le tue labbra... le tue mani...

di blackdavil
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** abbandonarmi tra le tue braccia ***
Capitolo 2: *** fuga tra i rami ***
Capitolo 3: *** Inutili chiacchiere(Quiete prima della tempesta) ***
Capitolo 4: *** Prigionia ***



Capitolo 1
*** abbandonarmi tra le tue braccia ***


Le tue labbra... le tue mani...

Note iniziali: Dedicata a Alejandralvarez, una persona e una scrittrice stupenda che riesce sempre a tirarmi su il morale!

Capitolo primo: Abbandonarmi tra le tue braccia

La guerra era appena inziata...

Eragon si girò dalla parte opposta, non riusciva a prendere sonno. I gemelli erano morti, il re era morto e i popoli si stavano riunendo formando eserciti tanto grandi da essere ricordati per mille anni ancora. -E sia. Prendo la mia eredità da te, fratello. Addio- Murtagh.. erano passati due mesi.

Improvvisamente sentì un rumore da dietro una stalagmite -Saphira- pensò il giovane, in quei giorni non si sentiva bene. E neanche lui. Tornò a coricarsi. Chiuse gli occhi sperando ardentemente che il sonno si decidesse a coglierlo. Ma il suo nervosismo cresceva, sentiva le gocce cadere dal soffitto, il lieve (lieve???) russare di Saphira e dei cavalli per non parlare del.. ancora quel rumore. Si girò verso il fuoco, dove poco distante dormiva Arya. Si chiese se valesse la pena di svegliarla.. poteva anche essersi sbagliato (A buon ragione visto che lo fai SEMPRE), poi decise di non rischiare. Dopo la litigata di quel pomeriggio era inutile farla ulteriormente arrabbiare. Prese la spada e con passo lento uscì dalla grotta.

L'aria era fresca, d'un autunno giovane, iniziato da poco. La valle era enorme, il luogo ideale dove nascondersi. -StRiCT- ma pensò Eragon non introvabile. Vide delle ombre sopra la sua testa, Principianti.. (avesse parlato chissà chi poi!) un attimo dopo due urugai gli piombarono alle spalle, prima che riuscissero a toccarlo furono sbalzati giù, nella gola, da una magia. Eragon si guardò attorno aspettando altri attacchi, rimase fermo per diversi minuti, ad aspettare. La valle era silenziosa, sinistra quasi.. improvvisamente sentì un rumore dietro di sé

-Stà tranquilla Arya, ce la faccio da solo, torna a dormire-

-Da quando credi io sia una donna?- Eragon sentì il suo cuore fermarsi mentre una lama, rossa, costringeva il suo collo a piegarsi. Voleva urlare! Anche se il suo volto era coperto quella spada non poteva ingannarlo. Come aveva fatto a non percepire la sua presenza?

-Che vuoi traditore?-

-Chiama il tuo drago- vedeva delle ombre dietro di lui, sicuramente altri urugai, ma avevano qualcosa tra le mani, dal rumore metallico... catene!

-Mai!-

-Bene, allora andrò a prenderla da solo..- fece dei segni alle creature che si avvicinarono alla grotta

-Che diamine gli hai ordinato?-

-Le solite cose.. Preparatevi ad attaccare e Oltre al drago c'è un elfa, uccidetela-

-No!- Murtagh premettè di più la lama sul collo del minore

-La scelta è tua- Eragon chiuse gli occhi conbattuto

-Saphira- Murtagh sorrise mentre dalla caverna si udivano i passi del drago. I urugai indietreggiarono spaventati, ma un' occhiata del comandante li fece subito riprendere posizione. Murtagh li guardò, poi alzò una mano, cinque.. quattro.. tre.. due.. uno... ma in quel momento Eragon gli diede una gomitata buttandolo a terra

-SAPHIRA SCAPPA E' UNA TRAPPOLA!- Il drago emise un ruggito tale da far franare la montagna vicino. Si vide uscire dalla grotta del fumo. Eragon si buttò a terra. Una fiammata colpì gli urugai facendoli correre impazziti mentre bruciavano, molti caddero nella gola. Fece per alzarsi quando sentì una catena colpirlo alla gola e incastrarsi al suo braccio destro. Non si rese conto di cadere fin tanto non vide Arya davanti a lui urlare il suo nome. Si voltò verso l'ignoto.Acqua! Aveva ancora una possibilità, alzò le braccia nel vano tentativo di scagliare qualche magia. Le catene però non facevano altro che ostacolarlo. Prese con la mano la base degli anelli e spinse forte per liberarsi almeno la spalla. La pressione aumentava... l'acqua sempre più vicina... Con uno scatto improvviso la catena scivolò appena dalla sua spalla. Eragon gridò con tutto il fiato che aveva in corpo e cominciò a scagliare a raffica raggi luminosi. L'acqua era sempre più vicina e ad ogni raggio un pezzo della sua energia scompariva in quell'abisso scuro. Pregò la buona sorte e chiue gli occhi. Era inutile, la catena era pesantissima, non ce l'avrebbe mai fatta. Forse per quella certezza, forse perchè non riusciva a respirare, ma quegli ultimi secondi prima dell'impatto furono strazianti, insopportabili. Arresosi alla fine senti l'impatto, era stato fortissimo, il dolore lo costrinse a contorcersi e aprendo la bocca in un urlo soffocato capì di star affondando. Il suo ultimo pensiero andò a Saphira, sperò che almeno lei fosse riuscita a scappare. Improvvisamente senti qualcuno afferrarlo e delle mani lavorare sulle catene. Gli mancava il fiato. Fù stupito quando sentì delle labbra appoggiarsi alle sue e dischiudersi donando al cavaliere l'ossigeno che contenevano. Ma era troppo debole, i sensi si affievolivano, gli occhi si stavano chiudendo. Prima di svenire sentì comunque le catene svivolare dal suo corpo e l'aria, ghiacciata e piovosa, penetrargli nei polmoni.

La prima sensazione che percepì fù il calore di un altro corpo contro il suo. Quando si sveglio sentì ancora quelle labbra sulle proprie. Delle mani gli stavano premento veloci e frenetiche sul cuore. Improvvisamente sentì un dolore penetrante al petto, aprì la bocca vomitando tutta l'acqua che aveva nei polmoni e, piegato in avanti, appoggio la testa sulla spalla del suo “rianimatore”. Avvertì il calore di un mantello sulle sue spalle mentre delle mani gli strofinavano la schiena. Sentiva il cuore dell'uomo battere. Chiuse gli occhi abbandonandosi al calore dell'altro.

-Signore.. dove ordinate di dirigerci?- Eragon aprì gli occhi, un urugai!

-Verso sud, oltre il vallo, torniamo alla fortezza- NO!

-Come voi ordinate comandante- Raccogliendo tutta la forza che aveva in corpo Eragon si alzò rubando la spada alla creatura e uccidendola. Quando si girò vide Murtagh sorridere, o almeno credeva, era tutto così confuso.

-Che diamine aspetti fratellino?- Tentò un attacco che andò a vuoto, finì senza nemmeno rendersene conto con il viso nel fango. Gli urugai risero. Murtagh invece si piegò verso di lui

-Tutto qui?- Eragon si rialzò con un grido e sferò altri quattro colpi al vento. Eragon sfinito si fermò con la spada a mezz'aria, ansimava, aveva caldo e freddo insieme. Murtagh dal canto suo era inespressivo. Poi si avvicinò piano al minore, e sorridendogli, diede un calcio alla sua spada facendola cadere metri avanti. Con uno scatto poi afferò il fratello per il collo. Eragon spalancò gli occhi dallo stupore. Portò le mani sulla sua cercando di fargli lasciare la presa, ma il fratello continuava a stringerlo. Eragon socchiuse gli occhi ormai al limite ma proprio in quel momento Murtagh lo lasciò facendolo cadere ai suoi piedi. Si girò verso gli urugai dando loro un altro di quegli ordini silenziosi. Si inginocchiò davanti al fratello, Eragon alzò gli occhi, gli urugai stavano lavorando silenziosamente piuttosto lontani da loro. Il maggiore lo prese in braccio. Eragon appoggiò la testa sull'armatura del fratello. La pioggia lo investiva. Il sedicenne chiuse gli occhi, sentiva la testa esplodergli ad ogni passo che l'altro faceva. La sua agonia finì quando finalmente Murtagh lo stese sul suo giaciglio di paglia bagnata. Il ragazzo si tolse l'armatura e la casacca restando così a petto nudo, l'altro sentì una piccola fitta (al cuore! Ma lo avete visto l'attore di Murtagh mezzo nudo?????) alla spalla e fece un piccolo scatto in avanti. Il maggiore lo osservò senza sentimento

-Ti avverto Eragon.. prova a fuggire, e i miei uomini ti braccherannò come si fa con un cane- Eragon quasi si incantò a guardare il corpo del fratello, erano così diversi... A risvegliarlo dai suoi pensieri furono le mani di Murtagh che gli sfilavano i vestiti. Il biondo arrossì un po' quando il fratello gli ebbe tolto i pantaloni, ma non riuscendo a muoversi non poteva nemmeno impedirglielo. Murtagh alzò gli occhi sul suo viso. Eragon vide l'ombra di un dito muoversi avanti e indietro davanti a lui ma rinunciò subito a seguirlo e reclinò la testa di lato con un gemito. Il moro allora mise una mano sui suoi occhi. Eragon sentì un grande calore penetrargli nel corpo. Poi li aprì .. non aveva mai visto così bene in vita sua e il mal di testa era sconparso. Fece per alzarsi ma la fitta che sentì alla spalla gli tolse il fiato. Murtagh rise

-Quella te la lascio, casomai ti venisse voglia di scappare- disse alzandosi. Passarono alcuni minuti di silenzio

-Dov' è Saphira?- chiese sofferente, l'altro lo guardò assente, sembrava molto stanco. Dopo alcuni secondi rispose

-Scappata.. e così anche l'elfa- fece una breve pausa

-Devono reputarsi fortunate..- disse uscendo

-Davvero? AH! Per cos..a?- chiese Eragon trattenendo un gemito mentre cercava di alzarsi, ma il maggiore con il movimento di una mano lo rispinse sul giaciglio

-Io ero occupato, stavo facendo una nuotatina- Quando l'altro uscì Eragon cercò più volte di alzarsi finchè sfinito non si lasciò ricadere sulla paglia, si mise a pensare. Ripensò agli avvenimenti di quella notte. Murtagh si era tuffato per salvarlo, gia.. Galbatorix lo voleva vivo... il suo sguardo stanco si posò sull'armatura insanguinata del fratello. Come aveva potuto abbandonarsi in quel modo tra le braccia di un traditore? Ripensò alla sensazione di gratitudine che aveva sentito affluire in lui insieme al respiro dell'altro. Probabilmente se lo avesse saputo avrebbe preferito morire. Si girò dall'altra parte ripensando ancora una volta a quella notte...

-Io e te siamo uguali, immmagini spaculari l'una dell'altra- ... -E sia. Prendo la mia eredità da te, fratello. Addio-

Si raggomitolò ancora di più su se stesso.

Sì, avrebbe preferito morire.



Note autrice: Ciaaaaoooooo!!!!!! Sono di nuovo io, lo so lo so, ogni volta che pensate di esservi liberati di me rispunto come i funghi! Che ci volete fare? Vi toccherà sopportarmi in quest'ennesima mia follia! Ahhhhhhhhhhhhhh!!!!!! ^x^!!!! Miraccomando scrivete in numerosi!!!!!!!!

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Capitolo 2
*** fuga tra i rami ***


Le tue labbra... le tue mani...

Note iniziali: Dedicata a Alejandralvarez, una persona e una scrittrice stupenda che riesce sempre a tirarmi su il morale!

Capitolo secondo: fuga tra i rami

Tutti avevano gia abbandonato la spiaggia... solo un uomo era rimasto. Improvvisamente piegò la testa e proruppe in un grido straziato -ERAGOOON!-

-NO- Sentì un dolore fortissimo alla testa, si sentiva sballottato da una parte all'altra

-Fermo, maledizione!- Eragon si dovette tenere per non cadere dal cavallo. Quando l'animale si aquietì il giovane si guardò in attorno... ma dov'erano?

-Ma che diamine ti è saltato in testa? Eh?!- disse Murtagh aprendosi le schiere dell'elmo -Non avrai pensato di disarcionarmi dandomi una testata?!!- Eragon sempre più spaesato si guardò ancora in torno, non ricordava di essere mai stato in quella pianura.

-Signore, la fortezza è a meno di dieci minuti da qui- disse un urgali venuto al galoppo

-Molto bene, voi controllate la zona- -E voi signore?- -Ahh!- senza neanche aspettare spronò il cavallo. Si mise a galoppare così forte che Eragon dovette afferrargli le mani, che tenevano le briglie, per non cadere.

Furono davanti alla fortezza in meno di tre minuti. Arrivati lì Murtagh fermò bruscamente il cavallo poco prima delle mura.

-Dove siamo?- disse Eragon guardando davanti a sé quella che doveva essere una fortezza

-Nell’ultimo posto che vedrai, fratellino, prima che Galbatorix decida cosa fare di te- improvvisamente si sentirono delle urla provenire dal castello

-Che diamine erano quelle grida?- gli occhi di Murtagh si abbassarono per guardare direttamente quelli del fratello

-Ieri prima di venire a trovarti sono andato a far visita ad alcuni villaggi vicino il Fartarkh- sorrise -I torturatori si staranno divertendo- Eragon sentì la rabbia montargli dentro

-Fammi scendere!- Murtagh proruppe in una risata cattiva

-Scherzi vero?- assotigliò gli occhi avvicinandosi all’orecchio del fratello -Ma secondo te perché ho galoppato come un dannato fin qui?- quasi rise -Farti scappare proprio ora che siamo così vicini… Galbatorix mi farebbe torturare per mesi- poi abbassò piano gli occhi sulle sue mani

-Togli le mani dalle briglie-

Eragon abbassò gli occhi; le sue mani stringevano ancora le dita del fratello. Alzò gli occhi sorridendo.

-Come vuoi, fratello- un attimo dopo fece schioccare forte le briglie e si buttò tra i cespugli. Il cavallo partì all’impazzata. Eragon si alzò e corse più veloce che poteva nella foresta vicina; la vegetazione era fitta, troppo fitta, e le radici che spuntavano dal terreno lo facevano cadere e rialzare sempre più disorientato. Improvvisamente sentì una roccia colpirlo su un piede; degli urgali lo stavano inseguendo. Murtagh aveva ragione: si sentiva come un cane braccato. Corse più veloce; doveva distanziarli o sarebbe morto. Cadde su un tappeto di muschio. Alzò gli occhi e vide un urgali saltargli davanti; le corna della bestia erano sporche di sangue. Eragon si alzò ma si dovette appoggiare al tronco di un albero, il braccio gli dava un dolore insopportabile. Maledisse Murtagh per non averglielo curato la sera prima. Quel bastardo aveva calcolato tutto nei minimi dettagli… L’urgali (Cornuto!^^!!!!!!!! N.d.Black-Davil) sorrise macabro

-Non scappi non scappi!- la bestia rampò con frenesia e lo caricò. Il ragazzo si guardò intorno preoccupato, poi quando l’urgali fu a meno di un metro da lui alzò lo sguardo e sorrise. All’ultimo momento saltò con un colpo di reni e si aggrappò ad un ramo. Rise godendosi la vista del nemico che urlava incastrato al tronco.

In lontananza sentì lo scalpitare di un cavallo. -Ora il mio signore ti verrà a prendere piccolo bastardo e ti ucciderà!-

-Lo vedremo!- rubò la spada dal fodero dell’urgali e cominciò a correre verso nord.

Si sentiva accaldato e stanco, la febbre stava ritornando… sentì un ringhio dietro la schiena; altri urgali! Guardandosi intorno vide che non c’erano vie di fuga; più avanti a destra c’era uno spiazzo. Chiuse gli occhi, se doveva combattere contro quelle creature tanto valeva combattere allo scoperto. Corse senza pensare, ma a metà strada sentì la terra sotto i suoi piedi bloccargli le caviglie, stava affondando…

SABBIE MOBILI!!!

Si girò e vide gli urgali nella sua stessa condizione. Si guardò attorno frenetico mentre ormai la sabbia gli arrivava… (Eh, ma che avete capito?! ^_^ N.d.Alejandralvarez+Black-Davil) … alle ginocchia. Usò la magia per avvicinarsi un ramo da afferrare ma non funzionò; lo ripeté ancora due volte

-Ma perché non funziona?!- ormai la sabbia gli era arrivata alla cintura. Gli urgali, invece, per il loro peso erano affondati da un bel pezzo;

-Ti prego avanti funziona! Cresci stupido ramo, cresci!!! CRESCIIIIIIIIII!!!!!!!- ma il ramo non si muoveva. Frustrato, sbatté le mani sulla sabbia (Sabbia negli occhi! N.d.Autrice_sadica_nei_confronti_di_Eragon+suggerimento di Alejandralvarez). Ne ritrasse subito una, sanguinava. Perché sanguinava? (Perché sei fatto di carne e ossa come tutti, idiota! N.d.Autrice E poi tu non sei un Elfo, e gli Elfi non dovrebbero essere in sintonia con la natura, di conseguenza tutto questo casino non sarebbe capitato? N.d.Alejandralvarez) Vide una lama brillare nella sabbia, la spada dell’urgali! (Grande mago… ricordarsi che ce l’avevi, no eh? N.d.Alejandralvarez+Black-Davil) La estrasse dalla sabbia (manco fosse Re Artù… N.d.Alejandralvarez) la prese delicatamente dalla parte della lama e, cercando di non tagliarsi troppo, incastrò l’impugnatura tra le radici di un albero vicino, tirò forte stringendo i denti; la spada gli stava tagliando la mano… trattenne le lacrime (In questo momento Black-Davil sta godendo delle disgrazie di Eragon… ^^" N.d.Alejandra) (SANGUE!!!! N.d.Black-Davil) e si issò sulla spada fino quasi ad uscire totalmente, infine si buttò dall’altra parte lasciandosi cadere sul muschio.

[AVVISO PER I DEBOLI DI STOMACO: Non leggete il pezzo seguente se non siete amanti dello splatter… N.d.Alejandra]

Si guardò le mani, tremando di orrore si accorse che riusciva a distinguere il colore delle sue ossa.

-Perchè non posso unsare la magia?-

-Ti uccido!- Eragon scattò in piedi, davanti a lui c'era l'urgali che pochi minuti prima aveva bloccato (Per puro colpo di culo N.d.Black-Davil) contro l'albero, ma ora non c'erano alberi. Eragon scattò indietro lanciandogli contro la spada. Non si girò a vedere se lo aveva colpito o meno, ma dall'urlo della bestia doveva averlo centrato in pieno. Corse come un dannato senza mai girarsi finchè scacciati da davanti gli occhi le ultime tresche di rami quasi non cadde in una gola.

-Sono in trappola...- (Ben svegliato^^!!! N.d.Black-Davil+ Alejandralvarez)

-Allora hai finito di correre leprotto?!!- l'urgali aveva una grossa ferita al braccio, dove molte mosche si erano posate richiamate dal sapore dolce del sangue, e gli mancava un corno (Bhe.. almeno è meno cornuto di prima^^! N.d.Black-Davil+Alejandralvarez_che_la_guarda_facendo_no_con_la_testa)

-Tu.. tu mi hai rotto un corno- ringhiò puntandolo -E ora io ti spacco il culo!- lo caricò accecato dalla rabbia, probabilmente senza rendersi conto che dietro al suo bersaglio c'era il vuoto. Eragon cercò di scansarsi ma l'urgali lo afferrò per una caviglia trascinandolo con lui nel vuoto. Il calaviere si aggrappò con tutte le sue forze ad una radice. L'urgali si appese a lui

-IO TI STACCO UNA GAMBA!!!!!!!!!!!!!!!!!- la bestia serrò i denti sul suo polpaccio penetrando anche nelle ossa. Eragon urlò come un pazzo costringendosi però a non mollare la radice.

-Hai un sangue squisito!- Il ragazzo prese una pietra che sporgeva dal terriccio e con rabbia colpì la zampa della creatura. L'urgali ringhiò imbestialito, mollò la presa sulla caviglia ma intensificò invece quella sul polpaccio rimanendo così aggrappato al giovane con i denti. Eragon urlò di nuovo con ancora più intensità mentre avvertì le lacrime scorrergli libere sul volto arrossato.Sentì la mano scivolargli sulla radice, superando il dolore strinse la presa con l'orrendo risultato di aprire ancor più le ferite. La sua camicia già macchiata divenne in pochi secondi totalmente rossa, il sangue gli colò anche sulla faccia, riempiendo col suo odore pungente le narici del giovane(Che goduria! N.d.Black-Davil). Non ce la faceva più! Con un ultimo movimento disperato sbattè la pietra contro i denti della bestia che, finalmente, cadde nel vuoto urlando.

Eragon era appeso alla radice, era vivo, ma le sue mani ormai non riuscivano più a stringere la radice. Il dolore era troppo forte. Strinse gli occhi, doveva resistere! DOVEVA! -No..- sentì le sue dita mollare la presa -NOOOOO!!!- per quei due, lunghissimi, strazianti secondi, mentre si rendeva conto di star precipitando, rimase senza fiato..... il mondo sembrò perdere la sua forma....

Poi qualcosa lo salvò, una mano sbucò dal nulla afferrandogli il braccio. Improvvisamente il mondo riebbe la sua forma: il tempo cominciò di nuovo a scorrere veloce ed i colori di quella valle sperduta ritornarono ad essere vivi e brillanti.

Brillanti... come gli occhi di suo fratello a pochi centimetri dai suoi.....



Note autrice: SALVVVVVVVVVVVVVVVVEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!! (rumore di grilli) Eh eh^^'' Non c'è nessuno nessuno???

Vabbè non importa! Ringrazio tutte le coraggio che hanno letto e commentato il primo capitolo, veramente vi ringrazio di cuore!

Un ringraziamento speciale va ovviamente ad Alejandralvarez per avermi sostenuto ed aiutato anche in questo capitolo, non so cosa farei senza di lei.

Chiedo umilmente scusa per il ritardo ma il mio computer ha fatto un sacco di capricci! Credo che lo ucciderò molto presto! Ringrazio di nuovo Ale, perchè senza di lei io oggi non pubblicavo un bel niente!

Ci vediamo al prossimo capitolo, COMMENTATE SE AVETE IL CORAGGIO!!!!!!!!!!!!!!! AAAAHHHHHH ^X^!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



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Capitolo 3
*** Inutili chiacchiere(Quiete prima della tempesta) ***


Le tue labbra... le tue mani...

Note iniziali: Dedicata a Alejandralvarez, una persona e una scrittrice stupenda che riesce sempre a tirarmi su il morale!

Capitolo terzo: Inutili chiacchiere (quiete prima della tempesta)

Ricordava ancora le parole di Angela. 
L'indovina gli aveva profetizzato una vita lunga, gloriosa, certo.. piena di sfide, di battaglie.......... avrebbe preferito trovarsi nel cuore di una battaglia... 
Eragon stava seduto su un masso. Il sole era alto, doveva essere quasi mezzogiorno. 
Il traditore gli aveva legato i polsi alle radici di un albero e se n'era andato senza rivolgergli la parola. 

Murtagh...

Con uno scatto nervoso piegò le mani verso la faccia, ma le corde con cui Murtagh lo aveva legato gli impedivano qualsiasi movimento. 
Frustato si piegò verso la foresta, dannata luce! 
Non riusciva a tenere gli occhi verso la gola, il sole era così forte da creare in lui un senso di confusione,... come se non ne avesse gia abbastanza di confusione.. 
Si fece scifolare fino a sentire la terra umida contro i palmi delle mani. 
Lo aveva salvato, di nuovo.(Si, io al posto tuo mi vergognerei^^'' -Blacky) 
Sospirò... alla mente gli ritornavano ancora i ricordi di quelle settimane passate con l'altro. 
Come aveva potuto tradirlo? Sentì dei rumori provenire dalla foresta, erano passi, si facevano sempre più vicini.
Vide un'ombra tra i rami, incurante del sole girò di scatto la testa verso la gola. 
Murtagh dopo essersi guardato intorno si avvicinò finchè Eragon non vide i suoi piedi fermarsi davanti a lui. 
Il moro si inginocchiò appoggiando le sue labbra contro l'orecchio del fratello, stava sorridendo.

-Ma che bravo fratellino che mi ritrovo, hai ucciso un Urgali tutto da solo, e senza l'aiuto del tuo drago- disse giocando con le ciocche bionde dei suoi capelli
(nel libro i capelli di Eragon non sono biondi, ma castani, solo che  sta' particolarmente bene come contrasto, quindi ne approfitto) 

-Io ne ho uccisi molti più di uno!- ringhiò Eragon girandosi verso il maggiore, Murtagh sorrise appoggiando la sua fronte sulla sua

-Davvero?, le hai create tu le sabbie mobili?- Eragon arrossì lievemente 
(scusate, ma ci godo nel fargli fare figure di merda!!!!^^!!!! -Blacky- Questo non s'era capito -_-'' -Ale).Murtagh si alzò 

-In piedi- ma Eragon non si mosse

-Non prendo ordini da una cane!- 
(Come osi chiamare Murtagh cane???!!! Senti caro io ti faccio sgobbare come un matto nella mia fanfiction se non la pianti di insultarlo../ -Ale-  
Calmati Ale, non hai idea di che cosa gli farò fare.. -Blacky_con_sorriso_poco_rassicurante)  Murtagh sorrise lascivo

-Strano.. mi era sembrato ti piacesse obbedire al re dei nani ma, daltronde, sarà stata solo una mia impressione..- si girò verso la foresta, il sole dava fastidio anche a lui. 
Il suo sguardo sembro cambiare un attimo, estraniarsi dal resto. 
Sapeva bene cosa stava succedendo, stava parlando col suo drago.

-Cattive notizie?- Ma Murtagh non sembrava sentirlo. Eragon si voltò verso est seguendo lo sguardo del fratello.

-Vuole che ci muoviamo..- disse abbassando lo sguardo, poi lo rialzò di scatto

-Preparati a fare una lunga e piacevole camminata- disse strappandosi le maniche della camicia 
(SBAV! Togliti la camicia per farci contente -Ale- Si, SBAV, gia che ci sei anche i pantaloni -Blacky)

-Camminata? Perchè che fine ha fatto il tuo cavallo?- chiese cattivo aspettandosi la risposta

-Sarai felice di sapere che grazie al tuo scherzetto si è rotto una gamba- disse guardandolo freddamente, Eragon sorrise

-Mi dispiace molto... dovrai abbatterlo ora!- Murtagh gli mollò uno schiaffo ferendogli il labbro (Che goduria!!!!! -Blacky_sadica), poi rise freddo

-Mi dispiace molto!... ma sono capace anch' io di guarire.. quindi temo che il mio cavallo vivrà ancora a lungo- finì leccandosi le lebbra 
(Doppio SBAV! -Ale+Blacky)

-Davvero? E allora perchè non lo hai già fatto?- disse il biondo passandosi le mani legate sulla bocca, Murtagh si inginocchiò davanti a lui 

-Per lo stesso motivo per il quale hai urlato per quarto d'ora “CRESCI STUPIDO RAMO CRESCI DANNAZIONE!!!” senza che non succedesse niente!- rispose sorridendo 
(Quanto è bello fargli fare figure di merda -Blacky) mente passava il dito sulle labbra dell'altro diventato rosso, più per l'ultima frase che per il gesto del moro

-Qui ci sono delle regole, Eragon, delle regole ben precise.. una di queste è 
(Che Murtagh si spogli immediatamente!!! -Blacky) che non si può usare la magia in questa regione, tranne naturalmente nella fortezza- disse leccando via il sangue dalle sue dita

-E le altre quali sarebbero?- disse osservando il fratello dritto negli occhi 
(Si, si proprio gli occhi stai osservando^_-! -Blacky-  Questo è crudele! -Ale- ^_^!!!!!!!! -Blacky), ma l'altro lo ignorò

-Alzati, subito!- sussurrò duro    

-Io non mi muovo- disse freddamente, ma l'altro non se ne curò, si piegò andando a sciogliere i legacci dalle radici. 
Eragon con un movimento deciso diede una ginocchiata sulla bocca del fratello che cominciò subito a sanguinare

-IO NON MI MUOVO!- ma Murtagh sorrise continuando imperterrito a disfare i nodi. 
Eragon a quel punto cercò di colpirlo ancora, ma Murtagh schivò il colpo e con forza innaudia strinse una delle mani(vi ricordo che sono ferite -Blacky) dell'altro. 
L'urlo del cavaliere fu agghiacciante. 
Quando il moro lo lasciò per un momento non trovò la forza di reggersi e dovette appoggiarsi a lui 
(Ma ti prego, che non vedi l'ora di cadergli addosso -Blacky-  Questo è ancora più cattivo -Ale)

-Smettila, ti farai solo del male così- disse facendogli intrecciare le gambe sulla sua vita (Ale e Blacky stanno avendo pensieri poco casti^^!) 
-Stringimi, se no cadrai- ma Eragon lo spinse lontano da se e afferrò un grosso ramo, strinse i denti, il dolore alla gamba e specialmente alle mani era insopportabile

-Conbatti!- Murtagh lo guardò ridendo

-Smettila di dire stupidaggini, sarebbe uno scontro troppo sleale perfino per un nano. E comunque non posso, lo sai...- disse girandogli intorno 

-Galbatorix mi ha ordinato di catturare te e Saphira, ho fallito, e verrò punito per questo, ma se ti uccidessi ucciderei anche lei, che lui tanto desidera- disse avvicinandosi piano 

-Io non voglio morire.. ti porterò da lui..vivo, dovessi trascinarti per le caviglie!- 
con un movimento brusco strappò di mano il ramo a Eragon e spingendolo contro un albero gli blocco ogni via di fuga 
(Altri pensieri poco casti! Ale+Blacky)

-Sappi che dovrai farlo- disse guardandolo con odio.(Altro che odio.. tensione sessuale ^^!!! -Blacky)

-Come desideri- Proprio in quel momento un ruggitò scosse l'aria e un drago rosso atterrò davanti a loro

-O forse no!- ghignò compiaciuto accarezzando la testa di Castigo 

-Prendilo- Eragon spostò il suo sguardo terrorizzato verso il drago che in un secondo aveva aperto la bocca scoprendo le fauci

-No Castigo! senza fare del male al nostro ospite- il drago sembrò sorridere e con una zampa lentamente strinse il cavaliere, intanto Murtagh era gia seduto sulla sella. 
Castigo sollevò la zampa lasciandolo cadere davanti all'altro  che non aspettò un momento a legarli insieme con un legaccio 
(SBBAAVVV!!! -Blacky-  Frena gli istinti sessuali che è meglio -Ale-  CATTIVA!!!ç_ç!! -Blacky)

-Nel caso preferissi farti un volo di 3000 piedi!- disse abbracciandolo per aggrapparsi alla sella (Si, proprio alla sella! -Blacky)

-Muori..- sussurò crudele, Murtagh rise contro il suo collo preparandosi al decollo 
(Ho fatto la rima!^^! -Blacky-  -_-'' Non c'è più nulla da fare.. va bhè andiamo avanti! -Ale).  
Improvvisamente il suo respiro si fermò e i suoi muscoli si irriggidirono. Ma che gli prende? pensò Eragon. 
Castigo improvvisamente si gettò nel vuoto, Eragon si strinse forte a lui aggrappandosi come poteva alla sella. 
Di una cosa sola era sicuro: Castigo poteva essere più giovane di Saphira ma in quanto a velocità era già arrivato al suo livello
(tecnicamente l'ha già superata di un bel po', ma sapete com'è) 
Eragon si stupì dell'incredibile posto in cui si trovavano, non riconosceva nè una montagna nè un lago, e più si avvicinavano alla fortezza più il suo cuore sembrava riempirsi della tristezza di quel luogo vuoto e senza vita.

-Smettila di muoverti!- Castigo accellerò, fino a che arrivati alle mura della fortezza improvvisamente non si fermò in aria lasciandosi cadere nel vuoto.

-Ma che diamine sta facendo il tuo drago!- disse aggrappandosi con le mani malferme sulla schiena di Murtagh 
(Schiena? Diciamo pure culo! -Blacky-  -_-'''' -Ale)

-Atterra!- infatti arrivato a meno di 20 metri dal suolo il drago improvvisamente aprì le ali. 
Il cambio di pressione fu così forte da far riaprire le ferite di Eragon che si lasciò scappare un urlo di dolore

-Maledetto io ti ammazz..!!!!- prima che potesse terminare la frase Murtagh lo aveva incappucciato e messo in spalla

-Mollami, mollami mollami mollami!!!!!!!!!!!!!!!!!!!- per tutto il tragitto dalle mura fino alla sala del trono Eragon non fece altro che urlare e dimenarsi facendo aprire di più le ferite 
(Perchè è scemo -Blacky-  Ma bravo furbo... -Ale). 
Improvvisamente Murtagh lo lasciò cadere, in un attimo il biondo si tolse il cappuccio, rimanendo pietrificato. 
La sala era ampia e maestosa, i colori degli arazi spenti e l'illuminazione scarsa però donavano all'ambiente un' aria desolata.. morta.. 
Poi lo vide proprio lì, sul trono (E dove se no?! Ale+Blacky). Galbatorix lo stava guardando, ridendo... non c'era niente di più umiliante.

-Portalo da me!- disse lascivo. Murtagh gli prese i polsi spingendolo in avanti

-Lasciami andare maledetto!- cominciò ad urlare Eragon dibattendosi, ma il moro lo trascinò fino al trono dove lo costrinse ad inginocchiarsi davanti al tiranno. 
Galbatorix si alzò osservandoli entrambi

-Prendi lui.. e il suo drago- disse solenne passandogli un dito sul mento, ma Murtagh si scansò. 
Galbatorix ridendo gli mise una mano sul cuore, una scossa di dolore fece inginocchiare l'arciere vicino al biondo

-Mi ricordo molto bene di averlo detto, quindi dimmi... perchè il mio volere non è stato esaudito?- Murtagh alzò il capo tremando di dolore

-Il drago ha attaccato e.. poi è scappato..- Galbatorix gli mise una mano nei capelli, Murtagh dovette trattenersi per non urlare

-E tu perchè non lo hai inseguito?- disse con dolcezza, subito dopo tolse la mano accarezzandogli docemente la guancia 
(Capisco che è gnocco ma non provarci, lui è mio e di Ale!!!!, se no potrebbe venirmi in mente una dolce storia d'amore tra te e il tuo drago^^! -Blacky)

-Egli ha rischiato di morire.. se non.. lo avessi salvato sia lui che il suo drago sarebbero morti..-  Galbatorix allora si girò verso Eragon

-Gli hai fatto impiegare molto tempo, ed energie, per prenderti... ma a quanto posso vedere neanche tu sei ridotto meglio... chi è stato a ferirti? Uh? 
Una creatura selvatica, uno dei miei uomini, oppure.. lui?- disse guardando Murtagh, Eragon risfettè 

-Un Urgali, che ho ucciso.. esattamente come ucciderò voi...- sussurrò freddo 
(Ma che sborrone!, per piacere, va ad ammazzare le mosche va! -Blacky-   Io non commento -Ale).. 
Galbatorix rise forte davanti ai suoi occhi, Eragon con un urlo si alzò in piedi e prese una spada dai sospensori, Galbatorix rise ancora sedendosi al trono

-Fermalo ti prego.. prima che si faccia male!- 
(Sono perfettamente daccordo, anche perchè se lui si fa troppo male poi Ale mi ammazza^^'' -Blacky) disse con ilarietà. 
Murtagh sguainò la spada.. i due stettero un attimo fermi, poi entrambi si lanciarono sull'altro cominciando a lottare, le due spade si scontrarono più volte, fino a che con un colpo preciso il moro la fece volare via dalle mani ferite del minore. 
Eragon emise un verso strozzato guardandosi le mani brutalmente straziate. 
L'arciere depose la spada nel fodero avvicinandosi al fratello, il biondo provò a dargli un calcio, ma l'altro lo fermò riprendendolo per i polsi

-Vuoi stare ferAhhHHH!- urlò quando il fratello gli morse a sangue il collo (Ma che è diventato un vampiro? -Ale-  SBAV SANGUE!!!! -Blacky). 
Si guardarono per un momento negli occhi, ma ad interromperli fu l'applauso di Galbatorix 

-Ma che bella scenetta familiare..- Il re stava per dire qualcosaltro ma un Urgali entrò di corsa fermandosi a pochi passi dal trono 

-Mio Signore.. i Varden mio Signore, attaccano a nord!- disse inginocchiandosi

-Vai e dì agl' altri di prepararsi per lo scontro, e tu...- disse riferendosi a Murtagh 
-Cerca di non deludermi stavolta, sempre che tu.. non voglia essere torturato ancora, è ovvio- 
L'arciere si girò senza degnare nessuno d'uno sguardo e sparì dietro la porta

-Sporco traditore..- sussurrò l'altro (Offendi ancora una volta e guarda che ti faccio violentare da Galby! -Blacky), Galbatorix rise

-L'ho fatto torturare... per settimane prima che mi dicesse quello che volevo da lui... e per farlo giurare ci ho messo più di due mesi- disse alzandosi e incamminandosi verso di lui. 
Eragon puntò gli occhi sul pavimento 

Sta mentendo...

-Voglio proprio vedere quanto ci metterò con te....allora dimmi... dove sono gli altri avamposti dei Varden?- ma Eragon rimase in silenzio guardandolo negli occhi 

-Come desideri.... Durza..-  Eragon non potè credere ai suoi occhi quando girandosi vide lo spettro avanzare verso il trono

-Mio Signore.. oh Eragon, che meravigliosa sorpresa.. non immaginavo che Murtagh ci mettesse così poco... ti ho sopravvalutato a quanto vedo- 
vedendo l'espressione esterefatta dell'altro sorrise 
-Su via smettila di guardarmi in quel modo, mi fai arrossire così..... o almeno lo farei se avessi sangue nelle vene- finì con un sorriso

-Io ti ho ucciso!- disse inorridito, ma lo spettro rise 
(ridono tutti a parte Eragon in sta' fanfiction!!!!^^!!! ME COMPRESA UHAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)

-Tu mi avevi ucciso... altra cosa per la quale dovrai ringraziare tuo fratello- ma Eragon tremò dalla rabbia

-Lui non è mio fratello!!!- 
(He isn't my brother... l'ho scritto 5 volte prima di riuscire a scriverlo in italiano... leggere libri in inglese fa male... molto male!!!!!!!!!!) 
Galbatorix li interruppe

-Ora basta con queste amabili chiacchiere.. conduci il nostro potente cavaliere 
(Si Eragon, ti sta' prendendo per il culo^^' -Blacky) alle prigioni.. sono sicuro che i torturatori saranno felici di sapere che un così bel ragazzo farà loro l'onore della propria compagnia..- 
(Luridi bastardi toccatemi Eragon e io vi uccido!!! -Ale-  Blacky ride!!!!  Ridi, ridi che un giorno o l'altro avrò la mia vendetta.. -Ale-  Paura^^''''!!! -Blacky)
Durza sorrise

-Come desiderate.. mio Signore...-

Note autrice: CCCCCIIIIIAAAAAAOOOOO!!!!!!!!!!!!! Eccomi qui ancora per voi!!!!!! Non siete felici????

(non rispondete, è una domanda retorica... è ovvio che no^^'')

Devo chiedervi scusa per averci messo tanto.. è che mi venivano in mente altri pezzettini *ç*

(non si capisce che erano lemon vero???)

Vi chiedo ancora scusa per questo capitolo... lo so è veramente noioso, ma non potevo fare altrimenti, se no poi non capivate le vicende.... me si sente molto in colpa ç_ç

DAVVERODAVVERODAVVERO!!!!!!!!!!

Vorrei ancora ringraziare le ragazze che hanno commentato i primi due capitoli... SIETE UNICHE!!!!!!!!!

Un ringraziamento speciale va a Alejandralvarez (che se non aggiornavo mi menava^^'') no dai scherzo!

La ringrazio specialmente per la pazienza con cui mi aiuta a fare le note fra parentesi che mi piaciono tanto^^!!!!

Che dire.. ci vediamo al prossimo capitolo CIAO E BUON ANNO A TUTTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 4
*** Prigionia ***


Le tue labbra…

Le tue labbra…. Le tue mani..          

 

Capitolo n° 4 – Prigionia

 

 

Dolore..

Dolore..

Dolore..

…Basta…

 

-Devo ripeterti la domanda? Non mi hai capito forse?-

 

Dolore… Impotenza …

 

-Ohh , ma sei gia così stanco, cavaliere?

 

Dolore… Umiliazione…

Dolore…

Umiliazione…

 

-Certo che ti ho grandemente sopravvalutato cavaliere! Ah! Non sei altro che un marmocchio insignificante privato della tua magia-

 

Dolore… Umiliazione… Freddo…

 

-Cos’è quel muso lungo? Non ti sentirai solo spero!, oh! Ma hai me… e tutti questi raffinati signori!- disse indicando gli altri torturatori. Eragon chiuse gli occhi.

 

Dolore… Umiliazione… Freddo… Paura…

 

-Allora dimmi, dove sono gli altri avamposti dei Varden?- disse poggiandogli una mano sul petto. Eragon aprì gli occhi guardandolo con odio

-Ti… ucciderò ancora e… ancoraaaAAHHHHH!!- il sorriso di Durza si allargò alla vista del sangue scendere lento sul suo corpo.

-Dove sono gli altri avamposti dei Varden?- Eragon non fiatò continuando a guardarlo, socchiuse gli occhi, sfinito dalle torture, sfinito da tutta quella faccenda..

 

Ore.. sono ore che sto qui dentro.. voglio uscire.. voglio vedere il sole, gli alberi, il cielo, l’acqua…  l’oro del grano, il nero della terra… qualunque cosa.. qualunque…

 

 Durza rise

-La sai una cosa? Non meriti il sangue che porti!-

 

…Rosso…

…RABBIA!…

 

Alzò la testa, i suoi occhi erano tornati combattivi, il suo cuore aveva ricominciato a battere.

-COS’HAI DETTO!!?- Durza sorrise

-Solo la verità ragazzo mio!... Morzan era un grande e potente cavaliere, come lo è Murtagh!,  non hai idea di quante battaglie ci sta facendo vincere!... Invece tu…- disse avvicinandosi con fare paterno –Non sei altro che un piccolo pallone gonfiato che crede che tutto il mondo dipenda da lui!- Eragon si dimenò infuriato

-Quando mi libereranno.. IO TI UCCIDERO’!!!!!!- disse cercando di disfarsi dei catenacci che lo tenevano bloccato al tavolo.

-Ah ah ahhhhh aahhhh!!!!-

-CHE HAI DA RIDERE LURIDO B..astardo?!!- si blocco riprendendo fiato, tutto davanti a lui sembrava brillare di una luce accecante, tanto forte da togliergli il respiro.

-Ma non te ne rendi conto?, tu stesso sottolinei la differenza..- fece una pausa  -Abissale, che c’è tra voi!- Eragon guardò lo spettro senza capire

-Voi? Vo..i chi?... di che.. di che diamine stai parlando?- piegò la testa di lato, il dolore era insopportabile.

-Ma di te e Murtagh ovviamente!, vedi lui, durante le varie torture,  proprio lì, legato come un salame proprio dove stai tu ora! Mi ha urlato fissandomi con sguardo arcigno << Tu.. SAPPILO PEZZO DI MERDA.. CHE APPENA MI LIBERERO’ SARAI IL PRIMO CHE MANDERO’ ALL’ INFERNO!!!!! TI UCCIDERO’ CON LE MIE STESSE MANI!>> Eragon lo osservò nell’imitazione del traditore senza però darvi troppa attenzione, ad ogni movimento dello spettro infatti il cavaliere provava un rinnovato senso di nausea.

-E con questo?- riuscì a sussurrare confuso facendosi ricadere sul tavolo. Durza si mise a ridere

-E con questo?? Tu.. AAHH!!!, tu mi chiedi E con questo??.. Eragon… Tu hai detto che mi ucciderai.. quando ti libereranno… comprendi ora?- La mente straziata del cavaliere si concentrò su quell’ultima frase. Chiuse gli occhi  in collera con se stesso.

Il bastardo aveva ragione, lo aveva detto… MALEDIZIONE!

Alzò lo sguardo su Durza aspettandosi di trovarselo davanti a ridere di lui e delle sue sventure.

Si stupì quindi nel cogliere la preoccupazione nello sguardo del nonmorto.

-Che ti prende ora faccia di sterco?- sospirò titubante.

 Lo spettro a quella domanda parve, almeno in parte, tranquillizzare il suo animo.

-In quello che ti ho detto, non trovi niente di strano?- chiese con la chiara espressione di chi sembra stia aspettando qualcosa.

Eragon a quella domanda rimase interdetto, lo spettro allora rise apertamente mostrando il fondo nero della sua gola

-Se solo Morzan ti vedesse potrebbe non sopravvivere a cotanto scempio! Ahh.. il tuo sangue, come ho detto, è proprio sprecato!- La sua risata fu interrotta da un sinistro scricchiolio di cardini.

In un attimo la porta si spalancò facendo entrare nelle segrete quello che una volta doveva essere stato un uomo.

-Oh, Eragon.. ho una persona da presentarti!- L’essere si avvicinò zoppicando

-Bene bene bene!!!!!!- disse questi scoprendo le due lunghe file di denti marci. I suoi occhi, notò il cavaliere, erano gialli, oscuri, e il suo viso deformato, annerito dalla cenere.

-Dov’eri Lercio?- chiese lo spettro afferrando i pochi, bianchi, capelli dell’essere.

-Oh padrone… Il Lercio è ubbidiente padrone!, Il Lercio ha fatto ciò che il padrone ha ordinato al Lercio di fare!- disse scivolando a terra e stringendo le sue vesti. Le sue mani erano rivoltanti, ossee e livide, parevano quelle di un morto.

-Bene!- Durza sorrise voltandosi verso Eragon –Lercio!-

-Si, padrone!?- disse inginocchiandosi

-Te lo affido, trattalo come tratteresti un povero bimbo indifeso, tanto la realtà non ci si scosta di molto- disse ridendo. Si girò verso Eragon con un sorriso delizioso –A dopo, cavaliere-

Eragon sentì un movimento dietro di sé, girò lentamente il viso trovando troppo vicino al suo volto la faccia del Lercio. Cercò di scostarsi ma le catene non lo fecero muovere. Il suo alito putrido e marcio gli invase i polmoni facendogli chiudere la gola.

Il Lercio si avvicinò scrutandolo attentamente, poi sorrise facendosi cadere della bava sulle scarpe.

-Non assomigli molto a Morzan, lui era mooooollltttooo più bello, ma di più assai- disse prendendo dal tavolo vicino una mannaia –Murtagh è uguale a lui, oohh è così bello, si, proprio come Morzan.. il Lercio su queste cose non si sbaglia mai!!!!- disse entusiasta specchiandosi sulla superficie bronzea di uno scudo.

-Morzan era un assassino!- grugnì cercando di liberarsi, non aveva idea di che cosa sarebbe successo, non aveva idea di chi fosse quel tizio, ma rimanere bloccato in quella stanza con quell’abominio munito, tra l’altro, di mannaia era davvero l’ultima delle sue intenzioni. Il Lercio mentre sorrideva al suo riflesso notò i tentativi del giovane e si girò in preda alla collera.

-NON FARLO ANCHE TU!… anche quel pazzo di Murtagh ha abbandonato il Lercio… resta qui, non muoverti.. fai il bravo.. fallo per il Lercio..- disse sfiorandogli una guancia, Eragon rabbrividì ritraendosi con orrore per quanto gli fu possibile

-TU SEI PAZZO!-

-NON DARMI DEL PAZZO!- disse dandogli la mannaia sul mento.

Eragon sentì qualcosa di liquido scendergli sul collo.

-OH SANGUE NO!!! SANGUE CATTIVO!!! Sai.. Lercio non possiede sangue, no no!, Lercio no sangue!- disse prendendo la testa tra le mani e cominciando a dondolarsi –Lercio è un bravo bambino, luI NO mALE!…- urlò con voce strozzata. Improvvisamente alzò la mannaia e cominciò a colpire il muro e tutto quello che aveva davanti agl’occhi.

-Liberatemi.. FATEMI USCIRE FATEMI USCIRE.. QUESTO E’ PAZZO FATEMI USCIRE!!!!!!!- urlò il cavaliere dimenandosi contro il tavolo. Senza rendersene conto riuscì a liberare dalle catene un braccio, si allungò disperatamente verso il tavolaccio alla sua destra e ignorando il dolore alle mani prese un arnese appuntito ricoperto di sangue. Senza fare troppo caso al mezzo di fortuna fece leva sugli anelli che gli imprigionavano le caviglie.

-Cosa fai? NON LASCIARMI SOLO ANCHE TU!!!!!!!!- disse alzando la mannaia.

Eragon, con uno scatto preciso della mano, liberò le caviglie dai catenacci e li tirò addosso al Lercio. L’essere perse l’equilibrio cadendo rovinosamente su un tripale, il suo urlo di dolore fu tale che i pipistrelli appesi al soffitto si svegliarono. Le bestie incattivite cominciarono a svolazzare intorno al cavaliere, quasi come se volessero impedirgli di far scattare l’ultima catena.

Il giovane li scacciò via dimenandosi, ma proprio in quel momento il Lercio si rialzò tenendosi il fianco.

-PICCOLO MOSTRICCIATTOLO!!!!!!!!- urlò andandogli incontro, Eragon tirò disperatamente riuscendo così a rompere gli anelli, spinto dal Lercio però finì a faccia contro la parete. Era in trappola.

Sentiva la mannaia spingere prepotente contro la sua schiena. Il Lercio lo girò tenendolo saldamente per la gola.

-POTEVAMO STARE BENE INSIEME!!!!!- genette alzando la mannaia

 

.. Io e te potremmo stare molto bene insieme, fratellino…”

…no…

“Siamo uguali”

 

-NOO!!- Con uno scatto del ginocchio diede un calcio al Lercio spingendolo contro il tavolo delle torture, si alzò correndo verso la porta.

L’aprì mettendo vittorioso un piede fuori dalle segrete.. ma proprio in quel momento avvenne qualcosa di strano.

Il suo corpo d’un tratto era diventato immobile, come fatto di pietra. Sentì impotente una forza sollevarlo da terra e farlo ruotare in aria.

-Ohhhhhhh.. padrone, il.. il Lercio è dispiaciutissimo dell’accaduto!!!!!- disse gettandosi ai suoi piedi

-Oh, non preoccuparti Lercio.. so io come domare il suo giovane animo-

L’ultima cosa che Eragon vide fu il sorriso crudele dello spettro… poi ci fu l’oscurità, tanto profonda… da poterci morire dentro…   

 

Freddo… Buio…

Le urla dei prigionieri… lo squittio dei topi… il ronzare delle mosche… il gocciolare dell’acqua… l’odore di sterco e cadaveri, ed io, ingabbiato qui dentro.. solo.. lontano da tutto ciò che amo, con la sola compagnia dei miei rimpianti…

Potrebbe andare peggio?...

 

-Salve fratellino…-

 

A quanto pare si…

 

Eragon smise immediatamente di lottare con le catene. Non si sforzò nemmeno di alzare il volto. Era stato così a lungo in quella stanza senza luce da non riuscire più a distinguere le forme e i colori, ma infondo cosa gli sarebbe servito guardarlo? Avrebbe mai potuto confondere quella voce?

-Va all’inferno sporco traditore!- sibilò esausto. Sentì una mano afferrare le catene e sollevarlo da terra, cercò di mettere a fuoco il suo avversario ma una fitta alla testa lo costrinse a riabbassarla con una smorfia.

Murtagh lo scosse con violenza costringendo il cavaliere a guardarlo negli occhi.

Le sue dita gli sfiorarono il mento, proprio dove il Lercio lo aveva colpito con la mannaia, emise un gemito. Murtagh si incupidì.    

-Chi ha osato toccare un mio prigioniero- disse infilando la mano sotto il mantello pesante e logoro.

-Allora chi è stato?!!- Urlò verso i torturatori

-Il Lercio signore..- rispose il vecchio Lercio

-E chi mai ti ha dato l’ordine?- rispose avanzando

-Signore, egli.. egli si dibatteva come un animale! Lercio ha dovuto!!!- Eragon lo vide tremare sotto lo sguardo dell’altro afferrandosi  convulsamente i capelli.

-Come un animale?- chiese sorridendo, poi si girò guardando il biondo e il suo sorriso si allargò.

Improvvisamente un bagliore rosso ricoprì l’intera stanza.

Quando scomparve Eragon riaprì gli occhi spalancando la bocca in cerca d’aria.

In terra c’era il Lercio, tagliato a metà, ricoperto da una pozza di sangue che andava a espandersi piano. Gli altri servi indietreggiarono terrorizzati, Murtagh invece rimase fermo a contemplare la sua opera lasciando che il sangue bagnasse i suoi stivali.

-CANE CRUDELE!- Murtagh si voltò fronteggiando lo sguardo carico d’odio dell’altro cavaliere. 

Il sorriso del moro si allargò

-Tu schiavo! Fa ripulire il prigioniero e portalo nella mia stanza-

-NO!! Preferisco la morte!- Murtagh si chinò sulle sbarre

-Preferisci la morte ad una civile quanto piacevole chiacchierata con me?-

-Si!- affermò deciso.

-Molto bene- disse facendo spallucce con aria accondiscendente. Di scatto prese l’arco e colpì al cuore un servo poco distante.

-MALEDETTO! Perché l’hai fatto??!!-

-Ho parlato di morte ma non ho mai detto di riferirmi alla tua!- disse euforico, puntò la freccia su una serva che si mise ad urlare appiattendosi al muro.

-Che dici fratellino da qui riesco a centrarla in mezzo agl’occhi?- disse girandosi appena verso di lui

-No, NON FARLO!-

-Allora verrai e farai il bravo bambino?-

-MAI!-

-OOOH! Fa attenzione Eragon la freccia è scivolosa!!!- esclamò euforico

-Io..-

-Uno.. due..t-

-E VA BENE MA SMETTILA!- Con un gesto veloce Murtagh abbassò l’arco inginocchiandosi davanti a Eragon.

-La vedi questa?- sussurrò tenendo la freccia con due dita -Tu disobbedisci, e io la conficcherò nel cuore di tutti gli innocenti mi capiteranno davanti-

-Sei un mostro!- Murtagh sorrise carezzandogli i capelli

-Grazie, ma non hai ancora visto niente.. fratellino- Eragon gi sputò addosso. Murtagh rise ripulendosi, poi tornò improvvisamente serio

-Fate ciò che ho ordinato, o farete la loro stessa fine- disse indicando i cadaveri ricoperti di mosche.

Con uno scatto recuperò la freccia dal petto dello schiavo e poi se ne andò senza più voltandosi indietro.

 

 

 

 

 

Commento autrice:

 

CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Dite la verità, pensavate di esservi liberate di me, vero????

Mammina che atmosfera gelida.. ehm ehm ^////^’’

Vabbè, tornando a noi spero che questo capitolo vi piaccia, so che vi ho fatto aspettare tantissimo ma (ora mi scannate..) non avevo proprio voglia di battere a computer ^^’’!

I prossimi capitoli sono gia tutti scritti, ma ovviamente non battuti! Quindi non ho idea quando aggiornerò ^^’’! (spero presto!)

In definitiva dipende tutto da voi!

Volete che continuo questa grande (schifezza!) storia, oppure no?

Infine ringrazio tutte le ragazze che hanno commentato, compresa giuly (anche se non ho capito bene a che si riferiva), a cui posso solo dire che se le piace tanto Eragon allora non deve leggere assolutamente questa storia!, Vabbè sto scherzando ovviamente^^! (oppure no…–L- !)

Veramente, siete la mia ancora di salvezza!!!!

Ancora un paio di cose importanti:

1) Stavolta non ho messo i commentini miei e di Ale, preferite così?

2) (La vendetta!!!!!) Ale, che è una mia grande amica, non scrive, come alcune hanno scritto, con me la storia.

Di solito ci divertiamo a prendermi in giro, con i commentini, per le cavolate che questa mia mente malata riesce ad ABORTIRE ^X^!!!!!!! (Sembrerà strano ma io mi diverto un mondo!!!!!)

3) Vi piace Murtagh così bastardo? (A me tantissimo!!!!)

4) In realtà non odio Eragon per quanto Eragon, odio Eragon per quanto scemo!, non è vero! Scherzo!

In realtà non odio assolutamente Eragon, solo ho intenzione di farlo diventare grande, perché siamo in guerra ragazze, e la guerra non risparmia nessuno.

 

COMMENTATE IN NUMEROSI!!!!!!!!!

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