Blue eyes and scars

di SeaLight
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Qualcosa da nascondere ***
Capitolo 2: *** Consulenti poco comprensivi ***
Capitolo 3: *** Diffidenza, questa sconosciuta ***
Capitolo 4: *** Back for you ***
Capitolo 5: *** Chi troppo vuole, nulla stringe ***
Capitolo 6: *** Vanità ***
Capitolo 7: *** C'era una volta la libertà ***



Capitolo 1
*** Qualcosa da nascondere ***



1. Qualcosa da nascondere



Bip bip.

«Mmmmghn.»

Bip bip.

«Ancora cinque minuti.»

Bip bip.

«Va’ al diavolo» sbottò, buttando fuori di scatto una mano per spegnere quella dannata sveglia. Peccato che vi mise troppo entusiasmo, e quella cadde a terra. «Oh, beh» borbottò. «Tanto non si rompe.»

Bulma Brief si decise finalmente a sporgere la testa turchina fuori dalle coperte, stropicciandosi gli occhi impastati dal sonno e cercando di mettere ordine fra i capelli arruffati. Allungò braccia e gambe per sgranchirsi le ossa e sussultò, quando il suo piede destro incontrò un ostacolo.

Ah, già. Figurarsi se non dormiva ancora.

«Ehi, sveglia» sussurrò, tirando un colpetto sulla spalla dell’ostacolo. Il quale – rrrrronf – continuò bellamente a ronfare di fianco a lei, una gamba fuori dal letto e un braccio sopra la testa. «Ho detto svegliati» ripeté.

«Mmmmmm» mugolò, accucciandosi di lato. La ragazza incrociò le braccia al petto.

«Vuoi che ti butti per terra, Yamcha?»

A quella minaccia una palpebra solcata da una lunga cicatrice si sollevò pigramente, rivelando un’iride nera e assonnata. Poi si alzò anche l’altra. E infine Yamcha spalancò la bocca in uno sbadiglio di proporzioni titaniche, liberandosi dalle coperte rosa e tirandosi a sedere sul materasso.

«Sentire la sveglia tu mai, eh?» lo riprese, piccata.

«Buongiorno anche a te, Bulmina mia» replicò con un’espressione un tantino assente, sfregandosi il viso.

«Non chiamarmi Bulmin...»

Il suo rimprovero venne interrotto a metà dal paio di labbra sottili che si posarono lievemente sulle sue. Si lasciò sfuggire un sorriso e rinunciò ai propri propositi bellici, circondando il suo collo robusto con le braccia.

«Pensavo avessi sonno» mormorò su quelle labbra.

«Oh, beh» rispose lui, ridacchiando e baciandola di nuovo. «Me lo farò passare.»

Toc toc.

Due paia d’occhi strabuzzati schizzarono in direzione della porta.

Toc toc.

«Bulma, tesoro! Dormi ancora?» si sentì cinguettare dall’altra parte.

Quel cinguettio scatenò l’inferno.

«Oh mio Dio! È mia madre!» sibilò lei, dimenandosi sul letto come un’anguilla. «Yamcha, nasconditi! Muoviti!»

«E dove diavolo mi met-»

«Qui! Fa’ in fretta, idiota!» intimò, spingendolo a forza sotto le coperte.

«Ma Bulma, così soffoc-»

«Sta’ zitto, per carità! E non-muoverti!» scandì autoritaria, sfregandosi il viso e buttando il capo sul cuscino qualche istante prima che la biondissima ed esuberante signora Brief irrompesse nella stanza come un uragano, accompagnata da un celestiale profumo di pasticcini, tè e caffelatte. Il cumulo umano scomposto che era Yamcha sussultò, e la ragazza gli tirò una pedata senza alcuna esitazione.

«Bulma, la colazione è pronta» annunciò allegramente la donna, facendosi largo fra i vestiti buttati un po’ ovunque sul pavimento. «Dovresti tenere più in ordine le tue cose, sai?»

«Mamma, ho ventitré anni, non ho bisogno di una balia» borbottò, incrociando le dita - fa’ che non se ne accorga, ti prego, fa’ che se ne vada...

«Come vuoi, tesoro» esclamò, allontanandosi a saltelli com’era entrata. Bulma tirò un sospiro di sollievo.

«Ah, e di’ a Yamcha di uscire da lì sotto. Starà soffocando, povero caro!»

 

 






 



*schiva un Big Bang Attack* *schiva un Trunks in pannolino* *schiva un saibaman*
Buonasera, oh coraggiosi lettori che avete avuto il coraggio di aprire codesta cosa! Sì, avete letto bene, è una Yamcha/Bulma. Sì, sarà una raccolta su questi due adorabili giUovanotti (spero). No, di scimmioni steroidati non se ne vedrà neanche l'ombra. La Bulma/Vegeta non mi vuole bene, ecco. Di questo passo diventerò una specie di paladina dei pairing canon e sfigati. Yee.
E ovviamente nel mio stile, cioè slice of life fluff, idiote e sostanzialmente inutili. Doppio yee. Però boh, son tanto carini e sono stata colpita da ispirazionite (?) acuta, tanto acuta che non ho potuto fermarla. Quindi, amiamo tutti Yamcha, i suoi capelli, il suo dentone mancante, le sue cicatrici e lo Yamcha/Bulma. 
Devo confessare che Bulma è un personaggio che non sono abituata per nulla a trattare. Quindi, se trovate anche la più piccola pecca fatemelo sapere. E nel caso ve lo stiate chiedendo, sì, troverò il modo di ficcare dentro anche Tenshinhan e Lunch. In un modo o nell'altro.
Lo so, il banner e la presentazione grafica fanno schifo, ma abbiate pietà di me incapace. Quell'immagine era troppo bella per non metterla.
Dunque mi eclisso, sperando che questa sciocchezzuola vi sia piaciuta almeno un po'. Prima o poi pubblicherò anche il secondo capitolo. Sempre che non venga seppellita di insulti.
Grazie mille a chiunque sia giunto fino a qui, e grazie in anticipo a chi deciderà di farmi avere un parere. Alla prossima!
SeaLight



 

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Capitolo 2
*** Consulenti poco comprensivi ***



2. Consulenti poco comprensivi

 

«Bulma non mi perdonerà mai» sospirò Yamcha, buttandosi pesantemente sulla nuda terra. Osservò con occhi spenti il fiammeggiante ardere del falò e si torturò un ricciolo nero fra le dita. «La sto lasciando sola un’altra volta. Mi ucciderà.»

Crilin gli tirò una pacca sulla spalla, incoraggiante, e si sdraiò nel suo sacco a pelo accanto all’amico.

«Coraggio, amico, ci siete già passati. Vedrai che tornerete insieme.»

«Non lo so. Mi ha giurato che se me ne fossi andato ancora non mi avrebbe più aspettato» rispose, afflitto, trascinandosi miseramente verso il suo giaciglio e dando la schiena al fuoco caldo. Sospirò ancora e accarezzò distrattamente fra le orecchie Pual, raggomitolato sul suo stesso cuscino. Lui fece le fusa nel sonno contro la sua mano. «Mi domando se riuscirò mai a riconquistarla, quando tornerò.»

Tenshinhan sistemò delicatamente una coperta sul minuto ammasso addormentato che era Jiaozi, gli sfilò il cappello dalla testolina pallida e si preparò a sua volta per la notte, ripiegando più volte una delle sue magliette e posandovi sopra la nuca.

«Lasciala perdere, Yamcha.»

«Tu sì che sei incoraggiante, Tenshinhan. Ti ringrazio davvero» bofonchiò l’altro.

«Dico sul serio. Non capisco cosa ci sia di tanto importante.»

«Tu non sei mai stato innamorato» continuò. «Non puoi capire.»

Tenshinhan scosse la testa.

«Io capisco che ti sta dando un sacco di problemi. Se fossi in te lascerei perdere. È un’inutile distrazione dall’allenamento.»

«Come sei monotono» intervenne Crilin. «Siamo giovani, Tenshinhan, dovremo fare qualcos’altro oltre che combattere. Il Torneo c’è solo ogni tre anni.»

«E quei tre anni devono essere usati per prepararsi. Nient’altro.»

«Sei romantico come una vecchia ciabatta, lo sai?»

«Ti ringrazio.»

Il piccoletto sbuffò rumorosamente, sistemandosi addosso la coperta. Poi ridacchiò.

«E comunque non sembravi pensarla così, quando quest’estate te la filavi con Lunch.»

«Che cos...»

«Eddai, non fare il finto tonto, non pensare che non ce ne siamo accorti» gongolò complice, assottigliando gli occhi. Tenshinhan si voltò di scatto dall’altra parte.

«Non capisco di cosa tu stia...»

«Per favore, smettetela» guaì Yamcha. «Questo non mi fa stare meglio.»

«Vedi, Yamcha? Ti dà solo problemi. Dimenticatela e va’ a vivere da qualche parte da solo.»

«Tenshinhan, se mai dovesse servirmi ancora un consiglio, ricordami di non chiederlo a te.»

«Con piacere.»

 

 














 

 


Salve, coraggiosi amanti della Yamcha/Bulma! Dopo una settimana ritorno ad aggiornare questa raccolta che, devo essere sincera, già mi mancava. Mi ci sono affezionata *w*
Ebbene, vi avevo detto che avrei infilato Tenshinhan da qualche parte anche stavolta. E non ho perso tempo. PERDONATEMINONSONORIUSCITAARESISTERELOSOSONOSECCANTE
Il fatto è che parlare di questi baldi giovani che discutono fra loro - ancora senza preoccupazioni di morire, beh, a parte Crilin, ma vabbè - mi piace tanto. Questa flashfic, infatti, è ambientata nel periodo fra il 22° e il 23° Torneo Tenkaichi, quando Goku è ad allenarsi sul palazzo di Kami e i nostri eroi (?) si allenano insieme per un certo periodo di tempo. Ed è soprattutto riferita alle reazioni di Bulma quando vede il suo ragazzo ai Tornei, lamentandosi del fatto che viene sempre lasciata sola. E quindi ecco uno Yamcha malinconico che si domanda se riuscirà mai a farsi perdonare, che amore che è <3

Mi sono già dilungata abbastanza, quindi vi saluto. Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno letto/apprezzato/commentato lo scorso capitolo. Giuro, non mi sarei mai aspettata un simile seguito per una Yamcha/Bulma! :O Siete fantastici.
Gli aggiornamenti futuri saranno regolari ogni sabato. Appuntamento alla settimana prossima!
SeaLight


 

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Capitolo 3
*** Diffidenza, questa sconosciuta ***



3. Diffidenza, questa sconosciuta


I coniugi Brief, a dispetto della loro posizione e della loro straripante ricchezza, erano probabilmente fra le persone più gentili, accoglienti e ben disposte verso chiunque di tutta la città: non c’era verso di vedere l’allegrissima Bunny senza un sorriso sfavillante in volto, né vi era un animaletto abbandonato che il dottore non portasse nel suo enorme giardino per curarlo amorevolmente, né qualcuno poteva bussare alla porta della maestosa Capsule Corporation senza uscirne ricolmo di biscotti fino a scoppiare. E se c’era una cosa che i due consorti amavano più dell’aiutare il prossimo, quella era la loro unica figlia. Bulma aveva ereditato la bellezza della madre e la genialità del padre, con quel pizzico di coraggio e audacia che la contraddistinguevano, e i suoi genitori non avrebbero potuto essere più fieri di lei. Per lei desideravano solo il meglio, e tuttavia la lasciavano libera di fare da sola le proprie scelte: mai si sarebbero sognati di contestare una sua decisione, senza un motivo più che valido.

Eppure, per quanto potessero essere gentili, accoglienti e ben disposti verso chiunque, quando la suddetta unica figlia di appena sedici anni spalancò la porta di casa trascinandosi dietro per mano quello che sembrava in tutto e per tutto un barbone e dichiarando “Mamma, papà, lui è Yamcha, ha sedici anni, viene dal deserto ed è il mio ragazzo”, per la sorpresa al signor Brief caddero gli occhiali dal naso, e la sua signora spalancò addirittura gli occhi.

Poi lui fece un sorriso imbarazzato e sdentato, e Bunny non esitò a riempirlo di pasticcini.







 

 


Quasi 260 parole per il terzo capitolo su questi due adorabili GGGIOVANI. Andiamo, non sono bellissimi? Ditedisìditedisìditedisì. Mi ricordo quando leggendo il manga ho visto per la prima volta i primi sguardi che si sono rivolti. Sono scoppiata a ridere, li ho trovati adorabili. 
Però, per quanto adorabili, ammettiamolo: quale genitore sarebbe contento di ritrovarsi l'unica amata figlia tornare un bel giorno a casa trascinandosi dietro un predone del deserto senza un dente? Ma, ovviamente, i coniugi Brief non sono genitori normali. 
{E se trovo adorabili anche loro è tutta colpa di ErinThe}
In ogni caso! Ringrazio tutte - o tutti, sempre che ci sia qualche donzello anche qui - coloro che hanno letto e recensito i due capitoli precedenti. Sto cominciando davvero ad affezionarmi a questa coppia, credo che avrete Yamcha/Bulma fra i piedi per un po'. HOHOHOHO. 
Bueno, a sabato prossimo col prossimo capitolo!

SeaLight

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Capitolo 4
*** Back for you ***



4. Back for you



«Ciao, Bulma.»

Bulma, colta alla sprovvista, si voltò di scatto. Non appena lo vide, aggrottò la fronte.

«Sei ancora più bella di quanto ricordassi.»

«Ah, no, Yamcha» lo ammonì, agitando l’indice. «Te lo scordi. Tu non puoi andartene via senza farti vedere per tre anni e sperare che le cose vadano a posto così!»

«Mi sei mancata tantissimo» insisté Yamcha, fissandola negli occhi addolorato. «Non hai idea di come...»

«E allora perché non ti sei fatto vivo ogni tanto? Eh?» ribatté, infuriata. «E’ già la seconda volta che per quegli stupidi allenamenti e quel dannato Torneo sparisci dalla circolazione e non ti fai vedere per anni! Come pensi che mi sia sentita io? Me lo spieghi?»

«Perdonami, Bulma» disse, cercando di prenderle le mani fra le sue. «Se fossi tornato, non avrei più voluto andarmene. Invece dovevo allenarmi. Non potevo tornare. Ti chiedo scusa.»

«E tu credi che un semplice ti chiedo scusa basti? Pensavi davvero che sarei tornata da te a braccia aperte dopo che mi hai praticamente abbandonata?» strillò, divincolandosi dalla sua stretta e dandogli le spalle. «Potrei anche essermi stufata di aspettarti, Yamcha» aggiunse, gelida.

«Bulma...»

«Va’ a quello stupido Torneo, e cerca di fare una figura decente, almeno.»

Yamcha abbandonò le braccia lungo i fianchi e la fissò allontanarsi finché non scomparve tra la folla. Poi sospirò, afflitto, e chinò la testa, nascondendo il viso fra i folti capelli neri.

«Su, coraggio, Yamcha» disse Oolong, dandogli una gomitata.

«Credi che riuscirò mai a riconquistarla, Oolong?» chiese, sollevandosi appena.

«Aah, questo non lo so» rispose il maialino, beffardo. «Però, se può consolarti, in tutti questi tre anni non è uscita con nessun altro ragazzo» continuò.

Il guerriero alzò il capo, e finalmente sorrise.

Era sicuro di avere un’altra possibilità.




















 

 


Salve a tutti! Devo ringraziarvi ancora una volta, l'appoggio che mi avete dimostrato è enorme e non mi sarei mai aspettata tanto per questo pairing così poco calcolato <3
Nel caso ve lo stiate chiedendo, sì, infilerò accenni alle folte chiome di Yamcha dovunque la storia me lo permetterà. Il che significa che questa sarà una delle poche storie a snobbare quasi i meravigliosi capelli blu come il mare il cielo eccetera (che poi nel manga erano lilla LOL) di Bulma per elogiare la capigliatura corvina del suo amorevole fidanzato. Una delle altre, che vi consiglio, è Wigs - Would I be sexy, if I was bald? di Gary Hawkeye (<3), in cui le suddette chiome fanno da protagonista insieme a una certa zucca pelata di nostra conoscenza. Perché spammare pairing avversari a quello di cui si sta scrivendo è cosa buona e giusta
Anyway! Che ne pensate del capitolo di oggi? Ambientato all'inizio del 23° Torneo Tenkaichi, in pratica il terzo di cui vediamo lo svolgimento, in un momento random non ben definito prima delle eliminatorie in cui Yamcha riesce finalmente a parlare faccia a faccia con Bulma. Se vi va, potreste anche vederlo come il sequel del secondo ^^ Ma solo se vi va, eh.
Dunque, io qui ho finito, passo e chiudo! Appuntamento alla prossima settimana, tanti Pual a tutti voi  <3 

SeaLight
 

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Capitolo 5
*** Chi troppo vuole, nulla stringe ***



5. Chi troppo vuole, nulla stringe


«Buon pomeriggio, figliola. Buon pomeriggio anche a te, Yamcha» li salutò bonario il dottor Brief abbassando il proprio giornale. «Prego, sedetevi, è l’ora del tè» li invitò, indicando con un cenno le numerose sedie libere. Yamcha ridacchiò nervoso, massaggiandosi la nuca.

«Oh, no, davvero, io sto andando, ho già dato abbastanza disturbo...»

«Ah no, giovanotto, non se ne parla. Nessuno può passare di qui all’ora del tè  senza assaggiare la cucina della mia mogliettina» replicò con un sorriso, afferrando la propria tazza e bevendo un sorso del fumante contenuto.

«Mio marito esagera sempre» tubò lei, posando sul tavolo un vassoio a fiorellini ricolmo di croissant freschi e file e file di biscotti lucidi di burro. «Ho solo fatto qualche dolcetto, nulla di più.»

«Anche un piatto di spaghetti sembrerebbe straordinario cucinato da te, mia cara» ribatté, pulendosi i baffoni con un tovagliolo ricamato. Il complimento suscitò un risolino incontrollato nella donna, che posò un bacino sul naso del marito e si allontanò a balzelloni verso il forno. Bulma, accomodatasi su un lato del tavolo, si picchiettò in modo eloquente l’indice sulla tempia e indicò al proprio fidanzato la sedia di fianco a lei, e Yamcha non poté far altro che accettare l’invito.

«Serviti pure, caro!» cinguettò Bunny. «Sei di casa, ormai!»

«Proprio così, ragazzo» annuì lo scienziato. «Da quanto state insieme, ormai?»

«Beh, sono... sette anni?»

«Otto, imbecille» lo corresse Bulma, la fronte aggrottata.

«Sono davvero tanti. Sono contento che mia figlia abbia trovato subito un così bravo ragazzo.»

Il giovane ridacchiò imbarazzato, accettando la tazza decorata a paperelle che la signora Brief gli porgeva.

«Beh... grazie, hehehe» farfugliò.

«Avete già deciso il nome dei nostri nipotini?»

E nel preciso istante in cui il croissant di Bulma si scontrava col pavimento emettendo un simpatico splat, il bravo ragazzo sputò tutto il tè sulla tovaglia immacolata.

















 




 


*distribuisce biscottini* Buonasera a chiunque stia leggendo! E grazie anche solo per essere qui.
A grande richiesta - mia, perché in realtà non l'ha chiesto nessuno, ma fate finta di sì - tornano i coniugi Brief! C'era un periodo in cui mi ispirava moltissimo il confronto fra loro e Bulma e Yamcha. E quindi ecco un futuro nonno amorevole che non vede l'ora di stringere 
fra le braccia uno Yamcha o una Bulma in miniatura <3 Come sappiamo, si ritroverà a stringere un piccolo adorabile mezzosaiyan dai capelli lilla - ed ecco spiegato il titolo -, ma vabbè, questi sono dettagli trascurabilissimi. Nessun principino sanguinario comparirà in questa raccolta. Torna a giocare con Kakaroth, Veggie <3 *schiva un Big Bang Attack*
Dunque! Vi saluto, dandovi appuntamento al prossimo capitolo, che probabilmente non sarà sabato prossimo ma quello dopo, in quanto avrei forse intenzione di pubblicare anche altro e quattro aggiornamenti alla settimana sarebbero veramente troppi, LOL. Il fandom probabilmente non ne può più di me :'D
A presto! 
SeaLight

 

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Capitolo 6
*** Vanità ***



6. Vanità


La giovane Bulma Brief era oltremodo orgogliosa – per non dire vanitosa – di tutto ciò che possedeva; dal colore bizzarro e, ci teneva a precisarlo, assolutamente naturale dei suoi capelli alla sua nuova pettinatura, dalla sua intelligenza superiore alla media ai mezzi futuristici targati Capsule che utilizzava per i suoi spostamenti, dai suoi abiti firmati alla sua pelle liscia e candida, frutto della cura amorevole che riservava alla cura della sua persona. E quando vide Yamcha aspettarla fuori dalla sua scuola spavaldamente in sella alla sua moto, non esitò a bearsi degli sguardi invidiosi che le rivolsero le sue amiche al sentirsi dire che quel bel ragazzo misterioso e sorridente era effettivamente il suo ragazzo.

Fu un po’ meno contenta quando uno stuolo di ragazzine adoranti circondò l’ex predone del deserto implorandolo di dare loro il suo numero di telefono.



 


 


Lo so, lo so. Non aggiorno per due settimane e torno con questo sputo di flashfic. Perdonatemi ç_ç
Il fatto è che ho pubblicato altro (Crane and Wolf), e non volevo sovraccaricare troppo il fandom delle mie scempiaggini. Se volete dare un'occhiata, C'E' YAMCHA. Ma non c'è Bulma, ops. 
Anyway! L'idea per questo capitolo mi è venuta dopo aver pensato che Bulma aveva sedici anni e, dopotutto, a scuola ci andava. E quindi avrà avuto almeno qualche amica al di fuori di un bambino con la coda da scimmia, un ladro sdentato, un vecchio pervertito e qualche animale parlante, povera cara. E Yamcha che viene a prenderla in moto all'uscita mi ispira tanto amore, ecco. **
Non so quando sarà il prossimo aggiornamento, probabilmente sabato prossimo. D'ora in poi intendo aggiornare anche Due cuori, tre occhi e uno starnuto solo una volta a settimana, il lunedì, almeno finché non avrò terminato la Fluff Fest Challenge.
Grazie mille a chiunque abbia letto e recensito <3 Alla prossima!
SeaLight


 

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Capitolo 7
*** C'era una volta la libertà ***



7. C'era una volta la libertà



«Yamcha? Ci sei? Guarda che non ho tutta la mattina da perdere! Su, forza, abbiamo altri negozi da visitare!»

La testa di Yamcha fece timidamente capolino da dietro una pila alta almeno un metro di pacchi, scatole e confezioni tutti rigorosamente firmati e tanto più tendenti a sfuggire dalle sue mani quanto più era fragile il loro contenuto. Il ragazzo esalò un sospiro sconsolato e riprese a mettere con cautela un piede davanti all’altro, nel tentativo di seguire Bulma nel suo assurdo e lunghissimo tour di shopping bisettimanale a cui, in qualità di fidanzato e in funzione della sua passione per le arti marziali – tutti quei muscoli dovranno pur servirti a qualcosa, no? –, era obbligato a partecipare come facchino.

Talvolta si ritrovava a rimpiangere i vecchi tempi, quando lui e Pual vivevano soli, senz’altra regola se non quella di procurarsi da vivere. Era stato il ladro dalle zanne di lupo, il predone del deserto, il terrore dei viandanti, e aveva rinunciato alla sua fama da brigante per trasformarsi in una specie di galoppino di una ragazzina ricca e viziata. Sospirò di nuovo, cercando di nascondere il viso fra i propri lunghi capelli com’era sua abitudine; ma nessuna folta chioma nera venne a celarlo dalla luce offuscata dallo smog del Sole di città. Bulma glieli aveva fatti tagliare mesi prima, perché “il look da barbone non va più di moda”. Emise un mugugno sconfortato, ondeggiando sotto il peso dei numerosissimi acquisti.

Ma quando la ragazza si voltò verso di lui e sorrise, posando le labbra sulla sua guancia e mormorando “Grazie, Yamcha”, sul suo volto si allargò un sorriso estatico e il suo cervello si ridusse a una pappetta grigia incapace di formulare qualunque pensiero coerente.

Era vero, Yamcha aveva lasciato la sua vita solitaria e con essa la libertà e la spensieratezza della sua infanzia.

Ma aveva trovato qualcosa di meglio.















Buon Carnevale a tutti voi, gentili donzelle e valorosi donzelli (sempre che ce ne siano)!
Non trovate che il contrasto cromatico fra i capelli di Bulma e la faccia di Yamcha qui a fianco sia semplicemente spettacolare? Io sì. Sono così carini **
In questo capitolo troviamo le avventure del povero Yamchino in città, costretto ad adempiere agli obblighi di ogni buon fidanzato. Ancor più con una come Bulma. Ahh, cari.
In ogni caso, se a qualcuno interessa, io e Garycchi (aka Gary Hawkeye) abbiamo indetto una campagna per inondare di TienCha il fandom. Lo so che è da masochisti pubblicizzare su una fanfic il pairing opposto, ma tant'è, anche loro sanno essere adorabili, fidatevi <3 E quindi, per la Fluff Fest Challenge ci siamo io con Crane and Wolf e lei con Scent of Spring. Andatela a leggere, se vi va, ve la consiglio *-*
Quindi, mi defilo. Grazie a tutti per aver letto, e non dimenticate di lasciarmi un parere C: Alla prossima!
SeaLight


 

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