Crossing Diaries

di Leodip
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione: Diario ***
Capitolo 2: *** Prima Pagina: Primo Giorno ***
Capitolo 3: *** Seconda Pagina: Crossing Travels ***



Capitolo 1
*** Introduzione: Diario ***


Ciao, prima di tutto, che nome hai deciso di assegnarmi? Non ti preoccupare, mi riferirò a te come "diario", normalmente.
Grazie mille, mi piace tantissimo come nome. Come ti chiami tu, invece? Mi chiamo Andrea, i miei genitori mi hanno sempre raccontato che hanno scelto questo nome perché quando ancora non sapevano se sarei stato maschio o femmina, molte persone gli chiedevano "e come lo o la chiamerete?". Loro hanno quindi optato per un nome sia in caso fossi stato maschio, sia fossi stato femmina, pigri come sono.
Raccontami un po' di te, di cosa fai ora, del perché hai deciso di confidarti con me, ecc... . Allora, ho 15 anni, compiuti oggi, infatti tu sei stato il mio auto-regalo di compleanno. Sto attualmente studiando al mio amatissimo Liceo Scientifico, a due passi da casa, in quanto anche io sono estremamente pigro come i miei genitori, decidendo un indirizzo tecnologico, dato che odio il Latino, totalmente. La mia professoressa di matematica alle medie mi ha sempre detto di avere una mente matematica, una mente logica, alla quale, però, imparare a memoria viene sempre molto difficile. Io stesso amo la matematica, mi cimento spesso e volentieri in esercizi matematico-logici, e approfondisco sempre argomenti del genere, quando parlo. Amo la musica, ascolto praticamente qualsiasi genere fino a quando non è troppo aggressivo come il metal. Prediligo musica calma, principalmente in inglese, oppure vecchie canzoni italiane. Da qualche anno a questa parte ho anche iniziato a seguire Anime & Manga, ma, vivendo al sud, non è una passione che mostro sempre a tutti, in quanto è presente una mentalità molto chiusa qui da noi, ma non che mi interessi più di tanto: i miei amici lo sanno e non si fanno problemi, questi sono gli amici. Data la passione per gli anime ho iniziato, quindi, ad ascoltare musica giapponese, anche. Questo genere mi ha fatto conoscere una delle mie band preferite, i Paradise Lunch. Fanno musica prevalentemente Jazz che, specialmente nelle versioni strumentali, io personalmente amo. Quando si tratta di canzoni giapponesi, comunque, nell'80% dei casi mi piacciono di più, molto di più, se cantate da femmine, in quanto hanno una voce più dolce. Dovessi dirne una, direi Tommy Heavenly6, con Papermoon, la seconda canzone di apertura (opening) di Soul Eater.
Da un paio d'anni ho iniziato anche a suonare il piano, dato il mio amore per la musica. La tastiera (perché non è un vero piano quello che ho a casa, ma un sintetizzatore) è uno strumento bellissimo, per me che sono anche abbastanza romantico, è semplicemente uno strumento perfetto. La sua versatilità con i vari sintetizzatori, la sua complessa "semplicità", la sua dolcezza, è bellissimo. Fin da piccolo ho suonato anche la batteria, nonostante mi piacesse molto, ho voluto provare questo secondo strumento, e non me ne pento.
Aggiungerei un ultimo particolare, amo l'inglese, quindi vedrai spesso frasi o parole in inglese, ti toccherà farci l'abitudine.
La ragione per la quale ho deciso di scriverti è, invece, che ho bisogno di un amico con cui sfogarmi. Diciamola tutta, amici ne ho, alcuni sono anche veramente buoni amici, ma in me ho sempre considerato aprirsi totalmente ad un amico una cosa sbagliata. Sarà che sono cresciuto a pane e televisione, ma sono convinto che l'unica persona con cui ci si può aprire, eccetto se stessi e il proprio diario, sia la "dolce metà".
Bene, questo sono io, diario.

Grazie di tutto, spero che ti apra a me spesso, e spero che tu sappia che a me puoi dire tutto. Ci vediamo!


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Ciao, prima di tutto, che nome hai deciso di assegnarmi? Hmm, non mi piace il lavoro di assegnare nomi, penso che quando avrò un figlio lascerò la scelta a mio marito, quindi se rimaniamo con "diario" è probabilmente ottimo.
Grazie mille, mi piace tantissimo come nome. Come ti chiami tu, invece? Gift. Si, so che è un nome strano, ma i miei genitori mi hanno chiamato così perché mi hanno considerato un "regalo" del cielo, anche perché sono nata il giorno del compleanno di mia madre. Mi piace come nome, comunque.
Raccontami un po' di te, di cosa fai ora, del perché hai deciso di confidarti con me, ecc... . Allora, ho 14 anni, anche se domani sarà il mio 15esimo compleanno (1 Gennaio, si, ancora più strano), studio in un Liceo Scientifico, indirizzo tecnologico, che, nonostante sia piuttosto lontano da casa mia, è un indirizzo che mi piaceva parecchio, data la mia affinità con la matematica ma l'incapacità di studiare a memoria per il latino. Fra le varie passioni, 3 sono prevalenti: disegnare, amo disegnare tutto ciò che amo, è un perfetto passatempo, e sono anche parecchio brava; musica, ascolto più o meno tutto, fino a che è abbastanza dolce, o perlomeno non troppo aggressiva; anime e manga, una passione rara qui al sud, si, però ha anche cambiato alcuni gusti musicali, ma lasciando intatte alcune mie canzoni preferite.
Ho anche iniziato a suonare, da un annetto, ma il mio professore di musica delle medie mi ha sempre detto che ho un talento per la musica, infatti ho imparato in poco tempo a suonare piuttosto bene la chitarra, sapendo suonare sia la classica che l'elettrica.
Nonostante la chitarra elettrica sia conosciuta per le canzoni rock o anche metal, sono convinta che sia uno strumento bellissimo per qualsiasi genere. La classica, poi. è un amore, dolcissima e bellissima, adatta a tutto.
Amo l'inglese, anche perché è utilissimo, e sono naturalmente portata a questa lingua e vedo sempre moltissimi utilizzi nel saperla.
La ragione per la quale ti scrivo? Hmm, direi per avere qualcuno con cui aprirmi, sono convinta che l'unica persona alla quale ci si può aprire totalmente sia il ragazzo/fidanzato/marito.

Sono, di norma, di pochissime parole, quindi mi tocca salutarti, di già. 

Grazie di tutto, spero che ti apra a me spesso, e spero che tu sappia che a me puoi dire tutto. Ci vediamo!

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Capitolo 2
*** Prima Pagina: Primo Giorno ***


Oggi sono tornato a scuola,  abbastanza noioso, mi mancavano alcuni compagni di classe, ma avrei fatto a meno di andare a scuola. La ricordavo noiosa, ma non così tanto.
Per fortuna, però, il primo giorno di scuola al ritorno dalle vacanze natalizie, i miei professori sono stati clementi, ci hanno lasciato parlare piuttosto liberamente, facendoci fare solo lo stretto necessario, e poi abbiamo iniziato a parlare delle nostre vacanze. Io ho detto, rimanendo di poche parole, che non ho fatto nulla di particolare, natale e capodanno in famiglia, dormito fino a tardi, e così via, piuttosto regolare, direi.
Ho sentito gente dire che hanno passato vacanze assurdamente belle e piene di feste, ma personalmente preferisco evitare questo genere di roba. Troppa fatica, troppa stanchezza, rimanere svegli fino a tardi. Si, definitivamente faticoso.
Poi la mia professoressa di italiano, nonché coordinatrice, ci ha detto che dovrebbe arrivare una nuova studentessa in questi giorni, senza specificare il primo giorno. Dice che abbia un nome piuttosto strano ma allo stesso tempo carino, chissà. L'unico problema è che sarà una nuova studentessa in una classe formata già da un anno e mezzo, spero che socializzi, mi dispiacerebbe per lei.
All'uscita, dato che siamo usciti alle 12.10, sono andato in giro un po' con dei miei amici, Francesco, Luca e Marta, anche se "andare in giro" probabilmente non è l'espressione adatta. Io ero stanco e ci siamo seduti sotto casa mia, nel giardino condominiale, così da dover fare meno strada per tornare a casa. Ovviamente io parlavo con Francesco mentre Luca e Marta, da brava e buona coppia che sono, si sbaciucchiavano seduti accanto a noi. Ah, che roba l'amore. Ma è stancante, penso che eviterò sempre di innamorarmi, avere qualcuno a cui pensare spesso, fargli favori, uscirci assieme e tutto, sicuramente è stancante, troppo per me, sto bene come sono ora. Life Goes On.
Bene, ora mi tocca salutarti, mi si sta stancando la mano, non sono abituato a scrivere tanto a penna, ed è piuttosto faticoso. Ciao Diario! 
 
Scusami tanto, non posso scrivere molto, mi sto mettendo ora in macchina, e mentre ci muoviamo è piuttosto difficile scrivere, quindi ecco una piccola paginetta per inaugurarti velocemente.
Il viaggio sarà difficile da sopportare, energica come sono, non riesco a stare ferma per molto tempo.
Spero che dopo essere arrivati tutto vada bene. Ti saluto, Diario, alla prossima volta.

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Capitolo 3
*** Seconda Pagina: Crossing Travels ***


Ahhh~ che giornata stancante, è bello tornare a casa dopo una giornata così, mi sono divertito comunque. Certo, magari fare una "tirata" sola dalla mattina non fa per me, però è bello dopotutto. Sono andato a scuola, e all'uscita (alla quarta ora oggi, sia lodata l'assenza della professoressa di Italiano) ho deciso di andare a trovare degli amici che non vedo da molto tempo, più o meno due anni, quando si sono trasferiti. Meno male che Marco ha detto che mi avrebbe accompagnato, c'erano 50 minuti circa di viaggio in treno prima di arrivare, non penso che avrei sopportato 50 minuti con la musica nell'orecchio senza nessuno con cui parlare. Non che non mi piaccia la musica, sono abbastanza sicuro di averti già spiegato che la musica è probabilmente la mia compagna di vita o qualcosa del genere, ma semplicemente 50 minuti sono troppi, in viaggio, è sempre preferibile la compagnia di un amico. Ci siamo divertiti, abbiamo riso e scherzato ed il viaggio è sembrato durare pochissimo. Arrivati a destinazione, c'erano Chicco e Spillo ad aspettarci. Se ti stai chiedendo a cosa pensavano i genitori quando li hanno chiamati così, la risposta è che questi non sono i veri nomi. Semplicemente Chicco, il cui vero nome è Francesco, si è sempre fatto chiamare così, e Spillo, chiamato Andio (ora hai il permesso di chiederti a cosa pensavano i genitori), viene chiamato così perché la maggior parte delle volte è con Chicco, e quindi il nome non è altro che un riferimento a "Chicco e Spillo" di Samuele Bersani. Siamo andati a mangiare a casa loro e dopo siamo stati un po' in casa a parlare. Più o meno verso le 5 ci hanno fatto vedere i dintorni e la città, molto carina, veramente, piena di storia, anche. Alle 7 siamo tornati alla stazione per poter tornare a casa, ci siamo salutati e mi hanno promesso di venirci a trovare prima o poi.
Ed ora, eccomi qui, sono le 8 e sono appena tornato a casa, è Sabato e quindi non ho problemi di compiti, ma sono stanchissimo.
Domani, invece, mi tocca andare con Marco a cercare un regalo per la ragazza per il loro anniversario. E va bene che si scoccia ad andare in giro per negozi da solo, però è stancante.  Ci incontriamo davanti scuola, perlomeno, vicino casa mia.
Vabbè, ora basta, vado a rilassarmi un po' e ad ascoltare un po' di musica, a cenare, poi un po' al computer, e più tardi a nanna.
Buonanotte.
 
Sai, sono arrivata oggi, una bella città, ma non ho visto molto dato che ho dovuto aiutare ad organizzare la roba a casa. Sulla strada per arrivare a casa, mamma ha voluto fare una piccola deviazione per passare davanti alla mia nuova scuola e per farmi vedere più o meno la strada da fare, e passando ho visto una ventina di ragazzi uscire da scuola, probabilmente un'assenza di un professore o qualcosa di simile dato che era una sola classe ad occhio e croce. La cosa che mi ha stupito, comunque, è stata la faccia di un ragazzo a cui siamo passati particolarmente vicini. Erano le 12, circa, stava scherzando con dei suoi amici, ma era visibilmente stanchissimo, strano dato che era anche uscito prima del solito.
Comunque, arrivati a casa, l'ho vista per la prima volta dal vivo e ne sono rimasta piuttosto impressionata. Grandissima e spaziosissima. Piuttosto lontana da scuola, direi 10 minuti di camminata, ma va bene.
Domani penso che girerò un po' per la città, per visitarla un po' e vedrò il tragitto da casa mia a scuola ed eventuali scorciatoie. Chissà.
Ancora una volta, scusami se non ho scritto molto, ma semplicemente sono stanchissima in questi giorni, spero solo di non dimenticarmi quello che vedrò domani.
Ci vediamo, ciaoooo.

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