A bit of love and a hate

di Dream_Your_Idol
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Lista capitoli:
Capitolo 2: *** Incominciamo dal principio ***
Capitolo 3: *** CHAPTER 2 ***
Capitolo 4: *** Chapter 3♥ ***
Capitolo 5: *** Chapter 4♥ ***
Capitolo 6: *** CHAPTER 5 ***



Capitolo 2
*** Incominciamo dal principio ***


No, non sono la classica ragazza ribelle, che infrange le regole e ruba nei negozi di cd. Non sono neanche quel tipo di ragazza che va alle feste ed è amica delle cheerleaders.
Se proprio volete saperlo,sono Grace una ragazza dell’ultimo anno destinata a restare nell’ombra del White College. Sono una semplice ragazza che ama lo spirito scolastico e che è disposta a tutto pur di portare avanti una cosa che davvero vuole. 
Come sempre ero seduta al mio banco –primo posto se vogliamo precisare- mentre ascoltavo con attenzione la lezione di storia che il signor Hill stava spiegando.
-Bene, passiamo a qualche domanda..- disse quest’ultimo scrutando per bene i ragazzi mentre chiudeva gli occhi in fessure e aggrottava la fronte. –Chi mi sa dire qual è la piramide più importante di Giza!?- domandò infine arricciando il naso assumendo così un’espressione davvero buffa. 
Semplice come bere un bicchiere d’acqua. 
-Io prof!- dissi alzando la mano con uno scatto abile. 
-Bene..mi dica signorina Harryson.- disse poggiandosi alla cattedra intrecciando le braccia al petto.
-Cheope!- esclamai. 
-Molto bene signorina!- disse aggiustandosi gli occhiali. –E voi, sfaticati, prendete esempio da lei!- concluse scherzando. 
-Si ma poi non avrei più una vita sociale!- rispose una voce alle mie spalle. 
Ecco, questa era la cosa che mi faceva piu’ male: essere lo zimbello della scuola. 
Quando la campanella suonò il professore mi chiamò dicendomi che sarei dovuta andare dal preside perché doveva dirmi una cosa abbastanza urgente. 
Così, mentre tutti entravano nelle classi per i corsi successivi, io filai dritta dal preside.
Mentre attraversavo i corridoi deserti andai a sbattere contro una persona. 
-Sta più attenta!- disse costui sistemandosi la giacca di pelle. –E’ nuova!- concluse guardandomi. 
Wow, pur sembrando a primo impatto un criminale uscito da non so quale carcere, era davvero bellissimo, aveva uno sguardo…ipnotico. 
-Che ci fai per i corridoi!?- chiesi stringendo i libri al petto. –Dovresti essere in classe a quest’ora!- conclusi carbonizzandolo con gli occhi.
-Potrei dire lo stesso di te..- disse sistemandosi lo zaino sulla spalla. 
-Mi dispiace, ma io sono stata convocata dal preside!- cercai di difendermi. 
-Oh,abbiamo un’infrangitrice di regole…se non sai la strada posso accompagnarti io!- ammiccò. –Passo più tempo in quell’ufficio che in classe.- continuò pavoneggiandosi. 
-Ohw, anche io!- esclamai.-Ma non per i tuoi stessi motivi!- dissi liquidandolo. –Addio.- conclusi girando i tacchi.
Una volta arrivata dal preside bussai alla porta e entrai. 
-Preside Prescott, voleva vedermi!?- chiesi restando sull’uscio della porta. 
-Signorina Harryson, ma certo, entri non abbia paura!- disse sedendosi dietro la cattedra. –L’ho convocata nel mio ufficio perché volevo affidarle il compito di supervisionare i preparativi del ballo di inizio anno.- disse dandomi diverse liste e scartoffie con appunti e addobbi da comprare. -Ha esattamente una settimana di tempo, ovviamente non farà tutto da sola, ci saranno alcuni alunni che hanno dato la loro assoluta disponibilità e aiuteranno, ma lei deve iniziare ad appendere le locandine da oggi. Il tema sarà ‘una notte sotto le stelle’.- disse gesticolando con le mani.
-Deduco che ci dovranno essere molte stelle!- dissi ironicamente leggendo la lista delle cose da comprare. 
Il preside andava matto per le stelle, e si poteva anche intuire dalla sua nuova cravatta, davvero orrenda. 
-Deve essere pieno di stelle!- esclamò con occhi sognanti. –Ah un ultima cosa, incontrerà i suoi stagisti all’ora di pranzo.- 
Annuii -Indosserà quella alla festa?- chiesi indicando la cravatta.
-Ma certamente!- rispose rigirandosela tra le mani. 
-Afferrato..- dissi alzandomi per poi uscire dall’ufficio.
La prima cosa da fare era appendere quelle locandine -e devo dire che ne erano tantissime- così iniziai a ricoprire la scuola di quei fogli colorati pieni di stelline.
Mentre attaccavo quei fogli ai muri o sugli armadietti, molte ragazze del primo anno saltavano di gioia avvicinandosi al foglio per sapere più informazioni riguardo alla serata, invece molti ragazzi, o meglio molti nerd, esclamavano cose del tipo ‘resterò a casa’ oppure ‘adesso chi invito?’
Arrivai vicino ad una fila di armadietti dove trovai il teppista con cui mi ero scontrata quella mattina, appesi una locandina su un armadietto accanto al suo, e subito questo ragazzo fu assalito da persone che volevano guardare la locandina, così, infastidito, prese quel foglio di carta e lo spostò su un'altra fila di armadietti, e si levò la scocciatura delle persone che volevano curiosare quel foglio. 
Buttò molto sciattamente un libro nell’ armadietto, si sitemò il ciuffo alto dieci metri e una volta chiusa l’anta si rese conto della mia presenza, mi guardò scrutandomi dall’alto verso il basso, sorrise lievemente, si girò di spalle e se ne andò. 
-Pft. Patetico.- farfugliai tra me e me mentre appendevo un’altra locandina. 
-Chi è patetico?- chiese una vocina alle mie spalle facendomi saltare dalla paura. 
-Louis!- esclamai girandomi. –Mi hai spaventata!- gli dissi con ancora un batticuore tremendo. 
-Lo so, era questo il mio scopo!- esclamò. –Chi è patetico?- chiese poggiandosi alla fila di armadietti. 
-Una sottospecie di criminale che ho visto stamattina e anche adesso, ha un ciuffo alto dieci metri e una giacca di pelle nuova.- dissi imitando la voce del tipo quando pronunciò quelle parole al nostro scontro. 
-Zayn Miller.- affermò Louis. 
-Chi?- chiesi continuando a spostarmi da un armadietto all’altro seguita da Louis che parlava. 
-Il tipo con cui ti sei scontrata…Zayn Miller!- esclamò. –E’ il duro della scuola, compiti non fatti, continui ritardi, zuffe, richiamate dal preside..- elencò. –E’ nel mio corso di Biologia, per questo lo conosco.- concluse. 
-Oh poveri voi!- dissi mentre incollavo l’ultima locandina rimasta. 
-Beh, diciamo che non si sente la sua presenza in classe, perché non russa quando dorme!- disse facendosi scappare una risata. –Pranziamo insieme oggi?- chiese.
-No, non posso proprio oggi, devo incontrare gli stagisti con cui lavorerò per il ballo, magari facciamo domani? Però torniamo a casa insieme come sempre.- Dissi aprendo l’anta del mio armadietto.
-Agli ordini capo! Io vado, buona fortuna!- disse dandomi un bacio sulla fronte prima di andarsene al suo armadietto. 
Louis William Tomlinson, il ragazzo più importante della mia vita, insieme a mio fratello Liam. 
La campanella suonò annunciando l’ora di pranzo, così in un batter d’occhio i corridoi si spopolarono, e io, come una povera anima in pena ero ancora al mio armadietto. 
-Cavolo cavolo, sono in ritardo!- borbottai guardando il mio orologio. 
Chiusi l’anta dell’armadietto facendo rimbombare il rumore tra i corridoi deserti. 
Girai le spalle e mi diressi di corsa in sala mensa dove avrei trovato il ‘tavolo stagisti’.
Una volta riconosciuto il tavolo mi avvicinai timidamente. 
-Ciao..- dissi sedendomi al mio posto. –Voi dovete essere gli stagisti?- continuai guardandoli uno ad uno. 
-Si, io sono Marika, lei è Kellie, lui è Niall e lui è Harry.- disse indicando i vari ragazzi seduti al tavolo.
-Piacere di conoscervi ragazzi!- dissi sorridendogli. –Io sono Grace, allora, il preside ha detto che dobbiamo dividerci i diversi compiti per allestire la scuola, quindi direi che i ragazzi, cioè, Niall e Harry possono occuparsi delle luci e degli oggetti più pesanti! Mnetre le ragazze, pittureranno e sistemeranno i tavoli, mentre io darò una mano in entrambe le cose, ci siamo?- 
-Perfetto!- dissero tutti. 
Devo dire che quei stagisti erano davvero simpatici, e all’ora di pranzo avevo avuto modo di conoscerli meglio un ad uno Niall ad esempio veniva dall’ Irlanda, Marika, lavorava ad un negozio di cd, Harry invece in una panetteria mentre Kellie aveva la passione per la fotografia. 
Dopo scuola aspettai Louis al cancello della scuola, stranamente stava facendo più ritardo del solito.
-Ma perché ci mette così tanto?- farfugliai sbattendo nervosamente il piede sull’asfalto.
-Eccoci!- disse una voce alle mie spalle. 
Mi girai e subito trovai Louis con accanto…Zayn!? 
Oh mio dio.

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Capitolo 3
*** CHAPTER 2 ***


-C..cosa ci fa lui qui?- chiesi con tono acido. 
-Grace, posso parlarti un momento?- chese Lou trascinandomi il più lontano possibile da Zayn.-Ecco,come sai,io e Zayn stiamo a Biologia insieme, beh…vedi, il prof ha detto che dobbiamo fare una relazione in gruppi di due e siamo capitati insieme, mi dispiace tantissimo, è solo che questo voto influirà sul prendere il massimo alla fine, ti prego sii clemente!- mi implorò Louis quasi mettendosi in ginocchio. 
-Louis, quel tipo deve venire a casa mia!- esclamai. –Nel mio territorio, capisci?- gesticolai nervosamente. 
-Ti prego Gracy! So che mi ami, daaai.- implorò facendo il ruffiano.
-E va bene…ma solo per questa volta!- esclamai prima di ritornare da quel tipo e squadrarlo dalla testa ai piedi mentre lui mi guardava con un sorrisetto beffardo. 
Percorremmo tutta la stradina di casa a piedi, di solito eravamo solo io Louis e il rimbombo delle nostre risate nel vuoto, ma quel giorno con noi, c’era un ragazzo che ritenevo solitario, stupido e materialista. 
Arrivati a casa, ci sistemammo per studiare in salotto stesi sul tappeto come facevamo sempre io e Louis. 
-Allora Zayn..- disse Louis. –Hai idee per il compito?- 
Il moro non aprì bocca, fece solo una smorfia in segno di ‘no’. 
-Bene..potremmo parlare di Biologia marina..e magari fare una relazione sulle diverse specie e il loro habitat..- 
-Okay, cosa ci serve?- chiese Zayn iniziando ad interessarsi alla cosa. 
-Un’enciclopedia!- disse Louis guardandomi con un sorrisetto malefico. 
Alzai lo sguardo impaurita. –No!- risposi secca. –Non prenderò quel bestione dalla mia libreria!- 
Louis sapeva che avrei ceduto da li a poco, e se avrebbe messo il ‘maledetto’ broncio sarei crollata del tutto. 
-Maledettissimo broncio!- borbottai in piedi sulla scrivania mentre cercavo l’enciclopedia. 
‘toc toc’ 
-Louis, aspetta un sec…ah sei tu..- 
-Ti serve una mano?- chiese Zayn sedendosi sul letto. 
-No, grazie, torna pure di sotto…Louis ti sta aspettando.- 
-Mmm, strano, Louis mi ha mandato qui..- 
-Bastardo, questa me la paga.- farfugliai. 
-Cosa?- chiese ‘vegeta’.
-Ohw, niente!- dissi. –Trovata! Ahhh..oh no!- urlai prima di fare un balzo dalla scrivania al letto proprio dove era comodamente seduto Zayn. 
-La giacca!- piagnucolò. 
-Oh, grazie, io sto bene!- dissi alzandomi da dosso a vegeta. 
-Vuoi una mano con quell’affare?- chiese per scusarsi. 
-No grazie, non vorrei che la tua giacca di pelle nuova si sgualcisca! Mi farò aiutare dal mio unicorno domestico, ma grazie lo stesso!- 
Vidi curvare le labbra di quel teppista in un sorriso mentre abbassava la testa per scendere le scale. 
Una volta al piano di sotto Louis mi guardò con un sorrisetto beffardo a cui risposi con un occhiata in cagnesco e con un ‘dopo ti ammazzo’. 
Finii subito di fare i miei compiti, così osservai per molto tempo Zayn e Louis che invece lavoravano al progetto di Biologia. 
Non l’avrei mai detto ma Zayn era davvero un bel ragazzo. 
Aveva dei capelli lunghi una decina di metri? Per questo lo soprannominavo vegeta. Aveva anche una parte di ciuffo tinta di biondo,che appunto gli dava un aspetto da supe sayan riuscito male, era così adorabile, per non parlare di quella barbetta che cresceva sul mento e sulla mascella!
Sembrava quasi tenero quando era intento a capire qualcosa di biologia, aveva anche gusto nel vestirsi..ma che sto dicendo? No, Grace, lui non è così. Andiamo sorella, riprenditi. 
Poi mi soffermai ad osservare Louis che mi stava guardando perplesso. –Hem, vado a prendermi qualcosa da bere, vuoi qualcosa Zayn?- 
-No grazie.- disse vegeta..cioè il tipo continuando a copiare ciò che c’era scritto sull’enciclopedia. 
-Grace, dove posso poggiare la giacca?!- chiese all’improvviso. 
Quanto era bello il mio nome detto da lui…ma che diamine? 
-Eh?...Oh poggiala sul divano.- 
Alleluia, vegeta che si leva la sua giacca nuova, wow!
Dopo circa un’altra ora passata come un opossum in fin di vita sul tappeto ad osservare quei due studiare, si era fatta l’ora che Louis e Zayn sarebbero dovuti tornare a casa. 
-Zayn, ti do io un passaggio, ciao Grace, passo da te domani alle sette, non fare tardi!- esclamò Louis dandomi un bacio sulla fronte. 
-Ciao Louis, buonanotte!- dissi guardando per l’ultima volta Zayn prima di chiudere la porta di casa. 
Stanca morta, mi buttai sul divano e mi addormentai.
Aprii un occhio, e poi un altro con fatica, ero ancora su quel comodo divano, il fuoco ormai si era spento, e c’era solo una piccola fiamma in vita, ero coperta da qualcosa di molto morbido, non era però una coperta, così mi alzai di scatto e guardai meglio quell’affare. 
Cavolo, la giacca nuova di Zayn. 
Subito mi fiondai sul telefono che si trovava in cucina e composi il numero di Louis, mentre squillava guardai l’orologio che segnava le due di notte. 
Cavolo, era tardissimo.
-Pronto…- sentii dall’altro lato della cornetta. 
-Louis, scusa l’orario ma mi serve un favore enorme!-
-Grace torna a dormire, sono le due!- 
-No! Lou, ascolta, mi serve l’indirizzo di Zayn,poi ti spiego!- 
Sentii ridacchiare, e spontaneamente sorrisi anch’io. 
-5505 Madison Street, copriti, e torna presto a casa!- disse premurosamente prima di attaccare. 
Feci una corsa in camera mia e presi una borsa, ci infilai con cura la giacca e subito scesi al piano di sotto, mi infilai il giubbino e lasciai un messaggio a Liam, che sarebbe stato di ritorno da lì a poco dal lavoro. 
Mio fartello Liam ed io abitavamo da soli, e lui per pagare le spese a volte faceva il doppio turno al bar, non l’ho mai ringraziato abbastanza per questo!
-Cavolo, piove anche!- farfugliai facendo una corsa e così dopo circa quattro isolati a correre ero arrivata a casa di Zayn. 
Bussai alla porta e dopo pochi istanti, un ragazzo con i capelli spettinati in tuta era dall’altro lato della porta.
-Cosa ci fai qui?- chiese Zayn divertito dalla situazione. 
-Posso entrare?- chiesi mettendo una ciocca di capelli, ormai bagnati, dietro l’orecchio. 

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Capitolo 4
*** Chapter 3♥ ***


Ero seduta su un divano di pelle nera che si trovava difronte ad un camino che stavo osservando da cinque minuti, non avevo neanche i miei vestiti, ciò che indossavo,invece, era una maglietta troppo grande e un pantalone grigio di un pigiama maschile.
-Ecco, bevi questa.-disse Zayn porgendomi una tazza di te fumante. –A cosa devo questa visita?- chiese prendendo una coperta. –Pensavo mi ritenessi un criminale..- disse poi poggiandomela addosso.
-E come sai questo?- ridacchiai, rabbrividendo al contatto della tazza calda sulle mie labbra gelide. 
-Louis mi ha detto tutto di te e del tuo parere su di me.- ammise sedendosi sul divano. 
-Devo parlare con quell’idiota.- borbottai bevendo un po’ di te.
Mi serviva proprio, in quel momento stavo congelando!
-Allora..- mi guardai in torno. –E’ tanto che vivi da solo?- 
-Un mese…e tu? Da quanto vivi con tuo fratello?- 
-Da quando i miei sono…beh, hai capito.- 
-Oh scusami Grace! Louis non mi aveva detto che..- iniziò ad agitarsi e a gesticolare con le mani.
-Ohw, no, tranquillo, l’ho superato!- dissi con il tono più confortevole di questo mondo. –Da quanto sei amico di Louis?- chiesi. 
-Hai capito tutto vero?- sorrise incrociando le mani guardando a terra. 
-Si, insomma, ha sempre fatto queste cose, cioè non che a me piacesse che mi portasse a casa tutti i suoi migliori amici, anche perché sono molto protettiva nei suoi confronti, ma l’ho sempre fatto vincere.- dissi incrociando le gambe a indiana.
-Sono cinque anni che ci conosciamo comunque..- ridacchiò Zayn. 
-Che bastardo…- farfugliai mentre guardavo il fuoco che scoccava ogni tanto. –Beh, Zayn, hai la tua giacca di pelle, quindi adesso vado,Liam si starà preoccupando!- poggiai la tazza sul tavolino in legno e mi alzai dirigendomi alla porta di casa.
-Dove credi di andare? Fuori diluvia!- esclamò Zayn bloccandomi indicando la finestra da cui si intravedeva una vera e propria tempesta. –Se vuoi, puoi restare qui, prendi tu il mio letto, io dormirò sul divano!- 
-No davvero, non mi sembra il caso, già disturbo, prenderò io il divano!-
-No, Grace, sei mia ospite, quindi prenderai tu il mio letto, vieni ti mostro dove si trova la mia stanza.- disse trascinandomi al piano di sopra.
Che situazione imbarazzante!
-Eccola!- disse accendendo le luci. 
Era una stanza semplice, sulle tonalità del blu, con alcuni poster di gruppi metal attaccati alle pareti.
-Mh, carina..- dissi facendo un giro completo su me stessa. 
-E questo è il tuo letto!- disse Zayn buttandocisi sopra a peso morto. 
Mi scappò un sorriso. –Non so come ringraziarti.- 
-Non dire niente..- disse alzandosi ponendosi difronte a me mentre si avvicinava sempre più.
-Tu..t..tu mi stai per baciare?!- chiesi.
-Quando ti starò per baciare te ne renderai conto..- disse con un sorrisetto beffardo. –Buonanotte Grace.- disse uscendo dalla stanza. 
Premetto che se l’intento di quel ragazzo è mandarmi fuori di testa, ci stava riuscendo benissimo…diamine Grace, sei una ragazza, devi farti valere! Lui è il tipico spaccone, apri gli occhi sorella. 
Mi infilai sotto le coperte, presi il telefono e mandai un messaggio a Liam e uno a Louis. 
‘Liam, stasera dormo da Lou, piove troppo per uscire e tornare! A domani! Buonanotte,ti voglio bene. Xx’ 
‘Louis, domani passa a prendermi da Zayn, non sono a casa. E se Liam ti dice qualcosa, IO SONO DA TE! PS:non fare domande.. Xx’ 
Spensi la lucetta che si trovava sul comò e mi addormentai. 

-Mmmh..- farfugliai stanca prima di stiracchiarmi. 
Dovevo ammetterlo, il letto di Zayn era davvero confortevole!
Misi un piede a terra e inciampai finendo dritta a terra. 
-Ma che cavolo..?- dissi massaggiandomi la gamba. –Zayn! Che ci fai nella mia..tua stanza!?- chiesi rendendomi subito conto che quella domanda non aveva molto senso. 
-Grace, ti sei lamentata per tutto il tempo pronunciando due nomi in continuazione, sudavi freddo, e a tratti singhiozzavi, sono rimasto a dormire sul pavimento tutta la notte!- si alzò in piedi vegeta. –Mi spieghi che hai sognato?- chiese con un tono alquanto acido. 
-Non sono affari tuoi, senti, io torno a casa, grazie mille dell’ospitalità!- dissi impacchettando le mie cose scendendo le scale di casa. 
-Cosa? Ti senti bene? Sono rimasto tutta la notte a dormire su un freddo pavimento e tu te ne vai così!?- disse mentre mi seguiva per le scale. – Senza neanche dirmi grazie!?- chiese una volta che aprii la porta di casa.
-Grazie, Zayn!- dissi con un sorrisetto falso prima di sbattere la porta. 
Ero ufficialmente diventata pazza.

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Capitolo 5
*** Chapter 4♥ ***


-E poi..me ne sono andata!- 
-Cosa? Te ne sei andata?- chiese Louis facendomi uno sguardo esasperato. –Sei un disastro che cammina Gracy!-disse poi abbracciandomi. 
-Lo so, ma non sapevo come comportarmi, ero impotente, così ho preso la mia roba e me ne sono andata.- iniziai a camminare avanti e dietro.
Louis mi guardava ridacchiando mentre era poggiato alla fila di armadietti, ero abbastanza goffa quando mi trovavo sotto pressione. 
‘Drin Driin Driiin’ 
-Hey, io vado, ho educazione fisica, ci vediamo dopo scuola, a dopo!- disse Louis prima di scappare in campo. 
Faceva bene a correre, il mister non aveva pietà per nessun ritardo, e, quelle rare volte che capitava ce ne fosse uno, il povero malcapitato doveva correre perimetro del campo per ben 10 volte senza mai fermarsi. 
Come sempre ero in ritardo, a quell’ora avrei dovuto allestire la palestra per il ballo, mancava davvero pochissimo, e già i primi addobbi erano evidenti.
Misi un libro nell’armadietto, chiusi l’anta e trovai Zayn ad aspettarmi dietro essa. 
-Oh cavolo!- sussultai poggiando una mano sul mio petto che stava per esplodere da un momento all’altro. –Zayn mi hai spaventata!- gli dissi una volta che mi ripresi. 
-Mi spieghi perché ti sei comportata così stamattina?-
-Senti..non so che forma di amicizia sia nata tra noi due, ma smettiamola, okay? Siamo molto diversi per essere amici, tu fumi, indossi giacche di pelle nere, anfibi, hai si e no cinquecentomiliardi di tatuaggi, per non parlare del tuo orecchino…invece io mastico gomme alla fragola,mi vesto quasi sempre con colori pastello, e l’unico tatuaggio che mi sono fatta è stato quello dei pinguini di madagascar uscito dai gelati in spiaggia, siamo troppo diversi, Zayn.- sputai tutto prima di correre in palestra senza lasciare a Zayn il tempo di parlare. 

Zayn’s pov’s 
Appena vidi che Grace girò l’angolo, diedi un pugno su un armadietto, dovevo scaricare la tensione in qualche modo,e dopo quel gesto, mi accesi una sigaretta. Non mi interessava quella stupida regola sul fumo tra i corridoi, e tantomeno non mi interessava di arrivare tardi alla lezione.
Ero confuso. 
-Hey, tu teppistello!- tuonò il preside Prescott. –Che cos’è stato quel tonfo? E perché hai quella sigaretta in mano!?Non la conosci la regola? NIENTE FUMO NEI MIEI CORRIDOI! - si alterò iniziando a venirmi incontro,prese la sigaretta e la spense. –Subito nel mio ufficio!- mi prese per la mia giacca di pelle e mi fece entrare in quella stanza, che,ormai, conoscevo a memoria. 
-Malik, cosa devo fare con te? Dopo continue punizioni e richiami disciplinari, cosa devo fare per farti capire che tu sei in una situazione estremamente delicata? Sei all’ultimo anno, non giocartelo!- 
-Le mancherei, giusto?- chiesi con non-chalance facendolo andare su tutte le furie. Amavo far impazzire quel nanetto dalle cravatte hem…stellari! 
-Cosa posso fare…cosa pos…ci sono!- schioccò le dita e si posizionò meglio sulla sedia girevole. 
-Lei aiuterà ad allestire la palestra per il ballo!- esclamò alzandosi e venendomi vicino. –Si sbrighi, deve raggiungere gli stagisti in palestra!- mi fece alzare e insieme ci dirigemmo in palestra. 
-Ma io neanche voglio andarci al ballo..perchè dovrei allestire?- chiesi cercando di tirarmi fuori da quella faccenda. 
Insomma, odiavo andare ai balli di inizio e fine anno, i ragazzi si mettevano in tiro per non parlare delle ragazze che sfoggiavano i vestiti più costosi e appariscenti di questo mondo, c’era anche il problema di trovare un accompagnatrice, vogliamo dimenticarci tutte le preghiere per chiedere l’auto al paparino? Per piacere!
Preferirei starmene a casa a guardarmi un film mentre mangio una pizza..oh, aspetta, lo faccio già!

Grace’s Pov’s 
-Harry, quella stella, deve girare più lentamente.-
-Agli ordini capo!- esclamò il riccio prendendo un arnese.
-Kellie, invece, quella stella, deve brillare!- le dissi con un sorrisone a trentadue denti. 
-E brillerà!- esclamò prendendo del glitter. 
-Hey Grace! Mi aiuti con questa stella?- chise Marika esausta spostandosi un ciuffo dalla fronte. 
-Arrivo!- presi un pennello, mi legai i capelli e raggiunsi Marika per pitturare quella stella enorme. 
-Salve ragazzi!- esclamò il preside all’improvviso facendoci saltare tutti, tanto che Niall, stava per finire in un secchio di pittura per lo spavento! –Volevo annunciarvi l’entrata di un nuovo stagista nel gruppo!- iniziammo a chiederci chi fosse tra di noi. –Forza, entra..avanti!!!- concluse il preside spingendo Zayn ad entrare. 
COSA???

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Capitolo 6
*** CHAPTER 5 ***


Era ufficialmente una giornata di merda. 
Peggio di quella volta che vidi mia nonna nuda cantare e ballare nella doccia Starship della Minaj. Davvero raccapricciante. Brr.
-Questo ragazzo...- disse il preside indicando Zayn con sguardo cagnesco, ciò voleva dire che non si potevano proprio vedere. -Ha infranto per l'ennesima volta le regole, fumando nei corridoi, e visto che con note disciplinari,sospensioni e continui richiami non capisce la lezione, farà lavori socialmente utili, cioè aiutare ad allestire la palestra per il ballo.- borbottò scrutandoci tutti. -Adesso a lavoro! Grace!- esclamò facendomi saltare dallo spavento. 
-Si preside?!- chiesi intimorita. 
-Lei deve dirmi se il signorino Malik, aiuta o disturba.- disse prima di uscire dalla palestra. 
Sospirai appena vidi le porte della palestra chiudersi dietro quel nano diabolico e continuai a fare il mio lavoro ignorando del tutto Zayn. 
A fine giornata, dopo che la palestra era quasi tutta allestita per la grande serata, spensi le luci e uscii dalla scuola salutando i bidelli che si trovavano all'inizio dei cancelli. 
Aspettai l'autobus per tornare a casa, quella sera Louis sarebbe rimasto a dormire da me, avremmo ordinato una pizza e ci saremmo buttati sui divani a guardare un film horror insieme a Liam. 
-Non sapevo che una principessa come te si sporcasse le mani di pittura e prendesse l'autobus.- avvampai riconoscendo quella voce. 
-Zayn che ci fai qui?- chiesi guardandolo nella penombra. 
-Prendo l'autobus?- disse con tono ovvio sedendo si accanto a me. -E voglio parlarti.- 
Diamine, gli autobus non passavano prima di dieci minuti. 
Dieci lunghissimi minuti. 
-Ti ascolto.- risposi rassegnata poggiando la schiena al vetro della fermata. 
-Non capisco cosa capiti in quella testolina!- ammise ridacchiando. -E sinceramente non so neanche cosa capiti nella mia, ma, vuoi uscire con me, un giorno di questi?- chiese con un espressione da cucciolo che non gli donava per niente visto il suo abbigliamento metallaro. 
-Certo, per me va bene!- dissi torturandomi nervosamente le mani. 
-Allora, passo domani a prenderti alle sette?- chiese notando che stavo letteralmente uccidendo le mie mani, così le prese e le tenne ferme. -Smettila, così ti fai del male!- disse poi accarezzandole. Io le ritrassi per la vergogna con un abile scatto.
-Si, scusa! É che...- trova una scusa decente, trovala. -Si, insomma, fa freddo e..io sono..allergica al freddo!- che emerita cogliona, mi dovevo assolutamente comprare un libro per 'come mentire ad un ragazzo carino'. Assolutamente. 
Zayn ridacchiò, che risata melodiosa! -Allora va bene?- chiese infine. 
-Hem, si, non ci sono problemi per me!- dissi alzandomi visto che il pullman era arrivato, non poteva arrivare quando stavo affermando la mia malattia al freddo? Stupido macchinista. 
Per tutto il viaggio, parlammo della nostra vita, scoprii che Zayn aveva un fratellino piccolo, la madre lavorava in un bar e il padre invece era finito in prigione ingiustamente. 
Quando arrivai alla mia fermata, salutai Zayn, e scesi dal pullman aspettando che se ne andasse prima di entrare in casa. 
Infilai le chiavi nella toppa e aprii la porta di casa trovando Liam e Louis sul divano mentre giocavano a Mario Bros con la Wii. Che bambini. 
-Fate largo gente! Arriva la campionessa!- dissi urlando e saltando sul divano in mezzo ai due uomini più importanti della mia vita. Amavo quel gioco, ed ero imbattibile.
-A lei l'onore!- disse Liam passandomi un telecomando. 
-Tutto bene a lavoro?- chiesi dandogli un abbraccio da orso, proprio come lui amava. 
-Si abbastanza bene!- disse Liam mentre io lo stritolavo. 
Io amavo mio fratello, e non lo avevo mai ringraziato abbastanza per tutto quello che aveva fatto per me in quegli anni. 
-No ma fate pure!- disse Louis sentendosi escluso dal abbraccio, così allargai un braccio e lo tirai verso me e Liam. 
-Adesso vi batto!- esclamai infine sciogliendo l'abbraccio mettendo le gambe ad indiana sul divano avviando la partita. 
-Liam, questa bastarda ci ha fregati!- disse Louis prendendo il controllo del suo telecomando. 
-Grace sei scorretta!- urlò Liam. -Louis falla andare fuori pista, forza!- 
Così tutta la sera la passammo a giocare alla Wii, a vedere film di paura e a mangiare quantità industriali di pizza. 
Verso l'una decidemmo di andare a dormire, così io è Louis entrammo in camera mia e ci stendemmo sul letto a parlare. 
-Sai..Zayn é entrato a far parte degli stagisti per allestire la palestra..- 
-Oh, mi fa piacere! Così avete tempo per conoscervi meglio!- disse sbloccando il telefono iniziando a massaggiare.
-Poi l'ho incontrato alla fermata e..-
-Si..- rispose come se non stesse seguendo. 
-Abbiamo parlato...- 
-Si..- che bastardo, non mi stava ascoltando! 
-E mi ha chiesto di uscire!- conclusi. 
-Si, interessante!- disse senza levare lo sguardo dallo schermo del suo iPhone. 
-Louis, sai che tuo padre sta ballando nudo la macarena con le mani in tasca?-
-Si..- okay, che il padre di Louis fosse schizzato quanto lui lo sapevo, ma questo era troppo! 
-Louis sei un idiota!- gli dissi prendendolo a cuscinate. 
-Che c'è?- mi chiese non capendo più niente. 
Che coglione.




 BUON GIORNO RAGAZZE SE VI è PIACIUTA LA STORIA
E STATE LEGGENDO QUI COSA NE DITE DI RECENSIRLA??
A 2 RECENSIONI CONTINUO ^_^ 

 

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