picchiarlo e/o saltarlo addosso.
Feci un respiro profondo.

«Ok,iniziamo» dissi.


**
 

Dopo due ore estenuanti riuscii a fargli capire ed imparare qualcosa.
Allora ce l’aveva un cervello!
«Che succede tra te e Harry?» mi domandò d’impatto,dopo aver chiuso il libro e appoggiato la schiena allo schienale della sua sedia girevole.
Rimasi sorpresa da quella domanda,poi decisi di ricambiare con la stessa moneta.
«Che succede tra te e Cristal?»
«Perché eravate così vicini stamattina?» domandò ancora,ignorando la mia domanda.
«Perché eravate così vicini oggi pomeriggio vicino casa?» dissi ancora io.
«non sono affari tuoi.» ghignò.
«Non sono affari tuoi cosa ci sia tra me e Harry e perché eravamo così vicini stamattina!» risposi a mia volta.

Non m’incastri,Zayn.

Lui sorrise,come uno che la sa lunga.
«Ma Harry lo sa?» disse incrociando le braccia al petto.
«Cosa dovrebbe sapere?» domandai.
«Che quattro giorni fa,tu ed IO..» calcò sull’ultima parola. «stavamo per.. »
Non lo feci terminare,mi alzai dalla sedia e lui mi imitò,ritrovandoci vicini.
«Sei uno stronzo!» urlai.
«Tu lo stai facendo apposta..» constatò lui,guardandomi dritto negli occhi e ignorando l’insulto che gli avevo appena lanciato.
«Come?» domandai facendo finta di non capire.
Avevo capito benissimo. E aveva fottutamente ragione. Lo stavo facendo apposta.
Tra me e Harry non c’era altro che amicizia.
«Hai capito benissimo» disse lui.
«Non so di cosa tu stia parlando. Le mie relazioni , non ti riguardano affatto» dissi ghignando.
Be’,avevo imparato dal maestro.
«Nemmeno le mie riguardano te» rispose lui.
«Non te l’ho chiesto. E comunque,cosa sarebbe questo interesse nei miei confronti? Che t’interessa sapere con chi sto,o non sto?» dissi cercando di far risuonare la voce più ferma possibile.
«Interesse nei tuoi confronti? AHAH,non farmi ridere. Piuttosto tu,quando mi hai visto con Cristal sei scoppiata di gelosia,ammettilo.»
Iniziai a ridere convulsamente,sperando così di avergli fatto credere che non m’interessava affatto.
«Tu sei fuori. Però ti dico solo una cosa…Non portarla più nemmeno a 100 metri da casa mia.» ringhiai,non accorgendomi che si stava avvicinando.
«Altrimenti?» disse in tono sensuale,bloccandomi fra lui e la scrivania,dal momento che avevo indietreggiato e sbattuto vicino quest’ultima.
Deglutii.
Ecco,riiniziava l’effetto che mi faceva quando mi stava troppo vicino.
Sbattei più volte le palpebre,cercando aria.
«Devi smetterla» ansimai,cercando di tirarmi il più lontano possibile.
«Di fare cosa?» rispose lui,aggrottando la fronte e facendo finta di non capire.
«L-lo sai..» balbettai.
Lui ghignò di nuovo.
Maledetto,quel sorrisino mi stava iniziando a dare ai nervi.
«Perché balbetti?Ti faccio quest’effetto,addirittura?»
Sbarrai gli occhi.
La parola OMICIDIO mi aleggiava nella mente,ma non potevo mettere in pratica quel pensiero,non in quel posto,in quelle condizioni,in quella posizione,con Zayn Malik che si divertiva a provocare.
«Sei un fottuto stronzo» sussurrai,portando le mani al suo petto e spingendolo,cercando di farlo allontanare,questa volta con più decisione,che non so da dove mi uscì,visto che le gambe tremavano e se non fosse che ero appoggiata col sedere alla scrivania sarei caduta a terra come una pera cotta.
Lui fece ancora il suo solito sorrisino. «Lo so» disse soltanto.
Un secondo e mi ritrovai le mie labbra sulle sue. Poi si staccò.
Un bacio a stampo,ecco cos’era stato.
Ero talmente coinvolta che mi ero accorta a stento di quello che era accaduto; del suo viso che si avvicinava e i suoi occhi che guardavano la mia bocca come un cucciolo di tigre affamato.
Lo vidi un po’ scosso mentre si staccava,poi si riprese.
«Adesso spiegagli questo ad Harry» disse ironico,prendendo il libro e scomparendo dalla mia stanza.
 
Perché non poteva scomparire anche dalla mia vita?

Me la stava stravolgendo lentamente.
 
I’m baaaaaaack!
Avevo promesso di aggiornare e ho aggiornato,sono di parola,visto?
Vi dico subito che per me questo capitolo fa schifo,è banale e scontato,scusatemi se non ho dato il massimo çwç
Allora,passiamo all’analizzarlo (?)
Come avrete capito tra Harry e Kate non c’è niente,solo amicizia e basta!
Peccato che Zayn abbia capito tutto il contrario,date le loro confidenze u.u ..Che d’altronde sono dettate da anni di amicizia.
E Cristal?Dio quanto la odio! AHAHAHAH.
Secondo voi sarà d’intralcio fra Zayn e Kate?
..Ah,secondo voi cos'ha scritto Kate sul quaderno,e cosa succederebbe se qualcuno lo vedesse?
Ma poi..avete visto Zayn cosa fa alla fine?
La bacia e poi le dice “Adesso spiegagli questo ad Harry”
Secondo voi perché ha fatto così?
Voglio le supposizioni,su su!
Spero vi sia piaciuto,anche se non penso :/
Vabbè,ditemi voi!
Grazie a tutte le persone che seguono sempre la storia e recensiscono. Non mi fate sentire sola,grazie di vero cuore. Un bacio!

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Capitolo 8
*** Hand over. ***


CAPITOLO OTTO 


Nel comodino: non c’era.
Sopra la scrivania: non c’era
In cucina: non c’era.
Sopra il tavolo: non c’era.
Merda,dove cazzo avevo lasciato il mio quaderno di letteratura?!
Avevo controllato per tutta casa,o quasi,se escludiamo la camera di Zayn dove sicuramente non avrebbe potuto esserci,e non c’era.
Nessuna traccia di quel cazzo di quaderno dove scrivevo quei cazzi di appunti.
Quel giorno avevo quattro ore proprio di letteratura,dove avrei scritto gli appunti?
Cazzo,a momenti ero sicura avrei perso anche la testa da sopra il collo.
Sbuffai e mi arresi,erano ormai già le 7:55 e gli altri mi stavano aspettando fuori,facendomi degli squilli di tanto in tanto. Al sesto squillo di seguito,risposi.
«Niall,smettila subito di fare squilli! Sto uscendo,non rompere le palle!» dissi staccando,senza dargli il tempo di rispondere.
E che cazzo!
Uscii ,strascicando la voce in un ‘Buongiorno’ generale,e poi mi misi a braccetto con Abbey.
«Non trovo più il quaderno degli appunti di letteratura ed oggi c’ho quattro ore»
«Vabbè,dai,scrivi sulla spilletta e quando lo trovi te lo ricopi» mi rassicurò lei.
«Mi scoccia ricopiare» ammisi.
«Cos’è che a te non scoccia fare?» mi domandò divertita.
«Sapessi..» le risposi io a tono,e lei mi fece la linguaccia.
Gli avevo già raccontato cosa fosse successo il giorno prima con Zayn,ma gli avevo chiesto esplicitamente di non parlarne il mattino seguente,in quanto i miei cari amici avessero le orecchie grandi quanto Dumbo,ed io non volevo si sapesse niente; Non perché non volessi,ma stava diventando incredibilmente assurda tutta la situazione,e sicuramente nemmeno a Zayn,che in quel momento chiacchierava con Louis, avrebbe fatto piacere sapere che tutti sapessero tutto.

Quel giorno a scuola feci come Abbey mi aveva detto: dopo essermi fatta interrogare e aver preso un bell’otto,iniziai a scrivere la lezione che stava spiegando la professoressa di italiano su una spilletta,poi,nolente o volente,l’ avrei ricopiata.

Una volta a casa scoprii che mamma e Tom non fossero andati a lavoro,il contrario di ciò che sapevamo io e Zayn,perché a parer loro,volevano farci una sorpresa,un bel pranzo di “famiglia”.
Sorrisi intenerita travolta dall’affetto che mi davano e andai di sopra a posare la borsa.
Sentii una porta sbattere e salire le scale. Era sicuramente Zayn.
E di fatti,pochi secondi dopo la porta della sua camera si aprì e poi si richiuse.
Qualche minuto dopo scesi giù e aiutai mamma ad apparecchiare,e di tanto in tanto rubavo qualcosa dai piatti già pronti e posti sulla credenza,ricevendo urletti spazientiti della mamma,mentre io me la spassavo.
Mezz’ora dopo era davvero tutto pronto. Chiamai Tom,che era andato in cantina a prendere il vino,per avvisarlo che il pranzo era pronto,e salii le scale bussando alla porta di Zayn.
«Chi è?»
«Kate. Il pranzo è pronto!» urlai al di là della porta.
«Due minuti e sono giù» rispose lui,ed io mi avviai di nuovo giù per le scale per accertarmi che tutto fosse apposto.
Il pranzo andò meglio di quanto credessi. Nessun imbarazzo,nessun silenzio. Tutti quanti chiacchieravano piacevolmente,e notai anche come Zayn parlasse con mamma in maniera del tutto diversa dal primo giorno in cui si trasferirono: sembrava che parlassero genuinamente,che lui fosse quasi affettuoso nei confronti di mamma. Sorridevano e ridevano spesso,scambiandosi battutine che facevano ridere anche me.
Tutto era al suo posto.
«Kate» mi chiamò Zayn.
«Dimmi» dissi addentando un pezzetto di arrosto che avevo appena tagliato.
«Come va la tua lista?»
Lo guardai interrogativa,aggrottando la fronte.
«Eh?Quale lista?»
Lui,che era seduto vicino a me,si chinò all’altezza del mio orecchio e mi sussurrò: «Misterioso,bellissimo,sexy,sensuale,eccitante..»
Sbarrai gli occhi,lanciando un’occhiata furtiva a Tom e mamma,che sembravano immersi in un discorso sul nuovo presidente degli Stati Uniti e sembravano non aver –fortunatamente-,sentito niente di ciò che aveva appena detto Zayn.
«Che diavolo stai dicendo?» domandai piuttosto accigliata.
«Andiamo,non fare la finta tonta!» esclamò lui ridendo.
Ma che cavolo stava dicendo? Per quanto avessi un cervello piuttosto aperto ed elaborato,non riuscivo a capire a cosa si stesse riferendo.
Lo guardai irritata,sforzando i miei neuroni a ricordare o almeno avvicinarmi al pensiero di un qualcosa che riguardasse quelle parole…ma niente!
«..Con permesso» disse lui sorridendo a tutti e dirigendosi verso le scale.
«Scusate» sibilai io imbarazzata,alzandomi dalla sedia e raggiungendo Zayn alle scale.
Lui appena sentì i miei passi si girò,sogghignò e ritorno a girarsi.
«Zayn!» lo chiamai,afferrandolo per un braccio.
«Si?» domandò lui,fingendo di non aver capito ciò che avrei voluto chiedergli.
«Cosa volevi dire prima?A cosa ti riferivi?»
Lui fece spallucce. «Ma perché fai sempre la finta ingenua?» domandò,facendosi improvvisamente serio e bloccandosi sulle scale.
«Ma io non sto facendo la finta ingenua!» ribattei indignata. «Solo,non capisco ciò che vuoi dire! Spiegamelo,almeno!»
«Vabbene» disse soltanto,ritornando a stamparsi sul volto il solito ghigno. «Vieni con me.»
Lo seguii mentre si avviava su per le scale,dirigendosi in camera sua.
Aprì la porta,avvicinandosi alla scrivania. Prese qualcosa e si girò.
Il mio quaderno di letteratura!!
Perché ce lo aveva lui?
«Il mio quaderno di letteratura! Perché ce l’hai tu?! Oggi per colpa tua ho dovuto scrivere su una spilletta,ed ora devo ricopiare la lezione,che è di quattro pagine,oltretutto!» dissi avvicinandomi a lui e puntandogli il dito contro.
Perché andavo a cogliere sempre le cose più banali,quando c’era qualcos’altro sottointeso? Probabilmente sul mio quaderno c’erano tutte le risposte a tutte le domande precedenti.
Lui mi guardò e ghignò.
Si avvicinò ulteriormente a me,aprendo il quaderno e fermandosi a voltare le pagine proprio sull’ultima,quella imporporata d’inchiostro.
Lo guardai scettica,mentre lui lo girava e lo metteva davanti a me.
Sopra l’inchiostro bluastro c’erano scritte varie cose:
Zayn Malik =
Misterioso.
Bellissimo.
Sexy.
Sensuale.
Eccitante.
Dio mio,ma cosa mi era saltato in mente?
Le parole erano piuttosto ricalcate..Ecco il perché della rottura della mia penna.
Che stupida! Non ci avevo nemmeno fatto caso a ciò che avevo scritto.
Boccheggiai più volte.
Cosa avrei potuto dire in mia difesa?
Lo guardai e vidi la sua solita espressione disegnata sul viso.
«Perché hai preso il mio quaderno?» urlai,cercando di sviare il discorso.
«Era sotto il mio libro di letteratura,e quando l’ho preso senza farlo apposta,ho preso anche il tuo quaderno,e sfogliando,sfogliando..bhè,sai,non è passato indifferente..E quindi è questo che pensi di me?» Chiese avvicinandosi,parlando nel suo modo sexy.
Lo guardai indietreggiando,fino a non sentire qualcosa dietro le mie ginocchia,ma purtroppo non riuscii a fermarmi in tempo e caddi all’indietro,sul suo letto,finendo sdraiata.
Non avevo via di scampo,e non avevo idea di ciò che lui voleva fare.
Balzai a sedere,cercando di alzarmi il più velocemente possibile,ma non servì a molto,perché lui mi bloccò i polsi con una mano,appoggiandosi con il ginocchio destro sul letto,e facendomi sdraiare di nuovo,anche lui sdraiandosi sopra di me,senza però pesarmi. Sbarrai gli occhi.
«C-cosa vuoi fare?» riuscii a balbettare,mentre il suo viso si avvicinava sempre di più al mio.
«Voglio che tu abbia le idee più chiare su di me,così che dopo,sulla tua lista,scriverai anche ‘bravo a letto’» Sussurrò,facendomi avvampare.
«N-non sono stata io a-a scrivere quelle cose!» cercai di giustificarmi; infondo,quella scusa non era male.
«Era la tua scrittura» disse,alzando un sopracciglio,rimanendo a un centimetro dalla mia bocca.
«E tu come lo sai?»
Da dove mi stava uscendo tutta quella spavalderia?
«Ti ho visto scrivere mentre mi aiutavi con letteratura»
«Vaffanculo Zayn Malik!» affermai decisa,pronta ad alzarmi e ad andarmene,se solo non stesse addosso a me. «Togliti!» affermai decisa,lo odiavo e non sapevo il perché.
Tentai di alzarmi e in tutta risposta lui scoppiò a ridere.
«Forse non hai capito che da qua non ti muovi» disse sorridendomi.
«TI ODIO! Stronzo,coglione e bastardo che non sei altro!» dissi tirandogli un pugno sul petto.
«Mmmh,mi piace quando tiri fuori gli artigli» disse guardandomi,poi portò il suo naso sul mio collo,aspirando l’odore.
Non riuscii a rispondere,come sempre,quando lui era nelle vicinanze.
Mi limitai a chiudere gli occhi e a supplicarmi da sola di non cedere alle sue avance,perché lui non voleva altro che provocare.
«Adoro il sapore della tua pelle..» sussurrò,iniziando a depositarne baci.
«Z-Zayn..» ansimai,con voce spezzata. «T-ti prego..Non possiamo..»
«Mi piace il rischio..» sussurrò ancora. «E scommetto che piace anche a te» affermò,fermandosi e guardandomi un attimo negli occhi.
Destabilizzante.
Il suo sguardo era destabilizzante.
Sbattei le palpebre più volte. «Si,però non si p…»
«Sei bellissima» disse d’un tratto lui,non facendomi finire di parlare.
Rimasi sbalordita e sorpresa,ma soprattutto lusingata da quella confessione.
Lui sorrise,accarezzandomi la guancia,dove poi posò le sue labbra,per fare poi una lunga discesa intorno il viso.

No,ti prego. Non come l’altra volta.

Quando depositò un bacio all’angolo della bocca pensai si sarebbe fermato,e paura e sollievo allo stesso tempo s’impossessarono di me.
Paura perché non volevo si staccasse da me.
Sollievo perché avrei potuto finalmente respirare,e sperare di respingerlo e non farlo succedere mai più,ma questo,ovviamente,non lo volevo.
Mi guardò e mi parve di vedere esitazione nei suoi occhi,ma poi con un rapido movimento posò le sue labbra sulle mie.
Schiusi le labbra e lui non perse tempo,approfondendo il bacio.
Un mix di sensazioni si fece spazio in me. Non avevo mai provato tanto stupore,eccitazione,paura e un'altra sensazione che non riuscivo a riconoscere,in vita mia.
Non aspettai oltre e infilai le mani nei suoi capelli,avvicinandolo di più a me.
Un bacio non bastava,cominciava a stare stretto ad entrambi.Si vedeva,si sentiva,che tutti e due volevamo di più.
Come se mi avesse letto nella mente le sue mani si intrufolarono sotto la mia maglia,iniziando a vagare lungo il mio corpo.
Gemetti quando la sua mano s’inserì sotto il mio reggiseno e strinse il mio seno.
Lui iniziò di nuovo con una scia di baci lungo il collo,per poi tornare alla mia bocca che stava cercando la sua,come se fosse ossigeno.
Nel frattempo le sue mani erano scese a sbottonarmi i jeans,ed io me ne accorsi solo nel momento in cui infilò la mano sotto la mia biancheria ed iniziò una lenta tortura verso una strada lussuriosa.
Istintivamente tolsi le mani dai suoi capelli e lo abbracciai,perdendomi lentamente nella strada verso il piacere.
Non poteva sapere che nessuno mi aveva mai riservato una carezza. In tutti i miei anni di vita avevo baciato solo un ragazzo,con il quale ruppi e rimasi amica. Nessuno dei due era innamorato. Con Jack, -era così che si chiamava-,non eravamo mai andati oltre il bacio.
Cosa ne sapeva lui,che era la prima volta che qualcuno mi toccasse? Cosa ne sapeva lui di quanto mi riuscisse a stravolgere? O si,questo lo sapeva di sicuro.
Completamente coinvolta da lui e le sue carezze,le mie mani cercarono la sua maglia,che molto presto andò a fare compagnia al pavimento,e lasciando a me la visione più bella di tutta la vita: il suo fisico.
Ma in quel momento poco importava,la parte cosciente di me avrebbe detto di fermarmi,di non andare oltre,che non sarei più riuscita a tornare indietro poi. Ma la parte razionale dov’era in quel momento? Probabilmente era andata a farsi un giro per Londra,lasciando a me l’arduo compito di pensare e respingerlo,cosa che non mi sfiorò nemmeno per la mente di fare.
Con un movimento repentino mi alzò la maglia che io aiutai a sfilare e lui buttò a terra.
Mi guardò,ed io potei vedere i suoi occhi lucidi e le labbra gonfie,a causa dei piccoli morsi che gli avevo lasciato nel baciarlo; con i capelli spettinati,poi,sembrava per davvero un angelo.
Questa volta fui io a prendere iniziativa e spontaneamente lo attirai a me e lo baciai,con tutta la passione e il desiderio che avevo da giorno stesso in cui lui era entrato in quella casa.
Dopo esserci staccati,per respirare,portò le mani ai miei jeans e iniziò lentamente a sfilarli.
«Zayn,Kate,dove siete? La carne si sta freddando!»

Mamma.

La voce proveniva appena fuori dalla porta ed io mi allarmai.
Sbarrai gli occhi e cercai di spingere Zayn che con tutta la tranquillità del mondo si toglieva di dosso.
Mi alzai e tirai sù i pantaloni,recuperai la maglietta e la infilai velocemente.
«Cazzo,se ci vedono ci ammazzano!»
Si sentirono dei passi che scendevano le scale; per il momento eravamo salvi.
«Tranquilla,la porta era chiusa a chiave» rispose tranquillo.
«Ah,si? E quando l’avresti chiusa questa porta,se sono entrata io per ultima?!» sbottai,cercando di non urlare.
Lui sogghignò. «Sistema automatico»
Aggrottai la fronte e allargai le braccia in modo plateale.«Da quando in qua in questa casa c’è un sistema automatico?»
«Vuoi sapere troppo. Comunque,andiamo a mangiare.»
Annuii,cercando di calmare il mio battito cardiaco,dovuto sia alla quasi-scoperta di mia madre,sia per ciò che stavamo per fare io e Zayn,per la seconda volta.
Mi guardai allo specchio posto alla parete opposta,cercando di aggiustarmi alla bell’e meglio,ma ero stravolta; sia fisicamente che psicologicamente.
I capelli che erano tutti arruffati,le labbra gonfie e gli occhi lucidi. Per non contare che tremavo tutta.
Decisi che i capelli li avrei legati in una coda,così approfittai del codino che ancora avevo sul polso e cercai di legarli.
Mentre lo facevo,Zayn,che si era già ripreso dall’accaduto,perfettamente rivestito,forse ancora con le labbra gonfie,ma bellissimo,mi raggiunse allo specchio abbracciandomi da dietro e incrociando il suo sguardo col mio attraverso lo specchio.
«Non è finita qui..» sussurrò al mio orecchio,lasciandomi un leggero bacio sul collo.
A quel gesto mi sciolsi,appoggiando le mani sulle sue che ancora erano strette appena sotto il seno e lo guardai attraverso lo specchio,mentre il battito del mio cuore aumentava ogni secondo di più.
Non sapevo cosa rispondere,né cosa dirgli,mi limitai a riabbassare lo sguardo sul pavimento.
«Andiamo a mangiare..» dissi,trovando non so dove la forza di parlare.
Lui mi sorrise sciogliendo l’abbraccio e ci avviammo giù per le scale.
Ci sedemmo di nuovo ai nostri posti e Zayn riprese a mangiare l’arrosto,mentre io mi limitai a sorridere a mamma e a dirle di non avere più fame.
Mi si era chiuso lo stomaco,troppe emozioni messe insieme.
«Kate,perché hai la maglia messa al contrario?» notò per mia sfortuna Tom.
Diventai paonazza,imbarazzatissima,e sono sicura che le mie guance s’imporporarono di rosso.
Lanciai una breve occhiata a Zayn,che stava sogghignando,consapevole.
«Ehm..D-davvero?» dissi con voce acuta. «Non me ne ero accorta» dissi facendo spallucce e lui mi sorrise,credendomi.
Se solo avessero saputo giusto cinque minuti prima cosa stava per succedere,sicuramente io e Zayn saremmo stati cacciati di casa.
Ma non era quello l’importante.
Non ci avevano scoperti,per fortuna.
E Zayn? Se avesse saputo che ero una principiante in quelle cose,mi avrebbe ancora toccata?
Non ne ero sicura,ma niente di quello che era successo doveva ripetersi,anche se la sua ultima frase,nella sua camera,sembrava voler intendere tutt’altro,una promessa che sicuramente avrebbe mantenuto,ma che io avrei lasciato mantenesse?
          


I’m baaaack u.u
Contro tutte le aspettative,ho aggiornato prima.
Questo capitolo è un po’ lunghetto e molto spinto. A proposito,non sono brava a descrivere queste scene,e penso si sia visto çç .
Vi aspettavate quello che c’era scritto sul quaderno? Ebbene si,una lista,a cui Kate non aveva nemmeno fatto caso.
Alla fine la passione vince,ma abbiamo anche visto che Kate è completamente coinvolta da lui,mentre Zayn,non si sa ancora!
Si è venuti a conoscenza anche di un altro particolare; Kate è stata solo con un ragazzo,con cui non è andata oltre dei baci,e quindi è estremamente principiante,al contrario di Zayn.
Kate ha anche affermato di essere rimasta amica con questo ragazzo,Jack. E..attenzione,attenzione,Jack non scomparirà dopo questo capitolo,o almeno si,ma solo per qualcuno. Eggià,ci sarà anche lui. Supposizioni?
Abbiamo anche parlato della famiglia,e come visto il clima è decisamente meno teso e più familiare,ma non finisce qui. La tematica familiare ci sarà ancora,con scene non proprio stupende,ma che saranno comunque occasione per il contatto fisico Kate-Zayn.
Non sapete cosa ho in mente per i prossimi capitoli fjghfdi.
Ho spoilerato troppo? T.T Perdon,se così è stato.
Ringrazio tutte coloro che seguono e recensiscono la storia.
Grazie di cuore,mi fate sentire felice,e così,non sentendomi sola,aggiorno anche prima,lol.
Se ritenete che stia esagerando con le scene pervy (essì,io sono molto pervy e con una splendida ragazza conosciuta proprio per mezzo di questa storia,abbiamo formato un duetto pervy 69 (?) Si,sei tu,Sofia! AHAHAHA) ,ditemelo che magari cambio il reating,oppure modero un po’ le scene. Ve l’ho detto non so se vada bene,non sono molto brava a descrivere questi momenti.
E..un’altra cosa! Ho creato un gruppo,proprio su questa storia. Qui pubblicherò spoiler,foto di come immagino la protagonista,Abbey,i personaggi che subentreranno…Mi ffareste elicissima se decideste di unirvi! Prometto che non vi annoierete!
Vi lascio il link:    https://www.facebook.com/groups/152030918287392/members/?order=date#!/groups/152030918287392/
Se volete trovarmi su twitter,invece,sono @Petersavedme .
Recensite,non fatemi sentire sola soletta çç
Un bacio,vi voglio bene. <3
         



 

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Capitolo 9
*** Damn risky ***


CAPITOLO NONO

«Quindi all’uscita ci ritroviamo tutti qui,nel cortile e andiamo da Nando’s a pranzare» ripetè per la trecentesima volta Niall.
«E poi verso le sei di sera,dopo aver girato un po’ per Londra,a casa mia..» lanciai una veloce occhiata a Zayn che mi rivolse un’occhiataccia. «..nostra,per vedere un film» dissi io anticipando le parole di Niall.
«Perfetto!» riprese lui facendomi l’occhiolino.
Risi e mi avviai alla mia classe,sperando già che quelle ore finissero presto.
 
All’uscita eravamo tutti giù,come previsto,tranne Zayn,che ovviamente,era sempre l’ultimo,manco fosse il re d’Inghilterra e avremmo dovuto inchinarci al suo arrivo e ringraziarlo per averci degnato della sua presenza.
«Ma dove cazzo sta quell’idiota?» sibilai io tra i denti,facendolo capire a malapena ad Abbey,che ci aveva raggiunto a lezioni finite.
«Starà arrivando. Tranquilla,Kate!»
«Ci siamo accordati per incontrarci alle due e un quarto,sono le tre meno venti!» dissi guardando furiosamente l’orologio.
Lei fece spallucce ed io iniziai a pestare più volte il piede sinistro a terra.
«Giuro che quando arriva lo ammazzo!» esclamai.
«Ma come sei violenta,piccola!» disse Harry avvicinandosi a me,portando un braccio sulla mia spalla e lasciandomi un bacio tra i capelli.
«Giuro che tra cinque minuti esatti se non arriva,me ne torno a casa e ci andate voi insieme a lui!»
«Eccolo!» disse indicandolo con un cenno della testa,mentre teneva ancora ben saldo il braccio sulla mia spalla.
Guardai nello stessa direzione e vidi lui che mi guardava truce,per un motivo a me sconosciuto e al suo fianco c’era..Cristal?!?!
«Che cazzo ci fa lei qui?!» urlai una volta che si fu avvicinato,non nascondendo il mio odio verso quella odiosa creatura purtroppo essere umano,anche se del fard che le rendeva la faccia scurissima e l’eleyner calcato sugli occhi con ombretto e mascara,sembrava tutto al di fuori di quello.
«Sta con me!» esclamò,come colto da un’improvvisa illuminazione e l’attirò a sé cingendola per la vita.
Lei sorrise in segno di chi aveva vinto qualcosa e inutile dirlo,approfittò della situazione per strusciarsi contro Zayn.
Qualcosa di fastidioso si creò nel mio stomaco.
Fame.
Si,era fame.
Dopotutto era venuto quasi mezz’ora dopo l’ora stabilita ed era ora di pranzo,no?
Lanciai uno sguardo veloce a Harry,che non si era staccato neanche per un minuto da me,e che in quel momento aveva alzato scettico un sopracciglio,guardando prima lui e poi me.
Si creò un silenzio imbarazzante,che venne spezzato da Niall.
«Allora?Volete restare impalati ancora per molto?Ho una fame da lupi!»
«Come sempre!» esclamò Liam alzando gli occhi al cielo.
Ridemmo tutti e ci avviammo,io abbracciata ad Harry e Cristal avvinghiata a Zayn.
 
Il pranzo fu a dir poco scandaloso con quella buona ragazza che non faceva altro che strusciarsi su Zayn,che gli dava pure corda.
«Kate,smettila di fissarli,così se ne accorgono tutti che c’è qualcosa di strano!» mi sussurrò all’orecchio Abbey.
Ero seduta tra Abbey e Harry,mentre all’altro lato c’erano Zayn,Cristal, e Niall con Liam e Louis vicino Abbey.
Le lanciai un’occhiataccia che lei ignorò,poi si chinò di nuovo al mio orecchio e continuò. «Pensa a farlo ingelosire! Hai Harry di fianco a te..E hai visto come lui vada in escandescenza quando vi vede troppo vicini…»
Una lampadina si accese nella mia testa,così la guardai e le sorrisi grata.
Mi girai verso di Harry e iniziai a fissarlo. Lui,che stava mangiando l’ultima patatina fritta,la fermò davanti alla bocca notando il mio sguardo ed esclamò. «Che c’è?Ho le labbra sporche di ketchup?» domandò e a me venne da ridere,ma mi trattenni.
«Mhh,in realtà,si..» dissi in modo sensuale,prendendo un fazzolettino dal tavolo.
«Qua..» sussurrai e mi avvicinai fin troppo alla sua bocca,quasi all’angolo, per pulirglielo.
Tolsi via la piccola macchia di ketchup e gli sorrisi,soddisfatta di quello che stavo per fare.
Un «mh-mh» a mo’di schiarimento di voce risuonò nelle mie orecchie: Zayn.
Il mio sorriso si trasformò in un ghigno astuto,prima di farmi avanti e baciargli lo stesso punto in cui avevo pulito prima.
Per fortuna tra me e Harry non c’era imbarazzo,altrimenti sarei morta.
Lui sbarrò un po’ di più gli occhi,poi li rimise normalmente.
«Hai ancora bisogno di coccole?No,perché in questo momento,ma anche in altri eh,sarei proprio disposto..» disse alludendo al doppio senso,posando la patatina e prendendomi per i fianchi mi fece sedere sulle mie gambe,mentre gli altri,tranne Zayn,parlavano allegramente di qualcos’altro,senza dar attenzione a noi.
Risi poggiandogli la testa sulla spalla e nascondendo il viso imbarazzata.
«Se non fosse che so’ il motivo per cui stai facendo tutto questo,penserei che sei una pazza bipolare.» sussurrò pianissimo al mio orecchio.
«Eh?» domandai interrogativa.
«So’tutto.Ieri Louis e Abbey sono passati per casa mia a portarmi una cosa. Abbey ha lasciato il cellulare e mentre io glielo stavo riportando è arrivato un tuo sms..E approfittandone..»
«HAI SPIATO IL CELLULARE DI ABBEY!?»dissi cercando di non alzare troppo la voce.
«Per una causa nobile!» disse facendo spallucce lui. «Prima che tu me lo dica,no,non dirò a nessuno ciò che so,anzi,ti aiuto. Ed ora vogliamo continuare questo siparietto o hai cambiato idea?» sussurrò ancora sorridendo.
Portai le braccia al suo collo e lo strinsi forte a me.
«Sei un geniaccio incompreso,Hazza!»
«Lo so» disse lui scoccandomi un occhiolino.
«Mh-mh» un altro schiarimento di voce,sempre da parte sua.
Harry mi guardò e per poco non scoppiò a ridermi in faccia,ma lo bloccai appena in tempo,lanciandogli un’occhiata molto poco amichevole.
«Scusate,qui siamo in un ristorante,non sopra un set porno.» Sputò ancora acido,mentre io e Harry ci giravamo per guardarlo.
Inarcai un sopracciglio. «Nessuno ha chiesto la tua opinione. E soprattutto non stiamo facendo niente di illegale» dissi facendo spallucce.
«Stronza..» sibilò,ma riuscii a sentirlo.
«Come,scusa?»
«Niente.» ribadì lui,mentre io mi girai di nuovo con la testa verso Harry,che non riusciva davvero a restare serio.
 
Dopo due ore e mezza passate in quel posto uscimmo a prendere un po’ d’aria e verso le 19:30 tornammo  a casa nostra,ovviamente senza Cristal.
Mamma e Tom non c’erano,quindi avevamo casa libera.
«Che film vediamo?» domandò Abbey,mentre si accomodava di fianco a Louis.
«Scusate ragazzi,io vado un attimo su a cambiarmi,sento caldo» dissi salendo le scale.
Aprile era alle porte,ma comunque iniziavano a sentirsi i rialzi di temperatura,cosa molto strana per la città di Londra,e i riscaldamenti in casa erano ancora accesi.
Richiusi la porta alle mie spalle e aprii l’armadio.
Qualcosa di comodo…Trovato!
Infilai un pantaloncino,che per uscire non avevo mai usato visto la lunghezza al dir poco inesistente e che per la casa andasse benissimo; Presi una camicia di cotone a maniche lunghe che arrivava poco sotto il pantaloncino e infilai le converse.
Lo ammetto,era un abbigliamento stravagante.
Scesi giù di tutta corsa e quando arrivai dal divano iniziarono a guardarmi tutti.
«Sono vestita sotto,imbecilli!» esclamai,già cosciente a ciò che stavano pensando.
Mentre io mi accomodai sul divano,al centro,Zayn fece la sua comparsa in salotto con due ciotole di popcorn che appoggiò sul tavolino di vetro dinanzi a noi.
Lui fece per sedersi di fianco ad Harry,ma quest’ultimo quasi sobbalzò e disse: «No,i padroni di casa devono stare vicini!» ed io lo odiai profondamente.
Zayn lo guardò sbalordito,poi si venne a sedere accanto a me,ed eravamo talmente vicini che i nostri corpi si sfioravano.
«Che film avete scelto?» domandai,prendendo una manciata di popcorn.
«Horror.. Mmmmmh,sentite anche voi questi rumori?»
«Oddio!» esclamò Abbey.
«Louis,sei sempre il solito! Abbey,non ascoltarlo,lo fa ogni volta che inizia un film horror,mente. Ma poi,proprio un film horror dovevate scegliere?» domandai.
«Proprio così!» esclamò Liam.
Sbuffai. «Ok.»
Il film iniziò,alternando scene di paura con altre che potevo ritenere visibili.
«Vado a prendere altri popcorn» avvertì Niall,che si era finito tutto da solo le altre due ciotole.
Lo guardammo tutti scuotendo la testa,conoscendolo. Aveva uno stomaco senza fondo ed era anche magro! Beato lui.
Lui si allontanò e noi altri tornammo a guardare il film.
«No,no..Scappa,scappa,scappa che ti uccide!» esclamò Liam guardando applicatissimo la scena.
«Abbey,ho paura..» esclamò Louis,poggiandosi alla spalla della ragazza,poi si rese conto di ciò che aveva appena detto. «Cioè,se h-hai paura,tieniti a me..» replicò e sentii la chiara risata di Abbey.
«No,no..Davvero scappaaaa!» urlai io.
«Boom!»
«Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh» urlai,sommersa dalla paura,aggrappandomi con braccia e gambe alla cosa più vicina che potessi trovare.
Solo in quel momento mi accorsi di essere quasi finita in braccio a Zayn e che lo stavo letteralmente strangolando,pensando solo a calmare i battiti del cuore accelerati.
Chiusi gli occhi per calmarmi,poi li riaprii e sempre attaccata a Zayn cercai di parlare.
«Niall…Caro,grande,amico mio..SE TI PRENDO TI AMMAZZO!» gridai,non riuscendo,né volendo però a staccarmi dal mio angelo caduto dal cielo.
Niall rise ed andò a sedersi di nuovo al suo posto,mentre il buio,-dalle luci spente da Niall- prendeva di nuovo posto su di noi.
«Paura,eh?» soffiò al mio orecchio Zayn,creandomi non pochi brividi.
Deglutii e ritrassi la mia faccia dalla sua spalla,guardandolo con fare minacciosa,anche se non ero sicuro l’avesse afferrato.
«Sta’zitto,idiota» sussurrai,in modo che gli altri non ci sentissero e dunque non disturbassimo la loro visione.
«Perché sotto questa camicia non hai messo niente?» domandò,sfiorandomi le gambe.
I mille brividi ricominciarono a farsi sentire,ma dovetti rispondere,ovvio.
«Sono vestita,idiota. Ho un pantaloncino,non parlare sempre come va il vento!» sbottai,cercando di non alzare la voce.
Lui spostò le sue mani dalla parte vicino le ginocchia e risalì fino a toccare la stoffa del pantaloncino. Trattenni il respiro.
Lo vidi sorridere nel buio,con un’espressione soddisfatta.
«Credevo..»
«Altrimenti cosa facevi?» lo provocai.
In tutto il tempo che si era trasferito non avevo ancora capito che non dovevo giocare con il fuoco,e si,lui era il fuoco.
Lui fermò la mano che fino ad allora mi stava accarezzando la coscia e mi guardò dritto negli occhi.
«Altrimenti avrei potuto assalirti qui,davanti ai nostri amici,fregandomene,e continuare ciò che abbiamo interrotto l’altro giorno…» bisbigliò,ed io boccheggiai.
Un sonoro «Shh!» di Liam mi fece trasalire.
Zayn ghignò,come suo solito, e si chinò su di me,lasciandomi un bacio a fior di labbra,di cui quasi non si sentì lo schiocco. Restammo attaccati per qualche buon secondo così,ed io ancora con le braccia al suo collo lo strinsi a me.
Qualche secondo dopo mi staccai,conscia che avrebbero potuto vederci gli altri,e mi sistemai sul divano come avevo fatto inizialmente.
Quindici minuti dopo stava diventando una vera tortura avere Zayn di fianco; Pestava continuamente il piede sinistro a terra,tenendo ancora la presa sulla mia coscia.
«La smetti,imbecille?» sbottai.
«Ragazzi io e Kate torniamo subito. Devo dirti una cosa,sorellina» disse Zayn alzando la voce.
Ma che voleva fare?
Mi prese per mano aiutandomi ad alzarmi dal divano e mi scaraventò di sopra.
L’unica cosa che riuscii a fare fu lanciare uno sguardo supplicante ad Abbey e Harry.
Arrivammo alla sua camera e chiuse la porta con violenza,sbattendomi al muro.
Sbarrai gli occhi incredula.
«Che caz..»
«Shh» rispose,non facendomi finire di parlare,e facendo combaciare la sua bocca alla mia.
Per sbaglio la mia gamba,sfiorò il cavallo dei suoi pantaloni,facendomi notare un rigonfiamento nei suoi pantaloni.

Oddio.

Lui fortunatamente parve non accorgersi di niente,e tirai un sospiro di sollievo. –si fa per dire,visto che eravamo completamente appiccicati-
«Credo…che…questo…pantaloncino non…serva..più a..niente» ansimò tra un bacio e l’altro arrivando a toccare il bottone,pronto per slacciarlo e sfilarmelo via.
Lo lasciai fare,e dopo che questo fu finito a terra lo aiutai a togliersi la maglia.

Dio Kate,ma che cazzo ti succede?!

Non mi ero mai sentita così,né mai voluto un contatto del genere con nessuno. Anche se sembravo forte e con carattere,ero sempre stata molto insicura e consideravo quasi tabù queste cose,ma si è visto,che dal momento in cui è arrivato lui,mi ha stravolto completamente la vita.
«M-mi stai trasformando in una nin-nfomane..» blaterai sorridendo,mentre Zayn cercava di slacciare i bottoni della camicia.
Sorrise anche lui puntando il suo sguardo nel mio,e per un attimo vacillai. I suoi occhi erano lucidi,pieni di desiderio,ed io contraccambiavo. Completamente.
Pazza che non ero altro.
Lui voleva soltanto portarmi a letto.
Per vantarsi poi,di aver intrappolato anche la sua sorellastra.
Stava quasi riuscendo nella sua impresa,slacciandomi l’ultimo bottone,quando qualcuno bussò alla porta facendomi sussultare.
Zayn sbuffò seccato.
«Ragazzi,tutto bene?»
 
Harry.

Lanciai un’occhiata a Zayn che stava imprecando a bassa voce e risposi.
«S-si Hazza. Ora scendiamo!» riuscii a dire.
«Ok» disse,e poi un rumore di passi che scendevano le scale.
«Come rompe le scatole il fidanzatino!» iniziò a parlare Zayn,poggiando la mano destra sulla parete.
Non so dove,ma ritrovai la mia audacia.
Presi i pantaloncini che erano finiti a terra infilandoli e riattaccai di nuovo i bottoni della camicia,mentre lui mi guardava.
«Senti Malik,odio doverti dire i cazzi miei,ma questa volta sono obbligata a farlo: Tra me e Harry non c’è assolutamente niente.»
«Qualche ora fa non sembrava così»
«Sei tu che hai capito male. Quelle piccole coccole sono dettate da anni ed anni di amicizia!»
«Sicura?» disse lui inarcando un sopracciglio.
Roteai gli occhi al cielo.
«Si,Zayn. Ed ora,sei gentilmente pregato di rivestirti,così scendiamo giù dagli altri»
Lui sbuffò ancora,poi infilò la maglia e insieme scendemmo giù.
«Ehi,ma che avete combinato? E’successa la guerra del 48 di sopra? Siete tutti scompigliati!» esclamò Louis,appena ci vide.
Diventai paonazza,e penso che non solo lui lo notò,visto che nel frattempo il film era finito e le luci erano state riaccese.
«Louis!» lo ammonì Abbey dandogli una gomitata. «Cosa pensano che abbiano potuto combinare? Probabilmente stavano litigando,come sempre!» concluse facendo spallucce ed io la ringraziai mentalmente,poi dopo l’avrei fatto personalmente.
Un ghigno non soffocato si levò nell’aria.
Maledetto Harry Styles!
Gli rivolsi un’occhiataccia che lo fece subito smettere di ridere,si schiarì la voce e si rigirò sul divano,mettendosi composto e mangiando i pochi popcorn che erano rimasti nella ciotola.
«S-si,proprio così!» dissi schioccando le dita,a mo’ di idiota.
Intanto Zayn di fianco a me se la rideva tranquillo.
«Ricordami di ammazzarti dopo..» sussurrai,alzandomi sulle punte,all’orecchio di Zayn.
«Piuttosto ti ricorderò di continuare ciò che non abbiamo ancora terminato…» sussurrò di risposta lui,guardandomi malizioso.
«Vaffanculo» esclamai.
Quel ragazzo non sarebbe mai cambiato!
 

 
 

                                                                                                  I’m baaaaaack !
Innanzitutto,mi scuso per non aver aggiornato prima,ma è stata una brutta settimana tra studio,compleanni,uscite e febbre.

Ebbene si,ho la febbre. E’arrivata anche a 39 e io non ho fatto che delirare.
Vabbè,la smetto,non v’interessano le mie condizioni,lol.
Peeerò,con tutta la febbre sono riuscita a terminare il capitolo; con un bel po’ di fatica,certo,visto che ero bloccata e le mie condizioni non mi permettevano di fare tantissimo.
So che ho potuto deludervi con questo capitolo,ma vi prego di scusarmi,non sono nelle mie piene facoltà mentali. Scusatemi,mi rifarò nel prossimo capitolo,spero,e cercherò di aggiornare prima.
P.s. Harry sa tutto e aiuta Kate fjdj. Finalmente Kate dice a Zayn che tra lei e Harry non c’è niente. Lui che non fa altro che saltarla addosso. Cioè ma come sono pervy questi due  ragazzi? Bhà,non lo so… (colpa dell’autrice,forse? Naaah)
Mi fate sapere cosa ne pensate con una recensione? *occhi dolci* :3
Un bacio,vi voglio bene! E grazie a tutte le persone che seguono e recensiscono la storia,dandomi fiducia. <3
 

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Capitolo 10
*** Fights and meetings. ***


CAPITOLO DECIMO

«Zayn..»
Un mugolìo.
«Zayn..»
Un altro mugolìo.
«Zayn,dai!» alzai un po’ più la voce e lui si staccò guardandomi perplesso.
In teoria dovevamo studiare letteratura,in pratica dopo cinque minuti eravamo impegnati a fare altro.
«Che c’è?! Mi vuoi dire che hai già aggiunto qualcosa alla tua lista,eh?» sussurrò malizioso. Lo guardai interrogativo e lui continuò. «Tipo come ti tocco,se ti piace..Altrimenti che lo stiamo facendo a fare? Ah,a proposito,fallo leggere anche alle tue amiche di classe e non,così,se magari vogliono provare…»
Lo guardai con gli occhi sbarrati,mentre un buco si faceva spazio nel petto.


Mi stava usando dal primo momento,solo per far colpo sulle altre ragazze.

«Spostati» sussurrai in risposta,mordendomi il labbro per evitare alle lacrime di scendere e mettendogli le mani sul petto per allontanarlo.
«Dai,che c’è?! Continuiamo quello che abbiamo interrotto..» sorrise malizioso e si rituffò sul mio collo,mentre un senso di disgusto mi invase.
Chiusi gli occhi a forza e cercai ancora una volta di allontanarlo.
«Ma che hai?» sbottò lui.
«PORCA PUTTANA,ZAYN! TI HO DETTO CHE DEVI SPOSTARTI!» urlai spazientita,arrabbiata,delusa e probabilmente ferita.
Lo spintonai più che potei con le mani e quando lui si alzò ed io fui completamente libera, uscii da quella maledetta stanza,riaggiustandomi la maglietta e scendendo le scale a tutta velocità; Presi un giubbotto di cotone,lo infilai e chiusi la porta alle mie spalle.


Avevo bisogno di aria.

Uscii dal vialetto che portava a casa mia,sentendomi chiamare in lontananza: era lui; ma non volevo sentirlo,né vederlo.
Chiusi gli occhi e non impedii più alle lacrime di scendere. Trattenerle sarebbe stato inutile,sfogarmi invece,mi avrebbe fatto stare meglio.
Allora era così,ero stata uno stupido oggetto per lui.
E lui era un bambino! Un bambino che usava un suo compagno per avere invece,con furbizia,il suo nuovo giocattolo,e ripeteva questa cosa ancora e ancora,finchè non si scocciava.
Stupida che non ero stata altro. Come avevo potuto concedermi in un certo senso,a lui? Per fortuna il buon senso mi aveva detto di non spingermi oltre,sarei rimasta scottata.
Ed ora perché piangevo? Perché mi sentivo illusa..delusa,ferita,da qualcuno che nemmeno lo meritava?
Perché stavo vagando senza meta nel bel mezzo di Londra per qualcuno con cui non avrei dovuto iniziare a giocare?
Sapevo benissimo che una volta iniziata la partita,l’avrei dovuta terminare,da vincente o perdente,nonostante sapessi che l’altro giocatore avesse in mano le carte migliori,ho voluto buttarmi,ed ora ne avrei pagato le conseguenze.
«Kate!»
Una voce familiare mi riportò alla realtà.
Louis.
Non era solo,era con Abbey; il braccio poggiato sulla sua spalla,gli occhi sbarrati alla mia vista.
«Ehi,Louis..Ciao,Abbey!» dissi asciugandomi di tutta fretta le lacrime,sperando non avessero notato.
«Cos’è successo?» Riattaccò Louis.
«Niente Lou!» mi sforzai di sorridere. «E’tutto apposto!»
«No,non è niente apposto,chi ti ha ridotta così? Perché piangi? Che ti è successo? Parla,Kate!» parlò tutto d’un fiato,mentre lasciava Abbey e veniva verso di me scrollandomi le spalle.
Così sarebbe stato solo inutile.
«Louis..» sopraggiunse Abbey,lanciandomi uno sguardo preoccupato. «Non credi che se tu faccia così la farai stare meglio. Vai a casa,eh? Ci sentiamo dopo per telefono»
«No,no,cazzo. Voglio sapere cosa le è successo! Se qualcuno ti ha infastidita,presa in giro,picchiata o..o..» Si fermò cercando una parola adatta,poi si portò una mano alla fronte esasperato,battendosela più volte sulla fronte. «I-io..Giuro che..» cercò di fare un respiro profondo.
«Louis!» lo bloccai io. «Ti ho detto che va tutto bene,non c’è bisogno di preoccuparsi. Nessuno mi ha presa in giro,dato fastidio o fatto quello che stai pensando. E’tutto apposto!» cercai di calmarlo,ma in realtà volevo qualcuno che calmasse me.
Lui chiuse le mani a pugno cercando di tranquillizzarsi.
«Louis? Fa’come ti ho detto…Per favore!» s’intromise Abbey,poggiandogli una mano sulla spalla,facendogli una lieve carezza.
«Ok» rispose lui,dandole un bacio sulle labbra,venendo poi da me e stringendomi in un forte abbraccio. Qualche secondo dopo si dileguò.
Abbey si aspettò che si allontanasse.
«Kate! Dio mio,mi stai facendo spaventare! Cosa ti è successo?» sbottò finalmente lei,con il tono di chi stesse aspettando una vita per domandarmelo,mettendomi una mano sulla spalla e sedendoci su una panchina li vicino.
Purtroppo le lacrime non potei fermarle e le raccontai tutto.
«..mi dispiace così tanto! Ma Kate,sono sicura che tu gli piaci davvero,non solo per questi giochetti del cazzo. Si vede un miglio. Vieni qui ora!» mi abbracciò ed io mi sentii più tranquilla,lei si che era una vera amica.
«Tieni,ti è colato tutto il trucco» disse,frugando nella sua borsetta e porgendomi in seguito uno specchietto. «Per fortuna lo porto sempre insieme a me,è quasi il mio migliore amico!» disse lei cercando di sdrammatizzare.
Apprezzai il suo gesto e risi con lei.
«Grazie» dissi afferrandolo.
Mi guardai cercando di contenere quelle enormi righe nere di matita e mascara colati. Nel mentre mi squillò il cellulare: un messaggio.
Sbloccai la tastiera.


JACK.

Diceva: “Kate,da quanto tempo! Come stai?”
Sorrisi a quel messaggio,eravamo stati insieme,ma volte ci sentivamo,eravamo rimasti amici.
Risposi: “Ciao Jack! Be’,diciamo che si può andare meglio,e tu come stai?”
La risposta arrivò entro pochi minuti,nel mentre avevo raccontato ad Abbey tutta la storia completa e lei aspettava con me cosa mi rispondesse.
“Sto bene,grazie. E’una vita che non ci si vede! Ho un sacco di cose da raccontarti…E suppongo anche tu a me!”
Era vero,non ci vedevamo da tanto.
“Hai ragione” risposi. “Si,anche io ho qualcosa da dirti..News scottant sulla regina della scuola,Cenerentola! AHAHAH. Si,mi farebbe piacere rivederti!”
La risposta non tardò ad arrivare: “Che ne dici di vederci domani sera alle 21?”
Guardai Abbey stranita,che osservava il contenuto del messaggio in modo malizioso. Stava per dire qualcosa di fuori luogo.
«Non vorrei giungere a conclusione affrettate,ma ti sta dicendo esplicitamente che è un appuntamento…» Appunto.
Però d’altra parte non aveva torto. Ogni volta che ci vedevamo lo facevamo di pomeriggio,senz’alcun problema.
Decisi comunque di accettare.
“Certo,mi va benissimo! A domani! “
“Perfetto” mi rispose. “Ciao bambola”.
Osservai lo schermo interrogativa. Bambola? Non mi aveva mai chiamata così.
Ci parlai su un po’ con Abbey,e lei mi espose la sua teoria: inutile dire quale.
Quando tornai a casa non osai incrociare nemmeno per sbaglio lo sguardo di Zayn,che invece mi guardava in cerca di spiegazioni,come se fossi stata io ad usare lui,pff,incredibile. Mi rifugiai in camera mia chiudendo a chiave la porta e mi addormentai.
Quella giornata era stata fin troppo pesante.




I’m baaaaaaaack u.u
Un buonasera a tutte le lettrici che seguono questa pazzia con me u.u
Come vi va la vita,baby?
Io oggi ho preso 2 in matematica, AHAHAHA,vabbè,non è il primo e non sarà nemmeno l’ultimo,ci sono abituata.
La cosa positiva della scuola è che c’ho un prof di informatica simpatico che però rompe le palle,e oggi per la 76849025768439874 mi ha detto che “devo abbuscare”, che dal dialetto napoletano significa che mi deve picchiare (scherzosamente) perché do’ fastidio. AHAHA. Si,è vero,sono un po’ insopportabile *^*
Vabbèèè,non me ne sto qui a parlare di scuola e di prof di informatica (che d’altronde l’altra volta scherzando,scherzando,voleva il mio numero! AHAHAHA che simpaticone,lo davo proprio a lui,se!) maa parliamo del capitolo.
Come vi è sembrato? Purtroppo il momento della verità per Kate è arrivato. Ma come si è visto,lei era già conscia di essere niente per Zayn,ma non si è importata delle conseguenze e si è buttata a capofitto. Però se a Zayn non importa,perché quelle gelosie che ha nei suoi confronti? Mistero! Tatatata!
E ha fatto la sua comparsa anche Jaaaack,finalmente! E come si è visto è partito anche piuttosto agguerrito,e credetemi,sarà guerra con l’altro bocconcino.
Be’ che dire,lasciatemi i vostri pareri che mi fanno sempre felice e continuate a seguire la storia. Vi voglio bene tutte,indistintamente!
 

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Capitolo 11
*** A safe haven is in your arms! ***


CAPITOLO UNDICESIMO

«Questo no..» «Questo nemmeno..» «Quest’altro neanche..» disse mentre si buttava alcuni vestiti presi dal mio armadio alle spalle.
«Abbey!» la ammonii io. «Guarda che non è un appuntamento romantico! Vanno bene anche i vestiti che mi sono preparata!»
Lei alzò un sopracciglio scettica e quasi disgustata.
«Un semplice jeans e una magliettina? Devi farlo impazzire,Kate!»
Sbuffai. «Abbey,conosco Jack da tanto tempo,perché dovrei farlo ‘impazzire’? Non c’è ne è bisogno,e poi,siamo solo amici!»
«Ma non Jack,io dico Zayn,cogliona!» disse con tutta la semplicità del mondo,come se mi avesse appena fatto un complimento.
Era venuta a casa mia quella sera,perché a suo parere dovevo prepararmi alla perfezione, per quello che avevo capito io per Jack,ma cinque minuti prima avevo scoperto chestava facendo tutto quello per Zayn.
Ma io sarei dovuta uscire con Jack!
Sbuffai ancora. «Abbey,come posso far impazzire Zayn se esco con Jack?! Non penso che nel bel mezzo della serata Jack si trasformi in Zayn!»
Lei socchiuse gli occhi irritata. «Quando uscirai lui sarà a casa a vedere un film con i  ragazzi! Me l’ha detto Louis!»
«Ed io cosa dovrei farci?»
«Deve capire cosa si sta perdendo!» disse lei con fermezza.
«E per i 10 metri in cui mi vedrà passare dalle scale alla porta,io dovrei vestirmi come una troia?» sbottai.
Lei scosse la testa.
«Ok,ok,vestiti come ti pare,ma poi il trucco e i capelli faccio tutto io!» sentenziò.
«Va bene» dissi alzando gli occhi al cielo,ottenendo un suo sorrisone.
 
Come già avevo previsto,misi un semplice jeans strappato qua e là,di un colore blu chiaro,una maglietta a maniche corte azzurra abbinata con le mie converse; Cardigan bianco e borsetta bianca non potevano mancare.
Per quanto riguarda i capelli Abbey me li arricciò con il suo ferro,lasciandomeli cadere sulle spalle in dei boccoli splendidi. Il trucco lo mise leggero: un filo di matita,un ombretto color carne,e quindi neutro,una passata di mascara e lucidalabbra. Una spruzzata di profumo alla vaniglia,il mio preferito, ed ero pronta per la serata.
La vibrazione del mio cellulare mi fece trasalire.
«Pronto»
«Sono qui fuori,Kate!» mi disse un entusiasta Jack.
«Scendo» gli risposi sorridendo,e staccai.
«Ti accompagno alla porta,tesoro! Ora,quando scendiamo,cammina con calma e fai il giro del divano salutando tutti con un bacio sulla guancia,e non un semplice ‘mua’..» mimò con le labbra. «..ma devi soffermarti qualche secondo,ok? Ed evita assolutamente lui. Non scoccargli nemmeno un’occhiata di sottecchi,nè niente. Passagli davanti,fai quello che ti ho detto,poi con tutta la grazia possibile gli ripassi davanti e te ne vai,chiaro?»
La guardai sorpresa,ma anche rassegnata,quella ragazza era una vera forza.
«Ookey» le dissi cercando di non scoppiare a riderle in faccia.
Lei mi fece un ‘ok’ con la mano e insieme iniziammo a scendere le scale..
Feci ciò che mi aveva raccomandato,notando anche che un certo nervosismo iniziava ad attanagliarmi lo stomaco,per come mi sentivo osservata da Zayn.
Diedi un bacio a Niall,uno a Louis,a Liam e ad Harry,che mi trattenne un po’ di più abbracciandomi e sussurrandomi un «Sta’attenta!». Mi staccai e gli sorrisi,non pronta psicologicamente a passare di nuovo dinanzi a Zayn e non poterlo toccare.
Respirai a fondo,mi aggiustai la maglietta e feci un passo,guardando Abbey di fronte a me e ignorando volutamente Zayn,a cui stavo giusto in quel momento passando avanti.
Una mano mi afferrò il polso facendomi girare.
Zayn.
Stava ancora seduto tranquillo,con le gambe sul divano davanti – che era a forma di L - , e guardandomi in un modo destabilizzante.
Il cuore iniziò a battere come un forsennato e lo stomaco non voleva saperne di far andare via quegli uccellacci di farfalle.
«Dove vai?»
Misi da parte il balbettamento che sicuramente non sarebbe mancato e mi preparai psicologicamente a dare una risposta adeguata.
«Non sono affari tuoi!» drighignai fra i denti staccandomi dalla sua presa,dirigendomi verso la porta,pronta a salutare Abbey che stava sorridendo vittoriosa.
Ricambiai il sorriso anche se in realtà il cuore continuava a battere forte e sentivo le lacrime agli occhi.

 
Assolutamente no,non dovevo nemmeno pensare di farlo.
 
Quando arrivammo all’ingresso le diedi un bacio sulla guancia, e inaspettatamente mi sussurrò: «Non ti azzardare a piangere,perché giuro che se lo fai me la prendo con Zayn,e credimi non sono così timida se devo uccidere qualcuno»
La guardai respirando a fondo. «Grazie»
Lei ritornò a sorridermi,mi salutò con la mano mentre uscivo e urlò un «Buona fortuna» .
Feci un profondo respiro. Ero pronta.
 

Abbey’s pov
Augurai buona fortuna a Kate e mi richiusi la porta alle spalle.
Uffa,ora cos’avrei fatto con cinque ragazzi tutta sola?
Vedere il film con loro: No.
Parlare:  Con chi? Con il muro?
Rompere le palle: No,non mi sembrava il caso.
Far ingelosire Zayn: Si,questa mi piaceva…
Rientrai in salotto con un sorriso vittorioso stampato sul volto.
Certo,avevo notato che Kate stava per piangere e sapevo che tutta la situazione le faceva male,che Zayn era stato un vero cretino ad usarla,anche se io,personalmente,penso che l’avesse fatto solo per farsi grande,ed era così,sicuramente. Io avevo sempre ragione.
Feci il giro per il divano e mi spaparanzai di fianco a Louis; il film ancora iniziava e lo avrebbero dovuto vedere di li ad una ventina di minuti.
Lui mi attirò a sé e mi diede un bacio sulla guancia.
Lo amavo,in tutti i modi possibili e in immaginabili.
Gli sorrisi stringendolo di più,mentre un ticchettio di un piede pestato più volte a terra iniziava a sentirsi.
Una,due,tre,quattro volte…
«Chi era quel ragazzo con cui è uscito Kate?» domandò fintamente disinteressato Zayn,precedendomi.
Ghignai.
«Come fai a sapere che era un ragazzo?» domandai cercando di sviare la risposta.
«Ha spiato dalla finestra appena è arrivato!» Intervenne Liam,mentre prendeva delle patatine dalla ciotola di Niall.
Allora gli interessava davvero!
«Comunque chi era?» continuò Zayn.
«Un suo ex..Hanno ripreso a frequentarsi… Devo dire che fanno proprio una bella coppia insieme!» affermai cercando di vedere la sua reazione.
In tutta risposta lui pestò più forte il piede a terra e deglutì.
 
Sei un geniaccio,Abbey!

 
«..E comunque si nota che a lui piace Kate. Ah,sono emozionata io per lei! Sicuramente il loro appuntamento andrà meglio del previsto!» continuai.
«Abb,non esagerare. Lei è sempre la nostra bambina!» disse Louis,come un fratellino protettivo.
Harry,invece,che da quello che Kate mi aveva raccontato,sapeva tutto non si fece mancare l’occasione per dire la sua.
«Ah,Louis,dai,smettila! E’ la nostra bambina,ma sta crescendo! E’grande e può fare quello che vuole. Non le possiamo più dire cosa può o non può fare,e certamente se farà certe cose con quel Jack non lo verrà a dire a noi!» disse facendo spallucce.
«NO!» trillò improvvisamente Zayn. «Non farà proprio niente con quel tipo!»
Io e Harry ci guardammo e per poco non gli scoppiammo a ridere in faccia,mentre gli altri lo guardavano sorpresi.
«Cioè..» cercò di pararsi il culo,e deglutì. «Cioè,è una bambina,no?Ha solo 18 anni,e poi non è la tipa da fare certe cose..»
Si,come no. Stava solo venendo a letto con te qualche volta,pensai,ma non lo dissi.
«Si,ha ragione Zayn!» concordò Niall. «Lei è nostra!Anzi,mia!» disse ridendo.
Tutti concordarono  e chiudemmo il discorso.
Tutta la serata fu tutto un ticchettio di air force –di Zayn- pestate a terra con forza e un via vai dalla finestra del salone.
 
Geloso,geloso,geloso.
 
Sorrisi e mi entusiasmai,sapendo che dopo avrei raccontato tutto a Kate,e soprattutto ero curiosa del suo,di racconto…
                                                                              
                                                                                   ***

«Allora Cristal davvero salta sempre addosso a quello nuovo?»
«Si,davvero! Ti giuro,è una cozza,gli sta sempre appiccicata!» dissi ridendo,mentre passeggiavamo a braccetto per le vie del parco a quell’ora deserto. Gli avevo raccontato di Zayn,ovviamente solo quel che si poteva,cioè che era mio fratellastro,e dell’interesse di Cristal nei suoi confronti.
Non facevamo altro che ridere,quella sera ero stata davvero bene.
Eravamo andati a bere un aperitivo,fatto una passeggiata in centro e ora eravamo al parco. Devo dire che fu diverso dagli altri incontri,un vero e proprio appuntamento e non so il perché,mi domandai il perché ci fossimo lasciati. Stavo bene con lui,e lui sembrò non avere comportamenti amichevoli con me,molto di più,ma io feci finta di non accorgermene.
Parlammo del più e del meno e verso mezzanotte e qualche cosa tornammo a casa.
Mi concessi il lusso di rincasare più tardi perché mamma e Tom erano fuori per il week-end e avevano ritenuto che io e Zayn fossimo abbastanza grandi da poter rimanere soli a casa senza far nessun danno.
Nel frattempo arrivammo quasi davanti casa mia,e quando scorsi Zayn vicino la finestra che guardava,una scarica di brividi mi attraversò.
«Hai freddo?» mi domandò Jack,dolce come sempre.
Cosa avrei potuto dirgli? No,è per Zayn?
«S-si,però ora entro in casa,quindi..»
«No..» mi interruppe lui sorridendomi dolcemente. «Tieni questo!» tolse il suo giubbotto e me lo poggiò sulle spalle.
«Grazie» dissi timidamente. «Vuoi entrare?» Chiesi,eravamo arrivati e Zayn non si decideva a staccarsi da quella finestra,mettendomi in imbarazzo.
«No,non preoccuparti,è già tardi. Magari la prossima volta»
«Okay..Grazie della serata,è stata fantastica! Ci…vediamo..» dissi con un filo di voce.
«E’merito tuo se è stata fantastica. Tu sei fantastica.» disse avvicinandosi.
Sbattei le palpebre più volte imbarazzata.
Maledetto Malik,perché non se ne andava al posto di stare a guardare noi con un’espressione poco amichevole?
«G-grazie..» dissi abbassando lo sguardo sulle mie scarpe,improvvisamente interessantissime. Quando le avevo lavate? Il giorno prima?
Due dita mi alzarono il mento,ed io mi ritrovai le labbra di Jack a pochi millimetri da me. Lanciai una veloce occhiata alla finestra alla mia sinistra,vedendo le mani di Zayn poggiate sul davanzale interno stringersi a pugno.
Però nonostante volessi farlo impazzire,come diceva Abbey,non volevo affrettare le cose con Jack,sebbene quella era la sua intenzione,si era visto,così mi alzai sulle punte prendendo il suo viso fra le mani e baciandogli dolcemente la guancia per lunghi secondi.
Quando mi staccai Zayn alla finestra non c’era più,meglio così.
«Grazie» sussurrai ancora,prima di togliermi il giubbotto e ridarglielo.
«Ciao» disse lui sorridendo,mentre io riaprivo la porta con le chiavi e me la richiudevo alla spalle.
«Dove sei stata? E’ mezzanotte e mezza passata»
Quella voce mi causò una forte scossa allo stomaco,che parve essersi svegliato d’un tratto,e il cuore rimbalzò dal petto.
Iniziai a camminare ignorandolo,ma prima che potessi salire il primo gradino delle scale mi afferrò per il polso facendomi girare.
«Ti ho chiesto dove sei stata» disse,non facendo trapelare nessuna emozione dal suo volto.
«Mi sembra di averti già detto prima che non sono affari tuoi» sputai acida.
«Se ti succedeva qualcosa,la responsabilità era mia. Savannah e papà non ci sono,cosa gli dicevo dopo,eh?»
Feci spallucce,facendo l’indifferente,anche se dentro stavo quasi per morire. «Sono qui. Non mi è successo niente!» dissi tranquillamente.
Lui si passò la mano libera sul viso in un gesto esasperato.
«Non rientrare mai più a quest’ora della notte,potrebbe essere pericoloso» disse quasi spaventato,stavolta.
«Non ero sola..»
«Potrebbe comunque essere pericoloso con tutta questa gente che gira di notte..» disse avvicinandosi a me.
 
No,Kate. Non ci cascare.
 
Vidi i suoi occhi farsi più lucidi,mentre pian piano si avvicinava al mio collo,ed i miei orm0ni iniziavano a ballare.
 
Io non ero un oggetto.
 
«Sono viva,Zayn,non preoccuparti. Buonanotte.» Riuscii a dire anche se strascicavo le parole a causa della sua vicinanza.
Mi sciolsi dalla sua presa e corsi su per le scale in camera mia.
Volevo solo dormire.
 
«Zayn! No Zayn. Basta,ti prego. Lascialo andare!»
Un uomo di cui non riuscivo a vedere il volto perché coperto da un cappello lo trascinava via,tra i viali alberati di Londra,e lui non si ribellava.
«Prendi me,ti prego! Prendi me!» riuscii a urlare a quell’uomo correndo in sua direzione,sperando che accogliesse la mia richiesta.
«Vai via Kate!» urlò lui. «Ti prego,salvati,vai via!»
«No Zayn! Io..Io..Ohh insomma,prendi me!» cercai di dire al rapitore,che iniziò a ridersela.
«Mi stai minacciando ragazzina?»
«No,però ti prego,lascialo,prendi me,per favore!!» Cercai di supplicare.
Lui iniziò a ridere ancora di più,mettendosi le mani nelle tasche prendendo qualcosa.
«No,ed ora dì pure addio al tuo amichetto!»
Uno sparo. Un urlo.
«No,Zayyyyn!» urlai,mentre mi accasciavo a terra disperata.

Sobbalzai dal letto,piangendo.
Un incubo.
Era stato solo un brutto incubo.
Però il cuore non voleva calmarsi.

Agii d’istinto,alzandomi dal letto e chiudendo la porta della mia stanza alle spalle.
Aprii lentamente quella di Zayn,la luce era accesa,lui era alzato.
«Ehi,stavo venendo a vedere cosa era successo..Perchè urlavi?...Perchè piangi?» chiese ora più allarmato.
Gli andai incontro stringendo forte le mani dietro il suo collo,abbracciandolo più che potevo. «Non andare via,ti prego..Non te ne andare..» sussurrai tra le lacrime,mentre lui ricambiava l’abbraccio stringendomi forte a sé.
«Shh..Sono qui..» sussurrò al mio orecchio.
«Posso dormire con te?» domandai d’istinto.
Da dove cavolo mi era uscito? L’indomani me l’avrebbe rinfacciato,ne ero sicura,ma in quel momento la paura non andava via,e la paura di perderlo era più forte di qualsiasi cosa.
«Certo che puoi dormire qua» disse,staccandosi e poggiandomi una mano sulla spalla,mentre avanzavamo verso il suo letto,dopo aver spento la luce.
Per fortuna aveva la tuta addosso,o meglio,solo il pezzo di sotto. Sopra era nudo,ma ero troppo spaventata per farci caso.
Mi sdraiai nel letto e lui accanto a me,rimboccando le coperte ad entrambi.
«Ho avuta tanta paura..» gli sussurrai,anche se eravamo vicinissimi l’uno all’altra.
«Ho sentito..E’stato solo un brutto incubo..Sono qua..» sussurrò, facendo sfiorare la sua fronte alla mia,prendendomi il viso tra le mani.
Annuii deglutendo,mentre lui mi diede un bacio sulla fronte,per poi avvolgermi tra le sue braccia.
«Non lasciarmi mai..Morirei..» sussurrai ancora.
Le parole mi uscivano a raffica,facendomi esprimere i pensieri più nascosti.
«Non lo farò..» disse lui lasciandomi un bacio fra i capelli.
«Buonanotte,Zayn»
«Buonanotte,piccola..» sussurrò lui,mentre io mi tranquillizzavo tra le sue braccia,quelle che ritenevo,fossero il paradiso.
 

 

I’m baaaaaack u.u
Ehm,oddio,rileggendo questo capitolo mi sono accorta che è un pochetto troppo dolcioso,o no?
Vabbè,doveva pur essercene una buona dose,no?
Allora?Avete visto Jack? Già è agguerrito,molto,voi cosa ne pensate?
Lei sta bene in sua compagnia,però alla fine…
E il pov Abbey come vi è sembrato? Io adoro quella ragazza! *-*
Come penso abbiate già capito quello di Kate è stato solo un incubo,e agendo d’istinto è andata da Zayn,che si era appunto alzato per andare in camera sua,per vedere cos’era successo,e ha constatato che era vivo e vegeto.
E alla fine,per la prima volta,si sono trovati entrambi nello stesso letto senza far succedere niente,ma solo dormire. Quanto sono dolci? *w*
Ringrazio tuuuutte le persone che hanno messo la storia tra le seguite ricordate,preferite e soprattutto coloro che hanno recensito. Grazie di cuore.
Ricordo che chi volesse stringere amicizia con me,parlare o tutto ciò che volete mi trovate su twitter: @Petersavedme .
Un saluto e un abbraccio da Kate,Zayn and me.
 

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Capitolo 12
*** Stupid. ***


CAPITOLO DODICESIMO

La mattina seguente mi svegliai con il canto degli uccellini sugli alberi al di fuori della finestra,e il sole che batteva ed entrava a forza nella stanza.
Mugugnai qualcosa,poi aprii molto lentamente gli occhi per riprendermi.
Mi guardai intorno,cercando le pareti gialline e lilla della mia stanza,non trovandole.
Qualcosa si mosse contro di me,e solo in quel momento ricordai: ero nella stessa camera,nello stesso letto con Zayn: il petto schiacciato contro la mia schiena,il suo braccio che mi teneva saldamente la vita,come se mi potessero portare via da un momento all’altro,e la mia mano sopra la sua.
Ricordai l’incubo fatto la sera precedente prima di correre da lui e istintivamente intrecciai la dita alle sue,che fino a quel momento erano solo poggiate l’una sull’altra.
Lui strinse di più la mia mano,mugugnando qualcosa,segno che anche lui si stava svegliando.
«Buongiorno…» sussurrò con voce ancora impastata dal sonno,lasciandomi un bacio sul collo.
Adoravo quando lo faceva,era il mio punto debole ormai.
Respirai a pieno quel momento,come se fosse l’ultimo,poi mi rigirai tra le sue braccia,lasciandogli la mano e parandomi di fronte a lui sorridendogli.
Lui però non lasciò la sua presa,al contrario mi attirò di più a sé,tenendomi la mano sulla schiena a palmo aperto.
«Ciao..»
«Avuto più incubi?»
«No..» sussurrai io,sentendo lo stomaco contorcersi e il cuore battere forte.
Lanciai una veloce occhiata alle sue spalle,guardando la sveglia poggiata sul comodino.
Erano le 10:00.
«Zayn,dobbiamo alzarci!»
«Rimaniamo ancora un po’ a dormire,dai..» borbottò sprofondando il suo viso nella mia spalla.
Sorrisi istintivamente,chiudendo gli occhi e aspirando il suo profumo,era così buono anche di primo mattino.
Non sapeva nemmeno quanto io,più di lui,volessi rimanere a dormire. Ma non semplicemente dormire,ma stare accanto a lui.
Era incredibile come il giorno prima fossi arrabbiata e in quel momento mi era passato tutto. Certo,non l’avevo dimenticato,ma stare accanto a lui mi azzerava qualsiasi pensiero o incazzatura.
«Dai…» ridacchiai,stringendomi a lui.
Poi mi guardai intorno. «Davvero,Zayn,dobbiamo alzarci. Caso mai ti metto anche un po’ in ordine la stanza,visto che tu non ci pensi nemmeno,eh?» dissi ancora ridacchiando contro il suo viso.
Lui ritrasse il viso dalla mia spalla guardandomi torvo.
«Stai osando dire che sono un casinista?»
 
Uh,non sai quanto..E non solo per la pulizia della camera..
 
«Si» dissi per poi prendere a ridere. «Spostati,idiota,vado a farmi una doccia»
«Ok» disse lui che per alzarsi fece leva sul braccio.
Gli sorrisi e mi alzai,pronta per iniziare una nuova giornata.
 
Dopo essere entrata nel bagno e chiuso a chiave,mi resi conto che quando avevo preparato la tuta e il cambio biancheria da mettere,avevo dimenticato i calzini. Vabbè,li avrei presi dopo.
Feci una veloce doccia vestendomi altrettanto velocemente. Legai i capelli in una coda e uscii,avviandomi verso la mia stanza.
Quando l’aprii trovai  Zayn vicino al comodino del mio letto.
«Che ci fai qui?» chiesi con fare interrogativo.
Lui si girò di scatto posando allarmato qualcosa che fino a 5 secondi prima aveva in mano,anche se non riuscii ad identificare cosa.
«Chi,io?Ehm..I-io..Stavo cercando il mio telefono! Si,il mio telefono!» disse tutto d’un fiato,schioccando le dita come se avesse trovato l’illuminazione.
Qualcosa non andava.
Aggrottai la fronte. «Ma tu non sei entrato in camera mia,come poteva essere qua?»
«Ehm,non lo so. Non lo trovo più,allora sono venuto qui a cercarlo,non si può mai sapere!» disse facendo spallucce.
Gli feci un segno d’intesa.
Lui si passò una mano nei capelli.
«Vado a fare colazione» disse poi.

Nemmeno chiedi se la voglio anche io,che razza di gentiluomo?!

«Vabbene,io ti riordino la camera»
«Okey»

Nemmeno un grazie.
Bene.


Rientrai nella sua stanza pronta a mettere in ordine; Si,era davvero un casinista.
Un’ora dopo avevo finito. Ce l’avevo fatta a sistemare quel casino e avevo trovato anche il suo cellulare.
La suoneria del mio,invece, mi fece trasalire.
Il cellulare!
Non lo avevo proprio guardato dalla sera prima!
Andai in camera mia,avvicinandomi al comodino dove era appoggiato e lo afferrai premendo il tasto verde.
«Pronto»
«Kate! Perché non mi hai risposto ai messaggi?»
 
Jack.
 
Messaggi?Quali messaggi?
Aggrottai la fronte.
«Messaggi?»
«Si,Kate,è da ieri sera che non sto facendo altro che mandarti messaggi!»
 
Ma non mi erano arrivati!
 
«Aspetta un attimo,controllo una cosa!»
Misi la chiamata in attesa e controllai i messaggi ricevuti e letti.
 
4 di Abbey, 8 di Jack..Tutti letti.
 
Ma io non..Zayn!
Che ci faceva prima in camera mia?
E poi aveva anche qualcosa in mano. Cosa poteva essere se non il mio cellulare?
Un moto di rabbia mi salì e la voglia di andare giù e prenderlo a schiaffi era forte.
Perché lo aveva fatto?
Riportai il telefono all’orecchio.
«Jack,eccomi. Comunque non mi sono arrivati i messaggi,il mio cellulare ha questo difetto,mi dispiace!» mentii.
In realtà avrei voluto dirgli ‘Ehi Jack,lo sai che il mio fratellastro con cui stavo andando a finire a letto un paio di volte mi ha letto i messaggi,e probabilmente se aveva tempo li cancellava? Soprattutto i tuoi?’
Purtroppo non ero così stronza,né così cretina da farmi scappare una cosa del genere.
«Ah,ho capito. Vabbene Kate,non preoccuparti! Volevo solo chiederti se ci vediamo nel pomeriggio..»
«Certo che si! Scusa Jack ma ora ti devo lasciare..» Devo andare a commettere uno Zaynicidio. «Ci vediamo oggi allora..»
«Certo. Alle 17 sono vicino casa tua!»
«Si,ciao!»
Riattaccai.
Per prima cosa lessi i messaggi di Abbey,che mi chiedeva a che ora dovessimo andare a far la spesa.
Il giorno prima le avevo chiesto di farmi compagnia perché mamma mi aveva lasciato la lista,ma non ci eravamo messe più d’accordo.
Risposi:
“Abbey,scusa se non ti ho risposto prima,tutta colpa di un fratellastro di cui tra poco scompariranno le tracce. Ti dico tutto dopo. Tra un quarto d’ora vieni a casa. A dopo.”
I dieci minuti restanti mi preparai,poi andai in camera di Zayn e presi il cellulare,pronta per andare giù a restituirglielo e a chiedergli spiegazioni su ciò che aveva fatto.
Quando iniziai a scendere le scale il cellulare vibrò,facendomi sussultare.
 
Cristal     
 
No,Kate,non farlo.
No.
Assolutamente no.
Però lui l’ha fatto.
E se ti vede?
Impossibile,è spaparanzato sul divano a guardare la tv.
Ok,è vero.
Sbloccai il touch e aprii il messaggio:
“Grazie per il pomeriggio ieri…Sei stato stupendo..E’verissimo che sei una bomba a letto! Spero ce ne saranno altri…Un bacio!”
 
Che schifo.
 
Quindi,mentre io ero nel bel mezzo di Londra a piangere per LUI, lui era uscito e…
Oddio,non ci volevo pensare.
Disgusto.
Ecco ciò che provavo.
Continuai a scendere le scale a tutta velocità,rimanendo aperto il messaggio.
«Il tuo cellulare.» Dissi fredda,buttandoglielo letteralmente addosso. «Sai una cosa? Hanno ragione le persone. Siete fatti l’uno per l’altra. La puttana e il puttaniere,complimenti. Fate una bella coppia,davvero. Ti chiedo solo una cosa: non prendere mai più il mio cellulare,e non provare mai più a cancellare i messaggi. Soprattutto quelli di Jack.»
Lui,ancora con una gamba sul divano e la mano dietro la testa, aggrottò la fronte.
«Di cosa parli? ..E poi,volevo cancellare i messaggi di..quel tipo, perché..Bhè,era una bella giornata,non vedevo perché dovessi rovinartela.» Poi prese il suo cellulare e lesse il messaggio,guardandomi poi.
«Non l’ho portata qua se è questo che vuoi sapere» disse indifferente.
La rabbia che già avevo salì a livelli impressionanti,e sono sicura che il volto mi si fece rosso.
«Io davvero non lo so! Nn lo so come faccio ogni santa volta a farmi incantare da te,davvero! Mentre io ero a…» poi mi resi conto di ciò che stavo per dire e cercai di sviare. «..Avevamo appena finito di litigare,okay? E tu non te ne sei fottuto un emerito cazzo. Ti sei sbattuto tranquillamente quella puttana! Sai che ti dico? Non mi aspettare per pranzo,perché non ci sono. Ora vado a fare la spesa con Abbey e la riporto qui,poi me ne vado a casa sua. Non tornerò prima di stasera,devo vedermi con Jack oggi.» Dissi,e lui si alzò dal divano appena pronunciai quel nome.
«NO! Tu con quel tipo non ci esci!»
Sorrisi amaramente.
«E perché? Tu chi sei che me lo vieti?Il mio ragazzo? Non penso.»
Mi girai e me ne andai sbattendo la porta,aspettando li fuori Abbey,mentre una lacrima scese sulla mia guancia.
Ci ero cascata,ancora una volta.

 

 
I’m baaaaack! U.u
Con un po’ di ritardo,ma sono tornata!
‘..Che doolce Zayn!’ Si,dolce un corno!
Beh si,c’era stato il momento di dolcezza,ma si sa che quando si tratta di lui tutto dura sempre troppo poco.
Ha letto i messaggi e se Kate non arrivava in tempo probabilmente glieli cancellava,ma per quale motivo,se poi il pomeriggio prima non si è fatto questi scrupoli mentre era con Cristal?
Ed ecco che si ricomincia di nuovo,Kate ferita e lui apparentemente indifferente,fino a che lei non gli dice che deve uscire con Jack.
          E CHE GUERRA SIA!
Vabbè,ho già detto troppo. U.u
Ricordo a tutte che se volete parlarmi,stringere amicizia,sfogarmi –faccio anche da piscologa ora? Lol- mi trovate su twitter: @Petersavedme .
Ringrazio tutte coloro che seguono la storia e recensiscono.
Vi voglio bene tutte!
P.s. Un buona fortuna ai ragazzi che ieri hanno iniziato il “Take me home” tour! – si,sono un po’ depressa perché io purtroppo non sono tra le fortunate che potrà esserci-.
Detto questo,ci risentiamo in questi giorni!
Alooohaaaa!
 

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Capitolo 13
*** What you really want from me? ***


CAPITOLO TREDICI

«..E si è sbattuto quella puttana,non ci posso credere!» sbattei stizzita il pacco di cereali nel carrello.
Abbey scosse la testa. «Però ha dormito con te,Kate!» disse,come a volerlo giustificare.
«E quindi? Non cambia niente»
«Non te ne rendi conto da sola?»
«Di cosa?» risposi,mentre avanzavamo lungo gli scaffali.

Ketchup. Ketchup. Ketcup. Eccolo!

«E’chiaro. Con Cristal è solo la mezz’ora di scopata,gli importa solo che lei gliela dia. Con te ha dormito nello stesso letto senza fare niente. Avete dormito abbracciati,mano nella mano. Vi siete svegliati insieme,lui si è preoccupato per te. Ti ha chiesto se hai fatto ancora incubi durante la notte. Ti ha detto chiaramente che volesse restare ancora un po’con te,anche se l’ha detto in modo indiretto. Ti ha detto tante cose,sotto intendendole,Kate. Perché ti limiti a memorizzare ciò che è l’apparenza? Devi imparare a leggere tra le righe.»
Bloccai la scatola di ketcup a mezz’aria insieme al mio braccio,scossa dalle parole di Abbey.
Forse era vero.
La mia mente memorizzava solo ciò che era ovvio all’apparenza.
Non riuscivo a leggere tra le righe. Ma Zayn non era un libro aperto.
Forse io si,lo ero eccome,ma lui no.
Però forse si.
I dubbi erano tanti.
«Lui mi aveva vista piangere quando sono andata via quel giorno,non se ne è fregato!» cercai di rigirare il discorso.
Un altro mio difetto era trovare sempre le cose negative nelle situazioni,ero un’esperta pessimista.
Riposi il ketcup nel carrello mentre avanzavamo tra gli scaffali.
«E’un ragazzo,Kate! I ragazzi se mai gli interessi una ragazza,lo nascondono sotto chili di orgoglio maschile! E cercano di negarlo a loro stessi,facendo altre cose…»
«Sbagliate,d’altronde» risposi con prontezza.
Lei annuì. «Purtroppo è così»
Quando ebbi finito di prendere la lunga lista di prodotti pagai e andai a casa a posarla.
Di Zayn non c’era traccia.
Insieme ad Abbey raggiunsi casa sua,rifugiandoci nella sua cameretta.
Le avevo raccontato tutto nei minimi dettagli e lei come sempre,mi aveva appoggiata e dato consigli.
«Cosa metti per uscire con Jack?» domandò di scatto.
«Non lo so. Penso di rimanere con questi vestiti. E’inutile che mi cambi Abb,te l’ho detto,io e Jack ci conosciamo da tempo e siamo già stati insieme,e so che a lui piaccio già come sono,anche se in fondo non m’interessa piacergli. Bhe si,in questi giorni mi sto domandando spesso il perché ci siamo lasciati, stavamo bene insieme. Stiamo bene,mi fa sentire…coccolata,ecco!»
«Pero non è Zayn.» Abbey era una maga secondo me.
Storsi la bocca in una smorfia per darle ragione e lei sorrise.
«Quel ragazzo ti ha stregata..»
«Ma anche illusa,delusa,ferita…»
«E sai questo perche?»
Scossi la testa.
«Perche tu provi dei sentimenti. Non e più un semplice interesse,c’è qualcosa di più.»
«Non può essere..»
«E cosi,credimi.»
Incassai la testa nelle spalle con aria pensierosa.
Non lo sapevo.
Forse si,non si trattava più solo di una semplice attrazione.
Era molto di più.
Me lo confermava il nodo allo stomaco e il cuore che batteva all’impazzata ogni volta che lo vedevo,ogni volta che veniva nella mia direzione. Ogni volta che mi toccava,sfiorava o solo guardava.
Mi trapassava l’anima.
Mandai un messaggio a Jack chiedendogli gentilmente di venire vicino casa di Abbey e lui accettò senza problemi.

Il pranzo della mamma di Abbey,Johanna,era davvero buonissimo, cucinava una meraviglia.
«Grazie per il pranzo Johanna,era buonissimo!» le dissi prima di andare via,verso le sei del pomeriggio; Jack era li fuori che mi aspettava.
«Oh,grazie cara,vieni quando vuoi,sei la benvenuta!»
Le sorrisi grata e quasi emozionata,salutando Abbey e dirigendomi fuori.
«Jack!» esclamai abbracciandolo appena fui fuori. «Scusa se ho cambiato all’ultimo ‘direzione’,c’è stato un imprevisto»
«Non preoccuparti piccola,andrei anche in capo al mondo per te!» sussurrò stringendomi a sé.
Sorrisi intenerita,quel ragazzo era sempre stato dolcissimo.
«Sei un amore» sussurrai.
«Mai quanto te!» mi diede un bacio sulla fronte e ci staccammo.
«Dove mi porti di bello?» dissi sorridendogli,mentre lui mi prendeva per mano.
La cosa iniziava a non piacermi.
«E’una sorpresa..» disse lui strizzandomi l’occhio.
«Uhm,va bene» sorrisi pensierosa.
Dove mi avrebbe portata?
Salii nella sua macchina,una Julietta,al posto del passeggero e mi ci accomodai.
Accesi la radio iniziando a canticchiare la canzone trasmessa in quel momento,mentre Jack partiva.
Conoscevo i comandi a memoria,non era la prima volta che ci salivo.
Un’ora di macchina dopo Jack parcheggiò in un’area apposita e scendemmo.
Il vento iniziò a scompigliarmi i capelli,facendomeli svolazzare. Mi guardai intorno,cosa che non avevo fatto prima,troppo presa a chiacchierare con Jack,e con mia grande sorpresa vidi che eravamo al mare.
Sentii le dita di Jack premere contro le mie intrecciandole.
Scendemmo giù per degli scalini fino ad arrivare nell’immensa spiaggia che si estendeva davanti a noi,insieme alla distesa d’acqua limpida.
Io e Jack togliemmo le scarpe e sempre mano nella mano iniziammo a camminare lungo la riva,scalciando l’acqua fredda di tanto in tanto.
«Ti piace?» mi sussurrò all’orecchio,lasciandomi poi un bacio sulla guancia.
«Non sai quanto!» gli sorrisi grata. «E’una sorpresa stupenda,davvero. E’bellissimo qui,non ci ero mai stata. Grazie.»
Mi sorrise e insieme continuammo a camminare.
 
Abbey’s pov
Mi sedetti sul divano in attesa che arrivasse Louis.
I miei genitori ormai lo conoscevano,come io i suoi.
Incrociai le braccia al petto sbuffando e guardando le trecentesima volta l’orologio: era in ritardo.
Aggiustai per l’ennesima volta la treccia che ricadeva sulla mia spalla sinistra,riattaccando l’elastico.
Il suono del campanello d’ingresso mi fece trasalire.
Sobbalzai dal divano,andando ad aprire la porta.
«Ciao,amore» disse Louis dandomi un leggero bacio sulle labbra.
Ma la sorpresa fu maggiore quando notai che non era solo.
«Zayn,ciao!» esclamai. «Entrate,dai!»
I due entrarono e insieme ci sedemmo sul divano nel salone.
«Quale buon vento ti porta qui,Zayn?» domandai,notando che stava battendo il piede a terra più volte,aprendo e richiudendo la bocca,come per voler dire qualcosa.
«Non è da te,Kate?»
Scrollai le spalle,facendo la vaga.
«No,è andata via quasi un’ora fa»
«E’ uscita con quel tipo?» continuò lui,riferendosi chiaramente a Jack.
«Bhe,io non lo so..» dissi mentendo.
Doveva rendersi conto di ciò che stava succedendo nel suo cuore.
La stessa cosa valeva per Kate,anche se lei se ne stava già facendo una ragione.
«Oh,andiamo!» sbottò lui alzandosi,mentre io lo guardavo sbigottita. «Tu lo sai,ma non vuoi dirmelo!»
«Ma che fratellino protettivo sei!» scherzai,cercando di sdrammatizzare la situazione,ma finii solo col peggiorarla.
Lui prese un cuscino dal divano e lo sbattè di nuovo con stizza sopra di esso,facendolo rimbalzare. «Lo so che tu sai tutto di noi due,non c’è bisogno che metti in atto questa sceneggiata!» disse duramente.
Mi girai guardando Louis allarmata,aspettando una sua reazione a quelle parole,che però non arrivò. Spostai di nuovo lo sguardo da Louis a Zayn,che visto il mio sconcerto si affrettò a spiegare.
«Louis sa tutto. I ragazzi sanno tutto.» disse freddo.
Boccheggiai,girandomi e guardando di nuovo Louis,che mi guardava indifferente.
«Si,avevamo notato delle cose strane e abbiamo avuto la conferma quando siamo andati a casa loro per vedere il film. Soprattutto quando sono scesi tutti scarmigliati e tu hai cercato di coprirli!» disse Louis.
«Allora è uscito con quello,vero?» continuò Zayn.
Mi sentii vagamente sotto interrogatorio.
«Si» risposi rassegnata.
«Dammi il numero di Kate» disse Zayn fissandomi.
Cosa voleva fare?
Mandare a monte il loro appuntamento?
No,non glielo avrei dato.
Mi aveva appena confidato che con lui stava bene,anche se non era Zayn.
Ma almeno Jack non l’avrebbe fatta soffrire!
«Ascoltami,Zayn..Tu la farai soffrire!»
«Dammi il suo numero Abbey,porca troia!» sbottò ancora.
Boccheggiai incredula.
Non lo avevo mai visto così nervoso da quando lo conoscevo.
«O-okay..»
Presi il cellulare e gli diedi il numero di Kate,sorpresa dal non aver visto nessuna reazione da Louis di fronte al nervosismo di Zayn,segno che era pienamente d’accordo con l’amico,sentendomi anche un po’ in colpa.
Cosa avrebbe fatto?
L’avrebbe chiamata?
«Grazie..Bhè,io vado. Ci vediamo ragazzi!» disse mentre lo accompagnavo alla porta.
«Ciao!» urlò Louis dal salone.
«Zayn» lo chiamai prima che varcasse pienamente la porta di casa mia.
Lui si girò.
«Mmh?»
«Non farla soffrire.»
Lui non mi rispose,semplicemente si girò e se ne andò.

       **

«In questi mesi ci siamo visti poco a scuola» affermò Jack,mentre eravamo seduti sulla sabbia.
Avevo riposto le mie converse ai lati delle mie gambe che ora erano rannicchiate al mio petto,mentre le mani le mantenevano e il vento leggero faceva tremare appena le mie spalle,coperte da un giubbino di jeans.
«Si,è vero..E non ci siamo sentiti nemmeno tantissimo» risposi annuendo alla sua affermazione.
«Possiamo recuperare tutto il tempo perduto,no?» domandò retoricamente,mentre scivolava sempre più vicino a me e al mio viso.
Annuii lasciando che si avvicinasse,ma quando il suo naso sfiorò il mio,la suoneria del mio cellulare fece sobbalzare entrambi.
«Scusami» sibilai,mentre mi allontanavo appena frugando nella mia borsetta.
Quando lo trovai aprii il messaggio,allontanandomi ancora da Jack.
Era un numero che non conoscevo.

“Quando bacerai lui penserai a me,alle mie carezze,ai miei baci,alla notte che abbiamo passato insieme dormendo abbracciati. Penserai a me,ne sono sicuro. Z. “

Stavo combattendo contro una lacrima che cercava minacciosamente di scendere lungo la mia guancia,ma la scacciai.
Perché? Perché continuava a non lasciarmi in pace?
Perché quel messaggio?
Perché quelle parole?
«Ehi,va tutto bene?» la voce di Jack mi riportò alla realtà.
Lo guardai.
«S-si,tutto okay!» gli sorrisi sperando che ci fosse cascato.
«Dov’eravamo rimasti?» disse avvicinando di nuovo i nostri visi.
Nel momento in cui le nostre labbra si sfiorarono,non potei fare a meno di sentire il profumo di Zayn,vedere nella mia mente dei flashback con tutti i momenti passati insieme a lui; i baci,le carezze,quella notte dormendo abbracciati…

Aveva ragione.
Aveva fottutamente ragione.
Tutto mi portava a lui.
Tutto mi faceva pensare a lui.

Anche volendo non l’avrei dimenticato.
 

I’m baaaack! U.u
Prestissimo,come avevo promesso.
Sinceramente questo capitolo non so come definirlo.
Bello,brutto,felice,triste..Bho,è tutto un mix.
Come abbiamo visto ormai Abbey è diventata indispensabile per la storia e fa ragionare quando può i protagonisti.
Volevo mettere un pov Zayn,però all’ultimo ho cambiato idea: non dovete sapere cosa pensa Zayn,dovete immaginarvelo e cercare di capirlo insieme alla protagonista.
Sono perfida MUAHAHAHAHAHAH!
Io lo so,yeaaah.
Okay,la smetto di fare la deficiente.
Secondo voi cosa succederà?
Bho,bho,bho.
Supposizioni?
Se le avete lasciatemele nella recensione u.u
A proposito,ringrazio immensamente tutte le persone che hanno messo questa storia tra le preferite/ricordate/seguite e soprattutto coloro che hanno recensito.
Non sapete quanto mi rendete felice!
Leggere le vostre opinioni è un qualcosa di straordinario,ma soprattutto divertirmi con voi!
Non sapete quante risate mi sono fatta per le recensioni al capitolo precedente! Ragazze,siete ingestibili,indomabili,perfide ed io vi adoro!
Vi ricordo che se qualcuno volesse parlare con la pazza,ovvero,la sottoscritta, mi potete trovare su twitter,come: @Petersavedme
Intanto vi porta i miei saluti il professore di informatica.
Non è vero,lol.
Alcune di voi già sanno tutta la storia,che io adoro il mio prof,anche se a volte siamo cane e gatto e che è un po’ fessacchiotto,ed io lo adoro.
Profsavedme.
Ok,no. AHAHAHAHAHAHA. Basta. Vi saluto e al prossimo capitolo!
Ah,se volete unirvi al gruppo della storia vi lascio il link: https://www.facebook.com/home.php#!/groups/152030918287392/

Peaceandlove da Zayn,Kate and me! xx
 

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Capitolo 14
*** Confusion. ***


CAPITOLO QUATTORDICESIMO

Qualche ora dopo decidemmo di tornare a casa.
Avevamo passato il tempo restante in spiaggia chiacchierando e camminando sopra la sabbia tiepida; Ovvero,Jack chiacchierava con me,ed io mi limitavo a rispondere con dei monosillabi.
Dopo quel messaggio e quel bacio,non potei non pensare alle parole di Zayn,a ciò che mi aveva scritto,contenente esattamente la verità.
Perché non mi lasciava in pace?
Perché doveva sempre ritornare all’attacco?
Perché se ero solo uno stupido mezzo per attirare l’attenzione continuava a tormentarmi?
Perché andava in tilt quando mi vedeva con qualche altro ragazzo?
Perché mi cercava?
Le mie domande erano tutte senza una risposta che io volevo per forza attribuirgli,facendomi solo prendere un gran mal di testa e i ripetuti richiami di Jack,che mi diceva che sembravo che fossi su un altro pianeta. Si,sul pianeta sono-sempre-io-Malik.
«Kate,tutto bene?» domandò Jack una volta fuori casa mia,vedendomi per l’ennesima volta premere le mani sulle tempie,per calmare quel mal di testa allucinante e probabilmente anche per il mio ‘assentismo’.
«Si Jack,non preoccuparti»
«Sei sicura?» mi domandò poggiandomi una mano sulle spalle in modo dolce,mentre io mi slacciavo la cintura di sicurezza.
«Si,tutto bene,davvero. Entri?» cercai di cambiare argomento. Non volevo dirgli che andava tutto male,e quel mal di testa era causato dalle domande incessanti che la mia mente riproponeva.
«Si,dai!» mi sorrise ed io di rimando.
Una volta arrivati alla porta aprii con le chiavi e un odore di biscotti invase le mie narici,il che voleva significare solo una cosa: Mamma e Tom erano tornati.
Entrai in cucina con Jack che mi seguiva a ruota,non guardando nemmeno chi c’era e mi precipitai ad abbracciare mamma che era dietro il bancone che controllava il tempo dei biscotti al forno.
«Mamma!» esclamai,facendola voltare e abbracciandola forte.
«Ciao tesoro. Jaack!» quasi urlò. «Da quanto tempo che non ci vediamo,come stai?» domandò mentre si sporgeva ad abbracciarlo.
Mamma e Jack si conoscevano da quando io e lui eravamo stati insieme,e mamma si disse molto dispiaciuta quando ci lasciammo.
Sorrisi consapevole mentre mi giravo per prendere dal contenitore qualche biscotto già sfornato.
Mi girai e allungai la mano. Nel momento in cui lo feci le mie dita sfiorarono altre.
Quelle di Zayn.
Era seduto sullo sgabello e non aveva spiccicato una parola da quando eravamo arrivati.
Ritrassi subito la mano come scottata dopo averlo guardato truce e lui aveva ricambiato alla stessa maniera.
Tuttavia ritenni necessarie le presentazioni.
«Ehm,Jack,lui è Zayn. Zayn,lui è Jack»
«Piacere» sorrise radioso Jack allungando una mano verso Zayn che però non ricambiò.
Alzò il sopracciglio guardandolo per poi allungare il braccio e prendere un altro biscotto.
«Simpatico il fratellino,eh?» mi sussurrò Jack all’orecchio,facendomi ridere.
Ovviamente il cretino mi lanciò un’altra occhiata poco amichevole.
«Siediti Jack!» mamma indicò sorridente un altro sgabello.
«Grazie Savannah» sorrise ancora lui.
Dio,ma aveva la paralisi?
Non faceva altro che sorridere!
Si sedette ed anche io di fianco a lui.
In realtà ero al centro tra Jack e Zayn.
Wow.
Proprio stupendo.
«Non mi dite che vi state frequentando un'altra volta!?» cercò un affermazione che ebbe,mamma.
«Stiamo insieme..» disse quasi imbarazzato Jack,facendo irrigidire sul posto Zayn.
«Oddio,ma è una cosa stupenda,io davv…»
 
Non so perché ma istintivamente alzai lo sguardo non sentendo neanche più parlare mamma,e fissai gli occhi in quelli di Zayn,che quando incontrarono i miei,mi fecero vacillare.
Il nostro primo bacio.

I nostri approcci.

I rischi che avevamo corso,rischiando di essere scoperti più volte.

Quella notte nel suo letto.

Quel risveglio da favola.

Il continuo però,un incubo.


La mente continuava a ripropormi quelle immagini; Il messaggio di Zayn lo avevo stampato ormai nella mente e non sapevo dare uno spiegazione a tutta quella situazione.
Ritirai lo sguardo girandomi verso Jack che parlava con mamma.
Era così sorridente,così radioso,così solare,così dolce..
Era perfetto.
Un principe azzurro.
Mi faceva stare bene,era gentile con me e mi trattava come una principessa.
In quei giorni mi chiesi molte volte il perché ci fossimo lasciati,ma da quando sulla spiaggia Zayn mi aveva inviato quel messaggio,la voglia e il coraggio di tornarci insieme non ce lo avevo più.
Le domande continuavano a vorticare nella mia mente,continuando a farmi venire dei giramenti.
Perché?

Perché?

Perché?

Perché?

Perché?

Perché?

Quella parola mi fece venire la nausea,tante delle volte in cui si ripeteva.
La nausea iniziò ad aumentare,così come i giramenti e le fitte alla testa,che mi costrinsero ad alzarmi improvvisamente dallo sgabello e fissare un punto indefinito davanti a me,poggiando le mani al bancone.
«Tesoro,tutto bene?»
La voce di mamma mi arrivò ovattata,come se fosse lontana kilometri.

Perché?

Ancora una volta quella maledetta parola continuava a ronzarmi intorno,facendomi sentire male.

Perché non mi lasciava in pace?

Le gambe iniziarono a tremare,così come le mani e tutto il corpo.

Perché?

Gli occhi iniziarono ad appesantirsi e la voglia di chiuderli s’impossessò di me,nonostante cercassi di tenerli aperti.
«Kate?» Jack continuava a chiamarmi,così come mamma,ma non riuscivo davvero a sentirli.
Zayn non diceva una parola. Sembrava quasi non fregarsene se stessi morendo.
Le gambe iniziarono a non reggersi più in piedi e le mani lasciarono il bancone,mentre gli occhi si chiudevano ed io iniziavo a non sentire più niente.
Sentii solo il mio corpo che da li a pochi secondi si sarebbe schiacciato al suolo ed uno sgabello essere spostato via velocemente,per poi essere afferrata da un braccio dietro la schiena che evitò la mia caduta.


Savannah’s pov

«Kate,tesoro! Oddio!» esclamai,mentre mi toglievo velocemente il grembiule da cucina e cercavo di andare verso di lei.
Per fortuna Zayn aveva fatto in tempo ad afferrarla prima che cadesse.
Che cosa le era successo?
Perché era svenuta?
«Kate!» urlò Jack avvicinandosi a Zayn,con il chiaro intento di aiutarlo a fare qualcosa.
Nel momento in cui Jack sfiorò Kate,Zayn la ritrasse immediatamente e guardò truce Jack.
«Faccio io» disse,mentre si muoveva.
In realtà non sapevo davvero cosa volesse fare,e nemmeno io sapevo cosa fare.
«Ma..» provò di nuovo a dire Jack mentre si avvicinava ancora una volta a mia figlia.
«Ti ho detto che faccio io!» quasi ringhiò Zayn.
«Zayn..» sussurrai disperata.
«Ci penso io Savannah,non preoccuparti,la porto di sopra.» disse con fermezza quelle parole,ma era evidente il nervosismo che si celava dietro e l’evidente preoccupazione.
Mise il braccio dietro le ginocchia di Kate,mentre con l’altra gli teneva la schiena.
Iniziò a salire le scale con lei in braccio,mentre io,anche se ero spaventata,pensavo a quanto fosse dolce nei suoi confronti.
Forse aveva accettato la situazione,si era affezionato a Kate e la vedeva come una sorellina da proteggere,e si era visto quando non aveva voluto stringere la mano a Jack qualche minuto prima.
Sentii una porta chiudersi e qualcosa girare: aveva chiuso la porta a chiave,per evitare che Jack andasse.
Mi fidavo di lui,sapevo che quello di Kate era stato un semplice calo di pressione e che si sarebbe ripresa presto e per questo non protestai.
Sorrisi anche se un po’ preoccupata a Jack,che ricambiava con uno sguardo simile al mio.
Infondo era la sua ragazza.

                               **

Quando mi mossi mi accorsi di essere sdraiata su un qualcosa di morbido.
Strinsi le mani sotto di me ed ebbi la conferma: ero sul mio letto.
Ma come ci ero arrivata?
Aprii lentamente gli occhi e mi accorsi di non essere sola.
Sul bordo del letto,c’era seduto Zayn che mi fissava e che appena incontrò il mio sguardo sorrise.
Non uno dei suoi soliti ghigni,ma un sorriso vero e proprio,che mostrò i suoi denti bianchi.
«Come stai?» mi chiese poi,allungando una mano verso di me e facendomi una carezza sulla guancia.
A quel tocco chiusi gli occhi e improvvisamente ricordai cos’era successo.
«Meglio» sussurrai,mentre piegavo leggermente il viso per andare incontro alle sue carezze sulla mia guancia.
«Mi hai fatto prendere uno spavento..» sussurrò,e se non vidi male,uno strano rossore si appropriò del suo viso. «Cosa ti è successo?»
Mi è successo che sei entrato nella mia vita. Mi sei successo tu. Un angelo caduto dal cielo. Mi hai stravolta. Mi hai fatto sentire uno schifo e un secondo dopo al settimo cielo. Mi è successo che provo qualcosa di più di una semplice attrazione.
«Non lo so..» mentii,a voce bassa. Non riuscivo a parlare.
«Sicura di stare bene ora?» domandò,comprensivo,fermando la sua carezza e facendo scendere la sua mano a prendere la mia.
Inutile dire che quel contatto mi fece rabbrividire.
Annuii.
In quel momento stavo davvero bene. Lui era con me,e come sempre,si azzerarono tutti i pensieri e dimenticai completamente mamma,Jack,i perché e i ma.
Lui curvò le sue labbra in un piccolo sorriso e all’improvviso sentii le sue mani dietro la mia schiena,che si era alzata un poco dal letto alla sua pressione.
Mi stava abbracciando.
Senza esitare portai le mani dietro il suo collo e lo strinsi a me.
Era incredibile come passava dall’essere dolce ad essere stronzo e viceversa in un batter d’occhio.
Era peggio di me quando avevo i sintomi pre-mestruali.
Mi strinse ancora di più in quello che sembrava un abbraccio protettivo,non da Zayn,insomma.
La testa,però,non voleva saperne di fermarsi.
Avevo mentito.
Non mi sentivo fisicamente bene.
Di nuovo le gambe mi tremarono e le braccia si fecero deboli.
Gli occhi si appesantirono e stavolta non riuscii a fermarli mentre si chiudevano.
Le braccia che avevo legato al collo di Zayn si staccarono improvvisamente da lui ricadendo a penzoloni lungo i suoi fianchi, e ricaddi con tutto il peso sulle mani di Zayn che mi tenevano ancora in quell’abbraccio.
Riuscii a sentire di nuovo solo una frase sussurrata,prima che risvenissi.
«Dio mio,che cazzo ti succede,Kate?»
Una frase seguita da una carezza e i miei capelli che venivano spostati all’indietro.

 

        


I'm baaack u.u
Okay,so' che è passato pochissimo da quando ho postato il capitolo precedente,ma siete state tutte così carine con me che non ho saputo resistere nemmeno ai vostri 'mettilo,fallo per noi',ed eccomi qui.
Sono bravissima,vero? *occhidolci*

Parlando del capitolo...Vi aspettavate tutto ciò?

Abbiamo visto che purtroppo ciò che è successo ha fatto sentire Kate talmente male da svenire.
E pooi. Avete visto il pov di Savannah? AHAHAH. Lo sto mettendo di tutti tranne che di Zayn. Mi dispiace ragazze,però dovete capirlo insieme alla protagonista,anche se non è poi così difficile,dai.
A proposito di questo pov,mamma Savannah pensa che Zayn sia solo geloso della sua sorellina.
Ahhhh,se sapesse!
Però per fortuna non sa!
Avete visto però Zayn che maleducato? Non stringe nemmeno la mano a Jack! Ahh la gelosiaaa!
..Abbiamo anche visto che Zayn non fa nemmeno sfiorare Kate da Jack quando sviene e fa tutto lui,aspettando anche che lei si svegliasse.
Kate è totalmente confusa e piena di domande e all'atteggiamento di Zayn nell'abbracciarla,nel prendersi cura di lei,rimane sbalordita.
Dice che passa da essere stronzo a essere dolce in un batter d'occhio,e non le si può dare torto!
Ringrazio tutte indistintamente,mi fate felice,davvero!
Grazie a coloro che hanno messa la storia tra le preferite/seguite/ricordate e soprattutto chi ha recensito,grazie perchè mi seguite sempre. *si commuove*
Vi ricordo che se volete parlare con me -seguitemi e vi seguo,yooo- mi potete trovare su twitter come: @Petersavedme
Mentre mi fareste molto felice se vi uniste al gruppo di questa storia su facebook:  https://www.facebook.com/home.php#!/groups/152030918287392/ 

Un bacio e stasera...Forza Napoliiiiiiiii!
Okay la smetto,lol.
Un abbraccio da me,Kate and Zayn. <3       









 

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Capitolo 15
*** You're mine! ***


CAPITOLO QUINDICI

Qualche minuto dopo mi ripresi,trovando ancora una volta Zayn al mio fianco che voleva rimanessi a letto a tutti i costi.
Fortunatamente mi sentivo bene e riuscii a liquidarlo presto,nonostante la sua testardaggine.
Scesi giù per assicurare a mamma e a Jack che fossi ancora viva e vegeta.
Jack era ancora li,come mi aspettavo che fosse.
Era dolce,troppo per i miei gusti,quel ragazzo.
Per fortuna riuscii a rassicurarlo e da li a poco se ne andò.
 
Le settimane passavano,e gli ultimi giorni di scuola si avvicinavano per me e Abbey,mentre per i ragazzi quello che si avvicinava era l’esame.
Correvano davanti e indietro dalla biblioteca comunale a scuola,da scuola a casa loro per studiare,come anime in pena.
Quando seppero chi avevano come giudice esterno –letteratura- m’impolorarono di aiutarli,visto che non erano mai stati bravi in quella materia.
Accettai molto volentieri,e ogni pomeriggio venivano a casa mia; per fortuna avevo l’aiuto di Abbey,brava quanto me in quella bellissima materia.
«Allora Zayn..Te l’ho rispiegato tremila volte ieri,quindi se io ora ti chiedessi la biografia e le opere di Machiavelli,tu sapresti dirmele?»
Lui mi fissò per qualche secondo.
Sbuffai.
«Davvero non l’hai imparato?»
«Si,l’ho imparato. Però non lo ricordo.»
«Potevi usare una scusa più convincente,amico!» s’intromise Harry,seduto di fianco a me,mentre io ero in mezzo a loro due.
Zayn lanciò un’occhiata fulminante a Harry,che sghignazzò.
«Basta ragazzi. Smettetela. Allora,Zayn?Me lo dici quest’autore?»
«Ci provo,non ti assicuro niente!»
Annuii rassegnata.
«Allora,Machiavelli nasce a Firenze nel 1469. Si dedica molto alla vita politica e ai 30 anni riceve un incarico come cancelliere..Questo viaggio gli perm..»
Il cellulare vibra.
Lo nascondo sotto il tavolo per non far vedere a Zayn,che intanto sta continuando a parlare.

Allora lo aveva studiato!

Un messaggio di Jack: “Non immagini quanto mi sia divertito con te al parco,ieri. Davvero non capisco come ti abbia potuto lasciar scappare tempo fa…”

Lessi il messaggio e un sorrisetto involontario mi si dipinse sul volto.
Io e Jack eravamo ancora insieme.
Io e Zayn non avevamo mai parlato di quel messaggio: io troppo piena di dubbi e impacciata per iniziare la conversazione e lui troppo orgoglioso.
All’improvviso sentii tirarmi il cellulare dalle mani.
«Ehi!» protestai,a chiunque avesse osato rubarmelo.
Quando alzai lo sguardo mi irrigidii all’istante.
Zayn stava leggendo il messaggio.
Girai lo sguardo verso Harry allarmata,che fece spallucce.

E certo,non te ne fotti un cazzo,hazza!

«Non si fa così,coglione!»
Una frase seguita da una sberla sulla spalla.

Louis e Abbey.

Lei aveva gentilmente rispiegato per tre giorni di fila il saggio breve che pareva che Liam e Niall avessero compreso,visto che lo facevano senza problemi in quel momento,ma lui no.
«E cosa vuoi da me! Non l’ho capito in cinque anni,figuriamoci in tre giorni!» si difese lui.
Abbey sospirò. «Okay,te lo rispiego,ma se non lo capisci stavolta ti ficco un porcospino sotto il sedere!»

Fine come sempre.

Ripresi a guardare Zayn.
Una volta che ebbe finito di leggere mise il mio cellulare in tasca e mi guardò inespressivo.
«Ti stavo dicendo Machiavelli e tu ti metti a messaggiare con Mister Sorriso?» domandò naturalmente,riferendosi chiaramente a Jack con quell’aggettivo.
Sbuffai.
«Ridammi il cellulare»
«Quando abbiamo finito.» rispose lui.
Inutile insistere,non me lo avrebbe ridato finchè non l’avrebbe deciso lui.

Continuammo per altre tre estenuanti ore,finchè finalmente andarono via tutti.
Ero esausta.

Dopo aver fatto una veloce doccia e aver infilato il mio ridicolo pigiama azzurro con gli orsacchiotti bussai alla porta di Zayn.
«Entra» mi disse.
Era sdraiato sul letto col mio cellulare in mano.
«Zayn,mi dai il cellulare?»
«Dopo» rispose lui.
«Avevi detto che me lo ridavi quando avevamo finito di studiare!» lo accusai.
Lui si girò finalmente verso di me.
Poi scoppiò a ridere.
«Sei stupenda con questo pigiama!»
«Fa’ poco lo spiritoso e dammi il cellulare» dissi avvicinandomi,anche un po’ offesa.
Appena provai a tirarglielo dalle mani lui si ritrasse e si alzò.
«Rivuoi il cellulare?»
«Si»
«Allora prenditelo» disse con un mezzo sorrisino stampato sul volto.
Allungai la mano per prenderlo,ma all’ultimo momento alzò il braccio.
Non così.
Non ce l’avrei fatto a prenderlo.
Lui era troppo alto.
Sbuffai irritata.
«Zayn,dammi quel cazzo di cellulare!» urlai.
«Devi prendertelo se lo vuoi!» ripetè lui.
Saltellai due o tre volte sul posto per provare ad arrivare almeno a sfiorarlo,ma invano.
Saltai di nuovo e quando spostai lo sguardo dal cellulare a Zayn,lo trovai molto vicino a me.
Deglutii.
Il cuore iniziò a battere mentre lo stomaco si contorceva.
Mantenni il suo sguardo mentre lui si avvicinava.

Aria,cazzo.

Quando sfiorò le mie labbra deviai all’ultimo direzione spostandomi e facendo combaciare le sue labbra con la mia guancia.
«No..» riuscii a sussurrare,pensando a Jack.
Lui non disse niente,semplicemente mi girò di nuovo il viso e si avvicinò ancora.
Stavolta non ce la feci a fermarlo,perché successe tutto in un secondo.
Le sue labbra sulle mie.
A quel contatto persi la connessione con la realtà.
Diedi libero accesso alla sua lingua che s’intrecciò alla mia.
Non era un bacio come le volte precedenti.
Non era un bacio di passione.
Non era un bacio senza significato.
Non era un bacio dato tanto per dare.
Era più..dolce.
Allacciai le braccia al suo collo e lui buttò il cellulare sul letto per poi circondare i miei fianchi con le sue braccia.
Mi era mancato terribilmente.
Mi sarebbe mancato sempre,nonostante tutto.
«Mi sei mancata..» sussurrò una volta staccatoci.
Morsi il labbro inferiore per evitare di dirgli che per me era lo stesso e fortunatamente ci riuscii.
Dopo un po’ Zayn si decise a ridarmi il cellulare e scesi giù.
 
Erano le 21:45 ed io non avevo niente da fare.
Mamma e Tom avrebbero passato la notte fuori per imprevisti di lavoro.
Così,rassegnata,mi buttai sul divano,prendendo il telecomando e facendo zapping.
Sbuffai.
Non c’era niente che mi piaceva.
Finalmente trovai un film che forse poteva piacermi: noi siamo infinito.
Spensi le luci del soggiorno e mi sdraiai.
Qualche minuto dopo sentii dei passi scendere le scale.
«Che fai?» mi domandò Zayn,avvicinandosi al divano. «Mi fai posto?» mi domandò poi ed io abbassai le gambe,spostandomi dove c’era la forma di L e risdraiandomi di nuovo.
Lui si sedette vicinissimo a me,in modo che anche lui potesse stendere le gambe.
«Sto guardando un film» dissi scrollando le spalle.
«E’romantico?Perchè odio i film romantici»
«Sinceramente non lo so,ma penso di si. S’intitola noi siamo infinito.»
«Lo guardo con te» mi disse guardandomi.
Una strana sensazione s’impossessò di me.
«Okay»
Mi sorrise e entrambi ci girammo verso la tv a guardare il film.
Ogni tanto Zayn poggiava la testa sulla mia spalla facendomi rabbrividire.
All’improvvisò il cellulare vibrò.
Era Jack,non lo avevo risposto al messaggio che mi aveva mandato quel pomeriggio.
Lo presi con cautela,sperando che Zayn non mi vedesse,ma ovviamente non servì a nulla.
«Che fai?»
«N-niente. Sto rispondendo a Abbey» cercai di risuonare convinta.
«Si,certo. Sono dell’opinione che per ora il cellulare non ti serva»
Con un gesto repentino me lo sfilò di mano per la seconda volta in quel giorno.
«Zayn!» lo ammonii,cercando di riprendermi il cellulare che aveva appena messo in tasca.
Mi sporsi un po’ di più e caddi addosso a lui,che fu costretto a sdraiarsi al lato normale del divano.
Ci trovammo a pochi centimetri di distanza ed io pregai mentalmente di non cedere alle sue avance se lo avesse fatto.
Iniziò a scrutarmi.
Ma non uno sguardo semplice,ma intenso,magnetico,come se volesse leggermi dentro.
«I-io non penso che s-sia giusto n-nei confronti di Jack» sussurrai,quando vidi che la sua testa si stava alzando verso il mio viso.
«Tu sei mia» sussurrò con fermezza e quasi rabbia,afferrandomi il viso tra le mani.
Sussultai quando la sua lingua s’impossessò della mia bocca con disperazione.
Sebbene il divano fosse stretto e non comodo,lui invertì le posizioni,mettendosi sopra di me,con i gomiti a lato per non pesarmi,mentre continuava a lasciarmi dei baci sul collo.
Chiusi gli occhi; sapeva che era quello il mio punto debole.
Strinsi le mani tra i suoi capelli,trattenendo a stento un gemito.

E meno male che non dovevo cedere alle sue avance!

Mi alzò la maglia del pigiama infilando la mano sotto e vagando lungo il mio corpo.
Rabbrividii quando insinuò la sua mano da qualche altra parte,e notai il rigonfiamento nei suoi pantaloni.

Dio,che stavamo combinando?

Non potei trattenere un altro gemito a quelle carezze..intime e mi maledissi mentalmente,mentre perdevo la mia lucidità.
«Mia. Capito?» ripetè ansimante.
«Tua. Solo tua.» Dissi ansimando vergognosamente.
Mi sembrò veder spuntare un sorriso sulle sue labbra mentre si avventava di nuovo sulle mie.
Strinsi le mie mani dietro la sua schiena mentre le nostre lingue s’intrecciavano l’un l’altra,poi capii che se non avessimo smesso saremmo andati a finire in qualcosa più grande di lui,anzi,di me…
«Zayn…»
«Mh?» mugugnò mentre ancora lasciava piccoli baci sulla mia bocca.
«Basta,dai,fermiamoci..»
Lui si staccò un poco.
«Perché?»

'Perché sono vergine,Zayn! Se continuiamo così non lo sarò più. E per lo più ho un ragazzo!'

«Perché è sbagliato!» cercai di apparire convinta,ma fu più uno strillo d’aquila.
Lui sbuffò.
«E’sempre tutto fottutamente sbagliato per te..» borbottò più a se stesso che a me. «Va bene» Acconsentì poi,facendo leva sulle braccia per alzarsi.
«Zayn!» quasi urlai.
Lui mi guardò confuso.
«Resta con me,non te ne andare..» sussurrai imbarazzata.
Lui sembrò rilassarsi e sorrise,uno dei suoi sorrisi stupendi.

Poi semplicemente si sdraiò accanto a me e ci addormentammo abbracciati,come la notte di qualche settimana prima.
 
 
I’m baaaaaack!
Eccomi tornata all’attacco con le scene pervy mlmlmlml con il quindicesimo capitolo!
Allora,che ne pensate?
La parte iniziale,be’ si è capito che Kate si riprende ed è tutto apposto.
A me fanno ridere Louis e Abbey AHAHAHAH,sono dei coglioncelli,s’insultano uno con l’altra ma si amano da impazzire **
Passiamo agli altri due coglioncelli,anzi,dovrei dire Kate la cogliona.
Cioè,in tutto questo la guerra tra Jack e Zayn iniziata già da due capitoli fa,va avanti,e chi ci va di mezzo è Kate purtroppo! D:
Zayn è entrato in attacco ancora una volta.
Quale sarà la controbattuta di Jack?
Lo scoprirete nella prossima puntata! AHAHAHAHAH.
No,ok.
"Mister Sorriso" + un aggettivo che Zayn da a Jack,in realtà che mi è stato suggerito da una lettrice e le sono grata,mi ha fatto venire questa ideaccia di farlo definire da Zayn così! :D
Siceramente a me questo capitolo non convince,però bho.
Passiamo ad altro. Ho un grande problema esistenziale: vorrei cambiare il nick e metterne uno che si riferisse ai oned,anche se in modo indiretto,come “ammHazza” cose così,capito? Però non ho idee per nessun tipo di nick. Se voi ne avete proponete,please.
Ehm,ehm *sischiariscelavoce* ho qualcosa da dirvi.
Bhè,in realtà non dovrei dirvelo,ma…non resisto!
Sto lavorando ad una ff su Louis.
Un Louis un po’ diverso dal solito…
Sarà pubblicata dopo la fine di questa qui u.u
Detto questo,vi lascio.
Ricordo che chi volesse parlare con la sottoscritta mi può trovare qui: @Petersavedme (so tweet me,baby?) lol
Oppure vi lascio il link del gruppo face book della storia: https://www.facebook.com/#!/groups/152030918287392/

Vi voglio bene dalla prima all’ultima/o di voi.
Peaceandlove by Kate,Zayn and me. xoxo

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Capitolo 16
*** Caught in the middle. ***


CAPITOLO SEDICI

La giornata di sole spuntata stranamente a Londra era spettacolare e faceva venire voglia di andare a fare un tuffo al mare.
La gente per strada si affollava,quasi spingendosi per passare..
«Kate...» Un sussurro.
Le foglie sugli alberi si agitavano di qua e di la,come se stessero danzando dolcemente.
«Kate..»
Un altro sussurro,con conseguenti brividi.
Ero da sola e portavo un cappellino sulla testa,uno di quelli che si mettono le persone sulle isole delle Bahamas ed ero..felice!
«Kate,svegliati dai..»
Una voce mi sussurrò ancora e sentii dei piccoli brividi invadermi il corpo quando sentii qualcosa di caldo solleticarmi il viso e poi il collo.
Con riluttanza aprii gli occhi,cercando di capire da dove provenisse quella voce e soprattutto dov’era il sole e tutte quelle persone che avevo visto in precedenza.
Volsi immediatamente uno sguardo alla finestra e mi resi conto che il tempo era stranamente buono,ma non come lo avevo visto prima. Per lo più ero sul divano di casa mia,quindi avevo solo sognato.
Mi girai su un fianco dall’altra parte incontrando gli occhi di Zayn.
Mi teneva stretta a sé con una mano sulla mia schiena e mi sorrideva.
«Dormigliona,dobbiamo andare a scuola» ridacchiò.
Sbarrai gli occhi.
«Ci siamo addormentati qui?»
«A quanto pare si » rise ancora lui. «E comunque buongiorno..»
Si avvicinò e poggiò le sue labbra sulle mie in un dolce e puro gesto.
Chiusi gli occhi e allacciai le mani al suo collo abbracciandolo.
«Buongiorno anche a te Zayn..»
Si sporse a lasciarmi un bacio sul naso.
«Non hai voglia di andare a scuola?»
«Per niente!»
Il cellulare ancora nella sua tasca dalla sera precedente vibrò.
Con molta lentezza lo prese e quando lesse il messaggio arcuò un sopracciglio.
«E’ Jack?» chiesi mordendomi il labbro inferiore imbarazzata.
Lui lo rimise in tasca e annuì.
«Quando lo capisci che non è per te?» sussurrò,riavvicinandosi a me,sfiorando la sua fronte con la mia.
«Perché dici così?» gli domandai.
«Perché tu non lo ami.»
A queste parole ebbi un tuffo al cuore.
«Zayn..tu..io..» balbettai,senza parole. «Perché mi hai mandato quel messaggio quando uscii per la prima volta con Jack?»
Staccai le braccia dal suo collo e lui si alzò su un gomito guardandomi.
«E’stato ciò che è successo?»
«Zayn,dimmi perché l’hai fatto..»
«Dimmi solo se è stato o no così.» insistè,ed io non potei mentirgli.
«Si.» abbassai lo sguardo imbarazzata.
Lui mi sorrise e mi prese il viso tra le mani,facendo combaciare le nostre fronti.
«Lascialo..» sussurrò e mi sembrò quasi una supplica.
Il cuore batteva forte,lo stomaco era pieno di farfalle.
Perché mi faceva quell’effetto?

Perché il mio cuore voleva uscire dal petto quando mi diceva quelle cose?

Perché non riuscivo a stancarmi di lui?

Perché alla sua richiesta gli avrei urlato ‘al diavolo Jack,io voglio stare con te’.

Perché tutte queste reazioni?

La risposta il mio cuore ce l’aveva ben impressa.

«Zayn,noi non..»
«Lascia da parte questo. Tu non lo ami,pensa che non lo ami e che stando con lui non risolverai niente. Lo farai?»
«I-io..ci penserò»
Mi sorrise  e si avventò sulle mie labbra.
Altri brividi.

Altre emozioni.

Cosa mi stava chiedendo davvero?
Ci staccammo con un bacio a fior di labbra.
«Andiamo a scuola,dai» gli sorrisi e lui annuì.
 
 
Inutile dire che nel tragitto casa-scuola raccontai tutto ad Abbey,stando bene attenta al tono di voce.
Inutile dire anche il suo parere. Sempre fermamente convinta che io e Zayn dovessimo stare insieme.
A scuola ci comunicarono che di li a poco saremmo dovuti andare ad una conferenza stampa in sala comune,che come tema aveva l’amore.

Benissimo.

Quando ci chiamarono ci avviammo e ci sedemmo dove ci pareva.
Inutile dire che scelsi l’ultima fila a destra.
Cinque minuti dopo la sala era gremita,e arrivò anche la classe dei ragazzi..e di Zayn.
Presero posto nell’ultima fila a sinistra.
Ricambiai il saluto quando Niall alzò una mano sventolandola,mentre mangiava un bombolone.

Dio,per una ragione o un’altra doveva sempre mangiare quel ragazzo!

Presi un respiro e iniziai ad ascoltare il discorso,che sicuramente mi sarebbe interessato.
 
«..Ma pensiamoci ragazzi. L’amore in fondo,cos’è davvero? Alcuni gli danno una definizione,alcuni un’altra,non si sa con certezza cosa sia davvero. L’unica certezza che si ha è che quando si ama davvero,le farfalle nello stomaco svolazzano impazzite quando siete vicino a quella persona in particolare..»
 
“..«Lascialo»…”
 
Le parole di Zayn mi risuonarono nella mente alla metà del discorso di quel signore che stava parlando. A quella frase le farfalle nello stomaco erano scattate in piedi dopo un bel sonnellino.

«Il cuore inizia a battere all’impazzata..»

I nostri baci. Il suo starmi vicino,il suo solo guardarmi,mi faceva battere il cuore.
«E la parte razionale di voi,scusatemi il termine volgare,va a farsi fottere. E addio lucidità».
Quando lui mi toccava o solo involontariamente sfiorava. Addio problemi,addio Jack,addio mondo.

Istintivamente girai la testa verso colui che mi faceva provare esattamente quelle emozioni,trovandolo che già mi guardava.
Mantenni il suo sguardo e lui non lo distolse,continuando a guardarmi.
La vibrazione del cellulare ridatomi da Zayn mi fece sussultare.
«Piccola,tutto bene?»
Jack.

Jack,Jack,Jack.

Era diventata una fottuta ossessione.
Mi dispiaceva da morire ferirlo,ma forse ciò che Zayn mi aveva detto non era errato.
Io non lo amavo,e stando a quello che diceva il signore dal piccolo soppalco di quella sala,la persona che amavo era un’altra e questo mi spaventava a morte.
Fui costretta a rispondere.
“Tutto bene Jack,grazie. A te come va?”
Posai di nuovo il cellulare in tasca.
 
Dieci minuti dopo eravamo di nuovo in classe e una strana angoscia sifece spazio in me.
Non poteva essere che io mi stavo innamorando di qualcuno che forse non mi avrebbe potuto dar niente.
Non era possibile che mi stessi innamorando di colui con cui non avrei mai potuto avere una storia.
A lezioni finite tornai a casa.
«Kate!» mi chiamò Zayn dalle scale.
«Dimmi» dissi aprendo la porta della mia stanza.
«Ci stiamo organizzando per andare in piscina oggi,tu vieni? C’è anche Abbey» mi guardò speranzoso.
«Certo» gli sorrisi e tornai nella mia stanza in cerca di un costume,anche se poi non era periodo di andare in piscina,o forse si.
In fondo era il 28 maggio.
 
«Sei pronta?» mi domandò Zayn una volta scesa in salotto.
«Si,andiamo»
Gli sorrisi e c’incamminammo verso la piscina.
Nel frattempo messaggiai con Jack,dicendogli anche dove mi stessi dirigendo e lui sembrò non prenderla male.
«Kaaaaaaate!» 
Abbey quasi mi soffocò con il suo abbraccio.
«Menomale che sei arrivata,non ce la facevo a stare tra tutti questi pervertiti,che non fanno altro che pensare al sesso!» disse piagnucolando.
Risi.
 «La tua Kate è qui!» sghignazzai.
Tutti insieme rimanemmo solo in costume e ci buttammo in acqua.
Ovviamente non potei non notare il fisico scolpito di Zayn,il suo costume a pantaloncino blu,i suoi addominali,i suoi tatuaggi,lui!
Scherzai un po’ con Abbey,che cinque minuti dopo mi lasciò da sola per andarsi a buttare tra le braccia di Louis.
Rimasi a guardarli qualche minuto,invidiosa della loro storia.
Se fosse stato lo stesso per me e per Zayn…
Qualcuno da dietro mi abbracciò facendo sussultare.
«Che c’è piccola?Cosa guardi? Vuoi due coccole?»
Per un attimo avevo pensato che fosse qualcun altro.

Illusa.

«Hazza!» trillai. «Mi hai fatto prendere un colpo!» dissi poggiandomi la mano sul petto,rigirandomi nella sua stretta.
«Scusami gioia mia,non lo faccio più. Posso farmi perdonare con un bacio se vuoi!» rise malizioso.
«Amico,levati dalle palle!»
Un'altra voce dietro di me mi fece sobbalzare.

La sua voce.

«Dai Zayn,mi hai rovinato il bel momento! Forse avrei potuto ricevere un bacio da Kate!» piagnucolò staccando le sue braccia da me e sbattendo i pugni sull’acqua.
Zayn si avvicinò a lui.
«Non ci provare neanche a toccarla.» disse con aria scherzosa,ma giurerei dalla sua espressione che non stesse scherzando.
Con un gesto strattonò Harry da me e mi circondò i fianchi con le sue braccia.
«Sciò!» disse poi ad Harry,girando la testa per guardarlo.
Harry alzò le mani in segno di resa.
«Mi tolgo dalle palle!» affermò e iniziò a nuotare per raggiungere gli altri all’altro lato della piscina.
«Zayn!» lo ammonii dandogli un piccolo colpetto sul petto.
«Ah! Mi hai fatto male!» scherzò lui,con una finta espressione sofferente.
Risi.
«Ma quanto sei idiota?!» dissi posando le mani sulle sue spalle.
«E tu quanto sei bella?!» domandò,iniziando ad avvicinarsi al mio viso.
«Zayn..Gli altri..» balbettai,quando raggiunse quasi le mie labbra.
«Sanno tutto..» sussurrò.
M’irriggidii immediatamente.
Come sapevano tutto?
Chi gliel’aveva detto?
Ma soprattutto,perché non mi avevano detto niente?
In un secondo le domande affollarono la mia testa,ma decisi che ci avrei pensato dopo,quando Zayn eliminò definitivamente le distanze.
Spostai le braccia dalle sue spalle al suo collo,lasciandomi trasportare da quel bacio.
Lo strinsi di più a me e lui fece lo stesso.
In quel momento non m’importava di nulla.
Non ero preoccupata.
Se i miei amici sapevano tutto e non mi avevano fatto nessun avvertimento voleva dire che approvavano,ed io non avevo alcun motivo per essere in ansia.
 
«Kate,Zayn! Che cazzo state facendo?»
Una frase urlata.
Lo stupore ma anche la rabbia nella sua voce.
Quella voce che non mi sarei mai aspettata di sentire in quel momento.
Invece era li.
Jack era li e ci aveva beccati in pieno.

 

 

I’m baaaaaack!
Allora? Cosa ve ne sembra del capitolo?
L’ho cancellato e riscritto un mare di volte,in decisissima.
All’inizio vediamo un Zayn dolce e una Kate indecisa e vacillante.
Nel mezzo,il discorso l’ho inventato io,lol,quindi non fate caso a ciò che ho scritto.
Kate si rende conto finalmente di ciò che prova realmente: è innamorata di Zayn.
Nel finale Zayn è più possessivo e fa smammare Harry. Gelosetto,eh?
Confessa anche a Kate che i ragazzi sanno tutto e lei in quel momento di MENTE LIBERA non si preoccupa di niente.
Ps. Lo so che Zayn non sa nuotare,per questo non ho specificato che andava a nuoto. O forse poteva andarci,con i braccioli arancioni *wwww* AHAHAHA.
..Ovviamente ingenuamente e anche giustamente aveva detto a Jack dove andasse,ma mai si sarebbe aspettata di trovarselo li ed essere beccata con le mani nel barattolo (?)
Eh bhè.
Ve lo aspettavate? Avete delle supposizioni?
Se si com’è,se no perché,oppure va bè,eh?
AHAHAH la smetto.
Ricordo che chi volesse twettarmi,potrete trovarmi qualalala: @Petersavedme
E su facebook nel gruppo della storia: https://www.facebook.com/home.php?ref=tn_tnmn#!/groups/152030918287392/
 
Peaceandlove by Kate,Zayn and me.
Xx Gossip Girl.
Lol,la smetto.
 

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Capitolo 17
*** When everything was going in the right direction .. ***


CAPITOLO DICIASSETTE

Mi staccai immediatamente da Zayn,girandomi invece per guardare Jack.
«Jack,non…»
«..non è come sembra?» continuò al mio posto Zayn,mentre si girava guardarmi sghignazzando.Che cazzo aveva in testa? «Dai Kate,non sparare minchiate!» aggiunse,mettendo le mani sui fianchi.
 
Lo avrei ucciso.
 
Aprii la bocca ad O e ritornai a guardare Jack,che appena incontrò i miei occhi mi guardò con rabbia e iniziò a camminare verso l’uscita.
Guardai di sbieco Zayn che sghignazzò,poi ritornai su Jack.
«Jack,Jack!» lo chiamai. «Aspetta ti prego,parliamone.»
Lui si fermò girandosi e guardandomi.
Poi sorrise amaro.
«Ok»
Uscii immediatamente dalla piscina asciugandomi,raccattando i miei vestiti e indossandoli il più velocemente possibile,per poi raggiungerlo all’uscita,chiudendomi la porta alle spalle.
Lui mise le mani nelle tasche aspettando che parlassi.
Sospirai a fondo.
«Lo so. Lo so che sono stata una stronza. Ma ti prego,posso spiegarti!»
«Cosa c’è da spiegare Kate? Ti hanno mai detto che le parole le porta via il vento e che sono i fatti che contano? Potresti rifilarmi qualsiasi scusa ma non ti crederei,non ora,non in questa situazione. Non era un ragazzo qualsiasi,e se lo fosse stato,be’,forse ne avremmo parlato,ma è il tuo fratellastro,o quasi. Non puoi venirmi a dire che per sbaglio la sua bocca è scivolata sulla tua,così come le sue mani sui tuoi fianchi.»
Boccheggiai,non sapendo proprio cosa dire.
«Ora capisco il perché non volle stringermi la mano l’altro giorno,né mi fece sfiorarti quando svenisti, perché era geloso,ed era già tutto in ballo,vero Kate? E non mentirmi ancora,per favore.» continuò.
Sussultai quando pronunciò la parola ‘geloso’ e quando disse che non mi fece toccare da lui quando svenni.
«Hai ragione» sussurrai.
«Perché non me lo hai detto? Perché hai preferito prendermi in giro in questo modo,come se fossi l’ultima ruota del carro? Perché non mi hai direttamente detto che non t’interessavo? Perché non mi hai lasciato? Almeno,ci hai pensato?»
«I-io..» sussurrai a sguardo basso,imbarazzata da morire,mentre giocherellavo con le mie mani intrecciate tra loro. «Ci stavo già pensando..Però credimi,non ti ho mai preso in giro,ne ho voluto mai ferirti!» dissi mettendomi una mano sul cuore.
Mi faceva male da morire vederlo così,ed era colpa mia.
«Mi hai ferito di più così. Ma sai cos’è che mi fa più schifo?» Stavolta alzò il tone di voce,e negli occhi vidi passargli la rabbia. «E’il tuo fratellastro,cazzo. Vivete nella stessa casa,avete gli stessi spazi e Dio solo sa cos’altro abbiate fatto…» insinuò.
A quelle insinuazioni sentii un sonoro crack,con conseguenti annebbiamenti di vista dati dalle lacrime che stavano per raggiungere il viso.
«N-non..»
«Non dirò niente a Savannah,non preoccuparti. Ma sappi che hai sbagliato di brutto ed io mi farei schifo da solo. Addio Kate.» disse mentre si allontanava.
Mi chiesi come facesse a mantenere la calma in quel momento,ma i miei dubbi svanirono quando lo vidi voltare in una stradina e prendere a calci un qualche oggetto.
 
Maledetta me.
 
 
Maledetto Zayn.
 
 
Maledetta io che non sapevo resistere a quel cretino.
 
 
Maledetta me che non ero riuscita a metterlo da parte e fidanzarmi seriamente,senza prese in giro con Jack.
 
 
Maledetta me,che facevo sempre le cose sbagliate.
 
Diedi libero sfogo alle mie rabbie represse,mentre le lacrime mi solcavano il viso.
Dopo un po’ le porte della piscina comunale si aprirono,da cui vi uscirono i ragazzi,con Zayn ed anche Abbey.
«Tutto apposto?» domandò Abbey abbracciandomi,e capendo che niente andava per il verso giusto.
 
Avevo ferito una persona a cui tenevo.
 
Non l’amavo,certo,e lo avrei lasciato forse,ma era comunque una persona a cui tenevo.
Non risposi,lasciandomi cullare dalle sue braccia.
Per tutto il tragitto nessuno osò chiedermi niente,consci e testimoni di come stavo,anche quando ci dividemmo e Abbey promise di chiamarmi così che avessi potuto raccontarle tutto.
Quando rimanemmo solo io e Zayn affrettai il passo ponendomi a camminare dinanzi a lui con lo sguardo basso e arrabbiatissima.
Poteva anche evitare di mettere il pepe dove già c’era.
«Kate..» mi chiamò improvvisamente riscuotendomi dai miei pensieri.
Non lo risposi.
«Kate,andiamo…» rispose lui,prendendomi per il gomito e facendomi girare verso di lui.
«Che.cazzo.vuoi?» sibilai scandendo le parole,e sono sicura che i miei occhi gli lanciassero fiamme.
«Vi siete lasciati?» domandò.
Sbarrai gli occhi.
«Sei incredibile,lo sai? Sto uno schifo,e tu l’unica cosa che riesci a pensare in questo momento è: VI SIETE LASCIATI? Ma sei stupido o cosa?» chiesi,mentre sentivo le lacrime re iniziare a scendere.
«Sei arrabbiata con me?»
«Arrabbiata è poco Malik. Hai contribuito a farmi stare così. Cosa centravi tu prima? Cosa centrava quella frase? Cosa vuoi da me? Vai a scoparti quella fottuta puttana di Cristal! Perché si,io lo so tu cosa vuoi da me,vuoi portarmi a letto e poi vantarti. Scordatelo coglione,tu sei un dannato deficiente!» urlai,stavolta.
Lui non rispose ed io mi affrettai ad entrare in casa e chiudermi nella mia camera,con la musica a palla.
 
 
Un sonoro Toc Toc mi fece trasalire dai miei costanti pensieri.
«Avanti»
Quando vidi chi entrò dalla porta sbuffai e mi pentii di non aver detto ‘indietro’.
«Che vuoi?» dissi.
Zayn si chiuse le porte alle spalle.
«Sei ancora arrabbiata con me?»
Improvvisamente la mia mente ebbe un flashback.
 
Le parole di Jack: ‘E Dio solo sa cos’altro abbiate fatto…’
 
Il suo scopo qual’era? Quello,no?Portarmi a letto.
E aveva ragione Jack. Mi ero fatta toccare,come una puttana,dal mio quasi fratellastro.
Mi alzai dal letto fronteggiandolo.
«Tu! Tu sei un deficiente!
«Un cretino!» iniziai a dargli pugni sul petto ad ogni insulto che gli davo.
«Un coglione!»
«Uno stronzo!»
«Un bastardo!»
«Un…»
«Ehi,ehi,calmati..»
«Un puttano…» continuai,sentendo che la voce iniziava man mano a scemare.
«Un fottuto deficiente..»
«Piccola,basta..» Un suo sussurro.
«Presuntuoso..»
«Calmati!» una carezza nei miei capelli.
«Arrogante…» la voce andava sempre più a scemare,mentre i miei pugni si facevano sempre più deboli.
«Shh..»
«Egocentrico..»
«Basta..»
Mi avvolse completamente tra le sue braccia,mentre io continuai a piangere con il viso contro il suo petto,concedendomi a lui ancora una volta.
Accarezzò ancora la mia nuca,mentre ci sedevamo sul letto.
«Shh,calmati..» sussurrò tra i miei capelli,provocandomi un brivido.
Non so quanto tempo rimanemmo in quella posizione: i miei singhiozzi e le sue carezze mi fecero completamente perdere la cognizione.
D’improvviso il cellulare di Zayn squillò.
Lui lo estrasse dalla tasca e quando vide il nome illuminato sul display sbuffò e poi rispose.
«Cristal…»
 
Ah,la zoccola.

«Si..No..Più tardi..No,ti ho detto. Ora no..Si..Ciao..»
La rabbia subito s’impossessò di me.
Io stavo male anche per colpa sua e lui se ne andava allegramente in giro a fottersi Cristal!
Istintivamente sobbalzai,strattonandomi dalla sua presa,mentre i suoi occhi mi guardavano sorpresi e confusi.
«VAI!» urlai indicando la porta.
Lui mi fissò interrogativo,ancora seduto sul letto.
«Ti HO DETTO VATTENE!» urlai con tutta la forza che avevo.
«C-che,come?» rispose lui.
«VAI A FOTTERTI QUELLA PUTTANA!»
«Kate io..» si alzò avvicinandosi.
«TI HO DETTO CHE DEVI ANDARTENE. VAI VIA,SPARISCI!» lo spinsi verso la porta.
«Kate,io l’ho l…» cercò di spiegarmi.
«NON M’INTERESSA UN CAZZO,VATTENE!» lo spinsi fuori la porta mentre lui ancora cercava di spiegarmi qualcosa che io non avevo capito e non volevo neanche farlo,sbattendogli la porta in faccia,mentre io mi accasciava contro il legno della porta,piangendo e rannicchiando le gambe contro il petto.
Volevo solo sparire.
Un giorno da dimenticare.
Gli ultimi mesi con la sua presenza da dimenticare!
Sentii i suoi passi scendere le scale e la porta d’ingresso chiudersi,preceduto da un «Cosa sta succedendo?Perchè urlate?» di mamma e un «Niente,cazzo!» urlato da Zayn.
 
Vaffanculo!
 
 
Erano passate più di sei ore; Il sole era calato lasciando posto alla luna,e Zayn non era ancora ritornato.
Mamma e Tom erano andati a dormire ignari di tutto,mentre io ero rimasta rannicchiata sul divano con le lacrime agli occhi,guardando un punto indefinito fuori la finestra li vicino.
I miei occhi vagavano nel vuoto,esattamente come il mio cuore.
 
Perché non tornava?
 
 
Dov’era?
 
 
E se gli fosse successo qualcosa?
 
Buttai il cellulare del tutto inanimato sulla vetrinetta di fronte al divano,sdraiandomi mentre cercavo di asciugare le lacrime.
 
Ero preoccupata.
 
 
Avevo paura.            
 
 
 
Qualcosa o qualcuno inciampò nel buio in qualcosa,imprecando.
Sentii dei passi farsi sempre più vicini,poi qualcosa mi carezzò la nuca e poi la guancia.
Poi un sussurro.
«Oggi volevo solo dirti che ho lasciato Cristal,se mai ci sia stato insieme. Non voglio neanche più toccarla. Lei non m’interessa per niente..»
 Poi qualcosa di caldo si posò sulla mia guancia facendo un sonoro schiocco e delle braccia che mi prendevano per la schiena.
Non stavo sognando.
Un sorriso involontario mi si dipinse sulle labbra,ma non penso che se ne accorse,perché dopo due secondi era impegnato ad adagiarmi sul letto.
 
 
Mi svegliai di buon umore quella mattina,soprattutto per ciò che era successo la sera o la notte prima.
Mi alzai mettendomi a sedere sul letto mentre mi stiracchiavo come un gatto e sbadigliavo.
Il sole che splendeva era stranamente illuminante,non coperto da nuvole,come di solito era.
Mi alzai dal letto e andai in bagno,per poi fermarmi alla porta della camera di Zayn.
 
“Oggi volevo solo dirti che ho lasciato Cristal,se mai ci sia stato insieme. Non voglio neanche più toccarla. Lei non m’interessa per niente..”
 
Le parole di Zayn riecheggiavano nella mente facendomi formare uno stra-mega sorrisone.
Abbassai la maniglia e aprii piano la porta senza tanti complimenti,trovandolo avvolto nelle coperte mentre ancora dormiva.
Sorrisi e mi avvicinai a lui.
Mi stesi anche io nel letto affianco a lui,rimboccando le coperte ad entrambi.
«Buongiorno dormiglione…» sussurrai,facendo sfiorare la punta del mio naso contro la sua.
«Mmh..Altri cinque minuti dai mamma..»
Sussultai nel sentire quel nome,non mi aveva mai parlato di sua mamma.
Improvvisamente aprì poco a poco gli occhi,rivolgendomi un sorriso a 32 denti una volta accortosi che ero io.
«Ehi,buongiorno..» bisbigliò lui.
Mi avvicinai ulteriormente a lui,posandogli una mano sulla guancia e dandogli un puro e casto bacio sulle labbra.
Il suo sorriso si aprì ancora di più mentre mi posava una mano sul fianco e mi attirava di più a sé.
«Come stai?» sussurrò alludendo alla situazione del giorno prima.
«Bene» gli sorrisi e lui ricambiò.
Stavolta fu lui ad avvicinarsi e a stamparmi un bacio che si approfondì.
In quel momento pensai che forse quella fine con Jack era l’inizio di qualcos’altro insieme a lui,salvo imprevisti che avrei preferito non ci fossero.
Lo trascinai praticamente sopra di me mentre lui non si staccava dalla mia bocca.
Ancora una volta non era né un bacio di disperazione,né aggressivo. Era dolce.
O forse era solo la mia impressione.
La verità era che mi stavo innamorando.
Alla fine ero in trappola,mi ero innamorata di lui.
Allacciai le braccia al suo collo beandomi di quel momento.
Poi ci staccammo per prendere fiato e lui ne approfittò per incatenare i suoi occhi ai miei,che mi facevano sempre vacillare.
Si sporse per darmi un bacio a stampo.
Un altro e un altro ancora.
Lo abbracciai stringendomi a lui come se fosse un’ancora di salvataggio.
Lui sorrise nell’incavo del mio collo,per poi allontanarsi e depositarne un bacio.
Sussultai,ripensando che lui aveva scoperto che quello era il mio punto debole,oltre lui.
«Kate,Zayn!»
La voce di mamma era più vicina di quanto credessi.
«Oddio» sussurrai balzando dal letto e sperando vivamente che non entrasse in camera.
«Savannah mi sto vestendo,non entrare!» accorse in mio soccorso Zayn.
«Ah,okay! Sveglia Kate prima di venire giù,dobbiamo dirvi una cosa importante!» urlò mamma al di là della porta per poi scendere di nuovo le scale.
 
Fiù,l’avevamo scampata per l’ennesima volta.
 
«Cosa avranno da dirci?» chiesi,non preoccupata.
Zayn fece spallucce alzandosi.
«Andiamo a vedere»
Annuii mentre lui apriva la porta,prendendomi per mano.
Quando arrivammo quasi alla rampa di scale dovetti rimproverarlo.
«Zayn..Fer..ma..ti» risucii a dire fra un bacio e l’altro. «Se ci scoprono c-ci ammazzano!»
Lui rise.
«Mh,forse hai ragione» e mi stampò un altro bacio.
«Zayn!» lo rimproverai ancora.
«Okay,la smetto. Solo un altro!» quasi mi supplicò ed io mi addolcii immediatamente.
Gli sorrisi concedendogli un altro bacio,rischiando grosso,perché chiunque avrebbe potuto vederci da li.
Il coglione se ne approfittò approfondendo il bacio che io ricambiai.
Poi mi staccai facendo schioccare le nostre labbra.
«Basta…Andiamo giù» sussurrai e lui annuì.
Tom ci fece sedere sul divano e noi aspettammo pazientemente l’uno accanto all’altro ciò che avrebbero voluto dirci.
Dopo qualche minuto ci raggiunse anche mamma che sorrise radiosa a Tom,mentre si prendevano la mano.
Cosa stavo succedendo?
«Allora ragazzi…» iniziò Tom. «Vi abbiamo chiamati per dirvi che..»
«Io e Tom ci sposiamo!» continuò la mamma.
La mia espressione e quella di Zayn mutò in un nanosecondo.

Stavano scherzando,vero?

 

 
I’m baaaaack!
Ecco qua,il postino Pat e con lui c’è il suo gatto Jess (?)
Okaaaay,sono in ritardo rispetto ai miei standard di aggiornamento,però in fondo è passato solo una settimana,quindi poco..Vero? Vero? *speranzosa*
Bhè eccoci qua,arrivati ad un punto molto fondamentale della storia.
Jack per la gioia di tutte voi si è tolto dai coglioni e non farà la spia e..Cristal anche!
Quindi #operazioneeliminiamounatroiadaefp è compiuta! (ogni riferimento a Elli_elleon è puramente NON casuale HAAHHA)
Trolololololol il valzeer del moooscerinooo!
AHAHAHA oggi sto un po’ fuori di me lo so.
Comuuunque Kate pensa di poter iniziare qualcosa con Zayn salvo imprevisti,che ovviamenti CI SONO STATI.
Ovvero,il matrimonio.
TADATADAAAAA!
Ve lo aspettavate?
Eh si.
Zayn e Kate diventeranno ufficialmente fratellastri.
Avete supposizioni su cosa potrebbe succedere?
Io si. AHAHAH.
Okay la smetto.
Intanto mi scuuuuso per non aver risposto prima alle vostre recensioni ma sono stata estremamente impegnata!
Però ho risposto e ho anche rimediato,no?
Ringrazio tutte coloro che seguono/preferiscono/ricordano la storia! Ve aaaaamoooo!
Ricordo che chi volesse parlare,twittare,seguire,sclerare o semplicemente mandare a fanculo la sottoscritta può trovarmi qui: @Petersavedme
Oppure sul gruppo face book di questa fan fiction: https://www.facebook.com/home.php#!/groups/152030918287392/
Che dire.
Ah si,lo avete visto Lou con i capelli rossi? *---*
E’bellissimo,anche se a me piaceva di più castano,ma infondo è bello anche se i capelli li avesse blu,giallo,arancio,fucsia. E’sempre il miooo. Anzi,è MIO! U.u
Ok,ora che ho finito di sparare stupidaggini mi dileguo.
Peaceandlove by Kate,Zayn and me.
xx

 

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Capitolo 18
*** Best wishes and nasty surprises. ***


CAPITOLO DICIOTTO
 


La mia mente continuava a rielaborare quelle parole e dei flashback invadevano la mia mente.
Tutti quei momenti passati con papà,i nostri giochi,le nostre risate.
Ora lui non c’era più e lei si stava rifacendo una vita.
E a lui non ci pensava?
Dava cuore e anima per noi e lei come lo ripagava? Sposandosi?
D’un tratto Zayn si alzò dal divano e corse su per le scale chiudendosi in camera sua senza dire una parola.
Lo imitai senza troppi complimenti,troppo confusa e arrabbiata per dire la solita frase di auguri che non sentivo.
Chiusi a chiave e mi buttai sul letto,poi mi venne in mente una cosa.
Mi alzai e mi diressi ai piedi del letto verso il mio baule dove avevo tutte le foto di quando lui era ancora con noi.
Lo portai sul letto sedendomi e lo aprii lentamente,mettendo da una sola parte tutte le cianfrusaglie e prendendo le foto.
Io mamma e papà a Disneyland;
Noi tre al McDonald;
Noi tre sotto la torre Eiffel;
Noi tre a casa vicino all’albero di Natale;
Io sulle spalle di papà mentre ridevamo a crepapelle;
Mamma e papà abbracciati….
Quelle foto mi fecero venire i brividi e iniziai a piangere.
«Kate.»
Mamma era li fuori che bussava.
«Cosa vuoi?»
«Possiamo parlare?»
Chiusi velocemente il baule rimettendolo al suo posto e mi avviai verso la porta aprendola.
Lasciai passare mamma che si chiuse la porta alle spalle e si sedette sul letto di fronte a me.
«Kate,io..Io non so più cosa fare. Temevo che ci sarebbe stata questa reazione,ma comprendimi!»
«Comprenderti? Comprenderti,mamma? Papà è morto,chissà se ci può vedere da lassù almeno e tu ti sposi. Come cazzo fai?» urlai,mentre le lacrime continuavano a scendere.
«Hai ragione Kate. Hai tutte le ragioni del mondo. Io amavo tuo padre e lo amo ancora,vado tutti i giorni a posargli dei fiori sulla sua…dimora,non lo dimenticherò mai,è stato l’amore della mia vita. Poi ho incontrato Tom,che mi ha dato amore,affetto..E mi sono innamorata di nuovo. A tuo padre farebbe felice vederci di nuovo unite con una famiglia,tesoro.» disse prendendomi le mani.
 
Aveva ragione.
 
La mia reazione era stata esagerata e mi ricordò vagamente il primo giorno che Zayn e Tom si trasferirono da noi,quando non volevo saperne,ma poi mi ero ricreduta.
 
Zayn.
 
In quel momento mi venne in mente lui,sua mamma,che per sbaglio aveva nominato ingenuamente.
Lui come stava?
Congedai mamma con un abbraccio e mi precipitai nella sua camera.
«Vattene Kate.»
Queste furono le uniche parole quando mi vide entrare.
Era sdraiato sul letto che guardava il soffitto con gli occhi lucidi.
«No,non me ne vado»
Mi avvicinai e mi sedetti vicino a lui che continuava a non guardarmi.
«Non sei contento che mamma e Tom si sposino?» domandai.
«Non è questo..»
Capii subito qual’era il vero problema.
«Ti manca molto tua mamma?»
Solo allora lui mi guardò.
Poi curvò le labbra in un sorriso amaro.
«Molto» disse solo.
«Dov’è lei?»
«Lei..Lei abita a New York. Mio padre e mamma si sono separati quando avevo 15 anni e ne ho sofferto parecchio. Amavo mia mamma più di chiunque altro e separarmi da lei è stato un trauma.»
«Perché sei andato ad abitare con tuo padre,allora?»
«Perché infondo la colpa non ce l’aveva nessuno,nemmeno papà. Non andavano più d’accordo e decisero che avrebbero divorziato. Sono rimasti in buon rapporti e ogni tanto si sentono per parlare di me e qualche volta ci parlo con lei,ma sono contento di aver seguito papà»
Annuii.
«Vorresti che fosse tua mamma,che vi riuniste di nuovo come una volta,vero?»
Lui annuì.
 
Ma davvero si stava aprendo con me?
 
«E’lo stesso che capita a me..» borbottai.
«E tuo padre?» domandò lui.
Feci un respiro profondo cercando di non piangere.
«Mio padre è morto. Era in missione in Afghanistan..»
«Mi dispiace..» sussurrò,stringendomi la mano e asciugandomi con l’altra una lacrima che era sfuggita al mio controllo.
«Sono sicuro che da lassù tuo padre ti guarda e ti protegge..» continuò.
«Ed io sono convinta che sarebbe contento vedere anche mamma felice,con un uomo che la ama. Quindi Zayn,che ne dici di smetterla di fare i bambini e cercare di far essere felici anche loro?» gli sorrisi.
«Hai proprio ragione!» sorrise lui alzandosi dal letto. «Andiamo a fargli gli auguri!»
Gli sorrisi, felice che anche lui si era sfogato con me.
In realtà se non l’avesse fatto non avrei mai saputo che ci fosse anche questo lato di lui.
Da quando era arrivato avevo imparato a conoscere varie facciate del suo carattere,scoprendolo sempre più a fondo.
Scendemmo insieme le scale,trovando mamma e Tom sul divano che parlavano.
Si girarono sorpresi alla nostra vista.
Guardai Zayn e annuii.
«Auguri mamma,auguri Tom!» sorrisi e corsi ad abbracciarli.
«Auguri Savannah. Sarai una seconda mamma perfetta. Auguri papà,sono felice per te!» disse Zayn abbracciando prima mamma e poi Tom,dandogli poi una pacca sulla spalla.
Entrambi sorrisero radiosi,concludendo il tutto con un pranzo strepitoso.
 

****

Abbey’s pov
Camminavo tranquilla e beata per le piccole stradine di Londra,fermandomi di tanto in tanto per rispondere ai messaggi di Louis. Sapevo che quelle strade erano pericolose,me lo ripeteva sempre mia madre anche quando ero solo una bambina,ma io non le avevo mai dato ascolto,continuando ad andarci. Forse era il gusto del proibito,ma poi crescendo avevo capito che probabilmente non erano davvero strade brutte.
Risposi all’ennesimo messaggio di Louis sorridendo. Quel ragazzo era qualcosa di incredibile!
Mi morsi il labbro tenendo lo sguardo basso sul cellulare,alzandolo solo quando sbattei contro qualcosa o meglio,qualcuno.
Un ragazzo sui venticinque anni mi guardava con occhi..bramosi.
«Scusi» dissi imbarazzata,presa subito dalla paura e mi spostai per camminare via il più velocemente da li.
«Ma quale scusa,vieni qui..» fisse l’uomo,prendendomi per un gomito e facendomi girare.
La paura s’impossessò di me.
«L-lasciami..» balbettai.
«No,carina. Ti lascerò andare solo quando ci saremo divertiti abbastanza io e te..»
Spalancai gli occhi con il cuore che mi batteva a mille.
«N-non voglio!» cercai di divincolarmi ma non me lo permise.
«A me non importa niente. Tu ora vieni con me,dietro questo muro e ci divertiremo..»
 
Ero spacciata.
 
Non avevo mai avuto così tanta paura in vita mia.
L’unica cosa che mi rimase da fare fu pregare,pregare per la mia vita.
 

***

 

 
«Però,pensandoci bene,è eccitante questa cosa…» sussurrò avvicinandosi a me.
Sbarrai gli occhi.
Zayn era venuto in camera mia per farsi aiutare ad imparare la parte finale della tesina che non gli riusciva,poiché due giorni dopo avevano gli esami,ed ora mi stava letteralmente spiaccicando al muro,sovrastandomi con il suo corpo.
«Z-Zayn,la tesina…»
Ghignò.
«Dieci minuti ci vogliono per impararla,quindi…»
 
Era tornato lo stesso Zayn di sempre.
 
Si avvicinò al mio collo lasciando una lunga scia di baci che mi fece rabbrividire.
«Z-Zayn,t-ti prego..» spinsi le mie mani sul petto,cercando di farlo spostare.
Tentativo inutile.
Lui ridacchiò e continuò.
«C-comunque,cos’è che è eccit-ante..?» cercai di formulare la domanda che mi frullava in testa da quando l’aveva detta.
«Il fatto del matrimonio..Quel gusto di proibito..Che proibito poi non è,giusto?» rispose,fra un bacio e l’altro.
 

 

In effetti…
 
Intanto mi tolse la maglia che raggiunse il pavimento,stessa fine che fece la sua camicia poco dopo.
Qualche minuto dopo eravamo entrambi sul letto.
Azzardai qualche carezza quando mi decisi che a confermare che ero negata e forse avrei dovuto non farglielo notare.
«C-cazzo,Ka-ate..» ansimò lui ed io mi vergognai immensamente,però continuando ciò che avevo iniziato.
«S-sto p-per v..» ansimò ancora ed io ritirai subito la mano,perché a quel che dicevano le ragazze nella mia classe non era una bellissima cosa da vedere.
Infatti poco dopo constatai la verità in quelle parole.
Zayn si distese di fianco a me cercando di regolare il battito del suo cuore. Poi si girò verso di me,che intanto mi ero fatta di tutti i colori possibili ed immaginabili.
Sorrise.
«Sei stata…Wow!» esclamò,mettendomi ancor di più in imbarazzo.
Poi si girò completamente verso di me.
«Devo andarmi a fare una doccia.» constatò ed io annuii.
«Vieni con me?» continuò.
Spalancai gli occhi,pensando che stesse scherzando.
«Dai Zayn,non fare il cretino!» cercai di ammonirlo.
«Non sto scherzando,vieni con me. Savannah e papà torneranno stasera,siamo soli soletti e poi io…Devo ancora ricambiare il favore..» disse alludendo a ciò che prima avevo fatto.
Diventai rossa come un peperone. Ma come mi era saltato in mente?
«N-no..» cercai di dirgli di no,ma lui già mi aveva preso in braccio e portata in bagno.
Mi posò a terra e iniziò a baciarmi.
Non sapevo quale follia stessimo commettendo,la situazione non era delle migliori e noi non ci fermavamo.
Zayn si sporse ad aprire l’acqua calda della doccia mentre iniziava a togliermi la tuta.
Riuscì a liberarmi mentre restava ancora attaccato a me ed io avevo le braccia legate al suo collo.
«Zayn..» sussurrai.
«Shh..» rispose lui,baciandomi la spalla.
Il suono del campanello interruppe le nostre ‘coccole’ facendoci sobbalzare.
Zayn sbuffò.
«Chi diavolo è?!» disse poi piuttosto seccato.
Lo guardai senza rispondere ed infilai velocemente la tuta,andando poi a recuperare la maglietta nella cameretta infilandomela.
Scesi a velocità della luce le scale ed aprii la porta.
Quello che vidi mi spezzò il cuore.
Abbey aveva tutti i vestiti strappati e i capelli scarmigliati,con il trucco che le colava giù per il viso.
Si fiondò tra le mie braccia ancora piangendo.
 
Se le era successo quello a cui stavo pensando qualcuno l’avrebbe pagata,molto cara.

 

 
I’m baaaack!
Bene,bene,oggi stranamente non ho voglia di chiacchierare molto D:
Sarà perché ho preso per la 68425632 la febbre e aggiungiamoci altri problemi che ho avuto e si è apparato tutto insieme e niente,sto impazzendo!
Per fortuna la febbre almeno è passata!
Comunque passando al capitolo..
La parte iniziale è molto ‘personale’,familiare..
Sia Zayn che Kate si sono rifugiati in camera loro per la stessa ragione: erano spaventati,più che altro.
Per fortuna Savannah è riuscita a far ragionare Kate e Kate a Zayn.
Insomma,entrambi hanno capito che prendendosela con loro non avrebbero risolto niente e avrebbe solo intaccato alla loro felicità,e loro non vogliono questo!
La parte mlmlmlmlmlmlml,si ragazze,non uccidetemi MUAHAHA.
Tutte si aspettavano una parte drammatica,causa: il rapporto di Zayn e Kate.
Come abbiamo visto nel momento nessuno ha avuto il tempo di pensarci!AHAHAHA
Ah,ehm…Per la parte ‘descrittiva’ non lanciatemi arance *schivalearance* ma proprio non sono brava a descrivere questi momenti…coccolosi! Quindi,sorry,please!
La parte finale….Abbey.
Non penso possiate avere qualche supposizione perché il personaggio non c’è stato nella storia e non ci sarà,è un personaggio di...passaggio in questo capitolo.
Bhè che dire.
Vi ricordo il gruppo face book: https://www.facebook.com/#!/groups/152030918287392/
Per chi volesse invece trovarmi su twitter,eccomi: @Petersavedme
P.s. Oggi è la giornata mondiale di Casi Angeles iodghdlbdho
Non so se qualcuna di voi ha seguito la serie,ma quest’ultima mi ha fatto conoscere i miei idoli: Peter Lanzani,Eugenia Suarez e Rocìo Igarzabal.
Ok,non ve ne frega niente,mi dileguo.
Un bacio e alla prossima!
xx
 

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Capitolo 19
*** Promise. ***


CAPITOLO DICIANNOVE

La portai verso il divano facendola sedere,mentre sentivo gli occhi inumidirsi e le lacrime scendere insieme alle sue.
«Abbey,cosa ti è successo?» cercai di articolare la frase in modo cauto.
In tutta risposta lei singhiozzò più forte e continuò a guardare le sue stesse mani intrecciate che si muovevano senza fermarsi in una mossa nervosa.
«Abb,lo so che forse è difficile parlare,ma mi dici per favore che cavolo è successo?»
Non potevo vederla così.
Era la mia migliore amica.
Il rumore dell’acqua al piano di sopra,segno che Zayn aveva deciso di farla senza di me la doccia,si azzittì.
«I-io..N-non..Camm-inavo e all’improvviso,non ,n-on so..»
«Calmati,respira. E dimmi cosa ti è successo.»
Passai i dieci minuti successivi a cercare di far calmare Abbey.
Fece un respiro profondo e si asciugò le lacrime.
«Ora ti racconto tutto.»
Tra un singhiozzo e l’altro mi raccontò tutto.
Non potevo credere davvero a ciò che era successo.
Una rabbia irriconoscibile mi assalì e la voglia di prendere a sprangate chiunque fosse stato si impossessò di me.
«Quindi ha cercato di…» deglutii. «..violentarti?»
«Si. Per fortuna sono riusc-scita a-a sc-appare»
L’abbracciai forte.
«CHE CAZZO STAI DICENDO? CHI CAZZO E’ QUESTO? DIMMELO ABBEY,DIMMELO! »
La voce di Zayn ci fece sobbalzare; aveva sentito tutto.
«I-io non lo so..» singhiozzò Abbey.
Zayn si passò una mano fra i capelli avvicinandosi al divano.
«Ora tu mi spieghi com’era fatto,poi per il resto non devi preoccuparti.» cercò di parlare Zayn con una finta calma.
«Okay.» acconsentì Abbey.
 
«Ok,ho capito chi sia. Tu ora come stai? Stai bene?»
«Si,tutto apposto Zayn,grazie.» disse Abbey.
Zayn si sporse e l’abbracciò.
Poi prese il cappotto dall’attaccapanni e si avvicinò a me.
«Ci vediamo più tardi» mi disse,lasciandomi un bacio sulla fronte.
«Zayn!» quasi urlò Abbey.
Zayn si girò.
«Non dire niente a Louis» lo pregò lei.
«Questo non puoi chiedermelo Abbey. Deve pagare quel bastardo,non doveva toccarti!»
Quelle parole mi fecero sussultare.
Sarebbe andato a picchiare quel ragazzo.
 
Zayn’s pov
Cazzo,cazzo,cazzo!
Mi passai esasperato una mano fra i capelli.
Come cazzo aveva potuto?
Vigliacco che non era altro!
Mettere le mani su una ragazza!
Quel coglione bastardo di James era riconosciuto proprio per questo.
Quasi corsi verso casa di Louis,mentre agli altri li chiamai raccontandogli brevemente e invitandoli ad incontraci su Quella strada da li a dieci minuti.
Dlin dlon.
Un Louis raggiante mi venne ad aprire.
«Zayn!» mi sorrise.
Mi appoggiai allo stipite della porta per la quasi-corsa.
«Louis,io..» balbettai,cercando un modo per dirglielo.
«Zayn,che succede?» si incupì.
«Abbey..James..»
«Che cazzo stai blaterando,Zayn?» si alterò Louis.
«James ha cercato di violent..»
Non mi fece finire di parlare che corse subito dalla parte in cui avevo intenzione di andare con i ragazzi: la strada di James.
Subito lo rincorsi complimentandomi del fatto che avessi chiesto ai ragazzi di trovarsi già li.
Infatti appena arrivammo erano li e tenevano bloccato James.
La prossima volta non tocchi più neanche una ragazza,James,soprattutto la fidanzata del mio migliore amico.

 

 **
 

«Kate,si faranno male! Si faranno male davvero!Ho paura,ho paura!» esclamò.
«Shh,Abbey,pensa solo a riprenderti. A lui ci penserà Louis e ci sono anche gli altri ragazzi,non può succedergli niente. Vieni con me,ti do’ dei miei vestiti»
Mi seguì su per le scale ed io mi ritrovai a pensare a cosa avesse in mente Zayn.
Ero preoccupata così come Abbey lo era per Louis.
Lei si cambiò e insieme ci sedemmo sul divano a guardare la tv,ma vedevo benissimo che i suoi occhi erano persi nel vuoto.
«Dormi da me stasera,Abb. Stai tranquilla..» la tranquillizzai stringendola forte a me.
 
Il campanello di casa suonò ed io andai immediatamente ad aprire,sperando fossero i ragazzi.
Appena aprii la porta Louis mi urtò la spalla correndo verso Abbey e abbracciandola,quasi facendola soffocare.
«Ho avuto tanta paura,Louis..» sussurrò lei sul suo petto.
«Ci sono io ora. Shh,è tutto finito!» le rispose lui sentendola piangere.
Riportai lo sguardo sulla porta guardando uno ad uno i ragazzi.
Solo Harry aveva un livido e Niall un graffio,mentre negli occhi di Liam ardeva ancora la rabbia e sul suo viso non c’era niente.
«Ragazzi,state bene?» chiesi singhiozzando andando ad abbracciarli uno per uno.
Ognuno mi rispose in modo affermativo,entrando.
Poi spostai lo sguardo su Zayn,avvicinandomi anche a lui e notando qualche graffietto in più.
«Zayn,tutto a posto? Cosa sono questi graffi? Ti ha picchiato?» dissi allarmata,poggiando la mia fronte contro la sua.
Lui rise,sorprendendomi.
«No Kate,non preoccuparti. In realtà è lui ad averle prese di santa ragione!»
«Grazie al cielo!» sussurrai abbracciandolo più che potei.
Lui mi lasciò un bacio sulla nuca,prendendomi per mano e andandoci a sedere vicino ad Abbey e gli altri.
 
Quando mamma e Tom tornarono gli chiesi se Abbey e Louis potessero dormire a casa nostra,accampando una scusa qualsiasi e loro acconsentirono.
«Va bene,tesoro. Magari Louis e Abbey prendono la stanza di Zayn e lui dorme con te,tanto siete fratelli ormai!» mi scompigliò i capelli.
Quelle parole mi fecero sussultare.
Da quei momenti ‘coccolosi’ con Zayn ad Abbey,non avevo avuto nemmeno tempo per pensarci e sinceramente preferivo non farlo.
Louis non aveva voluto lasciare Abbey in nessuna maniera e voleva per forza portarla a casa sua,ma Abbey aveva rifiutato domandandosi poi che cavoli di pensieri avesse avuto la mamma di Louis se l’avesse fatta dormire a casa sua,e quindi,intenerita dal loro amore avevo offerto a Louis di dormire a casa e lui aveva accettato abbracciandomi forte.
Tornai di la mentre Lou e Abbey ancora mi ringraziavano e si ritirarono in camera di Zayn.
Io invece andai a lavarmi e a mettermi il pigiama,cosa che fece anche Zayn dopo di me.
Mi misi a letto prima di lui.
Una notte,un’altra da passare con lui: era tutto ciò che desideravo.
Spensi la luce rimanendo acceso l’about-jour e adagiandomi con la testa sul cuscino chiudendo gli occhi e ripensando a tutto ciò che stava succedendo.
Il rumore della porta che si apriva e qualche secondo dopo il letto che cigolava mi fece sussultare,ma rimasi comunque con gli occhi chiusi.
«Dormi?» un sussurro vicino al mio orecchio.
Mi girai incontrando gli occhi di Zayn vicinissimi ai miei.
«No» gli sorrisi.
Lui mi sorrise di rimando e mi accarezzò una guancia.
«Cos’è successo con quel ragazzo?» sussurrai.
«Niente che ti riguardi» si affrettò a dire.
Anche un po’ offesa mi girai dall’altro lato.
Lo sentii ridacchiare,mentre mi poggiava la mano su un fianco facendo più pressione per farmi rigirare.
«Dai,ti sei offesa?»
«Si» dissi.
Lui intanto riuscì nell’intento di rigirarmi verso di lui.
«Non volevo dire questo. E’che non sono cose belle da sentire. Ma comunque se t’interessa,gli abbiamo dato una bella lezione»
Mi morsi il labbro inferiore e annuii.
«Ero preoccupata» confessai.
«Per cosa?»
«Per te. Per quello che poteva succederti. Sono stata in ansia da morire»
Lui mi guardò con quegli occhi che sembravano illuminati alla luce dell’about-jour; non mi rispose,semplicemente si sporse per baciarmi.
Allacciai come mio solito le braccia al suo collo sentendo tutta la preoccupazione,la paura,svanire nel nulla.
Ci staccammo e lui ne approfittò per stringermi di più in quell’abbraccio.
«Sono stanchissima» borbottai nella sua spalla.
«Dormi principessa...»
Mi lasciò un bacio fra i capelli staccandosi,ed io mi addormentai con il sorriso sulle labbra.

 

 **


I giorni scorrevano veloci: i ragazzi presero la maturità,Abbey era tornata felice e quell’argomento non si era mai più aperto e..il matrimonio si avvicinava.
Mamma aveva chiesto se avessi potuto fargli da damigella ed io avevo accettato e Zayn sbuffava ogni tre o quattro secondi perché stanco di quell’andare-venire dal negozio in cui avevamo scelto gli abiti.
Quello fu l’ennesimo pomeriggio. Al matrimonio mancavano due giorni.
Le commesse di quel negozio sembravano tutte amorevoli,ma se le si guardava con occhi diverse sembravano delle brutte streghe bionde.

Oh andiamo Kate! Lo stai dicendo solo perché stanno guardando Zayn come assatanate dal primo giorno che siete entrati qua dentro!

 …Forse.
Provai per l’ennesima volta quel dannato vestito a cui ci era voluto più di qualche ritocco,sperando che quella fosse stata la volta buona.
Sia io che Zayn ci infilammo in due camerini diversi mentre mamma ci comunicava che stava già andando a pagare.
Dieci minuti dopo ero già tentata di buttare tutto all’aria e tornarmene a casa. Quella dannata lampo non voleva chiudersi e Zayn mi stava riempendo la testa di “Hai finito?Ma quanto tempo ci metti?”.
«Cazzo Zayn,al posto di fare il deficiente,vieni qui e aiutami!» quasi urlai per il nervosismo.
Qualche secondo dopo Zayn entrò in camerino con uno smoking,ed era..wow!
Non l’avevo mai visto alle prove,perché ci portavano sempre separatamente,ma non quella volta perché era l’ultima.
Sbattei le palpebre più volte e mi guardai allo specchio.
Lui era bellissimo,io ero semplicemente ridicola in quell’abito rosa confetto che mamma aveva insistito di farmi indossare; Era a fascia,stretto in vita e poi scendeva  morbido,fino ad arrivarmi poco sopra il ginocchio.
Incontrai lo sguardo di Zayn dallo specchio che stava aspettando la mia richiesta d’aiuto.
«In cosa le posso essere utile,madame?» disse in un buffo tono francese.
Risi.
«Che scemo. Devi alzarmi la lampo,da sola non ce la faccio.»
Lui annuì e si avvicinò,tenendo lo sguardo fermo sulla lampo,finchè non la tirò su,mentre io mi tenevo capelli.
Sciolsi la presa dai miei capelli,guardandomi allo specchio e constatando che quella volta il vestito era a posto,credendo che Zayn se ne stesse andando dal camerino,ma al contrario si avvicinò fino a far sfiorare il suo petto alla mia schiena e circondandomi la vita con le braccia.
Incontrai di nuovo il suo sguardo dallo specchio,non capendo le sue intenzioni e appoggiando le mie mani sulla sue.
«Promettimi una cosa» sussurrò.
«Cosa?» domandai interrogativa.
«Che dopo questo matrimonio nulla cambierà. Che il nostro rapporto rimarrà come ora. Promettimelo»
Quella sua frase mi fece venire la pelle d’oca.
Gli avrei risposto mille milioni di volte si,però come avremmo fatto? Vivevamo nella  stessa casa e tra due giorni saremmo diventati fratellastri.
E’vero,ce l’avevamo scampata dal farci scoprire molte volte,ma perché nascondersi?
Non eravamo due ragazzi normali,che potevano gironzolare mano nella mano dove gli pareva. No. Noi eravamo fratellastri,e anche se questo m’incuteva paura e mi faceva soffrire,non potevo pensare a Zayn lontano da me.
Girai la testa verso di lui,guardandolo negli occhi.
«Te lo prometto»
Lui mi sorrise sincero,uno dei suoi sorrisi a 320 volt,facendomi sciogliere e poi mi baciò. Un bacio a stampo,normale,ma che valeva molto più di qualunque altra cosa.
«Andiamo ora,o penseranno che siamo spariti»
Annuì e insieme uscimmo dal camerino.
Sarebbe stata davvero dura,tutta la situazione,ma io da Zayn non mi sarei staccata.

 
I’m baaaaaaack!

Ehm,si,allora..
Ho aggiornato un po’ più in ritardo rispetto al mio solito perché sto letteralmente andando in crisi.
Sto scrivendo l’originale,l’altra ff  in corso e un’altra come protagonista Louis,a cui come vi ho accennato,darò il via alla fine di questa.
Sto pensando di sospendere per un po’ “The hell or paradise?” e concentrarmi dopo la fine di questa,solo sulla nuova ff e l’originale a cui tengo molto.
Poi per non contare che sto scrivendo il capitolo venti di questa qui u.u
Vi giuro che sto impazzendo,ho scritto e ricancellato molte volte,perché ho paura di peccare nella descrizione di alcune cose e come ho già accennato in quel capitolo,cioè il giorno del matrimonio,ci sarà una sorpresa.
Quindi,se ci metto un pochetto di tempo in più è perché sto cercando di fare le cose per bene,anche se non credo di riuscirci.
Comunque,passando al capitolo..
James sarebbe un ragazzo moolto cattivo,riconosciuto proprio per le sue molestie ad alcune ragazze e neanche con Abbey ha perso l’occasione ma vi assicuro che non comparirà più nella storia.
Zayn e Kate dormono insieme ma non succede niente,stanno quasi iniziando a sciogliersi,anzi,Kate già è sciolta e consapevole di tutto,chissà se Zayn ancora capisce nulla o fa finta di non capire oppure sta aspettando il momento giusto..Chissà!
Kate cerca di non pensare al fatto che diventeranno fratellastri anche se si sta andando a scontrare con la dura realtà.
Fa una promessa a Zayn,che è troppo jdkfhdjkfof –magari esistesse un ragazzo così!- e sia lei,che lui,che noi,che io,siamo sicuri che non si staccheranno mai quei due.
Bene,detto questo mi ritiro e per il prossimo capitolo mettetevi sedute con una bottiglia di acqua in mano possibilmente e respirate.
Ricordo che chi volesse parlarmi può trovarmi su twitter: @Petersavedme
Oppure sul gruppo face book della storia: https://www.facebook.com/#!/groups/152030918287392/169421243215026/?comment_id=169438179879999¬if_t=group_comment
 
Ps. Ho scritto una os,ci tengo molto che la leggiate e magari mi lasciaste un parere,altrimenti la cancello se nessuno la legge çç
Keep Calm and Love Kayn (Kate+Zayn) (?)
xoxo
 

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Capitolo 20
*** I love you. ***


Inizio questo capitolo con una nota per dirvi sola qualche cosa: questo per me è uno dei capitoli più importanti di tutta la storia e come non vi ho nascosto e vi ho confessato nel gruppo sono spaventata a morte. Spaventata perché non sono mai stata brava in descrizioni del genere e ovviamente mi baso sulle sensazioni che altri dicono che ci sono,quindi,mi scuso se ho scritto qualche stronzata,anzi,più stronzate.
E’uno dei capitoli più importanti non solo per quello che capiterà,ma perché finalmente riescono a liberarsi di quel peso e a pensare solo a loro due.
Sono spaventata perché penso che sono stata banale e scontata e mi dispiace,ho deluso prima me stessa con questo capitolo,pretendevo di più di questo.
Volevo anche dire che i capitoli in tutto,incluso l’epilogo ne saranno 24 o 25 massimo,quindi ci stiamo avviando verso la fine,ma non credete che i momenti brutti siano passati o non ci saranno più.
Beh detto questo mi ritiro e alla fine del capitolo pubblico uno spoiler sulla nuova ff di cui vi ho parlato,che sarà pubblicata al termine di questa.
Non so ancora se sospenderò ‘The hell or paradise?’ ma vi terrò aggiornate.
Lasciatemi una recensione se volete.
P.s. Scusate eventuali errori,non ho riletto il capitolo per la stessa ed identica paura che mi attanagliava lo stomaco. Ho pensato meglio di no,altrimenti finisco con il non pubblicarlo più.


Un bacio,vostra _Becky.
 
 

 

CAPITOLO VENTI     

           
Il grande giorno era arrivato.
Casa nostra sembrava un inferno fra truccatrici,parrucchiere e tanta gente che veniva a fare gli auguri.
Io e Zayn ci scontrammo in quattro ore si o no due volte,scambiandoci baci volanti.
La tensione che c’era fra me e penso anche lui era palpabile; un’ora e mezza e saremmo diventati fratellastri.
Ogni volta che pensavo a quello la voglia di piangere s’impossessava di me,insieme a quell’altro folle pensiero di correre da lui e abbracciarlo così forte da stritolarlo,ma non era il caso.
Ero felice per mamma e per Tom,ma io ero un fascio di nervi.
Qualche minuto dopo arrivarono i ragazzi con Abbey,invitati anche loro da mamma.
Erano tutti impeccabili nei loro abiti eleganti,per non parlare di Abbey,che con quell’abito blu avrebbe illuminato chiunque.
Li salutai con calore e mi dileguai nella mia stanza con lei per prepararmi.
«Come va con Zayn?» domandò, seduta sul letto,mentre io ero intenta ad infilarmi il vestito che poi lei stessa avrebbe dovuto aiutarmi per alzarmi la lampo.
Gli raccontai brevemente l’accaduto del giorno precedente e lei sorrise.
«Siete propri innamorati!» esclamò.
Sussultai a quelle parole.
Forse io si,ma lui?
Era iniziato tutto per uno stupido gioco,per una lista che avevo steso involontariamente ed ora?
Io ci ero cascata nella sua trappola,come tutte le altre ragazze,ma lui?
«Bhè,io non..»
Abbey alzò una mano cercando di fermarmi.
«Non iniziare a dire che non è vero. Tu sei innamorata cotta,lui anche. Pensaci,altrimenti non ti avrebbe detto quelle cose ieri. Un ragazzo a cui non importa,non gli avrebbe fregato niente,anzi..»
Storsi il naso in un’espressione scettica e feci spallucce.
Poco dopo arrivarono le truccatrici ,ma le pregai di truccarmi leggermente,odiavo le tipe che si truccavano alla ‘Moira Orfei’.
Le parrucchiere,invece,mi lasciarono i capelli sciolti e ondulati,proprio come piacevano a me.
Le salutai e insieme ad Abbey raggiunsi il luogo dove si sarebbe svolto il matrimonio.
Era un 15 minuti lontano da casa ed era un hotel,per chi volesse rimanere li a dormire,con un giardino immenso,tutto decorato da fiori per l’imminente matrimonio.
Mi guardai intorno estasiata.
Mamma quel giorno era bellissima e radiosa,ma soprattutto felice.
Indossava un abito bianco con dei fiori rossi,i capelli raccolti con qualche ciocca che scendeva; era truccata ma non tanto,le piacevano le cose semplici,proprio come me. In mano aveva un bouquet e gli occhi lucidi non mancavano.
Ero davvero felice per lei.
Nell’immenso giardino c’era una cupola piena di fiori e addobbi dove si sarebbe svolto il matrimonio e Tom era già li,nel suo smoking nero.
Vidi al suo fianco Zayn,che aveva apportato qualche modifica al suo vestito: Pantalone nero elegante –ovvio,stavamo al matrimonio!-, camicia bianca e panciotto argento abbinato alla cravatta,e nel taschino della giacca nera un fazzoletto bianco.
Ricambiai il sorriso quando lui lo fece con me..Era così bello.
Tom al suo fianco aspettava mamma,che con me davanti che spargevo fiori stava percorrendo la navata.
Una volta arrivati mi posizionai di fianco a mamma e di fronte a Zayn che mi guardava sorridendo.
Il matrimonio iniziò e continuò per un’ora e mezza.
Il fatidico si era arrivato da entrambe le parte e i festeggiamenti erano aperti.
Tutti erano impegnati a fare qualcosa: chi era seduto ai tavoli e mangiava,chi parlava,chi rideva,chi ballava..
Io ero seduta e mi guardavo intorno estasiata.
Per l’arredamento ma anche estasiata dall’affetto.
Guardai mamma e Tom che parlavano con alcuni amici,Tom con il braccio stretto intorno al fianco di mamma. Potevo vedere la felicità sul suo volto.
Quel sorriso stampato sulle labbra,i suoi muscoli rilassati.. Quell’espressione che solo quando era insieme a papà vedevo.
Al di là delle mie crisi da bambina era davvero arrivato il momento per mamma di re iniziare a vivere ma soprattutto ad amare,ed ero sicura che Tom racchiudesse l’uomo perfetto per lei,l’uomo con il quale avrebbe passato il resto della sua vita.
Forse era destino,doveva andar così.
«Ehi,tutto bene?» la mano di Abbey che si era appena seduta accanto a me si posò sulla mia spalla.
Sorrisi.
«Si,va tutto bene.»
«Sicura?» disse scrutandomi,mentre si metteva dietro l’orecchio un ciuffo di capelli.
Annuii. «E’ che sembra tutto così strano,tutto così nuovo,tutto così..reale e bello. Finalmente anche mamma ha avuto il suo lieto fine.» dissi,pensando però completamente ad altro.
«Anche tu avrai un lieto fine,insieme a Zayn.»
Scossi la testa.
«E’impossibile Abbey.»
«Cosa è impossibile? Niente è impossibile!»
«La nostra storia si,Abb. Siamo diventati fratellastri,viviamo nella stessa casa e chissà mamma e Tom non decidano di regalarci un fratellino o una sorellina,che avrà il nostro stesso sangue. E poi non potremo mai avere una relazione normale: girare abbracciati per casa senza aver paura di qualcuno che ci scopra,baciarci quando ne abbiamo voglia,ridere di ogni cazzata,non doverci chiudere nelle nostre stanze..E se così fosse cosa direbbe poi il nostro futuro fratellino? Mia sorella e mio fratello stanno insieme? Crescerebbe con una concezione sbagliata d’amore,cioè,non che io e Zayn siamo sbagliati,anzi,ma è la situazione che lo è. Ma soprattutto cosa direbbero mamma e Tom se ci scoprissero? Come la prenderebbero? Cosa farebbero? E noi? Di noi cosa ne rimarrebbe? Resteremmo a pezzi entrambi,riconoscendo che non sarebbe mai dovuto accadere.» confessai,tenendo fino alla fine del discorso lo sguardo fisso sulla sedia ricoperta da una decorazione bianca e rossa.
Abbey mi scrutò.
«Pensa a vivere questo momento,Kate. Fai finta che esistete solo tu e Zayn,perchè infondo è a te che devi pensare oggi,Savannah è felice con Tom,perché non lo dovresti essere tu con Zayn? Ed ora non venirmi a dire che sei tu l’unica innamorata,perché si vede un miglio lontano di quanto tu e Zayn siete innamorati. L’altro giorno ne stavo parlando con Louis,e mi ha confessato di quanto Zayn sia cambiato da quando l’hanno reincontrato fino ad ora. Zayn gli ha raccontato tutto,come hai fatto tu con me e gli ha anche confessato che tu sei diversa dalle altre,che sente di doverti proteggere da chiunque perché tu puoi essere solo sua. Mi ha detto Louis testuali parole di Zayn,quindi ora pensate entrambi a voi due,è questo che gli ha detto anche lui quando Zayn gli ha confessato le tue stesse paure! Dai,ora pensa a mantenere la promessa che gli hai fatto,okay?»
Al termine delle parole di Abbey una lacrima solcò il mio viso.
Lui aveva parlato con Louis,aveva le mie stesse paure ma stava cercando di vivere la situazione con me senza farmelo neanche pesare…Ed io lo amavo,lo amavo più di qualunque altra cosa al mondo.
Annuii asciugandomi la lacrima,sentendo la musica partire.
Mamma e Tom aprirono le danze,mentre Abbey raggiunse Louis e si tenevano per mano.
Inutile negarlo,li invidiavo da morire.
Erano bellissimi,si amavano e non avevano alcun rapporto di parentela.
«Scusi se la disturbo,mi concedereste questo ballo?»
Zayn si avvicinò a me porgendomi una mano.
Avevo paura di alzare lo sguardo; E se si sarebbe accorto che avevo pianto?
Lo feci comunque e la sua faccia buffa mi fece ridere.
Strinsi la sua mano.
«Ma certo» gli dissi e insieme ci dirigemmo in pista da ballo.
La canzone era uno dei soliti balli romantici messo ai matrimoni,ed io allacciai le braccia al collo di Zayn e lui passò le mani dietro la mia schiena.
Iniziammo ad ondeggiare lentamente e non so perché la paura si fece spazio in me.
«Come va?» mi sussurrò all’orecchio.
«Bene.» cercai di far risultare ferma la mia voce.
«Non è vero.» constatò lui.
Boccheggiai un attimo,non sapendo cosa dire.
«Ci siamo solo noi due..Pensa che ci siamo solo noi due piccola,nessun’altro..Il matrimonio,le persone,il mondo,non ci sono..Solo noi due.. » sussurrò ed io mi rilassai,anche se le lacrime agli occhi non potevano trattenersi.
«Shh,non piangere..» disse staccandosi di poco da me e asciugandomi le lacrime.
Affondai il viso nella sua spalla.
«Ho paura..Ho paura Zayn..» gli confessai tra i singhiozzi,consapevole che com’ero nessuno poteva vedermi.
Zayn in risposta mi strinse più forte a se.
«Ti prometto che andrà tutto bene..» sussurrò baciandomi la nuca.
Poi rise.
Aggrottai la fronte confusa.
«Io che sono sempre stato uno stronzo,manipolatore,bastardo e colui che fa piangere le ragazze,ora è qui vicino a te che ti dice cose dolci. Ma in cosa mi hai trasformato?» rise,ma io rabbrividii.
Era cambiato davvero?
Per causa mia?
«Io in niente..Non credo che abbia poteri magici.»
Lui mi strinse un po’ più forte a sé.
«Si che ce li hai.» rise.
«Voglio stare abbracciata così con te per tutta la vita…» mi feci scappare.
Lui si allontanò un attimo e per un momento ebbi paura che scappasse proprio per ciò che gli avevo detto.
Forse gli avevo rivelato più di quel potevo e lo amavo più di quel che dovevo.
Mi guardò ed io ricambiai lo sguardo terrorizzata,già sulla difensiva e pronta per spiegare,ma proprio quando stavo per aprire bocca lui mi strinse a sé di nuovo,tanto che temetti soffocassi.
«Ho voglia di baciarti..» sussurrò,quasi con disperazione.
«Z-Zayn,qui non..» balbettai,ma lui m’interruppe.
«Vieni con me.» disse staccandosi e trascinandomi con lui mano nella mano.
 
Abbey’s pov
Ero seduta insieme a Lou che stava chiacchierando allegramente con i ragazzi: odiavo quando mi trascurava.
Appoggiai la testa sul mento guardando un punto indefinito davanti ai miei occhi e vedendo la scena del secolo; non perché sarei andata a spiattellarla ai giornalisti a cui non avrebbe fregato niente,ma perché era ciò che di più giusto al mondo stava per succedere: Zayn e Kate si allontanavano mano nella mano verso l’interno dell’albergo.
Sorrisi intenerita ed addolcita allo stesso tempo da quei due piccioncini che finalmente avrebbero coronato il loro amore senza paure né dubbi che avessero tenuto.
Ci avevano messo così tanto tempo!
«Amore,che guardi?» mi domandò Louis,poggiandomi un braccio sulla spalla e lasciandomi un bacio sul naso.
Lo guardai sorridendo.
«Niente amore,che ti amo.» dissi,avvicinandomi a lui e baciandolo.
Io amavo Louis e Louis amava me,era un amore stupendo,ma niente e nessuno avrebbe potuto comparare il rapporto fra Kate e Zayn. Era strano e soprattutto difficile,ma loro avrebbero riuscito a superare gli ostacoli.
Erano la prova vivente che l’amore era più forte di tutto.

 

 **
 

Entrammo nella hall dell’albergo e ci dirigemmo all’ascensore che si aprì e scoprimmo vuoto.
Le porte si chiusero ma non ci fu il silenzio imbarazzante,ma solo il suono degli schiocchi dei nostri baci che si dissolvevano nell’aria.
«Zayn..» ansimai,tra un bacio e l’altro,con le braccia ancora strette al suo collo e lui alla mia schiena con protettività.
«Ho bisogno di te..» sussurrò staccandosi per un attimo da me e riprendendo poi a baciarmi il collo.
Boccheggiai e sbattei più volte le palpebre,sia per l’effetto dei suoi baci sul mio collo,sia per la sua frase.
Non ebbi il tempo di riflettere di più sulla sua ultima frase perché le porte si aprirono e dopo aver passato due o tre porte Zayn prese una card dal suo pantalone passandola nell’aggeggio della porta facendola scattare ed aprire.
Quando chiuse le porta non accese nemmeno la luce,tanto c’era quella del sole che filtrava.
Mi guardò come guarda una tigre affamata alla sua preda e poi mi attirò tra le sue braccia.
Mi stampò un bacio sulle labbra ed io sbattei ancora una volta le palpebre.
«Cosa..volevi dire prima?» riuscii a dire.
Lui capì a volo.
«Volevo dire che mi sono scocciato di tutte le nostre cazzate,le carezze,i preliminari..Non mi bastano più,ti voglio,ti voglio più di qualsiasi altra cosa al mondo.»
Rimasi allibita e lusingata dalle sue parole e una scarica di brividi mi percorse la schiena,ma non riuscii a parlare.
Lui mi sorrise,come se fosse stato consapevole della mia non-esperienza e si sporse a baciarmi.
Fu un bacio profondo,disperato,dolce,tutto allo stesso tempo che lasciò indietro tutte le mie paure passate e presenti.
In quello stesso istante decisi che mi sarei concessa a lui,perché lo volevo da morire e lo amavo troppo. I dubbi restavano fuori,così come la mia scarsa,se non nulla esperienza.
Gli tolsi la giacca che andò a finire sul pavimento insieme alla sua camicia,poco dopo.
I miei tacchi come le sue scarpe sparirono,lasciandomi alla mia scarsa altezza con le punte alzate a contornare ancora una volta il suo collo con le mie braccia.
La cintura del suo pantalone fu slacciata e buttata a terra,così come i suoi pantaloni poco dopo,rimanendo solo in boxer.
Una visione da mozzare il fiato.
Mi fece girare su me stessa tenendomi ancora stretta a lui.
Sussultai.
Le sue mani andarono a finire sulla mia zip,aprendomi il vestito poco a poco.
«E’difettosa questa lampo..» sussurrò al mio orecchio lasciandone piccoli baci,scendendo poco a poco.
Chiusi gli occhi assaporando quel momento mentre i suoi baci raggiungevano la mia spalla sinistra.
Arrivò al punto fin dove aveva slacciato la lampo continuando la sua impresa e poi mi sfilò il vestito,facendomi rimanere solo in slip e reggiseno senza bretelle.
Mise le mani intorno alla mia vita e le mie corsero a raggiungere le sue.
«Sei così bella..» disse lasciandomi un bacio sulla guancia,poi mi rigirò verso di lui tenendomi stretta.
«Così ingenua..» stavolta slacciò il gancetto del reggiseno facendolo cadere a terra ed io mi sentii morire d’imbarazzo,ma non me lo faceva pesare perché mi teneva strettissima a sé.
Stavolta le sue mani vagarono per il mio corpo.
«Così..te stessa.»
Si staccò un poco da me ed io istintivamente mi coprii con le mani il seno.
Lui sorrise e mi accarezzò la guancia.
«No,non ti coprire,sei bellissima.»
A quelle parole mi sciolsi completamente e presi la sua testa fra le mie mani baciandolo quasi con disperazione.
Mi strinse ancora una volta a sé guidandomi verso il letto,scoprendo le coperte sotto il quale ci sdraiammo,ma lui non mi pesava,facendo leva sulle braccia.
Mi baciò portando le mani ai miei slip facendomeli scivolare lungo le gambe e lo stesso feci io con i suoi boxer,impacciatissima.
Era già ormai evidente la reazione del suo corpo e del mio anche,non avevamo bisogno di niente,solo di appartenerci.
Una paura s’insinuò all’ultimo momento in me facendomi tremare e una lacrima solcò il mio viso.
«T-tu e quella stramaledetta l-lista..» singhiozzai fra una parola e l’altra.
Lui mi asciugò le lacrime che stavano iniziando a scorrere più velocemente prendendomi la testa fra le mani.
«Non m’importa n-niente della lista g-già da un po’ di tempo ormai..» sussurrò ansante.
Annuii e lui mi baciò la punta del naso.
Si chinò di nuovo a baciarmi e quando sentii che stava arrivando il momento parlai.
«Zayn io non ho mai..» singhiozzai terrorizzata.
Lui s’irriggidì e ancora una volta ebbi paura.
Paura che non mi avrebbe più voluta,più toccata,più baciata.
Lacrime amare ricominciarono a scendere sul mio viso e mi diedi mentalmente della cretina.
«S-sei vergine?» sussurrò incredulo.
«Si..» confessai.
Quello che temevo però non arrivò,perché un ampio sorriso si fece spazio sul suo volto.
Quel sorriso che usava solo quando era felice.
«Sai cosa vuol dire questo?» chiese.
«Cosa?» sussurrai di rimando.
«Che sei mia,ma per davvero. Mia sotto ogni punto di vista.»
Sorrisi anch’io con il sapore delle lacrime salate e di Zayn sulle labbra,dove depositò altri baci fino a scendere e scendere ancora,arrivando al mio ombelico.
Sussultai e lui tornò su,lasciandomi però carezze bollenti.
Avevo paura.
Della mia prima volta,delle conseguenze che avrebbe portato e di nuovo le stupide lacrime fecero il loro ingresso.
Sentii Zayn posizionarsi meglio sopra di me e con i pollici asciugare le mie lacrime.
«Non avere paura..Andrà..Andrà tutto bene amore..» disse deglutendo visibilmente quasi al limite.
Sbarrai gli occhi e lacrime di commozione scesero dai miei occhi.
Mi aveva davvero chiamato amore?
Annuii e mi lasciai andare completamente a lui e al nostro amore.
Alla prima spinta sentii davvero malissimo,anche se era stato lento,tanto che cercai di non urlare,ma invano.
Rimase un po’ fermo,cercando di farmi abituare a quella sensazione.
Chiusi gli occhi dolorante e una lacrima,ormai presente da quando eravamo su quel letto fece capolino.
Zayn non disse niente,semplicemente mi asciugò le lacrime continuando a baciarmi e mi prese entrambe le mani stringendole forti,man mano che iniziava a muoversi di più,fino a farmi abituare a quella sensazione che era tutt’altro che male; Mi sentivo piena. Piena di lui,piena della sua anima. Mi sentivo completamente combaciante con lui,come se avessi completato il pezzo di puzzle che mi mancava..E lo amavo.
«Ti amo..» sussurrai fra i gemiti.
«Ti amo più di quanto tu possa immaginare..» sussurrò anche lui,come se entrambi avessimo sentito la frase dell’altro ma ognuno voleva liberarsene e dirlo prima dell’altro. L’avevamo detto insieme,e non c’era cosa più bella.

 

 

 

 SPOILER

" Iniziai a camminare da sola per quella stradina che a quell’ora era deserta e metteva una certa inquietudine.
Affondai le mani nelle tasche del giubbotto blu notte che indossavo,guardando la nuvoletta che si era formata quando avevo sbuffato due secondi prima.
Continuai a camminare,sperando di arrivare presto a casa.
Da lontano udii delle urla e delle risatine,che mi fecero accapponare la pelle.
La paura iniziò a farsi sentire.
Man mano che camminavo sentivo dei passi rimbombare e avvicinare.
Quando furono abbastanza vicini riuscii a vedere chi fosse.
Non potevo crederci.
La paura s’impossessò di me e chiusi gli occhi per un attimo,continuando a camminare a passo svelto,sperando che sarei passata inosservata.
Louis Tomlinson era molto più che un bullo.
Louis Tomlinson non aveva scrupoli.
Louis Tomlinson non aveva problemi se doveva picchiare a sangue qualcuno e rimanerlo nella stessa pozza e andarsene,per vantarsi poi con gli amici.
Louis Tomlinson poteva sembrare un angelo in apparenza,ma in realtà era un ragazzo pericoloso,di cui non fidarsi.
Louis Tomlinson era famoso proprio per questo.
I suoi occhioni azzurri-ghiaccio e i capelli castani alzati in un piccolo ciuffo gli davano un’aria innocente,ma era tutto fuori che quello.
Louis Tomlinson era pieno di ragazze,si era praticamente scopato tutta Londra,almeno così dicevano.
«Hey,baby!»
A Louis Tomlinson non ero passata inosservata. "

 

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Capitolo 21
*** Inconditional love. ***


CAPITOLO VENTUNO

Dopo che ci fummo sistemati un po’ andando in bagno a turno e dopo esserci rivestiti con biancheria diversa –che fortunatamente l’hotel aveva lasciato se qualche ospite avesse voluto intrattenersi per la notte- ,Zayn mi prese per mano pronti per uscire.
Appena arrivammo vicino la porta però mi venne in mente una cosa non da poco conto e mi bloccai.
«Che c’è?» domandò Zayn perplesso.
«Ehm,abbiamo un problema..» dissi indicando il letto alle nostre spalle.
Lui mi guardò non capendo,così feci retromarcia e lo guidai verso il letto e solo allora notò la macchia rossa sul letto.
Lui mi guardò e rise.
«Ah bhè,almeno avranno qualcosa su cui fantasticare!»
Assottigliai gli occhi.
«Zayn!» lo ammonii.
«Dai Kate,cosa vorresti fare? Togliere queste lenzuola e metterne altre?»
Pensai a quell’idea che forse era l’unica soluzione e annuii.
«Per l’amor del cielo Kate!» rise. «Questo è un hotel,non c’è bisogno che fai la ragazza delle pulizie!»
«E se poi si accorgono che noi..»
«Kate,Kate!» mi fermò lui. «Non posso accorgersi che siamo stati noi qui,perché quando siamo entrati nella hall c’erano molta gente,come fanno a ricordarsi la camera di ognuno?»
Si,forse aveva ragione.
Lo guardai ed annuii.
«Hai ragione.»
Lui mi sorrise e ci avviammo all’ascensore che ci riportò alla hall.
Per fortuna la gente era aumentata e nessuno si era accorta di noi.
«Sei pronta a ritornare ai festeggiamenti?» domandò Zayn.
Annuii.
Lui mi sorrise e si sporse a baciarmi poco prima della porta d’ingresso,prima che io gli lasciassi anche se controvoglia la mano.
Tornammo in giardino e vidi Abbey che mi lanciava sguardi maliziosi; non so come avesse fatto,ma sicuramente sapeva tutto ed io non sarei potuta scappare al suo terzo grado.
Io e Zayn camminavamo fianco a fianco e solo le nostre braccia purtroppo,potevano toccarsi.
«Ragazzi,vi abbiamo cercato dappertutto,ma dov’eravate?»
La voce un po’ preoccupata di mamma mi fece sussultare e sbiancai di colpo.
Sia io che Zayn ci girammo ed io nella mia mente cercai di elaborare più scuse possibile..Se solo me ne venisse in mente una!
Fortunatamente ci pensò Zayn a salvarmi in calcio d’angolo.
«Kate voleva vedere l’hotel,allora le ho fatto fare una visita.» rispose tranquillo Zayn.
Ma come faceva?
Mamma mi guardò ed io le sorrisi nervosamente.
«Ah,vabbene,ora c’è il taglio della torta,poi una volta andati a casa io e Tom dobbiamo preparare le valigie per la luna di miele. Vi posso lasciare soli a casa,vero? Non litigherete,ne combinerete guai?» domandò.
«No mamma,non preoccuparti!» la rassicurai, «Saremo tranquillissimi.» aggiunsi e in quel momento mi sentii una vera vigliacca.
Stavo mentendo a colei che mi aveva messa al mondo e che mi amava più di qualsiasi altro e mi sentivo in colpa.
Avrei voluto dirle: ‘mamma,lo sai che io e Zayn stiamo insieme e ci amiamo alla follia?’ però no,non potevo farlo.
Lei ci sorrise e poi si avviò verso Tom.
Sospirai di sollievo.
Mi voltai verso Zayn e notai che anche lui stava facendo lo stesso.
Liquidai Zayn dicendogli che non sarebbe stata una buona idea venire con me vicino ad Abbey,onde evitare discorsi poco consoni o domande imbarazzanti fatte da lei.
Lui annuì e si avviò verso i ragazzi.
Mi sedetti vicino ad Abbey e lei mi prese la mano stringendomela forte e mi fece un sorrisone a trentadue denti,mormorando un ‘Ce l’avete fatta finalmente!’ , che mi fece arrossire e abbassare il capo imbarazzata,ma non fece più domande.
 
«Allora noi vi lasciamo..Mi raccomando,non litigate! E..nel frigo c’è tutto,ho già fatto la spesa i giorni passati,i mobili sono pieni e qualunque cosa chiamate! Se avete bisogno basta una telefonata e torniamo,eh?» ripetè ansiosa per la centesima volta mamma.
«Cara,non pensi di star esagerando? Hanno diciannove anni ormai,sanno gestirsi!» le rispose Tom circondandole le spalle con un braccio,cercando di rassicurarla e calmarla.
«Ha ragione Tom,mamma,sei troppo oppressiva. Non litigheremo,ne ci uccideremo. Fuori di qui e divertitevi!» dissi ridendo e spintonandoli fuori casa.
Ci sorrisero e salirono nel taxi,salutandoci con la mano fin quando non furono più nella nostra visuale.
Erano le 23:00 e il sonno stava iniziando a farsi sentire,era stata una giornata stressante ma bellissima e quando andai in bagno per farmi una doccia calda non potei pensare al pomeriggio.
Io e Zayn avevamo fatto l’amore.
Lui mi aveva detto che mi amava,ed io amavo lui.
E chi lo immaginava che ci saremmo innamorati?
Ricordo che il primo giorno che si trasferirono fu un vero maleducato e un arrogante nei giorni seguenti; poi le provocazioni,i baci rubati per scherzo e poi l’amore che ci ha fottuti entrambi.
Una situazione illogica,irreale,ingiusta quasi.
Perché non potevamo essere come tutti gli altri ragazzi anziché fratellastri?
Mi risposi dicendomi che sono cose della vita e che noi non possiamo mai farci niente,ma l’importante non era quello,l’importante era l’amore che provavamo uno verso l’altro.
Uscii sorridente e Zayn andò dentro lui mentre io scoprivo le lenzuola del mio letto e andai giù per vedere un po’ di tv,dopo un po’ mi sentii chiamare.
«Kate?»
Era Zayn da sopra le scale.
«Si?» dissi alzando lo sguardo sulle scale e vedendo Zayn in tutta la sua bellezza con un semplice pantaloncino blu.
Spensi la luce nel salotto e lo raggiunsi di sopra; mi diede un bacio a stampo.
«Vieni a dormire?»
Annuii e raggiunsi la porta di camera mia di fronte alla sua.
Lui aggrottò la fronte.
«Che fai?»
«Vado a dormire?!» risposi retorica.
«In camera tua?»
La verità era che volevo dormire con lui,ma dopo tutta quella situazione non sapevo nemmeno io cosa fare,le emozioni erano state troppe ed io ero confusa sulle mie stesse sensazioni.
Annuii.
Lui assunse un’aria dispiaciuta,quasi delusa.
Mi avvicinai prendendogli il viso fra le mani e lo baciai e poi restammo abbracciati per un tempo indefinito.
Dopo un ultimo bacio rientrai in camera mia e mi coprii con le lenzuola.
Quindici minuti. Venti minuti. Trenta minuti.
Non riuscivo a dormire,il sonno era svanito ed io non facevo altro che pensare che sarei dovuto essere con Zayn.
Così agendo d’istinto mi alzai e raggiunsi la camera di Zayn,aprendo la porta e avvicinandomi al suo letto.
Mi parve che lui non se ne fosse accorto e mi accoccolai vicino a lui.
I miei conti però erano sbagliati.
Lui si girò verso di me e mi sorrise.
«Ti dispiace se resto per stanotte?» domandai.
I suoi occhi non erano assonnati,segno che anche lui non riusciva a dormire.
«Ti dispiace restare per tutta la vita?»
Spalancai gli occhi e il cuore prese a battere forte.
Lo baciai e poi lo abbracciai più che potei restando stretta nella sua morsa protettiva fin che cademmo in un sonno profondo,dove c’eravamo solo noi due,felici.

 
I’m baaaaaack!
Aaaaalt,non mi tirate i pomodori D:
Anche se so li meriterei.
Ormai dire che sono supermegastraimpegnatissima con la scuola non mi aiuterà di certo,ma è la verità D:
Sono in ritardo con l’aggiornamento in modo pazzesco e mi scuso ancora.
Il capitolo è breve,spero di rifarmi con il successivo.
Beh oggi non ho molto da dire.
Grazie per aspettarmi e aver sempre fiducia in me.
Vi voglio bene in modo sproporzionato.
Al prossimo aggiornamento –molto presto,spero-
Vi adoro.
Vostra,Giusy.

 

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Capitolo 22
*** Fucking perfect/The end of lie. ***


CAPITOLO VENTIDUE

Il sole che filtrava attraverso le finestre e la stretta di Zayn sulla mia vita che stava diventando fastidiosamente stretta mi fecero svegliare.
«Zayn..» sussurrai con la voce impastata dal sonno.
«Zayn..» lo richiamai,visto che non mi rispondeva.
Ancora una volta non mi rispose,ed io misi la mia mano sulla sua provando a spostarla,mi stava facendo male.
Non ci riuscii e un lamento uscì dalle mie labbra.
«Z-Zayn,mi stai facendo male!» dissi stringendo gli occhi per sopportare il dolore.
«No,non potete..No..Non separateci..» borbottò,ed io capii all’istante che stava avendo un incubo.
Non so come ma riuscii a girarmi nella sua stretta,che ancora una volta non mi lasciava andare.
Finimmo naso contro naso,ma lui non si svegliava e continuava a borbottare cose apparentemente senza senso.
«Zayn..Zayn!» lo chiamai.
«Perché? Ci amiamo,no,papà ti prego..Savannah..»
Spalancai gli occhi capendo cosa stava sognando e una lacrima mi solcò il viso.
Poggiai entrambe le mani sul suo viso attirandolo più vicino al mio.
«Zayn! Zayn,svegliati!»
«Mh..» un mugolìo.
«Amore,per favore! E’solo un incubo, svegliati!» cercai di dire fra le lacrime.
Per fortuna aprì gli occhi che scoprii essere lucidi e mi guardò terrorizzato.
«Ti sei svegliato..» tirai un sospiro di sollievo e lo abbracciai forte.
«Kate..Oddio,sei qui..»
«Zayn,era un incubo,okay?E’tutto finito.» cercai di rassicurarlo alzandomi.
«No,non te ne andare.» mi supplicò lui e mi tirò di nuovo giù. «Ho avuto tanta paura di perderti,sai..» mi sussurrò abbracciandomi fortissimo.
«Ho capito già dalla tua stretta che stavi sognando qualcosa di brutto..Mi hai fatto male..» sussurrai flebilmente l’ultima frase.
«Oh,scusa,scusa,scusa. Sono un disastro!» borbottò affondando la testa nella mia spalla.
«Sh,non è successo niente.» lo rassicurai accarezzandogli i capelli.
Per la prima volta ero io a consolare lui.
Per la prima volta mi sembrava un bambino indifeso.
Ci staccammo e lo baciai.
«Nessuno potrà mai separarci,eh?» gli sorrisi.
Lui di rimando.
«Vado a preparare la colazione.» dissi alzandomi.
«Aspetta.» disse tirandomi ancora giù e baciandomi a stampo.
Sorrisi.
«Ti chiamo quando è pronta.»
 
Quella mattina mangiammo insieme ,poi mi dedicai un po’alla pulizia della casa e infine sia io che Zayn ci sdraiammo sul divano a guardare la tv e a coccolarci.
Il campanello suonò ed io andai ad aprire: erano Abbey e Louis.
«Hey ragazzi,entrate!» dissi salutandoli con un bacio sulla guancia.
«Scusate,vi rubo un attimo Kate!» urlò Abbey prendendomi per mano. «Ah,oggi picnic!» e poi mi catapultò sopra insieme a lei,chiudendo la porta della mia stanza a chiave e sedendosi sul letto.
«Allora?»
Alzai le sopracciglia.
«Allora cosa?»
Sapevo bene cosa voleva sapere.
«Raccontami,su!» sbattè le mani entusiasta.
«Raccontarti cosa?» domandai facendo la finta tonta.
«Lo sai bene!» mi ammonì. «Vieni qui,dai!» disse,battendo la mano sul letto vicino a lei.
Alzai gli occhi al cielo e andai a sedermi.
«No,non lo so!»
«Ti dice niente: matrimonio,ballo,tu e lui mano nella mano che vi dirigevate all’interno dell’hotel..?»
Sbuffai.
«Okay,l’avevo già capito. Ora ti racconto tutto.»
 
Quell’ora passata in compagnia di Abbey fu estenuante,un vero e proprio terzo grado; volle tutti i dettagli,fornendomi anche qualcuno suo e di Louis,che io dissi non voler sapere,ma che lei mi raccontò entusiasta.
Se ne andarono verso le 11:30 e ci diedero appuntamento per le 13:15 ad Hyde Park,dove ci saremmo riuniti tutti quanti.
Preparai con Zayn qualche bevanda,la tovaglia e qualcosa di buono da mangiare e verso l’una meno un quarto partimmo.


Erano già tutti li,sdraiati su delle tovaglie: Abbey accanto a Louis,Niall e Liam vicino a loro,però mancava Harry all’appello.
Salutammo tutti stendendo la tovaglia e sedendoci sopra sia io che  Zayn.
Qualche minuto dopo arrivò anche Harry.
«Ehi rubacuori,che fine avevi fatto?» gli sorrisi andandolo ad abbracciare.
Lui mi diede un bacio sulla guancia e poi fece spallucce.
«Impegni..» borbottò malizioso.
Scossi la testa sedendomi tra le gambe di Zayn che mi circondò con le braccia la vita.
«Ah,Harry,Harry..Sempre troverai la tua lei..E credo che dovrà essere una tosta,che deve saperti tener testa!»
Lui sorrise stendendosi tra Liam e Niall.
«Non ci riusciranno mai,e poi chi te l’ha detto che m’innamorerò? Sto bene così,grazie. Non devo dar retta a nessuno!»
Sospirai.
«Vedremo,Hazza.»
Mi sorrise e poi iniziammo a mangiare.
Quando fummo pieni,scoprimmo che Niall aveva portato con sé la chitarra e gli altri si rivelarono entusiasti.
«Quando incontrammo la prima volta Zayn in vacanza e diventammo amici,la sera non tornavamo mai a casa!» disse Niall.
Mi girai e guardai male Zayn.
Cosa andava facendo?
Lui rise.
«Non preoccuparti Kate,e nemmeno tu Abbey. Tutto ciò che facevamo era rimanere in spiaggia a cantare e a suonare fino all’alba!» ci rassicurò Liam.
Wow,quella non la sapevo.
Cioè,sapevo che i ragazzi erano bravissimi,li avevo sentiti un paio di volte,ma di Zayn non ne sapevo nulla.
«Cantate qualcosa,dai!» li spronò Abbey.
Si guardarono tutti per avere un consenso e poi annuirono; Niall estrasse la chitarra dalla fodera e iniziò a strimpellare qualcosa.
«Signori e signore,vi presentiamo una delle canzoni che più ci piace,la prima che abbiamo cantato: la cover di Natalie Imbruglia,Torn.»
Ridemmo tutti alla strana presentazione di Louis e partirono.
Devo dire che la canzone era bellissima,complimenti a quella Natalie!
Quello che più mi piacque però,fu il ritornello.
«I’m all out of faith,this is how i feel,i’m cold and i am shamed,lying naked on the floor..Illusion never changed into something real..I’m wide awake and I can see the perfect sky is torn..»
Quando finirono una sfilza di applausi partì,sia da me e da Abbey,sia per le persone che si erano fermate li intorno ad ascoltare.
«Ragazzi,siete splendidi!» dicevano.
Alcuni gli consigliarono il provino ad X-factor,ma ciò da cui rimasero più colpiti fu chi era stato a chiederglielo.
Era stato un uomo famoso che di musica se ne intendeva,ma di cui mi sfugge il nome.
I ragazzi fecero gli occhi lucidi e gli risposero che ci avrebbero pensato su,e lui gli aveva dato delle istruzioni su come fare e come comportarsi nel caso avessero voluto accettare.
Appena se andò abbracciai ognuno e gli dissi che ero orgogliosa di loro,perché si,lo ero davvero.
Per non contare che anche Zayn aveva una voce fantastica; infatti mi girai e gli sussurrai: «Hai una voce incredibile! Bravo!» e lui mi sorrise baciandomi.
 
Il resto del pomeriggio passò sereno fra una chiacchiera e l’altra,soprattutto per l’entusiasmo dei ragazzi sulla proposta fattogli.
Tornammo a casa verso le 19:00 e forse anche oltre e dopo aver guardato un po’ di tv decisi di andarmi a fare una doccia.
Salii sopra e presi tutto l’occorrente dalla mia camera e andai in bagno.
Mi sciacquai prima la faccia e poi alzai la testa guardandomi nello specchio: ero semplicemente orribile.
La mia faccia era diventata troppo paffuta,le occhiaie mi contornavano gli occhi anche se non so per quale ragione,visto che negli ultimi giorni avevo vissuti i più felici della mia vita; I fianchi erano diventati larghi,tanto che le maglie mi andavano corte.
Purtroppo non era l’unica volta nel quale criticavo me stessa,ma anche se potesse sembrare che fossi forte e sicura in realtà ero una delle ragazze più insicure della terra; Avevo sempre odiato il mio corpo e me lo ripetevo ogni santo giorno di fronte allo specchio,ma da quando Zayn era arrivato non avevo avuto neanche il tempo per pensarci,per fortuna o sfortuna.
Per questo,dopo tanto tempo guardarmi allo specchio e vedere come ero conciata mi fece scendere lacrime amare.
Perché non mi potevo accettare per quello che ero?
I singhiozzi iniziarono a venir fuori,così come le lacrime non cessavano di scendere: ero intrappolata da me stessa,di nuovo.
«Hey,ma che fai?» la voce preoccupata di Zayn mi fece trasalire e solo allora mi accorsi di non aver chiuso la porta.
Mi asciugai prontamente le lacrime con il dorso e balbettai un «n-niente.»
Di tutta risposta Zayn si avvicinò a me.
«No,non è niente,altrimenti non staresti piangendo!» mi ammonì. «Dimmi cos’hai.»
«Sono brutta,faccio schifo. Guardami!» dissi passando lo sguardo su tutto il mio corpo. «Sono grassa,ho le occhiaie,faccio schifo!»
Zayn spalancò gli occhi.
«Ma che cazzo dici Kate?»
«Quello che hai sentito!»
Lui sospirò e poi mi abbracciò da dietro,incrociando il mio sguardo allo specchio.
«Stammi a sentire: tu sei perfetta,okay? Non importano le occhiaie,non importano i fianchi larghi,tu per me sei la perfezione. Amo tutto di te,hai capito?»
Rabbrividii.
«Tu dici così solo perché non vuoi ferirmi.» mi lamentai.
«Non è vero! Lo sai come sono fatto,te lo avrei detto se fosse stato vero ciò che pensi di te stessa! Ma devi cambiare quest’idea. Perché per me sei fottutamente perfetta!»
Mi sciolsi come un gelato al sole.
«Davvero?»
Lui annuì.
Gli sorrisi e mi girai nella sua stretta abbracciandolo forte.
Poi lo baciai.
Sentii un rumore dal lato di sotto,ma pensai fosse un colpo di vento che aveva fatto sbattere qualcosa e continuammo a baciarci.
Amavo Zayn,il suo carattere,il suo essere stronzo all’apparenza,ma così dolce dentro. Amavo come mi faceva sentire più apprezzata,più bella.
«Kaate,Zayn,siamo torn..»
La voce di mamma che scoprimmo essere vicino alla porta ci fece staccare di colpo.
Si poggiò una mano sul petto respirando affannosamente.
«Oh..mio..Dio..Tom..» sussurrò,e Tom arrivò appena in tempo prima che svenisse.
Eravamo fottuti.
Fine delle bugie.
Fine della storia.
Fine di tutto.
La nostra fine.

 
I’m baaaaaaack

Eggià,siamo arrivati nel vero finale della storia,non bello,direi.
Però ci sono ancora altri due-tre capitoli,non disperate.
Purtroppo non posso anticiparvi niente.
Comunque,passando al capitolo..
Avete fatto caso alla proposta dell’uomo per andare ad X-factor?
Beh,l’ho inventata certo lol però non era in programma.
E’stato tutto un caso,perché come vi avevo annunciato,non pubblico più la ff su Louis perché vorrei prima finirla e perfezionarla,ma pubblico quella su Harry.
All’inizio era una ff normale,ma ora ho deciso un’altra cosa:
questa ff non doveva proprio accennare ad X.factor,al successo ecc,ma siccome la ff che pubblicherò lo sarà,ho pensato di creare una serie.
Lo vedete Harry com’è rubacuori? Non a caso Kate gli ha detto che presto avrebbe trovato una ragazza più testarda di lui che l’avrebbe fatto innamorare e sarebbe riuscita a tenerlo a bada..E quindi questo Harry,sarà Harry della prossima ff,non so se avete capito,ditemi.. lol u.u
Okay,basta,sto spoilerando troppo.
Ci vediamo al prossimo capitolo e che Savannah stia bene! AHAHA.
Okay ciao.
Un bacio da Giusy,Kate and Zayn. xoxo
 

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Capitolo 23
*** Time to say goodbye. ***


CAPITOLO VENTITRE’

Poche ore dopo eravamo seduti tutti e quattro sul divano: Io e Zayn da una parte e mamma e Tom su quello di fronte.
Stringevo convulsamente la mano di Zayn aspettando che parlassero.
Inutile negare,non c’erano scusanti.
Inutile far finta di non conoscersi,non l’avremmo mai fatto.
Inutile non dimostrargli ora cosa provavamo l’uno nei confronti dell’altro sperando di convincerli a non separarci.
Era stato tutto troppo irreale,tutto troppo bello,tutto troppo fantastico per essere vero.
Eravamo ormai agli sgoccioli,me lo sentivo.
Zayn ricambiava la stretta,non so se per incoraggiamento o se anche lui per paura.
Con l’altra mano continuavo a mangiucchiare le unghie,guardando sottecchi mamma e Tom,entrambi con le mani intrecciate davanti a sé,come per assimilare meglio e cercare di trovare le parole e il tono giusto,senza fare scenate.
Il cuore nel petto quasi non lo sentivo più,e quel vuoto dentro lo stomaco stava iniziando ad allargarsi profondamente.
Non poteva essere.
Non poteva succedere proprio a noi.
Guardai mamma che anche se aveva reagito male,malissimo,era la meno sconvolta tra i due,e constatai che era arrivato il momento.
Fine o meno,l’avrebbero deciso loro.
 
Zayn’s pov
Kate mi stava stringendo convulsamente la mano,nervosa e preoccupata,ed io ricambiavo la stretta,non sapendo bene se era perché la volessi incoraggiare,o perché avevo paura anch’io.
Forse la seconda era più probabile.
Io,Zayn Malik,diciannovenne mai innamorato in vita sua,che aveva giurato amore eterno alla vita basata sulle serate in discoteca dove si conosceva qualche figa e si andava a divertirsi per poi lasciarsi tutto alle spalle la mattina dopo.
Cosa mi era successo?
Da quel giuramento a quel momento però ero seduto sul divano dell’ormai casa mia,mano nella mano con Kate,sperando che non ci separassimo.
Kate.
La ragazza che ho sempre sognato: forte all’apparenza,determinata,acida quando serve,realista,obiettiva e…mia.
Insomma,sapevo cos’era successo: mi ero perdutamente innamorato,e non volevo nessuna al di fuori di lei.
All’inizio la odiavo; anzi,pensavo di odiarla.
Non mi ero ancora abituato alla situazione,al trasferimento,ad una nuova casa,una nuova vita,una nuova compagna che non fosse mamma.
Mi ero mostrato ancora una volta quello che io credevo essere: strafottente,menefreghista,presuntuoso,arrogante ed egocentrico; Difetti che a me sembravano pregi,se ci mettevo il mio aspetto fisico anche di più.
Non avevo capito nemmeno io che quella era una stupida maschera,non era il mio modo d’essere,io non ero così. Ero stato cresciuto con ferrei valori a casa,ma fuori poi,ero quello che volevo essere; ossessione,bello e felice da far schifo.
Mi ero reso conto poi,che non ero felice,ero solo compiaciuto da tutto ciò che riuscivo facilmente ad ottenere e questo gioco dopo un po’ mi aveva stancato.
Era sempre qualcosa di stupendo avere tutto e subito,ma niente ti dava l’adrenalina e il desiderio di avere qualcosa,ma prima aspettare un po’.
Così era stato con Kate.
All’inizio uno stupido gioco,poi attrazione fisica,sapevo sarebbe finita li o almeno lo credevo.
Già,perché dopo un po’ il gioco si stava facendo sempre più intenso e soprattutto proibito e quando entrambi pensavamo di farla finita –so che anche Kate ci aveva pensato- eravamo già innamorati persi l’uno dell’altro.
Quando la vedevo sentivo una fitta allo stomaco e il cuore battere più del dovuto e mi chiedevo continuamente il perché.
Mi ero anche scopato Cristal più volte per togliermela dalla testa,ma l’unica cosa che mi era riuscita era pensare a lei tutto il tempo e a come sarebbe stato se ci fosse stata lei al posto di Cristal.
Poi una volta che avevo capito che era un qualcosa che io non mi sapevo spiegare e che mi serviva consiglio ne avevo parlato con i ragazzi e loro mi avevano quasi riso in faccia perché ero l’unico a non essermi accorto che ero pazzamente innamorato,e loro avevano solo fatto finta di niente con me e con Kate,però l’avevano immaginato.
Una corsa contro il tempo verso qualcosa sempre più proibito,più pericoloso e noi lo sapevamo.
Cosa ne sarebbe rimasto di noi?
Vidi Savannah fare un respiro profondo e di conseguenza lo feci anch’io.
Già sapevo che avrei odiato qualunque cosa avesse detto.
 
Kate’s pov
«Io..Io non so davvero da dove cominciare,ragazzi. Non so come voi abbiate potuto fare una cosa del genere. Siete fratelli,cavolo,cos’è che non avete capito del concetto?» sentii dire a mamma con la voce più esasperata del solito.
Abbassai lo sguardo,niente da dire,aveva ragione.
Si passò una mano fra i capelli sbuffando.
«Ditemi,voi al posto nostro cosa avreste fatto? Ci siamo praticamente trovati dentro questa situazione e non eravamo pronti. Mai e poi mai avremmo pensato a qualcosa del genere,non avrei mai immaginato che potesse succedere! Insomma,queste cose succedono solo nei film,non nella realtà,ma a quanto pare..» continuò.
«E ce lo avete nascosto per lo più! Per quanto tempo ancora avreste voluto continuare a farlo? A mentirci,a prenderci in giro,per quanto?» parlò stavolta Tom ed io ancora una volta mi ritrovai senza parole,riuscii solo a boccheggiare e poi richiudere la bocca con rassegnazione con lo sguardo basso.
«Abbiamo preso una decisione comunque.» continuò Tom,ed io mi feci forza e alzai lo sguardo almeno per rendermi conto che fosse la realtà e non un mio incubo,anche se lo stavo sperando con tutto il cuore.
Zayn mi strinse più forte la mano e constatai che se solo in quel momento non fossimo troppo concentrati su ciò che stava per dire saremmo andati in ospedale per ‘stritolamento di mani’.
Non so per quale motivo ma il cuore iniziò a battere ferocemente,mentre nello stomaco continuava ad essere una sensazione di vuoto che andava man mano ad allargarsi,come se stesse anticipando ciò che sarebbe avvenuto di li a poco.
Guardò Zayn e poi riprese la parola. «Andrai a vivere a New York da tua mamma. Parti stasera.»
Una frase,due cuori rotti,mille progetti infranti.
Era stato tutto troppo bello.
Lo sentii trattenere il respiro mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime.
«Voi..» deglutì. «Voi non potete farci questo!» disse,con tono quasi rotto.
Io preferii tenere lo sguardo basso e non parlare,mentre le lacrime iniziavano a scendere dai miei occhi andandosi a infrangere sul pavimento.
Mi ripassarono tutti i nostri momenti nella mente e non ce la feci,non ce la feci a sopportare ancora quelle voci,non ce la facevo a sentire la voce di Zayn spezzata,non ce la facevo a parlare,non ce la facevo a pensare che io e lui non saremmo stati più insieme.
Scivolai dalla presa di Zayn e corsi su per le scale chiudendomi in camera mia e chiunque fosse venuto non lo avrei aperto,almeno che non fosse Zayn,cosa molto improbabile visto che ci avrebbero sicuramente proibito di vederci per evitare altri problemi.
 
Alla fine non venne nessuno e si fece lentamente sera,la mia fine.
Erano le 19:30 in punto quando sentii le rotelline del trolley scivolare sul parquet e poi giù per le scale,fino a raggiungere la porta d’ingresso e fermare li la sua corsa.
Qualcuno bussò alla porta.
«Kate,Zayn sta partendo,vieni a salutarlo..» mi sussurrò mamma al di là della porta,quella porta che in quel momento avrei sfondato volentieri.
Ancora con gli occhi arrossati e le lacrime che si erano appena fermate la  seguii giù per le scale fino al piccolo cancelletto davanti al giardino,il taxi era già fermo li.
Nonostante tutto Savannah corse ad abbracciarlo e lui ricambiò solo in parte l’abbraccio,come la prima volta che si erano trasferiti da noi.
Si staccò e poi fu la volta di Tom,con il cui però Zayn non ricambiò nemmeno in parte l’abbraccio,ed io lo capivo.
Staccatosi anche lui e auguratoci un buon viaggio mi guardò negli occhi.
Avrei voluto aggrapparmi a lui,a pregarlo di non andarsene,a dirgli che lo amavo,ma non potevo farlo davanti a Tom e mamma.
Mamma come a leggere nel mio pensiero richiamò Tom.
«Tom,entriamo,dai. E’ giusto che anche loro possano salutarsi.»
Lo prese con il braccio e lo trascinò dentro,mimando un altro ciao con la mano a Zayn che ricambiò infastidito.
Una volta che entrarono in casa e fummo davvero soli le lacrime ricominciarono a solcare il mio viso.
Lo vidi fare una smorfia di..dolore? e lo vidi avvicinarsi a grandi falcare verso di me.
Quando mi arrivò ad un palmo prese il mio viso con entrambe le mani e mi guardò intensamente negli occhi,poi appoggiò la sua fronte contro la mia.
«Non piangere,non piangere,non piangere.» disse in un sussurro che se non fosse stato per mamma e Tom dentro l’avrebbe urlato; era stato soprattutto un urlo strozzato,detto con rabbia.
In tutta risposta presi a piangere di più e mi alzai sulle punte circondandogli il collo con le braccia.
«Come farò?» dissi fra le lacrime.
«Tu sei forte,ok?Sei bellissima,stupenda,meriti un ragazzo che ti dia attenzioni,che non ti faccia soffrire,ma soprattutto che non sia il tuo fratellastro.»
Era un addio?
Mi strinsi maggiormente a lui che mi teneva strette le braccia intorno alla schiena.
«Devi andare avanti amore..»
Mi aveva davvero chiamata amore?
In quel momento però non ci potevo far caso.
«Mi stai lasciando?» sussurrai staccandomi un po’ per guardarlo negli occhi.
«Ma cosa dici?Non ti lascerei mai. E’solo che lo sai,saremo a tanti kilometri di distanza,passerà il tempo e tu..» deglutì. «..sono sicura che ti innamorerai di nuovo,ma non di me.»
Singhiozziai e repressi la voglia di andare dentro e prendere a parole sia mamma che Tom e gli diedi un pizzicotto sulla spalla.
«Io m’innamorerò,è vero,ma sempre,solo ed unicamente di te,per sempre. Più saremo distanti,più ci mancheremo,più ti amerò,più ci ameremo.» dissi cercando di non far tremare la voce -tentativo vano-.
Sospirò e mi strinse fortissimo a sé.
«Ehi,cosa vogliamo fare?Restare qui?»
Il taxista si sporse dal finestrino rivolgendosi a Zayn ed io gli lanciai un’occhiataccia a cui lui rispose con una linguaccia,che bambino! Solo il taxista bambinone ci mancava!
Zayn si staccò leggermente girandosi indietro.
«Un attimo.» disse rifilandogli una brutta occhiataccia anche lui.
«Ma perché oggi mi guardano tutti male?!» si domandò. «Sarà il tempo!» si rispose da solo sospirando.
Scossi la testa e tornai con gli occhi a Zayn che non accennava a lasciarmi.
«E’ la stessa cosa anche per me.» rispose solo.
Fece sfiorare i nostri nasi più volte ed io ebbi voglia come non mai di andare con lui,ma era impossibile.
Annullò quasi le distanze fra noi sussurrandomi un «ne sei consapevole che ci sono tua mamma e mio padre che spiano dalla finestra?»
Chiusi gli occhi e gli lasciai un bacio a stampo.
«Non me ne importa niente. Devono vedere che al cuore non si comanda. E’vero,la situazione è sbagliata,ma noi siamo giusti,perfetti.»
Sorrise sulle mie labbra e si avvicinò lasciandomi un bacio a stampo e approfondendolo poi. Mi lasciai andare alle emozioni pensando che quella sarebbe stata l’ultima volta.
Senza volerlo un’altra lacrima mi solcò il viso e Zayn senza staccarsi da me portò una mano che era prima sulla mia schiena alla mia guancia asciugandola e stringendomi ulteriormente, che quasi temetti che mi stritolasse.
Un ultimo bacio e poi si staccò; aveva gli occhi lucidi,notai,ma si stava trattenendo.
Eggià,era tipico di Zayn sembrare forte,quando poi era fragile almeno quanto me.
Mi accarezzò ripetutamente la guancia e poi mi stampò un bacio sulla fronte.
«Ti amo.» sussurrò contro la mia fronte ad occhi chiusi.
«Ti amo anch’io.» sussurrai di rimando,non riuscendo però a fermare le lacrime.
Mi prese nuovamente il viso tra le mani e mi asciugò le lacrime,abbracciandomi ancora una volta e poi salì nel taxi.
Quest’ultimò iniziò a camminare e lui mi guardò anche dal vetro posteriore dell’auto finchè potè,ed io ricambiai.
Appena non fu più nella mia visuale scoppiai a piangere liberamente,portando quasi a proteggermi dal vuoto che aveva rimasto.
Lo amavo,e nonostante la distanza,nonostante tutto,non avrei mai smesso di farlo.
 

 

I’m baaaaaack!
E’inutile scusarmi per il ritardo ormai,penso che tutte abbiamo degli impegni soprattutto in questi ultimi giorni di scuola ed io sono la prima cc.
La settimana prossima sono piena di interrogazioni e davvero non so se ce la faccio ad aggiornare per sabato,il penultimo capitolo,escluso l’epilogo cc (se ci penso sto male,lol)
Comunque,come vi è sembrato il capitolo?
Si lo so che mi odiate.
MUAHAHAHAHAHAH malefica *-*
E lalalalalalalalalalala beh non so che dire,il momento è un po’ (un po’? E’ tragico!) per Kate e Zayn ed è arrivato tempo di dirsi ‘Goodbye’ (come dal titolo,lol)
Ho cercato di immedesimarmi più che potessi nella situazione pensando se fosse successo nella realtà ad una famiglia normale e ne è venuto fuori questo.
Beh,ho finito,voglio ricordarvi solo una cosa: NULLA E’ PERDUTO,MA NULLA E’ SICURO…
Con questa piccola fra succia vi lascio.
Per chi mi volesse twittare,fare amicizia,fare domande o qualsiasi cosa,potete trovarmi qui: @Petersavedme
Altrimenti sul gruppo della storia (su face book,ovviamente..Sono in vena di parentesi oggi? °-°) : https://www.facebook.com/notstrong?ref=stream#!/groups/152030918287392/
Siete tuuuuuuuuutte invitate per spoiler,chiacchierate,conoscenze ecc.
Un bacio,Giusy.
 

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Capitolo 24
*** Hope is the last to die. ***


CAPITOLO VENTIQUATTRO


Quando mi decisi ad entrare erano passate ormai due ore dalla partenza di Zayn; mi ero accasciata allo scalino vicino la porta d’ingresso e non mi ero mossa da li.
Mamma aveva provato a farmi rientrare ma l’avevo risposta con singhiozzi o grugniti di fastidio.
Mi asciugai le lacrime con il dorso della mano e rientrai,correndo dalla porta alle scale fino in camera mia e piansi per un altro po’.
Poi mi decisi e mandai un messaggio ad Abbey:

“Non ti ho chiamata perché non ne ho la forza. Ci hanno scoperti; Hanno mandato Zayn a New York a vivere dalla mamma,è partito due ore fa. Se i ragazzi si chiederanno il perché non si sia fatto vedere raccontaglielo. Sto malissimo. Non chiamarmi ti prego,non ce la farei a parlare. Scusami.”

Buttai malamente il cellulare sul letto e mi ci buttai a capofitto anche io.
Sembrava tutto così bello,tutto così semplice..sembrava quasi che avessimo vissuto in una favola,dove niente era proibito..E in un attimo era crollato tutto,ed era colpa mia.
Colpa mia perché non fossi andata in quel maledettissimo bagno a piangere per il mio maledetto fisico a quest’ora non ci avrebbero scoperti,anzi,staremmo ancora a coccolarci ignari della tragedia che prima o poi si sarebbe abbattuta su di noi come un temporale..
Però la verità era che dovevamo aspettarcelo,e se non ci avrebbero sorpresi insieme prima o poi avremmo comunque dovuto dirglielo.
Questa cosa però al posto di rincuorarmi mi desolò ancora di più ed io affondai la testa nel cuscino bagnandolo di lacrime.
 
Pochi minuti dopo mi arrivò un messaggio di Abbey,nel quale diceva di non preoccuparmi,che mi capiva e quando e se avessi avuto voglia di raccontarle tutto avrei potuta chiamarla; La ringraziai mentalmente e tornai con la testa sul cuscino.
 

Due giorni dopo ero nello stesso stato,non mangiavo,non stavo con mamma né con Tom,anzi,meno li vedevo,meglio mi sentivo.
Quel pomeriggio decisi di leggere un libro; ero stata sempre una grande appassionata e pensavo mi avrebbe aiutata a distrarmi.
Passarono le ore e se lo stomaco non mi avrebbe brontolato e costretta ad andare giù a mangiare qualcosa l’avrei finito lo stesso giorno.
Scesi le scale di corsa per non incontrare mamma,ma il tentativo si rivelò vano quando la incontrai in cucina che cucinava qualcosa che non m’interessai vedere.
Aprii velocemente il mobile contenente brioches,crakers ed altre schifezze ed estrassi una brioches al cioccolato,richiudendo il mobile e decisa a salirmene subito di sopra prima che sputassi tutto il mio disappunto e dolore a mamma.
«Kate.»
Ovviamente dovevo aspettarmelo che mi avrebbe chiamata.
Cercai di ignorarla e passare ma lei mi si parò velocemente davanti.
«Kate,ti prego.» quasi mi supplicò.
Alzai un attimo lo sguardo al suo viso e cercai nuovamente di fuggire,senza però risultati.
Così misi i mani sui fianchi decidendo di far almeno finta di ascoltarla.
«Cosa vuoi?» fredda e tagliente,guardandola negli occhi.
«Cosa ti sta succedendo? Non stai mangiando,stai sempre di sopra,non ci parli..» chiese quasi disperatamente,come se già non ne conoscesse il motivo!
Feci un sorrisino amaro.
«Come se non lo sapessi.»
«E’ per Zayn?»

E’per Zayn? E’ per Zayn? Ma faceva davvero? Mi stava prendendo per il culo?

Io stavo male da giorni e lei mi chiedeva una cosa che era per fare conversazione? Mi trattava come un’emerita deficiente,come se lei soffrisse di amnesia e non ricordasse.
«Mi stai prendendo per il culo?!» sbottai alzando la voce e non l’avevo mai fatto fino a quel momento.
La vidi sussultare e portarsi una mano alla bocca.
«Kate,io..» disse deglutendo ma non la feci finire.
Alzai la mano e le feci segno di smetterla.
«Arriva al punto.» distaccata e forse cattiva.
Respirò profondamente e deglutì,nei suoi occhi vidi delle lacrime insinuarsi agli angoli ma non mi faceva pietà,quelli che stavano male eravamo io e Zayn,ed era stata anche lei a causarlo.
«Tu e Zayn non potevate stare insieme,devi capirmi!»
«Capirti? Capirti cosa? Perché non potevamo stare insieme? Abbiamo lo stesso sangue? Non mi pare. Abbiamo fatto del male a qualcuno? Siamo una coppia di criminali? Neanche. Quindi qual è il tuo,il vostro fottuto problema?» gridai,in preda ad una crisi di nervi.
Stavolta una lacrima le scese lungo la guancia; incredibile!
Quella che doveva piangere in fondo ero io,ma ero talmente svuotata dalle lacrime,dalla mancanza di Zayn,che di lacrime non ne avevo più. Mi erano rimaste solo parole,cattive forse,ma era l’unica cosa che mi era rimasta.
«Vivevate nella stessa casa e poi cosa..come..Aah,non so più come dirtelo kate! Solo una cosa voglio dirti: ora mi stai sputando in faccia tutte queste parole,ma sappi che anche voi avete sbagliato.»
«Lo so che abbiamo sbagliato,cazzo! Abbiamo sbagliato a non dirvelo,ma non ad innamorarci!»
«Tesoro,sei disposta a fare una cosa?»
No,ovviamente,ma volevo sentire cosa aveva da propormi.
«Sarebbe?»
«Perché non mi racconti tutto dall’inizio,com’è andata?»
Quella domanda fu un colpo al cuore; rivivere tutti i momenti passati con lui,tutto da capo..E poi a lei cosa importava? La mia testa gridava ‘non dire niente,rifiuta e Sali di sopra’,ma il mio cuore urlava più forte una sola ed unica parola: SPERANZA.
 
Dopo che ci fummo sedute sul divano le raccontai tutto e mi ritrovai sorpresa da me stessa dalle parole che le avevo sputato in faccia prima alle parole dolci,i sorrisi che ricordavano me e Zayn a mamma con tutta la naturalezza del mondo. Forse perché non le avevo mai nascosto niente,mi ero sempre confidata ed era la prima volta che succedeva quel casino.
Mi scese anche qualche lacrima nel raccontare e tralasciai i particolari piccanti,lasciando posto a delle ‘provocazioni’, come le avevo raccontato.
Ovviamente non le avevo raccontato della nostra prima volta,ma incredibilmente fu lei a chiedermelo.
«A mio discapito devo dire che dal tuo racconto vi amate tanto,troppo..»
Annuii.
«Troppo per essere separati.»
«Dimmi la verità,al mio matrimonio avete…» deglutì ed io capì subito dove voleva arrivare.
Abbassai lo sguardo imbarazzata.
«N-no..»
Lei sorrise e mi accarezzò la guancia.
«Kate,tesoro,non sei più una bambina,non ci sarebbe niente di male,dimmelo.»
Diventai ancora più rossa in viso ma optai per la sincerità.
«Si.»
Lei s’irrigidì e subito mi pentii di quella confessione,ma poi mi abbracciò di slancio.
«Sei una donna ora.» mi sussurrò ed io sorrisi involontariamente.
Era pur sempre mia mamma.
«Mi manca.»
«Lo so,tesoro…»
Non seppi fino al giorno dopo ciò che voleva dire,ma nel mio cuore capii a volo che non tutto era perduto.
 
Dopo la chiacchierata con mamma me ne andai di sopra sdraiandomi sul letto e mandai un messaggio  Zayn:

“Mi manchi.”

La risposta non tardò ad arrivare.
 

“Anche tu. Ps. Mamma vuole conoscere a tutti i costi la ragazza che mi ha rubato il cuore e le ho promesso che la conoscerà presto. Vorresti?”

 

Il mio sorriso si aprì a trentadue denti.


“Scherzi?Non desidero altro.”
 

Dopo pochi minuti rispose.
 

“Ti amo.”
 

Una fitta al cuore mi colpì e fui altrettanto veloce a rispondergli.
 

“Mai quanto ti amo io.”
 

E con uno strano sorriso sulle labbra mi addormentai.
 
Poche ore più tardi sentii suonare il campanello e mi precipitai ad aprire: Abbey.
All’inizio fui tentata di dirle che non mi andava di parlarne,ma quando la guardai bene in viso con le lacrime agli occhi e vidi ciò che aveva tra le mani cambiai velocemente idea. Capii subito che forse quel giorno era il più importante della sua vita e quello che se fosse risultato positivo gliel’avrebbe cambiata,sia a lei che a Louis,in tutti  i sensi,ed io misi il mio dolore in tasca e raccolsi la sua ansia come se fosse la mia,decisa a starle vicina ed aiutarla qualunque cosa fosse risultata.
 

 
 

I’m baaaaaaaaack

Sono tornata,sisi.
Fortunatamente ho altre due interrogazioni da scontare e poi è finita,yeeeeeep!
Allooora,sul capitolo c’è poco da dire..
Savannah in un modo o un altro ha compreso l’amore che provano Kate e Zayn e Kate si è addolcita un po’ nei suoi confronti.
Se ci fate caso in qualche frasetta c’è dello spoiler..se siete capaci di individuarlo vi do 100 euro! AHAHAHA no dai,è facilissimo e lo capirete tutte.
Abbey è da lei in lacrime e con qualcosa tra le mani ed è spaventata…uhm..cosa può essere? Qualcuno presuppone qualcosa?
Intanto ci avviamo verso la fineeee. Eggià,un altro solo capitolo e poi l’epilogo,ma non disperate,come già accennato ci saranno anche nell’altra storia,il seguito di questa,con il loro strano rapporto. Voi presupponete che ci siano insieme o separati?
Io spero insieme,lol. Poi non si sa,eh..
Ricordo per chi volesse contattarmi,fare amicizia,prendermi a parole,potete trovarmi su twittaaaaah: @Petersavedme (Peteruccio amoruccio)
E il gruppo della storia: https://www.facebook.com/#!/groups/152030918287392/
 
Alla prossima settimana.
Alohaaaaaaa. <3
 

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Capitolo 25
*** Love is stronger than everything ***


CAPITOLO VENTICINQUE

«Abbey,entra!» le dissi,mettendomi di lato e facendola passare,poi mi richiusi la porta quando lei fu entrata.
«Andiamo su.» dissi e mentre passavamo dal soggiorno alle scale salutò con un cenno mamma.
Ci chiudemmo in camera e lei si buttò affranta sul mio letto,col viso basso e le lacrime agli occhi; mi inginocchiai di fronte a lei e le posai una mano sulla gamba.
«Hey,cosa è successo?»
«Io..Io sono un’amica orribile..» si alzò dal letto. «non dovrei essere qua,tu hai già i tuoi problemi,non dovevo farlo,scu-scusami,me ne vado..» e così dicendo si avviò verso la porta ma fui più veloce e mi ci parai davanti.
«Hey,hey,tu non vai da nessuna parte! Non ti muovi di qui finchè non mi dici cosa sta succedendo,e non sei un’amica orribile,sei un’amica speciale e sono fortunata ad averti,lo sai? Non molte sarebbero state in grado di sopportarmi in questo momento,tu si! Tu ci sei sempre per me,ed io ci sarò sempre per te,sappilo. Quindi ora torna a sederti su quel letto,fa’ un respiro profondo e raccontami cos’è quella cosa che hai tra le mani e come posso aiutarti,okay?»
A queste parole sembrò calmarsi e si andò a sedere di nuovo sul letto,ed io a fianco a lei e le presi la mano incoraggiandola.
«Io..io..» alzò lo sguardo e mi guardò negli occhi. «Penso di essere incinta.»
Spalancai gli occhi a quell’affermazione sorpresa,anche se in realtà l’avevo già capito.
«..Ma non ne sono sicura.» aggiunse.
Tirai un sospiro di sollievo ma mi accertai che lei non mi sentisse.
«Senti un po’,l’hai detto a Louis?»
Lei spalancò gli occhi.
«Io..No,non gliel’ho detto..Per favore Kate,non dirgli nulla,per favore! Ho paura!»
«Calmati Abb! Non dirglielo non servirà a nulla! Primo motivo: perché se verrà confermato da questo test dovrai comunque dirglielo e sarebbe peggio, lui si incavolerebbe perché non glielo hai detto. Secondo motivo: lui ti capirà e sosterrà,le cose si fanno in due e se l’avete fatto succedere,senza preoccuparvi ulteriormente di non avere precauzioni o che ci siano stati problemi con esse,vuol dire che lui sarebbe solo felice. Terzo motivo e il più importante: Louis è stupendo,è un amore di ragazzo,e ha sempre sognato di avere un figlio,quindi se questo dovesse succedere davvero,stai tranquilla che lui lo accetterebbe.»
«Ho paura di come possa prenderla.»
«Questo non è importante; a tutti capita un momento di debolezza,e se lui reagirà male poi si renderà conto che non è la cosa giusta reagire così e che questo sia il dono più bello. Fidati,lo conosco da tanto tempo.»
Lei alzò riluttante e dubbiosa lo sguardo su di me.
Poi deglutì.
«Non dirmi che..» deglutì di nuovo ed io rimasi perplessa.
«Cosa?» domandai per spronarla.
«..Che Louis ha già un figlio.»
Spalancai gli occhi e poi scoppiai in una fragorosa risata,sebbene non fosse né il luogo,né la situazione adatta.
«Ma cosa dici,Abb?Louis ama solo te e no,non ha figli,almeno che non lo concepisci tu!»
Tirò un sospiro di sollievo e iniziò a ridere anche lei.
«AHAHAHAHA che stupida sono stata a pensare male! Sono proprio una sciocca!»
Annuii sorridendole,felice che almeno le avevo strappato un sorriso.
Si rabbuiò di nuovo.
«E poi come lo dico ai miei genitori?»
«Abbey,» sospirai. «Ancora non sai nemmeno l’esito del test! Per quanto mi riguarda può anche essere un falso allarme ed ora per prima cosa chiama Louis,fallo venire qui e parlagli,e fa con lui il test di gravidanza. Quando tu lo farai,lui ti aspetterà nella mia stanza e guarderete insieme il risultato,okay?»
«Ma..»
«Niente ma!» presi il suo cellulare che aveva buttato sul letto in mano e glielo sventolai davanti agli occhi. «O chiami tu o chiamo io.»
 
Un quarto d’ora dopo Louis era corso a casa mia,preoccupato dalla voce di Abbey,che gli aveva solo detto che gli doveva parlare di una cosa importante.
Appena entrò in camera mia,lasciai un bacio sulla guancia ad entrambi e scesi giù, lasciandoli a ciò che sarebbe accaduto e in attesa. Suonarono il campanello ed aprii: erano Harry,Niall e Liam,che mi abbracciarono comprensivi,ed io non fui mai contenta come in quel momento di aver il loro sostegno. Ci sedemmo sul divano e mi preparai a raccontargli dall’inizio come eravamo stati scoperti.
 
Louis’s pov

Quando Kate scese giù,alzai lo sguardo verso di Abbey che sedeva sul letto,mentre io ero a braccia conserte di fronte a lei.
Alzai un sopracciglio.
«Abb,allora?Cosa devi dirmi?»
Aprì un attimo la bocca e poi la richiuse,rimanendo il suo sguardo fisso a terra.
«Abb?» la richiamai.
Non mi rispondeva e solo quando vidi una lacrima cadere dai suoi occhi e raggiungere direttamente la moquette mi avvicinai a passi veloci a lei,sedendomi accanto .
Le alzai il viso con le dita e quello che vidi mi fece avere un tuffo al cuore: stava piangendo.
«Abbey!»
«..»
«Abbey! Cos’è successo? Mi fai preoccupare così!»
«Io..»
«Hey,non succede niente,» la abbracciai. «Shh,tranquilla..»
Parve calmarsi dopo un tempo indefinito che mi mise più ansia del previsto.
«Allora?» chiesi cercando di non apparire troppo oppressivo.
Si staccò lentamente da me e mi guardò direttamente negli occhi; intrecciai le mie dita con le sue e aspettai che parlasse,in trepidazione.
Boccheggiò ancora,quando cercò di parlare ed io non so come feci per mantenere la calma; mi stava mettendo agitazione e non sapevo fin quando avrei resistito.
Si girò e prese qualcosa dietro la sua schiena e me lo mostrò.
All’iniziò non identificai cos’era,arrivai a pensare che avesse solo comprato un giocattolo,aveva voglia di giocarci e si vergognava,ma quando osservai bene il quasi tubicino con il micro schermo e la scritta “TEST DI GRAVIDANZA” sulla scatola mi sentii mancare.
Boccheggiai anche io,facendo guizzare gli occhi dal test a lei che mi guardava in attesa con evidente paura.
Provai emozioni contrastanti: sorpresa,paura,felicità…
Dopo un tempo che parve indefinito e non credo solo a me,le sorrisi e mi fiondai su di lei abbracciandola.
La presi alla sprovvista perché lei spalancò gli occhi più sorpresa di me.
«L’hai già fatto?» chiesi una volta staccatomi.
«No,dovrei farlo ora..» mi rispose tremante.
Le presi le mani.
«Dai,ti aspetto qua. Voglio vedere il risultato insieme a te. Se sarà negativo va bene,abbiamo una vita davanti e vuol dire che non è il nostro momento..Se è positivo…sarò la persona più felice del mondo!»
Lei rise e mi strinse forte a sé,poi si avviò con il test in bagno,mentre io mi risistemai sul letto e pregai che il tutto andasse per il meglio,qualunque fosse stato l’esito.
 
Zayn’s pov
Ero sdraiato sul letto guardando il display del mio cellulare che s’illuminava a e rispegneva a tratti. Misi la voce su ‘impostazioni’ e allungai i secondi che dovevano tenere acceso più al lungo il display. Niente poteva mai distrarmi dal guardarla.
Bussarono alla porta e urlai un ‘avanti’.
Mamma mi sorrise e si appoggiò sul letto accanto a me.
«Che fai?» mi domandò con premura,accarezzandomi il braccio.
Incassai la testa nelle spalle.
«Lo so che ti manca,lo so che è difficile,ma devi farti forza..Qual’ora lei voglia venire qui a New York non ci sono problemi,te l’ho detto di già,-a proposito,cosa ti ha detto al riguardo?- ci parlerei io con Savannah e con Tom,tutto pur di vedere su quelle labbra di nuovo il sorriso.» mi disse ed io non potei fare a meno di sorridere di nuovo.
«Ha detto che non desidererebbe altro che conoscerti.»
La vidi alzare gli angoli della bocca e piegarli in un sorriso pieno d’affetto.
«Non ce l’hai una sua foto?»
«Certo.» le dissi e le mostrai il display del mio cellulare a touch.
Lei non lo sapeva,gliel’avevo scattata di nascosto prima che ci scoprissero,quando era andata in bagno; L’avevo seguita e mentre si guardava allo specchio l’avevo scattata,poi l’avevo vista piangere e mi ero precipitato a consolarla.
«E’ bellissima.»
La voce di mamma mi riportò alla realtà,interrompendo il percorso dei miei pensieri che andavano a sfociare in brutti momenti.
Sorrisi.
«E’la ragazza più bella che abbia mai visto. Forse non per tutti,ma per me si. E’perfetta. Eppure ha dei complessi d’inferiorità e non so perché..Si vede grassa,brutta,ed io la ucciderei quando lo dice perché per me è perfetta,potrebbe anche pesare 130 kg oppure avere i brufoli o le lentiggini,sarebbe comunque stupenda.»
Nel dire queste parole avevo guardato il mio copriletto e quando alzai lo sguardo notai che mamma aveva diverse lacrime sul viso.
Ne fui sorpreso.
«Sei proprio innamorato! Quando vivevi qui non facevi altro che uscire e tornare la notte tardi,avevi ogni giorno ragazze diverse,non interessava fidanzarti..Sono fiera di te,bambino!»
E mi abbracciò.
«Mamma,dai,non sono più un bambino!» cercai di togliermela di dosso,anche se era un vano gesto per non piangere anch’io.
Kate mi aveva cambiato,a sua insaputa.
Lei rise e squillò il telefono di casa; si alzò e quando arrivò alla porta mi mandò un bacio volante che io ricambiai.
Mamma era insieme a Kate ciò che di più amavo al mondo.
Nel frattempo presi la chitarra e strimpellai qualcosa,ripensando alla proposta fatta da quel signore nel parco,qualche settimana prima. Mi sarebbe piaciuto moltissimo partecipare a quel talent.
Da sotto sentivo risa ed elogi a qualcuno,ma non sapevo mamma con chi parlasse al cellulare,né di cosa stessero parlando.
Solo quando la sentii salire le scale e venire verso camera mia m’incuriosii.
Senza bussare fece la sua comparsa con il telefono all’orecchio e un sorrisone a 32 denti.
Si morse il labbro inferiore,vizio da adolescente che non si era mai tolto.
«Zayn,è per te!»
Mi porse il telefono e con un altro sorrisone si chiuse la porta alle spalle lasciandomi solo e scendendo le scale a due a due –le contai-,come una bimba di due anni felice; ecco anche per quale motivo amavo mia mamma.
Posai la chitarra sul letto e mi portai il telefono all’orecchio,chiedendomi chi potesse essere.
«Pronto?»
La voce dall’altra parte non mi diede il tempo di parlare,perché iniziò a farlo di per sé.
Aggrottai la fronte e con un po’ di fatica riuscii a stare dietro al suo discorso.
Alla fine capii il sorrisone di mamma,ma capii ancora di più il mio,mentre il cuore nel petto faceva le capriole.
L’AMORE E’ PIU’ FORTE DI TUTTO.
 
Kate’s pov
«..E quindi è andata così?» domandò Harry,più ripetendolo a sé stesso che a me.
Annuii,mordendomi il labbro inferiore,scossa dalla voglia di piangere,ma mi trattenni.
Sentii uno scricchiolio di passi sulle scale e tutti ci girammo.
Louis e Abbey scesero mano nella mano sorridendo ed io provai gioia solo a vederli sorridere,sebbene non sapessi il risultato.
Vedendo lo sguardo di tutti sorpreso addosso,Louis cercò il consenso di Abbey e poi parlò.
«Ragazzi,Abbey sospettava di essere in dolce attesa..» La bocca dei ragazzi si spalancò dalla sorpresa. «..ma siamo lieti di dirvi che è stato un falso allarme!»
Tutti si alzarono ed andarono ad abbracciarli,compreso io,dicendogli che qualunque fosse stato l’esito erano comunque due coglioni.
Risi pensando al modo ‘affettuoso’ che avevano gli uni nei confronti degli altri.
Scossi la testa e ci buttammo di nuovo tutti sul divano,mangiando popcorn e ridendo,e per un attimo pensai a quanto fosse stato bello se Zayn ci fosse stato,ma Harry mi ridestò dai miei pensieri facendomi il solletico.
«Non devi piangere!» mi ammonì.
 
Andarono via soltanto quando si fece buio e mamma mi telefonò dicendomi che passavano la notte fuori; provai a chiedere il perché visto che era un giorno come gli altri,ma mi rispose con un ‘poi saprai,tesoro’ ed io arrivai a pensare che fosse incinta e quel pensiero andava man mano a prendere forma nella mia mente.
Andai a farmi una doccia legando i capelli in uno chignon disordinato e poi misi il pigiama,scendendo giù e preparandomi un panino,che mi avrebbe fatto compagnia nella pietosa serata passata sicuramente a piangere davanti alla tv per film d’amore dai finali tristi,che rispecchiavano la situazione mia e di Zayn.
Mi sistemai sul divano,ma quando cercai il telecomando mi accorsi di averlo lasciato sul tavolo in cucina quando mi ero preparata il panino.
Imprecai mentalmente alzando gli occhi al cielo e andai in cucina riprendendolo,poi tornai nel soggiorno,ma proprio quando mi stavo sedendo suonarono alla porta.
Mi domandai vivamente chi fosse alle dieci di sera,se i ragazzi erano andati via già da un bel po’ e mamma con Tom avrebbe passato la notte fuori.
Sbuffai e mi rialzai,imprecando contro chiunque fosse al di là della porta.
Arrivai all’ingresso e girai la maniglia,aprendo la porta.
Ebbi solo il tempo di guardare a terra e scorgere un trolley,QUEL trolley che aveva usato per mettere dentro i vestiti prima di andare,che il cuore arrestò la sua corsa. Alzai lentamente il viso,quasi con la paura che fosse qualcun altro,ma quando lo guardai in faccia e inchiodai i miei occhi -già pieni di lacrime di commozione e preparata psicologicamente a saltargli addosso per dirgli quanto cazzo mi era mancato in quei giorni-,ai suoi capii che lui era li…E CHE L’AMORE E’ PIU’ FORTE DI TUTTO.

 

 

I’m baaack.
*Si asciuga le lacrime*
E finalmente il tanto atteso happy ending è arrivato!
Ad un certo punto avevate creduto che non ci fosse stato,vero?
Eh,sono brava a depistare.
Niente,avevo in mente un discorso da fare ma me lo sono scordato,quindi sono senza parole ora. (Strano :o)
          Questa è stata la mia prima ff in assoluto,perché prima avevo e ho in corso un originale,e quindi s.b.a.s.e è stata la prima,e fortunatamente ha raggiunto un buon numero (taaante) visualizzazioni e commenti positivi.
Io sono davvero senza parole!
Voglio dirvi solo due cose e poi me ne vado:
Allora,la prima è che mi sono affezionata tantissimo a questa storia,l’ho scritta con un’energia incredibile ed è andata a buon fine; mi dispiace lasciarla,ma proprio perché mi sono affezionata non solo io ma anche voi ho deciso che ci saranno nel seguito di questa,dove i protagonisti saranno Harry e Megan (poi vi metterò uno spoiler sul gruppo..).
A proposito del gruppo,una volta che pubblicherò il primo capitolo del seguito (di cui ancora decido il nome >.< ) sarà cancellato proprio perché sarebbe inutile tenerlo se la ff è finita,ma ne creerò un altro per l’altra.
La seconda cosa è che in questi giorni avrete l’epilogo e preferisco non scrivere le note d’autrice (se così mi posso definire) sotto,perché altrimenti…bho,rovina l’atmosfera (?) visto che anticipa un nuovo inizio,una nuova storia,una nuova coppia.
Terza cosa,che non doveva esserci ma che ho messo: Ringrazio infinitamente tutte le ragazze che hanno letto –anche silenziosamente- la storia,chi ha recensito,chi l’ha messa tra le seguite/ricordate/preferite ecc ecc . Ringrazio tutte indistintamente,grazie per la fiducia e grazie per i complimenti,grazie per i consigli,grazie per tutto!
Spero vivamente che mi seguirete anche nell’altra ff,mi fareste ancor più felice di quanto non lo sono,se vi fa piacere manderò un messaggio a tutte voi una volta pubblicato il primo capitolo.
Per chi volesse parlarmi,domandarmi qualcosa,picchiarmi,tirarmi i pomodori,mi trovate qui: @Petersavedme
Mentre il gruppo della storia è questo: https://www.facebook.com/#!/groups/152030918287392/
 
GRAZIE. VI VOGLIO UN GRAN BENE. <3
 

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Capitolo 26
*** The happy ending..and e new beginning. ***


EPILOGO


Due anni dopo…


 
In breve la sera del ritorno di Zayn era andato così:
mi ero ritrovata Zayn davanti alla porta di casa,che mi sorrideva e aspettava qualcosa,qualche reazione; Fatto sta che gli occhi mi si erano riempiti di lacrime e non riuscivo a fare niente tanto ero sconvolta e felice.
Quando,due lunghi minuti dopo riuscii a fare un passo in avanti e il mio cuore ritornò a battere,decidendo così di farmi ancora vivere,saltai letteralmente addosso a Zayn che sembrò preparato a quella reazione e sorrise sulla mia spalla,lasciandomi un bacio li e sul collo.
Devo davvero dire cosa è successo dopo?
Mi ha portato in braccio da li,chiudendo con un calcio la porta e lasciando fuori la valigia,di cui ci siamo accorti l’indomani mattina quando sono tornati mamma e Tom e l’hanno portata dentro; siamo saliti fino in camera sua e poi là,beh,abbiamo recuperato tutto il tempo perso.
«Ti amo,ti amo,ti amo.» avevo sussurrato stringendogli il viso con entrambe le mani.
«Ti amo anche io amore. Mi sei mancata un casino questi giorni,credevo di impazzire senza te.» aveva sussurrato in risposta continuando a baciarmi mentre mi adagiava sul letto ed io prendevo a sfilargli la maglia.
A quelle parole subii un tuffo al cuore,mi sembrava sempre una sorpresa quando delle parole dolci uscivano dalla sua bocca,non riuscivo ancora ad abituarmi,in fondo fino a qualche mese prima era uno stronzo insensibile,o almeno lo pensavo.
Sorrisi a quei pensieri e lui s’immobilizzò.
«Ridi di me?»
Scossi la testa.
«Rido perché non riesco ad abituarmi a sentirti dire parole dolci.»
Sorrise anche lui e rilassò i muscoli riprendendo a togliermi i vestiti.
«Abituati,amore.» disse ricalcando sull’ultima parola,come a prendermi in giro.
Risi e poi senza dire una parola ci sfilammo i vestiti e ci guardammo negli occhi prima di compiere quel passo,come la prima volta; In quel momento non c’era spazio per le spiegazioni,l’amore prendeva il sopravvento,sarebbe arrivata la parte dei perché poi.
Dormimmo profondamente accoccolati e solo quando sentii il canto degli uccellini aprii gli occhi.
Guardai la sveglia: erano le 8:00 e a momenti sarebbero tornati mamma e Tom.
«Zayn!» lo toccai sulla spalla nuda.
Un mugolio in risposta.
«Zayn!» lo richiamai. «A momenti arriveranno mamma e Tom»
«E quindi?» disse con la voce impastata. «Lo sanno che ci amiamo.»
Poi si girò e mi circondò il fianco con la mano,facendo aderire il petto alla mia schiena.
Aggrottai la fronte non sapendo cosa dire,il tutto mi sembrava ancora irreale e doveva spiegarmi se era scappato o se era successa qualche altra cosa.
«Si,però una cosa è che sappiano che ci amiamo,un’altra è che ci trovino a letto. Insieme. Senza vestiti.»
Ridacchiò sulla mia spalla e mi diede un bacio.
«Dai,non ti preoccupare.»
Sbuffai e mi liberai dalla sua stretta.
«Scusa Zayn,io mi preoccupo. Ora tu ti giri,io mi vesto,scendo giù a preparare la colazione e ti aspetto li e dovrai raccontarmi tutto.»
Li sembrò svegliarsi del tutto e appoggiò la testa sul gomito.
«Hai ancora vergogna a vestirti davanti a me?»
Possibile che nonostante gli avessi articolato una frase lui ne voleva capire solo una parte?
Beh,d’altronde anche io avevo questo difetto.
Mi feci rossa d’imbarazzo.
«Si. Quindi ora se vorresti girarti..»
Lui mise le mani sul viso e rise.
«Non ci posso credere!»
Alzai gli occhi al cielo.
«Giuro che se non fai come ti dico avrai una botta in testa!»
«Uuuh,violenta!»
Lo guardai male e lui alzò le mani in segno di resa e si girò dall’altra parte.
Presi la biancheria e tutto l’occorrente e mi avviai verso il bagno decidendo di darmi prima una sistemata.
«Ho cambiato idea,vado a lavarmi.»
«Fa’presto,devo andare anche io!»
 
Venti minuti dopo eravamo giù a fare colazione,uno di fronte all’altra.
«Allora? Mi spieghi com’è andata tutta la storia?» gli chiesi,mentre inzuppavo il cucchiaio nel latte e prendendo i cereali.
«Non ci crederai: Ero disteso sul letto a fare niente,quando arriva mamma e dice che c’è una telefonata per me,e indovina chi era? Tua mamma. Poi pure papà mi ha parlato..In breve Savannah ha detto che hanno capito che ci amiamo,che loro sanno che anche noi ammettiamo le nostre colpe in parte e loro si assumono le proprie,cioè quella di averci separato. Ha detto che l’amore è più forte di tutto e loro non sono nessuno per dividerci e negarci di vivere quest’amore,perché in fondo non siamo neanche fratelli,e mi ha detto che potevo tornare anche subito.»
Spalancai la bocca dalla sorpresa.
«Ecco perché hanno trascorso la notte fuori…»
Lui sorrise e tornammo a mangiare.
Quando tornarono mamma e Tom li abbracciammo fortissimo e li ringraziammo,loro ci sorrisero felici.
 
Qualche tempo dopo ci permisero di viaggiare a New York –dove restammo per 15 giorni- ,per andare a conoscere la mamma di Zayn,che trovai assolutamente deliziosa e che mi accolse in casa sua come se fossi un’altra figlia,e dire che mi trattava come una principessa è riduttivo.
Zayn con i ragazzi,decisero invece di contattare il signore che gli aveva fatto quella proposta per il talent e accettarono; Si presentarono li come gruppo e diventarono subito i beniamini del pubblico,anche se con i giudici c’erano alti e bassi,erano comunque professionisti e volevano solo migliorarli. Arrivarono al terzo posto e incisero un album che riscosse moltissimo successo,e molte volte furono costretti ad allontanarsi per i tour in tutto il mondo,ma sia io che Abbey eravamo sempre con loro.
Le fans erano dolcissime e molto…affettuose,e ogni volta che incontravano  me ed Abbey ci dicevano quanto fossimo fortunate ad avere Zayn e Louis,e molte di loro sognavano di entrare nelle grazie degli altri ragazzi della band,sperando di avere la nostra stessa fortuna. Ma nessuno e penso proprio nessuno potrebbe essere stato mai in grado di amarli come li amavamo io e Abbey,che li avevamo conosciuti prima del loro successo e per come erano dietro le telecamere.
 
Dopo tre mesi dal matrimonio,mamma era in dolce attesa,e nacque Andrew,un bimbo bellissimo.
Con la nascita del nostro fratellino e la nostra relazione,s’iniziavano a dare segni di disagio da parte sia di mamma che di Tom,così,adagiati dall’alto stipendio che Zayn prendeva affittammo una casa tutta nostra,piccola ma accogliente e ci trasferimmo la,e ovviamente nessuno ebbe niente in contrario,anzi,ci fecero capire che era stato meglio così.
I mesi passavano,così come gli anni; il successo della band cresceva,tanto che incisero un altro album e la relazione mia e di Zayn ed anche quella di Abbey e Louis andava a gonfie vele.

«Amore?»
La voce di Zayn mi riportò alla realtà.
«Si?» chiesi girandomi verso di lui.
Si sedette di fianco a me.
«Che stavi facendo?» mi diede un bacio sulla guancia.
«Stavo rivivendo i nostri momenti insieme.»
Sorrise.
«Stanno arrivando Harry e Megan,sarà meglio scendere,no?»
Annuii.
«Si,scendiamo!»
Ci alzammo e scendemmo le scale abbracciati,trovando i ragazzi che erano appena arrivati in salotto.
«Ancora arrivano Harry e la giornalista?» domandò Niall.
Scossi la testa.
«Saranno qui a momenti.»
Mi sorrisero e ci buttammo tutti sul grande divano,aspettando l’arrivo di questi ultimi.
Quello che non vi ho ancora detto è che un giorno –durante un anno di pausa dei ragazzi- fu chiesto a Zayn e agli altri ragazzi di un sevizio da fare con una giornalista: due mesi di convivenza,nella quale la giornalista doveva conoscere per davvero uno dei ragazzi e pubblicare ogni settimana un articolo su cosa ne pensava di lui –il giornale volevo fare il boom di vendite,certo,erano famosi ormai i ragazzi!-.
Zayn e Louis rifiutarono immediatamente,Niall anche,perché voleva trascorrere più tempo con la sua famiglia in Irlanda e Liam era troppo tranquillo per farlo,così rimase Harry,che aveva ancora la testa calda ed era uno spirito libero ed accettò.
Iniziarono quella ‘convivenza’ a Chelsea,a due ore da Londra,e lo sentii sempre più al cellulare mentre mi diceva che non era una ‘vecchia giornalista’ come lui si aspettava Megan,ma una ventenne bellissima,che lo faceva divertire perché non stava ai suoi ordini ed era l’unica a tenerlo in riga.
Qualche giorno prima avevo avuto il piacere di conoscerla almeno per telefono,anche se non come pensavo,visto che mi aveva dato della ‘puttana’,ma semplicemente perché pensava che fossi una delle ragazze di Harry. Non smettevo di ridere quando Harry le aveva detto chi ero e dal tono irritato di voce con cui mi aveva affibbiato quel bel nomignolo capii che c’era interesse nei confronti di Harry,sebbene lui mi avesse detto che era fidanzata e mi aveva spiegato che tipo di ragazzo era,e per l’amor del cielo,doveva subito porre un rimedio,era un monotono e noioso ragazzo impegnato che non le dava un minimo d’attenzione,aveva bisogno di qualcuno più istintivo,più passionale,più allegro,più..Harry. Eggià,Harry era il ragazzo perfetto per lei,e lei era la ragazza perfetta per lui: decisa,determinata,acida quando serviva –come mi avevo raccontato lui almeno- , riusciva a metterlo in riga e aveva un deciso bisogno di affetto. Ed io ero sicura che quei due si completavano,in un modo o nell’altro,seppur l’incontro era stato casuale,si completavano.
E mentre guardavamo la tv pensai che quello era un nuovo inizio,una nuova storia,una nuova coppia,un nuovo amore.

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