#setlife

di willow11
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** giorno 1/11 ***
Capitolo 2: *** 2/11 ***
Capitolo 3: *** 3/11 ***
Capitolo 4: *** 4/11 ***
Capitolo 5: *** 5/11 ***



Capitolo 1
*** giorno 1/11 ***


setlife 1
#setlife
giorno 1/11



Sebastian si fermò proprio davanti al segnale che vietava il parcheggio durante il lunedì mattina.
Per quanto amasse Los Angeles certe cose gli sembravano veramente assurde.
Una di quelle era il parcheggio.
Non sarebbe stato più semplice un segnale che indicasse il divieto di parcheggio punto e basta?
No, ogni dannata volta doveva perdere preziosi secondi a capire quando come e perché potesse parcheggiare.
Seccato lasciò il volante per afferrare il suo cappuccino di starbucks mentre cercava invano di trattenere uno sbadiglio.
Non c’era particolarmente freddo ma fuori era ancora buio.

Aspettò ancora un po’ ma niente.
Guardò l’orologio le 6.30, lui era in perfetto orario, come sempre.
Sbuffò rumorosamente sentendo i clacson delle altre macchine che lo intimano di togliersi di mezzo.

Los Angeles si stava svegliando.

-Ma che cazzo ci fate svegli a quest’ora- intimò agli altri automobilisti mentre lasciava il proprio posto per entrare nel piccolo giardino adiacente.
Guardò nuovamente l’orologio, le 6.31.
Scazzato scese dall’auto intendo a svegliare tutto il vicinato.
Si fermò davanti la porta e preparò il pugno per colpirla violentemente mentre con l’altra mano continuava a bere il suo cappuccino.

Non ebbe il tempo di fare niente che la porta si spalancò.
-Spero non sia troppo dolce…- disse la latina fregandogli il bicchiere dalle mani.
Il ragazzo non rispose continuando a guardarla seria, poi sentì dei rumori provenire da dentro casa.
L’ispanica allora cominciò a starnutire di proposito.
Sebastian alzò un sopracciglio divertito e facendosi spazio tra la latina e la porta entrò volontariamente dentro casa.

Arrivò davanti camera di Santana e spalancò la porta.
-Cinque minuti di ritardo per una mora? Mi deludi Lopez- esordì il ragazzo studiando la figura scomposta sotto le coperte.
L’ispanica non rispose ma si limitò a fissare la porta del bagno.
Sebastian seguì curioso lo sguardo della mora fino a quando dal bagnetto non uscì un’altra ragazza, identica alla prima, che ancora addormentata si rifugiò velocemente sotto la coperta.
-Soddisfatto?-


_________________________________________

-Mi ripeti perché sono qui?- disse la ragazza con una batteria di un walkie talkie tra le mani.
Sebastian continuò a fissare il pc col quale stava lavorando.
-Smettila di lamentarti Lopez… A natale dovremmo essere tutti più buoni e poi lo sappiamo tutti che non vedevi l’ora di tornare-
-ha parlato- sbuffò seccata la latina mentre metteva sotto carica la batteria per prenderne un paio nuove.
-TU!-tuonò facendo girare mezzo ufficio.
Il ragazzo alto che era appena uscito dal bagno sbarrò gli occhi e scattò verso di lei.
-quante batterie hai?-
il ragazzo guardò la propria cinta e il suo walkie.
-una, quante ne dovrei avere?-
Santana scosse la testa, prese un altro paio di batterie, e trascinò il ragazzone fuori dall’ufficio.
Sebastian si girò verso la production coordinator completamente basita dai modi della latina.
-non hai mai lavorato con Santana vero?-
La donne scosse la testa.
 -Tranquilla, ti ci abituerai presto-

-Allora bietolone queste si mettono qui- cominciò la latina indicando la cintura del ragazzo.
-Comunque mi chiamo Finn-
Santana lo guardò come se avesse appena bestemmiato.
-No è per i walkie, al corso di filmmaker ci hanno spiegato che la prima cosa da fare su un set è imparare i nomi di tutti così puoi comunicare più facilmente con i walkie- aggiunse sorridente mostrando la sua radio.
-quindi immagino tu sappia perché devi avere delle batterie di riserva…-
il ragazzo sembrò pensarci su –perché se la mia si scarica…-
-se la tua si scarica vai in produzione e te la cambi… tu puoi lasciare il set- cominciò per poi essere interrotta subito dopo.
-Batteria…-
l’ispanica si girò dando una delle proprie batterie al ragazzo che l’aveva chiamata.
-per l’appunto-
-grazie bellezza- disse il ragazzo dandole la batteria scarica che Santana mollò subito a Finn.
La latina si girò nuovamente verso l’elettricista che l’aveva appena interpellata –oddio Puckerman se sapevo che ci stavi pure tu rimanevo a casa…-
Il ragazzo con la cresta sorrise mentre si caricava un paio di stativi dal furgone.
Finn intanto guardava tutto quel movimento come imbambolato.
Erano nel giardino di una grande villa, e tutti stavano facendo qualcosa.
Il ragazzo con la cresta ed altri stavano svuotando il furgone contente l’attrezzatura di fotografia, portando con se stativi e luci. Un ragazzo con i tratti delicati stava trascinando delle relle piene di vestiti all’interno della struttura. Un ragazzo con delle labbra gigantesche stava sistemando il tavolo della colazione. Delle ragazze bionde trasportavano degli scatoloni che sembravano essere particolarmente pesanti.
-vado ad aiutarle-
-no!- rispose la latina senza neanche chiedere a chi o a cosa si riferisse –hai altro da fare-
-ma…-
-vedi quel ragazzo laggiù- disse la mora indicando un ragazzo coi rasta –è Joe l’altro PA-
-assistente di produzione- precisò Finn.
-troppo lungo per il walkie… Questo non te l’hanno insegnato a scuola?-
Il ragazzo scosse la testa.
La latina sospirò velocemente –ci sarà tempo… Intanto ricorda che quando qualcuno cerca un PA disponibile al walkie, se non stai facendo niente rispondi e chiedi cosa serve ok?-
-Ma siamo tutti sullo stesso canale?- Continuò curioso mentre studiava quello strano cellulare.
-No, di solito tutti i reparti stanno al primo tranne fotografia-
Il ragazzo intanto ascoltava attento.
-Se devi comunicare qualcosa di lungo, chiedi al tuo interlocutore di andare al secondo canale ok?-
-Figo…- aggiunse lui sorridendo.
-ok, basta abbiamo perso fin troppo tempo, adesso vai da Joe-
-ma quelle ragazze… loro…-
 -No Finn, è lui che devi aiutare…- ribadì la mora indicando il ragazzo ai piedi del furgone che scaricava tappeti -no camera, no scenografia, no costumi… tu lavori in produzione ok, se la produzione sbaglia o non è efficiente tutto il resto va a buttane… noi siamo la base della piramide Finn, è chiaro?-
Il ragazzo annuì.

-Che ci fai ancora qui'-
L’omone si girò e si allontanò correndo.
A quel punto l’ispanica premette il bottone della sua radio –Santana per Finn-
-Si…-
-Si dice avanti... Avanti!!!-
il ragazzo si voltò verso di lei e alzò il pollice all’insù.
L’ispanica scosse la testa, sarebbe stato un set mooooolto lungo.

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-Silenzio ragazzi- Urlò la mora facendo fermare i macchinisti e gli elettricisti che stavano sistemando le luci per la scena successiva.
Santana guardò verso la stanza dove stavano finendo di preparare l’inquadratura aspettando per radio il segnale dell’aiuto regia, di far fare silenzio assoluto per il primo ciak della giornata.

-Santana- disse una voce a lei familiare.

L’ispanica si girò lenta sperando che non fosse realmente lei.
-Non sapevano proprio chi chiamare, scusa è quasi natale non avevi di meglio da fare?-
-Sono ebrea-rimbeccò l’altra.
-Pure...-
-Anche io sono felice di vederti Santana- disse poi Rachel mettendo fine a quel battilbecco itnutile.
-Cosa vuoi Scriptberry?- Chiese continuando a monitorare la situazione intorno a lei.
-Eccola che ricomincia, guai a te se mi chiami così per radio…- Si lamentò la più bassa.
La latina sfoderò uno dei suoi sorrisi più subdoli.
-Sei sempre il second second vero?- Chiese la moretta per conferma.
-Ovvio… non ti chiedo se tu sei sempre la script supervisor, sfido chiunque a farti fare qualcosa di diverso…-
-E’un complimento?-
-Scherzi? La segretaria d’edizione è in assoluto il ruolo più petulante del set… Si potresti prenderlo come un complimento…-
Rachel sbuffò seccata –faccio finta di non aver sentito… comunque mi serve l’ultimo ordine gel giorno-
Santana senza pensarci troppo le diede uno dei fogli che aveva in mano.
-Grazie-

Rachel afferrò il foglio e si allontanò, Santana la seguì con lo sguardo soffermandosi sul suo fondo schiena.

-No Lopez, te lo vieto!-
La latina sobbalzò.
-Smith ma ti pare- rispose afferrando un’altra pila di fogli.
Il ragazzo sembrò non sentirla e si allontanò in direzione dell’ufficio.

Era sempre tutto così veloce.


L’ispanica controllò che sul set fosse tutto apposto e si allontanò per distribuire gli stralci della sceneggiatura ai vari reparti.

_________________________________________


-Stralci e ordini del giorno- disse la mora poggiando le fotocopie accanto al trucco.
-Grazie- rispose la truccatrice mentre stava sistemando l’attrice.
-Ashley è tutto ok? Acqua, caffè… un pacchetto di sigarette?-Chiese poi rivolgendosi all’attrice.
-Sigarette? Magari più tardi…- rispose facendole l’occhiolino -Giusto un po’ d’acqua- aggiunse.
-Santana per Finn- disse la mora al walkie.
-Avanti per me- rispose incerto il ragazzo.
-Mi porti una…- poi si guardò intorno monitorando la situazione –anzi fai una decina di bottiglie d’acqua al trucco…-
Le due truccatrici la ringraziarono con lo sguardo.
-Al trucco? E che ci devono fare con 10 bottiglie?-
Santana roteo gli occhi incredula.
-Arrivo con l’acqua!- s’intromise una voce maschile che riconobbe senza difficoltà.
La latina storse il naso rispondendo semplicemente grazie.



-Grazie stavo morendo di sete- disse l’altra truccatrice intenta a sistemare la postazione trucco.
Santana le sorrise ammiccante.
-Kitty, assistente trucco- si presentò l’alta.
-Santana, second second assistente di regia-
-Non ho mai capito questa storia del second second lo sai?- Chiese la biondina un po’ troppo interessata.
-Il second assistente alla regia sta in un ufficio e il second second sta sul set- rispose secco il ragazzo che si era appena avvicinato a loro con le bottigliette.
-Eccoti la tua stupida acqua, certo che uno più sveglio no?- aggiunse poi passando le bottigliette alla latina che si preoccupò subito di servire prima l’attrice e poi le truccatrici.
-Comunque mi serve l’ordine del giorno, aggiornato, ora- tuonò il ragazzo una volta tornato davanti i suoi costumi che stavano adiacenti alla postazione trucco.
Santana fece una smorfia e lo raggiunse.
-Appena sfornato- rispose poi la latina passandogli il foglio.
Il ragazzo l’afferrò al volo e cominciò a leggerlo attentamente –ecco lo sapevo, quel finocchio del tuo amico mi ha cambiato l’ordine delle scene…-
-Mi sembri scriptberry…-
-C’è pure lei?- Chiese l’ometto illuminandosi.
La mora annuì disgustata.
Il ragazzo sembrò non prestarle attenzione e tornò alla sua rella cercando di riordinare i vestiti in base al nuovo ordine delle scene.

-Comunque mi serve Ash vestita tra tre minuti- Precisò l’ispanica facendosi sentire anche dal trucco.
-ovvio, due minuti al trucco, uno a me e c’è l’hai sul set- rispose a tono il ragazzo guardando l’attrice che stava finendo al trucco.
Santana sorrise –tra 3 minuti Ashley sul  set– disse al walkie.
-ricevuto- rispose l’aiuto regia.
poi si girò nuovamente verso il ragazzo -grazie Kurt- disse prima di lasciare il reparto sotto gli occhi vigili di Kitty.


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-Hudson-urlò la mora.
Il ragazzo si precipitò di fronte a lei.
-Tieni- disse consegnandogli i fogli.
Finn guardò i fogli confuso.
-assicurati che ce l’abbiano tutti, e quando hai finito tienine un paio per te, non si sa mai qualcuno dovesse chiedertelo durante la giornata.
-Ok, ma cosa sono?-
Santana sbuffò ancora più incredula.
-Primo giorno, è normale- pensò
-in prima pagina c’è l’ordine del giorno, elenco delle scene, dove giriamo, che attori girano, gli orari e tutto. Poi dalla seconda pagina cominciano gli stralci, con la parte di sceneggiatura che giriamo oggi-
-figo…-
-finita la lezione?-

Il ragazzo annuì e scattò nella direzione opposta.
-almeno corre…-pensò guardandolo allontanarsi.

-Ho bisogno di due standing*** sul set!-
Santana si morse un labbro.
Non aveva più PA.

-Non ho PA disponibili per adesso- spiegò a Jessie una volta raggiunto il set.
-Poco importa- commento il ragazzo che faceva da aiuto regia.
Afferrò Santana per un braccio e la trascinò sul segnale.
-Due minuti al volo che finiscono di mettere le luci-spiegò calmo il ragazzo.

La latina annuì scazzata.
Le mancava pure fare da standing

-Tu..- disse poi Jessie afferrando un’altra ragazza per trascinarla davanti all’altro segnale.
-Grazie Jessie- disse il direttore della fotografia.

Santana sbadigliò profondamente senza fare caso alla persona davanti a lei.
Odiava fare da standing.
Quand’era ancora una semplice PA le capitava spesso di finire sotto le grinfie di un qualche incompetente direttore della fotografia che aveva bisogno di più di trenta minuti per piazzare quattro faretti e illuminare la scena.
E adesso che era salita di livello non poteva credere che si ritrova al punto di partenza.

-Ok guardatevi negli occhi- ordinò il direttore della fotografia.
La mora allora si riscosse dai propri pensieri, alzò la testa per permettere al direttore della fotografia di illuminarle il viso, fece come le era stato richiesto e si bloccò.
Forse era l’effetto della luce artificiale ma in quel momento pensò che non aveva mai visto degli occhi così belli.
La ragazza di fronte a lei sorrise divertita –non avevo mai fatto lo standin-
L’ispanica non rispose ma continuò a fissarla incantata come se fosse sotto l’effetto di qualche stupefacente.

-Ok, grazie ragazze, potete andare- disse solenne il dp*.

-comunque sono Brittany, props**…-
-Santana, second second- rispose la latina ancora in trance.



L'ispanica si allontanò velocemente dal set riprendendo fiato, tirò fuori dalla tasca il suo I-phone e senza pensarci troppo compose un twitter
- omg #setlife-



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Eccomi in diretta all’altra parte del mondo in piena crisi d’astinenza da fanfic che scrivo per non dimenticare.
Mi capita spesso di raccontare storie per fissare dei momenti.
Credo che la scrittura, a volte, sia ancora più potente della fotografia…
Prendete questa storia come uno di quei film leggeri di natale, quelli easy dove non muore nessuno...
:)
l'unica cosa ha tanto di autobiografico, è per questo che vi chiedo di dirmi se i termini che uso o le situazioni sono comprensibili, perché io non faccio testo e non riesco a capire quando spiego bene e quando no… scusate, quindi usiamo un po’ questo primo capitolo come esperimento e vediamo che succede…
Anche perché allo stesso tempo ho paura di annoiare (per esempio questo capitolo è fin troppo lungo e introduttivo per i miei gusti) e poi diverse cose si spiegheranno strada facendo.

Altra cosa,
le parti in grassetto sono le conversazione con i walkie talkie,
mentre in corsivo saranno i flashback(se ci saranno) e i twitter

Sinceramente non sapevo se iniziare o meno a pubblicare questa storia, ma oggi è stato il mio ultimo giorno su un set pazzesco e mi sembrava giusto pubblicare oggi!
Quindi, nella speranza di ritrovarvi al prossimo capitolo, vi ringrazio anticipatamente…
A presto
ps. un abbraccio speciale e un grazie in partenza alle mie tre Grazie!

* dp: abbreviazione di direttore della fotografia, director of photography, in italia la dicitura è il dop mentre in merica rimane solo dp
** props: lavora nel reparto scenografia o art department, si occupa di tutti gli oggetti di scena, quindi quelli che non stanno sul set tanto per arredare ma servono alla narrazione. Esempio classico, se arrediamo una casa e mettiamo il telefono, se c'è una scena che il telefono squilla significa che quello fa parte di props, se invece non squilla mai e sta li solo per scenografare non è props.
***standing: letteralemte significa stare in piedi, ed in campo cinemaografico si usa quando qualcuno fa le veci dell'attore affinche il reparto fotografia piazzi le luci.

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Capitolo 2
*** 2/11 ***


2/11
2/11



-Tre giorni nella stessa location… Cosa può esserci di meglio?- disse mentre sorseggiava il suo cappuccino di fronte alla stessa location del giorno precedente.
Sebastian inarcò le sopracciglia e, continuando a fissare il palazzo congressi dove si trovavano, le passò l’ordine del giorno.
-Ce l’ho già…- rispose lei senza prenderlo.
-Ma evidentemente non l’hai letto bene-
La ragazza lo guardò storto e gli strappò il foglio dalle mani.
Col dito passò in rassegna l’ordine delle scene vedendo che nella maggior parte figurava il numero 1 nella colonna relativa agli attori.
Poi scese sulla griglia degli attori facendo scorrere lo sguardo in verticale dal numero al nome dell’attore.
1 Quinn Fabray


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-Smettila di lamentarti- sbraitò Kurt.
-Ma è ghiacciata, sono le 7 di mattina Kurt…- rispose la ragazza seduta al trucco mentre Kitty controllava che tutto era al loro posto.
-Ma cos’è questa confusione?- chiese la latina entrando nella sala che ospitava trucco e costumi.
-Mi serve Quinn sul set, ora!-
Santana portò la mano sul bottoncino della propria cuffietta –Flying*-

Poi si guardò intorno notando che sia nel trucco che nel reparto costume c'era confusione.
-Stiamo girando nella stanza accanto, se non la smettete vi mando Finn a chiamare il silenzio!-Tuonò la second second.
-Intendi quel cavernicolo a cui ho chiesto dell’acqua e me l’ha portata congelata?- chiese l’attrice.
Santana scosse la testa e, per tutta risposta, le passo la sua bottiglietta.
Quinn prese la bottiglietta regalandole un sorriso complice.
-Con me ha finito!- disse Kitty cercando di attirare la sua attenzione.
-Perfetto- rispose la latina senza guardarla, poi si girò verso Kurt –scena 45…-
-Scena 45 interno sala congressi**, si Santana è pronta!-
-Andiamo Miss Fabray- disse poi rivolgendosi all’attrice.
Questa sorrise e la seguì sul set.


-Smettila di toccarti i capelli, o dovrò richiamare il parrucco per il ritocco- disse la mora senza guardarla mentre la scortava sul set.
La bionda sbarrò gli occhi un paio di volte stupendosi.
Santana non la stava guardando.
-E… Miss. Fabray è sul set- proclamò la latina in radio mentre la bionda la guardava leggermente basita.
Come risposta Jessie le alzò il pollice all’insù.
Quinn si girò verso Santana ripassandole la sua bottiglietta.
-Grazie- le disse a mezza voce prima di andare dalla regista.


Santana bevve un sorso d’acqua dalla stessa bottiglietta rimanendo impassibile mentre attorno a lei tutto si muoveva.
Per un attimo si fermò a osservare Quinn intenta ad ascoltare le indicazioni della regista.
Non poteva credere che c’è l’avesse fatta.
Almeno lei.


-Sugar per Brittany-
Automaticamente quel nome la riportò alla realtà.
-Avanti per me tesoro-
-Tesoro? Al walkie? E siamo solo al secondo giorno…- pensò tra se e se.
-Due pleaseee-
La latina senza farsi vedere allungò la mano verso il suo walkie per cambiare canale, tanto aveva la cuffia.
Con nonchalance s’incamminò verso l’esterno della location.
Non era sicura di voler sapere perché avesse cambiato canale.

-Sono sul due!-trillò Brittany.
-Tesoro, mi serve la tovaglia rossa, i piatti di ceramica e i bicchieri da vino per la prossima scena-
Santana si guardò intorno e notò il furgoncino di scenografia con gli sportelloni posteriori spalancati.
Decise di avvicinarsi.
-Lo so Shughina servono per la scena 22-
-Shughina? Tesoro?- ripeté innervosita.
-Sicura? Servono per la 21-
Santana istintivamente prese il suo ordine del giorno per controllare chi delle due avesse ragione.
-No piccola servono per la 22, e giriamo prima la 21 quindi abbiamo tempo..-
-Ma sei sicura BrittBritt?-
L’ispanica sorrise divertita, quel nomignolo era proprio carino.
-Si, so fare il mio lavoro, comunque stai tranquilla li porto su subito ok?-
La latina a quel punto si sporse di più notando la bionda completamente immersa tra gli scatoloni di scenografia.

-Ti serve una mano-
Brittany fece uno scatto e si voltò.
Santana le sorrise.
-Magari! Devo portare una tovaglia, dei piatti…-
-E i bicchieri di vino… Sono per la 22 vero?- completò Santana prendendo lo scatolone con i piatti.
-Però… l'hai studiato bene l’ordine del giorno…- le sorrise la bionda afferrando l’altro scatolone.
-E’ il mio lavoro- si vantò la latina.
-Sei il second second giusto?-
La mora annuì mentre si dirigeva alla stanza della location per la scena 22.
-Sai che non ho mai capito che fa il second second…-
La mora scosse la testa –Non sei la prima…- rispose poggiando sul tavolone lo scatolo e cominciando a tirare fuori i piatti.
-Diciamo che…-

-Lopez che canale sei?- tuonò Sebastian varcando la soglia della stanza.
-Oh cazzo…- constatò la latina che si era dimenticata di tornare sul primo canale.
-No, oh cazzo lo dico io che ti sto cercando da mezz’ora- disse passando il nuovo ordine del giorno per la giornata successiva.

Il ragazzo aprì la bocca nuovamente ma la latina fu più veloce –Jessie, aiuto regia, adesso, lo so… E trovati qualcuno da trombare amico, stai diventando isterico…- poi si girò verso Brittany – E' stato un piacere- aggiunse per poi volatilizzarsi.
Sebastian guardò prima Brittany e poi verso la direzione in cui era scomparsa l’ispanica.
Fece una smorfia rassegnato e andò via.


-Jessie per Santana, vieni immediatamente sul set-


-Finn che cazzo hai combinato?- disse la latina una volta raggiunto il set.
Il ragazzo alzò lo sguardo verso di lei mentre teneva tra le mani il polistirolo spezzato in due.
-Che è successo?- richiese con più calma.
-Sono alto…- rispose lui dispiaciuto –comunque Puck mi ha detto che hanno altri polistiroli per il riflesso***-
L’ispanica sbuffò.
-Portatelo via San, dobbiamo girare- chiese Jessie.
La latina annuì e trascinò il ragazzo fuori.

Prese una tazza di caffè e lo guardò torva.
-Scusa scusa scusa…-
-Scusa per cosa?- chiese Brittany mentre prendeva un paio di bottigliette d’acqua.
-Ha rotto un polistirolo…-
La bionda guardò il ragazzone confusa.
-Tutto questa confusione per un polistirolo?-
Santana sbarrò gli occhi.
-Ma dai quanto costerà?-
-BrittBritt!- l’ammonì giocosa.
La scenografa la guardò stranita –BrittBritt?-
La latina avvampò –No, cioè si… BrittBritt è più carino di Brittany no?- cercò di giustificarsi ancora più imbarazzata.
-Si è carino- concordò il ragazzo.
-No è solo che, solo Sugar mi chiama così… Nel senso nessun altro mi aveva mai chiamata così… Mi piace…- rispose regalandole un sorriso.
Santana deglutì vistosamente.


-Cosa diavolo succede qui? Si fa festa!-
I tre si girarono contemporaneamente verso la nuova arrivata.
-Chi è?- Chiese sottovoce Brittany.
-La line producer****…-rispose piano Finn
-Oh…-
-Ho sentito che c’è stato un problema con un polistirolo…- disse scrutando i tre.
-Bhe… Sue… io…-
-E’ stato un’incidente- s’intromise Santana bloccando Finn.
-C’era poco spazio per passare e lui stava aiutando scenografia- spiegò indicando Brittany che subito annuì.
-Si… Dovevamo spostare un divano pesantissimo, e fortunatamente Finn era li…-
-Davvero?- Chiese stupita la line producer.

I tre annuirono in coro.

-In questo caso… Ma che non si ripeta più, non abbiamo soldi!-
-Che novità…- sussurrò sarcastica la latina.
Brittany fece difficoltà a trattenere la risata.
Sue spostò più volte lo sguardo da lei a Santana.
Poi si girò e andò via.

-Ah Lopez, ti tocca riaccompagnare Miss Fabray oggi- Tuonò Sue al walkie.
-Ricevuto-

-Grazie-
-Non ringraziarmi, torna al lavoro bietolone-
Il ragazzo annuì raggiungendo il set.
-Sei stata carina…-le disse sincera Brittany.
-Beh Finn è un bravo ragazzo…-spiegò la mora cercando di risultare credibile.
Proprio in quel momento passò Sebastian.
Santana fece finta di non vederlo.

-Sugar per Brittany-

Le due si guardarono.
-Devo andare- disse Brittany
-Lo so- rispose la latina congedandola con un sorriso amaro.
Brittany la guardò ancora per un attimo trattendo il respiro, poi prese in mano il suo walkie e si allontanò mentre rispondeva all’altra scenografa.



-Pappa molla-
-Ma che vuoi?- rispose secca.
-Pappa molla-continuò Sebastian mentre sgranocchiava delle patatine appena prese al tavolo ristoro.
-Smettila idiota…-
-Un’altra bionda nel cu… cuore della Lopez…- la continuò a punzecchiare il second.
-Tornatene nel tuo cazzo di ufficio Smythe, ho già perso fin troppo tempo-
Il ragazzo alzò le mani in segno di resa.
-Mi raccomando, fai la brava stasera…-disse prima di allontanarsi.
La latina non ebbe il tempo di controbattere.

-Jessie per Santana-
-Avanti- rispose sbuffando la latina mentre correva sul set.


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-Allora Miss.Fabray… Com’è andata oggi?-
-Bene… Cassandra non è poi così male…-
-Beh essere diretti da una donna dev’essere sicuramente più interessante no?- rispose continuando a fissare la strada.
-Decisamente interessante… Se poi è una bella donna…-rispose a sua volta cominciando a fissare la latina.
-Affascinante- la provocò la latina continuando a non guardarla.
-Tremendamente affascinante- rispose con voce roca allungando piano la mano verso l’interno coscia della ragazza al volante.
-Quinn…- emise con difficoltà mentre l’altra continuava a massaggiarla.
-Sexy…- continuò l’attrice.

A quel punto la latina sterzò bruscamente fermandosi sul bordo della strada.

-Lo sai che i second second non accompagnano mai gli attori a casa?-
Quinn sorrise mordendosi il labbro inferiore -infatti stiamo andando a casa tua-
La mora fece finta di non sentirla -è vero… Lo fanno i PA di solito…-

A quel punto Quinn si avvicino al suo orecchio -primo non ho ancora capito quale sia il tuo ruolo, second second già il nome la dice lunga…-la beffeggiò con voce roca -e secondo… volevi che mi riaccompagnasse quel Finn?- concluse succhiandole il lobo prima di staccarsi da lei.

La latina aveva smesso di respirare.
Guardò i vetri della macchina.
Erano già tutti appannati.

-Ti odio Lucy-
-Oh smettila di parlare e baciami J.Lo-
Santana non se lo fece ripetere due volte, si slacciò la cintura portandosi sul sedile di Quinn.



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Povera Santana, dopo una giornata così intensa le tocca pure lo straordinario.
Spero che questo capitolo sia stato un pò più chiaro del precedente...
La mia nuova beta(si perchè ormai va di moda)
dice che si capisce, quindi mi fido!
Volevo dare un pò la sensazione che si prova a stare sul set, che non ti fermi mai, e quando lo fai sei comunque in continuo movimento.
Per questo si passa velocemente da una situazione all'altra.

Ci sono un paio di note qui sotto:

*flying, che sarebbe I'm fyning, sto volando. In realtà non so in quanti set si usi, ma sull'ultimo dove sono stata quando chiedevano qualcosa di urgente al walkie tutti rispondevano così, e mi sembrava una cosa carina da inserire.
Come va col walkie? troppo incasinato?

-Scena 45 interno sala congressi**
Kurt risponde semplicemente con l'intestazione della scena.
Su una sceneggiatura, o script, ogni volta che si comincia una scena nuova, questa dev'essere identificata con numero, interno/esterno, luogo.

poi c'è tutto il dialogo tra Sugar e Brittany,
ora se vi va, andatevi a cercare una Call sheet, di glee.(call sheet- ordine del giorno)
troverete in basso a destra(dopo la meta del foglio) la voce PROPS, che praticamente è quello di cui si occupa Brittany.

***polistirolo, viene usato in fotografia per fare riflesso. Viene posizionato in base a dove sta la fonte di luce affinché essa rimbalzi sull’attore! Molto utile quando si gira con la luce naturale.
****line producer, sarebbe il nostro organizzatore di produzione, non il produttore. Ma è la figura che sta al vertice della squadra di produzione ed è presente sul set. Mentre il produttore(quello che mette i soldi o che rappresenta la società) può esserci come può non esserci.

Dopo avervi annoiato vi saluto,
grazie a tutti quelli che hanno letto e si sono fermati a scrivermi un parere... *_*
e grazie a Marghe per la supervisione! daje scriptMarghe!
Spero di aggiornare per Natale, così ci facciamo gli auguri!

A presto
C



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Capitolo 3
*** 3/11 ***


3/11
3/11



Santana aprì gli occhi, leggermente infastidita dal suono proveniente suo cellulare.
Allungò la mano e spense quella sveglia maledetta.
Si stiracchiò appena prima di realizzare che non era sola.

Accanto a lei, Quinn dormiva serenamente accarezzata ancora dal buio della notte.
Si fermò un attimo a guardarla.


-Non useremo gli attori dell’accademia per il mio saggio di diploma-
-Oh Berry, per una volta sono d’accordo con te-
-Ma se non li hai mai visti…- replicò Kurt cercando di portare avanti la propria tesi.
-Meglio, non mi è mai piaciuto il corso di recitazione di questa scuola- continuò Rachel infervorata.
-Vabbe quindi hobbit? Mettiamo un annuncio su internet e apriamo i casting?-
La moretta annuì sicura mentre Kurt scuoteva la testa rassegnato.

-Ehy che succede qui, perché quella faccia?- chiese Dave una volta seduto al tavolo con la sua tazza piena di caffè.
L’ispanica se ne impossessò subito, e dopo un primo sorso gliela ripassò schifata.
-Ma quanto zucchero ci hai messo scimmione?-
Il ragazzo la schernì con un sorriso e tornò a concentrarsi su Kurt.
-Allora?-
-Rachel regista Berry non vuole usare gli attori della scuola, come da regolamento-
-Ah…- rispose per poi spostare lo sguardo su Santana.
-Non guardarmi così Kurofsky, mi secca ammetterlo ma Rachel ha ragione, e su questo corto ci sarà pure il mio di nome, non mi vai di lavorare con dei cani…-
-Ma andiamo contro il regolamento…- continuò Kurt.
-Ma è il mio primo lavoro da regista- replicò Rachel.
-Ma non sarà l’ultimo, non puoi fare di testa tua- si alterò lui.
Dave allora poggiò la sua mano su quella del ragazzetto che si tranquillizzò all’istante.
-Che cosa vi serve?-
-Una bionda… bella, eterea- cominciò Rachel.
-Una strafiga- tagliò corto Santana.
Il ragazzo sembrò pensarci su.
-Ci sarebbe Quinn, fa il terzo anno… l’abbiamo usata stamattina per un’esercitazione in teatro… E’ molto telegenica, e i kino* le accarezzano il viso come dei pennelli su una tela-
-Ma come siamo romantici- lo sbeffeggiò Kurt stringendosi a lui.

-Aspetta ve la presento, è quella li- disse indicando la ragazza al bancone.
Santana alzò lo sguardo curiosa.
-Io non sono convinta-
-Shh- la zittì l’ispanica.

-Ehy Quinn- la chiamò il ragazzone.
La ragazza sorrise e si avvicinò a loro.
-Ciao Dave…- cominciò la ragazza per poi spostare automaticamente lo sguardo prima su Santana e poi su Rachel.
-Siediti, dobbiamo parlarti di una cosa-
La ragazza lo guardò stranita per poi prendere posto accanto a lui mentre Rachel e Santana erano ancora completamente ipnotizzate da quell'angelo biondo.


-------------------------


-Tra un po’ sarà Natale-
-Lo so, è due settimane dopo il tuo compleanno- rispose la bionda mentre si accoccolava tra le sue braccia completamente nuda.
-Non devi per forza tornartene a casa, voglio dire, puoi stare qui…-cominciò leggermente imbarazzata -tanto come vedi i miei non ci stanno mai…-
Quinn alzò di poco lo sguardo verso di lei –perché devi sempre giustificarti? Non devi fare la dura con me… Sono la tua ragazza-rispose portandosi sopra di lei.
-La mia ragazza?- replicò sfidandola.
-Eh già…-
 -Ma davvero?- la beffeggiò ancora prima di baciarla.

-SANTANA MA CHE STA SUCCEDENDO QUI?-
-mamma!-




-A che pensi?-
Santana perse un battito per lo spavento e tornò alla realtà.
-Buongiorno- le disse dandole un leggero bacio per poi mettersi seduta sul bordo del letto.
-Dovrebbe esserci della marmellata in frigo… Mi pare che sei convocata tra un paio d’ore, dirò a uno dei miei ragazzi di venirti a prendere…- disse mentre s’infilava i jeans.

-San- la fermò con una mano la bionda.
L’ispanica si girò.

-Non ti ha chiamata vero?-
-Chi?-
-Tua madre, per il tuo compleanno-
-E sarebbe una novità- chiese ironica tornando a fissare la parete –in compenso mi sono regalata due gemelle… more…- precisò facendole l’occhiolino.
-Perché svii con me?-

L’ispanica sbuffo.

-Lo sai… dicembre è tremendo…- cominciò abbassando notevolmente il tono di voce -Odio il mio compleanno, odio Natale… Odio…-
-Shh… Lo sappiamo entrambe non c’è bisogno di ricordarlo- la zittì abbracciandola da dietro.
Santana allora si cullò tra quelle braccia pensando che fossero l’unico posto in cui si sentiva al sicuro.


-Dovremmo smetterla sai…- disse dopo un po’ l’attrice.
-Perché?-
-Quanto tempo è passato?-
-Due anni…- rispose secca la latina.
-Dovresti trovarti qualcuno-
-Ho te…-
-Sto parlando seriamente San, lo sai che ti voglio bene, e che mi fai impazzire- aggiunse guadagnandosi un bacio da parte della latina -ma... – continuò staccandosi contro voglia -sono preoccupata per te- disse seria guardandola negli occhi.
-Prima mi salti addosso e poi ti preoccupi per me Fabray- la canzonò
-Ho solo paura che tu ti stia perdendo… Non puoi tenerti a lungo lontana dai sentimenti, prima o poi ti travolgeranno…-
-Lo sapevo…-
-Che cosa?-
-Chi è lei?-
La bionda la spintonò con forza –Smettila J.lo-
-Ma allora è una cosa seria?- chiese divertita portandosi sopra di lei cominciandole a fare il solletico.


---------------------------


-Allora? Com’è andata con la tua ex fidanzata, attuale tromba amica-
-Normale…- rispose la latina mentre si dirigeva alla sala trucco per scortare l’attore protagonista.
-Noiosa, ma non ti sei ancora stancata di lei?- continuò Sebastian con in mano i soliti stralci giornalieri.
-Bhe, l’alterno ben volentieri…-

-Santana?-
L’ispanica si girò verso l’aiutante trucco –Mi servono nuovi kleenex e cotton fioc, li stiamo finendo-
-Ok- le rispose senza troppo entusiasmo poi si girò verso Sebastian
–Ho capito, vado a prenderti il fondo cassa- l'anticipò lui.
-Grazie amore- rispose sarcastica la mora.

-Alternala di più, non mi piace quando sei così schifosamente di buon’umore!- le disse prima di andare via.
-Lo farò- gli rispose in radio mentre notava Brittany fuori dalla finestra, intenda a trasportare una pianta.


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-Ma le devo insegnare io il suo lavoro? Quella pianta non c’era nella 21 e la scena 23 è legata alla 21!-
-Rach abbiamo fatto solo un take non è così grave- le rispose Jessie cercando di calmarla.
-Tu, props!- tuonò indicando Brittany.
-Spigami perché hai messo quell’affare li…-
-Perché ci stava bene- commentò Brittany guardando la posizione della pianta nell’inquadratura.
-Sì decisamente- commentò Sugar.

Rachel sbarrò gli occhi un paio di volte, si alzò dalla sua postazione e andò a togliere la pianta.
Proprio in quel momento Santana entrò nella stanza con l’attore –Dov’è Cassandra?-

-Ten one**- le rispose Jessie.
La mora annuì.
-Berry tutto ok?-
-No, abbiamo un’idiota al reparto scenografia!-
Santana guardò Brittany stranita mentre questa scuoteva la testa rassegnata.
-Che cosa sono queste parole sul mio film!- tuonò Cassandra una volta tornata sul set.
-Niente niente…- spiegò velocemente Jessie.
-Che ci fa quella pianta lì, non c’era prima…-disse secca guardando Rachel.
-La sto togliendo- si affrettò a rispondere Brittany.


Santana intanto aveva assistito a tutta la scena con una strana morsa allo stomaco.

-Santana per Brittany- cominciò lei una volta che la bionda ebbe lasciato il set
-Avanti- rispose l’altra con voce spenta.
-Due please- chiese cambiando canale.
-Sono al due- rispose l’altra.
-Lascia perdere quella gnoma… gli errori si fanno… Soprattutto in un film del genere- cominciò con voce dolce -tu e Sugar state facendo un lavoro magnifico...-
-Grazie…- rispose semplicemente spiazzando la latina.

Santana ci pensò su un attimo -A pausa pranzo mi tieni un posto accanto a te?-

-E’ un appuntamento?- chiese l'altra ironica.
-Potrebbe-
-Ok…-

Santana non poteva vederla ma era certa che stesse sorridendo.

-A dopo allora, torno sul primo canale- concluse sorridendo.
-Pure io... A San...-
-Si?-
si affrettò a rispondere l'ispanica.
La bionda trattenne un attimo il respiro per poi lasciare andare un sussurrato -Grazie...-



Kitty e Sebastian allungarono le proprie mani tornando anche loro sul primo canale.


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*kino flo: tipo di luce, molto usata perchè pratica e veloce. In realtà di fotografia ne so ben poco, ma se siete interessate potete sempre dare un'occhiata qui wikipedia.org/wiki/Kino_Flo

**Ten one: linguaggio americano(fatico a trovare il corrispettivo italiano) per indicare che qualcuno è al bagno!!!!

e mi pare tutto, perchè il capitolo è un pò cortino...
Piano piano esce fuori Santana, ma spero non pretendiate di capire tutto e subito!

Qui si so fatte le 4 am, e penso che adesso andrò a dormire.
Quindi... MERRY XMAS!

Visto che siete così appassionati a questa storia vi ho fatto il regalo di Natale...
-.-'
se vi va di farmi sapere che ne pensate a me non dispiace...
un abbraccio a tutte e alla mia Script che non beta ma mi da dei pareri interessanti e mi dice di continuare...
tenkiù!

A presto
C

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Capitolo 4
*** 4/11 ***


4/11
4/11


-FINNNNN-

-Finn non c’è-
-E chi schiavizzo oggi?- Tuonò la latina al walkie.
-Ti ho appena mandato la nuova PA sul set!-

-Ciao!-
L’ispanica si voltò seccata c’era un sacco di lavoro da fare nella nuova location e loro erano in ritardo.
-La nuova PA?- chiese velocemente mettendo meglio a fuoco la ragazza col baschetto che se ne stava ferma davanti a lei.
-Marley piacere-
-Santana-
-Lo so chi sei!- rispose pronta la ragazza.
L’ispanica la guardò storta.

-Ehy buongiorno bellezza!- urlò Puck passandole accanto con dei grossissimi cavi elettrici.
-Em.. Ciao!- rispose intimidita la più piccola.
-Datti fuoco Puckerman…- gli intimò l’ispanica prima di tornare a fissare la ragazzina.
-Marley, giusto?-
Quella annuì.
-Ok, prenditi una radio-
La ragazza mostrò soddisfatta il suo walkie –E ho già consegnato gli stralci che mi ha dato Sebastian-
-Bisogna…-
-Gli specchi sono già in sala trucco e Kurt ha le sue relle con i costumi…-
-Ah- rispose la latina sorpresa.
-E ho già portato le bottigliette sul set, al trucco, e nei camerini di Asheley, Aiden e Quinn-
-Per quanti giorni hai detto che resti?- chiese la latina che non poteva credere a quello che era appena successo.


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-Motore-

L’ispanica si girò verso Marley, che sentendo “motore” alla radio, lo urlò nella stanza adiacente al set.

Marley si stupì del religioso silenzio che regnò subito dopo.
Santana le alzò il pollice all’insù per poi ritornare a concentrarsi sulla scena.
Grazie a Marley avrebbe finalmente potuto vedere un po’ di sane riprese.

Le faceva sempre lo stesso effetto.

Il rumore del ciak che s’infrangeva sul legno, il silenzio poi, e l’attesissimo “azione” del regista, le davano i brividi.

Tutti erano immobili.

E a lei questo piaceva.

Anche se fuori tutto continuava a muoversi frenetico, in quel momento li dentro, stava avvenendo il miracolo.
Almeno questo è quello che aveva creduto fino ai venticinque anni.
Ricreare la realtà, scriverla per poi viverla due volte...
Tutte cazzate.

Negli ultimi due anni Santana era diventata la persona più disillusa dell'universo.
Tutto era cambiato e lei aveva imparato ad amare altri aspetti, strettamente legati al suo lavoro.

Per esempio le piaceva che ognuno stesse fermo alla propria postazione aspettando lo stop per poi ripartire, sapeva che più della metà delle persone che stavano lì, pensavano ad altro.

Per un attimo si concentrò su Quinn e sulla sua performance, era davvero brava cazzo.
Quinn, l'unica a darle sollievo, l'unica che aveva amato, l'unica che non era rimasta solo un ricordo.
Fece un respiro profondo soffocando una lacrima e si girò verso il monitor* dove Cassandra, Berry, il direttore della fotografia e Sugar stavano concentrati a guardare la scena.
Quello era divertente.
Quattro idioti pieni di se che si credono dio in terra solo perchè hanno un posto in prima fila.

Sicuramente Cassandra era interessata all’interpretazione, la Berry a cronometrare il tempo e a segnare tutti i possibili errori, il dp, probabilmente cercava di capire se la fotografia che aveva fatto andasse bene per la pelle dorata di Quinn.
Probabile che stesse pensando proprio a quello, non bastava essere tecnici per illuminare la Fabray, bisognava andare oltre.
Forse dovevi essere gay.
Sorrise a quel pensiero senza scacciarlo.

Per illuminare Quinn non dovevi limitarti a guardare.
Dovevi vedere.
E Dave vedeva.
Forse vedeva fin troppo per i suoi gusti.

Il suo sguardo si posò su Sugar, quarta spettatrice privilegiata.
Da quando scenografia sta al monitor?

Bhe probabilmente si stava compiacendo del suo buon gusto nell’arredare.
Quella tipa era davvero strana.
E non le piaceva che chiamasse Brittany amore, tesoro o BrittBritt.

-Stop, scarto!- urlò Cassandra mentre Jessie ripeteva lo stop in radio e Marley faceva l’eco dall’altra parte.

Ecco che tutti si ricominciavano a muovere.

Puck e gli elettricisti portavano i polistiroli, gli stativi e le bandiere per il dp che non era ancora convinto della fotografia, Cassandra stava dando delle direttive a Quinn e Aiden che ascoltavano concentrati, mentre Sugar stava animatamente discutendo al walkie.

Automaticamente Santana andò sul due.

-Ok, mi fido, era solo un doppio controllo, scusa amore ma Rachel la script supervisor mi sta addosso- spiegò Sugar.
-Lo so è colpa mia- rispose la bionda affranta.

Santana tornò sul primo canale per poi girarsi verso la Berry, possibile che doveva essere così petulante?


Non ci fu il tempo di fare niente che Jessie chiamò la pausa.
Come al solito cominciò a passare in rassegna tutti i canali della radio affinché tutti sapessero che era pausa.
-E’ pausa per tutti- disse mentre scortava gli attori ai propri camerini.
-E’ pausa per tutti- continuò quando Quinn le sfiorò la mano prima di chiudersi nella sua stanza per cambiarsi.
-E’ pausa per tutti- disse ancora mentre vedeva Marley indicare il punto ristoro alla troupe
-E’ pausa per tutti-
-E’ pausa per tutti-

-Ma non ti stufi dopo un po’?-
Santana si girò verso quella voce che ormai aveva imparato a riconoscere.
Brittany le sorrise per poi spostare lo sguardo sul proprio walkie, con uno scatto cambiò canale dal 5 al 6.
Santana inarcò le sopracciglia divertita.
La bionda la stava seguendo cambiando canale con lei ogni volta.
-Per tutti… E’ pausa!- la beffeggiò guadagnandosi un occhiolino e un silenzioso –Ci vediamo per il caffè- al quale Santana annuì.

Ecco Brittany, quella era una cosa che ancora non riuscirsi a spiegare.
Quella ragazza era così Brittany.
Faticava a trovare un aggettivo.
Forse non voleva.

-E’ pausa per tutti-


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-Allora, che si mangia oggi?- chiese al biondone dalle labbra gigantesche.
-Panda express…- rispose lui affranto mentre aspettava che la fine diluisse per andare a mangiare.
-Quello pseudo italiano di ieri era meglio!-
Il ragazzo concordò e si mise in fila.
-San devo andare a fare il watcher**?-
-No, ci ho mandato Joe!-
-Prenditi una pausa piccolè, stai facendo un ottimo lavoro-

La ragazza col cappello le sorrise.

L’ispanica si assicurò che tutti avessero preso il proprio pranzo, poi guardò la nuova arrivata.
-Possiamo andare!- disse avvicinandosi al bouffet.

-Insomma, dimmi un po’… Chi ti ha parlato di me?-
-Scherzi? Alla LA film accademy tutti sanno chi sei…-
-Vabbe allora dillo subito no!-
-Pensa che Schuester…-
-Schuester? Will Schuester insegna ancora la?-
La ragazzetta annuì masticando il primo boccone di riso alla cantonese.
-Oh mio dio… Sta marcendo li quello… -
Marley la guardò storta.
-Sto scherzando… Anzi salutamelo… Comunque dicevi?-
La ragazza inghiotti il riso -… Ci ha mostrato il vostro saggio di diploma alla prima lezione-
-E’ per via di Quinn, la nomination ai Golden dell’anno scorso la fatta schizzare in cima, come se non lo fosse già- disse per poi girarsi a guardarla e ricevere in risposta una linguaccia.
Marley rise –Si Quinn è meravigliosa, ma io parlavo di te… Voglio dire, sappiamo entrambe in che condizioni ci fanno girare a scuola-
-Non me lo ricordare ti prego-


-Questa lista non va bene-
-Che vuoi dire?- Chiese bevendo un sorso del proprio caffè.
-Che non va bene, io ho bisogno del doppio del materiale se volete una fotografia decente e Quinn illuminata come si deve- disse seccato il ragazzo.
-Dai Daveuccio lo sai che non posso farci niente, e Quinn è bellissima anche al buio- rispose la latina mentre fissa al computer preparava gli ordini del giorno per le riprese.

Dave le rubò il bicchiere pieno di caffè e cominciò a fissarla.

Finalmente Santana si girò verso di lui.
-Tu sei la line producer, io voglio più luci, o vi potete cercare un altro direttore della fotografia!- Disse serio il ragazzo.
-Ok Kurofsky!- rispose secca
Il ragazzo sgranò gli occhi, non poteva aver ceduto così in fretta.

Non Santana Lopez.

-Ah… Vi conviene parlare con Azimio… Non è bravo come me però ci sa fare…- cominciò un po’ imbarazzato.
-Azimio? Ma che stai dicendo? Non esiste… Non mi lascerai da sola con quella checca isterica del tuo fidanzato e con quella nana malefica, che come regista è ancora più insopportabile…-
 

-E che mi dici di Quinn?- Disse lui alzando un sopracciglio.
-Non tirare in ballo la mia futura fidanzata per confondermi… L’abbiamo iniziata insieme questa cosa e la finiremo insieme…-
Il ragazzo continuò a fissarla in attesa di una risposta.

-E si… avrai le tue stramaledettissime luci… Contento?-
Dave si aprì in un sorriso e le schioccò un bacio sulla guancia che Santana cercò di evitare senza successo.


-…e tu sei riuscita a organizzare la scena del ballo, piena di gente di bambini e c’erano pure due cani-
La latina si riscosse dai suoi pensieri agganciandosi a quello che aveva appena detto la nuova PA –Bastava solo girarla su una nave ed avevo fatto il tris…-
Marley la guardò storta.
-Le tre B: Bestie, barche e bambini***… sono le cose più creano problemi alla produzione…-
-E’ un modo di dire…- aggiunse vedendo che l’altra faticava a capire.
La ragazzetta annuì pensandoci su -Io ci aggiungerei anche la script supervisor… Rachel... e B come Berry, giusto?-
-Cazzo Marley ma dove ti eri nascosta!-


----------------------------------


-Sei di buon umore-
-Da morire, la nuova PA è un genio, cazzo!-
Brittany rise passandole il caffè.
-Non è un po’ troppo piccola per te…-
Santana avvampò.

Ma perché con lei s’imbarazzava?

-No ma che hai capito, non ho quelle intenzioni…-
-Perché no? E' carina, poi quel cappellino le sta d’incanto!- disse soffermandosi sulla ragazzetta che scherzava con l’elettricista con la cresta.
-BrittBritt!- l’ammonì giocosa capendo che in quella battuta c'era un palese sottotesto
erg. mi piacciono le ragazze

-Stavo scherzando San- la tranquillizzò.
Santana fece un respiro profondo riprendendo a respirare… Quella ragazza la mandava fuori di testa.
E poi l’aveva chiamata San.

-BrittBritt-
Santana sentendo quel nome in radio durante pausa pranzo la guardò confusa.

-Senti ho promesso a Sugar che l’aiutavo a fare una cosa prima della fine della pausa- spiegò roteando gli occhi un paio di volte.

La latina annuì leggermente infastidita.

-Ah San, a fine giornata abbiamo da rispostare un sacco di mobili, non è che uno dei tuoi PA o la tua wonder woman potrebbero darci una mano?-
-Ovvio…- rispose la latina.
-Grazie- trillò la bionda schioccandole un bacio sulla guancia.



-Anche i baci adesso… Non starai esagerando…-
-Non sarai geloso?-
-Io? Di quella biondina? E perché mai?- Replicò offeso il ragazzo.
-Ho smesso di cercare di capire voi uomini a 15 anni-
-Perfetto, allora lascia che ti spieghi- cominciò l’amico avvicinandosi a lei –stasera, dopo il set, tu e io, all'AKBAR****-
-Seb non mi sembra una buona idea… domani si lavora-
-E allora? Mi sembra di ricordare che Santana Lopez non si ferma davanti a niente! Magari ne becchi tre in un colpo solo…-
L’ispanica roteo gli occhi.
-O vorresti dirmi che non hai voglia di farti una scopata perché la biondina ti piace-

Santana cercò Brittany tra il mucchio di gente in pausa e la trovò con Sugar, evidentemente aveva già finito di aiutarla perchè sedute vicine, troppo vicine, stavano giocando con il cane ammaestrato per la scena successiva.

A quel punto la latina si girò verso l’amico che scuoteva la testa indignato -Con che macchina andiamo?-


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-#akbar #Sebtana-

-Tieni- disse il ragazzo passandole uno spinello.
L’ispanica inviò il twitter e senza pensarci troppo su inspirò profondamente per poi cominciare a tossire.
-E’ forte eh?-
-Ma che roba è?-
-Roba buona…-
L’ispanica strizzò gli occhi un paio di volte mentre la musica della discoteca si faceva sempre più alta.
-Dai cazzo la notte è nostra- proclamò il ragazzo per poi avvicinarsi al bancone pieno di bei ragazzi.
La latina si guardò ancora attorno completamente in balia della musica e della confusione.
Perchè aveva dato retta a Sebastian!-
-Santana che ci fai qui?-
L’ispanica si girò sorpresa incrociando l’ultima persona che avrebbe voluto incontrare quella sera
-Kitty?-



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monitor* o video assist, serve a vedere in tempo reale la scena su uno schermo. E'fondamentale per tutti i reparti! Purtroppo il video e la realtà sono due cose completamente diverse ed è necessario verificare che sia tutto al punto giusto, perchè alla fine lo spettatore non va al teatro, ma va al cinema.

watcher** diciamo che quando l'attrezzatura, spesso s'intende quella di fotografia è in un posto diverso da quello del set o dove si mangia, serve un sorvegliante, è una cosa che fa sempre la produzione.

Le tre B*** questo è un detto strettamente legato all'Italia e al cinema Italiano.
Le barche sono antipatiche per la grandezza.
Gli animali, anche se ammaestrati comunque hanno dei tempi diversi, e si rischia di rallentare, idem i Bambini (senza contare che essendo minorenni hanno una serie di cavilli burocratici da smaltire)

AKBAR**** locale gay di Los Angeles


Detto ciò,
non so se questo capitolo vi sia piaciuto,
mi rendo conto che la storia è particolare è che è difficile da seguire...
vediamo che succederà.

Intanto grazie se siete riusciti ad arrivare fino a qua!
A presto
C

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Capitolo 5
*** 5/11 ***


5/11
5/11



-Oh cazzo!-
Santana scattò fuori dalle coperte in preda ad un attacco di panico.
Una figura scomposta, minuta e con una cascata di capelli biondi dormiva in quello che probabilmente doveva essere il suo letto.
Ancora spiaccicata al muro cercò di mettere a fuoco la situazione.
Le pareti della stanza erano completamente dipinte di rosa confetto a tal punto che Santana si staccò leggermente dal muro per paura di essere contaminata.
Il tavolo da lavoro era pieno di trucchi e piccole borse da trucco.
Bhe d’altronde era il suo lavoro.
Un ammasso di vestiti era ammucchiato su un cestino stracolmo.
Effetto set, pensò la latina, nessuno ha mai il tempo di fare il bucato.

Poi inevitabilmente, lo sguardo si posò su Kitty.

Non che fosse male, aveva tutte le curve al posto giusto… Soltanto no!
Non con lei.

Dopo essersi portata a letto, la costumista, l’attrice non protagonista e una giovane PA, l’ispanica aveva avuto qualche problemuccio con l’ultima produzione con cui aveva lavorato, specialmente con Sue!
Non l’avevano licenziata allora.
Semplicemente non potevano.
Ma Sue, che era e rimaneva anche il suo miglior contatto, l’aveva minacciata che non l’avrebbe più richiamata per i lavori futuri.
Questo è un set non un bordello, le aveva intimato.
La verità era che Sue era decisamente gelosa del suo sex appeal.
Santana sorrise beffarda a quel pensiero che la fece ritornare alla realtà.

Kitty!

Aveva dormito con Kitty? L’aiuto trucco che le sbavava addosso dal primo giorno?
Recuperò al volo i suoi vestiti e, facendo attenzione a non svegliarla, sgattaiolò via.
Forse non trovandola nel letto, la truccatrice avrebbe pensato che si era immaginata tutto.
Uno splendido sogno erotico targato Lopez.


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-Buongiorno Santana… Notte in bianco?- Chiese il ragazzo dalle gigantesche labbra mentre affettava un centriolo.
-Che ci devi fare con quello Sam?-
-Lo metto nell’acqua- disse tranquillo il ragazzo mentre prendeva la brocca –la rende più fresca- spiegò sorridente.
Santana fece una smorfia poco convinta –posso prenderlo questo caffè o no?-
Il ragazzo controllò la temperatura del bollitore per il caffè e annuì –tutto tuo!-
-Grazie Crafty*- rispose la latina.
-A San…- La chiamò il ragazzo.
La latina si girò prestandogli attenzione.
-Hai presente la ragazza bionda di scenografia…-
-Sugar?- Chiese di proposito sapendo che lui non si stesse riferendo a lei.
-No, l’altra… Brittany!
-Quindi?- Domandò con sufficienza.
-Ho visto che vi prendete spesso il caffè dopo pausa insomma… vi ho visto chiacchierare…-
-E’ un set Sam, passiamo 14 ore insieme al giorno… penso sia normale chiacchierare…-rispose facendogli il verso.
-Appunto, figurati per me che sto sempre fermo qui!- disse indicando il tavolo ristoro.
-Dove vuoi arrivare? Devo andare a prendere la radio-
-Sai se è fidanzata?- Chiese tutto d’un fiato lui.

La latina per poco non si affogò col caffè.

-Ma dove ti sembra che siamo in un bordello? Questo è un set bocca di trota… Pensa a tagliare i cetrioli e a rifare il caffè che fa schifo…- tuonò allontanandosi e continuando a sorseggiare il caffè.


-shh-
Rachel ringraziò Santana con lo sguardo, e una volta calato il silenzio chiamò l’azione.
L’ispanica si avvicinò al monitor (un tubo catodico di ultimissima generazione), accanto a lei Rachel e Dave guardavano concentrati.
Sorrise, pensando che quel buffo esperimento sarebbe stato il primo di una lunga serie.

-è la prima volta che prendi tu l’iniziativa- Cominciò Quinn staccandosi dal bacio.

L’ispanica perse un battito da quando c’era un bacio in quella scena?


Quinn prese tra le mani il volto dell’altra attrice e la guardò negli occhi.

-Dimmi che lo farai ancora- Continuò fissandola.

Santana deglutì, perché erano così vicine.


-Non posso lo sai..- confessò l’altra stando sempre fin troppo vicina.


-Stop- urlò Rachel per poi avvicinarsi alle ragazze.
-Ragazze siete troppo lontane… Dovete stare più vicine… è un primo piano!- Spiegò alle attrici che annuirono tranquille.
-Dave, Dave…- Chiamò piano la latina.
-Che c’è?- chiese lui quasi infastidito.
Santana cominciò a mimare con la bocca “non più vicine, no!”
L’omone ci mise un po’ a capire.
Fortunatamente conosceva Santana.
Si avvicinò a Rachel –Rach, se le fai mettere più vicine devo cambiare tutta la fotografia, e non abbiamo tempo-
-Ma Dave sono un paio di centimetri, così è più bella guarda!- disse mostrandogli l’inquadratura al monitor.
Il ragazzo sbuffò lanciando un’occhiataccia a Santana.
-Si ma vedi…- Spiegò indicando col dito la guancia di Quinn –vedi come c’è l’ombra del naso… Posso?-
Rachel annuì sconfitta.
-Quinn- urlò all’attrice –ti sposti un pelino a destra, e Harmony tu a sinistra-
Poi si girò verso Santana che con gli occhi gli fece capire che non era ancora abbastanza.
-Un pochino di più Quinn…-
L’attrice si allontanò ancora.
Lui si voltò di nuovo trovando il consenso della latina, poi si spostò verso il monitor e guardò l’inquadratura.
Faceva schifo.
-Che ne dici?-Chiese ad una Rachel dubbiosa.
-Non lo so Dave… Lo sai che mi fido di te per il taglio delle inquadrature, però…-
-Berry devi girarla, non abbiamo tempo- s’intromise con tono professionale Santana.
-Ok ok, dai facciamola così- decretò facendo crescere a dismisura il sorriso di Santana.


-----------------------------------


-Sei tremenda…-
-Erano troppo vicine, è una scena lesbo, il pubblico s’impressiona… Ho fatto solo il mio lavoro- commentò seria davanti ad una birra.
-Si certo…- La beffeggiò Kurofsky.
-Non starai mica insinuando che sono gelosa…-
-Io? Non mi permetterei mai… Santana Lopez gelosa…-
-No perché Kurt potrebbe ritrovarsi vedovo…-
-Perché non le chiedi semplicemente di uscire-
L’ispanica scosse la testa.
-Ti piace…-
La latina cercò di protestare ma lui fu veloce –e non dire che non è così perché ho visto come la guardi-
-Bhe mi ci farei un giro volentieri…- disse allusiva.
-San…- l’ammoni.
-Kurofsky…- rispose lei facendogli il verso.
-Cosa ti fa pensare che mi piaccia… in quel senso intendo…- Chiese come se l’argomento non le interessasse.
-Perché non sei mai stata gelosa di nessun’altra!-



-Miss Fabray è pronta?- Chiese entrando in sala trucco.
-Non ancora- rispose la truccatrice.
-Mi serve subito- replicò la latina guadagnandosi la totale attenzione di Kurt.
-Perché tanta fretta, Jessie ha detto che non inizieranno prima di dieci minuti- rispose Kitty guardandola negli occhi.
L’ispanica sostenne lo sguardo della biondina mentre Quinn la osservava incuriosita da quell’atteggiamento fin troppo burbero per essere a lavoro.
-Ti serve per la prova o per girare?- Domandò Kurt rimanendo serio.
-Prova- rispose lei.
-Allora dillo subito no?- rispose la truccatrice liberando Quinn.
L’ispanica fece per uscire dalla stanza quando la voce di kurt la bloccò –guarda che si deve cambiare...-
-Lo so- mimò Quinn con le labbra per rassicurare l’amico.


-Che è successo?-
-Niente…-
-San…- Continuò lei afferrandola per un braccio.
-Non qui!- rispose secca la latina scansandosi.
-Miss Fabray è sul set- dichiarò alla radio.
Quinn le lanciò uno sguardo preoccupato e ai allontanò da lei raggiungendo Cassandra.



-Ehy-
Santana si sentì sfiorare all’altezza dei fianchi e si voltò di scatto.
-Britt…- La salutò mentre uno strano senso di inadeguatezza si faceva spazio in lei.
-Tutto bene?- Le chiese subito la bionda.
-Si si… Ho solo dormito poco e male…-
-Lo so!-
Santana sbarrò gli occhi –cosa?-
-Si… Sam mi ha raccontato che l’hai praticamente aggredito perché il caffè non era buono- disse divertita –tieni- continuò porgendole un bicchiere dello starbuks.
La latina afferrò il bicchiere e la guardò confusa.
Voleva sotterrarsi, invece Brittany continuava a sorriderle.

-Spazio- sbraitò Kitty passando in mezzo alle tue ragazze senza guardarle.

-Certo che queste truccatrici- si lamentò Brittany.
-Ehi dici a me?- Chiese la più bassa voltandosi.
-Britt lascia stare- cominciò Santana.
-Si chiede permesso… Impara l’educazione prima di andare a lavorare- precisò la bionda.
-Comincia a insegnarla alla tua amica-
Brittany si girò verso Santana senza capire.
-Scusami- disse afferrando Kitty per un braccio e trascinandola lontana.



-Che c’è?-
-Sei tu che sei arrivata come una pazza in sala trucco…-
-Io sono…- la latina si bloccò rendendosi conto che l’altra aveva ragione.
Kitty continuò a fissarla aspettando una risposta.
-Sei arrabbiata con me per caso?-
-E perché dovrei?  La tua fama ti precede, sono solo stata una delle tante- rispose a tono cercando di risultare superiore.
-La mia fama?-
-Al Akabar sei abbastanza conosciuta-
-Mi dispiace Kitty…- rispose semplicemente.
-Nessun problema Lopéz…-
Kitty fece per andarsene ma la latina la bloccò.
-Che vuoi ancora? Devo andare a lavorare!-
-Se ti tenessi per te quello che è successo tra di noi..- Cominciò tesa.

Intanto da dentro il set Quinn guardava l’amica pensierosa.

-Ma è sempre così quando dorme poco?-Chiese la scenografa avvicinandosi a lei.
-Non vuoi saperlo veramente!- Rispose l’altra bionda regalandole un sorriso.


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-Marley…-
La ragazzetta con in mano un paio di bottiglie si girò verso la second second.
-Appena finisci di fare quello che stai facendo vieni a darmi una mano, dobbiamo riordinare il furgone...-
La ragazza annuì sorridente.
Santana rispose al sorriso.

-Lopez…-
La latina si girò piano, quella voce non le piaceva per niente.
-Sue…-
-E’una ragazzina e un intern**-
-Ma come ti viene in mente una cosa del genere?- Replicò sprezzante.
-Oh vediamo da dove comincio…-
-E’ semplicemente molto brava- spiegò Santana mentre la donna in tuta la scrutava attentamente.
-Tieni- disse poi passandole delle chiavi.
-No Sue, il furgone no...-
-Si, il furgone si, lo riporti in ufficio e poi te ne vai a casa con un taxy- replicò a tono l’altra.
Santana afferrò le chiavi del furgone –E la mia macchina?-
-Problema tuo…- rispose Sue tornando in ufficio.


L’ispanica sbuffò appoggiandosi al furgone.

-Proprio una giornataccia…- disse Brittany passando con in mano uno scatolo di pastelli a cera.
Santana si concentrò sui pastelli –sono per la scena dove Asheley insegna a Quinn a colorare-
L’ispanica fece mente locale sulla terribile storyline del personaggio di Quinn e sorrise –certo… La riabilitazione… Anche se sul copione parlava di disegni e basta-
-Sono una mia idea in effetti… Mi sono sempre piaciuti i pastelli a cera…-
-E Cassandra ha accettato?-
La bionda annuì vittoriosa.
-Brava…-
-Che sono quelle?- Chiese poi indicando le chiavi con cui l’ispanica stava giocherellando.
-Solo l’ennesimo cetriolo*** della giornata-
-Ti tocca riportarlo in ufficio?-
-Già…- disse schifata –guarda l’unica cosa che mi rincuora sono i due giorni off…-
-Che farai nel weekend?-
-Oltre il bucato?-
-Quello è d’obbligo…- scherzò la bionda –non ho più jeans-
-già e io ho finito i perizomi… oh cioè volevo dire- aggiunse velocemente mentre le sue gote si dipingevano di rosso.

-E poi diventi rossa quando ti guarda…-
-Dave smettila cazzo-

Brittany rise –Bhe allora è fondamentale che tu la faccia… la lavatrice intendo…-
-Fondamentale- rispose l’altra ricominciando a respirare.

-E poi dici cose stupide, così stupide che la stessa Santana Lopez riderebbe di te…-

-Facciamo così… Io oggi ritorno con la tua macchina… Così non hai il problema di lasciarla qui… Tanto io vengo sempre con mia cugina…-
La latina la guardò non capendo.
-Sugar…-rispose ovvia Brittany.
-Oh certo Sugar è tua cugina… Due gocce d’acqua…-
-Si ce lo dicono in molti… E domani pomeriggio ti passo a prendere, sempre con la tua macchina, e facciamo qualcosa insieme… Ti va?-

L’ispanica sbatté le palpebre un paio di volte.
-Jessie per Brittany mi servono i pastelli-
-Flying- rispose Brittany al walkie.

L’ispanica prese dalla tasca le sue chiavi della macchina e le passò a Brittany –E’la jep nera-
Brittany afferrò le chiavi e sorrise per poi allontanarsi.

Santana scosse la testa mordendosi il labbro su un sorriso appena accennato.

Alzò gli occhi verso l’ufficio di produzione e vide Sue che la stava guardando.
Poi con la mano indicò due.
La latina cambiò canale.

-Ti tengo d’occhio Lopez… Torno all’uno-


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Eccoci qua,
finalmente un giorno off... e l'appuntamento Brittana, siete contente?
dai dai fatevi sentire, comincio a pensare che questa storia vi faccia schifo... e quindi non so se continuarla o no..
fatemi sapere!


Crafty* è la persone che si occupa del ristoro sul set, non del catering e quindi della pausa pranzo, ma di tutto il resto. In Italia si fa molta economia, ma in America da quando inizi la giornata lavorativa fino alla fine, c'è sempre un tavolo ricco di caffè, acqua, bibite, patatine, dolci, caramelle, tramezzini. Il personaggio di Sam si occupa di questo.
intern** internship, sarebbe il nostro stage o tirocinio. Di solito retribuiti con crediti formativi. Kurt da vogue.com è un intern... Qua si usa pure per indicare dei lavori volontari non necessariamente collegati all'università.
cetriolo***termine italiano, molto italiano, non legato al set, però si usa... Ok, questo non ve lo spiego!

ps. grazie Marghe *_*

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