Another world

di iriswell
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 'Storm: una tempesta che cambia' ***
Capitolo 2: *** 'Il bacio' ***
Capitolo 3: *** "Gli eventi si evolvono." ***
Capitolo 4: *** "Tutto iniziò con uno starnuto." ***



Capitolo 1
*** 'Storm: una tempesta che cambia' ***


C’era una volta una tempesta, una bellissima tempesta. Pericolosa per ogni essere umano che la cavalchi, ma meravigliosa per Sole e Luna: due sirene, amiche per la pelle. Facevano parte di due mondi marini diversi che avevano a che fare con appunto il Sole e la Luna. I loro padri non volevano che si allontanassero troppo dalla regione di Atlantide per scorrazzare fra le onde, ma le due non volevano assolutamente rinunciare al loro sport preferito. “Il salto delle onde” consisteva nel fare i tuffi più alti ogni qual volta che un’onda stava per arrivare. Le due erano le sirene più belle dell’Oceano: Sole aveva la coda con delle tonalità calde e delle conchiglie bianco perla, mentre Luna aveva la coda con delle tonalità fredde e anche lei delle conchiglie bianco perla. Entrambe erano le principesse dei loro regni quello appunto del Sole e della Luna ed entrambe avevano una particolarità, che nessun altra sirena possedeva: sulle loro pance piatte, precisamente intorno all’ombelico, vi era un “segno”, tipo tatuaggio, che rappresentava il sole per appunto la ragazza che vi portava il medesimo nome e una luna, che cambiava rispetto alla forma di essa (che si trovava in quella sera), per l’altra principessa. Essi si illuminavano durante le ore della giornata, precisamente durante il giorno per Sole e nella notte per Luna. Per quanto riguarda il resto, le due, avevano dei capelli alquanto strani per noi umani, infatti in base al loro umore i loro capelli si illuminavano di luce nuova. Tuttavia Sole aveva capelli lunghi e ricci, mentre Luna lunghi e lisci. Erano entrambe corteggiate da tutti i più bei tritoni di Atlantide, ma sia uno che l’altra, non erano state del tutto colpite da quelle code. Erano per lo più attratte dal mondo esterno, quello dove le loro nonne trascorrevano la vita. Le loro storie erano piuttosto intrecciate. Le nonne, anch’esse migliori amiche, avevano conosciuto due marinai e se ne erano perdutamente innamorate. Dopo tanti ostacoli, avevano ottenuto il permesso da Poiesedone, dio indiscusso del mare, di vivere nel mondo conosciuto come “Terra”, “nel mondo asciutto”, come solevano dire ad Atlantide. Con il passare degli anni, le loro figlie avevano fatto l’esatto contrario; cioè avevano conosciuto due Tritoni e innamorate anche loro, gli avevano seguiti in quel mondo da loro tanto amato e sognato. Ora, diventati i padroni di questi due mondi, avevano avuto due splendide bambine, che ebbero l’onore di chiamarsi, per la prima volta, come il popolo che governavano. Sole e Luna.

-Ehì Lù, questa volta stai pur certa che ti batto!- 
-Ahahaahahah, mi fai ridere! Ne dubito fortemente bella!- 

Luna e Sole, aspettavano da tempo una tempesta come quella e cominciarono a guizzare come pesci. Adoravano le gocce di pioggia sulle loro code, erano totalmente diverse da tutta quell’acqua uniforme che le circondava! 
Esse avevano un carattere totalmente diverso, da “completarsi”: Sole era aperta ed estroversa, ma talvolta un po’ permalosetta, mentre Luna era una tipetta dolce e timida, che salvava spesso Sole dai guai oppure ci finiva dentro. Si volevano, però, un gran bene ed erano come sorelle.

-Guarda e impara Sole!-. Luna guizzò fuori dall’acqua facendo un salto che superò un’onda altissima. 
-Un giochetto da ragazzi!-. A questo punto Sole stava per saltare, ma qualcosa la bloccò. Delle urla disperate la fecero fermare.
-Aahahahha e questo che cos’era? Faceva pena!!-
-Zitta Lù! Ho sentito delle urla…-
-Ma che stai blaterando? T’inventi scuse per non ammettere la sconfitta?!?-
-Shhhh! Zitta e ascolta!-. 

A quel punto anche Luna poté sentire quelle urla disperate che poco prima aveva sentito la sua amica Sole.
-Andiamocene-
Le sirene erano state abituate a scappare, in caso avessero trovato un umano, ma quella volta Sole (come tutte le altre volte d’altronde), non ascoltò la sua saggia amica e cominciò a nuotare fin dove aveva sentito le urla.

-Oh caspita, si mette male! Aspettami Sole!-
-Muoviti sfaticata!-.



-Diremmo che è una cosa diversa, fuori dal normale.
Questo è solo il prologo, quindi è abbastanza corto, comunque speriamo vi possa piacere.
Mandatemi delle recensioni, se vi piacerà, pubblicherò l'altro capitolo che è già pronto per voi.
Baci baci

#Iriswell<3 - CleoFly<3 -

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Capitolo 2
*** 'Il bacio' ***


Anche Luna fu presa dalla curiosità e così seguì la sua pazza amica. I capelli di Sole si erano colorati di un marrone naturale (i suoi capelli veri): segno di curiosità; mentre Luna aveva dei riflessi di viola: segno della sua paura palpabile! Nuotarono come meglio sapevano fare e arrivarono lì. Una barca! -Sole torniamo indietro! Non mi piace per niente questa cosa!- -Lù, ma non vedi che questi ragazzi hanno bisogno di noi? Vorresti lasciarli affogare così?- Sole fece gli occhi da cucciolo e riuscì a convincere l’amica la quale, presa dalla curiosità, fece diventare i suoi capelli biondo cenere, ovvero il suo colore naturale. -Ti ho beccata! Ti stai incuriosendo!!- -Accidenti a questi capelli!- Cominciarono a ridere, ma a spezzare il loro momento da amiche che si beccano, fu un urlo straziante di un ragazzo. -AIUTO, QUALCUNO CI AIUTI! AAAAAAAH-. Poi un fulmine spezzò l’albero maestro che s’infuocò, le ragazze rimasero a bocca aperta. Ne avevano sentito parlare, ma non l’avevano mai visto. Tuttavia, mentre loro erano imbambolate a guardare la scena, i cinque ragazzi caddero tutti in mare e stavano per affogare. Una sirena ha il compito di salvare un marinaio che affoga, così senza pensarci due volte, crearono con i lori poteri una bolla d’acqua. Per prima cosa la “modellarono” e poi attraverso “l’evaporazione” e il “congelamento”, riuscirono a sollevarla. (Sole aveva il compito di bruciare, mentre Luna di congelare ed entrambe riuscivano a modellare l’acqua) -Ok, ci siamo!- Luna aveva i capelli rosso fuoco per l’adrenalina di quel momento, mentre Sole stava assumendo una specie di fucsia violaceo, segno della sua immancabile paura. Salvare le persone le metteva una certa ansia, non che Luna non ne avesse, anzi, ne aveva fin troppa! Ce la stavano davvero mettendo tutta, ma qualcosa andò storto. I ragazzi, ormai privi di sensi, galleggiavano nella bolla, ma ad un certo punto due, dei cinque ragazzi, caddero di nuovo in acqua mentre gli altri 3 si salvarono sulla spiaggia. -Oh, no! Ora affogheranno!- adesso anche Luna aveva i capelli viola per la preoccupazione! -Presto, nuotiamo!- Entrambe le sirene riuscirono a prenderli in tempo e a portarli sulla spiaggia. -Che nuotata ragazzi!- disse Sole con il fiatone a mille! -Già…che facciamo con loro?- Le sirene fissarono i ragazzi addormentati e insabbiati sulla spiaggia. -Sappiamo entrambe che per salvarli dobbiamo…- -...baciarli…- -Sì Luna, ma che facciamo? Bacio o non bacio?- Erano piuttosto preoccupate, ma non ci pensarono due volte. Cominciarono a cantare una dolce melodia (tipo Ariel della “Sirenetta”) e pian piano cominciarono a scrutare le facce di quei due ragazzi. Sole era letteralmente imbambolata davanti al suo bello: i suoi ricci bagnati e sporchi di sabbia gli coprivano il viso pallido. Sole avrebbe tanto voluto vedere i suoi occhi! Luna, dal canto suo, accarezzava i contorni perfetti di un moro niente male davvero! Un po’ di barbetta gli copriva il viso scuro. Le sirene, sempre continuando a cantare, si avvicinarono piano ai loro naufraghi e posarono un dolce bacio sulle loro labbra. -Su avanti, svegliatevi!- -Porta pazienza Sole, siamo o non siamo le principesse più potenti dell’Oceano?- detto questo fece uno dei suoi migliori sorrisi e le due cominciarono a ridere. -Hai ragione amica mia! Niente male davvero il tuo marinaio!- -Neanche il tuo!- Sghignazzarono e non si accorsero che i loro “belli addormentati” stavano aprendo gli occhi. I due ragazzi ancora privi di conoscenza non riuscirono a vederle bene, tranne per Sole che era rimasta imbambolata nel vedere gli occhi color smeraldo del riccio. - Sole sbrigati, si stanno per svegliare e stanno arrivando i loro amici- disse Luna molto preoccupata; si notava benissimo dai suoi capelli che erano di un violaceo così scuro da sembrare quasi neri. Lei stava già pensando alle conseguenze che sarebbero arrivate se i loro padri, avessero scoperto che loro figlie si erano messe in pericolo salendo in superficie. Le urla di Luna risvegliarono la povera Sole che avrebbe voluto restare lì in eterno,così appena si tuffò in mare, lei e la sua amica si nascosero dietro alcuni scogli per guardarli. Le due amiche cominciarono ad osservare la scena che le si presentava davanti. -Ragazzi! Siete vivi! Pensavamo di non trovarvi più, ma come siete arrivati fin quaggiù?- disse un ragazzo, con occhi color nocciola, preoccupato, ma con un cenno di sollievo. -Liam ma che domande sono queste? Li avranno trasportati le onde del mare.- Disse un ragazzo che aveva un’aria da furbetto, con un cenno di ironia. -A dir la verità credo che ci abbia salvato qualcuno…- Disse il bel moro ancora un po’ stordito. - … o meglio ci hanno salvato due ragazze e credo che ci abbiano anche baciato.- Le sirene, infatti, dopo aver dato un loro bacio lasciavano uno strano sapore. Sulle loro labbra c’erano, infatti, dei cristalli dorati per Sole e argentati per Luna. Essi brillavano alla luce. -Harry a quanto pare hai bevuto un po’ troppa acqua di mare, eravamo in mezzo all’oceano come potevano raggiungervi due ragazze, o chi per loro, e riportarvi a riva?- disse il ragazzo dagli occhi color nocciola che, a quanto pare, portava il nome di Liam. - Louis, Liam aiutiamoli a sollevarsi e portiamoli in ospedale per qualche controllo- disse un ragazzo biondo dagli occhi color azzurro Oceano. -Niall non abbiamo bisogno di nessun controllo, perché noi stiamo più che bene, ci hanno salvato due ragazze bellissime, ricordo persino le loro voci melodiche, ci hanno cantato qualcosa!- disse il riccio di nome Harry. -Ok…adesso è sicuro! Dobbiamo portarvi da uno psicologo!- disse il ragazzo di nome Louis. Ci fu una risata generale e poi tutti i 5 ragazzi andarono via. Il bel moro si voltò un’ultima volta. -Zayn, muoviti!- urlò Liam ormai lontano. -Oh Harry! E’ questo il suo nome!- disse Sole ormai completamente persa nei suoi pensieri. -Zayn…- ed ecco che i capelli di entrambe diventarono di un Rosa Barbie, segno della loro infatuazione. Le Sirene si sporsero un’altra volta dallo scoglio, appena in tempo, per vedere le teste dei ragazzi allontanarsi dalla spiaggia. -Dobbiamo seguirli!- disse Sole, mentre le due stavano nuotando. -Ma sei completamente pazza?!?- -No! Facciamo così…è giunta l’ora di andare a trovare le nostre care nonnine!- disse Sole con una faccia alquanto compiaciuta. -Sì e che diciamo alle nostre famiglie? I nostri padri ci metteranno in castigo per non so quanto tempo e ci costringeranno a…pulire tutte le ostriche di Atlantide! E io non voglio passare l’intera esistenza a sentire mia sorella Stella che mi prende in giro, mentre io sono piegata a pulire ogni ostrica!-. Eh sì! Sia Sole che Luna non erano del tutto sole in famiglia. Mentre la prima aveva un fratellino rompiscatole di nome Cielo, l’altra aveva una sorellina spiona di nome Stella. Comunque, anche se poco dimostrato, tra fratelli ci si voleva un gran bene. -E chi ha detto che dobbiamo…dirlo?- Sole aveva una faccia del tutto compiaciuta. -Oh oh…non mi piace quella faccia…! Sole tu sei pazza! E quando ci verranno a svegliare e non ci troveranno?-. Sole ci pensò per due minuti. -…HO TROVATO! Diremo che andremo a trovare Maestro Calamaro, il nostro vecchio insegnante! Lui abita da tutt’altra parte e i nostri genitori non verranno a cercarci se sanno che siamo con lui!- -Non mi piace mentire…- -Neanche a me, ma è l’unico modo che abbiamo per rivederli…Allora, ci stai?- Luna ci pensò su per un po’poi, convinta dallo sguardo da pesciolino in fasce di Sole, si convinse. -Ci sto! Ma non mi sembra giusto usare quello sguardo con me!- -AAAAAAH Grazie grazie grazie!! Così potrai rivedere il tuo bel moro…- Sole fece una faccetta maliziosa, mentre Luna rideva e tirava piccoli schiaffetti sul braccio di Sole. -Ma smettila! Tanto anche tu e il riccio…eh?!- E così cominciarono a ridere come matte. -Ecco il secondo capitolo. Mandatemi recensione e messaggi in modo tale che io possa capire se vi piace c: Baci xx

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Capitolo 3
*** "Gli eventi si evolvono." ***


Sole e Luna tornarono nei loro rispettivi regni. -Ma dove sei stata? Ti rendi conto che sono le 11 e una Luna passate?!?-. Tritone Pino era alquanto incavolato con sua figlia Sole. -Ma pà! Con me c’era Luna! E lo sai che a quest’ora la sua pancia brilla!- -Non me ne importa niente! Sei in castigo fino a nuovo ordine!- -Ma come Pà?!? Non sono la tua figlia preferita?-. Detto questo, Sole fece la sua solita faccetta da pesciolino in fasce. -Non mi convinci, signorinella…No…No…E va bene…Ma dovrai aiutare tuo fratello Cielo con le frazioni coralline!- -Va bene, pà! Glazie!!-. Detto questo, Sole diede un bacio sulla guancia del suo papà ed andò ad aiutare suo fratello Cielo. -Ti fai sempre convincere…!- disse la Regina Mari (mamma di Sole). -Ma cara…ha fatto la sua faccetta!-. Detto questo il povero Tritone Pino ebbe una bella sgridata da sua moglie. Nel frattempo Luna entrò silenziosamente in casa, in punta di coda, pensando che tutti stessero dormendo. Essendo tutto buio, la sua Luna sulla pancia, si notava ancora di più. -Oh accidenti!- Nel frattempo i suoi capelli erano diventati neri per la sua entrata furtiva. -Buonasera Signorina! Ti sei divertita abbastanza stasera? Perché d’ora in poi…HAI CHIUSO!- disse la Regina Giuditta (mamma di Luna). -Posso avere almeno un avvocato in mia difesa?- -Tuo padre è dalla mia parte!- -PAPA’! Ho bisogno del tuo aiuto, vieni qui, PRESTO!- -Signorinella, è come dice tua madre, SEI IN PUNIZIONE!- “Devo utilizzare lo sguardo di Sole…Ora che me lo ha insegnato devo sfruttarlo!” *FLASHBACK* -E’ tutta una questione di movimento facciale!-. Detto questo, Sole, cominciò a muovere la faccia della sua amica dicendole che quella era una “Ginnastica Facciale”. -M…a…Cccco…sssa…Sssstai…FACENDO?!?- -Dai, pensa a qualcosa di carino. PENSA A QUALCOSA DI CARINO!!- -Ci sto provando!-. A quel punto Luna fece una faccia talmente buffa, che Sole scoppiò in una fragorosa risata, la quale fece ridere anche l’altra. *FINE FLASHBACK* A quel punto Luna fece gli occhini dolci a suo padre, che scoppiò a ridere per la faccia buffa fatta dalla sua figliola. -Perché stai ridendo? Sono fuori dai guai?- Il Tritone Leo smise di ridere e tornando serio, rispose: -NO!- -Eddai, non lo farò mai più!- -Non ci sono scuse, signorinella!- -Neanche se aiuto Stella con la storia Atlantica?-. Il Tritone Leo, ci pensò su, poi voltandosi le rispose: -Parla con tua madre…-. Successivamente Luna andò da sua madre per convincerla della “sua innocenza”. -Mamma, mamma cara! Lo sai che oggi sei particolarmente bella?!?- -Sei ancora in punizione!- - Ma se aiuto Stella con la storia Atlantica, sono libera? – - Solo se vai ad aiutarla già da ora! – - Non devi neanche parlare, corro anzi nuoto più veloce del… del … del pesce Vela! – - Stai perdendo solo tempo, ti conviene andare! – - Scusa vado. – e detto questo, Luna sguizzò come non mai dalla sorella Stella. Nel frattempo Sole prima di andare dal fratello Cielo per aiutarlo con le frazioni coralline, prese la sua celluchiglia e chiamò la sua amica. Driin, driin, driin - Pronto? Sole sono appena riuscita a togliermi una pesante punizione, promettendo ai miei che aiuterò mia sorella con la storia Atlantica! – - Anche io, Luna, sarò costretta ad aiutare mio fratello Cielo con le frazioni coralline, non so se ce la posso fare! – disse Sole con un tono di voce straziante. - Dai, io farei di tutto per… per… - - … per rivedere il tuo bel moro! –. Disse Sole con una vocina maliziosa. - Tu non parlare! Sappiamo entrambe quanto vuoi rivedere il tuo riccio! – ed ad entrambe i capelli si colorarono di un rosa barbie, segno che si stavano innamorando. - Sole, io vado ad aiutare mia sorella, così domani potremmo andare a trovare “il maestro Calamaro” . – - Sì “il maestro Calamaro”, non vedo l’ora! E' da tanto che non le rivediamo. – - Ciao Sole, buonanotte. Smack! – - Buonanotte. Smack. -. Nella notte le due fecero un sogno collegato. “Due gambe al posto di una pinna, volti sconosciuti e una marea di domande… -Sole, sta attenta a quel carretto!- -Luna, non inciampare!- -Ehi…Ciao!-”. Così finì il sogno delle due amiche: vago, corto e soprattutto misterioso… Appena Luna si svegliò, pettinò i suoi folti capelli, diventati di un rosso misto all’arancione, segno di entusiasmo. Corse subito dai genitori e gli avvisò che quella mattina lei e Sole sarebbero andate a trovare il Maestro Calamaro. -Come mai andate a fargli questa visita?- disse la Regina Giuditta dubbiosa. -Emh…Emh…Perché…è da tanto che non lo vediamo e ci manca molto!- -Mmm…Non mi convince…ma puoi andare…- -Grazie mamma! Ti voglio tanto bene! Smack!-. Come al solito, Luna andò a prendere la sua amica Sole. -Sole, SOLE, SOLEEEE!! Ho fatto un sogno assurdo!!!- -Mmmm…Sto dormendo!!!-. Sole rificcò la testa sotto il cuscino fatto con le alghe più soffici del regno, ma Luna, glielo tolse dalla testa con un colpo di pinna. -Ehi ma che fai?!? Sei impazzita?- -Sveglia dormigliona! Dobbiamo andare a trovare il “Maestro Calamaro”, ricordi?- -Tutto ad un tratto mi sento sveglia!- -Ecco, brava!-. Sole, si scosse i capelli ricci e arruffati, diventati di un verde brillante: segno della sua speranza nel rincontrarli o meglio, rincontrarlo. Scesero dai genitori di Sole. -Mammina cara, è da tanto che non rivediamo il Maestro Calamaro. Possiamo andare a trovarlo oggi? La Regina Giuditta è d’accordo…- -Mmmm…Come mai questo verde nei tuoi capelli? Speranza per cosa?- -Emh..emh…Perché…spero che il Maestro stia in casa, altrimenti faremmo un viaggio lungo inutilmente!- -Non mi convinci…meglio se Cielo viene con te, così potrà aggiornarmi sulle tue scorribande!- -Ma mamma! C’è Luna con me, Cielo si annoierebbe…Vado a chiederglielo-. Sole nuotò da suo fratello, il quale sentendo la notizia volle sapere tutti i particolari per ricattare sua sorella. -No, Cielo! Ultima offerta: non ti dico niente, ma ti prometto che per un mese intero, farò i tuoi compiti e aggiusterò le tue palle d’ostriche preferite!- -Interessante offerta...ma..Dovrai anche portare Toti a spasso per i coralli, così non dovrò farlo io per colpa dei tuoi compiti! Sai com’è intrattabile, se qualcuno non lo accompagna a fare i suoi bisogni…- -E va bene, hai vinto questo round…- -Wow…deve piacerti davvero tanto!-. Sole diventò paonazza e i suoi capelli diventarono fucsia per l’imbarazzo. Cielo cominciò a sghignazzare. -E smettila!- . “Accidenti a questi capelli!”pensò. Sole raggiunse Luna che stava giocando a palla con Toti. -Luna, andiamo!-. Piccola parentesi. Toti era il pesce affidato a Sole appena nata, mentre quello di Luna era un piccolo delfino di nome Flanders. Alla nascita di ogni sirena veniva affidato, come porta-fortuna, un piccolo animaletto. Le sirene nuotarono fino alla spiaggia dove si trovava la casa delle loro nonnine. Esitarono un po’ prima di uscire, controllarono se ci fosse qualcuno e prendendo coraggio, uscirono dall’' acqua. Sole con i suoi poteri asciugò le due code, che si trasformarono in due bellissime gambe. ( LUNA, USCITA DALL'ACQUA, ERA VESTITA COSì : https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/407715_458039430901054_1923926404_n.jpg) (SOLE, USCITA DALL'ACQUA, ERA VESTITA COSì: https://fbcdn-sphotos-c-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/550591_458039837567680_925631463_n.jpg) Le ormai ragazze, suonarono al campanello della casa delle loro nonnine. Esse andarono ad aprire la porta e… Spero vi piaccia, lasciate qualche recensioncina (?) <3 #Iriswell <3

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Capitolo 4
*** "Tutto iniziò con uno starnuto." ***


- Oddio! Sole, Luna siete voi. – dissero all’unisono. - Nonnaa, quanto mi sei mancata, è troppo, troppo tempo che non ci vedevamo, e il nonno dov’è? – disse Luna mentre una lacrima le solcava il viso. Sole si limitò ad abbracciarla, ma quell’abbraccio parlava da se. - I nonni sono al mercato, avevamo bisogno di qualche spezia per fare la nostra famosa ricetta. – disse la nonna di Luna ammiccando. L’unica volta in cui le due sirene videro le loro nonne, fu precisamente sedici anni prima. Allora, avevano appena compiuto due anni, ma l’immagine dolce di quelle due figure così materne, rimase loro impressa. - Entrate che ci fate ancora qui fuori? Ci dovete raccontare tante di quelle cose! – disse la nonna di Sole facendole entrare. - Noi siamo qui, per un motivo ben preciso, oltre al fatto che sentivamo la vostra mancanza. Ieri sapete… c’è stata quella tempesta e… abbiamo salvato dei ragazzi caduti in mare! - disse Sole, Luna aveva una faccia triste, mentre Sole parlava. - Credo di aver capito tutto, vi siete innamorate di loro, si nota dai vostri occhi e naturalmente…Dai vostri capelli! Guardateli, sono a dir poco fucsia! – disse la nonna di Luna, mentre la nonna di Sole aveva una faccia alquanto maliziosa. - Sì, ma loro sono degli umani e noi…beh noi… – disse Luna, che venne interrotta dalla nonna di Sole. - Siete delle sirene. Non sarà certo questo a bloccarvi e non saranno neanche i vostri i genitori. Loro sanno cosa significa innamorarsi e poi ci siamo noi, che siamo l’esempio più lampante! – affermò la nonna di Luna. - Anche se non ci fermeranno loro, ci fermeranno i nostri capelli, i nostri segni speciali e poi non sappiamo neanche dove vivono Zayn, Harry e gli altri. – disse Luna piuttosto pessimista (come era suo solito). La nonna di Luna si alzò e prese un cofanetto molto impolverato, lo aprì e all’interno uno strano bagliore proveniva da due luci: due ciondoli a forma di goccia! - A cosa servono? – chiese Sole molto incuriosita, infatti i suoi capelli erano del suo colore naturale. - Questi sono due ciondoli che serviranno a controllare le vostre mutazioni a partire dai capelli, oltre a questo vi aiuteranno a diminuire la luce del segno speciale e in più vi lasceranno le gambe per molto tempo. Ogni qual volta entrerete in acqua, per ritornare sirene con indosso il ciondolo, dovrete recitare una formula magica: “Ciondolo, ciondolo magico, ho bisogno del tuo aiuto, al posto di due gambe una splendida coda!”. Attenzione, però, se il ciondolo si romperà, anche se non sarete bagnate dall’acqua, tornerete sirene e lo sarete per sempre! – mentre la nonna di Sole disse tutto questo, la nonna di Luna mise i due ciondoli al collo delle ragazze. Quello con la gemma più chiara andò a Sole, infatti indicava il cielo di giorno, mentre quello con la gemma più scura andò a Luna, ovvero il cielo notturno. - Bene, ora non hai più scuse. Giusto Luna?-. Sole era abbastanza compiaciuta. -Certo che no! Anzi, c’è una cosa. NON SAPPIAMO CAMMINARE!- -No problem baby! Ci eserciteremo al…MERCATO!- -Che intenzioni hai?- disse Luna abbassando il tono della voce, per non farsi sentire dalle nonne. -Nessuna, mi credi capace di escogitare piani?-. Sole strizzò l’occhio all’amica, che annuì compiaciuta. Le nonne risero di gusto e tornarono in cucina a preparare il pranzo. -Tornate dopo?- chiesero. -Emh…NO!- dissero in coro. -E come farete, sentiamo?- chiese la nonna di Luna. -Ci arrangeremo…e poi ci sono i nonni al mercato!- disse Sole risoluta. Le ragazze salutarono le nonne con un grande abbraccio e se ne andarono. Appena uscirono dalla casa, caddero a terra. Si rialzarono e subito dopo realizzarono, che non si trovavano più in acqua, quindi era impossibile nuotare in aria. Questo spiega il motivo per cui le due, caddero di faccia sulla sabbia. -Bleah! Che schifo! Ho la sabbia in bocca!- disse Luna disgustata. -Lasciami qui a morire di vergogna!- disse Sole melodrammatica come al solito. -Certo, quindi…Harry non lo vuoi vedere?-. Ormai Luna sapeva che la psicologia inversa, aveva effetto sulla sua amica. -No, ok! Sono in piedi!- Le due amiche iniziarono a ridere e così pian piano riuscirono a prendere familiarità con quei ‘strani’ piedi. Camminando e appoggiandosi l’un l’atra riuscirono ad arrivare al mercato, ma niente. Non c’era traccia dei loro nonni, anche perché era abbastanza impossibile riuscire a identificarli in mezzo a tutto quel caos: venditori ambulanti che gridavano cercando di attirare l’attenzione sui loro prodotti, donne indecise su quale vestito comprare per far sbalordire il proprio marito, anziani che compravano di tutto e di più, a partire dalle chincagliere più inutili e non era finita qui! Così iniziarono ad avventurarsi in quel caos, ma vennero strattonate e finirono su un carretto di caramelle. - Oddio! Ci scusi non volevamo, rimettiamo tutto noi in ordine, ci scusi davvero! – disse Luna, che si abbassò cercando di aggiustare quel disastro. Qui il suo ciondolo brillo di più, infatti stava mascherando il suo cambio di colore dei capelli. Stranamente Sole era in silenzio, forse per il troppo imbarazzo, ma quando Luna si alzò capì che non era per quello, ma per dei ragazzi, precisamente per quei CINQUE ragazzi! - Luna alzati immediatamente, guarda sono loro! – disse Sole, punzecchiando l’amica. - Sì, sono loro, avviciniamoci molto piano, in modo tale da nasconderci dietro quella bancarella. – disse l’amica con aria furtiva. Le due si nascosero e i loro ciondoli brillavano ancora di più. Per nasconderli, li coprirono con le mani, ma persero l’equilibrio e caddero, trascinando la cassa piena di fiori. Erano piene di petali e polline e così cominciarono a starnutire. Il ragazzo dai capelli cortissimi, Liam, si girò e notò la scena. Preoccupato, le raggiunse e le aiutò ad alzarsi. -Oddio! State bene ragazze? Siete piene di…ehi aspetta…io sono…ALLERGICO…ETCIU’…!- E così iniziarono una serie di starnuti, che attirarono l’attenzione degli amici di Liam. -Liam, ma che stai facendo?- chiese Louis ridendo. -Volevo…ETCIU’…aiutar..r..r..ETCIU’…e, queste ragazze! ETCIU’!- -Sì amico! Allontanati che è meglio, le aiutiamo noi le ragazze!- disse il moro ammiccando. I ragazzi aiutarono Sole e Luna, che imbarazzate, diventarono più rosse che mai, ma non si accorsero che i loro ciondoli brillavano ancora. -Ehi, che batterie usate?- chiese il biondo incuriosito. -Emh…Batterie? Cosa sono?- chiese Sole ignara. -Ma da dove venite?- chiese il riccio, sconcertato. -Emh…da Atl…AHIA!- Sole ricevette una bella gomitata dall’amica. -Voleva dire- Luna guardò in cagnesco Sole- che veniamo da un piccolo paesino di montagna e non ci siamo mai avvicinate alla città, questo è il nostro primo giorno!- -E voi da dove venite?- chiese Sole. -Emh…Davvero non sapete chi siamo?- chiese Niall più stupito che mai. -Emh…Dovremmo?- chiese Luna imbarazzata. -No no! Non è meglio?- disse Harry con un sorriso da ebete sulle labbra. -Già, in tal caso…Io sono Liam- disse il ragazzo che pochi minuti prima, starnutiva alla presenza di polline. -Io sono Zayn- disse il moro stringendole la mano. Il ciondolo di Luna s’illuminò. -Forte questi ciondoli! Io sono Niall- -Io Louis!- disse il ragazzo dal sorriso amichevole. -Ed io Harry-. Sole sorrideva come un’ebete, mentre il suo ciondolo continuava a brillare. Luna rideva di gusto. -E voi?- chiese il biondo. -Oh certo! Io sono Sole- -Ed io Luna!-. Le due sirene strinsero energicamente le mani a tutti quei cinque ragazzi. -Wow…Sole e Luna? Siete per caso sorelle?- chiese Zayn confuso. -Emh…Una specie!- disse Sole ormai disinvolta. Luna, dal canto suo, guardava il moro estasiata. Non aveva mai provato tale emozioni… -Emh…Voi che stavate facendo prima, se posso chiedervelo?- Liam ci sorrise. -Noi? Oh niente, cercavamo i nostri nonni…- disse Luna imbarazzata, mentre Sole cominciò a ridere istericamente. -Dietro il banco dei fiori?- chiese Harry con un sorriso malizioso sulle labbra. -Emh…Mi era caduto il ciondolo!- disse Sole ormai in preda ad una ridarella. -Ah, ok!- disse Louis contagiato dalla risata della ragazza. -Bene, noi dovremo andare…Ci si vede!- disse Luna, mentre l’amica la guardava con una faccia del tipo: “Ma sei impazzita?”. -Ehi aspettate! Possiamo avere i vostri numeri?- chiese Niall. -Umh…Perché no? Allora “Blu-Rosso-Rosso-Verde-Giallo-Rosa”!- Sole disse contenta il suo numero, non consapevole di aver appena fatto la figura della tonta. -Sole, ma che stai dicendo?- disse Luna parlando fra i denti mentre sorrideva e spalancava gli occhi. -Ops…Beh…Ecco…Io…- I ragazzi guardavano le due ragazze confusi, ma divertiti dal loro modo di fare. -Questo…Era il nostro numero per le emergenze! Lo usiamo utilizzando delle lampadine colorate!- disse Luna risoluta. Sole le resse il gioco: - Sì, nel nostro paese i celluch…i cellulari… erano poco usati e solo le persone più ricche ne usufruivano! Il popolo utilizzava le lampadine e questo era il mio segnale!- -Oh, capisco…Ma seriamente, da dove venite?- chiese Liam. -Ve lo abbiamo già detto, dalla montagna!- disse Sole. -Ok, quindi dato che non sappiamo come contattarvi…Vi va di venire ad una festa?- chiese Louis. -Umh…Ok!- dissero in coro. -Ci vediamo in spiaggia alle 18.30- disse Zayn salutandole con la mano e con un sorriso. -Ciao ragazze!- dissero gli altri in coro. Poco dopo Sole e Luna si guardarono e scoppiarono a ridere. -Oh mamma! Ci pensi che ci hanno invitate?!?- disse Sole in preda ad una crisi isterica. Così le due ragazze andarono verso la spiaggia, indecise su cosa mettersi quella sera. Bene, scusate per il ritardissimo xD F ateci sapere coza ne penzate :* #Iriswell <3 -Samu<3-

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