Our meet has changed my life

di GD_21
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nuovi compagni di classe ***
Capitolo 2: *** Conoscenze ***
Capitolo 3: *** Un uscita fantastica ***
Capitolo 4: *** Compiti in classe ***
Capitolo 5: *** I Green Day ***
Capitolo 6: *** A caccia di locali! ***
Capitolo 7: *** Prima del grande giorno ***
Capitolo 8: *** Il giorno del concerto ***
Capitolo 9: *** A casa di Julie ***



Capitolo 1
*** Nuovi compagni di classe ***


Era una comune giornata: Mi alzai alle 7:30, come al solito, feci colazione, come al solito e uscii di casa per andare a scuola, come al solito. Però rispetto agli altri giorni questa mattinata era più fredda, c’era un vento forte, che mi scompigliò i capelli, che ci avevo messo un sacco a pettinare. Bhè, almeno qualcosa era cambiato.
Mi avviai verso il portone d’ingresso della scuola e, dopo aver salito i tanti gradini delle scale, arrivai alla mia classe. Mi tolsi il giubbotto e la sciarpa e li appesi agli appendiabiti che c’erano in classe e mi misi a sedere al mio banco in attesa che suonasse la prima campanella.
Dopo qualche minuto la campanella suonò ed entrò in classe il professore di italiano, e, dietro di lui lo seguivano tre ragazzi: Il primo aveva capelli neri, un po’ sparati in diverse direzioni, occhi verdi,  e di altezza media. Il secondo poco più alto del primo, aveva capelli biondi e occhi blu. Il terzo era il più basso di tutti, aveva una cresta di color rame e occhi azzurri.
- Questi sono i vostri nuovi compagni di classe, vengono da Oakland, in California – Disse il prof indicando col braccio i tre ragazzi – Avanti, date loro il benvenuto –
- Ciao! – Disse in coro la mia classe, me compresa.
- Ciao a tutti – Dissero i tre in coro
- Loro si chiamano Billie , Mike e Trè- Disse il prof
*Mmm….Billie…* Pensai nella mia testa, mi piaceva il suo nome e non facevo altro che guardarlo.
Poi Billie si girò un attimo verso di me, mi sorrise. Io al suo sguardo girai la testa arrossendo.
-Sedetevi ai banchi liberi che ci sono lì- Disse  il prof indicando i banchi liberi
-Prof, ne manca uno di banco, per Trè!- Gridò Simon, uno dei miei compagni di classe
-Vallo a prendere nell’aula di arte, lì ci sono un sacco di banchi che si posso prendere- Rispose il prof.
-Ok!- Rispose Simon.
Poco dopo Simon tornò, un po’ goffamente che la classe si mise a ridere, con un nuovo banco, e Trè si sedette.
Durante la lezione non facevo altro che guardare Billie, e notavo che anche lui qualche volta dava un’occhiata al mio banco, ma quando lui si girava a guardarmi io voltavo lo sguardo fuori dalla finestra, per evitare che si sentisse troppo osservato da me.
Sentivo dentro di me che la mia vita sarebbe cambiata, dopo aver visto lui, Billie, sapevo che iniziavo a provare qualcosa per lui, già dal primo giorno che fu arrivato nella mia classe.
Volevo tanto conoscerlo e farci amicizia, visto che in classe non parlavo e ne stavo quasi mai con nessuno, magari lui, insieme a Mike e Trè sarebbero diventati i miei nuovi amici. Si, AMICI, i primi in vita mia. Speravo tanto che arrivasse quel momento, quello in cui io e Billie ci conosciamo, voglio sapere tutto di lui, com’è il posto in cui viveva prima, se era fidanzato, se aveva i suoi amici lì dove viveva e se gli mancheranno…ma che stupida, certo che gli mancheranno, che razza di domande! Insomma, voglio sapere com’era la sua vita quando era a Berkeley.
 
 
 
 
 
 
 
Il primo capitolo è un po’ corto e fa un po’ schifo, ma ok :/ Spero vi piacciano i prossimi capitoli ^^

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Capitolo 2
*** Conoscenze ***


Le prime 2 ore passarono in fretta. Suonò la campanella del primo intervallo e io mi alzai e andai vicino alla finestra, guardando fuori. A un certo punto sentii una voce dietro di me che disse
-Ciao!-
Mi girai e vidi due occhi verdi che mi guardavano. Era Billie. In quel momento io arrossii
-Ciao!- Dissi un po’ intimidita
-Come mai non stai con gli altri compagni?-mi chiese lui
-Non ne ho voglia…-risposi io
-Come ti chiami?- disse lui sorridendo
-Julie…-
-Che bel nome, mi piace!-
-Grazie!- risposi io sorridendo
Dopo arrivarono anche Mike e Trè
-Hey amico, sei appena arrivato in questa classe e già agganci ragazze?-disse Trè ridendo maliziosamente
-Sta’ zitto Trè!...- disse Billie arrossendo un pochino
Io ero diventata abbastanza rossa da poterlo notare
-Dai amico sto scherzando!- disse Trè
-Ecco Julie, come vedi Trè è il più umoristico di noi-
-Già! Puoi dirlo forte, a volte però fa troppo il deficiente- disse Mike maliziosamente
-Hei adesso non esagerare Mike!- disse Trè
Io mi misi a ridere –Ahahaha siete simpatici!-
Loro sorrisero
-Hei, che ne dici se ci vedessimo dopo la scuola? Tanto per conoscerci meglio!- disse Billie
Il mio cuore era colmo di gioia –Ma certo!- risposi contenta della proposta
-Tu che sei di queste parti conosci qualche posto carino dove andare?- disse Trè
-Si, c’è un parco molto carino proprio qui vicino. Troviamoci alle 4 davanti a scuola, così ci andiamo insieme- dissi io
-Per me va bene!- disse Mike
-Anche per me!- dissero in coro Billie e Trè
 
Per tutta la giornata di scuola ero distratta, non feci altro che pensare a come sarebbe potuto essere questo pomeriggio passato con loro. Ero…felice. Sì, molto felice, finalmente avevo trovato dei veri amici, ma soprattutto avevo trovato Billie, di cui forse mi ero preso una piccola cotta.
 
Suonò l’ultima campanella e tutti uscimmo da scuola. Stavo percorrendo la via per tornare a casa a testa bassa, come al solito, quando sentii una voce che mi chiamava  - Julieeeeeeee!!-
Mi voltai. Era Nicole, una mia compagna di classe. Strano, in classe non mi parla mai nessuno e ora mi vengono a cercare fuori da scuola
-Ciao Nicole - dissi io
-Come stai? Ti ho visto parlare con i tre nostri nuovi compagni oggi all’intervallo-
Ah, ora capisco come mai mi stava parlando –Si, perché?- le risposi io
-Strano di solito non parli con nessuno- disse con tono da chi si crede migliore –Ora devo andare ciaoo!- disse sorridendo, quasi un sorriso malvagio.
-Ciao- le dissi. Avevo vicino al mio piede un sasso, non so cosa mi tratteneva dal tirarglielo dietro.
 
 
 
Mi raccomando recensite facendomi sapere quello che ne pensatee! Ciaoo! xDD

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Capitolo 3
*** Un uscita fantastica ***


Erano le 15:25 quando ancora stavo percorrendo la strada per arrivare davanti alla scuola, stavo correndo siccome abito abbastanza lontano dalla scuola, ed ero già in ritardo alla mia prima uscita. Il vento poi mi veniva incontro al viso e mi faceva lacrimare gli occhi, e, come se non bastasse, la vista mi si appannava fino a non farmi vedere più nulla.
15:30. Con la vista appannata, vidi tre sagome davanti alla scuola, mi stropicciai gli occhi per asciugarmeli dalle lacrime e vidi che erano Billie, Mike e Trè. Arrivai col fiatone
-Hei! Sei arrivata finalmente! Sei in ritardo di 2 minuti!! – disse Trè sarcastico
-Lo so scusatemi, il fatto è che abito un tantino lontano da scuola – dissi io
-Tranquilla, Trè scherzava – disse Mike guardando Trè
-Allora, vogliamo andare?- disse Billie sorridendo
-Oh, certo- dissi io
Pochi minuti dopo arrivammo al parco e Trè, col suo solito modo di fare, iniziò a scorrazzare libero per il parco  –Wow, proprio bello questo parco! Si! Mi piace!- disse Trè tutto contento come fanno i bambini piccoli quando ricevono un regalo di Natale
-Nah, sempre il solito- disse Mike mettendosi una mano tra i capelli tipo disperato
-Sediamoci su quella panchina- Dissi io indicando col dito una panchina vuota sotto un albero
-Trèèèèèè!! Vieni qui muovitii!!- Gridò Mike
Col fiatone arrivo anche Trè e ci sedemmo tutti sulla panchina
-Bene, di che parliamo?- chiese Billie
-Mmm…non so, raccontatemi un po’ di voi, del perché siete arrivati qui dalla California e com’era il posto in cui vivevate prima!- dissi sorridendo guardando un po’ tutti
-Io Mike e Trè abbiamo i genitori che lavorano nello stesso posto, un negozio di giocattoli di nome “Toys’s wolrd”, sono molto amici tra di loro, ed è grazie alla loro amicizia che noi tre ci siamo conosciuti- disse Billie
-E come mai vi siete trasferiti qui?- chiesi incuriosita
-Bhe, siccome il negozio piaceva molto alla gente e ogni giorno c’erano nuove vendite, chiesero ai nostri genitori di aprire il loro negozio anche qui a New York, mentre in quello in California ora lo gestiscono altre persone, sempre amici dei nostri genitori- disse Mike
-Ahh, capito…qualche volta vado a visitarlo il negozio-
-Certo, devi visitarlo! E’ molto bello, ci sono una marea di giocattoli di tutti i tipi. Magari ti possiamo anche regalare qualche peluche…- disse Billie
-Certo! Mi farebbe molto piacere!- dissi io
-Eheheh, Billie che regala peluche a Julie, che romantico…- disse Trè sghignazzando
Billie diventò tutto rosso -Ora basta, adesso ti uccidoooo!!- disse Billie alzandosi dalla panchina e iniziando a rincorrere Trè per tutto il parco. Io e Mike ridevamo come degli stupidi, erano troppo divertenti mentre si rincorrevano!
-Eh, loro sono sempre così, anche in California Billie esternava qualche istinto omicidio verso Trè!- disse Mike mentre continuava a ridere –Immagino!- dissi io ridendo e continuando a godermi l’inseguimento di Trè.
Finalmente l’inseguimento finì e Billie e Trè tornarono alla panchina distrutti e col fiatone, sedendosi –Ora basta riposatevi un po’ ahahaha- dissi io ridendo
-Guardati Billie, sei tutto rosso!- disse Trè ridendo come un idiota
-Tra poco rosso diventerai tu se non la finisci!- rispose Billie cercando di afferrarlo per la maglietta, ma Mike lo fermò –Dai, ora basta! Altrimenti cosa penserà Julie di voi due?!- disse Mike ridendo.
Io diventai un po’ rossa, ma passò subito, e mi misi a ridere –Penso che siete tutti e due degli scemi, forse Trè un po’ di più pero’!- dissi ridendo –Ahh fantastico, quindi non siamo solo io e Mike a pensare che Trè sia il più scemo!- disse Billie ridendo. Trè lo fulminò con lo sguardo –Hei nanetto smettila!- disse Trè ridendo –Ah! Senti un po’ chi parla! Il nano in persona!- disse Billie ridendo
-Eccoli che ricominciano…- disse Mike guardandoli come se fossero un caso senza speranza.
Io li guardavo sorridendo. Ero felice, al settimo cielo. Quei tre ragazzi erano simpaticissimi. Sì, gli amici giusti per me.
Poco dopo si fece buio e tornammo a casa. Ci fermammo davanti a scuola –Julie, noi dobbiamo andare di qua- disse Billie  -Ok, io devo andare da quest’atra parte- dissi io
-Allora ci vediamo domani!- dissero in coro Mike e Trè  -Certo! A domani!- risposi io
Tutta la strada di ritorno a casa la feci saltellando dalla gioia. Finalmente avevo trovato qualcuno con cui stare, con cui passare il tempo e con cui divertirmi. Avevo trovato degli amici. Si , degli amici, con la A maiuscola. Dei VERI amici.

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Capitolo 4
*** Compiti in classe ***


Erano le 7:30 e mi svegliai come al solito per andare a scuola. Mi vestii, feci colazione e uscii di casa. Era tardi, mi misi a correre per tutto il tragitto casa-scuola. Fortunatamente quella mattina non c’era vento, altrimenti non so che fine avrei fatto.
Arrivai in classe appena in tempo e subito dopo suonò la campanella  –Fiùù, appena in tempo…- dissi tra me e me col fiatone. Mi sedetti al mio posto mettendo lo zaino dietro alla sedia.
-Ben arrivata!- Alzai la testa e vidi il viso di Billie
-Oh, ciao Billie!- dissi guardandolo e sorridendogli
-Sei sempre in ritardo?- disse Trè sarcastico dal suo posto (che era dietro il mio)
-Bhe…si, quasi tutte le mattine…- dissi io
Iniziò la lezione –Bene ragazzi, separate i banchi- disse la prof di storia, e di solito quando dicono questa frase significa che sta per essere messo in atto un compito in classe
-Che cosaa?!- dissero alcuni miei compagni in coro –Ma non ce l’aveva detto che oggi ci sarebbe stato un compito in classe!-
-Vi dicono niente le parole ‘compito a sorpresa’?- disse la prof
Avevo voglia di controbattere ma rimasi in silenzio. La prof di storia è una stronza, come avete potuto notare. In vita nostra non abbiamo mai fatto compiti a sorpresa.
Staccammo i banchi e la prof iniziò a girare tra i banchi consegnando i compiti. Per fortuna le cose nella verifica le avevo ripassate ieri. Iniziai a scrivere, quando mi arrivò un bigliettino sul banco
“ Julie ti prego aiutami, ieri non ho studiato! Mi potresti dire le risposte alle domande 2,5 e 8? Per favore, sei la mia unica salvezza!   Trè” Iniziai a ricopiare sul bigliettino le risposte che avevo dato nel compito, cambiando qualche parola per evitare che la prof si accorgesse che le risposte erano uguali alle mie, richiusi il bigliettino e mentre la prof si voltò un attimo lo lancia all’indietro, facendolo finire sul banco di Trè –Grazie!- Sentì la voce di Trè dietro di me.
Suonò la campanella del primo intervallo. Mi alzai e andai alla finestra come al solito e mi raggiunse Trè – Hei Julie, grazie per prima- disse sorridendo –Di niente Trè- risposi ricambiando il sorriso. Poco dopo arrivarono anche Billie e Mike –Come è andata a voi il compito?- disse Mike guardando me, Billie e Trè  –A me bene…- disse Trè  -Anche a me- dissi io guardando Trè
-A me non lo so…- disse Billie –Perché? Non eri preparato?- chiese Trè  -Bhe, non esattamente…- rispose Billie  –Oh, Billie che prende un brutto voto?- disse Trè ridendo malizioso  -Tu non parlare Trè, che non è che tu abbia studiato molto più di Billie…- dissi io ridendo
-Ah Julie, ieri al parco dovevamo sirti una cosa ma poi ce ne siamo scordati!- disse Mike
-Cioè?- chiesi io incuriosita – Ieri volevamo parlartene…sai, io Mike e Trè abbiamo una band- disse Billie – Davvero?! E come si chiama?- chiesi io –Siamo i Green Day!- disse Trè alzando un braccio quasi come in segno di vittoria –Woow! Che bel nome! Vi prego, voglio sentire come suonate!- dissi io con gli occhi che mi brillavano –Ma certo! Devi sentirci suonare!- disse Mike
-Sai, in California ci esibivamo in alcuni locali, e piacevamo molto alla gente!- disse Billie
-Davvero? Allora eravate famosi!- dissi io –Bhe…si, diciamo di si, insomma, facevamo furore, e poi, alle ragazze piaceva come suonavo la batteria, quasi piangevano per me!- disse Trè vantandosi in un modo terribile, d’altronde, come faceva sempre –Trè, sempre così egocentrico?- disse Mike guardandolo –Facciamo una cosa, oggi alle 16:00 davanti alla scuola. Andremo a casa mia, nel garage dove di solito proviamo e ti facciamo sentire qualche nostra canzone, ti va?- disse Billie
-Oh, certo! Mi piacerebbe moltissimo!- dissi io felicissima –Billie, tu proprio non riesci a stare neanche un pomeriggio senza Julie, eh?- disse Trè dandogli una leggera gomitata nello stomaco facendogli l’occhiolino, Billie lo guardò con uno sguardo assassino e si avvicina lentamente a lui fissandolo negli occhi –Certo che quei due non riescono a stare un minuto senza litigare!- dissi io ridendo  -Eh già…- disse Mike sospirando. Billie afferrò per la maglietta Trè e scherzando disse – Sei morto!-  -Eddai amico, stavo solo scherzando!- Suonò la campanella di fine intervallo –Ti ha salvato la campanella Cool!- Billie lasciò la presa della maglietta e Trè corse al suo posto quasi terrorizzato mentre Billie ogni tanto gli lanciava sguardi minacciosi.
“Le loro litigate mi fanno sempre morire dal ridere, sono proprio divertenti!” Pensai tra me e me sorridendo.

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Capitolo 5
*** I Green Day ***


Quattro del pomeriggio. Io Billie, Mike e Trè eravamo davanti alla scuola, pronti per andare nel garage della casa di Billie, dove avrei sentito suonare i ragazzi per la prima volta. Ero entusiasta, non vedevo l’ora. Finalmente arrivammo. –Eccoci, ora ti presento il mio garage!- detto questo Billie girò la maniglia della ‘porta’ del garage e la aprì. Rimasi a bocca aperta. C’erano un sacco di attrezzi da giardino e per la macchina, ma le cose che mi hanno colpito di più erano la stupenda chitarra, il meraviglioso basso e la favolosa batteria che c’erano in un angolino del garage. Seppi dire solo un ‘Wow’, ero talmente stupita che la bocca non mi premetteva di dire altro. Mike mi schioccò le dita davanti al viso per farmi riprendere: -Hei, ci sei?- chiese lui. Dopo qualche secondo riuscii a parlare: -Emm…si si ci sono-. –Allora, pronta a sentirci sonare?- disse Trè. –Prontissima!- risposi io con un grande sorriso. –Bene! Allora iniziamo!- disse Billie. Tutti e tre andarono a prepararsi per suonare: Billie si mise al collo la chitarra e pizzicò qualche corda per sentire se la chitarra fosse accordata, Mike fece lo stesso con il basso e Trè si mise seduto sullo sgabellino in attesa che Billie e Mike fossero pronti.
-Bene Julie, ora inizieremo con una canzone che alla gente in California piaceva moltissimo, si chiama 21 Guns- disse Billie. Mi sedetti su un divanetto che era posto davanti a loro, e iniziarono a suonare. Che dire, erano maledettamente bravissimi. Ora capisco perché alla gente della California piacevano. Billie aveva una voce stupenda e suonava benissimo la chitarra, Mike pure, e Trè emanava un’ energia pazzesca mentre suonava la batteria. Rimasi in silenzio ad ascoltare ogni singola parola e ogni singola nota della canzone. Ero sbalordita. La canzone era splendida.
Finita la canzone iniziai ad applaudire e fargli i complimenti, erano stati davvero bravi.
-Allora, che ne pensi? Siamo bravi?- disse Billie sorridendo
-Bravi?! Bravi?! Siete stati fenomenali!- dissi io euforica
-Grazie, siamo contenti di esserti piaciuti!- disse Mike felice
-E la canzone poi?! E’ stupenda! Sia il ritmo, che le parole! L’avete scritta voi?- dissi io contenta
-Bhe, si, in verità l’ha scritta Billie- disse Trè facendo l’occhiolino a Billie
Io guardai Billie con gli occhi che mi brillavano –Wow, sei bravissimo! Mi chiedo come ti vengano in mente queste canzoni così belle!- dissi io. Billie arrossì –Bhe…non lo so come ci riesca, devi trovare l’ispirazione! Comunque…grazie mille!- disse Billie.
-Perché non vi esibite in qualche locale, qui a New York?- dissi io felice. –Bhe...ci piacerebbe moltissimo, ma noi non conosciamo locali in cui potremmo suonare qui, non ci siamo ancora ambientati benissimo…- disse Mike.  –Tranquilli, ve lo trovo io un locale dove suonare, conosco bene i locali qui, e ne so anche qualcuno in cui potreste esibirvi…- dissi io guardando in giro con la faccia pensierosa di chi ha appena avuto una brillante idea. –Perfetto!- disse Trè. – In questo weekend farò delle ricerche in diversi locali, chiedendo la possibilità di  farvi esibire, fidatevi di me, ce la farò!- dissi io alzando un braccio in segno di speranza. –Bene, allora contiamo su di te!- disse Billie facendomi l’occhiolino.
Poco dopo entrò in garage la madre di Billie con in mano un vassoio con quattro bicchieri di aranciata –Billie, vi ho portato qualcosa per fare merenda- disse la madre di Billie. –Grazie mamma!- rispose Billie.  –Ah! Questa deve essere Julie, la ragazza di cui mi hai parlato!- disse la madre di Billie guardandomi. –Billie mi ha parlato tanto di te, aveva ragione, sei proprio una bella ragazza!- disse lei sorridendo. Mike e Trè ridacchiavano di sottofondo. Billie diventò tutto rosso –Ehm…mamma! Ora basta dai, non avevi mica detto che dovevi andare a fare la spesa?!- disse Billie spingendo la madre fuori dal garage. Sua madre uscì ridendo. –Bha, mia mamma…sempre così!- Disse Billie sospirando. –Bhe, se è sempre così un motivo ci sarà…o no, Billie?- disse Trè  ridacchiando maliziosamente. Sembrava che quello fosse l’inizio di un nuovo inseguimento di Trè da parte di Billie. Infatti, non mi sbagliavo. Billie iniziò nuovamente a rincorrere Trè, come se non fosse mai successo in questi ultimi giorni…
Come al solito io e Mike iniziammo a ridere –Adoro vedere Trè inseguito da Billie- disse Mike con tono da sognatore. –Non dirlo a me!- dissi io continuando a ridere –Certo che Trè adora proprio far impazzire Billie eh?- dissi io  -Si è notato?- disse Mike ridendo.  –Povero Billie….- dissi io facendo finta di essere triste ma allo stesso tempo ridendo. Che pomeriggio fantastico.

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Capitolo 6
*** A caccia di locali! ***


Domenica. Adoro la Domenica, niente scuola, giornata libera, e ti puoi svegliare a qualsiasi ora.
Questa Domenica però mi svegliai abbastanza presto, dovevo iniziare le ricerche nei locali come avevo promesso ai ragazzi, e prima incominciavo, meglio era. Conoscevo qualche locale dove i ragazzi avrebbero potuto suonare, quindi feci una lista con tutti i loro nomi.
Il primo locale si chiamava “Mansion”. Avevo un leggero timore ad entrare in quel locale, dato che è frequentato da gente non proprio a posto…ma vabbè, dovevo farlo per i ragazzi, loro contavano su di me. –Buongiorno…- dissi al barista dietro al bancone –Volevo sapere se per caso avevate bisogno di una band per il locale...sa, dei miei amici sono molto bravi e…- Non riuscì a finire di
Parlare che l’uomo disse – Senti non abbiamo bisogno di nessuna band qui, ce l’abbiamo già, e ora fuori di qui, non è un posto per ragazzini- disse scontroso. Io lo guardai male e me ne uscii dal locale sbuffando –Che maleducazione!-. Trassi una linea sul nome del locale sul foglietto –Passiamo al prossimo-. Il secondo locale si chiamava “Beer’s House”. Quel locale andava già meglio. Entrai tranquillamente, mi diressi verso il barista –Buongiorno, mi scusi il disturbo, volevo sapere se per caso avevate bisogno di una band da far esibire nel vostro locale…- Mi dispiace ragazzina, abbiamo già un band a disposizione, grazie lo stesso- Questo barista è stato più gentile rispetto a quello di prima. Trassi un’altra barra anche sul secondo nome del locale sul foglietto. Terzo locale: “Beer & Co.”. Entrai, e dissi la tipica frase: - Buongiorno, mi scusi il disturbo, volevo sapere se per caso avevate bisogno di una band per questo locale- , ma sapevo già che la risposta sarebbe stata negativa come le altre due. Invece stavolta no. –Oh, ma certo, è da un po’ di giorni che siamo in cerca di una band da far esibire per intrattenere i clienti, questo locale è un po’ moscio- disse il barista. –Davvero?!- dissi io con gli occhi colmi di felicità e speranza –Si, che tipo di band vorresti far esibire nel nostro locale?- chiese lui – Una band di nome Green Day. Suonano il punk rock, sono molto bravi. Sono tre ragazzi di 15 anni, ma con molto talento, glielo assicuro!- dissi io –Va bene, sarebbero disposti a suonare due giorni alla settimana alle sei del pomeriggio?- chiese il barista –Certo, certo!- risposi contentissima –Ok, allora portali qua martedì pomeriggio, e vediamo che cosa sanno fare- disse il barista sorridendo –Ci può contare, Martedì pomeriggio saremo qui! Arrivederci!- e uscii dal locale saltellando dalla gioia.
Subito presi in mano il cellulare e chiamai Billie, mi aveva dato il suo numero l’altro giorno a casa sua.
-Pronto?- disse la voce al telefono.
-Billie! Sono Julie! Ho una notizia importante e stupenda da dirti! Mike e Trè sono lì con te??- dissi io euforica.
-Si, sono qui con me, aspetta che ti metto in vivavoce, comunque, dimmi!- disse Billie curioso
-Dopo alcune ricerche nei locali sono riuscita a trovarne uno in cui farvi esibire!- dissi io quasi urlando
-Davvero?! E dove? Quando? A che ora?!- chiese Billie impaziente mentre sentivo le voci di Mike e Trè di sottofondo che dicevano qualcosa ma non riuscivo a capire cosa.
-Martedì pomeriggio, alle 18:00, nel locale “Berr & Co.”!!- dissi io contenta
-Si si si!! Evvai! Grande Julieee!- disse Trè urlando. –Grazie Julie! Sapevamo che ce l’avresti fatta!- disse Mike. –Oh Julie, non sai quanto siamo felici! Non vediamo l’ora che arrivi Martedì!- disse Billie felicissimo.
-Ve l’ho detto che potevate contare su di me!- dissi io ridacchiando –Ora devo andare, ci vediamo Domani a scuola, così ne parliamo meglio! Ciaooo!-
-Ok, ciao Julie e grazie ancora!- dissero tutti e tre in coro. Chiusi la telefonata.
Ero al settimo cielo, sia per me, che per i ragazzi, ero riuscita a farli felici, e questo rendeva felice anche me. Anche io non vedevo l’ora che arrivasse Martedì, i Green Day si sarebbero esibiti per la loro prima volta a New York! E chi lo sa, magari piaceranno anche alla gente che c’è qui e diventeranno famosi! Sono così entusiasta che sprigiono energia e felicità da tutti i pori.
Tornai a casa saltellando. Quando arrivai a casa entrai immediatamente in camera mia e mi distesi sul letto. Mi addormentai in un sonno profondo, ero sfinita, ma soddisfatta di me stessa.

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Capitolo 7
*** Prima del grande giorno ***


 Lunedì mattina. Il week end era già finito, anche troppo velocemente per i miei gusti. Mi svegliai per andare a scuola, mi vestii, feci colazione e uscii di casa. Stamattina arrivai in anticipo, stranamente.
Quando arrivai in classe Billie e gli altro non erano ancora arrivati.
Nel frattempo che aspettavo che arrivassero Billie e gli altri e che suonasse la campanella mi misi a disegnare. Amo disegnare, soprattutto i manga, e devo dire che sono anche brava.
A  un certo punto sentii una voce da dietro –Wow, è stupendo! Ma sei bravissima!- feci un piccolo balzo per lo spavento, mi girai e vidi Billie –Oh, ciao B-Billie…dissi io coprendo il disegno per vergogna farglielo vedere e diventai un pochino rossa
-Scusa se ti ho fatto spaventare- disse lui sorridendo
-No no, tranquillo- dissi io sorridendo, continuando a coprire il disegno
-Perché copri il disegno? Non vuoi farmelo vedere? L’ho già visto, è molto bello!- disse lui sorridendo
-G-grazie…- dissi io diventando completamente rossa.
Arrivarono anche Mike e  Trè  – Buongiorno Julie!- disse Mike. Ricambiai il saluto.
-Ah Julie, grazie ancora per ieri. Ti siamo debitori per quello che hai fatto!- disse Trè sorridendo.
-Ma figuratevi, l’ho fatto con piacere!- dissi io ricambiando il sorriso.
Suonò la prima campanella. Arrivò il professore di Scienze. –Salve ragazzi- disse lui col suo solito modo di fare serio. –Buongiorno prof- rispose la classe in coro, me compresa.
-Oggi interrogo, ve l’avevo detto Giovedì- disse il prof. Cavolo non mi ricordavo che oggi interrogava! Se mi interrogava ero fottuta.
-Allora, chi si offre?- chiese il prof, come se non si sapesse già la risposta.
Silenzio tombale. Guardai Billie, era tranquillo, Mike pure. Trè invece era leggermente agitato e aveva una faccia preoccupata. Molto probabilmente non aveva studiato. Bhè, anche io non è che sia stata molto tranquilla.
-Mmm…chissà perché mi immaginavo questa vostra reazione. E va bene, allora con la penna, a occhi chiusi, indicherò la persona che sarà interrogata.- così disse e così fece. Si coprì gli occhi con una mano e con l’altra iniziò a far girare la mano con la penna, e alla fine si fermò e puntò la penna sul registro. Agitazione al massimo.
-Mmmm…vediamo un po’ chi è il fortunato di oggi…Cool!- il prof guardò Trè che rimase con una faccia di uno che ha appena visto un fantasma.
-Ma non è possibileee- disse Trè disperato.
-Avanti Cool, vieni qui vicino alla cattedra e iniziamo l’interrogazione- disse il prof.
Trè si alzò dalla sedia e, a passo lento, moooolto lento, si diresse verso la cattedra.
Il professore iniziò a fargli qualche domanda, ma lui fece scena muta a tutte le domande. Mi dispiaceva, allora iniziai a suggerirgli alcune risposte dal posto, guardando sul libro. Facevo alcuni gesti per fargli capire quello che volevo dire, e per fortuna riusciva a capire il quello che dicevo grazie al movimento delle labbra. Andò abbastanza bene. Prese 6. Ancora una volta lo avevo aiutato a prendere un voto abbastanza decente.
Suonò la campanella della prima ora.
Trè arrivò da me dicendo tutto felice – Julieee, grazieee, grazieee!- quasi urlando.
-Ma no niente tranquillo- dissi io sorridendogli
-Ancora una volta Julie ti ha salvato il culo…- disse Mike ridendo.
-Ehm…eh già…- disse Trè.
-Ah ragazzi, dobbiamo parlare meglio di domani!- dissi io all’improvviso.
-Ah già!- disse Billie.
-Allora, cosa dobbiamo fare esattamente domani?- chiese Trè.
-Andremo nel locale “Beer & Co.”, alle 18:00, e lì suonerete le vostre migliori canzoni!- dissi io felice.
-Ma dov’è questo locale?- chiese Mike.
-Non vi preoccupate, domani ci troviamo davanti alla scuola e ci andiamo insieme-dissi io.
-Va bene!- disse Billie.
-Allora è meglio che oggi pomeriggio ci diamo da fare con le prove…-disse Trè guardando BiLlie e Mike.
-Già…ehi Julie, ti va divenire oggi a sentirci provare? Così ci dici come andiamo e cosa magari dobbiamo migliorare!- disse Billie.
-Ma certo, con piacere!- dissi io sorridendo
-Eh, Billie che invita per l’ennesima volta Julie alle nostre prove per fargli vedere quanto è bravo….ahahahaha- disse Trè ridendo. Billie lo guardava storto, come se stesse per iniziare un nuovo inseguimento tra Billie e Trè. Però stranamente, e anche molto, questa volta Billie non fece niente – Per questa volta lascio perdere Cool…ma la prossima non la passi liscia!- disse Billie a Trè con uno sguardo assassino.
-Mmmm…strano che questa volta Billie abbia lasciato passare…- disse Mike sospettoso.
-Già, sembra strano anche a me…però meglio così, anche se mi divertono molto i loro inseguimenti!- dissi io ridendo. Anche Mike si mise a ridere,mentre Billie continuava a guardare Trè fulminandolo con lo sguardo terrorizzandolo.
Domani era il grande giorno. Io e i ragazzi non vedevamo l’ora che arrivasse.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Heilààà! E’ da una settimana che non scrivo un capitolo, per via della scuola, ma vi ci dovrete abituare, scriverò un nuovo capitolo ogni Venerdì, o magari se mi capita anche nei giorni normali della settimana se riesco :D In questo capitolo non ho parlato subito di Martedì in cui i GD terranno il loro primo concerto a New York perché non avevo ancora un’idea per scriverlo, allora ho scritto questo, spero vi piaccia lo stesso, la prossima settimana lo metterò  C:  Ciauuuuu  :D

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Capitolo 8
*** Il giorno del concerto ***


Martedì. La giornata di scuola passò abbastanza in fretta, anche se stata un po’ pesante per via delle materie. Io odio il Martedì. Ma questo no, solo per il motivo dell’esibizione dei ragazzi. Ero super iper mega ultra stra agitata. Figuriamoci i ragazzi, se io ero agitata in questo modo allora chissà loro che devono esibirsi!
Pomeriggio. Erano le cinque e mezza. Tra mezz’ora iniziava il concerto, loro però erano già pronti e si stavano esercitando sulle canzoni da suonare. Erano abbastanza agitati…bhè, posso immaginarlo.
Mi avvicinai a loro – Hei ragazzi, come vi sentite? Tutto ok? – dissi io guardando un po’ tutti
- Si si…più o meno…siamo parecchio agitati- disse Billie guardando a sua stupenda chitarra.
- Spero proprio che l’agitazione non ci faccia brutti scherzi…- disse Mike preoccupato.
Trè invece era particolarmente tranquillo –Trè, tu non dici niente? Come ti senti?- dissi io.
-Naaah io sono tranquillo, sono sti’ due che sono agitati- disse Trè quasi vantandosi facendo vedere che lui non ha paura. –Ma sta’ zitto Trè, anche tu avrai almeno un minimo di paura ma non vuoi farlo notare a Julie!- disse Mike ridendo. – Non è vero Mike!- disse Trè guardandolo male.
-Ok ok basta! Concentratevi sul concerto!- dissi io a Mike e Trè. Mi girai verso Billie. Era immobile e fissava la sua chitarra. Avevo pensato che fosse agitato, ma non fino a questo punto. Perchè era così? Eppure non è la sua prima esibizione…o almeno, qui a New York si…
-Hei Billie, tutto ok?- Gli chiesi. –Lui si girò di scatto sorpreso e mi guardò negli occhi  –Ehm…si si v-va tutto bene!-  io gli sorrisi – Dai che tra poco si inizia!- dissi raggiante di felicità.
 
18:00. Il locale era pieno, e i ragazzi erano già sul palco. Iniziarono a suonare. All’inizio Billie aveva la voce bassa, forse un po’ per l’agitazione, ma poi andò tutto bene.
Che dire, bravissimi. Alla gente piacevano e battevano le mani a ritmo della canzone, in poco tempo avevano già imparato il ritornello della canzone e lo canticchiavano. Io pure canticchiavo qualche parola, qualche volta urlando “Uuuuu siete fortiiiii andate cosìììì siiii vai Billieee”. Dicevo “vai Billiee” per rassicurarlo un po’ e farlo sentire a suo agio durante il concerto, e lui qualche volta mi faceva l’ occhiolino.
Poi cantarono la canzone “21 Guns”. –Questa canzone la vogliamo dedicare a una nostra amica che ci ha aiutato a farci esibire qui per voi oggi! Si trova qui, e di sicuro sa che si tratta di lei!- disse Billie guardandomi e facendomi l’occhiolino. Io sorrisi, mi brillavano gli occhi dall’emozione. Era la prima volta che una band mi dedicava una canzone. Ascoltavo ogni singola nota di quella canzone e mi godevo ogni piccola emozione, guardando i ragazzi suonare.
Dentro di me la gioia era infinita.
Purtroppo il concerto finì, ma fu un momento straordinario. Andai dai ragazzi a fine concerto, gli corsi in contro e li abbracciai tutti quasi stritolandoli –Bravi, bravissimi!- dissi io stra felice
-Grazie Julie, ma tutto questo lo dobbiamo a te che ci hai aiutato a farci esibire!- disse Billie sorridendomi. –Già, Billie ha ragione!- disse Trè. –Già, grazie Julie!- disse infine Mike.
-Figuratevi!- dissi io sorridendogli.
Uscimmo dal locale per tornare a casa. All’uscita il proprietario fece i complimenti ai ragazzi per la stupenda esibizione, anche qualche cliente gli fece i complimenti. Erano stati proprio bravi.
All’uscita del locale ci dirigemmo tutti verso la strada di casa. Dopo un po’ arrivammo.
-Bene, allora ci vediamo domani a scuola Julie?- disse Mike  -Certo!- dissi io
-Allora a domani, ciao!- disse Billie sorridendo. –Ah aspettate ragazzi!- dissi io urlando
-Si?- disse Trè. –Domani che ne dite se venite a casa mia? Ecco…ho parlato molto di voi ai miei genitori e loro vorrebbero conoscervi- dissi io sorridendo – Mmm…domani….certo! Con piacere!- disse Billie rispondendo per tutti –Certo!- dissero Mike e Trè – Perfetto, allora a domani! Ciao!- dissi io –Ciao, a domani! E grazie ancora!- disse Billie.
E’ stato un giorno fantastico, sono molto contenta che i ragazzi si siano esibiti qui a New York per mostrare alla gente quanto sono bravi e quanto valgano. Si, sono proprio felice. Da quando sono arrivati loro la mia vita è cambiata, migliorando sempre di più. Sono contenta che si siano trasferiti qui.

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Capitolo 9
*** A casa di Julie ***


Mercoledì. Mi piace il Mercoledì, è l’unico giorno meno pesante della settimana, ci sono materie leggere per fortuna, e poi oggi sarebbero venuti a casa mia Billie e gli altri.
Come sempre mi svegliai per andare a scuola, feci colazione e uscii di casa. Durante il tragitto casa-scuola mi misi ad ascoltare la musica dal cellulare con gli auricolari per non sentirmi sola. La musica mi fece compagnia fin che non arrivai a scuola. Tolsi gli auricolari ed entrai in classe, Billie e gli altri erano già arrivati ed erano seduti ai loro banchi, pensierosi. Mi tolsi il giubbotto e lo appesi all’attaccapanni, subito dopo andai dai ragazzi
-Hei ragazzi – dissi io schioccandogli le dita davanti alla faccia per farli riprendere – Tutto bene ?- dissi inarcando il sopracciglio destro. – Oh julie ! – disse Billie sorpreso. Anche Mike e Tré si voltarono sorpresi – Scusa, non ti avevamo visto arrivare…- disse Mike. –Già, me ne sono accorta- dissi io sorridendo – A che pensavate ?- chiesi io curiosa. –Mah, pensavamo ancora all’esibizione di ieri e di quanto ci siamo divertiti – disse Tré sorridendo. – Già, è stato davvero emozionante… disse Mike con tono da sognatore. –Immagino!- dissi io sempre sorridendo – Vi ricordate cosa farete oggi ?- chiesi io per vedere se si ricordavano. – Perché ? Dobbiamo fare qualcosa oggi ? – Chiese Tré. – Già, cosa dobbiamo fare ? – chiese Billie. –Ma come ? Lo abbiamo deciso ieri e già non vi ricordate più ? Oggi verrete a casa mia! – dissi io quasi offesa per il fatto che se ne siano dimenticati –Ahhh ma è vero !- disse Mike dandosi una pacca sulla fronte. – Hai ragione ! Scusa, eravamo così sovrappensiero che ce ne siamo dimenticati …- disse Billie abbassando lo sguardo. –Tranquilli, l’importante è che veniate !- dissi io raggiante. – Sapete, anche il mio fratellino non vede l’ora che veniate! Ieri mi ha detto che non aspettava altro che vedervi, vuole conoscervi – dissi io raggiante. – Ahh perché, hai un fratellino ?- chiese Tré curioso – Si, il mio dolce fratellino Ethan, ha 5 anni, vedrete, vi farà impazzire con la sua dolcezza e tenerezza !- risposi io sorridendo guardando un po’ tutti. –Basta che non mi salti addosso e mi tiri i miei preziosissimi capelli- disse Billie incrociando le braccia. –Bha, sei sempre il solito Billie, non fai altro che pensare a te stesso, è un bambino, che vuoi che ti faccia ?- disse Mike guardando Billie con aria interrogativa. –Sta’ tranquillo Billie, non farà niente ai tuoi preziosissimi capelli- dissi io scherzando. –Ci conto!- disse lui ricambiando il sorriso.
Suonò la campanella e iniziò la lezione.
 
A fine scuola uscimmo e prima di prendere la strada per tornare a casa dissi ai ragazzi:- Allora ci vediamo più tardi! A dopo !- dissi io sorridendo. –Certo ! A dopo! – risposero loro in coro ricambiando il sorriso.
 
Tre e mezza del pomeriggio. Sistemai in fretta la mia camera e mi pettinai velocemente i capelli, quando la  porta della camera si aprì – Julie, quando arrivano i tuoi amici?- riconobbi la voce. Era Ethan, la mia dolce peste. Mi voltai verso di lui –Arriveranno tra poco, ma tu non combinare guai mentre saranno qui! -  gli dissi sorridendo. – Va bene sorellona – mi rispose lui voltandosi e uscendo dalla camera.
Dopo pochi  minuti suonò il campanello. Mi misi in fretta una felpa che avevo sulla sedia e corsi giù per le scale. Arrivata davanti alla porta mi sistemai un ultima volta i capelli, poi aprii –Ciao ragazzi! Entrate pure !-. Feci accomodare i ragazzi  sul divano nel salotto. –Carina la tua casa! – disse Tré guardandosi in giro. – Grazie- risposi io –Allora, andiamo in camera mia ?- chiesi io guardando i ragazzi. – Certo- rispose Billie. Salimmo le scale e entrammo in camera mia, quando sentii una voce – Julie, sono loro i tuoi amici ? Come si chiamano? –  era Ethan. I ragazzi si voltarono per vedere da chi proveniva quella voce. –Ragazzi lui è Ethan, il mio fratellino.- dissi io sorridendo. I ragazzi fecero un cenno di saluto con la mano sorridendogli. –Ethan, lui è Billie, lui Mike e lui Tré- dissi indicando uno a uno i ragazzi. Tré si avvicinò a Ethan – Ma come se carino ! – disse sorridendogli. – Tu invece sei buffo- rispose Ethan ridendo. Billie e Mike si misero a ridere –Vedi che non solo noi pensiamo che tu sia buffo ? Fai quest’effetto anche ai bambini di 5 anni- disse Billie ridendo di gusto come un matto Bhè, per una volta era Billie a prendere in giro Tré, forse questa era la volta giusta di Billie per vendicarsi di Tré per tutte le brutte figure che gli ha fatto fare davanti a me. –Sei anche simpatico!- disse Tré a Ethan ridendo. -Dai Ethan ora li hai conosciuti. Torna a giocare coi tuoi giocattoli- dissi io a Ethan sorridendogli – Ma io voglio giocare con Tré- rispose lui facendo la sua solita faccina tenera. Evidentemente Tré gli stava simpatico. Tré guardo Ethan quasi commosso, gli faceva piacere che volesse giocare con lui. –Dai Julie, lascialo venire in camera con noi, starà con Tré, non darà fastidio. – disse Mike guardandoli.-Già, e poi almeno Tré avrà qualcuno con cui giocare, sai, tra bambini si capiscono.- disse Billie scoppiando a ridere mentre Tré gli lanciò un’occhiata minacciosa. Si, Billie si stava vendicando, eccome se si stava vendicando. Entrammo in camera e io Mike e Billie ci mettemmo a parlare, mentre Tré giocava con Ethan con le macchinine. Mi sembrava di avere un altro fratello più piccolo. –Hei Julie, tuo fratello è proprio carino, anche io vorrei avere un fratellino così!- disse Tré voltandosi verso di me. –Eh già, davvero molto carino…- risposi io guardando Billie e Mike. Loro si voltarono verso Tré che faceva strani versi con le macchinine insieme a Ethan, guardandolo con uno sguardo come se fosse senza speranze.
Dopo mezz’oretta salì in camera mia madre. –Ciao Julie!- mi disse – Sono loro gli amici di cui mi parlavi?- chiese – Salve!- dissero Mike e Billie in coro facendo un cenno con la mano. Tré salutò poco dopo. –Si mamma, sono loro, Billie, Mike e Tré- dissi indicandoli uno ad uno. –Ethan, tu che ci fai qui con loro? Li disturbi.- disse mia mamma guardando mio fratello. –Ma io sto giocando con Tré- rispose dolcemente Ethan. –Tranquilla signora, non disturba affatto, anzi, è così carino- disse Tré guardando mia mamma sorridendogli.
Mia mamma uscì dalla stanza. Parlammo e scherzammo per tutto il pomeriggio. Fu un pomeriggio stupendo, divertente, fatto di tante risate e prese in giro nei confronti di Tré da parte di Billie. Uno dei più bei pomeriggi che abbia passato in compagnia di qualcuno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Heilààà ! E’ da un po’ che non scrivo un nuovo capitolo, quindi eccolo qua, spero vi sia piaciuto ^^
 
PS: Se nella fanfict il carattere dei GD non è uguale a quello nella realtà non ditemelo nelle recensioni, lo so che è diverso il loro carattere qui, ma è ovvio che lo sia, è una storia!
Ciao a tutti, e mi raccomando, recensite ! J
GD_21

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